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CAMPANE TIBETANE Istruzioni per luso

In Tibet, Nepal, India e Giappone si trovano diversi strumenti a forma di ciotola, alcuni dei quali
molto simili tra loro. In Italia, questi strumenti (che provengono principalmente dall'India e dal
Nepal) prendono il nome di campane tibetane, campane a tazza, ciotole o coppe tibetane. In
inglese, queste vengono definite "tibetan bowls" (bowl = ciotola) e singing bowls ovvero ciotole
che cantano. Le Campane Tibetane sono usate nella terapia sonora per la variet dei suoni
armonici, per la durata e la purezza del suono. Fin dall'antichit il suono ha un utilizzo terapeutico:
stimola emozioni, trasmette messaggi legati a diversi stati fisici , permette il viaggiare al di fuori del
corpo per entrare in sintonia con i pianeti , ognuno dei quali ha una frequenza sonora specifica.
In numerosi miti della creazione il suono la fonte di tutte le cose visibili ed invisibili, e molte
tradizioni religiose lo indicano come strumento per mettere in contatto lo spirito con le sfere
celesti, poich l'uomo una parte del tutto ed aspira ad allineare la propria consapevolezza alla
coscienza universale. Questo principio presente, per esempio, nello sciamanesimo. Lo sciamano
agisce come mediatore ed utilizza le vibrazioni sonore per ristabilire l'armonia fra gli individui, la
comunit, la natura che li circonda ed il soprannaturale. La conoscenza delle vibrazioni sonore era
gia diffusa nel V secolo a. C. Scavi archeologici condotti in Cina hanno portato alla luce degli
oggetti di metallo e delle campane dal suono purissimo risalenti al IV secolo a.C. Ma esistono
anche tracce di piccole ciotole di metallo a forma di calotta cranica la cui fabbricazione risalirebbe
addirittura a circa 1100 anni prima della nascita di Cristo. I mistici di tutti i tempi hanno attribuito
un posto preponderante alla musica. Il sufismo, per esempio, considera il suono una fonte
d'ispirazione per la meditazione e una via diretta per raggiungere il Divino. Secondo la medicina
orientale, il corpo umano, oltre che da organi e visceri fatto anche di vibrazioni e onde di
energia.

Un organismo sano vibra ad una giusta frequenza ed ben accordato come uno strumento
musicale. Chi ha invece qualche disturbo, ha una frequenza distorta, perch l'energia che scorre
nel suo organismo non uniforme, presenta accumuli o blocchi. Il massaggio, attraverso il suono
delle campane, stimola un processo di auto guarigione e di armonizzazione. Quando il corpo
ritrova le proprie frequenze armoniose, ritrova la salute ed il benessere. Le Campane Tibetane
producono suoni in armonia e trasmettono queste vibrazioni sia a chi le suona sia a chi le ascolta,
sintonizzando positivamente lorganismo squilibrato e sostenendo una condizione di prolungato
benessere. Il Massaggio Sonoro, potr donare effetti benefici soprattutto per il sistema nervoso
centrale; poich questi suoni portano il cervello a lavorare prima su onde alfa e poi su onde theta
si possono riscontrare benefici per tutti i problemi di insonnia e irritabilit. I suoni prodotti
agiscono anche a livello mentale, infatti le onde meccaniche prodotte dal suono vengono
percepite dalle onde elettromagnetiche cerebrali influenzandone la frequenza e gli stati di
coscienza collegati. Questi suoni inducono un rilassamento profondo che interviene in aiuto allo
stato di benessere personale dell'individuo riequilibrando ed energizzando il corpo dove
necessario. Ricevere i suoni in maniera incondizionata, permette di accettare meglio se stessi e gli
altri, abbassando i livelli di stress e rendendoli pi accettabili. L'ascolto di queste frequenze,
consente di rallentare alcuni ritmi vitali con la conseguenza di migliorare la percezione del proprio
corpo, che a poco a poco diventa in grado di sentire il passaggio dallo stato di malessere a quello
di benessere. Le principali applicazioni che ha questo tipo di massaggio sono: stimolare l'energia
vitale, indurre il rilassamento, combattere l'insonnia, migliorare la concentrazione, sincronizzare
lemisfero destro e sinistro del cervello ed aumentare la creativit.

ORIGINI CAMPANE TIBETANE


La Campana Tibetana uno Strumento utilizzato nella tradizione lamaista nei cerimoniali e nella
meditazione, l'origine di questo antico strumento ancora avvolta da un'impenetrabile alone di
mistero. La provenienza tra i pochi dati assodati sulle origini della campana tibetana, sappiamo
che i primi esemplari sono stati prodotti nella regione Himalayana e pi precisamente nel Tibet.
COMPOSIZIONE
Cos come l'esatta origine anche la composizione delle campane tibetane porta con se un segreto
millenario, l'esatta quantit di metalli nonch le loro caratteristiche sono tra i temi pi dibattuti. In
merito ci sono diverse correnti di pensiero c' che dice 7 metalli chi dice 9, altri ancora assegnano i
9 metalli solo a campane con pi di 100 anni mentre per tutte quelle pi "recenti" attribuiscono
non pi di 7 metalli.

La teoria dei sette metalli comprende :


1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.

Oro Sole
Argento Luna
Mercurio Mercurio
Rame Venere
Ferro Marte
Stagno Giove
Piombo - Satuno

Come riportato sopra i sette metalli vengono abbinati ai sette pianeti , esiste inoltre una teoria
secondo la quale le frequenze di vibrazione delle campane misurate in Hz (Hertz) si possano
abbinare alla frequenza di vibrazione di ogni singolo pianeta.
NOTE TECNICHE
Il dolce e profondo suono delle campane tibetane infonde un' immediato stato di quiete e
rilassamento, l'energia vibrazionale sprigionata da questo antichissimo strumento stata pi volte
studiata anche a livello scientifico. Questi studi hanno messo in evidenza quattro frequenze
distinte ognuna delle quali legata a differenti stati della coscienza:
> onde beta: sono prodotte dal cervello in stato di veglia
> onde alfa: sono prodotte dal cervello in stato di calma e di meditazione
> onde teta: sono legate allo stato di dormiveglia o di sonno leggero
> onde delta: sono associate al sonno profondo.
Durante l'utilizzo della campana stata rilevata emissione di onde alfa, onde cerebrali che sono
caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 12 Hertz. Esse inducono un profondo
rilassamento e favoriscono l'accesso alla dimensione interiore del nostro essere.

APPLICAZIONI
Proprio grazie alla capacit di indurre rapidamente la persona in uno stato di quiete pu essere
utilizzata sia per la meditazione che per il massaggio del corpo e dei centri energetici. Applicandola
sopra le varie parti del corpo e martellandola leggermente con un percussore, sar possibile
eseguire il massaggio dei centri energetici (Chakra). Il massaggio pu essere eseguito con una o pi
campane tibetane, anche se consigliamo, per cominciare, l'abbinata di almeno due campane da
utilizzare contemporaneamente. Una pi grande di peso almeno pari a gr. 1.200 ed una pi piccola
di peso almeno pari a gr. 350.

Potrete cos utilizzare la prima campana tibetana, pi grande con frequenza pi bassa e potente,
per i chakra inferiori mentre la seconda potr essere applicata ai chakra superiori in modo
particolare al terzo occhio. Non ci sono controindicazioni nell'utilizzo delle campane tibetane
durante il massaggio, l'unica accortezza sar quella di dosare gentilmente la durata nonch la
potenza delle percussioni in modo da non risultare mai troppo ridondanti o "aggressivi".
UTILIZZO TRADIZIONALE
Nella tradizione viene suonata facendo passare velocemente il bastoncino (batacchio) ricoperto
con pelle sul bordo della campana. Dopo qualche giro sul bordo applicando una corretta pressione
la campana comincer a vibrare e ad emettere un suono il cui tono varia da campana a campana.
Altro modo di suonare la campana tibetana detto a percussione. Il bastoncino (batacchio)
colpisce il bordo della campana che emette suoni prolungati ed estremamente potenti sia dal
punto di vista acustico che vibrazionale.
CONSIGLI PER L'ACQUISTO
Tutte le campane emettono suoni diversi a seconda delle condizioni fisiche, psichiche ed emotive
del suonatore. Inoltre ogni persona ha una particolare frequenza vibratoria che si riflette nella
campana e percepisce il suono e le sue vibrazioni in modo differente. Il suono di alcune campane
apparentemente poco armonioso alle nostre orecchie ma pu avere particolari effetti
terapeutici. L'essenziale acquistare una campana da cui ci si sente attratti e che susciti una
sensazione di benessere, evitando, di basare la propria scelta su criteri esclusivamente estetici. Ci
sono dei fattori tecnici che fanno la differenza tra una campana tibetana di qualit adatta al
massaggio dei chakra ed un semplice "soprammobile". Di seguito riassumiamo i principali quattro :
1.
Assenza di incisioni o decori molto vistosi (tali abbellimenti per quanto gradevoli possono
alterare la propagazione della vibrazione).
2.
Lavorazione a mano e non a macchina (sono facilmente distinguibili le prime hanno una
forma non del tutto regolare le seconde sono di forma perfetta).
3.
Spessore della campana (una campana con uno spessore sottilissimo avr una
vibrazione poco profonda e non duratura).
4.
Composizione della lega.
Se la campana non soddisfa uno di questi quattro requisiti pu in parte o totalmente essere
compromessa la vibrazione e quindi la sua funzionalit. Noi scegliamo le nostre campane
selezionandole direttamente a Kathmandu in Nepal o nello stato del Sikkim in India per poter
offrire un prodotto di qualit superiore in modo da poter soddisfare anche chi si occupa del
massaggio in modo professionale. Disponiamo di campane con peso di 10 Kg e con un diametro
superiore al mezzo metro le uniche che si possono usare per il massaggio stando in piedi
direttamente dentro la campana. Questa particolare tecnica permette di far salire la vibrazione
della campana tibetana direttamente all'interno della spina dorsale partendo dalla base dei piedi
fino alla testa.

PURIFICAZIONE E PULIZIA
Alcuni studiosi di singing bowls consigliano, dopo lacquisto, di lasciare la ciotola per una notte
intera allaperto sotto la luce della prima luna piena per essere purificata ed energizzata. E una
buona pratica corretta ancora oggi usata da molti. Per la pulizia non ci sono particolari indicazioni
se non il forte consiglio di non utilizzare mai ne acqua ne saponi e detersivi vari. Basta un caldo
panno, asciutto e morbido.
SUONI E TERAPIA
La relazione tra musica, suoni e medicina antichissima, si pu arrivare fino al paleolitico, dove
troviamo riferimenti magici nell'uso di primitivi strumenti costruiti con ossa di animali o rudimenti
della natura, basti pensare che uno dei pi antichi flauti dosso (ritrovato in Slovenia) stato
datato fra 43000 e 67000 anni fa (R. M. Sarri). A quei tempi era tutto intriso di mistero, oltre ai
fenomeni naturali, i nostri antenati non potevano spiegarsi situazioni come la malattia, dove non
essendoci conoscenze di virus, batteri e fisiologia in generale, non era possibile comprendere
razionalmente questo stato di mancanza di salute, quindi gi a partire da quell'epoca vi erano
uomini addetti alla cura: gli stregoni, i maghi e gli sciamani che, con misteriosi rituali, incantavano
il malato e lo esorcizzavano portandolo, in uno stato alterato di coscienza. Questo era possibile
anche grazie alla conoscenza che costoro avevano di questi strumenti "musicali", che considerate
le conoscenze dell'epoca, sembrava che riportassero in vita gli spiriti dall'aldil, visto che tra l'altro
la maggior parte di questi strumenti erano ottenuti da animali uccisi, era facile pensare che il loro
suono provenisse da un altro mondo. Facendo un salto storico, arriviamo a Pitagora; convinto che
la prima cura degli uomini dovesse cominciare dalla percezione di belle forme e figure, di bei ritmi
e melodie, poneva per prima leducazione musicale, attraverso determinati suoni che curano
lindole e gli affetti umani, riconducendo alloriginario equilibrio le facolt dellanima. La sera,
quando i suoi discepoli si apprestavano a dormire, Pitagora, liberava dai turbamenti della giornata
e dai frastuoni la loro mente agitata, rendendo il loro sonno tranquillo, affinch fosse apportatore
di sogni buoni e divinatori. Al risveglio, li liberava dal torpore notturno, dalla fiacchezza e dallo
stordimento per mezzo di particolari canti e melodie. I trattamenti che Pitagora faceva ai suoi
discepoli, sono la testimonianza di un principio, di una concezione globale dellessere umano, dove
lindagine scientifica non si contrappone allesperienza soggettiva, ma luna diventa parte
dellaltra. Quando Pitagora educa musicalmente non fa che raggiungere una suprema sintesi
delle ancora pi antiche pratiche che nellIndia e nellEgitto avevano avuto un apice iniziatico (D.
Levy). Quando parliamo di suono, dobbiamo considerare che il suono vibrazione e che tutto
vibra in una determinata forma, quindi tutto soggetto a leggi sonore e musicali. Una terapia
sonora lavora con il suono che esiste in ogni persona e con la coscienza che questo suono pu
essere guidato ed indirizzato. Secondo la fisica moderna, quindi da un punto di vista scientifico, noi
siamo costituiti da frequenze vibratorie regolari e irregolari che ci permettono di vivere in
coesione, a partire dalla formazione dei tessuti fino alle funzioni mentali. Secondo D. Levy, "senza
il nostro suono noi non potremmo esistere ed proprio grazie alla sua costante emissione che il
nostro organismo funziona meravigliosamente in sinergia". La musica qualcosa di pi di quello
che pensiamo, la possiamo scindere in suoni organizzati secondo regole matematiche, quindi
ordinati nel tempo, distinguendo ritmi, melodie e tonalit differenti; ma in ogni istante, quello che
percepiamo un suono, o pi suoni sovrapposti che ne formano uno nuovo.

Le possibilit di vivere l'esperienza di un suono sono infinite, ad esempio in natura possiamo


ascoltare il suono del mare, del ruscello, della pioggia, dei tuoni, del vento, il canto degli uccelli, i
versi degli animali.. Nella nostra vita quotidiana siamo completamente sommersi di suoni di ogni
tipo: la tv, lo stereo, la lavatrice, il citofono, i discorsi dei vicini, il cane che abbaia, il rumore del
traffico, i clackson, i tram,le sirene, i telefonini... Tutto questo insieme di suoni entra nel nostro
corpo senza che noi possiamo farci niente, e considerato che ci che percepiamo viene rielaborato
e conservato nella memoria non solo del cervello ma anche del corpo, facile dedurre che suoni
sgradevoli e rumori possano fissarsi nelle nostre memorie conservando un valore negativo,
causando stress, alimentando cos uno stato di malessere psicofisico. Una ricerca dell'Universit
del Wisconsin ha dimostrato che i rumori prodotti dai comuni elettrodomestici (rasoi elettrici,
ventilatori, apparecchi usati in cucina, tritarifiuti, frullatori elettrici, affilacoltelli, lavastoviglie,
aspirapolvere, eccetera) favoriscono uno stato d'irritazione e di tensione nervosa generale.
Secondo Jack C. Westman, uno psichiatra del Wisconsin, i rumori domestici contribuiscono a
danneggiare la salute e sono in parte responsabili dell' insorgere dei conflitti tra i membri della
famiglia (S. Halpern). noto tra l'altro l'effetto che la musica e i suoni scatenano al livello emotivo
e psicologico, infatti noi ascoltiamo e fissiamo l'emozione nei ricordi elaborando il presente,
collegandola quindi allo stimolo sonoro, che conserver il significato che gli abbiamo attribuito;
quelle stesse emozioni saranno poi riportate alla mente anche solo riascoltando quel brano o quel
suono ad esse associato. Anche il nostro corpo produce costantemente suoni, ad esempio: il
battito cardiaco, la respirazione, i succhi gastrici e il flusso del sangue. Non tutti sanno per che il
corpo, in stato di riposo, vibra ad una frequenza intorno agli 8 cicli al secondo (8 Hz), che anche
la frequenza delle onde cerebrali Alfa, prodotte appunto dal cervello in stato di rilassamento,
frequenza che tra l'altro corrisponde alla vibrazione terrestre nella sua frequenza fondamentale
(meglio conosciuta come risonanza di Shumann). Questa corrispondenza frequenziale, per la
corrente di pensiero New Age, lo stimolo per cercare di raggiungere l'armonia con se stessi e con
l'universo, per collegare l'uomo e la terra, tra benessere ed esistenza consapevole, considerando
cos la musica "di un certo tipo", un nutrimento sano per il corpo e la mente. Il nostro corpo ha
diversi modi di comunicarci uno stato di sofferenza, sia fisica che mentale, basti pensare alla
psicosomatica e tutte le relazioni che intervengono tra sofferenza fisica e sofferenza mentale; ma
spesso noi non siamo abbastanza attenti per "ascoltarci" e notare delle disarmonie che
diventeranno poi patologie. "Il corpo umano un sistema concepito, tra l'altro, per vibrare; infatti
udiamo, captiamo, inglobiamo non solamente attraverso le orecchie e il sistema neuro-cerebrale,
ma per mezzo di un insieme di recettori sparsi un po' dovunque sul corpo: il corpo al suono,
risponde con un altro suono" (A.D. Giovanni). "Notizie provenienti da un istituto di ricerca
dell'Unione Sovietica affermano: <<Alcune oscillazioni, se applicate al corpo umano, effettueranno
un micromassaggio dei tessuti e delle cellule, che equilibrer la circolazione del sangue,
normalizzer il metabilismo e la funzionalit delle ghiandole endocrine e del sistema nervoso>>"(S.
Halpern). Considerando che ogni parte del corpo vibra ad una particolare frequenza, "un organo
malato equivale ad un suono interno alterato" (M. Corradini), l'obiettivo di una terapia con i suoni
quello di riarmonizzare il corpo e ridonare equilibrio alla mente, lavorando grazie alla risonanza
simpatica, sull'influenza del suono benefico su di un corpo disarmonico. La suonoterapia legata a
diverse metodologie applicative, quali la musicoterapia, l'acustica, la biorisonanza, la
bioenergetica, lo yoga e la medicina olistica, con le quali condivide diversi principi.

LA SUONOTERAPIA
La suonoterapia rappresenta un metodo naturale, un approccio olistico al benessere per il corpo,
la mente e lo spirito. Questa terapia applica le frequenze del suono al corpo e alla mente di una
persona con l'intenzione di donare armonia e salute. La ricerca scientifica da tempo si occupa di
studiare l'effetto del suono sull'uomo, sulle piante e sugli animali; diversi studi si sono occupati di
capire quali frequenze possono influire sulla salute, sulle emozioni e sul benessere psicofisico
dell'uomo. E' ormai risaputo che i suoni influenzano le reazioni chimiche ed i sistemi biologici, ma
non solo, in maniera pi tangibile i suoni sono in grado di modificare la temperatura della pelle,
ridurre la pressione arteriosa, la tensione muscolare ed influenzare le frequenze delle onde
cerebrali. Sebbene alcuni suoni (ad esempio gli ultrasuoni) non vengano percepiti dal nostro
orecchio, possono influenzarci comunque, toccandoci profondamente. Il Suono vibrazione, ogni
vibrazione ha una frequenza specifica. In natura tutto vibra ed emette un suono: atomi, molecole,
DNA, cellule, organi... ognuno di essi ha una vibrazione caratteristica, ognuno di essi pu essere
influenzato per effetto della risonanza simpatetica, perfino il nostro cervello pu essere stimolato
a sincronizzarsi e favorire cos il rilassamento psicofisico ed un benessere olistico. I suoni
interagiscono con il nostro corpo anche in base alla loro componente frequenziale, infatti di solito i
suoni bassi (anche detti gravi) stimolano le parti inferiori del corpo, mentre invece quelli alti (acuti)
le parti superiori. La ricerca scientifica ha inoltre dimostrato che il suono e le vibrazioni, hanno un
forte impatto sulla tutta la materia. Per esempio, lo studio della Cimatica ha mostrato come il
suono crei motivi geometrici (E. Chladni, H. Jenny), la ricerca russa ci ha svelato che le frequenze
possono influenzare e riprogrammare il DNA (P. Garjajev), in Giappone il Dr. Emoto ha scoperto,
che il suono pu anche cambiare la struttura molecolare dell'acqua. Tuttavia, l'aspetto pi
importante il potere del suono di influenzare la coscienza. Molte civilt antiche e moderne, come
alcune culture indigene, utilizzano il suono da migliaia di anni per guarire ed avere accesso a livelli
pi alti di coscienza. Nelle misteriose scuole dell'antico Egitto, la guarigione e il suono erano
considerati componenti di sviluppo della scienza sacra. Anche nell''antica Grecia, Platone che
condivideva questa profonda convinzione, considerava tutto l'universo come costituito da
sequenze di suoni. La nostra capacit di ascolto inizia alla sedicesima settimana dopo il
concepimento e continua fino alla nostra morte, ascoltare quindi un fenomeno fisico costante.
Tutti possono sperimentare la potenza del suono. Ogni giorno nella nostra vita siamo soggetti a
dei veri e propri bagni sonori, spesso deleteri, come quando siamo immersi nel traffico o in
metropolitana, ed per questo che bisogna fare attenzione alla propria "dieta sonora", cercando
di dedicare pi tempo ai suoni benefici, come passare del tempo in mezzo alla natura, tra il canto
degli uccelli, il suono delle onde del mare, il silenzio meditativo della montagna, ecc...
LA CONSAPEVOLEZZA
Dovremmo chiederci che cos' che vogliamo veramente, qual' il senso della nostra vita. Queste
domande ci permettono innanzitutto di riconoscere al nostro interno la confusione riguardo le
nostre mete e al nostro agire, la mancanza di chiarezza rispetto al senso della vita, allo scopo della
nostra vita. Di solito agiamo perch spinti da forze, da condizionamenti che sfuggono alla nostra
vigilanza. Per uscire dalla sofferenza dobbiamo coltivare la saggezza e sradicare la falsa concezione
di noi stessi, riconoscendo e superando i nostri limiti, comprendendo che il mondo non gira in
torno a noi.

L'illuminazione rappresenta la piena maturazione della psiche e il culmine della ri- cerca spirituale.
Nel buddhismo per indicare l'anima, si preferisce usare il termine mente-cuore, che pu essere
associato all'essenza della consapevolezza. Durante la meditazione si cerca di fissare l'attenzione
sull'esperienza psicofisica, che nel suo normale fluire, una complessa sequenza di eventi,
processi, fenomeni, emozioni e pensieri che costituiscono la totalit dell'esperire, dell'accadere e
del divenire che comunemente chiamiamo "io". L'osservazione continua e costante dei nostri
processi interiori rivela invece che non esiste nessun "io" stabile. L'abilit di osservare senza
analizzare, confrontare, pensare o giudicare ci permette di ricordare dettagliatamente ci che si
osservato. Sviluppando l'attenzione sull'oggetto contemplato, impariamo ad annullare qualsiasi
interferenza esterna. La mente si concentra su specifiche visualizzazioni per liberarsi dai pensieri.
E' la capacit di auto-osservazione che permette di conoscere e considerare le proprie esperienze
interiori, alla ricerca delle cause della nostra sofferenza. L'introspezione ci aiuta quindi a capire ci
che creiamo e ci rappresentiamo come nostro "io". Con "meditazione" intendiamo quindi
l'espansione della coscienza attraverso una sempre maggiore consapevolezza. Rapportarci nel
modo corretto con il passato ci permette di avere maggiore chiarezza rispetto al nostro agire,
poich nel presente che possiamo effettivamente cambiare il corso della nostra vita. E'
importante avere fiducia nella nostra capacit di rivoluzione interiore, lasciare andare il passato e i
sensi di colpa, ritrovare nel presente la forza di cambiare il corso della nostra vita, agendo sul
piano mentale ed emotivo e sul nostro stesso comportamento. Bisogna altre s riconoscere che
gran parte dei nostri conflitti sono causati dall'identificazione che crea la realt virtuale di un "io",
di fatto inesistente. Infatti il dualismo caratterizzato da un soggetto in rapporto ad un oggetto
una modalit relazionale che crea sofferenza. Quindi la nostra infelicit spesso riconducibile ad
un oggetto desiderato o indesiderato (quindi bramosia o avversione). L'ignoranza, la non
conoscenza, l'incapacit di vedere le cose per quello che sono. La meditazione di consapevolezza
invece la via per fare esperienza diretta della vera realt. La meditazione diventa il corretto
atteggiamento nei confronti della vita stessa. Tutto instabile, transitorio, impermanente. Nella
meditazione, uno degli atteggiamenti o indicazioni pi efficaci quello di "lasciare andare" i
pensieri, nel ricordarci costantemente che tutto continuo cambiamento, tutto scorre. Tutto
transitorio, ma ci che si manifesta un espressione del "tutto" che ha un contenuto, un
messaggio che pu esserci utile. La pratica meditativa ci permette di osservare il desiderio, le
aspettative e i bisogni. La consapevolezza semplicemente guardare, ascoltare, essere presenti,
un'osservazione non giudicante, ma partecipe; la consapevolezza dunque accettazione del
cambiamento e allo stesso tempo notare il continuo infinito presente. E' di fondamentale
importanza andare oltre l'identificazione con qualsiasi processo, poich i processi avvengono
all'interno di una dimensione spazio temporale e quindi sono determinati da un inizio, uno
sviluppo e una fine. E' l'identificazione, il riconoscimento e il conseguente aumento dei fattori
inquinanti che provocano stress e sofferenza, non solo nel presente ma anche nel futuro. E'
importante fermarsi ad ascoltare la mente con infinita pazienza e compassione. E' inoltre
necessario recuperare il senso del percorso, della strada fatta fino a questo punto, questo per
riconoscere la relazione fra causa ed effetto, per poter ritornare alla radice della nostra sofferenza,
del nostro malessere. Nel momento in cui c' consapevolezza la mente diventa come uno
specchio, ed in grado di "riflettere", cogliendo in modo fedele quanto avviene, facendolo
presente alla coscienza. Quando si comprendono le relazioni tra causa ed effetto ecco che stiamo
usando la saggezza. Normalmente, quando meditiamo siamo seduti, fermi, proprio perch c' la
necessit di fermarsi, per sentire dentro di noi la disarmonia, la dissonanza.

Interrompendo tutte le attivit e le relazioni che ci vedono sempre proiettati all'esterno, siamo pi
in grado di cogliere "ci che ", di ritrovare il nostro centro, fissando un punto fermo, ritornando
in equilibrio, in questo modo ci risulter pi facile relazionarci con l'esterno. Quando ogni traccia
di agitazione e desiderio, cessa di creare tensione nella mente, ecco che la mente pacificata. La
consapevolezza ci permette di riconoscere le sensazioni, i pensieri, le volizioni e le percezioni come
movimenti all'interno della mente, che riconosciamo essere transitori, insoddisfacenti e privi di un
s (anicca, dukka, anatta). Si arriva cos ad una visione pi profonda, chiara, della natura dei
fenomeni e del loro movimento, arrivando a vedere le cose cos come sono. Quando si riesce a
vedere il problema, ecco che quasi risolto. La soluzione, spesso proprio nel vedere. Infatti il
problema ci affligge finch ci siamo dentro. Il nostro grande problema proprio nel lasciare fluire
le cose e nel lasciarle andare, la paura e l'attaccamento molto spesso ci bloccano. Ma se
rimaniamo semplicemente consapevoli, in uno stato di beatitudine e pace, ritroviamo la nostra
vera natura.
RISONANZA E BIORISONANZA
La parola "risonanza" viene dall'acustica: se una corda, o qualunque altra sorgente sonora
caratterizzata da una certa frequenza, investita da un'onda di frequenza nettamente diversa, si
comporta come un sistema rigido, o quasi; ma se le due frequenze, quella propria e quella
esterna, differiscono poco l'una dall'altra, la sorgente entra in oscillazione raggiungendo
in breve tempo notevole ampiezza, e rinforzando quindi il suono. Si dice allora che essa entra in
"risonanza". La risonanza si manifesta in diverse forme, ogni volta che un sistema fisico,
di qualunque natura sia, caratterizzato da una grandezza capace di oscillare liberamente con
una frequenza propria e viene sottoposto dall'esterno ad una forza che tende a far variare quella
grandezza con la stessa frequenza. Quando si parla di risonanza in relazione agli esseri viventi si
entra nel campo della "biorisonanza". Per capire come agisce, faremo un'analogia con
gli elettroni dell'atomo. Siamo a conoscenza, grazie alla fisica, che nell'atomo, gli elettroni
occupano
delle nicchie energetiche
(chiamate
anche orbite), ed ognuna di esse
possiede certe frequenze e caratteristiche energetiche. Per far saltare un elettrone ad un'orbita
superiore, bisogna "eccitarlo" con l'energia di una specifica frequenza. Quindi
per garantire
il "salto" ci vorr quell'esatto bisogno
energetico
che far eccitare l'elettrone,
portandolo sull'orbita superiore. Si pu
affermare quindi, che attraverso il processo di
risonanza,
l'elettrone si sposter ad uno stato energetico superiore solo se ricever l'energia della giusta
frequenza. Considerando l'uomo, come un sistema paragonabile agli elettroni, noteremo che
anche le sue energie si collocano su diversi livelli energetici, che U. Grieco chiama: "orbite di salute
ed orbite di malattia". Chiaramente, quando l'essere umano, si trova ad avere un sistema
energetico considerabile come un'orbita di malattia, per ritornare ad un'orbita di salute dovranno
essere applicate le giuste energie che possano garantire l'eccitazione con la frequenza adatta a
migliorare lo stato raggiunto. In natura, la risonanza biologica un fenomeno che avviene
ovunque: a livello atomico ad esempio, abbiamo appena visto che che gli elettroni girano intorno
al nucleo su orbite energeticamente definite, e che per far saltare un elettrone da un'orbita
inferiore ad una superiore, deve ricevere la giusta energia con quelle caratteristiche
frequenziali precise. L'elettrone, passando da un'orbita superiore ad una inferiore emetter
energia di quella stessa frequenza, definita "frequenza di risonanza".

Per trovare un esempio di risonanza nella vita di tutti i giorni, basta considerare ci che avviene
naturalmente tra due violini perfettamente accordati disposti in una stanza, negli angoli opposti;
quando andiamo a pizzicare la corda del primo violino (ad esempio il MI), noteremo con
attenzione che anche la corda MI dell'altro entrer in vibrazione in perfetta armonia.
Questo accade perch le corde dei violini sono perfettamente
accordate, quindi
sensibili ad una frequenza particolare; le corde MI possono accettare energie e
frequenze MI poich
questa la loro frequenza
di risonanza; come per gli
elettroni dell'atomo
che riescono a vibrare ad un nuovo livello di energia solo se
vengono stimolati da energie della loro frequenza di risonanza. William Tiller, presidente
del Dipartimento di scienza dei materiali alla Standford Univerity, durante un discorso
pubblico ha afermato: <<Ogni atomo, molecola, cellula e ghiandola del nostro corpo ha
una sua frequenza caratteristica, in base alla quale assorbe ed emette una radiazione>>.
Sebbene il livello energetico dell'uomo vari da momento a momento e da un giorno all'altro, il
nostro corpo tende a vibrare sempre
ad una particolare frequenza, pi precisamente
su particolari, determinate e specifiche frequenze. Lo stato di malattia pu quindi essere
considerato uno squilibrio energetico con presenza di frequenze anomale da rapportare
all'influenza dei vari fattori che hanno determinato la rottura dell'equilibrio armonico
frequenziale dello stato di salute. La capacit personale
di difesa ha il suo ruolo
importante nell'insorgere
di malattie; un fattore chiave che condiziona
la capacit
dell'individuo
di difendersi dagli attacchi degli agenti patogeni
il livello generale
di energia e di vitalit. Quindi chiaro che la vitalit generale di un individuo la
diretta conseguenza del livello di funzionamento del sistema immunitario
(uno dei
pi importanti
fattori di difesa dell'uomo
dalle malattie). Quando
questo
sistema s'indebolisce, il nostro corpo diventa pi vulnerabile all'esposizione a stimoli
nocivi; in questo caso, quando il corpo indebolito dallo stress, dalla depressione e da
altre malattie croniche, il sistema immunitario impossibilitato a funzionare in maniera
adeguata. Diversi studi nel campo della biofisica hanno inoltre dimostrato che i
processi chimici del corpo umano sono controllati e regolati per la maggior parte, da
un campo elettromagnetico che lo circonda. Depressione, stress, intossicazioni chimiche e
deficienze nutritive, ormai accertato che possono influenzare negativamente le autodifese
dell'organismo. Il corpo umano, da un punto di vista prettamente energetico, quando indebolito
o sbilanciato, vibra a frequenza diversa e meno armoniosa
di quando in salute, come
riflesso di uno stato di squilibrio energetico generale.
CODICE ETICO
Portate sempre rispetto verso questi meravigliosi oggetti. Trattateli con cura ed amore. Non
utilizzare le campane in sostituzione o a completamento di trattamenti medici. Giocare al dottore
o allo psicologo irresponsabile ed in alcuni casi deleterio. Per questi tipi di trattamenti sono
indispensabili conoscenze specifiche e studi di medicina e psicologia.

QUALIT DELLE CAMPANE TIBETANE


Le campane sono di genere femminile (mamma o sorella, forza passiva, la luna) i battacchi sono
maschili (padre o fratello, forza attiva il sole). Da sempre sono indicate per questi scopi.

regalano relax

bilanciano e calmano il cervello, la mente, il cuore

ti portano ad un alto livello di trance

rimuovono lo stress

armonizzano il campo aureo ed i chakras

creano una sacra e poetica spirale di energia

rafforzano la concentrazione e la consapevolezza

purificano l'acqua, il cibo e gli oggetti rituali

caricano erbe, spezie ed erbe medicinali

caricano le rune e le candele

rafforzano il lavoro con i cristalli ci minerali e le gemme

aumentano la forza ed il potere di amuleti e talismani

rafforzano percezione ed intuizione

assistono nella sintonizzazione con le guide spirituali

aiutano nei viaggi astrali e nella pratica sciamanica

inviano preghiere alle persone lontane

danno forza e dinamismo durante la pratica religiosa, la meditazione, lo yoga

aiutano nelle contemplazioni interiori

rafforzano l'autostima

favoriscono l'aromaterapia e i fiori di bach

aiutano nelle previsioni del futuro

sono il simbolo del santo graal

aiutano nella terapia dei cristalli e nella lettura della mano

ci aiutano a rivivere e a interpretare i sogni

danno sollievo ad ammalati e moribondi

favoriscono le relazioni sociali e la comunicazione

sono il simbolo dell'energia ciclica della vita e della morte

amplificano i rituali

CONSIGLI PRATICI
- Non posizionare mai le campane su cicatrici dopo interventi chirurgici anche di poco conto.
- Usare con moderazione sui bambini privilegiando maggiormente laspetto ludico.
- Non usare le campane su persone che abbiano avuto ictus, trombosi, embolie etc.
- Prestare attenzione con malati di cuore (portatori di pacemaker) schizofrenici, cerebrolesi,
epilettici, malati di cancro, affetti da patologie psicologiche gravi etc.
- Prestare molta attenzione con le donne in gravidanza. Usare le campane in modo dolce ed a
debita distanza.
- Fare attenzione con persone che hanno pressione del sangue non regolare (sia alta che bassa),
con chi ha ustioni, infezioni della pelle, febbre alta, ferite recenti, vene varicose, flebiti etc.
- I bambini iperattivi godono moltissimo per il suono delle campane, cosi come tutti i portatori di
handicap lievi e le persone che soffrono di autismo.
- Con gli animali devono essere usate con attenzione e a debita distanza.
- Dopo lutilizzo con lacqua si possono usare per annaffiare fiori e piante.
CAMPANE TIBETANE E L'ACQUA
Le campane tibetane incantano ancora di pi grazie agli straordinari zampilli che si creano se la
ciotola riempita dacqua e si fa scorrere un batacchio di legno lungo il suo bordo: le vibrazioni
fanno increspare lacqua che zampilla in centinaia di goccioline che corrono sospese sulla
superficie in unincredibile danza. Non facile spiegare con la fisica questi fenomeni. Ci hanno
provato Denis Terwagne dellUniversit di Liegi e John W. M. Bush del Dipartimento di Matematica
del MIT di Boston. Il loro lavoro pubblicato sulla rivista Nonlinearity. Hanno cominciato con
riprendere la fisica di Michael Faraday che nel 1831 dimostr che quando un fluido orizzontale
viene fatto vibrare in senso verticale la sua superficie rimane piatta fino a un valore limite
dellaccelerazione: a quel punto sulla superficie si formano delle onde che oscillano con una
frequenza pari a met della frequenza incidente.

Man mano che aumenta la forza impressa, cio man mano che aumentiamo la velocit con cui
facciamo girare il batacchio sul bordo della campana tibetana, si originano onde di forme pi
complesse. Infine le onde diventano caotiche, la superficie si rompe e si formano delle goccioline
che rimbalzano, rotolano e scivolano sulla superficie. Gli scienziati le chiamano walker,
camminatrici. Affinch le goccioline camminatrici permangano devono rimbalzare a una
determinata frequenza, pari alla met della frequenza dellaccelerazione impressa cosicch
entrino in risonanza con le onde sulla superficie dellacqua. Inoltre lacqua deve trovarsi in una
condizione molto vicina al valore limite dellaccelerazione stabilito da Faraday in modo che le
onde pi ampie e lunghe interagiscano con le goccioline che cadono. Ogni gocciolina rimbalza sul
fianco dellonda che si creata al precedente rimbalzo e riceve un impulso in una direzione
specifica lungo la quale procede a velocit costante. Queste goccioline camminatrici presentano
sia un comportamento da particella che un comportamento da onda; questo doppio
comportamento corpuscolare-ondulatorio tipico delle particelle submicroscopiche descritte
dalla meccanica quantistica. Si chiedono, allora, i ricercatori se da queste antiche campane per la
meditazione possa emergere la moderna fisica.
I SETTE METALLI E LE CAMPANE TIBETANE
I metalli non sono esseri di questa terra appartengono al cosmoma si donano alla terra, al suo
divenire, per essere distrutti trasformati e a loro volta trasformare la terra e gli esseri che la
abitano. Il piomb con la sua pesante terrestricit, accompagna con lentezza luomo sulla terra,
per poi condurlo, sempre con lentezza, ad abbandonarla. Piombo da sempre noto per la sua
velenosit che conduceva ad una vecchiaia precoce, ad una accelerazione dei processi vitali verso
la morte. Il contrappasso allimmagine terapeutica da qui breve: il piombo come un metronomo
pu darci il tempo giusto quando siamo portati dalla vita o dagli eventi ad accelerare o a rallentare
troppo i processi di incarnazione prima e di escarnazione poi. un metallo che richiede pazienza
anche nella terapia perch si esprime nella lentezza. Se il piombo espressione di morte
nellosso,al suo interno, come midollo troviamo la vita allo stato puro, allo stato nascente.
Altrettanto nella galenite, principale forma di piombo in natura, sempre contenuta una piccola
percentuale di argento che vivifica ed equilibra il piombo. Cos dal limite estremo del sistema
solare siamo passati al limite interno quello lunare, quello dellargento. Nascono cos molteplici
comparazioni che evidenziano la specularit, la polarit tra piombo e argento. Largento in tutta la
sua vitalit mostra la polarit col piombo: lucente, ricco di vivaci riflessi, buon conduttore di
calore e di suoni, forma superfici a specchio. Largento fuso cupo, plumbeo quanto piombo allo
stato solido, cos il piombo allo stato fuso brillante come argento solido. Largento materializza
la luce al negativo, reagisce dandoci immagini del mondo che possiamo riprodurre in infinite
copie: fotografie. Nel suo mantenere inalterate le immagini agisce negli esseri viventi come
corrente ereditaria che conserva le forme e la fisionomia dei genitori nella prole. Argento forza
lunare della riproduzione e puro altruismo: calore, luce, suono, elettricitnulla da lui
trattenuto. Se il piombo parla solo di se stesso, largento parla sempre e solo del mondo che
lo circonda: largento si fa specchio del mondo, riflette e riflettere. Argento-piombo la grande
polarit vita-morte con la sua duplice corrente. Stagno e mercurio metalli particolari, formano
leghe con gli altri metalli. Lo stagno porta a pareggio qualit mancanti dellaltro metallo. Se
questultimo troppo duro lo stagno lo rende malleabile se troppo malleabile lo indurisce.

Stagno ha grande affinit col mondo dei solido-liquidi, dei gel: forma pellicole quando fonde e una
volta liquefatto non evapora se non sopra i 2000C. Mercurio, uno dei pochi elementi allo stato
liquido, si mostra come il punto di passaggio tra lo stato liquido e quello solido. In questo metallo
nulla immobilit, stasi, tutto trasformazione. Con gli altri metalli forma leghe e con molti
elementi forma composti dai quali si libera facilmente per semplice riscaldamento riacquistando
la sua libert e purezza. Da una rapida successione di esperienze si possono cos cogliere le
immagini che anche per questi metalli possono guidare allapplicazione terapeutica: stagno porta
la forma plastica nel liquido, sostiene la possibilit di formare involucri; mercurio porta le sostanze
nella fluidit, nella corrente, nel divenire della vita. Una citazione dallopera di Rudolf Steiner
conclude il mercurio: Questo metallo si pone tra la corrente della volont e quella della
rappresentazione diviene necessario se lindividuo non riesce a realizzare nella volont le proprie
rappresentazioni. Ferr , metallo con un ruolo centrale per luomo e la terra. nota a tutti la
brillante luminosit del ferro incandescente, il suo provenire dal cosmo come stelle cadenti, il suo
forgiare strumenti utili alluomo si metamorfosa nellorganismo umano in forza che domina il
sangue, corrente conformante che dal piano spirituale afferra la sostanza vivente, fulcro della
corrente ritmica respiratoria che a livello di laringe si conforma in parola. il metallo che pi si
presta a molteplici applicazioni terapeutiche; ci sono pi di 900 minerali del ferro e tutti
potenzialmente si prestano per un uso terapeutico offrendo spunti per nuove applicazioni e
ricerche. Il rame il metallo che troviamo in contrapposizione al ferro: una festa di splendidi
colori, forme arboree, vegetali quando si reperisce nativo, di trasformazioni cromatiche condotte
dal calore. Se il ferro si impone nellambiente terrestre, il rame si trasforma, si lascia influenzare
dallambiente rispecchiandolo con colori. Rame quindi rivolto al polo vitale delluomo pi che a
quello della forma; terapeuticamente indicato per dissolvere nel calore i legami troppo stretti tra
organismo liquido e organismo aereo. Rudolf Steiner ci dice che possiamo meditare su di un
cristallo e se lo facciamo arriva un momento in cui viene a mancare la terra sotto i piedi, perdiamo
ogni appoggio e sostegno. Siamo portati in questa situazione dal cristallo ed a noi serve un punto
dappoggio che troviamo nel nostro centro , il cuore. L troviamo un nuovo punto di riferimento,
che se a livello organico si esprime con lorgano del cuore, ha come corrispondenza il sole e nelle
sostanze loro. Questo nobile metallo, il pi pesante, colui che contiene ogni colore nella sua
chimica e da cui si pu arrivare ad ottenere un filo lungo 2 chilometri utilizzandone un grammo.
Loro si presenta in duplice modo se si considera il suo rapporto con luomo: siamo rimandati alle
forze di peso e di leggerezza, alla possibilit di mediazione tra spirito e materia. Metallo usato
nellantichit dalluomo per motivi cultici e ad incoronare re, divenuto il metallo per il quale si
scava oggi in Sud Africa a 3.750 metri di profondit, alla temperatura di 40 C, per ricavarne 2-5 g
ogni tonnellata di roccia estratta! Dopo essere faticosamente estratto, ai nostri giorni, viene
riposto e custodito di nuovo sotto terra, ed il suo prezzo sembra aumentare nei periodi di crisi
dellumanit. Battendo loro sottoforma di sottile lamina si pu arrivare ad uno spessore
sottilissimo (0,000014 mm) senza che perda le sue propriet di coesione; questo aspetto ci riporta
alla possibilit, da parte delloro, di vincere il peso ed anche al processo di superamento delle forze
di gravit espresso dalla dinamizzazione. Qui si aprono le potenzialit terapeutiche che ci
giungono tramite questa sostanza: mediatore tra peso e leggerezza, tra materia e spirito, esso
mette in armonia basso e alto, ricambio e nervi. Con i metalli si riscopre laspetto morale delle
sostanze: con loro compare la caratteristica dellequilibrio

LE ONDE CEREBRALI
Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi <stati di coscienza>. Per
esempio, nell'arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio della notte, ci muoviamo da uno
stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno. Ma anche gli stati di coscienza <straordinari>
fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente <creativi>,
insolitamente <intuitivi>, eccezionalmente <lucidi>, profondamente <rilassati>. Ordinari, o
straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all'incessante attivita'
elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso <onde elettromagnetiche>: le onde
cerebrali, appunto. La frequenza di tali onde, calcolata in 'cicli al secondo', o Hertz (Hz), varia a
seconda del tipo di attivita' in cui il cervello e' impegnato e puo' essere misurata con apparecchi
elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in <quattro bande>, che
corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse <attivita' del cervello>.
Onde beta
Hanno una frequenza che varia da 13 a 30 Hz e sono associate alle normali attivita' di veglia,
quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Le onde beta sono infatti alla base delle nostre
fondamentali attivita' di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli
che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello
sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la reazione pi veloce e l'esecuzione rapida di
azioni. Nei momenti di stress o di ansia le beta ci danno la possibilita' di tenere sotto controllo la
situazione e dare veloce soluzione ai problemi.
Onde theta
La loro frequenza e' tra i 3 ed i 7 Hz e sono proprie della mente impegnata in attivita' di
immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte durante
lameditazione profonda. Il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioe', quando si sogna).
Nelle attivita' di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacita'
immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creativita' e alle
attitudini artistiche.
Onde alfa
Hanno una frequenza che varia da 7 a 13 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma
rilassata. La mente, calma e ricettiva, concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul
raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi,
o in quelli in cui pi acuta la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche,
per esempio, dell'attivit cerebrale di chi impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji.

Onde delta
Hanno una frequenza tra 0,1 e 3 Hz e sono associate al piu' profondo rilassamento psicofisico. Le
onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza
sogni, dell'abbandono totale. In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di
autogenerazione e di autoguarigione.
IL FENOMENO DELLA RISONANZA
Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, tra i primi a postulare la teoria
ondulatoria della luce, osservo' che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi
tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi <volessero assumere lo stesso
ritmo>. Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo 'risonanza'. Nel caso dei due
pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza. Allo stesso modo e per lo stesso
principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone
vicino a un secondo diapason 'silenzioso', dopo un breve intervallo quest'ultimo comincia
anch'esso a vibrare. La risonanza puo' essere utilizzata anche nel caso delle onde cerebrali. Studi
che si sono serviti dell'elettroencefalogramma hanno mostrato un' evidente correlazione tra lo
stimolo che proviene dall'esterno e le onde cerebrali del soggetto in esame. Inizialmente, le
ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce; poi, si e' passati ai suoni ed alle
stimolazioni elettromagnetiche. Cio' che si e' osservato e' che se il cervello e' sottoposto a impulsi
(visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza e' quella di sintonizzarsi.
Il fenomeno e' detto 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attivita' cerebrale di un soggetto e'
nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un
certo periodo a uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attivita'
in direzione dello stimolo ricevuto. Il soggetto passa dunque ad uno stato di rilassamento proprio
delle onde alfa.
I due emisferi cerebrali
Il cervello umano e' suddiviso in due emisferi:
Destro:
- sintetico (comprende l'insieme delle parti), concreto, spaziale (coglie le relazioni nello spazio),
intuitivo (usa sensazioni e immagini), analogico (usa le metafore), irrazionale, olistico (percepisce
le strutture di assieme), atemporale e non-verbale. E' la sede delle attivita' creative, della fantasia.
Sinistro:
- E' analitico (comprende i dettagli), astratto (giunge all'interno, partendo dal dettaglio), lineare
(lavora in ordine sequenziale), Logico, numerico, razionale, simbolico, temporale, verbale. E' la
sede di - di tutte quelle attivita' che coinvolgono il linguaggio, la scrittura, il calcolo. I due emisferi
sono uniti da una lamina orizzontale di fibre nervose, il cosiddetto <corpo calloso>. Ogni emisfero
ha competenze proprie: l'occhio sinistro, l'orecchio sinistro e tutta la parte sinistra del corpo sono

connesse all'emisfero destro; l'occhio destro, l'orecchio destro e tutta la parte destra del corpo
sono connesse all'emisfero sinistro.
I due emisferi, poi, funzionano in modo diverso; elaborano, cioe', tutti i processi informativi,
secondo modalita' distinte. Per come si e' finora strutturata, la nostra societ da' una maggiore
rilevanza alle modalita' di pensiero dell'emisfero sinistro, tanto che fino a poco tempo fa i
neurologi definivano <minore> l'emisfero destro. Ma, una visione piu' bilanciata delle due
componenti, un maggiore equilibrio tra le funzioni, una armonia tra razionalita' e fantasia e' ci
che, oggi, forse, l'umanita' necessita con piu' urgenza.
Uno strumento semplice ed efficace per riequilibrare il potere dei due emisferi cerebrali e' il
suono. Come abbiamo visto, ogni attivita' cerebrale emette onde particolari, che possono entrare
in risonanza con le onde sonore esterne. In questo modo il cervello viene 'veicolato' attraverso il
suono, stimolato a sintonizzarsi su una frequenza (e quindi sull'attivita' cerebrale che le
corrisponde), portato a funzionare come un insieme.
SCHEMA BASE DI MASSAGGIO SONORO (indicativo e generale)
Obbiettivo: far raggiungere a chi si sottopone al massaggio uno stato di benessere psicofisico e di
rilassamento profondo. Rigenerazione e riequilibrio dei centri vitali (chakra). Eliminazione delle
dissintonie ed armonizzazione dei chakra.
Strumenti utilizzabili: campane tibetane (singing bowls), campane (drilbu), gong e cembali.
Fasi del massaggio sonoro: distensiva, pulizia energetica e armonizzante.
Fase distensiva. Durata 15 minuti circa . Si introduce il massaggio sonoro con la campana pi
grande che si ha a disposizione facendo espandere il suono in tutta la stanza. Si susseguono poi i
colpi alternando le ciotole pi grandi portando il suono armonicamente da una ciotola allaltra. Si
usano i suoni pi bassi perch il trattamento iniziale gravita sui chakra inferiori dove risiede la
Kundalini che ha il compito, una volta svegliata, di rivitalizzare i chakra che seguono rendendoli
operativi.
Pulizia energetica. Durata 15 minuti circa. Prevede luso di una o pi ciotole alla volta che vengono
passate o posizionate a tre dita dal corpo del ricevente partendo dal primo fino allultimo chakra.
Il lavaggio mira a smuovere le energie incanalandole e trasportandole dal chakra della radice a
quello della corona. Il lavaggio permette di equilibrare e dare armonia ai singoli chakra. Le ciotole
possono essere colpite con i vari percussori oppure suonate con lapposito batacchio in modo
sempre dolce e misurato. Le ciotole possono essere fatte ruotare in senso orario tra un chakra e
quello seguente fino alla dissolvenza del suono e della vibrazione. Le ciotole possono essere
anche appoggiate direttamente sul corpo del ricevente.
Armonizzazione. Durata 15/20 minuti circa. Lo scopo quello di donare sollievo e ristabilire
larmonia che durante la fase energetica pu essere stata destabilizzata per via dei blocchi sui
quali si lavorato. Si utilizzano le ciotole pi piccole che stimoleranno uno stato di pace e di
riorganizzazione suonandole alternativamente per creare una atmosfera leggera e conclusiva.
I colpi verranno ritardati e le pause allungate, si riduce lintensit dei suoni fino al silenzio
meditativo. Infine si lascia il tempo necessario per riprendere pienamente coscienza e permettere
alla circolazione di riprendere il flusso normale. Il tutto in silenzio per dare la possibilit di
metabolizzare ed assimilare bene lesperienza appena fatta.

PER CONOSCERE ED APPROFONDIRE


> Nirodh Fortini - Campane Tibetane - Red Edizioni
> Enrico Cheli - La danza degli armonici - Cheli & Friends
> Enrico Cheli - Meditazione:istruzione per luso - Cheli & Friends
> Enrico Cheli - Armonie interiori - Cheli & Friends
> Enrico Cheli - Suoni di guarigione ed armonia - Cheli & Friends
> Eva Rudi Jansen - Singing bowls - New Age Books
> Roberto Laneri - La voce dellarcobaleno - Ed. Il punto d'incontro
> Mario Corradini- Iniziazione alla musicoterapia - Ed. Mediterranee Roma
> A. Huiser - Singing Bowl Exercise for Personal Armony - Ed. Binkey Kok Haarlem
Holland
> T. Andrews Publication Bunt - La Musicoterapia un arte oltre le parole - Ed. Kappa, Roma, 1997
> F. Capra - The turning point, Londra - Ed. Fontana, 1983
> Carlson N. R. - Fisiologia del comportamento - Ed. Piccin Nuova Libraria Padova,
2001
> Dziemidko H. E. - Guida completa alla medicina energetica - Ed. Tecniche Nuove,
2000
> Eden D. - Medicina energetica - Ed. Tecniche Nuove, 2000
> Everest - Manuale di Acustica, Concetti fondamentali - Acustica degli interni - Ed
Hoepli
> Facchin. G. - Le percussioni - Ed. EDT, 2000
> Furlan G. - Condotti e centri supersottili - Ed. Produzioni Babaji, 2002
> Gaynor M. L. - The Healing Power of Sound:Recovery from Life-Threatening
IllnessUsing
> Sound, Voice, and Music - Ed. Shambhala Publications - Reprint edition, 2002
> Galileo - Enc. Scienze e tecniche - Ed. Sadea Firenze
> Gerber - Medicina Vibrazionale - Ed. Lampis Zogno (BG)
> Giordano G. - Righini G. - Schindler O. - Biologia della musica - Ed. Omega, 1999
> Govinda K. - Atlante dei Chakra - Macro Edizioni
> Halpern S., Savary L M. - Suoni e salute - Ed. Red, 1991
> Heine - Manuale di Med.Biologica - Ed. GUNA (MI)
> Levy D. - Eufonia, Il suono della vita - Ed.Orphea Music, 2003
> Ludwig - Medicina vibrazionale - Ed. Verlag GMBH
> Lugaresi E., Pettinelli E., Torlini M., Persegani C., Foglia M. - Musica ed emisferi
cerebrali, n. 32 - 2 semestre 1998 de "Il cervello e l'integrazione delle scienze"
organo divulgativo del C.E.U.
> Magliano E. - La musica e l'uomo - Ed. MasterData srl, 2003
> Mineo M. - Chakra, Centri di energia vitale - Ed. Antares, 2000
> Montecucco N. F. - Cyber la visione olistica - Ed. Mediterranee, 2000
> Neel A. D. - Tibetan Journey - Ed. South Asia Books 1992
> Popp F. A. - Nuovi orizzonti in medicina - Ed. IPSA (PA)
> Regge T. - Infinito - Ed. A.Mondadori (MI)

> Wangyal T. R. - Tibetan Sound Healing - Ed. Sounds True, Inc. 2006
> Pedone M. Massaggio Sonoro con le Campane Tibetane Ed. Mediterranee

Testo di Claudio Giacomin, Marco Cioffi, e Paolo Brescacin. Vietato riprodurre od utilizzare, anche parzialmente, questo testo, senza chiederne
autorizzazione agli autori. Copyright 2012 Paolo Brescacin - Tutti i diritti sono riservati

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