Alda
posta-certificata@postacert.it.net
Prefazione
Benvenuti alla quarta edizione di Alda nel cuore,
Antologia di Poesia contemporanea dedicata a una
grande figura della poesia italiana e internazionale:
Alda Merini.
Questanno lantologia verte su due tematiche quali la
malattia psichica e la vita intesa come poesia.
Due temi che hanno caratterizzato lesistenza della
poetessa, anche se nei manicomi stata costretta suo
malgrado in quanto ormai noto che Alda Merini non
fosse affetta da alcuna forma di malattia psichica tale
da rendere necessaria la detenzione in un luogo di
isolamento e di tortura quali i manicomi dellepoca
(basti pensare alla pratica degli elettroshock cui per
ben 46 volte la poetessa e' stata sottoposta).
Uno spirito indomito e guerriero quello di Alda Merini
che ha poi trovato nella poesia, coltivata sin dalla
tenerissima et, il senso della sua stessa esistenza una
vita in poesia, dedicata alla poesia in ogni istante,
sopravvissuta ad ogni forma di angheria e di sopruso
subito, ad ogni forma di discriminazione e ad ogni
dolore poesia nata in lei e vissuta con passione e
amore fin dalla sua adolescenza poesia che rimasta
sempre con lei senza mai abbandonarla grazie alla sua
memoria, alla grande capacit poetica di vedere con
occhi speciali, al di l dellonirico e dello spirituale, la
caduca tangibilit della carne per farla spirito in una
sorta di liberazione catartica, una sublimazione nella
poesia.
Alda nel cuore un modo per dire ad Alda che la sua
poesia ci rimasta dentro come grande tesoro e la sua
Alda nel cuore 2016
3
Alda Merini
Sara Acireale
Pensieri sparsi
In questo triste luogo
s'infrangono i miei sogni.
Il mio spirito vola
oltre questo orizzonte.
Orfana della luce
il buio soffoca la mia anima
ma non inaridisce la mia essenza.
Urla di dolore nel silenzio,
c' chi ha paura del diverso.
Il silenzio dei sentimenti,
la nebbia occulta
le emozioni della vita.
Raccolgo pensieri sparsi
perch un giorno la mia anima
voler verso infiniti spazi liberi.
Marinella Albora
Ombre
Cavalieri dalle lunghe ombre
scivolano lungo i muri
della mia stanza.
Li aspetto.
Come ogni notte mi siedono accanto.
Io so cosa faranno.
Soffieranno fumo nella mia gola
verseranno inchiostro nero nei miei occhi
caleranno un mantello sul mio cuore.
Depongo le armi.
Niente pi lacrime
niente pi voce
niente pi rabbia.
Vorrei solo un respiro di luce.
Elvio Angeletti
Cos che non va
Cos che mi sfugge
in questo pomeriggio
coperto dalle ombre
dassenti assetati
per dimenticare la noia.
Cos che non va
in questo posto
senzappigli
dove la memoria
bloccata non trova
pi il vento per volare?
Mincammino pian piano
lungo la strada del ritorno
tra i sassi navigati dalla gente
con i pianti della povert
cercando lungo il fosso spoglio
senzacqua
i germogli della vita.
Natalia Bakhshieva
Bambina spigolosa,
volto schiacciato contro il vetro,
mani affamate dingenuit
sul margine della vita,
tra neve di carta,
attaccata ai fili di tante paure
parla attraverso mondi.
Cigno nero
quante volte con le soffici piume
spazzi via
queste piccole malinconie discrete.
Eric Balossini
Stefania Balsamo
Poesia... compagna di vita
Alberg la poesia nella mia anima
che l vi dimor, per tanti anni silente
e l sediment, prima di venir fuori
con l'impetuosit di un gran fiume in piena che
dai suoi argini tracim, a riversare
versi di dolore, che lenirono cuore
e anima, da gravosi tormenti, forgiati.
Dal profondo, gridai al mondo la mia verit
non certamente, per desio di vanit.
Essa, prima ancora che arte, anche essenza:
un guardar sempre di sbieco l'esistenza,
voler cristallizzare i miei pensieri
lasciati fuggire via, solo fino a ieri...
non nella rima baciata... poesia
ma nel guardar il mondo, senza ipocrisia...
nel guardar la realt senza edulcorarla
evitando coi suoi versi d'agghindarla.
Mia compagna di vita la poesia
che si nutre di pena, sogni e nostalgia.
Cosi ... stato e voglio sempre per me sia!
Anita Barbaglia
Le voci inquiete
Entro le pareti di chiaroscuro
vissuto
sono lame urlanti
le voci inquiete.
Dimorano in un mondo sospeso
tra orbite anomale e sfrontati colori
in fuga
da unignota armonia.
Sulla soglia del mondo terreno
restano come scintille vaganti
nel vuoto
sfuggenti ad ogni minimo guizzo.
Michele Barile
Padre nostro ti scrive un folle
Dio che vedi, senti,
sai di ogni cosa presente,
passata e del futuro,
Tu che mai perdi la ragione,
il filo, il sentiero come le tue
umane creature destinate
a renderti ogni prestito,
Tu che ignori neurologi,
Tu che mai rinneghi
la promessa d'essere
misericordioso e giusto,
dimmi se i miei dubbi
sono frutto di pazzia
se hanno diritto ad avere
risposte o dovr essere
al tuo cospetto per punirmi
di averli coltivati ed avere
loro dato vigore struggendomi.
Molto mi hai dato per farmi
camminare, qualcosa ho reso,
infinitamente meno e male.
Prima che straparli nel farneticare
permettimi di capire se il sangue
che carezzo frutto dell'amore
o la mia follia giunta prematura,
groviglio di spine, fatale embrione
d'inguaribile metastasi.
Antonino Barrasso
Estranei
I muri sono anneriti dal nero
del cuore, nero fumo di
pensieri cupi, trascinati
lenti nelle pantofole bucate.
L'odore acre di cibo muffito,
quel chiuso all'interno per
lasciar fuori la paura di
mille paure.
Sulla porte chiede chi ?
Farfuglia frasi di permesso
apre spaurita ma non chiede
chi siete, cosa volete.
Non teme la morte, triste
fobia dei tempi passati,
ricordi senza senso e brevi
barlumi di dignitosa esistenza.
Questa donna priva dell'egoismo
del possesso, senza protesta
senza pretese, segue lenta i
servizi sociali.
Sotto braccia sconosciute
esce dalla tana sporca, dal
fetore della paura, dal tanfo
dell'isolamento.
Sorride alla luce del sole,
chiede perdono per il fastidio
arrecato... poi a bassa voce
vorrebbe le foto dei cari estinti
che lei crede stiano arrivando.
Alda nel cuore 2016
10
Gesi Belardi
Chiss
...e chiss
se questo mio pensarti
sia ci che di meglio possa essere
per il mio cuore,
o quello che mi porter alla follia.
Chiss se l'ovvio, assurdo battito
sia dedicato alla tua essenza
o rivolto alla Vita
e ad ogni suo attimo.
... e Amore sia !
Sempre ed ovunque
con l'anima colma
di gratitudine infinita.
Tonino Bergera
An brua
Na bifa grutula e magnin,
patrla e scarpa, braje a la scagassa,
maja strass che strup d pieuj a mbrassa,
dandan-a da f sgiaj an mes dla stra.
Pit-piiit! Gavte da n mes! E fate n l!
Ma chiel lu sent pa p l mund cha scurassa,
tt lon cha-j crija apress lman-a rassa,
mentre as rabasta vers nunsa d piet.
E, a forsa d f, d zembo a cca n tram,
andasend gi parj dn sac d patate
cha droca sensa n b, sensa n reclam.
Adess l l slung, cha tranfia a rate.
A mi chi manginuju, fra catram
e sang, a campa mac dciade mate.
Sai nen co f, co arbate.
I-j piju na man Margala n cit suris,
meracu an brua al purtun dl Paradis.
Sullorlo (traduzione dal piemontese)
Faccia bitorzoluta e nerofumo, / ciabatta e scarpa, pantaloni molli, /
maglia stracciata ad abbracciar pidocchi, / barcolla da paura in mezzo al
corso. / Pit-piiit! Va via di mezzo! E fatti in l! / Ma lui non
sente il mondo che scorrazza, / ci che gli urlacchia questumana razza, /
mentre si trascina verso unoncia di piet. / E, dai e dai, di lato incoccia
un tram, / cadendo come un sacco di patate / senza un grido, senzombra
di protesta. / Ora disteso l, respira a stento. / A me che minginocchio,
fra catrame / e sangue, lancia solo occhiate pazze. / Che fare, come
replicare? / Gli prendo una mano E lui mi offre un sorriso, / forse
sullorlo del portone del Paradiso.
Patrizia Bianchin
Lamore che libera
Conobbi lAmore.
Quello che ancora
echeggia in me nel silenzio,
che scivola sulla pelle
come acqua lucente,
che nel segreto del cuore
disegna melodie,
che soffia a volte
come un gatto spaventato,
che urla le sue ombre
da notti lontane.
Quello che graffia
ed insieme accarezza,
che sa rendere una donna
schiava e padrona,
che del tuono
ha la potenza e la forza,
che respiro e fiume
e sussurro di fronde
in balia del vento.
Conobbi lAmore
e dellAmore scrissi,
ogni singolo giorno
della mia vita
e fu lAmore a rendermi libera,
oltre i muri e la malattia
oltre lipocrisia e le falsit
oltre ogni umana coercizione
anche oltre me stessa.
E fu allora che divenni Amore.
Alda nel cuore 2016
13
Grazia Bianco
Il male
Avvolgono le spire funeste le membra
catturate dal male e destinate a vagare
fra meandri di mente sconosciuti e osceni
pieni di sangue e dolore
Strana sensazione!
Non si ribella la mente
al suo interno immagini di distruzioni e violenze
Essa esulta pi alta e pi forte
nutre langoscia e sconvolge la mente.
Si sconvolge la vita, immerge nel sangue
le dita feroci, orrende e taglienti
disegna sul corpo orrendi misfatti!
Come coltre invisibile il male invade
la notte non esiste
il giorno scivola viscido
risucchia ferocemente la mente ed il cuore
aspetta come mendicante la mano dellamore!
Mendicante di vita elemosina di vita,
centellinante linfa!
Morire di fame morire di vita morire senza
giustizia ed amore
camminare senza umanit e sentire la distruzione
alitare
sentire lodio pesante come piombo fuso
Rabbia carnefice di una Umanit illusoria
serpeggia il richiamo damore
strisciando nel fango di odio!
Morire spaventa morire per vivere non fa paura
rende il cuore scudo e impavido
vivere senza umano amore tremendo!
Morire senza sapere il gusto dolce della gioia
il male che si nutre di noi!
Graziano Boccardi
Mi davi il sole delle tue ferite
per Ada Merini
Elena Bonadies
Senza linea di confine
Sguardo fisso,
stessa ora,
viaggiando nella pi dolorante follia,
occhi sgranati,
respiro ansioso,
quell'ombra che vi si formava innanzi a lui
mentre il cuore batteva forte in petto
sperando,
sognando,
come un funambolo
sorrideva felice
percorrendo il filo dei ricordi,
convinto che dall'altro lato ci fosse lui.
Lui,
un'assenza breve,
un viaggio senza ritorno,
quel figlio nell'ombra guardava,
il tempo passava,
il dolore si attenuava
e felice ritornava
sotto la logora coperta.
Stefania Bonera
Sospeso
Sono libero,
eppur vivo in prigione.
Fluttuo nell'aria,
eppur non possiedo ali.
Resto nell'ombra,
escluso dalla comune gente
che canta storie
e marcia, inconcludente.
Solo,
mi aggrappo
ad amiche voci
e a presenze
a me visibili,
compagne di strada,
con il mondo incompatibili.
E cerco di avanzare
nel mio isolato cammino
senza sapere se sia giorno,
se sia notte
ma sempre mio
il mattino.
E, stretto,
tengo il volto fra le mani.
Aspetto occhi
che raccolgano,
impavide,
le mie mani
e mi accompagnino,
sorridenti,
verso un incerto domani.
Alda nel cuore 2016
17
Celeste Borrelli
Guerriero
Biondo con gli occhi azzurri.
Il tuo scudo la fede.
La tua arma la preghiera.
Caro figlio mio
questi gli strumenti che il commino del Arguello* ti
ha consegnato.
Cerchi la salvezza per te e di chi ti sta attorno.
Sai di stare sulla strada giusta.
Sei il mio orgoglio e la mia salvezza.
Sei il pi bel dono che il Signore abbia voluto farmi.
* Cammino
Luciano Capaldo
Disagio
Strano ma in quel malessere
arguisco la democrazia
di un disagio o danno che s tanti
coinvolge al mondo in gran percentuale.
Eppure lo star male solo legittimare
sarebbe come aiuto domandare
riconoscendo gli altri
come persone vive intorno.
In sfera umorale mi ha sorpreso
si ch ci che io vedo altri non sanno
sensibilit diversa Lui mha donato.
Cambia allor lumore e come drogato
sembro un po disordinato,
occorre, dice la societ, igienizzare
manco fossi un pavimento da sgrassare.
Non accetto allor peggioro ancora.
Da bipolare caratterizzato ormai sono catalogato
eccitamento o mania che proviene da dolce malinconia
e sfocia poi in inibizione - forse vera patologia.
Ma chi sar mai a questo mondo esatto
se poi a differenza mia coraggio non ha contratto
per dir di quel che sente e vede con i colori giusti
come daltonico allinverso che su sua vista scommette
e che nulla vede o sente se non
linutile ricerca in terra deffimero piacere!
Cos fra alti e bassi della vita
fra maniacale malinconia e doverosa mia chiusura
apprezzo e dico della vita ogni sua sfumatura.
Arianna Capirossi
ParallelaMente
Un universo intero scorre
nella mia affollata mente.
Un mondo parallelo
al vostro quotidiano,
in cui io vivo
o sopravvivo.
Realt a voi sconosciuta,
a me cos presente
e talvolta cara.
Le emozioni si moltiplicano
nel sonno
o dormiveglia;
addormentandomi entusiasta
afflitta mi risveglio.
unaltalena eterna
e solitaria:
hai voglia di salire
a farmi compagnia?
Ma no, gi vorrei scendere.
Tendimi tu la mano:
chiss che, con una stretta sicura
io possa ritrovare quellattimo
di serenit perduta.
Vincenzo Capitanucci
Leggendo Alda
E se Ti amai poesia
fu fino all'inverosimile
sui miei rami
e
sul mio cuore crocefisso
sostenni
a mani aperte
le mie vene
e
le follie del mondo
perch
il mio dolore lalbero ed il seno che dolcemente
culla le foglie autunnali
e
le addormenta come figlie
prima di lasciarsi cadere tra le mani del vento
Antonietta Caputo
Sogno in bianco e nero
Sola
in silenzio
ascolto la voce dell'anima
forse sogno.
Scorrono sfuocate immagini
sui muri bianchi.
Immagini in bianco e nero
foto sbiadite,attimi di vita.
Bianco... dolci ricordi.
Nero... no! Non voglio ricordare
fa male! Rivoli di lacrime sul viso.
I muri hanno ancora
segreti che urlano nella mia memoria.
Nessuna folle voce pi ascolto
cercando un equilibrio per non morire.
Dischiudo gli occhi al giorno
con una carezza inaspettata,
lieve,
come un battito di ali.
Ora Son desta
non soffro pi.
Daniela Cardinale
La vita una poesia
E mentre camminavo
mi accorsi di vedere
la vita e l'universo
da un'angolatura magica
tutto sembra, tutto diviene,
tutto si evolve e si trasforma
a seconda del tuo incantesimo,
la poesia un tuffo nel linguaggio
evocativo di situazioni preziose
e poterlo raccontare
dando forma alle emozioni
attraverso le parole
e poter dialogare con la tua essenza,
la tua anima.
Emanuela Carniti
ALDA NEL CUORE
A volte mi appari
Lontana dai giorni
Da un tempo infinito
Ancora sei qui.
Non provo dolore
Eludo la gioia
L'ultimo volto infine sei tu.
Come nuda realt
Un fiore ascende dal gelo
Oltrepassa la storia
Rinnova speranze
E regala un sorriso.
Tina Carrieri
Per Alda...
Cos questo senso
di struggimento
che mi assale?
Questo desiderio
inspiegabile
raccolto e meditato
di vuoto, di silenzio
che ogni volta mi prende?
Una vertigine che sale
e che non mi abbandona
se non quando, rifuggendo
dal mondo, ripenso
e mi connetto
ai luoghi del tuo dolore
che ad un tempo
ti resero vittima e regina.
Alle spine che si fecero carezze,
alle ferite che guaristi
con parole di vita.
E si fecero benedizioni
per i tuoi stessi carnefici.
A quellindimenticabile
stagione dellInferno
da cui risalisti fiera, risoluta,
sigillata nellanima
da quellunico, immenso
desiderio di grazia
che si fece fuoco,
fuoco incandescente
damore per gli altri.
Alda nel cuore 2016
28
Adriana Caviglia
Chi sei?
Ti accarezzo,
ti sorrido,
ti stringo la mano
e tu mi dici : Chi sei?
I tuoi occhi spenti e vuoti sincrociano con i miei
Io so chi sei
ti amo tanto
non ricordi di avermi portato nel grembo?
non ricordi di avermi allattato, allevato, curato?
Chi sei? Guardi altrove cercando
Non ricordi che hai asciugato le mie lacrime?
Non ricordi ?
Sei stupita attonita fragile
Chi sei? implori quasi infastidita
nenia iterativa che fa male
Ti abbraccio e mi scosti.
mi dai del lei
estranea a me e a te stessa.
Volgi lo sguardo sperduto lontano
socchiudi gli occhi cala un freddo silenzio
per te sono ora una sconosciuta.
Una galaverna sterile ha abbracciato la tua mente.
Vivi e sei morta
io vivo anche per te
Mamma.
Silvana Cenciarelli
Goccia
Piove e sono LEI
Lorfana goccia stordita
Tra mille gocce sperdute
Inesorabile
Nel suo precipitare
Ad incontrar la terra.
Lorena Centofanti
Mi finsi pazza
Mi finsi pazza
sfidando gli orli logori della notte.
Camminai, scalza
sui vetri in frantumi di una vita.
Mi dondolai, lenta
dentro a quei deliri senza fine
abbarbicata all'incavo di un fiato
che rifletteva lembi di sogno
tra le radici del cielo.
In disequilibrio, stavo
nel sottoscala dove l'oblio alberga.
Ad occhi chiusi, udivo
ogni rintocco del creato.
Mi finsi persa
tra aromi eterei e trepidanti attese.
Volteggiai,lieve
su quelle lacrime salate
brandendo la stoltezza
di un fiore d'inverno che germoglia
sui lembi d'anima nuda
U n i c a Lu c e
quando ogni altra spenta.
Mi finsi sabbia
su nera spiaggia
una cocente scottatura estiva
che ancora brucia.
Pietro Ciampa
Tu e la luna
Sulla terra santa
della tua follia
portasti i passi
stanchi della luna
anch'essa folle divenuta;
ti fa compagnia,
mentre verghi
sui sogni delle notti
delle poesie i versi
e odi dell'albe
dei giorni i pianti.
Ilaria Cino
Dono di un angelo
Ho due vecchie scatole di scarpe
rivestite con fogli di feste non godute.
Ci sono lettere ingiallite di strazio
fogli strappati alla fede,
i diari delle colpe con i criminali
che non mhanno assolto
e intere pagine di silenzio.
Ma non sapevo che la storia della mia demenza
fosse una poesia
e il mio pugno sulla carta
il dono di un angelo.
Carla Composto
Disagio
Prende il sopravvento a distrazioni, ed ecco che riemerge
con tutte le attenzioni.
Si finge amico penetra nei pertugi pi nascosti, s'insinua in
passi lenti e felpati in vecchie cicatrici d'anima, mai rimarginate.
A nulla vale urlare dar voce a chi non lo pu fare, ad un mondo
menomato e sordo.
Da parte orgoglio e vanit solo aiuto e solidariet,
mentre tutto rimane nella quotidianit.
Quotidianit, dietro ad un vetro appannato di una finestra
chiusa, osservando la pioggia che, come i nostri pensieri,
cade sempre pi copiosa!
Silvana Costa
Anima ferita
Candida
tenera
spaurita...
coperta da doloroso manto
di membra dolenti
spasmi furiosi
e urla agghiaccianti
vaghi tra le pareti spente
di quel lugubre rifugio
dove la fioca luce diurna
si confonde
col silente buio della notte...
E te ne stai
anima ferita
a terra rannicchiata
cullandoti le piaghe.
Matteo Cotugno
Il domicilio
E' questione di tempo:
il cielo come un soffitto
sembra pi vicino
- cartapesta sospesa nel quartiere dormitorio
la mia mente si fa strada,
nel giaciglio del carrello spesa
un domicilio
fittizio
di una vita vera
di una vita intera
rinnegata e amata
come un figlio,
imparata a memoria
come poesia.
Gabriella Cozzani
Sogni neri
Quando sola pensa al sogno nero
che la perseguita da tempo.
Si chiede se riuscir a resistere nei giorni bui
allincubo perenne.
Il manto della notte aiuta, ruba il dolore
e lo trasforma in poesia.
Pensieri deformi restano sospesi
nel vuoto della mente: durante il giorno ritornano
nel loro lento viaggio indomiti
senza essere schiacciati.
I pensieri non fanno rumore
e nessuno pu ascoltare il dolore
nel loro canto inquieto.
Desiderio di morte,
voglia di autodistruzione,
fuga dal buio dellesistenza.
Cibo nel piatto:
eliminato per non continuare
la sofferenza accumulata.
Non manger, non continuer a combattere
contro una vita ingiusta.
Sottili fili derba i suoi pensieri
stroncati dal vento
che governa questo nostro mondo ingiusto:
i forti possono schiacciare i sofferenti.
Due dita in gola,
poi il nulla per sempre.
La sua sofferenza finita.
Emilia Cuconato
Divina Misericordia
Stamane
il tuo baglior
il mio sguardo
destare,
angelo
che da lass'
scendi in me
il mio cuore
intriso di pene
a consolare.
Pianto di creatura
che vive in poesia,
unica luce
ad affievolir la sua pena.
Divina Misericordia
svelami il tuo cantico
che io possa
al ciel innalzar
il mio pianto.
Ti prego.
Quest' anima
perdona
che di viver
vittima.
Accoglila al tuo altare
che possa
tornare
ancora una volta
in ginocchio
a te,
pregare.
Francesca DAndrea
Scrivere di te
S mi dimenticherai,
ma ci sono cose
che scivolano lente,
come questa notte.
Come la notte.
E... ci sono veli
trasparenti,
come nebbie fini.
Avvolgono sinuose vesti
grigie,
perch grigi sono i tuoi pensieri.
Solo negli occhi
albeggia la speranza
con la forza di uno che non si arrende.
Let, la notte e il cuore duro,
sono misteri che non si sciolgono,
come non si scioglie
lodio di una madre.
S, mi dimenticherai.
Ma, ci sono cose lente,
come questa notte
e come il tuo sorriso.
Sandra De Felice
Solitudine
Alcuni giorni non tramontano mai
e non mi consolano le ore della notte,
non mi inebria il vino
n mi delizian le ciliegie...
Resto immersa
in freddi laghi di solitudine
abbracciata alla mia anima fragile,
non mi riscalda il sole
n mi asciuga il vento...
Alcuni giorni non tramontano mai
e non mi consolano le ore della notte
e cammino nascosta
nella mia ombra sottile
al riparo da nuove manciate di vita
Rosalba de Iudicibus
Nella mia follia
Ci sto bene nella la mia follia!
Posso camminare su petali di rose
mentre il tempo,
nella mia testa, confonde le cose!
Posso organizzare un fal sulla spiaggia
mentre il tempo, nella mia testa,
mi dice che notte di canti e festa!
Ci sto bene con la mia follia!
Posso ridere o piangere senza alcun pretesto!
Il sole o la pioggia sono,
se dormo o son desto!
Ci sto bene con mia follia!
E non mi servono stagioni ,
orologi o calendari!
Ti sembran strani...
i miei sorrisi: quanto son veri!
Io ci sto bene con la mia testa!
In questa scatola senza finestra!
Io ci sto bene nella mia follia!
Assunta De Maglie
(R)Esisto
Rattoppo ogni giorno
brandelli di parole
cucendomi addosso la vita.
(R)Esisto non mi perdo
dentro un tempo imperfetto.
Esule dentro me stessa
avvolgo, srotolo la mente
scrivo la mia poesia,
vertigine dentro la follia.
Fioriscono rose rosse
dove le spine bucano la pelle!
Le maree non fanno rumore
e se affondo e riemergo
un vorticare nel petto
mi tiene a pelo dacqua.
Unisco il mio canto
al richiamo del mare
mentre piano mi sgretola
roccia di falesia.
Marina De Sanctis
Di me la paura
Temo di me
l'inosservanza nel pensarmi
quell'angolo cieco
quel muto chiamarmi
quel filo violaceo a tenermi
legata leggera alla vita.
Io temo ogni passo
che faccio all'inverso
contrario al respiro
e cerco rifugio
e cerco di me quel che posso
il voglio caduto in disuso
perduto.
Cristina Deleo
Alda nel cuore
Ti amo Alda
di un amore puro
di mamma
che nutre speranza
e vede nei tuoi abissi mentali
fonte di sublime Verit.
Daniela Dellocchio
Dacqua chiara
Ti ho inseguito
sullonda delle parole
delfina follia che non conosce abisso
nel tumulto della verit
magnifico cristallo di solitudine
dentro la bellezza dellaria
di luce e ombra
che scioglie dileggi darmonia
e si racconta.
Fuori lOceano.
Valentina Di Caro
Tizio Caio e Sempronio
Voi esseri peregrini che tanto avete pregato
ad ogni stazione, inchinandovi ad icone di passaggio
avete forse chiesto per me clemenza?
Perch la morte e la malattia sono ogni dove
non solo agli angoli dove semplice versare
un obolo di carit in un cappello.
Alla mia porta non bussaste mai
ai tempi in cui sulla tavola non v'era neppure la tovaglia
vorreste forse che quando il mio giardino sar verde
io mi ricordi di volti che non vidi mai?
Battetevi il petto espiando le altrui colpe
addossate a me le ignominie dei vostri delitti
non servono pareti per delimitare una chiesa
stanze sotto il cielo ve ne sono a sufficienza.
Tu che mi pensi per rimproverarmi
prova a vestire i panni di colei che nuda
indossa la sola dignit di non aver chiesto
se non giustizia dei capi suoi venduti all'asta.
S, parlo con te, con te che ti guardi alle spalle
Devo indicarti? No, non sono avvezza a puntare il dito
tanto te o un altro fa lo stesso.
Barbara Di Francia
Cos nasci poesia
Come polvere piove
sul foglio di carta
una pioggia di versi
si espande prende vita.
Cos nasci poesia
come un soffio di vento
sprigioni parole dinchiostro
racchiuse in tutta la tua essenza.
Rimani impressa nei cassetti
del cuore che rispolvero
cercando di colmare
il vuoto che c dentro di me.
Ti sento nei sentieri
scolpiti dellanima
dove viva nel pensier mio rimani
nonostante il naufragar del tempo.
Maril Di Liberto
Inafferrabile
Presenza come vuota assenza,
si libra leggera nell'aria eterea.
Io stendo la mano con prudenza,
mi sfugge come polvere sulfurea.
Si sbriciola l'opaca immagine
nel tetro buio della coltre notturna.
Appare e riappare nella nebbia fine
come una luce soffusa sempiterna.
Rosalba Di Vona
Ricco di risorse
Liberati dai limiti mentali
scappa
la mente
immensa pi del cosmo
non ha confini
Quando ti sentirai perso
e non saprai come agire
fermati
respira
cerca in essa non ti deluder
Scoprirai di essere
finalmente ricco di risorse
e ci che credevi ti consumasse dentro
non era altro che una piccola favilla di follia
che non riuscivi a comunicare
Perci non penare
sono gli altri che non conoscono la tua lingua
sono gli altri che poi percorreranno
la via che
avevi tracciato tu.
Salvina Distefano
Il mondo dei dormienti
Caro pap...
in punta di piedi
sono entrata nel tuo mondo
baciandoti la fronte
ti sto seduta accanto.
Nel mondo dei "dormienti"
la tua anima innocente
ha preso il sopravvento...
Invento nuovi giochi
per riuscire a risvegliare
quel bambino di ottant'anni
che fatica a camminare.
Intono canti antichi
e come ninnananne
cerco di colmare
quel luogo di silenzio
che ti vuole divorare.
Caro pap...
Franca Don
Linferno qui
La notte una vecchia matrona
che batte nel buio di angoli neri
una spranga di ferro che corre
qualche urlo di bestia ferita
e lamaro sapor di veleno
nel palato macchiato di sangue.
Attraverso occhi velati dangoscia
guardo cadere le ore
come grigi fiocchi di neve
nella cantilena del pianto
lodore rancido dei letti bagnati
nelleco stantio
dun inferno qui in terra.
Barbara Eramo
Oltre
Oltre lo squarcio di primavera
tra le pieghe del freddo inverno.
Oltre il silenzio oscuro
nei deliri delle stanze oblique.
Oltre larsenico
versato nella coppa
lugubremente offerto
alla bocca assetata.
Oltre ogni graffio
aggiunto al lamento straziato
nella polvere di piombo.
Oltre ogni pagina scritta
poi strappata
e data in pasto ad anime vuote.
Oltre...
Io sono.
Tu sei.
Teresa Esposito
Alda, tu Poesia
Alda, sognatrice sveglia di verit assoluta,
accendesti in te una scintilla di follia.
Tra mura amiche eri straniera nel tuo paese:
non parlavi la stessa lingua,
non vestivi gli stessi usi,
non eri capita.
Gli altri erano i savi,
e, agghindata di pazzia,
in guerra col mondo intero,
volevi un equilibrio.
Tinternarono in manicomio
e con quarantasei elettroshock
volevano rinsavirti e conformarti ai tanti.
Di quel posto accettasti tutto,
perch per te linferno era fuori
dove gli altri ti giudicavano,
condannando la tua alienazione.
Solo tuo marito ti manc.
Lo cercavi ogni giorno,
e lo attendevi invano.
Lo aspettavi allingresso,
mentre un velo di lacrime,
spesso, ti copriva gli occhi.
Ovattata nel tuo male di vivere
e chiusa in quei lunghi silenzi,
diventasti foglio e penna.
Indossasti un vestito di dolore,
e per placarti il tormento,
strappasti i versi dallanima tua.
Alda, tu Poesia.
Alda nel cuore 2016
57
Maristella Fasanaro
Tra luci e ombre
La tua vita giace
lontana da te,
estranea,
con le radici strappate.
E tu, umiliata,
ti aggiri in cerca
della tua essenza.
Si fa strada e ti sorprende
un alito di speranza:
un sentimento nuovo
ti avvolge come un sogno.
Ti aggrappi a quel sogno,
rifugio di luci
che dissipano le ombre
del tuo cammino.
E dalla ragnatela degli anni oscuri,
emerge quel filo d'oro
che tesse le ali della tua poesia.
Piene di fremiti e di emozioni,
le tue parole si posano
come un fiore
su ricordi bagnati di lacrime.
Fabrizio Ferrari
Valeria Filippo
La matta sono io
Ho sentito parlare di me...
quando ero troppo impegnata
a guardare la gente,
a scrivere dell'amore
e del mondo che sognavo.
Di me che spezzo catene d'odio
e lancio ghirlande di fiori.
Ho sentito dire di me
cose che neppur io,
che sono matta,
potevo immaginare.
La matta che scrive...
la matta che ama
anche se non corrisposta
e che dona carezze
a chi mai le volge
un solo sguardo.
La matta sono io...
quella che continua a scrivere d'AMORE.
Francesca Ghiribelli
E se la tua morte fosse stata mia
In questa lanterna di te
affidata alla notte
lugubre fiamma mi inquieta
e fra le parole non trovo intesa.
Parlo al tuo ritratto
e la promessa di ritrovarti
diventa pianto.
E se i miei capelli fossero coltre di nebbia
avrei inventato sprazzi di sole
per immaginarti rinata tra i fili derba del prato.
E se il mio pensiero fosse acqua
ogni giorno questa terra avrebbe pioggia
senza fonte di nubi.
E se mendico fosse stato il mio amore
avrei errato su strade dimenticate dal mondo
per amarti e ritrovarti in ogni angolo del tempo.
E se potessi riaverti qui con me
venderei la goccia del sangue pi puro
per riscattare la tua anima dal peccato
di avermi amato.
Ora non posso far altro
che rivelarti lunica via
che mi condurrebbe a te,
cos non avrei vissuto invano
se la mia vita fosse stata tua
e se la tua morte fosse stata mia
Maria Imbrogno
La mia anima
come uno scrigno dimenticato
trabocca di tesori
a cui la tua notte non offre raggio.
E vorrei
almeno
i tuoi occhi nei miei occhi
quando
e pietre e distanze
ti squarciano la mente.
Valentina Imperiu
A mia madre
Tronchi stanchi i miei pensieri
marciscono nell'acqua torbida di ricordi confusi,
intermittenti come la ragione che mi abbandona.
Una donna mi fissa dallo specchio.
malvagia
e la paura mi cola tra le gambe.
I dottori mi stordiscono di fulmini e sonno.
L'inferno trabocca di demoni vestiti di bianco
e di corridoi larghi,
affollati di urla.
Stringo al petto la mia bambola e la cullo,
assomiglia a mia figlia,
e si fa abbracciare.
Caterina Izzo
A mia madre
E voglio ricordare il riso verde
degli occhi
e la voce severa,
voglio conservare il contorno
del portamento altero
e la filigrana doro dei tuoi rari sorrisi
perci,
vai via nel buio
di fragili ossari
e non mi donare occhi appannati
e dita disarticolate e deboli
vai via nel deserto spento
della tua solitudine
e non mi chiamare figlia
perch non posso pi averti.
Michele Izzo
Il bacio di Morfeo
Il fragore assordante del silenzio
morde il mio orecchio in attesa.
Naufrago in un mare dillusioni
cavalco londa che guizza
in vortici di nuvole spumose
un soffio di schiuma come un abbraccio
cela il volto argento della luna
e una raffica di vento mi trascina via
in un sogno qualunque.
Fradicio di soporifere gocce di veleno
appaio immoto
eccetto per un respiro calmo
effimero delirio onirico
di un equilibrio vulnerabile
che di tanto in tanto
irrompe in un battito di ciglia.
Indosso il solito abito da folle
mentre a mani nude seziono la scorza
che mi sigilla lanima
eppure nemmeno sanguino
arido come un deserto.
Ma inatteso sboccia dalle labbra assopite
tenero come un bisbiglio
leco canoro di una poesia
e rime furiose sgorgano
dalle nebbie notturne
a baciare ogni angolo desistenza.
Alda nel cuore 2016
68
Antonella Jacoli
Studio n.1
Lassassinio della poesia
il massacro dei talenti
cadavere arpionato alla gru
che guarda in basso
lo svaporare del porto.
Cola sangue dalle crepe
al talamo sociale
per il labbro scorciato
per le celle mai svuotate
donirico.
Lassassinio dellumanit
il massacro dei valenti
fantasma convocato a cena
che guarda in alto
il risalire dei voli.
Ada Jacono
Come i girasoli
Risate, pianti, canti
silenzi, indiscutibili silenzi
come foglie sbatacchiate
da impetuoso turbine
stanno menti annebbiate.
Inatteso sgomento
pervade il cervello.
Raffiche nere, lampi di luce
turban la quiete.
L'Inconscio addormentato
con flash del vissuto.
Fisso lo sguardo sullinfinito
in un vuoto che non ha fine.
Ricerca di interrogativi
senza risposte.
Il nulla
sospeso in un etere di malinconia.
Calma sinergetica
lascia i capi chini come al tramonto i girasoli.
Francesca Lacalamita
La guerra della vita
Sei sola al mondo, che ti piaccia o no.
Sola e basta.
Non provare dolore.
Se lo senti,
fattelo passare.
Non c' bisogno di piangere.
Se le lacrime scorrono sul tuo volto,
fino ad arrivare in gola,
asciugatele.
la guerra della vita e bisogna combatterla,
da qualunque postazione,
perch la vittoria
la sopravvivenza.
Daniela Lazzeri
Buio nell'anima
E sceso il silenzio
il vento piega le sue ali,
il sole timido si cela dietro grigie nubi
e stelle stanche ormai non brillano pi.
Petali neri navigano sull'onda in tempesta
come barche senza pi vela.
Spenti sogni si inabissano,
faro spento mi ritrovo alla deriva,
luce dispersa nel profondo buio,
lamento che solo il mare sa ascoltare.
Odo l'amaro respiro di un pianto,
fuori del tempo pensieri,
che nascono e muoiono nell'arco di un istante.
Resto qui in balia del tempo tra ricordi e malinconie
e voli di gabbiani.
Sabbia e onda impastano l'anima,
tra alga e scoglio affoga con l'urlo del tuo sentire
la mia follia,
che sfuma con i miei deliri tra nebbie
e profondi dolori.
Alessandra Leonardi
Sterile
Passavo giorni a scrivere
e notti a disegnare mondi lontanissimi,
amori e dolori,
tempo infranto e sogni a colori.
Ora sono come
fontana chiusa
non esce acqua.
Come terra sterile
non cresce erba.
Come radio spenta
non sgorga musica.
Unanima rotta:
non nasce nulla.
Rosella Lubrano
A Valentina
Una lacrima
scende furtiva
mentre il tempo
si fermato
nei tuoi occhi,
nulla ti turba,
nulla traspare
nel tuo sguardo tremante.
Ah, come scandagliar vorrei
l'anima tua,
carpire le sensazioni
di un presente assente,
mondo vacuo,
chiuso in una mente
ovattata,
in piramidi di emozioni sopite,
nell' imperturbabile vuoto
dell'essere!
E non reagisci,
imbrigliata
nei fiorami arrugginiti
della tua anima,
sbriciolando la tua solitudine
in sbiadite illusioni,
crisalide impazzita
sotto un cielo
che non vivi pi.
Loriana Lucciarini
La mia vita da ostrica
Tutta la mia anima l
racchiusa
protetta dal guscio di unostrica.
Oltre quel guscio,
che mi isola dal mondo,
tutto arriva cheto
suoni, rumori,
rabbia, paura,
tutto pare afono, distante, lontano
Milludo cos di proteggermi
e di farmi meno male,
eppure tutto penetra e, inesorabilmente, arriva.
La vita mavvinghia e mi travolge
lanima assorbe lintero universo
i palpiti, le lacrime, le gioie, i dolori
e, tra spasmi di vita e pianto,
vivo e mi trasformo
imparo e maccresco
e muto la mia anima in superba perla
nuova esistenza di luce bianca e opalescente.
Daniela Lupi
Anima tormentata
La tua carezza sembra
un movimento spasmodico
di anima in tormento,
i tuoi pensieri si nutrono dillusioni
lasciando il vuoto nella reale vita.
Soffri in tacere
e ti nascondi dentro larmadio,
pensando che cos
gli scheletri svaniranno.
Tormento nel petto
con il cuore che muore dentro,
i pensieri scomposti
ancora per poco nascosti.
La prigionia non materiale
ma qualcosa che io non posso cancellare
dai tuoi pensieri.
Wanda Mandola
Ossessione
Tutto si accavalla nella mia testa,
ossessivamente, ed i giorni sono
tutti bui e tristi!
Ricordo, vagamente, la mia vita
straziata dal male di vivere.
Ragnatele nell'anima e nel cuore,
mi avvolgono e mi trattengono...
mentre fuggirei lontano, lontano...
ma in quale realt rifugiarmi?
Come gabbiano spiegherei le ali
per librarmi nell'azzurro, ma punti
neri ed ossessivi, nel cielo, mi
spaventano, mi fagocitano e
resto ancorato nel mio angolo
tenebroso!
Ricordo un po' del mio ieri, ma mi
crogiolo nell'oggi... fatto di nulla,
proprio come sar il mio domani!
Solo... tante pilloline colorate...
rallegrano i miei occhi e non certo
il mio essere!
Fiore secco e appassito, resto
immobile! Fisso, con ossessione,
il buco... freddo, dove, pioggia,
silenzio e schiamazzo riempiono
i miei spazi e mi sommergono!
Spero in un raggio di sole che, possa
all'improvviso, illuminare il mio
cuore e donarmi un sorriso!
Alda nel cuore 2016
80
Maura Mantellino
Un passato dimenticato
Il canto del corvo,
rassegnato e triste,
il fruscio delle fronde,
malinconicamente appassionato
ti accompagna nei silenzi.
Il tuo respiro
verso lalto sale,
dove i compassi delluomo
non valgono pi,
e si ignora ogni accadimento.
Nella tortuosa forza
di un ricordo ormai cancellato,
un respiro si espande
in momenti dolorosi
e suggestive divisioni.
Presenza dura, sofferta,
apparentemente fortuita,
strappata come perle
ad un fondo marino frugale ed avaro.
Pazzia e disperazione
di un passato dimenticato
si abbracciano.
Giovanni Marlo
Roberto Marzano
Lanimale che ho in testa
L'animale che ho in testa bussa forte, mi scrolla
mi fa strane proposte, mi molesta i pensieri
con visioni indecenti, tremolanti istantanee
si contorce nei gangli, ne fa scempio, sfracella
crude crune divelte da un immane fracasso
sfonda a pugni i miei freni, s'accapiglia a grovigli
di serpenti ingrippati sotto piogge di fischi
e di fiaschi sfiatati che disfano e sfanno
il tormento incessante di chi si raccomanda
di ben spegner la luce e di tirar la catena
tesa al collo di schiavi prostrati in ginocchio
che allo specchio non danno nessun peso n tregua
porgon proni la guancia agli schiaffi a capriccio
di signore indignate dalle unghie affilate
lascian graffi di smalto, bende nere sugli occhi
da veder sar poco se non schizzi di spilli
e sudore rappreso, molto poco sul serio.
Fulvia Massardo
Male perverso
Persa nella tua gora, profonda e nera,
di te sentivi solo la pochezza.
In cuor tuo lamara colpa
daver trasmesso ai lombi tuoi
pari, triste abulia, male del cuore.
Il buio, tuo signore, tavvolgeva a spira.
Brancolando in te, invocavi
quello che pi con te non era
Solo pace voleviora!
Per lanimo greve, la chimica narcosi
e quando chiudesti gli occhi
Atropo, pietosa, il filo tuo recise.
Elisabetta Mattioli
Gabbia
Una stanza bianca
i lenzuoli candidi
latmosfera irreale
figure sconosciute
accanto al tuo corpo
gli occhi sono lontani
(forse, in apparenza)
le mani si muovono
la tua rosea bocca
intona una canzone
penetra le mie orecchie
scivola leggera (si)
in ogni cellula
entro nel tuo mondo
non conosciuto (sempre)
da un camicie bianco
e amato (infinito)
trasmette alla mia anima
unita in un nodo
profumato con il sale.
Ora, vedo una finestra
sei volato lontano
verso il mare (amato).
Sei libero (ormai)
le finestre dacciaio
hanno aperto la gabbia.
Sergio Melchiorre
Ho paura di essere felice
Ho paura di perdermi
nell'immensit
dell'azzurro dei tuoi occhi.
Ho paura di rimanere
imbrigliato fra le tue ciglia.
Di rimanere aggrappato
alle ciocche
dei tuoi lunghi capelli.
Ho paura di scavalcare
quel muro che mi sono
costruito attorno
per proteggermi
dagli abbandoni.
Ho paura
di essere felice.
Maria Micelli
Il sogno mio
Appresso porto i miei ricordi
altro non so e non posso fare...
Sono rilegata qui a pensare
e ripensare.
I miei arti restano inermi
la faccia sporca
dal sangue rappreso
di una vecchia ferita
che fatica a guarire.
I miei occhi troppo stanchi intravedono appena una
tenue luce dalla piccola finestrella
e l che aggrappo i sogni miei
l sono libera di volare
libera di andare.
Vorrei urlare
ma la voce mia rimane in gola
e se provo a muovermi
le mie povere ossa non ubbidiscono al mio
comando.
C' chi dice che pazzia non capire nulla... essere
fuori dal mondo
ma io so che pazzia questo,
voler vivere, ridere, camminare,
gridare, amare,
dare e ricevere un bacio senza far male.
La carne, l'anima, il cuor mio
se non possono e non potranno gridare
vorrebbero almeno saper e voler vivere, amare, ed
essere amati.
Alda nel cuore 2016
87
Cesare Moceo
L'irredimibilit della societ
Con l'anima effusa
dentro l'essenzialit
di silenzi divorati
come fossero
pane giornaliero
ho portato senza vergogna
i calzoni rammendati
con le toppe della dignit.
Ora
in quest'oggi
in cui possibile il tutto
e il suo contrario
vivo immerso
nel fascino della trasgressione
vestita di disperazione
ad accettare l'imposizione
d'atteggiamenti irritanti
di menti d'alto ceto
che puzzano di muffa
pesanti da sopportare.
E mi accorgo
che la schiera dei veri uomini
si va assottigliando.
Marco Morandi
Oltraggio alla vita
Nel restar fredda
lingiuria della lama
lacera ancor di pi
il gesto fatto.
Mirar vicina meta
spinge ragioni tese
a dubitar, incredule,
del gesto fatto...
ed affrontare il resto
non chiede forza,
ma sol distanza
da quel che diede vita.
Disperdo lio
in acqua ferma e calda
lasciando debiti e doveri,
colori e musica.
...Ora il tremar
infrange il nero oscuro
e lultima ragion
disperde il mio sapere.
Graffio quellultimo respiro
per afferrarmi ancora
a ci che il nulla
mi toglier per sempre.
Gli occhi son spenti
ad osservar lerrore
di chi, peccando di coraggio,
coraggio pi non ha.
Graziella Mussino
Crisalide
Crisalide immobile
senza emozioni apparenti
corpo soffocato in un
guscio privo di vita
cuore vivo e pulsante
incapace di aprire un varco
per vedere il cielo
per sentire il calore del sole
per esprimere parole d'amore.
Solitudine inesplorata e
angosciante, mutismo
assoluto, impotente ad
esprimere l'amore che
sgorga dal cuore e
che rimane
oscuro e
nascosto come
un forziere intatto.
Domenico Nenna
E solo un gioco
Mai mi vergogner delle mie lacrime,
dei sentimenti, del vecchio cuore,
sapr piangere il mio essere
davanti a lumana disperazione.
Ogni giorno sortir la mia vita
in questo gioco che non d scampo,
la spada della follia affiler
senza usarla contro il prossimo.
In ogni alba, c la mia ora...
terre fertili in me vedr,
meritata distesa mi apparir
se il mio male sapr sfidare.
Via il potere e il grande orgoglio
sorga laurora tutto intorno,
sboccia ora in questa distesa di pace
la vicinanza con chi non c pi.
Daniele Neri
Il silenzio
Il silenzio
mi prese per mano con forza.
Cal il buio sui miei pensieri
e capii di non
potergli sfuggire.
Non serv
urlare senza voce,
soffrire senza dolore fisico,
piangere senza lacrime.
Il silenzio
mi offese,
mi prese,
mi strinse,
mi port in una
strana citt.
Nella notte silenziosa
illuminata a stento da
un quarto di luna ambiguo,
muta era la strada e
nuda rimase la mia mente,
prigioniera di un tragico
corpo silente.
Vattene Silenzio,
lasciami urlare,
libera le mie mani,
non stringer le mie corde,
lascia che ritorni a vedere il sole.
Giorgio Ombrini
Il pastore Lollo
Avevo sei anni, rimembro bene il pastore Lollo;
era mite, ma di s non aveva un gran controllo.
Di bella presenza,alto, credo avesse venti anni
tutti i d passava dai Botriali, il podere dei nonni.
Disponeva d'un caratter inibito ma scanzonato;
non amava impegni, ma s'avvertiva beneamato.
Voleva disporre di diversi amici e sentirsi libero
ma nessuno lo stimava, per tutti era il bischero.
Non gestiva bene il denaro, ma non era scemo,
considerava il cielo il tetto vero,quello supremo,
se portava un vestito quasi nuovo era contento
per farsi notar dalle gente camminava a rilento!
Con occhi trasognati sembrava spiccare il volo
sentendosi elevato da terra, aleggiava da solo!
Se era fra gli alberi avvertiva vibrazioni ardenti;
accettava gli sberleffi come graditi complimenti.
Credo soffrisse di disagi psichici, ma sorrideva
contento, sovente la sua anima di gioia ardeva.
Gli mancava di un po' di autostima, non penso
che nella sua mente ci fosse tramestio intenso.
L'irritava l'indifferenza, per lui era vera crudelt,
non voleva esser considerato una totale nullit!
Talor era manipolato, bastavano pochi dolciumi,
confessava furti, parlando fluente quanto i fiumi.
Rivelava le ruberie dei suoi poco onesti parenti:
nonna ha intuito il perch dei cali degli armenti!
Penso che per noi sia un'utopia la stabil felicit;
forse per lui, pur disabile, era di facile attuabilit.
Alda nel cuore 2016
93
Stefania Onidi
La pazza
La chiamano la pazza
del balcone,
la mezza nuda con la coda di cavallo,
quella che si ciba di sale e fango,
pesta i piedi
e mangia laria durante il suo canto vocalicoconsonantico intraducibile balbuzie
del sangue.
Violata, sempre aperta, chiunque entrato in lei.
bellissima.
Non in s, non lo mai
forse per questo sfonda la vita e ride.
Sprofonda lenta nel suo paradiso.
Emilia Pacelli
Filastrocca degli Umani Diversamente Uguali
Siamo tutti accomunati da un'unica e immensamente grande umanit
diversa:
Il neonato che urla tutta la sua sorpresa di essere venuto al mondo
Il bambino che sogna da grande di volerlo guarire
L'adolescente che lo contesta per imparare a capirlo
L'adulto che si sente diverso per non saperlo comprendere
L'anziano che si fa bianco per donargli i suoi colori
Lo spazzino che fa fatica a mantenerlo pulito
Lo scienziato che ogni giorno rinnova la sua scommessa diversa
Il pittore che lo dipinge come mai nessuno lo vede
La maestra che ha il compito di farvi sbocciare tante umanit bambine
Lo straniero che in cuor suo pensa sempre alla sua terra
Il malato di cancro che ogni minuto vince il suo minuto in pi
Il disabile che sempre, senz'altro, abile a qualcos'altro
Il senza nulla che ha dimenticato anche tutte le parole, i suoni, i colori.
Ma in definitiva c' sempre un qualcosa che pu farci sentire compresi
e bisogna solo avere la fortuna d'incontrarlo in giro per il tondo.
Laura Paita
Sento
Sono incerta, un tormento,
sento, penso, ripenso,
fermo unimmagine, il tempo,
rotolo in un sentimento,
nella parola che mi vibra dentro.
La dipingo su un foglio,
mi rimbalza al centro
della testa, del cuore, del turbamento
con un ritmo ossessivo,
estenuante e lento.
Con un cenno di assenso
mi riprendo il dissenso,
che era mio, che ora dentro
finalmente lo sento
e lo spargo nel vento.
Antonio Palladino
Sassi
Uno sciabordio continuo
tra languide acque e sentieri di pietra,
come sassi ci levighiamo
per conoscersi a fondo
tra sillabe e dolcezza.
La malinconia sempre in agguato,
la lettura come libert
distilliamo pensieri
traghettiamo parole
parole che spesso sono scoglio
testimoni e non protagonisti
come fili derba sogniamo il sole.
Rampicanti pensieri
come edera i nostri aneliti
luce e oscurit al nostro fianco
in viaggio verso terre colorate e calorose
irte di fantasmi e rupi
come spugne
assorbiamo sensazioni
tra infinite odissee
come quelle dei poeti.
Simonetta Pancotti
Il limite
Limiti per ciascuno
indesiderabili per tutti.
Limiti comodi
su cui defecare irresponsabilit false.
Limiti inaccettabili
con cui disfarsi oppure elevarsi.
Il limite
una realt universale.
Nessuno escluso
tutti compresi.
Ma di ci
il vero limite
l'ignorare
lo stesso in s
senza menzogna
senza ricatto
senza vendetta
senza facile e dannoso narcisismo.
Ti accarezzo
guardandoti con rispetto.
Ti cammino accanto
ascoltando un vuoto reale.
Ti riconosco
nel mio procedere ignoto
incredibilmente di me a me stessa.
Lorena Paris
Nadia Pascucci
Ignoto viaggio
Siamo foglie accartocciate
spinte dalla furia del vento,
macchie su di un foglio bianco,
Viandanti lenti e stanchi nel viaggio della vita
Senza cartine, a inventarci la strada,
le vie da imboccare, le colline da scalare,
con l'affanno di salite e roboanti discese.
In cammino sempre verso l'ignoto
senza mai voltarci, a godere la libert,
ammirare panorami con scalpitanti emozioni.
Lenti e stanchi con pesante fardello sulle spalle
e ricordi ben stretti sul cuore.
Infiniti, immortali, involucri a perdere...
Francesca Pillitu
Poesia
Com' bello sussurrarti la vita
tra le arse zolle
rosa
tra le grida dei rovi.
Sei dono
sei sale sulle ferite
strappate
brandelli di vesti i miei peccati.
Sei aria
gemma sugli anelli di fumo
realt distorta
fra crudeli spire.
E sei terra
amante
del seme d'amore mai sazia
gravido
germoglio
della mia salvezza.
Esperia Piluso
Diversi da loro
Fummo
di ataviche illusioni
figli,
anatemi
di misere speranze,
preludi
di paralleli immaginari.
Fummo
di stanze oscure
prigionieri,
ostaggi
di ghetti immondi,
deliri
di richiami ultraterreni.
Fummo
di ricordi cancellati,
di affetti deprivati,
deserti sconsacrati
per coloro che furon presi
dallinsensata boria
di somigliare a Dio.
Liana Pintea
L'urlo della pioggia
Tu non lo sai che una notte
quando tutti dormivano
sono scappata come un ricordo
sotto la porta della stanza
che nascondeva l'urlo della pioggia
cresciuta nel cuore come una selvaggia.
Ho camminato inciampando nel buio
come un vento primaverile
dopo una grande tempesta
senza capire l'odore dell'erba fresca
coperta di un fango denso
che scivolava fra le mie mani.
Era molto freddo
ed ogni ombra nascondeva
mostri che cercavano di prendermi
mi volavano sopra la testa
mi tiravano i capelli
facevano dei rumori strani
e mi mordevano i piedi.
Tu non lo sai
che una notte
quando tutti dormivano
sono scappata
come un ricordo
sotto la porta della mia stanza...
Cecilia Piras
Che ha fatto di male una rosa?
Cerchi concentrici, cerchi confusi,
cerchi di malinconia
cerchio senza via d'uscita
domanda incessante:
che ha fatto di male un fiore
per vivere un giorno soltanto,
che ha fatto di male una rosa
perch a nessuno importi
della sua vita spezzata?
Che ha fatto di male un fiore
perch una mano crudele
lo strappi e lo butti via dove non c' luce,
dove non ce' ricordo?
Sono pochi quelli come noi,
che ne sentono nel cuore
tutta la ferita, l'immensa tristezza
della rosa, del fiore calpestato.
Quelli come noi vivono in bolle di pensieri
ritornelli persecutori come cerchi impertinenti
di parole che catturano il senso
di tutte le canzoni malinconiche.
Quelli come noi non dimenticano mai
di chiedere con grande dolore:
che ha fatto di male una rosa?
Daniela Pireddu
Rosa
Coltivi rose
dentro al silenzio
del tuo giardino,
fai sbocciare pensieri
di cui solo tu senti il profumo:
ti guardano gli altri
ma non vedono quello che
porti nel cuore,
non sanno capire
i fiori che disegni nell'aria,
non sanno vedere con i tuoi occhi.
E tu cammini,
solo,
sulla tua strada:
hai imparato che mai una lacrima
vive nella solitudine,
ci sar sempre una goccia di pioggia
a scivolarle accanto e a farle compagnia.
Monica Poletti
Le parole del mio cuore
Nel silenzio di una stanza
ascolto
le parole del mio cuore
raccontano di paure
e gridano per uscire.
Ed ecco riecheggiar dentro di me
ricordi di vita passata!
Quasi a volerli rivivere,
per la sofferenza che provoca
tenerli
chiusi dentro di me.
Disgusto e timore
scandiscono i rintocchi dei miei palpiti.
Sono pazza!
Ahim lo so
Ma non credo vi sia malattia
pi sana della pazzia,
poich sapendo cosa mi accade
non trovo rimedio
al mio dolore.
N cure per poter placare
il rancore e la rabbia che sento
nelle parole del mio cuore.
Alda nel cuore 2016
107
Rosy Pozzi
Ridi e vivi
Avanzi
persa fra incessanti sorrisi
gesticoli in passi tremolanti
recitando parole al vento.
Nella tua mente scorre acqua impetuosa
che lava via passioni e ricordi
facendo vagare una vita nel vuoto.
Cancellata
ogni traccia daffetto,
lenti uguali e vuoti scorrono i giorni
fra gesti e azioni istintive
che in te indifesa creatura
nulla pi fan rammentare
delle vissute trascorse emozioni.
Vuoti che nulla pi del passato
il pensiero rammenta
acqua incessante tutto in te spazza via.
Cosa mai avrai fatto di tanto crudele
per azzerarti la vita prima ancor della morte?
Vita privata didentit e daffetto ma tu ci sei,
ti stringo in un abbraccio affettuoso
- e ridi... costantemente avanzi sorridi e vivi...
Vivi inconsapevole nella bambagia delle fantasie -.
Michele Prenna
TSO
Pare un mucchio di stracci
gettato in un angolo
della stanza con altri
consegnati al muro.
Non persona per tanti
inseguiti dallo sguardo
penetrante degli occhi
spalancati in un urlo.
Il corpo elettrico trema
catatonico muove i passi
nella prigione medica.
Eppure la voce stupenda
a tratti al cielo alza canti
colmi di sogni di vita.
Luciana Raggi
Azioniparole
Azioniparole
liberate da un ingorgo emotivo
si consumano
si agitano
sintrecciano.
Inquiete
incidono la scorza.
Allo scoperto
prendono nuova vita.
Marcano il territorio
smaterializzano dubbi
respirano.
Non sanno
dove andranno
a riposare.
Seguono
misteriose geografie
dellanima
si disperdono.
Viaggiano.
Vivono.
Giovanna Rispoli
La poesia matta
Come pu una come me
scrivere poesie,
sono
matta
io!
Io Sono
in Manicomio
e nel manicomio non ci possono essere
persone sensibili come i poeti:
fanciulli dal cuore libero;
cosa potrei saperne
del cuore di una madre che piange
il proprio ventre perduto
o della vita stroncata di un giovane albero
per mano di una bomba
e provare dolore per essi?
Io
sono
matta.
E come farei a raccontarvi
di farfalle che vibrano nel cuore
perch hanno sfiorato lAmore.
Cosa ne potrei sapere dellAmore
io!
QuellAmore
che viene come uragano
e ti devasta il cuore
riempiendolo di benevole diavolerie
e arcobaleni fatati,
cos forte, da portati al manicomio!
Beh
Io sono
quel
folle uragano.
Carlo Romano
Annebbiata
Mi guardo attorno
Non sono sicura se giorno
Oppure notte
Se sono desta, oppure dormo,
So soltanto che in me germina
Un esorbitante smarrimento.
Nella testa ho un banco di nebbia
Una strana confusione da far spavento.
Dio del cielo luminoso dove sono?
Perch sono qui
In questo letto di dolori e laceranti lamenti?
Perch sono qui
Tra questi squallidi lenzuoli avvilenti?
Macchiati di sangue e sudore
Logorati barbaramente
Da ignobili e snaturate umiliazioni
Che nel profondo distruggono e alterano
Perfino ai sani l'idoneit mentale.
Stranezze del creato
Anche lamato sole non di casa
In questo luogo delirante, dannato e poco sacro
Sguarnito di carezze e di sostanza
Nelle corsie c tanta intemperanza,
Ipocrisia totale, monnezza, incostanza,
Ampio odore di muffa,
di orina nauseante.
In questa infelice stanza
Il tempo non vola via
Il nulla rimpicciolisce e soffoca la vita
Viene meno perfino lilluminata poesia,
Quando carente, spento
Lo sguardo dellumana cortesia.
Teresa Romeo
Poesia al gusto di caff
Sole che riscaldi lultimo attimo di Gennaio.
Baciata dai raggi
sorseggio il mio caff in veranda.
Coperte le spalle con lo scialle blu,
mi abbraccia il ricordo di mia nonna.
Assorta tra i pensieri
un passero solitario si poggia alla ringhiera
cinguettando il suo canto.
Sul tavolino
un libro con su il viso di Alda mi parla:
Scrivi di me!
Timidamente risposi: No cara amica poeta, non
posso!
Tu sei il sole ed io solo un piccolo raggio.
Zefiro sfoglia pagine di vissuta poesia.
Mi sussurra la voce di Alda:
Stappa per me del buon vino
e ogni goccia di vino rosso sangue del poeta.
Un messaggio dentro una bottiglia
giunge con le onde del mare di fronte:
Costruisci altari perch camminino su di te
poeta come su dei grandi tappeti.
Avvicinati Alda
sorseggia il mio caff
mentre con umilt
scrivo il tuo nome su questa pagina bianca
che diventa poesia.
Il caff con te
sa di eterno canto
oh dolce madre della tua e mia follia.
Silvana Rossellini
Pazzia
Indugio nei meandri della follia.
Come una lucciola senza ali, a spasso, nel canneto
piegato dal vento.
Mi sento come un sentiero senza terra, in bilico,
su un campanile coperto da un manto.
Sono un precipizio, accoccolato sopra un soffice
canto,
mi sento un fiore reciso nelle sue radici, cupo,
come un pianto.
Sono una colonna che sostiene una piuma
o un braccio che avanza dentro una cruna,
come una lucciola senza ali proseguo pensierosa
nel deserto del mio fianco,
come una lucciola senza ali sospingo
le mie membra tra le fauci di un sasso,
mentre mi abbasso a raccogliere un passo.
Michela Ruggiero
Cos ti tengo
Sul palmo di una mano.
Con laltra
ti accarezzo.
Separo la tua essenza
dagli attacchi della scienza.
Difendo il tuo pensiero
da chi non pu capire.
Proteggo il nostro amore
da chi lo vuol colpire.
Un passo dietro te
Sempre.
Un pas de deux
in cui, uno si muove libero,
laltro di conseguenza.
Le conseguenze dellamore.
Caterina Russotti
Crisalide
Solitaria nel cuor della terra,
abbraccio il cuscino
mentre il freddo della notte avvolge il mio corpo
e la luce fioca della luna accarezza il mio viso.
Io crisalide avvolta nella seta dell'anima
...attendo la metamorfosi.
Apro gli occhi e sogno...
Sogno di poter volare alto.
E tra un sospiro ed un battito di ali
...sogno di riempire i miei vuoti e colorare la vita.
Sogno un cielo stellato e un prato fiorito
dove le lucciole cantano inni d'amore
capaci di illuminare il mio cuore.
Io Crisalide,
anima di cristallo in cerca di vitalit attendo...
Attendo una...
anche solo una mano tesa che bussi alla mia porta.
E non mi sorprender
...se stiamo morendo tutti di solitudine.
Rosetta Sacchi
Il tuo mondo diverso
Due pietre accese nel buio,
i tuoi occhi avvinghiati alla paura.
Inventi nuovi ruoli e raffiguri
nella tua mente scene,
teatro di tragedie e di follia.
Una vita parallela vivi
vivace esuberante
sbriciolando nel vuoto
i tuoi silenzi intrappolati
nella folla tra chi non sente.
Altra assenza da te,
altro tramonto dove anneghi,
via dal nido dipocrisie,
via da chi giudica ogni fuga
oltre la fantasia oltre i sogni
oltre la smania dogni promessa.
Hanno chiamato pazzia il dialogo sommesso
che ad ogni ora bisbigli con te stesso,
hanno chiamato pazzia
i tuoi disegni affidati al vento.
Dicevi, le farfalle si posano ancora sui fiori,
tornano sempre, ad ogni Primavera.
Paola Sansica
Maschera
Tu,
attorno a te
tanta paura,
urla,
sei solo,
incompreso
in mille equivoci.
Segui
le tue voci,
trasportato dalla follia
che ti traveste
di normalit
e m'inganna.
Maria Santoro
Alda e la Clinica dellabbandono
Notti tormentate dal fruscio
di fantasmi, emaciati ed evanescenti.
Accompagnati da sembianze umane
canute e bianche.
Avvolte nella melma
e racchiuse nei loro sarcofaghi dorati.
Anime maltrattate dagli armigeri bluffatori,
che brandivano con veemenza
gli arnesi di tortura:
scudisci, corregge, manganelli, elettrodi.
Castronaggini, per purificarci
dai demoni infernali.
Disperazione e morte
per noi, dichiarati: malati mentali.
Simili alle Cariatidi per sostenere
la Clinica della disperazione.
Lanima e il corpo in castimonia,
ma la mente partoriva,
amanti incandescenti e
premurosi spasimanti.
Parlavo col vento del mio vuoto damore
e alle onde del mare del mio grande dolore.
Parlavo alle stelle del buio dellanima
e alla poesia del mio cuore infranto.
Quando i demoni facinorosi
farneticavano sul mio intelletto,
il mio Angelo custode mi copriva col suo petto.
Bianchi cavalli alati, chiazzati di rosso.
Lodio, come lamore
si racconta e si dimostra.
Alda nel cuore 2016
121
- dedicata ad Emma -
Maria Scivoletto
Poesia
Scrivo qualche poesia sulla vita mia,
la passione per il canto... porta pianto.
Una voce come tante... nulla di particolare
uno sfogo da talento naturale.
Con la rima o senza
...degli altri non trovo la pazienza.
Un peccato... originale... poesia,
io ti cerco... ti trovo... scappo via.
Poi ritorno, LA MIA MUSA,
lei mi aspetta... senza fretta.
Poesia... tu ci sei... porta Amore
nella vita mia!
Nadja-Florence Siene
Pour Alda
La horde de chiens est lche,
la citadelle encercle
et les fous lier lchement
billonns ...
Moi? Jamais !
Ils n'ont pas su me classer me dompter,
mes feuillets incompris, brler,
trop sourds, trop bents qu'ils taient,
marchant au pas, prfrant les tambours
et le glas glaant des tranches !
Moi? Toujours
de ma folie de la vie,
hors du temps, dans le vent,
je chanterai l'Amour et ses refrains,
enfanterai la Posie, mon enfant,
et des murs bats de mon foyer
tapisserai les ailes de mes crits,
ne les remerciant jamais assez
d'avoir diagnostiqu - j'en ris mes "ombres de la pense" !
Moi infinie je vis ...
et de leur prison ?
j'en suis sortie ...
Per Alda
L'orda dei cani si scatena,/la cittadella accerchiata/ed i pazzi da
legare/imbavagliati..../Io? Mai!
Non sono riusciti a classificarmi, addomesticarmi./I miei fogli incompresi,
da bruciare,/troppo sordi, troppo stupidi erano,/marcianti al passo,
hanno preferito i tamburi/ed il suono agghiacciante delle trincee.
Io? Sempre!/Della mia pazzia della vita ,/fuori tempo, nel vento,/Io
canter l'Amore e i suoi ritornelli,
/partorir la Poesia, mia figlia,/e sulle pareti beate di casa mia
/tappezzer le ali dei miei scritti,
/e non le ringrazier mai abbastanza/di aver diagnosticato - ne rido -/le
mie "ombre del pensiero"!
Io infinita vivo .../e delle loro prigioni?/Ne sono uscita....
Tradotta da Emanuela De Marchi
Francesca Signori
A zia Laura
Una delle prime malate riconosciute di Alzheimer in Italia 25 anni fa,
donna bellissima e brillante!
Passammo invisibili
agli occhi dei miopi,
gli inverni dentro
solitari e muti
di noncuranza bugiarda,
nella vastit di un vuoto
senza narrazione.
Dentro sguardi
ricolmi d'acqua
navigammo ancor
pietosamente...
tra barlumi vaghi
cullati dai fantasmi
nascosti in buchi neri
e dai nostri gesti
operosi ed insensati
a rimboccar i ricordi
in sudari di storie antiche.
Emilia Simonetti
Sorda routine ...
Sento addosso un freddo violento
come se il gelo, volesse scarnificarmi...
lassenza , la condanna,
il silenzio, la risposta.
Passano i giorni... consumati
dalla monotonia di una luce uguale
e tentati da un peccato che tarda ad arrivare,
che sfidi le regole infrante da chi ha plagiato
i miei occhi e lanima
con il diritto di essere il padrone.
IL tempo corrode ci che rimane dei sogni,
mentre la vita uccide ci che rimane da vivere.
Lultima volta riuscir a restare.
Marina Sirolla
1954: Io bambina tu donna!
Quel lontano giorno
impresso in me,
io bambina tu donna,
solo cancelli di ferro
a dividerci,
era lo stesso posto
per me scuola collegio,
per te manicomio.
Puntuale passavi
sguardo fisso occhi bassi,
nessun movimento.
Allora pur bambina
pensavo di poter
entrare in quegli occhi,
vedere cosa avresti visto in me.
Avrei aperto tutte le finestre
per fare entrare aria e luce,
spazzare ogni briciola
di polvere che oscurava la tua mente.
Aspettavi chi! Qualcuno qualcosa
pazza di che di cosa!
Solo tristezza e tanta solitudine
come la mia pari la tua!
Savina Speranza
Senza scampo
Attingo alla memoria disossata
Della mia infanzia
Ritrovo una famiglia dissacrata
Senza matrimonio, n intesa
Schiaffi, schiamazzi
Coltelli arrugginiti, sedie rotte
Vicini intrusi e forze dellordine
Unambulanza furtiva
Un ricovero coatto
Me la portarono via
Urlavo appena
Di pi non potevo
Avevo pochi anni
La rividi tra letti sprangati e camicie di forza
Piangeva come una bambina
Portatemi a casa diceva
Non lo faccio pi!
Ma la pazzia una serpe traditrice
Che non lascia tregua
Ti ruba la mente
La divora
Senza scampo.
Rita Stanzione
Nessuna bellezza stata incolta
Ho visto il modo in cui
tu sorridevi
seminando croci di parole
sui viali umidi dellalba
s aperta una panetteria
il profumo non so come
era poesia
era forse la tua a lievitare
nel pane
colmo di spighe
e anche dei papaveri
nei tuoi paesaggi
nessuna bellezza stata incolta
nemmeno quella fragile
la pi densa di sospiri.
Viola Tatham
Serpico, il clochard
Una strada portava verso casa
ma quella casa non era pi la tua
quella vita non era pi la stessa.
Uniforme era essere dei loro.
Una strada divent la casa
la bicicletta il tuo solo amore:
la sedia, la lampada, il cassetto
la compagna per cui poter morire.
Una strada riparo nella notte
da sguardi di cartone intolleranti.
Di falsa giustizia e dignit
tuonavano le tue storie stravaganti.
Una strada era la tua vita
ti ha dato, tolto, frenato e mosso.
Ma hai giocato la dura partita
fino in fondo, dentro a un fosso.
Una strada ti ricorder
eroe sdegnato della legalit
divisa lavata troppo tardi
ora sei in pace con la comunit.
Maurizio Trapasso
In silenzio lungo il sentiero delloblio
La mia esistenza deambula senza cessione
il tempo e la vita si mantengono eterni
le parole tentano il silenzio
e mi rassegno ad accettare le mie smanie.
Non ho parole
n sentito
la mia occupazione l'inesorabile dimenticanza
mi preoccupo senza forza per conservarmi vivo,
finisco sradicando l'insensato.
La natura mi comunica il mio soggiorno
anima perturbata segue esausta
il destino prende rappresaglie
senza compassione
n rassicura.
N il giorno
n la notte
provocano un cambiamento monumentale
il sole illumina il mio calvario
e la Luna risplende la mia cattivit.
Marisa Tumicelli
Donna madre di poesia
Labirinto la tua mente
dinquieti pensieri
di ombre confuse
di nebbie ancorate
negati confini a difesa
solo muro di dolore
lunghi giorni senza luce
bagliori senza storia
avvolto di paure
il tuo corpo in veste sacra
a tingersi di buio
dentro aurore benedette
rose amate in fioritura
spine sparse in donazione
le tue mani in desiderio
sulle siepi dei giardini
carezze lievi morbido conforto
ma un canto di poesia
sul tuo stelo nudo e stinto
in vibrante scrittura
corpo luce corpo amore
declinati ardori.
Nives Verzeroli
Cuore
Rivoglio il mio cuore
lo so negli angoli pi bui
dove soffoca
dove le luci sono spente
le stelle non brillano pi
lo prender dolcemente
lo porter ai confini del mondo
riprender forma
e inizier a vivere.
Antonella Vono
Lodore del dolore
Ha l'odore del dolore
questo mio mutamento
e piango
ancora
legata
mani e piedi alla malinconia.
Ma tu che vivi
libero
da ogni cenno
senza aver mai sentito
l'urgenza di scrivere sui tuoi muri
come puoi capire
che la mia sola libert
siede con me
al patibolo della tristezza
e che come unici alleati
a volte
ho un po' d'inchiostro blu
e il bianco muro
della poesia da dipingere?
Elisabetta Zampini
Diario della follia con epilogo
La Pia di notte svegliava tutti.
Apriva la finestra e gridava:
Portatemi via! Portatemi via!
Intanto albeggiava verso il mare
e le onde si facevano chiare.
Gli piaceva disegnare con la matita
bianca sul cartoncino nero:
case, finestre, le persone, la neve.
Poi quando si accorgeva
che era diventato matto
prendeva e andava da solo,
alto comera,
a suonare alla porta dellospedale.
Metteva in ordine i pensieri,
aspettava il cielo limpido,
le foglie nuove.
Si era arrampicato fin lass, sul pino,
allinizio del paese,
e ci ha messo la bandiera.
Sventolava per la
rivoluzione. Era estate.
Cerano tante stelle alla sera.
Poi venne lautunno e
non se ne fece pi nulla.
Comunque sia, delle volte, sentiva ancora
il fischio lungo del treno. Ed era felice.
Alda nel cuore 2016
138
Michela Zanarella
Come una condanna
Non si accorta
la mia pelle
di quante ombre ho addosso.
Mi disobbediscono gli occhi
e vanno a scalciare in silenzio
tra le mie fobie
che fioriscono ovunque
come orrende macchie
di un vivere che non crede alla vita.
Cerco di non toccare la disperazione
ma quando si parla di solitudine
la mia mente si lascia sconvolgere
e affonda le sue radici nella follia.
Ogni pensiero
evapora nella notte
ed sangue che lacrima dallanima
come una condanna
che appartiene agli abissi.
Carlo Zanutto
Puzzo
Puzzo di fumo,
puzzo perch voglio che il mondo mi stia lontano,
puzzo di cibo, di fritto,
puzzo perch il mondo
non mi coinvolga
Puzzo di sigaretta, puzzo di fumo rancido,
puzzo di tutto quello di cui posso puzzare,
di tutto quello che pu lasciarmi
fuori dal mondo
Puzzo nei locali,
puzzo nei bar,
puzzo in chiesa
puzzo sui pullman;
quando mi avvicino la gente va via
perch puzzo, puzzo di sudore,
puzzo di piscio, puzzo di paura
la paura che questo mondo mi trovi,
che questo mondo mi apra le sue porte
Puzzo,
puzzo perch nessuno mi si avvicini
e puzzo sempre di pi perch tanto,
ormai,
solo io
lo posso sentire
Domenica mattina, un uomo sul pullman, ore 7.45
Italo Zingoni
Le diseguaglianze
Non si pongono limiti al senso di misura
se non per un principio dindeterminazione
per cui non dura il rapporto spazio-tempo
di un respiro che si perde nella luce.
Niente in effetti ci permette di vivere
fuori da una rara inconsapevole ragione
che non sia prigione per le nostre menti
assuefatte alle diseguaglianze non conformi.
Non ci possibile una vera conoscenza
della nostra reale posizione in ogni istante
e siamo particelle che passano veloci
da ogni piccola fessura a sfiorarsi appena
come una carezza che la mano accenna
per poi svanire nel nulla, forse attratte
da un immenso vuoto che devono colmare
disfatte alla percezione di qualcosa che non dura
e saremo allora la cura dolce della solitudine
la quantificazione di un mistero che va oltre
ogni parola che diventa verso e che cinganna
per la nostra insolita e rara determinazione.
Grazie ai
142 Autori:
Deleo Cristina
Dellocchio Daniela
Dettori Maria Carmela
Di Caro Valentina
Di Francia Barbara
Di Liberto Maril
Di Vona Rosalba
Distefano Salvina
Don Franca
Eramo Barbara
Esposito Teresa
Fasanaro Maristella
Fasani Pietro Erasmo
Ferrari Fabrizio
Filippo Valeria
Fiore Caterina Silvia
Gallo Anna Maria
Ghiribelli Francesca
Imbrogno Maria
Imperiu Valentina
Izzo Caterina
Izzo Michele
Jacoli Antonella
Jacono Ada
Lacalamita Francesca
Lazzeri Daniela
Leonardi Alessandra
Leonetti Rocco Giuseppe
Lettini Rocco Michele
Lissoni Annoni Marisa
Lubrano Rosella
Lucciarini Loriana
Lupi Daniela
Mandola Wanda
Mantellino Maura
Marlo Giovanni
Marzano Roberto
Massardo Fulvia
Mattioli Elisabetta
Melchiorre Sergio
Micelli Maria
Moceo Cesare
Morandi Marco
Mussino Graziella
Nenna Domenico
Neri Daniele
Ombrini Giorgio
Onidi Stefania
Pacelli Emilia
Paita Laura
Palladino Antonio
Pancotti Simonetta
Paris Lorena
Pascucci Nadia
Pillitu Francesca
Piluso Esperia
Pinna Antonia Anna
Pintea Liana
Piras Cecilia
Pireddu Daniela
Poletti Monica
Pozzi Rosy
Prenna Michele
Raggi Luciana
Rispoli Giovanna
Romano Carlo
Romeo Teresa
Rossellini Silvana
Rossi Francesco (issorf)
Ruggiero Michela
Russotti Caterina
Sacchi Rosetta
Salera Pamela Tea
Sansica Paola
Santoro Maria
Schiano Maria Rosa
Scivoletto Maria
Sessa Piliero Patrizia
Siene Nadja-Florence
Signori Francesca
Simonetti Emilia
Sirolla Marina
Speranza Savina
Stanzione Rita
Tatham Viola
Tedde Maria Teresa
Trapasso Maurizio
Tumicelli Marisa
Vai Maria Grazia
Verzeroli Nives
Vono Antonella
Zampini Elisabetta
Zanarella Michela
Zanon Monica (Moka)
Zanutto Carlo
Zingoni Italo
.