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VENERD 14 GENNAIO 2005

LA REPUBBLICA 33

DIARIO
DI DI

DALLA LEGGENDA ALLA STORIA, ANALISI DI UN MITO

tornata lepica, a quanto pare, e tornano miti ed eroi. Ma se c una differenza fra i vecchi peplum, le pellicole di genere a base di tunica e spada, e i film epici di oggi, essa deriva dal fatto che i kolossal contemporanei sembrano concepiti per proiettare sullantichit alcune ossessioni molto contemporanee. Gi nel predecessore di Troy e di Alexander, cio Il gladiatore di Ridley Scott, unatmosfera azzurrina mostrava lo sfumare fra i combattimenti di Roma e il mondo dellAde, con una singolare contaminazione new age, i morti che comunicano con i vivi quasi come in un Ghost qualsiasi (sicch quando alla fine della storia Russell Crowe vira in azzurro e raggiunge nellaldil i suoi cari non ci starebbero male i Righteous Brothers con lacuto epicissimo di Unchained Melody). Nel film di Oliver Stone, le premesse intellettuali o sociologiche sono state rese esplicite dal regista, con una naturale scioltezza, in unintervista rilasciata di recente allEspresso: Alessandro era un ragazzo bellissimo e conquist il mondo a 27 anni. Mor giovane, a 32. Era un dio. Un dio: proviamo a soffermarci qui un momento. Alessandro come un essere sovrannaturale, capace di produrre una sintesi politica estrema, forse assimilabile a una concezione assai moderna, diciamo lesportazione su scala mondiale, entro i limiti del mondo di allora, del modello macedone, insomma una visione che potrebbe piacere ai neoconservatori e alla loro aspirazione di imporre unilateralmente la democrazia e i valori dellOccidente. Ma nellinterpretazione di Stone, per un altro verso, Alessandro il Grande una sintesi estetica, anchessa estrema, specificata con molta chiarezza dal richiamo del regista a un suo film precedente, The Doors, del 1991. Alessandro era come Jim Morrison. Era buio e luce, mascolino e femminino. Se non basta, Stone si accanisce: Era uno come Russell Crowe, Mel Gibson, Brad Pitt e Colin Farrell messi insieme: sono maschi forti, ma anche femminili. Eccoci: vengono elencati tutti insieme i protagonisti del revival epico di questi ultimi anni, se si accetta la tesi scandalosa che anche The Passion of the Christ figuri

ALESSANDRO
Perch lepica torna di moda
EDMONDO BERSELLI FRANZ KAFKA SI POTREBBE pensare che Alessandro Magno, nonostante i successi bellici della sua giovent, nonostante leccellente esercito che aveva addestrato, nonostante le forze dirette a cambiare il mondo che sentiva in s , si sia fermato sullEllesponto e non labbia mai attraversato, non gi per paura, non per indecisione, non per debolezza di volont, ma perch avvertiva il peso terreno.

ALESSANDRO

Esce il film di Oliver Stone dedicato alla figura del condottiero. Ma chi stato veramente Alessandro?

sotto unetichetta di genere (e perch mai non si dovrebbe assimilare lopera di Gibson, per quanto contaminata in chiave dark o horror, a unevoluzione di film popolari come Ben Hur o Quo Vadis? Solo perch lautore ha detto che quella la vera storia di Cristo, basata sui Vangeli, e alcuni cattolici molto convinti si sono dichiarati commossi fino alle lacrime?). Il paragone con Jim Morrison, ovvero il talento carismatico che accese il fuoco freddo dei Doors fra il 1964 e il 1971, dovrebbe chiarire il senso ultimo della concezione di Stone. Dopo linferno del Vietnam in Platoon, la iper-realt di Jfk, ossia una ricostruzione pi vera del vero del grande mistero americano, e soprattutto dopo Natural Born Killers, quasi una bio-sociologia dellet contemporanea, ecco una estetizzazione totale della storia. Daccordo che il protagonista, lirlandese ventottenne Colin Farrell, gi prenotato nel 2006 per il Miami Vice di Michael Mann, ha una faccia e tatuaggi da riformatorio, e soprattutto una chioma nerissima, che mal sopporta il passaggio coatto al biondo: sicch i capelli ossigenati e la corona di alloro gli conferiscono una certa aria da checca, piuttosto che da bisessuale alla moda. Eppure lessere stato scelto per la testimonianza postmoderna secondo cui gli eroi son tutti giovani e belli, per dirla con lepica popolare di Francesco Guccini e della Locomotiva, lo identifica come unimmagine-simbolo. Nella sua reincarnazione, Alessandro-

Alexander potrebbe assomigliare a un metrosexual, uno di quei maschi modellati dal look come David Beckham, capaci di dare feste eccessive ma drammaticamente trendy, e comunque di risvegliare deliri divistici al solo apparire con la moglie ex Spice Girl. Oppure potrebbe essere assimilato a una qualsiasi persona consapevole della complessit infinita del rapporto natura/cultura, e quindi propenso a restare sbalordito di fronte ai prodigi del mondo, agli elefanti del re Poro che in India atterriscono i suoi soldati; capace di sussurrare al suo cavallo, di parlare ai fiumi e agli alberi, di intuire laltro e lesotico con limmediatezza dellemozione pi che di decidere con la chiarezza della ragione. Solo che Jim Morrison, un genio della prossemica, della gestualit, delloccupazione degli spazi scenici, muore a Parigi, nella vasca da bagno di un piccolo appartamento in Rue de Beautreillis, la notte del 3 luglio 1971, dopo avere incrociato il rock-blues con la decadenza e lintossicazione. Alessandro il Macedone, che aveva avuto come precettore Aristotele, muore a Babilonia nel 323 avanti Cristo, dopo avere sottomesso il mondo ed essere colto da strane, tossiche febbri. La sua contaminazione, il suo cross over, riguardava la possibile fusione di cultura greca e di intelligenza asiatica: una formidabile anticipazione di molte pulsioni para-intellettuali del nostro tempo, dopo che da ragazzini gli eroi del nostro tempo hanno letto Siddharta e

continuano a considerarlo il libro della loro vita, e della loro spiritualit. Giovani e belli che siano, gli eroi oggi sintetizzano la capacit di vivere con la maggiore intensit possibile un momento di grazia, una notte in discoteca, una corsa in auto, uno sballo da sballo, gli attimi di una vita furiosa. Lo aveva gi fissato in un pezzo celebre un altro degli esteti e dei decadenti del pop internazionale, vale a dire un altro metrosexual, David Bowie: Io posso essere un re, tu puoi essere una regina. Perfetto: We can be heroes, just for one day. Nellarco dei secoli che dividono il nostro millennio dal mondo favoloso di Alessandro Magno, la nostra fallibile post-democrazia dai sogni teocratici del giovane dio, la nostra cultura empirica, cartesiana, dalla sua fusion di Occidente e Oriente, di scienza e mistero, vediamo forse compiersi un ciclo cosmico: come se la sensibilit di massa oggi potesse per certi aspetti essere spiegata o argomentata dalla sensibilit delleroe greco, dal suo senso del destino, dalla sua mente proiettata in un sogno globale. Forse, a suo tempo, Spartacus, il film di Stanley Kubrick che racconta la rivolta violenta e fallita delleroe-schiavo, poteva sembrare un modo per mitologizzare, e per rendere raccontabile epicamente, la lotta di classe, grazie anche alla qualit della sceneggiatura di Dalton Trumbo, uno dei proscritti di Hollywood ai tempi del maccartismo. Oggi i nuovi film epici sembrano suggerire una supplenza di fronte a un vuoto delletica. Si guarda la guerra di Troia, o la conquista della Persia, cos come la fondazione di Alessandria e la presa di Babilonia, con la stessa speranza di trovare nella storia, cio nella realt, un elemento del mito, un alone di irrealt suggestiva. I greci hanno creduto ai loro miti?, si chiedeva ventanni fa in un celebre saggio Paul Veyne: per concludere che la fede nel mito un sistema di convenzioni, di norme collettive, il galateo di una civilt. Mentre oggi, per rispondere alla domanda su che cosa sia un mito, e un eroe, occorre registrare prima la presenza di un vuoto. Nel cedimento delletica, sembra che uno degli antidoti possibili sia il ritorno allepica.

Con lui lantichit scopr la forza del carisma Il mondo moderno si misura con la sua idea di impero

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DIARIO

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LE TAPPE

LA NASCITA (356 A. C.) Nasce a Pella da Filippo di Macedonia e Olimpiade, figlia del re dellEpiro. Discepolo di Aristotele, a ventanni, dopo lassassinio del padre, lesercito lo acclama re di Macedonia

DISTRUZIONE DI TEBE (335 A. C.) Assedia e rade al suolo la citt di Tebe che si era ribellata al dominio macedone. Lattacco una carneficina: seimila tebani sono massacrati e alla fine si contano pi di 30 mila prigionieri

IL NODO DI GORDIO (333 A. C.) A Gordio, nellAsia Minore, taglia il nodo di un carro appartenuto al re Mida. Secondo un oracolo chi avesse sciolto il nodo sarebbe diventato re di tutto il mondo. Conquista Isso, Tiro e Gaza

PERCH LANTICHIT TRIBUT ROMANZI E BIOGRAFIE AL GRANDE CONDOTTIERO

E GLI ASTRI FAVORIRONO LA NASCITA DEL SEMIDIO


MAURIZIO BETTINI
roi si nasce o si diventa? Di fronte a una domanda del genere i Greci non avrebbero avuto dubbi: eroi si nasce. Molto spesso, infatti, erano proprio le circostanze del concepimento e della nascita quelle che determinavano le caratteristiche eccezionali di una persona. Basta pensare alleroe greco per eccellenza, Eracle. Gi nellIliade, infatti, si raccontava che Zeus aveva concepito Eracle da Alcmena, una donna mortale. Ecco perch, quando la gravidanza di Alcmena fu giunta al termine, ed Eracle stava per venire al mondo, la gelosa Era cerc in tutti i modi di impedire che il parto andasse buon fine. Fu solo al termine di sofferenze inaudite - e soprattutto grazie allintervento di unastuta levatrice - che leroe pot finalmente vedere la luce. A questo punto, entra in scena anche Alessandro. Biografi e letterati, quelli che si adoperarono a fare del re Macedone un eroe a tutti gli effetti, non mancarono infatti di attribuirgli una nascita in tutto e per tutto simile a quella di Eracle. Basta leggere ci che si narrava in proposito nel cosiddetto Romanzo di Alessandro, una bizzarra ma affascinante compilazione che god di un enorme successo in tutta la tarda antichit. Lautore ha gi raccontato di come il mago Nectanebo avesse sedotto Olimpiade, la madre di Alessandro, facendole credere di essere il dio Ammone in persona. Dopo di che la regina concepisce, e adesso entrambi - Olimpiade e Nectanebo - aspettano il momento in cui leroe nascer. Finito il tempo della gravidanza, la regina si siede sulla sedia ginecologica e comincia a sentire le doglie. Nectanebo l ad assisterla, nel ruolo - abbastanza inedito - di levatrice maschio. Soprattutto, per, il mago si dedica a osservare nel cielo il movimento delle costellazioni, mentre esorta Olimpiade a non accelerare il parto. Donna, le dice, trattieniti, e vinci limpulso che ti viene dalla natura! Perch se partorisci ora, genererai uno schiavo e un prigioniero di guerra o un mostro immane. La donna afflitta da doglie sempre pi forti, ma Nectanebo insiste: Sopporta ancora un poco, donna! Perch se partorisci ora, tuo figlio sar un evirato. E mentre continua a esortarla, insegnandole a chiudere con le mani la via del parto, lui stesso trattiene le doglie con le sue arti magiche. Finalmente, sempre osservando i cammini delluniverso, Nectanebo si accorge che tutto il cielo sta in equilibrio perfetto, mentre un chiarore lo inonda, simile a quello del sole a mezzogiorno. Allora dice a Olimpiade: Lancia adesso il grido della nascita! E mentre con un cenno del capo le fa capire che consente al parto, esclama: Ecco partorirai un re che sar il signore del mondo! Olimpiade grida, pi forte del muggito di un bue, e genera un figlio maschio, nato sotto il segno della fortuna. Non appena il bambino cade a terra, ecco che rimbombano tuoni e balenano fulmini, tanto che lintero universo ne scosso. Cos nasce Alessandro, con dolore e fatica, proprio come Eracle.

I LIBRI
ROBIN LANE FOX Alessandro Magno Einaudi PIETRO CITATI Alessandro Magno Adelphi A. B. BOSWORTH Alessandro Magno. Luomo e il suo impero Rizzoli ROGER CARATINI Alessandro Magno Newton Compton CLAUDE MOSS Alessandro Magno. La realt e il mito Laterza GIAMPAOLO CASATI Alessandro Magno il conquistatore Mondadori PAUL FAURE La vita quotidiana degli eserciti di Alessandro Rizzoli GEORGES RADET Alessandro il Grande Mondadori VALERIO MASSIMO MANFREDI Alxandros Mondadori MONICA CENTANNI (a cura di) Alessandro il Grande B. Mondadori QUINTO CURZIO RUFO Storie di Alessandro Magno Utet PLUTARCO Vite parallele. AlessandroCesare Rizzoli

GLI AUTORI
Maurizio Bettini insegna Filologia classica allUniversit di Siena. Il testo del Sillabario di Franz Kafka tratto da Aforismi di Zrau, Adelphi. Valerio Massimo Manfredi autore di libri di grande successo, tra cui la trilogia Alexandrs. Claude Moss ha insegnato per molti anni storia della Grecia antica allUniversit di Parigi VIII.

LE IMMAGINI
Il mito di Alessandro Magno, giovane bello e dominante sul mondo, non poteva che essere una potente fonte di ispirazione per gli artisti di tutto il mondo e di tutte le epoche. Dallantichit fino al XIX secolo innumerevoli sono i pittori che hanno dipinto le scene della sua vita

Il piccolo eroe soddisfa a tutti i requisiti della mitologia. Man mano che le costellazioni ruotavano nel cielo, Alessandro ha rischiato di essere uno schiavo, un mostro, addirittura un evirato. Per fortuna, a vegliare sulla sua nascita non cera pi una semplice, per quanto astuta, levatrice, comera avvenuto nel caso di Eracle, ma direttamente un grande astrologo, capace di pilotare la nascita nellorbita della costellazione pi favorevole per un eroe. Si tratta di uninvenzione narrativa di grande fascino, che non mancher di colpire anche gli autori delle varianti orientali della leggenda. Pur se questa volta la na-

scita delleroe avr connotati, come minimo, curiosi. In unopera intitolata Hayat-alHayawan, una grande enciclopedia zoologica composta al Cairo nella seconda met del XIV secolo, il grande erudito e scrittore arabo ad-Damiri narrava infatti quanto segue: Il padre di Alessandro era luomo pi dotto della terra nella scienza dellastrologia. Nessuno aveva osservato i movimenti delle stelle come lui, e Dio aveva esteso la durata della sua vita. Una notte egli disse a sua moglie: Il bisogno di dormire mi ha quasi ucciso! Lasciami solo, che io possa riposare per un po, e osserva il cielo per me.

Quando vedrai una stella sorgere in quel punto, e qui fece segno con la mano verso il luogo in cui la stella doveva spuntare, svegliami, che io possa unirmi a te. E tu concepirai un figlio che vivr fino alla fine dei tempi. Ora, accadde che la sorella della moglie stesse ascoltando queste parole. Il padre di Alessandro si addorment, mentre la sorella di sua moglie continuava a osservare le stelle. Quando la stella sorse, la donna inform subito il proprio marito di questa faccenda ed egli si un a lei, col risultato che ella concep al-Khidr: cos che al-Khidr fu il figlio della zia materna di Alessandro. Egli fu anche il suo vizir. Quando il padre di Alessandro si svegli, e vide che la stella era discesa in un segno dello zodiaco diverso da quello che stava osservando, rimprover alla moglie: Perch non mi hai svegliato?. Ed ella rispose: Ho avuto vergogna. Allora lui le disse: Non sai che ho osservato quella stella per quarantanni? Per dio, ho sciupato la mia vita senza alcun profitto! Ma al giusto momento unaltra stella sorger, seguendo le sue orme, e allora mi unir a te, cos che io possa concepire un figlio che abbia i due corni del sole. Non ci fu da aspettare a lungo perch la stella sorgesse, e in quel momento egli si un con la moglie e concep Alessandro. In seguito Dio concesse ad Alessandro saldo possesso su tutta la terra: egli conquist territori, e la sua carriera fu quella che si sa essere stata. Ecco dunque che, per un soffio, al-Khidr tolse ad Alessandro il privilegio dellimmortalit. Quello della nascita un momento difficile, allora che si gioca lintero destino di un eroe. Se solo la moglie dellastrologo non avesse avuto vergogna di svegliare il marito, oggi il vincitore di Isso e di Gaugamela sarebbe ancora assieme a noi.

MONTAIGNE

LA TRILOGIA ALXANDROS TRADOTTA IN 29 LINGUE

Egli stato il primo fra gli uomini; le rare bellezze e qualit della sua persona, che hanno del miracoloso; un volto cos giovane, rubicondo e splendente
Saggi (II libro) 1580

ECCO IL MIO ALESSANDRO UNA SAGA DA MILIONI DI COPIE


VALERIO MASSIMO MANFREDI
l mio rapporto con Alessandro stato per anni di tipo tecnico, privo di qualunque coinvolgimento emotivo. Mi ero laureato con una tesi sulla falange macedone, in seguito ero tornato sullargomento in vari momenti della mia carriera di ricercatore, ma attirato soprattutto dalla sua spedizione, dagli aspetti itinerari, geografici e topografici della sua avventura. Poi un giorno fui chiamato come consulente da un produttore tedesco che lavorava a Roma, Thomas Schuhly, che aveva realizzato Il nome della rosa di Umberto Eco. Il suo progetto su Alessandro Magno, per cui aveva gi pensato a Oliver Stone, poi non si fece. Ma io nel frattempo avevo accumulato una mole impressionante di elementi su Alessandro che abitualmente rimanevano in ombra nella ricerca accademica: quelli pi propriamente dramma-

ERNST JNGER

La grandezza di Alessandro, consiste nel fatto che egli seppe affrontare i grandi spazi pi ancora che il gran re
Il nodo di Gordio 1953

turgici, personali e caratteriali. Sei anni dopo il mio editore mi invit a Persepoli in occasione del lancio di un volume della collezione Lorenzo Valla sullimmagine medievale di Alessandro il Grande, sotto la direzione di Pietro Citati. Mentre mi aggiravo fra i giganteschi pilastri istoriati mi venne lidea che la narrazione dei famosi eccessi di quella notte di orge e violenze fosse in realt tutta una messa in scena, che Alessandro fosse lucidissimo e che avesse gi preparato tutto da mesi. Ne parlai a cena con Gianni Ferrari della Mondadori in una conversazione del tutto informale: era nata lidea che poi avrebbe preso forma nella trilogia Alexandros che stata fino a oggi pubblicata in 29 lingue in 44 paesi e che mi ha cambiato la vita. Ormai cero dentro fino al collo senza es-

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PERSEPOLI (331-330 A. C.) Persepoli viene distrutta e i palazzi reali messi a fuoco. Scrive Diodoro Siculo: Persepoli aveva superato le altre citt quanto a prosperit, ma quel giorno le super quanto a sfortuna

IL SOGNO INDIANO (327-326 A. Lesercito penetra il bacino dellIndo (Pakistan) e si batte con gli Aspasi, i Gangaridi e gli Assaceni. Sulle rive del fiume Idaspe sferra contro il re Poro la pi cruenta delle sue battaglie

LA MORTE (10 GIUGNO 323 A. C Alessandro scende con lesercito verso Babilonia. Qui, dopo tredici anni di regno, muore dopo una febbre alta e persistente nel palazzo di Nabucodonosor

INTERVISTA ALLA STORICA CLAUDE MOSS

ARISTOTELE E LIMPERATORE
FABIO GAMBARO
Parigi lessandro Magno un personaggio affascinante e controverso, la cui breve vita piena di luci e ombre. Su di lui scarseggiano le informazioni certe. In compenso, circolano molte leggende, anche perch tutte le opere che raccontano le sue imprese sono posteriori di tre o quattro secoli alla sua morte, senza contare che spesso si tratta di testi quasi mitologici. Per la storica dellantichit Claude Moss, non facile distinguere la verit dalla leggenda quando si parla del celebre figlio di Filippo II, alle cui gesta ha dedicato un vasto saggio intitolato Alessandro Magno. La realt e il mito (Laterza). Limmagine di Alessandro oggi dominante stata costruita a posteriori e non sempre corrisponde alla realt, spiega la studiosa francese. Ad esempio, la leggenda ha tramandato limmagine di un uomo sensibile alla cultura e portatore di un progetto universalista. E limmagine ripresa da Oliver Stone nel suo film. una leggenda che non corrisponde al vero? difficile dirlo. Probabilmente limmagine che Alessandro ha voluto dare di s, unimmagine ripresa ed amplificata dai suoi successori. A cominciare dal pi abile tra i suoi generali, Tolomeo, che si impadronito della memoria del giovane imperatore macedone, creando un mito in cui lamore per la cultura svolge un ruolo molto importante. Lo splendore di Alessandria per non si deve certo ad Alessandro, il quale rimase nella citt solo due mesi. Furono i suoi successori a costruire la famosa biblioteca, trasformando la citt in un importante centro di cultura in concorrenza con Atene. Eppure il mito dellimperatore colto non pu essere nato dal nulla, non trova? Alla base di unimmagine tanto resistente vi sono certamente alcuni elementi di verit. Va ricordato per che la conquista dellOriente stata unimpresa

MAESTRI

Il rapporto di Alessandro con il filosofo fu molto idealizzato, durante gli anni del regno si occup di problemi militari e politici

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gigantesca, realizzata in pochissimo tempo. Durante gli anni del suo regno, Alessandro ha dovuto occuparsi soprattutto di problemi militari, politici e amministrativi. Non credo che gli sia rimasto molto tempo per dedicarsi alla cultura e allelaborazione di un sistema di pensiero. Ricevette per linsegnamento di Aristotele... La relazione tra il filosofo greco e il giovane macedone indiscutibile, anche se in seguito tale relazione stata molto idealizzata. Aristotele presente in molti dei racconti mitologici sulla vita dAlessandro. Ad esempio, nel Romanzo dAlessandro, elaborato tra il primo e il terzo secolo dopo Cristo, il condottiero racconta al filosofo i suoi viaggi attraverso contrade fantastiche, mentre

IL NODO
A sinistra, nellimmagine grande, Alessandro taglia il nodo di Gordio. Affresco di Perin del Vaga a Castel SantAngelo (dal libro Alessandro Magno. Dalla Grecia allOriente, Electa-Gallimard). Sopra, una medaglia celebrativa

G. W. F. HEGEL

Come uno scrittore partendo dagli studi sulla falange macedone approdato alla complessa realt di un eroe
intuito. Non mi fermavo mai se non quando crollavo dalla stanchezza. A mano a mano che andavo avanti il mio coinvolgimento era sempre pi forte tanto pi che lultimo mese mi ero ritirato in montagna in un maso dellalta Val Seriana, una specie di rustica fortezza a milleduecento metri di altezza, ospite di un amico. Scrivevo in totale isolamento sempre con la musica ad alto volume nelle cuffie per favorire la concentrazione: ero in uno stato psichico alterato, una specie di trance, in parte per la stanchezza in parte per la partecipazione emotiva. Dalluna alle due del mattino di una notte limpida di inizio ottobre scrissi lepilogo. Quando il mio amico entr dovevo avere unespressione stralunata, perch lui mi guard preoccupato e mi chiese: Che cos successo?. (Testo raccolto da Antonio Gnoli).

Alessandro Magno, il giovane reale, investito del supremo potere decisionale, rappresenta il vertice della grecit nella sua autenticit
Filosofia della storia 1822-23

ALEXANDRE KOJVE

sermene reso conto. Decisi che avrei lavorato per un mese. Se il romanzo avesse decollato avrei continuato, altrimenti avrei abbandonato il progetto. In un mese scrissi quasi cento pagine: unesagerazione e continuai con quel ritmo. Sentivo che non dovevo fermarmi mai, dovevo cercare di cavalcare lemozione e rappresentare Alessandro in maniera assolutamente istintiva, fidandomi della mia preparazione di base e del mio

Lazione politica di Alessandro era determinata dallidea di impero, ossia di uno Stato universale, che non doveva avere limiti
Tirannide e saggezza 1954

nella storia scritta da Plutarco Alessandro presentato quasi come un filosofo. Questi testi hanno contribuito a fondare lidea di una relazione maestro/allievo. Fu veramente cos? Sappiamo che Filippo II fece venire Aristotele alla corte di Pella. E quindi molto probabile che Alessandro abbia ricevuto il suo insegnamento, anche se non sappiamo esattamente con quali risultati. Aristotele insegn ad Alessandro tutto quello che sapeva sulla natura, le piante, gli animali e tutto ci che in seguito stato tramandato dalla scuola peripatetica. Molto probabilmente viene da qui linteresse dAlessandro per la scienza e la curiosit nei confronti dei mondi che stava conquistando. Durante la spedizione in Oriente, Alessandro si fece accompagnare da molti uomini di scienza... Certo, ma leventualit che lo stesso Aristotele lo abbia seguito in quel viaggio sembra solo una leggenda. Cerano per naturalisti, medici, geografi e molti altri uomini di cultura. Accanto ai militari che dovevano conquistare i nuovi territori, cera insomma chi aveva il compito di trarre dalla spedizione un insegnamento scientifico. Inoltre, quando lasci lIndia per tornare in Mesopotamia, Alessandro invi la flotta di Nearco lungo la costa per compiere dei rilevamenti scientifici e topografici. Va detto poi che, oltre allinteresse per la scienza, Aristotele ha probabilmente trasmesso al futuro imperatore anche lamore per la cultura greca, i poemi omerici e la tragedia. Alessandro apprezzava molto Achille, un eroe di cui si considerava un lontano discendente. Ecco perch, allinizio della sua spedizione in Oriente visit le reliquie di Troia e la tomba delleroe acheo. Alessandro segue sempre gli insegnamenti di Aristotele? No, ad esempio se ne discosta sul piano politico. Su questo terreno non certo un suo allievo. Per Aristotele, infatti, il centro della civilt la polis greca, mentre Alessandro sogna un mondo vastissimo che va molto aldil di questo spazio. Tra le due concezioni della politica c un fossato incolmabile. Non a caso, nella sua Politica Aristotele non parla mai dAlessandro. Solo una volta accenna allipotesi di riunire tutte le citt greche sotto il governo di un unico sovrano dalle qualit eccezionali. E il solo passo in cui sembra evocare limpresa dellimperatore macedone. Ci sono altre divergenze? La diversa visione dei popoli orientali. Per Aristotele gli orientali erano solo barbari destinati ad essere schiavi. Era unopinione diffusa nel mondo greco, convinto della propria superiorit, opinione che per Alessandro sembra non condividere. Secondo la tradizione, egli fu molto tollerante nei confronti delle culture orientali, di cui avrebbe rispettato valori e costumi. Spos una principessa iraniana e affid il governo di alcune province ai satrapi iraniani. Pu darsi che tale atteggiamento nascesse solo dalla necessit di governare un regno vastissimo. Se per fosse il risultato di unideologia universalista, allora si potrebbe dire che, su questo terreno, lallievo Alessandro ha raggiunto risultati che vanno aldil dellinsegnamento del maestro Aristotele.

I FILM
ALEXANDER La vita di Alessandro Magno, soprattutto i cinque anni che lo portarono a conquistare larga parte del mondo allora conosciuto. Con lo scandalo della bisessualit dellimperatore e del suo rapporto damore con Efestione. Con Colin Farrell, Angelina Jolie, Anthony Hopkins. Di Oliver Stone (2005). ALESSANDRO IL GRANDE Atene, primi del 900. Un evaso a capo di un gruppo anarchico viene acclamato come il nuovo Alessandro. La ribellione sar stroncata dallesercito nel sangue. Di Theo Angelopulos, con Omero Antonutti, del 1980. ALESSANDRO IL GRANDE La storia di Alessandro rivista in chiave edipica. Cresciuto con il complesso del padre, troppo legato alla madre, il giovane per rivalsa conquista mezzo mondo. Con Richard Burton, Fredric March, Claire Bloom. Regia di Robert Rossen (1956).

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