Deformazione di una lamiera dopo saldatura, nel corso della saldatura i bordi della lamiera
non erano vincolati
Sollecitazioni termiche nel corso di una saldatura fra due lamiere piane in acciaio di uguale
spessore
Nella figura a fianco sono riportati gli andamenti delle sollecitazioni longitudinali x (dove x
l'asse della saldatura ed y l'asse perpendicolare a esso) in funzione della distanza dalla
saldatura stessa, naturalmente si suppone che le sollecitazioni siano simmetriche rispetto
all'asse x. Nel corso della saldatura di due lamiere la situazione di sollecitazione termica
varia, inizialmente (punto D) la lamiera non sollecitata, quando il bagno di saldatura
raggiunge il punto interessato (C) non si hanno sollecitazioni nel metallo liquido, mentre le
parti adiacenti al bagno sono soggette a sollecitazioni di compressione, che, allontanandosi
dalla linea di saldatura, diminuiscono fino a invertire i segno (trazione). Man mano che il
materiale raffredda e solidifica (B) le sollecitazioni nel cordone di saldatura aumentano ed
assumono valori positivi (trazione), tuttavia sono limitate, finch la temperatura resta
relativamente elevata, dalla sollecitazione di snervamento del materiale alla temperatura
corrente. Quando il processo di raffreddamento finito (A) la sollecitazione residua ha un
valore sensibilmente elevato ed di trazione sul cordone di saldatura (zona fusa) e di
compressione a partire da una certa distanza (valutabile in base ai parametri di saldatura ed
allo spessore della lamiera), per poi decrescere in valore assoluto asintoticamente.
Le sollecitazioni residue in direzione trasversale alla saldatura (y) sono generalmente
minori delle sollecitazioni in direzione longitudinale (y), ed hanno un andamento
generalmente simmetrico rispetto al punto medio della saldatura, con compressione alle
estremit e trazione al centro. Queste sollecitazioni sono legate a condizioni di vincolo
trasversale molto severe. In genere non possibile trovare distribuzioni caratteristiche
come quelle presentate sopra per le sollecitazioni longitudinali in acciai.
In pochi casi sono di interesse tecnico le sollecitazioni in direzione dello spessore della
saldatura (z), in genere rivestono interesse solo nel caso di forti spessori e di materiali
soggetti a rottura fragile.
Misura delle sollecitazioni residue
Le sollecitazioni residue vengono misurate con diversi metodi, che, generalmente,
distruggono il provino su cui sono effettuate le misurazioni stesse (prove distruttive), i
metodi di controllo non distruttivi per le sollecitazioni residue non sono ancora
fortemente influenzate dalla microstruttura del materiale e permettono un'analisi dello stato
di sollecitazione solo sulla superficie della struttura.
Generazione di cricche
Queste tecniche permettono solo valutazioni qualitative (non quantitative) dello stato di
deformazione del manufatto. In genere le cricche vengono generate per immissione del
materiale in atmosfera di idrogeno (in questo caso deve trattarsi di acciaio ferritico) o per la
generazione di cricche per corrosione sotto sollecitazione (stress corrosion), metodo usato
generalmente per acciai austenitci e leghe di nickel. Il vantaggio di questo metodo risiede
nel fatto che possibile effettuare le cvalutazioni anche su geometrie di saldatura molto
complesse.
Effetti delle sollecitazioni residue
Le sollecitazioni residue non hanno effetto sulla rottura per carichi imposti, purch il
materiale sia sufficientemente duttile, dato che, un aumento locale della sollecitazione oltre
il limite di snervamento provoca una deformazione locale che ridistribuisce il carico stesso.
Invece in altre situazioni le sollecitazioni residue, sommandosi alle sollecitazioni provocate
dai carichi sulla struttura, possono aumentare il rischio di un collasso della struttura stessa
Tipicamente le sollecitazioni residue hanno effetti negativi sui seguenti fenomeni:
Materiali in condizioni di poter subire rotture per frattura fragile
Strutture soggette ad instabilit euleriana
Strutture soggette a carichi affaticanti
Materiali soggette a cricche sotto sollecitazione
Frattura fragile [modifica]
Si intende per frattura fragile (o frattura instabile) la frattura dovuta alla propagazione
di cricche in particolari condizioni di geometria (presenza di intagli) e con carichi localizzati
che portano il (KI) ad un valore superiore a quello critico del materiale. Uno dei primi punti
che fu evidente quando inizi lo studio dei fenomeni di frattura (1921[1]) fu che, in presenza
di saldature, le sollecitazioni provocate dai carichi esterni che portavano al collasso della
struttura potevano essere sensibilmente inferiori a quelle ricavate sperimentalmente con
provini intagliati.
Se l'estremit della cricca si trova in una regione in cui sono presenti sollecitazioni residue
di trazione, le sollecitazioni residue si sommano alle sollecitazioni di trazione provocate dai
carichi esterni ed alle sollecitazioni di picco provocate dall'apice della cricca e,quando la
temperatura inferiore alla temperatura di transizione duttile-fragile, portando ad una
propagazione instabile della cricca per carichi inferiori a quelli che si avrebbero in un
provino non saldato.
Carichi affaticanti
L'effetto sui carichi affaticanti tale che il numero di cicli che porta al collasso in un
provino saldato tende ad aumentare nelle zone in cui le sollecitazioni residue sono di
compressione, mentre tende a diminuire nelle zone in cui sono presenti sollecitazioni
residue di trazione. Spesso opportuno asportare il sovrametallo per ridurre le
sollecitazioni sulla superficie, zona da cui generalmente si originano le cricche che,
aumentando di dimensioni, portano alla frattura per fatica.
Instabilit elastica
La presenza di sollecitazioni residue di compressione pu portare ad una riduzione dei
carichi che portano a collasso per instabilit euleriana, particolarmente su strutture sottili
(colonne di piccolo diametro o lamiere sottili). Data la natura delle sollecitazioni residue in
saldatura, che sono in parte di compressione ed in parte di trazione non possibile dare
una regola generale per tenere conto dei loro effetti su questo fenomeno.
Cricche sotto sollecitazione [modifica]
In alcuni materiali e particolarmente nelle leghe di nickel possibile che sostanze
specificatamente aggerssive (per esempio gli ioni Cl- per gli acciai inossidabili austenitici)
attacchino il materiale fra i grani metallici (corrosione intergranulare), soprattutto in
presenza di uno stato di sollecitazione. Da questi attacchi lungo il bordo dei grani si
formano cricche particolarmente insidiose, in quanto estremamente sottili (cricche da
corrosione sotto sollecitazioni - SCC - stress corrosion cracks). In presenza di sollecitazioni
residue, la possibilit di attacchi simili notevolmente esaltata, tanto che possono avvenire
anche senza la presenza di una causa esterna di sollecitazioni.
Considerando l'andamento delle sollecitazioni residue, le cricche provocate da questo
campo di sollecitazione sono longitudinali nella zona termicamente alterata (ZTA), mentre le
cricche trasversali generalmente sono originate nel metallo base, sebbene possano
estendersi anche nella ZTA.
Riduzione delle sollecitazioni residue
Considerando che spesso le sollecitazioni residue possono essere dannose per la stabilit
della struttura, nel corso della progettazione di una struttura saldata necessario studiare
le metodologie per ridurle sia in corso di saldatura sia successivamente all'effettuazione
della saldatura stessa.
Indipendentemente da tutte le altre precauzioni, la prima cosa da considerare, nella fase
stessa della progettazione della saldatura, di fare in modo di vincolare le parti da saldare
in modo tale da alimentare il ritiro, cio in modo che sia il ritiro stesso, che avviene quando
il materiale solidifica, a portare la struttura alla geometria voluta. Questo naturalmente non
sempre possibile, anche in considerazioni delle tolleranze richieste dal manufatto una
volta completato.