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Argomenti ecologia Inquinamenti indoor Generalmente, per indicare linquinamento presente allaperto ci si riferisce allinquinamento outdoor o in ambiente, anche

se questultimo termine pu dar luogo a fraintendimenti, per cui in alcuni casi sarebbe preferibile specificare ambiente esterno.Con inquinamento dellaria indoor si intende linquinamento che interessa laria degli ambienti confinati, cio quella presente in quei luoghi allinterno dei quali si svolgono attivit umane sia di lavoro che conviviali, di svago o di riposo. E comunque opportuno sottolineare che nellambito della definizione indoor vengono esclusi gli ambienti industriali, che pur essendo spesso confinati, presentano un tipo di inquinamento ben specifico e relazionato alla tipologia di lavoro; per la sua caratteristica natura, questo tipo di inquinamento richiede grande attenzione e controlli severi puntualmente imposti da normative e leggi apposite.Invece, al contrario di quanto succede in ambito industriale, nel caso di abitazioni, scuole, uffici, edifici pubblici, mezzi di trasporto, ecc., linquinamento indoor viene frequentemente sottovalutato per fattori di natura squisitamente culturale, psicologica o storica. In realt, diverse ricerche hanno dimostrato che in questi luoghi lesposizione ad inquinanti di varia natura pu essere addirittura superiore a quella relativa agli inquinanti in ambiente esterno o industriale. Uneccezione a riguardo data da un caso particolare di inquinamento dellaria indoor: quello in ambito ospedaliero. Qui lattenzione maggiore anche per la frequente possibilit di contrarre varie malattie, anche di tipo professionale; di conseguenza sono maggiori i controlli volti a tutelare la salute del personale e degli ospedalizzati. Il problema dellinquinamento indoor emerso nel corso di questi ultimi anni: parallelamente al crescente desiderio di migliorare la qualit della vita in senso lato, ci si posti il problema di migliorare la qualit dellaria negli ambienti confinati, anche considerando che oramai le persone occidentali vi trascorrono circa il 90% del proprio tempo.Allo scopo di realizzare quelle condizioni di benessere e di salubrit ottimali per far s che la maggior parte delle persone possano vivere pienamente, si sono definite nel tempo diverse linee guida e normative tecniche che pongono lattenzione sugliinquinanti in causa, la loro azione sulla salute, gli standard qualitativi ambientali da perseguire e le migliori procedure e tecnologie edilizie e impiantistiche per ottenerli. Agenti Inquinanti Gli inquinanti indoor sono numerosi e possono essere originati da diverse sorgenti; le concentrazioni variano nel tempo, a seconda delle fonti interne ed esterne, della ventilazione e delle abitudini degli occupanti. Le sostanze inquinanti dellaria indoor possono essere classificate in tre categorie: Agenti Chimici Monossido di carbonio (CO) Biossido di azoto (NO2) Biossido di zolfo (SO2) Composti Organici Volatili (VOC) Formaldeide Benzene Idrocarburi Aromatici Policiclici (IPA) Ozono (O3) Particolato aerodisperso (PM10, PM2.5) Fumo di tabacco ambientale Pesticidi Amianto Agenti Biologici Acari Muffe Allergeni degli animali Batteri Pollini Agenti Fisici Campi elettromagnetici Rumore Radon

Radon Il radon un gas radioattivo naturale, incolore ed insapore, caratterizzato da una grande inerzia chimica grazie alla quale si diffonde rapidamente nellambiente senza combinarsi con altri elementi per formare dei composti. Fra i suoi isotopi, il Radon222 quello pi pericoloso perch presente in misura maggiore allinterno degli edifici e perch origina col suo decadimento altri isotopi radioattivi, molto pi radioattivi del progenitore.Il Radon un cancerogeno

riconosciuto; si stima che la sua presenza negli ambienti indoor causi circa 50mila morti ogni anno in tutto il mondo, pi di 1000 solo in Italia.Per maggiori informazioni relative alla sua formazione e diffusione nellambiente, alle fonti che lo producono, agli effetti sulluomo e alle normative emanate in merito, consiglio di visionare la parte del sito dedicata in modo specifico a questo radionuclide; vi si pu accedere cliccando.Per quanto riguarda labbattimento della sua concentrazione negli ambienti indoor, i depuratori daria sono pressoch inutili quando si ha a che fare con esso, per cui indispensabile arieggiare le stanze nei limiti del possibile e favorire i ricambi daria. Il radon comunque un inquinante ubiquitario, in quanto si libera dal suolo e vi sempre una certa sua concentrazione di fondo allaperto che si aggira sui 5-10 Bq/mcubo; per questo motivo, la sua concentrazione non pu essere mai portata ad un valore pari a zero.In caso di rilevante inquinamento indoor da radon, bisogna essenzialmente agire limitando lapporto delle sue fonti e quindi spesso necessario: sigillare le crepe vicino alle fondamenta; impermeabilizzare il terreno dello scantinato se in terra battuta; sigillare le aperture attorno alle tubazioni o ai cavi elettrici ed anche i punti di contatto tra il pavimento e i muri; creare eventualmente delle bocche di lupo per far fluire laria contaminata della cantina verso lesterno. In casi estremi, si deve provvedere a depressurizzare il suolo realizzando sotto la superficie delledificio un piccolo pozzetto. Qui un ventilatore provvede ad aspirare laria presente, espellendola in ambiente esterno: la depressione daria che si crea per laspirazione fa s che il radon tenda a penetrare ulteriormente nel pozzetto, piuttosto che allinterno delledificio, e in questo modo si riesce ad abbattere drasticamente le immissioni di radon nellambiente residenziale o lavorativo. Un altro utile accorgimento per limitare la presenza indoor del radon, consiste nel non utilizzare materiali da costruzione che lo disperdono nellaria, come ad es. il tufo; stato chiaramente dimostrato che gli edifici costruiti in tufo sono generalmente anche quelli pi inquinati. Che cos il radon? Il radon un elemento chimico naturale, radioattivo, appartenente alla famiglia dei cosiddetti gas nobili o inerti. incolore, inodore e insapore; non pu essere avvertito dai sensi. Viene prodotto per "decadimento nucleare" dal radio che a sua volta proviene dall'uranio. Questi elementi sono presenti fin dalle origini della terra, in quantit molto variabile, in tutta la crosta terrestre e quindi anche nei materiali da costruzione che da questa derivano (cementi, tufi, laterizi, pozzolane, graniti, ecc.).Luranio il capostipite di una catena naturale che attraverso successivi decadimenti del nucleo si trasforma in elementi e isotopi diversi fino a raggiungere lelemento stabile del Piombo 206. Durante tutto il processo vengono emesse ad ogni trasformazione nucleare radiazioni ionizzanti di diverso tipo, alfa o beta o gamma o combinazioni tra esse.Luranio e il radio sono elementi solidi, ma il radon un gas e quindi in grado di muoversi e di fuoriuscire dal terreno (o dai materiali da costruzione o anche dall'acqua) ed entrare negli edifici. Anche il radon emette radiazioni e si trasforma in altri elementi. Questi ultimi sono definiti "prodotti di decadimento" o "figli" del radon e sono a loro volta radioattivi ed emettono ancora radiazioni. In particolare oltre al radon-222, il polonio-218 e il polonio-214 emettono radiazioni alfa che sono vere e proprie particelle energetiche che producono un notevole danno durante il breve tratto di tessuto che eventualmente attraversano.Non esiste luogo ove il radon non sia presente. In atmosfera si disperde rapidamente e non raggiunge quasi mai elevate concentrazioni, ma nei luoghi chiusi (case, scuole, negozi, ambienti di lavoro, ecc.) pu in taluni casi arrivare a concentrazioni tali da rappresentare un rischio eccessivo per gli occupanti. Quali sono le fonti del radon? Il radon un gas inerte, pertanto non reagisce chimicamente con l'ambiente che lo circonda. Una volta prodotto in grado di migrare attraverso il suolo e diffondere dai materiali da costruzione. Linterno degli edifici generalmente in depressione rispetto allesterno. Questa depressione produce dei moti convettivi nel suolo che fanno s che il radon venga aspirato verso linterno degli edifici stessi. Una volta raggiunto l'edificio penetra attraverso: Le fessure dei pavimenti, anche se invisibili, che sono sempre presenti Le giunzioni pavimento-parete I passaggi degli impianti termici, idraulici, delle utenze elettriche, del gas ecc. Anche i materiali da costruzione emettono radon, e possono, in alcuni casi, contribuire considerevolmente ad aumentare la concentrazione.Anche l'acqua una sorgente di radon, ma, a meno di casi eccezionali, contribuisce in misura minore alla concentrazione di radon.La concentrazione di radon molto variabile sia da luogo a luogo che nel tempo. Due edifici simili, vicini possono avere concentrazioni molto differenti. Forti variazioni della concentrazione di radon si possono riscontrare tra il giorno e la notte, durante differenti condizioni meteorologiche e tra estate e inverno. Per questo motivo una misura della concentrazione di radon significativa per capire la situazione e per decidere cosa fare deve essere fatta per un periodo sufficientemente lungo, possibilmente per un intero anno. Quali sono gli effetti sulla salute? Il radon un agente cancerogeno. L'Organizzazione Mondiale della Sanit (WHO), attraverso l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ha classificato fin dal 1988 il radon nel Gruppo 1 in cui sono elencate le 95 sostanze dichiarate cancerogene per luomo. Il principale effetto sanitario il tumore polmonare.Il radon un elemento inerte ed elettricamente neutro, per cui non reagisce con altre sostanze. Di conseguenza, cos come viene inspirato, viene espirato. Tuttavia anche radioattivo, ossia si trasforma in altri elementi, chiamati prodotti di decadimento del radon, o pi generalmente "figli". Questi sono elettricamente carichi e si attaccano al particolato sempre presente in aria. Il particolato, costituito anche da polvere non visibile che rimane sospesa in aria, pu essere inalato e fissarsi sulle superfici dei tessuti polmonari. Gli atomi, cos depositati, in particolare due isotopi del polonio (Po-218 e Po-214) sono ancora radioattivi ed emettono radiazioni "alfa" che possono danneggiare le cellule.I danni che vengono prodotti sono

generalmente riparati dai meccanismi biologici. In alcuni casi uccidono le cellule, ma vi una probabilit che il danno cellulare sia di tipo degenerativo e che la cellula mantenga la sua capacit di riproduzione entrando a far parte di un processo cancerogeno. Fino ad oggi non sono stati dimostrati altri effetti, diversi dal tumore polmonare.Fondamentale importanza assume la combinazione tra fumo di tabacco e esposizione al radon. Il rischio assoluto di un tumore polmonare causato dal radon per i fumatori viene considerato 15-20 volte superiore rispetto al rischio per i non fumatori. Secondo recenti stime, circa l11 % degli oltre 31.000 casi di tumore polmonare che ogni anno si registrano in Italia sono attribuibili al radon, e per la grande maggioranza tra i fumatori. Tale numero rappresenta circa il 2% di tutti i decessi per ogni tipo di tumore. La probabilit di contrarre il tumore polmonare proporzionale alla concentrazione in aria e al tempo trascorso nei vari ambienti di vita (case scuole, ambienti di lavoro, ecc.) e al consumo di tabacco.Non esiste una concentrazione "sicura" al di sotto della quale la probabilit di contrarre il tumore nulla. Tuttavia molte organizzazioni scientifiche internazionali, lOrganizzazione Mondiale della Sanit, la Comunit Europea e singoli Paesi hanno fissato dei livelli di riferimento per le abitazioni e per gli ambienti di lavoro al di sotto dei quali ritengono il rischio accettabile. Al di sopra di questi valori, invece, suggeriscono e in alcuni casi impongono di adottare provvedimenti per la riduzione della concentrazione. Come ridurre lesposizione? Non possibile eliminare completamente il radon dai nostri ambienti di vita. Il radon infatti presente anche all'esterno, in concentrazioni relativamente basse (5-10 Bq/m3). Tuttavia possibile, anzi raccomandabile intervenire in quegli ambienti in cui la concentrazione elevata poich causa un elevato rischio per la salute. Sono di seguito elencati i principali modi per ridurre la concentrazione di radon in un ambiente. Depressurizzazione del suolo: questa la tecnica maggiormente consigliata nel caso di concentrazione molto elevata derivante dal suolo. Si tratta di realizzare sotto la superficie dell'edificio un piccolo ambiente per la raccolta del gas radon. Questo pozzetto viene collegato a un piccolo ventilatore. In tal modo si realizza, all'interno del pozzetto, una depressione che raccoglie il radon e lo espelle in aria impedendo che entri all'interno dell'edificio. Ventilazione: un aumento della ventilazione dell'ambiente diluisce il radon presente. Questo metodo si realizza con l'ausilio di un ventilatore. I problemi connessi con questo sistema sono legati alla necessit di recupero del calore nei mesi invernali. Il metodo pi adatto per applicazioni in ambienti di lavoro, in particolare laddove esiste gi un impianto. Questa tecnica oltre a risolvere il problema del radon contribuisce, con opportuni accorgimenti, a migliorare il complesso della qualit dellaria. Pressurizzazione dell'edificio: in questo caso si cerca di incrementare la pressione interna dell'edificio, in modo da contrastare la risalita del radon dal suolo. In pratica laria interna spinge il radon fuori dall'edificio. Anche in questo caso necessario l'ausilio di un ventilatore. Ventilazione del vespaio: questo metodo utilizzato quando presente un vespaio al di sotto dell'edificio. Aumentando la ventilazione del vespaio si diluisce il radon presente e di conseguenza meno radon si trasferisce nell'edificio. L'incremento della ventilazione pu essere realizzato aumentando il numero delle bocchette di aerazione ed eventualmente applicando un ventilatore. In alcuni casi la semplice pulizia delle bocchette di aerazione presenti porta a un abbassamento della concentrazione di radon. Sigillatura delle vie di ingresso: con questo metodo si tenta di chiudere tutte le possibili vie di ingresso. La sigillatura pu essere parziale, cio a carico delle fessure, delle giunzioni pavimento-pareti, dei passaggi dei servizi, (idraulici, termici, delle utenze ecc.), oppure totale, cio su tutta la superficie di contatto con il suolo. Si utilizzano particolari materiali polimerici per la sigillatura parziale e fogli di materiale impermeabile al radon per la sigillatura totale.In fase di progettazione o di costruzione di un nuovo edificio adottare criteri che riducano l'ingresso del radon dal suolo ha un costo relativamente ridotto. Come individuare la presenza di radon nelle abitazioni? La grandezza che viene presa come riferimento per valutare lentit del problema la concentrazione di gas radon (o radon 222) in aria. Viene espressa in Bq/m3(Becquerel per metro cubo) ossia il numero di trasformazioni nucleari che ogni secondo sono emesse in un metro cubo di aria. La misura si effettua con diverse tecniche: il metodo pi diffuso ed economico, con il quale sono state fatte decine di milioni di misure in tutto il mondo, richiama i dosimetri degli addetti ai reparti di radiologia dei laboratori di analisi cliniche. Nel dispositivo presente un materiale sensibile alle radiazioni alfa emesse dal radon e dai suoi prodotti di decadimento. Le radiazioni alfa, attraversando il materiale, vi imprimono delle "tracce" indelebili. Al termine della esposizione il dispositivo viene portato in laboratorio ed analizzato. Il numero delle tracce rivelate proporzionale alla concentrazione del radon gas presente nell'ambiente in esame. A causa della elevata variabilit della concentrazione di radon la misura deve essere protratta per un intero anno possibilmente suddivisa in due semestri corrispondenti ai periodi caldi (primavera estate) e freddi(autunno inverno).

Amianto L'asbesto (o amianto) un insieme di minerali del gruppo dei silicati, appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. I minerali classificati dalla normativa italiana come amianti sono:

Nome

Nome comune

Formula chimica

Note

Crisotilo

Amianto bianco

Mg3Si2O5(OH)4

dal greco: "fibra d'oro"

Amosite

Amianto bruno

(Mg,Fe)7Si8O22(OH)2

acronimo di "Asbestos Mines of South Africa", nome commerciale dei minerali grunerite e cummingtonite)

Crocidolite

Amianto blu Na2Fe2+3Fe3+2Si8O22(OH)2

dal greco: "fiocco di lana", variet fibrosa del minerale riebeckite

Balangeroite

(Mg,Fe3+,Fe2+,Mn2+)42Si16O54(OH)40 da Balangero, localit in Provincia di Torino, in cui veniva estratto

Tremolite

Ca2Mg5Si8O22(OH)2

dal nome della Val Tremola, in Svizzera

Antofillite

(Mg,Fe)7Si8O22(OH)2

dal greco: "garofano"

Actinolite

Ca2(Mg,Fe)5Si8O22(OH)2

dal greco: "pietra raggiata"

In natura un materiale molto comune. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo rendono adatto come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco, ma la sua ormai accertata nocivit per la salute ha portato a vietarne l'uso in molti Paesi. Le polveri contenenti fibre d'amianto, respirate, possono causare gravi patologie, l'asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico), ed il carcinoma polmonare. Gli amianti pi cancerogeni sono gli anfiboli, e fra essi il pi temibile la crocidolite. Una fibra di amianto 1300 volte pi sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa: teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra pu causare il mesotelioma ed altre patologie mortali, tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantit aumenta esponenzialmente le probabilit di contrarle.L'amianto stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Eternit) per lacoibentazione di edifici, tetti, navi (ad esempio le portaerei classe Clemenceau), treni; come materiale per l'edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Inoltre, la polvere di amianto stata largamente utilizzata come coadiuvante nella filtrazione dei vini. La prima nazione al mondo a usare cautele contro la natura cancerogena dell'amianto tramite condotti di ventilazione e canali di sfogo fu il Regno Unito nel 1930 a seguito di pionieristici studi medici che dimostrarono il rapporto diretto tra utilizzo di amianto e tumori. Nel 1943 la Germania fu la prima nazione a riconoscere il cancro al polmone e il mesotelioma come conseguenza dell'inalazione di asbesto e a prevedere un risarcimento per i lavoratori colpiti. L'impiego dell'amianto fuori legge in Italia dal 1992. La legge n. 257 del 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attivit inerenti all'estrazione e la lavorazione dell'asbesto, stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all'amianto. All'art. 13 essa ha introdotto diversi benefici consistenti sostanzialmente in una rivalutazione contributiva del 50% ai fini pensionistici dei periodi lavorativi comportanti un'esposizione al minerale nocivo. In particolare, tale beneficio stato previsto: per i lavoratori di cave e miniere di amianto, a prescindere dalla durata dell'esposizione (comma 6); per i lavoratori che abbiano contratto una malattia professionale asbestocorrelata in riferimento al periodo di comprovata esposizione (comma 7); per tutti i lavoratori che siano stati esposti per un periodo superiore ai 10 anni (comma 8).In seguito alla normativa indicata, nel 1995 venne stabilita una procedura amministrativa che vedeva

coinvolto l'INAIL per l'accertamento dei presupposti di legge per il riconoscimento dei predetti benefici previdenziali. In particolare, l'INAIL procedeva all'accertamento dei rischi presso lo stabilimento del datore di lavoro tramite la cosiddetta CONTARP (Consulenza Tecnica di Accertamento dei Rischi Professionali); sulla base della mappa del rischio cos predisposta e dei curricula professionali dei lavoratori, venivano quindi rilasciati agli stessi gli attestati dell'eventuale periodo di avvenuta esposizione all'amianto. Tale procedura stata sostanzialmente confermata condecreto interministeriale del 27 ottobre 2004, adottato ai sensi dell'art. 47 della legge n. 326 del 2003, che ha anche ridotto la rivalutazione contributiva al 25%, e stabilito che il beneficio utile solo ai fini della misura della pensione e non pi, quindi, anche per la maturazione del diritto. Prima degli anni ottanta, tuttavia, i curricula non erano archiviabili in formato digitale, e nel settore marittimo il cambio di bandiera di molte compagnie stato causa di difficolt nel recuperare gli attestati di servizio; inoltre, con la rottamazione delle navi finivano al macero anche gli archivi.In assenza di una CONTARP, il singolo lavoratore pu per incontrare serie difficolt nel documentare in sede amministrativa la propria esposizione all'amianto, dovendo pertanto ricorrere spesso ad un accertamento giudiziale. Tuttavia, per effetto delle modifiche introdotte dalla citata legge n. 326 del 2003, la domanda all'INAIL per il rilascio dell'attestato stata sottoposta ad un termine di decadenza di 180 giorni decorrenti dall'entrata in vigore del citato decreto interministeriale del 27 ottobre 2004, scaduto inutilmente il quale l'azione giudiziaria non pi proponibile. Valori limite previsti dalla legislazione italiana per gli ambienti di lavoro.

Applicazione

Valore limite

Metodo analitico

Riferimento legislativo

Livello d'azione a cui scattano determinati obblighi (media giornaliera)

0,1 f/ml

MOCF

D.Lgs. 277/91, art. 24

Livello d'azione a cui scattano determinati obblighi (media settimanale)

0,5 giornif/ml

MOCF

D.Lgs. 277/91, art. 24

TLV-TWA valore limite di esposizione al crisotilo (media giornaliera)

0,6 f/ml

MOCF

D.Lgs. 277/91, art. 31

TLV-TWA valore limite di esposizione agli anfiboli e alle miscele contenenti anfiboli (media giornaliera)

0,2 f/ml

MOCF

D.Lgs. 277/91, art. 31

TLV-TWA valore limite per brevi esposizioni al crisotilo (media su 15 min)

3,0 f/ml

MOCF

D.Lgs. 277/91, art. 31

TLV-TWA valore limite per brevi esposizioni agli anfiboli e alle miscele contenenti anfiboli (media su 15 min)

1,0 f/ml

MOCF

D.Lgs. 277/91, art. 31

Valori limite previsti dalla legislazione italiana in interventi di bonifica.

Applicazione

Valore limite

Metodo analitico

Riferimento legislativo

Soglia di pre-allarme per il monitoraggio esterno al cantiere di bonifica

Tendenza all'aumento

MOCF

DM Sanit 6.9.94

Soglia di allarme per il monitoraggio esterno al cantiere di bonifica

50 f/l

MOCF

DM Sanit 6.9.94

Restituibilit ambienti bonificati

2,0 f/l

SEM

DM Sanit 6.9.94

Restituibilit ambienti industriali dopo un

Valore di concentrazione rilevato nello

MOCF e SEM

Circolare del ministero della sanit 12.4.95

intervento manutentivo con rimozione di amianto stesso ambiente prima dell'intervento

Fondamentale per i lavoratori, ancora oggi esposti alle fibre di amianto, l'osservanza delle norme in materia di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Per l'utilizzo di un DPI prevista: l'informazione del personale sui rischi dai quali protegge il DPI, l'addestramento previsto per l'uso di DPI di terza categoria, la verifica sulle modalit di impiego dei DPI e sul loro stato e la manutenzione periodica per mantenere i dispositivi efficienti. I DPI per esposizioni all'amianto sono:

tuta di protezione copriscarpe o stivali di gomma guanti da lavoro protettori delle vie respiratorie.

La tuta deve essere intera, possedere un cappuccio, essere priva di tasche, chiusa ai polsi e alle caviglie con elastici e data da un tessuto idoneo a non trattenere le fibre. Sono disponibili tute monouso in Tyvek oppure in tessuto lavabile in cotone trattato o in goretex. Le prime non devono essere lavate, si acquistano a prezzi contenuti, ma allo stesso tempo sono poco traspiranti e possiedono scarsa resistenza allo strappo. Per quanto riguarda le tute in tessuto lavabile, ovvero in cotone trattato, hanno come vantaggi la possibilit di essere: riutilizzati, traspiranti ed essere acquistati a costi moderati. Gli svantaggi sono dati dal lavaggio del dispositivo di protezione, in quanto deve essere trasportato in lavanderie autorizzate, visto che non pu essere effettuato in casa, e un ulteriore problema dato dal fatto che i lavaggi determinano la perdita del trattamento. Le tute in gore-tex hanno come vantaggi le caratteristiche di essere traspiranti e confortevoli, resistenti, lavabili e impermeabili, mentre gli svantaggi sono dati da costi elevati e dai lavaggi che possono essere eseguiti solo da lavanderie autorizzate o da lavatrici poste in cantiere. Le calzature devono essere costituite da materiali lavabili e possedere un gambale sufficientemente alto da essere coperto dai pantaloni della tuta.I dispositivi di protezione delle vie aeree possono essere suddivisi in: isolanti e non isolanti. I dispositivi isolanti permettono al lavoratore di utilizzare aria proveniente da una sorgente non inquinata. Si usano quando: c' un elevato quantitativo di inquinamento ambientale, con concentrazione di ossigeno nell'aria molto bassa oppure se vi la presenza di gas o vapori al di sopra dei limiti di sicurezza.I dispositivi non isolanti filtrano l'aria attraverso opportuni filtri, specifici per ogni tipo di sostanza, che sono in grado di trattenere gli inquinanti dispersi nell'aria.I dispositivi per le vie aeree possono essere inoltre a semimaschera o a maschera facciale intera e il loro utilizzo dipende dalla concentrazione delle fibre di amianto in aria.La bonifica dell'amianto pu avvenire utilizzando tre metodiche:

rimozione, eliminare materialmente la fonte di rischio; incapsulamento, impregnare il materiale con l'uso di prodotti penetranti e ricoprenti; confinamento, installare delle barriere in modo da isolare l'inquinante dall'ambiente.

La rimozione il procedimento maggiormente utilizzato, perch elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni bisogno di attuare cautele rispettive alle attivit che vengono svolte nell'edificio. Gli svantaggi che porta questo tipo di bonifica sono: esposizione dei lavoratori a livelli elevati di rischio, produzione di contaminanti ambientali, produzione di alti quantitativi di rifiuti tossici e nocivi che devono essere smaltiti in determinati depositi, tempi di realizzazione lunghi e costi molto elevati.L'incapsulamento risulta essere un

trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti, che permettono di inglobare le fibre di amianto e consente di costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. I costi e i tempi di intervento appaiono pi contenuti, non necessario applicare un materiale sostitutivo e di conseguenza non vengono prodotti rifiuti tossici. Inoltre il rischio minore per i lavoratori addetti e per l'ambiente. L'unica verifica di cui necessit questa modalit di bonifica un programma di controllo e manutenzione, in quanto l'incapsulamento pu alterarsi e venire danneggiato.Il confinamento, infine, consiste nel posizionare una barriera a tenuta che possa dividere le aree che vengono utilizzate all'interno dell'edificio dai luoghi dove collocato l'amianto. Per evitare che le fibre vengano rilasciate all'interno dell'area, il processo deve essere accompagnato da un trattamento incapsulante. Il vantaggio principale quello di creare una barriera resistente agli urti. Il suo utilizzo idoneo per materiali facilmente accessibili, soprattutto per quanto riguarda le aree circoscritte. I costi sono accessibili a meno che l'intervento non richieda lo spostamento di impianti, quali elettrico, termoidraulico e di ventilazione. necessario stilare un programma di controllo e manutenzione. unattivit di prevenzione che si basa sul controllo sanitario dei lavoratori esposti a rischio con lobiettivo di proteggere la loro salute, prevenire malattie professionali e le malattie correlate al lavoro. La sorveglianza sanitaria include: visita medica preventiva per assodare lassenza di problematiche relative al lavoro in quanto fondamentale valutare lidoneit alla mansione che andr a svolgere il lavoratore; 2. visita medica periodica per accertare che i lavoratori siano idonei a svolgere la specifica mansione. La frequenza di tali controlli avviene una volta lanno, nel caso in cui la allinterno della norma relativa non sia specificato. Il medico competente pu definire, in base alla valutazione del rischio, ogni quanto un lavoratore deve sottoporsi alla visita. Allo stesso tempo, con provvedimento motivato, lorgano di vigilanza pu imporre periodicit discorde rispetto a quello che ha indicato il medico competente; 3. visita medica su richiesta del lavoratore, ogni qual volta il medico competente reputi lo stato fisico del soggetto correlato ai rischi derivanti dal lavoro svolto, al fine di esprimere lidoneit alla mansione specifica; 4. 5. 6. 7. visita medica nel momento in cui si decida di cambiare mansione, permettendo di verificare se sussiste lidoneit; visita medica al termine del rapporto di lavoro solamente quando la norma lo prevede. visita medica al momento della preassunzione; visita medica prima che si riprenda il lavoro, in seguito ad un periodo di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, per verificare se il soggetto idoneo allincarico lavorativo. Lobbligo e lonere economico di garantire la sorveglianza sanitaria spettano al datore di lavoro, mentre il medico competente ha il compito di emettere un giudizio di idoneit alla mansione. I lavoratori che devono provvedere alla manutenzione, rimozione dellamianto o dei materiali contenenti amianto, oppure in caso di smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, ovvero alla bonifica delle aree interessate, prima di poter svolgere le determinate mansioni sono obbligatoriamente sottoposti, almeno una volta ogni tre anni, oppure nel caso in cui sia il medico a decidere, a sorveglianza sanitaria. La stessa ha come scopo anche quello di constatare se al soggetto consentito utilizzare i dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda i lavoratori che sono stati iscritti anche solamente una volta nel registro degli esposti devono essere sottoposti a visita medica al termine del rapporto di lavoro ed anche a successivi accertamenti.L'asbestosi stata la prima malattia professionale amianto-correlata riconosciuta dall'INAIL; dal 1994 sono altres tabellate come tali anche il mesotelioma (pleurico, pericardico eperitoneale) ed il carcinoma polmonare. Le zone con mortalit da amianto pi elevata sono la provincia di Gorizia (Monfalcone) e Trieste nel nord est, gran parte della Liguria, Genova e soprattutto La Spezia e la provincia di Alessandria nel nord ovest, Carrara, Livorno, Massa e Pistoia al centro, Taranto a sud, in Sicilia a Siracusa con lo stabilimento Eternit. Sono quasi tutte zone costiere con cantieri navali e porti. Fra le province non costiere figurano Alessandria, dove situato Casale Monferrato, sede per circa 80 anni della pi grande fabbrica di cemento-amianto della Eternit,Pavia, dove situato Broni, sede del cementificio Fibronit, e Pistoia, sede di Breda Costruzioni Ferroviarie.Dal 1992 al giugno 2005, le domande presentate per andare in pensione usufruendo del beneficio di legge, sono state circa 71000 in Liguria (1 ogni 20 abitanti). I numeri sono sensibilmente pi alti se confrontati con quelli del vicino Piemonte, la seconda regione pi colpita in Italia, che ha circa 43000 domande (1 ogni 100 abitanti).

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