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Firenze, 5.9.

’08

GUAI TAV IN PILLOLE


Tutti i venerdì
la pubblicazione di stralci della requisitoria
che i Pubblici Ministeri Gianni Tei e Giulio Monferini
hanno pronunciato al processo in corso presso il Tribunale di Firenze
a carico dei costruttori della TAV fra Firenze e Bologna

Da oggi, e ogni venerdì, con Idra un appuntamento informativo speciale: la poderosa requisitoria che i
Pubblici Ministeri Gianni Tei e Giulio Monferini hanno pronunciato al processo in corso presso il Tribunale di
Firenze a carico dei costruttori della TAV fra Firenze e Bologna. Un processo di prima grandezza per
quantità di imputati, tipologie di reati contestati, cifre relative ai danni ambientali documentati,
proscenio e backstage di protagonisti, comprimari, spalle e comparse. Iniziato il 23 febbraio 2004,
dopo anni di indagini e il provvedimento di sequestro di un cantiere, sette cave e otto depositi del 23 giugno
2001, il processo ha ricevuto una copertura mediatica che sarebbe eufemistico definire mediocre. Il volume
degli affari e il pedigree degli interessi coinvolti nella “grande opera” spiega senza bisogno di dietrologie
questa distrazione di fondo. Adesso, il 24 settembre, il processo riprende con le arringhe degli avvocati della
difesa degli imputati. Entro l’anno è attesa la sentenza.

L’associazione Idra, iscritta al Registro regionale del volontariato della Toscana, che si è costituita parte civile
dopo aver portato un proprio contributo documentale al procedimento attraverso esposti e segnalazioni,
desidera accompagnare questa fase finale che precede la sentenza con la pubblicazione - a puntate - di
stralci della requisitoria che ha evidenziato le precise responsabilità degli imputati di cui viene chiesta la
condanna per i danni ambientali. E' importante infatti che l'opinione pubblica possa avere accesso almeno
attraverso internet – se i grandi media rinunciano, come sembrano rinunciare, a garantire piena informazione
– ad alcuni passaggi particolarmente pregnanti dell’analisi svolta dall’accusa. Sotto i riflettori del
procedimento sono infatti non soltanto somme cospicue del bilancio pubblico nazionale, beni
ambientali rari e risorse territoriali preziose, ma anche valori fondanti della nostra democrazia, della
nostra stessa civiltà giuridica. Il PM ha saputo mettere il dito nelle piaghe del modello TAV con grande
efficacia comunicativa, e Idra ha considerato che sarebbe davvero un perdita per tutti se i dati, le
circostanze, le testimonianze e le argomentazioni che fanno parte della rete di riflessioni da cui il PM deduce
le proprie richieste di condanna restassero appannaggio dei soli presenti nell’aula del Tribunale, e dei pochi
cultori che volessero accedere a quegli atti.

Saranno utilizzati, nel confezionamento di questo e dei prossimi sedici stralci che ci attendono di qui a fine
dicembre (leggibili anche dalla home page del sito web di Idra), i testi delle trascrizioni fornite alle parti civili
dalla Cancelleria del Tribunale, integrati e sostituiti - ove appaia necessario o opportuno - dai corrispondenti
passaggi della memoria depositata dal PM. Là dove sia utile al lettore, i testi saranno accompagnati da
integrazioni informative a cura della nostra Associazione in forma di nota ndr. Anche dei titoli e delle
evidenziature è responsabile l’Associazione. Ancorché non richiesto, ma per una doverosa forma di rispetto
nei loro confronti, Idra sostituirà ciascun nome delle parti civili via via menzionate nel testo con una coppia di
maiuscole, priva di nesso con le iniziali della parte civile stessa.

Buona lettura. E che possa servire a tutti noi a evitarci un futuro del genere!

Associazione di volontariato Idra


iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
e-mail idrafir@tin.it web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html

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