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Ghesce Giampa Ghiatso Rinpoce

Il cantico delle quattro consapevolezze


Traduzione Ven. Losan Trime (Birgit Shweiberer)
Trascrizione immediata di Ivan Zerlotti1

16/18 giugno 2006

Centro ScenPhen GiamTse Ling - Parma2

ATTENZIONE Questa la trascrizione simultanea degli insegnamenti, non stata n rivista n corretta, pertanto potrebbe contenere degli errori.

Indice
Prologo........................................................................................................................................... 2 Titolo .............................................................................................................................................. 3 Primo verso .................................................................................................................................... 3 Secondo verso................................................................................................................................ 5 Terzo verso .................................................................................................................................... 8 Quarto verso................................................................................................................................. 11 Quinto verso ................................................................................................................................. 13 Testo radice.................................................................................................................................. 16

Nel corso del testo della trascrizione le parti tra parentesi quadre indicano una mancata trascrizione eventualmente sostituita con una sintesi 2 Gli insegnamenti si sono tenuti a presso la Badia di Torrechiara, in provincia di Parma

Ghesce Giampa Ghiatso Rinpoce - Il cantico delle quattro consapevolezze

Prologo
Cercate di sviluppare una buona motivazione che desidera ottenere lilluminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, e per questo scopo ci impegniamo ad ascoltare gli insegnamenti. Pensate che tutti gli esseri senzienti sono tormentati dalla sofferenza e mancano di felicit e per questo generiamo il desiderio di liberarli dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza e porli nella felicit e nelle cause della felicit. Per quello cerchiamo di sviluppare nel nostro cuore amore e compassione verso tutti gli esseri senzienti. Non giusto escludere dal nostro amore e dalla nostra compassione nessun essere senziente. Non giusto generare amore e compassione verso alcuni e non verso altri. Da tempo senza inizio abbiamo preso rinascita. Dal punto di vista buddista si prende sempre rinascita. Dal punto di vista cristiano comunque non tutto finisce con la morte. Qualcosa rimane anche in quel momento. Qualcuno va su, altri vanno in basso altri restano in attesa intorno ai cimiteri. Viene spiegato cos. Ogni volta che abbiamo preso rinascita in ciascuna delle innumerevoli vite abbiamo avuto bisogno di un padre e di una madre. Non esiste una rinascite senza un padre e una madre. La relazione pi vicina labbiamo con i nostri genitori, e tra questi soprattutto con la madre che si prende cura di noi fin dal momento del concepimento tenendoci nel suo ventre per 40 settimane. Inoltre si presa cura di noi anche dopo la nascita. Questo avviene nella maggior parte dei casi. Ci sono eccezioni in cui le madri abbandonano o uccidono i loro figli se sono impazzite. Ma queste sono eccezioni. Dobbiamo pensare che tutti gli esseri senzienti madri sono molto importanti, se otteniamo la liberazione senza prenderci cura delle nostre madri esseri senzienti non sarebbe giusto. Dobbiamo prenderci cura degli esseri senzienti madri. Che sono stati molto gentili nei nostri confronti. Dobbiamo perci ripagare la gentilezza delle nostre madri. Non dobbiamo ripagarla con il denaro o le ricchezze che non basterebbero mai, dobbiamo invece sviluppare amore affettuoso verso tutti gli esseri senzienti madri. Per essere liberi devono essere liberati da tutte le sofferenze, perci generiamo la compassione che desidera liberare gli esseri senzienti dalle sofferenze e dalle cause delle sofferenze. Dobbiamo inoltre sviluppare lattitudine straordinaria che si assume la responsabilit di questa cosa. Se ci chiediamo se in questo momento siamo in grado di prenderci questa responsabilit vediamo che non lo siamo, perch solo un buddha lo sarebbe. Per questo ci impegniamo a ottenere lilluminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Bodhicitta non sufficiente, dobbiamo anche praticare le sei perfezioni e i quattro modi di raccogliere i discepoli, gli esseri senzienti. Delle sei perfezioni la prima la generosit, la mente che vuole donare: cose materiali, conoscenza, protezione. La seconda la moralit. Possiamo parlarne in due modi. Il primo labbandonare le dieci azioni non virtuose, tre di corpo, quattro di parola e tre di mente. Cerchiamo di abbandonare queste dieci non virt per quanto ci possibile. Non uccidere, non rubare, non avere sessualit scorretta, non mentire, non calunniare, non usare parole dure, non chiacchierare a vanvera, non avere bramosia, non avere malevolenza, evitare visione erronee. Cerchiamo di fermare, di abbandonare queste non virt anche a livello mentale. Poi viene la pazienza che la perfezione della pazienza che mantiene una mente indisturbata. La quarta perfezione quella dello sforzo gioioso che si riferisce alla gioia nellapplicarsi nella virt. La quinta la perfezione della concentrazione. La sesta lo sviluppo perfetto della saggezza. Le prime cinque sono incluse nel alto della pazienza, mentre lultima il lato della saggezza. Questi due, metodo e saggezza, vanno uniti e per questo vanno entrambi sviluppati. Ora cercher di darvi la trasmissione orale del testo. ******************** trasmissione orale del testo ************************

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Titolo
Testo radice

Una pioggia

di ottenimenti

Un canto ornato con le quattro con le quattro consapevolezze che illustra la visione madyamika

Il titolo si riferisce al fatto che questo testo insegna il punto di vista della scuola buddhista madyamika una delle quattro visioni filosofiche- che insegna che tutti i fenomeni sono vuoti di esistenza intrinseca. Cio non esistono in nessun modo dal proprio lato, sono vuoti dellesistere dal proprio lato. Questa la visione di mezzo, ovvero madyamika. Se cade la pioggia nei campi crescono dei buoni raccolti, similmente se ascoltiamo bene gli insegnamenti e cerchiamo di sviluppare ci che abbiamo ascoltato, allora anche nella nostra mente possono svilupparsi delle buone qualit. Ora cerchiamo di comprendere questa visione anche se non molto facile. Allinizio possiamo averne una comprensione intellettuale, poi insistendo possiamo avere anche una realizzazione diretta della mancanza di esistenza intrinseca.

Primo verso
Sul cuscino immutabile, unificazione di metodo e saggezza, siede il gentile lama, la natura di tutti rifugi un budda che ha completato gli abbandoni e le realizzazioni l. Avendo abbandonato il concepire difetti in lui, fagli richieste con una pura apparenza. Poni la tua mente senza permetterle di vagare in uno stato di apprezzamento e rispetto per lui. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di apprezzamento e rispetto.

[descrizione dellunificazione di metodo e saggezza indicati in metafora come cuscino nel primo verso3] Dobbiamo generare metodo e saggezza nel nostro cuore. In sanscrito si dice guru, in tibetano lama, e si indica il maestro che ha la natura dei tre rifugi. Dobbiamo sviluppare il rifugio nella nostra mente e non cercarlo al di fuori. Con la lama del coltello (lama in italiano indica la lama del coltello) si deve tagliare la radice dellesistenza ciclica. Non la verdura! Guru in sanscrito composto di gun, qualit, e rup, pesantezza. Si riferisce quindi a chi pesante, dotato, di buone qualit. Perci un guru deve avere sviluppato molte buone qualit. Chi parla soltanto non veramente un buon guru. Nel Sutralamkara, e cos via, si dice che dal punto di vista dei sutra, ma anche dal punto di vista del tantra, un guru deve avere dieci qualit. difficile in questi tempi degenerati trovare qualcuno che sia effettivamente dotato di tutte queste qualit. Per anche se ne ha sviluppate solo la met, cinque, in questi tempi gi un buon guru.
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mancata la corrente elettrica per cui per qualche minuto non stato possibile trascrivere

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Un guru deve soprattutto avere sviluppato la pazienza. Il guru deve anche possedere linstancabilit. Inoltre deve avere un buon cuore che si vuole prendere cura dei discepoli. Il guru deve anche essere addestrato nei tre addestramenti superiori di etica, concentrazione e saggezza per soggiogare la propria mente. Se vogliamo un futuro positivo questo dipende dalla nostra mente, cos come da essa dipende il nostro futuro negativo. Perci solo la nostra mente pu essere il nostro guru. Non ci si riferisce a unaltra persona che ci d ordini da seguire. Ci si riferisce al proprio sviluppo mentale. Si dice che un buddha dotato completamente di tutti gli abbandoni e di tutte le realizzazioni. Anche noi possiamo ottenere la buddhit se ci dotiamo di tutti gli abbandoni e di tutte le realizzazioni. Parlando di abbandoni dobbiamo riferirci agli oggetti che vanno abbandonati. Ci sono molte oscurazioni , ognuna delle quali deve essere abbandonata. Oscurazioni delle afflizioni negative. Oscurazioni alla conoscenza. Oscurazioni di maturazione. Le afflizioni sono sei radice e venti secondarie. Quindi vi sono ventisei afflizioni mentali. Le sei radice sono attaccamento, odio, ignoranza, orgoglio, dubbio, visioni afflitte. Le prime tre sono chiamate i tre veleni perch come un veleno mette a rischio la nostra vita, cos le afflizioni mettono a rischio la vita del nirvana o dellilluminazione. Tra questi tre lattaccamento il pi pervadente perch si manifesta continuamente. Mentre lodio si manifesta solo in certe occasioni. Ma quando si manifesta molto pericoloso. Un solo istante di odio brucia cento eoni di merito accumulato. La radice queste due lignoranza. Nella ruota del samsara al centro ci sono tre animali. Uno il gallo, uno il serpente e uno il maiale. Il gallo si riferisce allattaccamento, il serpente si riferisce allodio e lignoranza simboleggiata dal maiale che guarda sempre in basso. Perci per eliminare il samsara dobbiamo abbandonare questi tre che ne sono la radice. Rispetto alloscurazione di maturazione. Avere rinascita come animali ci porta ad avere unesistenza oscurata in cui non possiamo avere realizzazioni che ci permettono di sviluppare buone qualit. Questo dovuto alla maturazione della rinascita come animale. Per questo dobbiamo cercare di non prendere mai una rinascita inferiore e invece cercare di ottenere una rinascita nei reami superiori. Per questo dobbiamo abbandonare le non virt. Quando si sono abbandonati tutti gli oggetti di abbandono e si sono ottenute tutte le realizzazioni allora si ottiene la buddit. Le concettualizzazioni erronee si riferiscono al discriminare le qualit negative degli altri. Dobbiamo abbandonare questo atteggiamento di cercare errori negli altri e invece dovremmo cercare di vedere le persone come delle divinit pure. Almeno cerchiamo di sviluppare questo atteggiamento. Cerchiamo di sviluppare la capacit di non lasciar vagare la nostra mente e invece cerchiamo di sviluppare una completa non dimenticanza. Cerchiamo di sviluppare una mente che non vaga. Cerchiamo di sviluppare la nostra meditazione, la nostra mente. [] e cerchiamo di sviluppare la nostra mente che comprende la natura di tutti fenomeni come vuota di esistenza intrinseca. Se sviluppiamo le due bodicitta, ultima e convenzionale, la nostra mente diverr il guru definitivo, la mente illuminata. Cercate di meditare sul desiderio di ottenere la buddit per potervi prendere cura di tutti gli esseri senzienti. Cercate di sviluppare questo atteggiamento nel vostro continuo mentale.

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Cercate di sviluppare una buona motivazione che desidera beneficiare gli esseri senzienti ottenendo la completa illuminazione e per questo scopo ascoltiamo gli insegnamenti. Per sviluppare una buona motivazione dobbiamo abbandonare la mente che si cura di se stessi e sviluppare invece quella che desidera prendersi cura degli altri. Pensiamo che la mente auto gratificante la radice di tutta la nostra sofferenza, la sorgente di tutte le infelicit che sperimentiamo. Dobbiamo perci vederla come causa delle nostre sofferenze. Mentre la mente che si prende cura degli altri la sorgente di tutte le qualit. In passato anche Buddha Sakyamuni vagava nel samsara come noi, ma a un certo punto lui ha sviluppato la mente che si prende cura degli altri e ha cos ottenuto la completa illuminazione. Cerchiamo di analizzare gli svantaggi della mente auto gratificante. Visti i suoi svantaggi cerchiamo di abbandonarla e di sviluppare invece la mente che si prende cura degli altri. Lo facciamo abbinando al respiro il prendere su di noi tutte le sofferenze degli esseri senzienti e di dare loro tutte le felicit. Conoscete bene la meditazione del prendere e dare perci dovreste applicarla alla vita quotidiana. Ieri abbiamo parlato un po del guru. Con guru si intende la realizzazione delle buone qualit della nostra mente. Mentre il guru interpretativo quello da cui ascoltiamo insegnamenti. Buddha Sakyamuni disse: le sofferenze degli esseri senzienti non si possono portare via con le mani, come si eliminano le spine dalla pelle. Non possono neppure essere lavate. Non si possono eliminare le sofferenze e le emozioni afflittive con unabluzione. Non neppure possibile per i buddha trasferire le proprie realizzazioni negli esseri. Allora cosa pu fare? dare insegnamenti della vacuit, talit, di tutti i fenomeni. In questo modo se i discepoli usano lo sforzo gioioso e praticano e meditano possono eliminare le emozioni afflittive e liberarsi di tutte le sofferenze. Vi sono tradizioni in India e Birmania in cui le persone pensano di purificarsi di tutte le negativit semplicemente facendo unabluzione nel fiume, per esempio il Gange. Questo basato sul fatto che essi pensano al Gange come una divinit anche se si manifesta come un fiume. Il suo manifestarsi in questo modo permette agli esseri di purificarsi. Sarebbe troppo facile se fosse cos. Sarebbe bello, potremmo anche fare il bagno al mare ed essere purificati. Cercate in ogni momento di abbandonare il pensare agli errori altrui. Queste sono concezioni erronee. Cercate invece di sviluppare in ogni momento una mente consapevole, abbandonando la mente che vaga e focalizzando la mente sulloggetto della meditazione.

Secondo verso
Il secondo verso tratta della compassione incommensurabile
Nella prigione di sofferenza dellesistenza ciclica senza fine Gli esseri senzienti delle sei classi vagano privi di felicit I genitori che ci hanno nutrito con la loro gentilezza sono li. Abbandonati attaccamento e odio medica sulla compassione e sul prenderti cura di loro Poni la tua mente senza permetterle di vagare in uno stato di compassione per loro. Avendola resa consapevole priva di dimenticanza mantienila in uno stato di compassione.

Il samsara sofferenza senza fine, come sappiamo molto bene. Nella nostra vita quotidiana vediamo che compaiono continuamente dei problemi e delle sofferenze. Questi aggregati sono creati da azioni contaminate e afflizioni. La connessione tra gli aggregati contaminati delle vite precedenti e successive chiamata samsara. Il nostro karma crea da due cose, ambiente e esseri senzienti. Chi crea il karma. Il karma creato dalla nostra mente o dalla mente. Per cui il creatore principale la nostra mente, non dio n il principio primordiale.

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Il creatore quindi la nostra stessa mente. Osserviamo per esempio la nostra vita quotidiana. stata sviluppata molta tecnolgia. Tutto questo inizia con un pensiero. Si pensa un progetto, lo si modella e poi lo si mette in atto. Lo stesso funziona anche per gli edifici. Si inizia con unidea, poi si disegna un progetto con la localizzazione delle varie stanze e poi viene attualizzato. Vi sono anche altri tipi di progetti, come un suicida che progetta di uccidersi lanciandosi da una finestra. Anche le pi piccole decisioni come andare al mare o in discoteca dipendono dalla mente. Lesistenza ciclica paragonata anche alla prigione in cui non ci si pu muovere secondo i nostri desideri. Cos non possiamo muoverci liberamente verso la felicit anche se lo desideriamo. I guardiani dellesistenza ciclica che ce lo impediscono sono anchessi interni alla mente La nostra mente a volte molto oscurata e confusa, perci poich lignoranza la causa radice del nostro non poter uscire dal samsara. Gli esseri senzienti delle sei classi non sperimentano felicit, sono solo sempre tormentati dalla sofferenza. I sei reami sono gli esseri infernali, gli spiriti famelici, animali, umani, semi dei e dei. I primi tre sono detti reami inferiori perch la sofferenza che vi si sperimenta . Gli esseri umani, semi dei e dei sono detti reami felici perch vi si sperimenta pi felicit, meno sofferenza e usando lo sforzo possono generare realizzazioni. I reami infernali sono suddivisi in otto inferni caldi, otto inferni freddi, quattro inferni periferici e occasionali. Gli inferni occasionali esistono anche nel nostro reame umano. Vi sono storie a questo proposito ma non ne voglio raccontare adesso. Capita anche nel nostro reame che brucino delle intere case. Anche nel nostro reame accade che le persone muoiano schiacciate in un terremoto, da incendi e cos via. Possiamo cos vedere che la nostra vita costituita da sofferenza. La realizzazione dei fenomeni come vuoti di esistenza intrinseca permette di eliminare lesistenza ciclica. Il samsara suddiviso in sei classi. Tutti gli esseri senzienti delle sei classi si sono presi cura di noi con grande gentilezza. Se guardiamo bene, ance come esseri umani, se viviamo con i nostri genitori, vediamo che anche in questa vita devono sperimentare sofferenza. Spesso i figli creano molti problemi ai genitori e non se ne prendono cura. Escono la notte, e al mattino rientrando ubriachi, fanno un incidente e muoiono. Vediamo queste cose nei telegiornali. Dobbiamo comprendere in che modo come figli creiamo problemi alla famiglio. Accade anche il contrario. Perch? Perch la nostra mente sopraffatta dalle emozioni afflittive e cos non ci rendiamo conto. Per esempio alcuni amano fumare anche se si sa che danneggia la salute. Ad alcuni piace bere, La radice lignoranza che crea in questo modo molte sofferenze e problemi. Dobbiamo cercare di capire come le sofferenze e le difficolt nel samsara sono senza limite. Perch la nostra mente totalmente sotto il controllo delle afflizioni. I nostri genitori sono molto gentili. Lo stesso lo sono stati i genitori delle vite precedenti. Non solo come esseri umani. Anche gli animali si prendono cura della prole con grande compassione. I pulcini per esempio vengono nutriti dai genitori quando sono piccoli. Per cui cerchiamo di riconoscere la gentilezza dei nostri genitori e sviluppare latteggiamento che desidera ripagare la gentilezza. Cerchiamo di abbandonare lattaccamento e lodio. Abbiamo la tendenza ad attaccarci a un altro essere e questo ci crea problemi nella nostra vita quotidiana. Lattaccamento nella nostra mente crea problemi, come facciamo a vederlo? sufficiente osservare la nostra mente. Nel caso dellattaccamento verso una certa persona, per esempio, prima cerchiamo di essere gentili. Poi accade qualcosa e per questo motivo nella mente sorgono rabbia, gelosia, ecc. Tutto questo dovuto allattaccamento. Possiamo cos vedere che molti problemi sono dovuti allattaccamento

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Per esempio ci pu essere qualcuno che vuole abbellirsi e per questo si fa fare operazioni nel viso che possono a volte anche peggiorare la situazione. Pu anche accadere di perdere la vita durante queste operazioni. Dobbiamo comprendere che una volta ottenuto il corpo creato da padre e madre non lo possiamo cambiare. Alcuni soffrono dellavere le rughe. Alcuni temono la perdita dei capelli e si fanno impiantare nuovi capelli. Questo impulso seguito da molte persone, soprattutto dalle persone che stanno bene finanziariamente. Cercano di rendersi migliori ma poi sembrano peggio. Mentre i povere vorrebbero sperimentare queste cose ma non possono e per questo hanno meno pensieri di questo tipo. Lattaccamento cos crea problemi in famiglia, nel gruppo, nel paese, e fa s che non vi siano buoni rapporti. Alla radice c attaccamento ma poi sorgono rabbia e odio. Cerchiamo di abbandonare lattaccamento. La meditazione per contrastare la mente di attaccamento il meditare sulla bruttezza delloggetto di attaccamento che pu essere meditato come uno scheletro o come un cadavere di colore blu, con un odore sgradevole. Con molti vermi che ne percorrono le carni fuoriuscendo da buchi scavati nella carne. Se meditare il cadavere difficile allora si pu meditare solo lo scheletro. Allinizio usiamo noi stessi come oggetto di meditazione. Dalla nostra fronte cade un pezzo di carne e si vede una parte di scheletro. Ci concentriamo su questa immagine e continuiamo a visualizzare la caduta della carne fino a che non si vede tutto lo scheletro, solo ossa. Allinizio meditiamo su noi stessi e poi immaginiamo anche tutti gli esseri senzienti come scheletri. Dopo avere eseguito questa meditazione, lentamente ci rigeneriamo, prima la parte inferiore del corpo. Se meditiamo in questo modo sullo scheletro nostro e degli altri. Se invece vogliamo applicare un antidoto allodio, quello principale lamorevole gentilezza. Pensando che tutti gli esseri senzienti hanno bisogno di felicit e delle cause della felicit questo lantidoto allodio perch lodio, o rabbia, una mente che vuole danneggiare mentre la mente amorevole vuole beneficiare. Cerchiamo di sviluppare la mente di amorevole gentilezza. possano tutti gli esseri senzienti avere la felicit e le cause della felicit. mia responsabilit fare s che tutti gli esseri senzienti abbiano la felicit e le cause della felicit in questo modo cerchiamo di eliminare lodio. Avendo abbandonato attaccamento e odio, qui si parla dello sviluppo della compassione. La nostra mente auto gratificante pensa che siamo importanti solo noi. [Mentre la mente di compassione pensa il contrario che siano gli altri a essere importanti.] Ci sono diversi livelli di compassione di cui non posso parlare qui. La mera compassione che desidera liberare gli esseri dalla sofferenza e dalle cause di sofferenza il primo livello. Un altro livello quello di vedere gli esseri senzienti nel loro mutare istantaneo e su quella base generare compassione. Per esempio se vediamo gli esseri senzienti che sembrano felici e immediatamente dopo sperimentano sofferenza. Dobbiamo vedere che tutti gli esseri senzienti non sono tormentati solo dalla sofferenza della sofferenza ma anche dalla sofferenza del cambiamento e da quella onnipervasiva. Se osserviamo noi stessi, vediamo che possediamo tutte e tre le sofferenze. La natura del nostro corpo contaminato sofferenza. Il dolore manifesto che sperimentiamo sulla base di una parte del corpo, come per esempio il dolore ai reni, sofferenza della sofferenza. La sofferenza del cambiamento si riferisce allo sperimentare in un primo momento la felicit, per esempio mangiamo un cibo delizioso ed esageriamo. A quel punto non stiamo pi bene. Oppure, un altro esempio, andiamo al mare. Allinizio sperimentiamo un certo piacere, ma poi veniamo bruciati dal sole e cos sorge un certo fastidio che ci fa cercare un luogo ombreggiato. Un piacere iniziale subito seguito da una sofferenza chiamato sofferenza del cambiamento. La sofferenza pervasiva, per esempio invece si riferisce al fatto che bench non esista una sofferenza manifesta se pungessimo con un ago il nostro corpo, in qualunque parte, avremo

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dolore. Oppure anche al fatto che tutti, indifferentemente, dal capo di stato al mendicante, sperimentano sofferenza. Sofferenza onnipervasiva vuol dire che tutti i sei reami dalla sommit fino al pi basso livello di inferni sono sofferenza. Dobbiamo riconoscere questo tipo di sofferenza e sviluppare il desiderio di uscire da questo stato di sofferenza onnipervasiva. Su questa base dobbiamo sviluppare compassione. Il terzo livello di compassione il meditare sugli esseri senzienti che soffrono come vuoti di esistenza intrinseca. [Se meditiamo la mancanza di esistenza intrinseca ] si pu ottenere lo stato liberato. Cerchiamo di fare in modo che la nostra mente non vaghi ovunque. Teniamola invece focalizzata sulla compassione, senza lasciarla vagare. La nostra mente vaga sempre, dovunque, qui e l. Se per esempio uno desiderasse meditare. Dopo un qualche momento di meditazione ecco che sorgono immediatamente pensieri come devo andare l, devo fare questa cosa, ho bisogno di quello, ecc In questo modo la mente viene distratta dalloggetto di meditazione. Il VI Dalai Lama dice che cercava di meditare il volto del proprio guru ma invece sorgeva il volto della propria amata. Ho incontrato molti cos detti sadhu in India. Non si vestono con molti abiti e vanno in giro con un bastone cantando versi e mantra. Uno diceva che per realizzare la calma dimorante, la mente focalizzata su un punto, loggetto di meditazione migliore il volto della propria moglie. In questo modo la concentrazione pi chiara. Dopo aver realizzato la concentrazione si pu cambiare oggetto e meditare la divinit. I sadhu dellIndia non parlano di vacuit. Parlano di mancanza del s. Parlano anche della transitoriet. Nella tradizione indiana si cerca di focalizzare la concentrazione su una fiamma accesa di fronte a loro. Alcuni dicono che questa la migliore meditazione. Atiscia disse che loggetto da usare per sviluppare la mente concentrata pu essere qualunque fenomeno. Quello che si preferisce. Quello che ci permette una migliore concentrazione, che ci rende confortevoli, qualunque sia. Ora cerchiamo di fare un po di meditazione. Cercate di concentrarvi sulla mente nellaspetto di amore e compassione. Cercate di manifestare quella mente e poi di mantenerla in quello stato.

Cercate di sviluppare una buona motivazione che desidera ottenere la buddhit per il beneficio di tutti gli esseri senzienti e per questo ci impegniamo nellascolto. Continuiamo la lettura del testo.

Terzo verso
Nella dimora celestiale di grande beatitudine, una sensazione piacevole, dimora il corpo di una divinit, i puri aggregati e costituenti del proprio corpo una divinit di meditazione inseparabile dai tre corpi di budda li. Non apprenderla come ordinaria ma addestrati nellorgoglio [divino] e nella pura apparenza. Poni la tua mente senza permetterle di vagare in uno stato di profondit e chiarezza. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di profondit e chiarezza.

Le prime tre linee si riferiscono al vedere il proprio corpo come un palazzo celestiale di grande beatitudine. Come il corpo di una divinit in un palazzo celestiale. Immaginiamo che i nostri aggregati e costituenti come puri. Cio immaginiamo che i cinque aggregati siano le cinque divinit. Anche i costituenti sono delle divinit.

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I cinque aggregati sono forma, sensazione, discriminazione, fattori di composizione, coscienza. Li immaginiamo purificati come fossero i cinque dhyani buddha. Il nostro aggregato della forma, una volta purificato. diviene la divinit Buddha Vairociana. Laggregato della sensazioni completamente purificato diviene Buddha Ratnasambahava. Laggregato della discriminazione completamente purificato diviene Buddha Amithaba. Laggregato dei fattori di composizione completamente purificato diviene Buddha Amogasiddhi. Laggregato della coscienza completamente purificato diviene Buddha Aksciobya. Cos immaginiamo i nostri aggregati completamente purificati. I quattro costituenti possono essere visualizzati come le quattro consorti dei dhyani buddha. Non voglio entrare nei dettagli qui. Potete leggere questa trasformazione nei primi versi della Guru puja. Viene descritto come non solo aggregati e costituenti, ma anche le sorgenti sensoriali, i canali e cos via sono trasformati in bodhisattva. Dobbiamo immaginare che il nostro corpo diventa completamente puro, il palazzo celestiale della natura della saggezza incontaminata in unione con la grande beatitudine. Cerchiamo cos di realizzare che il nostro corpo dimora inseparabile dai tre corpi della divinit di meditazione, il nostro yidam. Qui si parla dei tre corpi di un buddha: dharmakaya, sambogakaya, nirmanakaya. Il dharmakaya un corpo di saggezza, un corpo di conoscenza, il corpo di saggezza che ha tutte le conoscenze di un buddha, conosce tutti i fenomeni simultaneamente senza ostacoli. Quando in sanscrito viene detto kaya noi lo traduciamo come corpo. [.] La saggezza dei buddha conosce la talit, il modo in cui esistono tutti i fenomeni. Noi abbiamo questa capacit di conoscere, che si trasformer nella mente onnisciente di un buddha. Il sambogakaya pu essere visto direttamente solo dai bodhisattva altamente realizzati, ha 32 marchi maggiori e 80 marchi minori. Ora dobbiamo creare le cause per avere questo corpo. Il corpo di emanazione, nirmanakaya, pu essere visto direttamente anche da esseri ordinari con un certo bagaglio di meriti. Quando viene detto che il nostro corpo rimane nel palazzo celestiale inseparabile dai tre corpi dobbiamo pensare in questo modo. Se parliamo dellyidam. Prima abbiamo recitato il mantra della Venerabile Tara. Tara un yidam. Tara la manifestazione di tutte le azioni positive []. Tara la divinit a noi pi vicina. In passato abbiamo creato molte azioni positive. Possiamo parlare anche dellyidam Cenresig che manifesta tanti aspetti come quello a quattro o mille braccia. La compassione trasformata in si manifesta come Cenresig. Anche in queste tangka ci sono buddha Cenresig a mille braccia e Buddha Tara alla sua sinistra. Quando invece parliamo della saggezza, nostra e di tutti i buddha dei tre tempi, si manifesta nellaspetto di Manjusri. Se invece parliamo della manifestazione dellenergia positiva nostra e di tutti i buddha dei tre tempi, si manifestai come Vajrapani che ha un aspetto un po irato. Queste quattro sono in relazione al tantra inferiore, il tantra dellazione o krya. Cerchiamo di meditare sulla base del nostro corpo in modo da poterlo vedere nella natura del nostro yidam. Cos lo possiamo vedere nella natura dei cinque dhyani buddha che dimorano nel corpo. [] Cerchiamo di non vedere il nostro corpo come ordinario, cerchiamo di generare orgoglio divino e chiara apparenza della divinit, per questo occorre addestramento. Un corpo ordinario nella natura della sofferenza. Un corpo contaminato. Cerchiamo di non vederlo in questo modo. Veniamo poi esortati a non lasciar vagare la nostra mente. Invece dobbiamo cercare di tenerla ferma su un punto, priva di dimenticanza. Qui si parla di due cose, profondit e chiarezza. Profondit si riferisce alla comprensione della natura di tutti i fenomeni. La chiara apparenza si riferisce allaspetto chiaro della divinit. Quando meditiamo su Tara per esempio cerchiamo di averne una chiara apparenza come divinit.

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Quando si parla della profondit. La profondit tale perch non facile da conoscere. Allinizio ci si deve addestrare nello studio. La vacuit di esistenza intrinseca dei fenomeni non facilmente compresa Quando guardiamo i fenomeni, ci appaiono come esistere dal proprio lato. Tutti i fenomeni, compresi noi stessi, mancano di esistenza intrinseca. Se ci chiediamo come i fenomeni esistono la risposta che dipendono luno dallaltro e non hanno alcuna esistenza autonoma Tutti i fenomeni dipendono dal [.] Tutti i fenomeni non esistono dal loro lato, esistono tutti come unimputazione. Vediamo che nel nostro mondo tutto dipende da qualcosaltro. Per esempio un presidente. Prima viene eletto dal popolo, tramite le elezioni. Una volta che il popolo gli d il nome presidente anche lui comincer a a pensare se stesso come tale. Allo stesso modo in una comunit ci potrebbe essere un direttore. Qualcuno gli d il nome di direttore e da quel momento anche lui pensa se stesso in quel modo. Cos direttore e presidente non esistono dal proprio lato. Le dita di una mano aperta non si chiamano pugno. Se invece sono chiuse si chiamano pugno. Il pugno dipende dalle cinque dita. Se chiudiamo un solo dito non possiamo chiamarlo pugno. Tutti i fenomeni non possono esistere dal proprio lato, esistono solo in una relazione interdipendente con gli altri fenomeni. Quando realizziamo che i fenomeni esistono come relazione di interdipendenza con altri fenomeni, [] Questa tazza unillustrazione. Non esiste intrinsecamente perch esiste in dipendenza da altri fenomeni. Cerchiamo di applicare questo ragionamento. La nostra mente disturbata ogni momento da emozioni afflittive, nervosismo, confusione. Ma anche questi stati mentali dipendono da altre relazioni. Nulla esiste intrinsecamente, tutto dipende da altro: parti, cause e condizioni. Di questo si parla, penso nel quarto verso. Cerchiamo di vedere il nostro corpo nel palazzo celestiale della divinit, come corpo della divinit e non come corpo ordinario contaminato di carne. Questa meditazione, come si nota, legata al tantra. Se non si sono ricevute iniziazioni non ci si dovrebbe visualizzare come nel palazzo celestiale della divinit. Cerchiamo invece di purificare il nostro corpo trasformando le nostre afflizioni, cerchiamo di eliminare le nostre afflizioni, ci purifichiamo e ci trasformiamo. Non appena sorge qualcosa di non virtuoso, immediatamente cerchiamo di purificarlo. A questo proposito: la migliore meditazione quella sulla vacuit. La realizzazione, la meditazione, della vacuit Anche solo un dubbio sul fatto che i fenomeni esistano o no scuote le radici dellesistenza ciclica.. Dopo deve venire unindagine sempre pi approfondita. Pian piano possiamo capire la vacuit e capire che i fenomeni non esistono in modo intrinseco. Se non iniziamo lindagine non avremo il risultato. In tutta la nostra vita quotidiana dobbiamo mantenere consapevolezza ed esaminare la nostra mente, osservare come pensiamo, come si creano azioni, di corpo, parola e mente. Un lama della tradizione Gnimapa, scrisse alcuni consigli Controlla la tua parola perch c il rischio di parlare in modo imperfetto, criticare altri e rendere infelice la loro mente. Dobbiamo cercare di non criticare, di non parlare imprudentemente, di non criticare gli altri. Se invece siamo soli per esempio a casa di unaltra persona dobbiamo prestare attenzione alle nostre mani che potrebbero avere la tentazione di rubare. In ogni momento dobbiamo tenere sotto esame la nostra mente. Cerchiamo di esaminare la nostra mente e non quella degli altri. Se sorge una buona attitudine ce ne rallegriamo, viceversa se sorge unattitudine negativa cerchiamo di bloccarla sul nascere applicando gli antidoti. Cerchiamo di esaminare, di tenere chiuse, le tre porte. Se sono molto chiuse non entreranno i ladri, le emozioni afflittive. Non posso dire molto di pi in questo contesto. Cercate di riconoscere le vostre emozioni negative. Questo il nostro principale lavoro, indipendentemente dal punto di vista che sia sutra o tantra.

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Nel contesto del tantra dobbiamo cercare di portare i tre corpi nel sentiero. Vuol dire che si porta il corpo di saggezza nel sentiero della morte, il sambogakaya nel sentiero del bardo e il nirmanakaya nel sentiero della rinascita. Se avete ricevuto iniziazioni nel mahanuttara yoga tantra potete praticare queste meditazioni. Nella nostra vita quotidiana dobbiamo sempre avere presenti due fattori mentali: consapevolezza e introspezione. Facciamo un po di meditazione. Poi parleremo del prossimo verso. Immaginiamo che il nostro corpo sia inseparabile dalla divinit al centro della dimora celestiale. Il nostro corpo si trasforma nel palazzo celestiale e nella divinit. Si pu anche parlare di mandala del corpo, in alcuni tantra. Al centro la divinit inseparabile dai tre corpi, di emanazione, di godimento e di saggezza. Provate. **********************

Quarto verso
Il mandala degli oggetti di conoscenza, lapparire e lesistere, pervaso dallo spazio di chiara luce, realt ultima leffettivo inesprimibile modo di esistenza l. Avendo abbandonato le fabbricazioni intellettuali vedi la natura del completamente vuoto. Poni la tua mente, senza permetterle di vagare, in uno stato di realt. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di realt.

Qui si parla di tutti gli oggetti che possono essere oggetto di conoscenza e appaiono come mondani. Tutti gli oggetti di conoscenza, tutti i fenomeni, possono essere suddivisi nelle verit convenzionali e nelle verit ultime. Queste due verit esistono e appaiono. Un altro modo di dividere i fenomeni in categorie quello dei fenomeni funzionanti e di quelli non funzionanti. I fenomeni che funzionano sono transitori, mentre i fenomeni non funzionanti sono quelli permanenti. Le cose, i fenomeni funzionanti, possono essere divise in tre categorie: materiali, menti o chiari conoscitori, e fattori di composizione non associati. Ognuna di queste tre categorie ha le sue proprie funzioni. Le cose materiali sono le forme visive, i suoni, gli odori, i gusti, gli oggetti del tatto. Questi fenomeni li conosciamo bene e tutti quanti esistono. Per esempio le forme visive sono ancora suddivise in colori e sagome. Se prendiamo in esame tutti i fenomeni esistenti e ci chiediamo come esistono, allora vediamo che sono sorgere dipendente. Sorgono in dipendenza di cause e condizioni. In questo modo vengono stabiliti come fenomeni che esistono e appaiono. Qui viene detto che tutto il mandala degli oggetti di conoscenza pervaso dello spazio della chiara luce, la realt ultima. Come lo spazio pervade tutti i fenomeni cos la chiara luce pervade tutti i fenomeni. La chiara luce identifica due tipi, la chiara luce delloggetto che la vacuit stessa, la chiara luce del soggetto la saggezza che realizza la vacuit. La realt ultima la chiara luce delloggetto, la vacuit stessa che pervade tutti i fenomeni. La vacuit, la realt ultima di tutti i fenomeni non pu essere vista, odorata, udita, assaggiata, toccata. La vacuit senza ultima come spazio vuoto. Lo spazio uno spazio vuoto. Lo spazio pervade tutti i fenomeni. Lelemento spazio presente anche allinterno delle cose materiali, anche se non lo riusciamo a vedere. Cerchiamo di comprendere di pi la natura della verit ultima.

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La natura della verit convenzionale della nostra mente la chiara luce convenzionale, la natura ultima la vacuit, la chiara luce ultima. La nostra mente un conoscitore, chiaro, questa la sua natura convenzionale. La mente che chiaro conoscitore non esiste intrinsecamente, questa vacuit di esistenza intrinseca chiamata la natura ultima della mente, la realt ultima. Cercate di sviluppare una buona motivazione che desidera ottenere lilluminazione per il beneficio degli esseri senzienti e per questo motivo ascoltate gli insegnamenti. Siamo nel contesto del mandala di chiarezza e apparenza. La chiara luce, la vacuit, la realt ultima pervadente come lo spazio che pervade ogni cosa. Similmente la natura ultima dei fenomeni pervade tutto.
leffettivo inesprimibile modo di esistenza l.

Il modo inesprimibile di esistere la vacuit perch difficile esprimerla. Inesprimibile, si riferisce al non essere esprimibile tramite la parola. Se dovessimo spiegare il gusto di melassa a qualcuno gli potremmo solo dire che dolce. Per fargli comprendere il gusto effettivamente dovremmo fargliela assaggiare. Questa una semplice analogia di come difficile esprimere con le parole la natura ultima dei fenomeni. Esprimere qualcosa con la parola dipende dalle concezioni. La verit ultima dei fenomeni non esprimibile direttamente dobbiamo basarci su una generalit di significato e su questa base possiamo dire qualcosa. Nei sutra della perfezione della saggezza la vacuit viene espressa anche se non direttamente e si parla di sedici vacuit, di diciotto e di venti vacuit. Le divisioni si riferiscono alla base a cui si riferisce la vacuit. Si parla di vacuit interna, esterna, entrambe, grande, e cos via. Nel sutra del cuore [della perfezione della saggezza] prima si menziona come base i cinque aggregati e di questi il primo menzionato la forma. Anche se vengono elencati altri fenomeni ci possiamo comunque fermare alla forma. Quando si parla dellaggregato della forma nel sutra del cuore si parla della vacuit della forma e quella vacuit non diversa dalla forma. Daltra parte, bench siano unentit sono fenomeni diversi. La forma che vuota e la sua vacuit sono fenomeni diversi, la seconda verit ultima, la prima verit convenzionale. Se esaminiamo il nostro aggregato della forma vediamo che non esiste dal suo lato, esiste in dipendenza delle sue parti e della cause e condizioni. E siccome un sorgere interdipendente con altri fenomeni non esiste per proprio potere ma vuoto di esistenza intrinseca. Se prendiamo in esame il nostro corpo possiamo vedere che composto di tante cose, carne, ossa, organi, ecc. alcune sostanze che compongono il corpo derivano dal padre (tre) e alcune dalla madre(tre). In totale si considerano sei componenti costitutivi del corpo. Essendo nati da un ventre materno siamo dotati di questi sei elementi.. un corpo cos composto pu ottenere lilluminazione molto velocemente. Dal punto di vista tantrico anche in questa vita, anche in tre anni e tre mesi. Il tantra molto pi veloce del sutra. Per pensare di potersi affidare solo al tantra senza i sutra sbagliato. Nel tantra non si parla molto di vacuit che invece estesamente trattata nei sutra. Abbiamo bisogno di studiare i sutra per comprendere le due verit e in particolare dobbiamo comprendere la verit ultima.
Avendo abbandonato le fabbricazioni intellettuali vedi la natura del completamente vuoto.

Con fabbricazioni intellettuali ci si riferisce a idee sulla vacuit intellettualmente formate che non possono essere corrette. Per esempio se una persona non riconosce completamente loggetto di negazione ma parla di vacuit, questo non perfetto.

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Nel Bodiciariavatara si dice se uno non comprende perfettamente loggetto di negazione non pu comprenderne la vacuit per questo dobbiamo comprendere correttamente loggetto della negazione. Per esempio un essere umano non ha corna sulla testa. Se uno non sa cosa sono le corna non pu neppure sapere cos una testa senza corna. Per questo occorre identificare perfettamente mentalmente loggetto della negazione. Alcuni dicono che un coniglio abbia delle corna, perch identificano erroneamente le orecchie del coniglio con le corna. Ma questa una cause di errore. molto importante non fare fabbricazioni intellettuali sulla vacuit, importante invece comprendere la natura della vacuit. questo che dobbiamo fare.
Poni la tua mente, senza permetterle di vagare, in uno stato di realt. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di realt.

Cerchiamo di comprendere questo. Talvolta la nostra mente vaga ovunque. Cerchiamo invece di mantenerla in uno stato naturale, la vacuit. Cerchiamo di non farla vagare e mantenerla nella vacuit. Dobbiamo sempre cercare di mantenere la consapevolezza. Ogni tanto sorge il suo contrario, la dimenticanza, ma dovremmo invece mantenere consapevolezza. Qualunque cosa facciamo dobbiamo sempre cercare di mantenere consapevolezza. In questo specifico contesto si parla della talit perci dovremmo focalizzare la nostra mente sempre e soltanto sulla vacuit, mentendo la mente in uno stato di equilibrio meditativo sulla vacuit. Quando parliamo dellequilibrio meditativo sulla vacuit, parliamo di un arya in equilibrio meditativo sulla vacuit. Nello stato post meditativo tutto viene visto come unillusione. Quando un essere aria dimora in equilibrio meditativo sulla vacuit non appare nessun altro fenomeno se non quellequilibrio meditativo che per questo viene paragonato allo spazio. Perch lo spazio privo di forma e cos appare la vacuit allessere arya in equilibrio meditativo. Dal momento che lo spazio vuoto non si possono vedere altri fenomeni oltre allo stesso equilibrio.

Quinto verso
Alla confluenza della variet di apparenze e delle sei collezioni vedi la confusione dei fenomeni, dualit senza base e senza radice uno spettacolo magico, che ci conduce ingannevolmente, l. Senza pensare vero vedi la natura della vacuit. Poni la tua mente, senza permetterle di vagare, in uno stato di apparenza e vacuit. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di apparenza e vacuit.

Ci sono sei collezioni, che sono le sei coscienze. Alla coscienza visiva appaiono molte diverse forme, colori, sagome. Alla coscienza uditiva appaiono molti diversi suoni. Alla coscienza olfattiva appaiono molti diversi odori. Alla coscienza gustativa appaiono diversi gusti. Alla coscienza tattile appaiono diversi oggetti tattili, per esempio soffice e ruvido. Questi oggetti appaiono alla mente nello stato post meditativo. Nello stato dellequilibrio meditativo appare solo la vacuit. Dopo che larya sorge dallequilibrio meditativo alla mente appaiono tutti questi oggetti. Per lessere arya mentre si trova nello stato post meditativo tutti gli oggetti appaiono alla sua coscienza ma realizza che non esistono come gli appaiono ma come illusioni. Il paragone quello di un mago che sa che le cose che appaiono non sono reali. Questi maghi usano piccoli oggetti di pietra e legno e tramite lutilizzo di mantra e medicine spalmate sugli occhi fanno apparire pietra e legno come cavalli, ragazze, ragazzi. Lui li vede ma sa che non esistono cos, lui sa che in realt sono pezzi di legno e pietra. Mentre a tutti gli altri appaiono come reali cavalli, fanciulli e cos via.

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In modo simile a un essere arya nella post meditazione tutti i fenomeni appaiono come illusioni. Cio appaiono come se esistessero intrinsecamente ma lui sa che in verit non esistono in quel modo. Sotto linfluenza della confusione i fenomeni appaiono in modo realistico ma non esistono in quel modo.
uno spettacolo magico, che ci conduce ingannevolmente, l. Senza pensare vero vedi la natura della vacuit.

Tornando allo spettacolo magico in cui vengono create diverse illusioni. Quelle apparenze non esistono come appaiono. Dobbiamo pensare in modo simile, quando vediamo gli oggetti dobbiamo pensare che non esistono dal proprio lato come ci appaiono, sono vuoti di quel tipo di esistenza. Come il mago sa che le illusioni non esistono. Cos noi dobbiamo sapere che i fenomeni che ci appaiono esistere dal proprio lato sono in realt vuoti di esistenza dal proprio lato. Due amici. Uno vuole fare uno scherzo allaltro. Per favore dammi ago e filo bianco. Sulla base dellago e filo il primo amico con mantra e medicina e li fa apparire come un cavallo e una briglia e li fa cavalcare dallamico. Il cavallo appare come un cavallo irrequieto. Dopo mezzora il cavaliere sudato e tormentato e racconta Cavalcavo questo cavallo cos irrequieto, avevo paura di cadere e di farmi male, di morire. Cos il primo gli dice ti avevo detto che era uno scherzo. La magia pu essere molto potente. Nei testi di Nagarjuna viene menzionata questa analogia del mago. Un ragazzo voleva sposare una ragazza manifestata da un mago sulla base di un pezzo di legno. E prega il padre che gli dice che forse non una vera ragazza. Ma il ragazzo molto convinto perch dice di averla vista con i suoi occhi. Il padre acconsente. Capisce il processo di illusione perch aveva gi presenziato quel tipo spettacoli. Il padre va dal mago e gli chiede di dare la bella ragazza in moglie al figlio. Il mago si mette a ridere, elimina la crema dagli occhi del figlio e gli fa vedere il pezzo di legno. Mentre gli altri godono ancora dellapparenza della bella ragazza il figlio vede il legno. Il padre gli chiede se vuole allora sposare quel pezzo di legno. Il ragazzo dice di no e riconosce di essere stato vittima di un trucco. Dobbiamo capire in questo modo, che tutti i fenomeni non esistono in modo intrinseco, appaiono come se esistessero dalla propria parte, intrinsecamente, ma quellapparenza non vera.
Poni la tua mente, senza permetterle di vagare, in uno stato di apparenza e vacuit. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di apparenza e vacuit.

Dobbiamo vedere che la natura dei fenomeni che appaiono vacuit, a questo si riferisce la stato di vacuit. Lapparenza si riferisce allapparire dei fenomeni come ad esempio i cinque aggregati. Le diverse apparenze possono essere i cinque aggregati, le dodici sorgenti, i diciotto costituenti. Bench appaiono sono in natura vacuit di esistenza intrinseca e non esistono come appaiono alla mente. Questo ci che dobbiamo comprendere. Dal punto di vista ultimo la legge di causa ed effetto non esiste come appare alla nostra mente. Ma convenzionalmente tutti questi fenomeni appaiono e funzionano. Questa rappresenta lultima delle quattro consapevolezze, lincommensurabile consapevolezza della natura del se dei fenomeni. Questo un soggetto difficile per cui non posso dirvi di pi. Se avete delle domande cercher di rispondervi. Se sapr rispondere. Se non sapr rispondere non dir nulla. Allora cerchiamo di comportarci come buoni esseri umani, onesti, sinceri, nella nostra vita quotidiana. Questo importante. Cerchiamo di sviluppare lamorevole gentilezza verso tutti gli esseri. anche se difficile svilupparli verso tutti, cerchiamo di sviluppare amore e compassione verso i nostri familiari. Cerchiamo di non sviluppare gelosia e odio. Queste sono cose che possiamo fare.

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Poi cercate di essere pi rilassati. Non agitatevi. Talvolta ci sono difficolt, situazioni difficili. Cercate di comprendere in quei momenti che si tratta del karma accumulato precedentemente che matura in quel momento, per cui sono fortunato di non dover pi sperimentare questo karma negativo. Cerchiamo di avere meno desideri per le cose materiali e di far crescere il desiderio per lo sviluppo delle qualit interiori. Nella nostra vita quotidiana abbiamo bisogno di avere alcune condizioni, ma una volta che le abbiamo ottenute pensiamo che ci bastano e accontentiamoci di quello che abbiamo.
Il trascrittore si scusa per ogni eventuale errore inserito nel testo e dedica ogni pi piccolo merito accumulato nel trascrivere le sante parole di dharma del prezioso guru e padre Ghesce Giampa Ghiatso Rinpoce, alla sua lunga vita, affinch infiniti esseri possano sempre deliziarsi nellascolto dei suoi insegnamenti e, praticandoli, possano giungere al completamento delle proprie qualit e dellaltrui beneficio.

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Testo radice

Una pioggia di ottenimenti


Un canto ornato con le quattro con le quattro consapevolezze che illustra la visione madyamika
Sul cuscino immutabile, unificazione di metodo e saggezza, siede il gentile lama, la natura di tutti rifugi un budda che ha completato gli abbandoni e le realizzazioni l. Avendo abbandonato il concepire difetti in lui, fagli richieste con una pura apparenza. Poni la tua mente senza permetterle di vagare in uno stato di apprezzamento e rispetto per lui. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di apprezzamento e rispetto. Nella prigione di sofferenza dellesistenza ciclica senza fine Gli esseri senzienti delle sei classi vagano privi di felicit I genitori che ci hanno nutrito con la loro gentilezza sono li. Abbandonati attaccamento e odio medica sulla compassione e sul prenderti cura di loro Poni la tua mente senza permetterle di vagare in uno stato di compassione per loro. Avendola resa consapevole priva di dimenticanza mantienila in uno stato di compassione. Nella dimora celestiale di grande beatitudine, una sensazione piacevole, dimora il corpo di una divinit, i puri aggregati e costituenti del proprio corpo una divinit di meditazione inseparabile dai tre corpi di budda li. Non apprenderla come ordinaria ma addestrati nellorgoglio [divino] e nella pura apparenza. Poni la tua mente senza permetterle di vagare in uno stato di profondit e chiarezza. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di profondit e chiarezza. Il mandala degli oggetti di conoscenza, lapparire e lesistere, pervaso dallo spazio di chiara luce, realt ultima leffettivo inesprimibile modo di esistenza l. Avendo abbandonato le fabbricazioni intellettuali vedi la natura del completamente vuoto. Poni la tua mente, senza permetterle di vagare, in uno stato di realt. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di realt. Alla confluenza della variet di apparenze e delle sei collezioni vedi la confusione dei fenomeni, dualit senza base e senza radice uno spettacolo magico, che ci conduce ingannevolmente, l. Senza pensare vero vedi la natura della vacuit. Poni la tua mente, senza permetterle di vagare, in uno stato di apparenza e vacuit. Avendola resa consapevole, priva di dimenticanza, mantienila in uno stato di apparenza e vacuit.
Questa listruzione speciale data direttamente da Manjusri a Tsongkhapa, il re del dharma. Questo Canto ornato delle quattro consapevolezze, unitamente a un commentario sulla visione [madyamika] fu composto dal monaco buddhista Losan Kelsang Ghiatso per depositare le latenze della visione perfetta in se stesso e negli altri. Tradotto [in inglese] da Tsepak Rigsin in I quattro essenziali commentari buddisti di Sua Santit il XIV Dalai Lama, Library of Tibetan Works and Archives, Dharamsala, 1982 Tradotto in italiano da Ivan Zerlotti per il Centro ScenPhen GiamTse Ling, nella fortunata occasione degli insegnamenti dati dal molto venerabile Ghesce Giampa Ghiatso Rinpoce alla Badia di Torrechiara, Parma, dal 16 al 18 giugno 2006.

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