per il primo termine, in cui sei è fatto uso della condizione iniziale imposta
dalla (2.8), e
C
F (s) = 1 . (2.12)
s2 + a
Il procedimento è applicabile in generale ad una qualsiasi equazione diffe-
renziale, dalla quale si otterrà sempre un’equazione con potenze ordinate di
s di termini F (s), dalla quale esplicitare infine una funzione razionale. La
presenza di esponenti frazionari non cambia le considerazioni sulla forma
delle funzioni associate al sistema svolte nel caso di esponenti interi!
In questo caso ho ottenuto una funzione elementare inveribile con la (1.18),
per funzioni più complesse sarebbe stata necessaria una scomposizione in
frazioni parziali, in questo caso invece basta riconoscere nella (1.18) che:
• l’esponente (k + 1) è pari ad 1, quindi k = 0 e l’ordine di derivazione
di M-L è 0;
• α = 1/2;
• l’esponente α − β è deve essere 0, quindi α = β;
per ottenere in fine la formula cercata:
1 1
f (t) = Ct− 2 E 1 , 1 (− at 2 ) (2.13)
2 2
V0
G (s) = K + + s δ T (0), (2.14)
sλ
in cui usualmente i parametri λ, δ, sono interi (e unitari), che genera-
lizziamo al caso di esponenti reali. Tale struttura permette
ESEMPIO. questo è un’altro testo di prova inserito tra i paragrafi