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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA ---

SINOSSI GRAMMATICALE SINTETICA DI EBRAICO IN ALFABETO DI TIPO LATINO IN VERSIONE RIDOTTA INTRODUZIONE Potrebbe sembrare ridicolo parlare di EBRAICO IN ALFABETO DI TIPO LATINO per una lingua che stata tra le prime al mondo ad usare l'alfabeto e, tra l'altro, nei testi pi antichi, nella forma originaria che aveva l'alfabeto fenicio, da cui il nostro alfabeto deriva, ma, quivi, coll'espressione "ALFABETO DI TIPO LATINO", si intende semplicemente il riferirsi al tipo di alfabeto oggi pi diffuso cio a quello latino nell'attuale sua versione applicata all'inglese. Precisato questo, per EBRAICO IN ALFABETO DI TIPO LATINO, non si vuole qui intendere solamente una forma di trascrizione dell'ebraico in lettere latine, ma, in un certo senso, un nuovo modo vero e proprio di codificare la lingua ebraica, come si potrebbe fare se si codificasse una lingua mai scritta. Qual il vantaggio? Direi che sia non da poco, in quanto ci si ritroverebbe di fronte ad una lingua scritta, appunto, in alfabeto latino (che, come ho gi detto, poi, in pratica, quello inglese, derivato dall'alfabeto latino) che il modo entro cui sono ormai codificate la maggior parte delle lingue pi parlate del mondo. Tuttavia, nel proprorre un sistema alfabetico, diciamo latino, anche per l'ebraico, ho cerato di fare in modo che, dalla parola scritta in alfabeto latino si possa facilmente passare alla parola scritta in caratteri alfabetici tipicamente ebraici. L'alfabeto da me proposto per l'ebraico poteva assumere anche una forma pi semplice, ma, questo alfabeto che io qui propongo, ha un'altra importante propriet e cio quella di far parte di un'alfabeto pi ampio in grado di codificare, con caratteri dell'alfabeto latino, in pratica, le pi importanti lingue semitiche (nonch anche camitiche. come l'antico egizio) facilitando, penso, non poco le comparazioni, anche se tuttavia, questo alfabeto adeguato alle lingue semitiche che chiamo "ALFABETO PANSEMITCO(c)" non direttamente un alfabeto di tipo comparativo. In origine, questo "ALFABETO PANSEMITICO(c)", comprendeva dei caratteri speciali atti a trascrivere ogni lettere di suono semitico con una sola lettera di tipo latino: in seguito, tuttavia, ho abbandonato questo criterio e taluni suoni sono stati riprodotti con digrammi e trigrammi, in modo da usare solo le lettere dell'alfabeto inglese. Potrebbe rimanere, come unico carattere "speciale" l'accento tonico, ma per non complicare la grafia, lo si pu ritenere utile (ma non strettamente necessario) solo in dizionari, anche se, volendo, si potrebbe segnalare per tutte quelle parole che non presentano accento sull'ultima sillaba. In ogni caso, volendo, l'uso dell' "ALFABETO PANSEMITCO(c)" con caratteri speciali, ove lo si voglia, pure possibile: sarebbe pi chiaro per descrivere la struttura delle parole semitiche, tuttavia la versione dell'ALFABETO PANSEMITICO SENZA CARATTERI SPECIALI: pi comoda e pratica per la stampa. Nel caso dell'EBRAICO, ma questo vale anche per la maggior parte delle lingue semitiche, la presente versione dell'EBRAICO ALFABETICO risolve alche il problema del fatto che molti testi ebraici, specie di uso corrente mancano di vocalizzazione e quindi ne diventa pi difficoltosa la lettura: non quindi impensabile che, se la versione ALFABETICO-LATINA dell'EBRAICO, risulter di utilit pratica possa esistere un'editoria che usi tale criteri pi paritici per la diffusione della lingua. Esistono comunque anche altri vantaggio su cui ora non sto qui a insistere.

--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --Mi scuso con il lettore del carattere un ripetivo di spero tuttavia sia stata breve e chiara, per passare schematica e sintetica della grammatica ebraica, che elementi al lettore per poter cominciare a leggere e questa introduzione, che ora ad una visione dia comunque i principale capire l'ebraico.

Preciso infine che questa sinossi grammaticale si presenta in versione molto ridotta e presenta solo le linee pi essenziali della grammatica ebraica, lasciando spiegazioni relative a fatti pi complessi ai lessici morfologici che vengano ad accompagnare i testi seguiti da traduzione. ***** F O N E T I C A ***** ALFABETO Per ora consideriamo le 23 consonanti che in ebraico sarebbero 22 in quanto, in pratica, una lettera (shiyn) scrive di fatto due consonanti (tramite l'apposizione distintiva di un punto diacritico: lettera ch b g d h w z kh tv y k l m n s gh p tz q r ts sh t nome cholaeph beyt gmael dolaet heich waow zyin kheyt tveyt yowd kaph laomaed meym nuwn saomaek ghyin peich tzodey qowph reysh tsin shiyn taow pronuncia deb. asp. aspra b g sempre duro d deb. asp. w ingl. (o "v") z dolce forte asp. t enfatico y ingl. k l m n s muto forte asp. aspra p z aspra q r tsh:"c" pal. asp. sh ingl. t

NOTA: risalire a quella che poteva essere l'esatta pronuncia delle lettere, se mai c' stata una pronuncia unitaria non cosa del tutto facile anche se studi positivi e approfonditi sono stati fatti in proposito: ci si pu attenere all'attuale pronuncia quale applicata nell'odierno stato di Israele: tuttavia possibile anche seguire le pronunce scolastiche europee: pertanto, in Italia, si tende a pronunciare "waow" come "v", "tzodey" come "tz" e si distinguono poco tra loro le aspirate: diciamo che, in un primo momento, tali "vizi" di pronincia italiani possono essere tollerati, in base al principio che, della pronuncia, non si deve farne un "incubo". "BEGAKEFAT" Questa parola (un po' strana) di uso tradizionale nella grammatica ebraica per denotare la possibilit che le lettere b, g, d, k, p, t

--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --possano avere una doppia pronuncia dura o aspirata. La pronuncia aspirata potrebbe essere connotata nel sistema alfabetico qui adottato scrivendo: bh, gh, dh, kh, ph, th, notando tuttavia che gh potrebbe essere confuso con "ghayin" kh " " " " "kheyt" Pi giusta soluzione sarebbe allora di omettere, in scrittura, la segnalazione della BEGADKEFAT, lasciandone l'intuizione alle elementari regole fonetiche che ne regolano meccanicamente la pronuncia (in pratica nel corpo di parola che l'aspirazione della lettera si verifica): tuttavia, senza ingenerare alcuna confusione, pu valere la pena di segnalare, scrivendo, la BEGADKEFAT nei due casi di b e p, scrivendo anche bh e ph, dove, rispettivamente, bh si pronuncia v e ph si pronuncia f. Negli altri quattro casi, si tralascia ogni distinzione nello scritto, tenendo anche conto che nell'attuale pronuncia dell'ebraico moderno la "BEGADKEFAT" non molto distinta per g, d e t; lo di pi per k, ma rimane, nel complesso, in pratica, pi vantaggioso non segnalarlo e cos, in questa grammatica sar fatto. Seguendo dunque questi criteri, non vi alcun problema di ambiguit di riconoscimento su quale lettere ebraica stia dietro la sua resa alfabetica. In ogni caso, qualora si volesse segnalare, in un testo, la BEGADKEFAT al completo, si pu ricorrere al seguente criterio di trascrizione che evita ogni ambiguit b g d k p t bh gv dh kv ph th,

dove si vede che per g e k, si sostituito nel digramma la "v" alla "h", per evitare confusione con ghayin e kheyt. VOCALI A rigore, le vocali nelle scrittura ebraica non sono segnate, tuttavia per la BIBBIA e per opere letterarie, ove si voglia, esiste un ricco sistema di "puntazione" che segnala le vocali che vanno lette vicino alle consonanti. Esiste, nella pratica dell'ebraico mederno, anche l'uso di alcune consonati adattate a segnalare vocali (criterio usato, molto limitatamente, anche nell'antichit). Tralasciando, cumunque quivi, la trattazione di questo argomento che sarebbe piuttosto complicato, dico subito che, nel presente sistema alfabetico proposto le vocali sono sempre segnalate (e questo pu essere un degli indubbi vantaggi

--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --di questo sistema alfabetico: non di fatto fuori dal normale che uno studioso abbastanza preparato che sappia di fatto leggere e facilmente tradurre i pi facili passi biblici, si trovi di fatto in difficolt a leggere un moderno quotidiano israeliano, dove a rigore la lingua dovrebbe essere pi facile e questo proprio per la mancanza di punti vocalici nei teati di uso corrente). Secondo uno dei pi usuali schemi usati dai grammatici potremo distinguere le vocali in LUNGHE, MEDIE, BREVI, SEMIVOCALI, da cui il seguente specchietto che per individuare le vocali, per evitare caratteri speciali o variamente accentati, fa largo uso di digrammi (anche se, per la maggior parte di essi, non manca una certa logica nella scelta dei componenti il digramma): scritt. nome eb. LUNGHE ao ey iy ow uw MEDIE ao ei ii o(o) BREVI a ae i ao u qaomeitz tzeyrey khiyraeq magnum kholaem " shuwraeq qaomeitz tzeyrey khiyreiq kholaem pronuncia a osc. in o e chiuso i o chiuso u a osc. in o e chiuso i o chiuso

paotaokh a segowl e aperto khiyraeq i qaomeitz khaotvuwf o aperto qibbuwtz u

SEMIBREVI e shewaoch ea kheatvaf paotaokh ee kheatvaf segowl eo kheatvaf qaomeitz shewaoch quiescente

e a e ap. o ap.

Potrebbe essere proposto anche un sistema pi semplice, ma questo permentte, per chi sia pratico, di risalire, senza equivoci, alla grafia di una parola scritta in alfabeto ebraico. Le lettere raddoppiate con punto verranno trascritte come doppie. Tralascio quivi, per semplicit, una serie di note di fonetica, pi che altro utili a chi voglia trascrivere le parole ebraiche in "EBRAICO ALFABETICO", inserendo successivamente nel testo di questa grammatica eventuali precisazioni fonetiche.

--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --PROPOSTA DI UNO SCHEMA DI SISTEMA FONOLOGICO PER LE CONSONANTI Il presente schema non pretende di avere valore scientifico: esso tenta una classificazione dei FONEMI, cio di suoni ideali considerati a livello FONOLOGICO a prescindere dalle loro realizzazione fonetiche (livello FONETICO). Si pu distinguere in questo sistema fonologico: a) il luogo di articolazione (laringale, faringale, velare, palatale, dentale,labiale) b) il modo di articolazione (esplosivo, fricativo, continuo, liquido, nasale) c) la qualit dell'articolazione (muto, sonoro, enfatico) specchietto espl. m. s. e. ch g d b q tv fric. m. s. h kh gh ts tz s z sh cont. liqu. nas.

lar. far. vel. k pal. dent. t lab. p

y w

l r

n m

NOTA: per maggior semplicit e chiarezza, ho tralasciato di classificare la "BEGADKEFAT"; si tralasciato anche di classificare i suoni vocalici. LETTERE QUIESCENTI Anche in questo sistema alfabetico di scrittura delle lettere risultano essere "quiescenti". Ossia h finale di parola e ch, w, y finali di sillaba perdono il loro suono lasciando sentire soltanto il loro suono. --> affinit: ch riposa in ao, ei, o; w riposa in o, u; y riposa in e, ae, i: notare che, per semplicit, la scrittura di eiy > ey come anche la scrittura di ou > o, ma se, volendo essere pi rigorosi, si scrivesse ou per o, in tal caso, varrebbe la stessa regola ouw diverrebbe ow;

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y riposa in ao quando seguito da w consonantico h riposa in ao, ae, ei, o h finale non quiescente, quando seguito da apostrofo (che svolge la funzione quivi del punto mappiq dell'alfabeto ebraico): esempio: chartz.aoh' = la terra di lei.

MORFOLOGIA ARTICOLO Non esiste in ebraico articolo indeterminato. Esiste un articolo determinato in forma invariabile che, molto probabilmente, originariamente era hal (qualcun pensa, invece, a un han). Questa grafia, diciamo, "etimologica", viene matenuta in questo sistema grammaticale, atto a descrivere l'ebraico in versione "alfabetica" (cio scritto in alfabeto latino), per evitare un uso eccessivo dell'apostrofo: infatti, un'espressione del tipo hal maelaek = il re si potrebbe scrivere (con pi rigore "filologico") benissimo anche ha 'maelaek, facendo precedere la "m" iniziale da un apostrofo che ne segnali il raddoppiamento. Evito invece grafie del tipo ham maelaek o ha mmaelaek, perch mi sembrano complicate; cos pure la grafia hammaelaek non usata (anche se sarebbe la pi corrispondente al modo di scrittura in alfabeto ebraico), perch uno dei criteri guida della scrittura "alfabetica" qui usata quello di dividere il pi possibile i morfemi. Di fatto, cumunque, la l, nella pronuncia, deve venir assimilata, se non scompare e, in tal caso, si segnala il fatto con un apostrofo. Quindi, nel pronunciare l'articolo, si dovranno far sentire le assimilazioni, che in genere si verificano tranne, in alcuni casi, davanti "r" e le gutturali. Esempi di vari casi notevoli: hal tseiphaer (leggi cir. assefer) hal daeraek (leggi cir. adderek)

--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --hao' rochsh (leggi cir. ho rosc) hao' chaodaom (leggi cir. ho chaodaom) hal khaeraebh (leggi cir. hakkherev) hael khaolaobh (leggi cir hekkhaolaobh) Organizzata cos l'"ortografia" "alfabetica", penso che questa materia non presenti le difficolt che sono proprie della grafia in alfabeto tipicamente ebraico. PRONOME PERSONALE -sing. I cheaniy II chattaoh chatte chaonokiy chattiy io tu m. tu f. esso essa cheanuw chattaen cheim chein noi voi m. voi f. essi esse

III huwch hiych -plur. I cheanakhnuw II chatteim chatteinaoh

III cheimmaoh cheinnaoh

PRONOME DIMOSTRATIVO zaech zocht cheillaeh PRONOME RELATIVO cheashaer shae ('C) che che (forma posteriore) questo questa questi/queste

PRONOME INTERROGATIVO miy man chi? che cosa?

N.B.: la n di man ripristinata in via etimologica come per la l dell'articolo, la cui trascrizione potrebbe essere, in modo pi corrispondente alla grafia ebraica, mah. Tuttavia risulta, secondo me, di fatto pi pratico ripristinare la "n" etimologica e precisare che nel "sandi" sintattico la "n" di man si comporta quasi esattamente come la "l" dell'articolo hal. NOME esempi

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m. s. m.pl. m. d.

daobhaor debhaor-iym yaod-ayim

parola parole mani

f. s. beraok-aoh benedizione f. pl. beraok-owt benedizioni f. d. tseph-aot-ayim labbra suffisso tipico femminile -aoh (da -at) suffissi di femminili astratti: esempi: mishmaer-aet reichsh-iyt yald-uwt custodia principio giovent

La suffissazione comporta mutamenti nel vocalismo (indebolimenti): alcuni esempi: daobhaor gaodowl shomaer qaodowsh debhaor-iym gedowl-aoh shomer-iym qedowsh-iym

STATO COSTRUTTO Nelle lingue semitiche basta accostare due nomi per avere una relazione di genitivo: questa situazione viene chiamata "stato costrutto": la prima parola indebolisce, per "legarsi" alla seguente, il suo accento e si producono spesso indebolimenti vocalici e altri fenomeni: esempi: debhar hal maelaek = la parola del re dibherey hal maelaek = le parole del re beney Yitsraocheil = i figli di Israele suwsat hal maelaek = la cavalla del re CASI non esiste declinazione con casi in ebraico, dato che in pratica, essendo cadute le vocali finali, si sono perse le poche tracce di declinazione presenti nel protosemitico. Esiste un suffisso -aoh indicante moto a luogo hal bayet-aoh verso la casa. Si noti che in ebraico l'accusativo indicato dalla preposizione cheit (chaet) Altri casi sono pure indicati da preposizione: esempi: le min chim be etc. --> --> --> --> dativo ablativo compagnia stato

--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --TIPI DI PROPOSIZIONE a) proposizione verbale: quella che contiene un verbo. b) proposizione nominale: quella che non contiene verbo: noi vi immettiamo la copula (verbo essere) PRONOMI PERSONALI SUFFISSO a) dopo deisinenza vocalica: .y .kao .k .huw .hao .nuw .kaem .kaen .haem .haen io tu m. tu f. egli essa noi voi m. voi f. essi esse

b) dopo desinenza consonantica: .iy .ekao, .eik .ow, .aoh', .aekao .aok .eihuw .aehao io tu m. tu f. egli essa noi voi m. voi f. essi esse

.einuw .aonuw .kaem .kaen .aom, .aomow .aon

c) suffisso del nome plurale: -a.y -aey.kao -ayi.k -aoy.w, -aey.hao io tu m. tu f. egli essa noi voi m. voi f. essi esse

-ey.huw

-ey.nuw -ey.kaem -ey.kaen -ey.haem, -ey.mow -ey.haen

N.B.: la presenza dei suffissi pu indurre mutazioni vocaliche sulle parole che li precedono. NOMI "SEGOLATI" sono nomi di forma originaria

--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --qatvl, qitvl, qutvl: in genere assumono la forma qaetvael, qeitvael, qotvael e presentano vocalismi loro propri al plur., st. cs. etc. su cui quivi non insisto. NOMI IRREGOLARI tralascio quivi trattazione per brevit. AGGETTIVO esempio: tvowbh tvowbh-aoh tvowbh-iym tvowbh-owt buono buona buoni buone

-comparativo: ottenuto con prep.: metuwqiym min debhash dolci dal miele pi dolci del miele -superlativo: ottenuto in vari modi: esempi: - sup. relativi: ben.ow hal qaotvon il figlio suo il piccolo il figlio pi piccolo ketvon baonaoy.w il piccolo dei figli suoi il pi piccolo dei suoi figli hal yaophaoh b.al naoshiym la bella tra le donne la pi bella tra le donne - sup. assoluti: tvobhat marchaeh mechod bella di aspetto assai bellissima d'aspetto ghaomoq ghaomoq profondo profondo profondissimo qodaesh qaodaoshiym santo dei santi santissimo

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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --***NUMERALI E NUMERAZIONI VARIE*** cardinali femminili per nomi maschili assol. costr. chaekhaod chakhad shenyim sheney shelosh-aoh sheloshaet charbaogh-aoh charbaghat kheamissh-aoh kheamishaet shissh-aoh shishaet shibhgh-aoh shibhghat shemon-aoh shemonat tishgh-aoh tishghat gheatsaor-aoh gheaseraet chakhad ghaotsaor ghashetey gh. sheneym ghaotsaor sheney gh. shelosh-aoh ghaots. sheloshaet etc. maschili per nomi femminili assol. costr. chakhad chakhat shentyim shentey shaolosh shelosh charbagh charbagh khaoameish kheamish sheish shish shaebhagh shebhagh shemon-aeh shemonaeh teishagh tashagh ghaetsaer ghaetsaer chakhat ghaetsereih ghashetey gh. shentyim gh. shentey gh. shelosh-aoh gh. sh. etc.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

20 30 40 50 60 70 80 90 100 200 300 1000 2000 3000 4000 10.000

ghaetsor-iym shelosh-iym charbaogh-iym kheamissh-iym shissh-iym shibhgh-iym shemon-iym tishgh-iym meich-aoh mechat maochtyim shelosh meichowt chaelaeph chalpyim sheloshaet chealaophiym charbaghat chealaophiym gheatsaeraet chealaophiym o rebhaobhaoh 20.000 ghaetsriym chaelaeph o ribbotyim 100.000 mechat chaelaeph o meichaoh chaelaeph

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***AVVERBI*** consultare dizionari: ometto elenco. ***PREPOSIZIONI*** consultare dizionari: ometto elenco. Notare, tuttavia: be = in, ke = come, le = a; esempi di vocalizzazione: be shaolowm bi debhar b'iymey per bi yemey bae chaemaet ka cheariy lei'chmor per lae cheaemor esempi di unione coll'articolo hal (preposizioni articolate): b.al seiphaer b.ael ghaoriym N.B.: come l'articolo, be, ke, le sono uniti al termine cui si riferiscono nella scrittura in alfabeto ebraico, mentre nel sistema di scrittura qui proposto vengono separati per maggior chiarezza: volendo, tuttavia, potrebbero anche essere uniti al nome separandoli con un punto come si fatto nel caso dei pronomi suffisso.

***CONGIUNZIONI*** consultare dizionari: ometto elenco. Notare solo: we vocalizzato circa come be, ke, le. ***INTERIEZIONI*** consultare dizionari: ometto elenco.

***VERBO*** SPECCHIETTO SINOTTICO CONIUGAZIONE EBRAICA Giova a questo punto chiarire (forse sarebbe stato opportuno farlo anche prima) il concetto di radice in ebraico, concetto che vale anche per le lingue semitiche in genere. Sia per i nomi che per i verbi la radice che porta significato in genere TRILITTERE. Non da escludersi il fatto che molte radici trilittere possono essere di fatto detivate da radici bilitteri, ma qui badiamo al dato di fatto storico. In ebraico, in genere, tranne casi particolari, la radice trilittere ben individuabile. Questa caratteristica, tra l'altro, renderebbe pi conveniente scrivere le parole ebraiche, anche in trascrizione, con caratteri speciali, in modo che ad ogni suono corrisponda una sola lettera, perch, in tal caso, il trilitterismo, risulterebbe meglio evidente. Nella mia trascrizione ove si usano anche digrammi tale situazione pu non risultare, dal punto di vista grafico, a volte, meno evidente. Un fatto del genere succede gi nel caso del verbo-modello, non solo per la coniugazione, ma per enunciare in genere la radice in ebraico, che, presso i grammatici moderni il verbo

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qaotvaon = uccidere, le cui lettere radicali sono q tv n. Ora, come si vede, nella mia grafia il verbo potrebbe apparire come quadrilittero, ma si tratta, diciamo, di "farci l'abitudine". In ogni caso, per chiarezza, nel sistema di scrittura qui proposto, potr utilmente cos segnalarsi una radice: *q-tv-n. In particolare (prendendo come esempio questa radice), importante notare la seguente nomenclatura grammaticale: q tv n detta prima radicale detta seconda radicale detta terza radicale.

Notare inoltre che, rispetto alle lettere un verbo del tipo *q-tv-n pu essere detto di 1.ae qowph 2.ae tveyt 3.ae nuwn dicendo di primae qowph dicendo di secundae tveyt dicendo di tertiae nuwn

In ebraico in pratica i verbi non presentano forme composte con preposizioni: tuttavia attraverso le forme si riescono a moltiplicare di qualche po' i significati: inoltre le forme possono avere signicati passivi, riflessivi, causativi etc.: in breve, nell'ebraico le forme del verbo sono sette secon il seguente paradigma: 1.a 2.a 3.a 4.a 5.a 6.a 7.a qal ni-qtval qittveil quttval hi-qtviyl hao-qtval hit-qattveil normale rifl. o pass. intens. att. intens. pass. caus. att. caus. pass. intens. rifl.

N.B.: la grammatica tradizionale usa come verbo-paradigma paoghaol *p-gh-l

che, per semplicit, oggi non si usa perch ha comportamenti particolari nella coniugazione, in quanto 2.ae gh. VERBO FORTE FORMA QAL PERFETTO qaotval qaotvel-aoh qaotvl-tao qaotvl-te qaotvl-tiy qaotvel-uw uccise m. uccise f. uccidesti m. uccidesti f. uccisi uccisero

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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --qetval-tem qetval-ten qaotvl-nuw -stativi in "ei" kaobheid kaobhed-aoh kaobhd-tao kaobhd-te kaobhd-tiy kaobhed-uw kebhad-tem kebhad-ten kaobhd-nuw -stativi in "o" qaotvaon qaotven-aoh qaotvn-tao qaotvn-te qaotvn-tiy qaotven-uw qetvaon-tem qetvaon-ten qaotvn-nuw INFINITO ASSOLUTO qaotvown INFINTO COSTRUTTO qetvol nota con le --> li-qtvol = a scrivere che serve anche da gerundio INFINITO CON SUFFISSO qaotvl.iy = il mio uccidere FUTURO yi-qtvol ti-qtvol ti-qtvol ti-qtvel-iy chae-qtvol yi-qtvel-uw ti-qtvl-naoh ti-qtvel-uw ti-qtvl-naoh ni-qtvol uccider uccider ucciderai ucciderai uccider m. f. m. f. m. f. m. f. fu piccolo m. fu piccola f. fosti piccolo m. fosti piccola f. fui piccolo furono piccoli foste piccoli m. foste piccole f. fummo piccoli fu grave m. fu grave f. fosti grave m. fosti grave f. fui grave furono gravi foste gravi m. foste gravi f. fummo gravi uccideste m. uccideste f. uccidemmo

uccideranno uccideranno ucciderete ucciderete uccideremo

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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA ---

IMPERATIVO qtvol qitvel-iy qitvel-uw qetvl-naoh IMPERATIVO ENFATICO qaotvl-aoh COORTATIVO esempi: chae-shmer-aoh ne-dabber-aoh

uccidi uccidi uccidete uccidete

m. f. m. f.

uccidi

IUSSIVO per terze persone: abbreviazioni yaoquwm > yaoqom PARTICIPIO att.: qotveil o qowtveil qotvel-aoh o qtvelaet qotvel-iym qotvel-owt pass.: qaotvuwl qetuwl-aoh qetuwl-iym qetvuwl-owt PARTICIPIO VERABI STATIVI C' al suo posto un aggettivo verbale: kaobheid onorato qaotvon piccolo yaoreich timido ma talvolta esistono due forme shokein e shaokein PERFETTO DELLE VARIE FORME facilmente deducibili tranne che per hi-qtviyl hi-qtval hi-qtviyl-aoh hi-qtvl-tao hi-qtvl-te hi-qtvl-tiy hi-qtvyl-uw hi-qtval-tem hi-qtval-ten hi-qtvl-nuw fece fece facesti facesti feci fecero faceste faceste facemmo uccidere m. ucc. f. ucc. m. ucc. f. ucc. ucc. ucc. m. ucc. f. ucc.

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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --PARADIGMA DELLE 7 FORME AL FUTURO 1.a 2.a 3.a 4.a 5.a 6.a 7.a qal ni-qtval qittveil quttval hi-qtviyl hao-qtval hit-qattveil yi-qtvol yin-qaotveil ye-qattveil ye-quttval ya-qtviyl yao-qtval yit-qattveil niqtval yin-qaotveil tin-qaotveil tin-qaotveil tin-qaotvel-iy chaen-qaotveil yin-qaotvel-uw tin-qaotval-naoh tin-qaotvel-uw tin-qaotval-naoh nin-qaotveil

2.a qal 3 yi-qtvol ti-qtvol 2 ti-qtvol ti-qtvel-iy 1 chae-qtvol 3 yi-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 2 ti-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 3 ni-qtvol 3.a qal 3 yi-qtvol ti-qtvol 2 ti-qtvol ti-qtvel-iy 1 chae-qtvol 3 yi-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 2 ti-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 3 ni-qtvol 4.a qal 3 yi-qtvol ti-qtvol 2 ti-qtvol ti-qtvel-iy 1 chae-qtvol 3 yi-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 2 ti-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 3 ni-qtvol 5.a qal 3 yi-qtvol ti-qtvol 2 ti-qtvol ti-qtvel-iy 1 chae-qtvol 3 yi-qtvel-uw

qittveil ye-qattveil te-qattveil te-qattveil te-qattvel-iy chea-qattveil ye-qattvel-uw te-qattveil-naoh te-qattvel-uw te-qattveil-naoh ne-qattveil quttval ye-quttval te-quttval te-quttval te-quttvel-iy chea-quttval ye-quttvel-uw te-quttval-naoh te-quttvel-uw te-quttval-naoh ne-quttval hiqtviyl ya-qtviyl ta-qtviyl ta-qtviyl ta-qtviyl-iy cha-qtviyl ya-qtviyl-uw

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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --ti-qtvl-naoh 2 ti-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 3 ni-qtvol 6.a qal 3 yi-qtvol ti-qtvol 2 ti-qtvol ti-qtvel-iy 1 chae-qtvol 3 yi-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 2 ti-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 3 ni-qtvol 7.a qal 3 yi-qtvol ti-qtvol 2 ti-qtvol ti-qtvel-iy 1 chae-qtvol 3 yi-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 2 ti-qtvel-uw ti-qtvl-naoh 3 ni-qtvol ta-qtveil-naoh ta-qtviyl-uw ta-qtveil-naoh na-qtviyl haoqtval yao-qtval tao-qtval tao-qtval tao-qtvel-iy chao-qtval yao-qtvel-uw tao-qtval-naoh tao-qtvel-uw tao-qtval-naoh nao-qtval hitqattveil yit-qattveil tit-qattveil tit-qattveil tit-qattvel-iy chaet-qattveil yit-qattvel-uw tit-qattveil-naoh tit-qattvel-uw tit-qattveil-naoh nit-qattveil

Tralascio, per brevit, quivi l'esame delle forme per altri modi (imperativo etc.), in quanto le forme saranno analizzate di volta in volta nel lessico morfologico. WAW INVERSIVO Scambia i tempi nelle narrazioni. Esempi col perfetto (acc. verso fine): we-qaotval-ty uw-bhaonoh uw-qetval-ten Esempi col futuro (accento ritratto): wa-yyiktvol wa-yyaoqaom

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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --PRONOME ACCUSATIVO DOPO VERBO a) forme teoriche .niy .kao .ke .huw, .w .hao .nuw .kaem .(kaen) .m (.mow) .n me te m. te f. egli essa noi voi m. voi f. essi esse

a) forme dopo perfetto .aniy, .aoniy .ekao, .aekao, .aok .eik, .aek .aohuw, .ow .aoh' .aonuw .ekaem .(kaen) .aom, .am (.aomow) .aon, .an me te m. te f. egli essa noi voi m. voi f. essi esse

(N.B.: l'apostrofo dopo h indica il "mappiq" e significa che h non lettera quiescente) b) forme dopo futuro .einiy .ekao, .aekao, .aok .eik, .eihuw .eihao .einuw .ekaem .(ekaen) .eim (.eimow) .(ein) c) con n energico .aen.niy, .an.niy .aen.kao .(aen.k) .aen.huw, .aen.nuw .aen.naoh me te m. te f. egli essa me te m. te f. egli essa noi voi m. voi f. essi esse

L'aspetto del verbo subisce variazioni facilmente individuabili.

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--- SINOSSI GRAMMATICA EBRAICA --CLASSI VERBALI Nella pratica il verbo ebraico pu essere diviso in tre classi: a) forte b) forte gutturale c) debole. In particolare: i verbi forti in gutturale si distinguono in: 1.ae gutt. 2.ae gutt. 3.ae gutt. Quanto ai verbi deboli, si ha la seguente classificazione: 1.ae deb.: 1.ae ch 1.ae n 1.ae y 2.ae deb.: 2.ae w 2.ae y geminati 3.ae deb.: 3.ae ch 3.ae h Sia i verbi forti con gutturale che i verbi deboli presentano alterazioni nella coniugazione che li allontana, pi o meno, dalla coniugazione del verbo forte: non qui il caso di presentare, in questo breve panorama grammaticale, di presentarne le forme, che verranno segnalate e analizzate di volta in volta nell'ambito dei lessici morfologici di cui si possono corredare i brani, evidenziando i vari fenomeni fonetici che provocano le differenze rispetto alla coniugazione regolare.

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