un anno sullAltopiano: la Lessinia delle straordinarie architetture di tipo popolare e degli insoliti mondi pietrificati. Tradizioni ricche di cultura,
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Bosco Chiesanuova
La Lessinia ha una sua marcata individualit geografica nell'ambito della regione prealpina. Sia che la si rilevi sulle carte, sia che la si scopre percorrendola. Dalla pianura dell'Adige la Lessinia visibile fin nelle sue cime pi alte, le dorsali che formano una linea continua tra la valle dellAdige e il massiccio del Carega, le cui cime acute spuntano a Nord-Est. Il versante orientale della valle dell'Adige formato alla maniera dei canyons e mette allo scoperto tutta la potente e regolare successione di strati sedimentari mesozoici. La Lessinia protetta da un Parco Naturale Regionale istituito nel 1990, con lo scopo di tutelare il ricco patrimonio naturalistico, ambientale, storico ed etnico del territorio. Le contrade offrono lesempio principale dellarchitettura lessinica, realizzata dalle popolazioni con materiali locali come il lastame, la pietra di Prun, il Rosso ammonitico].
Al temine dei bosco, dove si estendono i pascoli, anche le costruzioni diminuiscono. I prati, nel periodo dell'alpeggio, si riempiono di animali e l'architettura diventa sempre pi essenziale; scarna. L'elemento principale del paesaggio la grande lastra di pietra eretta per creare recinzioni, stalle, tetti, Questa lastra di pietra importante perch diventa il simbolo e il riferimento della Lessinia. In origine larchitettura dellalpeggio era di legno. Strutture semplici costruite con tronchi dalbero uniti e il tetto coperto di canna palustre come i casoni della laguna veneta. Queste semplici strutture veniva utilizzate per la lavorazione del latte e il ricovero dei malgari nei mesi di permanenza sullaltopiano. La copertura formata da grandi lastroni lapidei regolari, accentua la natura pietrosa di questi edifici e ne sottolinea il carattere metafisico, quasi perduto nel tempo. Per analogia costruttiva talune architetture ricordano quelle sacre romaniche o gotiche, trasmettendoci un particolare pathos.
Lo spazio ovunque pavimentato da lastme, pur trovandoci in montagna, non inclinati come quelli ad esempio altoatesini. Qui quello che conta sempre stato costruire in pietra. Le case e le botteghe artigiane si sono sempre radunate in contrade: un sorta di semplice sistema abitativo chiuso e tutelato dalle case stesse che si chiudono a circolo tra di esse. Generalmente ogni contrada ha preso la sua denominazione dalla prima persona che vi ha fabbricato la casa e la stalla; oppure, nel caso contrario, la contrada ha finito per dare il cognome a chi andato ad abitarla. Gli intonaci esterni erano un tempo per lo pi sconosciuti: i muri della casa si presentavano a esser faccia a vista: soltanto di recente -come hanno osservato architetti e studiosi del paesaggio - si creduto opportuno "smaltarli", togliendo a molte contrade e case montane una loro peculiare caratteristica. Un'altra architettura tipica della Lessinia la giassra [ghiacciaia] edificata in forma cilindrica per sopportare maggiormente le pressioni del terreno circostante. Costruzione esternamente modesta (sempre in pietra di Prun), la giassara internamente enorme per offrire una scarsa esposizione al calore esterno; nel profondo pozzo in cui si accumulava il ghiaccio e a pochi passi vi era la pozza che d'inverno, gelando, forniva il ghiaccio.
In architettura ed in edilizia la muratura la tecnica per costruire una parete in pietra o mattoni. La muratura si sviluppata in maniera sistematica nel Medioevo ,con l'avvento delle grandi civilt urbane, segnando il passaggio dal legno alla paglia, alle pelli per passare ad edifici pi duraturi e solidi. Inizialmente il muro portante era realizzato a secco, semplicemente sistemando pietre sbozzate una sull'altra, cercando di incastrarle al meglio possibile, per raggiungere una buona stabilit e portanza. Lesecuzione del muro a regola darte prevede che La posizione del concio sia piana, poich in posizione retta comporterebbe diminuzione di resistenza ai carichi. Gli spazi vuoti tra concio e concio siano limitati, il che risulta difficile per lirregolarit dei pezzi di pietra. non si utilizzi il calcestruzzo assieme alla muratura tradizionale!
Gli insediamenti della Lessinia si differenziano in due tipi: orientali e occidentali. Gli aggregati orientali,con un inclinazione dei tetti e delle stalle diversa, creano una specie di disordine percettivo che rende meno chiara la comprensione delle costruzioni e che determina la presenza di strutture e tipologie costruttive diverse: negli edifici coperti con lastre di pietra prevale uno spirito classico, mentre in quelli ricoperti di paglia prevale uno spirito gotico. In pi le abitazioni orientali si differenziano anche per l irregolarit delle pietre e lispessimento delle lastre. Una delle ragioni principali del mutamento nel linguaggio costruttivo della Lessinia orientale dovuta alla particolare conformazione geologica del territorio.
Ricorda il professore e architetto Cesare Feiffer: Conservare [] significa da un lato valutare la compatibilit dellintervento con la cultura e la storia della conservazione, la corrispondenza con le tecniche della tradizione costruttiva locale (); dallaltro lato vuol dire individuare le tecniche pi opportune per intervenire (), ma in modo puntuale, non invasivo n generalizzato. [da Recupero e conservazione, editoriale, n 51 maggio/giugno 2003]
Luso abituale di chiunque ed in modo ancora pi grave, da parte del professionista, quello di non perdere del tempo prezioso in inutili ricerche di documenti, cartografie, libri che sicuramente non porteranno a delle sostanziali conclusioni tali da giustificare importanti scelte allinterno dellintervento da attuare... Sbagliato!
Spesso le scelte legate al restauro sono prese indifferentemente rispetto alla conoscenza del manufatto, come se lintervento da eseguire non sia la conservazione [ovvero la testimonianza e la memoria]: lapproccio con ledificio si riduce molte volte solamente dal punto di vista visivo ed intuitivo: basta una semplice osservazione dello stato di fatto per emettere la sentenza: sentenza che avr il sapore di morte del manufatto. Spetta allarchitetto conservatore dedicare la giusta attenzione alla condizione della costruzione o del contesto ambientale in cui intende intervenire. Un edificio antico o, nel nostro caso, tradizionale pu essere assimilato a un documento capace di rivelare informazioni fondamentali relative alla propria originaria condizione e alle alterazioni avute nel tempo. Tuttavia ci possibile solamente se quelledificio viene correttamente indagato e se quel determinato contesto ambientale e storico conosciuto ed esaminato in ogni suo componente: si tratta di testimonianze materiali ma anche costumi, usanze e per dirla in maniera pi semplice- tradizioni.
Il percorso storico dellattuale disciplina del restauro si focalizza tra la fine del secolo XIX e l'inizio del Novecento. Fu proprio in quel periodo, a partire con personalit come Viollet leDuc, Ruskin, Boito e Giovannoni, che si cominci a considerare la conservazione dellarchitettura come altre scienze umane mettendo a disposizione dello storico precisi strumenti per descrivere ad esempio una data architettura del passato, come pure per rapportare la stessa ai relativi contesti storici e spaziali.
LE ANGUANE Si racconta soprattutto di leggende sulle anguane nellaltopiano di Campofontana e nellest della Val dIllasi. Come le fade aiutavano le donne nel fare il bucato, ma solo di tessuto chiaro bench loro fossero sempre vestite di nero, erano di bella presenza, la notte stendevano funi per stendere il bucato e il giorno successivo andavano le massaie a ritirarlo presso il pozzo dei Seraldi. Al rintocco dellAve Maria mattutina le anguane rientravano per poi ritornare alla sera. Come le fade anche le anguane attraverso il concilio di Trento le releg nelle grotte e da allora le fonti si disseccarono. LE GENTI BEATE Figure riportate nelle leggende raccontate nellarea di Giazza. Vestivano panni ma successivamente con scorze dabete, mangiavano animali, anche loro come le anguane lavavano i panni asciugandole nelle valli circostanti , potevano rapire e uccidere bambini, donne e anche uomini.
IL LUPO I luoghi della Lessinia vennero occupati dai lupi fin dalla preistoria ma si sono estinti nel secolo scorso. Quando il tempo prometteva bufera scendevano in paese, spingendo i contadini a sprangare stalle e pollai, alcuni si appostavano con il fucile e le donne buttavano tizzoni incandescenti. Alcuni toponimi cimbri testimoniano la presenza del lupo in Lessinia con il nome delle contrade (Bolfe dal tedesco Wolf), e di valli (Bolfetal) ovvero la valle del lupo.
Mentre il loro lato buono insegnava i segreti della lavorazione del latte, aiutando le donne nellamministrazione della casa, quando si arrabbiavano distruggevano tutto ci che di buono avevano insegnato. Avevano unefferata abitudine di mangiar carne e di imbandire banchetti in cimiteri. Tutto questo portava a terrorizzare gli abitanti delle contrade.
LORCO LOrco non ha sembianze bel definite in quanto poteva celarsi sotto le vesti di una pecora, di vento, uragano, adulto, come nellaspetto anche il suo umore era mutevole, i suoi luoghi preferiti erano gli argini, le strade solitarie, il folto dei cespugli e i sentieri intricati.
deterioramento, decadimento, rovina loperazione del restaurare edifici, oggetti antichi, opere darte custodia, tutela, difesa insieme degli elementi che una collettivit ha accumulato nel tempo.
Il degrado
Il degrado dei materiali lapidei [pietra e mattoni] da imputare al suo interagire con lambiente circostante: acqua, sbalzi termici, vegetazione, microrganismi e ..luomo. Latmosfera inquinata delle nostre citt ricca di elementi aggressivi per i componenti della pietra. Inoltre, il degrado meccanico antropico o errati interventi di restauro innescano ulteriori fattori di degrado altrettanto importanti [malte di cemento, detergenti chimici corrosivi, utilizzo non appropriato di elementi metallici, eliminazione di intonaci, ...].
I danni tipici provocati dalla presenza di acqua nelle murature proveniente dal terreno possono essere cos sintetizzate - macchie alla base della costruzione e sulla superficie delle pareti a contatto con terreno nel quale dispersa acqua in misura variabile; - distacco dello strato di intonaco e delle eventuali superfici affrescate per la veicolazione di sali disciolti allinterno della muratura e loro successiva evaporazione; - fioritura di muffe; - aumento della dispersione di calore delledificio dallinterno; - raffreddamento delle murature e quindi facilit di fenomeni di condensa; - ambiente malsano; distacco dello strato superficiale nelle pietre e nei laterizi per effetto della cristallizzazione dei sali. Per quel che riguarda il degrado chimico di un materiale da costruzione il principale responsabile sempre lacqua:
Variazione di volume Trasformazione chimica Alterazione cromatica Solubilizzazione del calcare [in bicarbonato di calcio] Trasporto di sali solubili
Le caratteristiche della pietra o del mattone [grana, tessitura, composizione chimica] determinano il comportamento del materiale sottoposto agli agenti di degrado. La porosit costituisce un sistema di vasi comunicanti in cui lacqua si pu spostare indipendentemente dalle condizioni di temperatura e umidit esterne. Ad esempio una pietra molto porosa con porosit molto diffusa e diametro delle cavit piccolo, sar soggetta maggiormente di altre al degrado fisico.
Le incrostazioni
Sono solitamente costituite da depositi nerastri prodotti dalla trasformazione superficiale (reazioni chimiche e conseguenti alterazioni cromatiche) del concio di pietra o mattone. La causa prima delle incrostazioni lumidit presente sulla superficie del materiale, la quale attira le sostanze sospese nellatmosfera (particellato) e le fa aderire al supporto lapideo creando spessori compatti ai quali, in presenza di sali solubili, si accompagnano fenomeni di disgregazione. Le croste nere sono costituite da un deposito variamente aderente al supporto costituito da elementi sia organici che inorganici. La crosta nera ha spessore variabile, si forma nelle zone protette dal dilavamento ed pericolosamente autorigenerante: dura e pu staccarsi spontaneamente, tuttavia portandosi sempre dietro porzioni di pietra.
Fonti bibliografiche
La memoria quella cosa che ci spinge a riflettere su quanto accaduto in passato. La memoria pu ad esempio essere uno strumento con il quale non fare pi errori compiuti in passato, o uno stimolo a migliorarci. La memoria comunque qualcosa legato essenzialmente e profondamente alla nostra vita: quando che non ricordiamo almeno una sola cosa che ci accaduta in passato durante la giornata? La memoria anche legata allintelletto, ed quindi a mio parere uno degli elementi che ci contraddistinguono dagli animali. Noi ricordiamo unemozione o un sentimento e se questo bello la memoria ci che ci spinge a riprodurlo []. Lorenzo [classe Prima] I grandi del passato per noi che siamo nani del presente ci permettono di tornare indietro nel tempo, oltre lantichit e farci conoscere tutte le meraviglie che hanno ammirato, fatto e vissuto e che costituiscono uneredit eterna della memoria. Francesca [classe Prima] Penso che grazie allintelligenza e quello che hanno realizzato le persone pi importanti di noi si possa arrivare a qualcosa di nuovo, senza fare a meno dellantichit e del passato. Greta [classe Prima] Il riferimento ai nani e ai giganti come una metafora; lintuizione che noi esseri umani abbiamo bisogno di una spinta pi grande per progredire, che quella data dai giganti. Alvise [classe Prima] Preservare il ricordo significa sapere chi c stato prima di noi e che cosa accaduto, avere informazioni sulle nostre origini e sul perch di certi accadimenti. E dunque importante ricordare il passato, anche per sapere tutti i passi fatti per arrivare fino ad oggi. Giulia [classe Seconda] Gigante: colui che nella vita si realizzato. Mi vengono alla mente persone che hanno raggiunto il proprio sogno, o che comunque hanno lasciato e lasceranno una traccia nel mondo; persone che davanti agli ostacoli hanno proseguito a testa alta, che dopo cadute si sono rialzate ed hanno trovato il modo di esprimersi. Alessandro [classe Seconda] Cos noi siamo avvantaggiati e possiamo capire prima di altri non perch siamo pi intelligenti, ma grazie allaccettazione del sapere ereditato. Paola [classe Prima]
Materiale promozionale della Provincia di Verona, del Parco Naturale della Lessinia, di enti territoriali e di associazioni della Lessinia AA.VV., Pascoli della Lessinia, Camera di Commercio - Verona, Verona 1987 M. Delibori [a cura di], Le contrade di Bosco Chiesanuova, C.T.G. Lessinia, Grafiche P2, Verona 1998 AA.VV., La Lessinia - Ieri oggi domani [Quaderni culturali], La Grafica, Vago di Lavagno E. Turri, V. Pavan, C. Balistreri Trincanato, Larchitettura di pietra in Lessinia, Numerouno Design Book, Verona 2003 Monti Lessini [Carta escursioni e bike 100], Guida Kompass G. Rama, Guida alla Lessinia, Demetra, Colognola ai Colli 2000 V. Pianca, I Giochi di un tempo, Kellermann, Vittorio Veneto 2006 R. Chiej Gamacchio, Dieci itinerari in Lessinia da fare a piedi, Cartografia di Novara, Novara 2001 Istituto R. Guardini, Liceo Lavinia Mondin, Lessinia. Il luogo che non c. Itinerari recuperati dalle pieghe della memoria AA.VV., Guida al Museo Etnografico di Bosco Chiesanuova, Comune di Bosco Chiesanuova s.a. E. Turri, La Lessinia, Cierre, Sommacampagna 2007