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JACQUES VILLENEUVE

LAFERRARI,LERIVALI,LOSHOW: ILCAMPIONECIRACCONTATUTTO
MERCOLED 13 MARZO 2013

di ANDREA GABBI

erez de la Frontera, 26 ottobre 1997: Gran premio dEuropa, lultimo del Mondiale. Impossibile non ricordare quella curva a destra che sanc luscita di pista di Micheal Schumacher e la conseguente vittoria del titolo per Jac-

ques Villeneuve, uscito indenne da un tentativo di speronamento. Una sfida unica, entrata nella storia della Formula 1. Villeneuve, oggi 41enne, il figlio darte capace pi di ogni altro di brillare di luce propria, non mai uscito dal cuore dei tifosi. indimenticabile.
s SEGUE A PAGINA 2

LA PASSIONE E LORGOGLIO PER LE ROSSE


di STEFANO TAMBURINI

allinterno

uestione di tifo ma pi che altro di fascino. Anche negli anni pi tristi quelli in cui un sorpasso era pi raro di un Gronchi rosa cinque televisori su dieci sono sempre stati sintonizzati sul rombo della Formula 1. Solo il Festival di Sanremo e la Nazionale di calcio riescono a fare di pi ma col Gp dItalia si sfiorano i nove milioni di spettatori. Questo perch conta molto il tifo pressoch unanime per quella che di fatto la Nazionale rossa. Si tifa per la Ferrari chiunque sia al volante: la passione cementata dal simbolo del Cavallino, non per nulla il marchio pi famoso nel mondo, anche e pi di Google e Coca Cola. E non da ora: a Henry Ford non mai andato gi di dover spendere una fortuna in pubblicit per le sue auto quando la Ferrari non ne aveva bisogno. Tent perfino di comprarla, lazienda di Maranello, ma il vecchio Enzo lo respinse. Impossibile pensare a una Ferrari non italiana, una macchina capace di appassionare anche nei momenti meno vincenti. Chi un po in su con let ricorder la lunga attesa fra il titolo di Jody Scheckter nel 1979 e il primo di Michael Schumacher nel 2000. E ricorder anche la gioia speciale dopo quei 21 anni di delusioni. Unenormit rispetto alle stagioni amare che hanno seguito il trionfo di Kimi Raikkonen nel 2007: dopo sono arrivati il titolo mancato di un soffio da Felipe Massa nel 2008 e le grandi stagioni di Fernando Alonso, le ultime tre concluse ad applaudire Sebastian Vettel. Duelli appassionanti e colpi di scena a non finire. Domenica si ricomincia dallAustralia sperando che lepilogo stavolta regali solo sorrisi. Purtroppo sar il secondo anno consecutivo senza piloti italiani, evento rarissimo (lultima volta era il 1970), segno di unepoca difficile anche fuori pista. Cos difficile che lo scorso anno, al Gp di Germania erano i giorni dello spread alle stelle Alonso ebbe modo di sottolineare che aveva vinto un pilota spagnolo su unauto italiana progettata da un greco. Lo sport certe volte serve anche a infondere coraggio e speranza. Poca cosa, per carit, ma anche dallorgoglio che certe volte si pu cominciare a ripartire.
@s__tamburini
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le novit

Aerodinamica e gomme ecco cosa cambia

SCUDERIE E PILOTI

Lewis Hamilton e gli altri Nomi e numeri dei rivali

I 19 circuiti

Melbourne, primo start I segreti delle piste


di ALESSANDRO TARASCHI
nio. Un dualismo, quello tra la Ferrari e la scuderia austriaca, che ha ridato vigore alla Formula1, decisamente ringalluzzita negli ultimi anni e tornata spettacolare con ben due mondiali conclusi al fotofinish, nel 2010 e nel 2012. Uno show che nel 2013 avr il valore aggiunto di una straordinaria copertura televisiva con Sky che si aggiunge alla Rai, alla quale restano solo nove Gp in diretta. Di sicuro Alonso e i ferraristi preferirebbero la monotonia di un campionato dominato in lungo e in largo, ma non sar cos. impossibile, chiaro, immaginare di nuovo un avvio come lanno passato, quando sette piloti diversi vinsero i primi sette Gran premi. Un evento pi unico che raro. Ma le premesse per un campionato equilibrato, specialmente nei primi mesi, ci sono. Si prospetta infatti un mondiale apertissimo, in cui Vettel godr comunque dei favori del pronostico. E non solo perch tricampeon in carica. Nei primi test la Red Bull ha mostrato una stabilit impressionante. I tempi fatti registrare in ogni modo fanno ben sperare le rivali. In primis la Ferrari che sembra peraltro aver ritrovato un Felipe Massa competitivo. Ecco, Massa. Il suo volante stato a lungo appeso a un filo lo scorso anno, prima di guadagnarsi la riconferma nel finale di stagione. Stavolta serve di pi. fuori discussione. Deve contribuire allo sviluppo della macchina e portare punti al box rosso. Alonso la sua parte la far e ci metter quel qualcosa in pi che ha permesso alla Rossa di lottare fino allultima gara lo scorso anno. Uno sprint chiesto anche a Maranello, che dovr vedersela anche con la sete di rivalsa della McLaren, la Mercedes forse rivitalizzata dallarrivo di Lewis Hamilton, una Lotus sempre tonica nelle uscite invernali e in continua crescita e la Sauber, potenziale sorpresissima. Negli ultimi anni la Ferrari alla presentazione stata definita nellordine rivoluzionata; pi lunga, pesante e ansiosa di riscatto; bella, come sempre, e veloce; brutta ma vincente. Questanno il presidente Luca Cordero di Montezemolo si limitato a speranzosa. E la speranza che, oltre a godersi uno spettacolo tornato entusiasmante, i tifosi del Cavallino Rampante possano finalmente esultare per un titolo che ormai manca da cinque anni.
@alestar3
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ar la volta buona? Se lo chiedono a Maranello. Se lo chiedono milioni di tifosi. Se lo chiede Fernando Alonso. Lasturiano approdato in Emilia quattro anni fa, per tornare sul tetto del mondo dopo i titoli conquistati con la Renault nel 2005 e nel 2006. Per riportarci, in cima al mondo, anche la Ferrari. Laccoppiata miglior pilota-monoposto pi amata: una garanzia sulla carta. Il binomio dei sogni per incappato nello strapotere Brawn Gp prima e della coppia Red Bull-Sebastian Vettel nellultimo trien-

II

Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

GLOSSARIO & REGOLAMENTO

Il drs

Il kers

pit stop e pit lane

I segreti dellala mobile


ss Il Drs (drag reduction system) un flap posto sullalettone posteriore e azionabile dal pilota per aumentare la velocit in rettilineo nei tratti consentiti.

Pi energia dai freni


ss Il Kers il sistema di recupero dellenergia cinetica: una dinamo che accumula energia in frenata e la mette a disposizione nei tentativi di sorpasso (surplus di potenza).

Box, la corsia e la sosta


ss Larea del pit stop lo spazio in cui lauto si ferma per i cambi gomme. La pit lane la zona box: linee bianche delimitano il tratto da percorrere a velocit limitata.

IN QUESTO LINTERVISTA JACQUES VILLENEUVE NUMERO


GUIDA AI PROGRAMMI

Sky, rivoluzione in tv Alla Rai solo le briciole


s s a pagina 6 AMARCORD

Linizio della leggenda un tuffo nella storia


s s a pagina 7 sFIDE PI AVVINCENTI

Aerodinamica e gomme ecco cosa cambiato


s s alle pagine 6 e 7 MARANELLO e dintorni

Vettelforte maAlonso hapitalento


Il campione commenter le gare per Sky: Ferrari e Red Bull su tutte, occhio alla McLaren
DALLA PRIMA DELLINSERTO

Ferrari, Alonso e Massa viaggio dentro la Rossa


s s alle pagine 10 e 11 TUTTE LE NOVIT

Le rivali del Cavallino auto e piloti ai raggi x


s s da pagina 9 a pagina 17 LE MAPPE DEI CIRCUITI

di ANDREA GABBI

Segreti e vecchie storie delle 19 piste mondiali


s s da pagina 19 a pagina 31

FORMULA 1
Ideazione e coordinamento editoriale STEFANO TAMBURINI Realizzazione Ludovico Fraia e Alessandro Taraschi Con il contributo di: Davide Casarotto, Andrea Gabbi, Gian Paolo Grossi, Cristiano Marcacci, Filippo Ronchetti Copertina e progetto grafico Federico Deidda Infografica: Matteo Sereni Immagini: Ansa, Corbis, LaPresse Realizzazione tecnica: Nicoletta Ramani FINEGIL EDITORIALE Direttore editoriale LUIGI VICINANZA

IL MATTINO DI PADOVA
Supplemento al numero odierno Direttore responsabile ANTONIO RAMENGHI Vicedirettore Antonello Francica

a venerd potremmo rivederlo in occasione di ogni Gp grazie alla sua nuova veste di commentatore sugli schermi di Sky, la tv satellitare che da questanno ha lesclusiva sul pacchetto completo delle sfide e potr offrirci ogni sfaccettatura fin dalle prove libere. Sar un modo per fare un doppio tuffo nel passato specie per chi ha avuto modo di appassionarsi alle imprese del padre Gilles il ferrarista pi amato nonostante non abbia fatto in tempo a vincere il mondiale e del figlio Jacques, vincitore su una macchina rivale in un duello diretto ma applauditissimo dal popolo ferrarista e non. Jacques, partiamo da questa sua nuova esperienza ai microfoni di Sky. Emozionato? La prima volta che sono entrato in un paddock con un microfono stato strano. Devo dire che non mi era piaciuto. Eravamo a Montreal, sono intervenuto a fine gara, quando ormai tutto era finito. Volevo qualcosa di diverso. Ora cosa cambia? Il mio sogno era poter par-

lare di Formula 1 come se fossi con gli amici. Volevo dire quello che penso. Ho accettato lofferta di Sky perch c un approccio giovanile al lavoro e allo sport. C apertura e grande collaborazione. Sinceramente non so cosa aspettarmi, ma sono emozionato. Un conto rispondere a delle interviste, un altro dare giudizi e seguire una gara. Senza parlare poi di quei Gran premi noiosi che durano pi di due ore. Dovr inventarmi qualcosa da dire!. Siamo ai nastri di partenza di un Mondiale che si preannuncia ancora pi equilibra-

to di quello del 2012. Alonso viene da una stagione straordinaria. La Ferrari senza il suo talento non sarebbe arrivata nemmeno tra le prime tre. Credo sia il pilota migliore in circolazione e personalmente sono un suo tifoso. Teme una Ferrari non allaltezza come lo scorso anno? La Rossa ha un grande merito: da sempre mette davanti a tutto il bene del team e quello dei piloti. Ha sempre spinto i suoi portacolori a tirare fuori il meglio tenendoli lontani dalle pressioni. Da altre parti inve-

ce il marchio viene prima di tutto e in questo modo c il rischio di togliere personalit a chi guida. Lanno scorso a Maranello hanno dimostrato di avere feeling con Fernando, mentre con Massa c stato qualche problema in pi. Nel finale di stagione per anche Felipe si rimesso in carreggiata. Il suo apporto in ottica futura molto importante. Tutto vero, ma alla fine a vincere stata la Red Bull. Credo che battere un genio come il progettista Adrian Newey sia difficilissimo. Io lho conosciuto ai tempi della Williams. Un mago: uno dei pochi che sa come sviluppare le vetture partendo dalle caratteristiche dei piloti. Alonso prima del gran finale disse Non combatto contro Vettel, ma contro Newey. La tattica psicologica per in-

debolire il tedesco per non ha funzionato. Non sono daccordo. Un vero campione pu anche ricorrere a queste tecniche per vedere lo stato di resistenza dellavversario. Se un rivale ha delle debolezze normale metterlo in difficolt. E poi in quella circostanza Fernando non ha detto nulla di sbagliato. Si spieghi. Vettel era sicuramente veloce, nessuno mette in dubbio i suoi meriti nella conquista del titolo. Per bisogna riconoscere le qualit della Red Bull che aveva a disposizione. Un mezzo nettamente superiore alla concorrenza. Nonostante questo vantaggio Vettel ha commesso tantissimi errori che lo hanno portato a rischiare il Mondiale nel finale. Alonso invece di errori non ne ha prati-

MERCOLED 13 MARZO 2013 IL MATTINO

Formula 1-2013

III

il grip e la mescola

la sicurezza

Gli scarichi

Le gomme e laderenza
ss Con grip sintende laderenza degli pneumatici. La sua efficienza determinata da alcuni fattori: bilanciamento aerodinamico, tipologia di asfalto e mescola delle gomme.

Cos si protegge il pilota


ss Per proteggere il pilota si sono innalzate le paratie laterali degli abitacoli e si utilizzato il sistema Hans, un supporto di sicurezza basato su un collare e cinturini di ancoraggio al casco.

Cos leffetto suolo


ss I gas di scarico son sempre pi utilizzati per migliorare leffetto suolo (aderenza). Da Williams e Caterham soluzioni estreme per sdoppiare il flusso: dubbi sulla regolarit.

la scheda

Il padre Gilles e la grande sfida con Schumi


Jacques Villeneuve nato a Saint Jean sur Richelieu (Canada) il 9 aprile 1971. Figlio dellindimenticato Gilles, Jaques cresce tra pistoni e pneumatici. Fin da giovanissimo si accosta al mondo delle corse, spinto dalla passione del padre. La tragica scomparsa di Gilles (un pauroso schianto nel 1982 a Zolder durente le qualifiche del Gp del Belgio) cambia radicalmente la vita di Jacques. Il giovane Villeneuve comincia a correre nella Formula 3 italiana nel 1989. Gli ottimi risultati ottenuti nel campionato Cart e alla 500 Miglia di Indianapolis lo portano in Formula 1. Il primo ad accorgersi delle grandi potenzialit del canadese Frank Williams che nel 1996 lo inserisce in squadra al fianco di Damon Hill. Lesordio straordinario: pole, giro veloce e gara perfetta in Australia (la vittoria sfuma solo per un cedimento meccanico). La prima vittoria arriva al Nurburgring nel Gp dEuropa. Primo davanti a Micheal Schumacher (un copione che nella vita di Jaques si ripeter). Al termine della sua prima esperienza in Formula 1 solo il compagno di squadra Hill riesce a stargli davanti. Nella stagione 1997 lui la prima guida della Williams. Una vettura quasi perfetta che per deve guardarsi le spalle vista la crescita esponenziale della Ferrari. La stagione entusiasmante e si arriva allultima gara con Schumacher in vantaggio sul canadese di un punto. A Jerez de la Frontera succede limpensabile. Villeneuve, Frentzen e Schumi fanno lo stesso tempo in qualifica. La pole per finisce alla Williams

di Jacques perch il canadese il primo a ottenere il tempo. In gara lotta serrata tra la Rossa e la scuderia di Frank Williams. Al giro 47 Jacques attacca Schumacher. Il tedesco costretto alla resa e tenta di buttare fuori pista il rivale cercando la collisione. Villeneuve riesce per ad andare avanti, mentre Schumi si insabbia insieme con le speranze di titolo. Nella stagione 1998 per Villeneuve diventa impossibile difendere liride. Laddio della Renault indebolisce pesantemente la Williams che dopo anni di dominio comincia a finire nellombra e Villeneuve trasferisce armi e bagagli alla Bar dove dal 1999 al 2003 non ottiene grosse soddisfazioni. Lultima parte della carriera nel Circus si esaurisce tra Renault e Bmw Sauber. Dopo la F1 Villeneuve prova la strada Nascar e partecipa anche alla 24 ore di Le Mans. Ora una nuova esperienza come commentatore della gare di Formula 1 per Sky Italia. (an.ga.)

Jacques Villeneuve in trionfo dopo la conquista del Mondiale 97; al centro con la Ferrari che era stata del padre Gilles; a sinistra con Michael Schumacher


LESPERIENZA AL MICROFONO IL PRIMO RIVALE della rossa

IO E LA FERRARI DI MIo PADRE

Il mio sogno era parlare di Formula 1 come se fossi con gli amici Ho accettato lofferta perch c un approccio giovanile al lavoro

La Red Bull ha dalla sua un genio come il progettista Adrian Newey, credo che batterlo sia veramente difficile

Sono cresciuto con il mito della Rossa, ma quando arrivi in Formula 1 pensi solo a vincere, non importa con quale auto lo fai

camente fatti. Credo che Sebastian, nonostante abbia vinto ben tre titoli mondiali, abbia ancora dei passi da fare sul piano della maturit. Devo dire che insolito. Sar una corsa a due Red Bull-Ferrari? Difficile dirlo. Per bisogna sempre stare attenti alla McLaren. Button sempre stato veloce e la vettura sempre tra le migliori. Anche la Lotus potrebbe inserirsi nella corsa tra i top team. Ha dimenticato la Mercedes. Hamilton un ottimo pilota, ma non credo ci sar un grosso passo avanti per questo team. Si tratta di un rebus. Lanno scorso Rosberg partito fortissimo, poi completamente sparito. Schumacher invece ha avuto un rendimento costante e ha raccolto il massi-

mo che poteva. Sar difficile per Lewis stare al passo con i primi. A proposito di Schumi. La sua rivalit con il tedesco ha delle somiglianze con quella tra Vettel e Alonso? Questo il gioco che fanno molti miei colleghi che hanno smesso di correre: fare paragoni. Comparare stagioni, piloti, vetture e sfide per me impossibile. Ogni grande duello ha una storia ben definita, diversa dalle altre. Credo che lanno scorso Nando non abbia commesso errori. stato punito dalla sfortuna. Vettel invece di errori ne ha commessi diversi ma la fortuna non gli ha girato le spalle. Torniamo allattualit. La Ferrari ha scelto di tenere in panchina Alonso per i test di Jerez, lasciando spazio a Massa. Un errore?

Credo di no. Alonso ha speso moltissime energie fisiche e mentali nella passata stagione. Probabilmente ha bisogno di pi tempo per ricaricare le pile e per allenarsi. Certe volte meglio aspettare un po prima di tornare sotto stress. Dallaltra parte Felipe nel finale di stagione era in palla. Sicuramente aveva bisogno di rimettersi al volante subito per girare e mantenere alta la concentrazione. Guardate Raikkonen: lanno scorso non ha nemmeno svolto i test ed era inattivo. andato subito forte. E poi dipende sempre da cosa si prova: se le modifiche migliori sono state inserite nei test a Barcellona giusto che Fernando abbia aspettato. Villeneuve, parliamo di lei. Le mancato vincere il titolo Mondiale con la Ferrari che fu di suo padre?

Sono sempre cresciuto con il mito della Ferrari, credo sia normale. stata la squadra di mio padre, quella per cui lui ha dato tanto. Per devo dire che non mi manca il titolo con la Rossa. Quando si arriva in Formula 1 lunica cosa a cui si pensa quella di vincere, non importa con che auto. I suoi miti? Il primo pilota che ricordo con affetto Emerson Fittipaldi. Quando avevo sei o sette anni lo guardavo con ammirazione. Poi chiaramente arrivato il periodo in cui mio padre era il migliore. Quando poi ho iniziato a correre queste sensazioni sono passate. Ero io a voler diventare un mito. Il successo del 1997 certifica le sue doti. In pista c spazio per la paura? Se hai paura il cervello si sblocca e non concludi niente.

Possono capitare dei frangenti in pista in cui il pericolo diventa chiaro, ma se ti fai prendere dal panico non riesci a reagire. Della Formula 1 di oggi cosa non le piace? Il Drs (sistema per la riduzione della deportanza, ala mobile posteriore, ndr). Sembra di essere di fronte a un videogioco. S, ci sono i sorpassi, ma il rischio di addormentarsi alto lo stesso. E poi sembra che la Formula 1 sia tornata a 30 anni fa. Allora cerano due o tre piloti che si giocavano il Mondiale e gli altri erano i cosiddetti gentelmen driver, ovvero gente con qualche anno pi dei migliori che correvano per passatempo grazie ai soldi. Ora praticamente lo stesso. Molti piloti pagano e portano sponsor per entrare nel Circus. In questo modo il livello fini-

sce per abbassarsi. Nonostante questo per le macchine vanno sempre pi forte, ladrenalina non manca. I tifosi italiani la stimano nonostante abbia battuto la Ferrari. Non capita tutti i giorni. LItalia una terra che ama gli eroi, i gladiatori. Io ho fatto il massimo. I titoli sono unici se riesci a battere il migliore e in quel momento il migliore era Schumi. Adesso mi sembra manchi un po di personalit. Cosa cambierebbe se levassimo la met dei piloti dalla propria monoposto e li mettessimo su unaltra? Niente. Unultima cosa. Chi il nuovo Villeneuve? Lho detto prima, nessun paragone. E poi... Villeneuve unico!.
@gabbiandrea
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IV

Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

GLOSSARIO & REGOLAMENTO

AL SECONDO NE VANNO 18

contano le vittorie

le penalit

Al vincitore 25 punti
ss Introdotto nel 2010, il sistema di punteggio attribuisce 25 punti al vincitore, poi di seguito premia fino al decimo. Sequenza: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1.

Pari punti: cosa accade


ss In caso di parit in classifica, avanti chi ha il maggior numero di vittorie. Persistendo la parit i secondi posti, eventualmente i terzi e cos via.

Motori: otto a stagione


ss Ogni pilota ha a disposizione otto motori a stagione e in caso di rottura in prova, tale da richiedere la sostituzione, sar arretrato di dieci posizioni sulla griglia.

LE NOVIT TECNICHE PARLA LESPERTO GIORGIO PIOLA

Laerodinamica ora passa dagli scarichi


Tutti a caccia di soluzioni esasperate con possibili rischi per i motori ma finora i team hanno giocato a nascondino
pillole dai test
La nuova stagione di Formula 1 si apre allinsegna di due grandi incognite. Saranno con ogni probabilit due i fattori decisivi: da un lato lutilizzo delle gomme, dallaltro lo sviluppo delle monoposto nella zona degli scarichi. Le varie scuderie, soprattutto quelle in lizza per il titolo, prevedono aggiornamenti e rivisitazioni a campionato in corso proprio sui terminali di scarico. Le differenze potranno talvolta non essere visibili ma offriranno comunque un notevole margine di miglioramento. Via via che i regolamenti diventano pi maturi, diminuisce di parecchio lo spazio per linventiva degli ingegneri, ma per gli scarichi c ancora tanto da fare. Anche se occorre stare molto attenti: durante i test a Barcellona gi suonato lallarme motori al limite, nel senso che lesasperazione frenetica riservata proprio alla zona degli scarichi, con lobiettivo di velocizzarne il flusso per fini aerodinamici, potrebbe alla fine comportare qualche grosso problema di tenuta per i V8. C molto equilibrio. In questo breve viaggio alla scoperta delle novit tecniche del Circus ci facciamo accompagnare da Giorgio Piola, firma storica di Autosprint e della Gazzetta dello Sport e stimato commentatore televisivo. Sono ormai 44 anni che Piola segue la Formula 1 come giornalista tecnico ed anche grazie ai suoi disegni e alle sue spiegazioni se ultimamente gli appassionati di motori si sono avvicinati ancora di pi alla massima espressione delle gare automobilistiche. Anche Piola convinto che chi indovina la mossa giusta sugli scarichi abbia una concreta chance in pi per primeggiare nei Gran premi e, alla fi-

LE GERARCHIE

La Red Bull appare ancora in vantaggio


ss Secondo Giorgio Piola, la Red Bull ancora la macchina potenzialmente in pole position alla vigilia della partenza del campionato 2013: Penso che la si possa considerare nuovamente la macchina pi forte, quella da battere. Durante i test ufficiali, compresi gli ultimi che si sono svolti a Barcellona, la scuderia campione del mondo infatti apparsa quella pi a suo agio di tutte con le nuove gomme studiate dalla Pirelli. sembrata essere la vettura che rispetto alle altre divora meno gli pneumatici.

Giorgio Piola e, qui a destra, la copertura improvvisata degli scarichi Mercedes durante i test; in alto a destra un pensieroso Adrian Newey (Red Bull)

POCHI MARGINI

Gomme delicate occhio agli azzardi


ss Lusura delle gomme dipendender anche dallo stile di guida. Chi sceglier di compiere manovre pi azzardate e dimpostare una gara pi aggressiva, dovr fare i conti con pneumatici che rispetto al 2012 promettono di non perdonare errori.

ne, aggiudicarsi il campionato. Siamo al via di una stagione spiega allinsegna della stabilit tecnica. Ci sono numerose novit di dettaglio, pi che di concetto. La vettura pi rivoluzionata certamente la Sauber, caratterizzata da fiancate molto strette che la differenziano dalle altre, che invece sono tutte frutto di uno sviluppo dei modelli 2012. Gli stratagemmi. In generale, si affermata la tendenza inaugurata lo scorso anno da Adrian Newey, direttore tecnico della Red Bull, e cio quella di utilizzare le sospensioni posteriori come veri e propri elementi aerodinamici. Anche la Ferrari dice a questo proposito Piola ha optato per uno stratagemma molto intelligente, quello dei semiassi carenati, con una sospensione posteriore dotata di profili alari che coprono il semiasse. Inoltre, a Maranello si lavorato molto anche sulle prese di scarico, che hanno 6-7 piccole alette a cui delegato il compito di convogliare meglio i gas di scarico, massimizzando la portata daria verso il diffusore.

A caccia di flussi. Poi, c il fatidico buco nel muso, di cui si fatto un gran parlare in queste ultime settimane. Riguardo a questo prosegue Giorgio Piola i team passano da un affinamento allaltro. Lesperienza della Sauber stata importata dalla Red Bull, che ha messo a punto un passaggio daria sia nella parte superiore sia nella parte inferiore del muso, allo scopo di creare un flusso che dovrebbe migliorare lef-

ficienza delle prestazioni. In Ferrari, invece, il buco pi grande ed piazzato sotto il telaio. Ufficialmente, i tecnici del Cavallino rampante hanno detto che serve a raffreddare labitacolo, ma ovviamente non ci ha creduto nessuno. Serve invece a dar vita a una maggiore circolazione daria per acquisire un vantaggio aerodinamico. I bluff. Ai bluff tra i box della Formula 1 conclude Piola siamo ormai abituati. I tempi

fatti registrare dalle varie vetture di primo piano nei test invernali non vogliono dire assolutamente nulla. Conta invece la metodologia di lavoro. Sulla base della mia esperienza, posso dire che i tempi che conteranno saranno quelli delle prove ufficiali e della gara di Melbourne. Solamente l avremo la possibilit di cominciare a fare dei paragoni sensati. Cristiano Marcacci
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MERCOLED 13 MARZO 2013 IL MATTINO

Formula 1-2013

GLI PNEUMATICI/1

gli pneumatici/2

STOP AND GO La pi lieve

I colori delle gomme


ss Le hard hanno il bordo arancione, bianche le medium. Rosse le supersoft (ultramorbide), gialle le soft (morbide), verdi le intermedie e azzurre quelle da pioggia.

Le scelte per la gara


ss Ogni Gp ha a disposizione quattro tipi di gomme: due da asciutto, uno da asfalto umido e uno da bagnato estremo. In gara vanno utilizzati due tipi, a meno di corsa bagnata.

Ecco le penalit
ss Si va dal Drive-through (passaggio ai box) allo Stop and go (10 secondi) e alla squalifica immediata. Possibile larretramento di 10 posizioni in griglia per il Gp successivo.

Siamo allinizio di una stagione allinsegna della stabilit tecnica e lunica via per fare la differenza sfruttare i flussi ma tutti sono in fase sperimentale

RivoluzionePirelli Mescole pi morbide egranlottainpista


LINTERVISTA PAUL HEMBERY
Il direttore Motorsport spiega come incideranno le gomme Aumenteranno le prestazioni, quasi sempre tre pit stop
di Cristiano Marcacci
Chi, tra i piloti e gli strateghi delle scuderie di punta, riuscir a prendere maggiore confidenza con le nuove gomme Pirelli, comprendendone pregi e difetti prima degli altri, avr sicuramente molte pi possibilit di vincere il prossimo Mondiale di Formula 1. Della rivoluzione-pneumatici parliamo con Paul Hembery, direttore di Motorsport Pirelli. Quali sono le principali novit tecniche introdotte dalla Pirelli rispetto al 2012? Il principale cambiamento di questanno riguarda le mescole, rese pi morbide. La conseguenza un aumento delle prestazioni e un degrado volutamente pi spinto, in modo da assicurare almeno due cambi gomma per gara. Abbiamo inoltre cambiato il colore della mescola dura, che passa dallargento allarancio, per renderla pi riconoscibile e per distinguerla, in particolare, dalla mescola media. Il divario di prestazioni tra le varie mescole si allarga e arriva a mezzo secondo al giro, mentre lo scorso anno era inferiore. La nuova costruzione ha aumentato leggermente il peso di tutti gli pneumatici Pirelli. Laumento pari a circa due chili per set di gomme. Molti giornalisti del settore hanno scritto che sar un campionato di gomma, nel senso che gli pneumatici sa-

Paul Hembery, direttore di Motorsport Pirelli

test falsati

A Melbourne con tante incognite


Alonso ha dichiarato che le nuove gomme sono unincognita per tutti e che si comincer a capirci qualcosa solo a partire da Melbourne. Le condizioni non rappresentative dei test fa notare Hembery non hanno consentito n alle squadre n a noi di raccogliere dati sufficienti sul comportamento delle gomme. A Melbourne gli pneumatici lavoreranno nel loro ideale working range, per cui il degrado sar pi contenuto rispetto a quello visto durante i test. (c.m.)

ranno decisivi in molte gare. d'accordo? No, non direi che questo sar un campionato di gomma: sono e devono rimanere i piloti e le squadre le stelle dello spettacolo. Detto questo, la ragione della nostra presenza in Formula 1 far s che gli pneumatici giochino un ruolo importante in ci che accade in pista. Nelle sessioni di test pre-stagione abbiamo gi avuto modo di vedere molte mo-

noposto e molti piloti andar veloci, per cui ci aspettiamo un campionato molto combattuto. chiaro che le squadre che sapranno capire prima gli pneumatici avranno un vantaggio. vero che in alcuni Gp potremo assistere anche a quattro pit-stop? Linput che abbiamo ricevuto dai team e dagli organizzatori stato quello di sviluppare pneumatici che consenta-

no due o tre pit-stop per gara. Tuttavia, in particolare durante la prima parte della stagione e in gare difficili come la Malesia, potremmo vedere squadre fare quattro pit-stop, ma questo perch quello malesiano un circuito aggressivo per le gomme, oltretutto con temperature molto elevate. Con quali numeri possibile riassumere limpegno profuso della Pirelli per la Formula 1? difficile riassumerlo. Sono circa 600 le persone coinvolte, tra il personale della ricerca e sviluppo di Milano, quello della nostra fabbrica Motorsport in Turchia, quello del centro logistico di Didcot, vicino a Oxford, e quello sui campi di gara. Sono 50,000 gli pneumatici di Formula 1 prodotti ogni anno, e a ogni gara ne vengono portati 2.000. Che giudizio d, in riferimento sempre alla sperimentazione delle gomme, dei test ufficiali svolti a Barcellona? Abbiamo incontrato condizioni meteo atipiche rispetto a quelle che ci sono normalmente in gara a Barcellona, con temperature ambientali e di pista molto pi basse. Questo ha determinato un elevato degrado, causato per dal graining (scivolamento con formazione di grumi, ndr) e non dallusura. Il graining un fenomeno che appare quando le temperature sono troppo basse e le gomme non riescono a lavorare nel loro range ideale, per cui non generano abbastanza grip, scivolano e quindi degradano molto pi velocemente. Tuttavia, laver incontrato pioggia nei primi due giorni di test a Barcellona stato positivo, poich le squadre hanno avuto la possibilit di testare anche i nostri pneumatici da bagnato. Dallalto della sua esperienza quali sono le scuderie che sono attualmente allaltezza di giocarsi il Mondiale? Poich i test invernali si sono svolti in condizioni non rappresentative, con temperature troppo basse, ancora un po presto per dire chi lotter per il campionato. Naturalmente vedremo i top team dello scorso anno ancora in prima linea, anche se potremmo avere qualche sorpresa.
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VI

Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

di Andrea Gabbi
La Formula 1 in diretta cambia canale, almeno per pi di met dei Gran premi. I diritti televisivi per la stagione 2013 sono finiti nelle mani di Sky che trasmetter dal vivo tutti i Gp a partire da quello di domenica a Melbourne, in Asturalia. Un viaggio lungo 19 gare (dovevano essere 20, in calendario cera anche la data del 21 luglio ma dopo il forfait del New Jersey non si trovato un circuito sostitutivo) che riporter lemittente di Rupert Murdoch nel Circus dopo lesperienza dal 2007 al 2009. A fare un mezzo passo indietro mamma Rai che dovr accontentarsi di trasmettere in diretta solo nove Gp, mentre i restanti dieci verranno proposti in chiaro con circa quattro ore di ritardo rispetto a Sky. Nuova veste per Sky. La tv satellitare non ha badato a spese. Due canali attivi durante le dirette, uno dei quali innovativo. Si tratta del nuovo mosaico in alta definizione che permetter agli abbonati di godersi lo spettacolo della F1 da un punto di vista privilegiato. Nella schermata principale verr trasmessa la gara

LesclusivaaSky sfideintvcomeaibox Rai,solobriciole


I GP IN TV COSA CAMBIA
Copertura totale: 30 ore di diretta ogni week-end di gara La tv di Stato trasmetter dal vivo solo nove Gran premi
con il commento affidato a Carlo Vanzini (al suo fianco Jacques Villeneuve) mentre negli otto riquadri laterali sar possibile assistere alle sfida tra piloti con le on board camera (telecamere a bordo). In pi un occhio fisso sulla pit lane (corsia dei box), uno sul timing (cronometro) e un altro sul tracciato in modo da non perdere nulla. Inoltre sar possibile interagire con i commentatori tramite i social network. Della squadra di Sky faranno parte anche Marc Gen (terzo pilota e collaudatore Ferrari), Sarah Winkhaus (collegamenti dal paddock) e Fabiano Vandone (approfondimenti tecnici). La realt aumentata. Altra novit la cosiddetta realt aumentata. Consentir di far apparire in studio le auto, le situazioni (la griglia di partenza, i sorpassi, i particolari dellauto e della gara), rendendo quanto accaduto finora negli studi qualcosa di polveroso e gi visto. Limpiego di questa straordinaria tecnologia dar limpressione di vedere irrompere piloti e monoposto al fianco dei conduttori. Osserveremo le auto muoversi e ribaltarsi in studio fino a svelare i segreti dellaerodinamica, le parti pi nascoste del propulsore e gli aspetti meno immediati della carrozzeria. Gli aggiornamenti. Durante la settimana poi sar possibile avere tutti gli aggiornamenti dal mondo della Formula 1 grazie al canale dedicato, Sky Sport F1 Hd (canale 206). Per Carlo Vanzini si tratta di un cambiamento storico. Vogliamo far vivere la Formula 1 con un ottica diversa rispetto al passato. Let media di chi segue questo sport superiore ai 40 anni. Vogliamo abbassarla, rendendo le gare il pi appetibili possibile a un target giovanile. Altro fattore non indifferente sar lassenza di pubblicit durante le gare. Sky assicura una copertura totale degli eventi con oltre 30 ore di diretta per ogni week end, a partire dalle prove libere. La tv a pagamento ha acquisito i diritti Formula 1 per i prossimi tre anni con unopzione per i due successivi. Per seguire le gare non sar necessario un abbonamento extra: sufficiente quello al pacchetto sport. Lofferta Rai. Dopo anni in prima fila la Rai stavolta costretta a un passo indietro. Saranno infatti solo nove gli appuntamenti che verranno trasmessi in diretta dalla tv in chiaro (Cina, Spagna, Canada, Ungheria, Italia, Singapore, Giappone, Stati Uniti e Brasile), mentre gli altri verranno proposti con una differita di tre ore. A commentare le gare ci saranno Giancarlo Mazzoni e Ivan Capelli. Svolta anche allestero. Il cambio epocale (passaggio alla tv a pagamento) non avvenuto solo in Italia. Il colosso di Murdoch si assicurato la trasmissione della Formula 1 anche in Inghilterra. Tornando alla Rai si tratta della fine di unera: da 63 anni prima in radio e poi anche in tv lente di Stato ha mandato in onda tutte le gare del mondiale.
@gabbiandrea
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Secondastagioneconsecutiva senzaunitalianoalviadeiGp
Italiani popolo di santi, poeti, navigatori e a un certo punto anche di affermati piloti, se vero che erano ben 15, nel 1990, i nostri portacolori in Formula 1. A Silverstone, quellestate, il contingente tricolore annoverava ben 12 partenti in gara su 25, exploit ripetuto (ma su 26 al via) un mese pi tardi in Ungheria. Per ben otto stagioni, tra il 1986 e il 93, la rappresentanza italiana nel Circus si assest stabilmente in doppia cifra. Fu una crescita progressiva, da attribuirsi alla credibilit del Belpaese nel mondo delle corse (curiosamente nel periodo pi buio della Ferrari), alla preparazione dei nostri piloti e al boom economico di quegli anni. In controtendenza a una partecipazione in precedenza opzionale, dopo i fasti dei primi anni Cinquanta, caratterizzati dai titoli mondiali di Farina e Ascari e i Sessanta vissuti nella speranza vana che Lorenzo Bandini e Ludovico Scarfiotti, entrambi morti tragicamente, diventassero campioni. Nel 1969 nessun azzurro ai nastri di partenza: c una chance per Tino Brambilla a Monza ma lidolo locale deve cedere la Ferrari a Pedro Rodriguez, chiamato a rimpiazzare Chris Amon. Dal 70 in poi qualche segno di risveglio: Andrea De Adamich (gi in pista nel 68), Nanni Galli e il ferrarista Ignazio Giunti, ghermito troppo presto da un infame destino. E

Il pilota pescarese Jarno Trulli

poi Arturo Merzario, Vittorio Brambilla e una donna, Lella Lombardi (nel 58 Maria Teresa De Filippis aveva gi assaggiato la Formula 1), trascinano poco a poco gli italiani al ruolo di presenza fissa dei Gp, sino allavvento dei talentuosi Riccardo Patrese, Elio De Angelis e Michele Alboreto. Lultima gara senza i nostri fino al 2012 stata il Gp di Germania 73, al Nrburgring. Patrese ha preso il via in 256 Gp, Alberto Ascari il pi titolato, con 13 successi e il bis iridato. Dallanno scorso azzerati i piloti e anche la nostra scuola, dato che gli ultimi rappresentanti (Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi) si sono formati correndo in Germania. Lunica speranza italiana nel 2013 Davide Valsecchi, campione Gp2 in carica e ingaggiato dalla Lotus come terzo pilota. Resta la speranza del debutto sia pure a gettone. (g.p.g.)
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Formula 1-2013

VII

Cos ebbe inizio la leggenda


Fangio, Varzi, Nuvolari i primi eroi al volante dei bolidi
di Gian Paolo Grossi
Quando e come nasce lidea della Formula 1? subito dopo la Seconda guerra mondiale che le Case automobilistiche sentono lesigenza di allacciare tra loro le numerose gare previste per vetture da Grand Prix. La richiesta accolta dalla Commissione sportiva internazionale (Csi) nel 1947 ma serviranno altri tre anni per attribuire al calendario di prove la valenza di campionato del mondo piloti. Non vi era pi ragione di attendere: gi nel 49 aveva preso ufficialmente il via il campionato del mondo di motociclismo. Il dado tratto e nel triennio che precede il via del Mondiale le Alfetta sono le vetture da battere, si mette in luce la debuttante Ferrari con un innovativo motore V12, la Cisitalia realizza una monoposto da corsa a tra-

Juan Manuel Fangio al volante di una Brm in Francia nel 1953

Una parte della squadra di Sky impegnata nel commento ai Gran premi: da sinistra Sarah Valentina Winkhaus, Fabio Gudagnini (direttore editoriale di Skysport), Carlo Vanzini, Jacques Villeneuve e Fabiano Vandone

zione integrale su progetto Porsche e sul fronte piloti spopola il francese Jean-Pierre Wimille, lasso dellAlfa Romeo che trover la morte nel 49 a Buenos Aires al volante di una Simca-Gordini, uscendo di pista per evitare un imprudente spet-

tatore. E proprio dallArgentina giunge un pilota taciturno e dellaspetto imbronciato, destinato a lasciare un segno indelebile in Formula 1: Juan Manuel Fangio debutta in Europa nel 48 a Reims, allet di 37 anni. E i

circuiti? Parecchi sono quelli cittadini: il capostipite affascinante ed eterno nel Principato di Monaco, ma dal Bois de Boulogne a Parigi al circuito della Fiera Campionaria di Milano, dallanello di Lyon-Parilly a quelli nel Parco del Valentino a Torino, o di Ospedaletti, vicino a Sanremo, tutto un proliferare di salotti da corsa. Ma hanno gi fatto capolino anche i veri tracciati stradali, quali Monza, Silverstone, Bremgarten e Reims, quelli sui quali i motori sovralimentati dell'epoca possono sprigionare tutta la potenza. Prima di dominare la stagione del debutto iridato lAlfa Romeo si concede un anno sabbatico (1949), lasciando campo a Maserati e Ferrari. In quello stesso anno, oltre a Jean-Piere Wimille, muore per malattia il conte Carlo Felice Trossi; i loro nomi, uniti a quelli di Achelle Varzi e Tazio Nuvolari (e in epoca prebellica dei tedeschi Bernd Rosemeyer e Rudolf Caracciola), sono i grandi assenti nellalbo doro della Formula 1.
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LALBO DORO
mondiale piloti
Anno Pilota Team 1950 FARINA N. ALFA ROMEO 1951 FANGIO J.M. ALFA ROMEO 1952 ASCARI A. FERRARI 1953 ASCARI A. FERRARI 1954 FANGIO J.M. MASERATI-MERCEDES 1955 FANGIO J.M. MERCEDES 1956 FANGIO J.M. FERRARI 1957 FANGIO J.M. MASERATI 1958 HAWTHORN M. FERRARI 1959 BRABHAM J. COOPER 1960 BRABHAM J. COOPER 1961 HILL P. FERRARI 1962 HILL G. B.R.M. 1963 CLARK J. LOTUS 1964 SURTEES J. FERRARI 1965 CLARK J. LOTUS 1966 BRABHAM J. BRABHAM 1967 HULME D. BRABHAM 1968 HILL G. LOTUS 1969 STEWART J. MATRA 1970 RINDT J. LOTUS 1971 STEWART J. TYRRELL 1972 FITTIPALDI E. LOTUS 1973 STEWART J. TYRRELL 1974 FITTIPALDI E. MCLAREN 1975 LAUDA N. FERRARI 1976 HUNT J. MCLAREN 1977 LAUDA N. FERRARI 1978 ANDRETTI M. LOTUS 1979 SCHECKTER J. FERRARI 1980 JONES A. WILLIAMS 1981 PIQUET N. BRABHAM 1982 ROSBERG K. WILLIAMS 1983 PIQUET N. BRABHAM 1984 LAUDA N. MCLAREN 1985 PROST A. MCLAREN 1986 PROST A. MCLAREN 1987 PIQUET N. WILLIAMS 1988 SENNA A. MCLAREN 1989 PROST A. MCLAREN 1990 SENNA A. MCLAREN 1991 SENNA A. MCLAREN 1992 MANSELL N. WILLIAMS 1993 PROST A. WILLIAMS 1994 SCHUMACHER M. BENETTON 1995 SCHUMACHER M. BENETTON 1996 HILL D. WILLIAMS 1997 VILLENEUVE J. WILLIAMS 1998 HAKKINEN M. MCLAREN 1999 HAKKINEN M. MCLAREN 2000 SCHUMACHER M. FERRARI 2001 SCHUMACHER M. FERRARI 2002 SCHUMACHER M. FERRARI 2003 SCHUMACHER M. FERRARI 2004 SCHUMACHER M. FERRARI 2005 ALONSO F. RENAULT 2006 ALONSO F. RENAULT 2007 RAIKKONEN K. FERRARI 2008 HAMILTON L. MCLAREN 2009 BUTTON J. BRAWN 2010 VETTEL S. RED BULL 2011 VETTEL S. RED BULL 2012 VETTEL S. RED BULL

ORTHOMEDICA
mondiale costruttori
Anno Team 1958 VANWALL 1959 COOPER 1960 COOPER 1961 FERRARI 1962 B.R.M. 1963 LOTUS 1964 FERRARI 1965 LOTUS 1966 BRABHAM 1967 BRABHAM 1968 LOTUS 1969 MATRA 1970 LOTUS 1971 TYRRELL 1972 LOTUS 1973 LOTUS 1974 MCLAREN 1975 FERRARI 1976 FERRARI 1977 FERRARI 1978 LOTUS 1979 FERRARI 1980 WILLIAMS 1981 WILLIAMS 1982 FERRARI 1983 FERRARI 1984 MCLAREN 1985 MCLAREN 1986 WILLIAMS 1987 WILLIAMS 1988 MCLAREN 1989 MCLAREN 1990 MCLAREN 1991 MCLAREN 1992 WILLIAMS 1993 WILLIAMS 1994 WILLIAMS 1995 BENETTON 1996 WILLIAMS 1997 WILLIAMS 1998 MCLAREN 1999 FERRARI 2000 FERRARI 2001 FERRARI 2002 FERRARI 2003 FERRARI 2004 FERRARI 2005 RENAULT 2006 RENAULT 2007 FERRARI 2008 FERRARI 2009 BRAWN 2010 RED BULL 2011 RED BULL 2012 RED BULL Motore VANWALL CLIMAX CLIMAX FERRARI B.R.M. CLIMAX FERRARI CLIMAX REPCO REPCO FORD COSWORTH FORD COSWORTH FORD COSWORTH FORD COSWORTH FORD COSWORTH FORD COSWORTH FORD COSWORTH FERRARI FERRARI FERRARI FORD COSWORTH FERRARI FORD COSWORTH FORD COSWORTH FERRARI FERRARI TAG-PORSCHE TAG-PORSCHE HONDA HONDA HONDA HONDA HONDA HONDA RENAULT RENAULT RENAULT RENAULT RENAULT RENAULT MERCEDES FERRARI FERRARI FERRARI FERRARI FERRARI FERRARI RENAULT RENAULT FERRARI FERRARI MERCEDES RENAULT RENAULT RENAULT

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Formula 1-2013

IX

Aerodinamica

Pi feritoie sul muso


ss Adrian Newey con la RB9 ha perfezionato landamento dei flussi daria attorno al muso, con due feritoie, e nella zona degli scarichi, sotto le pance. In questarea tre canali contro i due del 2012.
Motore

RED BULL RB9


CAMPIONATI VINTI COSTRUTTORI 3 PILOTI 3

Il rischio mappature
ss Il V8 di 2400cc Renault RS27 equipaggia Red Bull, Lotus, Williams e Caterham. Il propulsore nel 2012 stato al centro dellattenzione per le mappature irregolari, questione gi riemersa durante i test invernali.
cambio e sospensioni

il team
La Red Bull si tiene stretta i suoi tre assi. A fine gennaio il team manager Christian Horner ha firmato un nuovo contratto pluriennale. Tempo qualche giorno e Dietrich Mateschitz, proprietario del team, ha dichiarato che Sebastian Vettel blindato fino al 2014 compreso. Stessa scadenza per il contratto del progettista Adrian Newey (foto). Diversa invece la situazione del secondo pilota Mark Webber: il contratto valido solo per il 2013, quindi in estate torner a trattare.

Tutto come nel 2012


ss Il cambio a sette marce in senso longitudinale, con un sistema idraulico ad azionare sia il cambio sia la frizione. Per le sospensioni, si scelto di non sconvolgere l'impostazione degli ultimi anni.

Trionfano da tre anni e sognano il poker


Vettel ottimista: Per ora sta andando meglio che nel 2012. Il progettista Newey: abbiamo perfezionato lauto vincente
i piloti

di Filippo Ronchetti
Red Bull, ossia continuare sullo slancio. Cosa pu fare il team vincitore del Mondiale piloti e costruttori negli ultimi tre anni, se non sperare di ripetersi? La missione identica a quella degli uomini di Maranello: vincere. Al massimo, per fare meglio, alla Red Bull possono augurarsi di chiudere la partita iridata con qualche gara danticipo, per evitare di vivere lultimo atto con il batticuore. Tutti ci ricordiamo le mille insidie che hanno accompagnato lultima decisiva gara del 2012 a Interlagos: i timori per laffidabi-

lit dellalternatore, limprevedibilit di una gara con la pioggia, lincidente alla quarta curva, il dubbio se la macchina avesse retto fino al traguardo e con una velocit sufficiente a portare il suo pilota a punti. Un Gran premio da attentato alle coronarie, un finale di campionato che lo stesso geniale progettista Adrian Newey ha poi riassunto, con forte spirito pratico, dicendo: La sfida con la Ferrari fino allultima gara ha fatto s che fosse difficile riuscire a sviluppare contemporaneamente la macchina per il 2013. A esser sincero, ha compromesso la tempistica della nuova pi di quanto

SEBASTIAN

VETTEL

Nato a Heppenheim (Germania) il 03 luglio 1987 174cm - 64kg

MARK

WEBBER

Nato a Queanbeyan (Australia) il 27 agosto 1976 183cm - 75kg

Il pi giovane tre volte campione del Mondo della Formula 1, lunico insieme con Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio a vincere tre Mondiali di fila. Basta questo per raccontare chi Sebastian Vettel, prima ancora di nominare le sue 26

vittorie e le 36 pole position. Da vincente qual Sebastian considera tutto ci come appartenente al passato e per questo, anche nel 2013, far di tutto per migliorare le statistiche e, soprattutto, conservare la corona iridata.

Il ritorno del Circus in Europa, a maggio per il Gp di Spagna, probabilmente coincider con le prime chiacchiere intorno al 2014 dellaustraliano: rester in Red Bull o sar sostituito? La risposta, lecito sospettarlo, sar legata in

parte alle sue prestazioni e in parte a quella dei due rampolli Red Bull in forza alla Toro Rosso. Webber ha vinto 9 gare per il team, ma il team principal Helmut Marko lha gi criticato senza neanche attendere la luce verde di Melbourne.

avremmo voluto. Ma chi spera che il team campione del Mondo abbia perso lorientamento si metta tranquillo: Newey ha affermato che il lavoro invernale si concentrato sullestremizzare

i concetti che gi avevano reso vincente la vettura 2012 e migliorare laffidabilit. Un lavoro, questo, che pare aver dato buoni frutti poich la vettura non ha avuto stop preoccupanti. Lo

stesso Sebastian Vettel, al termine dei test a Jerez, dichiarava: Mi sento un po meglio dellanno scorso. Allora avemmo qualche intoppo, in questi quattro giorni invece andato tutto li-

scio. Quanto alle performance nessun dubbio: sembra che la Rb9 sia il punto di riferimento anche se i valori dovrebbero essere abbastanza livellati.
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Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

CAMPIONATI VINTI COSTRUTTORI 16 PILOTI 15

FERRARI F138
lauto
motore

Temperature ok
ss Sul motore rotto dal collaudatore De la Rosa a Jerez, e il conseguente allarme sulle temperature, il capo motorista Luca Marmorini ha spiegato: Nessuna emergenza, eravamo in fase di ottimizzazione del raffreddamento.
aerodinamica

Feritoia sotto il muso


ss Curiosit circa la feritoia sotto il muso della F138. Probabilmente serve per raffreddare labitacolo, oltre alla funzione aerodinamica di pulire lo strato limite. I tecnici hanno lavorato anche sugli scarichi.

CoslaRossa punta a chiuder leradellebeffe


Un solo obiettivo: vincere il titolo dopo sei anni La monoposto pi vicina alla Red Bull
di Filippo Ronchetti
Vincere. questo il solo obiettivo che a Maranello si sono prefissati nel momento in cui Fernando Alonso ha firmato il suo primo contratto in rosso. Vincere sapendo che il team si era accaparrato i servizi del pilota pi completo sulla griglia di partenza. Come dire Ok, adesso ci basta disegnare una macchina competitiva. E, posto che a Maranello se ne intendono di monoposto in grado di vincere un mondiale, limpresa sembrava abbastanza scontata. In fin dei conti, quando lo spagnolo era arrivato a inizio 2010, la situazione era ben diversa da come la conosciamo ora: la stagione 2009 era stata allinsegna della meteora BrawnGP e di Jenson Button, due miracolati destinati a non veder rinnovato il prodigio, mentre della Red Bull, nonostante sei vittorie in 17 gare, nessuno si curava. Nella stagione precedente, il 2008, il ferrarista Felipe Massa aveva visto svanire il sogno iridato allultima curva dellultimo giro dellultimo Gran premio. E lanno ancora prima, nel 2007, cera stato Kimi Raikkonen a far gioire i tifosi. Insomma, sembrava che solo un regolamento tecnico balordo avesse impedito alla Ferrari di essere al top nel 2009. A febbraio 2010, per, era appena arrivato Nando: e tutti gi pregustavano nuovi successi. Ecco, sono passati tre anni da quel febbraio 2010 e il mondiale vinto da Raikkonen diventato preistoria. Alonso, guidando sempre meglio di stagione in stagione, ha perso due mondiali per complessivi sette punti. Uninezia. Due mazzate capaci di abbattere il morale e le convinzioni di chiunque, due mazzate che potrebbero far venire voglia di cercare rifugio in un altro box, due mazzate divise da una stagione, quella del 2011, in cui la monoposto era semplicemente troppo lenta anche per sognare. Devessere per queste cicatrici che Alonso, durante linverno, non ha sprecato nemmeno un sorriso. Nonostante lui stesso, Massa, gli uomini del Cavallino e gli osservatori dicano che questanno la Ferrari messa molto meglio. Fernando ha spiegato: Non partiamo dalla miglior base possibile ma sicuramente da una buona, come testimoniano i risultati. Lo scorso anno eravamo persi. Ora invece abbiamo una vettura che risponde bene alle regolazioni che di volta in volta cambiamo. La macchina fa quello che ci aspettiamo. Sappiamo di non essere i pi veloci, ma il potenziale c. Lanno scorso era un sogno riuscire a far funzionare la monoposto, mentre questanno sar molto pi facile, questo sicuro. A chi gli chiedeva cosa si aspetta dalla prima gara a Melbourne, Fernando ha risposto: Speriamo di aver ridotto il gap dai migliori e di arrivare in Australia in una forma pi vantaggiosa di quella mostrata in Brasile. Sarebbe 200 volte meglio dellAustralia di un anno fa. Si potrebbe quasi parlare di dichiarazioni ottimistiche, ma qui Alonso si fa molto cauto: Lunica dose di ottimismo che ho per il 2013 viene dal fatto che lanno scorso abbiamo lottato per il campionato con una vettura che nei test era pi lenta di due secondi. Migliorando anche di poco, non vedo perch non dovremmo riuscire a ripeterci. Le ultime tre stagioni, insomma, hanno tolto a Fernando il sorriso: la voglia intatta e, se la F138 manterr le promesse, il sorriso ci metter davvero poco a tornare.
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news
il primo pilota

Alonso: funziona tutto


ss Cos Alonso sugli aggiornamenti per Melbourne: Non abbiamo avuto problemi di correlazione tra galleria del vento e pista, quello che abbiamo provato ha funzionato come previsto.
DOPO I TEST

Regna lottimismo
ss Domenicali, Alonso e Massa concordano nel dire che la F138 non la monoposto pi veloce vista nei test, ma nel team regnano ottimismo e fiducia.

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Formula 1-2013

XI

i piloti

FERNANDO ALONSO IL CAPITANO


Luomochefaimiracolialvolante stancodivedertrionfareglialtri
di Davide Casarotto
Fernando, pensaci tu. Il leit-motiv della passata stagione per i tifosi della Ferrari stato questo. Aggrappati al talento e alla grinta del pilota di punta del Cavallino, Fernando Alonso. Fino allultima gara, alle ultime curve dellepilogo di Interlagos, che ha visto trionfare il rivale Sebastian Vettel. Se non si riusciti a chiudere la passata stagione con un titolo piloti che dalle parti di Maranello manca ormai da sei anni non si pu certo imputare niente allo spagnolo. Nonostante le difficolt tecniche della Rossa, riuscito a cogliere con grande cinismo le occasioni giuste per rimanere nella parte alta della classifica. E, quando la sua Ferrari ha iniziato ad avvicinare la concorrenza, stato in grado di sfoderare alcune gare sontuose, Valencia su tutte. Al punto di arrivare alla sosta estiva in testa alla graduatoria. Il ritorno prepotente dellaccoppiata Vettel-Red Bull e una buona dose di sfortuna, con Alonso centrato incolpevolmente alla prima curva in Belgio e Giappone, hanno per messo in salita un finale di stagione che ha detto male a Nando. Che di sicuro avr masticato amaro ripensando al suo miglior campionato dopo quelli iridati del trionfale biennio 2005-2006, quando era alla guida della Renault. I rapporti con Maranello, salvo qualche spiffero uscito dai box che parlava di piccoli malumori di fine stagione, sono rimasti solidi e ora lasturiano pronto ad affrontare il suo quarto campionato in rosso. Ovviamente dallaltra parte non ci sono stati dubbi sulla scelta di continuare con lui e con Felipe Massa, smentendo, almeno per ora, le voci che parlavano di uno squadrone composto da Alonso e dal tedesco Vettel. Fernando ha le caratteristiche giuste per tentare un nuovo assalto al titolo. veloce su tutte le piste, prodigioso in partenza e abile nella lettura della gara e delle variabili che la determinano. Per questo sbaglia poco e sa sempre quando il momento di spingere sullacceleratore o di tirare i remi in barca. Lunico aspetto su cui, insieme con i tecnici, cercher sicuramente di migliorare, riguarda il giro secco in qualifica: tallone dAchille suo e della vettura, che nel 2012 lha costretto spesso a partire a centrogruppo. La speranza questanno per

FERNANDO

ALONSO

Nato a Oviedo (Spagna) il 29 luglio 1981 171 cm - 68 kg

Dopo essersi fatto le ossa sui kart, Alonso sbarcato in Formula 1 nel 2001 alla guida della Minardi. Ha chiuso la stagione senza punti ma facendo vedere di avere le qualit per emergere. Il primo a crederci stato Flavio Briatore che, dopo una stagione da collaudatore, lo ha

promosso nel Team Renault per la stagione 2003. La consacrazione nel biennio 2005-2006 quando ha vinto due titoli mondiali. Nel 2007 la scelta di passare alla McLaren: dopo una stagione travagliata, il ritorno in Renault. Nel 2010 lo sbarco in Ferrari.

lui e per i tifosi del Cavallino che la nuova F138 sia competitiva fin dalle prime gare. I test dicono di una vettura nata bene, ma laccerrima rivale Red Bull sembra avere ancora qualcosa in pi. Sperando che il gap non si riveli troppo elevato al primo atto in Australia e che

la monoposto abbia margini di crescita, pare che a Nando toccher ancora metterci molto del suo per tenere alti i colori della Ferrari. Talento e carattere non gli mancano e in testa ha un solo obiettivo: il titolo piloti 2013.
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FELIPE MASSA

LO SCUDIERO
(Questa macchina un vero disastro si affrett a riferire al telefono al presidente della Ferrari dopo averla svezzata nel primo collaudo). E quando dopo qualche mese la vettura migliorata, scoprendosi vincente tra le mani di Alonso, anche le prestazioni del brasiliano hanno ritrovato conforto. Aspetto tutt'altro che trascurabile per sollevare il pilota da eccessive responsabilit sul comportamento della monoposto e sulla presunta mancanza di grinta nella guida. C chi sostiene che nel momento pi buio del suo rendimento sia mancata una reale alternativa sul mercato ma ogni dubbio lecito, in risposta a questo capo daccusa. Lunica candidatura alla sostituzione di Massa pareva essere a un certo punto quella di Sergio Perez ma il messicano ha alternato buone prove ad altre pi opache, vivendo un finale di Mondiale decisamente sottotono. Nel tentativo di coprire il buco lasciato da Lewis Hamilton con un pilota potenzialmente altrettanto veloce, la McLaren ha creduto pi di ogni altra scuderia nellingaggio del talentuoso Perez. Molto pi della Ferrari, che alla freschezza dellex Sauber ha privilegiato lesperienza di Massa, quale ennesimo segno di riconoscenza per quel titolo (2008) che avrebbe meritato in pista ed invece sfuggito per mera sfortuna, tra vittorie dissoltesi in extremis, il Briatore-gate di Singapore e la beffa di Interlagos. Mai come in questo caso il rapporto pilota-scuderia uno fra i rari esempi di reciproca gratitudine, ormai scomparsi nel Circus della Formula 1 in nome della convenienza. In fondo Massa luomo ideale per vivere da secondo senza enfatizzarne

Primotraguardo:ripagarlafiducia dopoiltravagliatoavviodel2012
di Gian Paolo Grossi
Chi poteva affermare con certezza, dopo i primi deludenti Gran premi dello scorso anno, che Felipe Massa avrebbe non solo concluso dignitosamente la stagione ma pure guadagnato la conferma per il 2013? In pochi, a esser sinceri. Eppure il brasiliano ripartito al volante della F138 con rinnovato entusiasmo, firmando il miglior tempo nel platonico (ma fino a un certo punto) primo test di Jerez. Quella appena iniziata pare essere davvero la stagione della verit per il paulista, a cui tuttavia difficilmente sfuggir il ruolo di gregario di Fernando Alonso. Da sempre pupillo del presidente Luca Cordereo di Montezemolo, Massa era stato il primo nellinverno di un anno fa a lanciare il grido dallarme sulle difficolt congenite della F2012
La nuova F138 durante i primi test stagionali: il divario dalla Red Bull sembra essere meno evidente

FELIPE

MASSA

Nato a San Paolo (Brasile) il 25 aprile 1981 166 cm - 59 kg

Alonso: Speriamo di aver realmente ridotto il gap dai migliori e di arrivare in Australia in una condizione pi vantaggiosa di quella mostrata nellultimo Gp del 2012 in Brasile

Trasferitosi in Italia nel 2000, Felipe Massa ha debuttato in Formula 1 due anni pi tardi con la Sauber. Nel 2003 diventato collaudatore in Ferrari e nel biennio 2004-05 di nuovo titolare alla Sauber. Dal 2006 in Ferrari, dove ha colto 11 successi, lultimo in Brasile

nel 2008 nella gara che lo ha visto tagliare il traguardo da virtuale campione, prima del decisivo sorpasso di Hamilton su Glock. Ha saltato met stagione 2009 per un incidente in Ungheria, colpito alla testa da una molla staccatasi dalla Brawn di Barrichello.

gli aspetti negativi, come invece fu per Rubens Barrichello nellera di Michael Schumacher. Dal rientro in pista datato 2010, dopo lincidente dellHungaroring, gli manca la vittoria, negata in non pi di un paio di episodi per ragion di squadra in favore di Alonso. Altre chance lo

scudiero della Ferrari non ne ha avute e sarebbe curioso vederlo protagonista di un avvio di Mondiale allinsegna del primato. Se lo meriterebbe e finirebbe per smentire i tanti detrattori che negli ultimi anni lo hanno bollato come un pilota finito.
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XII

Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

MCLAREN MP4-28

Ecco la terza pretendente


Tra le due litiganti Ferrari e Red Bull potrebbe spuntarla la casa di Woking
il team
La McLaren Racing Limited stata fondata il 2 settembre 1963 dal pilota neozelandese Bruce McLaren, ha esordito nel 1966 ed , insieme con la Williams, una fra le pi prestigiose scuderie britanniche ancora in attivit. anche una fra le pi titolate, con 8 titoli costruttori e 12 titoli complessivi vinti dai suoi piloti. lunica scuderia al mondo, oltre alla Mercedes, ad aver ottenuto almeno una vittoria in ciascuna delle tre pi prestigiose competizioni (Formula 1, 500 Miglia di Indianapolis e 24 ore di Le Mans).

i piloti
CAMPIONATI VINTI COSTRUTTORI 8 PILOTI 12

JENSON

BUTTON

SERGIO

PEREZ

5
stico, la McLaren parte sicuramente in prima fila. A Woking hanno fatto un buon lavoro e a Melbourne, quando arriver la configurazione definitiva per gli alettoni, si sar in grado di dire qualcosa di pi preciso, esprimendosi meglio sul reale livello di competitivit. Ma i presupposti per pensare a una stagione ai vertici ci sono tutti. Sospensione anteriore a parte, abbastanza complicato cogliere le diversit tra la Mp4-28 e la vettura che lha preceduta. A uno sguardo pi attento e approfondito, la nuova McLaren appare pi compatta, con il muso pi alto e un telaio che nella sua parte inferiore sale in modo quasi rettilineo. Diverse anche le pance, che hanno cambiato un po forma, invece di restringersi come lanno scorso. Per quanto riguarda gli scarichi, i tecnici della scuderia inglese sono rimasti fedeli a quelli definiti a pozzetto. Il kers (il dispositivo di recupero dellenergia dispersa in frenata), infine, un derivato del 2012. Sul fronte dei piloti, se da un lato Hamilton rappresenta una garanzia, Sergio Perez tutto da scoprire. sicuramente uno fra gli uomini nuovi di questa Formula Uno. Rispetto allesperto compagno di squadra Jenson Button, Perez ha dovuto lavorare sodo al simulatore. Nei test, comunque, si impegnato, e parecchio. Apparentemente, la coabitazione con uno che ha dieci anni di pi, che alla quarta stagione in McLaren e che ha gi vinto un titolo, non lo spaventa.
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6
Nato a Frome (Inghilterra) il 19 gennaio 1980 182 cm - 68 kg Nato a Guadalajara (Messico) il 26 gennaio 1990 173 cm - 64 kg

di Cristiano Marcacci
Per molti la macchina da battere, quella che parte favorita e che viene considerata potenzialmente superiore alla Red Bull campione del mondo in carica. Quei molti sono gli stessi convinti che nel 2012, senza i guasti di Singapore e Abu Dhabi, Lewis Hamilton (che comunque non sarebbe rimasto perch gi sotto contratto con la Mercedes) avrebbe potuto vincere il campionato. Rimanendo nel gergo motori-

Limportante non pensare mai di essere il migliore, ma impegnarsi sempre per diventarlo. Questo il suo motto principe. Dopo tre anni (dal 2006 al 2008) alla Honda, cruciale il suo passaggio alla neonata Brawn Gp, con cui nel 2009 conquista il Mondiale con una gara di anticipo. Il suo passaggio alla McLaren risale al 2010.

Di origini messicane ma residente a Berlino, ha alle spalle due stagioni in Formula 1 con la Sauber. Lanno scorso si messo particolarmente in evidenza, con due secondi posti (al Gran premio della Malesia e a quello dItalia a Monza, dove ha rimontato dalla quindicesima posizione) e un terzo nel Gran premio del Canada.

MERCOLED 13 MARZO 2013 IL MATTINO

Formula 1-2013

XIII

LOTUS E21

Attenzione al missile nero


La macchina ha bene impressionato nelle prime uscite. Grande ottimismo
il team
La Lotus F1 Team una scuderia britannica di Formula 1 che ha esordito nel 2012. Deriva dalla acquisizione, da parte della societ lussemburghese Genii Capital, della scuderia di propriet della Renault F1 e dalla sponsorizzazione da parte della Lotus Cars. La stagione 2012 stata molto positiva, con Kimi Raikkonen e Roman Grosjean che sono andati spesso a punti e hanno ottenuto vari piazzamenti sul podio, sfiorando la vittoria in Ungheria con Raikkonen. Il 4 novembre ad Abu Dhabi, con Raikkonen, la prima vittoria.

i piloti
CAMPIONATI VINTI COSTRUTTORI 7 PILOTI 6

KIMI

RAIKKONEN

ROMAIN

GROSJEAN

7
Sia Kimi Raikkonen sia Romain Grosjean (questultimo alle prese con qualche eccesso di esuberanza) potrebbero togliersi delle gran belle soddisfazioni. La vettura 2013, battezzata con il nome di E21, sembrerebbe nata sotto unottima stella. Rispetto alledizione 2012, i tecnici hanno lavorato sodo, partorendo numerose soluzioni innovative e potenzialmente efficaci. La novit principale sta negli scarichi, con una duplice tipologia di terminali, entrambi provati a Jerez, grazie ai quali si dovrebbero forse risolvere i problemi dellanno scorso, quando improvvisamente si presentava una cospicua perdita di potenza e velocit massima. Grande attenzione anche al retrotreno, per il quale stata studiata e messa a punto una sorta di carenatura. Nella vista frontale da notare la sospensione push road. Quindi, in casa Lotus non hanno seguito la strada della Ferrari. Inoltre, resta lo scalino. Il vanity panel, concesso ma non obbligatorio, stato considerato inutile dai tecnici, anzi secondo loro pesava troppo e sbilanciava lavantreno. Nella Lotus c anche un po dItalia. Il terzo pilota infatti Davide Valsecchi. Ecco cosha detto dopo la firma del contratto: Ci sono state delle chiamate ma tutti mi chiedevano degli sponsor e io tutto quello che potevo offrire era una Fiat Punto. La Lotus stato lunico team a chiamarmi proponendo davvero qualcosa per me. (c.m.)
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8
Nato a Espoo (Finlandia) il 17 ottobre 1979 175 cm - 62 kg Nato a Ginevra (Svizzera) il 17 aprile 1986 180 cm - 72 kg

Lobiettivo stato gi messo a fuoco. chiaro: c da centrare un successo il prima possibile. E i presupposti ci potrebbero anche essere per un esordio in grande stile della Lotus, anche se il clima attorno alla squadra non poi cos tranquillo. Ancor prima della partenza del campionato, pi di una corrente di pensiero d infatti sul piede di partenza al termine della stagione il tecnico James Allison, non sordo, a quanto pare, rispetto alle sirene che arrivano dalla sponda McLaren.

Nel 2007 si laureato campione del mondo con la Ferrari, al suo primo anno a Maranello. Soprannominato Iceman (uomo di ghiaccio) perch freddo in gara e restio a trattare con i media, uno specialista dei giri veloci in gara, essendo attualmente terzo nella classifica generale dei giri pi veloci.

Nel 2008 Romain Grosjean stato scelto come collaudatore della Renault, prendendo il posto di Nelson Piquet jr, ingaggiato come pilota titolare al fianco di Fernando Alonso. Allindomani del Gp dUngheria la Renault annunci il licenziamento di Piquet jr e la sua sostituzione con Romain. Allesordio a Valencia chiuse quindicesimo.

XIV

Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

MERCEDES W04

Lapi veloce nei primitest


Rosberg ha messo tutti dietro. Lintesa fra Lauda e Brawn unincognita
il team
Mercedes Amg Petronas Formula One Team: questo lesatto nome della scuderia per la quale corrono Rosberg e Hamilton. Presente nelle competizioni Grand Prix dallinizio del Novecento, la squadra corse Mercedes stata rifondata il 16 novembre 2009, quando la Daimler Ag, in collaborazione con Aabar investments company, ha acquistato il 75,1% della Brawn Gp (Mercedes: 45,1%; Aabar: 30%). Nel novembre 2012 la Daimler Ag ha confermato di essere divenuta lunica proprietaria del team.

CAMPIONATI VINTI COSTRUTTORI 2* PILOTI 2* *finoal1939,poilascuderiahafornito motoriadaltriteamedstatarifondatanel2009

i piloti

NICO

ROSBERG

LEWIS

HAMILTON

9
voluto predicare calma. Il tedesco, pur considerandosi molto soddisfatto del lavoro svolto, sta molto attento a mantenere un profilo basso e ribadisce il fatto che non ancora giunto il momento di fare pronostici. Eppure la sua Mercedes apparsa molto precisa in inserimento di curva e la competitivit sembra genuina. Anche Niki Lauda, neo manager Mercedes, ha apprezzato lo sviluppo della vettura 2013: Non voglio dire che siamo meglio della Red Bull, perch sembra che ancora una volta abbiano loro la macchina pi veloce, ma abbiamo fatto un importante passo avanti rispetto allo scorso anno. La W04 nata bene, senza problemi cronici e con un grande potenziale per lo sviluppo, che quello a cui stiamo lavorando. Penso che siamo nel gruppo con McLaren, Ferrari e Lotus. Le differenze tra di noi sono molto piccole, cos come la differenza tra il gruppo di inseguitori e la Red Bull. Decisamente pi cauto Lewis Hamilton, che un mesetto fa ha gi avuto modo di sperimentare un crash con la sua nuova vettura, uscita di strada dopo un guasto al circuito idraulico dei freni posteriori. Dobbiamo continuare ha ribadito pi volte a spingere sullaeronautica. Ho bisogno di avere di pi. Da verificare come si manterr il clima interno durante la stagione: unincognita lintesa fra Lauda e il team principal Ross Brawn. (c.m.)
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10
Nato a Wiesbaden (Germania) il 27 giugno 1985 178 cm - 68 kg Nato a Stevenage (Inghilterra) il 7 gennaio 1985 174 cm - 67 kg

Attenzione alla Mercedes. Potrebbe essere la volta buona per il decollo delle frecce dargento verso un posto finalmente al sole. I test ufficiali in terra di Spagna, infatti, hanno detto molto sulle reali potenzialit dellex dimora di Michael Schumacher. Il pi veloce in pista stato Nico Rosberg con la W04. Un tempo piuttosto impressionante, quello del tedesco, che ha fermato il cronometro in 120130, realizzato con gomme soft. Lo stesso Rosberg, per, ha

figlio di Keke Rosberg, pilota finlandese campione del mondo di Formula 1 nel 1982 proprio con la Williams, vettura con cui Nico ha esordito in Formula 1. Nella stagione 2012, in occasione del Gran premio di Cina, ha colto la sua prima vittoria in carriera dopo essere scattato dalla pole position. Poi, entrato in zona punti anche nelle successive cinque gare.

Dopo aver vinto diversi campionati di kart in giovent, stato messo sotto contratto dalla squadra McLaren di Formula 1 dallet di 12 anni. Il suo esordio nel circus iridato risale al 2007, con la McLaren appunto. Sempre con la scuderia britannica ha vinto il titolo mondiale nel 2008. A oggi, ha disputato 110 Gran premi, totalizzando ben 913 punti.

MERCOLED 13 MARZO 2013 IL MATTINO

Formula 1-2013

XV

SAUBER C32

i piloti

NICO

Loutsidervuolestupire
Dopo il buon 2012, la scommessa la coppia Hlkemberg-Gutierrez
di Gian Paolo Grossi
Gi piuttosto veloce e affidabile sin dai primissimi test, la Sauber motorizzata Ferrari punta a consolidare il ruolo da outsider garantitosi la scorsa stagione, nella quale ha conquistato pi punti rispetto allintero triennio 2009-11. Curiosa laerodinamica della nuova C32 affidata a Nico Hlkenberg e al debuttante Esteban Gutierrez, scelti al posto di Sergio Perez (passato alla McLaren) e Kamui Kobayashi, a cui non bastata una sottoscrizione in Giappone per ottenere un volante nel Circus: la monoposto elvetica parsa vettura compatta, dimagrita nellarea delle fiancate destinate a convogliare aria fresca abbassando le temperature desercizio. Ci che resta di difficile interpretazione il bilanciamento di questa scelta progettuale, diffe-

HULKEMBERG GUTIERREZ

ESTEBAN

11
Nato a Emmerich (Germania) il 19 agosto 1987 184 cm - 74 kg

12
Nato a Monterrey (Messico) il 5 agosto 1991 183 cm - 65 kg

Campione Gp2 nel 2009, stato promosso titolare in Williams la stagione seguente, dopo un biennio da collaudatore. A fine 2010 passato alla Force India, dove torna ai Gp nel 2012. A Interlagos (2010) lunica pole della carriera.

Ha mosso i primi passi su una Formula 1 a fine 2009 con la Bmw Sauber. Divenuto tester del team elvetico, nel 2010 ha vinto la Gp3 Series. Nellultimo biennio ha corso in Gp2 con la Lotus, conquistando quattro successi.

rente da quella adottata dalle altre vetture. Lincognit relativa alla capacit dei tecnici Sauber di ottimizzare il flusso aerodinamico senza penalizzarne il carico e soprattutto senza far lievitare la temperatura dei componenti. La risposta attesa dal-

la pista e il team ha sfruttato appieno i collaudi per permettere a Gutierrez di compiere il maggior chilometraggio possibile, riducendo il gap di esperienza nei confronti del compagno. La vettura ha sostenuto lintento della squadra, superando ogni test

senza intoppi. E anche il lavoro svolto sugli pneumatici, in particolare su un asfalto abrasivo come quello di Jerez (mentre a Montmel il test stato a lungo disturbato da basse temperature), ha fornito buoni riscontri.
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il team
Peter Sauber sta per tagliare il traguardo dei 20 anni in Formula 1, dove ha debuttato nel 1993 dopo aver vinto tutto con i prototipi. La scuderia di Hinwil vanta un solo successo, ottenuto da Robert Kubica a Montral nel 2008. Dal 2010 tornata ai motori Ferrari.

FORCE INDIA VJM06

i piloti

PAUL

Lusatosicuroalvolante
Con Sutil e Di Resta lobiettivo principale uscire dalla pancia del gruppo
Alla fine la Force India ha scelto la via dellusato sicuro, al posto della novit che non convinceva appieno i vertici del team. Cos, la squadra che fa capo all'imprenditore e politico indiano Vijay Mallya ha riportato in Formula 1 dopo una stagione di lontananza il 30enne Adrian Sutil e bollato lex tester della Ferrari Jules Bianchi (consolatosi con il volante della Marussia) come non ancora pronto per un ruolo da pilota titolare. La soluzione al fotofinish ha per anche un risvolto economico: il secondo volante della Force India, a fianco del confermato Paul Di Resta, costa qualcosa come otto milioni di euro, un budget che Sutil (riemerso da vicende penali per la rissa in un night club di Shanghai nel 2011 che segu al Gp di Cina con ferimento di un manager Lotus) onorer con i propri sponsor. Budget che in-

DI RESTA

ADRIAN

SUTIL

14
Nato a Uphall (Gran Bretagna) il 16 aprile 1986 185 cm -74 kg

15
Nato a Grfelfing (Germania) l11 gennaio 1983 183 cm - 75 kg

Lo scozzese Paul Di Resta, prodotto Mercedes e campione vetture turismo Dtm nel 2010, in Formula 1 dal 2011, dopo un assaggio da collaudatore con la Force India. andato a punti in 17 Gran premi.

Ingiudicabile al debutto (2007) con la poco competitiva Spyker, Adrian Sutil si mostrato in crescita dal 2009. Solo nel biennio seguente per riuscito a inserirsi di frequente in zona punti, raggiunta in ben 18 Gp.

vece la Ferrari non intende coprire neppure per un pilota del proprio progetto, anche per non creare scomodi precedenti. Nei test precampionato la nuova vettura, denominata VJM06 e spinta dal motore Mer-

cedes, rimasta coperta nella pancia del gruppo, senza spiccare tempi di rilievo. Eccetto qualche noia a uno scarico la monoposto anglo-indiana si rivelata per subito affidabile. Scomparso lo scalino sul muso grazie

alladozione del vanity panel, la particolarit che colpisce l'inserimento di due profili aerodinamici ai lati dello stesso, finalizzati al corretto indirizzamento del flusso d'aria. (g.p.g.)
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il team
Lodierna Force India la complessa evoluzione della Jordan Grand Prix scomparsa nel 2004 e in seguito passata attraverso le eredi Midland e Spyker.

XVI

Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

WILLIAMS FW35

i piloti

PASTOR

Limperativorisorgere
Un team glorioso in fuga dal tramonto: pochi proclami e unauto tutta nuova
di Filippo Ronchetti
Negli ultimi anni il team con sede a Grove si barcamenato nelle posizioni di rincalzo. La carenza dei risultati, gli avvicendamenti dei progettisti, la perdita di sponsor importanti e la conseguente necessit di ricorrere a piloti paganti come Bruno Senna e lo stesso Pastor Maldonado, laver insistito due anni con un pilota a fine carriera come Rubens Barrichello ha spinto qualche osservatore doltremanica a considerare il team sul viale del tramonto. Gli appassionati si augurano per che questa fase turbolenta sia alle spalle e che il team possa raggiungere nel 2013 ben altre posizioni rispetto lottava dellultimo campionato. E, forse, qualche indizio in tal senso c. Nel 2012 il team tornato ai motori Renault, ricreando unaccoppiata che negli anni 90 ha collezio-

MALDONADO BOTTAS

VALTTERI

16
Nato a Maracay (Venezuela) il 9 marzo 1985 173cm - 66kg

17
Nato a Nastola (Finlandia) il 28 agosto 1989 173cm - 70kg

Un punto allesordio nel 2011, una pole e una vittoria lanno scorso. Ha dimostrato di saperci fare, ma finito pi volte sotto accusa per aver causato incidenti. Nel 2013 dovr controllare la sua aggressivit e far meglio di Bottas.

, tra i cinque debuttanti del 2013, quello con pi esperienza di Formula 1: nel 2012 per 15 volte ha sostituito Bruno Senna nelle libere del venerd. Williams lha definito uno fra i piloti pi talentuosi con cui abbia avuto a che fare.

nato successi a ripetizione. Sembrava solo un modo per ricordare i tempi doro invece Maldonado, nel Gran premio di Spagna, ha prima centrato la pole e poi una vittoria che a Grove mancava dalla bellezza di otto anni. Il team ha s fatto meglio rispetto

al 2011 ma a conti fatti il 2012 stato deludente: Pastor ha battuto 18 a 2 Senna in qualifica ma in gara finito spesso coinvolto in incidenti, collezionando punti solo in cinque Gp su 20; per contro il brasiliano, che certo non ha mai impressionato, andato

a punti nel doppio delle occasioni. Per il 2013 il team non ha fatto proclami: Mike Coughlan, direttore tecnico, ha affermato che la FW35, pur essendo unevoluzione della precedente, nuova nella quasi totalit.
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il team
Per il 2013 il team non ha fatto proclami: la nuova FW35 ha saltato i test di Jerez e il direttore tecnico Mike Coughlan, nel descriverla, ha affermato che pur essendo unevoluzione della precedente nuova all'80%. In pista lauto si dimostrata affidabile.

TORO ROSSO STR8

i piloti

DANIEL

Lobiettivo il sesto posto


Lex Minardi punta a colmare il gap con scuderie pi prestigiose
Per la Toro Rosso di Faenza il 2013 sar un anno cruciale: il team principal Franz Tost ha infatti dichiarato che lobiettivo della squadra il sesto posto nel campionato costruttori. Se i primi cinque posti sono virtualmente assegnati a Red Bull, Ferrari, Mclaren, Lotus e Mercedes, per il sesto la battaglia apertissima. Vi aspirano la Williams in ascesa, la Sauber e la Force India. Ora si aggiunge ai litiganti anche lex team Minardi che, nello scorso campionato, ha per fornito prestazioni decisamente inferiori ai contendenti: nona posizione, 50 punti dietro la Williams e davanti solo a Caterham, Marussia e Hrt fermi a 0. Con questa base centrare il sesto posto sembra improbo. Tost tuttavia non la pensa cos, sicuro del fatto che se la nuova STR8 motorizzata Ferrari sar

RICCIARDO

JEAN-ERIC

VERGNE

18
Nato a Perth (Australia) il 1 luglio 1989 175cm - 64kg

19
Nato a Ponteoise (Francia) il 25 aprile 1990 178cm - 73kg

indicato dai pi come il candidato numero uno a prendere il posto di Mark Webber. La Red Bull cerca disperatamente il sostituto dellaustraliano, ma alla sua prima stagione di Formula 1 Daniel ha convinto solo in parte.

lultima scoperta del vivaio Red Bull. Nel 2012 ha perso il confronto in qualifica con Ricciardo, ma a fine stagione ha collezionato 16 punti contro i 10 del compagno di team: abbastanza per essere riconfermato.

competitiva i due piloti, il francese Jean-Eric Vergne e l'australiano Daniel Ricciardo, potranno farsi valere: Abbiamo cambiato limpostazione del team sia come uomini sia per le infrastrutture e questo, insieme

al fatto che Jean-Eric e Daniel hanno ora pi esperienza, ci permette di arrivare ai test invernali con un giustificato ottimismo. Larrivo, in settembre, di James Key come direttore tecnico, progettista della sorprenden-

te Sauber 2012, ha dato una scossa. lecito attendersi che le prestazioni migliorino col passare del tempo, frutto del lavoro in sinergia di Key e del capo progettista Luca Furbatto. (f.r.)
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il team
Confermati Franz Tost e il team manager Gianfranco Fantuzzi, larea tecnica ora in mano a James Key coadiuvato dal capotecnico Laurent Mekies e da Luca Furbatto come chief designer.

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MERCOLED 13 MARZO 2013 IL MATTINO

Formula 1-2013

XVII

CATERHAM CT03

i piloti

CHARLES

Lauto chiamata ramarro


Il colore la fa assomigliare al rettile. Perplessit su quellaletta allo scarico
di Cristiano Marcacci
La Caterham F1 Team una squadra anglo-malese, che partecipa al campionato mondiale di Formula 1 a partire dal 2010. Il team stato ammesso dopo lannuncio fatto dalla Bmw di voler abbandonare la Formula 1 al termine del 2009; inizialmente conosciuta come Lotus Racing nel 2010 e come Team Lotus nel 2011, dal 2012 la scuderia ha mutato il suo nome in Caterham F1 Team, a seguito di una lunga controversia legale con la Lotus Cars. Il progetto della vettura 2013 un parto di Mark Smith e John Iley, questultimo aerodinamico che negli anni scorsi ha lavorato anche in Ferrari. Ha una fra le livree decisamente pi originali di tutto il circus. Il colore la fa assomigliare a un ramarro inondato

PIC

GIEDO

VANDER GARDE

20
Nato a Montelimar (Francia) il 15 febbraio 1990 178 cm - 58 kg

21
Nato a Rhenen (Olanda) il 25 aprile 1985 182 cm - 73 kg

Ha debuttato su una vettura di Formula 1 nel novembre 2010, guidando una Vergin nel corso dei test di fine stagione. Al termine dellultima gara stato ingaggiato come titolare della Vergin, poi diventata Marussia.

Da giovane ha avuto una carriera di successo nei kart. Nel 2012 stato annunciato il suo ingaggio alla Caterham come pilota di riserva. Solo di poche settimane fa la promozione a pilota titolare.

dalla luce del sole. Il telaio della Ct03 (cos stato denominato il nuovo modello) un derivato della macchina 2012 e numerosi degli addetti ai lavori si sono subito spesi nellevidenziare lanti-esteticit rappresentata dal-

lo scalino esistente tra la scocca alta e il muso lungo e appiattito. Nonostante la Caterham non sia assolutamente in grado di far paura a qualcuno (forse solo alla Marussia), stata la scuderia anglo-malese a far scoppiare la prima pole-

mica tecnica della stagione, presentando unaletta posizionata vicina al terminale di scarico. A gridare allirregolarit stato per primo lo staff tecnico della Lotus. Le vecchie ruggini sono subito riemerse.
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il team
La squadra di propriet di Malaysia F1 Team Sdn.Bhd., nata da una partnership tra il governo malese e un consorzio di imprenditori malesi, principalmente la Tune Group (azienda che controlla la compagnia aerea Air Asia) e Naza Motors.

MARUSSIA MR-02

i piloti

JULES

Nonbastaavereilkers
La scuderia di Pat Symmonds destinata ad annaspare tra i problemi
destinata ad annaspare tra parecchi problemi la Marussia fin dal primo Gp in Australia. Se vero che il buon giorno si vede dal mattino, la scuderia ha impressionato tuttaltro che favorevolmente nei primi test invernali in Spagna, abbastanza tormentati. stato chiaro a tutti che la macchina manca sia di trazione sia di carico aerodinamico. A Jerez Luiz Razia (al quale stato preferito Jules Bianchi come pilota titolare) si fermato allinizio del rettilineo del traguardo per un problema al motore, testimoniato dal fumo che ha cominciato a uscire, Max Chilton stato vittima del cedimento della sospensione posteriore sinistra, che ha procurato luscita di pista della monoposto. Dal punto di vista tecnico, la Marussia non presenta soluzioni molto originali. Innanzitutto,

BIANCHI

MAX

CHILTON

22
Nato a Nizza (Francia) il 03 ottobre 1989 179 cm - 78kg

23
Nato a Reigate (Gran Bretagna) il 21 ottobre 1991 178 cm - 66 kg

Inserito nel programma 2009 della Ferrari, di origini italiane, visto che i suoi antenati risiedevano a Milano. stato chiamato pochi giorni fa a sostituire il brasiliano Luiz Razia, alle prese con problemi di sponsor.

Nasce da una famiglia di appassionati di corse e suo padre, Grahame, il proprietario del team Carlin. Nel novembre 2011 prov la Force India al test per giovani piloti di Abu Dhabi.

la monoposto del Mondiale con il muso pi basso di tutte, una caratteristica gi sfoggiata lo scorso anno. La novit invece rappresentata dallintroduzione del kers, il sistema di recupero dellenergia introdotto a

partire dal 2009. Con questa soluzione che viene adottata anche dalla Marussia, ora il ventaglio completato. Il kers infatti presente su tutte le monoposto. Al timone tecnico della scuderia c sempre Pat Symmonds,

lex direttore tecnico della Renault, ovvero colui che rimase invischiato insieme con Flavio Briatore nel pasticciaccio del falso incidente di Nelson Piquet jr nel Gp di Singapore 2008. (c.m.)
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il team
La Marussia F1 Team ha fatto il suo esordio nel 2012. lerede della Virgin Racing, che, dopo lentrata nel suo capitale azionario della Marussia, ha modificato la sua denominazione.

MERCOLED 13 MARZO 2013 IL MATTINO

Formula 1-2013

XIX

AUSTRALIA il circuito del debutto

Melbourne, la pista che piace a Button


Il pilota McLaren ha vinto tre delle ultime quattro edizioni, lultimo trionfo Ferrari nel 2007 con Kimi Raikkonen
di Davide Casarotto
Il sipario su una nuova annata di Formula 1 si alza. E il palcoscenico su cui andr in scena il primo atto quello australiano di Melbourne. Il tracciato che corre intorno al lago dellAlbert Park, polmone verde della citt, ha raccolto, a partire dal 1996, il testimone dallaltra pista su cui gi da dieci anni il Circus faceva tappa. Si trattava del circuito di Adelaide, che allora era collocato in fondo al calendario. E infatti nella terra dei canguri si decise allultimo respiro lassegnazione di due titoli: quello del 1986, dove Alain Prost beff il leader della classifica Nigel Mansell, protagonista di una foratura, e quello del 1994, quando un contatto tra i due contendenti Damon Hill e Michael Schumacher consegn la stagione al tedesco, allora al volante della Benetton. Nel 1995 un grave incidente occorso a Mika Hakkinen fece sollevare qualche dubbio sulla sicurezza dellimpianto e la Formula 1 si trasfer proprio a Melbourne, che dal 1996 e con solo un paio di eccezioni, ospita il primo Gp stagionale. Il tracciato, ricavato su strade normalmente adibite al traffico ordinario, di quelli che impegna, con le sue molte curve, laerodinamica. Il rettifilo pi lungo quello del traguardo, dove si arrivano a sfiorare i 310 km/h. Poi una prima violenta staccata, quella della curva Jones, e una serie di curve in successione. Lultima parte di circuito caratterizzata da due curve veloci e da due tornantini che riportano sulla linea darrivo. Si tratta di curve particolari che, unite alla poca aderenza dellasfalto, rendono lAlbert Park un tracciato molto particolare, capace di mettere a dura prova sia i freni, che subiscono unusura importante, sia le prestazioni degli pneumatici. In tal senso le squadre dovrebbero optare per una strategia basata su due soste ai box. Che potrebbe comunque essere scompaginata dallingresso della safety-car, eventualit da mettere sempre in conto a Melbourne. Con lo spostamento dellorario, per favorire la visione del Gp al pubblico europeo, larrivo avviene nel tardo pomeriggio locale: il sole basso sullorizzonte unulteriore insidia poco gradita ai piloti. Inutile dire che i team capaci di arrivare in Australia avendo svolto un ottimo lavoro nei test e con una macchina gi a punto hanno un indubbio vantaggio. Nel 2012 vinse Jenson Button (McLaren): al britannico lAlbert Park piace particolarmente visto che ha fatto sue tre delle ultime quattro edizioni. Per lultima vittoria della Ferrari occorre risalire al 2007, con Kimi Raikkonen. Per il finlandese fu la prima affermazione assoluta alla prima gara col Cavallino.
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XX

Formula 1-2013

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

La festa sul podio delledizione 2012: Hamilton (terzo) e Alonso (vincitore)

la CURIOSIT

Lincognita maggiore il meteo: rischio acquazzoni tropicali


Pi che di aerodinamica, pneumatici e strategie i team di Formula 1 una volta in Malesia si mettono a parlare di previsioni del tempo. S perch a Sepang la variabile meteo imprevedibile e quindi decisiva per lesito della gara. Colpa (o merito) degli acquazzoni tropicali, divenuti una costante da quando, nel 2009, stato deciso lo spostamento della gara alle 17 per facilitarne la visione al pubblico europeo. Una scelta non proprio azzeccata: tant che il Gp di quellanno fu interrotto proprio per la pioggia e al vincitore Button fu assegnato solo met del punteggio.

Sepang,sorpassifacili egrandirettilinei PistaamicadellaRossa


Sul Sepang international circuit la Formula 1 corre dal 1999, quando la politica del patron Bernie Ecclestone e la matita dellarchitetto Hermann Tilke si misero al lavoro per aprire nuovi impianti e nuove frontiere al campionato. Ne uscito uno fra i tracciati pi apprezzati per caratteristiche e modernit delle strutture, tanto da attirarvi anche altri campionati motoristici importanti come la MotoGp. Il circuito, poco distante dalla capitale malese Kuala Lumpur, caratterizzato da una sede stradale molto ampia (circa 25 metri) e si snoda per quindici curve. Tra queste ci sono due tornantini, che precedono e seguono il rettifilo darrivo, da fare con le marce basse e in cui possibile superare sia in ingresso sia inventandosi una traiettoria vincente in uscita. Non mancano i curvoni veloci che, mettendo a dura prova laereodinamica, risultano poi decisivi nello strappare il tempo. Due sono i tratti di rettilineo, che scorrono praticamente luno parallelo allaltro. In mezzo a questi c limponente tribuna coperta da oltre 50mila posti divenuta simbolo del circuito. La gara di Sepang sicuramente molto probante per i piloti. Non tanto per limpegno dato dalla guida delle monoposto, ma per il fattore climatico: il caldo della Malesia infatti, acuito dallalto tasso di umidit, ne mette a dura prova il fisico. La Malesia tradizionalmente amica della Ferrari e di Alonso: la Rossa qui ha vinto in ben sei occasioni segnando per sette volte la pole position, mentre lo spagnolo ha chiuso tre volte davanti a tutti. Se si eccettua il 2012 per, condizionato dal meteo, nelle due stagioni precedenti a farla da padrone stato il binomio Red Bull-Sebastian Vettel. (d.c.)
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MERCOLED 13 MARZO 2013 IL MATTINO

Formula 1-2013

XXI

Il trionfo ferrarista di Michael Schumacher il 1 ottobre del 2006

la CURIOSIT

Da qui cominciata la cavalcata trionfale della Red Bull


Per ora lunico successo conseguito dal team austriaco in terra cinese. Ma comunque vada Shanghai ha un significato particolare per la Red Bull che, con Vettel, vinse proprio qui nel 2009 la prima gara in assoluto in Formula 1 (foto). Era linizio di un ciclo che ha portato il team austriaco a una serie di successi capace di renderlo un riferimento della Formula 1 di oggi. Tre Mondiali piloti (2010, 2011 e 2012) sotto il segno di Vettel, con altrettanti titoli costruttori. Dal quel Gp della Cina per gli uomini di Chris Corner iniziata una serie di 34 vittorie sulle 71 gare disputate, una media record che sfiora il 50%.

Shanghai, quindici curve eunrettilineoinfinito Occhioaglipneumatici


Shang, salire. Sperano che sia di buon auspicio, magari interpretandola come una salita sul gradino pi alto del podio, i piloti della Formula 1 che si ritrovano a disegnare con le loro monoposto lideogramma a cui ispirata la forma del circuito di Shanghai. Il Mondiale ci ha esordito nel 2004, colmando una lacuna che con la crescita di un paese come la Cina, ormai divenuto colosso delleconomia planetaria rischiava di diventare una vera e propria anomalia. Anomalia cui si sopperito una volta che stato completato il tracciato alla periferia della capitale. Un impianto che avveniristico dir poco, con limponente struttura in vetro a sovrastare il rettilineo darrivo e una filosofia di costruzione allavanguardia, che ha visto nella posa del nastro dasfalto lutilizzo di materiali adatti a far fronte al terreno paludoso. La conformazione del tracciato vede la presenza di quindici curve, che assumono la forma di tornanti lenti e medio-veloci. Nel terzo settore c anche uno fra i rettilinei pi lunghi di tutta la stagione. I team terranno particolarmente docchio nel corso della gara lusura delle gomme, che di solito intacca anteriore e posteriore destra rendendo problematica laderenza delle monoposto. L'unico pilota ad aver vinto due volte a Shanghai Lewis Hamilton, grazie anche a una McLaren trovatasi sempre particolarmente a suo agio in Cina, dove pu sfruttare le doti del suo motore sui due lunghi rettilinei. La Ferrari ci ha vinto tre volte con tre piloti diversi alla guida: Rubens Barrichello, nellanno in cui avvenne il taglio del nastro del tracciato, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen. Fernando Alonso vi ha trionfato nel 2005 con la Renault. (d.c.)
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Formula 1-2013

XXIII

Il circuito dI MANAMA

Il rischio di una sfida ancora blindata


La speranza che questanno il Gp del Bahrain si svolga in un clima pacifico. La Formula 1 infatti, da un paio di stagioni a questa parte, si ritrova a fare i conti con la difficile situazione politica del piccolo Stato arabo, teatro di disordini e violente manifestazioni anti-governative. Nel 2011 si arriv addirittura alla cancellazione della gara che avrebbe dovuto aprire il campionato. Nella passata stagione si corso (nella foto, il vincitore Vettel) ma in una situazione surreale, con piloti e addetti sotto scorta. Venendo alla pista, quello del Sakhir un tracciato impegnativo. Anche perch, con lo svolgimento della gara fissato a fine aprile, le alte temperature mettono a dura prova le componenti delle

vetture: freni e pneumatici in primis. La conformazione prevede tre lunghi rettilinei e 15 curve di media velocit. La Ferrari e Alonso hanno una buona tradizione qui. Il Cavallino ha vinto cinque volte: una con Schumacher e Alonso (gi protagonista di un successo con la Renault), due con Massa.

il circuito di Montmel

Sette vincitori nelle ultime sette edizioni

Al Montmel fare pronostici davvero difficile. Lungo le curve del tracciato catalano infatti, nelle ultime sette stagioni, si sono alternati ben sette vincitori diversi. La Ferrari ha una buona tradizione grazie a Michael Schumacher, che lha portata per prima al traguardo in cinque occasioni. Alla guida della

monoposto del Cavallino qui hanno poi vinto Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Il calore del pubblico di casa ha trasportato Fernando Alonso sul gradino pi alto del podio solo una volta, nel 2006 con la Renault. Lo scorso anno ha vinto Pastor Maldonado (Williams, al centro nella foto con Alonso e Raikkonen).

il circuito di Monte carlo

La sfida sulle strade strette del lusso


Il salotto della Formula 1 riapre i battenti e il Circus, come tradizione, si fonde con il lusso e la mondanit del Principato. Coraggio e sangue freddo sono le caratteristiche fondamentali per divincolarsi allinterno dei guard-rail dello storico circuito cittadino, ricco di passaggi mozzafiato: dal tornantino della vecchia stazione, punto pi lento di tutto il campionato, al velocissimo curvone del tunnel. Partire in pole fondamentale per la difficolt nei sorpassi, ma i colpi di scena sono sempre dietro langolo, pronti a sconvolgere landamento della gara. Grandi le sollecitazioni per i freni e per il cambio, che si utilizza ben 48 volte in un giro.

Una vittoria della Ferrari qui manca dal 2001, quando si afferm Michael Schumacher. Alonso ha trionfato nel 2006 e nel 2007 con Renault e McLaren. Nelle ultime tre stagioni Montecarlo stato per terreno di conquista Red Bull, due volte con Webber, una con Vettel.

XXIV

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il circuito di Montreal

Circuito stradale, insidie a ogni curva


Quello del Canada uno fra i Gran premi che val la pena di seguire dal primo allultimo giro. La pista che si estende sullisola di Notre Dame, costruita sullestuario del fiume San Lorenzo in occasione delle Olimpiadi di Montreal nel 1976, non manca di nascondere insidie a ogni curva e propone diversi punti in cui tentare i sorpassi. un tracciato dove si va veloci: conta dunque avere un buon motore sui rettilinei e, per percorrere al meglio curve e chicane, disporre di una vettura che permetta di tagliare senza paura sui cordoli. Enormi le sollecitazioni per i freni. Essendo un tracciato stradale, utilizzato solo un paio di volte lanno, una vera incognita per le gomme e la strategia diventa fondamentale.

Nelle ultime tre stagioni il circuito diventato terra di conquista per la McLaren, che ha vinto due volte con Lewis Hamilton (foto: la vittoria 2012) e una con Jenson Button. La Ferrari ha vinto dieci volte, lultima con Michael Schumacher nel 2004. Fernando Alonso ha trionfato nel 2006 alla guida della Renault.

Il circuito di silverstone

Curvoni veloci, sedici vittorie Ferrari

Sui curvoni veloci di Silverstone, tracciato sorto sui resti di un vecchio aeroporto militare, laereodinamica la componente pi importante. Per questo la Red Bull nelle ultime stagioni risultata indubbiamente favorita, vincendo tre fra le ultime quattro edizioni del gran

premio. per un tracciato speciale anche per la Ferrari, che vi ha vinto sedici volte e, nel 2011, in occasione dei festeggiamenti per il 60esimo anniversario del Cavallino, ha visto trionfare Fernando Alonso. Lo scorso anno ha vinto Webber (foto) su Red Bull.

il circuito di nurburgring

Lultima vittoria Ferrari con Alboreto (85)


Lalternanza nella disputa del Gp con laltro tracciato di Hockenheim dice che questanno, in occasione dellappuntamento tedesco, si far tappa al Nurburgring. La versione baby dello storico Ring da 28 km caratterizzato da una serie di curve di velocit medio-bassa. Serve dunque unottima trazione e una macchina a punto soprattutto nella parte anteriore, capace di garantire unottima stabilit in fase di frenata. Le chance per i sorpassi non sono moltissime: la pi ghiotta nel primo tornante dopo il rettilineo darrivo ma si pu tentare anche alla curva Ford, punto in cui nel 2007 diedero vita a uno spigoloso duello Fernando Alonso (allora alla Renault) e il

ferrarista Felipe Massa. La Ferrari nella sua storia ha vinto qui ben dieci volte, lultima nel lontano 1985 con il compianto Michele Alboreto (nella foto). Nelle ultime due edizioni, tenutesi nel 2009 e nel 2011, si segnalano le affermazioni di Mark Webber e Lewis Hamilton.

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XXV

Ilpasticcio deil 20esimoGp saltato in extremis


Calendario sempre incerto: nuove candidature per il 2014 e 2015. Ed polemica anche sui test
di Filippo Ronchetti
Sono ormai alcuni anni che Alonso si spende a favore del ritorno dei test. Lo fa in modo chiaro, affermando che la Formula 1 lunico sport in cui vietato allenarsi. Non si chiede a un calciatore o a un tennista di rimanere fermi fra una partita e laltra. Due anni fa il programma dei test invernali prevedeva quattro sessioni prima del campionato. Lanno scorso, su pressione Ferrari, si scese a solo tre pi una tra la quarta e la quinta gara. Questanno tre e basta. La motivazione alla base di questa scelta il contenimento dei costi anche se, come dimostra il caso della spagnola Hrt, se un team non ha i soldi per sopravvivere non certo vietando i test che lo si aiuta. E poi, tra proibire test e liberalizzarli, il buon senso suggerisce la soluzione intermedia di fissare due o tre sessioni collettive, magari in quei circuiti che non ospitano un Gran premio come Magny-Cours, Portimao, Imola, tanto per citarne tre fra i pi conosciuti. Questa situazione, purtroppo, sembra stare a cuore solo alla Ferrari e Bernie Ecclestone, da parte sua, sembra pi preoccupato a decidere quali Gp si disputeranno nel 2014. La stagione che va a iniziare originariamente contava su 20 gare: il weekend dopo il Gp del Canada era infatti previsto quello del New Jersey. A met ottobre per gli organizzatori hanno dato forfait e da l sono iniziate le ipotesi: Istanbul, Magny-Cours e Paul Ricard, Estoril in Portogallo, il nuovo Red Bull Ring in Austria.

Alla fine il calendario rimasto a 19 corse. Si sono per aperti nuovi scenari per il 2014 e il 2015, anche se lo stesso Bernie avrebbe affermato che 20 Gp sono il massimo. Quindi? Per il 2014 sono in corsa tre sedi: il New Jersey, che sarebbe solo slittato; Sochi, in Russia, dove sta nascendo una pista che dovrebbe ospitare anche MotoGp e Superbike; e Citt del Messico, che riavrebbe un Gp che manca dal 1992. E per il 2015 si parla di una gara in notturna a Bangkok. Follia? No, se si considera che a dicembre la Race of Champions (al via i migliori di ogni specialit del motorismo) stata disputata proprio nella capitale thailandese.
RIPRODUZIONERISERVATA

Il Gran premio di formula 1 del 1992 sul circuito dellEstoril in Portogallo

il circuito di budapest

Feudo McLaren, sette vittorie in nove anni

Quello di Budapest un tracciato impegnativo e molto tecnico. Il fondo irregolare, laderenza precaria e le curve in successione non solo costringono a un lavoro doppio i piloti ma limitano lo spettacolo e i sorpassi sono una rarit. Negli ultimi anni a far la voce grossa

sul tracciato magiaro stata la McLaren, che ha vinto sette delle ultime nove edizioni. Nel 2012 lo ha fatto con Lewis Hamilton (nella foto). La Ferrari, che su questo circuito vanta solo cinque affermazioni, non vince in Ungheria dal 2004, con alla guida Michael Schumacher.

il circuito di spa

Emozioni infinite, conta il coraggio


Se la cittadina che ospita il Gp del Belgio, grazie alle sue prodigiose acque termali, presta il nome ai centri benessere di tutto il mondo non si pu dire che i saliscendi del tracciato di Spa siano altrettanto rilassanti. Anzi la pista belga una fra le pi emozionanti di tutto il campionato. Solo a guardare lEau Rouge-Redillon, una ripida chicane in salita da percorrere col pedale dellacceleratore premuto, si capisce che siamo di fronte a sette lunghi chilometri in cui il coraggio dei piloti fa la differenza. Certo serve anche una vettura bilanciata e veloce perch curvoni e lunghi rettilinei sono gli ingredienti principali della gara. Il pilota che qui ha vinto di pi stato Michael Schumacher, ma a

suo agio anche Kimi Raikkonen, quattro volte primo e protagonista dellultima vittoria Ferrari nel 2009 (nella foto). Unaffermazione anche per Felipe Massa (2008), mentre Fernando Alonso non ha mai vinto e vorr rifarsi di un 2012 in cui stato centrato alla prima curva da Romain Grosjean.

Porte aperte sabato 16 e domenica 17

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XXVII

italia UN circuito ricco di storia

Staccatedabrivido,sorpassidashow
Decisive potenza e areodinamica: qui batte forte il cuore del Cavallino che non vince dal 2010 con Alonso
di Davide Casarotto
Monza la storia dellautomobilismo italiano e mondiale. Qui si corre dal lontanissimo 1922: per raccontare le gare, i protagonisti e gli episodi, anche tragici, che si sono vissuti sul tracciato brianzolo ci vorrebbe unenciclopedia. Pezzi di storia che ancora vivono tra gli alberi del Parco Reale dove, vicino alla pista moderna, si pu ancora osservare quel che resta dellantico ovale dedicato allalta velocit che si vorrebbe trasformare in un museo dell'autodromo. Ecco perch, quando il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone si mise a esaminare la proposta di un Gran premio tra le vie cittadine di Roma, ci fu unimprovvisa alzata di scudi da parte di tutti gli appassionati. Formalmente non era in contrapposizione con Monza ma due corse in Italia non possono coesistere, quindi... La veloce pista brianzola mantiene ancora oggi caratteristiche che la rendono unica. Intanto ha il primato di essere il tracciato pi veloce di tutto il Circus, grazie ai suoi quattro rettilinei da oltre 330 km/h e una media di percorrenza che arriva a sfiorare i 260. Poi ci sono delle staccate da brivido dove le doti dei piloti vengono esaltate e le possibilit di sorpasso moltiplicate. Dopo il lungo rettifilo del via si arriva alla discussa Prima variante, pi volte modificata negli ultimi anni e molto delicata in partenza. per loccasione pi ghiotta per i sorpassi, in cui decisivo risulta il gioco delle scie. Ma passaggi buoni sono anche la variante della Roggia e la Ascari, punto pi amato dai tifosi per seguire le gare, caratterizzato com da una difficile frenata in discesa. Il tempo per si fa anche e soprattutto alla Parabolica, la lunga e ampia curva che reimmette sul rettilineo darrivo: disegnare la giusta traiettoria in entrata e in percorrenza fondamentale. Inutile sottolineare come velocit massima e aerodinamica siano le due componenti principali richieste alla vettura. Il rosso Ferrari il colore predominante sulle tribune di Monza, rimasta dopo la temporanea chiusura di Imola unica tappa tricolore in calendario. Il Cavallino qui ha trionfato per 19 volte, mentre Michael Schumacher il pilota pi vittorioso di sempre con cinque affermazioni. Nelle ultime quattro edizioni sul gradino pi alto del podio si sono succeduti ben quattro piloti alla guida di altrettante vetture. Fernando Alonso ha ottenuto la sua unica vittoria qui nel 2010, con la Ferrari. Lanno dopo la spunt Sebastian Vettel, che proprio a Monza, sotto la pioggia, vinse la sua prima gara in carriera con la Toro Rosso nel 2008. Lultima edizione se l aggiudicata la McLaren di Lewis Hamilton.
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XXIX

il circuito di marina bay

Si corre sotto riflettori, caldo e umidit


Comodamente accovacciati in una piscina posizionata sul tetto di un grattacielo o su una ruota panoramica da cui si gode una vista mozzafiato di tutta la baia. A Singapore possibile seguire cos il suggestivo Gp che si corre sulle strade di Marina Bay, sotto le luci dei potenti riflettori accesi e posizionati ad arte da una ditta italiana. Per i piloti per non si tratta di una passeggiata. Anzi, una fra le gare pi impegnative del campionato, almeno a livello fisico. Caldo e umidit infatti, uniti ai costanti cambi di direzione che presenta il disegno della pista, lo rendono tra i pi impegnativi per i protagonisti della gara, che devono anche convivere con la particolarit di correre sotto le luci artificiali. Le

vetture, che necessitano di un alto carico aerodinamico, vengono sollecitate soprattutto nellimpianto frenante. Nelle quattro edizioni fin qui disputate spiccano i nomi di Fernando Alonso e Sebastian Vettel, che hanno vinto due gare a testa: le ultime due edizioni sono andate al tedesco.

il circuito di yeongam

Tracciato monotono, incognita meteo

Svegliare linteresse intorno a un Gran premio come quello di Corea unimpresa ardua, in cui riuscita solo in parte, nella passata stagione, una star della musica mondiale come il rapper Psy (Park Jae-Sang). Il tracciato una pista veloce, con poche frenate significative: la costa molto

vicina e il meteo pu cambiare rapidamente, come avvenuto nel 2010 quando la partenza fu ritardata e Fernando Alonso si aggiudic la prima gara corsa in terra coreana. Poi i due successi della Red Bull con Sebastian Vettel (nella foto sul podio con Webber, a destra, secondo)

il circuito di suzuka

Il teatro dello scontro Senna-Prost


Vale la pena di svegliarsi di prima mattina per seguire il Gran premio del Giappone, che si corre su uno fra i tracciati pi interessanti di tutto il campionato. Suzuka infatti offre uno scenario ideale per dar vita a una gara aperta, dove di solito le differenze tecniche tra le varie monoposto si appiattiscono. La pista caratterizzata da un andamento variabile, sia a livello altimetrico, con diversi saliscendi, sia per quanto riguarda le curve. Si alternano infatti violente frenate, come quella del tornantino Hairpin che si fa quasi da fermi, e curve veloci. Su tutte la spettacolare 130R, che si percorre a 300 km/h. rimasta nella storia anche la chicane del Casin, teatro del famoso scontro-contatto nel

1989 tra Ayrton Senna e Alain Prost (nella foto). La Ferrari qui ha vinto ben sette volte, ma nelle ultime quattro edizioni si contano tre affermazioni della Red Bull di Sebastian Vettel. Fernando Alonso vi ha trionfato in una sola occasione, nel 2006, quando era alla Renault.

XXX

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la curiosit

IL MATTINO MERCOLED 13 MARZO 2013

Larrivo vittorioso di Sebastian Vettel nelledizione dello scorso anno

Nel 2012 il controverso tricolore pro-mar sul musetto Ferrari


Il Gp dellIndia, nelle due edizioni fin qui disputate, risultato al centro di proteste e polemiche. Nel 2011, anno dellesordio, ci fu unaccesa manifestazione degli agricoltori della zona. Laccusa mossa agli organizzatori era quella di non aver utilizzato metodi troppo ortodossi per acquisto e pagamento dei terreni su cui stato costruito il circuito. Nella passata edizione a tenere banco stata la vicenda dei due fucilieri della Marina italiana incarcerati in India. La Ferrari decise di mettere un tricolore sul musetto in segno di solidariet, suscitando per comprensibili malumori e rimostranze.

GreterNodia,16curve eduelunghirettilinei Vettel ha sempre vinto


Dopo una gestazione molto lunga, visto che si iniziato a parlare di una tappa iridata in India fin dal 1997, il nuovo circuito Buddh international di Greater Noida stato scelto come base della Formula 1 in uno fra i paesi asiatici in maggiore espansione demografica ed economica. Questo dopo aver vinto il ballottaggio con altri siti e altre soluzioni per la disputa della corsa: qualcuna anche suggestiva come quella, proposta dal patron della Force India Vijay Mallya, di correre tra le strade della capitale New Delhi. Il tracciato, che si aggiunge al gi numeroso novero di quelli disegnati dallarchitetto tedesco Hermann Tilke, ha incontrato subito i favori di piloti e addetti ai lavori. una pista medio-veloce, dove si tiene la sostenuta media di 210 km/h, risultato di sedici curve e due rettilinei in cui, con lausilio dellala mobile, le vetture sfiorano i 320 km/h di velocit massima. Punto particolarmente impegnativo quello rappresentato dalle curve veloci 10 e 11, al centro del tracciato. La conformazione caratterizzata da una serie di dislivelli. Lequazione alto carico aerodinamico-dominio Red Bull qua sembra davvero difficile da sciogliere. Nel breve albo doro della prova indiana infatti finora compaiono solo due nomi nella casella dei vincitori: quello del team austriaco e del campione del mondo in carica Sebastian Vettel. Proprio qui, nella passata stagione, il tedesco fece un altro passo importante nella rimonta sullallora leader di classifica Fernando Alonso, poi completata nel finale di campionato. La Ferrari comunque si difende bene visto che finita due volte sul podio con lo stesso Alonso, terzo nel 2011 e secondo nel 2012. Per Felipe Massa un ritiro e un sesto posto. (d.c.)
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CONCESSIONARIO UFFICIALE PER PADOVA E PROVINCIA

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il circuito di yas marina

Tanti sorpassi grazie allala mobile


Un tracciato da cartolina, con il nastro dasfalto che corre tra palazzi avveniristici e yacht enormi attraccati alle banchine dellisola artificiale di Yas Marina. Vedere girare le monoposto della Formula 1 nella pista-salotto di Abu Dhabi suggestivo ma le prime tre edizioni avevano offerto solo grandi sbadigli visto che la conformazione della pista non favoriva i sorpassi. Tuttaltra musica nelle ultime due stagioni, con lintroduzione del Drs (sistema di riduzione del carico aerodinamico o ala mobile). Ne sa qualcosa Sebastian Vettel, che nella passata stagione stato retrocesso allultimo posto in griglia per unirregolarit nel carburante della sua Red Bull. Il tedesco, che ad Abu Dhabi ci aveva

gi vinto gara e campionato nel 2010 bissando laffermazione del 2009, ha compiuto una rimonta strabiliante chiudendo terzo alle spalle dellallora avversario in classifica Fernando Alonso e del vincitore Kimi Raikkonen (nella foto). Nel 2011 si impose Lewis Hamilton su McLaren.

il circuito di austin

Secondo show nel ranch del Circus

Il Circuito delle Americhe si snoda su una zona collinare dove Hermann Tilke si divertito a disegnare una pista con passaggi presi in prestito da gloriosi tracciati europei come Spa e Nurburgring. A una sezione piuttosto veloce si contrappone una zona pi lenta,

dove imponenti tribune formano una sorta di arena stile ranch apprezzata dal pubblico locale. Qui si esordito nella passata stagione: a imporsi stato Lewis Hamilton su McLaren, seguito da Sebastian Vettel su Red Bull e dal ferrarista Fernando Alonso.

il circuito di interlagos

La pista pi corta, le emozioni pi forti


Il tracciato di Interlagos diventato uno fra gli appuntamenti fissi della Formula 1, che fa tappa qui per la trentunesima volta. Ha assunto ancor pi importanza da quando chiude il calendario, trasformandosi in ben sette occasioni nel passaggio decisivo per assegnare il titolo. la pista pi corta del campionato, ma ha uno sviluppo tortuoso, tanto che perfino il rettilineo darrivo una semicurva in contropendenza. Proprio dopo il traguardo c loccasione pi ghiotta per sorpassare, rappresentata da una esse in discesa divenuta ancora pi invitante da quando le vie di fuga sono state asfaltate e i piloti non rischiano pi di compromettere la gara. Il recordo di vittorie (sei) di

Alain Prost. Otto le affermazioni Ferrari, due delle quali con lidolo di casa Felipe Massa. Nelle ultime quattro edizioni ha prevalso tre volte la Red Bull. Lo scorso anno ha vinto Jenson Button su McLaren ma Sebastian Vettel (foto) ha trovato i punti necessari per primeggiare nel mondiale.

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