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Articolo di Monica Bogliardi su Grazia del 14/07/2015, n. 29, p. 83-84: "Noi che condividiamo tutto".
Articolo di Bruno Ruffilli su La Stampa del 21 giugno 2015, p. 27: "Jeremy Rifkin: il futuro? Energie rinnovabili e condivisione di servizi".
Articolo di Paolo Mastrolilli su La Stampa del 10 agosto 2015, p. 14: "La seconda vita del giudice Usa: 'Meglio aiutare che condannare'".
Articolo di Monica Bogliardi su Grazia del 14/07/2015, n. 29, p. 83-84: "Noi che condividiamo tutto".
Articolo di Bruno Ruffilli su La Stampa del 21 giugno 2015, p. 27: "Jeremy Rifkin: il futuro? Energie rinnovabili e condivisione di servizi".
Articolo di Paolo Mastrolilli su La Stampa del 10 agosto 2015, p. 14: "La seconda vita del giudice Usa: 'Meglio aiutare che condannare'".
Articolo di Monica Bogliardi su Grazia del 14/07/2015, n. 29, p. 83-84: "Noi che condividiamo tutto".
Articolo di Bruno Ruffilli su La Stampa del 21 giugno 2015, p. 27: "Jeremy Rifkin: il futuro? Energie rinnovabili e condivisione di servizi".
Articolo di Paolo Mastrolilli su La Stampa del 10 agosto 2015, p. 14: "La seconda vita del giudice Usa: 'Meglio aiutare che condannare'".
CONDIVIDIAMO
TUTTO
L’auto, lo scooter, la casa, la cena, l'ufficio. E
ersino il tempo. Nell’era della sharing economy,
Facononis partecipata, non c’é limite a quello
che si pud mettere in comune con gli sconosciuti.
Ora che un festival celebra questo nuovo stile
di vita, Grazia ha parlato con i protagonisti di una
piccola, grande rivoluzione
bi Monica Bogliardi roro pt Vincent Capman
disera? Probabilmente qualche milaneseiscritt
lla piattaforma di turismo collaborative pia-
ceremilanait start mangiando, nel suo salotto, con
tun turista di Expo che conosce per la prima volta. I
padrone di casa potrebbe essere lo scrittore Gianni
Biondillo o il regista Maurizio Nichetti, due trai
{600 milanesi che si sono resi disponibili a questo
esperimento di social eating, condivisione della ce-
na. al cittadini visionano sul web i profili dei turisti
‘invitabili”.E li scelgono sulla base degli interessi
Se leggendo questo articolo intorno alle nove
comunis, dice Gianmarco Bachi, uno dei fondatori
della piattaforma,
U social eating di piaceremilans.it # uno dei biglietti
che Milano stacca ogni giorno per contribuire alla
“sharing economy”, economia della condivisio
basata sull'accesso ei riutilizzo pit che sullcquisto
Un esempio? A meti luglio, dopo il suecesso del car-
sharing, a Milano parte lo scooter-sharing lanciato
dda Enjoy, societa Eni. La novita& che si affitta un
Piaggio Mp3 in un punto della cittae lo si lascia
dove si vuole, «l milanesi sono i primi al mondo ad
avere questa opzione», racconta Giuseppe Macchia,
responsabile del progetto Enjoy. «Su 3 milioni
mezzo di machine noleggiate dal dicembre 2013,
in quattro citta italiane, 2 milioni e 400mila sono
state usate nel capoluogo lombardon.
Anche nel resto d'Italia ¢® aria nuova. Ormai si
condivide tutto. I lett, visto che si dorme nelle case
di sconosciuti grazie a couchsurfing.com. Gli abitacoh
delle auto (e i costi di viaggio), con blablacarit e
carpooling.t.|locali di lavoro in maultiproprieta, con
ilco-working (a Milano fa scuola fesperienza al
minile di Piano C, grande ufficio dove si affitta, a 15
ceuro al giorno, una scrivania , per chi ne ha bisogno,
pure un‘area bimbi con baby sitter a 5 euro l
Le competenze: succede che un manager disoccupato
ripari il pe a una persona trovata su fimerepublik
com, € accumuli un credito in ore che incassa da un
insegnante che dara poi lezioni di latino a suo figlio.
83GRAZIA’ NOT CHE CONDIVIDIAMO TUTTO
Sotto
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Gabriele
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Nel mondo la sharing economy é partita da tempo
e alcune piattaforme sono ormai multinazionali, ma
in Italia sta esplodendo in questi mesi.
E infact il 9 luglio parte il primo Festival interna~
zionale dei beni comuni, a Chieri, in provincia di
Torino, che fara il punto sulla via italiana alla con-
divisione. «Per vivere consumando quanto facciamo
ogi, ci vuole un pianeta ¢ mezzo», dice Ugo Mattei,
autore di I! benicomunisma e i suci nemici (Einaudi)
¢ ideatore dellevento. «Bisogna cominciare a riuti-
lizzare e condividere. Dagli oggetti che usiamo due
volte anno a beni come acqua, cibo, ambiente, che
siamo soliti sprecare. E su cui persino Venciclica
papale Laudato si’ attra Vattenzione. Non a caso il
sottotitolo é: Sulla cura della casa comunes.
Si, la formula & questa: consumare meno, meglio,
condividendo. Secondo Collabariama.org, centro di
ricerca sull'economia collaborativa, in Italia operano
138 piattaforme web che rendono disponibili servizi
¢ beni, di cu il 30 per cento nel crowdfunding, cio
il finanziamento di progetti cercando investitori
sul web, il 20 circa nei beni di consumo, il 12 nei
trasport il 10 nel turismo e il 9 nel lavoro.
Soltanto ricette anti-crisi? «No. Condividere non
fa solo risparmiare, ma articchisce la vita e can
bia i modelli di consumo: tu non possiedi un bene
che usi da solo, ma lo metti a disposizione di altri,
magari gratis», dice Gea Scancarello, autrice del
vademecum Mi fido ai te (Chiarelettere), in cui ha
tracciato la mappa delle piattaforme collaborative.
E in cui racconta di quando ha soggiornato in uno
splendido Bed & Breakfast di Trieste ¢ in cambio
ha scritto per il suo sito testi in inglese. «In molti
ro, una “trust economy”. Che
tradotto vuol dire: mi fido di te oggi, domani te ti
fiderai di me. La recensione web é la garanzia. E
adesso devo scappare: ho promesso 2 una ragazza di
aiutarla a creare un blog. In questo metto da parte
unfora,con timerepublit.com, che userd poi per ricevere
tun massaggio shiatsu».
‘Mentre alfestero le grandi aziende investono nella
sharing economy, da noi le piattaforme sono autofi-
nanziate ¢ anche per questo sono partite in ritardo.
Spesso le leg italiane frenano il nuovo modello di
rapport, sempre pit dretti, tra produttore efruitore,
tipico della condivisione. «Molte norme sono anti-
‘quate, tutelano i vecchi business. Invece ci vogliono
regole, amministrativeeiscali, per fr si che le novita
avanzino. Non si torna indietto, neanche appellandosi
alla concorrenza sleale», dice Marco Pierani di Alto
«consumo, che il 1 luglio a Roma ha organizzato, in
Parlamento, una tavola rotonda per mettere a punto
una serie di richieste da fare al governo.
Secondo alcuni la sharing economy in Italia decolla
solo ora anche per un altro motivo: «Si scontra con il
carattere individualista e orientato al possesso degli
italiani, soprattutto i meno giovani», dice Rober-
ta Paltrinieri, sociologa dei consumi. «Ma la crisi
ha cambiato molte persone. Che alfinizio si sono
votate alla nuova economia solo per risparmiare,
poi ne hanno scoperto la bellezza». E successo a
Gabriele Galimberti fotografo: ha viaggiato 24 mesi
dormendo a casa di sconosciuti Eo racconta in My
couch is your couch (Il mio divano é il tuo divano, che
usciria settembre per Random House). «Come si fi?
‘Tiscrivi a couchsurfing com e quando arrivi in una citta
ti da Pelenco delle persone che vogliono ospitare. Li
contatti via email e scopri chi ha posto», dice. «Nel
Sichuan ho dormito da una single mai uscita dalla Ci-
na: ospitastranicri con lo scopo di viaggiare atraverso
i racconti degli altri, I bello @ che spesso si diventa
amici: 8 successo con la coppia che mi ha ospitato in
tuna splendida villa a Toronto. F.con i due architett
gay che mi hanno alloggiato in un loft a Dallas. La
regola? Essere educati. Poi ho un trucco: mi metto ai
forneli e improwviso una bella cena italiana.
E
8
3
2rome voumsesnns | 27,
J eremy Rifkin: il futuro?
Energie rinnovabili
econdivisione di servizi
Leconomista: sull’ambiente il Papa dice verita
che ipoliticinon hanno il coraggio di dire
Buona
IMA TOAERBUSCO ARES)
{i pectagane del eam:
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