La morte di Ermengarda
Introduzione
Dopo aver saputo dalla sorella Ansberga che Carlo ha contratto un altro matrimonio,
Ermengarda sviene e nel delirio rivela tutta la forza della passione che ancora la tiene
legata al re dei franchi. Il successivo coro, che qui presentiamo, d una lettura dellintera
vita della giovane che, nata in un popolo di oppressori, condivide ora il destino degli
oppressi.
Sparsa le trecce morbide
sullaffannoso petto,
lenta le palme e rorida
di morte il bianco aspetto,
giace la pia, col tremolo
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invidiata usc:
quando da un poggio aereo,
il biondo crin gemmata,
vedea nel pian discorrere
la caccia affaccendata,
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lavacri dAquisgrano!
ove, deposta lorrida
maglia, il guerrier sovrano
scendea del campo a tergere
il nobile sudor!
Come rugiada al cespite
dellerba inaridita,
fresca negli arsi calami
fa rifluir la vita,
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trafitti impallidir.
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te colloc la provida
sventura in fra gli oppressi:
muori compianta e placida;
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Analisi
Schema metrico:
strofe di sei settenari, collegate a coppie dalla rima tronca dellultimo verso, secondo lo schema di rime
abcbde, fghgie (i due apici indicano il verso sdrucciolo, lapice semplice quello tronco).
Aspetti formali
Il canto del coro stilisticamente studiato in modo tale da creare, nella prima strofa, un profondo senso di
sospensione e attesa. A questo effetto concorrono in duplice modo gli aggettivi Sparsa e lenta in relazione
con il sostantivato pia: da un lato con il forte iperbato; dallaltro con il particolare uso dellaccusativo alla
greca, ossia una forma che ricalca un modulo sintattico presente nel greco antico, che ha la funzione di
caricare di pateticit gli aggettivi, convogliando lattenzione del lettore sulla figura di Ermengarda morente.
Confronti
Una simile immagine presente nella Pentecoste nella quale Manzoni descrive lo sguardo vacillante e
tremante del morente che affronta il trapasso con speranza cristiana (vv. 143-144).
Aspetti formali
Il metro impiegato da Manzoni in questo coro il medesimo del Cinque Maggio e della Pentecoste, ma
leffetto ritmico molto diverso grazie alluso abbondante di enjambement spesso anche molto forti (per
esempio tra sostantivo e aggettivo qualificativo: gelida / fronte) e grazie allimpiego massiccio di iperbati e
anastrofi che tendono ad anticipare laggettivo caricandolo di significato e di forza emotiva, come: unanime
sinnalza una preghiera.
Aspetti tematici
Dopo le prime due strofe, ancora legate alla scena precedente del delirio di Ermengarda, a partire dalla
terza strofa Manzoni presenta il vero e proprio destino (il fato) della donna e desidera svelarne il significato
attraverso le parole del coro. A partire da questa strofa inizia il tema del ricordo, insieme dolce e doloroso,
che oppone a un passato felice un presente colmo di sopraffazione e dolore.
Aspetti lessicali
Manzoni impiega questo termine con il duplice significato di conclusione e di fine ultimo, scopo della vita.
Aspetti formali
Il termine insonni attribuito tramite unipallage a tenebre anzich a notti, come invece ci si aspetterebbe.
Confronti
Limmagine di Ermengarda, vittima di un amore infelice, che cerca sollievo dalle proprie sofferenze davanti
a un altare richiama la figura di Didone (anchessa innamorata e abbandonata) nellEneide di Virgilio che
prega perch siano lenite le sue sofferenze (IV, v. 453).
Aspetti formali
La lunga similitudine impiegata da Manzoni si estende per ben cinque strofe e si scinde in due momenti
introdotti dalle congiunzioni come... tale e come... cos. Ermengarda paragonata a un delicato stelo derba
che viene letteralmente bruciato dal sole del meriggio. Il sole infuocato immagine dellamore passionale
che non si addice alla delicatezza di Ermengarda.
Attraverso la similitudine impostata nella strofa precedente Manzoni rivela che per Ermengarda lamore
passionale nocivo e per la sua sensibilit le pi adeguato un amore diverso (altro), cio quello di Dio e
per Dio che la ristora con i suoi placidi gaudii. Manzoni presenta dunque unantitesi tra amore passionale e
amore divino: il primo brucia, il secondo risana.
Aspetti tematici
Anche se lanima di Ermengarda cerca ristoro nellamore divino, continuano a presentarsi con forza alla sua
mente le immagini della vita coniugale trascorsa con Carlo: lamor passionale che per un attimo si sopito,
torna con forza e resiste nel suo cuore tanto da essere immortale. Per Ermengarda che desiderava la
santificazione attraverso il matrimonio della passione amorosa lamore passionale e lamore divino non
possono essere scissi. La donna vive nel suo cuore lossimoro della loro coesistenza senza la loro reciproca
soddisfazione, con la conseguenza che non pu altro che soffrire e offrire a Dio le proprie sofferenze, fino
alla morte.
Aspetti tematici
La coppia di aggettivi indica che Ermengarda sar pianta da tutti
(com-pianta: sia dai franchi sia dai longobardi) e pacificata. compianta da tutti perch partecipa insieme
del destino dei franchi e dei longobardi. Laggettivo placida ha poi un duplice significato: fisiognomico, in
quanto indica i lineamenti del volto; e morale, in quanto si pacificata con tutti.
Aspetti tematici
Ermengarda esprime nel suo dolore unimmagine di Cristo: vittima innocente, perdona i suoi persecutori e
accetta pienamente le proprie sofferenze. La donna condivide la sorte del suo popolo, da oppressore
divenuto oppresso, e in pi portavoce del valore della sofferenza redentrice: il dolore che porta alla
salvezza dellanima, per s e per gli altri, proprio come Cristo.