“SINFONIA DI PACE PER VOCE SOLA”

spettacolo tragicomico sul tema della guerra

Dedicato a Guido Priori e Maria Valotti

Progetto Next 2007

Laboratorio delle idee per oltre il Palcoscenico promosso dalla Regione Lombardia

Con Silvia Priori

Testo Silvia Priori
Regia Roberto Gerbolès
Scenografie Teatro Blu
Costumi Vittoria Papaleo, Valentina Bianchi, Alice Margherita di Nuzzo
In scena una donna, ultima superstite di una guerra che ha portato via tutti.
Con ironia e ingenuità racconta la sua storia, una storia ricca di aneddoti tragicomici, da manifesta-
zioni in piazza contro la guerra a fughe impossibili e resistenze ad oltranza.

Il lavoro trae origine da un diario scritto in un lager nazista e dai racconti che mio padre e mia ma-
dre mi fecero sulle vicende legate alla Seconda Guerra mondiale.

Lo spettacolo vuole essere una riflessione sulle mostruosità che la guerra produce, sull' ingiustizia e
sulle speranze attraverso racconti autentici che riproduco le atmosfere, gli ambienti, i sapori e gli
scenari della tragedia. Un' idea, una speranza, un momento di incontro per parlare di pace, poiché la
memoria sia un atto di coscienza civile.

Raccontiamo la storia di una piccola donna che, rifugiata nel sotterraneo di una vecchia fabbrica
abbandonata, rievoca la tanto amata figura del suo amico musicista.
La troviamo così a ricamare con l’ immaginario voli pindarici che da una piccola stanza sotto terra
la conducono nella grandezza di una piazza in festa; da rumori assordanti di carri armati e camio-
nette alle note di un pianoforte che librandosi nell’ aria fan tremare l’ anima di chi le ascolta. Lo
spettacolo alterna momenti di drammaticità a momenti di leggerezza nella rievocazione del solo
amico che le è rimasto.
Una piece in cui poesia e dramma si alternano armoniosamente tra le pieghe di una vicenda narrata
da un' ultima superstite.
In questi tempi di guerra riteniamo opportuno sensibilizzare i giovani alla cultura della pace propo-
nendo una piece teatrale che ripercorre le memorie di coloro che hanno vissuto in prima persona la
guerra.
Desideriamo inoltre mettere in luce l’alterazione dei rapporti sociali all’interno di una comunità
causati da una guerra in atto. E per far questo ci siamo posti delle domande:

cosa accade quando tutti partono per il fronte, quando una città si spopola e la guerra si fa sempre
più vicina e più concreta nell’ immaginario di ognuno?
Cosa accade nei cuori di chi resta ad aspettare l’ arrivo dei superstiti?
E cosa cambia nelle vite di chi è rimasto ad aspettare qualcuno che mai arriverà…

Uno spettacolo per ricordare, per non scappare, per non dimenticare….