La leva fiscale pu costituire un importante riferimento per avvicinare il mondo imprenditoriale al mondo accademico per la didattica e la ricerca
Per le universit: finanziamento irrinunciabile e sviluppo delle proprie attivit Per le imprese: opportunit di acquisizione know how a costi contenuti grazie a benefici fiscali
A cura di Marco MAGRINI 2
CONTRATTI, CONTRIBUTI O LIBERALITA ALLE UNIVERSITA VANTAGGI FISCALI Le linee di azione sono riconducibili a varie ipotesi contrattuali e di costituzione del rapporto: - Contratti senza prestazioni corrispettive: Finanziamenti, contributi, erogazioni liberali, attivit in partenariato - Contratti a prestazioni corrispettive: Contratti per prestazioni di ricerca, didattica, generiche
CONTRATTI, CONTRIBUTI O LIBERALITA ALLE UNIVERSITA VANTAGGI FISCALI Le norme che conferiscono benefici fiscali specifici agli eroganti sono le seguenti:
CONTRIBUTI O LIBERALITA A FAVORE DELLE UNIVERSITA PER LE ATTIVITA DI RICERCA E DIDATTICA (art. 1, commi 353, 354 e 355, Legge 23 Dicembre 2005 n. 266 - Finanziaria 2006)
CREDITO DI IMPOSTA PER LE IMPRESE CHE FINANZIANO PROGETTI DI RICERCA IN UNIVERSITA O ENTI PUBBLICI DI RICERCA (art. 1, D.L. 13 Maggio 2011 n. 70 conv. Legge 12 Luglio 2011 n. 106- Decreto Sviluppo)
A cura di Marco MAGRINI 4
Lart. 1 della Legge 23 Dicembre 2005 n. 266 ai commi 353, 354 e 355, interviene innovando e modificando la disciplina prevista ed in vigore fino al 31 Dicembre 2005 in materia di erogazioni liberali, a vantaggio degli enti appartenenti al c.d. Terzo Settore introdotta dallart. 14, commi 7 ed 8 del D.L. 14 marzo 2005 n. 35, convertito, con modificazioni, dalla Legge 14 maggio 2005 n. 80.
CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Le modifiche introdotte: Comma 353 finanziamento della ricerca - soggetti eroganti titolare di reddito soggetto ad IRES (impresa in forma societaria di capitali, ente commerciale e non commerciale residente e non, ecc.) - fondi (quindi da ritenersi esclusivamente erogazioni in denaro e non anche in natura), destinati, a titolo di contributo o liberalit, ai soggetti indicati per il finanziamento della ricerca sono integralmente deducibili dal reddito senza alcuna limitazione dimporto e senza alcuna giustificazione salvo la destinazione vincolata alla ricerca.
A cura di Marco MAGRINI 7
Le modifiche introdotte:
Comma 354 stabilisce che agli atti di trasferimento di fondi a titolo gratuito di cui al comma 353 dellart. 1 della Legge 266/2005 sono esenti da tasse, diritti ed imposte indirette diversi dallIVA e gli onorari notarili relativi agli atti per porre in essere le donazioni predette sono ridotti del 90%.
CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Note al comma 354:
- Obbligo pagamento IVA: le transazioni di fondi oggetto del comma 353 non sono rilevanti IVA dal momento che le stesse hanno per oggetto denaro e non beni. - Riduzione degli onorari notarili: la presenza del notaio necessaria solo ove la donazione modale (specifica destinazione finalizzata alla ricerca), sia effettuata tramite atto pubblico per escludere la nullit del medesimo quando non di modico valore (Art.783 C.C. modicit da verificare in
rapporto alle condizioni economiche del donante. Se la donazione ha per oggetto beni immobili richiede sempre la formazione attraverso atto pubblico ai sensi dellart.782 C.C. ma non gode dellagevolazione).
- Donazioni che abbiano ad oggetto beni mobili, materiali ed immateriali e/o beni immobili: la disposizione non opera indipendentemente dal soggetto che la dispone e dalle sue finalit.
A cura di Marco MAGRINI 9
CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Le modifiche introdotte: Comma 355 abroga in parte le disposizioni introdotte a suo tempo dallart. 14 del D.L. 14 marzo 2005 n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005 n. 80: - comma 7, lettera b), mediante labrogazione della lettera c) del comma 2, dellart. 100 del TUIR; - comma 8 che introduceva la stessa disposizione riproposta dal comma 354 con minori limitazioni.
10
Lanalisi pu essere condotta in riferimento ai limiti e benefici in relazione alla caratteristica soggettiva del donante suddividendo le ipotesi fra: - Imprese - Enti non commerciali - Persone fisiche (non imprese)
11
12
13
14
CONTRIBUTI O LIBERALITA
Art. 10, comma 1, lettera l-quater), del TUIR (Art. 14, comma 7, lettera a del DL. 35/2005 convertito dalla Legge 80/2005)
CONTRIBUTI O LIBERALITA
Art. 10, comma 1, lettera l-quater), del TUIR (Art. 14, comma 7, lettera a del DL. 35/2005 convertito dalla Legge 80/2005)
17
CONTRIBUTI O LIBERALITA
Art. 10, comma 1, lettera l-quater), del TUIR (Art. 14, comma 7, lettera a del DL. 35/2005 convertito dalla Legge 80/2005)
CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Agenzia delle Entrate - Circolare 19 Agosto 2005 n. 39/E
conferma fino dal 1 Gennaio 2006: - deducibilit senza limiti di importo per le liberalit erogate in denaro - erogazioni liberali effettuate con pagamento: banca, ufficio postale e sistemi di pagamento previsti dallart. 23 del D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241, (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari)
19
CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Agenzia delle Entrate - Circolare 19 Agosto 2005 n. 39/E Non pi efficaci dal 1 Gennaio 2006 le istruzioni in merito a: - identificazione e valorizzazione dellerogazione liberale attraverso beni in natura essendo previsto come unica forma il denaro; - esenzione da tasse ed imposte indirette diverse da IVA e da diritti dovuti a qualunque titolo, nonch alla riduzione, pari al 90%, degli onorari notarili relativi agli atti di donazione che abbiano ad oggetto elargizioni diverse dal denaro.
20
21
- art. 1 Decreto Legge Sviluppo 13 Maggio 2011 n. 70 , in vigore il 14 Maggio 2011, convertito con modificazioni dalla Legge 12 Luglio 2011 n. 106 (GU n. 110 del 13 Maggio 2011) - provvedimento Direttore Agenzia Entrate 9 Settembre 2011 prot. 130237 (pubblicato sito internet Agenzia Entrate)
22 22
La norma introduceva un credito d'imposta a favore delle imprese che affidano attivit di ricerca e sviluppo a universit o enti pubblici di ricerca per l'anno 2011. Il credito d'imposta doveva spettare per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1 Gennaio fino al 31 Dicembre 2011 nella proporzione rapportata ai costi sostenuti per attivit di ricerca e sviluppo riferiti a contratti stipulati con universit ed enti pubblici di ricerca. Lart. 1, co. 4, secondo periodo del D.L. 70/2011 Sviluppo assorbe e sopprime la disposizione prima della sua attuazione
A cura di Marco MAGRINI 23 23
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Le imprese che finanziano progetti di ricerca in: - Universit e istituti universitari (statali e non) - enti pubblici di ricerca (art. 6 contratto collettivo quadro comparti contrattazione quadriennio 2006 2009) - organismi di ricerca Reg. CE n. 2006/C323/01, lettera d), paragrafo 2.2 - Agenzia Spaziale Italiana ASI - Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) - Enti privati (questi ultimi individuati con Decreto MIUR di concerto con MEF)
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Una precisazione deve farsi per la definizione di organismo di ricerca (art. 1, co. 3, lett. a), num. 3: (direttiva n. 2006/C 323/01, lettera d), paragrafo 2.2. d) organismo di ricerca: soggetto senza scopo di lucro, quale un'universit o un istituto di ricerca, indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalit principale consiste nello svolgere attivit di ricerca di base, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale e nel diffonderne i risultati, mediante l'insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie; tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attivit di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell'insegnamento; le imprese in grado di esercitare un'influenza su simile ente, ad esempio in qualit di azionisti o membri, non godono di alcun accesso preferenziale alle capacit di ricerca dell'ente medesimo n ai risultati prodotti)
A cura di Marco MAGRINI 25 25
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Profilo soggettivo finanziatori circolare n. 51/E/2011, par. 1.1 - imprese residenti o stabili organizzazioni nello stato - di qualsiasi forma giuridica - dimensione aziendale e settore economico - regime contabile adottato - compresi enti non profit per le loro attivit commerciali - imprese costituite anche dopo il 14 Maggio 2011.
A cura di Marco MAGRINI 26 26
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Profilo soggettivo dei soggetti finanziati Le qualificate strutture di ricerca, diverse da universit ed enti pubblici di ricerca, vengono individuate attraverso apposito Decreto MIUR di concerto con il MEF, sentite le competenti Commissioni Parlamentari.
Lassenza del decreto impedisce la fruibilit del credito dimposta per le imprese che operino con i soggetti diversi
A cura di Marco MAGRINI 27 27
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Le universit e gli enti pubblici di ricerca sviluppano i progetti di ricerca finanziati dalle imprese: - direttamente - consorziati o in joint venture con altre qualificate strutture di ricerca pubbliche o private di equivalente livello scientifico.
La circolare n. 51/E/2011 par. 1.2 precisa che le forme associative indicate dalla legge sono esemplificative
A cura di Marco MAGRINI 28 28
29 29
30 30
ricerca fondamentale lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette
31 31
ricerca industriale ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria ai fini della ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi
A cura di Marco MAGRINI 32 32
sviluppo sperimentale
acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacit esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Pu trattarsi anche di altre attivit destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi. Tali attivit possono comprendere l'elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purch non siano destinati a uso commerciale
A cura di Marco MAGRINI 33 33
Progetti di ricerca agevolabili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.1 N.B. la circolare precisa che sono ammissibili al beneficio le sole attivit di ricerca riconducibili ad una o pi delle categorie di ricerca illustrate purch svolte su commissione dalle Universit o dagli enti pubblici di ricerca (art. 1, comma 3, lettera a) E esclusa dallagevolazione la ricerca interna svolta direttamente dallimpresa.
A cura di Marco MAGRINI 34 34
Progetti di ricerca agevolabili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 N.B. - sono esclusi dagli investimenti agevolabili le spese di ricerca sostenute direttamente dalle imprese, ancorch relative a beni o servizi messi a disposizione delle Universit o degli enti per la realizzazione del progetto di ricerca cui limpresa medesima compartecipa
35 35
Costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 i costi relativi alla ricerca contrattuale sono considerati ammissibili, nella misura congrua e pertinente, purch i risultati di tale ricerca siano acquisiti nellambito di unoperazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione
Rif.to circolare MEF e Sviluppo Economico n. 76/2008
36 36
Costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 i costi ammissibili sono deducibili dal reddito delle imprese e devono quindi rispettare il requisito dellinerenza previsto dallarticolo 109, comma 5, del DPR. 917/1986 (TUIR)
37 37
Giustificazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 I progetti di ricerca commissionati non sono soggetti a valutazione preventiva Le imprese beneficiarie devono conservare tutta la documentazione, sia amministrativa sia contabile, utile a dimostrare, in sede di controllo, lammissibilit, leffettivit e linerenza delle spese sostenute.
A cura di Marco MAGRINI 38 38
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Il credito compete per gli investimenti in ricerca delle imprese realizzati negli anni 2011 e 2012 in proporzione allentit delleccedenza della media della spesa per gli investimenti effettuati nel triennio 2008 2010 E fruibile per ciascun esercizio in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal giorno successivo a quello di realizzazione dellinvestimento incrementale (Paragrafo n. 1.2 del Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n. 130237/2011)
A cura di Marco MAGRINI 39 39
Momento effettuazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.3 Le spese per i progetti di ricerca commissionata sono sostenute: - alla data di ultimazione della prestazione - in caso di SAL, alla data di accettazione degli stessi da parte del committente (indipendentemente dalla durata infrannuale o ultrannuale del contratto)
40 40
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Momento effettuazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.3 La circolare conferma che il godimento dellagevolazione compete allimpresa: - anche prima dellemissione della fattura dal parte del soggetto prestatore - indipendentemente dal materiale pagamento del corrispettivo
41 41
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Momento effettuazione costi ammissibili Appare comunque condizione essenziale lesistenza della data certa (rinvenibile da documenti) in merito allultimazione della prestazione o ai SAL La presenza di una parte quale PA dovrebbe escludere la necessit della registrazione per la data certa. Sul punto sarebbe utile un chiarimento da parte dellAgenzia delle Entrate
A cura di Marco MAGRINI 42 42
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Momento effettuazione costi ammissibili La semplice sottoscrizione del contratto / disciplinare fra le parti o lemissione del provvedimento di accettazione dellincarico da parte del prestatore non comporta effettuazione dellinvestimento e spettanza del credito
43 43
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO
Il beneficio di particolare rilevanza infatti: - limporto dellinvestimento e completamente deducibile dallimponibile (reddito dimpresa) dei finanziatori; - il credito dimposta pari al 90% delleccedenza della media degli investimenti effettuati nel triennio 2008 2010.
46 46
47 47
Tipologia investimenti calcolo media Circolare n. 51/E/2011, par. 3.1 Il riferimento ai medesimi investimenti in ricerca porta nel computo gli investimenti appartenenti alla medesima tipologia di quelli indicati dalla norma come agevolabili, cio gli investimenti relativi a progetti commissionati ad Universit ed enti di ricerca. Viene garantita lomogeneit dei valori comparati nei tre esercizi
A cura di Marco MAGRINI 48 48
Anni di computo calcolo media Circolare n. 51/E/2011, par. 3.1 Anche gli esercizi in cui i costi non sono stati sostenuti entrano nella media; il computo va effettuato su tre anni, anche se in uno o pi di essi limporto di tali investimenti pari a zero. In presenza di media pari a zero (2008 - 2010 senza costi di ricerca) la percentuale del credito di imposta sar applicabile allintero ammontare dei costi sostenuti nel 2011 e 2012
A cura di Marco MAGRINI 49 49
Imprese nuova costituzione - calcolo media Circolare n. 51/E/2011, par. 3.1 Lagevolazione si applica anche alle imprese che si siano costitute o abbiano intrapreso lattivit dopo la data di entrata in vigore del decreto sviluppo. Per tali soggetti la media dei costi calcolata sul minor periodo che decorre dallesercizio di costituzione.
50 50
- utilizzabile in compensazione senza limite annuale (esclusi contributi previdenziali, assistenziali, assicurativi, altre entrate e crediti dimposta esercenti sale cinematografiche (Paragrafo n. 1.1 del Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n. 130237/2011) - sar indicato nella dichiarazione dei redditi (quadro RU) unitamente allammontare degli investimenti realizzati e leccedenza rispetto alla media, compreso anche per il semplice utilizzo in compensazione
A cura di Marco MAGRINI 51 51
Utilizzo del credito dimposta Circolare n. 51/E/2011, par. 4.1 La compensazione del credito ottenuto dalle imprese si realizza attraverso il modello F24 ordinario (anche per gli enti pubblici non commerciali) con lutilizzo del codice tributo 6835, sezione erario e con riferimento allanno dimposta a cui si riferisce il credito.
52 52
- non determina ricavo (rilevante ai fini IRPEF, IRES o IRAP) - non assume rilevanza agli effetti della determinazione della deducibilit degli interessi passivi (art. 61 TUIR) e degli altri costi (art. 109, comma 5, TUIR) in presenza di ricavi esenti - cumulabile con altri contributi pubblici o agevolazioni (salvo limiti imposti da altre disposizioni relative alle agevolazioni o contributi) fermo il limite dei benefici rispetto ai costi sostenuti.
54 54
Considerazioni conclusive
Lagevolazione prevista dalla disposizione in commento, oltre ad essere legata a livello operativo al Provvedimento attuativo del Direttore Agenzia delle Entrate (art. 1, comma 4, primo periodo), gi emanato, altres sottoposta al monitoraggio da parte del MEF sulle disponibilit di fondi (art. 1, comma 5), conseguente alle comunicazioni sulle compensazioni effettuate dallagenzia delle Entrate Paragrafo n. 3 del Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n. 130237/2011.
55 55
120.000,00
160.000,00 20.000,00 300.000,00 100.000,00 200.000,00 150.000,00
58 58
Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRPEF deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:
59 59
0,00
0,00 0,00 0,00 0,00 100.000,00 50.000,00
60 60
Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRPEF deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:
160.000,00
20.000,00 300.000,00
100.000,00
200.000,00 150.000,00
62 62
Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRES deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:
A cura di Marco MAGRINI
0,00
0,00 0,00
0,00
100.000,00 50.000,00
64 64
Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRES deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:
A cura di Marco MAGRINI
90.000,00
27.500,00 117.500,00 117,5%
45.000,00
13.750,00 58.750,00 117,5%
65 65