R.
UNIVERSO OI PERUOIA
l'ERUGIA
TtrOGRAFIA OUERRIERO OUEl\RA.
1936 (XIV)
R.
UNIVERSl7 OI PERUOIA
PEl\UGIA
TIPOGRAFIA GUERRIERO GUEl\RA
1936 (XIV)
_ _!:&ZJ)__
~ 1~
_. ......_,_.. ---..--------.... ~Y
ASCAftCLLJ
--~ .......
'
1<.f~. 131
~b:?r2w
f>TPr
(*)
CAPITOLO 1.
198~
XIV.
una necessit
l' attribuzione dei potere di dispam! ai titolare dei diritto soggettivo. Certo, dai punto di vista economico - sociale, oggi il problema delta dinamica dei diritti soggettivi va c.osi risolto : attribuzione dei potere di disporre in via
normul~
ai titolare dei
e t;into quello
quanto e sopratutto quello della natura deli' atto che ne costituisce I' esercizio, l' atto di disposizione : il -problema, insomma,
dei funzionamento dei potere di disporre, appunto perche il conoscere una forza non e ancora tutto, anzi e poco, se non si sa
come essa venga adoperata.
II che, nel caso, significa isolare, nel campo dei fenomeni
giuridici, I' atto di disposizione in tutte le sue forme (alienazione,
rinuncia, modificazione dei diritto) e porto come oggetto unitario
deli' indagine.
Ma, da noi, la forza attrattiva che sull' attenzione dei giu-
risti esercita il caso piit importante, I' alienazione (1), e il processo storico di involuzione della romana traditio, per cui questa
appare oggi assorbita nel contratto obbligatorio, hanno svalutata,
se non fatta perdere quell' autonomia almeno concettuale, che
ali' atto di disposizione compete e che costituisce un riclliamo
e certamente
11011
11011
v'
e, ne
po-
e tolta
Pandette,
I'rrndette,
(\VJNllSC1-m1n,
e sinto
Jl co11et'tto nmpio di
37 11ota 1 ;
119:
allar-
EN~En:
lJ.l ).
chts, 1929,
llll
co1111111t,
HE1;1'r ~BFHca:n,
ruim,
~ fl:
i.i.~t.
allg. Pril'atre-
cltte, Lipsin, 1909 1. Pel cliritto iwizzero, VoN Tumi. Pal'lic yen. dtt
~tudiosi.
di cui si dispone,
un negozio giuridico,
e soltanto
(') VON
t 139;
ST.AUDINGER,
78, P 104: i
ENNECJmus,
op. cit., I,
Qualcho dubhio in
CosACK
PJ,ANCK,
0KR'fMA,NN 1
I.
'
'
11011 '~r
e esercizio
dei potcre cli disporrc di 'lln dfritto, ln cntegoria Vet:f'gu11g dei tedescbi
e divcntnta
e dispo-
e mero
esercizio
f
t
in VoN Tuua,
1' cit.,
e cl1e
siziooe (ae penaabile) cli questi 11oteri col loro esercizio. Neil' equhoco
caduto VuN TUHR (loc. cit.,. p. 244). Chi esercita la facolt di riscatto
DOO
e que])a
del potCl'O
ll
i
...~
~
y
~.
Se
~e 0011
(contrn, VoN Tum<, loc. cit.). 'Ne rileva cl1e il diritto potestativo si consumi eol sno ese1cizio, perch cosi di tutti i potel'i giul'idici (nltro t.
consumaziooe dei dhitto. altro
e disposizione).
UIJ
contl'a,
STAUDJNGER 1
o). cit.,
~ 52, p. l 59
fatto.
e il
diritto' Il p0886880
e una
posizione di
3. -
II potere di disporre
e strutturalmente
identico ai e.
e un presup-
sub ire.
Dimostrata quell' identit di struttura, ha per noi importanza assai relativa, se non nulla, la nota questione se il potere
di disporre costituisca o meno contenuto dei diritto soggettivo
( 1) :
e contenuto
di un
Bulia nalum <lell' esprozniazione forzcrta, Rir. clfr. proc. cfr., 192l1, T,
p. 85 8t>gg.; TnoN, lfrclda11or111 trnd subjutfres
senso positivo:
clil'Uli, A1111ali
coaftivi,
u.
Pu<~J.rATTI,
~lfrssi1111,
5;
1H27, p. 16i:
CAR:Sbl.UTTI,
:<q.~-~
Recht~
1
p. 825-380. ln
il tra11Ji:ri111e11to dd
t'/ll'l'1t;11111t',
II, pag-.
145 stgg.; VON 'l'unR, 1' cit., II, 80 p. 3ti5; I, 7 p. 164 i Tii,
o semp1e
tura come eimile n que lia di uu c. d. di_1itto poteslnti vo) lm per uoi la
questiOile, E' aoltanto per qnesta importanza 1elali\'8 che io nccenno
qni ai mio dnbbio sulla sol11zio1w nJfornmtiva. I...e ragioni <li dubitarn
110110:
a) Ogui lato dei contenut-o dei cliritto soggettho deve rnppre11ental'e cio cbe i1 dil'itto soggettivo, doe t]nel quid, di fronte al qunle
11t. l' obbligo di n110 o piu coneociati e che, come t11 le,
e su11cettibile
di
10
diritto complesso, pub, presa a se, diventare una facolt autonoma o, se si vuole, un diritto, senza che percib ne muti Ia
struttura (e viceversa).
potere di dispone con l' oggetto, che l'arebbo appnnto il diritto 1;oggottivo, se qnesto contcnesse tnle potcre. E' la nota cara n 'l'eoN : che
non si pu
confonder~
e una
qualiti\,
1:011
yj
e semplice
11011
cap11cit ginridicn), cosi come, nell' escmpio tlella pictra, l' 11t-
titndi11e dclla I>ietra ad essere lanciata, pel suo peso, per la sua forma
ecc. 1 non si
p111)
e) L' eserclzio del diritto, nlmeno secondo un' opinione clie io se-
uu diritto spetta a
ptwsonn diversa <ln! titol.1re (ce. csecuzione forznt11) 1 per poter essere con11iderati come ese1cizio del di1itto, eostringono a eo11eezioui clella rappresentanz11 cite h111cinno it!SSni pe1plcssi.
Inv~ce,
tini diritto
St!Jl!l!O
(l
!;C
e llll
i' nttrilrnzione cli tnlt pohn, i cour1pillile come la hggc l' 11tt.ri1Jni11ca
11011
40 (D. 41, I, O
3) sombra
incisivamente esprimere l' idcn cho il riconoscirneuto del potero di diaporre al do111inu1 si giustiftca con altrn ragione che uon 11ia i1 conte
11
2) uno stato di
sog~ezione
la dichia-
unto delln propriet; tnnto <la non for meraviglia (11on est 11oi11111, D.
41, 1, 45) cho il potere stesso Rpl.Ui a pltsona divnsa tlal domi1111s: il
crcclito1e pignoratizio. Con tutto rib non si vnol ammetterc la catego-
ria dei cliritti su tliritti, se i e. 11. dittti potestatid (fra i <prnli rientrerehbe il potero d disporre) sono mcri poteri giuridici e non diritti
eogget.ti vi.
( 1)
84tbilire qui
Ull
SCIJZ!t
acopo ... }>crcho csso s11rebhu cont.lnuto <lei diritto <li cni si vuol disporre (VON Tmrn, up. cit., I, p. 161) o
perclu~
66).
r--- -12
e i1
1) C'
tere di disporre
e,
e cagio-
e,
e,
(') V'
pnssi\o dei diritto) e soggezioue (lato pm;sivo dei potere ginridico o diritto pote!ltatin>), come corrispondeuza soggcttiva v'
wre lia to atti rn rispHtivnmeute dei due rnpporti).
e fra
diritto e l>O
13
e una
dichiarazione di volont dei disponente. Ma I' atto di disposizione e dichiarazione di volont unilaterale ?
E' questo il punto piu delicato : in astrattu, certamente; in
oncreto,
e quel
che vedremo.
e esercizio
E' sviluppando questa considerazione che si possono trovare tutti i caratteri di quest' atto, appunto perche esso non
che mera manifestazione di un potere giuridico, sicche i lineamenti deli' atto vanno ricalcati su quelli di questo potere che lo
genera: o, per uscire di metafora, tutte le questioni dei contenuto, dei limiti, degli effetti deli' tttto si risolvono in questioni
sul contenuto, sui limiti e sugli effetti dei potere, di cui I' alto
costituisce esercizio : cio che e in atto, infatti, non puo essere
s, non cio che
1,111er~
e in
forma e la struttura ;
4) la causa ;
3) la
..., . ,.....
e.,...,,,?.,.~-:-+-.,_,,,~.,
~-
'
'.
14
4. -
t.
e l' eser-
contenuto
e quindi
E questo
Questo ci viene presentato come una dichiarazione di volont diretta a produrre un effetto che la legge le riconosce :
il negozio giuridico
e, per citare
(t).
e quindi
mente alla volont priva ta, e un effetto della volont: forza creatrice che la legge riconosce alia volont sulla base della generica
j'
'/
capacit giuridica : il che vale quanto dire che I' atto di volont
sono dunque:
1) I' autonomia deli' atto di volont ;
2') la base di questa autonomia, la generica capacit giu-
.
;
'
>.
(') W1NDSCHE11>,
Pancktte, I,
~ 69 .
15
e gi
riconoscimento dei potere di disporre in una data persona, potere giuridico individualizzato o, se si vuole, diritto, non mera
'j
n. S.
() Certo, se si concepisce il negozio giuri<lico come esercizio del
diritto soggettivo (CARNEJ.U'rl'I, Letioni, 1, n. 24:), ogni dift'erenza. fra
l' atto di disposizione e il tipo comune di negoziQ. giuridico seompare.
16
ti~
giuridico in presenza di un atto, i cui effetti non sono determinati !iberamente dalla volont entro una propria sfera, ma pre-
t,
!
1
'~
1.
Ma non credo che il carattere del negozio giuridico aia di eeaere (di per
'!
11&) esercizio dei diritto aobiettivo: e1. chi promette 100, come chi ne
J.
..
1
~.
17
a comprendervi anche questi atti, allora anche I' atto di disposizione rientra in questo vasto genus, costituendone pero una
sottospecie a se, cui sarebbe appropriato il nome di negozio
strumentale.
L' altra sottospecie, nel campo patrimoniale, sarebbe quella
dei e. d. negozio obbligatorio, negozio autonomo ( 1 ).
E' questa opinione che, per non uscire dai binari tradizionali, io seguirei, purcbe resti ben fermo che I' atto di disposizione, negozio giuridico strumentale, non. ha autonomia, purche
si tenga ben presente che, come mero esercizio di un diritto o
....
potere giuridico, esso non ne e che una proiezione : esso riceve
vita e regola da questo potere.
li riconoscimento di questo carattere meramente strumentale
dell'atto dispositivo pu costltuire, se non erro, la via per arrivare alia e. d. coercibilit dtlla obbligazione di dare, appunto
perche I' atto di dare dei debitor.e puo essere benissimo sosti-
( 1)
01mT!'IANN,
60: E:s:sECE1u:s,
~ 10~
l 0J'bt111t1kung 7
e C)ll!:'JlO
n<lln dot.-
54 Jl. 250 e
e anrbe
0
t l 19i. Ma
il eri-
iu contrapposto alia mera (Rpacit giuridicn), 11enza sondare se per a\vent111-a, ecl
e cio
rifletta l>Oi in una dift'ereoza di strnUul'a, tale 1la 11pit>g1m' quegli 11piccatiseiwi caratteri speciali cbe presenta l' atto diapoeiti~o.
11
'
18
CAPITOLO li.
'
e la
a~
trui : in astratto, nessuna convalescenza per legitimatio superveniens. 7. Cosi pel diritto romano: contra il diritto germanico attuale. -
8. La so-
luzlone nel nostro diritto; analoga a quella dei diritto romano e com une:
pagamento, ipoteca, rinuncia, donazione, pignoramento, vendita forzata,
legato. 9. Soluzione contraria dei nostrl autori per la compravendita di cosa
futura o altrui: critica. dita in questi casi. -
5. - A questo punto
legittimazione.
e possibile
Legttimazione ad un atto
c:he vuof compiere l' atto, e un bene o altra persona, cui l' atto
si riferisce, per cui la prima acquista idoneit a compiere que-
19
e la
capacit.
e mero
esercizio di un po-
altr~
per-
sona.
e tal requisito,
e nullo,
per inido-
'
si ritroYn in Vos
Tum~:
p. 420: Ve1'fy1111gs111ciclit
(J
STAl"l>l"S<ilm,
op. eit., I,
e stntH svilnppntn
11.
1935, 11 502.
20
nel momento in cui l' atll) si compie: una brutta opera giovanile
di uno scultore non dive11ta bella per la perizia raggiunta nel1' et matura. La competenza giudiziale, che, come stato rilevato da Carnelutti, una sottospecie della legittimazione, non
puo essere sopravveniente: la sentenza dei giudice incompetente
per territorio non si sana pel fatto che tal giudice venga in seguito trasferito nel luogo di competenza. Vi potr essere convalescenza dei provvedimento per acquiescenza delle parti, non
mai per legittimazione sopravveniente.
Cosi per la legittimazione della parte alia lite.
Cosi, infine, per la capacit giuridica e di agire (1), la quale
pure, come qualit generica,
e una
11 ) Non si eomprende pertanto la dift'erenza che nella clottrina g:rmanica ai pone fra tnpncir negoziale e legittimnzlonc ali' ntto dispositivo, nel senso che solt.auto queat' nltima possa. sopravvenil'e (VON Tunu,
21
niente non rileva. Potr I' atto sanarsi per acquiescenza dell' agente, non mai pel solo fatto che I' agente successivamente
sia diventato capace. Occorre insistervi anche per mettere in
piena luce questo punto: che neppure se 1' agente inidoneo, non
legittimato, vuole che I' atto prenda effetto dai momento in cui
egli diventer idoneo (un volere ora per allora), I' atto si sana
per legitimatio superveniens (valga ancora I' esempio deli' incapace).
Nulla pub in questo campo la volont della persona.
Per tornare a noi : I' atto di disposizione, compiuto da chi
non
''
/egitimatio superveniens
e il
e capace.
e dato
pe-
e collegato
r altro,
per
1
1
'
l
22
che diritto altrui e diritto futuro sono sempre uguali a non diritto (1), cioe a difetto dei potcre di disporre (1').
L' atto dunque e nullo, nullo ai cento per cento per difetto
di legittimazione
1) ;
11011
(') Tanto ti vero che, ncl dil'itt.o germanico, l' ammis11ibilitA della
disposizionc antidpata Sll 11iritt.i futnl'
UlllEYim,
l~
e.
<'\'.
op. cit.).
(1) Attcnti pl'l'b a 11011 co11fondc1c col c11110, in eui, 1111ett1111do 111
e gi
diziouc che ln
COllll
ioui, V, 1,
34).
11.
ll\'('l'I.'
23
turalme11te, purche non si tratti di rinuncia alia facolt d' acquisto)? E si convalida pel fatto che il ri11unciante diventi titolare
di quel diritto? E perche, dato il concetto unitario deli' atto
dispositivo, quel che vale per la rinuncia, non ha da valere per
1' alienazione ?
d6l contratto non puo essere tale, cioe C'omlizione (ma qni nou 11i tralta
d' oggetto, bensl di legitimatio); egli pnrll\ quilllli di ;endita imp4'rfeltll
l'11e si perfezionn col nnsccre dei diritto (legitima tio B11pt1Tenie111 !). Questo,
1lel trndnrre la condiouo sospensh-n iu imperfezione,
e espediente
auai
comune. Ma i1 difetto <li legittimnzione tutt' nitro che mera impel'fezione deli' ntto.
l primo
acquista a titolo singolare dai secondo. L' unco modo di mettere te cose a posto
7. -
e quello
La soluzione data
e quella
co~a),
fosse riusdto
a compiere (2 ).
Questa costruzione romana, la quale, oltre che rispondere,
per cosi dire, ai piU elementari canoni deli' edilizia giuridica,
ricevette dai giuristi, mediante quei rimedi pratici, il solito feiice
(t) Prima clie il nou domin111 11cqui1ti, 11i puo anche ottenerc llL e
d. ratifica dal domi11u1: mn, poich Ri pr1Jsn11po11e che qnello 11bhin nlenato in uon.e proprio, non quel!tA una ratiflcn in senso tecniro, ma
Ollfl.
t'>
2, 17; 44,
+,
11 ,
271),
197.
realt
(DKHNBORG,
Pandette, 211:S).
25
(1) E:s:x1wE1n:s, op. cit., 167; Pr.AXCK, op. cit., 930; VoN T1:H1<,
op. cit., II, 60; OEnnrANX, op. cit .. _l/lg. 7'eil, 185 2;
STACDIN-
01m, 1p. cit., p. 1:l l e 749. Ln Verliiy1111ys111rrl'hi (ln hgi tti mazione ! ),
dio110 qnest.i nntori, co11 un t1ssur<lo assai difficilo da d1gni1e, de\e
'
ui
llhpone).
'TUHR
c~pediente
anti~ipiert1
T'er-
pel caso di nnlliti\ deli' alto dei diHporumte, per h.i cccezioui <ld dtbitore ceduto), cioe di fr passare il diritto (futuro o altrui) nttravel'l!O il
1
j
26
8. -
1
'
e)
possibilit di convalescenza per /egitimatio superveniens, per successivo acquisto del diritto.
Lasciamo andare per ora il tormentato art. 1459 c. c. (nullit della vendita di cosa altrui), sia perche I' articolo non decide
se la vendita diventi valida per fef!itimatio superveniens, sia
'
i~
cose future possa essere, come si dice, anche traslativo o soltanto obbligatorio.
L' art. 1240 e. c. dichiara nullo il pagamento, che ha per
~~
ri
~
JJ
,.~
\,.
l
'
l
t
e proprietario,
e creduto
di
rimedinre cou queste parole: che quel diritto vi pll!IRn in semio Jogico,
non in senso tempora.le: che l' nliennnte D11rchgang1perao11 soltnnto in
senso logico. (V. Tuaa, II, p. 887;
KRTllU.NN,
e proprio
necesenrio
c~l.
(') Ripeto, purch non si tratti dei caio tli pote1e di disporre su
diritti nltrui.
28
( t)
Ui
!<ulilo
giadizinle 1l1i t'rntti futul"i con I' ammis11ibilit ddla loro vendita vulon-
II, 2481. Ma
e Rppnnto
11ll'nte trnslat.iv11, d frntti nem sepnrnti sia vulidn, sin, cio/>, opponibile
,t
in 8Ar,1s (Coniprave11dita di
001a
IlU
e chinso.
Ma la norma
mF-tli_
.....
....- .-'-.liiia~,.;iiitiiH-r11w:11:
~
.,
a-'Atil...
i'-1.1111
..
"
29
nu\\o , ma
va-
in propriet de\
potrebbe essere giustificata dal favore pe\ testament\): \a so\uzione {lell' art. 837 capv. cit. si
\)resu-p-
S\HCe;\Sl"I\
l\l)l)8.\'te\W\\21\ \\e\\\\
1.1.
1ve1'fgung
(\To~
\in~t\
~\e\>\tote
\.!,l"'I:
ch\\\if:t\,
\H'"\n"\t\~
. Ne\ "\\-\\\o
~,\\yu\,
11~\\\\.
(\\\\l\.\ \\
VoHm
\.)\g,m.wl\
l\.~\\'
te ('), tanto
e stato
esaminato sotto il profilo dei caso pratico piit vistoso : la compravendita di cosa (recte, di diritto) futura o altrui, anziche sotto
?1
cosa ; comunque, I' occhio dovrebbe caderc non sulla sola com
l:,
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.;'!'~.
t!'.
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( 1)
1111.,
Rit'. dir.
l'l'. 1
PACI
o ai momento dei
COSI\ e o lllCllO nltrni.
(') Pt't' l' 11nalogia fra donazione e vendita (art. H:9) cfr. pero
AscoLI, Donazioni,
e ammessa
da Ascou,
soltanto se ammissibile la. e. <l. donazione obbligatoria, non imniediatamente traelativa (op. cit., ~ 16).
32
legitimatio superveniens, per la quale occorre e manca la soluzione autoritaria dei legislatore (del valore dell' art. 1118 s' e
gi detto).
Pel secondo caso, cosa altrui, ci si accorge che nella vendita di cosa altrui c' e un difetto, perche cio e scritto nell' art.
1459 c. c. Lasciamo andare che questo difetto e quello stesso
che si riscontra nella vendita di cosa futura, e lasciamo andare
se questo difetto (mancanza dei potere di disporre) sia proprio
un difetto dei contrntto : ammettiamolo.
l nostri autori dicono, quasi in coro, che la vendita di cosa
altrui, nulla per 1' art. 1459 e. e., diventa valida, se poi i1 venditore diventa proprietario (1 ).
_,-~
>.,
f.
'
Nou parlo per ora di queg1i autori, phi Yiciui ai vero, i quali an1
mettouo per le cose future soltanto una cowpraventlib' obbligatoria o
una promessa di vendita: DE Rt'GGIKRO, Iatitudo"i, III, p. 865; GABBA
P111:TKO, La co11trattaione 1u be11i futuri nel lJiritto Ofrile, 1902; GABBA
CARV> F11A~CESC0 1
co11~
p10111e111i
bilaterale cli.
in ge1"111e).
di pm1le c11e ln deftnizione dei caso come e coutmtto di <:ompraveudita fut111"a >, in cui sarc:bbe fulura li\ steeRR compl'a,eutlitn (SALrs, La
~,,
l
-~
.'
ti
~., 11.
PBINCIPES,
"
~-.
XXIV,
n.
121 ;
'fRoPLONG,
JJ.
Cov1E1.1.o
op. olt, p. 24: ; SEGa., .1'iv. d,r, comm. 1920, II, 118. OoofoJme la giu~
-1
~-
t
..:t
-~~.
:.l
33
e.
F.,
O]J.
1r11di tii cl1 cosei altr11i e l' obbligo deli a yara11.::ia ptr eri:io111, nnali
Fac. f}ittr. Per119ia, sede III, vol. XIII, p. 163 stg~.) sostieue adtliritturn la vnliditi\ in ogni momento dtilla comp1'<1ve11dita di cosa altrui
co111e veudita reale.
(1) C~VIELLO,
loc. cit.;
TAHTL'f'AIU,
,.
'
34
.(:
1r
'
1;
!ro-
~.
}
non
e ammesso
e un
( 1)
Co11i
8R.&.FFA,
p. 257 segg. Come si trascrive un 14imile atto d' acqui11to a favore dei
committente l Oontro
SnAFFA : SCADUTO,
La rappre1cntanza mediata
1&el-
1'
un
pr,~ccrlente
: la
WINDBCHEID
35
e il
dei venditore
tore
e quella
e valida:
e tutelato
e diventato
dissenso sul punto, piit non esiste), non solo, cioe, non puo entrare in possesso della cosa per avventura da terzi posscduta,
ma
e soggetto
e nullo
(1 ).
(') Covrn1.r.o N., 'l'l'asrl'i.:io11c, II, 271, rit.icnt invle d1(" 111 nn<litn, non tm.scrivihilc primn clie il vcnditorc dinmti do111i111111, lo ( poi.
Ma
11011
evento. Se l' atto non era trascrivibile prima, non lo dovrebbc easero
noppure poi .... s11lvo ammettere la legitimatio aupervenien1 ! O la disposizione auticipata
o non lo
36
e rimandato ad
di disposizione (adempimento);
Fra i due acquinnt a no11 domi110, ben st.rana corsa sarebhe quella
alia trasc1 izione: 1w sarebhe indeten11inato e <lifficilmente deter111inabile
il punto di partenza: il monwnto in cui il eo111u11e dante causa 11un dumini11 dventa do111i111111: come si fa praticamente a couoscere questo mo-
-..
37
e, come si suo!
dire, reale, cioe contiene I' atto traslativo, la nullit dei trasferimento lascia ancora la questione, se il contratto cada nel nulla
o non sussista come generante una obbligazione di dare;
3) nel caso di risposta affermativa a tale questione e nel
caso sub 1, il trasferimento successivo non si verifica ipso jure
ai momento in cui il venditore acquista il diritto\anticipatamente
alienato, che questo non
e un
e certamente qualcosa
non e possibile dire: la na-
dispositivo, vorrei richiamare I' attenzione sul fatto che la disposizione. su diritti altrui (senza poterc ad hoc) o futuri non e che
il caso pii.t vistoso di difetto di legittimazione. Le cose dette
valgono cosl anche pel caso di limitazione dei potere di disporre, su un diritto proprio o altrui (1), e per quello di negazione
(t) E1.: quanto ni diritti altrui: il curatore del fllito lia potere di
l'llUAI\
CAPITOLO Ili.
e contratto. -
14. ln concreto:
16. A diffe-
renza dei contratto, nell' alienazione le due dichlarazioni di volont sono strutturalmente e funzionalmente diverse: non concorrono pari gradu alia formazione deli' effetto giuridico. -
19.
( 1)
sia tratta dn.lla ammisi;ibilit di legitimatio supervcniens nella disposizioue su diritti altrui (VON TUim, op. cit., II,
60 nota 9 e p. 368
nota 23); mentre per diritto romano la nostra iwluzione i- trnttata ana-
(WIND8CDEID1
I,
39
12. - Circa il problema della forma deli' atto di disposizione basteranno qui pochi cenni per poter passare oltre. Baster dire:
a) che la forma puo essere scritta o verbale; scritta, ad
(~);
VON
Tumt, op. cit., li, p. 368 nota 23). Per la distrnzione fra limite obiet-
tivo alia Vorfg1mgr,macl&t del titolnre del diritto e limite derivante dal
sorgere di un coutropotere di di!!porre (compressione) cfr.
op. cit., Allg. Teil,
ERTllU.NN,
104 Vorbem. 7.
(1.) La forma scl'itta di cui all' a.rt. 1314: e. e. 6 propria dell' atto
40
''.. i
l'
'I
i
13. -
1,
zione.
!;
"'
'' ,.
'
I'
!-
1'
e quello
che tocca uno dei punti pill salienti deli~ teoria della disposi-
'
per la rinuncia e per la concessione di ipoteca ( 1): diversamente appaiono per la alienazione (traslativa e costitutiva). Qui
sembra che occorra anche la volont deli' acquirente, dacche
i
'1
!: '
,,
..
e soltanto
qucllo
i' alienante. ln altri termini : mi pare che non si abbia qui negozio bilaferale, cioe fusione di due dichiarazioni di volont che
si pongono sullo stesso piano per raggiungere un determinato
effetto giuridico ; che qui non si abbia, insomma, contratto, in
'
(l)
41
idem placitum consensus, ma due dichiarazioni di volont meramente concorrenti, di cui I' una, quella dell' acquirente,
e mera
e soltanto
quello
e cosi,
e esercizio
di un potere giuri-
(t) VON
'l'UBR
1111
" ili
u n acconlo,
11011
11111co1 rn
_,,-~- -~ -------,~""-----
-----..-
-.
"
;
i
42
15. -
fra
fra /e parti. Che la propriet, da propriet di Tizio diventi propriet di Caio, non significa rapporto giuridico fra Tizio e Caio,
Tizio, che non e piil proprietario, non ha piil alcuna posizione
speciale di fronte a Caio : egli e diventato un quisque de populo,
tenuto a rispettare la propriet di Caio (t). Parlo, s' intende, dei
puro atto traslativo, non anche dell' atto obbligatorio che pu
...
2!!!1!!i:f.,
1
43
e come
(') Ripeto : bisogna tener l' occhio Rl puro ntto traslativo : non
nnclte all' atto obblign.torio che lo pu nccompagnarc.
() PLANCK,
VON
di non dominus. Per questo, ripeto, quell' atto non puo essere
un accordo (lasciamo andare il termine
contratto
>
che accenna
un
quid che corra fra le parti, ma lo stato dei diritti soggettvi nel
'!londo giuridico: il quale stato non puo essere determinato, se
non da chi ne ha il potere, coi relativi limiti dalla legge imposti
ai potere stesso ('). Lo stato dei diritti soggettivi, dico, perche
con l' atto traslati vo si determina, non una posizione fra te parti,
ma la persona che da tutti i consociati (fra cui lo stesso disponente, come uno di essi) dovr essere riconosciuta titolare
dei diritto.
16. -
2)
( 1)
penhil
1111
abhia
dfdto ginridico
llt'~OZO
bifatcl'llJe
llllSCa
(111
dalln volouti\
e qtlC8tO
ui
l' oqUVOCO
mune); ma occorre che no nasca que! q1tid fra le parti > clw
due
CO
e vo-
..
~
46
e il
e che,
fe-
con-
traditio, puro atto traslativo, da parte deli' acquirente non e richiesta alcuna dichiarazione di volont diretta ai tradente: ma
solo un fatto volitivo rispetto alia cosa (recte, ai diritto), che
.,. t
che un
'
.
.
1.
,
,
l
~
'ii
,.
(t)
BmrnER,
WINDSCHEID 1
in Zeit1.
Pandctte 1 I,
f. civ.
~nd.
ii
LoEwENFELD
RIEZL.KR
einea Rechts .emn Zwecke dei Uebertrngung auf eincm andercn > se
1
non sorgesse il dubbio chll gli autori, coe\ ecriven<lo, non voleesero nrrivare tanto lontano.
Si potrebbe ancho dire chc quello scopo della climilBio, di cui gli
antori stessi parlano,
di
u:e
e una
J7
e (la
e destinata
stesso modo nella successione tra vivi e nella successione mmtis cat1s.
Esso non b mai destiuato a fondersi con un' altra rolont in uu contratto, sicchb l' ostacolo ai contrntto (intendo parlnre dei e. d. coutratlo
trnslativo, non di quello obbligatorio) nell' ncquisto mortis causa nou
cost.ituito tanto dalla morte di uua <lelle parti, quanto dalln stessn u11tura deli' atto traslntivo e delln successio. La e. d. nccettazione deli' acquirente (es. dei Jegatario) C
Sflnl}lrC
s11ccessione aperf.n si YeritlcJ1i. Oi clre rilevn. di fronte n tale dichinrnzione d' 1\C!Cettn.zione
e 110Jtanto
11011
la volont di chi l' ha provoca ta, co11 ln cpmle ln yolontil d' nccctl11zio110
non diiott.a a fo11dersi ; tant'
favore di
1111
l"O-
cfifft-
renza soltimto quanto ai momento deli' apertura e a queJJo rlella revocabilit ; perche, consistondo il pl'imo por la succc11sionc mortis <"auRcr
nella morte, cio nclla scoruparea dei soggotto, v' la 11tJcessit chn u11
altro subcntri, me11t1e per quella fra vivi, se il chiamato 11011 subeutrn,
v' la poseibilit che il posto venga sempre tonuto dai 1>rimo titolarf'.
Ma, ripeto, la volont dol dnnto causa funzio1111 soltnnt' come
(111111.
delle foue cho opera) il preeupposto dell' atto d' n1>pro1niazio110 doll'acquirente (li presupposto deli' npertura. dtilla successione o messa a disposizione dei diritto).
48
1
o:
r alienazione si
presenta come
~i
e il
per cosi dire, due linee parallele che stanno ai capi estremi
'
.
t
'
WINDSCHEID
'
t
'
e che
pcrfino
e vero,
perche nelle
violentemente nel mio giardino. Gi fra i romanisti, la cui indagine era facilitata dali' aver dinnanzi un esempio monumentale
di puro atto traslativo, la traditio, era serpeggiata la rcazione
'
'
(') Pandette, I,
171 nota 8.
..
,.
z- ........,,, ...
49
ali' opinione comune sulla natura contrattuale dei nostro atto (1).
Certo la reazione fu sconfitta, rerche (ali' infuori dei caso di
SCHLOSSMAN, che
se
pei romani coutratto sarebbe 1<0!0 q uello obbligntorio : quest.a osservazio11e, che potrt-bbe vnl1re nmlu oggi, Ele pnsa nel st-11110 cl1c dai <ontr:\t.to devo 1111seem un rappmto ginridieo (ili tptaluuque natnl'a) fni le
ar~1H11tmt11
Et'l'O
11011
le opinioni :
10~ cit.
coutrutLo, ma ntto unilaterale percl1e fontlnta sullu sola volont tlul tra<llmte : il cbe non
e che
C'l10
tHlJl
opcm di eld hn il potere tli diRporrc, nwntre ci 11011 c11clude la 11tces11ita't. dei <"oncorso tlella vol011t deli' nccipie11t<.
Di questa opinione
clent.e l' unimo di trasferirt il tlomiuio: L' atto <lell' ac<'ipit111 ptl Pi,;ROZZI
alln
snrnbbti
llll lllCl'll
l'OS1i, 0011
atto <li
al cliri lto.
lllJIOSSC8Sllll1ClllC.,
Quci;tiL
dei Ptrozzi
11011
llll
e cht
lUll\
l'Saltazimw
dei coucctlo clll l' ntto ilell' acquinmto sta obiettinuuct!lt tli fronte
ali" messa n
tli~posizionc
nccip~ndi
PEB.OZZI,
che uou
per negare
53
eccesso in quanto negava rilevanza all'una o all'altra delle dichiarazioni di volere : rnentre la communis opinio, la quale ha insistito (i) sulla necessit delle due dichiarazioni a produrre I' effetto
giuridico, non ha sentito che un effetto giuridico puo essere la
risultante di due dichiarazioni, senza che peraltro queste si fon-
vrebbe potnto negaria anchc nmmettemlo che 1' atto dell' accipiens
(1
un
b) B1ui:anm, loc. cit., d imccc tutto il peso alia volont deli' ncquircute, al suo atto (li appl'Opriazionc col consen110 dcl precedente proprietario : iJ che
sponcnte o llell'
11011
e c}ie
ac11uirnut.c~,
Ull
e)
cli
u110
DKRNBURG,
Pamlctte,
a contmtto.
Chi,
mi
Scnr.OSSMANN,
Bt1it.1enoe1l1
durch Stcllttert1ctc1", il qual<i, mcutre in 1111 primo tem110 nvea dato peBo
alia
1111Ia
e la
cit., p. 32).
(t) Su questo l'llnto ioRist9 WINDSCRBID, (~ 171), che alia dichia-
cio contratto.
51
e dei
e osato
e bene
ne~are
la natura di con-
ea
volta efficace
soltanto in forma contrattuale, egli rivcndica la spiccata individualit e l' autonClmia deli' atto di disposizione, che
e sempre
(l) P1mozz1, op. cit., p, 119 stgg., chc pur, per 1wgarc la uatura
co11tr11ttu11lo n.lln. mancipatio, vuol veclo1,i una coush1taziu11u (ntto rapprnseutntivo) doll' alienazion~ avvonuta.
cioe vote1e ginridico autouomo del titolare, anclw sfl, per essere efficacc,
ba bisogno dei concorso della volout altrni.
52
e diretta
e andata
e appunto
civile italiano ?
Alia superfcie degli articoli 1125 e 710 sembra stare la
concezione deli' alienazione come prodotto dei " consenso ,,, della
(!)
SRAFl'A,
SCAI>UT0 1
La rappl'esent,mza mcdiata nell' acquisto dei diritti, lliv. <lir. com. 1925,
I_, 525.
53
persi sottrarre alia tentazione di guardare esclusivamente ali' elemento vistoso di alcuni contratti tipici, che recano uno actu
anche la dichiarazione dispositiva (vendita, permuta, donazione
ecc.), ma anche da saper distinguere due dfchiarazioni di volont
che, per produrre un effetto giuridico (trasferimento), stanno I' una
accanto ali' altra, da due dichiarazioni che si fondono (contratto);
tanto infinc da sapersi staccare da un' opinione quasi millenaria
eh~~
sia stato mosso dali' intento di cakare sull' elemento della pura
volont (che per lui, che non conosce la categoria dei negozio
gimidico, e il consenso ) rispetto ali' elemento formate della
consegna della cosa.
Sicche, anche di fronte a due testi come gli art. 1125 e
710 c. c., noi restiamo liberi nella ricerca: e tutto cio che possiamo dire si
e accoppiato
ad
e sufficiente
si compiono uno actu, come per 1' atto traslativo dovuto (in adempimento di una obbligazione di dare), la natura intrnseca
deli' atto prende il sopravvento.
'i/i1'11"l'J-.nl"I:""'!~~"'-!'::;~~~-'/f""~~ 7'*"'......
";.;~~.-'
---...........
'.
_.. ......
_......... -.--..,
-~--
...-._
.... .
f
54
CAPITOLO IV.
La causa.
20. Premesse: concetto della causa deli' attribuzione patrimonlale. 21. La causa in senso subiettivo
come
dalla natura strumentale dell' auo dispositivo e dai suoi effetti come atto
di statuizione. -
e non causal e.
cabilit degli art. 1119 segg. c. e. : condictio, non rivendica pel difetto della
c. d. causa. -
20. -
quello della
causa deli' atto dispositivo, perche la luce, che discende dai concetto deli' atto dispositivo come mero esercizio di un potere giuridico, o diritto che dir si voglia, deve passare attraverso zone
oscure, come il concetto di causa, o penetrare attraverso elementi estranei, come il contratto che precede o accompagna
I' atto dispositivo.
li problema e quello deli' astrazionc o meno dell' atto dispositivo dalla causa: problema grave invero, anche dai punto di
vista della poltica legislativa, per la sicurezza dei commercio.
E certo per l' indagine occorre partire, fra i tanti concetti
di causa dei negozio, da queflo che si considera nel campo
deli' astrazione.
55
Non
e questo
e il
e rilevato,
ClUS<l,
cosi intesa,
costituisce un elemento delle attribuzioni patrimoniali (Zuwendungen), di quei negozi, in cui la vofont
e diretta
ad aumen-
zione nel senso che, se essa manca ab initio o viene meno poi,
(') VON
71 p. 49 e
72:
ENNECERUS,
op. cit.,
52, l, G.
l' atto
e nullo? E
'
e questo
il
-1-
Cl\llll(l
partu intcgTnntc dell' ai.to di Yolo11t.1\; il frln 1livo11tnre talo dipen<le dii un
probl<mn di poltica fogikliitiva (Inicia indivit111nli11tira o nwno). Qnesto
o imrte
integrnnte, ma 0011
nommeuo rilovanto
(dnl punto di vigta wcnico giuridico) per ln vnlitlt deli' atto salvo il
caso di illtafL o dello fritMIB lef/B.
,
57
e diffi-
cile accorgersene.
Si e detto e si ripete, infatti, fino alia noia che nell' esercizio
dei diritto, come nell' esercizio di ogni potere giuridico, lo scopo
deli' agente
ad
e normalmente
ae~mulationem
sta a dimostrarlo.
di scopo, come
e affer-
mata I' irrilevanza deito scopo nell' esercizio dei diritto (1).
E', d' altro lato, una volta che la legge ha riconosciuto ad
un soggetto un diritto o potere, coi relativi limiti, il crisma giu-
e gi
ridico
e proprio
spositivo.
Sicche : se per causa si intende quella subiettiva, lo scopo
o motivo tipico deli' agente, essa
e un elemento
e gi
disporre. Quella causae cognitio, che, nel comune neg<nio giuridico non strumentale, costituisce una riserva pel riconoscimento
legale degli effetti dei negozio stesso, qui c'
e gi
stata.
59
prio alta categoria degli atti scopo a se stessi ('), perche e cosi
di tutti gli atti d' esercizio d' un potere giuridico o diritto che
appartenga ali' agente.
L' agente non ha altra volont, e non puo efficacemente nutrirne altra che quella di esercitare un suo potere, cioe di produrre il mutamento di situazione giuridica, cui quel potere
diretto.
Oi questo C(lflCetto, che I' atto di disposizione
stesso, cioe che vi
e addirittura estranea
e scopo
a se
11011
(') Queeta c11tegoria, cui accenna ENNJo:CERl'S (op. cit., 9 139) uel1' introduzione al conclltto di causa, conisponde proprio a qnclla dcgli
Cfr.
WINDSCHIUD 1
PACCDIONI 1 jfa-
mco, p11gg. 227 segg., nota 21S e antori hi; ScuTu, Sulla nat11ra gitlri-
(~
60
e stato sentito
.,.'
.
L'.
1.'
'
,!
1:1
.:<
'
'.
~
61
e Ja
e piit
Fin qui si
(recte, per I' assenza dei problema causale) dell' atto dispositivo,
dalla natura dei potere di disporre, di cui I' atto
e un
riflesso.
e finito
fatti, si
e coatretti
62
''
natura deli' alto dispositivo e dai suoi effetti. Vedremo come 1' in
troduzione deli' elemento causale sia ostacolata:
1) da1la natura strumentale deli' atto;
2) dai suoi effetti, come atto di statuizione,*'di mutamento
e estranea
zione patrimoniale.
Dicevo: i1 carattere strumentale deli' atto dispositivo, quale
venne sopra delineato, sta in contrasto con I' idea della causa,
la quale e propria di un negozio autonomo. Chi vuol disporre,
vuol semplicemente esercitare un diritto o un potere giuridico e
questa volont
e necessaria
e soltanto
cioe un atto che stabilisce un mutamento in una situazione giuridica. V' e, per cosi dire, uno stato civilc dei diritti soggettivi
63
e azzardata
e rappresentato dalla
suita non causalit della rinuncia si e d' accordo, qui non occorre esaminare che il fe11omcno dei trapasso.
La consegna delta cosa
disporne, cui e estranea I' idea deito scopo. Una volta avvenufa
la consegna, non si puo affermare 11011
avv~nuto
il mutamento
f,
L
...
'
'
e una
(1) Una certa intuizione di cio noto iu. ScuTO, Sulla natura 9iur.
dei pagamento, cit. pag. 372, dove l' A. scrivo cbe la causa dei contratto
reale (dell' atto traslativo) deve cssere diversa da quella dol contmtto
obbligntorio, perche col primo si attun in ftto uno stato di cose cl10
uon puo essere cnneidernto come inesistente : dai contratto obbligatorio
sorgono invece rapporti con effetti realizzabili a 11cadenza. La realt si
li che uon vi puo ei;sere causa o scopo rilevante, perche non v'
o uu
65
e un
concetto
e attribuzio11e
e un
tutti
e vero
e soltanto
diritto
( 1)
VON Tuml 1
1'
ai e. cl. clil'it.ti
pot.li~ti.tivi)
e 11trutt1111ilmentl
illc.mtico
11ccncle1e cho l' att.l'ihnziom' pntl'imonialu si pl'tlsouti come ejfettu sccot11lmio cli
1111 1w~cnio
o da
cosi puro serve l' osercizio dei diritti di formazione (di disdetta., di im
ti6
e legittimato
alia for-
mazione (il titolare dei e. d. diritto potestativo). Ma tali negozi giuridici possono, in determinate circostaoze, apportare nn vl\ntaggio a'1
un' altra persona (il sccondo chiamato, la contro parte del titolare dei
diritto di formazione) e percio contenere una intenzionale o non intenzionale attribuzioue f1atrimoniale a favore di questo ultimo. Senonche
qucsta attribuzione soltanto un ejfetto ,ijluso (vale a di1e che
poggia sulla volont deli'
agent~)
D(Jll
a seopi interni dell' agente e non si fonda quindi sopra nna causa fra
l' agente e l' altro, a cui favore si verifica l' elfett-0 dei negozio giuridico.
l.Jna causa fra queste persone si presenta 1101tanto se il negozio ginridico viene compiuto nell' iutento concordato fra le parti, di procarue
un vantaggio ali' altro : da questo accordo si pub rilevare che l' attrihnzione, prodotta mediante la rinuncia o l' escrcizio dei diritto di formazione, avviene a ti tolo oneroso o gratuito in adempimento di un' obbligazione a cio diretta >. (VON Tcea, op. cit. p. 64-65).
:Sei qual passo tra le rghe si leggono varie cose intere88nt :
1) che nell' esercizio di un potere giardico o di un diritto pote-
diretta soltanto all' esercizio dei diritto, siccbe l' eventuale attribuziooe
patrimoniale ad altri appare come BBfteZUJirkv.ng dei negozio, uon fon-
parte.
e,
e eetra-
67
e parte
e un
E tutto
quP~to
DOD
se :
la promessa di
e Stata
fatta dai
acc~ndo
~esehi,
TUHR,
(E~'"NEC&acs,
op. rit
68
atto unilaterale non puo fondersi con l' accordo, atto bilaterale,
in cui si concreta la causa : le due figure non possono combaciare. La mente corre qui subito alia decisione romana dei caso
di dissensus in causis nella traditio. Perche i due atti si fondano,
occorre che siano entrambi bilaterali
e).
(') Come lio notato, tutto l' errore nasce dall' aver fatto della <lisposizione una sottospecie doll' att.ribuzione patrimoniale: errore corn1111e
ai telleschi (cfr. antori cit.); mentre la siessa definizione che C;,Ssi da11110
delis. secon<la non s' attaglia alia prima.
p. 138 e 139;
VON 'l'u111i,
sposizione
1111110
c-1:;0
sia bast. ali' acquisto per bnoua fede o p11r nsucapio1w. Anel.e I' i111pu.
guativa di un coutratto vantaggioso per l' attore, o la scelta della coi;a
di miuor valore nell' obbligazioue alteruativa (VOT Tueu, op. cit. III,
p. 50, 55).
Og1111110
11011
(JK.
TUHR
e qui
pel' ('J'it.eri
tltll'
p(Jt'
Ui!U-
stretti
evidente.
e attribuz10ne
11011
e viceversa, non sente, mi p1ue che cio dipende dalla sostanziale di-
Tersit dei dae atti, per cui mai essi possono essere la atesaa cosa.
69
26. -
semplicemente atto
d' acquisto di un diritto gravata, com' e per I' acquisto dei legatario di una cosa con riserva d' usufrutto ali' erede (1).
(') Queste coso, sul coucetto delln lex traditioni dieta, sono 11tate
ben l'l1iarito dn
~ 212
11.
P1rnNICE 1
11 opiniona
WINDBCBEID,
contraria (coutrattuale),
potnhhe10 comhatl<m. Vi sono ntti dispositivi che non comporta.no nep1nnc uua lex, como l' A11flasst1ng, atto di trnsfriniento nrnnti all' Ufficio tlcl libro fomlinrio tcdesco
(~
925 e. civ.).
70
27. -
e tutt' al-
Anche in Germania
~
(PLANCK,
60; VON ToHR, op. cit., III, p. 87 1 105, 106 e 109) 11i ricouo11ce che
nonostaute la natura astmtta deli' atto di trn.iferimeuto, vi si puo introdurre la causa sotto forma di pres<'rizioue cli una modalit dell' acqnisto o cli una condizioue (la lex !) ; soltanto cl1e r.ella pl'eoccupazione
cli adattue lo sclaema contl'li.ttnale al t.rasfo1imento si configura. la lex
come .Jfodalitt /u1 dic .Amialune cli una oft'erta contratt.uale, anzi di
<1110
CROME,
lJnal<~,
e poi
Cosi pmc ScuTo, Sulla 11atura gi111idica dcl pagcrntento, cit. J>. 372, e
Natuni giur. e fo1tclame11to della l'ipetiziom- dell' indchito ecc., Riv. Dii.
Civ. 1917, p. 1 segg.
Contm, cioc per l' applicabilit deli' art. 1131 e. civ. francesc (art.
1119 it.) ai e. d. contratto reale,
W1NDSCIIEID,
ber die U11giiltig /(eit ecc. p. 302 ; cosl purc cfa 11oi, per la 1mtura
causale lfoll' atto traslntivo (pngamruto) solv1ndi ccmsa, l<'1mRARA 1 Nego
~o
71
SCUTO
Non
e un
CROME,
e la volont di trasferire.
loc. cit.).
che a volte la scienza fa i suoi passi quando a qualr.he fortunato capita di trovarsi in mano uno strumento che rende facilissima la ricerca, come, per me, il conceito che I' atto dispositivo
e un
dico.
Naturalmente non bisognava limitare il campo d' osservazione ali' atto traslativo, ma salire fino a comprendere tutta la
categoria deli' atto di disposizione, di cui il trasferimento non
diritto,
e addirittura
non cuusale ,. .
':i
J,,
72
28. -
1
l
i
'
l
'i
:4
l
'
t
'
.
1
i
j
I'
'
...
l
!
manda: possiamo nel diritto nostro isolare l' atto traslativo, possiamo noi trovarlo solo, vivo e di vita propria? o non piuttosto
..!
i
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r
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'
(') VO!!I'
TUHR1
tlit~
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~
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73
'
'
'
'
e stata
CAPITOLO V.
Contratto e atto traslativo : due negozi distinti.
30. L' opinione comune sui contratti reali o traslativi, ln particolare
s:illa compravendita: il contratto
36. La dimostrazio-
ne
e decisiva
fonte
soltanto obbligatorio :
alto traslativo) nella e. d. compravendita reale, come fenomeno di utilizzazione di una stessa forma per due negozi : in nota : I' opinione dl CROME. _
reale. _ 40. L' equivoco di interpretazione dei processo storico subito dalla
traditlo: rapporti fra questa e 1' art. 1125 e. e.
,
. ~
30. -
vendita : ne v'
e pericolo
perche cio che vale per la compravendita vale per tutti quei
contratti e. d. traslativi, cui
I~
forza di produrre I' immediata traslazione o costituzione dei diritto (permuta: donazione, ecc.). L' opinione comune, dico, attribuisce ai contratto di compravendita 1' energia traslativa, riconoscendo cosl, accanto ai contratti che hanno per effetto la pro-
'.
.
f'
't
e dunque
la compra-
vendita (1 ).
Anzi, si va piil in l ; si nega che J dove esiste I' effetto
'
...
i
;
"
:.
senso tecnico (2 ).
e lo stesso atto
DE RuGGJERO,
299 ;
4;
CROME,
PJ.CIFICI
REDENTI,
T1;01'ia fondam.
MAZZONI,
n. 187;
AuBRY ET R.A.u,
Oours, IV,
~.
-'9!11-.--1!!!1..-.
.............-.-_ _,_.,____, - -,
,
i
1
75
I
Per Ia donaz1one ren.le cfr. Ascou, Do11azio11i n. 78. Naturalmente
non si nega, per Jo piu, C'he le pn.rti possano volere una cornpravendita
ohbligatoria, (ma se la vogliono reale, tutto si mmurisce nell' effetto
reale): cfr PACIFICI M.uzONI, latit11z. Ioc. cit. e GASCA, Vendita, I, n.' 3,
per quanto questi antori nttrihuiscano la fnzione obbligatoria alia comin quanto essa
1navem] 1'ta, so ltnnto
. o bbl'1ga t orin
. Da: MARSICO La co111prate11dita di cosa futura, i11
vendit.a
.
..
_,
'
'
__..
......
76
l
l
. [
~.
i
.' 1.'
l
r
.~
'
e negozio
bilate-
rale, I' altro i1 risultato di due atti unilaterali, e un ostacolo insormontabile alia toro fusione o confusione, cosi come la diversit di effetti, in quanto contratto e soltanto iJ negozio che crea
un rapporto fra te parti, mentre l' atto traslativo nulla crea fra
queste (sopra n. 15 segg.).
Quel che non e contratto, 1' atto dispositivo, non pub fon
dersi col contratto, perche diventerebbe cio che non e.
Ma la considerazione potrebbe riuscire sospetta, come fo11data su quella naturale diversit dei due atti, che, facendo vioJenza alia natura delle cose, il nastro legislatore potrebbe avere
in alcuni casi distrutto .
.~
-.~
77
dai contralto. Distinto non puo non cssere, perche J' atto di adempimento, come t.:tle, deve esscre cosa diversa dali' alto, da cui
nasce I' obbligo da adempiere, cioe dai contratto, salvo ammc:tere l' assurdo di una obbligazionc chc si adempie da se stess<1.
(PLANIOL,
cit. infra).
11011
trasferisce la propriet, ma si fa semplicemente coincidere il momento dei trasferimcnto con quello della formazione dei contratto;
sicche resta a vedere se si abbia coinddenza di momenti o
identit di atti.
Bisognerebbe quindi passarc sopra un articolo come il 1447
e. e.,
e possibile
78
sattezza dei concetto di causa rispetto ali' atto traslativo) e, secondo I' opinione pit accreditata, il contratto di compravendita:
non puo essere lo scopo di ricevere il prezzo, cioe la controprestazione, perche, a parte
~he
e scopo
mediato
cui la c. d. causa dei trasferimento non puo essere che il contratto (di cui, e non dei trasferimento,
causa lo spirito di li
beralit).
Se cosi e, se Ia c. d. causa dei trasferimento e il contratto
di compravendita,
e evidente
membri dei contratto bilaterale, nel senso che da una parte 1' un
contraente disponga (della propriet deJJa cosa) e, dali' altra,
79
ciamo, per comodit d' indagine, questo secondo caso, c. d. vendita a contanti, cioe il caso che propriet della cosa e propriet
dei prezzo (pagato contestualmente) passino ai momento delta
conclusione della compravendita: in questo caso i due atti di
disposizione, per poter essere configurati come lo (le parti componentr dello) stesso contratto, devono essere in stato di cocsione (i).
Invece
e impossibile, data
( 1)
Kaufcontract
80
quanto tu mi dai il (la propriet del) denaro >, perche, a prescindere dal fatto che nella compravendit<t vi sono troppi effetti,
obblighi, che non si potrebbero spiegare con un mero accordo
causal e, q uesto accordo si risolvcrebbe in un condizionare (1)
l' uno all' altro i due atti dispositivi, sicche la nullit dell' uno
importi quella deli' altro : non lo pub essere, sempre perche la
nullit dei pagamento dei prezzo non importa nullit dei trasfe-
DOU
iufluisca
!IU
e addirittura
impos-
e.
81
e appunto
e detto,
dita a credito. Anche qui I' atto dispositivo (della propriet della
cosa) non puo, almeno da solo, costituire il contratto (insieme
con I' atto di obbligazione ai prezzo}, perche manca di potere
coesivo. Questo puo spett;i.re soltanto a quell' accordo che gencra, con la obbligazione ai prezzo, I' obbligazione di dare la
proprict de lia cosa. A nche nelf a Credilkauf (BECHMANN, I' atto
iras/ativo della cosa e quello obb/i!faforio pel prezzo sono due
i' atto traslativo dei prezzo produce mera risolubilit della com-
e contenuta
(1) La nnllit.;'1. dei trasforinil'nto 1folla propriet lfolla cosa, poi, uon
produce, come dovrebhe, Sl vera la tl.lsi contraria, nnllit della compravendita, ma mera. nnnullabilit (sulla cui natura. v. infra, n. 56).
'
e nuovu,
per qnanto
11011
ln si ginstifi-
chi sempre coi motivi esposti nel testo ; ma chi l' accoglio no11 11i ac-
Parte gen. cit., p. 227 segg.) l dovo egli dice che il contratto obbligatorio inclue quello reale: il cbe si l'isolve quasi in una contradictio
in. terminis e lo porta, come vedremo, ad accomunare lo eorti dei duc
83
atti, Jllll" tlopo aver insistito 1mlla nntum asti-ntt.a deli' atto tta11Jatho.
Q11esta nntnra Y6l'l'ebbe meno, perche l' l\ttO
e.
1:.1i
LACANTINERIK,
Ve11dita,
La proposiziono non
e qnindi
e
f).
coutratto
e soltnnto
(>
il 1wgozio bihiternle
LACAN'rINEtUK,
p. 7). lo farei
PI.ANIOL,
Obbliga~ . I,
n. 1
conveuzione o cont111.tto nnche ln. motlificn e lo scioglimento del Yincolo o 1apporto fm lo parti ; como vi farei rientraro ogui ncgozio bilatNale che crei nn rapporto frn. le pa,ti, m11. no escluclcroi,
p~r
difetto
(') Oontra. v. l\utori cit. al u. 9-11 iu nota; CROME loc. cit. nouch tutta la teoria della traclitio como coutmtto reale chc f capo al
SAVIGNY,
duz. Scia.loia).
84
e. e.
crea ur1 rapporto fra le parti, mentre tale effetto non compete
affatto ali' atto traslativo. Lo ha detto anche PLANIOL (1), che il
_nostro contratto
e soltanto obbligatorio ;
ma la sua affermazionc
ha tutt' altro sapore, perche, dovuta alia idea (cui d esca I' equivoca dizione deli' art, 1138
e. e.
'
e certo
l' eccessivo amore per la lettera di un testo legislativo, I' art. 1138
e. e~ francese (2 ), dacche un' obbligazione non puo di per se
importare il
stessa.
PLANIOL non ha visto che, accanto ali' bbligazione e alia
sua fonte, il contratto, sta un distinto atto di adem pimento, I' atto
traslativo.
t
r
37. -
~ontratto
e atto
f
(') Pu. NIOL, loc. cit., il quale si vale, nel ea.mpo spceiftco t1elle
ohbligazioui d darl', nncbe tli questo a1gomento per confermaro la natura eselusivawenw obbligatoria dei contratto.
(9) L' qbligation de livrer (recte, di dara) .. . rend le crlancier prqpritarie ecc.
..
85
mi obbligo a trasferire e ti
e volont
vendo
>.
ora una sola forma puo servire per manifestare, cioe dichiarare
duc volont'I : allora si ha, una sola forma per due dichiarazioni
e, quindi, per due volont.
E' il fenomeno, quasi economico, della utilizzazione di una
sola forma per piit negozi giuridici.
Un maestro come CROME e caduto, mi pare, proprio in
questo punto, nell' a ver scambiato identit di forma. per identit
di sostanza, cioe di volont dichiarata, tanto da giungere ali' af
fermazione, ben strana, che due negozi, che egli stesso ricnosce
di natura diversa per avere propri requisiti e vizi, si ..... scam
(1)
se
biano i vizi e requisiti stessi pel fatto di esser compiuti insieme (1).
Anche nel diritto tedesco, dove il contratto obbligatorio
ben distinto dall' alto di disposizione, si ammette che i due negozi possano presentarsi nell' unit formale di una sola dichiarazione ; il che, si dice, riesce piu facile laddove, come 11ella
"
'
cessione di credito, non occorre una forma speciale per 1' atto
dispositivo, in modo da creare la fallace apparenza, ad esempio
nella compravendita (c. d. Harzd"auf, Rea/J(auf), che non ci
siano due obbligazioni reciproche, ma subito scambio di due
i
'
( 1)
li(
e possibile
1100
Diver~mnenlc
e Pariment.i i motivi di impugnativa di una pa1tc dul contratte come biuato rendono impugnabile anche l' altra parte >.
87
atti dispositivi. Non per questo, si aggiunge, si possono confondere i due atti, il contratto e I' atto di adempimento, logicamente, se non temporalmente (e, io aggiungerei, formalmente)
distinti, tanto che la distinzione riaffiora quando I' atto di adempimento sia viziato (1 ).
38. -
n~h~
couw il
ll\'CI'<"
si gravi
tnitt.i, quali quelli nttribnitigli dn CROME, pur cui gli atli si 1wa111bi:rno
i rrqui11it,i !oro pal'ticolnri. Mn, di piu, 11011 si \'tde come cluo contrntli
disMnt.i po1u11mo fontleisi in uno pel imlo ftto dclln conkstunlH : a pnrhl
nel caso sperillco ht gi rilcvnta imposi;ibilil logicn clw l' atto che genem I' obhligazione e l'atto clw l' ndompie Riuno la
RteRRa
csR010
cosa, resta la
cou11est1ionl~
for-
VoN Tuuu, op. cit., III, l' 72 (il qunle pero fa, eou nltri, nnn
KitTMANN, op. c&t., Allg. Teil ~ 104, Vorbcm. 7. Ountra: GuaK~, Dettt.
88
fante famose dispute per la traditio romana, non puo qui praticamente verificarsi rispetto ali' atto traslativo.
Ma 11011 si potr mai arrivarc af1 conclusionc chc i requisiti particolari deli' un atto diventino anchc requisiti deli' allro:
e co~i che la legittimazionc all' ltto traslativo (es. la propriet
della cosa) diventi requisito dei contratto, che a fa11to
11011
arri-
vano, pel prezzo, 1' art. 1165 e. c e, per 1-'l cosa, I' art. 1459 c. c.
39. -
d~I
contratto,
scindendo quell'unit formale; che addirittura, per la stcssa natura dellc cose, in alcuni casi non si possa fare altrimenti, chc,
insomma, come usa dire, i1 trasferimento dclla proprict 11011 sia
un effetto nE.cessarin della compravcndita,
e opinionc
pur dif-
oubJigazin11e cli
1}:U'I' 1fa
a11e111piere
SllCC'0RRiValllOlltc)
COI
Cl\80 della
Ja
propri1~1A
89
Eppure non si osa dire (come si dovrebbe secondo la opinione corrente), che cambia, in questi casi, la natura dei contrntto.
40. -
I ' ,
-------~
1
91
e ammessa
la
e at-
\( quando si voglia, alcun atto esteriore ; e si reputa gi avve nuta per via di finzioni, simboli e dichiarazioni. E pertanto la
tradizione, che
e necessaria
(1) Cfr.
WtNDscm;w 1 ~
212, nota 1 ;
2:n.
e matematica.
BoNFANTK 1
lnfatti duc
hlit11zio11i JO(i;
'
1
92
<( priet,
e eguale
loro (1).
Dunque (a parte che I' illustre romanista sembra identifi-
quantit~
e che
traditio, il quale era nei voti dei diritto comune nella sua lotta
con quel rigido formalismo romano, che ancor traspare dalle
pandette ; e, come tale, cioe come sostituto meramente formale
della traditio, non puo non occupare la stessa po&izione di questa
rispetto ai contratto.
Dei resto lo stesso art., 1125
non cade nella imprecisione
che gli si attribuisce: non e detto qui che la propriet si trasferisce per effetto dei contratto, ma < per effetto dei consenso :. ,
vale a dire per effetto di un puro atto di volont : e cosl resta
a noi di vedere se questo atto (che, come vedemmo, non e
e)
93
e
un atto distinto, unito soltanto formalmente ai contratto pel fenomeno della utilizzazione di una stessa forma per pi negozi
giuridici (e pure deli' art. 1448 ho gi detto, sopra n. 32).
CAPITOLO VI.
Conseguenze della distinzione fra contratto
e atto traslativo : a) la e. d. astrazione di questo.
41. Le conseguenze della distinzione. -
41. -
e guada-
11011
(t) Uu
t'>1Serc
q ucllo
della e. d. venllita forzata, q1wllo cli vcdere se q11tRt' atto, che corona.
il proces!lo esccutivo, eia soltauto un atto ti:aslati ' atto di dispoRi-
part~
iale di crediti, n. 110), l' obbligo della garanzia ptir evione, sia a carico dello Sta.to che a carico tlel debitore.
94
1) la c. d. causa dei trasfcrimento e sempre distinta dali' atto traslativo e non influente sullo stesso, sicche il difetto di
ea
questo
atto, il quale presenta una spiccata individualit, non ai contratto, che si devono riferire i requisiti formali posti dalla legge
per 1' atto di trasferimento dei diritti (autonomia formate);
3) data la reciproca autonomia dei due atti, contratto e
atto traslativo, la nullit o il venir mcno deli' uno non importa
la nullit deli' altro: cosi la nullit o il venir meno della com
pravendita non importa la nullit dei trasferimento; la nullit di
questo non importa nullit della compravendita; e cio anche
quando, dico, i due atti, come
e il
.....
95
slativo dai contratto, casi, in cui 1' alto traslativo si compie per
1
11011
e presente ai
momento
e nullo,
e indipendente
e cosa
che si
e gi detta,
e,
(') P.A.CIFICI MAZZONI configura qui l' ntto traslativo nella misura-
96
CAPITOLO VII.
Continua: b) Autonomia formale deli' atto traslativo .
43. L' art. 1314, la trascrizione, I' art. 1539 e. e. e simili, riguardano
l' atto traslativo, non i1 contralto (negozio obbligatorio). -
44. Distinzione
45. Esecu-
43. -
ln ogni caso, I' atto traslativo consiste in una pura dichiarazione di volont dei disponente, cui accede la dichiarazionc di
volont deli' accipiens. E' a quest' atto complesso, che devonsi
principalmente riferire tutti i requisiti posti dalla legge pcl trasferimento dei diritti: e cosl non soltanto quello dclla legittimazione, ma anche quello, eventualc, delta forma scritta (i). Anche
CROME
tratto reale, cioe dei solo atto traslativo e non pure dei contratto obbligatoro formalmente unito ai primo. Ma lo scambio,
che egli ha fatto, fra unit di (dei mezzo della) dichiarazione e
contrn.tto.
fJ7
fusione di negozi, l' ha portato a concluderc che le sorti dei contratto obbl.igatorio sono legate anche nei requisiti formali ai
I' atto traslativo. Oserei dire che questo legame non
e una
ne-
11011
(1) Anche qui as:;ai 1pe11110, speciu pN gli imnwhili, Ri salta 1lalla
e. d. compravundita reale
111111.
~1~ 11011
fosse
di contratto.
98
con-
traslativ~,
atto do-
e ancora
do-
!,
'
1
;
es~erc
'
i,
1
1,,
.~
-~
r~
() L; 11ttenzio11e degli studiosi troppo spe11so attmtla dallft. funzionc ecouomica. piu vistosa. d('lla compravendita, dul suo oggl1tto piiJ.
viatoso, la cosa.
100
puo nel nostro diritto, neppure se le parti lo vogliano, co11figurare rispetto alle cose certe e determinate un atto traslativo
e sempre
come tale, cioe come puro, pub essere oggetto della forma scritla
e della trascrizione di per se, indipendentemente dai contratto
,
.
.j j
-
.J
(1) E' 11 ueRW\ invece, come dkevo, I' opiniona co111tme: per configurarn un c11empio di obLlig1u:ione di darc, R l!UOI ricol'J'erc al caso di
una prom11s8a unilaterale di
IV, png. 122 nota 1), mcntre qui, nello. promessa, v' e obbligazione di
- ... - ____.,,,,..._
~---
............
..--
---101
<
t(
(<
l
1
11:1:t
11011
possa cssere
e un
rimento, pub limitarsi alia rinuncia scnza espressionc della cvcntuale c. d. causa.
Tutto quello che si pub concedere
e che
non vi e di solito
~111a
ragione pratica per separare formalmente i due atti, compravendita, o contratto in genere, e atto traslativo (se 11011 quando
j
j
1
102
i
i
'
(se non occorre l' atto scritto), sl da creare I' apparenza che I' atto
traslativo sia la consegna stessa (1).
'
1-
CAPITOLO VIII.
Continua : e) Autonomia sostanziale. lndipendenza
in tesi, non debbono influire sull' alto traslativo: cosi per 1' atto traslativo dei
prezzo. -
53. li difetto di
dare (in restituzione), che viene eseguita dalla sentenza, in base ad una
l'(lllth
couto
tlw oc101-r1~
1111
1111cl'ex1<110
ideutifica q11est' ntto con ln co111Hg11n clella C'OSa (CovIELr.o N., J)el caso
103
47. -
e queJlo
dell' atto traslativo (e viceversa) per quanto concerne i loro requisiti sostanziali particolati (di quelli formali s' e detto), anche
quando atto e contratto si accompagnino nell' unit formale di
una sola dichiarazione, come nella c. d. compravendita reale. Premcito, quanto alta capacit di agire, che essa pure
e un
requisito
e una
ap-
fort11it11, p. :277-278): intnfaione <lella vel'it:\ ! ma, a parte che ln trnllitin oggi uou
e piu
segua 1folln fol'ma scritta, pur necessaria per l' ntto trnslativo di iinmobili <'he Ia consegua uovrebbe rappresentarc T
Chi, uon l'('IHlt111losi conto della necessit di un euccessi vo atto
trasfativo, si atfi<la alia legitimatio superte11ie11s 1 <lice naturalmente cbe
ln. propl'iet:.\ passa ai compmtore pel solo fatto che il venditore (c.ommerciante) tli cose altrni sin divenuto proprietario. Ed
e 1' opinioue
co-
muue (TARTUFARI, op. C'it., u. 211; VIVANTE, op. cit., IV, n. 1652).
H:
r
104
ea
questione chc a me
e vera la mia
e autonomo
e,
per di pii1,
f
: i
,,aJ'I
-- ---
~-_,,,..,,,
"-
106
La verit di questa opinione sarebbe, se non erro, un' ottima prova per la mia tesi, in quanto, se Ia propriet, a seguito
della risoluzione dei contratto, non ritorna ai trasferente ex tunc,
ma ex nunc, dai momento della domanda, cio significa che 1' atto
traslativo o il trasferimento non cade nel nulla per effetto della
risoluzione dei contratto, non
ex tunc, meglio, le cose dovrebbero considerarsi come se il trasfercnte non avesse mai perduto la qualit di proprietario.
Cio significa ancora, che iI trasferente non ha immediatamente una azione di rivendica, la quale presuppone la preesistente
i:
\
1.t.
f;
d':
t.
;-;"{
fi
~
'
~~
'l
f
;
per effetto di inadempienza ha efficacia retroattiva reale (e motivo ne sarebbe la parificazione che il codice pone fra la e. d.
condizione risolutiva tacita e le altre condizioni), si e vigorosamente posta la nuova corrente, cui accennavo, sostenendo che
il ritorno della propriet ai trasferente si ha soltanto dai mo-
I",
danui, pur riconoscinto iu caso di ri110luzioue ali' attore dall' art. 1165,
1.
(MAGNO
op.
107
19~H 1
1, 126),
~Ia.
lel contratto e diritto ai risarcimento dei tl:rnni poh'l'bhtro aml:nt' tl':weordo, non pt>rd1e hll diritto df'ri,-i dallu
lt>g~t>
:iono cit. p. 76 nota 1, e in Ril'. tlir. 1:0111111. ril., p. 70i, nota :l: o-
o~gelll
(('At~Nl.:r.t:Tl'I,
:w~.).
dn1111t1
fo ,.,,so tli
ma :\lldu il 1la11110
il danuo da riaanite ml
~urrogato
t>
deli' a1l1111pin1tnto,
~L.
,on~isttrt
Con1-:1.1.o jr.,
Ri11oh1:. pe1 i1111d~111pi111111to reil'o 11lli1 il ecr), Riv. dir. rir., 1H3J p. 29
anche per la reh"Onttil'it delln vera e propria co11dizione risolntivn (lhouv1, La 1itic111licazio11c, p. 7-1, nota 3 t' in Ri1. clfr. romni. il., l'
e)
~t.essa
l'lttoat ti-
vit (art. l l 70) puigia sulla norumlc volont 1ltlle })ILrti e }ll'rci1'1 i
1fa e111lt1lll'l'l' p1i 1011tmtli a et1ecuzinn1 t'.lltli111mt:1, clato lo s101t1pigli11
t'ht"
po1tert>l1b( h1 rnhontti\itiL (Covrn1.1.o I.... j1.1 op. cit., lO e ivi a11to1 i),
IOS
modo essere rlspettati 1 dirlttl dei terzi, mentre invecc sono salvi
quelli acquistati prima dclla trascrizione dclla domanda giudiziale
(art. 1933, 1080, 1511, 1553, 1787 e. e.) (').
E' 1111 nrgomento d16 varrd1he 1111Jt1111to come Hintomo d1!1ln verit dn
Henonche
nc11rn. e chc
Cll!Rn
ili legge : mn, cli ph'l, I' 1r1tttroutt.i v iti\ Ai ri11contrc1rehbc pllr q1w11ti n.tl.i nrwht
11Qll" <'Oncf:iono ri111olnt.iva e proprfa (Covncr.1.0 JJ, ir, op. oil., p. 5-6).
1) No11 ti c1mfig11mhilc I' i11otc11i Ji mahi fedo di un wrzo 1rnh ll<'
61'{/0 '"
'I uoatiouo cfolll\ rnt.roat.ti vit., eio doll' oppon i hi 1ih\ ai tol'v.i, nem puc'i
n0pJ111ro ln aatratto pur11i (pozzo fortfJ <li tutta ln dimostrnzionc dei Jh.
OlAVI J,a rivendicaelono eft., p. 7G 11cgg. e Rftt. dfr. comm. oit. p. 7M
qu~11ta
1mlvn il
"'w
Uc~111tcrehbe, dol~,
o mono rotruat.tivlfiL
rc~nlci.
p1011cmtn: per 1' univ11r11ahilitit. dl mohili, pcl cuw i11 c11i I' acquironto
11011 lm il
111
1101110
( 1)
po111lKKn, IM'
MAOKO, loo, cil.; Brnu v1, lia ,lvuulicrulone oU. pag. 75 o JUv.
111.1
forma di pubblicit, la
11011
ne modifica la natura. La
clil'
la trascrizione determina soltanto il momento, in cui questa domanda spiega la sua naturale cfficacia : la quale cfficacia m. 11
puo essere che quella di far cadere gli acquisti dei tcrzi, successivi alia domanda stessa
('J Nem 111i pnro cho 'Il10H!a ouhiazioue 11in 111.nta diHt.rnUll. 1la B1GIAVI
11lla
doll' art. ltill o aiwili, I' etfot.to i. <olhguto alia domnnd" giudizinle.
Coal 1' art. 62 dei H.. D. L. 7 Nov. 1925 n. 1950 sui diritti d' autore 1
.. .
'
\.
110
della domanda determina 11el tempo quali acquisti di terzi debbano cadere, vuol dire che gi la domanda ha in se tale potere
determinante, vuol dire, insomma, che la domar.da, e quindi la
risoluzione, non ha effetto retroattivo; altrimenti si dovrebbe
concludere che la trascrizione modifica la natura e la forza dei
tras~ritto
(').
1165),
Si risolve o scioglie, infatti, un vincolo o cio che lo genera.
Ma l' alto traslativo, come vedemmo, non crea un rapporto
o un vincolo fra te parti ; non v' e quindi nulla da scioglie-
11.
E' la 11uu111nrl:i. gi111lizialc che ha l' effetto ili impeditc successivi acquil'll.i
ili
lt-17.: 111111
il
f1101uc.110
(') Ofr. la mia Revilione critica del tomei delle nuove trasorizioni:
cit. p. 17 n fiue.
Perci CovtELI.o ir (p. 8) fi11i11ce per ricono11cere cbe c1ui vi
o ben
u nua
altm cosa
dcll' opinioue comnne elle qui vi eia una liniitationo t6mporalA alia re
troattivit.
111
retroattivo. ln fondo e quello che si verifica per la e. d. risoluzione convenzionale, sia pure per inadempimento, la quale, appunto per la sua natura di solutio, puo colpire soltanto il rapporto obbligatorio (cio che riguarda le parti), non mai I' atto
traslativo, se non indirettamente come retroceso;ionc, perche un
smile atto puo essere soltanto annullato e qui deli' annullamento
mancherebbe la base (2 ).
51. - 2) li secondo argumento e che l' art. 1933 n. 3 c. e.
accomuna, quanto ai toro cffetti, la domanda giudiziale di riso-
(') Cic) pot.rehbc far duhitare acl<lirittura dell' applicabilit della coudizione risolutiva vem. e propria 11gli att.i di disposizione: comuuque, il
verificarei cli tale condizione 11igniflcherebhe,
11011
sciogliuwnto, ma
~i
n11-
... ia i11!<(1ri
1f1.
I>us1, (Je1mi intonw alla retroattii'ilti clrllc co11dicioni, in Mmli pc1 8ch11pfer, III, I> 513 segg. e altri autori in BIGU. VI, Ri1. tlil'. comm. cif.,
p. 695 in nota.
(')
Natnralment~
~r
fotto retloattivo reale, consegueuza sulla cui inii1uit uou occone insistere (cfr. BJGU. v1, La rh-eiidtca.eione cit., p. ga).
112
<'ht1
rn~1m
lstt11.:. di dirilto
ci1i~,
Clll\O
(lllrativi, V1TrA. fliritto a111111i11i1hatfro, 1, p. :166; f'onTI, Dfritt" ammi11i11tratiro, 2 1diz. p. 173 ; lb:1n'A, 011sermzioui sulla
i11tlnd11
11.
I>'
Ar.KRSI0 1 lstit11.:.
s1~11110
cho utt ccs11n 1 dai momento rlella revoes ln poi 1 qnel cnrattero illimitato
nol tempo cho loro compete (ROMANO SALVATOJtE, La rotooa dogli atti
r1iuridici p1frati, p. 371). E si riconosco, tli piU 1 alia revoca della do1111,-
zione
llX
VATORE1
art. 1081 1085 il carattcro d' azione poreonale (ROMANO S.u.op. cit., p. 373). Non
e cho
so,
l !3
t~aslativo,
e pur decisivo.
3) II terzo argoment0
11011
una sentenza. ln altri termini : la risoluzionc, che pel patto commissorio espresso avviene in base alia sola dichiarazione di volont dei venditore (a differenza di quanto dispone
11011
r art.
1165),
Nc e a
e decisiva,
d;1
v~dremo.
Altro
e riso:uzionc, infatti, la quale pui> a vvtnire anche pe"r la soln volont dei privato, altro i! rcstituzione della propriet, oggetto di
una obbligazione conseguente alia risoluzione, per la cui esecuzione, se essa non avviene spontaneamente, occorre una sentenza.
114
53. -
e r atto
traslativo, la conseguenza
(l)
Dll
115
e 1' intuizione,
ma I' in
prio quel quid che il MAGNO chiama compravendita dai convenuto ali' attore.
A tutti questi argomenti non si puo opporre il trattamento
fatto ai diritti reali concessi dali' enfiteut:i in caso di Estinzione
dei suo diritto: art. 665 e 1567 c. e. (1): pcrche ivi non si tratta
di risoluzionc di un contralto, ma di cstinzione di un diritto,
qucllo deli' enfiteuta concedente (tanto
e vera
e sufficiente
diritti.
Ne
potrebb~
lette~ale
di questo
oggetto della eccezione , di cui parla I' art., I' istituto della risoluzione per inadempienza, come quello della rescissione.
~ 7.
116
e compreso
scissione e della revoca. L' interpretazione letterale starebbe proprio dalla nostra.
L' unico argomento che si pub opporre alia nostra tesi e
quello storico: non quello derivante dai diritto romano e comtine, pen.he ivi, essendo distinti contratto e atto traslativo, la
risoluzione dei primo pel patto commissorio intaccava solo indirettamente il secondo (1), ma quello derivante dai processo di
formazione dei codici francese e nostro: cioe: la collocazione
deli' art. 1165 e. e. (1184 francese) in sede delle condizioni vere
e proprie, e la denominazione di condizione risolutiva tacita data
( 1)
w-
sti relativi ai patto commissorio) risulta dai testi <'he Ia rcs si trasforiva
mediante traditio. cioe con atto incfficace, per JUesla categoria di cose,
1
.~
117
ai caso, I' essersi nel diritto francese introdotta soltanto successivamente alla formazione dei codice una norma analoga ai nostro art. 1933 n. 3 e. e., infine il divieto contenuto nel codice
albcrtino della risoluzione da parte dei venditore insoddisfatto
(rispecchiante, anche questo divieto, una opinione dei compilatori) (1 ).
Ma anzitutto I' opinione dei compilatori pub legarei fino ad
un certo punto di fronte ai motivi di logica giuridica esposti nei
due paragrafi precedenti, e non ci legherebbe pil1, quando risultasse, come risulta, modificato lo stato dei diritto precedente con
le norme deli' art. 1933 e artt. ivi richiamati. E pai quella denominazione e quella collocazione non sono, come sostiene Coviello jr. una norma di legge, ma l' espressione di una opinione
dei suai autori, distrutta, fra l' altro, dalla rilevata parificazione
fra revoca e risoluzione contenuta nell' art. 1933 n. 3 Ne si pu
dire che, se non fosse esistita la retroattivit reale,
11011
v' era
/~);
soltanto a rendere efficace nel tempo un atto, la domanda giudiziale, il cui effetto e appunto di impedire i successivi acquisti
op. cit.' ~ 8.
op. rit.,
8.
119
come retrocessione ai tini deJJa tassa di registro e ai sensi deli' art. 64 deli a relativa Jegge ( 1 ).
C' e dunque un ritrasferimento (retrocessione e termine im
proprio, perch aIJude ad un rap porto convenzionale) o, pei di
ritti reali parziali (servitu, ecc.) u11 venir meno di questi, con la
e, ed e cosi c.he ne ho inteso parlare, semcio che interessa precisare e ora la sua causd
Ma ritrasferimento
plicemente J' effetto;
dall' attore), come si suole dire, senza causa : recte senza causa
e I' arricchimento
atto dovuto (art. 1148 e e.). Ali' uopo si potrebbe anche con-
( 1)
UBERTAZY.r,
La legge di 1egist,o,
n.
325;
.GIOHGI, in
La legge, 1908,
(c:fr. sopra 11. O), G10uG1 arriva a negaro anclle per quest' ultimn. l' B}>plicabilit delln UtHsa di retrocessiont1.
12
to : ma
e piu
rilevato carattere sanzionatorio deli' intero istituto della risolnzionc per inadempienza (2 ). ln fondo, questo non
e che
un caso
(') Cio non potevn, nvvenire per diritto romano a cagione della ben
nota struttura deli a sen tenza i n q uel processo.
ll potere, di eui n<:l testo, si potrebbe ricouoscere nllo stesso con
obbliga~ione,
(!)
SATrA,
n. 9 10).
tr6na dell' e1cc-11:io1ie forwt", Rfr. <li dfr. p1oc. cit'ile, 1932, l' 333 eegg.,
u. 76 e 11.
'
.j
'
i.l
121
:;t.tivo
11!
CHIOVENDA 1
Pri11ripi.
tazione delln. retroattivit. della scutenza, in quanto normalmente retron.gisce ai giorno della domnnda o come detcrminnzione dcl momento della
efficacia di questa: in sostanza, cume tleterminazione dei monumto i11
cui il ritiasfel'imento ha etllcacia rispetto ai terzi.
122
() E11. :
plp;nor1~mm1t.o,
clao lo dlm1 <1111 come qm11t nuovo rLc<lln?.ionl 1ul tema mi abbiano
luclotto
1\
llll
.,
'\
e opioione
e statr'
~t
::l
pos1e110) delhl uosn. Di qui il paRSo 11 concophe tale nzioue come azio11e
t
!
123
la chiama Bl-
1).
E' chiaro che questa azione, dato l suo oggetto. J ritrasferi mento e non il possesso, esclude la concorrenza n via elettiva
con la rvendca (2), appunto perche rispetto a questa la prima
un prus logico. La rivendica potr soltanto seguire, magari
nello stesso processo, contro il convenuto o contro i terzi (processo con pluralit di liti) (8 ).
Dato l' oggetto da me a111Wgnato alle dne azioni, i chiaro come eAAe
11ebbano e11perir11i contro I' nitro contrnente: 11ltnnto I' accogli111ento delle
dne domande hMe per I' e11peribilil clella rirnndicn Yer1110 i ttrzi (magari nello stes110 processo).
( 1)
(') Da tutte le cose dette l' attento lettol'e rile\cr eome fra la
110-
KRTMANN,
RllCKTHITT
(cfr. il
bem, 2), o circa. la relativa rotrontti.vit mernmeute obhligatorin, si accomnnano tutte uella co11flgurazione di roncditio 11ine causa, azione di iugiu1tificato arricchimonto, per l' azio11e spetta.nte s chi Jsercita il RCKTRITT.
Cno11~:,
16 e Dx RL'GGIERO,
~86).
Circa ln sutl-
124
CAPITOLO IX.
55. -
',..
della indipendenza deli' alto traslativo rispetto alie sorti particolari dei contratto (che vi hanno soltanto influenza indiretta).
Resta ora da chiarire la situazione reciproca, la proposizione,
cioe, che la nullit dell' atto traslativo per motivi suoi parlicolari
non importa nullit dei contratto formalmente unito ai primo
(c. d. confratlo reale). 1 quali motivi partkolari sono poi i vari
casi di difetto di legittimazione.
Vale senza dubbio per ogni caso I' esempio che sta nel1' art. 1459 c. c., compravendita di cosa altrui (1.).
Se il contratto di compravendita fosse lo stesso atto traslativo, la nullit di questo per difetto di propriet nel trasferente
(e di nullit si tratta, come vedemmo) significherebbe nullit della
compravendita, nullit e vera e propria, inesistenza. A tanto
(') Cio che l' art. 1459 dice per la mnncanza di propriet nell' alienante vale evicleotemente per ogni n.ltro cnso di difetto cli legittima-
0011
('
125
e anche
la com-
munis opinio, che la vendita non e nulla, ma semplicemente impugnabile da parte dei solo compratore
Clll
un rimedio non
( 1)
pM
nulli~I.
frnnce~o
non
relativa, ciol\
126
e nullo
(ma im-
e atto traslativo si fa chiaro, se non mi inganno, tutto il tormentato problema delta vendita di cosa altrui e si risolvono
quelle apparenti antinomie del1a legge, che furono e sono la tribolazione degli interpreti in materia.
Antinomie sono apparse: per alcuni (), la dichiarazione di
nullit delta compravendita per difetto di legittimazione e I' opponibilit di tale nullit da parte dei solo compratore ; per altri,
la nullit di un contratto che non ha vizi e la persistenza della
garaniia per evizione o di una azione contrattuale per risarcimento di danni ecc. (2 ).
Le cose dette circa la natura essenzialmente ed esctusivamente obbligatoria dei contralto e circa la distinzione di questo
dali' atto tras1ativo ci hanno ormai spianata la via a queste conclusioni:
(') Per quelli che s' avvidero della assoluta nnllit deli' e.Lto t.raslativo (identificato col contratto). Naturalmente cio non era pel codico
franccse, il cui articolo 1599 uon contiene una dispo11izione come il ca'.'
l
tinomia elimina da1la acena l' art. 14f>9 con l' aft'ermazione ehe ln vendi. ta valida al cento per cento.
127
e meramente
dare e): un punto che aveva dato assai da dubitare agli interpreti. 4) Tuttavia I' inadempimento di questa obbligazione, in
quanto doveva essere eseguita ali' atto stesso dei contratto (normalmente nella compravendita civile) (2 ), d Iuogo, come ogni
altro caso di inadempienza, all' exceptio inadimpleti c:onlractus
e ali' azione in risoluzione a favore dei compratore. li venditorc
doveva trasferire ai momento dei contralto : e inadempiente perche non I' ha fatto. Vera e propria risoluzionc quella ex art. 1459,
come risulta dalla disciplina della permuta di cosa altrui, chc
la legge (art. 1553) definisce espressamente risolubile e non annullabile: ne si vede la differenza, sotto questo rispetto, fra permuta e vendita.
Questa, che 1' azione ex art. 1459
( 1)
e in
sivo puro atto trnslativo (sopra 4G e 46), uon nw<lianto leyilimatio superv1mie1M).
(2) Se le parti unche in mattrin civile,
sc~duto
e applieo.hil1',
tanto.
128
e idea
ma essa non andava d' accordo con la solita premessa, che atto
traslativo e contratto sono la stessa cosa.
E' capitato questo caso curioso nella compHazione dei nostro
art. 1459 e. e. : che, mentre nella prima parte dell' articolo la
contusione fra atto traslativo e contratto indusse a dichiarare
nu\\o il contratto (perche 1' atto traslativo det non proprietario
11.
28
bis, Vl. l\ LA.UIU~:ST op. cit. vol. 24, n. 102, pur cowbattcndoue l' idcu,
TAJ~TUFARI,
me qnesta opinione, tanto llnto1e,olme111te sostenuta, eia mm nuova confe1ma. della mil\ tei;i sulla <li11tiuzione fra contratto e atto tm.slativo.
(') QueRto Tipiego 1foi compilatori 1lel uostro codico non
e origin&le,
129
da pcsi
e)
('('C) 11011
si pno
11 \'cJ't.
~:tpl1a l'lll'
,;j
\"uol nogaro anche la e d. azio1w d' an1111lla111l'nt.o (' nutori cit.ati sopra
rna:,
pcntlo, mi imre, dai Yedero se le parti vollero o meno 1' immcdiato adcmpimento dei contratto (e. tl. compmventlit:t realo).
mativo, v'
veutliton la
l\Ua
scieuza,
e evidentt1
cbe l' nc
conlo non pui:> pi essere tliretto ali' atlempimcnto immediato, e il ris:ucimeuto clei danai potr essere richiesto soltanto nel caso di i.nadempimcnto al termine prefisso.
Non altrimeuti avviene per la comnne azione iu risoluzione, per
quanto lo si contesti (TARTUFR'r, op. cit., n. 153).
130
57. -
e una
denza dei contratto dall' atto traslativo: questo, come atto mancante di legittimazione (perche ancora non
potere di disporre)
e nullo,
esi~te
il diritto o il
e nulla,
anzi validissima
la compravendita.
Anche la tormentata questione della compravendita di cosa
futura potrebbe essere inquadrata nei risultati conseguiti: la
compravendita di cosa futura, come ogni c. d. contratto traslativo di cosa futura, non
ee
.J?.;e; zzou.;s;
Bt
Tutta la difficolt in questa materia si risolve in una questione di limiti : distinguere cioe i vari e propri casi di disposizione su diritto futuro da quelli di disposizione, su diritto presente, benche imperfetto o soggetto ali' eventualit di venir meno {').
CONCLUSIONE.
58. - lo credo a questo punt di aver definita, almeno nei
suoi tratti essenziali, I' autonomia deli' atto traslativo rispetto ai
contratto e, avcndo esaurito cosi i1 discorso sul!' atto di disposizione, di poter riproporre a mo' di conclusione le proposizioni
della tesi:
t ) I' atto di disposizione
e un
negozio strumentale,
e soltanto
Ili crediti per prezzo cli forniture da eseguire (in pratica fre-
qiwnte pei Je fornitnre alio stato). Qui il crcclito gi esistente, pe1chC la poesibilih\ di riRol.u:iono dei contratto o di cxce1>tio iuad. co11-
rispettivamente per
iunclempienzn 1fol locl\tore o fornitore (cedente), non tolgono cbe il credito gi esista.
Di\erRo il caso dl cessione di fitti per loeazioni da concludere :
vero
11
qna11 t o n 011
1
!
Per altri cnsi clubbi rinvio ai trnttato clolla compr1wendita, cui eto
Javorando.
f
j
132
un atto obbligatorio, mentre 1' atto dispositivo, anche formalmente, non e un contratto.
Differenza fra i due atti per quanto concerne i !oro presupposti e i foro requisiti: a) la causa (sopra n. 20-29); b) la forma
(sopra n. 43) ; e) la capacit (sopra n. 47) almeno in linea tcorica ; d) la legittimazi0ne (sopra n. 9-11 ).
li nostro atto di disposizione, poi, nella sottospecie deli' atto
e una
rispetto ai contratto.
Non occorre che io dica, ognuno lo vede, come questa necessit logico - giuridica, specie per la e. d. astrattezza deli' atto
di disposizione, risponda alie esigenze economico - suciali della
sicurezza dei commerio, della circolazione dei beni, in quanto
rende sicuri i terzi subacquirenti fino ai momento in cui si verifichi un ritrasferimento ai disponente (che dispose sine causa),
il quale, appunto per questo suo modo di riacquistare il bene,
viene a trovarsi, nella gara per la priorit deli'
acqui~to,
in con-
E q11esta una feiice coincidenza fra necessit logico - giuridica ed esigenza economico - sociale, di cui il teorico e il pratico non possono che vivamente rallegrarsi.
lnLJl""L
CAPITOLO l.
pag.
CAPITOLO II.
pag.
18
134
CAPITOLO Ili.
pag.
38
CAPITOLO IV.
La causa.
20. Premesse: concetto della causa deli' attribuzione patrimoniale. - 21. La causa in senso subiettivo e elemento
estraneo ali' atto dispositivo come e estranea ali' esercizio
di ogni diritto o potcre giuridico: in senso obiettivo e
prccostituita nel potere di d isp(Jrre. - 22. Argomcnti tratti
dali' atto dispositivo in gc:ncrale, di cui I' alienazione di
diritti palrimoniali e mer.1 sotlospccie: leggc romana e
legge germanica. - 23. Argomc:nli tratli dalla natura strumenlale deli' atto dispositivo e dai suo1 effctti cornc att0
di statuizione. - 24. La questione ncll' ambiente pregiuridico: trasferimento dei la cosa materiale. - 25. Argomento tra1to dalla n~tura delta causa, in senso subicttivo
dell' attribuzlone patrimoniale. - 26. La causa sostituita
dalla /ex. - 27. AdJc:ntcllati deli' opinione sostenuta: i
romanisti, CROME, ScuTO: L' atto p:u cl:c astratto e non
causa te. - 28. Conseguenze : inapplica bilit dcgli art. 1119
segg. e. e.: condictio, non rivendica pel difetto della e. d.
causa. - 29. Transizione ai capitolo seguente .
pag. 54
IJ;j
CAPJTOLO V.
30. L' opinione com une sui conlratti reali o traslativi, in particolare suJJa compravendita: il contratto 1' atto traslativo. - 31. Critica : argomenti tratti dali' analogia con la
rinuncia e dalla diversit di struttura e di effetti fra contratto e alienazione. - 32. Dimostrazione che dalla compravendita e smili nasce una obbligazione di dare in
senso tecnico in base ali' art. 1447 e. e. -
33. Conti::ua-
pag.
73
CAPITOLO VI.
41. Le conseguenze della distinzione. - 42. La c. d. astrazlonc deli' atto traslativo dai contralto causa
CAPITOLO VII.
CoNrINUA:
43. L' art. 1314, la trascrizione, 1' art. 1539 e. c. e simili, rlguardano 1' atto traslativo, non il contratto (negozio ob-
pag.
g3
)'
\
"
136
bligatorio). - 44. Distinzlone della compravendita obbligatoria dalla promessa di vendita. - 45. Esecuzione della
e. d. compravendita non reale mediante un puro atto traslativo. - 46. 11 puro atto traslativo
pag. 96
CAPITOLO Vlll.
CONTINUA. :
CAPITOLO
CoNnNUA
<lJ
pag. 102
1x.
pag. 124
Conclusione
pag. 131