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SISTEMA DI RIFERIMENTO Si definisce sistema di riferimento, l'insieme dei riferimenti utilizzati per individuare la posizione di un oggetto nello spazio.

Sistema di riferimento monodimensionale Sistemi di riferimento bidimensionale Sistemi di riferimento tridimensionale (3D) Sistemi di riferimento tridimensionale Il sistema rettangolare : un punto e individuato dalla proiezione lungo i tre assi Il sistema cilindrico : il punto e proiettato sul piano x,y e qui definito in coordinate polari. La terza coordinata e ottenuta dalla proiezione sullasse z Il sistema sferico: come quello cilindrico,con la differenza che la terza coord e langolo rispetto asse z IL SISTEMA CARTESIANO Si indica con x il numero reale che individua la distanza di un punto dal piano individuato dalle rette Y e Z misurata parallelamente all'asse X nell'unit di misura scelta per quest'ultimo asse. Si definiscono analogamente y e z. Le tre coordinate che individuano un punto nello spazio sono indicate con la simbologia (x,y,z). Se i valori assunti sono tutti 1, si individuano i versori del sistema di riferimento IL SISTEMA SFERICO Si considera sempre un generico punto P e la sua proiezione sul piano XY chiamata Q. Con questa volta si indica la distanza di P dall'origine e l'angolo che forma con l'asse Z. Indichiamo invece con il vettore che collega l'origine con il punto Q, individua l'angolo che quest'ultimo vettore

forma con l'asse X. GRADI DI LIBERTA Il numero di gradi di libert di punto materiale il numero di quantit indipendenti necessarie per determinare univocamente la sua posizione nello spazio (coordinate). Un punto libero di muoversi nello spazio a 3 dimensioni ha quindi 3 gradi di libert; se il punto deve muoversi su un piano (2 dimensioni) ha 2 gradi di libert; se deve muoversi lungo una retta o una curva (1 dimensione) ha 1 grado di libert. Una massa attaccata ad un pendolo pu muoversi lungo la superficie di una sfera, quindi 2 gradi di libert. Una massa poggiata su un piano e attaccata ad un punto fisso ha 1 grado di libert perch pu muoversi solo lungo una circonferenza. Sistemi di n punti: se tutti i punti sono liberi nello spazio, il sistema avr 3n gradi di libert. Se presentif vincoli, i gradi di libert scendono a 3n - f. G. DI L. DI UN CORPO RIGIDO Un corpo rigido ha 6 gradi di libert, 3 di tipo traslazionale (rispetto ai 3 assi cartesiani x-y-z) e tre di tipo rotazionale (sempre rispetto ai 3 assi cartesiani). MOTO DI UN CORPO RIGIDO Sfruttando lipotesi di rigidit, possiamo studiare il moto di un corpo rigido come il moto di un sistema di riferimento ad esso solidale. POSTUROGRAFIA Misura il punto di applicazione del vettore forza corrispondente alla reazione vincolare del suolo e rappresenta una media pesata delle pressioni sulla superficie di contatto con il suolo ". Tale punto viene detto centro di pressione e viene comunemente indicato

dall'acronimo inglese COP. Definizione " La proiezione del centro di massa al suolo identifica un punto che chiamiamo COM" Le due variabili sono da un punto di vista biomeccanico strettamente collegate : possiamo dire che una dipende dall'altra, ma NON sono la stessa cosa. COP :: E' la manifestazione delle forze agenti sulla caviglia per il mantenimento della postura eretta e fornisce quindi un importante strumento per indagare le strategie di controllo e verificare i modelli sperimentali. Non rappresenta il movimento, ma l'entit fisica che lo genera. COM :: E' la posizione del centro di massa del sistema che viene continuamente spostato dalle forze in gioco. Rappresenta il movimento vero e proprio ed il risultato del movimento del COP - Esistono degli istanti in cui il COP sembra fermarsi, con il risultato di creare un agglomerato di punti. - Il COP si sposta rapidamente da un agglomerato per formarne un'altro. Abbiamo chiamato centri di stabilit (CS) tali punti e si puo utilizzare un algoritmo in grado di restituirci delle informazioni circa la posizione e la temporizzazione dei CS. Cinematica = descrizione del movimento includendo considerazioni di spazio e tempo (posizione, distanza, velocit, spostamento, accelerazione) Cinetica = analisi delle forze coinvolte nel movimento (lavoro, momento, potenza) GIROSCOPIO Dispositivo capace di compensare il campo magnetico tridimensionale. A tale compensazione corrisponde uno spostamento, rispetto ad una situazione inerziale, sui tre assi dei cerchi. Tali modificazioni indicano le

variazioni rotatorie su x, y, z GAIT ANALYSIS Caratterizzazione analitica del movimento e rilevazione di alterazioni rispetto alla normalit attraverso il monitoraggio di: variabili cinematiche(variazioni angolari articolari, spostamenti, velocit) variabili dinamiche(forze, momenti, potenze in gioco durante il gesto) segnali biologici(attivit muscolare) Limiti: invasivit, alti costi, spazi dedicati, calibrazione degli strumenti e lunga preparazione dei soggetti sottoposti alla misura. Analisi quantitativa computerizzata del movimento Stereofotogrammetria Strumentazione integrata Baropodometria Elettromiografia EMG E il segnale elettrico rilevato sul muscolo. Si riferisce alle attivazioni ellettriche totali delle unita motorie attive. Ogni U.M. contribuisce in funzione del proprio stato di attivazione Per calcolare bene le forze interne: - Descrizione completa del movimento - Dati Antropometrici - Conoscenza delle forze esterne STIMA DELLA FORZA -Conoscendo la Area di sezione trasversa del muscolo - (Physiological Cross Sectional Area) Relazione Lunghezza-Forza La lunghezza iniziale definisce il n siti di legame acto-miosinici Relazione Carico-Velocit La velocit di accorciamento dipende dal carico - Relazione Forza-Tempo La forza esercitata funzione dei tempi di attivazione ANCORA Pre-stretching, temperatura, fatica Le forze che agiscono su muscoli e articolazioni sono maggiori di quelle esercitati dai carichi. momenti

azione stabilizzatrice Spesso, la formulazione per la determinazione di forze e momenti un sistema indeterminato. Riduzione Ottimizzazione. MINIMIZZARE LE FORZE Per come siamo congegnati, saranno applicate le forze necessarie e sufficienti (ma niente di pi) di quelle che servono al movimento Tipicamente, tale approccio tende a massimizzare contributo di muscoli agenti sulle leve pi lunghe INCONSISTENZA con fisiologia LE LEVE Le leve sono macchine semplici e sono costituite da una barra relativamente rigida che pu essere ruotata attorno ad un asse o ad un fulcro. Tutti i movimenti del corpo umano, scaturiti da un muscolo scheletrico, sono prodotti da leve (il muscolo produce una forza che agisce su un osso e lo fa ruotare attorno ad un asse della sua articolazione)

LEVE ARTICOLARI Formula generale per calcolo nelle leve Potenza * braccio potenza = Resistenza * braccio resistenza Potenza / resistenza = braccio resistenza/ braccio potenza Tipi di leve. I TIPO II TIPO III TIPO

PESATA IDROSTATICA La pesata idrostatica stata per molti anni, ed ancora in parte lo , la metodologia di riferimento, il "Gold Standard" delle tecniche di misurazione della composizione corporea. Pesando l'atleta immerso in acqua, grazie al principio di Archimede si pu calcolare la densit

corporea e quindi le percentuali di massa grassa e magra. La procedura classica abbastanza lunga e relativamente complessa: richiede immersione completa, il calcolo del volume polmonare residuo e pu essere influenzata dal contenuto gassoso intestinale e dal fatto che si considera costante la densit ossea, fatto non sempre vero. Tale metodica quindi, pur con un errore della stima della percentuale del grasso corporeo estremamente basso (circa 1-1.5%), utilizzata sopratutto a fini di ricerca e non applicabile alla rapida e semplice valutazione di grandi popolazioni di atleti. DENSITOMETRIA PER PESATA IDROSTATICA La metodica si basa sul principio di Archimede che afferma che un corpo immerso in un liquido subisce unapparente perdita di peso equivalente al peso del liquido da esso spostato. peso delloggetto in aria peso delloggetto in acqua

PLICOMETRIA L'utilizzo della misura delle pliche per determinare la % di grasso corporeo una tecnica semplice, economica e che ben si presta per l'utilizzo sul campo in Medicina Sportiva. Tale metodica si basa sul presupposto (non sempre vero) che lo spessore del tessuto adiposo sottocutaneo sia proporzionale al grasso corporeo totale e che le posizioni scelte siano rappresentative dello spessore medio del tessuto sottocutaneo. Altro dato fondamentale che le equazioni predittive (quadratiche o logaritmiche) siano utilizzate sulle stesso tipo di soggetti (sedentari, atleti di potenza o resistenza, ecc.) da cui sono state ricavate. BIOIMPEDENZIOMETRIA RESISTENZA: Tessuti magri sono a bassa resistenza in quanto ricchi di acqua ed elettroliti. Tessuto adiposo un cattivo conduttore e quindi ad alta resistenza in quanto povero di acqua ed elettroliti. Utilizzata da un operatore esperto tale metodica comunque estremamente valida, sopratutto per seguire nel tempo le variazioni del rapporto massa grassa/magra nell'atleta.

Si basa sul principio della diversa conduzione dei tessuti al passaggio di una debolissima ed inavvertita corrente elettrica alternata (800 microA a 50 Khz), in relazione al loro contenuto di acqua ed elettroliti (sali minerali). 2. REATTANZA: o resistenza capacitiva la forza che si oppone al passaggio di una corrente elettrica a causa di una capacit (condensatore). Condensatore: 2 piastre conduttive separate tra loro da uno strato non conduttivo o isolante. Le cellule non adipose hanno una membrana cellulare costituita da un doppio strato lipidico non conduttivo, si comportano da condensatori e quando sono attraversate da una corrente oppongono una resistenza ed una reattanza. Le cellule adipose essendo delle sfere di trigliceridi non si comportano da condensatori cio forniscono una resistenza ma non una reattanza Si applicano 4 elettrodi adesivi: 2 sul dorso della mano dx e 2 sul dorso del piede dx. E necessario che il soggetto sia a digiuno da almeno 4 ore in equilibrio idroelettrolitico e che durante la misurazione rimanga immobile in posizione supina e con gli arti abdotti. I valori di resistenza e reattanza ottenuti dalla bioimpedenziometria devono essere inseriti in alcune formule dalle quali possibile stimare lacqua corporea e la percentuale di massa magra. I valori ottenuti dalla bioimpedenziometria sono significativamente correlati con i valori ottenuti con metodiche pi sofisticate quali TC e RMN.

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