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Appello per il Risveglio civile dell'Italia

Con l’Italia che vuole cambiare. Sottoscrivi e diffondi l’appello già firmato da alcuni intellettuali a sostegno
della manifestazione di sabato 11 dicembre. Tra i firmatari Bodei, Scola, Urbinati, Schiavone, Galli.

L’Italia si trova ad affrontare uno dei passaggi più difficili e preoccupanti della sua storia repubblicana. La crisi e-
conomico-sociale rischia di intrecciarsi con la crisi democratica, in una situazione in cui la condizione di giovani,
famiglie e imprese risente drammaticamente della recessione degli ultimi due anni e dell’assenza di qualsiasi ini-
ziativa del governo in grado di promuovere una ripresa della produzione e dei consumi, di ridurre le disegua-
glianze sociali, di contrastare la disgregazione del Paese, di investire su scuola, università e ricerca quali risorse
fondamentali per il futuro.

Le manifestazioni di studenti e ricercatori di questi giorni segnalano un disagio che va ben al di là


dell’opposizione alla finta riforma dell’Università voluta dal governo. Esse rivelano l’inquietudine di una genera-
zione rispetto all’incapacità di chi ha governato finora di offrire un orizzonte di futuro e di speranza. La condizio-
ne e lo stato d’animo dei giovani sono oggi la metafora della situazione dell’intero Paese: smarrito, sfiduciato, im-
paurito, talora segnato da tratti di rassegnazione.

Le forze democratiche e progressiste non devono tuttavia perdere la consapevolezza che c’è un’Italia migliore di
chi l’ha governata finora. Un’Italia che vuole cambiare, che vuole rialzare la testa e difendere la propria dignità,
tornando a investire sulla propria laboriosità, inventiva, generosità e tornando a fidarsi di una politica che sia de-
gna di rappresentarla.
È il momento di promuovere una vera e propria riscossa civica, un risveglio civile del nostro Paese, facendo ap-
pello all’Italia che vuole tornare a credere in se stessa e nella possibilità di voltare pagina, puntando sui valori co-
stituzionali del lavoro, della democrazia e dell’uguaglianza. Il governo di Berlusconi rappresenta oggi il principale
fattore di insicurezza e di instabilità per il nostro Paese, in una fase anche molto delicata dal punto economico e
finanziario. Il berlusconismo, emerso in una fase di discredito della politica, sembra destinato a concludere la sua
parabola accentuando la delegittimazione della politica e del sistema democratico.

In questo quadro, la manifestazione dell’11 dicembre promossa dal Partito democratico può essere un importan-
te segnale di speranza e di cambiamento, che trasmette all’interno e all’esterno del Paese l’idea di un’Italia in gra-
do di rimettersi in cammino e di affrontare le scelte impegnative che la attendono.

Per queste ragioni chiediamo alle cittadine e ai cittadini italiani, anche al di là delle appartenenza partitiche, di
aderire alla manifestazione e alle forze della cultura, della ricerca e del sapere, che in questi difficili anni hanno
mantenuto una presenza attiva nella società italiana, di sottoscrivere e diffondere questo appello.

Bianca Beccalli, Remo Bodei, Salvatore Bragantini, Marina Calloni, Carlo Galli, Aldo Schiavone, Ettore Scola, Nadia
Urbinati, Salvatore Veca

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