Unioni civili: Gigli (Pi-Cd), ddl tutto da riscrivere
(ANSA) - ROMA, 4 SET - "L'intervista alla senatrice Cirinna'
apparsa oggi sul Corriere ha il pregio di far cadere ogni ipocrisia e chiarisce, salvo smentite del segretario-premier, qual e' il mandato conferito dal Pd alla senatrice: 'costruire l'unione civile dando alle persone dello stesso sesso i doveri e i diritti reciproci degli sposati', compresa l'adozione dei figli precedenti del partner, conferendo rilievo costituzionale al nuovo istituto giuridico. La relatrice del progetto di legge ridicolizza anche quanti, per salvarsi la coscienza, immaginano di fare del divieto all'utero in affitto una sorta di linea del Piave". Lo dice in una nota il deputato Gian Luigi Gigli, capogruppo di 'Per l'Italia-Centro Democratico' in commissione Affari costituzionali della Camera. "In realta' la senatrice Cirinna' chiarisce giustamente che questa forma di schiavismo sulle donne e' gia' vietata in Italia. Dimentica solo di ricordare che, praticata all'estero, e' sempre piu' spesso sanata dai giudici nostrani al rientro in Italia, come accaduto anche per un senatore del Pd e il suo compagno. Se questi sono gli obiettivi dichiarati irrinunciabili dalla relatrice, ogni altra concessione simbolica rischia di avere solo il valore di una foglia di fico per coprire l'impresentabile e ridurre il disagio dell'opposizione interna". La verita' - aggiunge- "e' che il testo sulle unioni civili andrebbe riscritto dalle fondamenta e chi lo votera' si assumera' la responsabilita' di infliggere un vulnus gravissimo alla famiglia riconosciuta dalla Costituzione italiana. Un vulnus che sara' poi aggravato dagli interventi della magistratura italiana e dell'Europa". (ANSA). CP 04-SET-15 12:23 NNNN