Library
of the
University of Toronto
BARON
4usic
ami Bookt
Kj
CHATSWORTM ROAD,
Klhnl MIAI)
CKir:l
AhlH
0'*
Calder.
"
O
-
O /
SOLIMANO
Dramma
per Musica
da rappresentarsi
TORINO
NEL CARNOVALE DEL
1756
Alla Presenza
TORINO
Presso gli Zappata, ed Avondo Impress. e Lib^.
della Societ' de' Signori Cavalieri.
X in
)(
ARGOMENTO-
0 limano
il
grande
Cafa Ottomana
rejlitu nella
Maritaggi per
uno
p affare
pi volte infruttuofamente
a* irritar
lo fcet-
procur
Solima-
dagn
aW
Impero
Genero
Gua-
il
di lei
Erafi
iv
)(
Rufieno di
aver intercetta lettera ferina da Mufiaf al'
Sofie , colla quale, implorava la di lui prote.
li
accortamente contraffatto
il
carattere
che So-
lo cred
ed accrescendo
giaccato
Amafia
fece
fenf
afcoltarlo
nome
di
fub itas
kaf^
bara
il
La
fe
egli il
pi
di figli
diletto
pentimento di Solimano
la depofi^ione del
,e certa
po
di loffelane r il
voce
r (
quantun-
uno
uno Schiavo a
)(
)(
lui raffomigliante
fono
le
vie
Dramma
dar
lieto
torni
Si fono cangiati
Gian gir
in quelli di
li
nomi
di
Muftaf
e di
ma
pi
atti alla
Mufica
##
Tutti
te
li
li
ATTORI
SOLIMANO
vi
dei
)(
DRAMMA
Gran Signore
de'
Turchi Pa-
dre di
Signor Gaetana Ottani.
SELIM Nato
".
dal
primo
letto
NARSEA
Figlie di Tac-
mante Sof
di
EMIRA
Signora
Monaca Sonami.
OSMINO
chi.
ACOMATE
Ag
Signora
RUSTENO
de Giannizzeri
Marianna Hylmandel .
Gran Vifir.,
La
COM~
. .
)(
I I
COMPARSE
Del
feguita di Solimano
Vifiri
>
Legge
Miniftri della
Del feguto
Ag
di
detti
Imani
Selim
e Bafs a Cavallo
e Prigioniere Perdane*
Prigionieri
Schiavi, e
Mori.
ropee
>
ciali
ed
>
ti
Militari
di
CavaHo
>
ed
Bafs
EuUffi-
Timpani
ec.
MU-
Vili
)(
)(
Rovine
d'
paffa al
antiche Fabbriche
Campo
per
le quali
fi
ATTO SECONDO,,
Camera addobbata d'Arredi
Perfiani,
Deliziofa
ATTO TERZO.
Atrio della Reggia corrifpondente a' Cortili
Magnifico Padiglione del Gran Signore divifo
1
Camere
Veduta delle Tende Ottomane
in varie
colle
di Babilonia alle
co
in
da un lato la Citt
rive del fiume Tigri cari-
di Navi Turchefche ,
tempo di notte
il
tutto illuminato
Li Signori
BAL-
ix
)(
BALLI.
PRIMO.
Di
Selvaggi.
SECONDO.
Del Bezeftan, o Mercato
di Schiavi.
TERZO.
Di Marte, Venere,
e la Gloria.
Signor
Rocco
della
Mufico Suonatore
Gioanetti
Real Cappella
BAL-
....
.. .
)(*)(.
BALLERINI,
SERJ.
GROTTE SCHI,
Signor
Signora
Signor
Signora
Antonio Sacco.
Margarita Falchini
Gioanni Merlo.
Maria CaiToli Maffefc,
FIGHJ R4NTI.
Signor
Signora
Signor
Signora
Signor
Signora
Signor
Signora
Signor
Sigrwra
Francefco Dogliani
Maria Bianco
Ignazio Clerico
Gioanna Lionetta.
Giufeppe Boettq .
Anna Provenzale.
Baidaffar
Arman.
Margarita Bianco
Giufeppe Bedotti
Terefa Garona
Signora Maria Biuna
ATTO
IMPRIMAT<V
Vicrius Generalis S. Officii.
V*
Pifceria
P.
dell'
AA. IX.
Se ne permette l Stampa
J3i
Pralorrao per
Gran Cancelleria.
ATTO PRIMO.
Appartamenti mila Reggia
SCENA
Emira,
a R
I.
s
e a ^ federe.
io non intendo
,
martir , cara Narfa >
tuo
nuovo
JL
Vieni da Tauri in Babilonia appena,
Che da Selim lontana
Pi ripofo non hai Da Tauri il Prence
Qui giunge al nuovo d fol pochi iftanti
Mancano al giorno , e ancor ti ftruggi in
Ew/f.X)Erdoria
II
Narf.
pianti
Oh Dio
Chi
?
!
fai
pur
Emira
,
,
Del Re
de'
Perfi
Noi
sfortunate Figlie
egli
V Erede
padre Soliman
Dell'
Duce
Ottomane
Selim
Tacmante
a noi
fchiere
le nottue
L'ama-
Atto Primo.
col
Campo
De
Perfi
Narf. Crudele
S' egli
Traci
il
vincitor
ma
tu
non V ami
colpa mia
degno
d'
amor ? Se obbl
de'
condanni
Come
Narf.
ti
il
mio foco
vuole
e rea
mi vuoi
Io farei xea
me
egli
Narf.
Di noi
Il
fid la cura
Germano
Ofmino
fuo maggior
Emir. Ebben,
d'
il
,,
Emir.
Il
ftefl
il
feopro
Atto Primo
Il
tuo timor
Narf Non
fon di Tracia
ai
Prenci
Vietati g Imenei ?
Lo
furo un tempo ;
Ma Spofa a Solimano
Roffelane divenne ; e far legge
Emir.
Narf,
E di
guerra , e di pace
Arbitro qui Selim Dal Padre iftefFo
N' ebbe il poter fovrano Egli t adora
.
Ei
-Narf
lo promife
E pur
nella
re
e tu paventi ancora ?
e due
pr.efio
Difcoprirlo potrai
Narf Va
cara Emira
Ti leguir ma lafcia
:
Un momento io.refpiri
Lieta mi vuoi tu vuoi, eh' io fperi , ed 10
n Mille ragioni , e mille
Di pena^ e di timor trovo e ra vvifo;
a
E fra
,
..
Atto Primo
il
divifo
pianto
fteffa
Non
ferenarfi
Ah fra
il
Ciel
parte
ec.
SCENA
NarseA)
poi
IL
Osmi no
frettolcfo
TWjArfa.
Ofm.
Che
Narf.
rechi
Ofmino
fangue a ricercar .
, Principer :
Pace Selim promife , e pace avranno
Il
Ofm.
No
E la Perfia
il
fuo
Re
Delfinio
Germano
A me
Atto Primo
A me nota
la fede
Al Padre mio
Navf.
Le fue promefle
Deh tu feconda ancor
,
Vivi
Oftn.
Non
ficura
Tu
Narf.
Di
Col tuo
affetti
bel,cor divido,
E m' abbandono a te
Tu
fai
fan
ec.
SCENA
III.
/
Osmi no,
Ofm.
\7 On
IN
fa
che fe
il
Germano
arde per
lei,
Adoro Emira
Ei
Ago mate.
poi
anch' io
che fe felice
v II
. ,
Atto Primo
Acom. Pur
Il
mio dipende
il
Non
fai
ch' giunte
Ed feco il Vifir
Ofm. Lo fo ; ma dimmi
Ami
Ofm.
il
o Prence,
German ?
T amo? Io nacqui,
S'io
io viva
Sol per amarlo, e pi che 1 fangue a lui
Mi (tringe T amift Le
prime vie
infegn
m'
d' onor
Congiunfe il Ciel
Ei
Cos tutti i miei giorni aggiorni fui,
.
Che
Acom. Ah
fe tu Fami, io tremo,
Io pavento per lui .
Ofm. Ma qua! fua colpa
Merita il tuo timor?
Compra
Ofm.
il
Ma nota
talor
Soventeun fogno
laccio fatai
al Padre
troppo
.. ,
.,
Atto Primo
Di Solimano
Ofm.
Lo
Il
fo
ma
<
cor
torna
il
mio Germano
al
Padre
Che
Ofm.
s'
io
temo
adombri
A un ombra
Dunque
Sultano
il
dal padre
Sagrificar
fi
ingiuita
pu
un
figlio
La
crudelt finor
ma
quefte vie
E apprefe
a' figli
fuoi
eh'
anche un Sultano
Sovrano
clemenza
Non ti fidar Della Falange invitta
Duce fon io, aquefta
Voli pronto V avvifo , e in ogni evento
Non manchi la difefa
Sa
effer
alla
.
Ofm.
Il
mio Germano
Io conofeo, Acomate.
Noi
Ei
del
Il rifehio
eftremo
Sana nemico
fuo difenfor ^ fe un atto indegno
A 4
Gii
far traditor
,.
Atto Primo
E fe morir
fra le fquadre ^
fido al Padre
>
Acom. Cedo ; ma
fappi
turbine minaccia;
Il periglio additai
.
dovette
Che
Che
penfa
il
al
tempo
caro
riparo
Non
ti fidar
cotanto,
Pu
la
fperanza ancor
Spelfo ingannar
Chi tanto
Che troppo
Fu
la
fi
fida
incerta guida
fperanza ognor
Nel tuo
<
vede
fi
in lei
pane
ec.
SCENA
O S MINO,
Ofm.
poi
ir.
RUS TE NO
...
Differir
non degg
Da
lui
Rujl. ( E*
il
io
:
Ma vien
Rufteno
V arcano
Prence appunto
.
Air opra
Ofm. Qua!
I
Atto Primo.
,
..
M'
Ruft.
offende
il
dubbio
Spiegati pur
Ofm. Parla.
Ruft.
Non
credi
Che tuo
Ofm.
Lo
>
fedel fon io
credo
Ruft. I detti
Dunque
col labbro
La Madre
tua
ti
mio
parla
fino a quan-
do
Del tuo maggior Germano
Sarai fchiavo cos? Sai che gi nacque
Atto Primo
Qual far
?>
Ah
Il
la
tua forte
ricompera ?0
ceppi ; o morte.,,
un incauto affetto
giogo fcuoti alfin Ti guida al foglio
Qual
la
tua
d'
Di
mille imperi
e mille
Co-
Atto Primo.
ii
. ,
Conofco
Del trono
allo fplendor*
N accolgo
Penfier
nel
s valli
Gi fo
mio cor
parte
ec.
SCENA
Rusteno
V.
fola
m* efpone
AQuai
La cieca ambizion Sedurre Invano
rifchj
10 tento Ofmino
11
perdere Selim
Di Soliman nel
Li da me fparfi
Di gelofo velen
;
;
non
Di quello
lieve
a'
cor crebbero
femi
impegno
danni
,
vero
>
; ma figlio il Prence
E' Padre Solimano , ed io pavento ....
Potrei
meglio farebbe
Ah no
,
.
perifca
Mora
Selim
A Roffeiane
Ai fuo
% Servo ad un
e a
tempo
me Quella
.
iftefl
lo fcettro
Monarca
.,
Atto Primo,
il
Tempo
A terminar
la trama ,
mia vendetta
bella mia merc .
Chi d' un imprefa ardita
Tentar la via pretende ,
Giunga alla meta ambita,
non vi ponga il pi
La
La
giufta
Ogni ragion
Campagna
Gran
TT
1
il
feguito di Selimo
Tenda
R uste NO.
Sol.
parte
ec.
Impofi gi
non
palefi
non
efca
alcuno,
Quand'
date
ei
Acom. (Co- 1
Atto Primo
Della tua f
Di
rimirarlo in volto
Ti permette il Sultano
E di parlar T' appreffa
Tu paventi? E di che?
Acotn. Vola improvvifo
Fuorch a pochi fuoi cari, a
.
Da Ponto in Babilonia
Ne ignoro la cagion
:
Strano ti fembra
Se turbato fon io ?
Se qui giungo cos?Che vuoi
Che di rifpetto e
Vegga mancarmi
,
Ah
Acom. (
lo previdi
che attenda.
fede
e eh* io ...
1/ impero debitor
Sol.
ignoto
E Solimano
il
grande,
Regni
cui di tanti
Cingon
Giunge
tutti
mio Sovrano :
turbato il veggo ;
il
l'augufta fronte,
a
temer cos?
Quanto mi deve
Chiedo T
Da
Il
fuo difegno
Atto Primo,
i4
fedele
?
il
figlio,
fon
le fchiere
Cangian di giogo
Leggermente le fchiere; e s'io pavento,
Ne
pavento a ragion.
Signor
s' avanza
Ruft.
Nella Reggia Selim .
,
Si [ente di lontani
loflrepito della
Sol.
Venga
io
marchia
V attendo
Va fui
Atto Primo
S C
N A VII.
con feguito
Detti.
e>
Acom.
/~\Ueir artfebil
Mira
m0*
Queir
Ruft.
Sol.
M'
fembiante
o Signor
avvelena
il
fofpetto
1/ affetto mi feduce
Sei ( Il Padre
Sol.
Si turba .
oh
Sei.
(Che dir!)
Sol.
Parlar
Lo
Ruft.
non
Amor
delie
Come fepra
Rujeno
) Vedendo Solimano
Ad Acomate.
ofa
confonde
Acom Lo ftupor
Sei.
Accennando Selim
il
rimorfo.
lo trattiene
foccorfo
^
J
AMmm9%
Padre
, Signor , vincemmo
Incatenata , e doma
Geme
,
,
Atto Primo.
i6
Geme la Perfia
Ai Regni
aurora
dell'
Che
Oh me felice
intanto
Non la vittoria
tua
nemico dov' ?
Fugg ma intanto
mio
il
il
.
al
valore,
Genitore
fatto tuo ravvifo
Che
fa
Tacmante ?
Il
SeL
Del Perfo Re
le
Sventurate
figlie
Avvinte di ritorte
In ortaggi di pace offre la forte:
Eccole appunto Il mio minor Germano
Vedendo Narfa , ed Emira che vengono condotte da Ofmino con feguito
.
d' altre
prigioniere
Le
Etnir. (
Che volto
auftero
)
Sei.
Co-
. ,
Atto Primo
Come al fuo ben
Mi balzali cor! )
Sei
Sol
Sorgete
vicino
Si alzavo, e fi pongono
accanto di Selimo
Emira
o vivo
Trar Tacmante al mio pi
Vive, faivo il. nemico,
E tu trionfi o Prence ? E
Eftinto
17
d'
Narfa
Ofmino
figlio,^ impofi;
me
dinanzi
Mi
Torna
te fperai pi belle
Che
Acom. (
Campo,
il
fi
Da
da Tauri
di fere
di fchiavi, e di donzelle
l' incendio
)
veleno ).
da te pace implora
Se debellar gli audaci
li Perfo Re
E' gran trionfo il perdonare ai vinti
E' trionfo*maggiore Affai la Perfia
11 tuo poter prov Provi , e conofca
Si risveglia
(Opra
Kufi.
il
Ma
Sei
Anche
la
tua piet
V applauda
U ammiri
il
Mondo
Cielo
Sol Ubbidienza io voglio,
Non configli da te 1/ eccelfo Impero
Che a te fidai dell' Ottomane Squadre
A depor dei mio Soglio al pi t' affretta
il
>
e 1
mio voler
rifpetta
sa. Al
, ,
Sei.
Al venerato cenno
Piego
la fronte
Depone UBaftone
Or
de*
Che termin
Il
Gran
dal Trono
armi
dell'
al figlio
fono, io lo ripiglio
pronto
in Babilonia io
Meco
da
Signorey
Duci
S alza Solimano
Che
del
raccolto
Faggi.
paiefe ai
fia
e ripofto [opra un
uno
Sol.
.,
Atto Primo.
i.8
a partir fia
Campo
il
Entro
Figli
attendete
ed arreftate
partono
il
paffo
Rufteno, ed Acomate
Sei.
( Io fon di faffo
Sol.
Tremi dovunque
)
fia
Re
nemico , e pace
Mai non fperi da me fin che
Narf. ( Sventurata Narfa )
Emir. ( Povera Emira )
II
refpira
Sol.
Fugge
furor
Quel
Atto Primo
Quel guerrier
11
Non
Non
fi
vanti di fe (lefl
li
chiami vincitor
Fugge
ec.
Corteggio di Selimo
SCENA
Vili.
Emir. Quella
Sei.
Ma
a Selimo
ad Ofmino.
a Selimo
la pace ?
fperanza
ad Ofmino.
ben mio
...
QuelV
Narf. Affai
Sei.
ardir
mio dunque
ti
fembra
Non
Il
Narf
La
, ,
Atto Primo
2o
Ma
Ricufa
$farf Che
m
Genitor
il
afcolto
Che puoi
far ?
dunque
pretto
afpetto
Ah
(tolta
io
Sazia la fete
Struggi
fe
la
abbatti
ardi
eruin
Perfia appieno
Sei.
Mai mi
Narf.
Ma
Sei.
conofei
addio
dove?
Al Padre:
A palefare a
Ofm. Ferma
Se parli
o Germano
il
Padre
Somminiftri
Contro
Mi
di te
alla frode
.
prefagifee
irriti
armi novelle
Qualche crudel
il
cor
difaftro
Sa. Sa-
Atto Primo
Sei.
Sar minore
Degli oltraggi
21
eh' io foffro
Efpofto a
torto
Non
quello cor
la fede
fai di
Qual fia
Far cefTar quel pianto
.
Ritrover piet,
il Padre mi vedr
Morirgli al piede
Serbami ec.
SCENA
Narsea
Narf.
Ieguilo
parte
IX.
Osmino, Emira.
,
Ofmino
al
l3 Tu T accompagna
Padre
a'fuoi
In atto
di partire
Non
>
iftcffofuo
arredarmi
cor?
La-
arte
Atto Primo
eh' il fegua
Ah tu
..
Lafcia,
del
mio Gef~
'mano
non
I perigli
noi raggiungo
fai: s'io
s'
et
tu T ucciderti
parte
'
,
N
Narf.
a r
T Difti
NA
S C
e a
X.
Emira.
Emira ? ancora
Condanni
il
mio timor
Non
fu prefago
io
eh' io
fperi
>
La
tua coftanza
Ma
imitarla io
3VT
ama Selimo
ammiro
non
,
fo
Nacqui
Ma
infelice
e bada
Ah
fe volete
Aftri tiranni
Deh
Deh rifpetra
Salva
3 .,
Atto Primo
Padre mio :
oh Dio V oggetto amato
il
Deh
parte.
ec.
SCENA
E M
XI.
R A fola.
Amore
Tormento fi fa
D' amor ec.
parte
SCE*
Atto Primo.
i4
f
E NA
$ C
Solimano,
Sol,
poi
per
le
quali
Campe
fi pajff al
XII.
Rusteno,
poi Situai**
JL
Campo
il
ah da
me
il
glio invero
.Tutti
Che
tenter Selim ?
Sol
Vanne
l'
arreda
( E' nel laccio
.
Rutt. Ubbidifco
Sol.
In atto i partire
Afpetta .-E' meglio
Non
lunge attendi
A
Ruj. (
Tarda
il
parte
Sol.
s<
avvicina
Udiam che
La tersezza
,
ma
trionfo mio,
dir vorr
L'
ira
fi
celi
antica.
In volto mi ritrovi
il fuo core ad ifcoprir mi giovi
T' appretta , o figlio , e il mio paterno
:
Tutto
fetto
Ri-
Atto Primo
Ritorna' a meritar
Sei.
SoL
,, *
\j
Entra Seimo \
fallo
Non
delitto
M'
inghiotta
Se reo fon io
fuolo
il
un folo
d'
S perverfo penfier
11
A
G
Paiefarti vogl' io
ma falli miei
Ah fe quelt' alma
i
rea
che miniftro
li felice
SoL
SoL
SI
eterna pace
Perfo, e
il
il
Trace
a lek
nuziali tede ?
,
lo giurai
E tu giurarti
Ai trono
n mancher di fede
audace
al letto
DITacmante
Sei.
fra
Gi promeitefti
Le
Sei.
fia d'
imeneo
Avi miei
non fei ?
alzar degli
la figlia
e reo
E uq
Atto Primo
a6
Sol.
innocente
amor mio . Se i voti miei
L'
Condanni,
Genitor,, . Quello il mio
o
fallo.
S' inginocchia
Sei.
il
mio
feno,
apri
appaga Y ire;
T appagher
la forte
tua faprai
Con
te crudel far
( Vor-
Atto
Primo/.
fdegnarmi
oh Dio I
Vorrei
(
E pur T affetto mio
Scordarmi ancor non fo )
27
Pi
E N
S C
SeLIMO
Sei.
Tk /TI
Ruft.
Or quV s'
il
attenda
fuo
il
Genitor chiede
il
tuo brando .
brando mio?
Mi
Il
RUSTENO*
poi
E[cono con
'
A XIII.
comando
\
Il
lafcia ?
Ruft. Selimo,
Sei.
parte
ec.
fpiace
tuo
deggio
defttn r
Al Monarca ubbidir
r
S accofta a Selimoper
Sei.
iformarlo .
audace >
Rispingendolo
Non ofono i tuoi pari
Difarmar queflo fianco Io lo cfifrmo
fappia il Genitor , che fe rifpetto >
Non temo il cenno fuo . L'ire disfida
Un innocente cor del fato avaro .
Vanne , recalo al Padre , ecco l' acciaro
Scortati
Ma
bietta
il
raccoglie
%nfjt.
un Arciera
Far
le
Sei.
Di
Atto Primo
Di
Rammenti il Genitor
Che gi per lui nel campo
Pi volte balen
allor
Di
quell'acciaro ec.
Il Fine ^ell'
Atto Primo.
BAL-
29
BALLO PRIMO.
Di Selvaggi.
La Scena
della quale vi
dalla
^
7\7 El principiar?
Compagne
il
fu la Scena varj
HJ omini Selvaggi
%?>
colle loro
quali intrecciano
li
il
la fua Compagna , e con diverji gejti fi dimojira [degnato colla medejma quefta tenta tutti li mezzi per
}
placarlo
ma
un
altro Selvaggio
il
V inaspettato incon*
primo Selvaggio , imptt
con gefii minaccio/i V altm
il
Dopo
ti
gli
Danza
,
,
Compagna , portandQ
3
mano un Dardo
do in
e fatta
Danza
una breve
il
Cacciatore
il
la
da
lei
ciano pjofcia
un
lieto ballo
intrec-
[terminata queja
Danza
efce
,
una Driade , la
da una
forprefa
ejja impaurita , ma
; fugge
da un Silvano armato d' arco, queJli tira alla fiera una faetta , dal che quefta irritata , laJ eia la Driade, e corre verfo il Silvano per
viene
foc corfa
preparato
Balza
ed intreccia colla Driade un feftojo Ballo \fi ripiglia poi da tutti gli Attori una bre*
ve Danza, la quale feguita da un Ballo a due del
rupe
il
Silvano
primo Selvaggio
io finale
dopo
il
colla
fua Compagna
>
indi dal
Bal-
4*.
AT-
ATTO SECONDO*
Camera addobbata
<$
CENA
Soli ma no,
I.
Osmi no.
poi
Efce
unPaggio
m ate.
Parte
fc
Ofm.
Aredi Perfiani.
Venga Aco
il
Paggio
A piedi tuoi
Se di proftrarmi ardifco
Padre , non ti fdegnar
In atto X inginocchiar/i
Sol. Sorgi . Che chiedi ?
Ofm. Ch' altro implorar pofs' io
Che per il mio Germano
.
Sol.
E perdono
Ma tu che
,
Per
e piet ?
implori
lui piet
Sai tu
s'
perdono
fuoi falli ?
Ofm. Ignoro
Ma
io
Chi per
falli
fuoi
non parlo
lui
o Padre
parler ?
Taci Afcoltarti
Io non pofTo , io non deggio
Ofm. Padre mio , caro Padre
Sol.
Sol.
Udi-
, ,
.
Sol.
Atto Secondo.
jx
Udifti
Ofmino
Io di tacer t'impofi,
Non
formar querele
di
Parti, ubhidifcK
Ofm. ( Oh Genitor crudele
mio German
Il
Ah
fe ferir tu
SCENA
Solimano,
Sol
diletto
vuoi
Svepalo in queft petto
Cercalo in quello cor
coi Tuo fangue infieme
parte.
II.
Acomate.
poi
adeflb
I miei ffpetti
E'
di
Amante
Narfa Selimo
A lei di Spofo
Giur
Atto Secondo
33
Segreta intelligenza
dalla bramata
Alleanza co' Perii ; alfin dal Campo
Che gi per lui congiura ;
E da quella , che oftenta , aria ficura .
Acom.. Fur fe parlar pofs'io
Sol. Parla, fe puoi ,
Difendi il disleal No del mio* fangue
:
Sete io non
ho
Poteffi
Ritrovarlo innocente
E delinquente
Ritrovarlo io non poffo Ama Narfa ;
Per ottenerla ha chiedo
Da te la pace : il fuo delitto quefto .
Dunque al fuo (tolto affetto io vender
deggio
1/ Ottomana grandezza ? Al Perf unirmi?
E fornir V armi io fteffo ,
!
Acom.
Sol.
Onde
reftar dal
No,
.,
No
? >%
Atto Secondo
foffrir
fia la
Un
Acom. Che
ficuri
Ah
ah come
, Solimano ,
De' tuoi maggiori
Finor T orme detefti , ed or le fiegui ?
Ah ferma : ah qual prepari
afcolto
S diverto da te
La
Sol.
tua delizia
e fai
Non rammentarmi
L' affetto mio
10
le
le
glorie fue
Pur troppo
rammento
Secondali, Signor
Non
Difciogli
il
tutf
.
lacci fuoi,
Sol.
Atto Secondo
Acotn. Rifovi
io
. ,
, ,
3 5
volo
A condurlo al tuo pi
Lafciatni folo
Sol.
Acom.
Ah
un
fe
Di
figlio
fventurato
accende il feno
, e penfa almeno
Penfa , oh Dio ! qual F error
Non peffar d; efTer clemente
Penfa almen , che Padre fei
Che tuo figlio il delinquente
furor
t'
Deh rammenta
Che
fe ec.
SCENA
Solimano,
Sol.
/^He
amor
pane.
Ah
III.
Narsea.
poi
fiero fteto
il
mio
Padre
Regnante
Pietade
figlio
il
D'un
Tu reggi
A me
infelice
il
O tu,
fei
che a Mufulmani
Duce
Padre
cor,,
Si chiami
Narfa. Pria
di punir,
fi
cerchi
Di
la
mano
Ecco
Atto Secondo.
Ecco
Schiava tua
la
Sperar pofs' lo
prieghi miei?
>
Sol.
Narf.
Come?
SoL
Per
te
Selimo
Al talamo ed
,
al
foglio
Al fuo deso
Confentir non pofs' io . Vietarlo a lui
La fola mia potrebbe
Paterna autorit ; ma non vorrei
D' una rea contumacia il figlio efporre
Agli effetti funefti : a t e ricorro :
Innalzarti ei promife
..
Atto Secondo
Ei m' ama
37
ed io doveva
Pria che amarlo morir ; ma ( il labbro mio
Non avvezzo a mentir) T adoro anch'io
Selim lo fa : tentai
Celarlo invano : E dovrei pofeia io fteffa
,
La
Sol.
No
ho
rifoluto
gi
fe tu
Ed
a te libert
Pi non
Piet
v'
la
pace
>
fe tu ricufi
per
n pace
fecondi
Tacmante
d' un fedotto
figlio
Tu il fio mi pagherai
Narf. Da me piuttolto
Deh T allontana
Sol.
Io fuggir da
Decifo
il
fuo morir
te
non
lui
lafcia
Non lunge
Paggi levane
Per fempre
i
io
i
fono,
tapet
Tutto vedr
Se da te noi dividi
Tu perdi il Genitor , V amante uccidi
.
Vuoi , che
Sol da te dipender
Se
,,
Atto Secondo
3 8
Se da me tu vuoi rigore
Se piet da me tu vuoi,
Tu
Il
rifolvi
SCENA
Narsea,
Narf.
/">He all'
poi
idoi
parte.
IV.
Selimo.
mio
ricufii
Il Decreto fatai
Ma non quello
Lo fteflb che morir? ... S , ma tu al Padre
Rendi il Trono con ci ? Ma tu ia vita
Con ci ferbi ai tuo ben ? Ma perdi en!
trambi ,
Se i Tuoi non fpegni in lui funcfti ardori,
Se noi fcacci da te % Scaccialo , e mori
Eccolo ( Aita , o CigH )
Sei. Poffo una volta
Senza timore alfin , bella mia face
.
Pollo accodarmi a te ?
Che pena )
Narf. (
Sei.
Tra fe
Al Padre
Vi
fu chi in
mio favore
ti
vegga
Pre-
Atto Secondo
,,
Per
me
tu fei
I miei fguardi
Ma
come ?
tu fuggi? Al mio contento
Corrifpondi cos?
Tra fe ,
Narf. ( Morir mi fento )
Sei.
Parlar vorrefti, e taci?
,, Ti fpiace il giudo omaggio
D' un cor j che tuo fu fempre ?
Tra fe.
Narf. (Alma , coraggio. )
Prence non ti (tupir Per te non nacqui
Non nafcefti per me . Forf io t amai ,
.
fa,
Selim
fon io
Ma fe di te mi privi
s (Ira no
Cangiamento improvvifo ?
Narf Non giova il dirlo il mio deftin decifo.
Sei. Dunque mi lafci ? Ed io
Mifero, che far? Barbara, ingrata
E' quefta la merc? Per te d' un Regno
La conquida non curo un Padre irrito
.Efpongo i giorni miei Poi de' miei rifchj
C 4
Qaan-
Sei.
Atto Secondo
40
Quando alla meta arrivo
Sei.
parla
( Ah non refifto )
Vorrei , V affanno
JSTarf.
Ah
non mi
Tra fe
Addo,
oh Dio
.
fo fpiegar
Dirti vorrei
Ben mio
almen parlar
Chiamami infida amante,
Che tutto a te perdono
Ma poi vedrai eh' io fono
Poreffi
Collante nell'amar
Vorrei
pane
ce.
SCENA
S e l
poi
V.
Solimano,
)
Sei.
Ti MT
Sol.
JL
fugge
M'ascolta
Sei.
Sol.
Ah
fi
P a ^ arreda
,
e taci
raggiunga
>
Ah
Per
,,
,.
Atto Secondo'.
Ritorniamo ad amarci un'
41
altra volta
Pietofo Genitor
Taci, e m' afcolta.
Sol.
Brami dar pace al Perfo
Sei.
La rendo
a lui
Da te fperar pofs
Una merc ?
Sei.
Sol.
Sol.
Sei.
e tanti
Sei.
io
Tuttofarci
D' Amafia
,
Ma iafeiamt
Sol.
pi....
Altro udir non vogl'lo
Se al Padre tuo ricuf
Quanto
in
Ubbidifci
al
Sei.
Ma
ubbidirti io
Sol.
Ed
io lo voglio
non poffo
.
Non
v'
Lo ftral"fofpefi
, .
4%
Ma noi
Atto Secondo
depofi ancor Non
la volta eftrema
Penfaci
e trema.
parte .
SCENA
Selimo,
Sei.
Ltri
jrj^ Vi
VI.
Osmino.
pofcia
difaftri in terra
me
fon per
Che
Sei.
Ah de' viventi
Il pi mifero io fon
M'
odia Narfa
mi
fcaccia
E clf io
Ami
cosi Narfa
Tu, che
la vita
Parte
di fe gli eftremi
Aneli-
..,
Atto Secondo'.
43
fangue
Sgorgar dai molle fen
Taci , fpietato
Io partir Mi dica
Perch cangi perch mi vuol lontano :
Mi fpieghi quelV arcano
Poi fi parta , e fi mora
:
vederl
il
Ah
retta
lei
Di lagnarmi
Non fai di
Non fei tu
ragion : tu le ferite
quello core
a fofpirax
folo
parte
SCENA
S E L
CHeMio
diff
amore
VII.
M O
folo
rivale
amarla
vede Narf
Non
d'
forf
fenz'
fi
che il mio >
lo (trai
Piag d' Ofrmno il cor ? Queir infedele
Cieli, che
Rifponde al nuovo aror
:
diffi!
Forf
Di
M'
lei
Caro
Atto Secondo
44
Caro amor
.
7
tu che
accendi
rifolyii dubbj miei ;
Tu
Dimmi almeno
Ah che parlo
Infenfato
In faccia a lei
fon , perch non vado
eh' io
S , s , mi fveni il
Tutto a chiarir?
Padre
M' opprima il fuo furor Ma non fi nutra
Quefto crudel veleno ;
Ma non fi viva a quefto inferno in feno
ma dove ?
oh Dio I
Vado
Sento mancarmi il cor ,
.
Ah
del affanno
mio
La
Il
fredda gelosia
parte.
www
*>
Cfjp
OQO
y*v
Deli-
Atto Secondo
Deliziofa
RA
di coftanza
di valor
U antica libert
La promife
D'
OSMINO.
Adeffo
Racquifti alfine
Gi Solimano
a Narfa
imitarla coraggio
Che
tempo
Emira
Fa pompa
A colio
Vili.
poi
45
SCENA
EM
Narfa
ma
E tu
la
compra
tu non hai
fei
quella
Ofmino
Atto Secondo
4<S
Ofm.
Ch' io parlo
a te
Forf non pi giammai
Ti rivedr , lo fai
N un momento t' arredi? Un folo addo
Udir non vuoi da me ?
Emir. Ma che pretendi ?
Ofm. Nulla , o crudel : ma fe non merto amore,
Non mi negar piet
Emir. ( Qual tempo, oh Dio )
Tra fe
.
Dunque
fperar potrei
. .
Ma quel fofpir
Emir.
Non lice
meno
Un' altra volta impara
Quel , eh' io nafeondo in feno
lufingarti
Non
Vantar
lice a te cercar
La
A lufingarti
ec.
parte
SCE-
Atto Secondo
SCENA
O
Ofm.
N O
poi
IX.
S L
Narfa
Si ritrovi
A che vieni o
A te raolefto
Cieli
Meglio a me fcoprir
Ofm.
Sei.
No
fteffc
Confidente un rivai
E tuo rivaie
Son io?
S y tu m' involi il mio teforo
Narfa rifpetto
Ami Emira ? Ah
refpiro
Ofm. In Babilonia
Come tu in Tauri
Sei.
Ger-
inopportuno
Ofm. Sogni
Sei.
Il
ricerchi
!
Vedendo Selimo
Selimo
O
fi
mano ?
Sei.
47
Mi
anch' io
ppref a fofpirar
Tutto or comprendo :
Io m' ingannai Perdona
Dov' Narfa
Emira adoro
fembra
...
Ofm.
Ah
Sei.
Eccola
Scene
le
s'
invia
Ofm.
Deh
(Ielle,
parte .
Sei.
Si ritira in diparte
SCENA
Narsea,
$arf.
Sei.
TJOteffi
X.
Detto) ;w Solimano,
il
vero almeno
JL
All' idol
Pur
ti
mio
riveggo
fcoprir
Avvicinando/*
in aria di rimproverarla.
1$arf.
Sei.
Siam
foli ....
Dubitarne tu puoi
Vedi
s'
io
t'
amo
Io
.,
.,.
Atto Secondo
10
fteffa
49
per falvarti
Sei.
Narf.
Sei.
Mi
lafci
Impone il Padre
Che in Amalia io
Se
relitto
Ad
Or
Narf Ah
fenti
!
)
che vuoi ?
Narf Oim Si ofcura il ciglio ;
Vacilla il pi.
Sei.
Non ci'pentiam , mia cara
Sei.
Parla
D' un atto
illuftre
Vado
Addio
vivi
ritorna
Io dalla morte
a cercar riftoro
Sovvengati di me
Narf Soccorfo , io moro
de fediti d verdura.
Sei.
fuo dolor
Principeffa
Ben mio
mia
i'oppreflfe
vita
Non
Non
La
ti
foiarrir
tua virt
10 non
,.
Guardami
richiama
fon reco
partii
Narf Oim
SeL
Atto Secondo
50
apri
bei rai
Ritorna,
Ritorna in vita, o mio teforo: io redo.
No,non temer .Per quel bei labbro il giuro;
Per quella man, che ftringo,
Prendendola per la mano
.
Non
partir.
9
Oh
Cieli
Narf( Oh
delie
Sei.
Narfa
)
)
Sol.
Con
Narf
Io fon
Da me
SeL
SeL
SeL
Seguite
Sol.
la rea
co
il
fine
intefi affai
ma non
, o Padre;
mio fot
fepararmi
<
richiedo venne
Io la cercai
Datevi pace al
Paffami il cor,
Mai
ironia.
potrai da
lei
EcE'
(rifiuto .)
Atto Secondo
, ,, .
51
A
A
;
al
Perdona
tuo nemico. Illefo il nome
morr
te fido
collante a lei
Sol.
Tacmante
me
tu invola
la figlia
Affettando tranquillit
io
Vi
La
cofta
il
fepararvi
I voftri cori
, e fino
all' ore eftreme
giuro ancor, farete infieme
Se cos due beli* anime
fe congiunfe
Sarete,
il
Amor
fra loro un
Di
,.
Di
fedelt collante
Sarete efempio un d :
IH idea d' un vero amante
Da voi s' imparer .
Se cos ec.
parte
SCENA
Selim o
XI.
Narsea
Sei.
Atto Secondo*
fui
mio capo
fole
Il
Narf.
Sei.
In atto dipartire
Del Padre
Col folo fangue mio
A placar V ire
Narf.
Sei.
turbine rovini
Ove?
fperi
&
Saran dolci
morendo tu
Fra ec.
S' io
vivi per
me
parte
Atto Secondo
SCENA
Narsea
DA
53
XII.
fola.
Il
mio dolore
abbandona al mar
Poveri affetti miei
Dolci fperanze , addio ,
Gi m' abbandono anch' io
Gi corro a naufragar ,
Cos ec.
parte.
s'
Il Fine
dell'Atto Secondo.
BAL-
,,
J4
BALLO SECONDO
DEL
Bezestan , o Mercato
di Schiavi
nella quale
fi vedono entrare da diverfe parti varj Mercantigli quali conducono a vendere S biavi , e
Schiave
na un
poco dopo compare nel fondo della SceTmto portato in una fedia da
ricco Signore
Mori
quattro Schiavi
Tiazza
te
tutti li
ad inchinarlo , e a presentarle
ejjfo
efegufce il fuso
gli Schiavi,
eff
loro Schiavi
dimoftra di gradirli
volendo prima
.
Giunto nel mezzo della
Mercanti vanno fuccejjivam en-
comando , e mentre
fi fcatenano
e jiede
da- fuoi
a terra
Servi
lieta
tutti
Dan-
zarla quale interrotta dalla venuta d un Mercante , che prtfmta al Signore due Schiavi Catalani, e due ScozZffi
da
alti
abilit
li
Danza
li
due Swzzefi
$ effere
>
y di
poi
caduti in fervit
uomo fpe-
55
cialmente fa diverfi atti di difperazont tentando
d' uccider/i con un pugnale per fottrarfi al fuo mifero flato
larlo
Compagna procura
la d lui
e di diftoglierlo
'di
da un s reo penjere f
conso-
ma
co-
e tenta d'
Compagno
quefti intenerito
comanda
di ballare alla
il
fua prefenza
Danza
>
>
intrec-
pale Domeftico di pagare gli Schiavi da lui accomprati , indi parte aoompagnato dal fuo corteggio ,
e tutti gli Schiavi intrecciane la
colla
quak termina
il
Danza
finale
Balli
AT-
ATTO TERZO.
Atrio
Reggia corrifpondente
della
SCENA
Rusteno
Rujt.
I.
Solimano.
poi
a' Cortili
venduta
laduftre
man
del
Prence
in eflb
In quello luogo
i*er dove wSolimano al Campo or
If attender . Ma giunge
Caratteri imit
veri
,
paflfa >
Afconde
Sol.
Rujt.
Sol.
il
foglio
Al Campo Ofmino
Guid le prigioniere ?
>
fidi
Gli d il foglio.,
Sorprefo il Meffager ; fuggir voleva
d* ogni parte cinto ,
>-
Ma
Sol.
Atto Terzo
Sol.
Legge
Tuo
Pu
~
Se
Tacmante Selim
qual credi
Nemico, o Signor
ti
che
d'
fon
mio difegno
piace,
Offro a Narfa
Ah
Non
refto: Il grande
il
favorir
Molto giovarti
La chieggo,e ilMeffb
la noftra amift.
Diratti
57
mano,
la
a te la pace
un Padre invano
Al cor non
parla il Cielo
Quello foglio a fcoprirmi ?
!
tu tremavi
Quant'
Sol.
Il
N
ei
caro io
t'
poco
Sultano conofcU
tu
veggo
in quella
mia
Tranquillit mentita
Matura
la
vendetta
I timori ingannai
Anche
Ma
del figlio
infin (Incera
Sar
vanne
Vedi
Di
Sol.
tutto avrai
V attendo
parte
SCE-
Atto Terzo
SCENA
Solimano,
poi
II.
Acomate,
indi
Rusteno.
c
T\ A
Sol.
jlJ
Liberarmi potr.
Acom. Signor , perdono :
Il figlio tuo difefi >
E difefi un fellon
Sol.
Ohe avvenne?
Acom. Il Campo
Ei tutto follev.
Sol.
Fra poco cftinto
Lo
Acom.
vedranno
Un
ribelli.
folo iftante
Dov' Selimo
Acom. Alla tua tenda, e
Sol.
affetta
Innocenza , e ftupor
\
Corri Acomate :
Alla tua fede il tuo Signor fi fida ;
Ecco T ordine mio : 1/ empio s' uccida
.
Sol.
Gli d
Acom. Io volo
Sol.
Ah
Il
il
decreto
gi vi fento,
Di fangue
e di natura
ad accufarmi
Tor-
Tarmate
Ruft. E'
Campo
il
Non
di crudel
indugiar
59
in armi:
Punifci ....
Io gi prevenni
avvifo tuo
Sol.
Interrompendolo
guardandolo fieramente
Non
Sol
pi
) ormai V audace .
tutto gi io : lafciami in pace
Che fguardo
Ruft. (
,. , . ,
Atto Terzo
Come [opra
Ruft.
'Sol.
parte
(Incomincio a tremar )
un
Rege
Se tanto a
,
Che punifce un ribelle
Fate (offrir volete dunque, o Cieli,
Senza caftigo , ed impuniti i rei ?
.
Ah
Di
giudo caltigo
S tiranni rimorfi?
rinfacciar
Mi
I
Muti
efecutori
laccio
il
il
figlio
Vedo
ec.
parte
Magni-
,,
6o
Atto Terzo
Camere
SCENA
Aco matE)
Acom.
III.
Selimo.
ta
Campo
il
Ma
Sei.
Acom.
la
cagion?
U eftremo
Periglio tuo
Se un
falvati
fuggi
ancora
iftante ritardi)
Sei.
torn .
Acom. Noi credi ? OfTerva
placar
fi
Gli mojlra
Ecco
Che
t'
il
fanello
invia Soliman
Il fallace
il
Decreto .
dono
;
fereno
Ruftcno
Mi
..
Atto Terzo,
Mi
61
Ma
Sei.
Tu
finfi
mia morte
di
al
Padre
rifponder dovrai.
fchiavo
te d' afpetto
Fra
e di figura eguale
le tue velli
avvolto
Sei
la fola
. .
Acom Ei feppe
Che colla
La vita a
Chi pu
fua ricompra
te
Felice
La
Son convinto
Sei.
io
m' arrendo
a tanto
zelo
Tu
(
Il
Genitor
fi
Da
Ritorna in
Il
faivi
fi
mora
),
[e.
quell'
dolce fereno
Tu
e poi
alma
:
rendi la calma
qac-
Atto Terzo
6n
QuelV alma
Di
far
forte funefta
pi
tempeita
la
Spavento mi fa.
Ritorna te.
parte
SCENA
ACOMATE
TI
Efpira
X\.
alfin
IV.
folo
refpira
>
Salvatti
il
Prence
parte
RUSTENO
poi
T""\ Ove
J[^/
hai;
SCENA
fi.
OSMINO
V.
indi
SOLIMANO.
tutto fpa-
Ognua
Di Soliman m'
agghiaccia
E in ogni parte ho
Ecco Ofmino
In atto
il
mio
delitto in faccia
Si eviti
di partire.
Ofm.
.,
Atto Terzo.
Ofm.
Il
63
mio Germano,
dov'?
Vifir,
Lo
ognun
lo vuole
me
chiede ognun da
Debitor mi pretende
1/ Efercito ribelle . All'
Corro a celarmi.
Ofm.
Va
Ma
Sol.
alla
fe
Ah
Mio
parte.
va della terra
Sino
ira ingiufta
fponda eftrema
muore
il
German
o folo
vieni,
foftegno
perfido
trema
alfine
e conforto
Il
tuo Ger-
mano
Io trovi un
figlio
degno
Al Trono io
Ofm. Il Trono
lafci
un fucceflor pi
Germano
: io
non ufurpo
Se vuoi
Per quefta via Selim punir t' inganni :
Quello, o-Padre, io non fon, Cerca al-
E' dovuto
al
I drkti altrui
-tro figlio
al
Re-
Sol.
N,
de misfatti fuoi
Pag
Atto Terzo
64
Pag
Oh
Ofm.
Un
pena.
(Ielle
e tu potetti
punir
tal figlio
fu
gran fallo
Giunga V amor * Se
giufto
fei
fe fui
Sol.
Ofm.
quando
co' nemici
German congiur ?
Leggi: Che dici? D ad Ofmino
Il
Sol.
tera
Vare
foglio indegno quello,
al
Ofm.
Un
la let-
Donde
man?
in tua
Sol.
Dal mio Vifir Rufteno.
Ofm. Rufteno Ah traditor Sedurmi a danni
!
Ei
del
German
Si feopra
il
tent
ver
Coftui
cerchi
fi
perifea
Vedrai
Lafcia
>
Che.
F empio uccida
tuo morir tram >
eh' io
il
poi
ti
feguir
>
Germano amato
Ve-
,,
Atto Terzo
*5
A Solimano
parte
Lafcia ec.
SCENA
Solimano
Vi
fara nel
Chi tanto
VI.
Narsea, ed Emira
poi
mondo
ofaffe ?
E giungerebbe a
tanto
La
fventura
un Padre ?
d'
Ah no
figlio il foglio
E[ce
un faggio
Ol guidate
.
me . Parte
Gli eftremi affanni
Chiedon rimedio eftremo,
prigioniere a
Efcono
indegno}
Si penfi
Le
vergato
le
il
Paggio
me
Prigioniere
venite,
Or
Ed
la fofpiro
Un
imeneo m'
>
offefe
or mi giova. Io frango
I voftri lacci
Atto Terzo
66
Eternamente
Alla Tracia
Narf.
ftringa
la Perfia
<
O giufto o grande
O generofo Ammirer
!
La
la
terra
Ma
il
mie Se-
lim*
Lo Spofo mio dov' ?
Sol.
Deh Principer
Per tuo , per mio confort
Scordati di Selim , Selimo morto 4
Xarf. Morto Selim ? Ma V empio,
Che r uccife, chi fu ?
Sol.
Giufto mio cenno
Fu la morte del reo 4
Narf. Tu V ucciderti?
Ah barbaro spergiuro > empio > inumano >
Spietato Genitor perfido core
Senza fe , fenza legge , e fenza amore .
Sappi , che il figlio , ah federato , il figlio
Innocente mor Per ubbidirti
Da me per fempre
, Ei gi fapea morir
,
i}
Il
mifero partfa
Lo trovarti a! mio
Ah fu eftremo
l'
Tu
pie
lo vederti
.
Quello , o tiranno,
quello
Gli
Atto Terzo
un Nume
(Sii
umani eventi
Che P empiet
punifca
Non
han
Tigre
Armene
le felve
di te
pi
fiera
No
la
voce
Non
han
parte.
ec.
SCENA VII
Solimano,
Me
Emua.
ed
I trafporti foffrir
a te
s'
affetta
Le
perdite emendar
Ofmino
Porgi
Meno
la
vezzofa Emira.
ama a lui
mano In lui rendimi un nuovo
t'
ingrato Selim
a
Chiedi
difponi
Atto
68
mio
Trono
,
Del
Terzo
e di
me
Prezzo
leg*
gero
Per un
figlio acquiftar,
ceder l'Impero,
Ma
che adoro
nei penfar
Scordo T amor
Ofmino
eh'
in braccio?
ebbe da te la vita
Barbaro Genitore,
Taci , che in quefto core
SCE-
SCENA
Solimano
Sol.
Osmi
poi
Atto Terzo.
69
Vili,
no
>
Rusteno.
poi
Mi
ferbaron le lidie
Ebbene
Ofmino
Ritrovarti
il
Vifif ?
un
in
foglio
mano
Sempre
fi
Scrivea Rufteno
Non
ofa alcun
alfin
M'
inoltto
al fol
vedermi
Impillidifce, fugge,
Si nafconde
il
fellone
Il paffo
il
guardo
Ah
colpo reggi,
Mifero Genitor prendila , e leggi
fe a tal
Gli d
Sol.
il
foglio
Legge
A Roflelane Un foglio
Per opra mia mentito
Ha perduto Selim Dei foglio aperte
Al figlio tuo le vie
Poe' anzi alfin lafci queir alma altera :
Riconofci il mio zel trionfa , e impera*
Rufteno
Ah quello troppo
E 3
que-
Atto Terzo
70
Pi fulmini per me
E[ce
tano
il
di Solimano.
Rujl. Signor
E' ver
Vengo
De'
fon reo
teco a morir
Acomate
ribelli
Duce
Invan
s'
appfeff
gli ufati
Onde
cinto
ognor
.Difenderti vorr
Acomate
Sol.
Stelle
Rujl.
No, non
Venerato
Sol
v' pi fperanza
II
facro fpiega
unico fcampo
Accennando il gran Stendardo .
veffillo
Animi
fidi
ed atterrifca i rei :
Ciel come del foglio
Giunger pu
A calpeftar
la
Maeft fovrana
Atto Terzo
r
euta
colle
>
delle
di
71
>
del
il
illuminato
in
tempo i notte.
AW
SCENA
IX.
Ognun mi
Ompagni
alcun
lafcia
>
Snuda la feimtarra
Comparfe del di
e tutte le
lui
feguito
fuggono
quefto
Per me
Ruft.
paflb io
fra
Se viveffe Selim .
Vive Selimo :
Miralo .
Efcono Selimo
Fa
ed
Acomate
a Gian-
pejli un cenno
niz-
Atto Terzo
72
nizzeriy e quegli alle Truppe contrarie% e poi ji' avanzano verfo So*
limano ; * due fuddett Corpi vanno
ad unirfi
Or
Sol.
tutto intendo
in
un
foto
Acomate il falv
Coir armi in mano
Vorr ragion da me
Ofm. Vive il Germano :
S'
unifcono
Il
Sol.
Sei.
Sol.
Padre
Ah
fi
figlio
le
fquadre
difenda
Cava
la
fdalla.
Ah Padre
Per vendicarti vano
Un Efercito armar: pu la tua mano
Appagarti, abbaftanza io fui tradito ;
Ma T ingiuftizia mia chiede un riparo .
!
Ferifci: eccoti
Set.
Non la
Mi guida o Padre
Fu inganno il tuo
fallo
Mi
a te
rigor
ogni tumulto
Io gi fedai: nemiche
Or
che
falvo
Ritorno a te ritorno
morir al tuo pi E' ver , fon reo
D' uq contumace affetto :
,
S'in-
fei
Atto Terzo.
$' inginocchia
va i Solimano
Puntfci, ecco
il
73
e raccoglie la fcimitar*
.
tuo ferro,ecco
il
mio
petto*
Sol.
Ruft.
Un
A
A Sdirne
A Solimano
.
...
A Selim
Sei.
Sol.
Vedi che
pena tua
dono
SCE-
Atto Terzo.
74
SCENA ULTIMA
Ritornano tutte
Guardie
le
Camparfe
di Solimano
T T Enite amate
V A Narfa Selim
figlie
te
Preferito Ofbiinp
Venga
la
morte poi
Viffi abbaftanza
Narf. Se rendo
glio
Io
Emir, Io
Ofin.
Tutti
:
:
Spofo ad Emi r$
pace \
la Perfia
la
pace
il
fo-
il
Germana
D
Sei.
e gi rinafco in voi
Padre mio
al
la deflra
la
Detti
>
di figlia
Ecco
Abbia
imito
mano ad Ormino.
la
Qual gioja
Qual contento
<
Oh
lieto
giorno
Oh fortunato
evento
CORO.
L'innocenza allor eh' offefa
Pi raddoppia lo fplendor
Sempre ha il Cielo in fua difefa ,
lS mai perde il fuo favor .
IL
75
BALLO TERZO.
D
Marte Venere*
TD Receduto
mente
'r:
ji
da varj
coli*
la Gloria
flr omenti
<
che alternativa*
mar-
da una Truppa di Guerrieri armati vede/i comparire Mane ajjlfo [opra un pompofo Carro tirato da Schiavi, dal quale , dopo fatti
U givo del Teatro , fcnde , ed infegna a' fuoi Guer*
chia
e feguito
>
arte
rieri
ve-
vagamente adornate ,
Amore
Venere col
Si avanza Venere
e
di
Marte
il
Le Ninfe
Guerrieri
delle
tentano anch'
li
quali dopo
lei
propri
attrattive y fino
effe di
le
loro
vece di quelle
fiori
In
Ballo
altri
refifienza ce-
armi
ed in
Compagna
indi
un
$ un Marinaro
da un Ballo a tre di
due
xolla fua
fedurre gli
una breve
Marte
armi
7
due Algerini
$ una Donna
fi ripiglia poi da tutti gli Attori una breve Jf)anza , la quale viene feguita da un graziofo Ballo
a due
di
Marte
Venere
Gloria
fenza di
Marte
viglia
e d [prezzo
debolezza
fi
meradimo-
fira quejli confufo , ed arrendendofi alle di lei perfuajive y abbandona Venere , la quale [e ne parti
[degnata
colle
Marte
fue Ninfe.
Guerrieri
e gli altri
dojjo le
ghirlande di fiori
armi
pofcia
finale
,
,
dopo
il
>
e fi rivedono le loro
tutti infieme intrecciano il Ballo
quale
Marte accompagnato
>
dalla
FINE,
<