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Urbino
SABATO 9 APRILE 2011 ••

CERAMICA INCONTRO DELL’ASSOCIAZIONE «SGARZINI»

OGGI POMERIGGIO alle 17 nella sala Castellani del Collegio Raffaello,
l’associazione artistico culturale “Paolo Sgarzini” propone un nuovo
incontro per approfondire e riscoprire l’arte antica ma amata anche dai
giovani della ceramica: l’incontro con Gianfranco Santi, ceramista e
studioso, su “La ceramica: dalle botteghe di ieri alle nuove tendenze”,
intende portare all’attenzione della cittadinanza e degli appassionati di
ceramica gli studi su questo settore artistico ed artigianale in
considerazione dell’evoluzione che ottenuta nel corso del tempo.

«Apriamo un Corso di restauro a Beirut»

L’Ateneo ha fatto un accordo con l’American University of Science and Technology
di LARA OTTAVIANI
L’UNIVERSITA’ di Urbino,
con i suoi docenti, porta i segreti
del restauro “made in Italy”
all’American University of Scien-
ce and Technology di Beirut. In
Libano, per l’anno accademico
2011 - 12, si aprirà un Corso di
“Tecnologie per la conservazione
e il restauro dei beni culturali”
con docenti del corso omonimo
di Urbino che insegneranno tutte
le materie di restauro a 10 studen-
ti libanesi e 5 italiani che poi ver-
ranno ad Urbino per frequentare
i laboratori: altro che “corso in
via di estinzione”, come qualcuno
potrebbe pensare, per il Corso di
laurea triennale interfacoltà che,
insieme alla specialistica in “Con-
servazione e restauro del patrimo-
nio storico e artistico”, diventerà
obbligatorio per formare i restau-
ratori professionisti in base ai de-
creti dei Ministeri dei beni cultu-
rali e dell’Istruzione.
«I CORSI di restauro non avran-
no mai masse di studenti, ma i no-
stri di Urbino sono assolutamen-
te vitali, pieni di prospettive ed es-
senziali per la professione — spie-
ga la professoressa Laura Baratin,
presidente dei corsi di laurea di re-
stauro —. Il progetto del corso in
Libano, finanziato dal Miur non
solo per il primo ma anche per il
secondo anno, segue il Master di
1˚ livello che abbiamo svolto con
Albania, Bosnia, Serbia e Macedo-
nia per 18 studenti nel 2008/09 su
“Strumenti e metodi per la conser-
vazione dei beni culturali, archi-
tettonici e archeologici” con atti-
vità portate avanti nei 5 paesi; a
giugno presenteremo i risultati
dei lavori con i progetti degli stu-
denti ed intendiamo riproporre il
master con l’Istituto centrale del
TECNICHE UNICHE Una restauratrice dei corsi urbinati
restauro di Roma e l’Iccrom, un
organismo internazionale con
125 membri, puntando a coinvol-
gere altri paesi europei».
I PROGETTI all’estero dei corsi
di restauro di Urbino si muovono
all’interno dell’opera d’internazio-
nalizzazione dell’Ateneo e del de-
legato rettorale Giuseppe Giliber-
ti, pur essendo fortemente stati de-
terminati dai contatti della profes-
soressa Baratin, che ha anche mes-
so in piedi un coordinamento tra
tutte le Università che hanno cor-
si di restauro e gli Istituti storici
di formazione come l’Iscr di Ro-
ma, l’Opd Opificio di Pietre dure
di Firenze o l’Ipcal per la carta e il
libro, al fine di spingere i Ministe-
ri dei Beni culturali e il Miur alla
firma del Decreto che, per la pri-
ma volta in Italia, sancisce che i re-
stauratori saranno dei laureati
con una formazione di 5 anni,
con il 60 per cento dei crediti for-
mativi ottenuti con l’attività prati-
ca: «In Italia non c’è mai stato un
istituto di formazione che rila-
sciasse un certificato per identifi-
care il professionista del restauro,
solitamente una persona che si
formava “a bottega” — spiega la
docente —: il nostro corso trien-
nale è nato, con tante altre univer-
sità, nell’anno accademico 2000-
’01 ed è stato l’inizio dell’apertura
dei corsi di laurea per la professio-
ne; nel 2004 - ’05 è partita la spe-
cialistica e per la prima volta le
Università si sono affacciate alla
formazione di una professione
che era appannaggio degli istituti
storici di Roma e Firenze, ma so-
lo 4 Atenei, tra cui Urbino, poi so-
no riusciti a mettere in piedi i la-
DOCENTE Laura Baratin
Numero chiuso
Si pensa anche ad un
percorso di soli sei
studenti: la laurea in
restauro si conseguirà
dopo cinque anni
boratori e attivare dei corsi simili
a quelli degli istituti. Dopo 7 anni
di discussione, finalmente ora i
Ministeri hanno firmato il decre-
to che stabilisce che il restaurato-
re sarà colui che avrà una laurea
con formazione di 5 anni. A Urbi-
no, ci siamo orientati su due per-
corsi, tele e tavole e materiali lapi-
dei, che vorremmo mantenere, a
numero chiuso, con 6 studenti cia-
scuno, per evitare problemi di bu-
dget. Stiamo preparando la docu-
mentazione sui requisiti richiesti
dai Ministeri per avere l’accredita-
mento del corso, che riguardano i
piani di studio, le attrezzature, il
tipo di opere a disposizione degli
studenti per le quali stiamo facen-
do una convenzione con la So-
printendenza. A giugno ci sarà a
Urbino anche un incontro con la
commissione interministeriale
per entrare nel merito dei corsi».
CASA RAFFAELLO
Oggi l’Isia presenta
la nuova mappa
LA NUOVA “mappa” di
Urbino elaborata dagli stu-
denti dell’Isia: grande la cu-
riosità per il lavoro che sarà
presentato oggi dal Labora-
torio di ricerca Officina san-
ta Chiara dell’Isia alle 11 al-
la Casa Natale di Raffaello.
“Walk in Progress” è una
mostra laboratorio sulla rap-
presentazione della città,
presente fino al 1˚ Maggio,
risultato della ricerca svol-
ta sul territorio di Urbino.
Nella mostra saranno espo-
sti i risultati del gruppo di
studio e le relative applica-
zioni, finalizzate ad una car-
tografia turistica, al fine di
migliorare l’orientamento e
contribuire a diversificare i
percorsi di visita del centro
storico. La mostra è struttu-
rata in 3 parti distinte ma
collegate, che creano un
percorso esplicativo e inte-
rattivo, per far relazionare i
visitatori all’argomento trat-
tato: la prima propone la ri-
cerca storica e l’evoluzione
della città di Urbino, la se-
conda analizza la percezio-
ne della città da parte di abi-
tanti, studenti e turisti, la
terza mostra le scelte effet-
tuate e le cartografie propo-
ste dal gruppo di studio di
Officina santa Chiara. Ver-
rà richiesto ai visitatori di
disegnare le proprie mappe
mentali e di scegliere la
mappa che più preferisco-
no tra quelle proposte.
l. o.