CULTURA
il Giornale
Venerd 12 febbraio 2010
MISTERI Dopo la guerra lavor per i Servizi segreti e fond il circolo Urri, dalle finalit mai chiarite
cheologia e controguerriglia) non lo abbandoner mai. Ilpassato,soprattuttocertopassato,nonpassamai.EquandoPio Filippani Ronconi, ormai riconosciuto orientalista, nel 2000 inizia a collaborare con il Corriere della sera, i fantasmi nazisti riappaiono sullasuastrada:unlettore(laversione ufficiale, ma forse si tratta di ungiornalista interno)riporta alla luce via e-mail i trascorsi SS della celebre firma. il gennaio 2001. Sotto la direzione di Ferruccio de Bortoli, il komintern di redazione chiede la testa del nazista e del responsabiledellepagineculturali,Armando Torno(chegi loaveva chiamato a collaborare al Sole 24Ore insiemeaGeymonat,Fortini, Cases... senza alcun problema).PochimesiprimaPioFilippaniRonconiavevaricevutounalaurea honoriscausa aTriestecontrofirmata dal ministro dellIstruzionedelgovernoProdi,LuigiBerlinguer. Cos ricorder Pio Filippani Ronconila polemica che per giorni tenne banco sui giornali: Lacquabagna,ilfuocobrucia:ildharma, come lo chiamano gli indiani... sarebbe a dire che ognuno fa lecoseconimezzicheha.Cgente che striscia nel fango e non pu fare altro che inzaccherarti.
iceva Paul Valery che la vera educazione liberarsi da quella ricevuta, e se andiamo a guardarei dati snocciolati dallAssociazione Italiana Editori alla vigilia di Bolibr - festival di editoria dedicato a lettori giovani e giovanissimi che aprir tra due settimane a Bologna - la tentazione, purtroppo, quella di far incidere questa massima un po sovversiva, antiborghese e anarcoide, sullingresso di tutte le scuole elementari e medie. Che succede, dunque, di cos grave? Succede che la scuola italiana non riesce proprio a trasmettere agli alunni un desiderio dilettura che non sia posticcio e che sopravviva al di l del diploma di scuola media inferiore. I dati dellAie confermano, infatti, che dopo lultimo
anno di scuola dellobbligo per i ragazzi tutta una discesa nella non-lettura: da zero a 6 anni sono il 51,6 per cento i lettori di almeno un libro non scolastico nellarco di 12 mesi, dagli 11 ai 14 anni la percentuale sale al 64,7 per cento, e ci sarebbe da ben sperare se non ricomin-
LACUNE In molti istituti non ci sono strumenti minimi come la biblioteca. E i volumi proposti sono di scarsa qualit
ciasse subito a declinare verso il 58,8 per cento (per i lettori tra i 15 e i 17) per poi fareancoraunaltrotonfoal53,9percento per coloro che stanno tra i 18 e i 19 anni. Tutto a fronte di una media nazionale gi abbastanza deludente del 45 per cento. Riassumendo: se i ragazzi
non hanno particolari obblighi di pagella,quasinonleggononemmenoperpassatempo. Anzi, magari si rivolgono a internet o a interessi pi facili (e infatti dopolafine dellemedie inferiorila percentuale di chi naviga sul web si raddoppia). La scuola elementare - ci dice Antonio Monaco, coordinatore del gruppo di lavoro editoria per ragazzi dellAie ha la funzione di accompagnare i ragazzi alla lettura, ma la lettura una virt domestica. Si acquisisce in famiglia, la scuola rinforza soltanto questo imprinting iniziale. Accade tuttavia che da noi non lo rinforzi affatto, e per una ragione concretissima: mancano i libri. La biblioteca scolastica in Germania, FranciaoInghilterracosaassolutamenteordinaria. In Italia, a un alunno che finisca anzitempo il tema in classe, si consiglia di fare un disegno, perch non ci sono libri da prestargli. Quando ci sono, inve-
ce,sono pochie tuttiscelti in basea standardconformistichenontoccanolecorde interiori, singolarissime e quasi capricciose, di chi vuole leggere. Cos, li si priva del loro potenziale. A peggiorare le cose - ci dice PierdomenicoBaccalario,unodeinostripicelebri autori (sotto pseudonimo) di libri per ragazzi, tradotto in diciotto lingue ci pu essere il fatto che i libri consigliati agli alunni abbiano abbassato cos tanto lasticella della loro qualit da non permettereilsaltoversounaformadilettura pi complessa. Molti libri proposti a scuola non hanno pi quello spessore che la vera letteratura per ragazzi aveva, spessore che faceva crescere non solo il lettore, ma la persona nella sua totalit. Se si fa leggere agli studenti una produzione letteraria rimasticata, chiaro che dopo non rimane pi in loro nessuna passione per la lettura.