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FATTORI DI FRAGILITA’

SOCIALE DELLA POPOLAZIONE


GIOVANILE IN UN SISTEMA DI
POVERTA’
Progetto FORCE
Formazione congiunta alla legalità
REGIONE PUGLIA

Franco Ferrara- Presidenre Centro Studi Erasmo 1 29 luglio 2009


NEL NOSTRO MONDO
TUTTO CRESCE…..
 CRESCE LA MISERIA
 CRESCONO LE PAURE
 CRESCONO LE DISEGUAGLIANZE
 CRESCE LO SFRUTTAMENTO E
SPOLIAZIONE DEI PAESI RICCHI A
DANNO DEI PAESI PIU’ POVERI

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2 29 luglio 2009
L’OCCIDENTE IN CRISI
 CRESCE IL DEGRADO AMBIENTALE E
LA COMPETIZIONE DELLE RISORSE
NATURALI
 CRESCE LA CRIMINALITA’
INTERNAZIONALE
 CRESCONO L’ILLEGALITA’ E
L’IMPUNITA’

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3 29 luglio 2009
I TRAFFICI DELLA MORTE
 CRESCONO I TRAFFICI DI DROGA
 DI RIFIUTI TOSSICI
 DI ESSERI UMANI
 DI ARMI LEGGERE E PESANTI

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4 29 luglio 2009
LA GUERRA
 L’USO DELLA FORZA MILITARE E’
RITORNATA AL CENTRO DELLE
RELAZIONI POLITICHE
INTERNAZIONALI
 LA “GUERRA AL TERRORISMO”
PRODUCE NUOVI CONFLITTI

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5 29 luglio 2009
METTIAMO AL BANDO LA
MISERIA:
 LA MISERIA E’ PIU’ CRUDELE DELLE
INGIUSTIZIE
 I POVERI SONO LA MAGGIORANZA
SULLA TERRA E LA MISERIA LI
UCCIDE IN OGNI ISTANTE

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6 29 luglio 2009
COS’E’ UN SISTEMA DI
POVERTA’ STRUTTURALE
 E’ FAME – E’ VIVERE SENZA UN
TETTO – ESSERE AMMALATI E NON
RIUSCIRE A ESSERE CURATO – NON
ANDARE A SCUOLA-NON SAPER
LEGGERE E SCRIVERE- NON AVERE
UN LAVORO-PAURA DEL FUTURO-
VIVERE GIORNO PER GIORNO.

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7 29 luglio 2009
IN UNA SOCIETA’ RICCA LA
POVERTA’ E’:
 PERDERE UN FIGLIO PER
L’INDIFFERENZA SOCIALE
 NON AVERE VOCE
 MANCANZA DI LIBERTA’
 LA POVERTA’ E’ UNA SITUAZIONE
DA CUI LA GENTE VUOLE EVADERE E
NON PUO’
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8 29 luglio 2009
MA COS’E’ LA POVERTA’
 DI 6 MILIARDI DI ABITANTI DEL
PIANETA 2,8 MILIARDI HANNO MENO
DI 2 EURO AL GIORNO PER
SOPRAVVIVERE E 1,2 MILIARDI
MENO DI 1 EURO.
 MA LA POVERTA’ NON E’ SOLO
MANCANZA DI SOLDI

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9 29 luglio 2009
DEFINIZIONE POVERTA’
ISTAT.1
 SPESA MEDIA FAMILIARE
 Al netto spese per manutenzione
straordinaria delle abitazioni, dei
premi pagati per assicurazioni vita e
rendite vitalizie, rate di mutui e
restituzione di prestiti

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10 29 luglio 2009
DEFINIZIONE POVERTA’
ISTAT.2
 SPESA MEDIA PRO CAPITE

 Si ottiene dividendo la spesa totale


per consumi delle famiglie per il
totale dei componenti

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11 29 luglio 2009
DEFINIZIONE POVERTA’
ISTAT.3
 SOGLIA POVERTA’ RELATIVA
Per una famiglia di due componenti è pari
alla spesa media pro capite nel Paese. Nel
2004 questa soglia ammontava a 918,98
euro mensili
+5,2 (2003); Famiglie in situazione di
povertà: 2.674.000 (2004) pari all’11%
delle famiglie residenti; pari 7.588.000
(13,2 dell’intera popolazione).
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12 29 luglio 2009
DEFINIZIONE POVERTA’
ISTAT.4
SOGLIA DI POVERTA’ ASSOLUTA
Basata sul valore monetario di un
paniere di beni e servizi essenziali,
aggiornato ogni anno tenendo conto
della variazione dei prezzi al
consumo.

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13 29 luglio 2009
I VOLTI DEI POVERI
 POVERTA’ E’ L’UMILIAZIONE PIU’
PROFONDA DI ESSERE DIPENDEN TI
DA ALTRI, DI ESSERE OBBLIGATI AD
ACCETTARE OFFESE, VIOLAZIONI,
DISPREZZO E TROVARE
INDIFFERENZA QUANDO SI CERCA
AIUTO.

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14 29 luglio 2009
LA POVERTA’ LIMITA LA
VITA
 LA VITA PUO’ ESSERE ACCORCIATA.
PUO’ ESSERE RESA DIFFICILE,
DOLOROSA, PRIVATA DELLA
DIGNITA’ E DELLA FIDUCIA

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15 29 luglio 2009
I DATI
 24.000 PERSONE MUOIONO OGNI
GIORNO PER FAME O CAUSE AD
ESSA CORRELATA
 10% DEI BAMBINI CHE VIVONO IN
PAESI SENZA SVILUPPO MUOIONO
PRIMA DI AVER COMPIUTO 5 ANNI

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16 29 luglio 2009
Jean de La Bruyère
 SE LA POVERTA’ E’ LA MADRE DEI
DELITTI, LO SCARSO INGEGNO NE E’
IL PADRE”
 AMPLIARE L’APPROCCIO ALLA
POVERTA’ NON PIU’ LIMITATO ALLA
COSTATAZIONE DI BASSI REDDITI

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17 29 luglio 2009
17 OTTOBRE

 GIORNATA
INTERNAZIONALE PER LO
SRADICAMENTO DELLA
POVERTA’

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18 29 luglio 2009
AMARTYA SEN
Premio Nobel per
l’economia
 LA POVERTA’ NON SI PUO’
MISURARE SOLO ATTRAVERSO LA
CRESCITA DEL PIL MA CHE DEVE
PARTIRE DALLO SVILUPPO DELLA
LIBERTA’.
 “ Parlo della vita della gente”

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19 29 luglio 2009
DEFINIZIONE di Don Luigi
Di Liegro dell’esclusione
sociale:
 “dai beni essenziali come casa
lavoro,…da quel rispetto che ogni
essere umano merita
indipendentemente dal suo credo e
dal suo colore o dalla sua
ricchezza..e dalle gioie ordinarie
della vita ordinaria in periferie senza
servizi, senza socialità, senza
occasioni di scambio o crescita
culturale.”
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20 29 luglio 2009
PERCHE’ LE DIFFICOLTA’
DI TROVARE LE PAROLE
 POVERTA’ VECCHIE E NUOVE-
RELATIVE- ASSOLUTE-ESTREME-
MARGINALITA’-INSICUREZZA-
ESCLUSIONE SOCIALE-
VULNERABILITA’-SRADICAMENTO-
BARBONISMO-DISAGIO-RISCHIO-
SVANTAGGIO…….

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21 29 luglio 2009
LA REALTA’ DELLA
POVERTA’
 LE PERSONE PERDUTE SONO
SEMPRE PERDENTI, I DISAGI SONO
NASCOSTI PER PUDORE ED
IGNORANZA PIU’ NUMEROSI DI
QUELLI CHE APPRODONO AI
CANCELLI APERTI DALLE
ISTITUZIONI E ONG

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22 29 luglio 2009
LA MULDIMENSIONALITA’
 INCOGRUENZE DELLA
CONOSCENZA:
 DALLA SCOMPOSIZIONE DEI
BISOGNI
 ALL’EMERSO SI AGGIUNGE IL
SOMMERSO
 IL DISAGIO SCHE SFUGGE AD OGNI
RILEVAZIONE 23
Franco Ferrara- Presidenre Centro Studi Erasmo 29 luglio 2009
SENZA CONOSCENZA
 DIFFICOLTA’ DI INCONTRARE:
 RAGAZZI AI SEMAFORI
 RAGAZZE DI STRADA
 IL SOVRAINDEBITAMENTO DELLE
FAMIGLIE (RIMANDA AD ALTRI
PROBLEMI SOCIALI)
 GLI INSOLVENTI

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24 29 luglio 2009
LE DIFFICOLTA’ DI
LETTURA
 LE CITTA’ SONO DIVENTATE
ILLEGIBILI E INDECIFRABILI PERCHE’
LE INFORMAZIONI CHE CI
PERMETTONO DI DESCRIVERLA NON
HANNO SEGUITO IL CAMBIAMENTO E
CONTINUANO A RIFLETTERE UNA
REALTA’ CHE NON ESISTE PIU’
(Sgritta, 2005)
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25 29 luglio 2009
LE PROCEDURE SI
INVECCHIANO, I PROBLEMI
NO, LE SOLUZIONI
ATTENDONO
 I DATI STATISTICI O NON ESISTONO
O SI INVECCHIANO VELOCEMENTE
 LA PERMANENZA DELLA
FRAMMENTAZIONE
 SI RIVOLUZIONANO I SISTEMI SENZA
TENERE CONTO DELLE “GAMBE”
 PROGETTAZIONE/GESTIONE
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26 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 DEFINIZIONE APPARE PER LA PRIMA
VOLTA NEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 19
DICEMBRE DEL 1984:
 “PER POVERI SI INTENDONO LE PERSONE,
LE FAMIGLIE I GRUPPI DI PERSONE CHE
HANNO RISORSE (MATERIALI, CULTURALI
E SOCIALI) COSI’ LIMITATE DA ESSERE
ESLCUSE DAL LIVELLO MINIMALE
RICONOSCIUTE COME ACCETTABILE”

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27 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA

 PROGRAMMI COMUNITARI:
 POVERTA’ I E II DEGLI ANNI ’90 MA
SENZA RADICAMENTO NEGLI STATI
MEMBRI

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28 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA

 TRATTATO DI AMESTERDAN (1997)


ENTRATO IN VIGORE IL 1.1.1999
 LA POVERTA’ E L’ESCLUSIONE
SOCIALE SI EUROPEIZZANO

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29 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 ART.136 DEL TRATTATO SANCISCE
LA COMPETENZA DELLA COMUNITA’
EUROPEA E DEGLI STATI MEMBRI E
RENDE VINCOLANTI GLI OBIETTIVI
della Carta Sociale Europea (1961) e
della Carta Comunitaria dei diritti
sociali fondamentali (1989).

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30 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 ART.137 PREVEDE CHE IL
CONSIGLIO EUROPEO PUO’
RINFORZARE L’ADOZIONE DI
DIRETTIVE PER CAMPI PRECISI DI
AZIONE E MISURE AD HOC PER
CONTRASTARE L’ESCLUSIONE
SOCIALE.
 LA LOTTA ALLA POVERTA’ E’
EUROPEA
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31 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 CON IL COSIGLIO EUROPEO DI LISBONA
(2000) VIENE SANCITO “LO
SRADICAMERNTO COMPLETO DELLA
POVERTA’ NELLA LOGICA DI UNA
CRESCITA ECONOMICA
DURATURA,ACCCOMPAGNATA DAL
MIGLIORAMENTO QUANTITATIVO E
QUALITATIVO DELL’IMPIEGO E DI UNA
GRANDE COESIONE SOCIALE
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32 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 SI DECIDE ANCHE IL “METODO DEL
COORDINAMENTO APERTO” (M.O.C.):
 DEF. OBIETTIVI E AGENDA
 TRADUZIONE OB. IN POLITICHE NAZIONALI
 DEFINIZIONE INDICATORI
 PARTECIPAZIONE ATTIVA DI TUTTI GLI
ATTORI

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33 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE
ALL’OCCUPAZIONE E L’ACCESSO DI
TUTTI ALLE RISORSE, AI DIRITTI, AI
BENI E SERVIZI
 PREVENIRE I RISCHI
DELL’ESCLUSIONE
 INTERVENIRE A FAVORE DEI PIU’
VULNERABILI
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34 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 OGNI STATO MEMBRO HA
L’OBBLIGO DI TRADURRE LE
INDICAZIONI IN “PIANI DI AZIONE
NAZIONALI” (PAN) DI LOTTA
CONTRO LA POVERTA’ E
L’ESCLUSIONE SOCIALE.
 ABBIAMO 2 PIANI 2001-2003 E
2003-2005
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35 29 luglio 2009
LA POVERTA’ E L’EUROPA
 CARATTERE DI INTERVENTI
STRUTTURALI
 POSITIVITA’ DEL PRIMO PIANO
CARATTERIZZATI PIU’ DALL’ANALISI
CHE DALLE POLITICHE COME
RISPOSTA
 RUOLO DELLA LEGGE N.328/2000

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36 29 luglio 2009
I 18 INDICATORI DI
LAEKEN-(DIC. 2001).1
 INDICATORI PRIMARI
1.Tasso dei bassi redditi dopo i
trasferimenti con una soglia di
povertà fissa al 60% del reddito
medio (con ripartizione per sesso,
età, stato professionale più
frequente, tipo di menàge e regime
di occupazione
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37 29 luglio 2009
I 18 INDICATORI DI
LAEKEN-(DIC. 2001).2
2. Distribuzione dei redditi (ratio dei
quintili dei redditi)
3.Persistenza dei redditi bassi
4.Stato mediano dei redditi bassi
5. Coesione regionale
6. Tasso di disoccupazione di lunga
durata
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38 29 luglio 2009
I 18 INDICATORI DI
LAEKEN-(DIC. 2001).3
7.Persone che vivono in nuclei familiari
senza lavoro
8. Giovani che abbandonano
prematuramente la scuola e non
proseguono i loro studi o qualunque
formazione
9. Speranza di vita
10 Autopercezione dello stato di salute

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39 29 luglio 2009
I 18 INDICATORI DI
LAEKEN-(DIC. 2001).4
 INDICATORI SECONDARI
2. Ripartizione da una parte e
dall’altra della soglia fissata al 60%
dei bassi redditi
3. Tasso dei bassi redditi stabilito ad
un momento dato “t”

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40 29 luglio 2009
I 18 INDICATORI DI
LAEKEN-(DIC. 2001).5
3. Tasso dei bassi redditi prima dei
trasferimenti monetari
4. Distribuzione del reddito
(coefficiente Gini)
5. Persistenza del basso reddito (sulla
base del 50% del reddito medio)

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41 29 luglio 2009
I 18 INDICATORI DI
LAEKEN-(DIC. 2001).6
6.Parte della disoccupazione di lunga
durata
7. Tasso di disoccupazione di
“lunghissima durata” (oltre due
anni)
8.Persone con basso livello di studi
(Indicatori recepiti dal Comitato della
protezione sociale) 42
Franco Ferrara- Presidenre Centro Studi Erasmo 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 REDDITO
 Percentuale delle persone che
vivono permanentemente sotto la
soglia di povertà
 Percentuale delle persone che
escono e poi rientrano nella
categoria per un tempo determinato

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43 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 Percentuale delle persone
beneficiarie del Reddito Minimo
durante un certo numero di anni
 Numero delle persone che passano
da uno stato di disoccupazione a
quello della solidarietà

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44 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 Percentuale delle famiglie con debiti
uguali o superiori al loro reddito
 Reddito disponibile dopo le spese
per la casa
 Protezione sociale: numero dei
passi necessari per ottenere una
prestazione, condizionabilità delle
prestazioni e tasso di
dequalificazione
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45 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 OCCUPAZIONE
 Contratti a tempo determinato, contratti
interinali e a part time
 Numero di persone che non possono
accedere ad un lavoro per la cura dei figli
o per problemi di mobilità
 Tasso di disoccupazione dei giovani di
origine straniera
 Tasso di accesso a una formazione di
qualità
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46 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 ALLOGGIO
 Numero di persone senza tetto
 Numero delle persone che vivono in
altre condizioni di precarietà
 Persone non soddisfatte della loro
sistemazione

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47 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 Tempi medi di attesa per avere un
accesso reale a un alloggio di qualità;
influenza dell’origine nazionale/ettnica sui
tempi di attesa
 Numero di unità alloggi disponbili a basso
prezzo, in rapporto al numero delle
persone che vivono sulla o sotto la soglia
di povertà
 Costi dell’alloggio in rapporto ai redditi
familiari
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48 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 SALUTE
 Numero dei servizi di buona qualità in
rapporto al numero di abitanti
 Tempo necessario per ricevere questi
servizi
 Tasso di non utilizzazione per ragioni
finanziarie
 Frequenza delle visite mediche delle
persone che vivono in povertà, in rapporto
alla
Franco media
Ferrara- Presidenredelle visite
Centro Studi Erasmo
49 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 ISTRUZIONE
 Numero delle persone di 18 anni non
qualificati e aventi abbandonato la scuola
 Frequenza delle visite dei genitori agli
insegnanti
 Numero dei corsi di formazione per
disoccupati, in rapporto al numero dei
disoccupati
 Numero delle persone a basso reddito
senza competenze in materia informatica,
senza
Franco patente
Ferrara- Presidenre Centro di
Studiguida,
Erasmo ecc.50
in relazione
29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 Tasso di persone a bassa scolarità
con scarse capacità di calcolo
 Offerte di istruzione prescolare
 Proporzione della popolazione in età
compresa tra i 18 e 59/64 anni che
hanno un titolo di studio inferiore al
secondario o meno ancora

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51 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 Proporzione dei lavoratori
scoraggiati e proporzione della
popolazione non impiegata in
termini percentuali rispetto all’intera
popolazione, di età compresa tra i
18 e i 59 anni, escluse le persone
che frequentano la scuola o corsi di
formazione a tempo pieno.
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52 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 PARTECIPAZIONE E IDENTITA’
 Percentuale della popolazione sotto
la soglia di povertà aderenti (o in
relazione con) ad un club sportivo,
un associazione culturale, un
sindacato, una rete, un associazione
di consumatori o di utilizzatori dei
servizi, di un organizzazione locale

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53 29 luglio 2009
INDICATORI CHIAVE DI
ESCLUSIONE SOCIALE
 Esistenza nelle vicinanze dei servizi
sociali (medico, ospedale, sostegno
legale, mediatore dei debiti..)
 Violenza domestica e il suo impatto
sulla povertà e l’esclusione sociale

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54 29 luglio 2009
INDICATORI…per farne
che?

 NON SERVE A NULLA SVENTOLARE


“BUONE PRATICHE” SE ESSE NON
POSSONO ESSERE VALIDATE DA
UN’ANALISI DEL LORO IMPATTO
REALE

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55 29 luglio 2009
L’ESPERIENZA AL CENTRO
DELLE CIFRE

 LE PERSONE IN STATO DI POVERTà


NON METTONO AVANTI LE STESSE
PRIORITA’ DEGLI ESPERTI ; SONO
PIU’ COLPITI DALL’OFFESA ALLA
LORO DIGNITA’ E ALLO LORO
LIBERTA’

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56 29 luglio 2009
LE SFIDE DELLA
MARGINALITA’ ESTREMA
 CHE FARE DI QUELLI CHE NON
HANNO VOGLIA DI FARE NIENTE E
NON SANNO FARE NIENTE?
 Cfr. Federico Bonadonna, Il nome
del barbone, Derive e Approdi, 2005

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57 29 luglio 2009
LA NOSTRA AGENDA.1
 17 OTTOBRE – LO SRADICAMENTO
 L’EUROPA
 IL PAN
 LE REGIONI-I COMUNI
 LE BUONE PRASSI
 IL REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO
 POVERTA’ E….LMN (LAST MINUTE
MARKET)
 POVERTA’ AL FEMMINILE
 I BARBONI SENZA NOMI
Franco Ferrara- Presidenre Centro Studi Erasmo
58 29 luglio 2009
LA NOSTRA AGENDA.2
 L’ACCOGLIENZA DISCRETA
 LA LETTERATURA
 LE RETI E LA POVERTA’
 STUDI E RICERCHE/OSSERVATORI
 LE “BUONE PRASSI”
 I GIORNALI DI STRADA
 I CENTRI DI DOCUMENTAZIONE
 L’UNIVERSITA’ DELLA STRADA
GRAZIE
DELL’ATTENZIONE
Franco Ferrara- Presidenre Centro Studi Erasmo
59 29 luglio 2009

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