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Il corpo nelle parole Gli organi mi fanno da consulenti Introduzione Qualche idea che ho intercettato Lingombrante idea della

verit: meglio i diversi punti di vista, meglio larticolazione che permette la scelta etica. La verit esonera dalla propria responsabilit e non si rivolge a nessuno. E, se una cosa vera, non per questo importante. Lo diventa solo allinterno di una relazione. Finto non falso: falso contrario al vero, falso presuppone una verit. La menzogna pi ampia della verit. Ma ci sono moltissimi livelli, moltissime forme di realt: finto nasce da fingere, arte fittile, creazione. Il sogno, la letteratura, la vision dellimprenditore. Non solo terapia: venuto il tempo della piena cittadinanza. Non pi necessario, per affiancarsi allaltro, anche per una relazione daiuto, lo scarto di rango. Oggi docenti domani discenti. Il cliente come i Wiener. Fuori dal pensiero della diagnosi che identifica la persona attraverso il suo malessere/ disagio/ malattia. Il come pi che il che: il che porta alla guerra di religione, il come scambio. Ciascuno libero e non pu essere esonerato dalla libert di scegliere il suo che, il come lo mette in relazione con gli altri condividendone il codice. Il come costruisce cultura, la tecnica dellaffresco e il contenuto si vincolano in una trattativa che deve creare innovazione senza perdere il contatto con la lingua e il codice. a souffre, a parle: diamo parola al corpo, il suo un linguaggio che noi tramutiamo in una lingua che sia comprensibile per noi. Ma potrebbe anche esprimersi verso il suo interno. Strana idea di predominanza della testa sul corpo quasi non ne facesse parte. Il trapianto di cervello. Larbitrio di imporre ruoli, funzioni e significato ai vari organi senza verificarne lassetto e lecologia interna. Il pensiero impossibile della parit: non abbiamo il codice per pensare una reale parit fra le persone, tuttal pi possiamo immaginare una sommatoria a risultato pari. Ma parit non uguaglianza. Crea problema nei rapporti di coppia, di amicizia, di alleanza in un progetto, la funzione differente dallidentit, se svolgo un ruolo non sono quel ruolo.

Il tempo modulare: labitudine alla pubblicit, ai capitoli di studio, al progetto di lavoro che ha un inizio e una fine. Interventi a tempo, a modulo di tempo. Ogni volta un nuovo inizio. La storia personale un serbatoio cui attingere, non la linea unitaria che d la direzione. Forma e sostanza: la forma vincola la sostanza, il modo di porre, vendere, proporre, interrogare ha una forza di convinzione che guida lattenzione alla sostanza. Immaginare di guardare alla sostanza prescindendo dalla forma, leggere negli occhi, andare al nocciolo senza condividere il giudizio con laltro una prevaricazione. laccusa di menzogna allaltro, la violenza di chi ti spiega le tue idee senza fartele capire, togliere la vita dalle mani dellaltro perch non sarebbe capace di farne buon uso. Il terribile pericolo di fare il bene degli altri, accompagnare la vecchietta a traversare. La salute del pensare al proprio bene, ama il prossimo tuo come te stesso, non di pi. Chi prevarica difficilmente si ama seriamente, sa di una compensazione. La persona centro delluniverso: il tempo della persona, il nuovo Rinascimento, dalle aziende alla pubblicit si guarda alla persona non pi alla gente. Internet interpreta e forma perfettamente il nostro pensiero: dal mio sito cerco il mondo, chi mi cerca mi pu trovare attraverso ci che dico di me e che modifico a seconda della risposta. La risposta mi dice cosa ho detto. Non volevo dire. La democrazia poter contare sugli altri: la persona al centro del mondo comporta la democrazia, una testa un voto, la molteplicit delle funzioni in un unico complesso vitale. Per poter funzionare io ho bisogno che gli altri funzionino al meglio. Il tiranno o il sacerdote non hanno bisogno che gli altri diano senso e valore al loro lavoro. Interpretare come rischio di sopraffazione: interpretare pu essere una domanda offerta allaltro oppure una definizione di ci che laltro ha detto/ fatto. Proporre diverse significazioni amplia il pensiero dellaltro, interpretarlo secondo canoni precostituiti restringerlo con violenza. Il pericolo delle diagnosi, delle prognosi, dei protocolli non modulati sulla persona quasi non servisse il suo contributo se non per confermare ci che laltro asserisce. Dalla dimensione verticale a quella orizzontale: siamo abituati a scandire il mondo attraverso il criterio della verticalit. Una precisa gerarchia di valori e di valore. Un pensiero maschile che mette ordine in scala gerarchica. Il criterio orizzontale prescinde da un pensiero di valore, si allarga nello spazio, definisce i limiti/ confini dei differenti campi, esclude un criterio di verit e maggior valore per privilegiare il 2

criterio della convenienza. Il limite e il confine. Ogni ambito ha il suo linguaggio, le sue regole; il confine richiede una conoscenza della terra in cui ci si inoltra, e si modula attraverso un suo criterio verticale: ogni campo ha i suoi valori. Linguaggio e corpo. La misura e il magico quasi: per poter scambiare con laltro occorre che laltro abbia una sua funzione. Se la mia comunicazione compiutamente autonoma, prescinde dallaltro, dove pu entrare laltro se sono completa e perfetta come un uovo? Ma ancora pi importante, qual la misura di ci che voglio? Pochissimo sono le cose di cui pi se ne ha meglio , lamore la causa e la motivazione di ogni dolore o delitto importante. Le infinite possibilit: in ogni attimo, in ogni territorio, ci sono sempre moltissime possibilit. Il punto, allora. identificarle ma devo sapere come faccio a scegliere i criteri di una scelta, per quel momento, in quel luogo, verso quellobiettivo. Chi si affianca deve saper aprire varchi di esplorazione e di verifica. Le parole si fanno chiavi. Come per le equazioni, se queste fossero costanti, come trovare le variabili? La direttivit demonizzata: far finta di non essere direttivi, come se ogni frammento di comunicazione non indirizzasse con forza landamento della relazione, presuppone che laltro sia pi debole condizionabile senza il suo assenso. Lipnosi funziona al meglio con le personalit molto forti. Assumersi la guida non comporta in s prevaricare, far finta di non guidare forse s. Il rispetto dellaltro e della sua libert non significa trattarlo come un minore, educarlo con pazienza. Per poterlo rispettare devo guardarlo con lo stesso sguardo che rivolgo a chi rispetto. E la sua libert sta a lui difendersela visto che sua. Ma se voglio avere un colloquio efficace, mi converr andargli incontro anzich tentare di sopraffarlo.

Un po di storie Narrare meglio di asserire: mi sembra pi interessante, e mi piace comunque di pi, narrare, raccontare: sempre un bel modo di condividere anche i pensieri o le idee che viaggiano da una persona allaltra. Di un racconto si fa quel che si desidera, lo si usa se ci va, non lo si mette a confronto con la verit ma con il proprio interesse a usarlo. Il racconto di un paio di storie lo faccio precedere da qualche regola che uso nella fatidica interlocuzione con gli organi Il corpo ha le sue leggi 3

Un preciso galateo Fare domande Effetto mouse Chunking Chiose, note, spiegazioni Pi livelli compresenti Conoscere per agire: problema coincide con progetto Sentire attraverso i sensi

andata cos Giovanna Susanna

Metto gi qui, in apertura, alcune idee di fondo, fra presupposti, pregiudizi, speranze, considerazioni che molto probabilmente ho intercettato in questi anni e cui vorrei, in questo testo, dare una voce e edizione mie proponendo loro di innervare e dare senso le pagine e .

Penso che in questo inizio importante del Terzo Millennio alcuni modi di pensare e di lavorare siano divenuti obsoleti: non perch non siano stati utili, funzionali, corretti e magari innovativi nel loro tempo ma perch, mi sembra, ci costringerebbero a procedere con il volto allindietro, forzando losservazione delloggi in canoni antichi. Talvolta solo vecchi.

E, dato il lavoro che svolgo e che mi piacerebbe continuare ad ampliare e aggiornare, uno dei primi temi la cosiddetta, fatidica e famigerata, relazione daiuto. Ecco, penso davvero che sia un pensiero estremamente antiquato la cui storia allude e veicola implicitamente nel suo dirsi il differenziale fra i due, il santo, salvatore, comprensivo e sapiente che dal suo up, riguarda con umana compassione il bisognoso cui elargire 4

competenza, amore, compassione. Nel pieno rispetto, sintende, del suo disagio, della sua sofferenza, secondo i pi vieti canoni della bont sanvincenziana, a patto, sempre e comunque, che non si alterino i poli up/down e che il differenziale si limiti tuttal pi ad attenuarsi un poco. .

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