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L’ALZATA

Di Ralph Hippolyte

Questo articolo è composto da dimostrazioni pratiche.

LAVORO DI PIEDI

Correre e cambiare direzione. Mai fermarsi: fa perdere


tempo.

Lo stesso esercizio, con corsa, giro e corsa. Girate su


entrambi i piedi. I piedi non vanno sollevati dal
terreno. Se necessario vanno posti sul terreno per
assicurare contatto e un buon equilibrio.
Principi: tenetevi in movimento - non fermatevi mai
(evoluzione giapponese). Nello stesso tempo dovete la-
vorare alti sulle dita (preferibilmente sugli alluci).
Sempre con il peso pronto a scorrere.
È importante che l'alzatore sia conscio di quanti passi
usa dal punto di partenza al punto di palleggio.
Troppi passi fanno un cattivo equilibrio.
È importante che si muova sempre, con l'equilibrio
spostato sulle dita e le ginocchia dolcemente piegate, quando è in area di palleggio.
Dopo la penetrazione l'alzatore gioca la palla regolarmente.
Nell'esercizio della figura, l'allenatore lancia la palla in molte
direzioni per alienare il controllo del lavoro dei piedi.

Questi due esercizi allenano il palleggio dopo la ricezione. L'alzatore deve osservare il
ricettore anche prima del tocco.
Deve osservare specialmente le sue braccia, la piat-
taforma che formano.
Molti alzatori non lo fanno, così hanno problemi
quando la palla viene ricevuta.
Il palleggiatore deve anche aprire il campo intero in
modo da vedere entrambe le linee laterali e poter
ricevere la palla dai suoi giocatori da tutto il campo.
In questa tecnica deve avere anche un buon senso della posizione in campo. L'alzatore
deve ricordarsi di difendere prima di alzare. Deve fare un passo verso il ricevitore e la
palla, prima di andare in area di palleggio.

1 L’alzata
In questo esercizio l'atterraggio, l'alzata e unire l'attacco
dopo il muro sono gli obiettivi.
Il palleggiatore deve sempre atterrare in equilibrio.
Atterra, si gira, corre e alza in un movimento.
Questo si fa più facilmente atterrando su un piede (quello
che gira).
Mai esitare dopo l'atterraggio. Lo scopo di atterrare su un
piede è di usare le forze ottimali dalla linea di gravità.
Atterrare su entrambi i piedi non lo assicura.
È importante da ricordare specialmente in transizione.

La posizione del piede dell'alzatore dipende da quale


posizione sulla rete viene ricevuta la palla.
Sono importanti specialmente le spalle.
Questo esercizio si usa per allenare le abilità di correre e alzare. Le parole chiave sono
equilibrio, osservazione e percezione.

la figura mostra che l'alzatore deve occupare l'area di


palleggio (spazio), dove arriva il lancio. Deve rendere
questa attitudine all'intero campo .

BRACCIA E MANI NELL' ALZATA


l'esercizio inizia con l'alzatore seduto in modo da poter valutare meglio l'altezza della
rete.
Dopo starà in piedi. Provate ad incontrare la palla appena possibile. Distendete le
braccia, create spazio, prima di creare tempo. Il contatto con le mani dovrebbe
sempre essere lo stesso. Muovetevi con le ginocchia piegate. l'estensione delle
ginocchia è importante per la potenza e la precisione
dell'alzata. Ralph Hippolyte alza la
palla indietro oltre la spalla sinistra
con una leggera rotazione e una
lieve inclinazione indietro. la po-
sizione del gomito è importante.
Ad un certo punto il gomito non va
più mosso, questo sia sul piano
orizzontale che verticale. Questo è
il punto del contatto con la palla.
Per controllare il gomito avrete bisogno di forti addominali.
Nell'alzare dovreste ruotarvi ed estendervi. Se fissate il gomito
dovrete usare i polsi per alzare le traiettorie veloci.
In quest'esercizio l'alzatore deve essere molto veloce. Quando
il compagno colpisce la palla, l'alzatore deve fare solo un passo (e girarsi), pronto per
un'altra alzata. Più di un passo prenderebbe troppo tempo. Contare i movimenti in
questo esercizio.
Partite per muovervi verso la palla, poi verso il posto corretto.

2 L’alzata
In questo esercizio e nel successivo la comunicazione tra il
palleggiatore e il
giocatore in veloce è l'aspetto principale. L'attaccante deve
osservare le mani del palleggiatore, per capire dove arriverà
l'alzata veloce.

In questo esercizio l'alzatore dovrebbe incontrare la palla e


quindi osservare l'attaccante, specialmente quello di primo
tempo. La visione periferica del palleggiatore qui è molto im-
portante.

NASCONDERE LE INTENZIONI
Nel primo esercizio l'allenatore lancia palloni oltre la rete. La
prima palla viene schiacciata dall'alzatore dal posto 2.
La successiva viene alzata ad uno degli attaccanti. La seconda
esercitazione insegna al palleggiatore a nascondere le sue
intenzioni.

Nei secondo esercizio l'alzatore penetra, e schiaccia o alza in


primo tempo.
Lo stesso scopo dell'esercizio descritto sopra.

3 L’alzata
Gli ultimi due esercizi sono variazioni di quello precedente, solo più complessi.

L'alzatore « legge» il muro e alza. Ogni palla è una


sfida. Ogni volta che ruota e tocca la palla, deve
provare ad avere un contatto visivo con il muro e
lottare con esso. Prima deve aprire verso il proprio
campo e rendersi pronto a gestire la ricezione, poi
deve comunicare con gli attaccanti e lottare col
muro avversario, specialmente il centrale .

L'allenatore è su un plinto. L'alzatore si sposta da


dietro e salta. Quindi prende la palla dall'alzatore e
alza. L'esercizio allena l'adattamento.

4 L’alzata

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