Teocrito
considerato
linventore
della
poesia
bucolica
come
genere
letterario:
egli
promosse
abilit
di
letteratura
una
poesia
orale
di
tipo
folklorico,
legata
alla
cultura
popolare
di
particolari
regioni.
Partendo
dalle
gare
verbali
a
botta
e
risposta(amebeiche)
dai
motteggi
e
dai
canti
bucolici
dei
pastori
siciliani
e
dellisola
di
Cos
nellEgeo
orientale,
ha
creato
un
nuovo
genere
poetico
trasfigurando
i
contenuti
tipici
della
cultura
agricolo-pastorale
nellimpianto
linguistico
colto
e
raffinato
della
poesia
alessandrina
e
nella
struttura
metrica
dellesametro,
verso
tradizionale
dellepos.
Questa
scelta,
in
particolare,
palesa
lintenzione
Teocritea
di
fare
della
poesia
bucolica
un
sottogenere
della
grande
poesia
epica,
i
cui
eroi
non
sono
pi
quelli
della
mitologia
tradizionale
ma
i
personaggi
agricolo-pastorali.
La
campagna
diventa
un
elemento
essenziale,
mentre
la
sua
presenza
nelle
opere
di
et
arcaica
e
classica
rivestiva
una
posizione
subalterna.
Nella
poesia
Teocritea
essa
diventa
un
elemento
del
tutto
autonomo
rispetto
a
quello
urbano.
Della
fondamentale
importanza
delloperazione
culturale
da
lui
compiuta,
Teocrito
dimostra
di
avere
una
precisa
coscienza,
quando,
nellidillio
7,
rievoca
lepisodio
della
sua
investitura
come
poeta
pastorale
e
ribadisce
con
forza
che
artefici
di
quellinvestitura
non
furono,
come
di
norma,
Apollo
o
le
muse,
ma
un
vero
capraio,
Licida,
ideale
rappresentante
di
tutto
il
mondo
pastorale.
Le
parole
di
Licida
suonano
come
una
dichiarazione
di
poetica
vera
e
propria.
Molti
in
passato
hanno
tentato
di
riconoscere
dietro
la
figura
di
Licida,
descritto
nei
suoi
abiti
di
vero
capraio,
questo
o
quel
personaggio
storico
appartenente
al
circolo
poetico
di
Cos.
Molto
pi
credibile
lipotesi
che
Licida
rappresenti
un
personaggio
indefinito
ma
emblematico
di
tutta
la
realt
bucolica.
Si
tratta
di
un
particolare
importante,
poich
lassegnare
a
una
figura
umana
prerogative
prima
riservate
agli
dei,
trova
il
suo
fondamento
nellottica
di
una
poesia
realistica.
Del
resto
la
dichiarazione
con
cui
Licida
motiva
linvestitura
perch
sei
un
rampollo
di
Zeus
tutto
plasmato
sulla
verit
fa
esplicito
riferimento
a
una
poetica
della
verit
che
costituisce
il
presupposto
teorico
della
poesia
Teocritea.
La
poetica
della
verit
il
contributo
pi
personale
portato
da
Teocrito
alla
nuova
teoria
letteraria
che
Callimaco
veniva
elaborando
in
quegli
stessi
anni
e
di
cui
un
importante
riflesso
presente
ai
versi
45-48
dellidillio
7.
Laddove
sempre
Licida
pronunzia
queste
parole:
giacch
da
me
fortemente
odioso
larchitetto
che
si
sforzi
di
costruire
una
casa
simile
alla
cima
del
monte
Oromedonte,
i
pollastri
delle
muse
che
con
il
cantare
di
Chio
in
gara,
schiamazzando,
si
affaticano
inutilmente.
Il
riferimento
polemico
allarchitetto
che
vuole
costruire
una
casa
alta
come
la
vetta
dellOromedonte
sindirizza
a
quanti
perseguivano
il
culto
del
poema
lungo
e
continuato,
proponendosi
in
sostanza
come
pedissequi
imitatori
di
Omero,
un
autore
non
imitabile
e,
perci,
da
non
imitare.
Dal
punto
di
vista
linguistico
va
osservato
che
lidillio
12
scritto
in
dialetto
ionico,
il
22
redatto
nella
lingua
epica,
gli
idilli
dal
28
al
30
sono
in
eolico,
mentre
tutti
gli
altri,
senza
distinzione
di
genere
presentano
una
forte
coloritura
dorica.
Dunque
Teocrito
utilizza
negli
epillii
il
dorico.
Il
connubio
del
dorico,
tradizionalmente
riservato
alla
poesia
lirica,
con
lesametro
costituisce
una
delle
arditezze
formali
proprie
del
gusto
sperimentale
di
et
ellenistica.
Teocrito
utilizza
lesametro
anche
in
quei
componimenti
che
tradizionalmente
avrebbero
richiesto
i
metri
lirici.