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Lo sport nasce grazie ai greci circa nel 776 a.C.

, quando istituirono per la pri


ma volta le Olimpiadi che erano seguite da molte persone come si fa oggi negli s
tadi.
La differenza è che le manifestazioni sportive del passato erano legate anche alla
religione, e chi vinceva le Olimpiadi, veniva considerato "l'uomo più potente del
mondo". Inoltre sempre nell antica Grecia, le Olimpiadi servivano anche per formu
lare il calendario poiché si svolgevano una volta ogni quattro anni.
Oggi lo sport mette in competizione molte persone e poi questa è una bella cosa, p
erché nella vita è importante anche saper perdere (parlo per esperienza personale) ma
nell ultimo decennio lo sport si è macchiamo di un brutto male, il doping. Anche io
nostro ex Presidente della Repubblica Ciampi, parlando agli atleti, ha affermato
che: lo sport è agonismo e non antagonismo. È un confronto leale, non scontro .
Purtroppo l ideologia del successo a tutti i costi, le esigenze di sponsor e tifos
i, e la stessa ambizione degli sportivi, spinge gli atleti a ricorrere ad aiuti
chimici. L ansia da risultato è così grande che la persona scompare dietro quella macc
hina da gol o da record; l insuccesso agonistico provoca frustrazione, mentre il s
uccesso provoca una gratificazione talmente eccessiva, che non si sa se è in parte
salutare per l equilibrio psicologico della persona.
Tutto questo avviene perchè il modello dei risultati da raggiungere magari non rie
ntra nelle possibilità della persona, che si vede quindi costretta a forzare la pr
opria natura genetica pur di raggiungere certi scopi. Qui ci si può collegare al d
iscorso della società materialistica d oggi in cui tutto è basato sull immagine esterior
e, pertanto l apparire conta più dell essere, e molti sono disposti a tutto pur di riu
scire almeno nel campo della prestazione fisica.
Ecco quindi che ad esempio i ciclisti si procurano l EPO o i culturisti si riempio
no di steroidi anabolizzanti, ma ci sono anche alcuni antidolorifici, per esempi
o, se da un lato non fanno sentire la fatica della gara, dall'altra aumentano il
rischio di traumi sportivi; gli steroidi determinano modificazioni preoccupanti
a livello muscolo-scheletrico, nonché lo sviluppo abnorme e patologico di taluni
organi; l'uso prolungato di eritropoietina causa gravi scompensi a carico dell'a
pparato circolatorio, così come l'impiego di stimolanti. L'ormone della crescita,
oltre all'ipertrofia di alcuni organi vitali, favorisce lo sviluppo di tumori; a
lcuni integratori alimentari provocano lesioni renali; la pratica dell'emoautotr
asfusione a fini sportivi non è esente da pericolose complicanze.
Attualmente sembra che il tasso di calciatori che si ammala di una gravissima e
letale forma di paralisi progressiva, nota come morbo di Gehrig, sia significati
vamente superiore a quello del resto della popolazione
Queste persone però non rendono probabilmente conto che l utilizzo di queste sostanz
e, magari anni dopo la loro cessata attività agonistica, potrebbe portarli addirit
tura alla morte o alla ipersensibilità ai traumi, lo sviluppo non conforme e patol
ogico di alcuni organi, l aumentata possibilità di ammalarsi di tumore.
Ma dietro l uso di queste sostanza non c è solo l atleta in se che ne fa uso, ma capita
che a determinare questa situazione siano altre persone, nello sport si muovono
grandi interessi economici e di potere. La vittoria è spesso l unico risultato accet
tato da sponsor e dirigenti e viene interiorizzato come valore assoluto anche da
allenatori e atleti. Ora se dobbiamo dirla tutta però, spesso anche i genitori fa
nno la loro parte, pretendendo dai loro figli, sin da piccoli, prestazioni sport
ive vittoriose e poco rispettose degli avversari, mettendo in testa così al bambin
o che la solidarietà, la lealtà, la salute, lo stare insieme, la creatività, la collab
orazione, l intelligenza, la fantasia, il lavoro duro e metodico, l abilità, la compet
enza, l allenamento, lo sviluppo armonioso del corpo passa in secondo ordine. Cont
a solo il risultato, e non importa con quali mezzi lo si raggiunga.
Per poter eliminare o ridurre l uso delle sostanze dopanti basterebbe innanzi tutt
o aumentare i controlli, rendendoli più frequenti e scoraggiando così gli atleti ad
assumere sostanze che potrebbero allontanarli per sempre dalle gare e consegnarl
i al pubblico scherno, occorre infine recuperare i valori dello sport che man ma
no stanno scomparendo

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