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Anno XL - N. 159 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - art. 1, c. 1 - D.L. n. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 - n.

46 - Filiale di Varese

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1 Supplemento Ordinario - Venerd 6 agosto 2010 `

REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALE
SOMMARIO
Avviso di rettica n. 31/1-S.O. 2010 [5.3.2] Legge regionale 10 dicembre 2009, n. 28 Disposizioni per lutilizzo e la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, pubblicata sul BURL n. 50, I Supplemento Ordinario del 14 dicembre 2009. . . . . . . . . . . . . 2

Legge regionale 5 agosto 2010 - n. 13 [2.1.0] Assestamento al bilancio per lesercizio nanziario 2010 ed al bilancio pluriennale 2010/2012 a legislazione vigente e programmatico I provvedimento di variazione con modiche di leggi regionali . . . . . . . . . . .

5.3.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Cave e torbiere ` 2.1.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Bilancio e contabilita

2 1 Suppl. Ordinario al n. 31 - 6 agosto 2010


[BUR2010021] [5.3.2] [BUR2010022]

Bollettino Ufciale

[2.1.0]

Avviso di rettica n. 31/1-S.O. 2010 Legge regionale 10 dicembre 2009, n. 28 Disposizioni per lutilizzo e la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, pubblicata sul BURL n. 50, I Supplemento Ordinario del 14 dicembre 2009

Legge regionale 5 agosto 2010 - n. 13 Assestamento al bilancio per lesercizio nanziario 2010 ed al bilancio pluriennale 2010/2012 a legislazione vigente e programmatico I provvedimento di variazione con modiche di leggi regionali

Allarticolo 10, comma 2 della l.r. di cui alloggetto, al posto di ... di cui allarticolo 9 Vigilanza e sanzioni, ... si legga: ... di cui allarticolo 8 Vigilanza e sanzioni ....

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL PRESIDENTE DELLA REGIONE promulga la seguente legge regionale:

Art. 1 (Residui attivi e passivi) 1. I dati presunti, relativi ai residui attivi e passivi alla chiusura dellesercizio nanziario 2009, riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per le` sercizio nanziario 2010, sono rideterminati in conformita ai corrispondenti dati denitivi risultanti dal rendiconto generale dellesercizio nanziario 2009. Le differenze tra lammontare dei residui denitivi dellesercizio nanziario 2009 e lammontare dei residui presunti riportato nello stato di previsione del bilancio per lesercizio nanziario 2010 sono indicate a livello di UPB nellallegata tabella A.

Art. 2 (Fondo di cassa allinizio dellesercizio nanziario 2010) ` 1. Il Fondo di cassa allinizio dellesercizio nanziario 2010 e ` determinato in C 2.059.750.292,41 in conformita con quanto disposto dallarticolo unico, comma 2, della legge di approvazione del rendiconto generale per lesercizio nanziario 2009. 2. In relazione a quanto disposto dal comma 1, nello stato di previsione delle entrate del bilancio per lesercizio nanziario ` 2010, la voce 9999 Fondo iniziale di cassa e determinata in C 2.059.750.292,41. 3. Nello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010, la dotazione nanziaria di cassa dellUPB ` 7.4.0.1.301 Fondo di riserva di cassa e incrementata di C 2.059.750.292,41.

Art. 3 (Saldo nanziario alla chiusura dellesercizio 2009) ` 1. Il disavanzo di amministrazione dellesercizio 2009 e determinato in C 1.631.386.240,47. Esso risulta quale differenza fra il saldo positivo per lanno 2009 di C 4.343.537.057,42 di cui al comma 1, lettera h), dellarticolo unico della legge di approvazione del rendiconto generale per lesercizio nanziario 2009 e lavvenuta utilizzazione anticipata delle economie di spesa con vincolo di destinazione per complessivi C 5.974.923.297,89 in conseguenza delle seguenti operazioni: a) iscrizione nello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010, ai sensi dellarticolo 50 della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla conta` bilita della regione), di spese per un importo complessivo di C 5.891.059.166,36 con i decreti del dirigente della funzione specialistica U.O. Programmazione e gestione nanziaria n. 335 del 20 gennaio 2010, allegati 1 e 2; n. 562 del 27 gennaio 2010, allegato 1; n. 746 del 2 febbraio 2010, allegati 1 e 2; n. 931 dell8 febbraio 2010, allegato 1; n. 1243 del 15 febbraio 2010, allegati 1 e 2; n. 1559 del 23 febbraio 2010, allegati 1 e 2; n. 1932 del 3 marzo 2010, allegati 1 e 2; n. 2270 del 10 marzo 2010, allegato 1; n. 2927 del 24 marzo 2010, allegato 1; n. 3992 del 20 aprile 2010, allegati 1 e 2; n. 4310 del 27 aprile 2010, allegati 1 e 2; n. 4493 del 28 aprile 2010, allegato 1; n. 4692 del 5 maggio 2010, allegato 1; n. 4827 del 10 maggio 2010, allegati 1, 2 e 3; b) iscrizione nello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010, ai sensi dellarticolo 70 bis della l.r. 34/1978, di spese per un importo complessivo di

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C 47.171.260,69 con il decreto del dirigente della funzione specialistica U.O. Programmazione e gestione nanziaria n. 4827 del 10 maggio 2010, allegato 4; c) iscrizione nello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010, ai sensi dellarticolo 71, comma 4, della l.r. 34/1978, di spese per un importo complessivo di C 36.692.870,84 con il decreto del dirigente della funzione specialistica U.O. Programmazione e gestione nanziaria n. 4827 del 10 maggio 2010, allegati 5 e 6. 2. Conseguentemente alla determinazione del disavanzo alla chiusura dellesercizio precedente pari a C 1.631.386.240,47 lindebitamento previsto dallarticolo 1, comma 7, lettera a), della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 32 (Bilancio di previsione per lesercizio nanziario 2010 e bilancio pluriennale 2010/2012 a legislazione vigente e programmatico) per nan` ziare il disavanzo di bilancio 2009 e rideterminato per lanno 2010 in C 1.631.386.240,47. 3. Lammortamento dei mutui o di altre forme di indebitamento autorizzati ai sensi dellarticolo 1, comma 8, della l.r. ` 32/2009 sara contratto ad un tasso massimo non superiore al 5 ` per cento annuo e non potra decorrere da data anteriore al 1 dicembre 2010. 4. Gli oneri di ammortamento per il triennio 2010/2012 trovano capienza negli stanziamenti dellUPB 7.4.0.2.200, per quanto riguarda la quota interessi, e dellUPB 7.4.0.6.207, per quanto riguarda la quota capitale, iscritte nello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010 e pluriennale 2010/2012. 5. In relazione alla determinazione del disavanzo per lesercizio nanziario 2009 di cui al comma 1 ed a quanto disposto dai commi 3 e 4, allo stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010 e pluriennale 2010/2012 sono apportate le seguenti variazioni: a) STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: 1. la dotazione nanziaria di competenza e di cassa dellUPB 5.1.21 Mutui per disavanzi regionali ed altre forme ` dindebitamento e ridotta di C 168.613.759,53; b) STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: 1. la dotazione nanziaria di competenza della voce 9996 Saldo nanziario negativo alla chiusura dellesercizio ` precedente e incrementata di C 1.631.386.240,47; 2. la dotazione nanziaria di competenza della voce 9998 Saldo nanziario negativo presunto dellesercizio pre` cedente e ridotta di C 1.800.000.000,00; 3. la dotazione nanziaria di cassa dellUPB 7.4.0.1.301 ` Fondo di riserva di cassa e ridotta di C 168.613.759,53. Art. 4 (Reiscrizioni di economie vincolate) 1. In relazione allutilizzo anticipato in sede di bilancio di previsione 2010 della somma di C 23.747.193,76 corrispondente ad economie degli esercizi precedenti su spese per contributi in ` annualita, per liscrizione sui capitoli relativi a contributi in an` nualita del medesimo importo complessivo con il decreto del dirigente della funzione specialistica U.O. Programmazione e ` gestione nanziaria n. 4827 del 10 maggio 2010, si e provveduto a reiscrivere sul bilancio per lesercizio nanziario 2010, ai ni della regolazione contabile di suddetto utilizzo anticipato: a) limporto di C 138.916,00 sul Fondo per la copertura nanziaria degli oneri per obbligazioni pregresse derivanti ` da contributi statali in annualita di cui allUPB 7.4.0.4.308 ` Fondo per il nanziamento di spese in annualita; b) limporto di C 23.608.277,76 sullUPB 2.1.1.2.406 Sviluppo di un sistema educativo di istruzione e formazione profes` sionale di qualita. 2. Al bilancio per lesercizio nanziario 2010 sono apportate le seguenti variazioni: a) STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: 1. la dotazione nanziaria di competenza della voce 9992 Quote di economie dellesercizio precedente da asse` gnazioni vincolate gia iscritte nel corrispondente bilancio di previsione ai sensi dellarticolo 50 della l.r. ` 34/1978 e ridotta di C 138.916,00;

2. la dotazione nanziaria di competenza della voce 9989 Quote di economie dellesercizio precedente relative a capitoli autonomi e di conanziamento regionale di ` programmi UE e ridotta di C 23.608.277,76; b) STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: 1. la dotazione nanziaria di competenza dellUPB 7.4.0.4.308 Fondo per il nanziamento di spese in an` ` nualita e ridotta di C 138.916,00; 2. la dotazione nanziaria di competenza e di cassa dellUPB 2.1.1.2.406 Sviluppo di un sistema educativo di ` ` istruzione e formazione professionale di qualita e ridotta di C 23.608.277,76; 3. la dotazione nanziaria di cassa dellUPB 7.4.0.1.301 ` Fondo di riserva di cassa e incrementata di C 23.608.277,76. Art. 5 (Disposizioni nanziarie) 1. Alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 31 (Legge nanziaria 2010), sono apportate le seguenti modiche: ` a) il comma 8 dellarticolo 1 e sostituito dal seguente: 8. La Regione, ai sensi dellarticolo 6 bis della legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 (Programmazione negoziata regionale), assicura il concorso regionale al nanziamento degli interventi previsti dagli strumenti di programmazione negoziata sottoscritti da Regione Lombardia, con le risorse in capitale stanziate allUPB 7.4.0.3.255 Concorso per il nanziamento degli interventi previsti dagli strumenti di programmazione negoziata dello stato di previsione delle spese del bilancio 2010 e successivi.; b) al comma 9 dellarticolo 1 le parole dai fondi sono sostituite dalle parole al fondo e le parole ai commi 7 e 8 sono sostituite dalle parole al comma 7.. 2. Per il 2010 sono disponibili le maggiori risorse di competenza e cassa pari a C 5.000.000,00 derivanti dalla rideterminazione della compartecipazione allIVA per lanno 2008, a seguito dellIntesa sul decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la determinazione delle quote previste dallarticolo 2, comma 4, del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56 (Disposizioni in materia di federalismo scale, a norma dellarticolo 10 della legge 13 maggio 1999, n. 133) per lanno 2008, sottoscritta il 29 aprile 2010. 3. A seguito delle note del Ministero dellEconomia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze del 18 novembre 2009 e della Ragioneria Generale dello Stato del 23 dicembre 2009, limporto delle manovre IRAP e addizionale IRPEF per il 2007 risulta incrementato di C 62.309.000,00 per IRAP e di C 71.783.000,00 ` per addizionale IRPEF rispetto a quanto gia stanziato ed accertato sui rispettivi bilanci di competenza. Pertanto, per il 2010, sono complessivamente disponibili maggiori risorse di competenza e di cassa per C 134.092.000,00. 4. Ai ni delladeguamento agli accertamenti degli introiti derivanti dal riversamento alla Regione dei canoni di concessio` ne del demanio lacuale, e autorizzata la maggiore entrata di C 2.000.000,00 rispettivamente per lanno 2010 e per lanno 2011. 5. Al ne di introitare le somme provenienti dagli aftti degli ` spazi ad uso commerciale nelle sedi regionali e autorizzato, per lanno 2010, lo stanziamento in entrata di C 250.000,00. 6. In conseguenza dei maggiori introiti provenienti da infrazioni alle norme tributarie, a seguito delle intensicate azioni di lot` ta allevasione scale, e autorizzata per lanno 2010 la maggiore entrata di C 25.000.000,00. ` 7. E prevista per lanno 2010 la minore entrata di C 25.000.000,00, relativa alla tassa automobilistica, per effetto della contrazione dellandamento del mercato automobilistico in conseguenza della crisi economico-nanziaria. ` 8. E autorizzato per lanno 2010 lincremento di entrata e di spesa di C 11.000.000,00 in favore del Fondo regionale per loccupazione dei disabili di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) e alla legge regionale 4 agosto 2003, n. 13 (Promozione dellaccesso al lavoro delle persone disabili e svantaggiate). 9. In relazione ai rientri previsti a valere sui nanziamenti del

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Fondo di rotazione costituito ai sensi dellarticolo 10, comma 7, lettera d), della legge regionale 15 gennaio 1999, n. 1 (Politiche regionali del lavoro e dei servizi per limpiego), da destinare a ` interventi nalizzati allavvio di nuove attivita imprenditoriali, di lavoro autonomo ed indipendente con particolare riguardo alle iniziative proposte da giovani, donne e soggetti svantaggiati, di cui allarticolo 24 della legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 (Il mercato del lavoro in Lombardia), sono autorizzati, per lanno INIZIATIVA Anziani Montagna Trattamento riuti Periferie urbane ` Viabilita minore Edilizia scolastica scuole materne Tutela delle acque Parcheggi ` Strutture alternative alla residenzialita per anziani e portatori di handicap Eliminazione barriere architettoniche Asili nido e servizi per la prima infanzia Alimentazione termica degli edici TOTALE 11. In relazione al disposto dellarticolo 19, comma 3, lettera h), del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 (Conferimento alle regioni ed agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, a norma dellarticolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59), che prevede lapplicazione di sanzioni in caso di mancata osservanza dei contratti ` di servizio ferroviari, per lanno 2010 e autorizzata liscrizione, in entrata ed in spesa, di C 953.090,01 da destinare ai contratti di servizio ferroviari di interesse regionale. ` 12. E autorizzato per lanno 2010 lincremento, di entrata e di spesa, pari ad C 200.000,00 derivante dallapplicazione dellarticolo 43, commi dal 2 bis al 2 bis 4, della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), per interventi nalizzati alla salvaguardia e allo sviluppo del sistema rurale-paesistico-ambientale. 13. In relazione agli introiti previsti in applicazione dellarticolo 16, del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22 (Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dellarticolo 27, comma 28, della legge 23 ` luglio 2009, n. 99), e autorizzato per lanno 2010 lincremento in entrata di C 20.000,00 e lincremento in spesa di pari importo, da utilizzarsi ai sensi dellarticolo 16, comma 9, del d.lgs. n. 22/2010. ` 14. E autorizzata per lesercizio nanziario 2010 una spesa di C 13.000.000,00 quale conanziamento regionale per lAccordo di Programma Quadro Nuova generazione di idee, sottoscritto il 14 dicembre 2007 da Regione Lombardia, Ministero dello Sviluppo Economico e Presidenza del Consiglio dei Ministri Di` partimento per le Politiche Giovanili e le Attivita Sportive, destinato agli interventi nalizzati allampliamento dellattuale rete di ostelli capace di accogliere giovani e gruppi familiari attraverso progetti di recupero di immobili esistenti. 15. Per assicurare il completamento del conanziamento re` gionale agli interventi per la messa in sicurezza del lago dIdro, e autorizzata la spesa rispettivamente di C 4.200.000,00 per lanno 2010, di C 7.997.603,00 per lanno 2011 e di C 3.196.967,00 per lanno 2012. 16. Per la realizzazione delle misure preventive di mitigazione ambientale previste dallAccordo di programma per la denizione degli interventi di riqualicazione dellarea ex-Sisas, situata nei Comuni di Pioltello-Rodano, la Regione nanzia, quale anticipazione ai Comuni di Pioltello e Rodano, la spesa di C 1.600.000,00 per il 2010, di C 4.400.000,00 per il 2011 e di C 15.000.000 per il 2012. 17. Per assicurare lattuazione del programma FESR 2007` 2013 Obiettivo Competitivita regionale e occupazione (Decisione CE 3784/7 dell1 agosto 2007) consentendo il completo utilizzo delle risorse provenienti dalle assegnazioni comunitarie ` e statali, e autorizzato per lanno 2010 lulteriore naziamento di C 3.000.000,00. 18. Per garantire la realizzazione completa delle misure strut-

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2010, gli incrementi di entrata e di spesa di C 42.599,61 (quota interessi) e di C 6.192.946,76 (quota capitale), per un ammontare complessivo di C 6.235.546,37. 10. In relazione a quanto previsto dallarticolo 28 septies, comma 4, della l.r. 34/1978, sono rideterminate, per gli anni 2010/2012, le quote annuali di rimborso delle seguenti iniziative FRISL per gli importi di seguito indicati: 2010 - 10.744,33 - 8.982,00 - 86.135,18 - 3,00 - 41.548,98 64.814,37 - 72.264,12 - 5.907,83 - 17.678,14 - 2.307,84 7.744,10 7.625,34 - 180.875,81 2011 - 10.744,37 - 8.982,05 - 41.495,71 194.862,27 196.800,30 - 68.854,11 - 5.907,83 - 4.087,11 - 2.227,21 4.722,86 46.870,47 300.957,51 2012 - 10.744,37 - 8.982,05 - 26.621,74 223.465,21 265.850,49 - 16.898,91 - 5.907,83 - 4.087,11 7.474,57 4.722,91 46.870,61 475.141,78

turali relative alla programmazione PSR 2007-2013, al ne di util` lizzare integralmente le risorse dei fondi strutturali, e autorizzata per lanno 2011 la spesa di C 10.000.000,00. 19. Qualora, entro il termine dellesercizio nel corso del quale sono state stanziate, le risorse di cui ai commi 17 e 18 non siano ` impegnate completamente, le disponibilita nanziarie che ne derivano possono essere reiscritte alla competenza dellesercizio nanziario immediatamente successivo applicando le disposizioni dellarticolo 50 della l.r. 34/1978. 20. Per le spese di cui ai commi 15, 16 e 18 per la parte investi` menti della presente legge e autorizzata, relativamente agli anni 2011/2012, lassunzione di obbligazioni ai sensi dellarticolo 25, comma 1, della l.r. 34/1978. Le successive quote annuali di spesa saranno determinate dalle leggi di approvazione dei rispettivi bilanci ai sensi dellarticolo 25, comma 4, della l.r. 34/1978. 21. Alla l.r. 32/2009 sono apportate le modiche di cui allallegata tabella 4. 22. Le maggiori risorse di parte corrente complessivamente rese disponibili dal presente articolo sono rispettivamente: per lanno 2010 di C 141.562.000,00 di competenza e di cassa, per lanno 2011 di C 2.000.000,00 di sola competenza. 23. I maggiori oneri in conto capitale derivanti dal presente articolo sono rispettivamente: per lanno 2010 di C 22.200.875,81 di competenza e di C 16.549.766,53 di cassa; per lanno 2011 di C 22.096.645,49 di sola competenza e per lanno 2012 di C 62.019.346,52 di sola competenza. 24. In relazione alle disposizioni del presente articolo, allo stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010/2012 sono apportate le variazioni di cui allallegata tabella 5. Art. 6. (Spese di funzionamento determinate ai sensi dellarticolo 22 della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla ` contabilita della regione), rinanziamento di leggi regionali, riduzione di autorizzazioni di spesa, rispetto dellarticolo 3 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge nanziaria 2004), approvazione prospetti bilanci consolidati) 1. Sono autorizzate per il triennio 2010/2012 le riduzioni, per ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale, di spe` se gia autorizzate da precedenti disposizioni legislative, secondo gli importi e per le UPB di cui allallegata tabella 1. 2. Al ne di adeguare il fabbisogno nanziario delle spese di funzionamento o determinate in bilancio ai sensi dellarticolo 22 della l.r. 34/1978, sono autorizzate le variazioni al bilancio per il triennio 2010/2012 come da allegata tabella 2.

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3. I maggiori oneri di parte corrente, derivanti dal comma 2, sono pari per lanno 2010 a C 81.505.487,46 di competenza e a C 107.953.011,01 di cassa e per lanno 2011 a C 1.700.000,00 di competenza. 4. Le maggiori spese in conto capitale per il triennio 2010/2012, derivanti dal comma 2, sono rispettivamente pari a C 53.915.172,50 di competenza e a C 53.927.172,50 di cassa per lanno 2010; pari a C 1.024.827,50 di competenza per lanno 2011; per lanno 2012 si rendono disponibili maggiori risorse in conto capitale per C 5.000.000,00 di competenza. 5. Per il rinanziamento di leggi regionali sono autorizzate le spese e le conseguenti variazioni al bilancio per il triennio 2010/2012 come da allegata tabella 3. 6. I maggiori oneri di parte corrente per il triennio 2010/2012, derivanti dal comma 5, sono per lanno 2010 di C 35.433.950,03 di competenza e di cassa, e per lanno 2011 di C 400.000,00 di competenza. 7. I maggiori oneri in conto capitale per il triennio 2010/2012, derivanti dal comma 5, sono di C 193.678.581,09 di competenza e di C 168.348.464,87 di cassa per lanno 2010; di C 60.198.900,79 di competenza per lanno 2011 e di C 78.231.649,83 di competenza per lanno 2012. ` 8. E autorizzato lincremento degli stanziamenti dei mutui di competenza e di cassa per C 136.739.669,21 per lanno 2010 a seguito degli incrementi di oneri in conto capitale conseguenti alle variazioni previste dalla presente legge. ` 9. La contrazione dei mutui di cui al comma 8 sara autorizzata con la legge di approvazione del bilancio in relazione alle effettive esigenze di cassa, secondo quanto previsto dallarticolo 44 della l.r. 34/1978. 10. Alla copertura degli oneri derivanti dalle autorizzazioni di cui alla presente legge si provvede come indicato nella allegata tabella 6 con i prospetti dei maggiori oneri e dei mezzi di copertura. 11. Per gli interventi che comportano lassunzione di impegni ` sugli esercizi futuri, e autorizzata lassunzione di obbligazioni a carico degli esercizi successivi ai sensi degli articoli 23 e 25 della l.r. 34/1978, come da specica indicazione di cui alla allegata tabella 3. 12. Gli importi da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi che dispongono spese a carattere pluriennale sono determinati, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, nelle misure indicate nellallegata tabella 3. 13. In riferimento a quanto previsto dallarticolo 1, comma 6, della legge regionale 28 dicembre 2006, n. 32 (Bilancio di previsione per lesercizio nanziario 2007 e bilancio pluriennale 2007/2009 a legislazione vigente e programmatico), la misura ` massima delle obbligazioni che la Regione e autorizzata ad ` assumere per nanziare contributi agli investimenti privati sara limitata, per ogni anno di riferimento delle obbligazioni, dalle risorse disponibili generate dal risparmio pubblico e dalle entrate in capitale come previsto nellallegata tabella B e comunque nella misura massima consentita dallandamento degli accertamenti e degli impegni. 14. Sono approvati i prospetti per il consolidamento dei conti del bilancio regionale e degli enti dipendenti, ai sensi degli artt. 78 e 78-bis della l.r. 34/1978.

ne, prevedendo la partecipazione di dipendenti regionali e assicurando la prevalenza di soggetti esterni, esperti nel ` controllo di gestione e nellattivita ispettiva.; ` b) il comma 4 dellarticolo 20 e cos sostituito: ` ` 4. Lattivita del comitato si sviluppa in raccordo con lOrganismo indipendente di valutazione della performance di cui allarticolo 30 e si esplica anche su sollecitazione degli amministratori di cui al comma 1. Il comitato risponde direttamente al Presidente della Giunta regionale e alla Giunta. Al termine di ogni intervento il presidente del comitato redige la relazione che trasmette allOrganismo indipendente di valutazione della performance, allassessore, che ha richiesto lintervento, e al Presidente della Giunta. La relazione, oltre a mettere in evidenza i fatti e i comportamenti riscontrati, deve contenere suggerimenti in ordine ad azioni migliorative.; c) al comma 7 dellarticolo 20 dopo le parole il comitato trasmette annualmente sono aggiunte le seguenti: allOrganismo indipendente di valutazione della performance,; ` d) il comma 8 dellarticolo 20 e abrogato; e) al comma 2 dellarticolo 30 le parole dal contratto collettivo nazionale di lavoro sono sostituite dalle seguenti: dalla normativa vigente in materia; f) i commi 4, 5 e 6 dellarticolo 30 sono sostituiti dai seguenti: 4. La Giunta regionale si avvale di un Organismo indipendente di valutazione della performance, ai sensi del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione ` della produttivita del lavoro pubblico e di efcienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni), cui spetta: ` a) denire le modalita, i tempi e gli altri adempimenti relativi alla valutazione delle prestazioni dei dirigenti; b) elaborare linee guida sui sistemi di valutazione, garantendone la corretta applicazione; c) assicurare la correttezza dei processi di valutazione e dellutilizzo dei premi. 5. LOrganismo indipendente di valutazione della per` formance e nominato dalla Giunta regionale per un pe` riodo di tre anni ed e composto da cinque membri esterni, di cui uno con funzioni di presidente, di comprovata ` esperienza e professionalita nellambito della valutazione ` delle performance. Lincarico dei componenti puo essere rinnovato una sola volta. Con provvedimento della Giunta regionale sono specicati compiti e funzioni. 6. La valutazione dei dirigenti cui sono attribuite funzioni ` di direzione e afdata al Presidente della Giunta regionale, su proposta dellOrganismo indipendente di valutazione della performance. La valutazione dei dirigenti cui non ` sono attribuite funzioni di direzione e afdata al dirigente sovraordinato.; g) al comma 7 dellarticolo 30 le parole: al nucleo di valutazione sono sostituite dalle seguenti: allOrganismo indipendente di valutazione della performance; ` h) la lettera b) del comma 1 dellarticolo 47 e sostituita dalla seguente: ` b) Unita di supporto specialistico (staff) ` Sono unita organizzative, semplici o complesse, con compiti di studio, ricerca, elaborazioni complesse, assistenza tecnica, ispettivi, che comportano lo svolgimento di funzioni di elevato contenuto professionale o intersettoriali;; ` i) larticolo 54 e sostituito dal seguente:

Art. 7 (Disposizioni non nanziarie) 1. Alla legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico ` ` delle leggi regionali in materia di sanita), e apportata la seguente modica: a) alla lettera c) del comma 3 dellarticolo 4 le parole Busnago, Caponago, Cornate dAdda, Roncello sono soppresse. 2. Alla legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 (Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale), sono apportate le seguenti modiche: ` a) al comma 2 dellarticolo 20 le parole da: e composto ` da no a attivita ispettiva sono sostituite dalle seguenti: ` con lo stesso provvedimento ne e denita la composizio-

Art. 54 (Organismo indipendente di valutazione della performance) 1. LUfcio di Presidenza, ai sensi del d.lgs. 150/2009, si avvale di uno specico organismo denominato Organismo indipendente di valutazione della performance per la misurazione e la valutazione della performance della struttura organizzativa e dei dipendenti del Consiglio regionale.

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2. LOrganismo indipendente di valutazione della per` formance e nominato dallUfcio di Presidenza per un pe` riodo di tre anni. Lincarico dei componenti puo essere rinnovato una sola volta. 3. LOrganismo indipendente di valutazione della performance: a) denisce il sistema di valutazione della performance organizzativa e individuale; b) assicura la correttezza dei processi di valutazione e dellutilizzo dei premi; c) valida la relazione che evidenzia a consuntivo i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto agli obiettivi programmati; d) verica il corretto funzionamento delle strutture con riferimento ai costi di funzionamento e ai rendimenti, alla corretta gestione delle risorse asse` gnate, allimparzialita e allefcienza dei procedimenti di competenza. 4. La validazione della relazione di cui alla lettera c) del ` comma 3 e condizione inderogabile per laccesso agli strumenti per premiare il merito. 5. LOrganismo indipendente di valutazione della per` formance e composto da tre componenti esterni, di cui uno con funzioni di presidente, dotati di elevata professio` nalita ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche. Si ` applicano le incompatibilita previste dallarticolo 14, comma 8, del d.lgs. 150/2009.; ` j) dopo il comma 9 dellarticolo 59 e aggiunto il seguente: 9 bis. Per la copertura delle posizioni previste nella qualica dirigenziale, nei limiti della dotazione organica del ` Consiglio regionale, lUfcio di Presidenza puo ricorrere alle graduatorie vigenti di pubblici concorsi della Giunta regionale e dei soggetti di cui allallegato A, lettere a) Enti dipendenti, b) Enti sanitari e c) Altri enti pubblici, della legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30 (Disposizioni legislative per lattuazione del documento di programmazione economico-nanziaria regionale, ai sensi dellarticolo 9 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla ` contabilita della Regione Collegato 2007); vale anche ` in questo caso la reciprocita di cui allarticolo 26, comma ` 6. Per i medesimi ni, il Consiglio regionale puo promuovere la stipulazione di convenzioni con gli enti di cui allarticolo 1, comma 2, del d.lgs. 165/2001, diversi da quelli richiamati al periodo precedente, per il reciproco ricorso, per la copertura dei posti disponibili nella qualica dirigenziale, alle graduatorie vigenti di pubblici concorsi, nel rispetto delle disposizioni normative proprie di ciascun ente e fermi restando i requisiti di accesso previsti da ciascuna disciplina.; ` k) larticolo 62 e sostituito dal seguente: Art. 62 (Sistema di misurazione e valutazione della performance) 1. LUfcio di Presidenza, su proposta dellOrganismo di cui allarticolo 54, adotta il Sistema di misurazione e valutazione della performance. 2. Il Sistema di misurazione e valutazione della performance, individua: ` a) le fasi, i tempi, le modalita, i soggetti e le respon` sabilita del processo di misurazione e valutazione ` della performance, in conformita ai principi del d.lgs. 150/2009; b) le procedure di conciliazione relative allapplicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance; ` c) le modalita di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione nanziaria e di bilancio. 3. La funzione di misurazione e valutazione della per` formance e svolta:

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a) dallOrganismo di cui allarticolo 54, cui compete la misurazione e valutazione della performance organizzativa delle strutture del Consiglio regiona le, nonche la proposta di valutazione annuale dei direttori generali; b) dallUfcio di Presidenza, cui compete la valutazione della performance individuale dei direttori generali; c) dai direttori generali, cui compete la valutazione della performance individuale dei dirigenti, su proposta del dirigente sovraordinato per i dirigenti dufcio; d) dai dirigenti, cui compete la valutazione della performance individuale del personale assegnato. 4. La performance individuale dei dirigenti e dei dipen` denti del Consiglio regionale e soggetta a valutazione annuale ai ni dello sviluppo professionale, dellattribuzione degli incarichi e dellattribuzione del trattamento economico accessorio collegato al sistema premiante. 5. I criteri e i parametri di valutazione della performance individuale tengono conto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia e, per i dirigenti, in particolare: a) dei risultati raggiunti e della loro rispondenza agli indirizzi deniti dallUfcio di Presidenza; b) della realizzazione dei programmi e dei progetti afdati; c) della efcace gestione delle risorse umane, nanziarie e strumentali assegnate e della connes` sa capacita di innovazione; d) delle competenze professionali e manageriali; ` e) della capacita di valutazione dei propri collaboratori. 6. Nella valutazione della performance individuale si tiene conto delle condizioni organizzative ed ambientali ` ` in cui lattivita si e svolta e di eventuali vincoli e variazioni ` intervenute nella disponibilita di risorse. 7. La valutazione negativa della prestazione dei dirigenti e dei direttori generali comporta ladozione da par` te dellUfcio di Presidenza, con riferimento alla gravita della causa o del motivo a supporto della valutazione, delle misure previste dallarticolo 21 del d.lgs. 165/2001.; l) al comma 5 dellarticolo 66 le parole di ufcio sono sostituite dalle seguenti: di servizio.

3. In sede di prima attuazione della presente legge, lOrganismo indipendente di valutazione della performance del Consi` glio regionale e nominato dallUfcio di Presidenza entro il 30 settembre 2010. 4. Il nucleo di valutazione delle prestazioni dirigenziali e il comitato di controllo interno del Consiglio regionale istituiti alla data di entrata in vigore della presente legge cessano le loro funzioni dalla data della nomina dellOrganismo indipendente di valutazione della performance. Dalla medesima data le competenze attribuite al nucleo di valutazione e al comitato di controllo interno del Consiglio regionale dal Titolo III della l.r. 20/2008 e da ogni altra disposizione normativa regionale o atto dellUfcio di Presidenza del Consiglio regionale, sono attribuite allOrganismo indipendente di valutazione della performance. 5. Dallanno 2010, fermo restando il limite di spesa previsto dallarticolo 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato Legge nanziaria 2007), le risorse previste per il nanziamento delle posizioni organizzative dallarticolo 46 della l.r. 20/2008 possono essere incrementate, con specico stanziamento posto a carico del bilancio del Consiglio regionale, in misura non superiore al 25 per cento. ` 6. Per le nalita di cui allarticolo 66, comma 5, della l.r. 20/2008, cos come modicato dalla presente legge, si provve` de con le risorse stanziate allUPB 7.1.0.1.169 Funzionamento Consiglio regionale dello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010 e successivi.

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7. Alla legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle pro` cedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilita della Regione), sono apportate le seguenti modiche: a) alla lettera b) del comma 1 dellarticolo 3 le parole il documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite dalle seguenti il documento strategico annuale; ` b) la rubrica del titolo II e sostituita dalla seguente: Programma regionale di sviluppo e documento strategico annuale; c) al comma 1 dellarticolo 9 le parole annualmente con il documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite dalle seguenti con il documento strategico annuale; ` d) la rubrica dellarticolo 9 bis e sostituita dalla seguente: Documento strategico annuale; ` e) il comma 1 dellarticolo 9 bis e sostituito dal seguente: 1. Entro il 30 settembre di ogni anno la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale il documento strategico annuale, contestualmente al bilancio annuale e pluriennale della Regione.; f) al comma 2 dellarticolo 9 bis le parole 15 luglio sono sostituite dalle seguenti 15 ottobre;

` a) il comma 1 dellarticolo 5 e sostituito dal seguente: 1. La Giunta regionale individua il tavolo istituzionale per le politiche agricole e il tavolo agricolo regionale quali strumenti di concertazione permanente con lambito istituzionale degli enti cui sono afdate competenze e funzioni in campo agricolo e con le organizzazioni professionali agricole e le organizzazioni cooperative agricole. La ` composizione dei due tavoli e denita con deliberazione della Giunta regionale, assicurando unadeguata rappresentanza delle autonomie locali e delle organizzazioni professionali interessate.. 11. Al ne di agevolare lacquisizione delle aree del sito EXPO Milano 2015, in modo da consentire la tempestiva realizzazione delle opere secondo il dossier di registrazione predisposto dalla ` societa EXPO 2015 S.p.A., e contribuire alla loro valorizzazione ` dopo la chiusura dellevento, la Giunta regionale e autorizzata a promuovere, con il coinvolgimento di altri soggetti interessati ` dallEXPO, la costituzione di una societa per azioni, con sede in ` Milano. La societa opera in raccordo con gli organi e i soggetti di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 ottobre 2008 Interventi necessari per la realizzazione dellEXPO Milano 2015, che hanno il compito di porre in essere, secondo le rispettive competenze, gli interventi necessari alla realizzazione dellEXPO Milano 2015, anche con ladozione di provvedimenti durgenza atti a garantire il rispetto degli impegni nei termini ` previsti. La Regione partecipa alla societa mediante apposito conferimento nanziario e rappresentanza regionale, secondo le disposizioni dellatto costitutivo, dello statuto e con una quota ` determinata dalla Giunta regionale. La societa trasmette alla Regione, alla chiusura di ciascun esercizio ovvero entro trenta giorni dal ricevimento di apposita richiesta, una relazione sulle ` ` ` attivita di competenza. Dellattivita di cui al presente comma e data adeguata comunicazione al Consiglio regionale. Per le ` nalita di cui al presente comma si provvede con le risorse stanziate allUPB 1.1.2.3.418 Relazioni internazionali dello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010 e successivi. 12. Alla legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 (Norme in materia di valutazione di impatto ambientale), sono apportate le seguenti modiche: a) al comma 1 dellarticolo 13, dopo le parole presente legge sono aggiunte le parole e fatto salvo quanto previsto dallarticolo 14, comma 8 bis,; ` b) dopo il comma 8 dellarticolo 14 e aggiunto il seguente: 8 bis. Nelle more dei conferimenti di cui al comma 8, ` ` la provincia e autorita competente per le procedure di verica di VIA, avviate dalla data di entrata in vigore del` la presente legge, riguardanti le opere e le attivita di gestione dei riuti individuate dai provvedimenti regionali adottati in applicazione della l.r. 20/1999. Tali provvedimenti, unitamente agli altri ad essi connessi, restano validi ed ` efcaci per le sole nalita di cui al presente comma. La provincia conclude le procedure avviate ai sensi del presente comma.; c) al comma 10 dellarticolo 14 le parole Le funzioni sono sostituite dalle parole Fatto salvo quanto previsto al comma 8 bis, le funzioni; d) alla tipologia progettuale di cui alla lettera d1) del punto 7 dellAllegato B sono aggiunte, in ne, le parole , ad esclusione delle derivazioni di acque sotterranee e delle trivellazioni non ricadenti in aree classicate come C (Impatto antropico signicativo con notevole incidenza del` luso sulla disponibilita della risorsa) e D (Impatto antropico nullo o trascurabile, ma con presenza scarsa potenzia` lita idrica) ai sensi del piano di tutela e uso delle acque.; e) alla tipologia progettuale di cui alla lettera d2) del punto 7 dellAllegato B sono aggiunte, in ne, le parole , ad esclusione delle derivazioni di acque sotterranee e delle trivellazioni non ricadenti in aree classicate come C (Impatto antropico signicativo con notevole incidenza del` luso sulla disponibilita della risorsa) e D (Impatto antropico nullo o trascurabile, ma con presenza scarsa potenzia` lita idrica) ai sensi del piano di tutela e uso delle acque.; f) alla tipologia progettuale di cui alla lettera z.b) del punto 7 dellAllegato B sono aggiunte, in ne, le parole , ad esclusione degli impianti mobili volti al recupero di riuti non pericolosi provenienti dalle operazioni di costruzione e demolizione, qualora la durata della campagna risulti

g) al comma 4 dellarticolo 9 bis le parole sul documento di programmazione economico-nanziaria, entro il 31 luglio sono sostituite dalle seguenti: sul documento strategico annuale, entro il 31 dicembre; h) al comma 5 dellarticolo 9 bis le parole Il documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite dalle seguenti: Il documento strategico annuale; i) ` il comma 6 dellarticolo 9 bis e sostituito dal seguente: 6. La mancata deliberazione della risoluzione sul documento strategico annuale non preclude lapprovazione delle leggi di bilancio, della legge nanziaria e delle leggi collegate con rilievo nanziario.; al comma 1 dellarticolo 9 ter, dopo le parole Contestualmente al bilancio annuale e pluriennale della Regione sono aggiunte le seguenti: e al documento strategico annuale e le parole rispetto ai contenuti del documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite le seguenti: rispetto ai contenuti del documento strategico annuale; al primo periodo del comma 2 dellarticolo 9 ter le parole per attuare il documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite dalle seguenti: per attuare il documento strategico annuale; al comma 1 dellarticolo 9 quater le parole documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite dalle seguenti: documento strategico annuale e le parole ai sensi dellarticolo 4 dello statuto regionale sono soppresse;

j)

k)

l)

m) al comma 1 dellarticolo 14 le parole disposti con il documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite dalle parole disposti con il documento strategico annuale; n) al comma 2 dellarticolo 79 ter le parole documento di programmazione economico-nanziaria regionale sono sostituite dalle seguenti: documento strategico annuale. 8. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, ogni riferimento contenuto in atti normativi o amministrativi regionali al documento di programmazione economico-nanziaria regionale, di cui alla l.r. 34/1978, si intende fatto, in quanto compatibile, al documento strategico annuale. 9. Al comma 1 dellarticolo 58 della legge regionale 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione dei parchi), le parole: Lecco e Milano sono sostituite dalle seguenti: Lecco, Milano e Monza e Brianza. 10. Alla legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e ` sviluppo rurale), e apportata la seguente modica:

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inferiore a 90 giorni e degli altri impianti mobili di trattamento riuti non pericolosi la cui campagna abbia durata inferiore a 30 giorni. In ogni caso eventuali successive campagne sullo stesso sito dovranno essere assoggettate ` alla verica di assoggettabilita a VIA.; ` g) la lettera s) del punto 8 dellAllegato B e sostituita dalla seguente: s) Progetti di cui allallegato Regione o Provincia A, che servono esclusiva- secondo le compemente o essenzialmente tenze dellallegato A per lo sviluppo ed il collaudo di nuovi metodi o prodotti e che non sono utilizzati per piu di due anni. `

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` h) la lettera t) del punto 8 dellAllegato B e sostituita dalla seguente: t) Modiche o estensioni di Regione o Provincia riprogetti di cui allallegato spetto alla categoria ` A o allallegato B gia auto- principale rizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sullambiente (modica o estensione non inclusa nellallegato A).

13. Sono fatti salvi gli effetti prodotti dalle disposizioni modi cate dal comma 12, nonche gli atti eventualmente adottati sulla base delle medesime disposizioni. 14. I termini di cui allarticolo 8 della legge regionale 29 giugno 2009, n. 10 (Disposizioni in materia di ambiente e servizi di interesse economico generale Collegato ordinamentale), sono prorogati di dodici mesi, qualora la progettazione degli interventi ivi previsti sia assoggettata allosservanza delle disposizioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni). 15. Alla legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali), sono apportate le seguenti modiche: a) al comma 3 dellarticolo 8, le parole sessanta giorni sono sostituite dalle seguenti: quarantacinque giorni; ` b) il comma 1 dellarticolo 9 e abrogato; c) al comma 2 dellarticolo 9, le parole e dallarticolo 65, secondo comma, dello Statuto della Regione sono soppresse e sono aggiunte, in ne, le parole: , successivamente alla trasmissione dei progetti di legge per i pareri di cui allarticolo 8.; d) al comma 7 dellarticolo 9, dopo le parole La data di effettuazione del referendum sono aggiunte le seguenti: , in ogni caso successiva al decorso dei termini di cui allarticolo 8,.

Art. 8 (Entrata in vigore) 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufciale della Regione Lombardia. ` La presente legge regionale e pubblicata nel Bollettino Ufciale della Regione. ` E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione lombarda. Milano, 5 agosto 2009 Roberto Formigoni (Approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. IX/38 del 27 luglio 2010)

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Si riporta il testo risultante dalle modiche apportate Nuovo testo degli artt. 3, 9, 9-bis, 9-ter, 9-quater, 14 e 79-ter della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 Norme sulle procedure della pro` grammazione, sul bilancio e sulla contabilita della regione Art. 3 Strumenti di programmazione regionale 1. Sono strumenti della programmazione regionale: a) il programma regionale di sviluppo e i suoi aggiornamenti annuali; b) il documento strategico annuale, la legge nanziaria e le leggi collegate; c) il bilancio pluriennale e il bilancio annuale; d) il rendiconto; e) il rapporto di gestione. Art. 9 Aggiornamento del programma regionale di sviluppo ` 1. Laggiornamento del programma regionale di sviluppo e stabilito con il documento strategico annuale, predisposto ai sensi dellarticolo 9-bis. Art. 9-bis Documento strategico annuale 1. Entro il 30 settembre di ogni anno la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale il documento strategico annuale, contestualmente al bilancio annuale e pluriennale della Regione. 2. La Giunta regionale invia contestualmente il documento di cui al comma 1 alla Conferenza regionale delle autonomie locali e funzionali che esprime il proprio parere entro e non oltre il 15 ottobre. 3. Il documento costituisce laggiornamento del programma regionale di sviluppo, contiene le linee programmatiche dellazione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio pluriennale, necessarie per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo contenuti nel programma regionale di sviluppo, e prevede in particolare: a) gli indirizzi delle leggi collegate; b) gli indirizzi fondamentali della programmazione negoziata; c) gli indirizzi a enti e aziende dipendenti, fondazioni e socie` ta partecipate; c bis) indirizzi fondamentali per lo sviluppo del territorio montano. 3 bis. Nelle more dellattuazione del disposto dellarticolo 119 della Costituzione, gli indirizzi economico-nanziari collegati alla manovra nanziaria regionale sono contenuti nella relazione di accompagnamento del progetto della legge nanziaria. 3 ter. Lo stato di attuazione del programma regionale di svi` luppo e vericato annualmente in sede di approvazione del rapporto di gestione. 4. Il Consiglio regionale delibera sul documento strategico annuale, entro il 31 dicembre di ciascun anno, mediante lapprovazione di una risoluzione ai sensi del proprio regolamento interno. 5. Il documento strategico annuale e la risoluzione approvata sono pubblicati sul Bollettino Ufciale della Regione Lombardia. 6. La mancata deliberazione della risoluzione sul documento strategico annuale non preclude lapprovazione delle leggi di bilancio, della legge nanziaria e delle leggi collegate con rilievo nanziario. Art. 9-ter Legge nanziaria e leggi collegate 1. Contestualmente al bilancio annuale e pluriennale della

Regione e al documento strategico annuale, la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale, per lapprovazione, il progetto di legge nanziaria e i progetti di legge collegati con rilievo economico nanziario, tenendo conto degli indirizzi, anche se difformi rispetto ai contenuti del documento strategico annuale, della programmazione economico-nanziaria nazionale. 2. Con i progetti di legge collegati possono essere disposte modiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali per attuare il documento strategico annuale, aventi riessi sul bilancio. Le disposizioni contenute nelle leggi collegate dovranno avere effetti economici e nanziari apprezzabili, documentati da una relazione tecnica e vericabili, e dovranno riguardare settori, o comparti, o categorie omogenee. 3. La legge nanziaria dispone annualmente il quadro di riferimento nanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale e provvede per il medesimo periodo: a) alle variazioni delle aliquote e di tutte le altre misure che incidono sulla determinazione del gettito dei tributi di competenza regionale, con effetto, di norma, dal 1 gennaio dellanno cui tale determinazione si riferisce; b) al rinanziamento, per un periodo non superiore a quello considerato dal bilancio pluriennale, delle leggi di spesa regionali; c) alla riduzione, per ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale, di autorizzazioni legislative di spesa; d) alla determinazione, per le leggi regionali che dispongono spese a carattere pluriennale, delle quote destinate a gravare su ciascuno degli anni considerati. 4. La legge nanziaria trae il riferimento necessario, per la dimostrazione della copertura nanziaria delle autorizzazioni annuali e pluriennali di spesa da essa disposte, dalle previsioni del bilancio annuale e pluriennale a legislazione vigente. 5. In ununica sessione sono approvati nellordine i progetti di legge collegati, il progetto di legge nanziaria e il progetto di legge di bilancio. Art. 9-quater Consultazione delle parti 1. Per la denizione del documento strategico annuale, della legge nanziaria e dei progetti di legge collegati, la giunta regionale provvede a consultare le parti sociali e le categorie del mondo del lavoro e della produzione. Art. 14 Bilancio pluriennale ` ` 1. Il bilancio pluriennale e redatto in conformita con le previsioni del programma regionale di sviluppo e dei suoi aggiornamenti annuali disposti con il documento strategico annuale. 2. Esso determina il quadro complessivo delle risorse che la Regione prevede di acquisire e impiegare nel periodo considerato. 3. Il bilancio pluriennale assume come durata di riferimento quella del programma regionale di sviluppo e, comunque, un periodo non superiore al quinquennio e non inferiore al triennio. 4. Il bilancio pluriennale a legislazione vigente costituisce la sede per il riscontro della copertura nanziaria di nuove o maggiori spese stabilite da leggi a carico di esercizi futuri. 5. Ogni legge di variazione del bilancio annuale o che comporti nuove o maggiori spese a carico di esercizi futuri non previ` ste dal bilancio pluriennale, dovra contenere lespressa indicazione delle corrispondenti variazioni introdotte nel bilancio pluriennale a legislazione vigente. 6. Il bilancio pluriennale e il bilancio di previsione annuale, di cui allarticolo 31, possono essere rappresentati in un unico documento. ` 7. Il bilancio pluriennale e approvato con la legge di approvazione del bilancio annuale e non autorizza la riscossione delle entrate ne lesecuzione delle spese contemplate. Art. 79-ter (Concorso dei soggetti del sistema regionale al raggiungimento degli obiettivi di nanza pubblica) 1. I soggetti del sistema regionale, di cui allallegato A alla

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legge regionale recante Disposizioni legislative per lattuazione del documento di programmazione economico-nanziaria regionale, ai sensi dellarticolo 9 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, ` sul bilancio e sulla contabilita della regione) Collegato 2007, contribuiscono al concorso della Regione per la realizzazione degli obiettivi di nanza pubblica. 2. A tal ne, la Giunta regionale, sulla base degli indirizzi stabiliti dal documento strategico annuale e delle disposizioni normative concernenti il raggiungimento degli obiettivi di nanza pubblica, individua gli interventi e le misure attuativi necessari.

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1/1971, il termine di tre mesi, entro il quale il progetto di legge deve essere iscritto nel calendario dei lavori del Consiglio regionale, decorre dalla data di proclamazione dei risultati del referendum consultivo. 9. Salvo quanto previsto dai commi 3, 4, 5, 6 e 7, si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni del titolo III della legge regionale 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo della Regione Lombardia Abrogazione l.r. 31 luglio 1973, n. 26 e successive modicazioni), escluse comunque le disposizioni di cui allarticolo 9, comma 1, e allarticolo 17, comma 6, di detta legge.

Nuovo testo degli artt. 8 e 9 della l.r. 15 dicembre 2006, n. 29 Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali

Nuovo testo dellart. 58 della l.r. 16 luglio 2007, n. 16 Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi Art. 58 (Ente di gestione) ` 1. La gestione del parco e afdata ad un consorzio fra i comuni di: Airuno, Bottanuco, Brivio, Calco, Calolziocorte, Calusco dAdda, Canonica dAdda, Capriate S. Gervasio, Casirate dAdda, Cassano dAdda, Cisano Bergamasco, Cornate dAdda, Fara-Gera dAdda, Galbiate, Garlate, Imbersago, Lecco, Malgrate, Medolago, Merate, Monte Marenzo, Olginate, Paderno dAdda, Pescate, Pontida, Robbiate, Solza, Suisio, Trezzo dAdda, Trucazzano, Vaprio dAdda, Vercurago, Verderio Superiore, Villa dAdda e le Province di Bergamo, Lecco, Milano e Monza e Brianza. 2. Il consorzio del parco ha sede a Trezzo dAdda. ` 3. I comuni interessati funzionalmente allattivita del consorzio possono fare domanda di adesione allo stesso; su tale domanda si esprime lassemblea consortile, a maggioranza assoluta dei suoi componenti.

Art. 8 (Pareri) 1. I progetti di legge per la istituzione di nuovi comuni o per il mutamento delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali, presentati allUfcio di Presidenza del Consiglio regionale, sono trasmessi, per la formulazione del parere di merito con deliberazione assunta a maggioranza dei consiglieri assegnati, ai consi` gli comunali interessati che non si siano gia espressi a norma dellarticolo 7, comma 3; la trasmissione dei progetti di legge di ` iniziativa popolare e effettuata successivamente alla dichiara` zione di ammissibilita degli stessi da parte dellUfcio di Presidenza a norma degli articoli 9 e 12 della l.r. 1/1971. 2. I progetti di legge sono altres trasmessi al consiglio provin` ciale territorialmente competente, nonche, qualora si tratti di ` un comune montano, allassemblea della comunita montana nel cui ambito territoriale lo stesso ha sede, per la formulazione del rispettivo parere di merito. 3. I pareri di cui ai commi 1 e 2 debbono essere resi al Consiglio regionale entro il termine di quarantacinque giorni dalla ricezione del progetto di legge; decorso tale termine si intendono favorevoli.

Nuovo testo degli artt. 20, 30, 47, 59 e 66 della l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale Art. 20 (Art. 20, l.r. 16/1996) ` (Attivita ispettiva e di controllo interno) 1. Il Presidente della Giunta e gli assessori, nellambito delle rispettive competenze, si avvalgono di uno specico comitato per la verica del corretto funzionamento delle strutture sottoposte, e in particolare: a) dei costi di funzionamento e dei rendimenti; b) della corretta gestione delle risorse assegnate; ` c) dellimparzialita e dellefcienza dei procedimenti di competenza. Il comitato assicura altres le veriche previste dallarticolo 3, ` comma 1, lettera e). ` 2. Il comitato e costituito con provvedimento della Giunta re` ` gionale, dura in carica no a meta legislatura ed e eventualmente rinnovabile no al termine della stessa; con lo stesso ` provvedimento ne e denita la composizione, prevedendo la partecipazione di dipendenti regionali e assicurando la prevalenza di soggetti esterni, esperti nel controllo di gestione e nel` lattivita ispettiva. 3. Il provvedimento di costituzione del comitato denisce il ` programma annuale di attivita, individua e assegna il contin` gente di personale di cui puo avvalersi, nonche il componente che lo presiede. ` 4. Lattivita del comitato si sviluppa in raccordo con lOrganismo indipendente di valutazione della performance di cui allarticolo 30 e si esplica anche su sollecitazione degli amministratori di cui al comma 1. Il comitato risponde direttamente al Presidente della Giunta regionale e alla Giunta. Al termine di ogni intervento il presidente del comitato redige la relazione che trasmette allOrganismo indipendente di valutazione della performance, allassessore, che ha richiesto lintervento, e al Presidente della Giunta. La relazione, oltre a mettere in evidenza i fatti e i comportamenti riscontrati, deve contenere suggerimenti in ordine ad azioni migliorative.

Art. 9 (Decisione del Consiglio regionale e referendum consultivo) 1. ..... 2. Leffettuazione del referendum, ai ni di quanto previsto ` dallarticolo 133 della Costituzione, e deliberata dal Consiglio regionale, su proposta della commissione consiliare competente, successivamente alla trasmissione dei progetti di legge per i pareri di cui allarticolo 8. 3. La consultazione referendaria deve riguardare lintera popolazione dei comuni interessati da modiche territoriali salvo che, per le caratteristiche dei gruppi presenti sul territorio degli stessi, dei luoghi, delle infrastrutture e delle funzioni territoriali, ` nonche per la limitata entita della popolazione o del territorio, rispetto al totale, si possano escludere dalla consultazione le popolazioni che non presentino un interesse diretto e qualicato alla variazione territoriale. 4. I risultati del referendum sono valutati sulla base sia del risultato complessivo sia degli esiti distinti per ciascuna parte del territorio diversamente interessata. 5. Nel caso in cui i residenti aventi diritto al voto ai sensi della legislazione vigente siano in numero inferiore a quindici il Consi` glio regionale puo stabilire che le consultazioni avvengano mediante convocazione presso la sede del comune interessato degli elettori ai quali deve comunque essere garantita la segretezza del voto. 6. Qualora il mutamento della circoscrizione interessi porzioni di territorio prive di residenti non si fa luogo a referendum. 7. La data di effettuazione del referendum, in ogni caso suc` cessiva al decorso dei termini di cui allarticolo 8, e ssata, previa intesa con il competente organo statale, con decreto del Presidente della Giunta regionale, da comunicarsi ai presidenti delle corti dappello e delle commissioni elettorali mandamentali interessati. 8. Qualora liniziativa legislativa sia esercitata ai sensi della l.r.

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5. I componenti del comitato hanno accesso ai documenti amministrativi e possono chiedere oralmente o per iscritto informazioni e copie di atti e documenti ai responsabili delle strutture sottoposte ad indagine. ` 6. Qualora lattivita di cui ai commi precedenti porti ad evi` denziare risultati negativi imputabili ad incapacita gestionale, negligenze, gravi omissioni comportanti anche danni per lamministrazione o per gli utenti della stessa, la Giunta regionale dispone i conseguenti provvedimenti, non escluso il collocamento a disposizione dei dirigenti e direttori responsabili per la durata massima di un anno, con la conseguente perdita della retribuzione di risultato, fatta salva ladozione di eventuali altre misure previste dalle normative vigenti. 7. Il comitato trasmette annualmente allOrganismo indipendente di valutazione della performance, alla Giunta regionale e alla competente commissione consiliare una relazione infor` mativa sullattivita ispettiva svolta e sui conseguenti atti da assu` mere per il miglioramento dellattivita funzionale dellamministrazione regionale. 8. .......

6, la valutazione negativa della prestazione dei dirigenti e dei ` ` direttori puo comportare, con riferimento alla gravita della causa o del motivo a supporto della valutazione medesima, la risoluzione anticipata del contratto. ` 9. Le modalita e gli effetti, anche economici, di cui al comma 7, sono regolati dal contratto individuale per i direttori e dal contratto collettivo nazionale di lavoro per gli altri dirigenti. Art. 47 (Art. 9, l.r. 21/1996) (La struttura organizzativa del Consiglio regionale) 1. La struttura organizzativa si articola in: a) Direzioni generali ` Sono unita organizzative complesse ed articolate, individuate con riferimento alle esigenze istituzionali e di gestione amministrativa; ` b) Unita di supporto specialistico (staff) ` Sono unita organizzative, semplici o complesse, con compiti di studio, ricerca, elaborazioni complesse, assistenza tecnica, ispettivi, che comportano lo svolgimento di funzioni di elevato contenuto professionale o intersettoriali; c) Servizi ` Sono unita organizzative complesse costituite nellambito delle direzioni generali individuate sulla base dellomoge` neita dei prodotti/servizi erogati o dei processi gestiti o delle competenze specialistiche richieste; d) Ufci ` Sono unita organizzative semplici individuate in base a cri` teri di efcacia ed economicita dellorganizzazione dei processi di lavoro e costituiscono articolazioni sia delle direzioni generali che dei servizi; ` e) Unita operative organiche ` Sono unita organizzative elementari, vengono costituite ` quand o cio risulti necessario per lespletamento di compiti e di atti che, per le comuni caratteristiche o per il carico di lavoro, richiedono una struttura organizzativa snella ed omogenea. Costituiscono articolazioni sia delle direzioni generali, sia dei servizi, sia degli ufci. Possono essere temporanee o permanenti. 2. LUfcio di Presidenza, con specici provvedimenti presi con votazione unanime dei componenti assegnati, denisce ` princpi, criteri e modalita di organizzazione delle strutture del` lamministrazione consiliare e per listituzione delle direzioni generali, che comunque non possono superare il numero di tre, ` denendone le funzioni e le corrispondenti attivita. Qualora le proposte approvate dallUfcio di Presidenza non ottengano ` lunanimita, i provvedimenti devono essere adottati dal Consiglio regionale entro sessanta giorni dalla trasmissione della proposta. 3. LUfcio di Presidenza con specico provvedimento deni sce larticolazione, nonche i limiti numerici dei servizi, degli ufci, ` ` delle unita di supporto specialistico e delle unita operative organiche compresi nellambito di ciascuna direzione generale. 4. I servizi sono istituiti, sentiti i rispettivi direttori generali, con provvedimento dellUfcio di Presidenza, su proposta del direttore generale competente in materia di organizzazione. ` 5. Le unita di supporto specialistico sono istituite con provvedimento dellUfcio di Presidenza, su proposta del direttore generale competente in materia di organizzazione. ` 6. Gli ufci e le unita operative organiche sono istituiti, su indicazione dei rispettivi direttori generali, con provvedimento dellUfcio di Presidenza, su proposta del direttore generale competente in materia di organizzazione, sentiti i dirigenti dei servizi interessati. ` 7. La denizione delle competenze ed aree di attivita delle strutture organizzative di cui ai commi precedenti costituisce parte integrante dei rispettivi provvedimenti istitutivi. Art. 59 (Art. 19, l.r. 21/1996) (Conferimento di incarichi dirigenziali) 1. Per il conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale si tiene conto:

Art. 30 (Art. 29, l.r. 16/1996) (Sistema di valutazione) 1. Le prestazioni dei dirigenti sono soggette a valutazione annuale ai ni dello sviluppo professionale, dellattribuzione degli incarichi e dellattribuzione della retribuzione di risultato prevista dallarticolo 29, comma 2, lettera c). 2. Nella denizione dei criteri e dei parametri di valutazione si tiene conto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia e inoltre: a) dei risultati raggiunti e della loro rispondenza agli indirizzi deniti dagli organi di governo; b) della realizzazione dei programmi e dei progetti afdati; c) della efcace gestione delle risorse umane, nanziarie e ` strumentali assegnate e della connessa capacita di innovazione. 3. La valutazione tiene conto delle condizioni organizzative ` ` ed ambientali in cui lattivita si e svolta, e di eventuali vincoli e ` variazioni intervenuti nella disponibilita di risorse. 4. La Giunta regionale si avvale di un Organismo indipendente di valutazione della performance, ai sensi del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (Attuazione della legge 4 marzo ` 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita del lavoro pubblico e di efcienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni), cui spetta: ` a) denire le modalita, i tempi e gli altri adempimenti relativi alla valutazione delle prestazioni dei dirigenti; b) elaborare linee guida sui sistemi di valutazione, garantendone la corretta applicazione; c) assicurare la correttezza dei processi di valutazione e dellutilizzo dei premi. 5. LOrganismo indipendente di valutazione della performan` ce e nominato dalla Giunta regionale per un periodo di tre anni ` ed e composto da cinque membri esterni, di cui uno con funzio` ni di presidente, di comprovata esperienza e professionalita nellambito della valutazione delle performance. Lincarico dei ` componenti puo essere rinnovato una sola volta. Con provvedimento della Giunta regionale sono specicati compiti e funzioni. 6. La valutazione dei dirigenti cui sono attribuite funzioni di ` direzione e afdata al Presidente della Giunta regionale, su proposta dellOrganismo indipendente di valutazione della performance. La valutazione dei dirigenti cui non sono attribuite ` funzioni di direzione e afdata al dirigente sovraordinato. 7. Le valutazioni sono comunicate in forma scritta agli interessati, che entro trenta giorni possono inoltrare allOrganismo indipendente di valutazione della performance proprie controdeduzioni scritte debitamente motivate. 8. Fermo restando quanto previsto dallarticolo 20, comma

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` a) delle attitudini, delle capacita e dei requisiti professionali del singolo dirigente; b) dei risultati conseguiti in precedenza; c) dei curricula professionali. 2. Gli incarichi dirigenziali sono attribuiti con provvedimento dellUfcio di Presidenza. Gli incarichi di dirigente di servizio e di dirigente dufcio sono proposti dal direttore generale competente, sentiti i dirigenti di servizio per la nomina dei dirigenti dufcio. 3. Alle strutture di cui alla lettera a) del comma 1 dellarticolo ` 47 e preposto un direttore generale individuato tra i dirigenti regionali ovvero tra persone esterne allamministrazione regio` nale; in ogni caso lincarico di direttore generale e attribuito a persone che siano in possesso del diploma di laurea. ` 4. Lincarico di direttore generale e conferito con contratto di diritto privato di durata non superiore a 5 anni, rinnovabile una o piu volte per la medesima direzione generale, purche la ` durata dellincarico non superi complessivamente i dieci anni. Il contratto stabilisce il trattamento economico previsto dallarti colo 61, comma 6, nonche i casi di risoluzione anticipata del ` rapporto. Il contratto e risolto di diritto con la cessazione dalle funzioni dellUfcio di Presidenza che ha conferito lincarico o con la contestuale cessazione dalla carica, per qualsiasi causa, di tre componenti lUfcio di Presidenza; in tali casi leffetto estintivo si verica dalla data di conferimento del nuovo incarico per la medesima direzione generale. ` 5. Lincarico di direttore generale puo essere attribuito a persone esterne allamministrazione regionale che siano in possesso del diploma di laurea e cinque anni di comprovata esperienza professionale nella pubblica amministrazione, in enti di diritto pubblico o aziende pubbliche o private, maturati in posizione corrispondente, per contenuto, grado di autonomia e respon` sabilita, alla posizione da ricoprire; lesperienza professionale ri` chiesta puo essere sostituita dal comprovato esercizio della libe` ra professione o di altre attivita professionali di particolare qualicazione per un periodo di cinque anni. 6. Gli elementi negoziali essenziali di tale contratto, ivi comprese le clausole di risoluzione anticipata, sono determinati con apposito provvedimento dellUfcio di Presidenza. 7. Salvo quanto previsto dal comma 4, si applicano al direttore generale le disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti regionali. ` 8. Quando lincarico di direttore generale e conferito a dirigenti regionali, la sottoscrizione del contratto a tempo determinato comporta la novazione del rapporto di lavoro in atto. Alla cessazione del contratto a tempo determinato, salvo che questultima sia dovuta a giusta causa di licenziamento, il dipen` dente e riassunto automaticamente nella posizione giuridica in godimento prima della sottoscrizione del contratto a termine ` con conservazione dellanzianita complessivamente maturata ai ni del trattamento giuridico, economico, di quiescenza e di previdenza. Ai ni dellapplicazione del presente comma il personale dipendente dalla Giunta regionale, dal Consiglio e da enti ed aziende dipendenti dalla Regione si considera dipendente dal medesimo ente. ` 9. Lincarico di direttore generale e incompatibile con quello di membro del Consiglio o della Giunta delle regioni, delle pro` vince, dei comuni, delle comunita montane, degli organi delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere e di membro del parlamento. 9 bis. Per la copertura delle posizioni previste nella qualica dirigenziale, nei limiti della dotazione organica del Consiglio re` gionale, lUfcio di Presidenza puo ricorrere alle graduatorie vigenti di pubblici concorsi della Giunta regionale e dei soggetti di cui allallegato A, lettere a) Enti dipendenti, b) Enti sanitari e c) Altri enti pubblici, della legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30 (Disposizioni legislative per lattuazione del documento di programmazione economico-nanziaria regionale, ai sensi dellarticolo 9 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla con` tabilita della Regione collegato 2007); vale anche in questo ` caso la reciprocita di cui allarticolo 26, comma 6. Per i medesi` mi ni, il Consiglio regionale puo promuovere la stipulazione di convenzioni con gli enti di cui allarticolo 1, comma 2, del d.lgs. 165/2001, diversi da quelli richiamati al periodo precedente, per il reciproco ricorso, per la copertura dei posti disponibili nella

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qualica dirigenziale, alle graduatorie vigenti di pubblici concorsi, nel rispetto delle disposizioni normative proprie di ciascun ente e fermi restando i requisiti di accesso previsti da ciascuna disciplina. 10. Fermo restando il vincolo numerico dellarticolo 49, comma 6, gli incarichi di funzione dirigenziale diversi da quelli di direzione generale possono essere conferiti anche ad esterni allamministrazione regionale, sino ad una percentuale del 15 per cento delle relative posizioni, con contratti a termine di diritto privato di durata non superiore a cinque anni e rinnovabili. I requisiti richiesti sono il possesso di laurea ed unesperienza quinquennale in qualiche dirigenziali, con specica esperienza nel` le attivita attinenti alla posizione da ricoprire. Non possono essere assunti con contratti a termine, per gli incarichi di cui al presente comma, impiegati regionali cessati per dimissioni, licenziamento, decadenza o collocamento in quiescenza.

Art. 66 (Art. 26, l.r. 21/1996) (Segreterie dei componenti lUfcio di Presidenza) ` 1. Per lo svolgimento delle rispettive attivita di segreteria il Presidente, i vice Presidenti e i Consiglieri segretari dellUfcio di Presidenza del Consiglio regionale si avvalgono di speciche ` unita organizzative denominate segreterie scelte in virtu di un ` rapporto di natura duciaria. 2. Alle segreterie compete esclusivamente lespletamento ` delle attivita non istituzionalizzate conseguenti alle funzioni attribuite al Presidente, ai vice Presidenti e ai Consiglieri segretari e, come tali, non riconducibili nellambito di competenze delle strutture organizzative del Consiglio regionale. 3. La consistenza numerica del personale di ciascuna segre` teria di cui ai commi precedenti e determinata con riferimento ` ai limiti e alle disponibilita complessive di bilancio destinate a tale scopo, nonche alle quote di pertinenza di ciascun componente lUfcio di Presidenza. 4. Ai ni della sola determinazione dellimporto massimo dello stanziamento di cui al comma 3 di pertinenza di ciascun com ponente lUfcio di Presidenza, nonche per lattribuzione degli spazi e delle dotazioni strumentali a ciascuna segreteria, si fa riferimento alla tabella che segue: DIR a) Presidente b) Vice Presidente c) Cons. segretari 1 1 1 D3 1 0 0 D1 1 1 0 C1 1 1 1 B3 1 0 0 TOT 5 3 2

` 5. Limporto di cui al comma 4 e determinato sulla base del costo di ciascuna categoria inserita nella tabella e prevista dai contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto regioni ed autonomie locali, corrispondente allesborso, comprensivo degli oneri previdenziali e assistenziali, per il trattamento economico iniziale, ivi comprese le somme erogate con carattere di ` ` continuita e ssita, nonche per il salario accessorio nei limiti consentiti dalla normativa contrattuale collettiva; per quanto concerne la qualica dirigenziale si assume quale parametro di riferimento la retribuzione media corrispondente ai dirigenti di servizio. 6. Allo stanziamento di cui al comma 3, come sopra determinato, fanno carico tutte le spese connesse alle prestazioni del personale di ciascuna segreteria, esclusi gli oneri previdenziali ed assistenziali per i quali le previsioni di spesa sono ricomprese negli appositi stanziamenti per il personale addetto al Consiglio regionale. ` 7. Il personale addetto alle segreterie puo essere individuato tra gli impiegati regionali, oppure comandato da amministrazio` ni statali, locali, enti ed aziende pubbliche, ovvero puo essere ` assunto ai sensi del comma 8. Quando lincarico e conferito a dipendenti regionali, la sottoscrizione del contratto a tempo determinato comporta la novazione del rapporto di lavoro in atto. Alla cessazione del contratto a tempo determinato, salvo che questultima sia dovuta a giusta causa di licenziamento, il ` dipendente e riassunto automaticamente nella posizione giuridica in godimento prima della sottoscrizione del contratto a ter` mine, con conservazione dellanzianita complessivamente maturata ai ni del trattamento giuridico, economico, di quiescenza e di previdenza. Ai ni dellapplicazione del presente comma il personale dipendente dalla Giunta regionale, dal Consiglio

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regionale e da enti ed aziende dipendenti dalla Regione, si considera dipendente dal medesimo ente. 8. Fermo restando il limite di spesa derivante dallapplicazio` ne dei commi 4 e 5, puo essere acquisito personale esterno allamministrazione regionale con contratto di diritto privato a tempo determinato, ivi compreso il contratto di collaborazione professionale anche in deroga ai requisiti previsti dallart. 7, comma 6, del d.lgs. 165/2001; il trattamento economico viene stabilito in relazione alle prestazioni richieste. 9. Fermo restando il suddetto limite di spesa, lUfcio di Presidenza, su proposta del componente interessato, determina il numero del personale da acquisire e le relative retribuzioni. 10. Il rapporto con i soggetti di cui ai commi 7 e 8 viene costituito con la sottoscrizione, anteriormente alla presa di servizio presso la segreteria, del contratto individuale, sottoscritto per lamministrazione dal Presidente del Consiglio regionale o dal suo delegato, sulla base di schemi contrattuali approvati dal` lUfcio di Presidenza, che tengono conto della professionalita ` richiesta, dei diversi ambiti di autonomia e responsabilita del personale interessato. Deve comunque essere previsto che il ` rapporto puo essere risolto su richiesta del componente lUfcio di Presidenza della cui segreteria linteressato fa parte e cessa in ogni caso con la cessazione dalla carica del componente stesso, nonche alla scadenza della legislatura regionale. 11. Il personale delle segreterie dei componenti lUfcio di Presidenza non concorre alla determinazione dellorganico complessivo del personale del Consiglio regionale. 12. I contratti di cui al comma 8 non possono in ogni caso essere trasformati in rapporti a tempo indeterminato con lamministrazione regionale.

2. Le quote a carico dellesercizio 2010 sono iscritte nello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010 sulle relative UPB e per gli importi indicati. 3. Per gli interventi che comportano lassunzione di impegni ` sugli esercizi futuri e autorizzata lassunzione di obbligazioni a carico degli esercizi successivi ai sensi dellarticolo 25 della l.r. 34/1978 come da specica indicazione contenuta nellallegata tabella A. 4. Lonere nanziario derivante dalle autorizzazioni di spesa disposte per gli anni 2011 e 2012 trova copertura nanziaria nel bilancio pluriennale 2010/2012. 5. Sono autorizzate per il triennio 2010/2012 le riduzioni, per ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale, di spe` se gia autorizzate da precedenti disposizioni legislative, secondo gli importi e per le UPB di cui alla allegata tabella B, ai sensi dellarticolo 9 ter, comma 3, lettera c), della l.r. 34/1978. 6. Gli importi da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi che dispongono spese a carattere pluriennale sono determinati, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, nelle misure indicate nella allegata tabella C, ai sensi dellarticolo 9 ter, comma 3, lettera d), della l.r. 34/1978. 7. Al ne di attivare azioni a sostegno di bisogni non previsti, ` ` legati alle difcolta derivanti dalla crisi economica nanziaria, e istituito il Fondo per la ripresa economica-sociale, per spese di parte corrente, le cui risorse sono allocate allUPB 7.4.0.2.210 Fondo per le altre spese correnti dello stato di previsione delle spese del bilancio 2010 e successivi. 8. La Regione, ai sensi dellarticolo 6 bis della legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 (Programmazione negoziata regionale), assicura il concorso regionale al nanziamento degli interventi previsti dagli strumenti di programmazione negoziata sottoscritti da Regione Lombardia, con le risorse in capitale stanziate allUPB 7.4.0.3.255 Concorso per il nanziamento degli interventi previsti dagli strumenti di programmazione negoziata dello stato di previsione delle spese del bilancio 2010 e successivi. ` 9. Il prelievo al fondo di cui al comma 7 e effettuato secondo ` le modalita di cui allart. 40, comma 3, della l.r. 34/1978, sulla base delle esigenze e della verica degli andamenti della spesa ` e nel rispetto degli obblighi di stabilita nanziaria. Eventuali somme prelevate e non impegnate possono a loro volta essere ri` versate, con le stesse modalita, sul fondo stesso. 10. Le somme rese disponibili ai sensi dellarticolo 7, comma 8, del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5 (Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi) convertito con modicazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, (Conversione in legge, con modicazioni, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi) possono essere reiscritte, secondo le procedure di cui allarticolo 50 della l.r. 34/1978 sul fondo di cui allarticolo 4 della legge regionale 6 novembre 2009, n. 23 (Variazioni al bilancio per lesercizio nanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011 a legislazione vigente e programmatico II provvedimento di variazione), determinandone la relativa dotazione nanziaria. Leventuale di` sponibilita nanziaria del fondo non utilizzata entro il termine del` lesercizio puo essere reiscritta alla competenza dellesercizio immediatamente successivo, secondo le disposizioni e le procedure previste dallarticolo 50 della l.r. 34/1978. Il prelievo dal fon` ` do e effettuato secondo le modalita di cui allarticolo 40, comma 3, della l.r. 34/1978. Eventuali somme prelevate e non impe` gnate possono essere riversate, con le stesse modalita, sul fondo stesso. 11. Alla legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30 (Disposizioni legislative per lattuazione del documento di programmazione economico-nanziaria regionale, ai sensi dellarticolo 9 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 Norme sulle procedure ` della programmazione, sul bilancio e sulla contabilita della Re` gione Collegato 2007) e apportata la seguente modica: ` a) dopo la lettera f septies) del comma 3 dellarticolo 2 e aggiunta la seguente: ` f octies) il fondo per linnovazione e limprenditorialita del settore dei servizi alle imprese FIMSER istituito ai sensi della legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 (Strumenti di com` petitivita per le imprese e per il territorio della Lombardia) con d.g.r. 8/9951 del 29 luglio 2009.. ` 12. Per lanno 2010 e stabilito un contributo in conto esercizio a favore di Infrastrutture Lombarde S.p.A pari a euro

Nuovo testo dellart. 5 della l.r. 5 dicembre 2008, n. 31 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale

Art. 5 (Tavolo istituzionale per le politiche agricole regionali e tavolo agricolo regionale) 1. La Giunta regionale individua il tavolo istituzionale per le politiche agricole e il tavolo agricolo regionale quali strumenti di concertazione permanente con lambito istituzionale degli enti cui sono afdate competenze e funzioni in campo agricolo e con le organizzazioni professionali agricole e le organizzazioni ` cooperative agricole. La composizione dei due tavoli e denita con deliberazione della Giunta regionale, assicurando unadeguata rappresentanza delle autonomie locali e delle organizzazioni professionali interessate. 2. Il direttore generale della struttura organizzativa competente in materia di agricoltura partecipa ai lavori del tavolo istituzionale per le politiche agricole e del tavolo agricolo. 3. Il tavolo istituzionale per le politiche agricole regionali e il tavolo agricolo regionale possono essere integrati da esperti e altri componenti per lesame di argomenti di carattere specialistico. 4. Attraverso il tavolo istituzionale per le politiche agricole gli enti locali partecipano alla programmazione regionale. 5. Le province istituiscono forme locali di consultazione che ` vedano coinvolte le comunita montane e i comuni.

Nuovo testo dellart. 1 della l.r. 28 dicembre 2009, n. 31 Legge nanziaria 2010

Art. 1 (Finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa) 1. Per il triennio 2010/2012 sono autorizzate le spese di cui allallegata tabella A, relative ad interventi previsti da leggi regionali di spesa, ai sensi dellarticolo 9 ter, comma 3, lettera b), della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle proce` dure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilita della regione).

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1.000.000,00, cui si provvede con le risorse allocate allUPB ` 7.2.0.2.231 Spese diverse per enti e societa dello stato di previsione delle spese del bilancio per lesercizio nanziario 2010.

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Nuovo testo dellart. 4 della l.r. 30 dicembre 2009, n. 33 Testo ` unico delle leggi regionali in materia di sanita

do Bussero Cambiago Carugate Cassano dAdda Cassina de Pecchi Cernusco sul Naviglio Gessate Gorgonzola Inzago Liscate Melzo Pessano con Bornago Pioltello Pozzuolo Martesana Rodano Segrate Settala Trucazzano Vignate Vimodrone Basiano Grezzago Masate Pozzo dAdda Trezzano Rosa Trezzo sullAdda Vaprio dAdda. 4. La ASL di Vallecamonica-Sebino, con sede a Breno, comprende il territorio dei Comuni di: Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Braone, Breno, Capodiponte, Cedegolo, Cerveno, Ceto, Cevo, Cimbergo, Cividate Camuno, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Esine, Gianico, Incudine, Losine, Lozio, Malegno, Malonno, Monno, Niardo, Ono San Pietro, Ossimo, Paisco Loveno, Paspardo, Piancamuno, Piancogno, Ponte di Legno, Prestine, Saviore dellAdamello, Sellero, Sonico, Pisogne, Temu, Vezza dOglio, Vione. ` 5. AllASL di Vallecamonica-Sebino afferiscono i presidi ospedalieri di Edolo ed Esine e le strutture sanitarie situate nei comuni dellASL stessa. 6. LASL assicura ai propri assistiti lerogazione delle prestazioni specialistiche, comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale, di laboratorio e ospedaliere, contemplate dai livelli essenziali di assistenza deniti dal piano sanitario nazionale e dalla programmazione regionale, a tutti coloro che ne hanno titolo, anche se residenti in ambiti territoriali diversi dalla Regione, attraverso contratti o convenzioni con strutture accreditate che disciplinano anche la remunerazione delle prestazioni e la` dozione del sistema di verica della qualita, nonche attraverso ` la gestione diretta delle attivita di competenza. 7. Fermo restando il principio della libera scelta da parte del cittadino, le ASL erogano direttamente le prestazioni necessarie per soddisfare i livelli essenziali di assistenza non afdate ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, non acquisite dai soggetti erogatori pubblici o privati accreditati e non altrimenti assicurate da terzi. 8. Le ASL, soddisfatte prioritariamente le esigenze del servizio sanitario regionale, possono fornire, contro corrispettivo, prestazioni o altri servizi sanitari, fermo restando, in ogni caso, il vincolo di pareggio del bilancio. Le ASL esercitano inoltre le funzioni di cui allarticolo 14 della legge regionale 12 marzo 2008, n. 3 (Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario). 9. Le ASL esercitano funzioni di vigilanza e controllo sulle strut` ture sanitarie e sulle unita dofferta sociosanitarie. I funzionari delle ASL incaricati di svolgere funzioni di vigilanza e controllo, su indicazione delle direzioni generali competenti, operano anche al di fuori del territorio dellazienda di appartenenza. Le ASL assicurano alla Giunta regionale e alle commissioni consiliari competenti il periodico aggiornamento sullo svolgimento delle funzioni di cui al presente comma. 10. In situazioni di particolare rilevanza e impatto sul sistema sanitario o sociosanitario regionale, le direzioni generali competenti possono esercitare direttamente le funzioni di controllo avvalendosi di propri funzionari, eventualmente afancati da personale delle ASL o da professionisti, anche di area sanitaria o sociosanitaria, in possesso di comprovata competenza ed esperienza. 11. Lattivazione del controllo di cui al comma 10 e i relativi esiti sono comunicati dalle direzioni generali competenti ai direttori delle aziende sanitarie interessate, anche ai ni dellassunzione dei provvedimenti di rispettiva competenza. 12. I rapporti tra le ASL, i comuni e le province sono regolati da convenzioni stipulate sulla base di direttive emanate dalla Giunta regionale.

Art. 4 (Aziende sanitarie locali) 1. Sono istituite, sentite le province, le seguenti aziende sanitarie locali, di seguito denominate ASL, per ciascuna delle quali ` e indicata a anco la sede legale provvisoria: a) ASL della Provincia di Bergamo, sede di Bergamo; b) ASL della Provincia di Brescia, sede di Brescia; c) ASL di Vallecamonica-Sebino, sede di Breno; d) ASL della Provincia di Como, sede di Como; e) ASL della Provincia di Cremona, sede di Cremona; f) ASL della Provincia di Lecco, sede di Lecco;

g) ASL della Provincia di Lodi, sede di Lodi; h) ASL della Provincia di Mantova, sede di Mantova; i) j) k) l) ASL di Milano, sede di Milano; ASL della Provincia di Milano 1, sede di Legnano; ASL della Provincia di Milano 2, sede di Melegnano; ASL della Provincia di Monza e Brianza, sede di Monza;

m) ASL della Provincia di Pavia, sede di Pavia; n) ASL della Provincia di Sondrio, sede di Sondrio; o) ASL della Provincia di Varese, sede di Varese. 2. Gli ambiti territoriali delle ASL coincidono con le circoscrizioni delle province, fatta eccezione per il Comune di San Colombano al Lambro, che fa parte integrante della ASL di Lodi, e per i comuni appartenenti allASL di Vallecamonica-Sebino, come indicato dal presente articolo. 3. Per le ASL della Provincia di Milano gli ambiti territoriali restano cos deniti: ` a) ASL di Milano, con sede a Milano, comprende il territorio dei Comuni di Milano Bresso Cinisello Balsamo Cologno Monzese Cormano Cusano Milanino Sesto San Giovanni; b) ASL di Milano 1, con sede a Legnano, comprende il territorio dei Comuni di: Assago Buccinasco Cesano Boscone Corsico Cusago Trezzano sul Naviglio Bollate Baranzate Cesate Garbagnate Milanese Novate Milanese Paderno Dugnano Senago Arese Cornaredo Lainate Pero Pogliano Milanese Pregnana Milanese Rho Settimo Milanese Vanzago Arconate Bernate Ticino Buscate Busto Garolfo Canegrate Casorezzo Castano Primo Cerro Maggiore Cuggiono Dairago Inveruno Legnano Magnago Nerviano Nosate Parabiago Rescaldina Robechetto Induno S. Giorgio su Legnano S. Vittore Olona Turbigo Villa Cortese Vanzaghello Abbiategrasso Albairate Arluno Bareggio Besate Boffalora Sopra Ticino Bubbiano Calvignasco Cassinetta di Lugagnano Cisliano Corbetta Gaggiano Gudo Visconti Magenta Marcallo Casone Mesero Morimondo Motta Visconti Ossona Ozzero Robecco sul Naviglio Rosate S. Stefano Ticino Sedriano Vermezzo Vittuone Zelo Surrigone Solaro; c) ASL di Milano 2, con sede a Melegnano, comprende il territorio dei Comuni di: Basiglio Binasco Casarile Lacchiarella Locate Triulzi Noviglio Opera Pieve Emanuele Rozzano Vernate Zibido S. Giacomo Carpiano Cerro al Lambro Colturano Dresano Mediglia Melegnano Pantigliate Paullo Peschiera Borromeo S. Donato Milanese S. Giuliano Milanese S. Zenone al Lambro Tribiano Vizzolo Predabissi Bellinzago Lombar-

Nuovo testo degli artt. 13 e 14 e dellallegato B della l.r. 2 febbraio 2010, n. 5 Norme in materia di valutazione di impatto ambientale

Art. 13 (Abrogazioni) 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge e fatto salvo quanto previsto dallarticolo 14, comma 8 bis, sono abrogati:

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a) la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 (Norme in materia di impatto ambientale); b) larticolo 3, comma 6, della legge regionale 2 febbraio 2001, n. 3 (Modiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali in materia di assetto istituzionale, sviluppo economico, territorio e ambiente e infrastrutture e servizi alla persona, nalizzate allattuazione del DPEFR ai sensi dellart. 9 ter della l.r. 34/1978); c) larticolo 3, comma 2, della legge regionale 24 marzo 2003, n. 3 (Modiche a leggi regionali in materia di organizzazione, sviluppo economico, territorio e servizi alla persona). Art. 14 (Disposizioni transitorie e nali) ` 1. Le procedure di VIA o di verica di assoggettabilita a VIA avviate prima dellentrata in vigore della presente legge si concludono secondo le disposizioni vigenti al momento del loro avvio. 2. La Giunta regionale approva il regolamento di cui allarticolo 3, comma 1, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. 3. Sino alla costituzione della Commissione di cui allarticolo 3, comma 2, per i lavori istruttori regionali in materia di VIA continuano ad applicarsi le disposizioni della deliberazione della Giunta regionale del 27 novembre 1998, n. VI/39975 (Approva` zione delle modalita di attuazione della procedura di verica e della procedura di VIA regionale, di cui alla d.g.r. del 2 novembre 1998, n. VI/39305. Istituzione di un apposito gruppo di lavoro, presso lufcio VIA del servizio Sviluppo sostenibile del territorio ` della direzione Urbanistica e disciplina delle modalita di acquisizione dei pareri degli enti interessati), per il solo gruppo di lavoro Procedura VIA regionale, di cui allallegato A, punto 2.4 della deliberazione medesima. 4. Per favorire lapplicazione di quanto previsto allarticolo 3, comma 9, e allarticolo 7, comma 3, la Giunta regionale promuove la stipulazione di un protocollo dintesa con gli enti locali interessati, sentite lassociazione regionale comuni lombardi (ANCI Lombardia) e lunione province lombarde (UPL). 5. La Giunta regionale, entro sei mesi dalla data di entrata in ` vigore della presente legge, denisce i criteri e le modalita per lintegrazione delle procedure di VAS e di verica di assoggetta` bilita a VIA, di cui allarticolo 4, commi 10 e 11. 6. La Giunta regionale adotta i criteri generali di cui allarticolo 8, comma 2, entro sei mesi dalla entrata in vigore della presente legge.

7. Nellalbo di cui allarticolo 31, comma 1, della l.r. 12/2005e aggiunta unapposita sezione, nalizzata agli interventi sostitutivi di cui allarticolo 10 della presente legge. 8. Alle province sono conferite le funzioni relative allespleta` mento delle procedure di VIA e di verica di assoggettabilita a VIA, di cui allarticolo 2, commi 3 e 7, trascorsi: a) sessanta giorni dallemanazione del regolamento di cui allarticolo 3, comma 1, per i progetti facenti capo alle seguenti tipologie progettuali, cos come denominate ai ` sensi degli allegati A, B e C della presente legge: agricoltura; lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali; industria dei prodotti alimentari; industria dei tessili, del cuoio, del legno e della carta; industria della gomma e delle materie plastiche; altri progetti; b) centottanta giorni dallemanazione del regolamento di cui allarticolo 3, comma 1, per i progetti facenti capo alle seguenti tipologie progettuali, cos come denomina` te ai sensi degli allegati A, B e C della presente legge: industria energetica ed estrattiva; progetti di infrastrutture; impianti di smaltimento-trattamento-recupero dei riuti. 8 bis. Nelle more dei conferimenti di cui al comma 8, la pro` ` vincia e autorita competente per le procedure di verica di VIA, avviate dalla data di entrata in vigore della presente legge, ` riguardanti le opere e le attivita di gestione dei riuti individuate dai provvedimenti regionali adottati in applicazione della l.r. 20/1999. Tali provvedimenti, unitamente agli altri ad essi connes` si, restano validi ed efcaci per le sole nalita di cui al presente comma. La provincia conclude le procedure avviate ai sensi del presente comma. 9. Ai comuni sono conferite le funzioni relative allespleta` mento delle procedure di VIA e di verica di assoggettabilita a VIA, di cui allarticolo 2, comma 4, trascorsi sessanta giorni dallemanazione del regolamento di cui allarticolo 3, comma 1. 10. Fatto salvo quanto previsto al comma 8 bis, le funzioni di cui ai commi 8 e 9, nelle more del conferimento, sono esercitate dalla Regione, che conclude le procedure avviate. 11. Entro un anno dallentrata in vigore della presente legge la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale una circostanziata relazione sullandamento delle funzioni conferite in materia di VIA, afnche il Consiglio stesso possa valutare se modicare o revocare il conferimento delle funzioni a province e comuni, anche tenendo conto degli interventi sostitutivi eventualmente attivati ai sensi dellarticolo 10.

ALLEGATO B Provincia: (1) conferimento di competenze trascorsi 60 giorni ai sensi dellarticolo 14, comma 8, lettera a), della presente legge Provincia: (2) conferimento di competenze trascorsi 180 giorni ai sensi dellarticolo 14, comma 8, lettera b), della presente legge ` Progetti sottoposti alla verica di assoggettabilita a VIA di cui allarticolo 6 e individuazione, a margine, ` delle autorita competenti a espletare tale procedura, ai sensi dellarticolo 2. Parte II Allegato IV d.lgs. 152/2006 1. Agricoltura a) b) Cambiamento di uso di aree non coltivate, semi-naturali o naturali per la loro coltivazione agraria intensiva con una supercie superiore a 10 ettari. Iniziale forestazione con una supercie superiore a 20 ettari, con esclusione degli interventi da realizzare negli ambiti di pianura e fondovalle che soddisfano i criteri previsti al titolo III (gestione dei boschi), capo III (rimboschimenti ed imboschimenti), del regolamento regionale 20 luglio 2007, n. 5 (Norme forestali regionali, in attuazione dellarticolo 50, comma 4, della legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale) e s.m.i.; deforestazione allo scopo di conversione di altri usi del suolo di una supercie superiore a 5 ettari. Impianti per lallevamento intensivo di animali il cui numero complessivo di capi sia maggiore di quello derivante dal seguente rapporto: 40 quintali di peso vivo di animali per ettaro di terreno funzionalmente asservito allallevamento. Sono comunque esclusi, indifferentemente dalla localizzazione, gli allevamenti con numero di animali inferiore o uguale a: 1.000 avicoli, 800 cunicoli, 120 posti per suini da produzione di oltre 30 kg o 45 posti scrofe, 300 ovicaprini e 50 posti bovini. Comune Provincia (1) Tipologia progettuale ` Autorita competente

c)

Provincia (1)

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Parte II Allegato IV d.lgs. 152/2006 d)

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Tipologia progettuale

` Autorita competente

d1) Progetti di gestione delle risorse idriche per lagricoltura, compresi i progetti di Provincia (1) irrigazione e di drenaggio delle terre, per una supercie dai 300 ai 500 ettari. d2) Progetti di gestione delle risorse idriche per lagricoltura, compresi i progetti di irrigazione e di drenaggio delle terre, per una supercie superiore ai 500 ettari. Regione Comune Provincia (1) Provincia (1)

e) f) g)

Piscicoltura per supercie complessiva oltre 5 ettari. Progetti di ricomposizione fondiaria che interessano una supercie superiore a 200 ettari. Impianti per il trattamento biologico (quali ad esempio digestori per la produzione del biogas, denitricatori, impianti di strippaggio, etc.) di reui di allevamenti, biomasse ` e/o altre materie organiche, con una potenzialita di trattamento superiore a 50.000 abitanti equivalenti, o a 150 tonnellate/giorno di materie complessivamente in ingresso al sistema. Impianti termici per la produzione di energia elettrica, vapore e acqua calda con potenza termica complessiva superiore a 50 MW. ` Attivita di ricerca sulla terraferma delle sostanze minerali di miniera di cui allarticolo 2, comma 2, del r.d. 1443/1927, ivi comprese le risorse geotermiche, incluse le relative ` attivita minerarie ad esclusione degli impianti geotermici a bassa entalpia di cui allarticolo 10 della l.r. 24/2006, che non prevedono il prelievo di uidi geotermici o acque sotterranee. Impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 MW. Sono comunque esclusi: gli impianti solari termici per la produzione di acqua e/o aria calda ancorche accoppiati a macchine per il solar cooling (raffreddamento); gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati o con integrazione architettonica di cui allarticolo 2, comma 1, lettere b2) e b3), del decreto ministeriale 19 febbraio ` 2007 (Criteri e modalita per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dellart. 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387); gli impianti fotovoltaici posizionati su fabbricati e strutture edilizie a destinazione industriale, produttiva, terziaria e direzionale. Impianti industriali per il trasporto del gas, vapore e dellacqua calda che alimentano condotte con lunghezza complessiva superiore a 20 Lm. Impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento non inclusi in allegato A, lettera c bis), con potenza complessiva superiore a 1 MW. Installazione di oleodotti e gasdotti con lunghezza complessiva superiore ai 20 Km. ` Attivita di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma. Estrazione di sostanze minerali di miniera di cui allarticolo 2, comma 2, del r.d. 1443/1927, mediante dragaggio marino e uviale. Agglomerazione industriale di carbon fossile e lignite. Impianti di supercie dellindustria di estrazione di carbon fossile, di petrolio, di gas naturale e di minerali metallici, nonche di scisti bituminose.

2. Industria energetica ed estrattiva a) b) Provincia (2) Regione

c)

Provincia (2)

d) e) f) g) h) i) l) m)

Regione Provincia (1) Provincia (2) Regione Regione Provincia (1) Regione

m1) Impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superio- Regione per le grandi dere a 100 kW escluse le seguenti fattispecie: rivazioni ex l.r. 26/2003 e ` impianti gia compresi in progetti di concessioni derivazione dacqua pubblica r.r. 2/2006 ` gia assoggettati a verica ai sensi del punto 7.d) del presente allegato; impianti realizzati in serie su acquedotti o canali articiali che utilizzano, in su` bordine, acque gia oggetto di concessione di derivazione; impianti che utilizzano il Deusso Minimo Vitale (DMV) di concessione di derivazione esistenti senza alterare le garanzie ecosistemiche garantite dal DMV; impianti ad acqua uente con centrale collocata nel corpo della traversa o in adiacenza della stessa che restituiscono le acque turbinate immediatamen` te al piede della traversa medesima garantendo la continuita idraulica del corso dacqua. m2) Impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superio- Provincia per le piccole re a 100 kW escluse le seguenti fattispecie: derivazioni ex l.r. 26/2003 ` impianti gia compresi in progetti di concessioni derivazione dacqua pubblica e r.r. 2/2006 (1) ` gia assoggettati a verica ai sensi del punto 7.d) del presente allegato; impianti realizzati in serie su acquedotti o canali articiali che utilizzano, in su` bordine, acque gia oggetto di concessione di derivazione; impianti che utilizzano il Deusso Minimo Vitale (DMV) di concessione di derivazione esistenti senza alterare le garanzie eco-sistemiche garantite dal DMV; impianti ad acqua uente con centrale collocata nel corpo della traversa o in adiacenza della stessa, che restituiscono le acque turbinate immediatamen` te al piede della traversa medesima garantendo la continuita idraulica del corso dacqua.

n) a)

Impianti di gassicazione e liquefazione del carbone. Impianti di arrostimento o sinterizzazione di minerali metalliferi che superino 5.000 m2 di supercie impegnata o 50.000 m3 di volume.

Provincia (1) Provincia (1)

3. Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali

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57 1 Suppl. Ordinario al n. 31 - 6 agosto 2010

Parte II Allegato IV d.lgs. 152/2006 b) c)

Tipologia progettuale Impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione primaria o secondaria) compresa la ` relativa colata continua di capacita superiore a 2,5 tonnellate allora. Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi mediante: ` laminazione a caldo con capacita superiore a 20 tonnellate di acciaio grezzo allora; forgiatura con magli la cui energia di impatto supera 50 KJ per maglio e allorche ` la potenza calorifera e superiore a 20 MW; ` applicazione di strati protettivi di metallo fuso con una capacita di trattamento superiore a 2 tonnellate di acciaio grezzo allora. ` Fonderie di metalli ferrosi con una capacita di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno. Impianti di fusione e lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero (afna` zione, formatura in fonderia) con una capacita di fusione superiore a 10 tonnellate per il piombo e il cadmio o a 50 tonnellate per tutti gli altri metalli al giorno. Impianti per il trattamento di supercie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici, qualora la vasche destinate al trattamento abbiano un volume superiore a 30 m3. Impianti di costruzione e montaggio di auto e motoveicoli e costruzione dei relativi motori; impianti per la costruzione e riparazione di aeromobili; costruzione di materiale ferroviario e rotabile che superino 10.000 m2 di supercie impegnata o 50.000 m3 di volume. Cantieri navali di supercie complessiva superiore a 2 ettari. Imbutitura di fondo con esplosivi che superino 5.000 m2 di supercie impegnata o 50.000 m3 di volume. Cockerie (distillazione a secco di carbone). Fabbricazione di prodotti ceramici mediante cottura, in particolare tegole, mattoni, ` mattoni refrattari, piastrelle, gres o porcellane, con capacita di produzione di oltre 75 ` ` tonnellate al giorno e/o con capacita di forno superiore a 4 metri cubi e con densita di colata per forno superiore a 300 kg al m3. Impianti per la fusione di sostanze minerali, compresi quelli destinati alla produzione di ` bre minerali con capacita di fusione di oltre 20 tonnellate al giorno. Impianti per la produzione di vetro compresi quelli destinati alla produzione di bre di ` vetro, con capacita di fusione di oltre 20 tonnellate giorno. ` Impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) in forni rotativi la cui capacita di produzione supera 500 tonnellate al giorno oppure di calce viva in forni rotativi la ` cui capacita di produzione supera 50 tonnellate al giorno, o in altri tipi di forni aventi ` una capacita di produzione di oltre 50 tonnellate al giorno. Impianti per il trattamento e la trasformazione di materie prime animali (diverse dal ` latte) con una capacita di produzione di prodotti di oltre 75 tonnellate al giorno. Impianti per il trattamento e la trasformazione di materie prime vegetali con una produzione di prodotti niti di oltre 300 tonnellate al giorno su base trimestrale. ` Impianti per la fabbricazione di prodotti lattiero-caseari con capacita di lavorazione superiore a 200 tonnellate al giorno su base annua. ` Impianti per la produzione di birra o malto con capacita di produzione superiore a 500.000 hl/anno. Impianti per la produzione di dolciumi e sciroppi che superino 50.000 m3 di volume. ` Macelli aventi una capacita di produzione di carcasse superiore a 50 tonnellate al giorno e impianti per leliminazione o il recupero di carcasse e di residui di animali con ` una capacita di trattamento di oltre 10 tonnellate al giorno. ` Impianti per la produzione di farina di pesce o di olio di pesce con capacita di lavorazione superiore a 50.000 q/anno di prodotto lavorato. Molitura dei cereali, industria dei prodotti amidacei, industria dei prodotti alimentari per zootecnia che superino 5.000 m2 di supercie impegnata o 50.000 m3 di volume. ` Zuccherici, impianti per la produzione di lieviti con capacita di produzione o rafnazione superiore a 10.000 t/g di barbabietole. Impianti di fabbricazione di pannelli di bre, pannelli di particelle e compensati, di ` capacita superiore alle 50.000 t/anno di materie lavorate. Impianti per la produzione e la lavorazione di cellulosa, fabbricazione di carta e carto` ni di capacita superiore a 50 tonnellate al giorno. Impianti per il pretrattamento (operazioni quali il lavaggio, limbianchimento, la mer` cerizzazione) o la tintura di bre, di tessili, di lana la cui capacita di trattamento supera le 10 tonnellate al giorno. ` Impianti per la concia del cuoio e del pellame, qualora la capacita superi le 3 tonnellate di prodotto nito al giorno. Fabbricazione e trattamento di prodotti a base di elastomeri con almeno 25.000 tonnellate/anno di materie prime lavorate.

` Autorita competente Provincia (1) Provincia (1)

d) e)

Provincia (1) Provincia (1)

f)

Provincia (1)

g)

Provincia (1)

h) i) l) m)

Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1)

n) o) p)

Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1)

4. Industria dei prodotti alimentari a) b) c) d) e) f) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1)

g) h) i)

Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1)

5. Industria dei tessili, del cuoio, del legno della carta a) b) c) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1)

d)

Provincia (1)

6. Industria della gomma e delle materie plastiche a) Provincia (1)

58 1 Suppl. Ordinario al n. 31 - 6 agosto 2010


Parte II Allegato IV d.lgs. 152/2006 7. Progetti di infrastrutture a) b) Progetti di sviluppo di zone industriali o produttive con una supercie interessata superiore ai 40 ettari.

Bollettino Ufciale

Tipologia progettuale

` Autorita competente

Regione

b1) Progetti di sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione, interessanti superci Regione superiori ai 40 ettari allesterno del tessuto urbano consolidato cos come denito ` dal piano delle regole di cui allarticolo 10 della l.r. 12/2005; progetti di riassetto o sviluppo di aree urbane allinterno di aree urbane esistenti che interessano superci superiori ai 10 ettari allinterno del tessuto urbano consolidato cos come de` nito dal piano delle regole di cui allarticolo 10 della l.r. 12/2005. b2) Costruzione di grandi strutture di vendita e centri commerciali aventi le dimensioni di cui allarticolo 4, comma 4, lettera f), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dellart. 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59), previsti negli ambiti territoriali montano e lacustre, cos come individuati ai sensi delle disposizioni regionali vigenti in ` materia commerciale, nonche nelle seguenti zone: 1. zone di importanza storica, culturale o archeologica riconosciute con lapposizione di vincolo monumentale, paesaggistico o archeologico ai sensi del d.lgs. 42/2004; ` ` 2. territori con produzioni agricole di particolare qualita e tipicita, di cui allarticolo 21 del d.lgs. 18 maggio 2001, n. 228. Regione

b3) Costruzione di grandi strutture di vendita e centri commerciali, di cui al d.lgs. Regione 114/1998, con superci di vendita superiori a 15.000 m2. b4) Parcheggi di uso pubblico previsti nei progetti di grandi strutture di vendita e Regione centri commerciali con superci di vendita superiori a 15.000 m2. ` b5) Parcheggi di uso pubblico con capacita superiore a 500 posti auto. c) Piste da sci di lunghezza superiore a 1,5 km o che impegnano una supercie superiore a 5 ettari nonche impianti meccanici di risalita, escluse le sciovie e le monofuni a collegamento permanente aventi lunghezza inclinata non superiore a 500 metri, con portata oraria massima superiore a 1.800 persone. Comune Provincia (1)

d)

d1) Derivazione di acque superciali da corso dacqua naturale ed opere connesse Regione per le grandi de` aventi portata superiore a 200 litri al secondo ad esclusione degli impianti gia rivazioni ex l.r. 26/2003 e rientranti al punto 2.m) del presente allegato, o di acque sotterranee che preve- r.r. 2/2006 dano derivazioni aventi portata media di concessione superiore a 50 litri al secon do, nonche le trivellazioni nalizzate alla ricerca per derivazioni di acque sotterranee superiori a 50 litri/secondo, ad esclusione delle derivazioni di acque sotterranee e delle trivellazioni non ricadenti in aree classicate come C (Impatto antropi` co signicativo con notevole incidenza delluso sulla disponibilita della risorsa) e ` D (Impatto antropico nullo o trascurabile, ma con presenza scarsa potenzialita idrica) ai sensi del piano di tutela e uso delle acque. d2) Derivazione di acque superciali da corso dacqua naturale ed opere connesse Provincia per le piccole ` aventi portata superiore a 200 litri al secondo ad esclusione degli impianti gia derivazioni ex l.r. 26/2003 rientranti al punto 2.m) del presente allegato, o di acque sotterranee che prevee r.r. 2/2006 (1) dano derivazioni aventi portata media di concessione superiore a 50 litri al secon do, nonche le trivellazioni nalizzate alla ricerca per derivazioni di acque sotterranee superiori a 50 litri/secondo, ad esclusione delle derivazioni di acque sotterranee e delle trivellazioni non ricadenti in aree classicate come C (Impatto antropi` co signicativo con notevole incidenza delluso sulla disponibilita della risorsa) e ` D (Impatto antropico nullo o trascurabile, ma con presenza scarsa potenzialita idrica) ai sensi del piano di tutela e uso delle acque.

e)

Interporti, piattaforme intermodali e terminali intermodali, piattaforme logistiche (an- Provincia (2) che non intermodali), depositi di merci o veicoli, centri di magazzinaggio generale e simili, che interessano una supercie operativa superiore a 3 ettari. Porti e impianti portuali marittimi, uviali e lacuali, compresi i porti di pesca, vie navigabili. g1) Strade extraurbane secondarie (categorie C ed F del d.m. 5 novembre 2001) o Regione loro varianti e potenziamenti, di interesse regionale (R1, R2) e/o qualicate come montana e/o turistiche secondo la classicazione di cui alla d.g.r. 3 dicembre 2004, n. 7/19709 (Classicazione funzionale e qualicazione della rete viaria), comprese le categorie progettuali di cui alla successiva lettera g2) qualora comportanti interventi su strade panoramiche cos come individuate nei Repertori e nelle ` tavole B ed E del PTPR vigente. g2) Strade extraurbane secondarie (categorie C ed F del d.m. 5 novembre 2001) o loro varianti e potenziamenti, di interesse provinciale (P1, P2) o locale (L) secondo la classicazione di cui alla d.g.r. 3 dicembre 2004, n. 7/19709 (Classicazione funzionale e qualicazione della rete viaria). Provincia (1) Regione

f) g)

h)

Costruzione di strade urbane di scorrimento o urbane di quartiere (categorie D e E del d.m. 5 novembre 2001), o potenziamento di esistenti, a quattro o piu corsie, con lun` ghezza superiore a 1.500 metri. Linee ferroviarie a carattere regionale o locale, ferrovie suburbane e linee metropolitane; raccordi ferroviari merci di lunghezza superiore a 2.000 metri. Tramvie ed altri sistemi di trasporto a guida vincolata (escluse le lovie), funicolari o linee simili di tipo particolare, esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di passeggeri.

Provincia (1)

i) l)

Regione Provincia (1)

Bollettino Ufciale

59 1 Suppl. Ordinario al n. 31 - 6 agosto 2010

Parte II Allegato IV d.lgs. 152/2006 m) o)

Tipologia progettuale Acquedotti con una lunghezza delladduttore principale superiore ai 20 km

` Autorita competente Provincia (1)

Opere di regolazione del corso dei umi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di Regione bonica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio uviale e lacuale ad eccezione di quelli previsti in piani e programmi di competenza regionale. Risultano escluse le difese spon dali, le opere di stabilizzazione dalveo, i risezionamenti dalveo, nonche la manutenzione e ladeguamento funzionale delle opere per il contenimento dei livelli di piena. Aeroporti (progetti non compresi nellallegato A); aviosuperci ed eliporti con superci maggiori di 2 ettari. ` Porti turistici e da diporto, quando lo specchio dacqua e inferiore a 10 ettari, le aree esterne interessate non superano i 5 ettari e i moli sono di lunghezza inferiore o uguale ` ai 500 metri, nonche progetti dintervento su porti gia esistenti. Provincia (1) Regione

p) q)

r)

r1) Impianti di smaltimento di riuti urbani non pericolosi mediante operazioni di ince- Provincia (2) ` nerimento o di trattamento con capacita complessiva superiore a 10 t/giorno (operazioni di cui allallegato B, lettere D2, e da D8 a D11, della parte quarta del d.lgs. 152/2006); impianti di smaltimento di riuti non pericolosi mediante operazioni ` di raggruppamento o di ricondizionamento preliminari, con capacita massima complessiva superiore a 20 t/giorno (operazioni di cui allallegato B, lettere D13 e D14, del d.lgs. 152/2006). r2) Impianti di cui allAllegato 1 del d.lgs 59/2005, punto 5.2 (termovalorizzatori di riuti ` solidi urbani) con capacita complessiva superiore a 10 t/giorno. Regione Provincia (2)

s)

` Impianti di smaltimento di riuti speciali non pericolosi, con capacita complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento (operazioni di cui allallegato B, lettere D2 e da D8 a D11, della parte quarta del d.lgs. 152/2006). Impianti di smaltimento di riuti speciali non pericolosi mediante operazioni di deposito ` ` preliminare con capacita massima superiore a 30.000 m3 oppure con capacita superiore a 40 t/giorno (operazioni di cui allallegato B, lettera D15, della parte quarta del d.lgs. 152/2006). ` Discariche di riuti urbani non pericolosi con capacita complessiva inferiore ai 100.000 m3 (operazioni di cui allallegato B, lettere D1 e D5, della parte quarta del d.lgs. 152/2006). ` Impianti di depurazione delle acque con potenzialita superiore a 10.000 abitanti equivalenti. Elettrodotti aerei esterni per il trasporto di energia elettrica con tensione nominale superiore a 100 KV e con tracciato di lunghezza superiore a 3 km Impianti di smaltimento e recupero di riuti pericolosi, mediante operazioni di cui allallegato B lettere D2, D8 e da D13 a D15, ed allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del d.lgs. 152/2006). ` Impianti di smaltimento e recupero di riuti non pericolosi, con capacita complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui allallegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del d.lgs. 152/2006), ad esclusione degli impianti mobili volti al recupero di riuti non pericolosi provenienti dalle operazioni di costruzione e demolizione, qualora la durata della campagna risulti inferiore a 90 giorni e degli altri impianti mobili di trattamento riuti non pericolosi la cui campagna abbia durata inferiore a 30 giorni. In ogni caso eventuali successive campagne sullo stesso sito dovranno essere assog` gettate alla verica di assoggettabilita a VIA.

t)

Provincia (2)

u)

Provincia (2)

v) z) z.a)

Provincia (1) Provincia (2) Provincia (2)

z.b)

Provincia (2)

8. Altri progetti a) Villaggi turistici di supercie superiore a 5 ettari, centri residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edicato superiore a 25.000 m3 o che occupano una supercie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricadenti allinterno dei centri abitati. Piste permanenti per corse e prove di automobili, motociclette ed altri veicoli a motore. Centri di raccolta, stoccaggio e rottamazione di rottami di ferro, autoveicoli e simili con supercie superiore a 1 ettaro. Banchi di prova per motori, turbine, reattori quando larea impegnata supera i 500 m2. Fabbricazione di bre minerali articiali che superino 5.000 m2 di supercie impegnata o 50.000 m3 di volume del fabbricato. Fabbricazione, condizionamento, carico o messa in cartucce di esplosivi con almeno 25.000 tonnellate/anno di materie prime lavorate. Stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi, petrolchimici e chimici pericolosi, ai sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256 (Classicazione e disciplina dellimballaggio e delletichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi) e successive modicazioni, ` con capacita complessiva superiore a 1.000 m3. Regione

b) c) d) e) f) g)

Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1)

60 1 Suppl. Ordinario al n. 31 - 6 agosto 2010


Parte II Allegato IV d.lgs. 152/2006 i)

Bollettino Ufciale

Tipologia progettuale i1) Cave e torbiere ai sensi degli articoli 38 e 39 della legge regionale 14/1998 non contemplate nei piani provinciali delle cave. i2) Cave e torbiere previste dai rispettivi piani provinciali delle cave. i3) Bacini idrici per itticoltura, irrigazione e pesca sportiva e gli altri bacini idrici assimila` bili per morfologia e modalita di esecuzione, che comportano lo scavo e la commercializzazione dei materiali estratti ai sensi dellarticolo 36, comma 3, della l.r. 14/1998, come modicato dallarticolo 1, comma 1, lettera rr), della legge regionale 14 marzo 2008, n. 4 (Ulteriori modiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Legge per il governo del territorio).

` Autorita competente Regione Provincia (2) Regione

l) m)

` Trattamento di prodotti intermedi e fabbricazione di prodotti chimici per una capacita superiore alle 10.000 t/anno di materie prime lavorate. Produzione di pesticidi, prodotti farmaceutici, pitture e vernici, elastomeri e perossidi, ` per insediamenti produttivi di capacita superiore alle 10.000 t/anno di materie prime lavorate. ` Deposito di fanghi diversi da quelli disciplinati dal d.lgs. 152/2006, con capacita superiore a 10.000 metri cubi. Impianti per il recupero o la distruzione di sostanze esplosive. ` Stabilimenti di squartamento con capacita di produzione superiore a 50 tonnellate al giorno. ` Terreni da campeggio e caravaning a carattere permanente con capacita superiore a 300 posti roulotte/caravan o di supercie superiore a 5 ettari. Parchi tematici di supercie superiore a 5 ettari.

Provincia (1) Provincia (1)

n) o) p) q) r) s)

Provincia (1) Provincia (1) Provincia (1) Regione Regione

Progetti di cui allallegato A, che servono esclusivamente o essenzialmente per lo Regione o Provincia sesviluppo ed il collaudo di nuovi metodi o prodotti e che non sono utilizzati per piu di condo le competenze ` due anni. dellallegato A ` Modiche o estensioni di progetti di cui allallegato A o allallegato B gia autorizzati, Regione o Provincia rirealizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative spetto alla categoria sullambiente (modica o estensione non inclusa nellallegato A). principale

t)

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