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Seminari tecnici 2007

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Parte prima
LA NUOVA NORMA CEI EN 60204-1 Ed. 2007:
ANALISI PRINCIPALI NOVITA











Relatore
Dott. Ing. Federico Dosio
Comitato
Elettrotecnico
Italiano


LA NUOVA NORMA CEI EN 60204-1 Ed. 2007:
ANALISI PRINCIPALI NOVITA


Dott. Ing. Federico Dosio
Membro CEI del CT 44, SC17D, SC64D
e del WG 7, MT 13850 e MT 60204-1 dellIEC


Introduzione
Come noto lautomazione riveste nel panorama del settore elettrico un ruolo importante al pari degli
impianti elettrici, ma gli interventi sullequipaggiamento elettrico richiedono una preparazione e
una conoscenza delle norme specifiche di tale settore sempre maggiore, conoscenza che resta
fondamentale per lattuazione corretta di tali interventi soprattutto alla luce del fatto che un errore di
progettazione o realizzazione dellequipaggiamento stesso pu portare a conseguenze per le persone
che non sono limitate al solo rischio elettrico ma pu generare altri rischi (per esempio il
movimento incontrollato o inatteso di parti di macchina che possono causare infortuni pi o meno
gravi).

La pi importante normativa applicabile allequipaggiamento elettrico (di fatto quasi sempre
espressamente richiamata allinterno di norme scritte per una specifica tipologia di macchine)
sicuramente la Norma EN 60204-1 (riferimento CEI 44-5), norma direttamente o indirettamente
applicabile a tutte le macchine e agli impianti automatizzati che si configurano come insiemi di
macchine; tale norma una norma armonizzata (ossia il cui contenuto riconosciuto rispondente ai
requisiti essenziali di sicurezza senza i quali un prodotto che ricade nel campo di applicazione di
una Direttiva non pu essere utilizzato sul territorio della Comunit Europea) sia per la Direttiva
98/37/CE (che verr sostituita il 29 dicembre 2009 dalla Direttiva 2006/42/CE), meglio conosciuta
come Direttiva Macchine, che per la Direttiva 2006/95/CE detta anche Direttiva Bassa Tensione.
La Norma EN 60204-1, a distanza di otto anni dalla sua ultima pubblicazione nel 1998, stata
pubblicata come nuova edizione 2006; in realt la pubblicazione a livello IEC (Comitato
Elettrotecnico Internazionale) avvenuta nel 2005 sotto forma di IEC 60204-1, ma ledizione
europea (identificata dal prefisso EN) pubblicata dal CENELEC (Comitato Europeo di
Normalizzazione Elettrotecnica) non risulta molto diversa dalla pubblicazione IEC salvo laggiunta
di poche prescrizioni necessarie per adeguarla ai requisiti essenziali e quindi armonizzarla per la
Direttiva Macchine; tuttavia la differenza esistente tra le due versioni (IEC e CENELEC) costringe i
costruttori a stare attenti circa la norma da applicare alla luce della commercializzazione delle loro
macchine nel territorio della Comunit europea piuttosto che nel resto del Mondo.

Per i costruttori dellequipaggiamento elettrico che operano nel territorio della Comunit Europea,
luso di una norma armonizzata per la Direttiva Macchine, seppure non costituisca un obbligo,
diventa in pratica una conveniente necessit in quanto utilizzandola si attiva automaticamente il
cosiddetto principio di presunzione di conformit, ossia il riconoscimento che applicando tale
norma sono automaticamente soddisfatti i requisiti essenziali di sicurezza coperti da questa senza
dover dimostrare nullaltro se non la corretta applicazione della norma stessa.
Ad onor del vero in seguito agli accordi internazionali tra gli enti normatori prassi consolidata
degli ultimi anni pubblicare le Norme IEC e le Norme EN con lo stesso testo (fatto salvo pochi
aggiustamenti formali e laggiunta di alcuni allegati informativi nel testo europeo), e ci facilita i
costruttori nella commercializzazione dei loro prodotti; il caso specifico di questa nuova edizione
della Norma EN 60204-1 un caso quindi abbastanza raro per lo pi dovuto alle osservazioni,
peraltro discutibili, data la marginalit delle osservazioni avanzate, del consulente del CEN
(Comitato Europeo di Normazione) che ha ritenuto necessari apportare delle modifiche al testo IEC


della Norma per renderlo conforme ai requisiti essenziali della Direttiva Macchine, costringendo
cos i costruttori che importano nel territorio della Comunit Europea a prestare attenzione alle
differenze introdotte nel testo europeo della norma.

Per doverosa completezza si riportano le principali modifiche comuni introdotte nel testo europeo
della Norma, ossia :

- Definizione 3.56 di Arresto non controllato: stata puntualizzata meglio nel testo CENELEC
la nota a margine della definizione per precisare che la definizione di arresto non controllato non
riguarda altri dispositivi di arresto utilizzati per tecnologie non elettriche

- Art. 4.1 prescrizioni Generali: tra le indicazioni circa le situazioni pericolose causabili
dallequipaggiamento elettrico stata opportunamente rimossa lindicazione circa il rumore a
livelli che causano problemi di salute alle persone (ovviamente poco attinente allequipaggiamento
elettrico);

- Art. 4.2.2: equipaggiamento elettrico conforme alla serie IEC 60439-1: rispetto al testo IEC
stato precisato il riferimento alla sola IEC 60439-1 e non allintera serie IEC 60439, richiamando il
resto della serie solo per quanto necessario;

- Art. 4.4.1 Ambiente fisico e le condizioni operative generalit: nel testo europeo si precisa
che per condizioni speciali relative allambiente ed alle sue condizioni operative sono raccomandati
accordi tra costruttore ed utilizzatore citando lallegato B (nel testo IEC per gli accordi si cita
invece che possono essere necessari)

- Art. 4.4.3 Temperatura dellaria ambiente: il testo CENELEC raccomanda per climi caldi o freddi
(citando lallegato B) misure addizionali, il testo IEC le chiama invece prescrizioni addizionali;

- Art. 4.4.7 Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti e art. 4.4.8 Vibrazioni e urti: il testo CENELEC
raccomanda per tali aspetti accordi addizionali tra utilizzatore e costruttore (citando lallegato B),
il testo IEC dice invece che tali accordi possono essere necessari;

- 5.4: dispositivi di interruzione per la prevenzione di avviamenti inattesi: aggiunta nel testo
CENELEC una nota 2 che richiama la Norma EN 60447 (principi di manovra attuatori) che nel
testo IEC non era presente;

- Art. 9.2.6.3: comando di abilitazione: il testo CENELEC precisa in aggiunta che alla
disattivazione del dispositivo di consenso lo stop conseguente deve rispettare le prescrizioni per lo
stop indicate allArt. 9.2.5.3 della Norma EN 60204-1.

- Art. 9.2.7.3 Arresto (per postazioni di comando senza cavi): il testo CENELEC ha rimosso la
frase del testo IEC dove si diceva che larresto delle postazioni senza fili pur non marcato come
emergenza pu compiere pienamente un arresto di emergenza;

- Art. 10.2.1 Tabella 2 - Codice-colori per i pulsanti e loro significato: stato eliminata dal testo
IEC la nota della tabella che consentiva luso del colore Bianco, Grigio o Nero per diverse funzioni
se utilizzato anche altro mezzo per identificare i pulsanti (ad esempio la forma).

Dalle modifiche sopra indicate si capisce come queste potevano essere risparmiate dal consulente
del CEN agli utenti della norma senza peraltro inficiare la sicurezza generale garantita dalla corretta
applicazione di questultima.


Ledizione 1998 della Norma EN 60204-1 potr essere utilizzata solo fina all1 giugno 2009, data
comunque da intendersi come deroga per il completamento delle progettazioni in corso con la
precedente edizione della normativa.
Ledizione 2006 della Norma EN 60204-1 riporta poi nel suo allegato ZZ i requisiti essenziali di
sicurezza che tale norma copre ai sensi della Direttiva 98/37/CE; tali requisiti sono

1.1.2 Principi di integrazione della sicurezza
1.2 Comandi
1.5.1 Rischi dovuti allenergia elettrica
1.5.4 Rischi dovuti ad errori di montaggio
1.6.3 Isolamento dalle fonti di alimentazione dellenergia (esclusivamente per quanto riguarda
lisolamento e alimentazione elettrica del macchinario)
1.6.4 Intervento delloperatore (esclusivamente per quanto riguarda laccesso allequipaggiamento
elettrico)
1.7.0 Dispositivi di informazione
1.7.1 Dispositivi di allarme
1.7.2 Avvertenze in merito ai rischi residui (per rischi residui di natura elettrica)
1.7.4 comma c) Istruzioni per luso (schemi di macchina)

La buona consuetudine delle norme CENELEC di riportare in uno specifico allegato i requisiti
essenziali che la norma copre libera coloro che la applicano dal rischio di attribuire alla norma
requisiti essenziali di sicurezza in realt non coperti per la Direttiva Macchine.


1. Le principali novit della Norma EN 60204-1
Alla luce della rapida evoluzione tecnologica e del relativo lungo tempo intercorso tra la
pubblicazione 1998 e quella 2006 della Norma EN 60204-1, numerose e sostanziali sono state le
novit introdotte.

Innanzi tutto stato modificato il campo di applicazione della norma che ora riguarda la
realizzazione di equipaggiamenti e sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per
macchine non portatili quando sono in moto, inclusi i gruppi di macchine che lavorano in modo
coordinato; rispetto alla edizione 1998 della norma salta subito allocchio che dal campo di
applicazione non vengono pi esclusi gli aspetti dei sistemi di macchine a livello pi alto (ad
esempio le comunicazioni tra i diversi sistemi) e quindi da questa edizione della norma devono
essere presi in considerazione.
Naturalmente sono stati anche aggiornati i riferimenti normativi delle norme che nel frattempo
hanno cambiato edizione, sono state ritirate o sono state emanate, e soprattutto sono stati aggiunti
gli importanti riferimenti normativi delle nuove norme relative ai circuiti di sicurezza quali ad
esempio le norme EN ISO 13849 parte 1 (1999) e parte 2 del 2003 e la Norma EN 62061, oltre
avere citato il riferimento alla Norma ISO 13850 1996 relativa allarresto di emergenza; tutti i
riferimenti normativi, incluso quelli sopra citati, sono riportati in allegato ZA della norma (allegato
normativo) il quale esordisce testualmente dicendo che I documenti normativi sottoelencati sono
indispensabili per lapplicazione del presente documento. In caso di riferimenti datati, si applicano
solo le edizioni citate. In caso di riferimenti non datati, si applica lultima edizione della
Pubblicazione indicata (modifiche incluse)ed il significato della suddetta frase va al di l
dellaspetto formale. Se una norma richiama un'altra norma riferendosi ad una precisa edizione di
questultima, significa che il normatore vuole garantirsi che nella edizione trattata di quella norma
la norma in essa richiamata sia esclusivamente quella di una specifica edizione in quanto successive
edizioni potrebbero non essere adatte nei contenuti; pertanto il richiamo nella Norma EN 60204-1
alle Norme EN ISO 13849-1 edizione 1999 ed ISO 13850 edizione 1996, costringe ad utilizzare


esclusivamente queste edizioni fino a quando un emendamento non aggiorner la Norma EN
60204-1 alle ultime edizioni disponibili, fermo restando che il normatore le ritenga compatibili con
la norma in cui sono richiamate. Il problema particolarmente pesante per le succitate norme i cui
riferimenti sono citati nella Norma EN 60204-1 perch sono gi disponibili le nuove edizioni di
ciascuna di esse e soprattutto la Norma EN ISO 13849-1 contiene enormi innovazioni rispetto alla
precedente; inoltre alcune norme citate nel testo della EN 60204-1 non sono pi armonizzate per la
Direttiva Macchine nella edizione citata. Non resta che aspettare che la burocrazia normativa muova
i suoi passi per aggiornare quanto necessario, ma nel frattempo gli operatori del mercato sono
disorientati.

Sono state poi naturalmente aggiornate, aggiunte o eliminate alcune definizioni in linea con i
contenuti della nuova edizione della norma e soprattutto meglio dettagliate alcune prescrizioni di
carattere generale per lequipaggiamento elettrico; ad esempio allarticolo 4.2.1 Scelta
dellequipaggiamento stato precisato che, fermo restando che i componenti devono essere
conformi alle rispettive pubblicazioni IEC ove esistenti, i componenti dellequipaggiamento devono
essere applicati in funzione delle istruzioni del loro costruttore e nellart. 4.4.2 inoltre sono state
meglio dettagliate le prescrizioni inerenti agli aspetti di compatibilit elettromagnetica.

Da rilevare anche laggiunta di un nuovo segnale di avvertimento obbligatorio per superfici calde
dellequipaggiamento elettrico (Fig. 1) ove in base alla valutazione del rischio queste possono
costituire rischio per gli operatori (simbolo derivato dalla norma ISO 3864).



Fig. 1

Circa quali temperature sono considerate pericolose la Norma EN 60204-1 rimanda alla tabella 42A
della Norma IEC 60364-4-42 riportata in Fig. 2.



Fig. 2



stato poi aggiunto un nuovo articolo relativo alla scelta dellequipaggiamento elettrico in
conformit alla norma EN 60439-1 in Italia meglio conosciuta come Norma CEI 17-13/1
"Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 1:
Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di
tipo (ANS); in particolare stato aggiunto l'art. 4.2.2 "Equipaggiamento elettrico conforme alla
serie IEC 60439" il quale riporta testualmente che "L'equipaggiamento elettrico della macchina
deve soddisfare le prescrizioni di sicurezza identificate dalla valutazione del rischio della
macchina. In funzione della macchina, dell'uso previsto, e del suo equipaggiamento elettrico, il
progettista pu scegliere parti di quest'ultimo conformi alle parti relative della serie IEC 60439
(vedere anche Allegato F)".
Se si considera invece larticolo 1.1 oggetto e scopo della Norma EN 60439-1 (come modificato
dallemendamento A1 del 2005) questo riporta testualmente la presente Norma si applica anche
alle APPARECCHIATURE ASSIEMATE progettate per lequipaggiamento elettrico delle
macchine. Tuttavia, quando applicabile, devono essere soddisfatte le prescrizioni aggiuntive della
IEC 60204-1. Questa diversit di prescrizioni nelle due norme crea attualmente qualche difficolt
ai costruttori di quadri elettrici per macchine, ma in linea con il parere del TC 44 dellIEC e con
quello del CT44 del CEI (gi espresso in passato sulla guida CEI 44-14 alla norma EN 60204-1
ritirata dal 1 novembre 2006 perch riferita alla edizione 1998 della norma e ad oggi di prossima
revisione) si intuisce come la Norma EN 60439-1 possa essere utilizzata soprattutto per alcune parti
ove la Norma EN 60204-1 non entra in alcuni dettagli specifici circa gli aspetti costruttivi delle
apparecchiature (soprattutto tenuta al cortocircuito e sovratemperatura), fermo restando la centralit
della Norma EN 60204-1 anche per i quadri elettrici di comando e controllo destinati alle macchine
nonostante lattuale testo della Norma EN 60439-1 affermi il contrario.

Sono invece rilevanti i cambiamenti apportati alle prescrizioni circa il dispositivo di sezionamento
dellalimentazione dellequipaggiamento elettrico indicate allart. 5.3 della norma. Innanzi tutto
oltre ai soliti dispositivi di sezionamento consentiti (sezionatori, interruttori automatici con potere
di sezionamento, ecc.) stato ammesso anche qualsiasi altro dispositivo di interruzione conforme
a una norma di prodotto IEC per lo stesso, che soddisfi le prescrizioni di isolamento della IEC
60947-1, nonch una categoria di utilizzazione definita nella norma di prodotto come idonea per il
sezionamento di motori o di altri carichi induttivi, il che non preclude come in passato la
possibilit di utilizzo di altri dispositivi di sezionamento che si possono trovare in commercio
diversi da quelli tradizionalmente utilizzati, rimuovendo di fatto eventuali ostacoli verso
lapplicazione di nuove soluzioni frutto del normale sviluppo tecnologico.
Sempre in merito ai dispositivi di sezionamento dellalimentazione utilizzabili per
lequipaggiamento elettrico del macchine stato eliminato il limite di alimentazione delle stesse
mediante presa-spina con assorbimento complessivo superiore a 16 A e potenza superiore a 3 kW,
ma ci non significa che siano stati rimossi tutti i limiti al loro uso in quanto sono stati indicati
nuovi vincoli nellambito delle prescrizioni generali circa luso di presa-spina per tutto
lequipaggiamento elettrico; infatti, oltre alla prescrizione circa la sua adeguata capacit di
interrompere la corrente a rotore bloccato del motore di maggior potenza pi la somma delle
correnti di funzionamento normali di tutti gli altri motori e/o carichi, tra i nuovi vincoli per le prese-
spina si cita labbassamento da 63 A a 30 A del limite di corrente sopra il quale occorre una spina
interbloccata con dispositivo di interruzione (qualora la spina sia destinata ad essere scollegata sotto
carico). Ulteriori prescrizioni sono state inserite allart. 13.4.5 ai punti f) e h) i quali rispettivamente
riportano f) Il componente che rimane attivo dopo il disinserimento deve avere un grado di
protezione almeno pari a IP2X o IPXXB, considerando le distanze in aria e superficiali prescritte. I
circuiti PELV sono esenti da questa prescrizione. (ossia stata aggiunta la prescrizione sul grado
di protezione minimo), mentre h) Le combinazioni spina/presa destinate a carichi di potenza ma
non destinate a essere disinserite in condizioni di carico devono avere mezzi di ritenuta per


prevenire il disinserimento involontario o accidentale e devono essere chiaramente identificate
specificando che non sono destinate a essere disinserite sottocarico. (ove peraltro questultima
prescrizione non si applica quanto sopra non si applica a componenti entro involucri con presa a
spina senza cavi flessibili o componenti collegati ai sistemi bus): altre prescrizioni per le prese-
spina sono riportate allart. 13.4.5 della norma alla quale si rimanda per un ulteriore
approfondimento.
In merito alla colorazione del mezzo di comando esterno del dispositivo di sezionamento generale si
regista allart. 5.3.3 la rimozione dellobbligo del colore nero o grigio di questo che ora diventa solo
raccomandazione, fermo restando lobbligo del colore rosso su sfondo giallo se il dispositivo di
sezionamento generale utilizzato anche per la funzione di arresto emergenza.

Circa le misure di protezione contro i contatti diretti da adottare in funzione dellaccessibilit
allinterno degli involucri, alcune modifiche sono state apportate per quanto riguarda la modalit di
accesso tipo b) (sezionamento delle parti attive entro linvolucro prima della sua apertura) e tipo c)
(libero accesso se tutte le parti attive interne allinvolucro hanno grado minimo IP 2X o IP XXB); al
caso b) riguardo leccezione concessa allinterblocco (by-pass con attrezzo speciale o chiave del
sistema di sgancio energia) stata aggiunta la prescrizione di poter comunque bloccare in
posizione di aperto il dispositivo sezionato e quella di segnalarlo nella documentazione
dellequipaggiamento, mentre nel caso c) stata aggiunta una nuova nota ove si prescrive luso di
barriere o ostacoli rimovibili con attrezzo se lagire sui componenti (ad es. su rel e contattori)
comporta la perdita del grado di protezione idoneo.

Novit anche per quanto riguarda la colorazione ammessa per i conduttori dei circuiti esclusi dal
sezionamento generale dellalimentazione di macchina; per tali circuiti stato ammesso che la loro
colorazione possa essere anche arancio, fermo restando tutte le altre prescrizioni generali relative ai
circuiti alimentati a monte del sezionatore generale dellalimentazione; in passato infatti molti
costruttori usavano gi tale colorazione per i circuiti alimentati a monte del sezionatore generale,
ma tale usanza era normativamente scorretta poich la colorazione arancio era riservata ai circuiti di
comando e controllo di interblocco, ma su richiesta italiana la prescrizione stata estesa a tutti i
circuiti alimentai a monte del sezionatore generale.

Nella edizione 2006 della norma stata riportata un ulteriore importante precisazione, che nulla
cambia rispetto alla precedente edizione, salvo meglio puntualizzare la prescrizione riguardo al caso
in cui sia adottato il metodo della interruzione automatica dellalimentazione quale protezione dai
contatti indiretti (scelta predominante nellequipaggiamento elettrico delle macchine); in particolare
fermo restando la necessita di un coordinamento tra:

il tipo di alimentazione e il sistema di messa a terra,
i valori di impedenza dei vari elementi del sistema di protezione equipotenziale,
le caratteristiche dei dispositivi di protezione che rivelano guasti allisolamento,

prescritto che, oltre al collegamento equipotenziale di tutte le masse della macchina, a seconda del
sistema di distribuzione si utilizzino

- per sistemi TN dispositivi di protezione dalle sovracorrenti che assicurino linterruzione automa-
tica dellalimentazione in caso di un guasto allisolamento
- per sistemi TT dispositivi di protezione a corrente differenziale
- per sistemi IT controllore di isolamento o dispositivi di protezione dalla corrente differenziale
rimandando quindi allappendice A per i dettagli ed i casi particolari per i quali linterruzione dei
contatti indiretti non pu essere garantita nei tempi massimi stabiliti.


Le prescrizioni per il metodo della interruzione automatica dellalimentazione non sono come detto
una vera e propria novit ma solo una precisazione che tuttavia ha chiarito in modo inequivocabile
che la protezione dai contati indiretti delle parti dellequipaggiamento elettrico non pu essere
delegata ai dispositivi di protezione collocati sullimpianto elettrico di alimentazione alla macchina,
facendo cos cadere la foglia di fico che molti costruttori usavano sostenendo che la norma EN
60204-1 non prescrivesse la fornitura di tali dispositivi nonostante in realt il testo della norma
dicesse esattamente questo seppure in modo non esplicito.

Altre novit sono relative alle modalit di protezione dal sovraccarico dei conduttori dei circuiti di
controllo in d.c. o di quelli alimentati da trasformatore che non sono connessi al circuito
equipotenziale di protezione; per tali circuiti dalledizione 2006 della Norma EN 60204-1
possibile proteggere dal sovraccarico solo un conduttore di tali circuiti anche se non connessi al
circuito equipotenziale purch:

- tutti i conduttori protetti siano di uguale sezione
- il dispositivo di protezione sia posto sul conduttore commutato

Se uno o pi delle suddette prescrizioni non possono essere rispettate, permane lobbligo di
protezione per entrambi i conduttori per tutti i sottocircuiti derivati con diverse sezioni.

La Norma EN 60204-1 edizione 2006 ha aggiornato in molte parti lart. 8 relativo ai collegamenti
equipotenziali (di protezione e funzionali); innanzitutto la figura 2 della Norma stata aggiornata
per meglio rappresentare i collegamenti equipotenziali di macchina (Fig. 3).
Nella figura 2 della norma bene evidenziato che i collegamenti equipotenziali
dellequipaggiamento elettrico riguardano lequipaggiamento elettrico intero e non solo il suo
quadro elettrico di comando e controllo come poteva apparire osservando la stessa figura nella
edizione 1998 della norma, ed inoltre nel morsetto di terra funzionale che in precedenza si chiamava
TE stato ora ribattezzato FE (Functional eharting). Nellambito della ristrutturazione generale
dellart. 8 stato precisato che le masse estranee che formano la struttura della macchina sono parte
dei circuiti equipotenziali di protezione (non citate nella edizione 1998) ed stato prescritto che se
la conduttanza parti strutturali conduttrici del materiale elettrico o della macchina minore di quella
del pi piccolo conduttore protettivo collegato alle masse, si deve collegare un conduttore
equipotenziale aggiuntivo con sezione minima pari alla met del conduttore protezione pi piccolo
corrispondente.

Nella edizione 2006 consentito luso di collegamenti rimovibili del conduttore di protezione per
misure solo mediante uso di attrezzi da parte di persone esperte solo se collocati entro aree
elettriche chiuse. stato poi consentito che il morsetto per la connessione allimpianto di protezione
esterno di messa a terra sia identificato utilizzando una combinazione del G/V, il simbolo IEC
60417- 5019 (Fig. 4) e le lettere PE (comunque preferito il simbolo se unico modo di identificare
il morsetto), mentre nella edizione precedente si doveva scegliere solo un metodo di identificazione
tra i tre.

Per le macchine mobili con alimentazione a bordo macchina stato invece aggiunto un nuovo
articolo (art. 8.2.7) nel quale precisato che i conduttori di protezione, le parti strutturali conduttrici
dellequipaggiamento elettrico e le parti conduttrici estranee che costituiscono la struttura della
macchina dovranno essere tutti collegati a un morsetto equipotenziale di protezione; nel caso poi la
macchina mobile sia anche collegabile a sorgenti di alimentazione esterne, tale morsetto funge
anche da interconnessione con il PE esterno.










Fig. 3






Fig. 4

Lart. 8 della nuova edizione della Norma vede anche laggiunta di due ulteriori nuovi articoli che
sono relativi alle correnti funzionali disperse verso terra. Pi precisamente il nuovo articolo 8.2.8


relativo a Prescrizioni supplementari di collegamento equipotenziale di protezione per
equipaggiamento elettrico con correnti di dispersione a terra superiori a 10 mA AC o DC riguarda
quelle correnti di dispersione verso terra funzionali (ad esempio tipiche dei filtri EMC associati agli
azionamenti a velocit variabile) che non sono legate a guasti dellisolamento; secondo questo
nuovo articolo quando si hanno le suddette dispersioni in qualsiasi alimentazione deve essere
rispettata una o pi delle condizioni seguenti per il circuito di protezione equipotenziale associato:

- sez. minima PE 10 mm
2
(CU) o 16 mm
2
(AL) per tutta la lunghezza

- per sezioni inferiori a quelle sopra raddoppio conduttori PE di almeno pari sezione fino al punto in
cui il PE ritorna ad essere di 10 mm
2
(CU) o 16 mm
2
(AL)

- interruzione automatica alimentazione se PE si disconnette

ed in aggiunta devono essere fornite informazioni addizionali vicino al PE (e se necessario sulla
targa dellequipaggiamento elettrico) oltre che sulle istruzioni.

Laltro nuovo articolo 8.4 Misure per evitare gli effetti di correnti di dispersione elevate non
aggiunge invece nulla di tecnicamente nuovo rispetto a quanto i progettisti dellequipaggiamento
elettrico di macchina gi conoscevano, ossia che per limitare o eliminare le correnti di dispersione
possibile utilizzare un trasformatore ad avvolgimenti separati in modo che le correnti disperse si
richiudano solo sul secondario di questo (secondario riferito poi a terra).

Aggiustamenti sono stati apportati anche allart. 9.2.4 Sospensione delle funzioni di sicurezza e/o
delle misure di protezione nel quale stato prescritto lobbligo della disabilitazione delle altre
funzioni durante la fase di sospensione delle sicurezze e non solo del funzionamento automatico
come prescritto nella edizione 1998 della norma. Sempre in tale articolo stata aggiunta la
possibilit di usare una postazione senza fili durante la sospensione delle misure di sicurezza purch
tale postazione si dotata:

- di dispositivo per funzione stop
- di un eventuale dispositivo di consenso

e purch il movimento sia possibile solo da tale postazione quando attivata. Da segnalare poi
caduto lobbligo per il dispositivo di consenso di essere collegato solo ad arresti in categoria 0 o 1 e
lobbligo di azione mantenuta.

Ma la pi grossa novit apportata dalla edizione 2006 della Norma EN 60204-1 dovuta
alleliminazione dellintero art. 11 equipaggiamento elettronico, eliminando cos il divieto di
utilizzo dellelettronica o dellelettronica programmabile per la gestione dellarresto di emergenza
in categoria 0 (soppressione immediata della alimentazione) e per la soppressine finale
dellalimentazione durante larresto in categoria 1 (arresto controllato e quindi soppressione della
alimentazione). Con leliminazione dellart. 11 stato eliminato il divieto duso dellelettronica
programmabile per funzioni di sicurezza ed stata eliminata anche la preferenza
dellelettromeccanica per la realizzazione delle funzioni di sicurezza della macchina: in altre parole
viene dato il via libera alluso dellelettronica e dellelettronica programmabile anche per funzioni
legate alla sicurezza a condizione per che le funzioni di sicurezza siano realizzate con circuiti
scelti in funzione della valutazione del rischio e che rispettino le prescrizioni della Norma EN
13849-1 (1999) o della Norma EN 62061 in quanto tali norme contengono i criteri costruttivi per i
circuiti di sicurezza. Si tenga conto che attualmente la Norma EN 62061 considera solo i circuiti
elettrici elettronici ed elettronici programmabili (ad esempio PLC o configuratori di sicurezza) con


qualsiasi architettura essi siano realizzati, mentre la Norma EN 13849-1 (identica in pratica per
quanto riguarda larchitetture alla Norma europea EN 954-1 che descrive le famose categorie di
sicurezza) considera solo 4 architetture dei circuiti di sicurezza che utilizzano anche forme di
energia diverse da quella elettrica (ad esempio i circuiti pneumatici) regolamentando peraltro solo i
circuiti di sicurezza elettrici realizzati con elettromeccanica o al pi con elettronica molto semplice.
Lapertura alluso dellelettronica anche per i circuiti destinati alle funzioni di sicurezza era peraltro
un atto dovuto alla luce dellenorme sviluppo tecnologico che il settore ha avuto in questi ultimi
anni (si pensi ad esempio ai bus di sicurezza attualmente in commercio); essendo stato rimosso
lobbligo delluso dellelettromeccanica per la realizzazione della funzione di arresto emergenza ora
ad esempio accettato lutilizzo dei pulsanti di emergenza collegati per mezzo del bus di sicurezza,
cosa che prima era realizzata senza la copertura normativa sotto la responsabilit del costruttore
della macchina.

Anche larticolo 9.4.3 Protezione contro il cattivo funzionamento dovuto a guasti verso terra, a
interruzioni della tensione e a perdite di continuit del circuito ha subito una ristrutturazione che
ha meglio evidenziato le metodologie di protezione dei circuiti di comando che si possono adottare
contro i guasti a terra. Le tipologie sono suddivise in:


- Metodo A) Circuiti di comando alimentati da trasformatori di comando, suddiviso a sua
volta in metodo A1) dove un lato alimentazione da trasformatore messo a terra senza
contatti interposti tra bobina e alimentazione (posti sullaltro conduttore di alimentazione),
salvo poche eccezioni (ad es. Rel termici) (fig. 5), e metodo A2) alimentazione da
trasformatore senza nessuna alimentazione collegata a terra ma dispositivo che interrompe
alimentazione in caso di guasto



Fig. 5


- Metodo B) Circuiti di comando alimentati da un trasformatore di comando con un
avvolgimento a presa centrale, per i quali la presa centrale riferita a terra e le bobine o i
dispositivi possono essere interrotti su uno o ambedue i lati (Fig. 6) facendo attenzione che il


dispositivo di protezione utilizzato sia in grado di interrompere il guasto con la sola tensione
al 50% presente ai capi dei dispositivi comandati.







Fig. 6


- Metodo C) Circuiti di comando non alimentato da trasformatori di comando suddiviso nei due
casi C1) direttamente collegato tra i conduttori di fase di unalimentazione messa a terra per il
quale entrambi i lati dellalimentazione devono essere protetti e comandi con comandi
multipolari, oppure C2) direttamente collegato tra i conduttori di fase o tra un conduttore di fase
e un conduttore di neutro di unalimentazione non messa terra (oppure messa a terra tramite
unimpedenza elevata) per il quale entrambi i lati dellalimentazione devono essere protetti e
comandi con comandi multipolari o in alternativa deve essere utilizzato un dispositivo di
controllo guasto a terra che sgancia su guasto (nella edizione 1998 della Norma al metodo C2
era applicabile solo luso dei comandi multipolari)


Nella nuova edizione della Norma EN 60204-1 vi sono poi tante piccole novit che riguardano:

- la raccomandazione di rispettare un ordine di colori per le colonnine luminose di
segnalazione (dallalto al basso rosso, giallo, blu, verde e bianco)
- le luci intermittenti e Display con la nuova prescrizione, per informazioni ad alta priorit, di
associare anche un segnale acustico
- lestensione delle prescrizioni in vigore per le aree di servizio elettrico chiuse a tutte le
recinzione o involucri nei quali le persone possono entrare interamente (prescrizioni
riguardanti distanze di passaggio - dimensioni delle porte di accesso peraltro maggiorate
a h=2,1 m - maniglie antipanico, ecc.) con nuove distanze sicurezza per accesso completo


del corpo allinterno di involucri o aree chiuse con parti attive accessibili in tensione (1 m
per parti esposte su singolo lato, 1,5 m per parti esposte su due lati) che rimuovono il
riferimento alle IEC 364-4-481 per il passaggio di fronte o tra le apparecchiature di
comando indicato nella edizione 1998.
- laggiunta della raccomandazione che i dispositivi di arresto emergenza disattivi su
postazioni di controllo scollegabili o disabilitate, siano ben evidenziati (ad esempio nelle
istruzioni)
- la leggera riduzione delle sezioni minime dei conduttori allesterno degli involucri per i
circuiti di controllo prescritte nella tabella corrispondente
- il cambiamento in alcuni valori della tab. 6 (ex tab. 5) della portata dei conduttori (derivati
dalle tabelle IEC 60364-5-52) estendendo fino a 120 mm
2
lapplicazione con posa tipo B1 o
B2
- Non pi imposto il grado IP minimo per i condotti (era IP33 nella ed. 1998) ma la scelta
del grado IP deve essere operata in funzione dellapplicazione specifica (e naturalmente
allambiente di installazione)
- La colorazione del neutro per il quale se questo identificato solamente con colore il suo
colore deve essere BLU, consigliato il BLU CHIARO se si confonde con altri colori (prima
era obbligatorio adottare il solo BLU CHIARO)


Altra novit rilevante introdotta dalla edizione 2006 della Norma EN 60204-1 riguarda la
ristrutturazione della documentazione prevista per lequipaggiamento elettrico, divisa in un
documento principale, che elenca le parti o lelenco dei documenti dellequipaggiamento, ed una
documentazione complementare costituita da diversi documenti come ad esempio schemi elettrici,
prescrizioni per la manutenzione e luso, prescrizioni per lalimentazione elettrica, ecc.; allinterno
della documentazione sono state inoltre meglio precisate le informazioni che il costruttore deve
rendere disponibili allutilizzatore, quali ad esempio le correnti di picco della macchina
allavviamento e la massima caduta di tensione al punto di allacciamento dellalimentazione che
lequipaggiamento in grado di sostenere.

Di estrema importanza invece la modifica della informazione circa la corrente di corto circuito
che deve essere indicata sulla targa dellequipaggiamento elettrico. Nella edizione 1998 della norma
si prescriveva di indicare in targa il potere di interruzione di cortocircuito del dispositivo di
protezione contro le sovracorrenti della macchina (ad esempio un interruttore automatico), e poich
come noto i dispositivi in commercio riportano valori anche elevati del potere di interruzione ben al
di l delle effettive esigenze di tenuta al cortocircuito della specifica macchina, ne derivava che
spesso venisse superato il valore limite di cortocircuito per cui fossero necessarie le corrispondenti
prove prescritte dalla Norma EN 60439-1 (CEI 17-13) applicabile congiuntamente ai quadri elettrici
per macchina, il che durante i controlli della Pubblica Autorit induceva le stesse a chiedere la
documentazione di tali prove; ora col nuovo testo della edizione 2006 si prescrive di indicare il solo
valore di cortocircuito tollerato dallequipaggiamento elettrico, evitando pertanto il rischio sopra
indicato ove il valore indicato non eccede i limiti per i quali si esonerati dalla prova di
cortocircuito (il che capita solitamente nell80-90% dei casi).

La parte della norma EN 60204-1 che pi stata cambiata rispetto alla edizione 1998 comunque
la parte relativa alle verifiche. In merito alle verifiche dellequipaggiamento elettrico si segnala che:
- diventano obbligatorie anche le prove della verifica della conformit della documentazione
allequipaggiamento e le prove funzionali
- il risultato di tutte le prove effettuate dovr essere documentato
- la verifica della continuit del circuito equipotenziale di protezione viene sostituita dalla prova
verifica del corretto funzionamento delle misure di protezione mediante il metodo di interruzione


automatica dellalimentazione (ove applicato tale metodo di protezione); tale verifica dipende dal
tipo di sistema di distribuzione elettrica dal quale la macchina trae la sua alimentazione: nel caso di
sistemi TT ed IT la verifica deve essere operata in conformit a alle prescrizioni della IEC 364-6-
61, mentre nel caso di sistemi TN viene suddivisa in due prove, la prova 1 verifica della continuit
del circuito equipotenziale di protezione e la prova 2 Verifica della impedenza dellanello di
guasto e relativa conformit del dispositivo di sovracorrente.

La prova 1 sostituisce la prova della continuit del circuito equipotenziale di protezione prescritta
nella edizione 1998 della norma ove la tabella 9 stata abolita chiedendo invece nella edizione
2006 che la misura della continuit effettuata fornisca risultati compatibili con lunghezza, sezione e
materiale dei conduttori equipotenziali di protezione.
La prova 2 pu essere effettuata o mediante calcolo o mediante misura diretta dellimpedenza
dellanello di guasto come indicato nel nuovo allegato A della norma (fig. 7).



Fig. 7
Poich inoltre le macchine solitamente sono prodotte in un luogo ed utilizzate in un altro, a seconda
che queste siano smontate o fornite intere si configurano 3 diverse situazioni per la prova (indicate
con A, B, e C nella norma) indicate nella tabella 9 della norma (Fig. 8) secondo le quali sono dettate
differenti prescrizioni che potrebbero richiedere presso lutilizzatore sia la prova 1 che la prova 2,
solo la prova 2, solo ispezioni visive; il caso C della tabella 9 citata applicabile solo se si rientra in
una delle condizioni riportate nella tabella 10 della norma (Fig. 9) facendo attenzione che il
dispositivo a protezione del conduttore considerato sia esattamente uno di quelli indicati nella
tabella,

Mentre poi la verifica della protezione contro le tensioni residue rimasta invariata, sono invece
cambiate la prova della resistenza di isolamento e la prova di tensione.

Per la prova della resistenza di isolamento tra i conduttori del circuito di potenza ed il circuito
equipotenziale di protezione stato precisato che ove presenti dispositivi di protezione contro
scariche atmosferiche, per tale misura ammesso:
- scollegarli, oppure


- ridurre la tensione di prova a un valore inferiore alla tensione di protezione del dispositivo, ma
comunque non inferiore al valore di picco del limite superiore della tensione di alimentazione (fase-
neutro).

Fig. 8



In merito a questa prova si nota che esistono alcune differenze rispetto alla stessa prova prescritta
dalla Norma EN 60439-1, ossia mentre la prova di resistenza di isolamento per la Norma EN
60204-1 considerata superata se la resistenza misurata non inferiore a 1 M (con leccezione
per anelli collettori per i quali si accetta una resistenza minore non inferiore comunque a 50 k), la
Norma EN 60439-1 (2000) richiede una resistenza isolamento maggiore di 230 k con tensione di
prova 500 V per i circuiti alimentati a 230 V nominali verso terra. Queste differenze sono allo
studio dei formatori internazionali per cercare di allineare le diverse prescrizioni.


Fig. 9


Anche per la prova di tensione esistono differenze rispetto a quanto prescritto dalla edizione 1998
della norma, e precisamente cambia quanto segue:

- indicato di utilizzare per la prova strumentazione conforme alla Norma EN 61180-2



- possono essere scollegati componenti o dispositivi gi sottoposti a prova di tensione
secondo la rispettiva norma di prodotto

ma soprattutto la prova prescritta non pi genericamente per tutto lequipaggiamento (nella
precedente edizione della Norma era da effettuare per tutti i conduttori dellequipaggiamento
elettrico, esclusi quelli destinati a funzionare alle tensioni PELV o inferiori) ma per i soli conduttori
del circuito di potenza rispetto al circuito equipotenziale: questo un cambiamento che semplifica
notevolmente il lavoro dei costruttori.

Anche per la prova di tensione esistono differenze rispetto alle prescrizioni indicate nella prova di
tensione secondo la Norma EN 60439-1, e precisamente:

- vi sono maggiori o minori tensioni di prova in funzione della tensione isolamento delle
apparecchiature
- la tensione di prova da applicare anche tra conduttore e conduttore e non solo tra
conduttori e circuito equipotenziale come prescritto nella Norma EN 60204-1

Anche per questa prova le differenze tra le due normative sono allo studio dei normatori
internazionali per cercare di allineare le diverse prescrizioni, ma si prevedono comunque tempi non
brevi per il loro allineamento considerati i tempi fisiologici del mondo normativo.

Un cenno agli allegati della Norma EN 60204-1 edizione 2006; in tale edizione gli allegati sono
diventati i seguenti:
- Allegato A (normativo): protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TN (nuovo allegato)
- Allegato B (informativo): questionario per lequipaggiamento elettrico delle macchine
- Allegato C (informativo): esempi di macchine coperte dalla parte 1 della EN 60204-1 (ex allegato
A)
- Allegato D (informativo): portata e protezione dalle sovracorrenti di conduttori e cavi
equipaggiamento elettrico delle macchine (ex allegato C)
- Allegato E (informativo): spiegazioni funzionamento per le operazioni di emergenza (ex allegato
D)
- Allegato F (informativo): guida alluso della parte 1 della IEC 60204 (nuovo allegato)
- Allegato G (informativo): Confronto delle sezioni conduttore tipico (nuovo allegato relativo al
confronto tra le dimensioni dei conduttori in mm
2
e in AWG)
- Allegato ZA (normativo) Norme richiamate
- Allegato ZZ (informativo) Requisiti essenziali

In generale gli ex allegati B e C hanno subito solo piccole modifiche, mentre gli ex allegati A e D
sono rimasti invariati; in particolare lallegato B stato ulteriormente migliorato ed ampliato.

Da ultimo alcune informazioni sugli emendamenti in discussione per la Norma EN 60204-1
edizione 2006. Attualmente sono stati proposti dal consulente della Commissione Europea alcuni
emendamenti relativi ai comandi senza fili in conseguenza allapertura verso luso dellelettronica
anche per funzioni di sicurezza; in particolare sono in discussione:

- requisiti aggiuntivi contro la perdita di alimentazione di un sistema di controllo senza fili che
include la funzione di arresto emergenza il quale dovr soddisfare lart. 6.3 (comportamento
dello SRECS al rilevamento di una sua avaria) della Norma CEI EN 62061

- marcatura come emergenza dei dispositivi di arresto emergenza senza fili solo se conformi alle
prescrizioni della Norma CEI EN 62061 e se rispettano il SIL richiesto



- evidenziare con mezzi idonei i dispositivi di emergenza rimuovibili dalla macchina

Lultima prescrizione in discussione mira a regolamentare meglio le situazioni in cui parti di
macchina o pulsantiere che contengono il dispositivo di emergenza possono essere collegate o
scollegate dalla macchina, in modo tale che ci sia bene evidenziato affinch la mancata
identificazione dei dispositivi disattivati non possa costituire un pericolo.

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