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LISOLA DEL GIGLIO LAV DIAZ ELIZABETH GROSZ OTHERWORLD: LESLYE HEADLAND GLI HOBBY DELLA ROCKSTAR GIL

SCOTT-HERON RUGBY SEI NAZIONI SUPERBOWL LA BARBA AL PALO


MUSICA ARTI OZIO
SUPPLEMENTO SETTIMANALE DE IL MANIFESTO SABATO 4 FEBBRAIO 2012 ANNO 15 N. 5

CATASTROFE CROCIERA

di ARIANNA DI GENOVA

Una parola come emergenza deve tornare a essere salvifica

Vento e mare mosso sono condizioni meteo normali in pieno inverno. Ma questa volta ogni peggioramento del tempo provoca un tuffo al cuore e induce a trattenere il respiro. Perch allisola del Giglio, di fronte alla quale si arenata la nave-pachiderma della Costa Concordia, nessuno pu dormire sonni tranquilli finch quel relitto con la pancia gonfia di veleni non verr rimosso. Fino a marzo non sar dato sapere cosa avverr ( per quel periodo che la Costa ha annunciato la

presentazione del suo piano), ma si parla di dieci mesi almeno (per i rifiuti tossici contenuti allinterno della nave e in buona parte sversati gi in mare) e quattro settimane (minimo) per il pompaggio del gasolio fuori dai serbatoi - 2400 le nere tonnellate da aspirare. Non piace a nessuno avere il ruolo di Cassandra, va rilevato per che la parola emergenza in Italia produce sbandamenti semantici: dovrebbe coniugarsi con urgenza e contenere in s un significato salvifico; invece, si tramutata in una corsa contro il tempo, a catastrofe avvenuta (pur se

annunciata). LAquila e la tristissima, disperante paralisi a cui la citt stata condannata, una volta spenti i riflettori sulle sue crepe e ponteggi provvisori, dovrebbero aver insegnato molto. passato quasi un mese dal naufragio e ogni giorno le agenzie di stampa battono la medesima, pessima, notizia: Le operazioni svuotamento carburante slittano causa maltempo. Il commissario straordinario Franco Gabrielli, nominato dal comitato dei gigliesi lunico vero comandante, ha agitato anche uno spettro non da poco riguardo lo smaltimento dei rifiuti

inquinanti: bisogner pregare che n la Carnival n la Costa falliscano. E se accadesse, travolte dalle somme ingenti dei risarcimenti? Si lascer morire piano piano il Parco naturale dellarcipelago toscano, isola del Giglio in primis, con i suoi fondali, le specie protette di fauna e flora, il suo turismo? Urge quindi un piano B. Per prospettare vari scenari, dal pi ottimista al pi cupo. La nave si muove molto in queste ore (si passati da spostamenti millimetrici a sei o sette centimentri tutti insieme) e quel suo movimento premonitore somiglia troppo allo sciame sismico

che invest lAbruzzo per giorni e che poi, in una notte di aprile divenne terremoto funesto e ingoi tutto. Vorremmo quindi che la pratica dellimpasse, cui contribuisce anche il dibattito su come portare via la nave-mostro (a pezzi? imbracata? rimettendola in asse?) fosse qualcosa da archiviare nel passato e non pi una modalit per affrontare il futuro.

Christmas Carol: "Il Fantasma di Marley". Immagine per lanterna magica. Positivo su vetro colorato a mano. Inghilterra 1890 ca.

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ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

BICENTENARI

OBIETTIVO LONDRA

DICKENS A HOLLYWOOD

MICKEY MOUSE
Una linea rossa collega Dickens a Griffith, Disney a Clint...Topolino nasce nel 1928, ed un po il benjaminiano angelus novus che affronta ed esce (bene) dalla Grande Crisi, un perfetto eroe dickensiano. Nel 1983 la Disney sfiora lOscar Mickeys Christmas Carol. Walt non c pi, ma il miracolo avviene: lo spirito non umanista n sentimentale ma del puro folle creato con Iwerks sopravvissuto. Topolino/Bob Cratchit ha la voce di Wayne Allwine. Sar Mickey fino al 2009

MONTAGGIO, GIUDICE-SPETTRO, FURIA POLITICA


di ROBERTO SILVESTRI

Il cinema senza macchina da presa


di MARIUCCIA CIOTTA

DICKENS

ANTICIPAZIONE

IL MISTERO DI EDWIN DROOD


di CHARLES DICKENS

... Griffith sapeva vedere tutto con nettezza e chiarezza dickensiana cos come Dickens, dal canto suo, possedeva qualit cinematografiche, come capacit visiva, senso compositivo dell'inquadratura, primo piano e alterazione dell'accento attraverso l'uso di obiettivi speciali. Secondo Ejzenstejn, il cinema delle origini tessuto con le parole e il ritmo dell'autore del Circolo Pickwick, anzi, il cinema americano nasce con lui quando si svincola dalla narrazione lineare e passa al montaggio parallelo. Come si pu raccontare una storia saltando in questo modo? si chiede il produttore di fronte a Enoch Arden, un corto del 1908 dove l'azione si sdoppia in due set lontanissimi nello spazio. Bene disse Griffith - forse che Dickens non scrive in questo modo?. S - replic il produttore - ma quello Dickens, quello un romanzo, una cosa ben diversa. Oh, non tanto poi. Questi sono racconti per immagini. L'autore della Corazzata Potiemkin, il teorico del montaggio, ricorda nel suo celebre saggio Dickens, Griffith e noi - Lo sguardo indagatore, fermo come l'acciaio il pioniere americano (incontrato a Los Angeles nel 1930) capace di cogliere i dettagli, di catturare con un'inquadratura un intero paragrafo dello scrittore che a met Ottocento prefigura racconti per immagini, e che senza macchina da presa inventa dissolvenze, campi lunghi e close-up. Quella sua meticolosa descrizione della scena, considerata da alcuni stucchevole, frutto di una tecnica codificata, ha il sapore futuribile del cinema, del Christmas Carol di Robert Zemeckis, per esempio, capolavoro in motion-capture 3D che trasferisce il volo notturno di Scrooge dal 1843 al 2009 e lo fa piombare nella stanza luccicante del Natale presente, un Santa Claus gigantesco e ridanciano, seduto su una montagna di leccornie, visualizzata cos da Dickens: Uno sull'altro, sul pavimento a formare una specie di trono, c'erano tacchini, oche, cacciagione, pollame, salsicce, tortine di frutta secca, budini natalizi, barili di ostriche, caldarroste, mele dalla buccia rossa, arance succose, pere succulente, enormi torte di fine d'anno, tazzoni di ponce bollente che offuscavano la stanza col loro vapore profumato (traduzione di Ottavio Fatica, I racconti di fantasmi, ediz. Theoria). Ejzenstejn lo scopre intimista al pari di Griffith, il regista di kolossal come Nascita di una nazione e di Intolerance, e ne rintraccia il doppio stile, provinciale e superdinamico. Il riconoscimento a Hollywood passa tra le righe di Dickens e approda a David Wark

Unantica citt inglese con la sua cattedrale? Ma come pu la citt, con la sua cattedrale, trovarsi qui? E come pu trovarsi qui la massiccia, grigia torre quadrata della cattedrale, cos ben riconoscibile? Come pu essere qui! Tra locchio e la torre campanaria, da qualsiasi parte del paesaggio reale si guardi, non c alcuna lancia di ferro arrugginito che si frapponga, nellaria. E allora, che cosa questa lancia che ora si leva, e chi ce lha piantata? Forse stata piantata per ordine del Sultano, per impalarvi unorda di briganti turchi, uno dopo laltro. Cos devessere, perch si sentono risuonare fragorosamente i cimbali e il Sultano si reca verso il suo palazzo con un lungo seguito. Diecimila scimitarre sfolgorano al sole e trentamila danzatrici lanciano fiori. Seguono poi innumerevoli inservienti e innumerevoli elefanti bianchi con splendide bardature dai mille colori. Eppure, il campanile della cattedrale si leva ancora sullo sfondo, dove non pu trovarsi; e ancora nessuna figura si contorce sulla lugubre lancia. Un momento! Questa lancia, cos corta, non potrebbe essere forse larrugginito puntale della colonnina di un vecchio letto che si del tutto sfasciato? Bisogna dedicare almeno una pigra risata di qualche istante alla considerazione di una simile possibilit. Tremando dalla testa ai piedi, luomo la cui coscienza a brandelli si ricomposta cos fantasiosamente, si solleva infine reggendo sulle braccia il proprio fragile corpo tremante, e si guarda intorno. Si trova nella pi squallida e soffocante delle camere, dove la luce del giorno nascente penetra furtivamente attraverso una tenda lacera, da un miserabile cortile. Egli giace, vestito, di traverso su un lurido letto, appoggiato alla spalliera che deve aver ceduto sotto il peso che la gravava. Sullo stesso letto, non lontano da lui, giacciono di traverso un Cinese, un marinaio e una donna emaciata. I primi due sono immersi nel sonno o in una sorta di torpore; la donna soffia, per accenderla, in una specie di pipa. Il barlume di luce che proviene dalla pipa, su cui lei soffia proteggendola con la mano scarna, serve alluomo da lampada, per mostrargli nel buio mattino quanto riesce a scorgere di lei. Un altra?, chiede la donna in un sussurro chioccio, lamentoso. Ne volete unaltra?. Lui si guarda dintorno, con la mano sulla fronte... *Lincipit del romanzo incompiuto di Dickens (ed. Gargoyle - traduzione di Stefano Manferlotti. Esce lmarzo)

A sinistra, cartolina della 31a edizione delle Giornate del Cinema Muto. Foto di scena da Oliver Twist (1922) di Frank Lloyd, con Jackie Coogan. Elaborazione grafica da una cartolina Ross Verlag Griffith per dirlo semplicemente e senza equivoci: una rivelazione... per noi giovani registi sovietici degli anni Venti. E a proposito della vena fiabesca dickensiana, sostiene che le accuse d'inverosimiglianza vanno attribuite unicamente alla nostra... ignoranza di Dickens, letto in et infantile e mai pi analizzato nei suoi meccanismi complessi che rimandano ai paesaggi metropolitani inglesi, dilaniati da un'industrializzazione spietata, quelli di un Oliver rinchiuso in orfanotrofio e cos affamato che mi viene voglia di mangiare il ragazzo che dorme nel letto accanto. L'indignato Dickens,

A met dellottocento Charles Dickens gi prefigurava racconti per immagini e, senza macchina da presa, inventava dissolvenze, campi lunghi e close-up. Poi venne D.W. Griffith...

figlio di borghesi caduti in miseria, ha vissuto l'esperienza delle workhouse, infami reclusori, luoghi di sfruttamento minorile, e li rievoca nei suoi racconti, romanzi sociali dove l'immaginazione il frutto dei deliri di bambini costretti a divorare gli avanzi dei cani, ridotti ad automi, sopravvissuti per miracolo. Prodigi suscitati dalla disperazione, allucinazioni visive come quella del grillo parlante (rubato da Collodi per il suo Pinocchio) di The Cricket on the Heart, novella del 1845 trasferita sullo schermo da Griffith nel 1909. Ejzenstejn cita con ammirazione il racconto, Si pu immaginare qualcosa di pi lontano dal cinema? Treni, cowboys, inseguimenti... e Il grillo del focolare!. S, si pu, seguendo l'input della novella, Incominci la cuccuma...,- un bricco di caff (in originale: the kettle) che bolle sul camino - la chiave del primo fotogramma di tutti i tempi. Per quando strano possa sembrare, in quella cuccuma bollivano anche i film. Proprio da qui, da Dickens, dal romanzo vittoriano nascono i primi elementi

ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

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BOB ZEMECKIS
Il pi geniale contestatore dellimmaginario usurato doggi, Robert Zemeckis, in questo cartoon-live, realizzato cio a tecnica mista (complicata per dalluso di una miriade di sensori che rendono il corpo digitalizzato mai cos attoriale e nello stesso tempo cos spettralmente sintetico), utilizza in modo originalissimo il 3D e permette a Jim Carrey di sviluppare la massimo il suo dinamismo postumano. Senza preoccuparsi affatto di spazialit, frontalit teatrale e corpi prospettici, accentua sbandamenti, inquietudini, horror e furore morale del Canto di Natale. Charles Dickens esulterebbe: un capolavoro del 2009

DICKENS MUSEUM
Casa Dickens, sede del Museo, che conserva anche, tra le varie reliquie, le 10 mila lettere da lui indirizzate (ma pochissime di quelle quelle ricevute dalle sue amanti, per lo pi molto, molto giovani) e gli appunti dei suoi 470 mitici discorsi (pare fosse un divino oratore, ancor pi che uno scrittore adorato. Clint Eastwood ha fatto appena in tempo a ambientare nella casa-museo le scene pi impreviste di Hereafter, culmine spettrale del suo cinema, unoscillazione tra la vita e la morte. Il museo, paradosso tipicamente british, chiude il 10 aprile. Non pu posticipare: gli scipperebbero i soldi del restauro

Immagine per lanterna magica tratta dalla serie The Chimes (Le campane). Incisione di R. Doyle, riportata su vetro, colorata a mano. Inghilterra, 1870 ca.

PORDENONE GIORNATE DEL CINEMA MUTO

GERENZA
Il Manifesto direttore responsabile: Norma Rangeri vicedirettore: Angelo Mastrandrea Alias a cura di Roberto Silvestri Francesco Adinolfi (Ultrasuoni), Matteo Patrono (Ultrasport) con Massimo De Feo, Roberto Peciola, Silvana Silvestri redazione: via A. Bargoni, 8 00153 - Roma Info: ULTRAVISTA e ULTRASUONI fax 0668719573 tel. 0668719549 e 0668719545 email: redazione@ilmanifesto.it web: http://www.ilmanifesto.it impaginazione: ab&c - Roma tel. 0668308613 ricerca iconografica: il manifesto concessionaria di pubblicit: Poster Pubblicit s.r.l. sede legale: via A. Bargoni, 8 tel. 0668896911 fax 0658179764 e-mail: poster@poster-pr.it sede Milano viale Gran Sasso 2 20131 Milano tel. 02 4953339.2.3.4 fax 02 49533395 tariffe in euro delle inserzioni pubblicitarie: Pagina 30.450,00 (320 x 455) Mezza pagina 16.800,00 (319 x 198) Colonna 11.085,00 (104 x 452) Piede di pagina 7.058,00 (320 x 85) Quadrotto 2.578,00 (104 x 85) posizioni speciali: Finestra prima pagina 4.100,00 (65 x 88) IV copertina 46.437,00 (320 x 455) stampa: LITOSUD Srl via Carlo Pesenti 130, Roma LITOSUD Srl via Aldo Moro 4 20060 Pessano con Bornago (Mi) diffusione e contabilit, rivendite e abbonamenti: REDS Rete Europea distribuzione e servizi: viale Bastioni Michelangelo 5/a 00192 Roma tel. 0639745482 Fax. 0639762130 abbonamento ad Alias: euro 70,00 annuale versamenti sul c/cn.708016 intestato a Il Manifesto via A. Bargoni, 8 00153 Roma specificando la causale

Dickensiani oltre 100 film muti. A ottobre i sopravvissuti


di M.C.

In occasione del bicentenario della nascita (7 febbraio 1812) il cinema festeggia lo scrittore inglese Charles Dickens, che ha ispirato non soltanto centinaia di film tratti dai suoi romanzi ma dato forma e linguaggio all'opera dei pionieri, come sostiene Sergej Ejzenstejn. Al di l dei nuovi titoli in uscita, sar proprio il silent-movie a testimoniare la grande influenza dello scrittore inglese nella retrospettiva in programma alle Giornate del cinema muto di Pordenone (6-13 ottobre 2012). Cento, pi o meno, i film delle origini che si sono rivolti alle pagine di Dickens, prodotti non solo da Inghilterra e Stati Uniti ma anche da paese non anglofoni come Italia,

PER SARA MORANDUZZO Se le Giornate di Pordenone sono il festival italiano pi stimato nel mondo si deve anche a questa cara amica del manifesto, morta a 47 anni. Dal 1996 era membro, appassionato e competente, del direttivo, portavoce di Cinemazero, organizzatrice di concerti jazz e militante della sinistra friulana

BICENTENARIO

dell'estetica cinematografica americana. Ma, subito dopo, il regista russo mette a confronto due elementi antitetici, il furore metropolitano del nuovo mondo di Griffith e la Londra vittoriana, pacifica e patriarcale dei romanzi di Dickens, contraddizione risolta con una deliziosa constatazione: la velocit del traffico e la vertiginosa fuga dei grattacieli non esistono, anche New York lenta e provinciale. Non esiste, per, neppure la Londra vittoriana, pacifica e patriarcale. Quella di Dickens era in realt una macchina stritola poveri, emarginati e operai, Ejzenstejn lo sa bene, ma sembra prendere le distanze da Hollywood, da un Griffith liberale e umanitario, un po' sentimentale, e da un Dickens che amava rappresentare i buoni vecchi signori e le care vecchie dame dell'Inghilterra vittoriana. Il grande cineasta appassionato di Chaplin e Disney, rivendica per il cinema sovietico l'aspirazione verso uno stadio nuovo (socialista), la superiorit di un cinema anti-naturalistico, dalle profondit

intellettuali, contrapposto alla rappresentazione hollywoodiana del mondo. Era il 1944 quando il cineasta di Riga scrisse il saggio, la guerra non era finita, e lui vinceva il premio Stalin per Ivan il terribile parte I, dopo aver subito la censura su diversi progetti non graditi, lontani dal realismo socialista. La seconda parte del film (La congiura dei Boiardi) non fu approvata e usc postuma (1958) mentre la terza venne sequestrata e quasi interamente distrutta. L'entusiasmo per Dickens, Griffith e noi si spense nell'amarezza di una rivoluzione negata. Quel noi si era eclissato. Ejzenstejn mor nel 1948 (di dolore, probabilmente) all'et di 50 anni. E si pu immaginare che solo quattro anni prima il formalista russo avesse ancora Grandi speranze, che fosse affascinato dal corpo a corpo tra individuo e societ messo in scena e in pagina dai due amati autori, e che ne cogliesse la magnifica relazione (politico-culturale) con il suo cinema delle grandi masse popolari. Tanti Oliver Twist sulla scalinata di Odessa... Dissolvenza.

Che la festa cominci. Ma casa Dickens chiusa....


Il 10 gennaio scorso il secondo canale della Bbc ha regalato finalmente un finale al romanzo inedito di Dickens Edwin Drood (di cui pubblichiamo qui a fianco la prima pagina). stata la scrittrice ed elegante giallista televisiva Gwyneth Hughes a risolvere il rompicapo legato alla misteriosa scomparsa del giovane e facoltoso borghese, prossimo alle nozze con Rosa, e improvvisamente dileguatosi nel nulla: assassinato? perch? e da chi? In due puntate Diarmuld Lawrence (regista) e Lisa Osborne (produttrice) hanno cos iniziato i grandi festeggiamenti, affidando agli attori John Jasper (Matthew Rhys), Tamzin Merchant (Rosa) e Freddie Fox (Edwin Drood) i tre ruoli principali. Neanche Fruttero e Lucentini, in La verit sul caso D., erano riusciti a scoprire un credibile (e motivato) finish al romanzo incompiuto... Per Dickens e la tv hanno una lunga e felice relazione. Molti ricorderanno infatti la bellissima e stravagante trasposizione-ricreazione del Circolo Pickwick firmata negli anni 60 da Ugo Gregoretti, produttrice, increbibile pensando a come si ridotta adesso, la Rai. Una pioggia di iniziative sta salutando e saluter

intanto in tutto il mondo il bicentenario della nascita di Charles Dickens, con festival letterari, saggi, riedizioni di libri, convegni, serie tv, mostre, spettacoli teatrali e film realizzati in tutto il mondo. Prima tra tutti, l'Inghilterra, naturalmente, che sta offrendo da qualche settimana al suo grande romanziere una serie di omaggi e di eventi, tra i quali le tre esposizioni alla British Library, al Victoria and Albert Museum (dove esposto il manoscritto originale di David Copperfield) e al Museun of London. Il manifesto gi si occupato di alcuni di questi eventi. Inoltre, il British Film Institute ha deciso di produrre e di proporre cinque nuovi adattamenti televisivi di altrettanti romanzi di Dickens. In arrivo anche una versione di Grandi speranze (Great Expectations) diretto da Mike Newell (Donnie Brasco, Harry Potter e il calice di fuoco) con Helena Bonham Carter nella parte di miss Havisham e Ralph Fiennes in quella di Magwitch. Lo scrittore David Nicholls, autore della sceneggiatura, ha dichiarato che l'incontro tra l'orfano Philip Pirrip e Miss Haversham evocher la visione dell'Hannibal Lecter di Il silenzio degli innocenti, e che la chiave scelta sar quella del thriller e del noir, dark lady compresa. Finale a sorpresa, diverso da quello del libro. Anche se lo stesso Dickens scrisse due finali diversi, uno crudele e pessimista, l'altro romantico e sentimentale. Newell comunque dovr misurarsi con la versione di David Lean del 1946 e con quella di Alfonso Cuarn (Paradiso perduto) del 1998. Clint Eastwood in Hereafter aveva fatto appena in tempo ad andare in pellegrinaggio (e per molti stata una vera scoperta) al Museo Dickens di Londra, che, vero paradosso, propri nellanno del bicentenario, il 10 aprile, verr chiuso per restauri. Shannon Hermes, direttore del museo (che poi era la casa dello scirttore di Oliver Twist), si difeso dicendo che purtroppo i fondi stanziati per il restauro, derivati dalla Heritage Lottery, saranno disponibili solo per breve tempo. (mariuccia ciotta)

Francia, Germania, Ungheria, Russia e soprattutto Danimarca, il che dimostra il fascino esercitato dall'autore di Oliver Twist, che dai primi del Novecento continua a infiltrarsi nel grande schermo. Le sue ultime apparizioni le abbiamo viste in Hereafter di Clint Eastwood e prima in Christmas Carol di Robert Zemeckis e in Great Expectations di Alfonso Cuarn. E da Carol Reed a George Cukor, da Walt Disney a Roman Polanski le tracce risalgono fino a Griffith e a Chaplin, al cinema silenzioso, che purtroppo ha perduto molti dei suoi gioielli, quasi la met. Le Giornate faranno del loro meglio per offrirci tutto il possibile nell'ampia sezione dedicata allo scrittore inglese celebrato ovunque nel mondo. La rassegna di Pordenone, che include rarit e restauri recenti, proporr, tra gli altri, il pi antico adattamento cinematografico sopravvissuto, Scrooge, Or Marley's Ghost (Scrooge e il fantasma di Marley), ovvero la versione di A Christmas Carol del 1901 di Robert W. Paul, dove si fa grande ricorso agli effetti speciali dell'epoca per visualizzare le apparizioni degli spiriti di Natale e il volo dell'avaro nel suo viaggio spazio-temporale. L'ultimo Dickens muto The Only Way, 1925, versione di Herbert Wilcox di A Tale of Two Cities (Racconto di due citt), che offre una panoramica delle tecniche di recitazione e di messa in scena del teatro tardo ottocentesco. Nella retrospettiva si vedranno inoltre film realizzati da case di produzione quali la Gaumont, Vitagraph, Edison, Thanhouser, Hepworth e da registi come Walter Booth, J. Stuart Blackton, Maurice Elvey, Marton Garas e Fran Lloyd. Nella loro diversit, tutte le opere concorrono a tracciare un quadro dell'evoluzione creativa degli adattamenti e dell'interpretazione dei testi dickensiani. Tra le proposte di maggior rilievo, c' da segnalare il pacchetto di film danesi girati per la Nordisk dal regista Anders Wilhelm Sandberg (tra questi anche un David Copperfield del 1922). La rassegna (non ancora completata) comprende: film prodotti tra il 1901 e il 1914 ispirati ai Pickwick Papers e a Nicholas Nickleby; diversi adattamenti di Oliver Twist (incluso quello di Frank Lloyd del 1922 con Jackie Coogan); cinque versioni di A Christmas Carol (tra cui un Edison del 1910 diretto da J. Searle Dawley); David Copperfield di Thomas Bentley (1913); Bleak House di Maurice Elvey (1913); Little Dorritt di A. W. Sandberg (1924); tre versioni di A tale of two cities (di William J. Humphrey, 1911, di Frank Lloyd, 1917 e quella gi citata di Wilcox); un corto e un lungometraggio da Great Expectations (The Boy and the Convict di Dave Aylott, 1909, e Store Forventninger di A. W. Sandberg, 1922). Inoltre, per l'occasione sar allestita una mostra fotografica al Teatro Verdi curata da Laura Minici Zotti in collaborazione con il Museo del Precinema di Padova, relativa al viaggio in Italia (1844-45) di Dickens che ne aveva scritto un dettagliato viaggio in Picture from Italy.

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HABITAT

Isola del Giglio dalla parte della natura


Praterie di posidonia sui fondali, vero polmone verde del Mediterraneo, gorgonia rossa, barriere coralligene e le specie endemiche come il raro gabbiano corso
di ARIANNA DI GENOVA

Il naufragio della Costa Concordia avvenuto proprio nel cuore del pi grande parco marino dEuropa, unarea protetta caratterizzata dal passaggio dei cetacei, da fondali dai vivaci colori che, con la loro ricchezza di flora subacquea, costituiscono il polmone verde del Mediterraneo e da un habitat cos differenziato che alcuni studiosi hanno riscontrato molte somiglianze con la variet presente nel reef. La protezione per esclude le due isole maggiori, Elba e Giglio a causa dellopposizione delle istituzioni aministrative locali. Sindaci e giunte dovranno ricredersi adesso e cercare di tamponare il disastro ambientale paventato dal relitto tossico, facendo appello a una maggiore lungimiranza, mentre in una corsa contro il tempo (sarebbe stato sufficiente un po di buon senso in precedenza) il governo si appresta a emanare un decreto salvacoste, che vieti la navigazione, lancoraggio e la sosta di navi adibite a merci o passeggeri superiore alle 500 tonnellate nella fascia compresa fra la costa e le tre miglia di mare e dentro il perimetro delle aree protette nazionali. Il provvedimento legislativo riguarderebbe anche Venezia e il delicato ecosistema della sua laguna, continuamente minacciato dagli inchini frequenti delle navi da crociera. L alle Scole del Giglio - una delle isole inserite nel parco dellarcipelago toscano che va dallElba, includendo Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo, a Giannutri - sotto il peso di tonnellate di lamiere, stanno soffocando le praterie della posidonia oceanica. una delle poche piante marine che fiorisce ed considerata specie endemica del Mediterraneo (la sua presenza, massiccia intorno allisola di Pianosa, viene considerata un buon indicatore della salute del luogo, un certificato biologico). Le sue sorelle si trovano in Australia: la posidonia, oltre a dare asilo per deporre le uova a moltissimi pesci e crostacei, fa respirare le acque producendo circa quattordici litri di ossigeno al giorno per metro quadrato. gi insidiata dalle azioni sconsiderate delluomo, vedi la pesca a strascico o lincontrollato ancoraggio delle barche. Soffoca tra i liquami venefici - che rimarranno per almeno un altro mese dato che bisogner aspettare marzo per leggere il piano rimozione-nave e

suo contenuto da parte della Costa pure la gorgonia rossa e insieme a lei scorfani, cernie, saraghi e i rarissimi cavallucci marini. E soffrono, infine, le pareti rocciose incrostate di uno strato coralliginoso. Linquinamento e il disastro ambientale che conseguirebbe da interventi non tempestivi si possono scongiurare. Sarebbe una follia - e criminale anche - lasciare che il mare venga violato, pur sapendolo in anticipo. sufficiente agire nei tempi giusti (le tecnologie adeguate ci sono) e destinare soldi e risorse a coprire il danno, senza sfidare troppo la natura e la sua imprevedibilit. Il Giglio, gi colpito nel suo turismo (molte le disdette per la prossima stagione) rischia di vedere sconvolti non soltanto i suoi fondali sabbiosi e rocciosi, ma anche il suo habitat a terra, caratterizzato da una formazione granitica e da una vegetazione a macchia mediterranea battuta da sentieri scoscesi e mulattiere che conducono direttamente al mare. Fra le molte specie endemiche, ospita infatti anche il gabbiano corso dal becco rosso corallo (luccello il simbolo del parco

SANTUARIO DEI CETACEI

Unarea marina protetta amata da delfini e balenottere, eppure ancora mal tutelata
Il disastro della nave Costa Concordia, che ha impattato alle Scole per poi arenarsi sui fondali vicini al porto dellisola del Giglio, ha riportato alla ribalta della cronaca anche la controversa storia del Santuario dei cetacei, che venne istituito nel 1999, ma che a tuttoggi manca di regole certe e di una vera tutela ambientale e paesaggistica. Pesca illegale, motoscafi selvaggi, passaggi di grandi navi - oltre diecimila sono i transiti commerciali, senza considerare quelli delle imbarcazioni private - e alcuni incidenti (come la perdita dellEurocargo Venezia, a sud dellisola di Gorgona, di 198 fusti metallici contenenti tonnellate di un catalizzatore al cobalto-nichel e mai recuperati) mettono a serio rischio la fauna e flora di quella porzione marina cos preziosa. Il Wwf in questi giorni ha pi volte sollevato il problema chiedendo al governo di riunirsi a un tavolo per mettere al bando le navi petroliere monoscafo e inserire anche il divieto del lavaggio delle cisterne in mare. Il Santuario dei cetacei unarea compresa nel territorio francese, monegasco e italiano (Liguria, Sardegna, Toscana) classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo. Qui, grazie alla ricchezza di cibo, si concentrano e transitano circa dodici specie di mammiferi marini, dalla balenottera azzurra, al capodoglio, il delfino, il globicefalo fino alla Stenella striata e alla rara orca. Un rapporto di Greenpeace risalente a qualche anno fa ha per documentato un calo delle popolazioni di cetacei (con una presenza scesa a un quarto per le balenottere e alla met delle stenelle) dovuto proprio ad una inadeguatezza delle misure di salvaguardia.

dellArcipelago): gi tallonato dal pi grande e prepotente gabbiano reale, inserito nella lista delle specie in pericolo di estinzione. Se sar circondato da un mare alterato e tossico, difficilmente ce la potr fare a nidificare e riprodursi in salute. Il disturbo e i rumori prodotti dal traffico motonautico sono inoltre la principale causa della scomparsa della foca monaca, fino agli anni Sessanta presente a Montecristo, Pianosa, Capraia. Ma nei primi giorni del giugno del 2009, nel mare intorno alla Torre del Campese, venne avvistato un giovane esemplare mentre eseguiva acrobazie in acqua. La foca monaca - uno dei mammiferi marini pi minacciati - il migliore spot vivente per indurre le amministrazioni a istituire unarea protetta, anche allisola del Giglio: nel Mediterraneo ne esistono poco pi di 350, con colonie di questo

rarissimo pinnipede concentrate intorno a Grecia e Turchia. Cos, una prova di civilt e di class action collettiva sarebbe quella di chiedere a gran voce di salvare quel tratto di mare, patrimonio di tutti. Meglio di accaparrarsi souvenir della Costa Concordia su ebay. Ultima questione: il piano strutturale che grava sullisola del Giglio, snaturandone laspetto e lecosistema equilibrato. Cementificazione, una teleferica e due porti turistici in quelle che oggi sono le spiagge pi conosciute. A chi gioverebbe questo stravolgimento? Grande, il marangone del ciuffo, presente allisola del Giglio in tarda primavera e estate. Qui accanto, larea del Parco dellarcipelago toscano e una mappa che evidenzia il Santuario dei cetacei

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ROTTE MARINE
Greenpeace ha promosso una petizione online per invertire la rotta. I cittadini - riferisce l'associazione - hanno chiesto al ministro dei trasporti e delle infrastrutture Corrado Passera di definire delle regole precise per la navigazione ed evitare unaltra tragedia come quella della Costa Concordia, avvenuta allisola del Giglio. La petizione dettata dallurgenza di emanare al pi presto, in accordo con il ministero dell'ambiente - guidato da Corrado Clini che si dichiarato favorevole al provvedimento - un decreto interministeriale che regoli il traffico marittimo nelle zone a rischio ambientale.

RATTI A MONTECRISTO
Linvasione di topi sullisola di Montecristo (lisola una Riserva naturale integrale dal 1971, inaccessibile ed possibile ammirarla solo dal mare, a un chilometro dalla costa) suscita polemiche. Il progetto di derattizzazione prevede di far piovere dal cielo 26 tonnellate di esche velenose (il cui principio tossico il brodifacoum), ma uno schieramento che va dalla Lav al Pdl - c una interrogazione in Parlamento - protesta temendo che quelle sostanze possano colpire altre specie terrestri e marine. Ma Legambiente avverte: solo una lotta politica contro il Parco. C per chi auspica una soluzione ecosostenibile, come lintroduzione di predatori naturali.

VIDEOGIOCHI

Mediterraneo, una profetica crociera dellorrore


di FEDERICO ERCOLE

Al centro, il raro gabbiano corso alle Scole e a destra, (foto di Marina Aldi) Ophrys Bombilyflora, pianta della famiglia delle Orchidaceae (foto di Marina Aldi); la foca monaca avvistata al largo di Campese e un delfino mentre attraversa lampia area marina del Santuario dei cetacei

TOPONOMASTICA UN PERICOLO ANTICO

Le Scole, rupi sporgenti dove navi romane naufragarono


di ARMANDO SCHIAFFINO *

A breve distanza dalla pubblicazione di un mio recente articolo sullisola del Giglio intitolato Una questione di toponomastica: Porto Arturo, torno sullo stesso argomento a proposito di un altro toponimo isolano e precisamente Le Scole, nome degli scogli vicino a Giglio Porto, resi in questi giorni tristemente famosi in tutto il mondo per il noto e spettacolare incidente della nave da crociera Costa Concordia. Nonostante io venga spesso accusato nei miei interventi, anche orali, di affrontare gli argomenti troppo alla larga, questa volta non mi posso proprio esimere dalliniziare il discorso da molto lontano e precisamente da cinque milioni di anni fa, epoca della nascita dellisola. In uno studio pubblicato nel 1993, il geologo David Westermann spiegava che, in quella lontana epoca geologica, unenorme eruzione di granito fuso, fuoriuscendo dal mare, form lisola

non in un unico ma in tre distinti momenti dimostrati da precisi dati di misurazione della radioattivit del minerale e dalla composizione geochimica. Le prime due eruzioni dette (da due attuali toponimi isolani) facies di Pietrabona e facies dellArenella formarono praticamente lintera isola: solo successivamente una piccola massa (Scole Monzogranite Intrusion) affior dalle acque e, solidificandosi, form gli scogli de Le Scole. Se non fosse per la sequela di drammi causati dal naufragio della Costa Concordia, laffermazione che quegli scogli l da cinque milioni di anni non erano segnati sulle carte potrebbe destare ilarit. Quindi Le Scole non solo sono esistite fin dalla notte dei tempi, ma sono state sempre ben note e pericolose per la navigazione, fin dallantichit. Nel 1961 il noto fotografo subacqueo Maurizio Sarra vi scopr una nave romana l naufragata con un carico di anfore. Per scongiurare pericoli di naufragio gi gli antichi Romani avevano

costruito, allisola del Giglio e proprio in quel punto (sulla vetta della prospiciente collina del Castellare) un faro che, insieme ad un altro sullisola di Giannutri, faceva parte di ununica e articolata rete di segnalazione e controllo, funzionale al sistema di rotte tirreniche in et imperiale. Di questo faro rimane oggi solo la base ottagonale ma ne dovrebbe tuttora esistere uno simile, della stessa epoca, miracolosamente sopravvissuto a tutte le epoche storiche, a Dover, sulla Manica. Secondo la dottoressa Paola Rendini della Soprintendenza Archeologica della Toscana, autrice di uno studio in proposito, il suddetto faro ripropone il tratto caratteristico di una rara tipologia edilizia di fari, in cui chiaro il riflesso del segmento a pianta poligonale che ricorre anche nel capostipite della serie, il faro di Alessandria... Tale faro, per le sue caratteristiche, era ben visibile anche dalla costa del Lazio e particolarmente da Centumcellae, ovvero Civitavecchia, porto da cui era partita, la sera di venerd 13 gennaio 2012, la Costa Concordia. Mauro Mancini, giornalista de La Nazione, frequentatore dellisola del Giglio nei primi anni 70, scrisse allepoca un portolano, Navigare lungocosta, dove consigliava i diportisti che passavano dallisola

Se non fosse per la sequela di drammi causati dalla Costa Concordia, sarebbe oggetto di ilarit laffermazione che quegli scogli, l da cinque milioni di anni, non fossero segnati sulle carte

del Giglio di navigare a distanza di sicurezza dagli scogli de Le Scole. Dopo questa lunga ma necessaria premessa per capire lorigine del toponimo Le Scole, veniamo ora ad esaminare la questione da un punto di vista pi strettamente linguistico. Allisola del Giglio le rocce affioranti dal terreno non sono chiamati scogli ma coti, termine lessicale che deriva dal latino, lingua in cui significa, per lappunto, scoglio (cautes o cotes-cotis: nellitaliano moderno la cote invece la pietra con cui si affilano le lame). Il toponimo Scole, che nellarcipelago toscano si trova anche nellisola di Pianosa ad indicare uno scoglio vicino alla costa con caratteristiche analoghe alle Scole gigliesi, deriva da scopulum che non significa, nella sua accezione principale scoglio ma roccia sporgente o anche rupe sporgente dal mare e, in senso anche figurato inciampo, pericolo; un modo dire latino, ad scopulum ire significa andare in, o correre alla propria rovina. Per concludere, Stefano Feri, ex assessore allambiente del comune di Isola del Giglio, alla fine del mandato, aveva pubblicato un libro intitolato Step (nel senso un passo avanti nella consapevolezza dellimportanza della tutela ambientale): in tale volume era pure contenuta una proposta di AMP (Area Marina Protetta) che consentiva, proprio nella zona de Le Scole, la possibilit di accesso alle sole imbarcazioni e ai natanti da diporto e il divieto assoluto di navigazione per le navi lunghe pi di 24 metri . * Ex sindaco e ora medico dellisola. Il testo tratto dal portale Giglionews.

Una gigantesca e oscenamente lussuosa nave da crociera, oggetto anacronistico fin dai tempi del Titanic e manifesto natante del turismo capitalista pi aggressivo, naviga alla deriva nel Mare Mediterraneo. Non c nessuno a bordo, anche il capitano se ne andato, abbandonando questo castello delle acque al suo naufragio, sotto il cielo di una notte nera e tempestosa, cos che la grande barca appare come il maniero di un re-vampiro, il simbolo di un potere immenso e incontrollabile che pu riversare sul mondo lo stigma del suo caos, il suo veleno mortifero. Non la Concordia, il cui carburante pu riversarsi nelle acque attorno allisola del Giglio causando danni irreversibili allecosistema e il suo capitano non Schettino, fuggito su una scialuppa mentre la sua nave affondava e i suoi marinai e i passeggeri erano ancora a bordo. Non siamo neanche nella realt ma in un videogame anche se, talvolta, limmaginazione la anticipa e la esaspera con una paranoica preveggenza, diventando tuttavia un utile strumento di prevenzione. Cos pu sperare chi videogioca sulla Regina Zenobia, la nave di Resident Evil Revelations, e se lumana reazione verso ci che successo alle 21,40 del 13 gennaio non pu essere che raccapriccio, quella di chi vive gli orrori fittizi (purtroppo fin troppo probabili) dellultimo horror virtuale di Capcom un attonito, convulso ed appassionante divertimento. Un divertimento che non esclude la riflessione e il sentimento e ci fa constatare che la realt pi strana e spaventosa di ogni finzione. Resident Evil Revelations lultimo episodio della serie del terrore pi importante e lungimirante degli ultimi 15 anni e anche la pi impegnata, nella sua dimensione pop di intrattenimento digitale, a combattere e farci combattere, almeno virtualmente, legemonia delle multinazionali farmaceutiche e la loro connivenza con gli alti comandi degli eserciti e con il terrorismo biologico. Al di l delle similitudini con il presente, che chi vive le rivelazioni di questo Resident Evil non pu che notare, lultima opera di Capcom, diretta da Koushi Nakanishi, uno degli horror pi riusciti degli ultimi anni, oltre il suo

medium di appartenenza. Revelations ripristina la claustrofobica e liquida atmosfera di terrore e panico di classici navali come lAvventura del Poseidon di Ronald Neame mischiandola con la Creatura della Laguna Nera di Jack Arnold, la Notte dei Morti Viventi di Romero e lInferno di Dante Alighieri. Il primo libro della Commedia integrato nella trama in maniera affascinante e sono proprio i versi del grande poeta fiorentino a preludere in calce linizio di ciascuno dei dodici capitoli che compongono il videogame. Ci che impressiona di questopera Capcom che sia stato sviluppato per una console portatile, il 3DS Nintendo, e dimostra le potenzialit tecniche, ludiche ed estetiche del nuovo piccolo hardware della casa di Super Mario; soprattutto se giocato con le cuffie, con leffetto tridimensionale al massimo e lespansione (non elegante ma davvero funzionale) del circle pad pro, che aggiunge tre tasti dorsali e uno stick direzionale al 3DS. Nei panni attillati e vagamente sexy - la suspense e il raccapriccio per ne diminuiscono lappeal - di Jill Valentine, protagonista del primo e del terzo episodio della serie nata nel 1997, viaggiamo dentro la Regina Zenobia, il cui contenuto virale rappresenta una minaccia per i mari e per la popolazione di tutto il mondo. Ci muoviamo lungo corridoi bui e umidi di acqua, sangue e sostanze indefinibili, attraversiamo saloni vasti come teatri e lorrore sempre dietro langolo. Ci sono mutazioni antropo-ittiche disgustose e letali che ci danno la caccia. Latmosfera ricorda in parte quella dei primi capitoli, pi paura e meno proiettili, ma qui dovremo anche nuotare, immergerci in locali completamente allagati mentre creature orrende cercano di ghermirci e lossigeno scarseggia. C un momento favoloso mentre nuotiamo inseguiti da una spugna gigante con le mascelle di uno squalo in cui un coro canta e ripete, accompagnato dagli archi: per me si va nella citt dolente, per me si va tra la perduta gente. Non usiamo solo Jill ma anche Chris Redfield, una leggenda della saga, e altri personaggi secondari per alcune sequenze che ci portano fuori dalla barca, set che non conviene rivelare per non turbare la sorpresa di si accinge a completare il gioco. I luoghi che visiteremo, brevemente, possiedono anchessi una loro acquaticit, nevosa o mediterranea e solare, che la tridimensionalit della console esalta nel suo liquido e agghiacciante mistero. Ci vogliono dalle 12 ore alle 15, se si scansionano ossessivamente tutti gli ambienti, per finire questo Resident Evil nella sua modalit pi difficile. Alla fine, almeno un piccolo mondo virtuale sar salvo, prima di un nuovo abominio bio-farmaceutico e terroristico-governativo. Ci vorr pi tempo per evitare che il naufragio della Concordia si trasformi in una catastrofe ecologica. Nella realt lhorror non che orrore, e perdura.

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ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

TERZO CINEMA

LAV DIAZ
Al centro il regista Lav Diaz; Nelle foto di questa pagina alcune sequenze da Florentina Hubaldo, CTE (2012)

Un incontro a Rotterdam con il regista filippino che, attraverso le sue immagini irriconciliate, racconta il colonialismo, la corruzione, il regime dei Marcos e il controllo economico e politico degli Usa sul suo paese
di CRISTINA PICCINO
ROTTERDAM

Abbiamo appena visto Florentina Hubaldo CTE quando incontro Lav Diaz. C qualcosa di magnifico nei suoi film, lenergia vitale e irriconciliata di immagini che rendono il cinema un terreno di lotta. Assoluto nella sua violenza e nella ricerca di una redenzione che significa per ribellarsi ai dettami secolari e globali di povert e violenza. Siamo nelle Filippine, il paese dove nato Lavrente Indico Diaz, a Datu Paglas nel 1958, uno dei registi di punta nella nuova onda del cinema filippino che ha riportato sulla scena del cinema internazionale quel paese dopo una lunga cesura, coincisa con la morte di Lino Brocka. E Diaz, come gli altri, mette il suo paese al centro, dai primi film, Serafin Geronimo, Kriminal ng Baryo Concepcion (1998), o Ebolusyon ng Isang Pamilyang Pilipino (2005). I suoi personaggi sono espressione di una spiritualit violenta nella quale prende forma la Storia delle Filippine. Colonialismo, corruzione, il regime dei Marcos, il controllo politico e economico degli Stati uniti. I sogni imposti e svenduti di milioni di poverissimi stritolati da un sistema devastante. Nei vagabondaggi crudeli di questi uomini e donne, Diaz cerca la prova di una possibile resistenza. E lo fa inventando un cinema epico nel suo bianco e nero, in cui la realt entra nei bordi del visibile in modo lancinante senza essere mai realismo. Century of Birthing, che abbiamo visto alla scorsa Mostra del cinema di Venezia, forse il film pi esplicito rispetto al suo fare-cinema: le storie del paese, con al centro la figura di una donna folle, si sovrimpressionano a quelle di un regista che non riesce a fare il suo film. questa la sfida di Lav Diaz. Il titolo, Century of Birthing, indica una speranza, che quella per il cinema di rinascere e forse lo anche per il mio paese dice. Anche Florentina Ubaldo, CTE ha una protagonista donna, la stessa attrice di Century of Birthing, Angel Aquino, che arriva con lui. Non faccio per differenza tra uomini e donne, credo infatti che condividano la stessa prigione e insieme devono uscirne. Florentina Hubaldo CTE, il film che hai presentato qui al festival di Rotterdam, lo avevi girato qualche anno fa. Perch hai deciso di rifarlo? Nella prima versione la storia era concentrata unicamente sui personaggi dei due operai, Manoling e Juan, che lasciano la citt dopo essere rimasti senza lavoro cercando un modo per sopravvivere altrove. Il risultato non mi piaceva, ho avuto avuto a disposizione una cinepresa Hd, e il finanziamento del fondo Hubert Bals, e ho deciso di rifarlo. Ho allargato la struttura narrativa, inserendo altri personaggi finch la vicenda dei due operai diventata una tra le altre, una sorta di subplot. Insieme a quella del commerciante che vuole prostituire la figlia, o del ragazzo ricchissimo, che dopo avere studiato a Harvard, eredita il controllo del feudo multinazionale di famiglia ... E naturalmente alla storia della donna che perde la memoria,

La cinepresa? Libera come una chitarra

In questa pagina sequenze da Melancholia (2008); Death in the Land of Incantos (2007)

stata annientata da anni e anni di colonizzazione e dittature. La gente cerca di sopravvivere, e spesso per farlo rimuove ci che stato causa di terribili sofferenze. Le storie che si intrecciano nel film si ispirano ai racconti di due amici che hanno vissuto per un periodo nella in campagna. I contadini sono talmente poveri che per sfamarsi sono disposti a vendere i propri figli. Il livello di povert che i miei amici vedevano li ha fatti fuggire. Non era tollerabile. La povert, ne sono convinto, una delle forme peggiori di violenza sugli esseri umani. Nelle Filippine vivono almeno undici milioni di persone, e tra queste oltre sette milioni stanno nei margini della societ, in assoluta miseria. Credo che come regista filippino ho il dovere di mostrare questa condizione, di dirne la cause, di dare voce alla violenza che subiscono tante persone. Nei tuoi film per la povert uno stato che determina lintero sistema sociale, esistenziale. Non si tratta infatti soltanto della miseria. La condizione di queste persone ci parla della caduta della sociat e di un sistema culturale. Nellimmagine della povert si intrecciano molte tematiche, e a me interessa far emergere cosa significa la povert nelle Filippine, a quali passaggi Storia. Ci sono i tre secoli di colonizzazione americana, la dominazione spagnola, la presenza del Giappone, i decenni di dittatura

che in questa versione diviene il nodo principale del film. Sono convinto che in questo modo riesco a mostrare con pi efficacia i paradossi del mio paese. La sigla che nel titolo, CTE significa encefalopatia cronica traumatica, una malattia degenerativa e progressiva che colpisce particolarmente le persone che hanno subito violente ingiurie alla testa. Il risultato demenza,

perdita di memoria, depressione, stato confusionale, come vediamo nel personaggio della donna. E la riflessione sulla memoria sempre presente nel tuo cinema. La malattia della donna esprime un concetto duplice: da una parte, labitudine di vivere soltanto nel presente, dallaltra il bisogno di pace, di rimuovere la violenza subita. Sono entrambe due condizioni che appartengono profondamente al mio paese nel quale la memoria culturale

ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

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MONDOMANILA
Non solo Lav Diaz. Londa del cinema filippino esplosa nei primi anni 90. Al festival di Rotterdem che ne stato un po lo scopritore, torna anche Khavn de la Cruz con Mondomanila, una sorta di ironica rivisitazione dei Mondocane jacopettiani, in cui de la Cruz rovescia lo stereotipo della rappresentazione terzomondista raccontando la vita dei teenagers del ghetto di Manila. De la Cruz mescola con irriverenza stili, ritmi, documentario e slapstick, violenza e glamour, perversioni della societ e iper- realismo, come il mondo di Tony D. e dei suoi terribili amici, del poliziotto Sgt.Pepper, e della sua sola figlia, di un anziano gay malizioso, e del rapper Ogo X. Ex Press di Jet Leyco, segna larrivo sulla scena internazionale di un nuovo regista che ha lavorato per la tv. Il cinema e le sue origini, il footage e i treni nelle Filippine. Siccome immondindizia e pietre ostacolano il passaggio dei treni, il governo utilizza la polizia contro i cittadini, dandogli ordine di usare il massimo della violenza. Il treno davvero uno strumento di progresso?

LINVASIONE DELLE ULTRACATTIVE


Alle prese con un piatto di lattuga slavata e priva di condimento, Kirsten Dunst apprende con malcelato orrore che la grassa amica dinfanzia che le sta di fronte (divorando un cheeseburger con patate fritte formato de luxe) sta per sposarsi. Prima di lei! E vuole che lei sia la sua damigella donore. Regan (Dunst) un mostro di efficenza ed emozioni represse ma, quando al mix si aggiungono altre due amiche storiche (la splendida comica Isla Fisher e Lizzy Kaplan), le nozze le sfuggono di mano in una progressive debacle. La premessa di Bachelorette, presentato nella sezione Premieres del Sundance Film Festival 2012 praticamente identica a quella di Bridesmaids, ed in quella chiave che il film stato piuttosto stroncato. In realt, la sceneggiatrice/regista Leslye Headland, lo ha adattato da una sua piece la cui apparizione Off Broadway anticipa la bella commedia apatowiana di/con Kristin Wiig di almeno un anno. E il tasto sbagliato che sembra aver toccato con molti non tanto di essere un film dj vu, bens troppo cattivo. Almeno cos lo giudicavano, parlando tra di loro, alcuni spettatori (maschi) visibilmente turbati dopo la proiezione, ed cos che lo hanno definito parecchi critici anche loro a disagio davanti alla progressive hangoverizzarsi della comicit femminile hollywoodiana (la centralit della sindrome da sbornia...). Che il successo enorme e un po inaspettato di Bridesmaids avrebbe generato delle imitazioni era da prevedere ma, anche senza contare le piece di Headland, il trend (anche grazie allinfluenza abbruttente dei reality) era nellaria prima che Judd Apatow decidesse di produrre una versione rosa delle sue popolarissime commedie maschiocentriche, e (genialmente) di affidarla a una dei grandi dellattuale Saturday Night Live come Wiig. Scritto e diretto dalla newyorkese Lena Dunham, il piccolo cult indipendente Tiny Furniture (2010), per esempio, era gi un precursore di questa versione molto meno educlorata della femminilit. E il tocco acido, sapiente, di Dunham (che nel film interpretava se stessa con geniale passiv/aggressivit) non sfuggito alle antenne di Hbo, che le ha affidato unintera, attesissima, serie tv, Girls, che si annuncia semiautobiografica ed prevista in onda sulla rete cavo americana a partire dall aprile prossimo. Girls, ovvero ragazze, invece del cukoriano Women (donne) - perch lidea il rifiuto di crescere - anche il tema sotteso della feroce, sottovalutata commedia di Jason Reitman e Diablo Cody, Young Adults, un altro film che mette molti a disagio per la mostruosit della sua protagonista e che non a caso stato ignorato dalle nomination per gli Oscar... Le ragazze di Bachelorette sono meno spietate, e meno interessanti, della scrittrice/prom queen di Charlize Theron, ma abbastanza politically incorrect da dare fastidio. Droga, sbronze e sesso (fatto in fretta, e possibilmente senza strascichi) sono il loro pane. Gena (Caplan) tira chilometri di coca, Katie (Fisher), un po ninfomane, ha tentato piu volte di suicidarsi e, oltre ad avere il dna un po perfido, Regan flirta regolarmente con la bulimia. Il loro vezzaggiativo per la futura sposa? Faccia di maiale. Lidea di uno scherzo, farsi fotografare in due dentro lampio, immacolato, vestito di raso bianco, tanto per ricordarle che loro sono magre, e lei no. Chiaramente tutto finisce pi o meno bene, anche dal punto di vista romantico. Il film discontinuo, quasi totalmente sprovvisto di intuizioni visive e di ritmo comico (altroch Cukor), e anche molto meno scaltro e divertente di Bridesmaids, ma assolutamente non privo di interesse. E poi le attrici funzionano tutte.Il dubbio che viene di fronte al rifiuto quasi generale che la calata delle girls da Hangover faccia in realt abbastanza paura.

LA CROCIERA MALEDETTA
Metafore. Apparentemente la nave affondata davanti allisola del Giglio sembra essere una metafora dellItalia dellultimo ventennio. Come lItalia berlusconiana anche il palazzo viaggiante della Costa crociere esprimeva lusso alla portata di tutti, divertimento garantito, per chi si diverte cos, e perfino lillusione di aver girato il mondo. Non ho idea di quanto costi una crociera ma di certo deve sembrare un buon affare il tutto compreso a chi ha voglia di sentirsi un signore per una manciata di giorni e pu usufruire di tutti i servizi offerti dalla ditta: dal parrucchiere alla boutique, dal night alla piscina, dalla sauna al casin, il tutto nello stesso spazio senza dover fare la fatica di spostarsi, magari in macchina, n quella di dover scegliere perch compreso nel prezzo c anche laddetto alla scelta ovvero lanimatore o listruttore che sia che per mestiere sapr indirizzare verso i massaggi chi ha la cellulite o verso la lezione di danza chi solitario e cerca un occasione per trovare un compagno o compagna che sia anche solo per la durata del viaggio. La nave da crociera un piccolo microcosmo che comprende quasi tutte le categorie sociali in una scala che va dai mozzi ai passeggeri di prima classe. E chiss quanto deve essere stato utile per lex premier aver lavorato come cantante nei pianobar galleggianti di queste navi, perch a pensarci bene lesperienza deve avergli dato un bel po di suggerimenti se riuscito a restare a galla fino a pochi mesi fa. Deve aver ben capito che il sogno di vivere come i ricchi comune ai pi e che riuscire a trasmettere questa illusione non poi impossibile. LItalia berlusconiana infatti si imbarcata in massa sullabbagliante nave gigante e si bevuta la grande panzana del tutto possibile. Se il capo diventato miliardario vuol dire che anche io potr arricchirmi, che importanza ha sapere come ha fatto i soldi basta vedere quanti ne ha, quante cose possiede, ha investito in tutti i campi e giustamente adesso si gode i suoi guadagni anzi cos generoso che invece di riposarsi dalla fatica che ha fatto si rimbocca le maniche e pensa a tutti noi, al nostro benessere alla nostra ricchezza e se per riuscire deve cambiare qualcosa, non so per dire, derubricare dai reati il falso in bilancio, per fare un esempio, che male c? E poi il capo con le sue televisioni ci distrae e ci diverte e basta con i pensieri e le tristezze via i ricordi degli anni di piombo, del terrorismo, del femminismo e della rivoluzione, si deve dimenticare, cancellare, ricominciare da zero, non serve sapere n pensare e se c chi non capace di farlo peggio per lui. Poi per un bel giorno il palazzo viaggiante sincaglia su di uno scoglio e la bella nave affonda in un battibaleno allora ci si sveglia dun tratto sudati e tremanti come dopo un brutto incubo e lillusione svanisce e bisogna fare in fretta a salire sulle scialuppe di salvataggio che sono poche e inadeguate e soprattutto dov il capo ? Dov Il comandante che ha portato la nave sugli scogli? Ah s, lui s salvato la vita certo non lonore, ma a che serve lonore se la vita non c. E poi arrivato qualcun altro a fare il lavoro sporco a soccorrere i sopravvissuti e seppellire i morti. Qualcuno che rimette a posto le cose ai poveri la povert ai ricchi il lusso senza false illusioni.

Con Florentina Hubaldo CTE, che ha rigirato, presenta al festival una storia di violenza e malattia. una metafora della povert, una delle forme di sopraffazione dura a morire
verso il monte col santuario. Non ero mai stata in quel posto, Lav mi ha chiesto se volevo andarci prima di girare, ma io ho preferito di no, volevo scoprirlo anche io al momento delle riprese. Ci sono centinaia di scalini, e la sequenza del film come ho vissuto la salita, non avevo preparato nulla, ho seguito listinto, faceva molto caldo, e la strada era ripidissima, stato faticoso ma tutto reale. La scelta del bianco e nero da cosa stata determinata? Amo molto il bianco e nero, penso che contenga una maggiore verit, e una linea pi precisa di rappresentazione delle cose. Naturalmente solo il mio punto di vista, non voglio generalizzare... Il puro cinema esiste se c verit, senza manipolazione, solo la verit restituisce la vita. Parliamo della durata e del tempo nei tuoi film. Unesigenza che al di l della loro lunghezza di sei ore e pi, evidente allinterno delle immagini. Seguo sempre il tempo reale, se qualcuno ci mette dieci minuti per fare un pezzo di strada, allora filmo per dieci minuti. Non penso mai alla lunghezza dei miei film, non faccio un cinema commerciale e perci non ho problemi di sala e cose simili. Lunica cosa che conta per me la responsabilit. Fare cinema deve essere un gesto responsabile, che tiene conto delle battaglie dellumanit e non solo come filmmaker. Il digitale ci ha dato la possibilit di emanciparci, anche noi che non abbiamo sostegni da parte dei nostri paesi. Quindi il punto cosa significa questa scelta. I soldi non servono, chiunque pu comprarsi una telecamera e fare un film, tutto molto semplice. Il digitale stato per me lo strumento di quella libert di cui ho bisogno, posso lavorare senza studios e senza produttori e fare il cinema che voglio. Ci aiutano anche molto i fondi come lHubert Bals ovviamente ... La telecamera come una chitarra, suona libera. Un altro aspetto che torna nei tuoi film la religione. Che appare come un elemento di oppressione ma anche una necessit dei personaggi... Perch cos, la gente nelle Filppine molto religiosa, mescoliamo il cattolicesimo al misticismo, alle divinit che esistevano prima dellarrivo degli spagnoli. Io non credo in dio ma non voglio imporre unicamente la mia visione nel paesaggio umano che racconto, non sarebbe vero. Credo nella spiritualit che si definisce in moltissime forme al di l di dio, spirituale occuparsi dei miei figli, alzarsi la mattina, allacciarsi una scarpa, leggere un libro ... C anche molta sofferenza. Anche questo fa parte della vita, no? Lesistenza umana piena di un dolore a cui non si pu sfuggire. Il divenire delle cose per me nella battaglia umana verso la redenzione e lemancipazione. questo che voglio raccontare col cinema, e per questo la responsabilit fondamentale. Come hai iniziato a fare film? Al principio, prima del digitale, stata dura. Avevamo a disposizione le macchine da presa in 16 millimetri e anche in super 8 che per erano costose, e alla fine per fare dei film rimaneva solo la strada del mainstream. Che naturalmente a me non interessava, una realt quasi feudale, sostengono solo i loro protetti e c molta avversione nei confronti dei nuovi arrivati. Se non conosci nessuno e non vuoi fare compromessi quasi impossibile! Il solo modo scrivere sceneggiature e mostrarle in giro. Con una ho vinto una sorta di gara sponsorizzara da Fernando Poe Jr., il re del cosiddetto cinema dazione filippino. Che ha preso due dei vincitori a lavorare al suo nuovo film. Io ero uno di quelli. stata unesperienza, ho lavorato con lui ancora una volta e poi me ne sono andato. Prima ancora per c stato mio padre, vivevamo in un villaggio ma ogni settimana mi portava al cinema. E leggeva, leggeva, leggeva, amava molto la letteratura russa. Tutto questo rimasto nella mia mente. Torniamo al tuo modo di girare. Nella libert che metti al primo posto c comunque unorganizzazione delle immagini molto controllata. S, ma la presenza di una struttura che mi permette di essere libero. Diciamo che sono controllato e libero, ho uno script che adatto durante le riprese, nel quale entrano di volta in volta le cose che capitano nella giornata o in quel periodo, deve essere organico. Per questo molto importante anche la fiducia con chi lavoro, crea lequilibrio tra le diverse cose.

dei Marcos, la corruzione della politica e del sistema. Il concetto di povert contiene tutto questo e molto altro. Cos le storie dei miei personaggi divengono la Storia del paese, il suo passato e il suo presente, la costante di dolore che subiscono e la battaglia del nostro popolo per vivere, e per creare una realt migliore. Un artista per me ha il dovere di fare parte di questa lotta, di rispondere agli interrogativi della propria realt e di fare della cultura unarma di resistenza. Le immagini dei tuoi film, sin dai primi titoli, esprimono una totale libert visiva e di narrazione. Come organizzi le riprese? Segui una sceneggiatura, hai gi in mente i piani...? un mistero anche per me come procedo, non seguo questa o quella teoria, direi piuttosto che vado avanti distinto. Mi piace seguire spunti diversi, cosa accade intorno a me e soprattutto cosa accade a ogni personaggio lasciandolo libero. Nelle scuole di cinema oggi mettono al primo posto lorganizzazione, lo short cut e cose simili, vogliono vedere tutto... A me questo modo di lavorare non interessa, non mi piace lidea di manipolare gli attori, di costruire unesperienza affidandomi solo alla tecnica e al montaggio. Come dicevo mi piace lasciarli liberi, ci sono tante piccole verit nei loro gesti che permettono di scoprire sempre qualcosa di nuovo. Quando parlo di manipolazione mi riferisco al fatto che da regista posso riprendere quello che voglio e poi sistemarlo come credo al montaggio. Ma questo per me significa non rispettare lattore. Si inserisce Angel Aquino Al mattino ti d la sceneggiatura che ha scritto la notte, e dice: Bene, adesso giriamo. Nelle diverse situazioni ci chiede di seguire i nostri impulsi. Per esempio la scena in Century of Birthing quando salgo

moderati arabi

< 161 162 163 >

La catena di supermercati spagnoli Mercadona stata inclusa da Greenpeace nella lista delle societ senza etica perch il suo pesce in scatola proveniene illegalmente dal Sahara occupato.

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ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

GLI ARTISTI

LIBRI
ELIZABETH GROSZ CAOS, TERRITORIO, ARTE

La pittrice australiana Kathleen Petyarre e alcuni suoi quadri. Sotto la copertina del libro di Angelo Moscariello (edizioni Progedit)

C anche un diavolo spinoso nei sogni BUSTER KEATON del deserto australiano
E LA CRISI
I dodici autori che hanno meglio rappresentato la crisi che stiamo vivendo. Ecco il mio programma Alias per il 2012. Gennaio stato il mese di Franz Kafka. Febbraio sar il mese di Buster Keaton. Kafka coglie gli esordi della crisi in Europa, Keaton in America. Cos come per i personaggi protagonisti dei libri di Kafka, anche per Keaton personaggio protagonista dei propri film vale il motto goethiano luomo vive fintanto che si protende: Josef K. e Buster K. sono sempre attivi di fronte alle difficolt, sempre coraggiosi di fronte ai problemi - fino alla fine, fino a che non gli girano il coltello due volte nel cuore - due guardie in borghese o una donna. Kafka, abbiamo visto, ci dice che la crisi complessa ridurla a uno dei suoi elementi comporta non comprenderla. E Keaton? Nato nel 1895, lanno in cui i Fratelli Lumire organizzano la prima proiezione cinematografica pubblica, lattore-regista nordamericano ci dice che la crisi non riguarda alcuni e non altri, questa classe s e quella no, quel paese no e questo s. La crisi riguarda tutti, riguarda anche noi, una crisi di civilt. (Gramsci, nei Quaderni stato il primo ad analizzare scientificamente questa crisi come crisi di civilt lui la chiamava crisi organica.) Keaton-Buster dice questo costruendo il personaggio uno come noi, per farci ridere di noi stessi, molto diversamente da Chaplin-Charlot, che costruisce il personaggio uno diverso da noi, per farci ridere degli altri. Sono rimasto sempre stupito quando la gente diceva che i personaggi che io e Charlie Chaplin interpretavamo nei film avevano dei punti in comune. Per me cera, fin dallinizio, una differenza di base: il vagabondo di Chaplin era un fannullone. Tanto carino comera, avrebbe rubato se ne avesse avuto la possibilit. Il mio personaggio era un onesto lavoratore. (Buster Keaton, Memorie a rotta di collo, Feltrinelli 1995). Oltre a ci, per rendere compiuta la costruzione del personaggio uno come noi, Keaton non piange e non ride, come fa invece Charlot - il volto di Buster una maschera. Una maschera che ciascuno di noi pu indossare, mentre viviamo questa crisi - lunga ormai un secolo. Keaton, a questa scoperta-invenzione giunto, come alla maggior parte degli artisti accade, intuitivamente. Lha ri-conosciuta poi attraverso lascolto degli spettatori. Prendiamo la sua faccia-maschera: Gli spettatori mi insegnarono una cosa legata al mio lavoro, che non sapevo. A Roscoe (Arbuckle, un attore col quale collaborava agli esordi) arrivarono delle lettere in cui si chiedeva perch lomino dei suoi film il mio personaggio - non sorrideva mai. Non ce ne eravamo accorti. Guardammo due-tre rulli che avevamo fatto insieme e constatammo che era vero. Alla fine del successivo film provai a sorridere. Al pubblico dellanteprima non piacque e ci furono dei fischi. Dopodich non ho mai pi sorriso sullo schermo (come sopra, dallautobiografia). Evidentemente quegli spettatori sentivano in qualche modo la crisi come crisi di civilt. E tu contemporaneo mio lettore, come vivi questa crisi? Pensi che riguardi solo gli altri? Aspetti che passi come un raffreddore? www.pasqualemisuraca.com

al territorio e allazione dellanimale che lo strappa al caos, cio alla terra. La nascita dellimpulso artistico avverrebbe poi di conseguenza, non come espressione della sola corporeit, ma come estensione dellimperativo architettonico di organizzare lo spazio terrestre, dentro la sovrabbondanza terrestre, sviluppandosi a contatto dei sistemi casa-territorio e territorio-casa, passando per attraverso un reale, complesso, multi-situato processo di incorniciamento della terra stessa, dove il fare cornice storicamente posto assieme a una crescente dematerializzazione, un divenire territorio - parete - dipinto - finestra - specchio - schermo. La cornice organizzerebbe dunque la totalit dellesistente e, dallesigenza di trasformarla e farle pressione, larte e lopera darte trarrebbero senso e ragione. Nel corso del libro, le analisi sulla vibrazione e la sensazione vengono collocate nelle loro rispettive presenze in natura e nelle loro relazioni con la musica e la pittura, le altre due arti, assieme

La filosofa femminista studiosa attenta della filosofia francese. Questo suo ultimo libro si rif al pensiero sullarte di Gilles Deleuze
allarchitettura, il cui fare preso in considerazione. In entrambi i casi, ancora il lavoro deleuziano ha ispirare le pagine dellautrice, con la ripresa di alcuni concetti fondamentali del filosofo, come quello di ritornello o quello appunto della stessa sensazione, attraverso anche rimandi allautore con cui lo stesso Deleuze sera a suo tempo confrontato, Erwin Straus. Ci che per soprattutto colpisce, in ambedue le trattazioni, linsistere prepotente sulla figura dellanimale, inteso come lunico essere capace di coniugare corpi, forze e ambienti eterogenei su diversi livelli: la sua azione, sempre in una certa misura vibratoria, a poter rendere la natura come un contrappunto, poter trasformare lambiente in un territorio, poter indicare nella pulsione sessuale una possibilit artistica. Larte diverrebbe allora dellanimale, nel suo essere intensificazione della sensazione, nonch poi apertura al divenire e quindi anticipazione di futuro, significati a loro modo anche di un diavolo spinoso. Piccola lucertola piena di aculei, spaventosa a prima vista, presente nel deserto centrale australiano, sa essere camaleontica per sopravvivenza, nel movimento e nel colore, alla vista di possibili predatori. La Grosz ne parla nellultimo capitolo, raccontando esempi di pittura contemporanea dellarte del deserto occidentale dellAustralia, a proposito del sogno di unartista, Kathleen Petyarre, condiviso coi fratelli e le sorelle, la cui storia offre lesempio per dimostrare ulteriormente il connubio tra territorio e animale. Tale rettile mutante, riprodotto in numerosi dipinti dalla stessa Petyarre, pu essere personificato in uomini come saggi, nomadi, viaggiatori: come fosse un totem, o il sogno di un popolo a venire. mettendo a confronto un capolavoro come Sentieri selvaggi di John Ford del 1956 (la scena dell'uscita del protagonista dalla penombra della stanza per abbracciare la piena luce dello spazio esterno) con il quadro Lettera d'amore di Jan Vermeer del 1670 (la visione del dialogo di due donne viste da una porta di comunicazione tra le stanze). Per proseguire con altre voci comunicanti tra tanti autori delle due arti, senza dimenticare il ruolo d'avanguardia per la rivoluzione digitale avuto da due capisaldi come Antonioni e Godard, tra i primi vecchi ad aver avuto insofferenza alle rigidit riproduttive fotomeccaniche alla base del cinema e a coltivare l'ispirazione di potersi servire della cinepresa come i pittori si servono del pennello. E, in questo cambiamento, non possibile dimenticare il Lynch di Inland Empire che ha il merito di sottrarre le nuove tecniche digitali allo spettacolo e portarle nei meandri dell'inconscio, come sarebbe piaciuto tanto alle vecchie avanguardie.

ELIZABETH A. GROSZ
Femminista e filosofa di Sydney, Elizabeth A. Grosz insegna da anni in nord America. Profonda studiosa di Lacan, Derrida, Foucault e Deleuze, da oltre 30 anni ha pubblicato saggi sulla corporeit in relazione alle scienze e alle arti, confrontandosi con Luce Irigaray, Julia Kristeva e Michele Le Doeuff. Tra i suoi libri: Sexual Subversions: 3 French Feminists (89); Jacques Lacan: A Feminist Introduction (90); Volatile Bodies: Toward a Corporeal Feminism (94); Space, Time and Perversion: Essays on the Politics of Bodies (95); Architecture from the Outside: Essays on Virtual and Real Space (2001); The Nick of Time: Politics, Evolution and the Untimely (04); Time Travels: Feminism, Nature, Power (05); Chaos, Territory, Art: Deleuze and the Framing of the Earth (08); Becoming Undone. Darwinian Reflections on Life, Politics and Art. foto-riproduzione per imboccare la strada del cinema che si qualifica sempre pi come pittura digitale. Il cinema digitale pertanto scrive Moscariello - sta a quello analogico come il divisionismo di Seurat sta alla pittura tradizionale. E non solo. Pi specificamente, insiste l'autore, si passa dalla pittura di ieri intesa come attesa del cinema, al cinema di oggi, visto come ritorno alla pittura eseguita con il pennello elettronico. Il libro, agile e stimolante alla maniera dei manuali con ricchezza di corredo fotografico, si inoltra in questo magma affascinante del rapporto tra le due espressioni con la competenza dello studioso ma anche la passione indispensabile nelle cose dell'arte. Moscariello, in questa piccola opera in cui storia del cinema e della pittura si offrono in tutta la loro bellezza, ha evitato di spaziare su tutto soffermandosi saggiamente su alcuni film e alcune opere pittoriche in cui possibile racchiudere i vari discorsi presi in esame a mo' di dizionario di parole essenziali. E si comincia proprio dal Surcadrage (Sovrinquadratura),

di GIANLUCA PULSONI

Larte proviene dalleccesso insito del mondo, negli oggetti, nelle cose viventi, che fa s che questi siano pi di quello che sono e, rispetto a quanto risulta ovvio, superino se stessi, le loro propriet e qualit materiali, i loro possibili utilizzi. A scrivere e parlare cos, nella traduzione di Guido Lagomarsino, Elizabeth Grosz nel suo Caos, territorio, arte uscito questanno per la ObarraO Edizioni (14 euro, il suo primo libro tradotto in italiano). Filosofa australiana, docente di Gender Studies alla Rutgers University negli Usa e nelle universit di Bergen e di Sydney, dove insegna anche

architettura, la Grosz una studiosa attenta alla filosofia francese, essendosi occupata di autori come Lacan e Derrida e questo libro, lultimo in ordine di tempo, non fa eccezione, avendo come modello di riferimento e motivo di approfondimento il pensiero sullarte di Gilles Deleuze. Libro deleuziano dunque? Si, se lo sintende nel senso pi positivo del termine, nella capacit di rilanciare e riorganizzare con efficacia intuizioni e temi, tanto importanti quanto spesso poco mostrati nella loro consequenzialit. In tre brevi e densi capitoli, viene esposta una ontologia dellarte basata sostanzialmente su tre punti chiave: il senso del caos; la funzione

della vibrazione; il concetto di sensazione. Facendo dialogare la logica della sensazione di Deleuze, i principi di selezione naturale e sessuale di Darwin e il concetto di ambiente del grande biosemiotico estone Jakob von Uexkll (ambiente come unwelt, unisola di sensi che circonda ciascun organismo), lautrice ci guida in un percorso teso verso le genealogie delle origini dellarte, o meglio verso le origini delle sue condizioni desistenza, che nascono dai movimenti di separazione e nuova riaggregazione con la sfera dei fenomeni naturali, la deterritorializzazione e la riterritorializzazione rese celebri del filosofo francese. Centralit dunque

CINEMA E PITTURA

Il pennello di John Ford, la cinepresa di Vermeer


di Michele Fumagallo

Quanto cinema cera gi nella pittura? Domanda ripresa da una moltitudine di saggi gi a partire dalle origini del cinema, per non parlare della esplosione inventiva delle avanguardie storiche. Cinema e pittura Dall'effetto cinema nell'arte figurativa alla cinepittura digitale, ultima fatica di Angelo Moscariello (edizioni Progedit, pagine 140, euro 20), che ci ha gi dato monografie su Godard e Chabrol oltre a excursus su poesia e

cinema, letteratura e cinema, e, prima di questo lavoro, il viaggio nell'horror, prova a dare una risposta problematica rivolta soprattutto alle nuove ultime invenzioni digitali. Non prima per di aver posto a se stesso e al lettore la domanda: Il cinema aspira a tornare a essere quella pittura che era stata, da parte sua, gi cinematografica prima

dell'invenzione del cinema?. E, in un denso saggio iniziale, prova a dare le coordinate del rapporto odierno dove, secondo l'autore, la realt capovolta. Tanto quella degli inizi era pittura in movimento, si pensi al ruolo dell'impressionismo in tanti film del cinema muto a partire dal capostipite Lumire, quanto quella odierna si liberata dalla

ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

(9)

I FILM
DON'T THINK
DI ADAM SMITH; CON TOM ROWLANDS, ED SIMONS. USA 2011

SINTONIE
ragazzetto metal di malavita e due improbabili depressi. Nessuna ricerca di Dio dentro di noi, spetta quindi a qualcuno che travalichi i limiti rimettere in sesto la famiglia sfasciata. La forza di Hescher sta nel raccontare la tragedia come una strada che non esclude mai la speranza , destinata a lasciarci pi soli di come eravamo. (fi.bru.) LE IDI DI MARZO luomo e la ragazza, un gioco che somiglia alle commedie sofisticate e ai mel. (c.pi.) MISSION IMPOSSIBLE PROTOCOLLO FANTASMA
DI BRAD BIRD; CON TOM CRUISE, PAULA PATTON. USA 2011 DI GEORGE CLOONEY, CON RYAN GOSLING, PAUL GIAMATTI. USA 2011

A CURA DI FILIPPO BRUNAMONTI, ANTONELLO CATACCHIO, MARIA CIOTTA, GIULIA DAGNOLO VALLAN, MARCO GIUSTI, CRISTINA PICCINO, ROBERTO SILVESTRI, SILVANA SILVESTRI

IL FILM
HUGO CABRET
DI MARTIN SCORSESE, CON CHLOE MORETZ, ASA BUTTERFIELD, SACHA BARON COHEN, BEN KINGSLEY. USA 2011

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ACAB

I film dei concerti live sono diventati un fenomeno al botteghino: ecco quindi la registrazione del concerto dei Chemical Brothers, il duo inglese di musica elettronica, composto da Tom Rowlands e Ed Simons. 40 CARATI

DI ASGER LETH; CON SAM WORTHINGTON, ELIZABETH BANKS. USA 2012

Nick Cassidy, un poliziotto onesto, si trova in prigione per un crimine che non ha commesso e approfitta della prima occasione per evadere. Su un cornicione di New York fa la richiesta ala polizia di negoziare con la poliziotta psicologa Anderson. Nella confusione il fratello tenta un furto miliardario.

DI STEFANO SOLLIMA; CON PIERFRANCESCO FAVINO, FRANCESCO NIGRO. ITALIA 2012

Esordio nel lungometraggio dopo alcuni fulminanti corti e molta tv di Stefano Sollima (figlio di Sergio), dal libro di Carlo Bonini. Acab (All Cops are bastards) racconta di un terzetto di poliziotti Cobra, Negro, Mazinga (Favino, Nigro, Giallini) del reparto mobile con esaltazione da manganello duro, sempre in prima linea negli scontri di piazza contro ultras, immigrati, zingari, fascistissimi, con figli pi fascisti di loro. E quando Mazinga viene accoltellato pensano bene di farsi giustizia da s. Ma la periferia, i corpi e le violenze urbane vengono esposti con poca libert e spudoratezza. (c.pi.) LARTE DI VINCERE
DI BENNETT MILLER, BRAD PIT, PHILIP SEYMOUR. USA 2011

Incursione di profondit nell'immaginario americano di un cineasta che ha stile, George Clooney (qui scrive, dirige e interpreta): Mike Morris, governatore democratico candidato alle presidenziali, luomo nuovo, pacifista, fautore dello stato sociale, spudoratamente ateo. Ma nello staff covano corruzione e brama di potere. Thriller bipartisan dedicato al pi appassionante dei giochi, la politica, Ma finisce per ridurre tutta la storia Usa (Kennedy, Nixon, Clinton/Levinsky...) ai suoi moventi pi bassi, oscuri, patologici e casuali, rompendo con la sensibilit liberal se non proprio radical, che rese indimenticabile il filone elettorale new Hollywood anni '60 e '70 (r.s.) L'INDUSTRIALE

La vera mission impossible era rimettere in quota Tom Cruise, offuscato da mogli e Scientology. Ma riuscito a farcela con laiuto del fascino retro di una serie anni 60 diretta da un regista di cartoni animati (Ratatouille). Il film mette alla prova le regole della fisica e i limiti del fisico umano, la trama non cruciale, ma andrebbe visto in Imax (il gigantesco sistema di proiezione) come stato girato per una buona mezzora e come stato visto negli Usa dove ha sbancato il botteghino durante le feste natalizie. (g.d.v.) I MUPPET

IL SINCRETISMO DEI SEPULTURA


BORN TO DIE
Usa, 2012, 450, musica: Lana Del Rey, regia: Yoann Lemoin, fonte: Mtv

al cinema che Martin Scorsese ha dedicato il suo ultimo film meraviglioso Hugo Cabret, Golden Globe per la migliore regia, undici nomination allOscar, festa in onore di Georges Mlis, il pioniere dimenticato (le sue pellicole al nitrato d'argento saranno liquefatte per costruire tacchi di scarpe) e tornato protagonista con il suo Viaggio sulla luna in un final cut ideale. Maestro di ogni trucco mirabolante, il regista francese aveva colorato la pellicola fotogramma per fotogramma, catapultato un razzo nell'occhio del satellite, provocato apparizioni e scomparse fino all'ultimo effetto speciale possibile in quel 1902. Ora Scorsese lo ha restaurato, in linea con la sua World Cinema Foundation, regalandogli la magia suprema. Mlis in 3D. Con il suo robot-cinema, bambola meccanica che apre la scatola del mai visto, Hugo Cabret un film per bambini, per tutti gli spettatori della prima volta che urleranno sorpresi come all'arrivo del treno nella stazione di La Ciotat, anno 1896. E se il cinema traccia la nostra storia, l'opera di Scorsese indica il fascio di pulviscolo che ci accompagna e intima al presente di ricordare, di inventare nuovi desideri, mentre all'opposto, superpremiato, un altro titolo pretende il tributo all'epoca del muto, parodia in bianco e nero, collezione di gag tanto per rimescolare vecchi film dagli anni Dieci ai Quaranta. The Artist, specchio deformante non solo di ieri, Hugo Cabret, prisma luminoso per ritrovare la capacit di vedere. (m.c.)

DI JAMES BOBIN. PUPAZZI. USA 2011

DI GIULIANO MONTALDO, CON PIERFRANCESCO FAVINO, CAROLINA CRESCENTINI. ITALIA 2011

Moneyball, bello e imprevedibilmente divertente la storia di Billy Beane, general manager di una squadretta di baseball californiana che persi i suoi pochi campioni decide di ricostruirla puntando su giocatori sconosciuti, sottovalutati, semipensionati scelti sulla scorta di un sofisticato software da un super nerd (Jonah Hill) appena uscito da Yale. La strana coppia procede dunque allo smantellamento delle regole fondamentali del gioco arrivando a misurarsi con superpotenze cme gli Yankees, i Red Sox. Seymour lo scorbutico allenatore Art Howe. Ha appena ricevuto sei nomination allOscar. (m.pa.) BENVENUTI AL NORD

Il proprietario quarantenne di una fabbrica nella Torino colpita dalla crisi economica cerca di evitare la chiusura. Il lucido intervento di Montaldo porta a scoprire il vero volto del capitalista legato a interessi personali messi in scena sotto forma di crisi coniugale, pi che ad autentica preoccupazione verso la sua forza lavoro. Ritratto che smaschera con precisione una classe padronale gretta e in ogni caso ben attenta al suo interesse personale, sia di piccolo cabotaggio che di antiche tradizioni. Film politico nel cuore (Torino) del vecchio capitalismo in bancarotta. (s.s.) THE IRON LADY

Alla faccia dei pupazzi in 3D Kermit la rana, lorso Fozzie, miss Piggy, Gonzo e tutti gli altri personaggi di stoffa ideati dal grande e scomparso Jim Helson sono ancora in gran forma grazie anche alla rivitalizzazione che ne ha fatto il regista James Bobin, gi mente creativa dellAli G Show e di gran parte dei programmi e personaggi tv (Borat, Bruno) di Sacha Baron Cohen. La storia elementare ma funziona. (m.gi.) POLISSE

Lenti carrellate riprendono la cantautrice (al secolo Elizabeth Grant) seduta su un trono e circondata da due tigri nella cappella della residenza di Fontainebleau. In montaggio alternato la stessa Lana Del Rey (o, meglio, un personaggio da lei interpretato) amoreggia con un giovane; ma il viaggio notturno dei due su unauto lanciata a tutta velocit terminer tragicamente. Lesile trama concepita dalla emergente musicista statunitense tradotto in immagini di grande forza visiva dal francese Lemoin, uno degli autori pi interessanti del panorama attuale. EVIL TWIN

IL DOCUMENTARIO
TIERRA SUBLEVADA ORO IMPURO
DI PINO SOLANAS ROMA, NUOVO CINEMA LAQUILA, 6 FEBBRAIO

DI MAWENN LE BESCO; CON KARIN VIARD, JOEY STARR. FRANCIA 2011

Germania, 2011, 350, musica: Modeselektor con Otto von Schirach, regia: Dent de Cuir, fonte: Youtube.com

DI PHYLLIDA LLOYD CON MERYL STREEP, JIM BROADBENT. USA 2011

DI LUCA MINIERO, CON CLAUDIO BISIO, ALESSANDRO SIANI. ITALIA 2012

Non quel piccolo capolavoro di freschezza e di commedia che era Benvenuti al Sud, sempre diretto da Miniero. Era difficile mettere in piedi il sequel di un remake con lo stesso tipo di meccanismo. Ma per tutta la prima ora si ride parecchio. Miniero ha dalla sua attori meravigliosi. Dai protagonisti Bisio e Siani, ormai del tutto a proprio agio, alle mogli, Finocchiaro e Lodovini, ai caratteristi che rinforzano ogni scena del film e ne formano la grande risorsa comica oltre ai nuovi venuti milanesi che ben si amalgamano alla situazione. (m.gi.) HESHER STATO QUI
DI SPENCER SUSSER; CON JOSEPH GORDON-LEVITT, NATALIE PORTMAN. USA 2010

Ritratto di Margareth Tatcher, la signora dacciaio, la prima donna premier della Gran Bretagna, film che potrebbe valere lOscar per linterpretazione a Meryl Streep. Ma il film che ne ripercorre la vita nellintimit della casa odioso e disonesto, senza alcuna interpretazione n politica n di messinscena del eprsonaggio che tra il 1979 e il 1990 ha massacrato il paese con la sua politica ferocemente liberista di tagli alla spesa pubblica, disoccupazione, recessione e imposte. Fino alla Poll Tax, la tassa sulla persona che segner la sua sconfitta anche nel partito conservatore. Quando Tatcher parla sembra di sentire Monti. Magari era un po pazza o solo stupida, ma certo la sola responsabile di tutto, ci dice il film. Un po facile no? (c.pi.) MILLENNIUM UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

Film sulla Brigade de protection des mineurs, realizzato da Mawenn (Le Besco) che interpreta la parte di una fotografa incaricata di seguire le attivit della brigata. Eroismi e debolezze dei poliziotti in difesa dei minori vittime di pedofili e abusatori di ogni specie, una full immersion di 24 ore. Al centro la regista pone lattore idolo Joeystarr, il pi irrequieto e generoso difensore delle creaturine indifese, protagoniste le donne con le stellette che pi degli uomini mischiano il lavoro con la vita privata. (m.c.) SHAME

DI STEVE MCQUEEN; CON MICHAEL FASSBENDER, CAREY MULLIGAN. USA 2011

Il tema del doppio malvagio, evocato dalla band berlinese visualizzato dal collettivo di registi francesi attraverso le azioni di due performer in calzamaglia con le sembianze di scimmie: una nera, una arancione. Le gag sono da fumetto o da slapstick comedy, ma lidea di usare le finestre create dai visori allinterno del computer a rendere geniale Evil Twin. C un continuo gioco di scomposizione delle immagini che proseguono nei riquadri (una tecnica usata forse per la prima volta da Rybczynski nel suo corto Media) che si combina con un gusto fortemente grafico ottenuto grazie alle scenografie stilizzate, il lettering del testo, il contrasto di colori nero/arancio. Fotografia di Jean-Franois Hamelin e Nicolas Dufour-Laperrire. THE FIRST NOTE IS SILENT
Uk, 2011, 440, musica: High Contrast con Tiesto e Underworld, regia: Lincoln Barrett, fonte: Mtv

Torna in Italia Fernando Pino Solanas, per presentare (al Nuovo cinema LAquila, via LAquila, luned ore 19) il documentario Tierra Sublevada. Oro Impuro che fa parte non solo di una imponente opera documentaristica ma anche di un lavoro politico che ha svelato non solo agli argentini i disastri del mondo globalizzato e le armi delle imprese internazionali e della finanza. Oro impuro stato realizzato nel 2009 e investiga sulle zone minerarie e i disastri ambientali provocati dallo sfruttamento intensivo delle risorse senza alcun beneficio per le popolazioni locali. Il costo del saccheggio in atto (Memoria del Saqueo si intitolava il suo film del 2004 inteso a far comprendere le ragioni economiche del disastro che aveva colpito il suo paese) rappresentato da colline buttate gi con la dinamite, falde acquifere inquinate, attivit agricole in rovina. Introduce il film un dibattito sul modello di sviluppo e le sue conseguenze ambientali e sociali, con Giuseppe De Marzo (Associazione A Sud), Norma Rangeri, Antonio Cianciullo (La Repubblica), Enrico Fontana. Modera Marica Di Pierri del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali. (s.s.)

IL REGISTA
DANIELE GAGLIANONE
ROMA, LIBRERIA SETTEMBRINI, PIAZZA MARTIRI DI BELFIORE 12 (PRATI) 6 FEBBRAIO CINEMA DETOUR, VIA URBANA 107, 9-12 FEBBRAIO

Secondo approfondito studio dark dellartista nero britannico McQueen (dopo Hunger) sulle prigioni, questa volta un carcere autoimposto, duetto tra imprigionati consanguinei, fratello e sorella sul disagio di vivere che non si incontrano mai. Brandon prigioniero della sessuomania, Sissy ha passato la vita a tagliuzzarsi le braccia. Alle loro spalle si immagina un terrificante passato di molestie in famiglia. Fino a un tuffo gay anni 70 nei vicoli della metropoli, rendendo comsumistica la visione omosessuale del mondo. Fassbender allaltezza di questo personaggio e aggiunge tonalit inedite allo yuppy in crisi. Il film in fondo ci rassicura: il male si vince sempre. (r.s.) SULLA STRADA DI CASA

Un violinista si esibisce in mezzo alla natura selvaggia trascinato dal vento; un uomo, dopo aver visto delle radiografie che forse gli diagnosticano un male incurabile, sta per darsi fuoco sulla spiaggia; dimostranti si scontrano con poliziotti; bambini giocano tra campi e boschi. Alla fine tutte queste esistenze, slegate e insieme collegate, colte nel momento della loro caduta, sia fisica che metaforica, rimangono sospese. C quasi uneco del Malick di Tree of Life in questo clip diretto, fotografato e montato da Lincoln Barrett. ROOTS, BLOODY ROOTS

La prima rassegna dedicata al cinema e al teatro di Daniele Gaglianone, regista speciale per rigore di lavoro e attenzione alla storia, si tiene al cineclub Detour di Roma alla presenza del regista, curata dalla rivista online www.schermaglie.it. La precede un evento alla Libreria Settembrini (luned 6 febbraio alle ore 18.30) in cui presenta il suo Rata Nec Biti La guerra non ci sar, che esce in dvd per Derive e Approdi), viaggio nellex Jugoslavia di oggi, David di Donatello come miglior documentario e premio della Giuria al festival di Torino. Nella rassegna al Detour si vedranno I nostri anni (2001) tre reduci della guerra combattenti su fronti opposti, una rivelazione (ci sar anche Gianluca Arcopinto e ospiti a sorpresa, gioved ore 20.30), Ruggine, Pietro, Nemmeno il destino e il video dello spettacolo teatrale In qualunque modo questa guerra finisca con il gruppo Buio Fuori, ispirato a Malcom Lowry, lo scrittore di Sotto il vulcano, sguardo attornito e sarcastico nei confronti dellorrore del Novecento. Rata Nec Biti sar proiettato anche sabato alle ore 20.30, alla presenza del regista. (s.s.)

LA MOSTRA
MILLEUNACINA
NAPOLI, PAN PALAZZO DELLE ARTI, 6-12 FEBBRAIO

DI DAVID FINCHER; CON ROONEY MARA, DANIEL CRAIG. USA 2011

Gordon-Levitt forse il pianeta pi misterioso della sua generazione, il suo Hesher, gi cult allestero, mette in scena la sua qualit di profeta che non sa di esserlo. Nel film di debutto di Susser assistiamo a una riflessione molto intima e personale sul superamento della morte, materna e popolana che pur di farsi accettare chiama a raccolta un

Versione hollywoodiana del romanzo di successo planetario di Stieg Larsson. Per interpretarla Fincher ha voluto unattrice quasi sconosciuta come Rooney Mara, forse pi vulnerabile di Noomi Rapace nella miniserie del regista svedese Niels Anden Oplev, ma anche pi complessa, pericolosa. Siamo in un mondo scurissimo, la capacit del romanzo toccare i tab profondi della societ scandinava, ma anche molto universali, i fantasmi mai dichiarati di un passato nazista, lorrore dei maschi che odiano le donne. Fincher per sposta i bordi della storia, al centro mette la relazione tra

DI EMILIANO CORAPI; CON VINICIO MARCHIONI, DONATELLA FINOCCHIARO. ITALIA 2012

Brasile, 1996, 345, musica: Sepultura, regia: Thomas Mignone, fonte: Youtube.com

Operetta morale su una generazione di italiani che ha perso la sua identit e la scala di valori, pi per incapacit che per fattori esterni: si intrecciano con pari inadeguatezze la vita di un piccolo imprenditore, un piccolo trafficante e criminali di basso livello. Tutte le donne ai margini della storia, o troppo sognatrici o troppo impegnate per intervenire e consolare. Ha ricevuto attenzione e numerosi premi, nel cast anche Daniele Liotti e Fabrizio Forgione. (s.s.)

Liconografia cristiana si mescola con quella pagana in questo video della heavy metal band di Belo Horizonte. Inevitabile il playback del gruppo, inserito tra sequenze molto incisive, come un combattimento sulla spiaggia al tramonto, suonatori di tamburi, riti di macumba e altre visioni sature di colore (la fotografia di Kim Mitchell Haum), il tutto allinsegna di un forte sincretismo: visivo, musicale, religioso. Il singolo fa parte dellalbum Roots che vede ancora come front man il fondatore Max Cavalera, prima della sua uscita e del conseguente scioglimento dei Sepultura.

MAGICO

Arte, cinema, foto, letteratura e musica, video-clip, cibo e cultura pop nella seconda edizione di milleunaCina sottotitolo: I linguaggi della contemporaneit a cura di Annamaria Palermo, vicepresidente Istituto Confucio presso lUniversit LOrientale che introduce cos: Nella cosiddetta Cina post-maoista, dalla fine degli anni 70 del XX secolo ad oggi, abbiamo assistito a un continuo fiorire di linguaggi ed espressioni artistiche sperimentali e non, ma anche a un acceso dibattito sullessenza e la sostanza della cosiddetta cinesit. Infatti proprio parafrasando Mao si potrebbe dire: sono di nuovo sbocciati cento fiori e hanno rivaleggiato cento scuole. Tra gli ospiti gli attori Anna Bonaiuto, Iaia Forte, Cristina Donadio, Gaia Riposati, Roberto De Francesco, Andrea Renzi e Peppe Servillo che, nei reading a villa Pignatelli, al Teatrino di Corte di Palazzo Reale e al PAN animeranno le parole degli scrittori della letteratura cinese: Mo Yan (tra ricerca delle radici e realismo magico): Il supplizio del legno di Sandalo, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao, Cambiamenti; Yu Hua (Identit alienazione follia): Torture e La Cina in 10 parole; identit al femminile con le scrittrici: Zhang Ailing e Zhang Jie. (s.s.)

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ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

STORIE QUINDICI MUSICISTI E ALTRETTANTE IMPENSABILI MANIE

Extra rock. Gli hobby della popstar


Artisti che danno di s immagini dure, strambe, devianti e che nel segreto delle stanze preferiscono trenini, francobolli, animali impagliati, soldatini, cimeli di guerra. E anche la pesca con la mosca
di GUIDO MICHELONE

La rockstar normalmente canta. Tende a limitarsi ma anche no. E allora eccede: showman, mattatore, ballerino, marionetta, contorsionista, performer estremo vicino addirittura alla body art tra neoavanguardia e postmoderno. La rockstar talvolta suona anche la chitarra (o altri strumenti, basso, tastiere, fiati, batteria) e, quindi lavora in studio, improvvisa o legge una partitura o smanetta con gli aggeggi pi sofisticati delle nuove tecnologie sonore. E quando non fa musica? Quando vive lontano dai riflettori? Un critico inglese scriveva ironicamente che la rockstar occupa la maggior parte del tempo nei cosiddetti non-luoghi alla Marc Aug: i priv da vip negli aeroporti, le suite dalberghi a cinque stelle, le spa di lusso, le tribune (sempre vip) di qualche stadio, la camera da letto superaccessoriata (o la piscina talvolta interna) nella propria villa, le camere un po pi asettiche di cliniche per disintossicazione da alcol, coca o eroina; il tutto ovviamente a completare allegoricamente la magica triade sesso, droga e rocknroll. Non sempre cos: tra una tourne e una sala di registrazione, la rockstar ha spesso molto tempo per dedicarsi a varie tipologie di attivit extramusicali tra hobby e passatempi. Sono davvero tante le iniziative, grosso modo ripartibili in due scuole di pensiero: luna riguarda il mondo dellarte in genere, laltra tutte le manifestazioni umane che possano richiedere buona manualit, quotidiana concretezza, senso pratico, gusto collezionistico, spirito classificatorio. Sono gi note le sortite di celebri rocker verso differenti territori musicali, dal jazz alla classica, cos come se ne conoscono le intrusioni nella letteratura, nel cinema, nelle arti figurative. Risultano invece trascurate da giornalisti, biografi, paparazzi, le attivit svolte durante i momenti di relax o di libert dallo stress di camerini, soundcheck, stadi, teatri, conferenze stampa, apparizioni tv: si tratta delle occupazioni pi bizzarre, variegate, imprevedibili, kitsch, squallide, ma anche impegnative o genialoidi che il mondo doggi possa riservare a chiunque. Prendendo a campione

quindici esponenti dello star system musicale platenario, soprattutto angloamericano - in ordine alfabetico Eric Clapton, Phil Collins, Alice Cooper, Rivers Cuomo, Ellie Goulding, Grandmaster Flash, Miranda Lambert, Lemmy Motrhead, PJ Harvey, Slash, Rod Stewart, Charlie Watts, Jack White, Robbie Williams, Ron Wood - si pu subito notare che lhobby prevalente il collezionismo pi maniacale e particolareggiato anzich costoso o evanescente. Ovvio che non rientri in questi casi n la moda (o abbigliamento) n la discofilia (o discomania), perch spesso in simbiosi con lattivit professionistica (parte del mestiere, insomma); ad esempio la raccolta di rari 78 e 45 giri di rnb dal dopoguerra ai Sixties che Frank Zappa mette insieme fin da giovanissimo ha un palese riflesso sulle tante citazioni rtro nei suoi grandi album. Altre collezioni riflettono senza dubbio non solo la personalit e il carattere, ma pure indirettamente il gusto artistico-musicale: i bizzarri oggetti in plastica di Renzo Arbore denotano un filoamericanismo e una cultura pop che lo showman foggiano riversa spesso nelle parodie orchestrali. Viceversa le bambole di porcellana in abiti di pizzo in bella mostra nel salotto buono di Orietta Berti metaforizzano il kitsch dal pubblico al privato (e viceversa). Collezionare quadri moderni e opere darte in genere, dopo i dischi, forse lesperienza pi diffusa tra le rockstar: ma qui niente di originale, visto che si tratta spesso di omaggi, scambi o regali perch la collaborazione fra gli esponenti di linguaggi visivi e sonori ormai frequentissima, a cominciare dalle copertine con firme dautore. Ma lhobby del collezionismo fra le rockstar viaggia soprattutto tra gli opposti, passando dagli oggetti pi banali (tazze, saliere) ai classici prevedibili (francobolli, trenini, automobili), da cimeli sconcertanti (animali impagliati) a bizzarrie storiche tra la banalit del male (nazismo) e lepopea yankee (Alamo). La ricerca di oggetti strani pu diventare anche semplice avvistamento, come per lufologia, mentre, oltre il collezionismo, lo sport ancora lhobby pi gradito, magari con precisi distinguo fra lattivit fisica popolare (corsa) o esclusiva (golf), simulata (flipper) o

RIVERS CUOMO
oggi un quarantenne dalle molte eccentricit, ma il suo amore per il calcio spicca tra i suoi interessi a tutto campo: un fatto insolito per un rocker Usa, come se un punk inglese sinteressasse al baseball. Il video solista dellex frontman dei Weezer dal titolo Lover in the Snow, interamente dedicato alla passione per il soccer statunitense: su cinque minuti due raccontano la storia personale di tifoso e giocatore. E, se ci non bastasse, ha pure registrato, con i Weezer, Represent, linno ufficioso della propria Nazionale.

PJ HARVEY
Non sempre stata una musicista. Anzi, ha iniziato occupandosi esclusivamente di arti visive. Lei stessa ha confermato in pi interviste che il lavoro di una vita sarebbe stato quello di scultrice, per questo ha studiato ma non ha potuto proseguire. Dichiarer: Le porte della musica si sono aperte dinanzi a me e sono stata risucchiata. Polly Jean Harvey non ha mai smesso di cimentarsi con le arti visive e lei stessa ammette che la composizione dei pezzi va di pari passo con disegni e dipinti. Quanti ne ha collezionati finora anche di altri non dato sapere.

ERIC CLAPTON
Possiede la mano lenta non solo nei blues alla fender stratocaster, ma pure a contatto con il suo hobby preferito: la pesca alla mosca. Limpareggiabile chitarrista Eric Clapton di Ripley cos abile in questo sport che una ditta gli ha persino dedicato un tipo di canna da pesca, battezzandola the Slowhand Special. Dal canto suo egli appare talmente coinvolto nel rilassante passatempo da dichiarare pi volte che gli piacerebbe morire pescando.

calmante (pesca) oppure da tifoso (soccer). Il rapporto hobby/musica nei quattordici casi elencati non ha conseguenze dirette sullinventiva di ogni rockstar: tuttavia si pu azzardare un riscontro psicologico nella scelta di soggetti, argomenti, merci, categorie, per meglio definire la creativit di ciascuno. In tal senso il salutismo allaria aperta serve a qualcuno per scacciare i fantasmi dei due terzi della sunnominata triade sex, drugs & rnr, mentre le spese folli sono ostentazioni para-capitaliste di un infanzia misera o poverissima. I culti hobbistici stelle e strisce appartengono di solito alle rockstar europee con il mito dOltreoceano, mentre gli americani talvolta si fanno prendere da manifestazioni nostalgiche del Vecchio continente, nel bene e nel male; il connubio iconico tra svastica e heavy metal abbastanza frequente, purtroppo non come tirare, pacificamente, quattro calci a un pallone nel paese che ignora la storia o lattualit di Messi, Ibra, Pel o Maradona.

ROD STEWART
I trenini elettrici o meglio i modelli di locomotori, stazioni, vagoni e convogli del passato e del presente sollecitano strane divagazioni psicologiche. Inducono a tratteggiare tipologie umane quasi da reclusi, pre-nerd tutti dediti a montare/smontare minuscoli pezzi di plastica o acciaio. In realt si tratta di un hobby del tutto sano e trasparente, peraltro popolarissimo anche fra le rockstar, con Johnny Cash, Neil Young e Bruce Springsteen tra i collezionisti pi assidui. Il maggior patito dei convogli in miniatura Rod Stewart: quando nel 2007 il suo enorme plastico Three Rivers City, che misura 7x38 metri fu pubblicato in copertina sullo specializzato Model Railroader Magazine, il cantante dichiar: Provo piet verso un uomo che non abbia un hobby come questo!. Ma il suo orgoglio anche una esatta replica della newyorchese Grand Central Station con oltre trecento metri di binari, dozzine di locomotive e vagoni, edifici e centinaia di passeggeri in abiti anni Trenta-Quaranta.

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IN SEI DISCHI IL MISTERO DELLA MUSICA


di FRANCESCO ADINOLFI Negli ultimi anni del 1800, tre inventori - Alexander Graham Bell, Chichester Bell e Charles Sumner Tainter della Volta Laboratory Associates - si rinchiusero in un laboratorio di Connecticut Avenue a Washington, Dc, decisi a registrare il suono. Ci riuscirono il 17 novembre 1884 quando la parola barometer fu impressa su un disco di vetro grazie a un raggio di luce. Questo disco e altre 200 registrazioni sperimentali vennero donate dai tre alla Smithsonian Insitution affinch le conservasse. Non verranno mai pi riascoltate. Oggi gli studiosi (foto) di tre istituzioni Usa, hanno unito gli sforzi per capire cosa si nasconde in quelle

registrazioni cos variegate. Dischi capaci di svelare non solo il modo in cui furono concepiti ma anche alcuni tratti linguistici dellOttocento. Dischi di gomma, cera dapi, vetro, latta o ottone, a volte catalogati con vaghe e antiche note dello Smithsonian o iscrizioni criptiche degli stessi inventori. Materiali che oggi tornano a risuonare grazie a sofisticate scansioni digitali impossibile trattare altrimenti oggetti resi cos fragili dal tempo - che consentono di riprodurre, mappandolo, il disco o il cilindro originali. La mappa viene poi processata per rimuovere graffi e imperfezioni; infine un software calcola il movimento della puntina riproducendo il contenuto audio. A oggi solo sei dischi sono stati decodificati. In uno una voce maschile ripete: Mary aveva un agnellino. Da notare liperproduzione del Volta tutta interna alla corsa ai brevetti che si scaten ai tempi tra Bell, Thomas Edison e Emile Berliner in seguito allinvenzione del fonografo (Edison, 1877). Qui i suoni recuperati dai dischi in questione: http://bio16p.lbl.gov/

RON WOOD
Unaltra stella devota alla chiesa del sex, drugs and rnr sta usando, con successo, un nuovo hobby per sfuggire alla bottiglia: Ron Wood, chitarra dei Rolling Stones, dopo Brian Jones e Mick Taylor. Colui che sosteneva che la vita senza alcol era noiosa, ora occupa il tempo in altro modo, con pesanti attacchi notturni di filatelia (ovvero raccolte di francobolli). Cos invece di versarsi un drink, trascorre le giornate, studiando con la lente e le pinzette unimpressionante collezione di affrancature spesso rarissime. Wood anche, probabilmente, l'unico collezionista al mondo a possedere un francobollo che riporta la propria immagine.

JACK WHITE MIRANDA LAMBERT


La nuova stella del Nashville sound Miranda Lambert ottiene un grande successo con il brano Gunpowder & Lead, nel cui video la si vede passeggiare a pancia nuda e altrettanto disinvoltamente caricarsi un fucile da far west in una baracca country. unimmagine che stride con quella casalinga, dal momento che, in privato, ama circondarsi non di Winchester ma di vecchi menages per sale e pepe. Nonostante le prese in giro del fidanzato, il languido folksinger Blake Shelton, la ventottenne affascinate cow-girl rimane orgogliosa delle collezioni della nonna. In realt - dice - ho una mensola con ben ventisei diversi pezzi. Prima di essere conosciuto come uno dei due White Stripes, Jack White lavorava come apprendista in una bottega di tappezzeria, mentre in parallelo si dedicava a un hobby in apparenza rimosso o aborrito dalle nostre parti: la tassidermia (o imbalsamazione). A un giornale statunitense il vocalist e chitarrista rivela infatti di possedere una grossa collezione di animali selvaggi impagliati di grandi taglie, spesso di antica lavorazione, tra cui una testa di zebra, due gazzelle, un antilope, un cud e un alce gigante bianco.

GRANDMASTER FLASH
Possiede una raccolta sangue del suo sangue, nel senso che eredita dal padre una vastissima collezione di vinili soul, jazz, blues, rnb che ha suscitato in lui linteresse verso lattivit di dj e poi di rapper. Ma il grande vanto delloriginal hip-hopper anche un altro: possiede pi di cinquemila mugs, ossia le tazze americane per bevande calde. Il fatto che tazze esotiche come i Tiki mugs campeggino allinterno della collezione, evidenzia lattenzione ad una cultura popular di cui lui stesso stato tra gli attori black principali. Joseph Saddler, questo il vero nome, le cura maniacalmente tenendole al sicuro in un impianto di stoccaggio a temperatura controllata (e tanto di antifurto costosissimo).

CHARLIE WATTS
Un rocker collezionista di automobili? Niente di originale, se pensiamo allimmenso garage di Little Tony o alla serie di Ferrari di Nick Mason, batteria dei Pink Floyd. E proprio un altro percussionista, Charlie Watts dei Rolling Stones si distingue dagli altri per un non trascurabile dettaglio: non ha mai avuto la partente! Adora le vetture depoca e continua ad acquistarne perch dice che non sa cosaltro fare con tutti quei soldi (oltre allestire, una tantum, gruppi jazz niente male). Lamico e collega Ron Wood sostiene addirittura che il drummer si faccia cucire abiti su misura da abbinare a ciascuna macchina, guidata ovviamente da moglie o autista. Watts ha pure un secondo importante lavoro: con la moglie alleva e vende cavalli di razza, in particolare quella Halsdon Arabian.

ROBBIE WILLIAMS
Sto pensando di lasciare il pop per dedicarmi allufologia, ha ribadito pi volte in recenti interviste il vocalist Robbie Williams; lex Take That era scomparso dalla vita pubblica alla fine del 2006 per riapparire due anni dopo con una lunga barba e una forte propensione verso lo studio degli oggetti volanti non identificati. Lui sostiene di aver visto almeno tre dischi volanti (o qualcosa di simile) da allora a oggi, cos come convinto che la Gran Bretagna venga invasa dagli alieni entro il 2012, pi o meno in linea con talune profezie Maya.

SLASH ALICE COOPER


Pavoneggiarsi in abiti bizzarri per una rockstar normale quotidianit, quindi vedersi in giacca, scarpe e pantaloni da golf probabilmente per Alice Cooper non cos scioccante. O almeno non tanto quanto la sua ossessione per la buca perfetta. Il green ha notoriamente trasformato le stravaganti abitudini del cantante, che ha smesso di bere, e ora riesce a stare sul palco fino a sei giorni la settimana. Nessuno stupore quindi se ha intitolato la sua autobiografia Alice Cooper, il Mostro del Golf. Saul Hudson, in arte Slash, chitarrista dei Guns N Roses, un fanatico del flipper: non risulta solo un giocatore accanito, ma anche un fine conoscitore del mezzo, in grado di costruirsi da solo ben due biliardini; le sue parole illustrano, meglio di ogni commento, un amore vivido e profondo, addirittura relazionabile al gesto musicale: Quando stai improvvisando un assolo sulla Fender, devi cercare di raggiungere con la testa le dita nel tempo pi veloce possibile: solo cos puoi ottenere un buon risultato, come il punto acquisito con la pallina del flipper.

LEMMY MOTRHEAD
Raccolgo solo oggetti, non raccolgo le idee, cos Ian Fraser Kilmister, il Lemmy dei Motrhead confessa a un reporter di Rolling Stone che aveva notato la ricca collezione di cimeli nazisti nellalloggio del bassista. Durissimo il commento dellospite, secondo unottica yankee, del resto ampiamente condivisibile: Alcune cose probabilmente non dovrebbero essere raccolte e i cimeli nazisti sono una di quelle. Non importa se dettate da un impulso innocente, ma se avete spazzatura nazista in casa, potreste essere per lo meno fraintesi.

ELLIE GOULDING
La venticinquenne cantautrice britannica ha una passione cos forte per il jogging che amerebbe praticarlo con tutti i suoi numerosissimi fan; altro che intrattenerli in uno spazio al chiuso magari autografando un disco o chiacchierando con loro al termine di uno showcase. Diventa maniaca delle corsette per le vie della citt o tra i grandi parchi attorno ai diciottanni: unattivit fisica, che, stando alle sue parole, da sempre laiuta nel processo creativo. Un hobby che costa soprattutto al fisico.

PHIL COLLINS
Fondamentalmente ora ho smesso di fare il cantante dice Phil Collins -. E questo diventato quello di cui mi occupo principalmente. Il questo in questione una borsa di studio sulla battaglia di Alamo del 1836 vicino a San Antonio (Texas). La maggior parte degli studenti inglesi non sa nemmeno che cosa sia Alamo, ma lex Genesis ne ossessionato sin dallinfanzia, quando vide il famoso scontro tra forze messicane e texane nel film Alamo della Walt Disney con Fess Parker nel ruolo di Davy Crockett; il cantante/batterista vanta un'enorme collezione di cimeli su El Alamo, e sta meditando di scrivere un libro sull'argomento.

Cosa sarebbe la vita di uno dei maggiori chitarristi contemporanei senza un flipper da cui farsi ispirare e su cui sfogarsi. Caccia agli Ufo aspettando di incidere un capolavoro

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RITMI
PAGINE USCITA LAUTOBIOGRAFIA DELLARTISTA AFROAMERICANO

MA ELVIS NON BALLA


di F. AD. Negli Usa alla fine di ogni anno scolastico viene organizzato un prom (dal termine ottocentesco promenade), un ballo di gala con lelezione del re e della regina del ballo stesso. Nel 1953 il prom tocca anche ad Elvis Presley, al tempo un 18enne all'ultimo anno della Humes High integrazione scolastica americana. Alla Lincoln, Gil Scott-Heron avrebbe potuto restare a insegnare scrittura creativa, se nel frattempo il successo dei suoi dischi non lo avesse portato da tutt'altra parte. A 20 anni aveva pure scritto e pubblicato un romanzo giallo (The Vulture), pesantemente intriso dei rumori del ghetto. A 21 inciso il suo primo disco: Small Talk at 125 & Lennox, sulla scia dei Last Poets. E Small Talk si apre con uno dei suoi pezzi pi famosi, The Revolution Will not Be Televised, modernissima e vertiginosa: un elenco di slogan pubblicitari, facce e scemenze televisive chiuso da quel perentorio non ci saranno repliche/ la rivoluzione sar live. Tutti considerano quello come uno dei punti pi alti della canzone politica anni 70. Ma della politica, Gil Scott-Heron non amava affatto le parole, n i proclami. La retorica gli faceva venire l'itterizia: L'uomo bianco sulla luna? - cantava in Whitey on the Moon - Bene gli mander il conto del mio dottore. E in Brothers non aveva timore di aggiungere: Penso di conoscervi troppo bene voi rivoluzionari/che state in piedi su una cassetta all'angolo/a dire che bisogna spazzar via l'uomo bianco. In una poesia che apre il volume, ripete infine con Jesse Jackson: Ci hanno chiamato militanti e radicali, ci hanno fatto apparire cattivi/solo perch volevamo assicurare all'America i diritti di tutti/Per cambiare l'America devi cambiare la legge. Da poeta qual era considerava opportune solo le parole necessarie, quelle in grado di produrre effetti, cambiamenti reali.

School di Memphis. Al ballo - organizzato al Peabody Hotel di Memphis - lo accompagner Regis Wilson, una biondina di 14 anni con cui al tempo flirtava. Rispetto ai suoi compagni, Presley vestiva coloratissimo (vezzo poco comune negli anni '50), aveva capelli impomatati e a coda d'anatra sul retro (tipico dei teddy boys) nonch lunghi basettoni fino al mento. Era anche molto timido e nelle situazioni pi critiche affetto da balbuzie.

Quella sera Regis era tutta in rosa; Elvis a differenza degli altri ragazzi in smoking bianco - si present, invece, in completo blu, con tanto di blue suede shoes (!) e Chevrolet dark navy che aveva affittato per l'occasione. Allinterno della Continental Room alcune coppie gi ballavano ma Elvis volle subito sedersi e offrire una bibita alla ragazza. Poi sentenzi: Non riesco a ballare, io non ballo. La ragazza - che ricorda come

Gil Scott-Heron, storia di un pianista del Tennessee


di ALBERTO PICCININI

Per vent'anni, tra il 1990 e il 2010, Gil Scott-Heron ha lavorato a quella che sarebbe diventata la sua autobiografia, provando a vincere i fantasmi che lo tenevano chiuso in casa a guardare vecchi telefilm e fumare crack. Anni duri, lunghissimi. Condanne in carcere, problemi gravi di salute. Il tragico paradosso di essere come il personaggio di una delle sue canzoni pi famose, The Bottle, ispirata a un gruppetto di alcolizzati che si riunivano al mattino davanti a un negozio di liquori sotto casa. Perch - lo spiega lo stesso Scott-Heron nella pagine di The Last Holiday - noi esploravamo tutte le strade che avevano a che fare con la comunit nera e non soltanto quelle in cui si facevano manifestazioni. Anni vuoti, neppure mitigati dal fatto che le sue canzoni continuavano pi o meno sotterraneamente a circolare, fin da quando il mondo dell'hip hop lo aveva eletto (non troppo ricambiato) come proprio padrino. E pure in occasione dell'uscita di un suo nuovo disco, I'm New Here, salutato come uno degli eventi dello scorso anno, Gil Scott-Heron aveva lasciato fare, affidandosi al rispetto incondizionato che musicisti di ogni generazione continuavano a portargli. Sembrava condannato alla noia che lo prendeva ogni volta che qualcuno lo intervistava. Come ti vedi? Sei un poeta, un cantante, un jazzista?... Lui, gelido: Vegetale o minerale? Un lungo e doloroso reportage del New Yorker, uscito nel 2010, aveva infine sollevato il velo sul suo presente: la morte della madre (il padre, giocatore di calcio emigrato a Glasgow, non lo aveva quasi neppure conosciuto), il rapporto difficile con i suoi tre figli, la sua piccola casa a New York, gli sforzi della sua ultima compagna per continuare a tenerlo vivo, i litigi furiosi col suo primo amico e collaboratore dei tempi dell'universit, Brian Jackson. The Last Holiday - A Memoir esce infine per la casa editrice scozzese Canongate, sei mesi dopo la sua morte. Per una fortunata coincidenza il direttore editoriale James Byng era suo grande amico, oltre che fan: i due si erano conosciuti dopo un concerto a Edimburgo nel 1992. A Byng rimasto il manoscritto a pezzi, scritto a macchina e con arcaici computer. Neppure una vera e prorpia autobiografia nelle intenzioni del suo autore. Il tentativo, invece, di preservare il ricordo di uno degli eventi recenti pi importanti della storia americana. Nel 1980, Gil Scott-Heron apr i concerti di Stevie Wonder nella lunga tourne di Hotter Than July. I due si conoscevano da tempo, ma Heron arriv all'ultimo momento a sostituire Bob Marley, malato, che stava iniziando la sua ultima battaglia contro il cancro. Stevie Wonder us il palcoscenico e la sua enorme popolarit per sostenere l'approvazione del Martin Luther King's Day, la festa nazionale americana istituita da una legge del 1983, ogni terzo luned di gennaio, non senza resistenze e polemiche che durano ancora oggi. Riflette Gil Scott-Heron: Mi sono sempre sentito un pianista del

A sei mesi dalla morte viene pubblicato The Last Holiday A Memoir. Dai concerti con Stevie Wonder a Whitey on the Moon

Tennessee; suono il piano e scrivo delle canzoni. Ho avuto una qualche influenza politica e va bene, ma non mi sono mai considerato uno che faceva politica. Mai stato iscritto a nessuna organizzazione politica (...) Ho suonato per quelli che provavano a fare qualcosa di positivo per la gente nera. Chiamatemi e arriver. stata un lungo gioco di specchi la vita di Gil Scott-Heron. Per colpa di un pianoforte suonato troppo forte era stato quasi cacciato dalla scuola media, la prestigiosa Fieldston School della buona borghesia newyorkese dov'era stato ammesso grazie a una borsa di studio, rarissima allora per un ragazzino nero venuto con la madre su dal profondo Sud. Anni dopo era riuscito a laurearsi a pieni voti alla Lincoln University (dove aveva studiato il poeta Langston Hughes), esempio vivente della prima

INTERVISTA

Cucchiaini e scolapasta, la musica la cucina


di SERENA VALIETTI

Li ha cercati uno per uno, sul fondo di un cassetto della credenza, su una tavola apparecchiata o in una cesta di un mercatino piena di mestoli resi opachi dal tempo. Li ha fatti tintinnare per sentire se suonavano come voleva lui e poi se li portati a casa, come piccoli tesori dal valore inestimabile. Fabio Bonelli li ha trovati cos i cucchiaini con cui ha costruito il glockenspiel che suona in Zeffirina, una delle tracce di Musica da Cucina, un progetto del laboratorio creativo People from the Mountains. Le note che produce questa specie di xilofono sono imperfette, lievemente stonate spiega - ma le piccole imperfezioni fanno parte del fascino di questi strumenti musicali inconsueti, tra cui ci sono anche padelle, mucchi di cucchiaini, uno sbattiuova amplificato, vecchie posate d'argento, un pentolone scolapasta, una tortiera percossa con mestolo di legno e coppette porta gelato. E accanto a questi non mancano strumenti tradizionali come chitarra, clarinetto, pianoforte, armonica e una voce, che dialoga con i fischi di un bollitore, il resto lo fanno un looper rallentato, un equalizzatore analogico e dei campionatori. Questi gli ingredienti di Musica da Cucina con cui Fabio Bonelli dal 2005 crea paesaggi sonori che nascono accanto al focolare, un luogo familiare, di profonda umanit e in cui ognuno di noi ha dei ricordi racconta Bonelli -, dal profumo di cibo che cucinava la nonna, all'acqua che bolle e ai piccoli rumori della cucina che mi hanno ispirato. Le idee per i pezzi sono nate spesso cos, sentendo per caso un rumore e rendendomi conto che potevo tirarne fuori un suono: una volta mi sono proposto di lavare i piatti a casa di amici, a un certo punto mi sono trovato tra le mani una pentola colma d'acqua che suonava benissimo e alla fine ho chiesto di potermela portare a casa, da aggiungere alla mia collezione di pentole e utensili da cucina, recuperati da amici, parenti e in mercatini, mai in negozi per. Voglio solo oggetti che abbiano una propria storia. Anche l'album Musica da Cucina racconta una grande storia, costituita da tanti piccoli racconti non svelati, suggestioni lasciate in titoli come Tanta neve, piedi freddi, Lungo

il Mera, un fiume nei pressi di Chiavenna o Arigna, una piccola valle della Valtellina. La protagonista di questo album la montagna della Valtellina, con i suoi fiumi, il freddo e le valli innevate. Questo disco non solo un omaggio, ma un vero e proprio saluto alla montagna, dato che da due anni vivo a Milano per amore - racconta Fabio Bonelli , che con questo album uscito con Long Song Records, firma il secondo episodio di Musica da Cucina, dopo l'esordio omonimo del 2007-. Ho sempre pensato alla montagna come a un bosco in tre dimensioni, con la sua vegetazione e le sue rocce che ti circondano in ogni direzione. E questo essere avvolti dalla natura entrato anche nel disco, sia come montagna alta, trascendente e spirituale, sia come montagna vissuta, rurale, fatta di paesini molto piccoli, orti microscopici e cucine in cui sopravvive un piccolo mondo antico. Un microcosmo minimo e delicato che nel disco ricreato in una vecchia casa di Ponte in Valtellina, dove stato registrato lavorando molto di sottrazione - continua Bonelli -. All'inizio ho registrato tanti suoni e utilizzato tanti oggetti, poi poco a poco ho alleggerito le composizioni, grazie anche all'aiuto del fonico Lorenzo Monti e di Fabrizio Perissinotto della produzione artistica. Il rumore di una posata appoggiata al piatto per esempio pu essere molto potente, ma se ripetuto troppe volte perde di intensit e si confonde con altri oggetti. Intanto, oltre a lavorare sul suono, sono in costante ricerca di nuovi utensili, pur sapendo che il mondo della cucina ampio ma non infinito, sono davvero curioso di vedere cosa riesco a inventarmi di nuovo, anche perch adesso comincio ad avere alle spalle molti live e con essi cresciuta anche la consapevolezza di ci che voglio. I primi tempi portavo il progetto dove capitava, suonando nelle situazioni pi assurde, poi mi sono accorto di quanto fosse stimolante suonare in contesti particolari, come accaduto ad Avignone in Francia, dove ho suonato in una mensa aziendale in pausa pranzo o in Svizzera dove ho fatto una data casalinga, cominciata con una cena e finita con un concerto con un pubblico di quattro o cinque spettatori. Un'altra volta ancora ho aperto il live di una band death metal, gli Incubator of Death, oltre ad aver suonato per Slow Food e per un festival di musica elettronica a Linz. Dopo le decine di concerti fatti suonando la chitarra con i Milaus, Fabio Bonelli con Musica da Cucina si presenta sul palco da solo, ma spera presto di trasformare questo progetto solista in una band, per ritrovare il piacere della condivisione e creare una piccola orchestra da cucina. A sinistra la copertina dellautobiografia di Gil Scott-Heron, The Last Holiday - A Memoir, sopra Fabio Bonelli (Musica da Cucina), in alto Elvis Presley

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fosse imbarazzato e sudasse copiosamente - pens che dovesse dipendere dalla forte educazione religiosa del ragazzo; lo assecond e rimasero seduti tutta la sera. Una foto ricordo (a sinistra) svela in che stato fosse Elvis. La doner la mamma del rocker a una rivista per adolescenti. I due ragazzi non si rivedranno pi: lei si trasferir in Florida, lui imparer a ballare e le sue mosse travolgeranno una generazione. CHORO NA MANGA CHORO NA MANGA (Autoprod.) Che il Brasile sia una miniera fertile e sovrabbondante di talenti in musiche diverse quasi un luogo comune: inevitabile in ogni paese-continente che identifichiamo solo per un luogo comune musicale, dimenticando il resto. Nel resto ci metteremo lo Choro, magnifica palestra di solisti inarrivabili, di scavo armonico e melodico. Qui trovate allopera il giovane mandolinista Marco Ruviaro, e il chitarrista Fabrizio Forte: magnifica interazione di corde che esplora con coraggio e determinazione un patrimonio di autori geniali quasi sconosciuto, da noi. Cercate su Choronamanga.com. (g.fe.) FADA' POLVERE DI MUSICA (Fadamusik) L'eccentrico cantautore polistrumentista Fad (al secolo William Fusco) ha registrato, arrangiato e prodotto Polvere di musica, la sua opera prima da solista. 10 canzoni pop, 10 melodie stralunate, come La donna cervello, Il cappellaio matto e Perfect Face. Le parole possono avere un suono e la musica un significato, la musica il mistero che hanno perduto per sempre le religioni, ha dichiarato Fad. Da ascoltare quando si ha voglia di evadere per essere trasportato in un universo parallelo, di un realismo deviato e asimmetrico. (g.lu.) DANA FUCHS LOVE TO BAG (Ruf/Egea) La conturbante Sadie del film beatlesiano Across the Universe nella realt molto simile al personaggio ispirato a sua volta a Janis Joplin. Blues woman e al contempo rocker convinta, Dana Fuchs, trent'anni, con il chitarrista Jon Diamond scrive, produce e interpreta 13 canzoni all'insegna del caro vecchio rock-blues: voce roca, grinta femminile, presenza scenica, power trio, ritmi serrati, suoni vintage per un album divertito e aggressivo quanto basta. (g.mic.) GUIDED BY VOICES LETS GO EAT THE FACTORY (Fire/Goodfellas) Voci dallinconscio indie riemergono in un momento in cui il catastrofismo maya appare come il suggello nero del decennio della discordia globale. Il guru e pioniere del genere Robert Pollard ritorna alla sua creatura originaria rispolverando il marchio di fabbrica che associa psycho/inquietudini e melanconia postmoderna. Si redistribuiscono le monete di vecchio e pregiato conio della band: college rock, noise ricercato e qui e l eccellenti torsioni nel sempre brillante songwriting. Limplicazione psicologica evidente nel flusso di grumi sonori della durata di pochi secondi estesi fino a 4 minuti. (s.fr.)

ULTRASUONATI DA STEFANO CRIPPA GUIDO FESTINESE SIMONA FRASCA MARIO GAMBA GABRIELLE LUCANTONIO GUIDO MICHELONE ROBERTO PECIOLA

IN USCITA A FEBBRAIO
The Architects, The Here & Now (Century Media/Emi) Band of Skulls, Sweet Sour (Pias/Self) Birds of Passage, Winter Lady (Devonali/Goodfellas) Cardinal, Hymns (Fire/Goodfellas) Cloud Nothings, Attack on Memory (Wichita-Pias/Self) Crippled Black Phoenix, (Mankind) The Crafty Ape (Provogue-Mascot/Edel) Dirty Three, Toward the Low Sun (Bella Union/Cooperative Music) Dr Dog, Be the Void (Epitaph/Self) Field Music, Plumb (Memphis Industries/Goodfellas) The Hacienda, Picking Pennies Off the Floor (Black Candy/Audioglobe) The Headhunters, Survival of the Fittest (R2/Audioglobe) Islands, A Sleep & a Forgetting (Anti/Self) Islet, Illuminated People (Turnstile-Pias/ Self) Mark Lanegan, Blues Funeral (4Ad/ Self) James Levy and The Blood Red Rose, Pray to Be Free (Heavenly/ Cooperative Music) Memoryhouse, The Slideshow Effect (Sub Pop/Audioglobe) The Menzingers, On the Impossible Past (Epitaph/Self) Sinead O'Connor, What About I Be Me (and You Be You) (One Little Indian/ Self) Of Montreal, Paralytic Stalks (Polyvinyl/ Goodfellas) Owen, Ghost Town (Polyvinyl/ Goodfellas) Perfume Genius, Put Your Back N2 it (Matador-Beggars/Self) Pepe Deluxe, Queen of the Wave (Catskills/Goodfellas) Phenomenal Handclap Band, Form & Control (Tummy Touch/Goodfellas) Prinzhorne Dance School, Clay Class (Dfa/Cooperative Music) Chuck Prophet, Temple Beautiful (Yep Roc/Audioglobe) Shearwater, Animal Joy (Sub Pop/ Audioglobe) Soap & Skin, Narrow, ep (Pias/Self) Swallow the Sun, Emerald Forest and the Black Bird (Downtown/Coop Music) Sycamore Age, Sycamore Age (Santeria/Audioglobe) Il Teatro degli Orrori, Il mondo nuovo (La Tempesta Dischi) Thee American Revolution, Buddha Electrostorm (Fire/Goodfellas) The Twilight Sad, No One Can Ever Know (Fat Cat-One Little Indian/Self) Betty Wright and The Roots, Betty Wright: The Movie (S-Curve/Goodfellas) Xiu Xiu, Always (Bella Union/Coop Mus.) Susumu Yokota, Dreamer (Lo Rec/ Audioglobe) Young Guns, Bones (Pias/Self)

ETNOFOLK

INDIE ITALIA

JAZZ VS ROCK

Organetti soli Operaja Criminale, Lo swinger in cerca di organici a met della meta che molleggia
Sar anche vero, come sostiene Simon Reynolds in Retromania, che la nostra epoca (musicale) ha l'occhio perennemente rivolto all'indietro, e nulla di nuovo viene realizzato. Ma altrettanto vero che i tentativi di cercare altre strade, nelle timbriche di organici inconsueti abbondano, anche e soprattutto nel nostro paese, e in Europa. Ad esempio con il progetto Accordion Samurai (Home Records) cinque suonatori d'organetto diatonico da Francia, Finlandia, Belgio, Irlanda e Italia: e non poteva essere che Riccardo Tesi, il samurai italiano. Fuoco d'invenzioni a dir poco pirotecnico. Come quello che trovate nel nuovo lavoro di Arlo Bigazzi, Alabastro euforico (Materiali Sonori). Per l'occasione ha riunito musicisti classici, folk, minimalisti: una specie di Penguin Caf Orchestra allargata, con Quartetto Euphoria, Quartiere Tamburi, e altri, tra i quali l'organettista e musicologo Raffaele Pinelli. Arlo Bigazzi lo trovate anche come produttore e musicista nel nuovo lavoro dei Quartieri Tamburi, Losna. Il quintetto tutto percussioni ha un'impressionante potenza, a mezza strada tra gli ensemble giapponesi e, da noi, il gruppo Odwalla. (Guido Festinese) THE MACCABEES GIVEN TO THE WILD (Fiction/Coop Music) Con il terzo album i londinesi The Maccabees fanno un bel passo avanti in maturit e coscienza di s. Quello che per ancora manca una personalit pi spiccata e una linea univoca. Diciamo questo perch Given to the Wild s un bel disco, a tratti addirittura molto, ma le strizzate docchio ora agli Arcade Fire e ora, soprattutto, ai Coldplay, lo fanno rimanere in quel limbo in cui cadono tutte quelle band potenzialmente devastanti ma frenate dalla paura di osare. (r.pe.) I bolognesi Phidge erano un po scomparsi dalle scene rockettare italiche, dopo un disco desordio, Its All About to Tell del 2008, dal buon riscontro di critica. Oggi tornano con un nuovo lavoro, We Never Really Came Back (Riff Records), che in termini di novit poco porta se non il fatto che il loro modo di fare rock grunge oriented, tra Staind e Incubus non particolarmente battuto dalle nostre parti, dove si gioca pi a scimmiottare la scena indie. Piacevoli ma nulla pi. La stessa cosa, forse un gradino pi su, si pu dire anche del progetto di Bruno Dorella, i Ronin, che con Fenice (Santeria/Audioglobe) tornano dopo lalbum del 2009, Lultimo re. Il gusto per certe sonorit cinematiche, per il country sghembo e per lindie rock sono sempre le coordinate principali su cui si muove la band, che per loccasione si avvalsa di alcune collaborazioni, tra cui quella dellex Afterhours Enrico Gabrielli. E a proposito di ex, dietro lesordio dei romani Operaja Criminale c Giorgio Canali, che ne ha prodotto Roma, guanti e argento (Psicolabel/Audioglobe). Sound vicino ai Csi, appunto (ascoltate Torino), e ancora molta strada da fare... (Roberto Peciola) PHENOMENAL HANDCLAP BAND FORM & CONTROL (Tummy Touch/Goodfellas) Sestetto british ispiratissimo che saccheggia con nonchalance e gusto i Settanta, non facendosi mancare niente. Dalla disco di Monaco nell'intrigante Following, alle atmosfere festaiole alla Tom Tom Club di Shake fino alle intricate connessioni blues vicine ai Doors. Non scherzano n flirtano senza logica con i generi; la band ha una sua linea precisa e sofisticata. Gi in lizza per una delle produzioni pi trendy dell'anno. (s.cr.) Il giovani jazzisti sono nati e cresciuti in un mondo dove il rock predominante: logico quindi che, prima e poi, nel loro background rientrasse pure il recupero di canzonieri lontani dai temi usati nelle improvvisazioni pi o meno libere. In realt la musica rock si presta spesso a essere integrata in contesti sonori di ulteriori contaminazioni. In tal senso il Marco Tardito Kangaroux Sextet in Jumping with Adriano (Silta) facilitato dalla vena autenticamente jazzy del Celentano prima maniera; Tardito clarinettista e arrangiatore e in 7 classici del moleggiato crea un ottimo soul dalla vena rnb. Barber Mouse Feat. Samuel Plays Subsonica (Avand) lesperimento pi vicino al linguaggio della celebre band torinese, con il vocalist quasi a gestire versioni unplugged delle proprie canzoni, mentre le parti strumentali con il piano jazz trio offrono un funk rispettoso di entrambe le musiche. Quella cosa in Lombardia (Music center) vede lincontro fra il Coro Musicale Appianese e lAlfredo Ferrario Quartet su un repertorio di autori lombardi come Kramer e Ubaldi, Gaber e Jannacci: proprio questi ultimi due rivelano come anche loro non erano esenti dalla febbre del jazz. (Guido Michelone) SATTA/BELLATALLA/SPERA RE-UNION (Rudi Records/Goodfellas) Il contrabbassista Bellatalla e il drummer Spera sono campioni della free improvisation radicale. Ma qui, forse soggiogati dallimmensa sapienza e potenza espressiva dellaltosax Satta, si gettano in un torneo di vero jazz molto evoluto, molto libero. Lombra di Ornette ispira pi che guidare. Poi le esperienze parkeriane e del free Usa, loriginalit e la fluidit di pensiero di tre musicisti in stato di grazia. Chiss se se ne sono accorti al referendum di Musica Jazz! (m.ga.)

LALBA DELLAUTORADIO
Una dedica dobbligo: allautoradio. Splendido strumento con cui chi scrive da sempre testa i suoni che verranno recensiti su queste pagine. Linvenzione del medium negli Usa avvenne tra mille polemiche (come succede oggi, pur con le debite differenze, con luso del telefono in auto). I detrattori sostenevano che provocasse incidenti e distraesse il guidatore, e che la musica potesse indurre stati di sonnolenza. Anche l'Auto Club di New York era d'accordo. In un sondaggio del 1934, si appur che per il 56% degli intervistati la radio era considerata una pericolosa distrazione. Dall'altra parte della barricata le aziende produttrici - la Radio Manufacturers Association - secondo cui l'autoradio serviva ad informare e a tener svegli i guidatori. Nel 1922 la Chevrolet introdusse la prima radio in auto. Un esemplare costava ben 200 dollari e l'antenna si estendeva per l'intera lunghezza del tetto; era equipaggiata con batterie infilate sotto al sedile del guidatore e gli altoparlanti fissati dietro, sullo schienale. Pi conveniente portarsi appresso un'orchestra. All'inizio degli anni Trenta esordirono di serie le pi pacate Motorola. Pi tardi nel decennio, manopole, pulsanti e stazioni preselezionate aiutavano il guidatore a non distogliere gli occhi dalla strada. All'alba del 1946, 9 milioni di macchine Usa vantavano un impianto radio; infine nel 1963 - con l'invenzione del transistor, la diminuzione dei prezzi e la riduzione degli ingombri - il numero sal a 50 milioni: oltre il 60% del parco ruote Usa! In sostanza pi di un terzo degli ascolti radio avveniva in auto. In Italia la prima azienda a costruire autoradio fu l'Industria audiotecnica di Roma. La sua produzione rallenter durante la seconda guerra mondiale per poi riprendere nel dopoguerra col nome di Autovox. Le prime auto a beneficiare della radio saranno le Aurelia della Lancia (dal 1950 al 1958) che - prima auto nuova prodotta dalla casa torinese dopo la guerra utilizzeranno anche modelli della Condor elettromeccanica di Milano, altra importante azienda suono-motiva. Spettacolare lo slogan: Rilassti a 100 all'euro con autoradio Condor. Ovviamente erano cose di extra lusso: una radio costava pi del doppio del mensile di un operaio (23.500 lire). Da non sentire in macchina questa settimana: Psych-out. Original motion picture soundtrack (Reel Time RTLP 1003; 2012), delizia cinematografica psichedelica del 1968 con Jack Nicholson protagonista e colonna sonora di: Strawberry Alarm Clock, Seeds, Storybook, Boenzee Cryque. Per la prima volta ristampato in vinile. Da sentire in macchina: il nuovo singolo dei Diazpora di Amburgo che in Raw Meat/Song 2 (Our Label OUR 45008; 2012) riseguono il classico grunge dei Blur in chiave ultrafunk. Da ascolto auto-motivo anche il nuovo singolo dell'Electric Sideshow Soundsystem, duo formato dal folle Earl Zinger e DJ Rogall. I pezzi Give Me Your Number/Bla Bla Bla (Resense RES 025) offrono un modern vintage asperso di r&b sgangherato.

ON THE ROAD
Peter Doherty
L'ex leader di Libertines e Babyshambles in versione solista. Roma GIOVEDI' 9 FEBBRAIO (ATLANTICO
LIVE)

A CURA DI ROBERTO PECIOLA CON LUIGI ONORI SEGNALAZIONI: rpeciola@ilmanifesto.it EVENTUALI VARIAZIONI DI DATI E LUOGHI SONO INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLONT

Nick Pride & The Pimptones


Il gruppo rivelazione della scena funk-soul inglese, con ospite Jess Roberts. Milano SABATO 4 FEBBRAIO (BIKO)

Senigallia (An) SABATO 11 FEBBRAIO


(GRATIS)

Soulsavers
Un'unica data italiana per la raffinatissima band Usa. Roma DOMENICA 5 FEBBRAIO (PIPER)

presenta il suo progetto tecnologico Far Side Virtual. Ingresso a inviti e con prenotazione obbligatoria su on@on-o.org o allo 0266823357. Milano SABATO 4 FEBBRAIO (O')

madre irlandese, ha vissuto i primi anni in Nord Africa per trasferirsi ancora bambino in Inghilterra. Il sound system del reggae contemporaneo. Trezzo d'Adda (Mi) VENERDI'
10 FEBBRAIO (LIVE)

Brescia VENERDI' 10 FEBBRAIO (LATTE+) Bologna SABATO 11 FEBBRAIO (ESTRAGON)

Nashville Pussy
La musica della band con base in Georgia un mix di psychobilly alternative e metal. Roma SABATO 11 FEBBRAIO (INIT)

James Taylor Quartet


Per questo progetto del musicista londinese stato coniato il termine acid jazz. Pisa SABATO 4 FEBBRAIO (MUSIC PARK
BIENTINA) Bari SABATO 11 FEBBRAIO (TEATRO FORMA)

Elliott Murphy
Nonostante non abbia mai raggiunto grandi livello di notoriet il cantante/autore di Long Island,, con la sua musica ha influenzato gente come Bruce Springsteen e Lou Reed. Lodi SABATO 11 FEBBRAIO (TEATRO
ALLE VIGNE)

99 Posse
Il ritorno della formazione hip hop partenopea. Perugia SABATO 4 FEBBRAIO (URBAN) Mercato San Severino (Sa)
VENERDI' 10 FEBBRAIO (GRAN TEATRO MEDITERRANEO) Senigallia (An) SABATO 11 FEBBRAIO (MAMAMIA)

Mystery Jets
Tour italiano per la band pop inglese. Perugia VENERDI' 10 FEBBRAIO (URBAN) Bologna SABATO 11 FEBBRAIO (IL COVO)

Agnostic Front
In Italia la band punk newyorkese. Con loro il metal-hardcore dei californiani Death by Stereo. Pinarella di Cervia (Ra) SABATO
4 FEBBRAIO (ROCK PLANET)

Elyas Khan
Il fondatore dei Gentlemen & Assassins e dei Nervous Cabaret in duo (batteria basso, chitarra, voci e synth). Acquaviva delle Fonti (Ba)
VENERDI' 10 FEBBRAIO (OASI SAN MARTINO) Ancona SABATO 11 FEBBRAIO (LA CUPA)

Nordgarden
Una sorta di Jeff Buckley scandinavo. Copertino (Le) SABATO 4 FEBBRAIO
(TRIADE)

Javier Girotto
Il sassofonista argentino in varie formazioni, dai duo con F. Bosso e L. Biondini al gruppo con Servillo, Marcotulli, Bosso, Di Castri e Barbieri. Terni GIOVEDI' 9 FEBBRAIO (DA DEFINIRE) Bari VENERDI' 10 FEBBRAIO (TEATRO
LA VALLISA)

Elio e le Storie Tese


Gli alfieri della musica demenziale made in Italy. Latina SABATO 4 FEBBRAIO (TEATRO
GABRIELE D'ANNUNZIO)

Romagnano Sesia (No) DOMENICA


5 FEBBRAIO (ROCK'N'ROLL ARENA) Roma LUNEDI' 6 FEBBRAIO (CIRCOLO DEGLI ARTISTI)

Tim Hecker
In arrivo il musicista canadese in un concerto per organo e elettronica. Parma SABATO 11 FEBBRAIO (AUDITORIUM
DEL CARMINE)

Rimini MERCOLEDI' 8 FEBBRAIO (TEATRO


NOVELLI)

Kill It Kid
Una data per la band inglese, tra blues e grunge. Segrate (mi) LUNEDI' 6 FEBBRAIO
(MAGNOLIA)

Bergamo SABATO 11 FEBBRAIO (TEATRO


CREBERG)

Ed Laurie
Il cantautore inglese dal vivo. San Vito di Leguzzano (Vi)
SABATO 4 FEBBRAIO (CENTRO STABILE DI CULTURA) Carpi (Mo) DOMENICA 5 FEBBRAIO (MATTATOIO) Padova MERCOLEDI' 8 FEBBRAIO (MELA DI NEWTON)

Kamikaze Queens
Il punk cabaret della band berlinese. Trieste SABATO 4 FEBBRAIO (ETNOBLOG)

2 Many Djs
Il duo dance composto dai fratelli Stephen e David Dewaele. Brescia SABATO 11 FEBBRAIO (LATTE+)

Le Luci della Centrale Elettrica


Il giovane cantautore Vasco Brondi in tour. Roma GIOVEDI' 9 FEBBRAIO (BLACKOUT) Torino VENERDI' 10 FEBBRAIO (HIROSHIMA
MON AMOUR)

Megafaun
Il trio folk statunitense in tour. Madonna dell'Albero (Ra)
GIOVEDI' 9 FEBBRAIO (BRONSON)

James Ferraro
L'artista, producer audiovisivo e ex componente del duo Noise Skaters,

David Rodigan
Nato in Germania da padre scozzese e

Pordenone SABATO 11 FEBBRAIO


(DEPOSITO GIORDANI)

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ALIAS 4 FEBBRAIO 2012

RUGBY

BARE IN TRIBUNA E CUSTODI ASSENTI


Mancava davvero poco. Pattada-Atletico Bono (Sardegna) stata sospesa all85 per infortunio allarbitro. Le cronache raccontano di un tentativo stoico del direttore di gara di stare in piedi e portare a conclusione lincontro, ma non c stato verso. Strappo muscolare, non riusciva a muoversi. Il Pattada, reduce da 11 vittorie consecutive, era in vantaggio per 2-0. In Umbria, nel giro di pochi chilometri quadrati, ci sono almeno quattro societ che si rifanno alla memoria del Grande Torino: la Romeo Menti (Allerona), la Virgilio Maroso (Terni), la Bacigalupo (Spoleto) e la Superga 48 (Baiano). Tutte nate negli anni 50 o gi di l. I lettori pi attenti avranno gi sgamato lerrore: la tragedia di Superga avvenne il 4 maggio del 1949, non del 1948. Il presidente attuale, Alfredo Casini, la racconta cos: La societ la fondarono i nostri padri, senonch al momento di iscriverla in federazione, limpiegato o cap male o lesse male la data, ma nessuno si mai preso la briga di cambiarla. Sui nostri gagliardetti, comunque, c scritto Superga 49. Poco male, si sa che la memoria a volte gioca brutti scherzi. Fa pensare la multa di 150 euro alla societ Crazy Colombo (Veneto), per aver lasciato incustodito un badile, usato da un giocatore per cercare di colpire un avversario. Sempre Veneto, sanzione di 20 giorni di stop per Carlo Favero, presidente del Graticolato: ha licenziato il tecnico Damiano Damiani, allenatore della squadra Allievi, senza lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e per averlo assunto, dietro scrittura privata, dandogli quasi il doppio di quanto stabilito dalle leggi federali: 5000 euro allanno invece dei 3000 consentiti. Maurizio Assenza, dirigente del Biscari (Sicilia) sar assente fino al maggio prossimo, per aver lanciato il cellulare contro larbitro, colpendolo al petto. Il Gattopardo, restando sullisola, ha avuto partita persa in casa del Montelepre, per essere rimasto in sei calciatori, tra infortuni ed espulsioni. Vultur-Murese 2000 Aurora (Basilicata) non si giocata. Cerano le due squadre, cera larbitro, cera anche qualche tifoso. Mancava per il custode dello stadio, irrintracciabile per tutto il pomeriggio. Dopo 45 minuti di attesa larbitro non ha potuto che mandare tutti a casa e dare partita vinta agli ospiti. Mamertresilicese-Marina di Gioiosa (Calabria) la partita della settimana finita con lo 0-3 per entrambe le squadre. La rissa collettiva iniziata con una gomitata al naso di un giocatore di casa ad un avversario. Il resto la cronaca da un saloon del far west, quasi tutti ubriachi i presenti, scazzottata gigantesca. Unaltra squalifica, fino al 2017, per il dirigente del Bocale Calcio, il signor Filippo Cogliandro: fallito uno schiaffone allarbitro, lo ha preso per i capelli, gli ha stretto il collo fino a fargli cambiare colore del viso e poi lo ha salutato con un violento pugno al labbro. Ancora Calabria. Sulle tribune di Cariatese-Albidona, partita di prima categoria che doveva disputarsi a porte chiuse, cera in bella evidenza una rudimentale costruzione in legno a forma di bara. N il custode n le forze dellordine erano in grado di rimuovere la bara, n si riusciti ad identificare gli autori dello scherzo. Campionato femminile juniores della Lombardia. Nellintervallo di una partita, bussa allo spogliatoio dellarbitro un signore, che si presenta come un osservatore lamentandosi per larbitraggio. Stessa cosa a fine partita, quando si avvicinava allarbitro minacciandolo di fargli togliere il tesserino. Il nome della societ inquietante: Milan.

di PETER FREEMAN

La Francia, forse, che vice-campione del mondo. Oppure il Galles, che in Nuova Zelanda si piazzato al quarto posto e nessuno se lo aspettava. C poi lInghilterra vincitrice dellultima edizione, per non dire degli irlandesi, i soliti di sempre, squadra vecchia ma mai doma. Pi sotto Scozia e Italia a contendersi il cucchiaio di legno. Non bisogna credere a chi dice che il Sei Nazioni alla lunga stufa. E vero, le squadre sono quelle, sempre le stesse, ma gli stadi sono regolarmente pieni, che si giochi al Murrayfield, al Twickenham o allo Stade de France. Persino lOlimpico, che questanno ospiter le partite interne degli azzurri perch lo stadio Flaminio deve essere ingrandito e ristrutturato, pare stia marciando verso il tutto esaurito. E il pi antico torneo di rugby del mondo, tra un anno compir centotrentanni, e questo sempre bastato a renderlo ambito, seguito e inossidabile. E unedizione che si gioca dopo i mondiali, dunque unedizione di svolta. Tra le molte cose da annotare ci saranno anche le assenze di tre grandi campioni che dopo la Nuova Zelanda hanno deciso di ritirarsi dalla scena internazionale. Shane Williams, 85 partite e 58 mete (record) con la maglia del Galles, ala dal formato tascabile e dai guizzi imprevedibili, uno dei giocatori pi amati nella storia del rugby gallese, ha detto basta e i tifosi dei dragoni gi lamentano la sua mancanza. Ha deciso di salutare anche Chris Paterson, il kicker implacabile che con la maglia della Scozia ha fatto piangere molte volte i tifosi italiani, a cominciare dalla sfida di Saint Etienne del 2007, quando gli

Nuovo ciclo per un mito inossidabile


Parte il 6 Nazioni allinsegna del rinnovamento di squadre e allenatori. LItalia si affida a Jacques Brunel e oggi sfida la Francia vice-campione del mondo. Ma i pi attesi sono i giovani gallesi
scozzesi ci negarono laccesso ai quarti di finale della coppa del mondo. Paterson lascia anche lui con una serie invidiabile di record: 108 presenze e 809 punti con la nazionale del cardo e unincredibile striscia di 36 calci realizzati consecutivamente tra il 2007 e il 2008. Infine c laddio di Jonny Wilkinson, il mediano di apertura al quale gli inglesi devono la vittoria nella coppa del mondo del 2003 e la finale del 2007: 91 presenze e 1179

punti messi a segno. Jonny il Bello finir la sua carriera a Tolone, dove approdato nel 2009. Molte squadre hanno chiuso un ciclo e devono aprirne uno nuovo. E il caso soprattutto degli inglesi che in Nuova Zelanda hanno rimediato figuracce e si sono guadagnati sul campo la nomea di squadra pi antipatica. Nuovo allenatore (Stuart Lancaster), nuovo capitano (Chris Robshaw, una sola presenza in nazionale e mondiali visti in televisione), spirito e immagine da ricostruire fin dalle fondamenta: questa lInghilterra. La Francia riuscita non si sa bene come a raggiungere la finale contro gli All Blacks e poco mancato che la vincesse. Ha disputato la coppa del mondo praticamente senza allenatore (Marc Livremont aveva litigato con quasi tutta la squadra) ed stata sconfitta due volte nel girone preliminare, giocando spesso male ma riuscendo a far valere il mestiere nei momenti che contavano. Philippe Saint-Andr il nuovo allenatore che sembra deciso a confermare il blocco reduce dalla Nuova Zelanda. Il Galles la squadra da tener docchio. Al momento la formazione che in grado di produrre il gioco migliore e continua a sfornare giovani campioni: dopo i vari Priestland, North, Halfpenny, Faletau e Warburton, ammirati ai mondiali, potrebbe arrivare il turno per Alex Cuthbert, ala di 21 anni, 198 centimetri e pi di cento chili, del ventenne Liam Williams o del diciottenne Harry Robinson, tutti trequarti di grandi promesse. La linea verde gallese forse la vera novit di un rugby che quando pu si affida ai veterani, ai giocatori di grande affidabilit che difficilmente tradiscono nelle partite decisive. LIrlanda una vera incognita. E una squadra ritenuta vecchia e usurata ma ai mondiali ha vinto il girone prima di inchinarsi al brio e allenergia dei gallesi. Quando meno te laspetti tira fuori la grande partita e allora non ce n per nessuno: gli inglesi, un anno fa, pensavano di avere il Grande Slam gi in tasca e salirono a Dublino con troppa baldanza e l furono battuti senza appello; accadde lo stesso agli australiani lo scorso settembre,

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IL TORNEO

GLI SKETCH OVALI DEI MONTY PYTHON


Tra i dissacranti sketch dei Monty Python che si possono scovare su youtube, ce ne sono almeno un paio dedicati al rugby. Il gruppo che cambi per sempre la comicit inglese negli anni settanta era composto per lo pi da grandi appasionati di calcio (Eric Idle, Michael Palin, John Cleese, Terry Jones) ma aveva in Graham Chapman un ex rugbysta della squadra delluniversit di Cambridge. Alla sua genialit corrosiva si deve lo sketch del 1970 che mette in scena limprobabile sfida tra il settecentesco consiglio comunale della citt di Derby e gli All Blacks, con i tutti neri messi in scacco da una banda di parrucconi e presi dinfilata dalla moglie del sindaco che gioca con calze a rete e tacchi alti. Lo sketch faceva parte dellinfinita serie del

Centodieci edizioni tra guerre, disaccordi e mucca pazza


Il torneo nato nel 1883, come International Championship, con la partecipazione delle quattro home unions (Inghilterra, Scozia, Irlanda e Galles). La Francia entrata nel 1910 e da allora il torneo ha assunto il nome di Cinque Nazioni, ma i francesi ne sono poi stati esclusi dal 1931 al 1947 per ragioni di professionismo, allora vietato. In tutto si sono disputate centodieci edizioni ma alcune di esse (1885, 1888-89, 1897-98) non si sono concluse per ragioni di disaccordo tra le federazioni in materia di regolamento. Nel 1972 il torneo non si concluso causa della situazione irlandese in quanto Scozia e Galles si rifiutarono di giocare a Dublino. Nel 2001 il torneo, nel frattempo diventato Sei Nazioni con lingresso dellItalia, ebbe uno svolgimento travagliato per via dellepidemia della mucca pazza che caus il rinvio di alcune partite che furono poi recuperate in autunno. Gli eventi bellici causarono la sospensione del torneo dal 1915 al 1919 e dal 1940 al 1946. Durante la Grande Guerra nelle trincee del fronte occidentale persero la vita 126 giocatori che avevano disputato partite con la loro nazionale. (p.fr.)

Flying Circus mandata in onda dalla Bbc a partire dal 1969. La passione per lovale di Chapman riaffiora nel film pi famoso dei Python, Il senso della vita (1983). E lepisodio numero due della seconda parte, una partita sadica e bastarda tra i professori di un college e gli alunni, tutti ragazzini imberbi travolti dalla violenza dei maestri sulle note di Bach. Con loro c il solo Terry Jones, punito per essersi distratto durante la lezione di educazione sessuale del professor Cleese. Chapman morir sei anni dopo, senza poter leggere lautobiografia del capitano della nazionale inglese Lawrence Dallaglio che descriver cos i turbolenti rapporti con lallenatore Brian Ashton. Abbiamo trasformato lavventura della Coppa del mondo 2007 in uno sketch dei Monty Python. Labbiamo chiamato The Life of brian (riferimento al titolo inglese del film cult Brian di Nazareth).

FOOTBALL USA DOMANI LA FINALISSIMA

Giants vs Patriots, la grande rivincita del Superbowl XLVI


New York e New England si ritrovano a Indianapolis quattro anni dopo la sconfitta pi clamorosa della storia Nfl. Manning contro Brady, c pure Madonna
di NICOLA SELLITTI

quando lIrlanda li annichil allEden Park con una prestazione mostruosa per impegno fisico e acume tattico. Non c Brain ODriscoll che ha dovuto andare sotto i ferri, e questo potrebbe essere un serio problema per una squadra che nei guizzi e nelle linee di corsa del suo centro ha sempre trovato lo sbocco alle sue manovre dattacco. La Scozia quella di sempre: difficile batterla tra le mura del Murrayfield ma quando gioca fuori casa diventa molto vulnerabile. Il suo un rugby di combattimento che raramente trova sbocchi nelle azioni alla mano; non brilla mai ma neppure fa fare belle figure agli avversari. C infine lItalia. Dal mondiale gli azzurri sono usciti a pezzi, battuti malamente dallIrlanda nel match decisivo di Dunedin e mai convincenti nelle partite precedenti. Non c pi Nick Mallett, lallenatore sudafricano molto amato dai giocatori ma al quale la federazione aveva dato il benservito gi prima della spedizione in Nuova Zelanda. Al suo posto arrivato Jacques Brunel, francese pirenaico dal buon curriculum, non ultimo lo scudetto con Perpignan: si trovato per le mani una bella patata bollente e per ora tirer avanti con il vecchio gruppo di giocatori. Per esperimenti e cambiamenti bisogner attendere il tour estivo in Argentina e Nordamerica e poi quelli autunnali (Australia e Nuova Zelanda). Intanto Brunel ha convocato un po di giovani di belle speranze ma con quasi nessuna esperienza internazionale e cercher di testarli poco per volta. Il coach francese dovr migliorare innanzitutto lequilibrio tra la difesa e lattacco, dare continuit al gioco degli azzurri e qualit alla trequarti, in attesa che si affacci un mediano

Una meta del Galles contro lIrlanda nella coppa del mondo 2011. A fianco, il nuovo tecnico dellItalia, il francese Jacques Brunel. A sinistra, gli azzurri schierati per linno. Foto Reuters di apertura degno di questo nome: al momento i nomi in ballo per la maglia numero dieci sono quelli di Chris Burton, Luciano Orquera e, ultimo ingresso in ordine di tempo, Tobias Botes, sudafricano in forza a Treviso che verr equiparato. LItalia resta una squadra esperta ma sempre pi appesantita dagli anni, con giocatori sulla breccia da molto tempo e ormai abbastanza logorati: bisogna aprire un nuovo ciclo ma non accadr in questa edizione del Sei Nazioni. Lo scenario sar dunque quello delle ultime stagioni, limitare i danni nei match in trasferta e puntare molto su quelli in casa: lInghilterra sabato prossimo e poi la Scozia il 17 marzo in quello che ormai diventato il derby del cucchiaio di legno. Nel mezzo, qualche chance da giocarsi a Dublino contro un avversario che non battiamo da pi di dieci anni. Oggi c la Francia a Parigi ed francamente difficile immaginare un colpo grosso alla Stade de France contro i vice-campioni del mondo, anche se un anno fa i coqs scesero al Flaminio e incassarono una sconfitta che ancor gli duole. In questa prima giornata del torneo ci sono gi molti motivi di interesse, a cominciare dalla sfida del Murrayfield che vedr gli scozzesi impegnati allo spasimo nel loro passatempo preferito: la caccia al pavone bianco inglese. Domani tocca a Irlanda e Galles che si sfideranno allAviva Stadium, costruito da poco sulle rovine del vecchio e glorioso Lansdowne Road.

VITTORIE

1973, quando tutte le squadre chiusero la classifica ex equo


Gli inglesi hanno vinto pi edizioni di tutti, 26, seguiti da Galles (24), Francia (17), Scozia (14) e Irlanda (11). Quando una nazione vince tutte le partite del torneo conquista il Grande Slam: lInghilterra ce lha fatta 12 volte, il Galles 10, la Francia 9, la Scozia 3 e lIrlanda 2. La Triple Crown assegnata alla nazione delle home unions che riesce a sconfiggere le altre tre: gli inglesi se la sono aggiudicata 23 volte, il Galles 19, Scozia e Irlanda 10. Fino agli anni Novanta spesso capitato che le vittorie finali fossero ex equo perch il regolamento non prevedeva differenze tra il numero di punti segnati durante le partite: nel 1973 tutte le squadre chiusero la classifica ex equo. Per pi di cento anni lunico trofeo materiale in palio fu la Calcutta Cup, che dal 1879 viene assegnata alla vincente della sfida tra Inghilterra e Scozia, tutti gli altri erano trofei virtuali. Il Championship Trophy che premia il vincitore del torneo fu messo in palio soltanto nel 1993. Dal 2007 esiste anche il Trofeo Garibaldi in palio tra Francia e Italia: stato disegnato da Jean-Pierre Rives, leggendario capitano dei francesi negli anni Settanta e Ottanta. (p.fr)

Prima del trionfo di Romney nelle primarie repubblicane in Florida. Oppure della quotazione di Facebook a Wall Street per 5 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti sono in paranoica attesa del 46esimo Superbowl, la finalissima del campionato professionistico di football americano. Domani sera a Indianapolis, New England Patriots contro New York Giants. Una rivincita che arriva quattro anni dopo il memorabile trionfo di Eli Manning e compagni. Una gara che vale una miniera doro per la capitale dellIndiana. Perch il Superbowl non conosce recessioni e genera un enorme flusso di dollari, con cifre da manovra finanziaria. Quattrocentocinquanta milioni di dollari, scrive lIndianapolis Business Journal, con hotel a rischio overbooking anche per le immancabili feste riservate a sportivi e vip. Un sorso di acqua fresca per uneconomia in grave crisi. A Indianapolis si calcola che possa calare addirittura lindice di disoccupazione dell1,7% nel 2012. Oltre 111 milioni di telespettatori si sono accomodati davanti alla tv lanno scorso per la finale tra Green bay Packers e Pittsburgh Steelers. Battendo ogni record dascolto. Una cifra che potrebbe essere rivista al rialzo, considerando linteresse crescente per il football di donne e della popolazione ispanica. La partita sar trasmessa dalla Nbc, network televisivo che spartisce i diritti della finale a turno con Cbs e Fox. Un turnover programmato che ha portato alla Nfl circa 20,4 miliardi di dollari per le passate cinque stagioni, aggiungendo anche i diritti per la trasmissione della gara via cavo su Espn. Fox con il Superbowl 2011 ha incassato 250 milioni di dollari dalla vendita degli spazi pubblicitari. La Nbc ha addirittura alzato i prezzi (3,5 mln per spot da 30 secondi). Dallo scorso novembre non c pi spazio per gli inserzionisti. Poi c il terreno di gioco. E un pronostico incerto, tra due franchigie non erano considerate in avvio di stagione tra le favorite al titolo da media e addetti ai lavori. La corsa dei Patriots verso il terzo titolo negli ultimi dieci anni iniziava in penombra, con un draft che smentiva le aspettative e un senso di immobilismo sul mercato che risentiva della serrata che aveva messo in forse linizio del torneo. Mentre le altre candidate al trono della American Football Conference (Afc) si rinforzavano, New England sembrava limitarsi a rimettere sotto contratto i propri free agent. Poi il colpo di scena. Con la franchigia della periferia di Boston che organizzava due scambi portando ai suoi tifosi Chad Ochocinco e Albert Haynesworth. Prima dellavvio della regular season veniva a mancare la moglie del proprietario dei Patriots Robert Kraft, figura amata dallintero spogliatoio e dallo staff tecnico. Onorare la sua memoria diventava un formidabile collante emotivo per New England che nel corso della stagione riscopriva tutto il talento

del suo uomo simbolo, il quarterback Tom Brady, fidanzato della super modella Gisele Bundchen, grande amico e sostenitore di George W Bush, un futuro in politica che gi lo aspetta nelle fila repubblicane. Complici guai e acciacchi degli avversari nella Afc, i Patriots hanno passeggiato durante la regular season e superato ai playoff prima Denver e poi Baltimore, salvati da un calcio sbagliato allultimo secondo che avrebbe potuto mandare i ravens ai supplementari. I New York Giants (quinta finale, tre successi) li attendono al varco, titolari della ferita pi dolorosa inferta allo sport bostoniano, distruggendo nel Super Bowl XLII i sogni di una stagione perfetta, senza sconfitta, dei Patriots versione 2007. Forse la miglior squadra offensiva della storia della Lega. I Big Blue erano poco considerati nella National Football Conference (Nfc), il regno dei Packers campioni in carica. Spacciati ancor prima di indossare i caschetti. Eli Manning, luomo copertina della franchigia, non era pi il fuoriclasse che aveva gi in bacheca un titolo Nfl. Poi tanti infortuni in avvio di regular season. Insomma, i soliti Giants. Talentuosi e discontinui. Forti nel dentro o fuori, quando sono considerati underdog, sfavoriti. Nessuno dava loro credito quattro anni fa, quando impedirono ai Patriots di diventare la squadra perfetta del nuovo millennio. Per poi non tornare pi a quei livelli nelle tre stagioni successive. Il loro cammino in campionato stato ancora una volta caratterizzato da alti e bassi. Tra i picchi, il successo sui Patriots e il successo decisivo per laccesso ai playoffs battendo i Dallas Cowboys, prima di vincere anche il derby della Big Apple contro i Jets. Poi, percorso netto nella post season. Messi in fila gli Atlanta Falcons, i Green Bay Packers di Aaron Rodgers e i San Francisco 49ers ai tempi supplementari. Anche contro New England partiranno sfavoriti ma la loro difesa sembra fatta apposta per imbrigliare lattacco stellare dei Patriots e nel Superbowl, si sa, lattacco vende i biglietti e la difesa vince le partite. A pochi metri dallarea del touchdown c poi unaltra partita. Quella del glamour. Anche se la Nfl sta mandando in pensione diverse rockstar. Dopo il clamoroso flop di Christina Aguilera nella finale dello scorso anno, anche Steve Tyler ha steccato e parecchio - cantando l'inno nazionale prima di Patriots-Ravens. Tanti i fischi di disapprovazione anche tra gli atleti a bordocampo verso il cantante degli Aerosmith, giudice del talent show American Idol. Domani sera tocca a Madonna esibirsi, assieme a Nicki Minaj e alla rapper Mia, durante latteso spettacolo di met tempo. Sul palco con miss Ciccone ci sar anche il team di creativi del famoso Cirque du Soleil. Infine un po di pepe. Il rapper 50 Cent ha promesso di postare su Twitter una sua foto di nudo se i Giants perderanno la partita.

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