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Considerazioni sul divorzio In occasione delle discussioni sull'introduzion^del divorzio in Italia, le quali hanno dato luogo al referendum in corso,

vi chi ci ha chiesto che cosa si debba pensare in proposito dal punto di vista tradizionale. A dire il vero, su questo soggetto ci siamo espressi gi pi di una volta, segnatamente in un capitolo del libro, recentemente riedito, Cavalcare la Tigre. Tuttavia per comodit possiamo riassumere le idee essenziali. Anzitutto la questione prenderebbe una notevole estensione se ci si dovesse ri erire alla !tradizionalit! in senso generale, ossia con ri erimento alle diverse societ e civilt che hanno o hanno avuto una impronta !tradizionale!, e per ci" stesso un ondo spirituale e sacrale. #a evidente che conviene, qui, esaminare il problema soltanto per quel che riguarda l'Italia considerando sia la !tradizionalit! nella sua orma predominante in tale $aese, che soprattutto cattolica, sia ci" che pu" ri erirsi a valori non legati alle limitazioni di essa. Il problema da a rontare richiede che prima se ne precisino altri due% anzi tutto quello della amiglia come idea o ideale, poi quello della amiglia nella sua attualit, nell'una o nell'altra situazione storica. $er quel che riguarda il secondo punto, inutile nascondersi il atto che oggi ci si trova in un periodo di una pi o meno pronunciata dissoluzione delle strutture sociali, strutture che, peraltro, gi da tempo hanno presentato un carattere non tanto !tradizionale! nel senso pi rigoroso, quanto prevalentemente borghese. &ra i processi che hanno portato o stanno portando a tale dissoluzione, alcuni sono da ritenersi irreversibili. Il matrimonio 'e con esso la amiglia(, quindi il divorzio viene escluso 'a parte i casi eccezionali di annullamento del matrimonio( dal cattolicesimo in quanto esso gli ha con erito il carattere di un sacramento. )uesto carattere, a dire il vero, non originario. *elle origini del cristianesimo tutto si riduceva a poco pi di una !benedizione!, e il ripudio non era escluso. +ol de inirsi della dottrina cattolica dei sacramenti, anche il matrimonio venne considerato come tale. ,i noti che per designarlo talvolta il termine usato u addirittura !mistero! - myslerium, non senza relazione col termine teleion gi usato in .recia con una relazione ad una concezione iniziatica dell'uomo con la donna quale imagine del ieros gamos 'nozze divine(. $er" la situazione in/ col presentarsi cos/, che lo s orzo del cattolicesimo di sacralizzare il pro ano 'nel presente caso, il matrimonio come atto naturalistico( ebbe per conseguenza una pro anazione del sacro. )uesto non il solo caso in cui nel cattolicesimo si avuto un tale capovolgimento, per via di una specie di democratizzazione. In e etti, il matrimonio reso sacro da un rito tale, in via di principio, da vincolare nel pro ondo due esseri tanto da rendere indissolubile l'unione, avrebbe dovuto essere concepito soltanto su un piano superiore, non per una qualsiasi coppietta incapace, in genere, di una dedizione o tensione quasi eroica e superindividuale. +i" stava naturalmente in relazione con l'idea tradizionale della amiglia. 0bbene, questo matrimonio-rito u invece ammesso, anzi alla ine u imposto, per qualsiasi unione, con una evidente e inevitabile caduta di livello, il sacramento cessando di essere tale nel suo senso pi pro ondo 'di sacro mistero( e assumendo invece una mera unzionalit sociale terre--terre: quella di ra orzare e tutelare ima realt temporale, di proteggere l'unit di una amiglia, qualunque essa sia, prescindendo dalle sue particolari situazioni, quindi anche dall'eventualit che si osse usato il matrimonio religioso soltanto per con ormismo sociale. #a questo appunto un pro anare il sacro. In base a tali considerazioni, anche il problema del divorzio pu" essere adeguatamente inquadrato, per quel che riguarda i nostri tempi. 1 inutile sottolineare che in essi la amiglia di tipo tradizionale quasi del tutto scomparsa, quindi sono anche venuti meno alcuni dei presupposti spirituali per via dei quali il divorzio poteva apparire inconcepibile, se non pure blas emo. .li antidivorzisti ad oltranza, pertanto, vogliono mantenere r/gidamente la indissolubilit anche quando una amiglia gi attualmente dissolta, quando sconvolta da dissidi, quando in essa vige solo by apatia, sopportazione, indi erenza, se non pure peggio, prevalendo 2Digitized orze centri ughe. A tanto essi possono essere giusti icati soltanto da considerazioni empiriche, non da un punto di vista realistico, esistenziale e, insieme, spirituale. 23itto si riduce ad una arti iciale costrizione. Istituendo il divorzio, viene o erta una possibilit. 0videntemente non sarebbero i cattolici tradizionalisti e osservanti a arne uso, quindi essi non dovrebbero avere interesse alcuno alla corrispondente polemica. ,ussistono solamente le di icolt relative alle clausole del +oncordato 'che, peraltro, sembra si voglia ridimensionare o aggiornare(. In vista di esse, ci si dovrebbe regolare con preveggenza.

4iteniamo che a tale riguardo la soluzione migliore sarebbe o erta dalla dualit del matrimonio religioso 'matrimonio-sacramento( e matrimonio civile. ,uperando l'accennata pro anazione del sacro, il matrimonio-sacramento dovrebbe essere scelto dalle coppie le quali sentono ancora quelle disposizioni per una unione pro onda, quasi superindividuale, il correlativo della quale un tipo superiore di amiglia, di cui si detto5 e questo matrimonio religioso dovrebbe restare indissolubile, coloro che vogliono contrarlo dovrebbero aver ci" ben presente, per regolarsi, con una piena responsabilit. $er esso non dovrebbe essere concepibile un divorzio, e lo stesso ,tato dovrebbe statuirne l'indissolubilit. Altrimenti si dovrebbe scegliere il matrimonio civile, su iciente per regolare la problematica amiliare pratica e giuridica. $er esso, non vediamo perch6, in orme ben ponderate, non dovrebbe essere ammesso l'istituto del divorzio. 0 questo sarebbe anche un motivo per ar ben ri lettere circa l'avvenire, qualora si sia portati a sposarsi avendo non espresse riserve mentali, erotiche o sentimentali e con prevalenza di attori contingenti. +he chi si sia sposato civilmente, dopo un certo tempo possa sposarsi anche secondo il matrimonio-sacramento, questa prospettiva avrebbe aspetti assai positivi perch6 cos/ si avrebbe modo di veri icare preliminarmente se esistono le premesse per decidersi a compiere un passo, atto il quale non sarebbe pi possibile tornare indietro. In tal guisa sarebbe anche incluso ci" che da alcuni stato chiamato il !matrimonio-prova!, il quale per" potrebbe sembrare pleonastico data la grande di usione delle relazioni preconiugali. 7a legge sul divorzio quale stata approvata in Italia, salvo l'eventuale ri ormularla in relazione alle risultanze di un referendum, non appare ben chiara nelle sue inalit. ,ono naturalmente da tener da parte gli ovvi casi-limite considerati 'ergastolo, alienazione mentale permanente, ecc.(. 0ntra in questione soltanto il divorzio, per cos/ dire, di uso corrente. I dettagli giuridici cadono uori del tema del presente scritto. 4ileviamo soltanto un meccanismo piuttosto pesante e poco unzionale. In origine era stato statuito un periodo di sette anni di separazione at tuale dei coniugi per poter ottenere il divorzio, pi o meno nei termini del preesistente annullamento del matrimonio. ,embra che si voglia ridurre a cinque anni tale periodo. #a anche cos/ non si vede bene quale ine esso abbia. $otr anche servire come tempo per ri lettere e ponderare ancora. #a di atto quel periodo pu" avorire, in molti casi, un regime di libertinaggio. +oloro che restano !coniugi! in quel lungo periodo di separazione possono are quel che vogliono, specie dopo che l'adulterio ha cessato di essere penalmente perseguibile. 7'uno dei due pu" aver interesse al divorzio per aver sinceramente in vista un nuovo matrimonio. #a il atto che prima di quel periodo il divorzio pu" essere ottenuto, potrebbe anche servirgli come un pretesto per non legarsi, per indulgere in un regime di libero amore, ri uggendo dal legalizzare nuovi rapporti. *on crediamo che sia stato dato abbastanza risalto alla esistenza, o no, di una prole, quale attore da ar intervenire in senso negativo, nel primo caso, positivo nel secondo, per un divorzio concepito meno meccanicamente. 8ando molto peso a questo attore come una pregiudiziale, in da principio una coppia sarebbe costretta a tenerne conto. 8a qualcuno stata poi avanzata una esigenza del tutto sensata, ossia che si possa divorziare ima sola volta, non a catena, come spesso accade negli ,tati 9niti, in parte anche in Inghilterra. ,i pu" concepire che una volta si sia commesso uno sbaglio o che non si sia avuto ortuna5 ma ci" dovrebbe servire come una lezione per non ritrovarsi eventualmente nella stessa situazione, salvo che intervengano circostanze veramente imprevedibili. Invece in America, specie negli strati sociali pi alti, il matrimonio coi possibili divorzi multipli, a catena, una mani estazione tipica di ipocrisia, perch6 in realt si tratta pi o meno di un libero amore e di una promiscuit a cui si insiste di applicare l'etichetta con ormistica e !perbene! di matrimonio. #a tutto ci" esce, in ondo, dall'argomento del presente articolo, che riguarda soprattutto i presupposti esistenziali del matrimonio indissolubile e del divorzio. =Digitized by (// Conciliatore, 2: settembre 2;<2(

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