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Dopo la difficile annata del 2011, che ha chiuso con un saldo negativo pari a -204 unit nel rapporto

nuove iscrizioni/cessazioni, il 2012, anch'esso partito con un iter al ribasso, sta riprendendo quota. Stando ai dati stimati dalla Camera di Commercio di Terni, infatti, se al I trimestre del 2012 le imprese presenti allinterno del Registro sono state 21.852, ossia 48 meno del 2008, nel III trimestre di quest'anno, nonostante il perdurare della crisi, si registrata liscrizione di 303 nuove imprese (appena 7 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e la cessazione di 224 imprese (21 in meno del trimestre luglio-settembre del 2011) con un saldo positivo pari a 79 unit. Nel corso dell'ultimo trimestre il flusso di mortalit delle imprese sembrerebbe essersi arrestato, tuttavia, il contenimento dellasticella demografica delle iscrizioni a quota 22.122 pare non sia bastato a rassicurare gli addetti ai lavori che continuano ad evidenziare dinamiche negative in diversi settori economici. Commercio, industria e costruzioni, infatti, hanno chiuso il III trimestre con il segno menopur con valori pi contenuti rispetto ai trimestri precedenti. Questo, in estrema sintesi, il quadro relativo alla Provincia di Terni dove la crisi del sistema economico non comunque riconducibile solo al crash finanziario che riguarda l'interno Sistema Paese. Nel Ternano, infatti, vi sono altri due fattori endogeni che incidono sull'assetto complessivo del territorio: la scarsa diversificazione delle imprese, per lo pi legate al mondo delle costruzioni, delle attivit commerciali e dei servizi ristorativi (i pi penalizzati dalla crisi economica), e il peso complessivo limitato che le aziende guidate da giovani, volano delle economie europee pi evolute, rappresentano sul totale. I numeri sono eloquenti: nel III trimestre del 2012 su 34.955 imprenditori registrati alla Camera di Commercio solo 1732 risultano giovani (tra i 18 e i 29 anni). La difficolt di accesso al credito, che scoraggia lapertura di societ a responsabilit limitata e favorisce la quasi esclusiva proliferazione di partite iva agevolate (sotto i 14mila euro), unita al difficile legame tra scuola e mondo del lavoro fanno si che il nostro territorio risulti caratterizzato da un tessuto imprenditoriale non giovanissimo che difficilmente, eccezioni a parte, pu relazionarsi con le sfide derivanti dalla globalizzazione. Nel nostro Paese spiega a riguardo il Segretario Generale della Camera di Commercio di Terni, Giuliana Piandoro - poco pi di unimpresa su dieci guidata da un under 35 (appena l11,4 per cento del totale) e sono quasi tutte ditte individuali. I dati provinciali si collocano perfettamente in questo solco. Aggiungerei, come ulteriore chiave di lettura, che a Terni e nel resto della regione si registra storicamente unet media molto alta degli imprenditori, il 50 per cento ha tra i cinquanta e i settantanni, questo dovuto anche al nostro tessuto composto da aziende di dimensioni medio-piccole, spesso a gestione familiare.

TERNI Sono 8.455 le imprese che, secondo i dati Unioncamere, sarebbero attive nel Comune di Terni all'ultimo aggiornamento del III trimestre del 2012. Tra queste, la maggior parte sarebbero aziende direttamente connesse ai settori del commercio all'ingrosso e al dettaglio (2.898), del mercato delle costruzioni (1.219) e delle attivit manifatturiere (697 attualmente in attivit). Poche le aziende agricole e di silvicoltura che a Terni si fermano a quota 516 unit classificandosi solo al IV posto della divisione per settori. Diversa, invece, la composizione della torta produttiva per quanto concerne gli altri comuni del ternano dove a fronte di una cospicua presenza di attivit commerciali si innestano molte imprese agricole. A Sangemini, comune all'interno del quale operano 345 imprese delle quali 106 nel settore del commercio al dettaglio e all'ingrosso, le attivit agricole e quelle legate alla pesca rappresentano il 22 per cento delle imprese locali; ad Arrone la percentuale sale al 36 per cento (82 su 227 imprese totali) e a Stroncone si arriva al 38 per cento con un primato di queste attivit su tutte le altre.

RICETTE ANTICRISI DELLA CAMERA DI COMMERCIO TERNI Secondo i dati resi noti dall'ultimo report Excelsior , per il IV trimestre del 2012 nella Provincia di Terni sono state programmate 280 assunzioni, il 23 per cento in meno rispetto al trimestre precedente. Questo dato negativo, figlio di una serie storica altrettanto sconfortante, da tempo oggetto di studio e analisi da parte della Camera di Commercio di Terni che ha messo in campo vere e proprie iniziative volte ad arginare la crisi del mercato del lavoro locale.Per sostenere il sistema delle imprese e linnovazione imprenditoriale ha argomentato il Segretario dell'Ente camerale, Giuliana Piandoro - abbiamo stanziato un milione di euro, mentre quasi 900mila euro sono destinati alla promozione dellinternazionalizzazione delle imprese e del territorio in chiave turistica. Per sostenere programmi di investimento nelle aziende abbiamo messo a disposizione un milione di euro per contributi, con un occhio particolare alle imprese femminili e giovanili. Da questanno, inoltre, con la volont di sostenere loccupazione giovanile, abbiamo appena pubblicato un bando che scadr il prossimo 31 dicembre. Stanziamo 200mila euro per le assunzioni a tempo determinato di giovani di et inferiore a 26 anni, se laureati, e di et inferiore a 20 se in possesso di diploma, nella misura massima di 6mila euro. Per chi assume a tempo indeterminato i contributi varieranno da 8mila e 10mila euro.

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