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Madame Bovary e Anna Karenina: la singolare vita di due donne.

Longo Vincenzo

Madame Bovary e Anna Karenina: la singolare vita di due donne.

La lettura, come strumento conoscitivo fornisce alluomo lunica via di fuga dalla sua quotidianit. Emma Bovary e Anna Karenina, risultano essere i casi pi evidenti di come, affrante dalla monotonia e dalla disarmonia della vita umana, la lettura abbia attuato in esse un processo conoscitivo, nonch formativo conducendole verso il raggiungimento della cosiddetta Bildung.

Nei capitoli incipitari di entrambi i romans, le protagoniste si vedono costrette ad intraprendere dei percorsi, attraverso ardue scelte nella loro irrazionalit funzionali allo sviluppo diegetico, nonch alla loro stessa esistenza. Il disgregarsi delle loro vite percepibile sin dalle prime pagine, per tale ragione le eroine cercano di vivere i loro sogni e le loro fantasie represse attraverso la lettura. Da qui limportanza della formazione che accomuna le protagoniste, e ne consegue la loro impossibilit di agire allinterno di un reticolo sociale soffocante e reprimente.

Dunque se da un lato la lettura svolge una funzione formativa, da un altro si oppone in rapporto disarmonico alla stessa vita delle protagoniste, ponendo loro ai margini del

mondo, lo stesso mondo che le ha create, senza possibilit alcuna di agire secondo ratio. E proprio la perdita di questultima da parte di Anna ed Emma che le indurr alla rovina. Sfogliando le prime pagine del macrotesto flaubertiano, possibile vedere Emma, come una donna determinata, fautrice del suo stesso destino. La sua relazione con Rudolphe vede il suo fulfilment pi concreto, nel momento precipuo in cui, Emma decide di assecondare appieno le sue fantasie, scappando dalla routine familiare e da suo marito Charles. Non un caso che, loriginalit di Flaubert risieda proprio nella sua capacit di generare una diegesi crescente, graduale, nonch dinamica, di pari passo alle fantasie della sua eroina. Questa libidine che la render vittima, non che il prodotto delle sue debilitanti avventure intraprese nella sua mente. Avventure forgiate dalle sue stesse letture, colme di relazioni amorose, amanti, femmes, uccisioni quotidiane, cavalli indotti alla morte in ogni pagina, tetre foreste, cuori palpitanti, gemiti, pianti, lacrime e baci, chiari di luna, gentiluomini coraggiosi come leoni, dalla nobilt danimo, virtuosi come nessuno e sempre pronti ad asciugar fiumi di lacrime. Sar la stessa deludente esperienza amorosa, il suo matrimonio con Charles, ad indurre Emma ad isolarsi nei suoi libri, nelle sue storie, fantasticando in modo irreale.

Sebbene il suo inizio disarmonico prefiguri e anticipi in qualche modo la tragedia della sua eroina, Anna Karenina viene presentata da Tolstoj come una donna brillante ed energica, paragone della virt, donna a capo del proprio destino. Il suo personaggio venne pi volte

rivisto da parte dellautore, fin quando Tolstoj non riusc nel suo intento di rappresentare la tenerezza e la dolcezza oltre che le contraddizioni della sua eroina.

In uno dei primi capitoli del romanzo, Anna sembra difatti soddisfare esaustivamente le speranze suscitate in Tolstoj, quando riesce a recuperare il matrimonio tra Dolly e Stepan Arkad'i (Stiva). Ma Anna cos come Emma pecca nel suo modo di ragionare, non si accontenta della quotidianit e realizza quanto la vita umana sia effimera: il suo matrimonio con Karenin, le feste dellalta societ, e la sua vita domestica. Lutopia amorosa di Anna e la visione romantica della vita che ne consegue, la stessa sulla quale fantastica Emma attraverso la lettura dei suoi libri. Anna legge e comprende ogni cosa, ma non trova alcun piacere in esso, le sue storie non influenzano affatto il pensiero e le vite altrui. Ella desidera tenere e fare sue le sue storie, egoisticamente. Per dirla con Barthes, essa attua un processo di decodifica della realt attraverso il modello primario delle sue storie. Le sue eroine, diventano un modello da perseguire ed per questo motivo che si prefigura in Anna una bivalenza, che sottolinea e alimenta la sua contraddittoriet come personaggio, oltre che come donna. Tolstoj mostra la grandissima abilit di scavare affondo dellanimo umano, di mettere a nudo la sua eroina con i suoi pregi e difetti , senza minimamente preoccuparsi dellesito o del moral response. Lutopia amorosa come paradigma centrale dellopera, inevitabilmente mette in luce il romanticismo di Anna che tenta invano di fare delle sue fantasie, del pragmatismo. per questa ragione che la sua

relazione amorosa con il conte Vronskij rappresenter non solo una distopia del reale, ma anche il vero turning point dellopera stessa.

Cos come per Emma, le sue scelte scaturiscono dalla sua impulsivit. Sia Anna che Emma possiedono difetti che inducono loro a percepire il mondo in modo fantastico, cos che quando una delle loro fantasie va in frantumi, esse provvedono a ricrearne subito una nuova vivendo le loro vite attraverso i libri che leggono.

I libri permettono a Emma Bovary di isolarsi e allontanarsi dalla sua vita in frantumi. Questi le permettono di realizzare i suoi sogni damore, relazioni, e cavalieri; fino alla distruzione del suo matrimonio con Charles. Lesperienza a La Vaubyessard diviene per Emma la fonte di unassurda fantasia, affermandosi cos nella sua mente lidea che il mondo rappresentato nei romanzi che legge, ci che effettivamente . Ma quello di cui parla Emma, un mondo diverso, irreale, fuori dalle norme sociali, essenzialmente un mondo altro.

Ella divora le pagine dei suoi libri, senza saltare parola alcuna, dando enfasi e importanza ad ogni lessema presente nel testo, spaziando da notti al teatro, corse di cavalli e soires. Ella conosce i vestiti allultima moda e gli indirizzi di ogni nuovo sarto, in giorni in cui si va al Bois o allOpera. Ecco come, si prefigura nel testo flaubertiano, il paradigma dellassurdit assoluta da parte di Emma e la sua ossessione per la lettura. Mentre vive la sua vita nel piccolo villaggio francese, nello stesso momento, nelle sue pi contorte fantasie, Emma sta vivendo la vita di un parigino. Da qui anche, limportanza della

topologia, una minuziosa cura dei dettagli caratterizzanti i luoghi, queste spazialit interne ed esterne, che inducono il lettore talvolta in confusione, nel passare da un luogo ad un altro, il tutto con grande maestria da parte dello stesso autore francese.

Linfluenza delle storie narrate nei suoi libri, incidono e traggono in inganno Emma a tal punto da determinare la diegesi stessa. A ben guardare, la sua relazione con Leon viene intrapresa parzialmente per assecondare le fantasie dei romanzi che legge. Il suo continuo distacco dalla realt, la rende incapace di intraprendere decisioni razionali, come dimostra lo sperpero di denaro per laffitto di una stanza per il rendez-vous con il suo amante.

Per dirla alla Dickens, le sue grandi speranze per Leon, saranno ancora una volta deluse dal tradimento di questultimo nei suoi confronti, che metteranno in evidenzia la debolezza delleroina e il suo arrendersi dinanzi a tale situazione. Da qui, il suo divenire osservatrice delle conseguenze delle proprie azioni. E come le sue eroine, anche Emma vedr, infine, nel suicidio il suo disegno ultimo, lunica sua salvezza.

Anche in Anna Karenina come in Madame Bovary, i romanzi risulteranno la soluzione allinfelice condizione umana. Anna colpevole per aver abbandonato Seryohza e ripugnata dalla stessa societ, si isola nella lettura, affinch questa fornisca una vita fantasiosa, diversa, una realt altra, rispetto alla sua decadente vita. Questo, viene alimentato dalla tortuosa relazione con il conte Vronskij e dalla loro avventura in Italia, presso una delle residenze pi belle del Paese. Anche l, difatti, Anna avvertir un senso di disorientamento e solitudine, che cercher di combattere attraverso la cura del suo apparire. E possibile, a

questo punto, attraverso unacuta analisi dellopera, tracciare in essa la linea guida del romanzo che si muove attraverso il paradigma del disordine-ordine-disordine.

La sua relazione con Vronskij peggiora sempre pi con lo scorrere del tempo, ed Anna ferma, inerme, incapace di agire, proprio come Emma, intrappolata nelle suo immaginario in netto contrasto con la realt. Quasi come se questa distorsione del reale divenga una sorta di palliativo, qualcosa che lenisca la grande disarmonia che caratterizza la sua vita. Tuttavia, possibile percepire in entrambe le protagoniste, Emma e Anna, una consapevolezza di fondo, e sar proprio il loro essere al corrente della realt delle loro vite, che le indurr al suicidio come soluzione ultima al loro spleen, terribilmente espresso nellaccezione baudelairiana.

Come osserva Vladimir Nabokov, Emma ed Anna giungono alla conclusione unica che il suicidio lunica opzione aperta ad esse come mezzo decisionale per le loro stesse esistenze1 Da qui, limportanza della morte, momento solenne non solo come possibilit ultima di redenzione e momento introspettivo di autoanalisi, ma anche come simbolo di libert, quella libert affannosamente ricercata allinterno di una societ troppo rigida e legata alle sue convenzioni.

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1. Nabokov, Vladimir. Gustave Flaubert: Madame Bovary. Lectures on Literature. Ed. Fredson Bowers. New York: Harcourt , Brace, Jovanovich, 1980. 125-178

Sar la stessa lettura ad offrire ad Emma e Anna una distorsione del reale, inducendole al rifiuto dei quotidiani piaceri della vita. Anna Karenina e Madame Bovary sono romanzi incentrati sul pericolo della lettura. Sono romanzi intramontabili, che esaltano unestrema modernit, inaugurando una nuova concezione della donna, tipica del secolo, lasciando la questione a tuttoggi aperta ad altrettante realt dinamiche..

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