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PRODOTTI A BASE DI MICRORGANISMI EFFETTIVI EM PER

IL COMPOSTAGGIO

INTRODUZIONE

Ogni anno, sul pianeta Terra, il 5,5 % della sostanza organica che fa parte del mondo vegetale " muore", per vecchiaia, malattie, per il rinnovo stagionale del manto fogliare. E' una massa enorme di materia organica ( 25 miliardi di tonnellate di solo carbonio ) che pur decomponendosi, pi o meno velocemente, non provoca problemi d'inquinamento. La conferma una passeggiata nel bosco in autunno inoltrato. Rimescolando il manto di foglie morte si avvertir un odore gradevole e si scoprir che man mano che si va in profondit, foglie, rami, resti d'animali ed insetti, perdono progressivamente la loro forma ed i colori originali perci a pochi centimetri di profondit si trover solo un terriccio soffice, di colore scuro che profuma di "bosco", ricco di HUMUS. E' invece esperienza comune che gli scarti di cucina di natura vegetale, messi nel sacchetto della spazzatura, dopo qualche giorno emettono odori sgradevoli ed opportuno disfarsene. La differenza di comportamento tra il sottobosco e la pattumiera che in realt il primo un super organismo vivente: un ettaro di suolo fertile, fino ad una profondit di 30 centimetri pu contenere pi di sette tonnellate d'esseri viventi, ( batteri, funghi, protozoi, alghe, nematodi, anellidi, insetti ). Sono proprio loro che fanno la differenza, che alla fine di una lunga e complessa sequenza di trasformazioni chimiche e biochimiche, di complicate catene alimentari, degradano le sostanze organiche in sostanze nutrienti e anidride carbonica e trasformano l'azoto organico e atmosferico in sali d'azoto assimilabili a loro volta dalle piante. Nello stesso tempo una miriade di insetti, lombrichi ed altre creature, rimescolano il terreno in cerca di cibo e cos facendo lo rendono soffice, permeabile all'aria e all'acqua e facilitano l'accumulo di umidit e l'assorbimento di sostanze nutritive che sono rilasciate lentamente, assecondando le necessit nutritive delle piante che crescono su questo terreno. L'esempio che abbiamo illustrato la dimostrazione che la natura non conosce il concetto di rifiuto e nei suoi grandiosi cicli ( dell'aria, dell'acqua, della materia vivente ) riutilizza tutto. Al contrario la specie umana, in particolare in questi ultimi decenni, ha creato un nuovo problema, quello dei RIFIUTI , poich, privilegiando le leggi del mercato e del consumo senza limiti, non ha voluto comprendere ed applicare le leggi della natura.

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IL SUOLO

Agli inizi della storia della Terra il suolo non c'era. La superficie del nostro giovane pianeta era bollente e costituita da roccia fusa. Con il successivo raffreddamento le enormi masse di vapore che sfuggivano dalla superficie si raccolsero in grosse nubi che presto diedero origine alle prime piogge. Proprio quegli immensi diluvi cominciarono a intaccare le rocce, sulle quali nel corso dei millenni si stabilirono le prime piante. Pian piano la superficie terrestre si ricopr di uno strato di suolo.

Lo spessore del suolo ben poca cosa a confronto di quello della crosta terrestre ( che di circa 40 km ). Il suolo, infatti, ha uno spessore massimo di 2 m e uno spessore minimo di 30 cm. Il suolo agrario (o terreno agrario), quello che l'uomo utilizza per farvi crescere le sue piante, ha di solito uno spessore di mezzo metro. II suolo fertile incomincia a costituirsi quando l'acqua contenente varie sostanze chimiche in soluzione scioglie, in un lento processo, le rocce. Contemporaneamente varie specie di animali microscopici e le radici delle piante si insinuano nelle screpolature riducendo le rocce in granelli minutissimi. In migliaia di anni queste particelle e varie sostanze provenienti dalla decomposizione di resti animali e vegetali costituiscono il suolo fertile. Le piante che crescono su questo suolo contribuiscono a proteggerlo; le radici ne accrescono la compattezza, mentre le foglie in decomposizione formano alla superficie uno strato detto humus molto fertile e che impedisce al suolo di inaridirsi perdendo acqua per evaporazione.

Naturalmente la pellicola di suolo che ora ricopre la crosta terrestre diversa da quella che si era formata anticamente. II clima, e specialmente le piogge, hanno lavato il suolo e lo hanno diviso in strati, chiamati orizzonti, di colore consistenza, aspetto e composizione diversi. Partendo dalla superficie, possibile riconoscere, in una sezione verticale di suolo ( detto anche profilo ) tre orizzonti diversi detti A, B, C : 1. suolo propriamente detto ( A ) , a sua volta formato dallo strato attivo, che quello normalmente interessato dalle lavorazioni e dalle concimazioni e che, quindi, contiene la maggiore quantit di sostanze nutritive per le piante ed pi ricco di aria, e dallo strato inerte, sottostante allo strato attivo, del quale generalmente ha la stessa natura ma che essendo compresso, e povero di ossigeno e di elementi nutritivi; ha in genere colore diverse dallo strato attivo;

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2. sottosuolo ( B ) , che lo strato su cui appoggia il suolo. Pu essere costituito di particelle terrose di piccolo diametro o di ciottoli o di ghiaia mescolati in proporzioni varie;

3. substrato roccioso ( C ) , che costituito dalla roccia non ancora o poco alterata.

Spesso il suolo ricoperto dalla cosiddetta lettiera formata di foglie, di rami e di altri resti vegetali non ancora decomposti , ma in via di trasformazione in humus.

I COMPONENTI DEL SUOLO

I componenti del suolo sono quattro : argilla, sabbia, calcare, humus. A questi vanno aggiunti l'aria e l'acqua. La percentuale di questi componenti in un terreno medio in genere la seguente: argilla 20%, sabbia 65%, calcare 10%, humus 5%. Ciascuno di essi, per la natura e la grandezza delle particelle di cui formato, ha diverse propriet. L'argilla costituita da particelle molto piccole (di diametro inferiore a 0,002 mm) e molto ravvicinate: per questo ha la capacit di assorbire lentamente l'acqua e di trattenerla a lungo. Se il terreno contiene pi del 25% di argilla si dice argilloso: pesante, impermeabile, difficile da lavorare. Se l'argilla supera il 40%, il suolo diventa inadatto alle colture La sabbia formata da particelle dure, di diametro compreso tra 2 e 0,02 mm che non si legano tra loro, ma lasciano numerosi spazi. La sabbia rende il terreno sciolto e facile da lavorare: , infatti, molto permeabile all'acqua e permette la circolazione dell'aria. Se il terreno contiene dal 70% all'80% di sabbia, si dice sabbioso. I terreni sabbiosi sono detti terreni leggeri; poich per la sabbia non trattiene l'acqua, il terreno asciuga rapidamente e la vegetazione pu morire per disseccamento. Il calcare costituito da carbonato di calcio: questa sostanza molto importante per la vita delle piante. Se per il calcare troppo abbondante rende il suolo sterile. Mescolato invece con largilla rende il suolo pi permeabile e fertile. L'humus (una parola latina che significa proprio terra) costituito da una mescolanza di sostanze organiche (vegetali, animali, batteri). L'humus la parte pi importante del terreno agrario: forma lo strato superficiale. L'humus assorbe facilmente l'acqua e la trattiene, inoltre si scalda assorbendo il calore solare perch ha colore scuro. Nel suolo presente l'aria, che riempie gli spazi tra le particelle. L'aria fornisce l'ossigeno necessario alle radici delle piante e agli altri organismi che vivono nel suolo; evidentemente, in un suolo inzuppato d'acqua gli spazi tra le particelle sono pieni d'acqua e il rifornimento di ossigeno molto ridotto. Sempre nel suolo si trovano i sali minerali che provengono dal disfacimento delle rocce da parte dell'acqua piovana e dalla decomposizione dei materiali lasciati al suolo dalle piante e dagli animali dopo la loro morte. I sali minerali vengono assorbiti dalle radici e usati per costruire le sostanze necessarie all'organismo vegetale. II suolo, infine, contiene moltissimi piccoli animali (centopiedi, millepiedi, insetti vari, vermi, larve), funghi pi o meno microscopici e batteri.

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IL BILANCIO DEL SUOLO

Per il suolo, cos come per l'aria e l'acqua, possibile fare un bilancio tra i materiali che vi vengono introdotti, cio le entrate e quelli che invece ne vengono asportati, cio le uscite. Pensa per esempio a un campo di grano. Quali sono le sue entrate ? Quali le sue uscite ?

Solo un'attenta amministrazione del suolo assicura che il bilancio sia equilibrato. Occorre ricordare che, nonostante il suolo sia una risorsa che da sola si rinnova nel tempo, il suo mantenimento viene minacciato dall'erosione nonch da un eccessivo sfruttamento. Infatti, a causa di pratiche agricole mal condotte, il manto vegetale che copre e difende il suolo pu essere distrutto. La pioggia porta via la parte pi leggera di esso e cos, a poco a poco, la terra coltivabile viene asportata e trascinata via. Inoltre l'acqua pu impoverire il suolo dei suoi componenti. Nei paesi aridi l'eliminazione della vegetazione fa s che il vento asporti il sottile strato di suolo in un processo di desertificazione in continuo aumento. L'erosione ha danneggiato, e continua a danneggiare, le terre emerse di tutti i continenti dal cui suolo, non protetto, vengono trascinate ogni anno verso il mare milioni e milioni di tonnellate di humus fertile. Quali sono i sistemi per proteggere il suolo dalla distruzione? Anzitutto provvedere al rimboschimento delle zone denudate o al fissaggio della terra coltivabile per mezzo di piante provviste di radici robuste, poi bisogna lavorare il terreno usando metodi che consentano di evitarne il progressivo isterilimento. Distruzione della vegetazione spontanea a favore di coltivazioni o di pascoli estensivi, sfruttamento eccessivo dei suoli, eliminazione delle foreste, abbandono di territori da parte di popolazioni agricole attratte da altre forme di occupazione, sono le cause principali del fenomeno dellerosione del suolo. Negli Stati Uniti i territori divenuti desertici per disboscamento, siccit e azione del vento hanno sottratto al paese, in soli dieci anni, tanto spazio coltivato quanto ne occupano in Francia due dipartimenti. Nel Madagascar nove decimi del terreno sono diventati inservibili. In Francia, un tredicesimo della superficie coltivabile preda dellerosione. Anche in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, la scarsa cura con cui gestito il territorio, e specialmente i disboscamenti indiscriminati, hanno aperto la strada prima allimpoverimento chimico della terra e allerosione, poi alle alluvioni che, da alcuni anni a questa parte, si manifestano in forme sempre pi aggressive e minacciose.

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Delle terre emerse ( escludendo Antartide, Groenlandia e le altre zone coperte da ghiacci ) soltanto l11% attualmente coltivabile. Il resto troppo arido o eccessivamente ricco di sali minerali, troppo sottile o acquitrinoso, oppure inutilizzabile per la presenza del permafrost, cio del suolo ghiacciato perennemente.

Secondo alcuni studiosi, per, questa superficie utile potrebbe essere almeno raddoppiata. In effetti si visto che pure il deserto, con laiuto di opportune tecniche di irrigazione, coltivabile; se consideriamo la storia dei Paesi Bassi, vediamo che buona parte dell'attuale terreno agricolo un tempo era semisommerso dalle acque marine. Gli esperimenti condotti in Russia sulla realizzazione di ibridi adatti alla breve estate della Siberia, o quelli portati avanti negli Stati Uniti per lo sfruttamento agricolo di piante tipiche delle zone aride, ma utili all'industria, fanno presagire che la percentuale di suolo coltivabile andr progressivamente estendendosi nel futuro.

COME SI FORMA L'HUMUS

Piante e foglie morte, frutti caduti al suolo, spoglie e deiezioni d'animali, in altre parole, tutte le sostanze organiche che si accumulano nel sottobosco, diventano il nutrimento, la fonte di vita del super-organismo formato dagli innumerevoli e microscopici esseri viventi che popolano il terreno.

Le grandi molecole organiche presenti nei vegetali ( amidi, zuccheri, cellulosa, resine, oli ) diventano cibo per i batteri e per altri microrganismi che dalla degradazione di queste molecole, a base di carbonio, traggono energia. Alla presenza di una giusta quantit di sostanze contenenti azoto ( nitrati, urea, proteine ) i batteri possono utilizzare questa energia per sintetizzare nuove proteine e moltiplicarsi. crescere in Pertanto in condizioni ottimali, a spese della materia organica sempre pi degradata, pu modo vertiginoso la popolazione di batteri.

Dal punto di vista chimico quello che abbiamo sinteticamente descritto una progressiva ossidazione biologica delle complesse sostanze organiche per opera dei microrganismi che vivono nel terreno. Grazie alla loro attivit il carbonio organico si lega all'ossigeno atmosferico formando anidride carbonica ed acqua. Da questa reazione si libera energia che, in parte, i batteri stessi utilizzano per le loro funzioni vitali ed in parte dispersa nell'ambiente, sotto forma di calore. Quello che non gradito come cibo ai batteri invece appetibile a muffe e funghi che lasciando come scarto del loro banchetto molecole ancora pi semplici, si moltiplicano anch'essi fino a quando c' cibo a sufficienza. Su quello che resta dell'originaria materia organica e sugli stessi batteri e funghi, si avventa una miriade d'organismi di maggiori dimensioni quali insetti, artropodi, anellidi che, oltre a finire di mangiare le briciole, scavano e rimescolano quello che ormai diventato un soffice terriccio bruno su cui l'ossigeno dell'aria e l'acqua apportano le ultime trasformazioni chimico-fisiche. Dopo qualche mese, terminato il grande banchetto, dell'originaria materia organica morta e delle sue strutture macroscopiche non vi pi traccia. Tutto si trasformato in una cosa nuova, il COMPOST, ovvero un terriccio fine ricco d'organismi viventi e di sostanze nutritive, nelle condizioni fisiche e chimiche ottimali per essere facilmente assorbite dalle radici delle piante. Molto del carbonio organico presente nella biomassa morta tornato in atmosfera sotto forma d'anidride carbonica, pronta ad essere assorbita dalle piante verdi per ridiventare, grazie all'energia solare e alla fotosintesi clorofilliana, nuovamente biomassa vegetale vivente ( foglia, fiore, frutto, corteccia, frutto ). E il grande ciclo della vita pu continuare.

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DEFINIZIONE DI COMPOSTAGGIO Il compostaggio una tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e migliorato il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica per effetto della flora microbica naturalmente presente nell'ambiente. Si tratta di un "processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate (Keener et al., 1993) che permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione"; la ricchezza in humus, in flora microbica attiva e in microelementi fa del compost un ottimo prodotto, adatto ai pi svariati impieghi agronomici, dal floro-vivaismo alle colture praticate in pieno campo. Il processo di compostaggio si compone essenzialmente in due fasi: bio-ossidazione, nella quale si ha l'igienizzazione della massa: questa la fase attiva ( nota anche come high rate, active composting time ), caratterizzata da intensi processi di degradazione delle componenti organiche pi facilmente degradabili maturazione, durante la quale il prodotto si stabilizza arricchendosi di molecole umiche: si tratta della fase di cura ( nota come curing-phase ), caratterizzata da processi di trasformazione della sostanza organica la cui massima espressione la formazione di sostanze umiche. La buona riuscita del compostaggio dipende da diversi fattori ; il pi importante che il materiale da trattare sia caratterizzato da un corretto rapporto tra la quantit di carbonio e d'azoto.

Affinch i batteri possano svilupparsi bene necessario che abbiano a disposizione sia sufficiente energia (dalla "combustione" del carbonio ), sia materia prima per l'assemblaggio di proteine ( molecole ricche d'azoto ). Il rapporto ottimale di carbonio e azoto, nella dieta dei batteri, deve essere di 30 a 1.

In altre parole, nel materiale da compostare per ogni parte d'azoto ce ne devono essere trenta di carbonio. Qualcosa in un di simile avviene rapporto, anche sia per una corretta ( dieta umana ) in che cui devono ( essere azoto presenti, ) .

corretto

carboidrati

carbonio

proteine

E, a ben pensarci, un buon panino al prosciutto prevede sempre una quantit di pane (carbonio) ben superiore al companatico, ad esempio prosciutto o formaggio ( azoto ) .

In una dieta bilanciata, sia per luomo che per i batteri, la quantit di carboidrati ( pane ) deve essere maggiore rispetto alla quantit di proteine ( prosciutto )

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La Tabella che segue riporta il valore medio del rapporto tra carbonio e azoto in diversi materiali che possono essere utilizzati nel compostaggio.

PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZABILI PER IL COMPOSTAGGIO Scarti Freschi Dell'orto Sfalcio D'erba Paglia Di Legumi Letame Maturo Erba Medica Scarti Di Cucina Parti Aeree Delle Piante Aghi Di Pino Foglie Secche Crusca Di Cereali Spelta Di Cereali Paglia Paglia Segatura

RAPPORTO CARBONIO : AZOTO 7 12 15 15 15-25 23 25 30 50 30-50 50-80 50-150 50-150 250-500

Abbiamo Ci

visto

che che,

gli

avanzi al

di

cucina valore

hanno ottimale

un (

rapporto trenta )

carbonio sono

azoto carenti

pari in

23.

significa

rispetto

carbonio.

Suggeriamo, in tal caso, di aumentare la percentuale di carbonio, inserendo nel compostatore sacchetti in carta per alimenti, fazzoletti e tovaglioli di carta, ricchi in carbonio. Ovviamente e' opportuno che questi oggetti in cellulosa siano prima strappati in piccoli pezzi o in strisce e quindi ben mescolati con gli avanzi vegetali.

Nel Compostaggio domestico, per avere un rapporto Carbonio : Azoto ottimale, mescolate uguali volumi di carta e di scarti vegetali. L'aggiunta di carta e cellulosa agli scarti vegetali pu anche essere utilizzata per regolare la quantit di umidit del cumulo. Se l'umidit vi sembra eccessiva, aggiungete la carta tal quale; se il cumulo tende facilmente a seccare, inumiditela leggermente.

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Dalla tabella in cui sono riportati i valori dei rapporti carbonio-azoto si vede anche che la segatura poverissima d'azoto. Per questo motivo la segatura pu essere utilizzata per correggere sia quantit eccessive d'azoto (che caratterizza, ad esempio, gli sfalci d'erba e gli scarti freschi dell'orto) sia quelli d'acqua; in quest'ultimo caso, se il rapporto carbonio-azoto era in origine corretto opportuno effettuare anche generose aggiunte di cornunghia o sangue secco per compensare l'eccessivo apporto di carbonio da parte della segatura. Come sempre rimescolare bene, in modo che il cumulo sia il pi omogeneo possibile e ben aerato.

In generale lignina e cellulosa ( i principali componenti del legno ) sono molto resistenti agli attacchi batterici. Pertanto i rami secchi, anche di piccolo diametro, richiedono tempi di compostaggio pi lunghi della norma.

I rami secchi sono invece utili per formare il primo strato del cumulo, quello a contatto del suolo, per garantire un buon drenaggio ed una sufficiente aerazione anche della parte pi bassa del cumulo, quella a contatto del terreno. Pertanto con le ramaglie, per esser ( compostate bio-trituratori velocemente, ) devono essere triturate. per il Possibilmente mercato fresche,

apposite

macchine

disponibili

anche

amatoriale.

La segatura deve essere usata con una certa cautela nel compostaggio, specialmente se la sua provenienza sconosciuta.

Si sconsiglia fortemente l'uso di segatura di legni trattati o verniciati perch potrebbero essere introdotti nel compost prodotti nocivi ( cromo, creosoti, anti muffe, pesticidi..) Ai fini della velocit e della buona riuscita del compostaggio e' utile che il materiale organico sia sminuzzato il pi finemente possibile prima di essere aggiunto al resto della miscela. Questo trattamento, a parit di peso di materiale, aumenta la superficie d'attacco da parte dei batteri, facilita il mescolamento tra i vari componenti, rende il cumulo pi soffice e pi permeabile all'aria e all'acqua. Comunque, anche una triturazione grossolana pu andare bene, specialmente se non si ha fretta. Gli avanzi di cucina possono essere sminuzzati in modo adeguato con tagliere e mezzaluna.

Nel giardino e nell'orto, un robusto "machete" pu essere sufficiente per frantumare resti di ortaggi, sminuzzare erba secca e ramaglie sottili. L'acquisto di un bio-trituratore, pu essere giustificato solo se si dispone di grandi estensioni di terreno con molti alberi e arbusti soggetti a frequenti potature. Nelle situazioni intermedie verificate se esistono possibilit di noleggio di bio trituratori presso negozi specializzate o imprese di giardinaggio.

Il materiale da compostare deve essere mantenuto costantemente umido. I batteri , come noi , non possono fare a meno dell'acqua. Attenzione per a non esagerare. Se il cumulo fradicio d'acqua, l'aria non potr diffondere nel cumulo e i batteri "buoni" moriranno per asfissia. Saranno sostituiti da altri batteri ( chiamati anaerobi ) che non amano l'ossigeno, ma che producono Il grado metano, di umidit idrogeno ottimale solforato, del compost composti equivale con a odori quello di fortemente una spugna sgradevoli. strizzata.

Una prova empirica per verificare la presenza di un eccesso d'acqua si effettua stringendo nel pugno una manciata di compost; se esce acqua, l'umidit eccessiva e pertanto deve essere ridotta.

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Il

buon

andamento di

del

compostaggio segnala che i

si

misura batteri

con al

l'aumento lavoro,

della che la

temperatura loro

al

suo

interno. e

L'aumento

temperatura

sono

popolazione

aumenta

che quantit crescenti di sostanza organica viene da loro degradata. Occorre tuttavia avere presente che elevate temperature si raggiungono solo con cumuli il cui volume sia di circa un metro cubo (mille litri).

Per sopportare meglio il freddo i pinguini si radunano in gruppo riducendo la superficie di raffreddamento : in tal modo la superficie del gruppo esposta al freddo inferiore di quella del singolo pinguino.

In queste condizioni la quantit di calore che si disperde dalla superficie del cumulo inferiore al calore prodotto al suo interno; di conseguenza la temperatura del cumulo si riscalda progressivamente fino a raggiungere, al suo interno, 50-60 C. Questa situazione auspicabile, poich l' elevata temperatura elimina eventuali parassiti e agenti patogeni e inattiva i semi d'eventuali piante infestanti introdotti involontariamente nel cumulo. Se il volume del cumulo inferiore ad un metro cubo, la maggiore dispersione del calore non permette il raggiungimento d'elevate temperature; in tal caso si parla di compostaggio freddo che, ovviamente pi lento di quello caldo e non ne ha i vantaggi ma rende possibile il costante valido aiuto dei lombrichi.

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IL COMPOSTAGGIO E LINTRODUZIONE DEI MICRORGANISMI EFFETTIVI EM

Il compostaggio un metodo , fondato su un cosciente rispetto ambientale, capace di creare un PRODOTTO RIUTILIZZABILE E VALORIZZABILE dai rifiuti organici.

Uno dei problemi maggiori che gli impianti di compostaggio tradizionali devono affrontare quello della corretta aerazione dei cumuli di sostanza organica. Una volta risvoltata la pila , lossigeno immessovi scarseggia dopo pochi minuti, rendendo necessario un ulteriore rovesciamento della pila. Questo fa s che una delle maggiori componenti di costo sia rappresentata dal carburante dei macchinari e dalle ore di manodopera necessarie. Entrambe queste categorie di costo subiscono continui incrementi. Daltro lato i frequenti rovesciamenti producono cattivi odori e lemissione di polveri, con il conseguente rilascio in atmosfera di ammoniaca e metano. Ci rappresenta un duplice danno : da un lato il compost risulta impoverito di nutrienti e di sostanza organica , dallaltro, fattore non secondario, scatena lira e le proteste di chi deve convivere in un rapporto di vicinanza con limpianto di compostaggio, nonch di chi in esso deve prestare la propria attivit.

Alcune caratteristiche dei MICRORGANISMI EFFETTIVI

EM

, gi analizzate nellapposita sezione, permettono di

ottenere benefici nella produzione di materiale organico. Fra queste, ricordiamo il PRINCIPIO DELLA FERMENTAZIONE :

Esistono 2 processi attraverso i quali la natura scompone le sostanze organiche al fine di renderle assimilabili dagli organismi viventi : la putrefazione e la decomposizione.

Il materiale organico che subisce un processo di putrefazione ( marcisce ) libera azoto e lo immette nellatmosfera sottoforma di ammoniaca, sviluppando calore. Il residuo di tale processo risulta impoverito di buona parte dellenergia detenuta inizialmente.

Il materiale organico che si decompone ( fermenta ) assimila lazoto. Esso risulta arricchito di energia ed assimilabile da altri esseri viventi. Contemporaneamente il processo di fermentazione favorisce lo sviluppo di antiossidanti. Non vengono emesse esalazioni, creando un ciclo virtuoso che tiene lontano parassiti e patologie.

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I MICRORGANISMI EFFETTIVI

EM

favoriscono la fermentazione utile ( c.d. maturazione ) a discapito della

fermentazione nociva ( c.d. putrefazione ) attraverso la decomposizione di molecole complesse e la generazione,al contempo, di prodotti metabolici come antibiotici, enzimi ed antiossidanti.

TRASFORMAZIONE DI SOSTANZA ORGANICA

RIDUTTIVA

OSSIDATIVA

FERMENTATIVA

PUTREFAZIONE, TOSSICA PER LA VITA NEL TERRENO E PER LAMBIENTE

FAVORISCE LA VITA NEL TERRENO, MA LENERGIA VA PERSA

FAVORISCE LA VITA NEL TERRENO, LENERGIA RIMANE IN GRAN PARTE CONSERVATA

CH METANO NH AMMONIACA PH IDROGENO FOSFORATO SH ACIDO SOLFORICO BH

CO BIOSSIDO DI CARBONIO NO NITRATO PO- FOSFATO SO- SOLFATO BO-

CO + CHO

ACIDI AMMINICI PROTEINE PO- + P ( deionizzazione ) SO- + S ( deionizzazione ) BO- + B ( deionizzazione )

I MICRORGANISMI EFFETTIVI EM possono essere utilizzati , in modo EFFICACE ed EFFICIENTE, per trattare e compostare rifiuti verdi, da cucina, da allevamento, agricoli ed industriali.

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LA PRODUZIONE DI EM-Bokashi
Il termine Bokashi deriva dalla lingua giapponese e significa miscuglio. In questa sede esso sta a significare miscuglio di materiale organico. LEM-Bokashi

il risultato del processo di compostaggio e della fermentazione di diverse tipologie di rifiuti biogenici, , in condizioni anaerobiche.

attraverso limpiego dei MICRORGANISMI EFFETTIVI EM

Il fatto che, durante la sua produzione, non ci sia la necessit di aerare il composto ( a differenza del processo di compostaggio tradizionale ) comporta un TRIPLICE VANTAGGIO :

RISPARMIO DI COSTI : viene infatti eliminata la necessit di rimescolare i prodotti durante il processo ; da questo deriva un evidente vantaggio in termini di impiego di manodopera e di macchinari, che si traduce in un risparmio fino all80% dei costi.

MAGGIORI SOSTANZE NUTRITIVE: in particolar modo lazoto rimane nel composto e non si disperde in atmosfera sottoforma di gas n finisce nelle falde acquifere. Ci garantisce una migliore QUALITA dellhumus.

MINORE SVILUPPO DI CATTIVI ODORI : diretta conseguenza del punto precedente.

DIFFERENZA FRA COMPOSTAGGIO TRADIZIONALE E PRODUZIONE DI EM-Bokashi :

EM-Bokashi

COMPOST TRADIZIONALE

PRODOTTO FERMENTATO

PRODOTTO UMIFICATO

PROCESSO ANAEROBICO

PROCESSO AEROBICO

MATURA

TEMPERATURE

BASSE.

LE TEMPERATURE MOLTO ALTE CAUSANO LOSSIDAZIONE DELLE SOSTANZE ORGANICHE. A SEGUITO DEI FREQUENTI MESCOLAMENTI, LA MAGGIOR PARTE DELLE SOSTANZE PREZIOSE FINISCE IN ATMOSFERA. MAGGIORE DURATA DEL PROCESSO.

NECESSARIOMESCOLARE IL MATERIALE SOLO SE VIENE AGGIUNTO IN UN SECONDO TEMPO DELLALTRO MATERIALE. LA FERMENTAZIONE DURA 6-8 SETTIMANE.

EM-Bokashi

AUMENTA LA VITALITA DEL

SUOLO, ATTRAVERSO LA RIGENERAZIONE DELLA SOSTANZA

ORGANICA IN ESSO CONTENUTA.

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E comprovato da analisi di laboratorio che il compost ottenuto con limpiego di MICRORGANISMI EFFETTIVI maturo e stabile rispetto al compost tradizionale. Il compost EM-Bokashi

EM

pi

possiede un rapporto C : N ( carbonio azoto ) di 15 : 1 rispetto ad un rapporto di 18 : 1 del ( biossido di azoto :

compost tradizionale.

Inoltre contiene fino a 5 volte di azoto in pi. Il rapporto NO : NH

ammoniaca ) si assesta a 16 : 1 rispetto al 3 : 1 del tradizionale. I MICRORGANISMI EFFETTIVI

EM trasformano in modo pi efficiente il carbonio in azoto

ed altrettanto

efficientemente convertono lazoto contenuto nella sostanza organica in azoto. Oltre a tali benefici in termini chimici, lanalisi microbica condotta evidenzia e quantifica un notevole incremento dellattivit microbica nell EM-Bokashi

, dove i gruppi di microrganismi eterotrofici (che utilizzano sostanze organiche come fonti

primarie di energia ) , gli actinomiceti , gli pseudomonas ( come riportato nella tabella seguente ) raggiungono una popolazione notevolmente superiore rispetto al compost tradizionale.

Tipologia di microrganismi presenti Tipologia di compostaggio Eterotrofici EM-Bokashi Actinomiceti Pseudomonas Anaerobici

120

16

6.5

9.4

Tradizionale
Quantit in Milioni

36

0.45

13

120

100

80

60

40

20

0 1 2 3 4

Oltre ad un evidente risvolto quantitativo, il compost EM-Bokashi

rivela anche una migliore composizione qualitativa,

con un miglioramento della diversit microbica rispetto al compost tradizionale. Si pu dunque affermare che grazie ai MICRORGANISMI EFFETTIVI EM si ottiene un incremento della DENSIT e della DIVERSIT MICROBICA.

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