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LE LINGUE GERMANICHE

In Le Lingue Indoeuropee

Sommario
Introduzione ................................................................................................................................. 2 1. 2. 3. 4. 5. 5.1. La patria dei Germani ......................................................................................................... 3 I raggruppamenti delle lingue germaniche ......................................................................... 5 I documenti pi antichi ...................................................................................................... 6 Il germanico comune .......................................................................................................... 6 Fonologia del germanico comune ....................................................................................... 7 Vocalismo........................................................................................................................ 7 5.1.2. Le sonanti .................................................................................................................... 7 5.1.3 Caratteristiche dello sviluppo del vocalismo ............................................................... 7 5.2. 6. 6.1. Consonantismo ................................................................................................................ 7 Morfologia del germanico comune ..................................................................................... 9 Sostantivi ........................................................................................................................ 9 6.1.2. Aggettivi...................................................................................................................... 9 6.1.3. Determinativi .............................................................................................................. 9 6.1.4. Interrogativo ............................................................................................................. 10 6.1.5. I numerali ................................................................................................................. 10 6.2. 6.3. 7. 7.1. 7.2. 7.3. 8. 9. I pronomi personali ....................................................................................................... 10 Coniugazione verbale .................................................................................................... 10 Le parti invariabili ............................................................................................................ 11 Coniugazioni ................................................................................................................. 11 Avverbi.......................................................................................................................... 11 Preposizioni .................................................................................................................. 11 Formazione delle parole ................................................................................................... 12 Il tipo sintattico del germanico comune ........................................................................... 13

Le lingue germaniche in Le lingue indoeuropee di Ramat e Ramat Riassunto a cura di Enzo Santilli rage_X_love@live.it Corso di Filologia Germanica, a.a. 2011/2012, Universit degli Studi di LAquila Pag. 1

Introduzione
Linsieme delle lingue germaniche oggi parlate si divide in due sottogruppi: a) germanico settentrionale comprendente danese, norvegese, svedese, islandese e feringio; b) germanico occidentale individui e alle quali vanno aggiunte le lingue appartenenti al gruppo c) germanico orientale, ora Allepoca di quelle che conosciamo come invasioni barbariche tutte queste trib, sotto la comprendente inglese, frisone, nederlandese, afrikaans e tedesco parlate oggi da pi di 400 milioni di

estinte, alle quali appartenevano gotico e le lingue degli Eruli, Burgundi, Vandali e Gepidi.

pressione degli Unni, si mossero verso occidente, varcarono il limes dellImpero romano e diedero vita a pi o meno effimeri regni barbaro-romani, sebbene sul piano linguistico esse furono presto assorbite nella Romnia. Restano di queste lingue, salvo il gotico, lasciti nei toponimi (es.

guardare, tregua).

Ferdinando) ed in alcuni campi semantici, quello della guerra primo fra tutti (guerra, guardia,

Andalucia terra dei Vandali, Catalunia terra dei Goti), nei nomi di persona (Federico,

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1. La patria dei Germani


La patria originaria dei Germani da collocarsi nella parte meridionale della penisola scandinava, nella penisola danese (lo Jutland) e pressappoco in tutte le coste del baltico meridionale. probabile che in questo territorio i parlanti di un idioma indoeuropeo si siano sovrapposti a allindoeuropeo, soprattutto quelli appartenenti al campo semantico dellambiente. precedenti popolazioni non-indoeuropee visto che molti vocaboli germanici non sono riconducibili Quale che sia stata la protopatria degli Indoeuropei, i Germani sono originari dellarea

grossomodo collocato tra il 1200 e il 900 a.C., osmosi fra una cultura indigena ed unaltra che

scandivavo-jutlandica e si sono formati attraverso un processo di osmosi che pu essere

port, ad esempio, luso dellascia da guerra. Altri ritrovamenti archeologici comuni ritrovati nelle zone interessante riguardano ceramica imbutiforme, tombe megalitiche, campi di urne. In figura 1 portatori di asce. vengono mostrate le zone di interesse dei primi popoli germanici e gli spostamenti dei popoli

Figura 1. Da questo territorio originario i Germani cominciarono ad espandersi pi o meno attorno allVIII

sec. a.C., ma verso il 500 a.C. avranno gi raggiunto e oltrepassato il Reno ad Ovest, la Vistola ad est e stanziati nella grande pianura della bassa Germania. Agli inizi dellera volgare il germanesimo confina a nord col mondo finnico (non indoeuropeo),

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ad ovest e sudovest con quello celtico, ad est con le lingue baltiche e slave, a sudest con quelle

venetiche e illiriche. Da tutte queste acquisir dei prestiti ed a tutte queste ne fornir. Il germanico fa dunque parte litalico - e la struttura sociale di questi Indoeuropei dEuropa era costituita, secondo Krahe, da del gruppo i.e. occidentale cui appartengono anche il latino e

raggruppamenti tribali seminomadi detti *teuts i quali diedero luogo progressivamente a popoli appartenente al popolo, tedesco divenuto nome etnico Deutch, Dutch).

pi vasti (in germanico thiod(a) popolo, gente da cui laggettivo iudisk, aat. diutisg

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2. I raggruppamenti delle lingue germaniche


Indipendentemente dalla tripartizione analitica che stata fatta sui popoli germanici, si sono esprime schematicamente questi momenti. verificati nella storia momenti di scissione e avvicinamento, geografici e linguistici. La figura 2.

Germani del Mare del Nord

Nordico

Germani tra Weser e Reno

Gotico

Germani dellElba Figura 2. Fino al V sec. d.C. non sembra possibile individuare particolari differenziazioni dialettali, a parte

il distacco dei Goti e delle altre trib appartenenti al ceppo dei Germani orientali. Persistono per provenienza settentrionale dei Goti i quali durante i loro spostamenti si trovarono lungo il corso

particolari rapporti fra il gotico e le variet del Germanico settentrionale (Nordico) dovuti alla medio e inferiore della Vistola, intrattenendo rapporti quindi anche con il germanico dellElba. I raggruppamento visti i loro tratti comuni ed infine nellultimo riquadro notiamo i Germani del corso del V secolo d. C. quando Angli e Sassoni si erano installati nelle loro sedi insulari ed

dialetti dei Germani dellElba, quelli del Weser e Reno e di quelli del Nord sono posti in un unico Mare del Nord assieme a quelli parlanti Nordico. Si tratta delle relazioni venutesi a creare nel allacciarono rapporti commerciali sempre pi frequenti con i parlanti Nordico, formando con questi una sorta di lega linguistica fra antico sassone, antico inglese e frisone denominate per tanto lingue ingevoniche. Successivamente lantico sassone sar per sempre pi attratto dal risultando, oggi, una quasi variet dialettale del basso tedesco.

tedesco meridionale staccandosi sempre di pi dalla lega linguistica alla quale apparteneva e

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3. I documenti pi antichi
Per ogni lingua germanica esiste una diversa data di attestazione riguardo il primo documento scritto di un certo valore pervenutoci. I pi antichi documenti diretti in lingua germanica sono rappresentati dalle iscrizioni runiche,

derivato da quelli dellarea mediterranea su materiali diversi (legno, osso, pietra, metallo). Le pi antiche iscrizioni risalgono al III secolo dopo Cristo (concentrate prevalentemente in Danimarca e 400). Norvegia) di cui la pi famosa quella su uno dei due corni aurei di Gallehus (Danimarca, ca. Il secondo documento per antichit, ma il primo di tale ampiezza e importanza, la Bibbia

testi generalmente brevi e incisi (da qui il significato originario di writan > write) in un alfabeto

lattuale Bulgaria. Le prime attestazioni di tutti gli altri dialetti germanici sono datati in un intervallo compreso fra la met del 600 ed il 1100.

gotica tradotta da Wulfila (311-383?), un vescovo ariano dei Gothi minores stanziati nella Mesia,

4. Il germanico comune
Dalla comparazione delle varie lingue germaniche, soprattutto nelle loro attestazioni pi antiche, si ricostruisce il cosiddetto germanico comune, e man mano che si risale indietro nel tempo le somiglianze fra le lingue germaniche si fanno sempre pi forti. Riconducendo tali somiglianze ad protogermanico. un punto di partenza comune si ottiene quello che viene definito Germanico comune o Si tratta di tentativi mossi da giusta esigenza di coprire lintervallo di tempo che va dal tardo

indoeuropeo (ca. 2000 a.C.) alle prime attestazioni in lingua germanica, in quanto non pensabile che essi siano avvenuti dalloggi al domani.

che in un cos lungo arco di tempo non siano intervenuti mutamenti linguistici anche profondi o Possiamo ipotizzare quindi una pi antica fase nella quale vigeva ancora laccento mobile i.e.

della quale restano delle tracce nella legge di Verner; a questa subentr gradualmente una seconda nella quale laccento (originariamente dinamico ed espiratorio) tende a fissarsi sulla sillaba radicale. Come passaggio dalla prima alla seconda fase si colloca, nel II-I sec. a.C. il cosiddetto periodo e-a caratterizzato dal mutamento dei timbri vocalici: i.e. *o > germ. a, i.e. * > germ. e dal mantenimento di un accento ancora musicale, con opposizione di toni alti e bassi. Per contro, la rotazione consonantica sembra esser correlata ad un forte accento

lato, e gli antichi prestiti con o senza rotazione dallaltro, indicano una data abbastanza alta anche per lavvento di questa (400-200 a.C.), in contraddizione con la supposta successione dei tipi di accento. Il problema non risolto.

espiratorio e la documentazione esterna di parole germaniche trascritte da greci e latini da un

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5. Fonologia del germanico comune


5.1. Vocalismo

(in sillaba tonica). Rispetto allindoeuropeo il cambiamento principale del germanico comune

unopposizione /a()/ - /o()/, resta unopposizione di quantit, non di altezza e anteriorit, cio /a/ pu essere pronunciata retroflessa, arrotondata e alta senza tema di invadere lo spazio di spazio di /a/. /o/, conseguentemente /e/ pu essere pronunciata bassa e centrale senza tema di invadere lo Nel sistema delle vocali lunghe nasce una nuova /e/, pi chiusa della [e] originaria che viene

dato dalla gi ricordata confusione dei timbri di /o/ ed /a/: i.e. *o > a, * > . Mancando

indicata col simbolo 2; li.e. schwa // passa in germanico ad /a/ (i.e. *pter, germ. *faer). 5.1.2. Le sonanti

indoeuropee che potevano costituire un apice sillabico sviluppano in germanico una vocale di appoggio /u/, mentre le semivocali indoeuropee /w/ e /j/ conservano il loro valore come primo uno dei due valori precedenti, sono bifonematici e risultano i seguenti: /ei/ /ai/ /iu/ /eu/ /au/ elemento del dittongo: i.e. *wiros, germ. *weraz uomo. I dittonghi germanici conservano sempre

5.1.3 Caratteristiche dello sviluppo del vocalismo nelle singole lingue germaniche si ritrovano soprattutto nei fenomeni di metafonia e frattura vocalica, che si realizzano nelle varie variet in modi diversi e complessi. In ogni caso si tratta di trasformazioni di vocalismo tonico dovuto allinflusso di particolari contesti fonetici che vengono risucchiati verso il vocalismo della sillaba tonica. La frontiera sillabica si indebolisce in virt del forte accento tonico che ora cade solo sulla sillaba radicale; il vocalismo atono, quando non scomparire, quelle lunghe ad abbreviarsi. scompare, subisce comunque forti variazioni. Le vocali brevi atone tendono comunque a

5.2.

Consonantismo

germanico caratterizzato rispetto allindoeuropeo da un regolare spostamento di tutte le Grimm, in base al quale le occlusive i.e. subiscono tutte lo spostamento di un grado.

consonanti occlusive: si tratta della cosiddetta (prima) rotazione consonantica o Legge di Le occlusive sonore aspirate i.e. presentano due varianti allofoniche; in posizione iniziale

compaiono come semplici sonore, tra vocali e dopo l, r, m, n, diventano fricative spiranti sonore (es. i.e. *orbho privo, germ. *orphans). Queste spiranti sonore sono successivamente diventate in molte lingue sonore semplici.

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stella, germ. *stern-n-/-r.

Le occlusive sorde originarie si conservano in germanico se precedute da s, f, h (es. i.e. *ster-

alto-tedesca, detta anche seconda rotazione consonantica che avrebbe generato una biforcazione del germanico in basso germanico e alto germanico. Il linguista danese Karl Verner formul gi nel 1877 le condizioni in cui non si applica la prima

Oltre alla rotazione consonantica standard se ne sarebbe verificata una ulteriore nella variet

rotazione consonantica (dal suo nome, legge di Verner). Tale legge sostiene che le occlusive

sorde indoeuropee, assieme alla fricativa sorda /s/ anzich passare in germanico a fricative sorde originario non cade sulla sillaba immediatamente precedente.

come vorrebbe la Legge di Grimm passano in contesto sonoro a fricative quando laccento

sottraggono agli effetti della legge di Grimm, la quale invece pu essere vista come un processo di fortizione (rafforzamento). La legge di Verner dipende dalla posizione dellaccento mobile forte accento di intensit. originario ed precedente alla rotazione consonantica che a sua volta fu innescata proprio da un Da un punto di vista di tipologia fonetica si pu affermare che, paradossalmente, a differenza

In pratica si tratta di un indebolimento (lenizione) delle occlusive sorde e di /s/ che si

del sistema vocalico il consonantismo germanico risulta nel complesso notevolmente conservatore nei confronti di quelle indoeuropeo: rotazione consonantica a parte i suoi fonemi si presentano in fasci di correlazioni di tratti distintivi intrinseci di pari complessit rispetto alla fase i.e., a tripartizione /p/ : /f/ : /b/, mentre conosce due sole dentali /t/ : /d/ e due sole velari /k/ : /g/.

differenza lingue come il latino che, ad esempio, solo nella serie delle labiali presenta ancora una

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6. Morfologia del germanico comune


Nella declinazione nominale vi una notevole riduzione della morfologia dellindoeuropeo: i tre numeri della declinazione nominale (singolare, duale, plurale) sono ridotti a due (singolare e plurale), gli otto casi (nominativo, accusativo, genitivo, dativo, ablativo, strumentale, locativo,

vocativo) sono ridotti a quattro: nominativo, accusativo, genitivo, dativo. Nasce in molti casi del sincretismo ma si ha in casi semanticamente vicini (mai, ad esempio, fra nominativo e dativo ma fra nominativo e accusativo). Restano i tre generi dellindoeuropeo maschile, femminile e neutro.

6.1.

Sostantivi

Lindoeuropeo possedeva un sistema di declinazioni nominali molto complesso. Di questa funzionalit propria di alcuni morfemi che potevano cambiare il senso semantico delle parole in germanico non vi pi traccia, e la scomparsa di declinazioni dei casi dovuta anche a fattori fonologici, seppur ancora attestata a livello formale ha dato vita a casi di sincretismo. Di che aing. beech). conseguenza lunica che si salva unopposizione fra singolare e plurale (es. book books piuttosto

6.1.2. Aggettivi Come gli altri determinanti del sostantivo (dimostrativi, participi, numerali) questi sono caratterizzati come per li.e. dallaccordo in genere, numero e caso col sostantivo cui si riferiscono. opposizione funzionale ma di contro il germanico sviluppa unopposizione fra flessione forte e debole.

Ritroviamo fra gli aggettivi le stesse classi dei sostantivi (in. a, in. i ecc.) anche qui senza

individualizzare il sostantivo cui si accompagna; in questa funzione laggettivo si accompagna fin dai testi pi antichi con un determinativo (larticolo). La comparazione dellaggettivo in germanico ancora di tipo sintetico, avviene cio

La flessione debole quella dei termini in n- (hom, hominis) ed ha funzione di

aggiungendo un suffisso flessivo alla base aggettivale. 6.1.3. Determinativi

Esisteva in indoeuropeo una serie di forme deittiche le quali potevano, come gli aggettivi, accompagnarsi al nome in forma determinativa (questo/quelluomo vecchio) nonch avere funzione pronominale (voglio questo, non quello). Queste forme sono continuante in germanico

con: *sa maschile, *so femminile, *at neutro, le cui forme si sono estese in parte alla declinazione

degli aggettivi. Larticolo diventato oggi obbligatorio nel sintagma nominale (ing. the old man, the three nice girls) e in inglese e tedesco assume anche funzione di pronome relativo: il sintagma Determinativo + Sostantivo non invece ancora obbligatorio n nelle pi antiche iscrizioni runiche, n nel gotico che pure traduce dal greco, lingua che lo prevedeva. Da un tema
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abbiamo uno degli attuali dimostrativi ingl. this, ted. dieser questo. 6.1.4. Interrogativo

dimostrativo i.e. *hi- nasce il pronome di 3sg. Ingl. he e dalla fusione dei due deittici *e-sa-

Deriva anchesso da un antico tema interrogativo/indefinito indoeuropeo *kwo-/kwe- > germ. (who, which, welcher). 6.1.5. I numerali Da 1 a 4 erano in germanico ancora declinabili nei tre generi come succedeva per li.e. Nei cardinali da 5 a 10, indeclinabili, viene rispettata la tradizione indoeuropea, invece 11 e 12 presentano la peculiarit in quanto sono costruiti, letteralmente, sul modello avanza uno *ain-lif. Da 13 a 19 si costruiscono secondo il vecchio sistema del composto copulativo ed ad esempio 14 sar quattro-dieci. *hwaz chi? e *hwat che cosa? da cui inglese e tedesco costruiranno anche pronomi relativi

6.2.

I pronomi personali

con tema diverso per singolare e plurale. per la 3a persona le lingue germaniche si servono di tre temi pronominali, tutti di origine chiaramente deittica, senza che sia possibile ricostruire una forma di partenza.

Continuano direttamente la tradizione i.e. senza distinguere quindi genere per 1a e 2a persona e

6.3.

Coniugazione verbale

Anche per quanto riguarda il sistema verbale del germanico si ha una forte riduzione rispetto a quello ricostruibile dellindoeuropeo. In germanico rimane solo una doppia opposizione fra Infinito, gerundio e participio (pres. e pret.) costituiscono le forme nominali del verbo. indicativo e congiuntivo, presente e preterito, con limperativo limitato alla 2sg. del presente. Da un punto di vista funzionale si coglie unopposizione tra reale (indicativo) e non-reale

Non attestata unopposizione importante fra perfettivo e imperfettivo.

perifrastiche composte da presente + ausiliare, anche se tali forme sono nate pi recentemente. Sul piano formale si distinguono due tipi verbali, la coniugazione forte e quella debole. La

(congiuntivo), tra presente (presente) e passato (preterito), il futuro si realizza con forme

prima prosegue e amplia il sistema i.e. basato sullapofonia del vocalismo radicale (ad. es. ingl. sink/sank/sunk), la seconda uninnovazione germanica che prevede un suffisso di preterito in sette classi di verbi forti. dentale senza apofonia radicale (ad. es. ingl. love/loved). In base al tipo di apofonia si distinguono Un gruppo ristretto ma importante dei verbi quello dei cosiddetti preterito-presenti: verbi

esprimenti spesso modalit come potere, dovere, temere, osare che hanno la forma di un

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preterito (forte) ma il significato di presente. Molti di questi sono diretta tradizione dellindoeuropeo e sembrano esprimere pi laspetto che il tempo, anche se una volta assunto valore temporale hanno potuto sviluppare un nuovo preterito (debole).

da nomi e aggettivi (si veda got. stain-ja-n lapidare da stain-s pietra), e a seconda del suffisso utilizzato si distinguono in 4 classi differenti. Si differenziano dai forti per la formazione del preterito con un suffisso in dentale, e poich il suffisso si mantiene in tutta la coniugazione e poich manca anche apofonia vocale questi verbi risultano essere molto pi stabili e regolari di deboli siano andati a sostituire verbi forti.

I verbi deboli, appunto, sono in generale formazioni secondarie, derivate mediante un suffisso

quelli forti. Non a caso nelle lingue germaniche non sono state rare le circostanze in cui dei verbi

7. Le parti invariabili
7.1. Coniugazioni

*undi e, *pe/a + wh > auh ma, *iba, *uba se. Solo questultima congiunzione frasale, le altre possono essere anche congiunzioni di sintagmi. Il germanico sembra quindi esser stato relativamente povero di congiunzioni subordinanti le quali, assieme alle strutture sintattiche, nasceranno dopo nelle singole lingue in seguito allo sviluppo della subordinazione sullesempio latino.

Sono attribuibili con certezza alla fase linguistica comune solo le seguenti coniugazioni: *endi,

7.2.

Avverbi

Generalmente troviamo forme nominali irrigiditesi in funzione avverbiale come domani (propriamente laltro giorno) e ugualmente.

7.3.

Preposizioni

Dalla forte riduzione del sistema flessivo le preposizioni assumono un forte carico funzionale nelle

lingue germaniche, e le loro forme antiche sono arrivate quasi inalterate sino ai giorni nostri. pronominale e uniti a verbo funzione avverbiale.

Sono lessemi che usati singolarmente hanno funzione avverbiale, uniti ad un sostantivo funzione

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8. Formazione delle parole


In una lingua flessiva come il germanico non si d un sostantivo senza esprimere verbo senza la sua determinazione di tempo, modo e persona: non esiste insomma un indifferenziato come ad esempio linglese like (sostantivo, verbo, aggettivo e avverbio). contemporaneamente la marca della sua appartenenza a questa o quella classe nominale, n un

il primo termine solitamente un tema puro mentre il secondo reca le determinazioni di genere, numero e caso. Le relazioni che legano i due elementi possono essere di tipo accusativale (got. mana-maurja uccisore di uomini > assassino), genitivale (aat. brti-gomo uomo della sposa

radicale, con rari casi di apofonia + suffisso. Sintatticamente, si nota che nel composto bimembre

Nuovi termini venivano formati per derivazione (aggiunta di suffissi) ma anche per apofonia

> marito), strumentale (got. handu-waurhts fatto a mano), locativale (ing. nightingale che Distinguiamo tre tipi di composti: numerali;

canta nella notte > usignolo). Il composto equivale quindi ad un vero e proprio sintagma. 1) Copulativi, nei quali i due stanno in relazione e, e di non subordinazione, tipico dei

3) Esocentrici, nei quali il composto fa riferimento ad unentit esterna al composto stesso: ags. brft che ha/va a piedi nudi.

2) Determinativi, nei quali solitamente il primo membro determina il secondo (brti-gomo)

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9. Il tipo sintattico del germanico comune


Il germanico non doveva avere una sintassi subordinante molto sviluppata, ed infatti nei testi medievali si incontrano molti casi in cui due ipotetiche subordinate vengono semplicemente giustapposte: il re ha dato il verdetto, R. non deve pi vivere a lungo. Ci concorda col carattere

ancora fortemente flessivo del germ. com. ereditato dalli.e., cio che siamo davanti ad una lingua

di tipo OV mentre la subordinazione pi tipica delle lingue (S)VO. Sempre per la sua caratteristica flessivit ogni elemento della frase reca in s le determinazioni (caso, persona, diatesi) che lo legano al resto della frase, e lordine di S, O e V pertanto sostanzialmente libero. Altre caratteristiche tipiche delle lingue SOV presenti in germanico sono: al nome verbale del secondo;

la struttura dei composti nei quali il primo membro sta in relazione di accusativo rispetto

genitivo e aggettivo tendono a precedere il nome; niente non pi dolce);

il termine di paragone tende a precedere la forma comparativa dellaggettivo (di ci

le determinazioni avverbiali del verbo possono seguirlo anzich precederlo (io giunsi in specialmente nelle subordinate il verbo di modo finito (ausiliare) si colloca di preferenza in fondo alla frase (avete udito che detto ). questa sala fino);

loggetto indiretto precede loggetto diretto (egli aveva preparato agli Asi la birra);

proprio la loro evidenza cumulativa a permetterci di concludere che il germanico deve aver conosciuto una fase di tipo linguistico Determinante + Determinato, OV, con successivo passaggio a VO.

Alcune di queste caratteristiche sono ormai scomparse in tutte le lingue germaniche ma

successione ideale di elementi, seppur sia difficile trovare esempi in cui compiano tutti gli elementi teoricamente possibili:

Secondo Hopper la frase germanica dichiarativa semplice pu essere rappresentata con questa

# Particelle Pronomi Avverbi pronominali Soggetto nominale Oggetto nominale indiretto / Complemento nominale Oggetto nominale diretto Avverbi pesanti Complesso verbale #

linguistico (S)OV ma gi con tracce del passaggio a SVO; come lingua flessiva (pur non mancando questo caso con tracce di latina ergativit.

In conclusione potremmo dire che il germanico si presenta con evidenti caratteristiche del tipo

elementi analitici come preposizioni e ausiliari), come lingua nominativo-accusativa, anche in

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