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Semantica In genere ci riferiamo al contenuto dellespressione con il termine significato o senso.

Nelluso corrente, questi due segni sono sinonimi, ma nelluso tecnico indicano due entit differenti. Frege fa coincidere il significato con il riferimento: il significato di un segno ci che esso designa. Il senso invece il modo in cui quellentit ci si presenta, il modo in cui la pensiamo. Ci non significa che si tratti di qualcosa di soggettivo: il senso oggettivo e non va confuso con la concezione che ognuno pu avere di una certa entit. Per chiarire questaspetto Frege introduce la distinzione tra senso e rappresentazione: ciascuno pu associare ad unentit una rappresentazione propria, legata a ricordi ed emozioni, che appartiene alla sfera psichica e va tenuta distinta dal senso che invece intersoggettivo e condivisibile : pu essere afferrato anche da altri, mentre la rappresentazione che ciascuno ha personale. La distinzione tra senso e significato analoga a quella che fa Leibnitz tra estensione ed intenzione, che indicano linsieme delle entit a cui applicabile unespressione e linsieme delle propriet che individuano quellentit. Carnap, sulla base della distinzione tra estensione ed intenzione, riformula la differenza fregeana tra senso e significato: lestensione di unespressione corrisponde allentit a cui essa si riferisce in un certo mondo: mentre lintensione corrisponde al senso di Frege inteso come funzione che ci permette, in quel particolare mondo, di identificare quellentit ed associarla ad estensioni. Spesso la distinzione tra senso e significato, estensione ed intenzione, sono associate a alla distinzione che fa il filosofo Mill tra connotazione e denotazione delle espressioni linguistiche. La denotazione di un termine corrisponde allinsieme di oggetti che esso indica, mentre la connotazione linformazione concettuale che esso esprime . secondo Mill per non tutti i termini hanno una connotazione perch non contengono nessun riferimento alloggetto che denotano. In ambito linguistico la distinzione tra senso e significato non coincide con quella proposta da Frege. Nella semantica linguistica la distinzione tra senso e significato usata per esprimere la differenza tra il contenuto che un segno ha allinterno del sistema linguistico e il contenuto che quel segno esprime in un contesto.

Rifacendoci alla distinzione sassuriana di langue e parole i linguisti chiamano significato il contenuto che un segno ha nella langue, e senso il contenuto che il segno veicola in un atto di parole, cio il concretizzarsi del significato in una particolare sotuazione comunicativa. Ogni volta che un parlante usa una certa parola allinterno di un discorso, sceglie di trasmettere solo uno dei suoi significati, e a sua volta lascoltatore dovr interpretare ci che viene detto scegliendo quella pi congruente al contesto. La maggior parte delle parole di una lingua, infatti, non ha un solo significato, ma ha un significato articolato in pi accezioni, definite famiglie di sensi. La polisemia, cio la caratteristica di un lessema di avere pi significati, legata alla plasticit e allestendibilit semantica dei segni in rapporto alluso che ne fanno i parlanti. Il significato dei segni linguistici non segnato in modo definitivo ma si modifica continuamente in modo da accogliere i nuovi sensi a seconda delle esigenze espressive dei parlanti. Una parola, grazie al fenomeno dellenantiosemia, pu sviluppare accezioni contrastanti. Questo avviene perch c una vaghezza semantica, ovvero la propriet dei segni linguistici di avere un significato non definito , bens aperto e variabile: unespressione vaga quando impossibile determinare in tutti i casi se essa si applica o meno ad un referente; vaga se esistono casi ai quali sicuramente essa si applica, casi ai quali sicuramente non si applica e casi ai quali non si riesce a stabilire con certezza se si applica. Wittgenstein ha elaborato una teoria basata sulla nozione di somiglianze di famiglia: come i membri di una stessa famiglia si somigliano per qualche aspetto pur non essendo identici, cos le varie attivit che chiamiamo giochi condividono certe propriet senza che vi sia un insieme di criteri che definiscono esattamente la categoria dei giochi. In linguistica con significato denotativo intendiamo il contenuto che un segno oggettivamente esprime, cio il suo significato neutro . con significato connotativo intendiamo i contenuti non oggettivi che un segno pu trasmettere, linsieme dei valori affettivi e simbolici. Due lessemi possono avere lo stesso significato denotativo ma diverso significato connotativo. Esistono, infatti, diversi tipi di significati connotativi: parleremo, infatti, di significato affettivo quando il

contenuto connotativo riguarda le sensazioni di significato espressivo quando il contenuto connotativo riguarda il carattere neuro o marcato di una parola dal punto di vista stilistico; con significato linguistico si intende il significato che unespressione ha in quanto appartiene ad una lingua, con significato sociale ci si riferisce al valore che essa pu assumere quando usata come strumento di relazione tra i parlanti e dunque diviene portatrice di valori legati alla dimensione sociale della comunicazione. La differenza tra il significato linguistico e altri valori che unespressione pu assumere nelluso concreto si trova anche nella distinzione introdotta dalla pragmatica tra il significato proposizionale e il significato dellenunciato. Molti linguistici fanno coincidere il significato proposizionale con il significato letterale, considerando i significati non letterali come significati aggiuntivi che unespressione pu acquisire in contesti particolari. Lesempio pi noto di significato non letterale rappresentato dalla metafora, che si verifica quando unespressione usata, in riferimento ad unaltra entit, per esprimere una sorta di analogia tra le 2 entit. Un altro caso di significato non letterale la metonimia, in cui una parola assume un significato aggiunto in base ad una relazione di contiguit con lentit o il concetto che essa letteralmente designa. Hanno inoltre un significato non letterale le espressioni ironiche, in cui il significato letterale della frase opposto a ci che con essa si vuole intendere. Un altro significato non letterale rappresentato dalle espressioni idiomatiche, cio locuzioni fisse dotate si un significato figurato. Possono essere considerati significati no letterali anche tutti quei casi in cui il valore pragmatico dellespressione si discosta dal suo significato linguistico e in casi in cui unespressione realizza in modo indiretto una richiesta. In tutti questi casi il significato dellespressione non coincide con quello che possiamo assegnargli in base alla conoscenza delle parole e della grammatica della lingua, cio con quello che definito significato composizionale. La nozione di composizionalit usata in semantica per riferirsi alla propriet di unespressione complessa di avere un significato derivabile in base alle parole che la compongono e alle regole grammaticali. Tutta via non possibile derivare in questo modo i significati non letterali, che violano il principio di composizionalit.

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