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Se tocca alla Francia salvare Venezia dai barbari / Se tocca alla Francia salvare Venezia Repubblica 28 dicembre 2012

2 - Salvatore Settis
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/12/28/se-tocca-alla-francia-salvarevenezia-dai.html

IL MOSTRO della Laguna ha fatto la sua prima vittima. il sindaco di Venezia Orsoni, che firmando pochi giorni fa il patto scellerato con Pierre Cardin entra nella storia delle Serenissima come un seguace non dei Dogi, ma dei barbari, per immolarsi (dice lui) sull' altare del "patto di stabilit". Il Palais Lumire di Cardin, coi suoi 250 metri di altezza, sarebbe alto due volte e mezzo il campanile di San Marco, 110 metri oltre i limiti di sicurezza Enac per il vicino aeroporto. Visibile da ogni angolo della citt, l' ecomostro un "dono" alla terra d' origine di Pietro Cardin (nato in provincia di Treviso 90 anni fa), per "risanare Porto Marghera" e creare lavoro nei suoi 65 piani abitabili, con appartamenti di lusso e attivit commerciali e ricreative. Autore del progetto Rodrigo Basilicati, nipote ed erede stilistico di Cardin, laureatosi a Padova nel 2011: il pi alto grattacielo d' Italia sar dunque l' opera di un neolaureato quarantenne, ma il

nepotismo, si sa, giustifica tutto. In commovente idillio, Orsoni (Pd) d' accordo con le giunte leghiste di provincia e regione per approvare a tappe forzate un progetto strategico e prioritario. La direzione regionale dei Beni Culturali, su parere dell' Ufficio legislativo del Ministero, ha dichiarato (27 novembre) che l' area sottoposta ex lege a vincolo paesaggistico a tutela dell' ecosistema lagunare, ma secondo Orsoni il Consiglio comunale ratificher comunque l' accordo, e per la cessione dei suoli Cardin verser 40 milioni, indispensabili per affrontare le imposizioni del patto di stabilit. Invano Italia Nostra stigmatizza le distorsioni della prassi amministrativa di un Comune che si arroga i poteri di autorizzazione paesaggistica, mentre le professionalit utilizzate (due geometri e un perito industriale) sono palesemente inadeguate. Intanto, le banche francesi rifiutano a Cardin il prestito di 40 milioni, e mentre lui giocando al ribasso propone di versare "a fondo perduto" solo il 3% (1.200.000 euro), il cardinal nepote Basilicati dichiara che il documento firmato solo una bozza. In tanta confusione, qualche punto chiaro: primo, i dati sull' inquinamento sono truccati. Nel documento Cardin presentato in Conferenza dei servizi, si vanta una bonifica delle aree destinate al grattacielo (ad opera della Provincia) che non mai avvenuta, si parla a vanvera di valori nei limiti tabellari di legge, senza precisare che si tratta di valori previsti per le aree industriali e non per quelle residenziali, e si ignora che le fondamenta dovrebbero attraversare tre falde acquifere; intanto la stessa Direzione Ambiente del Comune assicura che far rispettare le norme contro il dissesto idrogeologico, cio condanna il progetto senza appello. Secondo: se non avr i permessi, Cardin minaccia di trasferire in Cina il suo palazzo, con ci mostrando con quanta attenzione a Venezia esso sia stato concepito, se pu

indifferentemente stare anche a Shanghai. Terzo: mentre un ex sindaco di


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Venezia dichiara cinicamente che il progetto orribile, ma a caval donato non si guarda in bocca, Cardin monetizza la vista su Venezia, mettendo in vendita a prezzi altissimi gli appartamenti dei piani alti, destinati ai ricchi, perch ci saranno sempre ricchi e poveri. Insomma, il suo "dono" quello che Manzoni chiamerebbe "carit pelosa", fatta non per amore del prossimo ma per proprio interesse. Ma mentre il ministro dell' Ambiente Clini ed altri notabili esultano per l' imminente disastro, una dura mozione della massima accademia francese di scienze umane ( Acadmie des Inscriptions et Belles Lettres) esprime viva inquietudine per le minacce che pesano su Venezia e la laguna. Deplora che navi di grande tonnellaggio continuino a entrare nel bacino di San Marco, sfidando la fragilit di un sito unico al mondo e mettendolo alla merc di possibili incidenti. Si stupisce che possano esser presi in considerazione progetti architettonici offensivi e assurdi, e osa sperare che il "Palais Lumire" previsto a Marghera, a causa della sua smisuratezza, non venga mai realizzato. Unisce la sua voce a chi disapprova queste iniziative e chiede che vengano respinte. Dalla Francia viene dunque un forte monito e una lezione di civilt, coerente con la recente decisione, dopo un referendum popolare, di bloccare il progetto (non di un neolaureato, ma dell' archistar Jean Nouvel) di costruire cinque grattacieli sull' isola Seguin, gi sede di stabilimenti Renault (sulla Senna, a 8 km dalla torre Eiffel), riducendolo a un solo edificio, e pi basso. Ma perch Cardin, se davvero vuol dar lavoro ai veneti, non pu edificare, nei 200.000 metri quadrati che avrebbe a disposizione, cinque torri da 50 metri, con la stessa volumetria totale? Perch l' inquinamento dell' area viene trattato con tanta leggerezza, proprio mentre il patriarca di Venezia Moraglia dichiara che non accettabile contrapporre il lavoro alla salute o all' ambiente, come si fatto a Taranto? Perch si favoleggia di "risanare Porto Marghera", quando l' area interessata di
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soli 20 ettari su 2.200? Perch i notabili della citt fomentano la frattura fra i contrari al progetto e chi con l' acqua alla gola (letteralmente) pronto a svendere tutto? Perch non rispondere nel merito e passare agli insulti? Tra le non poche finezze di Basilicati c' infatti anche questa: secondo lui, chi ha firmato contro l' ecomostro (come Dario Fo, Stefano Rodot, Carlo Ginzburg, Vittorio Gregotti) usa il nome di Cardin per finire sui giornali. E lo zio Pietro, di rincalzo: il mio palazzo sar un faro che illuminer la citt, per giunta gratis. Questi segnali di degrado civile, particolarmente intensi a Venezia, si avvertono in tutta Italia sotto il giogo del "patto di stabilit". Costringendo i Comuni agli stessi introiti che avevano prima dei drastici tagli dei contributi statali (nel caso di Venezia, anche della Legge Speciale), queste norme inique spingono dappertutto verso la svendita e la privatizzazione dei patrimoni pubblici. Anzi, secondo una fresca intesa tra Demanio e Confindustria, immobili pubblici di particolare pregio possono essere venduti anche per utilizzi industriali ( Corriere della Sera, 20 dicembre). Abbiamo dunque dimenticato che i beni pubblici sono il portafoglio proprietario dello Stato-comunit, sono la garanzia della sovranite dei diritti costituzionali dei cittadini, lo strumento privilegiato delle grandi libert pubbliche (Gaudemet)? Il mostro della Laguna succhia a Roma i suoi veleni, e la sua vittima non Orsoni, Venezia. La vittima di una "stabilit" cieca che ignora i diritti la nostra Costituzione. La vittima l' Italia, che si pretende di salvare condannandola a mettersi in vendita, in balia di avventurieri e nepotismi. Le vittime siamo noi, i cittadini.
RIPRODUZIONE RISERVATA - SALVATORE SETTIS - 28 dicembre 2012 1 - 32 sez. PRIMA PAGINA

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/08/01/news/cacciari-torre-cardin-orribile-ma-a-caval-donatonon-si-guarda-in-bocca-1.5486888

Cacciari: Torre Cardin? Orribile, ma a caval donato non si guarda in bocca Lex sindaco critica il progetto dello stilista italo-francese e non entusiasta nemmeno del progetto di recupero del Fontego dei Tedeschi MESTRE. La Torre Lumire? Una cosa orribile, un progetto vecchio, stile '900. il parere dellex sindaco di Venezia Massimo Cacciari sul progetto che Pierre Cardin vorrebbe realizzare a Marghera e che, soprattutto per le sue dimensioni (250 metri d'altezza), sta dividendo la citt. Cacciari, parlando a margine di un incontro della Fondazione Pellicani, si detto contrario a questa bulimia da archistar, ma ha anche ammesso che a caval donato non si guarda in bocca; e dato che il Palais Lumire mobiliterebbe grandi risorse in unarea come Porto Marghera abbandonata da anni ha convenuto che si pu anche fare, perch non dar fastidio. Cacciari, del resto, non si detto entusiasta neppure di altri grandi progetti di recupero avviati a Venezia, come il Fontego dei Tedeschi proposto dal gruppo Benetton, che ne far un sito principalmente commerciale. Ma alle voci critiche levatesi verso questa e altre iniziative dei privati in citt, come quelle di Italia Nostra, ha risposto: lo comperi Italia Nostra allora. Non si trovano sempre mecenati come Pinault, Prada che portano gli investimenti e restaurano i musei. Il Palais Lumire che infiamma la Citt dei Dogi: cos titola oggi il quotidiano francese Le Monde che dedica un articolo, con richiamo in prima pagina, alla polemica suscitata dal progetto della torre faraonica" di Cardin.

Omaggio o affronto a Venezia?, si chiede il giornale riportando le tesi di chi a favore e di chi contro la realizzazione delledificio. E conclude: Per Pierre Cardin prendere o lasciare. O il progetto viene approvato cos com o lo stilista gi pronto a realizzarlo in Cina. 01 agosto 2012

http://www.tafter.it/2012/08/29/coshanno-in-comune-pierre-cardin-e-lorenzo-il-magnifico/

Coshanno in comune Pierre Cardin e Lorenzo il Magnifico? - di Chiara Laterza Palais Lumiere il progetto a firma Pierre Cardin destinato alla bonifica dellarea di Marghera. Ma siamo davvero sicuri che la grande torre da 224 metri sia un bene per tutti?
29 agosto 2012

Un nuovo Rinascimento del Veneto e dellItalia: siete pronti italiani per questo grande avvenimento? Non si tratta di una nuova mostra darte, non si tratta di nuovi finanziamenti alla cultura per il bene pubblico, non si tratta della soluzione definitiva al Mose lagunare. E allora, direte voi, di cosa si tratta? Di unopera senza precedenti, direi, di una torre (anzi di tre torri incastonate alla base) intitolata Palais Lumiere firmata dal grande stilista veneto, francese dadozione, Pierre Cardin che sorger in quel di Marghera affinch larea venga bonificata e la popolazione tutta si riunisca sotto ununica grande idea: i ricchi possono tutto e quando lodore degli affari si fa sempre pi vicino, anche la politica si avvicina invogliata per assaggiare. Ed questo il messaggio che rischia di primeggiare nella trionfante inaugurazione del progetto, presentato in occasione della 69 Biennale di Architettura in corso a Venezia, inaugurazione per la quale Sir Cardin ha acquistato lex cantiere industriale che avrebbe dovuto ospitare la Citt della Musica.

Meglio questo delle grandi navi da crociera che passano cos vicine alla citt lagunare sostiene il novantenne stilista quelle s che sono unoffesa alla citt. Ed invece il suo Palais Lumiere, 65 piani, 224 metri daltezza, 1500 appartamenti di lusso 7 stelle (tiene a precisare) da 2 milioni di euro per 100 metri quadrati, un porto con darsena privata per gli yatch, un vaso di fiori, una costruzione di cui i veneziani andranno orgogliosi. Un sogno con vista su Venezia precisano non solo i progettisti ma anche gli esponenti politici in maniera bipartisan, dalla Regione a guida Lega, al Comune a guida Pd, fino al Ministro dellambiente Clini. In fondo, cosa volete che siano 2 miliardi di euro da stanziare per la costruzione pi 1 miliardo per gli arredamenti interni firmati dalla stessa maison Cardin? Ricordate che servono sempre alla bonifica di una citt pervasa dai fumi delle industrie e che ora invece potrebbe godere di stelle e starlet che, a detta di tutti, starebbero gi contrattando per accaparrarsi uno dei pregevoli appartamentini con vista su Piazza san Marco. Certo ha ammesso alla stampa sar una costruzione destinata ai ricchi ma nel mondo di ricchi ce ne sono milioni e allora li faremo spendere da noi. Arguto, senza dubbio, lo stilista: peccato solo che, nonostante lapprovazione di tutti, manchi lindispensabile via libera dellENAC. Quei guastafeste dellEnte Nazionale dellAviazione Civile hanno infatti opinato come 224 metri di altezza possano rappresentare una vetta troppo alta per una costruzione a pochi chilometri dallaeroporto Marco Polo e quindi ad alta densit di traffico aereo. Ma un accurato dossier gi stato presentato a chi di dovere, per confermare la totale assenza di rischi nonostante la vicinanza al cono datterraggio. Cardin il nostro Lorenzo il Magnifico ha chiosato il governatore Zaia lo dobbiamo ringraziare per aver scelto il Veneto per realizzare quello che
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diventer lemblema dello stile, della moda e del turismo. Con questopera Cardin si garantito limmortalit. E allora, come direbbe il vero Lorenzo Il Magnifico: chi vuol esser lieto, sia: del doman non c certezza.

http://www.provincia.venezia.it/notizie/torre-cardin-zaccariotto-%C2%ABopera-interessante-positivaloccupazione%C2%BB.html

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/venezia_arriva_palais_lumiere_la_nuova_torre_di_pierre_c ardin/notizie/21027

Venezia, arriva Palais Lumiere la nuova torre di Pierre Cardin

Il nipote dello stilista conferma l'altezza: Siamo gi scesi di 61 metri. E ai critici:Come i capolavori non banale - Il Messaggero Marted 24 Luglio 2012

PARIGI - Non facciamo marcia indietro e non siamo disposti a intervenire sull'altezza. Se l'Enac d l'ok il Palais Lumiere di Pierre Cardin, si far:il nipote dello stilista italo-francese, l'ingegnere Rodrigo Basilicati, responsabile del progetto,ribatte alle polemiche sulla torre di 245 metri che dovrebbe sorgere entro il 2015 a Marghera. Ieri - dice Basilicati - c' stato il primo ok del consiglio comunale e il s dell'Enac (l'Ente nazionale dell'aviazione civile, ndr) condizionato all'analisi tecnica di cui si avranno i risultati entro il mese prossimo. L'Enac si mostrato possibilista. L'analisi ora puramente tecnica e non pi politica. Resta lo studio tecnico sulla valutazione dei rischi, un lavoro difficile che non riguarda la singola torre, ma tutta l'area che sta intorno. Il piano di deroghe, se approvato, sar esteso all'intera area attorno al Palais.
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E aggiunge: Pierre Cardin il primo che vuole che l'opera si faccia in sicurezza. Siamo fiduciosi: esistono i presupposti che la deroga da parte dell'Enac (in quell'area l'altezza massima per le costruzioni di 145 metri a causa del vicino aeroporto di Venezia) possa essere concessa garantendo la sicurezza. Abbiamo fatto fare uno studio da alcuni di esperti di primo piano che dimostra con certezza che il Palais non interferisce con le rotte aeree. Quanto alle polemiche sulla struttura, Basilicati si mostra fermo: Non siamo disposti a ridurre l'altezza della torre. Ho gi operato una riduzione rispetto al progetto d'origine, da 306 ai 245 metri. Pi di cos non si pu abbassare se si vogliono mantenere le proporzioni. Vorrei precisare che il nostro scopo non essere i pi alti. Non siamo in concorrenza n con Dubai n con Londra. L'importante la scultura: creare un oggetto diverso da tutti gli altri. Per il nipote di Cardin, interessante che in questo progetto sia l'artista a dare l'ispirazione all'architetto contrariamente a quanto succede di solito in architettura. In generale l'architetto parte dalla funzione. Per il Palais Lumiere Cardin era partito dall'idea di tre fiori immaginando una scultura abitabile. Il Palais Lumiere non il mausoleo di Pierre Cardin e lo scopo non la speculazione - osserva Basilicati-. Mio zio ritiene che questo palazzo serva a Marghera, come uno stravolgimento, un motore per il futuro, per la modernit. E ancora: sbagliato pensare che Venezia sia coinvolta. Trovo sleali e ridicole le simulazioni fatte con il palazzo sullo skyline di Venezia pubblicate in questi giorni su qualche giornale come se la torre fosse alta 800 metri. Il Palais Lumiere non si vede n dal Lido n da San Marco. Gli unici punti della laguna da cui lo si pu scorgere sono la punta estrema della Giudecca e Tronchetto. Inoltre da questi due luoghi, in prospettiva, il Palais risulta sulla stessa linea della torre di una fabbrica, solo che invece di emettere fumo nero trasparente e ecologico.

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Riguardo alle critiche al progetto da parte di qualche architetto, Basilicati rispetta il giudizio estetico altrui, si sa che le opere particolari fanno scandalo. Mio zio non avrebbe mai fatto qualcosa di banale. Come stilista non ha mai cercato di fare le cose alla moda. abituato ad andare fuori dai canoni. Il Palazzo ha un design tipicamente Pierre Cardin. E ha concluso: Sappiamo quante polemiche abbia sollevato la Torre Eiffel all'epoca della sua costruzione cos come anche il campanile di San Marco.

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