Con il termine ceramica comprendiamo tutti i manufatti inorganici non metallici, generalmente porosi e fragili, realizzati con materiale di natura argillosa, modellati plasticamente con tecnologie diverse ma a freddo, che hanno acquisito irreversibilit della forma grazie ad un opportuno trattamento termico
CERAMICA GRECA Stile protogeometrico: fine XI- fine X a.C. (1000-900) Stile geometrico: fine X-fine VIII a.C. (900-700) Stile orientalizzante (protoattico e protocorinzio): VII a.C. (700-600) Stile a figure nere: inizi-ultimo quarto del VI (600-525) Stile a figure rosse: 530/520- 450/425 CERAMICA MAGNOGRECA (met V - IV sec. a.C.) Ceramica apula Ceramica campana Ceramica lucana Ceramica sicula Ceramica apula dello stile di Gnathia
Bisogna tenere presente che accanto ai vasi dipinti, che nel quotidiano avevano un uso limitato, esisteva tutta una produzione di vasellame da mensa, da dispensa, da cucina, da trasporto, che non era decorata.
Per il mondo greco gli studiosi si occupano soprattutto dei vasi dipinti Perch sono giunti numerosissimi (si parla di 300.000 esemplari), in quanto utilizzati soprattutto nelle tombe e quindi sepolti in antico Perch riflettono la pittura maggiore, quasi totalmente perduta Perch le loro immagini aiutano nella ricostruzione della vita quotidiana, della religione e del mondo culturale greco Perch servono come indicatori cronologici
Nomenclatura
o orlo
Anse
Mondo femminile Orlo spesso rivolto verso linterno per poter mescolare i liquidi
Mondo maschile, per gli oli nella palestra e la cura del corpo dellatleta. Spesso con scene erotiche
Il nome greco amphiphoreus significa trasportabile da entrambi i lati: le due anse sono la caratteristica principale.
Serviva per mescolare acqua e vino (si beveva solo vino diluito); era indispensabile nei simposi.
Usato solo nei secoli VII e VI. Senza piede e senza anse, necessitava di un supporto
Introdotta nel VI sec., si portava alla bocca stando coricati perch si reggeva dal piede ed era pi pratica delle pi antiche coppe a basso piede
Nel rito nuziale (lebete gamico) aveva un ruolo che non si conosce con precisione
La radiografia di un vaso permette di riconoscere lartificio cui si ricorreva per limitare le spese dei profumi offerti al morto
Stamnos con raffigurazione degli stessi vasi usati per attingere il vino
Le officine
Sul procedimento dallestrazione dellargilla alle fornaci ritorneremo nellultimo modulo Le officine erano in zona periferica (Es.: quartiere del Ceramico ad Atene) Lorganizzazione del lavoro era complessa
Hydria del secondo venticinquesimo del V sec. a. C., con la raffigurazione di Atena che incorona gli artigiani intenti a decorare crateri e kantharoi
Per questo motivo i vasi greci avevano valore da soli, senza bisogno di studiarne il contesto ne derivato un amplissimo mercato antiquario (che continua tuttora) nei Musei trovano collezioni vastissime. Di contro la ceramica romana era del tutto trascurata: se anche poteva essere oggetto di attenzione quella fine decorata e (meglio) bollata, quella pi comune veniva buttata.
Approccio artistico
il pi antico. Il vaso vale per se stesso, meglio se integro e soprattutto se decorato. Collezioni e cataloghi Corpus vasorum antiquorum. Imitazioni nella porcellana. Attribuzioni a singole personalit sulla base di particolari stilistici (Beazley da Morelli, che lo aveva applicato nella seconda met dell800 alla pittura)
Lo stesso stile non dovrebbe ritornare mai in pittori diversi: - questo possibile per le grandi personalit che volevano differenziarsi, ma non per le produzioni minori; - un pittore non dovrebbe mai cambiare stile, ma nei pittori che firmano si riconosce unevoluzione.
Approccio iconografico
Si analizzano le immagini, come fonti per la ricostruzione dei miti (Lexikon Iconographicum Mythologiae Grecae), come manifestazione ideologica (per esempio le rappresentazioni di Ercole alla fine del VI servono come propaganda per Pisistrato) dal punto di vista antropologico (vita delluomo greco e rappresentazione simbolica della citt)
Approccio tipologico: deriva dagli studi di preistoria dell'Europa settentrionale. Nelle ceramiche- tutte- si riconoscono fossili guida, che se messi correttamente in sequenza permettono di ricostruire la cronologia Approccio tecnologico: mira alla ricostruzione della tecnica vasaria e da questa a considerazioni di ordine produttivo, economico, sociale. Analisi archeometriche destinate a caratterizzare i materiali impiegati, l'articolazione del ciclo produttivo, le temperature di cottura Approccio contestuale: si propone di studiare il ruolo di tutti i reperti nelle societ antiche. Il vaso non va visto quindi da solo, ma assieme agli altri materiali con i quali viene ritrovato.
Tra il 520 e il 470 a. C. su molti vasi dei pittori chiamati i Pioneri compaiono iscrizioni che celebrano la bellezza di giovani chiamati kaloi, spesso con il nome. Poich molti di questi giovani poi divennero famosi nella vita pubblica e sono ricordati dalle fonti, i vasi si possono datare con una certa precisione Presso i Greci lamore per i ragazzi adolescenti tra 12 e 17 anni) era approvato, in quanto comportava la formazione di un nuovo membro della polis
h. cm 155 Posta su una tomba della necropoli del Dipylon come segnacolo funerario
Vasi tardo geometrici di diverse produzioni dalla met VIII a inizi VII
Anfora protoattica del Pittore di Nesso (con la lotta tra Eracle e il centauro Nesso) Fine VII sec. a. C. h. cm 122
Nel VI sec. la formazione e la sistematizzazione di importanti rotte commerciali nel bacino del Mediterraneo, unitamente all'affermazione di classi politiche e famiglie ambiziose e aperte ai settori produttivi e commerciali, accelera l'espansione della produzione artigianale greca. Nel campo delle ceramiche fini assume gradatamente un ruolo dominante prima Corinto, seguita da Atene, che lo mantiene per circa un secolo. La produzione avviene in molti laboratori, per lo pi urbani o periferici (approvvigionamento di acqua e argilla; fumi); gli artigiani fabbricano piccoli lotti di oggetti su ordinazione di cittadini per celebrazioni di feste, cerimonie, vittorie ecc.
Le scene diventano sempre pi complesse e aumentano i dettagli incisi. I ceramografi (pittori, si firmano dicendo grapsen, ha dipinto) e i ceramisti (vasai,si firmano dicendo poiesen, ha fabbricato) firmano le loro opere Esemplare il vaso Franois, ceramografo Kleitias, ceramista Ergotimos Altri artisti sono ad esempio il Pittore di Amasis (pittore ignoto, Amasis il vasaio); Exekias (scene epiche e eroiche); Lidos.
Ceramica a figure nere dal punto di vista tecnico La decorazione eseguita sopra uno sfondo in "argilla risparmiata" o meglio con una sottile ingobbiatura La decorazione eseguita con uno strato di argilla molto fine e ricca di ossidi di ferro, che durante la cottura subisce una parziale vetrificazione, assumendo colore nero pi o meno lucente a seconda
dello spessore, della temperatura, della composizione chimica, dell'intensit del processo di riduzione nella fase finale (dopo gli 800 gradi).
Il vasaio prende il manufatto ben essiccato e intinge il pennello nella densa sospensione ferruginosa per dipingere le scene figurate e gli accessori ornamentali; per le parti da coprire soltanto si avvale del tornio, onde ottenere velocit e regolarit. I dettagli vengono eseguiti mediante sottili incisioni praticate con una punta rigida che porta allo scoperto lo strato sottostante, creando dopo la cottura contrasti di colore tra la vernice nera e il corpo ceramico. Per ravvivare ulteriormente si possono usare pigmenti colorati bianchi e rossi.
L'atmosfera riducente della camera di cottura si ottiene limitando il tiraggio del forno e utilizzando combustibile che produca fuliggine e fumo (legna umida, foglie o combustibili organici); in questo modo non avviene l'ossidazione del ferro (naturalmente contenuto nell'argilla o appositamente aumentato con miscele di argille molto ricche di ferro) in ematite (di colore rosso) ma avviene la sua riduzione in magnetite (di colore grigio-nero).
Dinos attico con piede del Pittore della Gorgone (590 a. C.) Trovato in Etruria h. m 0,93
Cratere a volute, detto vaso Franois, di Kleitias Clizia (pittore) e Ergtimos (vasaio). 570 a. C.
h. cm 60, d. 57. Trovato nel 1884 dal pittore A. Franois a Chiusi in Etruria, gi in frammenti. Conservato al Museo Archeologico di Firenze
Caccia al cinghiale calidonio Giochi in onore di Patroclo/ Teseo a Delo e danza dei giovani/ Giganti e Lapiti Nozze di Teti e Peleo su tutta la circonferenza Achille uccide Troilo / Corteo che accompagna Efesto in Olimpo Sulle anse:Gorgone che corre; Artemide alata; Aiace che trasporta il corpo di Achille Combattimento di pigmei e gru
Cratere a colonnette di stile corinzio recente, con corteo nuziale (560 a.C.)- Trovato a Cere
La ceramica corinzia non viene quasi pi esportata in Etruria dalla met del secolo: pittura pi colorata, ma pi banale, rigidit del disegno. Nessun artista corinzio firma
Lidos il primo a realizzare su un grande vaso due composizioni ben separate, ben delimitate, e non pi scene ripartite su pi zone Lanfora a riquadri figurati diventa verso la met del VI la forma pi comune della ceramica attica
Interno di coppa (kylix) del Pittore di Xenocles (550-540 a. C.), con Eracle che uccide Tritone e figure di danzatrici. Trovata a Tarquinia
In questo periodo quelli che sono chiamati piccoli maestri decorano piccoli vasi, particolarmente coppe, dedicate al simposio
Anfora del Pittore di Amasis, con Dioniso e Menadi 540-530 a. C. Trovata a Vulci
Personalit di primo piano, forse di origine egizia, autore di un centinaio di vasi di varia forma; solo il vasaio firma Perfetta padronanza del tratto, dipinto o inciso; uso della policromia
Anfora di Exekias con Achille e Pentesilea 530- 535 a. C. Trovata a Vulci, conservata a Londra
Exekias si firma come pittore e come vasaio e decora soprattutto anfore. E il pi gande dei pittori a figure nere
Cratere di Euphronios con toeletta di efebi 510 a.C. (Gruppo dei Pioneri)
Trovato a Capua, oggi a Berlino E creatore di forme nuove, inizialmente pittore, poi vasaio alla direzione di unofficina cui collaborano molti giovani pittori
Particolare: Ricerca anatomica Realismo Osservazione delle figure in movimento, con torsioni e scorci
h. 45,7
Gi al Metropolitan Museum di New York, ora restituito allItalia
Il dio Hermes guida le personificazioni del sonno e della morte che trasportano il corrpo di Sarpedonte
Anfora del Pittore di Berlino con Atena che versa da bere a Eracle (sullaltra faccia) 490 a.C. h. m 0,70
Corpi che si stagliano su fondo nero uniforme, spesso senza linea che indichi il suolo Equilibrio tra proporzioni delle figure e forma del vaso
Psykter firmato da Duride, con giochi di Sileni attorno a Dioniso 480 a. C. Trovato a Cere, oggi a Londra
Linee di precisione perfetta, scarso uso del colore,
Cratere del Pittore dei Niobidi con il massacro dei figli di Niobe 460 a. C. Trovato a Orvieto, oggi a Parigi
Le numerose figure disposte su pi piani ad altezze diverse si rifanno alla grande pittura. Suolo irregolare materializzato da linee che figurano le rocce. Visi espressivi
Cratere attico Trovato a Spina 440 a. C. circa Sono raffigurate scene dellIliade
Lekythos a fondo bianco del Pittore di Achille con partenza del guerriero 430 a. C.
Cratere a volute del Pittore di Pronomo con scene di preparazione di dramma satiresco 410 a. C.
Influenza della pittura e dellarte contemporanee Colori sovrapposti alle figure rosse Personaggi disposti du due registri: compromesso tra composizione pittorica e disposizione delle figure sullo stesso piano ceramica della Magna Grecia
Hydria del Pittore di Midia (vasaio), con ratto delle figlie di Leucippo e Eracle nel giardino delle Esperidi 410 a.C. Stile fiorito
Negli ultimi decenni del V secolo, crisi dello stile a figure rosse. La comparsa della Macedonia nel Mediterraneo determina la rottura delle esportazioni attiche.
Ma perch la ceramica attica ha avuto tanto successo commerciale? In Etruria sono stati trovati nelle tombe almeno 5000 vasi greci tra VI e V secolo, con origine varia fino al 525, monopolio attico fino al 475 e poi scomparsa (mentre continuano nellItalia adriatica- Adria e Spina). Nel complesso non un commercio cos rilevante: potevano essere sufficienti 20 navi per anno con 125 vasi assieme ad altre merci (i vasi non viaggiano mai da soli, come dimostrano i relitti, in cui sono associati a anfore con vino e olio, lingotti, statue in bronzo, ecc). I vasi greci erano destinati ad una ristretta elite per servire i bisogni dei simposia aristocratici e come status simbol : per questo sono importanti le raffigurazioni; per questo le esportazioni attiche cessano quando lEtruria comincia ad entrare in crisi; allora si potenziano le produzioni locali.
Quando si parla di pittura vascolare greca ci si riferisce in genere dunque a quella attica, che dal VI secolo fino alla fine del V fu la pi esportata in tutto il Mediterraneo e specialmente nelle citt dellEtruria; fu quindi considerata la pi eccelsa e importante, specie in rapporto alla produzione magnogreca, che in passato ne fu ritenuta una sbiadita copia coloniale. Tuttavia le continue scoperte di corredi tombali con splendidi esemplari di vasi apuli, campani, lucani hanno rivelato una tale capacit di innovazione e una ricchezza di temi e di stili cos originali, da porre la produzione delle colonie greche dellItalia meridionale in una nuova luce.
Skyphos con ninfe (prod. Campana) Coppa con Dioniso e Arianna (prod. Attica)
Ceramica di Gnathia
Ceramica etrusca
Ceramica dipinta
Le importazioni di ceramica greca invadono il mercato etrusco verso la fine dellVIII sec. e continuano per tutto larco di tempo in cui dura la commercializzazione della ceramica soprattutto attica; esse influenzano fortemente la produzione locale, perch maestri greci impiantano inizialmente botteghe e poi si sviluppa lartigianato locale, sia per vasi a figure nere che per quelli a figure rosse, imitando i vasi importati, ma creando peculiari forme e tipi iconografici.
Per imitare la ceramica attica a figure rosse inizialmente si adotta una tecnica diversa, che non prevede il risparmio delle immagini, ma lapplicazione di una vernice allinterno di una shilouette incisa sulla superficie nera del vaso; solo a partire dalla fine del V sembra svilupparsi una produzione etrusca di ceramica a figure rosse, sulla spinta di maestri greci. Agli inizi del III la ceramica figurata tende a scomparire e viene sostituita da produzioni a carattere industriale con vasi per lo pi verniciati di nero.
Bucchero
Parallelamente alla produzione di ceramiche figurate si sviluppa e diffonde nel corso del VII sec. a.C. un tipo di ceramica dal caratteristico colore nero, il bucchero, ottenuto dallargilla ricca di ossidi di ferro e cotta in atmosfera riducente Bucchero termine in lingua spagnola che in origine indicava unargilla dellAmerica centrale e meridionale, poi tutte le ceramiche non smaltate eppure dotate di una superficie lucente, poi la tipica ceramica etrusca. Le pi antiche realizzazioni imitano nella forma vasi metallici; pi tardi si sviluppa una produzione di vasi dalle pareti pi spesse, la cui decorazione prevede anche esuberanti aggiunte plastiche.
Il bucchero un tipo di ceramica ottenuta a partire da un'argilla depurata, cotta con cottura riducente-raffreddamento riducente. In questo modo non solo la superficie risulta scura (grigia o nera) ma anche l'impasto nella sezione grigio. L'effetto lucente che a volte si nota sulla superficie ottenuto mediante lisciatura o levigatura della superficie prima della cottura.