Anda di halaman 1dari 10

PREFAZIONE A "FAVOLE E SIMBOLI" di ELIPHAS LEVI

Prenotazioni presso: Edizioni Luz di Maurizio Camerata - e-mail:

mcamerata@libero.it

Di Vittorio Vanni
Le edizioni Luz hanno fortunosamente trovato una traduzione italiana delle Fables et symboles di Eliphas Levi, effettuata da
Luigi Giuliani, per altro sconosciuto, in epoca imprecisata, ma sicuramente fra gli anni '30 e gli anni '60 del XX secolo. Il
traduttore si dichiara membro della S.C.P.H.I, [sic], in realt S.P.H.C.I Fr+Tm+di Myriam, la famosa Schola a cui Giuliano
Kremmerz (Ciro Formisano) dedic gran parte della sua vita. L'opera originale si chiamava: Philosophie occulte.1re serie.
Fables et Symboles avec leur explication,ou sont rvels les grands segrets du magnetism universel et des principles
fondamentaux du grand oeuvre. Par Eliphas Lvi, pseudonime de l'abb A.L.Constant, Germer Baillire, Paris, 1862, ppgg.479
in 8. La traduzione di Giuliani, collazionata con il testo originale francese, nel complesso fedele e gradevole, La sua
prefazione risente certamente delle cognizioni ed anche delle polemiche del suo tempo, ma stata mantenuta nella presente
edizione sia per il rispetto del traduttore che per trasmettere la testimonianza storica perlomeno come "profumo" di un'epoca
passata. Eliphas Levi, per quanto la sua opera sia stata tradotta e diffusa dalle Edizioni Atnor ed ancor presente nelle librerie,
stato un po' dimenticato, e soprattutto dimenticata la sua notevolissima influenza non soltanto sugli "occultisti" e gli "esoteristi",
ma anche sulla Massoneria, ad esempio, tramite Albert Pike, che con il suo Morals and Dogma, uno dei testi fondamentali della
massoneria scozzese mondiale, ha trasmesso e ridiffuso le concezioni metafisiche di Eliphas fino alla nostra epoca. ben noto,
inoltre la venerazione del Kremmerz [1] per questo autore, tanto che qualcuno dei suoi discepoli ipotizzava esserne la
reincarnazione. L'opera Favole e Simboli avrebbe anche un valore letterario che ne da solo ne giustificherebbe la pubblicazione
ma, come in tutte le opere leviane, la sapienzialit prevale.
Certo, la rivelazione dei grandi segreti del magnetismo universale e dei principi fondamentali della grande opera una sorta di
esagerazione ottocentesca ma, anche a chi stato svezzato dalla scabra e logica metafisica guenoniana, Eliphas sa dare
risposte ben pi importanti di ci che si potrebbe credere nel "gotico del XIX secolo", cos come fu definito. Dal 1854 al 1875 il
Levi ha rappresentato la visione teosofica del mondo, codificando una metafisica fondata sulla dottrina analogica delle
corrispondenze, nel modo in cui (1857) il martinista Baudelaire la espresse:

Corrispondenze
di C. Baudelaire (da I Fiori del Male)
La Natura un Tempio dove da pilastri viventi
sortiscono talvolta confuse parole;
l'uomo cammina attraverso foreste di simboli
che l'osservano con sguardi consueti.
Come prolungati echi
che da lungi si confondono
in una tenebrosa e profonda unit
vasta come la notte e la luminosit,
i profumi, i colori e i suoni tra di loro si rispondono.
Ci sono profumi freschi come la pelle degli infanti
dolci come l'oboe e verdi come prati
ed altri corrotti, ricchi e trionfanti.
Altri hanno l'espansione di cose infinite:
il benzoino, l'ambra, il muschio, e gli incensi
che cantano il trasporto dello spirito e dei sensi.
In un tempo in cui i figli degeneri dell'illuminismo, il positivismo ed il materialismo creavano nuovi miti e false speranze di un
progresso tanto indeterminato quanto progressivo ed infinito, Eliphas tento di conciliare le scienze tradizionali con ci che
chiam, con un significativo neologismo "scienze occulte". Dopo Barrett [2] con il suo The Magus, Eliphas restaur l'antica arte
simbolica, analogica ed eccentrica della magia, nella riaffermazione della estrema necessit dell'umanit al sogno, all'emozione,
allo stupefacente ed al meraviglioso. Spiritualizz l'esoterismo, togliendo al materialismo spiritistico voce e penetrazione nelle
coscienze europee, in una Weltanschauung di vento e di fiamma dove lo spirito era tutt'uno con la materia, ed i piani della vita e
della morte non costituivano un'aporia dell'essere, ma coincidevano ancora con l'Uno platonico, che tutto in se contiene. Lo
spiritismo imperante imponeva una concezione dualistica, mentre in Eliphas il concetto dell'emanazione produceva una miriade
di enti intermediari fra dio e l'uomo, con cui l'umanit poteva comunicare ed assimilarsi nella sua ansia di indiamento.

L'amicizia del Levi con Louis Lucas (1813-1861), martinista e compagno di Wronski [3], il grande matematico messianista,
indicativa dell'affinit del loro pensiero. Anche Papus fu allievo e grande ammiratore delle opere di Louis Lucas, un alchimista e
autore di opere di ermetismo, tanto da dedicargli il suo opuscolo "L'Occultism Contemporain" pubblicato nel 1887 stato
dedicato a Lucas. Eliphas esprime un pensiero dialettico ancor oggi valido, certamente non simile a quello di Hegel n,
malgrado la sua filosofia della natura, quella dei presocratici. Si mostra, al contrario, esperto nell'arte della maieutica e in quella
della conciliazione dei contrari. Il suo spirito, pi "matematico" che non si creda, aperto alla logica, senza essere incompatibile
con l'analogia simbolica.
Levi insegna a diffidare dalle vie operative della magia, ma tuttavia il suo temperamento lo porta pi verso la sperimentazione
magica che all'approfondimento dell'ermeneutica teosofica. La sua cosmologia e le sue applicazioni lo distolgono a volte dalla
cosmogonia e dalla conseguente escatologia. Martinista, rimprovera a volte a Louis Claude de Saint-Martin di propendere per:
"un misticismo passivo che contempla il Verbo anzich entrare nella vita attiva del Verbo che la virilit dell'anima".
Ma questa opposizione al pensiero santmartiniano rimane comunque fluttante. Invent il termine occultismo, che ebbe all'epoca
una certa fortuna, ma essendo poi sfruttato dal ciarlatanismo, divenne obsoleto e deteriore. L'occultismo non si riferiva in realt
alle astrazioni metafisiche dell'esoterismo, ma alle sue applicazioni pratiche, alla ricerca delle conferme sull'esistenza di vari e
diversi piani dell'essere, ai poteri psichici e paranormali, alle manifestazioni visibili dell'invisibile. La sua opera Le Grande
Arcane permane come il testo base del moderno pensiero metafisico. Pubblicato da Chamuel e Papus, influenz tutti gli autori
simbolisti e surrealisti, fino agli anni '30 del XX secolo, con Andr Breton. Le belle storie dei Fables e Symboles sono un'opera
di grande bellezza letteraria e morale che necessitano comunque di un'interpretazione anagogica, senza nulla levare alla
piacevolezza estrema della lettura. Scopriremo che Eliphas, il mite agnello mistico e moralista in realt un mite leone
sorridente comprensivo ed immoralista verso i difetti umani, ma non contro l'ipocrisia, la malafede, la prevaricazione di chi vuol
imporre agli altri quelle virt che non professa.

FAVOLA IX
IL MORALISTA ED IL POETA
Il moralista: Se la favola impostura, non la si deve tollerare. Ad illuminare basta solo la fiamma della natura. Non dite che i
vostri sogni, le vostre ingenue bugie ingannano il furore dei cattivi, troppo spesso anzi lo favoriscono. E tutti i veri savi han
sempre disprezzato i cattivi e gli impostori.
Il Poeta: La favola non impostura, l'ombra necessaria al sole. I sogni son nella nostra natura che ci permette di dormire.
Riceverete all'infanzia i misteri della nascita senza offenderne la purezza? Il fanciullo dorme, Dio gli parla in sogno, la favola non
bugia, ma l'ombra della verit.
Il Moralista: Quando il sole inonda di luce vermiglia l'oriente vermiglio perch prolungare il sonno del fanciullo che il giorno
rischiara? Ch'egli ignori e va bene, ma apprenda, che non sogni e comprenda, divertirlo tradirlo.
Il Poeta: Io mi affido all'istinto delle madri, mi affido al cielo che dalla culla distacca le pene amare e a lei nasconde il sepolcro.
La verit prematura, che si mostra, resta ignorata, occorre amarla. La speranza sar forse un'impostura, ma proprio la natura ci
consente di sperare.
Il Moralista: Lavorate a liberare gli schiavi dall'errore; il lavoro non speranza, ma conquistare delle felicit. Che le severe
realt sostituiscano le vostre chimere folli. Che cosa vi porta l'onda del cielo? Esercitate l'uomo alla saggezza e non ubriacatelo
con vasi spalmati di miele.
Il Poeta: Prendeteci per quel che siamo. Diventati uomini i fanciulli non avranno pi paura dei diavoli, cos come il giorno
succede al mattino. Lasciateci ornare per i piccoli l'immagine della verit, restate tristi e trionfanti, ma lasciate fiorire per le madri
la speranza delle soavi chimere, e le favole per i fanciulli.
Cosa vi porta l'onda del cielo? A questa domanda risposero, fra XIX e XX secolo artisti e letterati del simbolismo, del
surrealismo, del decadentismo, da Baudelaire a D'Annunzio, come la grandezza filosofica di Nietsche. Le severe realt del
novecento hanno prodotto mostruosit e male, solo le soavi chimere rappresentano la salvezza dalla fatica e dal dolore. Il
moralismo borghese, l'etica pubblica che corrisponde spesso alla viziosit privata, l'ipocrisia prevaricatrice di ogni tipo di potere
uccide la speranza e il sogno. Nell'irruzione ironica e selvaggia dell'artista e del ribelle, della metafisica dirompente dalle

scaturigini profonde del fiore dell'intelletto neoplatonico, l'uccellino rimasto nel vaso di Pandora vola ancora. Come nella favola
XXV, la rondinella dice all'aquila incatenata: "Non bisogna rassegnarsi alle catene quando le si possano spezzare".
Ma ognuna delle favole di Eliphas quell'inno alla gioia che solo chi ha conosciuto il pi profondo dolore pu cantare. La
saggezza mediocre e moderata ne bandita, la conoscenza non si trova nei vaselli della contrizione e della tristezza, ma nella
gioia dionisiaca dei vasi spalmati di miele, anche se la consapevolezza indica che nella natura del miele vi anche amaro e
fiele. Tutti i grandi iniziati hanno parlato attraverso le favole e i simboli. La storia non crea il mito, il mito che crea la storia, in
quel piano pi reale del reale stesso, nelle intersecazioni fra tempo cronologico e tempo eonico, fra il loro percorso lineare e
l'eterno ritorno.
Note:
[1] Giuliano Kremmerz (1861-1930). La Schola kremmerziana stata presumibilmente basata sul Martinismo. His branch traces
back to the 'school' of Eliphas Levi, and is called "MARTINISMO NAPOLITANO'. Kremmerz (2) was an 'old' Martinist, and an
acquaintance of Papus at the time. Many Martinists suppose that Kremmerz exchanged initiations with Papus. According to
Andres Kibisa, an Italian Martinist, it would be strange if they did not exchange their lineages. "They were friends, with Papus
being in need to strengthen his main line of affiliation, and with kremmerz in possesion of a more trustable filiation, it seems to
me very odd if they did not exchange their lines of succession !", thus Kibisa ( Centro Studi Andrs Kimbisa ). Kibisa also refers
to another ancient martinist filiation, the only one linked directly ( Kibisa's words) to De Pasqually. He refers to Lucien Francois
Jean-Maine (Tau Ogdoade-Orfeo I) . Maine's relatives were members of the original Cohen-temple in Leogane, Haiti. After De
Pasqually's death several members of the Elus Cohen, together with some Masons and Templars, founded the " Les Templiers
Noires" . Jeane-Maine spent some time in Paris where he met Papus. It is said that he exchanged his MM filiations (amongst
others) with Papus, for which Jean-Maine received in return such charters as the OTO etc. " Is it possible that Papus, being
aware of his heritage, asked to get Jean-maine's line of succession ?". Il suo ramo particolare risale discende da Eliphas Levi, e
si chiama "Martinismo Napoletano . Kremmerz stato Martinista, ed amico di Papus. Molti Martinisti suppongono che
Kremmerz abbia scambiato le sue iniziazioni con Papus . Secondo Andres Kibisa, (Centro Studi Andrs Kimbisa) sarebbe
strano che non si fossero scambiate le proprie linee: "Erano amici. Papus aveva necessit di rafforzare la sua principale linea di
affiliazione, e Kremmerz in era in possesso di una filiazione importante , Mi sembra molto strano se non scambiare le proprie
linee di successione! ". Kibisa si riferisce anche a un altra filiazione martinista, la sola collegata direttamente a De Pasqually.
Egli fa riferimento a Lucien Jean-Francois Maine (Tau Ogdoade Orfeo-I)., che era membro dell originale Tempio Cohen a
Leogane, Haiti. Dopo la morte di De Pasqually si afferma che alcuni membri della Loggia, assieme ad Massoni e Templari,
abbiano fondato "Les Templiers Noires". Jean-Maine trascorse qualche tempo a Parigi, dove conobbe Papus.
being aware of his heritage, asked to get Jean-maine's line of succession ?". Il suo ramo particolare risale discende da Eliphas
Levi, e si chiama "Martinismo Napoletano . Kremmerz stato Martinista, ed amico di Papus. Molti Martinisti suppongono che
Kremmerz abbia scambiato le sue iniziazioni con Papus . Secondo Andres Kibisa,(Centro Studi Andrs Kimbisa) sarebbe strano
che non si fossero scambiate le proprie linee: "Erano amici. Papus aveva necessit di rafforzare la sua principale linea di
affiliazione, e Kremmerz in era in possesso di una filiazione importante , Mi sembra molto strano se non scambiare le proprie
linee di successione! ". Kibisa si riferisce anche a un altra filiazione martinista, la sola collegata direttamente a De Pasqually.
Egli fa riferimento a Lucien Jean-Francois Maine (Tau Ogdoade Orfeo-I)., che era membro dell originale Tempio Cohen a
Leogane, Haiti. Dopo la morte di De Pasqually si afferma che alcuni membri della Loggia, assieme ad Massoni e Templari,
abbiano fondato "Les Templiers Noires". Jean-Maine trascorse qualche tempo a Parigi, dove conobbe Papus.
[2] Linizio del XVIII secolo, signific la fine di ogni serio studio di astrologia, alchimia e magia. Pochi coraggiosi, tra cui
Francesco Barrett, continuarono gli studi sulle tradizioni occulte del Rinascimento. Little Little is known of Barrett's early life, but
he appears to have been born in London between 1770 and 1780. Si sa ben poco di Barrett. Sembra essere stato nato a
Londra tra il 1770 e il 1780. He made several ill-fated attempts at balloon ascents in the Summer and Fall of 1802, but is best
known as the author, or more accurately, the compiler, of the Magus. Dopo Montgolfier, effettu delle ascensioni in pallone
aereostatico fra lestate e lautunno del 1802, ma meglio conosciuto come l'autore, o pi precisamente il compilatore, del
Mago. Barrett Barrett also appears to have formed a school of occult studies. Barrett inoltre sembra aver costituito una scuola di
studi occulti. The following advertisement appears in The Magus. Il seguente annuncio appare in Il Mago: "The Author of this
work respectfully informs those who are curious in the studies of Art and Nature, especially Natural and Occult Philosophy,
Chemistry, Astrology, &c.&c. that, having been indefatigable in his researches into those sublime Sciences, of which he has
treated at large in this Book, that he gives private instructions and lectures upon any of the above-mentioned Sciences; in the
course of which he will discover many curious and rare experiments. Those who become Students will be initiated into the
choicest operations of Natural Philosophy, Natural Magic, the Cabala, Chemistry, the Talismanic Art, Hermetic Philosophy,
Astrology, Physiognomy, &c.&c. Likewise they will acquire the knowledge of tthe Rites, Mysteries, Ceremonies, and Principles of
the Ancient Philosophers, Magi, Cabalists, Adepts &c...." "L'autore di questo lavoro rispettosamente informa coloro che sono
curiosi negli studi di Arte e Natura, soprattutto occultismo, filosofia, chimica, astrologia, & c. che, essendo stato instancabile
nella sua ricerca in Scienze sublimi, di cui egli ha trattato in generale in questo libro, d lezioni private e istruzioni su una
qualsiasi delle Scienze di cui sopra, nel corso delle quali far scoprire molti curiosi e rari esperimenti. Coloro che diventano

studenti saranno avviati nelle operazioni di Filosofia naturale, Magia, Cabala, Chimica, Arte Talismanica, Filosofia Ermetica,
Astrologia, Fisiognomica, & c. Parimenti essi acquisiranno le conoscenze di Riti, Misteri, Cerimonie, e principi degli Antichi
Filosofi, Magi, Cabalists , Adepti & c. ... " The Magus Book II, page 140.
[3] Jozef Maria Hone-Wroski (23 agosto 1778 8 agosto 1853) filosofo che ha lavorato in molti campi del sapere, non solo
come un filosofo, ma come matematico, fisico, inventore, giurista, economista. Il livello di Wroski, i suoi risultati scientifici e
accademici, e l'ampiezza dei suoi obiettivi, colloca Wroski nel primo rango dei metafisici europei nei primi anni del 19 secolo.
But the abstractness, formalism and obscurity of his thought, the difficulty of his language, his boundless self-assurance, his
uncompromising judgments of othersalienated.

LA VITA DI ELIPHAS

Alfonse-Louis Costant, detto Eliphas Lvi (1810 -1875)


Alfonse-Louis Costant nacque il 8 febbraio 1810, al n 5 della rue des Fosss-Saint-Germain-des-Prs (diventata da via
dell'Ancienne Comdie) a Parigi. Suo padre faceva il calzolaio. Grazie all'abate J. -B. Hubault Malmaison che aveva organizzato
nella sua parrocchia un collegio che dispensava gratuitamente le basi dell'istruzione ai bambini poveri, fa i suoi primi studi, poi
tra nel 1825 al piccolo seminario Saint-Nicolas du Chardonnet, diretto allora per l'abate Frre-Colonna che gi forse l'orient
verso lo studio della magia.
Nel 1830, avendo finito gli studi di retorica, pass, secondo la regola, al seminario d'Issy per finire i suoi due anni di filosofia. In
questo stesso anno gli mor il padre. Dopo Issy, finisce al seminario di Saint-Sulpice per gli studi di teologia. ordinato
suddiacono ed tonsurato. Nel 1835, mentre insegna catechismo alle ragazze di Saint-Sulpice, la giovane Adele Allenbach gli
affidata dalla madre, con la missione di "proteggerla in tutto e di istruirla come se fosse la figlia di un principe".
La madre d'Adle era una fervente cattolica e sposa di un ufficiale svizzero, emigrato in Francia nel 1830 perch la religione
della sua ragazza gli sembrava minacciata. Tutte e due vivevano da in una gran miseria.
Il giovane abate a poco a poco s'innamor perdutamente della sua protetta. Ordinato diacono il 19 dicembre 1835, lascia
finalmente il seminario nel giugno 1836 prima di ricevere il sacramento dell'ordine; ma intanto la ragazza per la quale si era
perso lo abbandon.
La sua vecchia madre, invalida, che aveva riposto tutte le speranze nella carriera ecclesiastica del figlio, fu abbattuta dal suo
abbandono del seminario e si tolse la vita, alcune settimane pi tardi, asfissiandosi con le emanazioni del suo fornello a
carbone.
A. Constant pensa di entrare nella Trappa, ma i suoi amici lo distolgono. Trascorre un anno in un convitto presso Parigi poi
accompagna un amico attore ambulante, chiamato Bailleul, in un giro in provincia.
Nel 1838, stringe amicizia con la socialista Flora Tristan [1], e collabora con Alfonso Esquiros, incontrato al seminario, ad una
rivista parigina, Les Belles Femmes, che rivela al pubblico i suoi doni di disegnatore.
Mentre frequentava i saloni letterari per la sua rivista, conobbe di Honor de Balzac
Girardin.

[2]

, allora in piena gloria, presso la Sig.ra di

Pensando ancora ad accedere al sacerdozio, parte per l'abbazia di Solesmes, molto risoluto a passarvi il resto dei suoi giorni.
L'abbazia possedeva una biblioteca di circa 20.000 volumi dalla quale attinse abbondantemente. Studia la dottrina dei vecchi
gnostici, quella dei Padri della chiesa primitiva, i libri di Cassien e d'altri asceti, gli scritti dei mistici e specialmente i libri di
Madame de Guyon.

Durante il soggiorno, fa uscire il suo primo lavoro: Le Rosier de Mai (1839). A causa di un disaccordo con l'abate di Solesmes,
A. Constant liber finalmente l'abbazia della sua presenza, alla fine di un anno, senza un soldo.
Intercedendo presso l'arcivescovo di Parigi, un amico, Mgr. Affre finisce per ottenergli un misero posto di sorvegliante al collegio
di Juilly. I suoi superiori lo maltrattano, e nel suo scoramento scrive, con grande scandalo del clero e dei benpensanti, La Bible
de la libert (1841). Il lavoro usc il 13 febbraio a Versailles e fu ritirato dalla vendita immediatamente.
Un gran numero d'esemplari fu per salvato ed il libro fu diffuso. L'Abb Costant fu arrestato nei primi giorni del mese d'aprile. Il
processo avvenne il 11 maggio 1841, l'abate fu condannato ad otto mesi di prigione e 300 Franchi di multa. Alla prigione di
Saint-Plagie, dove trascorre 11 mesi (non avendo verosimilmente di che pagare la multa...) ritrova il suo amico Esquiros e
l'abate di Lamennais.
Tutti i mezzi sono adoperati per farlo morire di dispiacere e di miseria. S'intercetta le sue lettere per snaturarne il senso, lo si
accusa di essere un venduto alla polizia, e deve subire, inoltre, l'aggressivit di certi altri detenuti.
Cerca nella lettura delle consolazioni, leggendo per la prima volta gli scritti di Swedenborg.
Ma i suoi amici dell'esterno non lo dimenticano. Una certa Madame Legrand, un'amica molto ricca di Flora Tristan, gli fa portare
un cibo pi vario per addolcire la terribile vita del prigioniero.
Alla sua uscita di galera, nell'aprile 1842, riesce ad ottenere la commissione di un affresco per la chiesa di Choisy-le-Roy grazie
al cappellano di Saint-Plagie.
Nel 1843, abitando il presbiterio di Choisy, comincia la scrittura di La Mre de Dieu. La sua condotta cos esemplare che Mgr
Effrai decide di raccomandarlo a Mgr Olivier, vescovo d'Evreux.
Il vescovo pronto ad accogliere l'abate purch cambi il suo nome con quello della madre, per evitare ogni scandalo in rapporto
all'affare de La Bible de la Libert.
Cos l'abate Baucourt, parte per Evreux nel febbraio 1843. Le sue predicazioni incontrano un gran successo e suscitano molte
gelosie tra i preti della diocesi.
Nel mese di giugno il giornale L'Universe annuncia la morte dell'abate Costant, notizia smentita poi da Le Popoulaire. Il 22 luglio
1843 poi appare, nell'Eco de la Normandie, un articolo intitolato Le Nouvelle Lazare che svela tutta la storia dell'abate Baucourt:
la sua identit, il suo processo e la sua condanna. Obbligato ad uscire del seminario, non dimenticato dal vescovo d'Evreux
che provvede alla sua sussistenza e cerca ancora di aiutarlo con un'altra commissione di un affresco per un convento.
Mgr Olivier per molto afflitto, purtroppo, dall'uscita di La Mre de Dieu (1844), e alla fine del febbraio 1844, l'abate torna a
Parigi lasciando la sua pittura incompiuta.
Rivede la sua amica Flora Tristan che morr poco tempo dopo, a Bordeaux.
Esita molto, prima di pubblicare il manoscritto integrale di Flora Tristan, pensando che lo si riterrebbe responsabile. Pubblica
solo il primo manoscritto completo sotto il titolo: l'Emancipation de la Femme ou Le Testament de la Paria.

All'autunno 1844, Madame Legrand gli chiede di venire a Guitrancourt per finire l'educazione dei
suoi bambini.
Rimane qui per un anno, poi torna a Parigi e fa uscire il suo manifesto pacifista, ispirato da
Silvio Pellico: La Fte-Dieu ou le Triomphe de la Paix religieuse (1845).
"La scuola San-Simonista, nonostante le sue qualit stimabili, mi sempre ha ispirato una viva repulsione. Hanno, della vera
religione, tutto, eccettuato lo spirito di piet; la loro donna libera mi fa orrore ed essi non possono comprendere la carit poich
ignorano l'amore. Sono freddi come l'industrialismo, taglienti, despoti e calcolatori. Mi arrabbio quando li vedo toccare cos
vicino le nostre grandi verit, che la loro aridit di cuore compromette e profana. Enfantine ha certamente delle idee notevoli ma
pieno d'egoismo e di fatuit "
(Corrispondenza col barone Spedalieri)

"Fourier rivolt il sistema di Swedenborg, per creare sulla terra il paradiso delle attrazioni
proporzionali ai destini. Era attratto dalle passioni sensuali alle quali prometteva un'espansione
integrale ed assoluta. Dio che la suprema ragione, segn di un sigillo terribile queste dottrine
reiette: i discepoli di Fourier avevano cominciato con l'assurdit, finirono con la follia ".
(Storia della Magia, p.470)
Nel 1845, nel Livre des Larmes, sviluppa per la prima volta delle nozioni esoterizzanti. Durante
questo periodo compone anche delle canzoni ed illustr due volumi d'Alexandre Dumas: Louis XIV
et son sicle e Le Comte di Monte-Cristo. Adle Allenbach, diventata attrice, viene a vederlo spesso.
Conserv sempre la stessa ammirazione per il suo "ptite-pre", cui accompagn la bara fino
all'ultima dimora..
A. Constant abita alcuni tempo a Chantilly, poi riusc a venire a Parigi, al n 10 della rue Saint-Lazare. Diventa l'amico di Charles
Fauvety ed i due uomini fondano, nel 1845, la rivista mensile: La Vrit sur toutes choses, che dur solamente quattro mesi.
Dal suo ritorno d'Evreux, ritornava frequentemente a Choisy-le-Roy dove aveva incontrato, nel 1843, M.le Eugnie Chenevier,
vicepreside dell'istituzione Chandeau. Tra i convittori dell'istituzione si trovava la giovane Marie-Nomi Cadiot con la quale
Eugnie aveva stretto amicizia.
Quando le due ragazze uscivano la domenica, A. Constant li accompagnava, e tutti e tre passavano qualche bell'ora. Eugnie
Chenevier accett di essere sua moglie davanti a Dio.
Confidando nel suo futuro, si era data gi a lui ed aspettava un bambino. Questo figlio, Xavier Henri Alfonse Chenevier, che
nacque il 29 settembre 1846 visse fino al 1916, ed ebbe s un figlio, Pierre (per la linea d'Eugnie, la discendenza d'Eliphas
Lvi rappresenta oggi pi di 40 persone, alla sesta generazione).
Ma Marie-Nomi Cadiot s'innamor... Dopo avere intrattenuto una corrispondenza infiammata con A. Constant, scappa dalla
casa paterna per andare a rifugiarsi nella mansarda di questo. Suo padre esige allora il matrimonio, sotto la minaccia di
un'accusa di corruzione di minore, perch la ragazza non aveva ancora 18 anni.
Constant dovette rassegnarsi. La cerimonia civile accadde al municipio del X arrondissement, il 13 luglio 1846. La famiglia
Cadiot non aveva voluto dotare Nomi, ed i due sposi erano talmente privi di risorse che fecero il loro primo pasto con qualche
soldo di patatine fritte acquistate sul Pont- Neuf.
Dopo lo scandalo della Bible de la libert (1841), s'impediva A. Constant di esprimere il suo pensiero, rifiutando i suoi articoli nei
giornali.
Su istigazione di Nomi, si getta nella politica. Collabora particolarmente a La Dmocratie Pacifique, e scrive un libello virulento:
La Voix de la Famine. Lo si condanna ancora ad un anno di prigione e 1000 Franchi di multa, il 3 febbraio 1847.
Sua moglie chiede grazia per lei ed il bambino che porta, presso i ministeri ed ottiene finalmente, dopo sei mesi, la liberazione
d'Alfonse. La Sig.ra Constant partorisce nel settembre 1847 una bambina, Marie. La piccola Marie morr nel 1854 all'et di
sette anni, con grande disperazione d'A. Constant che l'adorava.
La rivoluzione di febbraio 1848 gli dona maggiore libert, e comincia a dirigere una rivista rivoluzionaria: Le Tribun du Peuple
che usc solamente per quattro numeri, dal 16 al 30 marzo 1848.
Fond poi coi suoi amici Esquiros e Le Gallois un club politico: il Club della Montagna, composto soprattutto di lavoratori.
Arrivano le giornate di giugno, e la loro insurrezione reazionaria per fare perire la Repubblica nascente. Il 23 giugno 1848 rischi
d'essere fatale ad A. Constant: si fucil, credendo di avere a che fare con lui, un vinaio che gli somigliava all'angolo della rue
Saint-Martin e della rue de Arcis.
Il 24, Mgr Affre, nel tentativo di acquietare gli insorti, ricevette una palla e mor tre giorni pi tardi. A. Constant desiderava
rappresentare il popolo all'assemblea Nazionale, ma il suo tentativo fall. In compenso il suo amico Esquiros fu eletto il 13
maggio 1849, ma i due uomini non si frequentarono pi.

Le Testament de la Libert (1848) che riassume le sue idee politiche, sar il suo ultimo lavoro del genere. A quest'epoca, la
Signora Constant che aveva gi pubblicato nella rivista di suo marito e frequentato il Club des Femmes di M.me Niboyet, era gi
introdotta nel mondo intellettuale parigino. Scrive in Le Tintamarre e nel Moniteur du Soir dei romanzi d'appendice letterari sotto
lo pseudonimo di Claude Vignon (tratto da un romanzo di Balzac). un periodo di relativa spensieratezza per la coppia. Nomi
prende lezioni dal celebre scultore Pradier, e, grazie a quest'alta relazione, A. Constant ottiene due commissioni di quadri dal
Ministero dell'interno.
Parallelamente, legge la Kabbala Denude di Knorr von Rosenroth, studia gli scritti di Behme, Saint-Martin [3], Swedenborg,
Fabre d'Olivet, Chaho, e Grres.
Alla fine del 1850, incontra l'abate Migne, fondatore e direttore della libreria ecclesiastica di Montrouge che gli comanda per la
sua collezione un dizionario della letteratura cristiana. Terminato nel 1851, il lavoro stupisce per la scienza profonda che
rinchiude.
Verso quest'epoca Constant incontra lo scienziato polacco Hon Wronski, la cui opera gli produce un'impressione duratura e
l'orienta verso il pensiero matematico ed il messianismo napoleonico.
Comincia allora la redazione del Dogma e Rituel de l'Haute Magie, prendendo lo pseudonimo d'Eliphas Lvi, o Eliphas Lvi
Zahed (traduzione in ebraico d'Alfonse-Louis Costant).
La fede solamente una superstizione ed una follia se non ha la ragione per base, e non si pu supporre ci che s'ignora che
per analogia con ci che si sa. Definire ci che non si sa, un'ignoranza presuntuosa; affermare positivamente ci che s'ignora,
questo mentire". (Dogma e Rituale dell'Alta Magia).
Eliphas ebbe un giorno la felicit di scoprire da un rigattiere il Prognomtre di Wronski, macchina matematica-filosofica.
Si supponeva che questa macchina permettesse di calcolare le probabilit dei fatti presenti, passati ed a venire, per venirne a
determinare il valore di tutti gli immaginabili. Sembra che questa macchina sia oggi di propriet dei discendenti di Papus.
La Sig.ra Constant, che aveva da qualche tempo per amante il marchese di Montferrier (cognato di Wronski) fugge un giorno,
per non pi ritornare.
Eliphas, profondamente ferito, si rimette al lavoro per tentare di sfuggire al dolore.
Nella primavera 1854, va a Londra, incontra il Dr. Ashburner e Sir Edward Bulwer-Lytton, celebre autore di romanzi fantastici
(Zanoni, il Maestro Rosa-Croce, gli Ultimi giorni di Pompei, Una famiglia originale, sono le sue opere pi conosciute) che gli
diventa amico e lo fa ammettere in seno alla Societas Rosicruciana in Anglia, cerchio iniziatico molto esclusivo.
Incoraggiato da un'amica di quest'iniziato d'alto grado, tenta una serie d'evocazioni. Durante una di esse, il fantasma d'Apollonio
di Tiana gli appare e gli indica il luogo di Londra dove potrebbe trovare il suo Nyctemeron (cf. il racconto del soggiorno in
Dogma et Rituel de l'Haute Magie).
Eliphas Lvi, tuttavia, si opporr sempre alle esperienze di magia. Quando pi tardi ebbe alcuni discepoli, fece loro promettere
di non mai tentare la pi piccola esperienza e che occuparsi solamente della parte speculativa della filosofia occulta.
Mle Eugnie Chenevier era a Londra da alcuni anni, dove guadagnava faticosamente di che cosa sfamare il suo bambino. A.
Constant le scrisse per chiedergli il suo perdono e l'ottenne.
Durante questo tempo, a Parigi, il suo amico Adolfo Desbarolles prende, assieme all'ex-M.me Constant le decisioni necessarie
e sistema gli affari personali del Maestro.
Ritornato in Francia nell'agosto 1854, Eliphas ospitato qualche tempo nel laboratorio di pittura del suo amico Desbarolles, che
abita una modesta camera di studente al 1 piano del n 120 viale poi del Montparnasse, dove finisce il Dogma et Rituel de
l'Haute Magie che esce nel 1854 e nel 1856. Comincia allora il successo, ma non la fortuna.
Nel 1855, fonda, con Fauvety e Lemonnier, la Revue Philosofique et Religeuse che usciranno per tre anni e nella quale scrive di
numerosi articoli sulla Cabbala.

Abbandonando un poco la filosofia occulta, si rimette a comporre delle canzoni. In una di esse paragona Napoleone III a
Caligola, e ci gli valse ancora la prigione.
Ma alcuni giorni, in carcere, scrive un'altra canzone dove spiega satiricamente che i giudici hanno commesso un errore, e che
non ha paragonato mai nessuno a Caligola. Fa portare la canzone all'imperatore, che lo perdona. Dall'aprile al giugno 1856
pubblica delle canzoni nella Rivista Le Mousquetaire, d'Alexandre Dumas. grazie a Desbarolles.
Il 3 gennaio 1857, un avvenimento insanguinato immerge Parigi nello stupore. L'arcivescovo di Parigi, Monsignor Sibour
assassinato da un prete sospeso a divinis, Louis Verger, mentre inaugurava la novena di Saint-Genvieve a Saint-Etienne-duMont.
Le due notti precedenti, Eliphas aveva fatto un sogno premonitore che si concludeva le parole: " vieni a vedere tuo padre
morire! ". Essendo suo padre morto da tempo, non comprese immediatamente il senso del sogno. Il 3 gennaio verso le quattro
del pomeriggio, Eliphas si trovava tra i pellegrini che assistevano all'ufficio nel corso del quale l'arcivescovo doveva perire.
Solo pi tardi, leggendo la descrizione dell'assassino nei giornali, che si ricord di un prete pallido incontrato un anno prima,
assieme a Desbarolles. dalla Sig.ra A. e che cercava lo scritto indecifrabile di Honorius. Quest' episodio riferito in dettaglio in
La Cl des Grands Mystrs (1861).
Dopo tre anni passati nel Boulevard de Montparnasse, va ad alloggiare al n 19 di Boulevard du Maine, verso il giugno 1857.
Questa camera soleggiata, che decora mettendo a profitto i suoi talenti d'artista, vedr i sette migliori anni della sua vita.
Nel 1859, la pubblicazione dell'Histoire de la Magie gli frutta 1000 Franchi, che una notevole somma per l'epoca, e lo
consacra attirandogli l'attenzione della maggior parte degli esoteristi francesi (particolarmente Henri Delaage, (che lo inizi al
Martinismo nel 1860), Luca Desages, Paul Auguez, Jean-Marie Ragon, Henri Favre, ed il Dr. Fernand Rozier, che si ritrover
pi tardi a fianco di Papus). Conobbe anche il cartomante Edmond e l'ipnotizzatore Cahagnet.
Sollecitato dai suoi amici Fauvety e Caubet, si fa iniziare alla Massoneria il 14 marzo 1861, nella Loggia Rose du Parfait
Silence, di cui Caubet era Venerabile.
Eliphas dichiara nel suo discorso di ricevimento:
" Vengo a portare nel mezzo di voi le tradizioni perse, la conoscenza esatta dei vostri segni e dei vostri emblemi, e, di
conseguenza, mostrarvi lo scopo per che la vostra associazione stata costituita... (CAUBET, Souvenirs, Parigi 1893).
La cerimonia avvenne in presenza di un gran numero di Fratelli cui tent di spiegare, con scarsi risultati, le analogie del
simbolismo Massonico con la Cabbala.
Intanto, Mle Eugnie Chenevier e suo figlio erano ritornati a Parigi, ed Eliphas gli a sapere che desidera occuparsi del bambino.
La madre cede a questo desiderio, ma un disaccordo sopraggiunge nel 1867 per questioni di denaro ed Eliphas non rivedr pi
n la madre, n il figlio fino alla sua morte.
Nel 1861 pubblica La Cl des Grands Mystrs, ultimo volume della trilogia cominciata con Histoire de la Magie e Dogma e
Rituale de l'Haute Magie. Il Maestro lavora molto, iniziando alle Scienze occulte degli eruditi che appartengono alla pi alta
aristocrazia, ed anche il vescovo di Evreux, Mgr. Devoucoux, cui d di lezioni di Cabbala.
Grazie al denaro percepito in rimunerazione delle sue lezioni, vive in una relativa comodit materiale, arricchendo senza tregua
la sua biblioteca. Con il conte Alexandre Branicki, ermetista, indovina alcune esperienze probanti della Grande Opera in un
laboratorio installato nel castello di Beauregard, a Villeneuve-Saint-George.
Questo castello apparteneva alla vedova di Onore de Balzac ed Eliphas divent presto l'amico del genero di Signora di Balzac,
il conte Giorgio Mniszech.
Il castello, saccheggiato dai prussiani nel 1870 oggi il municipio di Villeneuve-Saint-Georges. Nel maggio 1861, torna a
Londra, assieme al conte Alexandre Branicki, per passare alcuni mesi vicino a Bulwer-Lytton, ormai a capo della Societas
Rosicruciana in Anglia.

Durante questo secondo soggiorno, Eliphas Lvi rende parecchi volte visita ad Eugenio Vintras che gli aveva mandato, alcuni
anni prima, due dei suoi discepoli per invitarlo a delle messe. Eliphas non lo considera come un profeta, ma come un medium
singolare, un interessante argomento di studi, fino ad acquistargli anche il suo Le Vangile ternel.
Nel luglio 1861, il barone italiano N.J Spedalieri aveva acquistato da un libraio di Marsiglia il Dogma e Rituel dell'Haute Magie
ed aveva deciso di mettersi in contatto con l'autore. Ne segu una corrispondenza di pi di 1000 lettere che durarono dal 24
ottobre 1861 al 14 febbraio 1874. un corso di Cabbala unico, preciso, pieno di figure esplicative e di aneddoti.
Spedalieri, iniziato al Martinismo, fu uno dei pi importanti mecenati del professore di Scienze occulte. Ritornato a Parigi,
Eliphas Lvi pubblica Le Sorcier de Meudon, dedicato a Madame de Balzac. Dal suo ritorno di Londra, assiste regolarmente alle
tornate massoniche della Loggia Rose du Parfait Silence. Gli si conferisce il grado di Maestro il 21 agosto 1861.
In seguito ad un lungo discorso sui Misteri dell'iniziazione che pronunci il seguente mese, un Fratello, il professor Ganeval,
avendo voluto presentare alcune osservazioni su ci che era stato appena detto, provoc le proteste di Eliphas che si ritir e
non torn pi in Loggia.
I tentativi di Caubet per farlo ritornare sulla sua decisione furono infruttuosi. La Loggia Rose du Parfait Silence sar messa in
sonno nel 1885, ma forse non il caso di cercare, come Oswald Wirth, una relazione di causa ad effetto.
Il 29 agosto 1862 esce Fables et simbols, dove Eliphas Lvi analizza i simboli di Pitagora, dei Vangeli apocrifi del Talmud, etc...
Alcune volte frequenta, in incognito, le riunioni spiritiche per documentarsi su un fenomeno che considerava deteriore. Pierre
Christian, autore dello strano romanzo L'Homme Rouge de les Tuleries, fu il vicino e l'amico di Eliphas ed approfitt dei suoi
colloqui e delle sue lezioni.
Nel 1863 muore Louis Lucas, chimico iniziato ai segreti di Ermete, discepolo di Wronski ed amico di Eliphas. I suoi scritti
contengono la prima sintesi scientifica che allea Scienza occulta e scienze sperimentali. Era l'inventore di un apparecchio
capace di misurare l'equilibrio del magnetismo vitale, che chiamava il biomtre. Quest'apparecchio ha trovato da una molto
curiosa utilizzazione: fa parte dello stemma della facolt di scientologie (filosofia della scienza) della Sorbona!
Il 15 maggio 1864, Eliphas trasloca in un tre locali al 2 piano del n 155 della rue de Svres, la sua ultima casa. Nel 1865 esce
La Science des sprits, raccolta di scritti sul simbolismo dei Vangeli apocrifi, del Talmud ...etc... (assolutamente niente a vedere
con lo spiritismo).
Nell'estate 1865, l'editore Larousse gli chiede di scrivere alcuni articoli di Cabbala per il suo Grande Dizionario. Ne uscir un
lavoro tanto splendido quanto di un valore storico contestabile, Le Livre des Splendeurs che tratta soprattutto della Cabbala
dello Zohar e che uscir solamente dopo la sua morte.
A quest'epoca comincia a provare spesso dei dolori nevralgici alla testa che lo fanno soffrire molto. Durante l'assedio di Parigi
nel 1870, la sua vita fu di pi difficile perch essendo tagliate le comunicazioni con la provincia, non poteva ricevere pi di
sussidi da parte dei suoi allievi.
La durezza del suo servizio come Guardia Nazionale nella Comune, produsse o evidenzi una malattia cardiaca. Una volta
finita nel sangue la Comune, il Maestro, totalmente privo di risorse una volta di pi, trova da una delle sue alunne, la Sig.ra Mary
Gebhard che abitava ad Elberfeld in Germania, una lunga e calda ospitalit.
Gli avvenimenti gli ispirano alcuni pensieri che riunisce sotto il titolo Le Portes de l'avenir. Al suo ritorno della Germania,
apprende la morte del baronessa Spedalieri. La morte della moglie disper talmente il barone fino al materialismo ed
all'ateismo, e producendo la rottura con il Maestro.
Nel dicembre 1871, Eliphas Lvi finisce un altro manoscritto: Le Grimoire Franco-Latomorum, dedicato alla spiegazione dei riti
della Massoneria.
Nell'autunno 1872, la sua ex-moglie, scrittrice e scultrice oramai riconosciuta, si sposa col deputato di Marsiglia Maurice
Rouvier, che diventer ministro del commercio.
La salute di Eliphas continua a deteriorarsi. A causa della malattia cardiaca soggetto a svenimenti nel corso dai quali dice
avere delle visioni estatiche. Durante l'anno 1873, finisce il manoscritto del Vangile de la Science.

Nel novembre 1873, Judith Mends, figlia di Thophile Gautier, aveva avuto bisogno, per uno dei suoi romanzi orientali,
d'informazioni sulla Cabbala caldaica.
La fama di Eliphas l'aveva condotta dritto da lui che, invitato un giorno da suo padre, aveva predetto figlia, leggendole la mano, i
suoi successi di giovane donna.
Suo marito, Catullo Mends, present Eliphas allo scrittore Victor Hugo che conosceva ed apprezzava i lavori del Cabalista.
L'anno 1874 fu molto doloroso: una bronchite abbastanza grave, dei soffocamenti ed una febbre persistente non gli lasciarono
quasi nessun riposo. Le sue gambe ingrossarono poco a poco ed un tipo di elefantiasi si dichiar presto. Nel gennaio 1875, il
Maestro finisce suo ultimo manoscritto:
Il 31 maggio 1875, si spegne al n 155 di rue de Svres, all'et di 65 anni. Lo s'inum al cimitero di Ivry. Una semplice croce di
legno segnava l'area della sua tomba. Nel 1881, il suo corpo fu esumato ed i suoi resti collocati nella fossa comune.
NOTE:
[1] Flora Tristan, figlia naturale di una madre francese e di un padre aristocratico peruviano che, morto prematuramente, lascer
la famiglia nella miseria. Flora lavorer come operaia di tipografia e si sposer con l'incisore Andr Chazal, una catastrofe che
la perseguiter tutta la vita. Fugge dall'abitazione coniugale con i sue due bambini, fra cui Aline, la futura madre di Gauguin. Nel
1826 vive in Inghilterra come dama di compagnia e s'inizia al sansimonismo. Nel 1833 s'imbarca per il Per, pensando di poter
ricevere aiuto dalla famiglia di suo marito, senza alcun risultato. Tornata a Parigi, scrive e pubblica il suo primo articolo, De la
ncessit de fair bon accueil aux femmes trangres, nel quale afferma la necessita non solo di istruire le donne, ma anche
della loro unione. Nuova lite con il marito. Nel 1837 ottiene la separazione dal marito e pubblica poco dopo Les Peregrinations
d'une Paria, racconto autobiografico. Suo marito, che ha tentato di ucciderla a colpi di revolver, condannato a vent'anni di
lavori forzati. Nell'estate del 1839, in Inghilterra, pubblica Les Promenades dans Londres, che la pone in evidenza come
scrittrice sociale. Nel 1843 decide di pubblicare L'Union ouvrire, Cinque anni prima del Manifesto del partito comunista, predica
la "necessit della "union universelle des ouvriers e des ouvrires"[] che avrebbe per fine la costituzione di una classe
operaia": da allora fu ritenuta come una personalit del movimento socialista. Nel corso di un giro di conferenze attraverso la
Francia, muore improvvisamente a Bordeaux.
La sua esperienza di "Paria" ne form il pensiero sociale e quella con il marito l'idea dell'emancipazione della donna. Ma le
difficolt a far accettare questidea nel mondo operaio furono notevoli. Perch "l'homme, le opprim, peut opprimer un tre, qui
est sa femme; [la femme] est la proltaire du proltariat." Rifiutandosi di separare la causa delle donne da quella del proletariato
e di dissolvere la specificit della lotta contro l'oppressione femminile nella pi generale lotta contro la societ capitalista. Flora,
prima dEngels, Alexandra Kollonta o Clara Zetkin, ha posto le basi dei principi del femminismo.

[2] Honor de Balzac fu iniziato al Martinismo da Henry Delaage e, probabilmente, al Compagnonaggio dei Devoirs. Descrisse
le sue esperienze iniziatiche nei suoi romanzi filosofici, branca della Comdie humaine (Histoire de treize Ferragus, ecc.), e le
sue riflessioni Martiniste in Louis Lambert ou de l'Art Royal con chiari tratti autobiografici.

[3] Per quanto riguarda la filosofia politica di Louis Claude de Saint Martin cfr.Seminario Filosofico per le scienze politiche e
sociali (Atti) a cura di Elena Cuomo, Il Sovrano Luminoso, fondamenti della filosofia politica di Louis Claude de Saint Martin,
Grappichelli, Torino, 2000

Anda mungkin juga menyukai