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Compito di Fisica II per Ingegneria Gestionale

I Sessione Estiva, A.A. 2006/2007


Cognome e Nome __________________________ Matricola _______________
I Problema Il circuito in figura consiste di due condensatori piani (ideali) uguali, in equilibrio alla tensione
V
0
= 20 mV. L'energia complessiva del sistema e' pari a 9 10
-8
J. Si versa in un condensatore un liquido di
costante dielettrica K=1.33, e quindi si infila una sbarretta di materiale conduttore tra le armature
dell'altro. Si osserva che, nelle nuove condizioni di equilibrio, in ciascuno dei due condensatori e' presente
la medesima carica Q
f
. Calcolare:
1) Il valore del rapporto r tra lo spessore del conduttore e la distanza tra le armature (prima
dell'inserimento del conduttore).
2) La carica Q
f
3) Il modulo dell'energia U
d
complessivamente dissipata nel processo.
II Problema Otto cariche puntiformi uguali (Q=0.1 nC) sono disposte ai vertici di un cubo di lato l=5 mm. Si
consideri un sistema di coordinate cartesiane con origine nel centro del cubo e assi paralleli alle sue
direzioni principali. Calcolare:
1) L'energia elettrostatica U
es
del sistema
2) Il lavoro W
e
fatto dal sistema per spostare un protrone (e= 1.6 10
-19
C) dall'origine all'infinito
III Problema . Un sistema consiste di due fili paralleli posti ad una distanza d=50 cm l'uno dall'altro, e di
una piccola bobina, che giace nel piano definito dai fili. La bobina, posta ad una distanza x=10 cm dal primo
filo, e' percorsa da una corrente costante i
b
= 200 mA: il momento di dipolo corrispondente e' m=2 10
-4
Am
2
, orientato nella direzione ortogonale al piano. Nel primo filo scorre una corrente di intensita' i
1
= 500
mA e nel secondo una corrente i
2
in verso opposto a i
1
. Calcolare:
1) Il valore di i
2
perche' la forza agente sulla bobina sia nulla.
2) Il modulo del lavoro, W, necessario per ruotare la bobina di 90
o
, mantendendo costanti tutte le correnti,
e con i
2
= i
1
.
3) Successivamente, in questa posizione si spegne la corrente nella bobina. Quale carica circola nella bobina
se poi essa viene ulteriormente ruotata di 90
o
(Resistenza della bobina R = 0.25 W) ?
Quesito Unita'
I.1 K 0.15 0.25 0.75 2.0 3.33 4.0
I.2 Q
f 2.5 10
-12
6 10
-10
1.2 10
-8
1.5 10
-8
2.4 10
-7
3 10
-7
I.3 Ud
20.8 10
3
5.75 10
2
16.7 10
-12
9.7 10
-14
33.3 10
-16
7.2 10
-19
II.1 Ues
5.2 10
-5
2.6 10
-5
1.0 10
-5
7.5 10
-6
5.0 10
-6
6.4 10
-6
II.2 We
20.8 10
3
5.75 10
2
16.7 10
-12
9.7 10
-14
33.3 10
-16
7.2 10
-19
III.1 i
2 0.001 0.015 0.031 0.055 0.075 0.095
III.2 W
0.5 10
-11
1.75 10
-11
5.5 10
-11
7.5 10
-11
1.05 10
-10
2.5 10
-10
III.3 Q
0.4 10
-10
0.75 10
-10
1.00 10
-10
1.25 10
-10
4.95 10
-10
8.6 10
-10
Soluzioni (I)
1. Le due capacita' inizialmente sono uguali C
1, i
=C
2, i
=C
i
=U
0
/ V
0
2
=0.225mF , e sono uguali anche alla
fine perche' la carica sulle due armature e' la stessa. Inserendo il dielettrico si aumenta la capacita' del
condensatore di un fattore K. Inserendo il conduttore si aumenta la capacita' di un fattore s = h/h'=
h/h(1-r) = 1/(1-r), dove h e' la distanza tra le armature senza il conduttore e h' e' la distanza dopo
l'inserzione. Quindi K = 1/(1-r), ovvero r= (K-1)/K =0.25.
2. Poiche' la carica si conserva Q
f
= Q
0
= U/V
0
= 4.5 10
-6
C
3. U
f
=2(
Q
f
2
2C
f
)=2(
Q
0
2
2(1.33C
i
)
)=
U
0
1.33,
quindi U
d
=U
0
U
f
=0.75U
0
=6.7710
8
J
Problema II
1. Ciascuna carica subisce l'azione di :
tre cariche poste alla distanza l, energia corrispondente U
a

3kq
2
l
=5.410
8
J
tre cariche poste alla distanza
.2l , U
b
3kq
2
.2l
=3.810
8
J
la carica sul vertice opposto a distanza
.3l , U
c
=
kq
2
.3l
=1.0410
8
J
.
L'energia della singola carica e' dunque U
1
=
kq
2
l
(3+
3
.2
+
1
.3
)=10.310
8
J
e l'energia complessiva
e' U =
1
2
8U
1
=41.210
8
J
2.
W=q(V()V(0))=qV(0)=e8
kq
l .3/2
=1.66keV=2.6610
16
J
Problema III
1.

B
1
(x)=
j
0
i
1
2nx
u
z
, U
1
= m

B
1
=
j
0
i
1
m
2nx
,

F
1
=
dU
1
dx
u
x
=m
j
0
i
1
2nx
2
u
x

B
2
(x)=
j
0
i
2
2n(dx)
u
z
, U
2
= m

B
2
=
j
0
i
1
m
2n(dx)
,

F
2
=
dU
2
dx
u
x
=m
j
0
i
1
2n(dx)
2
u
x

F
1
+

F
2
=0 - m
j
0
i
1
2nx
2
+m
j
0
i
1
2n(dx)
2
=0 - i
2
=i
1
(
x
xd
)
2
2. Energia potenziale iniziale U
i
=U
1
+U
2
=m
j
0
i
1
2n
[
1
x
+
1
dx
] = m
j
0
i
1
2n
d
x(dx)
= 2.510
10
J .
L'energia potenziale finale e' nulla ( B ortogonale a m ). Quindi il lavoro che si deve fare e' W = U
f
- U
i
=
-U
i
= -2.5 10
-11
J. Il segno - indica che la rotazione avverrebbe spontaneamente.
3. Legge di Felici : q=
1
f
1
i
R
, dove F
i
= 0 ( B ortogonale a m e quindi a u
n
) e F
f
= (B
1
+B
2
) S (B parallelo a
u
n
). Ricaviamo S = m/i = 10
-3
m
2
, dai dati del punto 1. Quindi q = 1.25 10
-10
C.

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