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INDICE :

• Capitolo 1: immortalità vendesi


• Capitolo 2: la rivoluzione nanotecnologica
• Capitolo 3: la rivoluzione della computazione
• Capitolo 4: l'animale umano
• Capitolo 5: passioni e arroganza umane
• Capitolo 6: trappole d'estinzione
• Capitolo 7: il dilemma collettivo
• Capitolo 8: i super-esseri transumani
• Capitolo 9: abbracciare il cambiamento di paradigma
• Capitolo 10: gli stili di vita dei coloni spaziali

Prefazione

Nel marzo del 1987, stavo pensando al futuro, come spesso faccio. Ero sbalordito e in
qualche modo anche frustrato dal fatto che il futuro che potevo così chiaramente
vedere fosse tanto radicalmente differente dal futuro che sembrava vedere chiunque
altro. Per quel che ne sapevo, ben poche persone - e di certo nessuna religione - erano
consapevoli che la tecnologia umana avrebbe ben presto forzato gli umani ad
intraprendere un gigantesco salto evolutivo in avanti; un salto talmente grande da far
sembrare piccolo, al confronto, l'unico altro salto evolutivo gigantesco di cui l'uomo
sia consapevole, il salto dalla materia non vivente all'insorgere della vita sulla Terra.
Poiché non avevo mai sentito nessun altro etichettare con un nome preciso il salto
evolutivo che immaginavo - il salto evolutivo in assoluto più grande di tutti - decisi di
chiamarlo "La Grande Trasformazione della Vita Terrestre". Il percorso che gli umani
stanno seguendo verso questa Grande Trasformazione è denso di pericoli. Ma il
percorso verso la Grande Trasformazione potrebbe essere reso molto meno
pericoloso se l'umanità iniziasse già ora i preparativi per abbracciare gli ideali utopici
che saranno resi possibili dalla Grande Trasformazione; ideali che sta all'umanità
scegliere o meno di far propri.
Compresi perciò che avevo bisogno di scrivere un libro. Avevo bisogno di descrivere
in modo coerente e lineare le tendenze future della tecnologia; Spiegare come tali
tendenze si metteranno in relazione con la società umana, le religioni e l'economia, ed
in particolare con l'evoluzione umana. Iniziai a scrivere The Preparation a metà del
novembre 1997. A quel tempo pensavo di essere la sola persona che pensasse che il
futuro descritto da The Preparation fosse il futuro dell'umanità. Mi sbagliavo di
grosso; Scoprii che non avevo prestato abbastanza attenzione. Mentre facevo ricerche
per questo libro scoprii il libro di Grant Fjermedal The Tomorrow Makers (I
Fabbricanti del Domani), e libri di gente come K. Eric Drexler e Marvin Minsky.
Dopo aver letto Engines of Creation (Motori di Creazione) di Drexler e The Society
of Mind (La società della Mente) di Minsky mi sentii giustificato, poiché c'era gente
in questo mondo che riusciva a vedere le stesse tendenze tecnologiche e sociali che
vedevo io. Essi avevano inoltre visto queste cose prima che le vedessi io, ed erano in
parte arrivati alle stesse deduzioni; Il fatto che fossero arrivati alla verità attraverso
percorsi totalmente differenti, lasciandomi perciò inconsapevole del loro lavoro,
significò per me che un tale futuro si sarebbe indubbiamente realizzato. Ma sorgeva
un ulteriore problema; se gente tanto brillante e che discorreva in modo così incisivo
era rimasta inascoltata dalla maggioranza della gente di questa Terra, la risoluzione
dei problemi dell'umanità avrebbe richiesto ben più che intravedere e descrivere le
conseguenze inevitabili della tecnologia.

La tecnologia può tracciare una strada che conduce verso la gloria o una strada che
conduce verso la distruzione. Per garantire al futuro tecnologico dell'umanità il
successo che la tecnologia potrebbe realizzare, sono richieste azioni adeguate,
capacità di comando e - cosa più importante di tutte - educazione opportuna, e non
semplici parole in un libro; ma le parole in un libro sono un punto di partenza buono
come un altro da cui cominciare, sempre che educazione, azione e capacità di
comando vengano immediatamente a seguirle.

Quando si scrive un'opera di saggistica su una materia ancora non ben compresa,
specie se il soggetto ha a che fare con il futuro, l'autore commette inevitabilmente
degli errori. Alcuni errori possono consistere in omissioni, ossia informazioni lasciate
fuori dalla discussione poiché l'autore non ne era a conoscenza. Altri errori possono
insinuarsi nelle argomentazioni logiche del discorso. Inoltre, i libri che trattano del
futuro sono propensi ad incorrere in molti più errori di quanto normalmente accada
per il resto della usuale saggistica.

Nessuno può vedere esattamente a cosa dovrebbe somigliare il futuro, almeno finché
il futuro non divenga infine il presente. E tuttavia, la gente può comunque, e anzi
deve, fare piani per il futuro, a dispetto del fatto che il futuro non possa essere
anticipatamente descritto alla perfezione. La gente investe in derrate commerciali di
magazzino, nell'educazione, nella religione, nelle relazioni sociali con gente appena
conosciuta, e lo fa nella previsione che l'investimento odierno procurerà un profitto
futuro. Le persone sanno come investire nel futuro perché hanno già visto in prima
persona il futuro divenire presente, e sanno che la maggior parte delle tendenze si
evolve, senza discontinuità, dal passato fino al presente, e verso il futuro. Tutto quello
che serve per investire nel futuro è: estendere al futuro quelle che sono le odierne
tendenze e sperare, facendo un salto immaginativo accompagnato da un briciolo di
fede, di non essersi infilati in un vicolo cieco. Questo è proprio ciò che fanno gli
autori quando scrivono a proposito delle tecnologie future e degli effetti che esse
avranno sulla gente del futuro: io tengo bene in mente le attuali tendenze
tecnologiche - continuando tenacemente ad avere fede che il futuro sarà ancora
popolato da gente - e compio un balzo mentale mentre spero di atterrare in qualche
punto abbastanza vicino a quello che sarà il futuro reale. Provo ad essere tanto
accurato quanto posso esserlo, ma è ovvio che incorro in degli errori.

The Preparation è scritto nel modo in cui un libro "non di narrativa" dovrebbe essere
scritto. Questo libro è associato ad un sito web tramite il quale sarà corretto
immediatamente ogni errore contenuto nel testo del libro e che dovesse essere
riportato alla mia attenzione. E' un libro auto-pubblicato, e quindi le future versioni di
esso rifletteranno tali correzioni. Questo libro non dipinge un quadro statico
dell'universo futuro, ma piuttosto rappresenta un tentativo in continua evoluzione di
rispecchiare l'universo futuro con sempre maggiore accuratezza. Tu e gli altri lettori
di questo libro sarete quelli che renderanno possibile tutto questo, segnalando al sito
www.thepreparation.com i vostri commenti, le vostre domande, le vostre reazioni
ecc….Potrete segnalarmi informazioni ulteriori riguardanti gli argomenti discussi in
The Preparation, oppure scoprire da dove io abbia tratto le informazioni che ho
utilizzato per un dato argomento, discuterne con me o con altri lettori, e tutto ciò che
diremo sarà registrato in forma di una sorta di "storia" - la storia che stiamo
costruendo. La mia speranza è che il formato scelto per il libro riesca ad incoraggiare
l'educazione, l'azione e la capacità di comando, invece di limitare The Preparation ad
essere soltanto un altro libro.

The Preparation: tendenze umane future nella tecnologia, società, economia e


religione; problematiche future presentate in forma di scenari; e cosa più importante
di tutte, una esperienza educativa condivisa per quelli di voi che sono abbastanza
saggi da accorgersi che: il futuro è vostro! Perciò fate bene attenzione, buttate via il
mozzicone, afferratevi bene al futuro e tenetevi forte per una cavalcata selvaggia!

Introduzione

The Preparation parla del futuro della razza umana, e di quale sia - fra i molti percorsi
possibili - quello su cui dovremmo incamminarci per conquistarci tale futuro. Questo
è un libro di speranza, poiché il futuro dell'umanità può essere un futuro
gloriosamente brillante.

La tecnologia, e solo la tecnologia, è quel che può rendere possibile il futuro che
descrivo. Tre rivoluzioni tecnologiche, la rivoluzione medica, la rivoluzione
nanotecnologica e la rivoluzione informatica, sono già cominciate. La domanda non è
come sia possibile che il futuro descritto in The Preparation possa essere innescato da
queste rivoluzioni tecnologiche, ma piuttosto quando ciò sarà possibile e, domanda
ancor più importante, chi saranno coloro ne raccoglieranno i benefici.

Una quarta area tecnologica, quella associata alla colonizzazione umana dello spazio,
determinerà quanti saranno gli umani che beneficeranno dei risultati delle prime tre
aree.

Di queste quattro aree tecnologiche, che sono e saranno responsabili della maggior
parte dei progressi significativi dei nostri tempi, solo la colonizzazione umana dello
spazio è rimasta finora molto più indietro rispetto alle altre.

La ragione di questo ritardo è da attribuire alla politica ed a percezioni erronee. In


ogni paese che sia dotato di un programma spaziale, tali programmi sono in massima
parte mere estensioni delle aspirazioni militari e politiche dei paesi sponsorizzanti.
Per i programmi spaziali governativi, il valore aggiunto che deriverebbe per l'umanità
nella sua totalità è solo una considerazione secondaria. La popolazione della Terra
vede chiaramente le assurdità degli sforzi dei programmi spaziali di governo; vede
quanto essi siano dispendiosi e quale scarso impatto abbiano sulle nostre vite
quotidiane individuali. Non c'è quindi da meravigliarsi se alla maggior parte della
gente non importi nulla della colonizzazione dello spazio. Quel che la gente vede
della corsa allo spazio è solo la falsa immagine offerta loro dai programmi spaziali di
governo. La realtà è che il volo spaziale non ha alcun bisogno d'essere più costoso
rispetto al costo di un volo intercontinentale su un normale jumbo jet, e la
colonizzazione dello spazio ha un valore davvero concreto e misurabile per l'intera
umanità, un valore che crescerà a ritmo esponenziale mano a mano che la tecnologia
umana progredirà.

La premessa su cui si basa The Preparation è che gli umani sono sul punto di
intraprendere un fenomenale salto evolutivo in avanti. Presto avremo la capacità di
dirigere la nostra stessa evoluzione. Oggi, ogni umano sulla terra ha l'opportunità di
fare una scelta informata fra evolversi in qualche tipo superiore di umano, o restare -
almeno fino a quando l'Homo Sapiens non arriverà alla totale estinzione nel corso dei
prossimi duecento anni - un umano normale. Alcuni prenderanno pieno vantaggio da
questa opportunità di auto-avanzamento che non ha precedente alcuno, e quindi
avranno almeno una possibilità di lottare per la sopravvivenza nel "mirabile mondo
nuovo" (brave new world) di domani. Altri, pieni di compiacimento per il già noto o
di paura per l'ignoto, sceglieranno di non prendere vantaggio da tale opportunità di
auto-avanzamento, e le loro linee evolutive si avvieranno - conseguentemente - verso
l'estinzione.

Questo avanzamento degli umani verso una forma di vita che è superiore a quel che
siamo ora, non può essere impedito in alcun modo - per quanto strenuamente
dovessimo provarci. La nostra unica opzione percorribile è accettare il fatto che
evolveremo e provare a rendere la nostra evoluzione quanto più possibile indolore e
di successo. La colonizzazione immediata dello spazio aiuterà in grandissima misura
a diminuire il dolore e ad accrescere il tasso di successo della nostra inevitabile
evoluzione.

The Preparation è il mio tentativo di accelerare la colonizzazione dello spazio


esponendo anzitutto i fatti, perché tutti possano vederli chiaramente e giudicarli da
soli. La prima parte di questo libro, "Il cambiamento di Paradigmi" descrive il futuro
così come io lo vedo. La mia visione del futuro non è una visione statica, così come
non è statico questo libro, ma solo un modo di stabilire un punto di partenza da cui
cominciare la ricerca di un futuro migliore.

La parte due di questo libro, "L'accettazione dei Paradigmi", è un tentativo di


raccogliere assieme un numero sufficiente di individui mentalmente affini allo scopo
di condurre alla creazione della prima colonia spaziale. Sta al lettore decidere se il
mio piano d'azione sia ragionevole, e se egli voglia o meno prendere parte alla sua
realizzazione.

Capitolo 1 - Immortalità vendesi

Lungo l'ultimo centinaio di anni, l'aspettativa di vita umana si è notevolmente estesa,


mano a mano che la moderna scienza medica ha definitivamente sconfitto molti
malanni o è riuscita quantomeno a rallentarne la corsa. Cosa forse persino più
importante, la scienza medica ha reso noto a tutta l'umanità quali siano gli agenti che
possono accorciare l'estensione della vita umana, come ad esempio batteri letali,
tossine, o stili di vita autodistruttivi quali fumo ed eccesso di alimentazione. Quel che
la scienza medica non è stata ancora in grado di fare è di estendere l'attesa di vita
umana al di là del suo limite naturale. Ma anche questo limite è destinato a cadere.

In questo stesso momento diversi gruppi di ricerca stanno lavorando a metodi di


rallentamento e/o inversione del processo di invecchiamento umano. Predico che
l'invecchiamento umano dovrebbe diventare in massima parte curabile, nonché
parzialmente reversibile, entro i prossimi 20 anni. Ciò non rappresenterebbe ancora la
piena conquista dell'immortalità fisica. E tuttavia questo traguardo permetterebbe, a
coloro che riceveranno tali trattamenti di ringiovanimento, di vivere abbastanza a
lungo da riceverne in seguito altri, nuovi e migliorati, divenuti disponibili nel
frattempo grazie a nuovi progressi tecnologici in campo medico. I progressi medici
continueranno fino a raggiungere la conquista di una piena immortalità fisica, il che
avverrà entro i prossimi 50 anni. Questo tipo d'immortalità fisica non sarebbe
un'autentica immortalità, poiché la gente potrebbe ancora perire per incidente,
suicidio, malattia od omicidio, ma il corpo umano sarebbe potenzialmente in grado di
vivere per sempre - cosa mai prima d'ora possibile.

I primi tentativi di arrestare il processo d'invecchiamento utilizzeranno trattamenti


basati su farmaci. Molti farmaci anti-invecchiamento sono già stati sviluppati e molti
altri saranno sviluppati quando il processo d'invecchiamento sarà stato pienamente
compreso. I farmaci possono soltanto, nella migliore delle ipotesi, rallentare il
processo d'invecchiamento fino a trasformare la sua corsa in una strisciante e lenta
avanzata. I farmaci, se utilizzati in assenza di altri trattamenti, non potrebbero mai
completamente invertire o anche solo definitivamente arrestare il processo
d'invecchiamento. La nanotecnologia, che è il soggetto trattato nel successivo
capitolo, è ciò che renderà possibile l'eterna assenza d'invecchiamento dai corpi
umani.

Ciò che l'esistenza di farmaci anti-invecchiamento e di nanotecnologia medica verrà


a significare per voi è esclusivamente che: se siete dotati di enormi disponibilità di
denaro da spendere per una lunghissima serie di trattamenti di ringiovanimento,
potreste far sì che il vostro corpo venga riportato ad una età fisica di vostra scelta e
che inoltre potreste stabilmente restare su tale età fisica fintanto che continuerete a
pagare gli ulteriori trattamenti di ringiovanimento che vi servono per impedirvi di
invecchiare. Tutto ciò è un'ottima cosa per gli ultra-benestanti che possono
permettersi di pagare fatture mediche straordinariamente alte, ma che fine farebbe il
resto di noi? Il resto di noi sarà lasciato morire quando avrà raggiunto l'età avanzata!

Naturalmente i nuovi immortali potrebbero infine morire accidentalmente, per


suicidio, a causa di nuovi malanni, o uccisi da qualcuno. Ma questo non sarebbe di
gran conforto per il resto di noi che continuerà a vedere innanzi a se solo il proprio
invecchiamento, con tutto il relativo corredo di disabilitazioni fisiche e mentali
caratteristiche dell'età, e intanto che gli ultra-ricchi del mondo resteranno nella loro
condizione di ventenni al loro culmine di salute fisica e mentale, e che continueranno
a farlo fino al momento della loro morte - se pure questa dovesse mai giungere.

E non vi aspettate neanche che uno qualsiasi fra i governi del mondo fornisca ai
propri cittadini l'immortalità. Questa è l'ultima cosa che qualsiasi governo farebbe. E'
indubbio che l'Assistenza Sociale Statunitense, l'Assistenza Sanitaria per Anziani e i
fondi pensionistici privati sono già stati stiracchiati fino all'estremo punto di rottura.
L'ultima cosa di cui un governo o un fondo pensionistico privato avrebbe bisogno è di
avere milioni di pensionati che non muoiono. Sono sicuro che la maggior parte dei
paesi vieterebbe le ricerche riguardanti immortalità e ringiovanimento, a causa della
distruttiva influenza che esse avrebbero sui programmi di governo. I paesi che non
bandirebbero l'immortalità, o quanto meno non vieterebbero gli sforzi di ricerca per
un successo immediato nella lotta all'invecchiamento, troverebbero comunque metodi
più subdoli e vili per censurare l'immortalità, quanto meno per quel che riguarda
l'uomo comune. Questo è quel che accade tutte le volte che la gente segue la propria
tendenza a credere ad una strombazzata pubblicitaria piuttosto che tentare di scoprire
da sola la verità.

Di recente c'è stato un gran parlare, e si sono approvate o proposte leggi, riguardanti
l'ipotesi di bandire la clonazione umana e le relative sperimentazioni. Questo divieto
è in qualche modo inteso come protezione dei diritti umani del clone o come
prevenzione contro l'apparente immoralità della pratica di clonazione. Tuttavia,
esistono già molti cloni che vivono in mezzo a noi e che godono già degli stessi diritti
di cui gode il resto di noi. I gemelli identici sono un tipo particolare di cloni, generati
da un evento naturale. E' un fatto ben stabilito che i gemelli identici abbiano gli stessi
diritti di chiunque altro, e ciononostante la gente è desiderosa di credere ai proclami
secondo cui gemelli identici generati da un evento non naturale potrebbero essere
privati totalmente di qualsiasi diritto. E' solo una coincidenza che le ricerche sulla
clonazione fornirebbero alcune delle risposte al mistero scientifico riguardante i
meccanismi dell'invecchiamento? O si tratta solo di un altro caso di sciagurato,
bugiardo e capriccioso sfruttamento delle paure degli elettori da parte di politicanti
alla ricerca di vantaggio politico?

I governi non hanno finora fatto nulla per arrestare il deflusso dei farmaci anti-
invecchiamento dalla fase di ricerca a quella di commercializzazione. Essi hanno
soltanto rallentato tale flusso trascinando alla lunga il processo di approvazione
attraverso cui tutti i farmaci e i dispositivi medicali devono passare prima che i
medici siano autorizzati a prescriverli ai loro pazienti. L'interferenza governativa non
impedirà che i prodotti anti-invecchiamento siano utilizzati dai facoltosi. Chi può
pagare troverà sempre il modo di procurarsi tali prodotti, e un tale processo creerà un
mercato nero estremamente lucrativo per farmaci e dispositivi medicali anti-
invecchiamento. Qualcuno fra i farmaci/dispositivi del mercato nero funzionerà
effettivamente secondo quanto si vocifera. Qualcun altro non funzionerà affatto,
poiché si tratterà semplicemente di null'altro che una facile truffa per arricchirsi a
danno dei creduloni (i quali di solito saranno coloro che sono troppo poveri per
accedere ai trattamenti di ringiovanimento realmente funzionanti). In ogni caso, la
classe media e i non abbienti continueranno ad invecchiare, intanto che i ricchi
resteranno eternamente giovani.

Il miglioramento della tecnologia ed i mutamenti interni alle strutture di potere


potrebbero infine sciogliere la stretta strangolatrice esercitata dai governi del mondo e
dai facoltosi sulle tecnologie anti-invecchiamento, portando così il costo
dell'immortalità a calare fino a livelli che la maggior parte della gente potrà
permettersi. Naturalmente si dovrà ancora trovare il modo di impedire a chiunque
riceva trattamenti di ringiovanimento di concedersi d'andare in pensione.

Se la gente normale pensasse un po' a quelle che sarebbero le probabili conseguenze


dell'immortalità prima che essa divenga una realtà, l'immortalità potrebbe risultare,
fin dal primo momento della sua realizzazione, disponibile per chiunque la desideri
ed accessibile a costi ragionevoli. Ma esistono molti problemi associati con
l'immortalità, problemi che la gente dovrebbe anticipatamente prendere in
considerazione al fine di evitare disastri.

Chi fra quelli che stanno leggendo queste righe potrebbe dire di sentirsi pronto per
l'immortalità? Che cosa farete fra 200 anni, o fra 1000, o ancora oltre? L'immortalità
non dovrebbe rendere necessari dei nuovi diritti umani, come ad esempio il diritto di
morire quando si desidera morire?

La maggior parte della gente, al sopraggiungere del proprio momento per morire,
sceglierebbe l'immortalità piuttosto che la morte (supponendo di disporre di questa
possibilità di scelta), proprio come di solito sceglierebbe una degenza ospedaliera di
lungo corso ed in uno stato di labile permanenza in vita, piuttosto che una morte
rapida e dignitosa sul letto di casa propria e nel rifiuto d'ogni assistenza medica.

L'immortalità priva di pianificazione si tradurrebbe in un disastro. L'assenza di una


preventiva pianificazione per l'immortalità delle masse, creerebbe un mondo in cui la
società sarebbe fortemente stratificata e priva di qualsiasi ricambio fra i detentori di
ricchezza o potere. Coloro che si dovessero ritrovare in prossimità dei massimi livelli
di potere e ricchezza non permetterebbero a nessuno al di sotto di loro di muoversi
verso l'alto, poiché a loro volta essi stessi hanno al di sopra chi impedisce loro il
movimento verso l'alto e perciò la sola direzione verso cui possono andare è verso il
basso. Per una società così stratificata, giungere all'auto-distruzione sarebbe solo una
questione di tempo.

Anche le risorse naturali verrebbero influenzate negativamente dall'immortalità.


Consideriamo per esempio la questione del possesso di territori. In ultima analisi
diverrebbe del tutto impensabile per un immortale vendere la propria terra. Mano a
mano che la popolazione terrestre andrà esponenzialmente crescendo come diretto
risultato dell'immortalità, la terra diventerà l'investimento migliore in assoluto. Non
solo la gente non morirebbe così velocemente come fa ora, ma metterebbe al mondo
bambini per tutto il resto della propria innaturale durata di vita. Sicché, se possiedi un
piccolo pezzo di terra ti sei garantito quantomeno un posto in cui vivere.

Inoltre, se possiedi un piccolo pezzo di terra ti sarai assicurato un mucchio di entrate


monetarie derivanti dall'affitto del terreno a gente che non ha altra scelta se non
quella di pagare un affitto, poiché non esisterà alcun terreno che sia in vendita ad un
prezzo affrontabile. Persino quando alcuni terreni divenissero nuovamente disponibili
a causa della morte del proprietario o di sue stringenti necessità finanziare, il loro
costo sarebbe proibitivo. Dovresti ottenere un prestito enorme, e prevedere di
lavorare per i prossimi 100 anni della tua vita esclusivamente per poter pagare il
mutuo.

Ad aggravare l'accresciuta domanda di risorse naturali sarà anche la futura piena


industrializzazione di quelle che attualmente sono le cosiddette nazioni del Terzo
Mondo. Oggi, le nazioni industrializzate del mondo consumano la maggior parte
delle risorse della Terra, sebbene esse siano abitate da solo un quarto della
popolazione Terrestre. Presto, la domanda di risorse naturali proveniente dai paesi del
terzo mondo supererà quella proveniente dal mondo industrializzato, e gli standard di
vita del terzo mondo raggiungeranno - ed infine sorpasseranno - gli standard odierni
dalle nazioni industrializzate.
L'ecosistema della Terra è già stato distrutto dalle richieste che l'umanità gli ha
imposto. Poiché tali richieste sono destinate a crescere nel futuro prossimo, sta
diventando sempre più probabile il verificarsi di un evento d'estinzione di massa le
cui proporzioni non avrebbero alcun precedente. Chi fra voi dubita che l'umanità
continuerà a prendere dall'ecosistema Terrestre tutto ciò che vuole, nonostante
l'umanità sia ben cosciente che sta conducendo all'estinzione una specie dopo l'altra?
Alla fine, la Terra diverrà un pianeta abitato esclusivamente dalle sole piante e
animali che servono alle necessità umane.

Il movimento ambientalista promuove una causa estremamente valida che è però già
in partenza condannata al fallimento. E' facile per gli ambientalisti del mondo
industrializzato dire ai poveri dei tropici di smettere di bruciare o tagliare la foresta
pluviale. La gente che trae il proprio sostentamento dal bruciare e tagliare la foresta
pluviale può anche essere povera, ma non è stupida. Molte di queste persone hanno
ben presente che stanno distruggendo qualcosa di cui hanno indispensabile bisogno
per far sopravvivere i propri figli. Sanno anche che senza il loro lavoro di distruzione
della foresta pluviale, i loro figli - e loro stessi - soffrirebbero la fame fino a morirne,
e non esiste alcun futuro di cui preoccuparsi per chi è morto. Le stesse considerazioni
si possono fare per qualsiasi altra risorsa naturale da cui l'industria dipende, sia essa
ricavata tramite scavo minerario, o pesca, o estrazione petrolifera, o quant'altro;
chiunque lavori in un qualche campo industriale sa bene di dover trattare un
approvvigionamento limitato di materie prime, e che quando quelle materie prime si
estingueranno dovrà estinguersi anche il proprio lavoro. Inoltre, tutti coloro che
dipendono dalle materie prime necessarie alle industrie capisce bene che il costo
connesso alla continuazione dell'attività industriale è - mano a mano che le materie
prime divengono sempre più scarse - un costo ambientale in continua ascesa. Per la
gente che lavora nell'industria dipendente dall'approvvigionamento di materie prime,
la linea di difesa ultima ed irrinunciabile è la necessità di conservare il proprio lavoro,
e chiunque propagandi una idea alternativa è un ipocrita oppure non ha pensato
abbastanza a fondo ai rimedi ambientali che sta esponendo. La gente che lavora
nell'industria ha quindi ragione almeno su una cosa; gli ambientalisti sono per la
maggior parte degli ipocriti.

Alcuni ambientalisti possono insediare al mattino un picchetto di protesta su un sito


di deforestazione, e tornarsene alla fine della giornata alle loro accoglienti dimore
costruite col legno. Alcuni ambientalisti possono citare in giudizio una compagnia
petrolifera per aver scavato un pozzo di petrolio ma pensano comunque che non ci sia
nulla di male a mettersi alla guida di una possente automobile. Alcuni ambientalisti
appoggiano quei trattati internazionali che emanano obblighi di riduzione delle
emissioni atmosferiche di anidride carbonica, ma non hanno la più nebulosa idea di
quale effetto potrebbero avere tali riduzioni sui loro stessi standard di vita.

Permettereste a voi stesso o ai vostri figli di morire per salvare l'ecosistema


Terrestre? Potreste ben presto avere la possibilità, che vi piaccia o meno, di scoprire
in prima persona la risposta!
Nella prossima coppia di decadi, quelle che al momento sono le nazioni del Terzo
Mondo diverranno nazioni pienamente industrializzate ed in piena esplosione
economica. Le economie delle odierne nazioni industrializzate potrebbero invece non
continuare ad andare troppo bene, dovendo fronteggiare l'esaurimento delle loro
sorgenti di materie prime, la scarsa disponibilità di forza lavoro economica e di beni
di consumo a buon mercato, e la penuria di investitori provenienti da paesi esterni (i
quali sono attualmente una importantissima fonte di finanziamento dei debiti
nazionali contratti dalle nazioni industrializzate), e tutte queste ristrettezze saranno
causate dal fatto che le nazioni del Terzo Mondo andranno via via a consumare
"internamente" la propria forza lavoro, la propria produzione industriale ed il proprio
capitale. Quelli che al momento sono i paesi del mondo più ricchi potrebbero
benissimo divenire per un po' di tempo i paesi più poveri della Terra. Quando
collasseranno le economie delle nazioni attualmente benestanti, non saranno molti
quelli che accorreranno in loro soccorso. Le nazioni del terzo Mondo saranno ben più
che felici di avere l'occasione di ripagare gli USA e le altre nazioni ex-ricche dall'aver
in passato interferito nei loro affari interni e dall'aver rallentato il loro sviluppo.
Il benessere delle nazioni industrializzate si sta sempre più rapidamente
concentrando nelle mani e sotto il controllo di una sempre più piccola percentuale
della popolazione totale. Questi facoltosi individui e queste ricche corporazioni
industriali non se ne staranno ad attendere e non permetteranno alle loro ricchezze di
essere ridimensionate o estinte dall'inasprimento delle economie delle loro nazioni.
Essi abbandoneranno le loro nazioni natali in favore dei pascoli economici ben più
verdi di quelle che oggi sono le nazioni del Terzo Mondo, e nell'andar via porteranno
con loro la maggior parte della ricchezza disponibile nelle loro nazioni d'origine.
Questa dipartita di capitale si tradurrà immediatamente in una depressione economica
profonda, una depressione durante la quale saranno, stavolta, gli attuali paesi
benestanti a collassare economicamente.

Queste - un tempo - benestanti nazioni del mondo, vedendo oramai scomparsa la


maggior parte delle loro ricchezze e delle loro capacità manifatturiere, rivedranno il
loro sistema legislativo e fiscale nel tentativo di stimolare nuovamente le loro
economie. Potete scommetterci il vostro ultimo dollaro che uno dei primi insiemi di
leggi ad essere riscritto sarà quello delle leggi per la tutela ambientale. Le leggi
ambientali saranno uno dei principali capri espiatori che verrà offerto da politici e
uomini d'affari per spiegare il malessere dell'economia. E sarà a questo punto che ti
sarà imposto l'obbligo di scegliere fra l'ambiente o la vita. Naturalmente stavolta
l'unica scarpa esistente sarà calzata sull'altro piede quando i "nuovi" movimenti
ambientalisti, quelli generati dalle "nuove" nazioni benestanti proprio in virtù del loro
benessere, verranno a pungolare "TE" perché scelga di sacrificare te stesso e la tua
famiglia per amore dell'ecosistema Terrestre.

Durante i boom economici l'ecosistema della Terra sarà salvaguardato fin dove è
possibile, compatibilmente con ciò che si può davvero fare nella pratica, e durante le
recessioni economiche parte di quello che si è in precedenza preservato verrà
liberalizzato perché possa venir sfruttato, finché non sarà rimasto più nulla da dover
proteggere. Il movimento ambientalista non può arrestare la distruzione
dell'Ecosistema Terrestre. L'attivismo ambientalista può solo ritardare l'inevitabile.
Per questo ritardo e per l'educazione impartita alla gente della Terra su temi
ambientali, gli ambientalisti andrebbero lodati! Ma in ogni caso non serve al bene di
nessuno combattere buone battaglie per la responsabilità ambientale e dover infine
perdere la guerra. Gli ambientalisti, come d'altronde chiunque altro, hanno bisogno di
una soluzione definitiva al problema della distruzione dell'ecosistema Terrestre.
Siamo tutti quanti, nella stessa misura, ipocriti; sia gli ambientalisti che i non
ambientalisti. Gli ambientalisti lo sono poiché l'umanità è parte dell'ambiente naturale
e gli interessi umani avranno sempre - sempre! - la precedenza sulla preservazione
ambientale. I non ambientalisti lo sono perché l'umanità ha un debito enorme verso
ogni altro tipo di vita sulla Terra, e perciò le volontà umane non dovrebbero mai
avere la precedenza sui bisogni dei non-umani. Le sole persone che non sono ipocrite
sono gli egoisti. Gli egoisti dicono cose come: "Il Dio degli uomini ha dato loro il
diritto di sfruttare la Terra", oppure "Non mi frega nulla dell'ambiente, m'importa
solo di me stesso". Gli egoisti sono in errore, ma almeno sono onesti con loro stessi.

Esiste un'unica soluzione. Gli umani devono spostarsi via dall'ecosistema Terrestre
prima di distruggerlo completamente. Nello spazio, possiamo costruire e colonizzare
mondi da noi stessi fabbricati. Gli asteroidi da soli rappresentano una riserva di
materiale da costruzione sufficiente a costruire circa 1000 colonie spaziali, ognuna
dotata di una superficie abitabile pari a quella della Terra (compreso quel 72% della
superficie Terrestre che è di fatto inutilizzabile perché ricoperto da oceani). Questo
spazio abitabile dovrebbe bastare per consentire all'intera popolazione umana della
Terra di vivere in qualsiasi modo si desideri, senza infrangere i diritti di altri che
scelgano di vivere differentemente. I vantaggi del vivere in queste colonie spaziali
saranno esaminati in maggior dettaglio nei capitoli seguenti.

La colonizzazione umana dello spazio è inevitabile. La sola questione che resta


aperta è quando lasceremo questa Terra per colonizzare lo spazio perché vorremo
salvare dalla distruzione questo posto che ci ha dato la vita oppure perché avremo
degradato la Terra fino ad un grado limite tale che essa non potrà più supportarci.
L'unico percorso moralmente accettabile è che l'umanità lasci la Terra prima di averla
distrutta. Fuggire dalla terra, e da tutti i suoi problemi, solo dopo averla saccheggiata
e depredata fino all'estremo possibile, caricherebbe sull'intera umanità il fardello di
un peccato insopportabile, un peccato talmente terribile che potremmo anche non
perdonarcelo mai. I nostri figli di certo non ci perdonerebbero mai. Se esiste altra vita
nell'universo e se entreremo infine in contatto con specie più antiche e sagge, queste
potrebbero restare atterrite da ciò che abbiamo fatto alla nostra Madre Terra, e
nutrirebbero per l'umanità intera estremo disprezzo ed estrema diffidenza. Questi
alieni direbbero a se stessi: "Gli umani avevano la capacità di lasciare il loro pianeta
natale e prendere il loro posto fra le razze avanzate dell'universo, e nonostante tutto
hanno malignamente distrutto la loro madre quando avrebbero potuto salvarla. Che
razza di esseri egoisti, arroganti ed inaffidabili devono essere gli umani per poter
compiere una impresa così nefanda?".

Capitolo 2 - La rivoluzione nanotecnologica

Altri autori hanno già scritto a sufficienza a proposito dell'imminente rivoluzione


nanotecnologica, ma poiché i concetti associati alla nanotecnologia restano ancora
piuttosto malcompresi dalla maggior parte della gente, ne ripeterò qui i punti salienti.

Il prefisso nano della parola nanotecnologia significa un miliardesimo di metro, e si


riferisce alla costruzione di strutture composte di pochi atomi e/o poche piccole
molecole, che hanno appunto dimensioni prossime al miliardesimo di metro. La
nanotecnologia stessa è un risultato diretto delle leggi naturali dell'universo. Tutta la
vita sulla terra utilizza già una sorta di nanotecnologia, e la usa in ogni singola cellula
vivente. Per cui le uniche cose che restano da discutere sono i tempi necessari perché
si affacci sulla scena una nanotecnologia inventata dall'uomo, nonché quale percorso
dovremmo seguire per arrivare a realizzarla e quali scelte dovremmo fare nel
decidere come utilizzarla una volta che l'avremo realizzata.

Quando esaminiamo da vicino il funzionamento di una singola cellula umana,


riscontriamo che non vi è coinvolto nulla di magico. Le cellule sono nulla più che
macchine estremamente piccole - in assoluto le macchine più piccole che siano mai
esistite - ma all'essenza sono solo macchine comuni, cieche e prive di pensiero e
quasi del tutto inconsapevoli del ben più vasto corpo umano del quale sono parte, e
sono perennemente impegnate a svolgere i loro compiti con assoluta ripetitività
meccanica fino al momento in cui non saranno più in grado di funzionare
ulteriormente. In effetti, la nanotecnologia esiste già, in una sorta di utilizzo inconscio
da parte degli esseri umani. Tutto ciò che l'umanità deve fare è: riconoscere la
nanotecnologia per quel che è - il nostro futuro! - e volere fermamente che la
nanotecnologia esista in un mondo in cui possiamo mantenere su essa un controllo
cosciente; ossia, volere la rivoluzione nanotecnologica.

La parola nanotecnologia si riferisce all'intero campo coperto dalle tecnologie che


mirano a costruire oggetti materiali con controllo estremamente preciso della
disposizione delle loro parti costituenti. Tale controllo è reso possibile da processi di
costruzione di livello submicroscopico, di solito a livello delle singole molecole o dei
singoli atomi che compongono la materia.

La parola "nanita" si riferisce ad un particolare tipo di nanotecnologia. I naniti sono


minuscole macchine utilizzate per manipolare piccole quantità di materia. I naniti
hanno dimensioni che vanno da quelle di un grano di polvere a quelle
submicroscopiche. Alcuni naniti sono attualmente in costruzione negli USA ed in
Giappone, nonché in molti altri luoghi del mondo, ma non sono ancora dotati di una
progettazione sufficientemente avanzata da renderli granché utilizzabili. I naniti
diventeranno, comunque, talmente utili da trasformare l'intero sistema economico, e
persino la struttura sociale, di ogni paese della Terra. I naniti fabbricheranno beni di
consumo mantenendo il controllo del processo di costruzione su livelli dimensionali
ancor più piccoli, e con controllo di più grande precisione, di quelli attualmente
possibili per le macro-macchine che usiamo oggi, e potranno perciò svolgere compiti
che sono attualmente impossibili. Alcuni dei molti tipi di naniti finora ideati
dall'umanità sono:

1. Naniti medicali - uno dei primi tipi di naniti che saranno utilizzati estesamente.

I naniti chirurgici potranno arrivare infine a svolgere la maggior parte della chirurgia
"non d'emergenza". Un esempio di nanita chirurgico è un nanita anti-cancro. Milioni
di naniti anti-cancro, ognuno della dimensione di un globulo rosso, sarebbero iniettati
nel flusso sanguineo del paziente in prossimità del sito tumorale. Il nanita potrebbe
essere controllato da un medico-chirurgo umano che ne guiderebbe le azioni tramite
un controllo radio, oppure i naniti potrebbero essere abbastanza scaltri da svolgere il
loro lavoro senza che venga detto loro detto di farlo. I naniti identificherebbero le
cellule cancerose grazie alle distintive caratteristiche chimiche che ogni cellula
cancerosa lascerebbe esposte alle superfici esterne di ogni nanita. A seconda di come
sarà stato progettato il nanita perché svolga il suo lavoro, esso potrebbe direttamente
uccidere le cellule cancerose iniettandovi una sostanza tossica, oppure potrebbe
semplicemente segnarle con un marcatore chimico tale da far sì che siano le stesse
difese del corpo a distruggere la cellula, o - ancora - il nanita potrebbe,
congiuntamente con altri naniti, strozzare l'afflusso di sangue verso l'intera zona
cancerosa ed uccidere così l'intero tumore in un colpo solo. Terminato il loro lavoro, i
naniti potrebbero essere estratti inviando loro l'ordine di abbandonare il corpo del
paziente attraverso un percorso prestabilito (ad esempio attraverso la puntura di una
siringa posta nelle vicinanze) oppure essi potrebbero restare nel corpo del paziente
per uccidere tumori futuri che dovessero eventualmente svilupparsi.

2. Nanosonde - un tipo di nanita molto importante.

Le nanosonde sono progettate per essere in grado di determinare la struttura della


materia a livello submicroscopico. I microscopi ottici, per vedere, sfruttano la
deflessione che i fotoni di luce subiscono quando si scontrano con la materia, ma in
tal modo non possono vedere con chiarezza nessuna struttura che sia più piccola della
più piccola lunghezza d'onda fra quelle di cui è composta la luce che il microscopio è
in grado di utilizzare. Nessun microscopio ottico attualmente disponibile può vedere i
singoli atomi, e nemmeno la maggior parte delle molecole. Le molecole molto grandi
sono abbastanza grosse da essere viste sotto un microscopio ottico, ma solo nei loro
contorni e mai nei loro dettagli più fini. Esistono altri tipi di microscopio, non ottici,
che possono vedere le più piccole strutture della materia (in qualche caso, persino i
singoli atomi), ma sono di utilizzabilità limitata a causa delle loro grandi dimensioni,
e di una certa difficoltà d'utilizzo.

I naniti del tipo "nanosonda" saranno quindi molto utili, quando diventeranno
disponibili. Immaginate una macchina di dimensioni molecolari che sia piccola
abbastanza da strisciare lungo l'esterno di una membrana cellulare e registrare il
numero, la dimensione e la composizione di ogni struttura della membrana. Un nanita
potrebbe essere sufficientemente piccolo da nuotare all'interno della cellula e
registrare anche tutte le sue strutture interne. Tutto ciò può essere compiuto mentre la
cellula continua a vivere e funzionare. Con capacità di questo tipo, sarebbe possibile
in tempi brevissimi farsi una idea esatta dei meccanismi di funzionamento della vita.
Al momento dobbiamo invece avanzare delle ipotesi sulla base delle informazioni di
seconda mano che siamo in grado di ottenere. Le nanosonde ci forniranno
informazioni di prima mano ed in tempo reale.

Le nanosonde accelereranno enormemente il progresso della tecnologia. Con la


capacità di vedere singoli atomi e molecole mentre interagiscono fra loro, i ricercatori
non saranno più costretti ad ipotizzare quale sia la reazione chimica che si è appena
verificata nel loro esperimento corrente, e nemmeno dovranno perdere altro tempo
per progettare ed eseguire un secondo dispendioso esperimento che sia idoneo a
verificare la correttezza delle loro ipotesi.

I farmaci potrebbero essere progettati più facilmente - affinché svolgano il compito


desiderato - se il progettista del farmaco conoscesse come si conforma il sito recettore
del farmaco o come si conforma la molecola alla quale il farmaco deve legarsi per
fare il proprio lavoro. Le nanosonde mostreranno ai progettisti dei farmaci l'aspetto
del sito recettore; inoltre, permetteranno loro di verificare in tempo reale se il
farmaco da loro progettato si adatta appropriatamente al sito recettore; ed ancora,
senza dover attendere le manifestazioni fisiche degli effetti collaterali che il corpo
intero subirà a seguito dell'azione del farmaco, le nanosonde mostreranno se il
farmaco o i suoi metaboliti interferiscono con le operazioni svolte da qualche altro
macchinario al lavoro dentro il corpo. Le nanosonde accresceranno anche la velocità
di avanzamento del processo di approvazione dei nuovi farmaci ed al contempo
renderanno obsolete le sperimentazioni mediche eseguite su cavie animali. Con la
tecnologia delle nanosonde, i nuovi farmaci potrebbero essere testati su una singola
cellula interna ad un singolo corpo umano, e successivamente testati su una singola
cellula di ognuno degli organi della stessa persona; se il nuovo farmaco supererà
questi test, si potrà essere certi che esso funzionerà correttamente su quella
particolare persona. Un test nel quale invece il farmaco non riuscisse a funzionare
correttamente, per il corpo della persona che l'ha sperimentato sarebbe comunque
meno dannoso di una puntura d'ago su un polpastrello.

3. Naniti di sequenziamento genetico

I progressi della tecnologia dei naniti dipenderanno, inizialmente, dalle nostre


capacità di sequenziamento dei geni. La maggior parte dei naniti di prima e di
seconda generazione saranno forme di vita artificiale create all'interno di un
organismo vivente da altri naniti sequenziatori di geni. La prima generazione di
queste forme di vita artificiale sarà composta da naniti di un tipo particolare, ossia da
batteri opportunamente modificati. Il DNA di un batterio verrà alterato passo dopo
passo, fino ad ottenerne un microrganismo dotato delle abilità con cui i progettisti del
nanita vorrebbero equipaggiarlo per metterlo in grado di svolgere pienamente il
compito a cui è destinato. Il nanita risultante, vivrebbe nello stesso modo in cui vive
un batterio. I naniti siffatti si moltiplicheranno fabbricando copie di se stessi,
sapranno estrarre energia dall'ambiente circostante, avranno metodi propri di
locomozione, e saranno dotati di una piccola memoria - nonché delle capacità di
risolvere alcuni problemi correlati al compito per il quale sono stati progettati.

La prima generazione di naniti sequenziatori di geni esiste già oggi, sebbene solo in
condizioni di laboratorio. Si tratta di virus progettati per individuare uno specifico
gene interno al genoma ed alterarne le sequenze. Attualmente, ci si riferisce a tali
virus paragonandoli a forme di vita artificiale (piuttosto che chiamarli "naniti"). In
quanto costrutti artificiali, essi sono suscettibili di brevetto. Tali forme di vita
artificiale hanno in qualche caso raggiunto uno stadio di sviluppo tecnologico tale da
rendere possibile inserirle in un programma di sperimentazione clinica, e non passerà
molto tempo prima che divengano d'impiego comune in applicazioni interne alle
normali istituzioni mediche o agricole.

La tecnologia usata per produrre la prima generazione di forme "nanite" di vita


artificiale migliorerà rapidamente. Non ci vorrà molto prima che venga inventata una
prima generazione di forme di vita artificiale capace di creare altre forme di vita
artificiali appartenenti alla sua - più versatile e sofisticata - seconda generazione.
Dopo svariate generazioni di costanti migliorie di tali forme di vita artificiale, le quali
saranno infine etichettabili come "naniti" a pieno titolo, avremo oramai raggiunto la
capacità di monitorare il progresso della trasformazione genetica operata dai naniti
mentre questi sono al lavoro; ad esempio, si potrebbe monitorare passo-passo
l'attività di un nanita che, allo scopo di ripristinare la normalità dei livelli d'insulina in
un paziente diabetico, sia progettato per resequenziare i geni interni alle cellule
pancreatiche. Un tale nanita non solo sarebbe capace di riprogrammare i geni delle
cellule pancreatiche perché producano insulina, ma sarebbe anche capace di
monitorare il livello d'insulina del paziente per sospendere automaticamente il
resequenziamento delle cellule del pancreas non appena l'insulina venga ad attestarsi
su livelli normali.

Ovviamente, i naniti sequenziatori di geni verranno usati per una vasta gamma di
altri compiti diversi, e non solo per creare forme di vita artificiali nanite. Essi
renderebbero possibile la progettazione perfetta di un nascituro, poiché sarebbero in
grado di eseguire una attività di catalogazione e selezione delle migliori cellule
spermatiche o ovulari. Una volta che uno spermatozoo ed un ovulo siano stati
congiunti in una cellula zigote, l'embrione potrebbe essere bloccato in una condizione
di stasi mentre è ancora nello stadio di singola cellula. Il DNA dell'embrione potrebbe
essere resequenziato per dare al bambino qualsiasi nuova caratteristica desiderata dai
suoi genitori, rimuovendo al tempo stesso ogni eventuale imperfezione
originariamente presente nel DNA dell'embrione.
I naniti di sequenziamento genetico sarebbero inoltre utilizzati per correggere
malattie genetiche o anche per costruire "su richiesta" anticorpi artificiali: non sareste
mai più ammalati. Il modello definitivo di nanita sequenziatore di geni sarà piccolo
abbastanza da poter strisciare lungo la doppia elica del DNA e confrontarne la
sequenza di basi appaiate con una copia di riferimento (una copia "master") salvata
nella sua memoria. Quando il nanita troverà un'interruzione nel filamento di DNA, o
troverà una coppia di basi non corrispondente alla sequenza corretta, riparerà il danno
andando a ricongiungere il filamento interrotto di DNA o tagliando via la coppia di
basi errata per sostituirla con un'altra. Con un sequenziatore di DNA così avanzato
potresti fare del tuo corpo qualsiasi cosa desideri: potresti invertire la tua età fisica
riportandola ad una qualsiasi età desiderata e mantenere il corpo su quella età per
tutto il tempo che vuoi. Vuoi muscoli sviluppati, possenti ed appariscenti? Puoi
ottenerli! Se invece vedi una faccia che ti piace, puoi spiegare al tuo sequenziatore di
geni quel che vuoi ottenere e, nell'arco di pochi giorni, il tuo volto avrà l'aspetto che
hai scelto, senza alcuna operazione, dolore o problema. Vuoi diventare un po' più
intelligente? Ok, questa è una cosa un po' più difficile da realizzare ma è pur sempre
qualcosa che può realizzarsi davvero. Sei un uomo ma in realtà vorresti essere donna
- completamente donna, fino al livello dei tuoi stessi geni? O magari vorresti essere
un cane, o un dinosauro? Tutte cose tranquillamente realizzabili, sebbene potrebbe
occorrere un po' più di tempo per completare trasformazioni di questo tipo.

Sfortunatamente, i sequenziatori di geni saranno usati anche per creare super-armi


biologiche. Cosa ancor peggiore, a creare super-armi biologiche non sarebbero solo le
forze militari. La tecnologia è così versatile che gruppi terroristici, o persino singoli
individui, sarebbero in grado di costruire armi di questo tipo. Si immagini una
persona, impiegata in un laboratorio di genetica, che venga licenziata dal suo lavoro.
Nel suo ultimo giorno di lavoro, costui ruba un "unico" - e quindi impossibile da
rilevare - nanita. L'uomo si porta a casa il nanita per fargli resequenziare un comune
virus innocuo ed aggiungere ad esso alcune sequenze genetiche "maligne"
provenienti magari da un progetto genetico a cui lui stesso ha lavorato un paio d'anni
prima e delle quali ha conservato le specifiche in una copia salvata sul computer di
casa propria. Egli mette il virus in coltura, e rilascia un buon numero di copie del
virus nel sistema d'areazione del suo ex-luogo di lavoro. I suoi ex-colleghi non si
ammalano fino a che non trascorre abbastanza tempo da permettere loro di tornare a
casa ed infettare le loro famiglie. I loro familiari non si ammalano fino al giorno
successivo - quando oramai sono in ospedale, a scuola, al lavoro o a far spese - e
dovunque essi vadano infettano tutti coloro con cui vengono a contatto. Prima ancora
che qualcuno abbia il tempo di accorgersene, si scatena una epidemia mondiale
causata da un nuovo tipo di virus assassino, un tempo innocuo. Esiste un'unica
persona che sa da dove provenga il virus. E non esiste alcuna cura per il nuovo virus,
indipendentemente dal fatto certi individui riuscirebbero a sopravvivergli comunque.
Le persone che originariamente avevano progettato il virus, probabilmente non
avevano mai avuto l'intenzione di sterminare il 20% della popolazione umana della
Terra (o magari avevano in mente proprio questo), ma la nefandezza è ormai
compiuta ed il mondo è impreparato a trattare con questo nuovo tipo di minaccia.
4. Naniti di computazione - una rivoluzione nella rivoluzione.

I naniti dotati di capacità elaborative, trasformeranno radicalmente la rivoluzione


informatica cui abbiamo assistito finora, perché cambieranno totalmente il modo in
cui i computer vengono costruiti e perciò elimineranno la necessità di gran parte dei
tipi di software oggi esistenti ed imporranno un nuovo corso a tale rivoluzione.

Alcuni naniti di computazione saranno progettati per funzionare in modo analogo ai


neuroni in un cervello organico. Essi saranno neuroni più efficienti dei loro analoghi
naturali, ed ognuno di tali naniti avrà incorporata entro di sé una piccola quantità di
memoria, nonché un minimo di programmazione. Proprio come i neuroni naturali, i
naniti computazionali possono essere disposti in "reti" neurali allo scopo di imitare le
funzionalità di un cervello organico. I naniti computazionali, però, non sarebbero
costretti a restare in una particolare configurazione. Per ogni problema che i naniti si
trovassero di volta in volta ad affrontare, essi potrebbero ridisporre se stessi in
configurazioni che, al fine di risolvere in maniera più efficiente quel dato problema,
sono migliori di quella originaria. I computer costruiti con reti di naniti
computazionali funzioneranno in modo piuttosto differente rispetto ai computer che
usiamo attualmente. All'interno di un computer costruito con naniti computazionali,
un gruppo di circa un miliardo di submicroscopici naniti di computazione potrebbe
essere dedicato alla implementazione di una rete neurale basata su uno schema
analogo ad una rete organica, mentre un gruppo adiacente potrebbe essere costituito
da 200 milioni di naniti disposti secondo uno schema analogo ad un odierno
computer digitale, ed un altro gruppo ancora - composto da circa mille miliardi di
naniti - potrebbe avere una disposizione secondo uno schema analogo a quello di un
computer altamente parallelo; infine, altri gruppi contigui di naniti potrebbero
eventualmente anche essere disposti in modi che noi umani non abbiamo ancora
immaginato, poiché grazie alle sue stesse caratteristiche interne - hardware, memoria
e programmazione - ogni nanita di computazione saprà ritornare in uscita una grande
varietà di tipi di segnali in risposta ad un tipo qualunque di segnale d'ingresso.

I differenti gruppi di naniti computazionali che compongono il computer,


prenderebbero il posto dell'odierno software. Quest'ultimo, dopo tutto, è solo un
modo per descrivere un percorso che il computer deve seguire per risolvere un
problema. Quindi, in un computer composto da naniti di computazione, grazie alla
capacità di questi di disporsi da soli in qualsiasi configurazione sia utile alla
soluzione del problema, il percorso da seguire sarebbe (in parte) fisicamente
"cablato" sotto forma di reti di naniti di computazione. Dal punto di vista funzionale,
i percorsi semi-cablati di un computer a naniti computazionali sarebbero molto simili
ai percorsi semi-cablati delle reti di neuroni di un cervello organico, ed i cervelli
organici sono effettivamente provvisti di ben poco software; la maggior parte di quel
che può fare un cervello deve essere appreso.

Se la struttura delle opportune parti di un cervello biologico auto-consapevole, ad


esempio un cervello umano, venisse copiata e riprodotta in forma di rete di naniti
computazionali, un computer formato da naniti computazionali potrebbe
indubbiamente essere dotato di una sua auto-consapevolezza.

I computer basati sui naniti di computazione saranno costruiti anche tramite un


processo molto diverso da quello usato per costruire i computer odierni. I naniti
componenti il computer saranno costruiti da altri tipi di naniti. La maggior parte dei
tipi di naniti computazionali di prima generazione saranno fabbricati all'interno di
organismi viventi da naniti di sequenziamento genetico. I naniti computazionali così
realizzati, saranno quindi prelevati dai loro organismi biologici ospitanti (questi
ultimi saranno, probabilmente, batteri) e posti in un opportuno contenitore nel quale
saranno addestrati a funzionare insieme come se componessero un computer. Un tale
"baby-computer nanitico" sarebbe dotato di una programmazione iniziale
estremamente esigua, poiché la maggior parte della sua programmazione dovrà essere
appresa. Al computer nanitico sarebbero sottoposti vari problemi da risolvere, nonché
indizi per giungere alla soluzione di tali problemi. Il baby-computer sarà
ricompensato quando fornirà le risposte esatte, mentre sarà persino punito quando
fornirà soluzioni sbagliate. Al completamento di questo addestramento di base, il
computer sarà pronto per essere venduto e toccherà al suo nuovo proprietario
completare il suo addestramento.

Si potrebbe incorporare un computer nanitico all'interno di un giocattolo per


bambini. Il giocattolo crescerà ed imparerà assieme al bambino, man mano che
questo giocherà e risolverà problemi assieme al computer del giocattolo. Il giocattolo
fornirà anche protezione al bambino, avvisando i genitori quando il bimbo farà
qualcosa di pericoloso o si troverà in qualche modo in pericolo. Una volta che il
bambino sarà cresciuto, il computer potrà essere commutato da compagno di giochi e
protettore, a compagno della vita più adulta. Il computer di una data persona non
verrà messo da parte mai, durante l'intera durata della vita della persona stessa. Il
computer non avrà mai bisogno di essere rimpiazzato da un altro computer, almeno
finché il suo compagno umano provvederà alla sua periodica manutenzione e al suo
periodico aggiornamento e così facendo lo manterrà sempre prossimo ai limiti
correnti della tecnologia dei naniti computazionali.

Un altro membro molto importante del gruppo di naniti computazionali è il


nanocomputer. I nanocomputer sono computer estremamente piccoli, talmente piccoli
che potrebbero anche essere incorporati in quasi tutti i tipi di naniti avanzati, allo
scopo di essere usati come "cervelli" dei naniti stessi. Sebbene così piccoli, i
nanocomputer saranno dotati di capacità d'elaborazione davvero impressionanti. I
processori principali dei nanocomputer lavoreranno solitamente a velocità maggiori
di mille miliardi di operazioni al secondo; la loro memoria potrebbe facilmente
superare 1 gigabyte; e l'insieme funzionale costituito dal nanita più il suo
nanocomputer potrebbe essere reso più piccolo di un singolo globulo rosso
sanguineo. Non tutti i naniti avrebbero bisogno di capacità elaborative tanto
impressionanti; la maggior parte dei naniti potrebbero svolgere i loro compiti con
capacità di calcolo di gran lunga inferiore di quella suddetta. I naniti dotati di cervello
che saranno i più piccoli in assoluto, avranno dimensioni pari a quella di una grossa
molecola, ma persino tali naniti potrebbero comunque essere equipaggiati con 10
kilobyte di memoria e con processori da più di 1000 miliardi di operazioni al
secondo, il che li doterebbe di una intelligenza equivalente a quella di una formica.

5. Il gruppo nanitico di fabbricazione - il metodo definitivo di fabbricazione di


qualsiasi cosa si possa immaginare.

Il nanita di fabbricazione definitivo è un "impilatore" di atomi, ossia un qualcosa che


sarà capace di costruire assolutamente qualsiasi oggetto semplicemente grazie alla
progressiva aggiunta, uno dopo l'altro, degli atomi costituenti l'oggetto.

("Impilatore di atomi" è un nome in qualche modo inadeguato. Dire che si sta


costruendo un accumulo progressivo di atomi significa infatti descrivere un compito,
e non significa descrivere il modo in cui il compito stesso viene svolto. Una pila di
atomi sarebbe inutilizzabile per praticamente tutti gli scopi possibili. Affinché dalla
progressiva accumulazione di atomi possa derivare qualcosa di utile, è necessario che
gli atomi formino fra loro dei legami chimici. Quindi, i naniti di impilamento d'atomi
non si limiteranno a spostare ed accumulare atomi, ma creeranno anche opportuni
legami fra questi). Migliaia di miliardi di naniti impilatori d'atomi sarebbero utilizzati
all'unisono, sotto il controllo di nanocomputer ed alimentati dall'energia prodotta da
nanotecnologia per la produzione energetica. I naniti di costruzione demoliranno
completamente qualsiasi economia sia stata concepita dall'uomo. Potresti prendere
dei naniti impilatori d'atomi e dar loro un mucchio di spazzatura e una bistecca ben
cotta completa di contorno, e dargli anche le istruzioni per creare, entro un tempo
stabilito, sei piatti identici con bistecca e contorno. Un gruppo di naniti-emulatori
prenderebbe la bistecca originale come sorgente dello schema costruttivo. Altri naniti
si approvvigionerebbero degli atomi giusti rovistando nel mucchio di spazzatura, e
passerebbero questi atomi - da nanita a nanita - fino ad altri naniti impegnati nella
costruzione di sei bistecche-copia. I sei gruppi di naniti di costruzione che
assemblano le sei bistecche (ognuno contenente un milione di miliardi di miliardi di
naniti) depositerebbe ogni atomo della bistecca, un atomo dopo l'altro, al suo giusto
posto, ossia al posto specificato dai naniti-emulatori impegnati nel disassemblamento
della bistecca originale. Su scala atomica, l'intero processo descritto si svolge a ritmi
estremamente rapidi. Perciò, ogni nanita può posizionare più di un milione di atomi
in un solo secondo. Le sei bistecche sarebbero pronte nel tempo stabilito, ben calde e
complete di posate, piatto e tovagliolo - anch'essi nuovissimi ed appena costruiti dalla
spazzatura.

I naniti impilatori d'atomi saprebbero costruire qualsiasi altra cosa tu possa


desiderare. Oltre a distruggere i sistemi economici del mondo intero, saprebbero
fabbricare fisicamente qualsiasi moneta, banconota o oggetto di valore. Naniti-
impilatori potrebbero costruire un perfetto anello di diamanti da dieci carati
utilizzando gli atomi d'oro prelevati da un dente in oro e gli atomi di carbonio
prelevati da un mucchietto di sterco di cane. Gli atomi sono atomi, e la loro
provenienza non ha alcuna importanza. La copia di un preziosissimo dipinto ad olio
fabbricata dagli impilatori d'atomi, non solo apparirebbe identica al dipinto originale
ma sarebbe oltremodo del tutto indistinguibile da esso: a tutti gli effetti essa
SAREBBE il dipinto originale, eccetto per il fatto che non è stato dipinto dall'artista.
Perciò, ogni oggetto fisico equivalente al denaro avrebbe ben poco valore una volta
che siano disponibili naniti-impilatori d'atomi capaci di copiarlo.

Un aspetto della nanotecnologia che è molto importante è che spesso non è stato
menzionato da altri libri ed articoli che si sono occupati dell'argomento, è il seguente:
la nanotecnologia sarà in grado di costruire dispositivi attualmente comunissimi, ma
che potranno operare sfruttando effetti basati sulle leggi della meccanica quantistica.
La nanotecnologia potrà fabbricare architetture così piccole che le principali forze
fisiche che agiranno su tali architetture saranno necessariamente interessate da alcuni
effetti di tipo quantomeccanico. Alcune di tali architetture a livello quantistico,
forniranno la base per la costruzione di computer quantici, di laser molto efficienti, di
dispositivi fotovoltaici altrettanto efficienti …e forse persino di dispositivi capaci di
provocare effetti in luoghi a distanze estremamente grandi e, persino, effetti in un
altro tempo (forse dispositivi di propulsione per astronavi più veloci della luce?). I
dispositivi di livello quantico che possono provocare effetti su grandi distanze e
tempi diversi, appartengono per il momento al campo della pura speculazione.
Computer quantici, o laser super-efficienti più piccoli della lunghezza d'onda da loro
emessa, sono già realizzazioni concrete - o almeno lo sono in laboratorio. La
nanotecnologia renderà facile la fabbricazione di questi dispositivi di livello quantico
e di altri non ancora inventati, e avvicinerà la loro efficienza operativa al 100%. La
nanotecnologia che opera a livello quantomeccanico permetterà capacità sbalorditive.

I naniti per la produzione d'energia, in generale genererebbero energia abbondante ed


economica. L'energia infatti abbonda attorno a noi, sotto forma di calore o sotto
forma di irradiazione solare.
Il problema con l'energia libera attorno a noi è che si trova in forma di calore. Per
essere più precisi, essa esiste sotto forma di movimenti casuali di atomi e di
molecole. Per sfruttare tali moti casuali come fonte energetica, si deve eliminare la
loro casualità oppure si deve convertire l'energia termica in un'altra forma energetica
- ad esempio energia elettrica. Di solito, anche l'irradiazione solare ha bisogno di
essere trasferita in qualche altra, più utile, forma energetica.

I naniti per la produzione d'energia saranno in grado di assorbire energia dai fotoni, o
dai campi magnetici, o persino dagli impatti accidentali fra il nanita stesso e gli atomi
o le molecole circostanti. In quest'ultimo caso, l'energia di ogni impatto sarà trasferita
dall'atomo o molecola impattante al nanita, ed ivi immagazzinata sotto forma di un
legame chimico "allungato" o sotto forma di carica elettrica. Quando l'energia
immagazzinata nel nanita raggiunge un certo valore, potrebbe essere rilasciata dal
nanita sotto forma di movimento meccanico, oppure come fotone o corrente elettrica.
L'energia rilasciata dal nanita sarebbe trasferita verso il sito nel quale è necessario
svolgere un certo lavoro. Di fatto, i naniti produttori di energia agirebbero da
minuscole pompe, eccetto per il fatto che l'energia ceduta in uscita sarebbe di solito
in una forma energetica diversa dal calore.

Per la produzione massiccia d'energia, sarà probabilmente più vantaggioso un


utilizzo indiretto della nanotecnologia, utilizzandola cioè per realizzare processi di
costruzione di oggetti macroscopici necessari alla produzione d'energia. Infatti, i
naniti per la produzione d'energia verranno utilizzati quasi esclusivamente per fornire
energia a processi che necessitano di quantità d'energia molto piccole.
Si potrebbe perciò utilizzare la nanotecnologia per la fabbricazione di oggetti
macroscopici al fine di produrre pannelli di conversione della luce solare in elettricità
capaci di una efficienza di conversione almeno pari a 70%. La nanotecnologia per la
fabbricazione di oggetti macroscopici potrebbe anche usarsi per produrre pannelli in
grado di rimuovere parte della energia termica dall'ambiente circostante e convertirla
in energia elettrica. Le case costruite con pannelli di questi due tipi, sarebbero
energeticamente autosufficienti. Il proprietario della casa non avrebbe mai bisogno di
acquistare energia elettrica, né gas da cucina o da riscaldamento. Le case costruite i
ambienti caldi e desertici e dotate di questi pannelli per la produzione d'energia, non
richiederebbero più centinaia di dollari al mese in elettricità per il condizionamento,
ma potrebbero produrre quantità enormi di eccedenza energetica. Le città costruite
con questi pannelli sarebbero trasformate da isole surriscaldate (quali attualmente
sono) in isole di refrigerio, o persino in luoghi del tutto privi di qualunque variazione
termica. Con quantità tanto grandi di potenza disponibile, si dovrà necessariamente
verificare una accelerazione incredibile del ritmo d'avanzamento del progresso
tecnologico.

Molti altri tipi di naniti incorporeranno, nelle loro caratteristiche costruttive,


nanotecnologia per la produzione d'energia. In tal modo si potrà fornire al nanita
l'energia di cui esso necessita per svolgere il proprio compito.

Quando gli uomini si impegneranno nel trasformare se stessi in esseri "più che
umani", incorporeranno entro i loro stessi corpi nanotecnologia per la produzione
d'energia. Questa particolare nanotecnologia ci libererà dalla necessità di mangiare
(potremmo continuare a farlo per semplice piacere, ma non si tratterebbe più di una
ineludibile necessità) e fornirà energia a tutti gli altri naniti eventualmente ospitati dal
nostro corpo. Quando gli uomini compiranno il salto evolutivo verso una moltitudine
di forme di vita transumane, non lo faranno restando nei nostri limitati corpi fisici
attuali. I nostri nuovi corpi saranno immortali, più forti, più energici, più consapevoli,
e naturalmente non limitati alla vecchia forma umana, equipaggiati di naniti per la
produzione d'energia nonché d'una moltitudine d'altri naniti. I naniti incorporati nei
nostri macrocorpi si occuperanno dei nostri bisogni energetici e ci doteranno del
controllo perfetto su ogni funzione del corpo. E' difficile immaginare come tutto ciò
potrebbe apparirci. Forse somiglierà a qualcosa come l'essere totalmente consapevole
di ogni cellula del nostro corpo, e con ogni cellula a sua volta consapevole dell'essere
parte di un corpo ben più vasto.
Oltre a quelle menzionate, l'umanità inventerà ed utilizzerà molti altri tipi di naniti,
così come molti altri tipi di di nanotecnologia per processi di costruzione di oggetti
macroscopici (NdT- nel testo originale: bulk-process nanotechnologies). E' chiaro che
gli esempi qui forniti per ogni area di nanotecnologia sono relativi a tempi futuri in
cui la nanotecnologia sarà oramai una tecnologia matura, e questo dovrebbe
richiedere forse almeno alcune altre decadi. Ma la nanotecnologia si sta affacciando
sulla scena dell'umanità più velocemente di quanto desideri la maggior parte della
gente. Tutta la nanotecnologia, sia quella delle versioni primitive che quella delle
versioni avanzate, possiede allo stesso tempo grandi potenziali di utilizzo costruttivo
e potenziali altrettanto grandi di utilizzo distruttivo. Potrebbe essere possibile
rallentare la nanotecnologia per qualche decade, ma sarebbe assolutamente
impossibile sopprimere perennemente tale tecnologia.

Io credo che l'umanità sia incapace di usare responsabilmente una tecnologia tanto
potente. Noi umani stiamo forse rassegnandoci a consegnare noi stessi ad un futuro,
qui sulla Terra, in cui potremo solo sperare per il meglio mentre vedremo il pianeta -
mano a mano che saranno sviluppati nuovi e più alti livelli di nanotecnologia - scosso
ondata dopo ondata da guerra, terrore, catastrofe ambientale, collasso economico,
epidemia?

La mia opinione è che gli umani dovrebbero lasciare la Terra prima che la
nanotecnologia sia progredita abbastanza da eventualmente poter scatenare il suo
potenziale devastante sull'ecosistema Terrestre e su noi stessi. L'uomo può costruire
un numero enorme di colonie spaziali autosufficienti separate da grandi distanze.
Queste colonie comunicheranno e commerceranno l'una con l'altra e con la Terra, ma
le distanze fra esse tenderanno a limitare ad una singola colonia l'impatto di ogni
disastro causato dallo sviluppo della nanotecnologia. Le altre colonie impareranno
dagli errori della colonia disastrata. L'esistenza di colonie spaziali in gran numero
servirà anche per ridurre le tensioni fra fazioni differenti dell'umanità, poiché le
azioni ed i bisogni di ognuna delle fazioni non implicheranno, entro certi limiti
comunque esistenti, la necessità di interferire con le altre colonie. La nanotecnologia
può fornire ad ogni colonia quantità quasi illimitate di beni materiali ed a costi
estremamente bassi. La Terra è un sistema chiuso; la Terra non potrà mai divenire più
grande di quella che è: anche in una in una distribuzione equa dell'area di superficie
terrestre, ogni persona potrebbe insediarsi entro un'area d'estensione limitata -
un'estensione che rappresenterebbe pur sempre una minuscola fetta di una torta
limitata - mentre esisteranno sempre persone che desidereranno più di quello che
sono costretti a dividere equamente.

La nanotecnologia potrebbe creare il Paradiso in Terra; una Terra in cui ognuno avrà
sempre abbastanza d'ogni cosa di cui necessita, poiché i naniti ricicleranno ogni cosa
che gli umani getteranno via; una Terra in cui nessuno avrebbe bisogno di lavorare
duramente per poter vivere ed in cui ognuno non avrebbe null'altro da fare se non
giocare e scoprire cose nuove per l'intera durata della sua immortale vita. La
nanotecnologia darebbe all'umanità il potere definitivo di trasformare a piacimento
l'intera disposizione dell'universo fisico, e l'umanità di certo abuserà di tale potere. Al
momento attuale, sull'intera Terra non esiste alcuna ragione perché si continui a
permettere l'esistenza di gente che muore di denutrizione o a causa di governi
repressivi, o di odio razziale o di capricci dei politicanti, ecc… Che razza di gente è
quella capace di diffondere un virus informatico? Commettere un genocidio? Gettare
il proprio figlio neonato nella spazzatura? Sparare alla cieca in una stanza affollata di
gente mai vista prima? La risposta è: gente piuttosto ordinaria, gente che davvero non
è in alcun modo differente da me o da te, eccetto che per le specifiche circostanze
delle loro vite.

Le ragioni per cui gli uomini fanno cose tanto cattive come quelle che fanno, non
potranno mai cambiare fintanto che gli uomini resteranno uomini, e la nanotecnologia
renderà molto più facile per ogni uomo fare cose cattive ad altri uomini.

In ogni caso, non avremo affatto bisogno di restare umani. Potremo usare la
nanotecnologia per far progredire l'umanità verso lo stadio successivo
dell'evoluzione, nel quale - non desiderando più di possedere e controllare ogni cosa
che vediamo - non avremo più necessità umane e non penseremo più da umani. A
dispetto di quello che molte religioni insegnano, l'uomo non è fatto ad immagine di
Dio. Tuttavia, dovremmo tentare di avvicinarci il più possibile ad un tale ideale.

Se utilizzata correttamente, la nanotecnologia è un passo nella giusta direzione per


l'avanzamento della evoluzione umana verso il prossimo stadio, un avanzamento che
ci allontanerà di molto - e definitivamente - dal punto evolutivo in cui ci troviamo
oggi. E' difficile immaginare a cosa potrebbe assomigliare questo prossimo stadio
evolutivo. In un tempo del nostro futuro lontano, la Terra avrà oramai raggiunto
un'età troppo avanzata, e ci avrà oramai insegnato tutto quel che potevamo imparare
restando nel nostro piccolo settore dell'universo; ci avrà insegnato come lasciare il
nostro sistema solare per librarci attraverso lo spazio, senza usare navi spaziali ma
usando solo i nostri corpi immortali nudi e liberi nello spazio. Non mangeremo più,
non dormiremo più, e non berremo più - eccetto per il nostro dissetarci alla fonte
della bellezza dell'universo grazie ai nostri sensi pienamente potenziati oramai capaci
di vedere l'intero spettro elettromagnetico, le onde sonar, le onde gravitazionali, ed
altre bellezze che non conosciamo ancora. Raggiungeremo una spiaggia distante che
ci supplica di non distruggerla con un'opera di terraformazione. Non dovremo far
altro che trasformare i nostri corpi per mutarli in qualcosa che possa sopravvivere
nell'ambiente locale. Cammineremo per un po' su questa nuova spiaggia, nei nostri
nuovi corpi, fino a che qualcos'altro, da lontano, non ci richiamerà altrove. Ed allora
ci metteremo di nuovo in viaggio, sempre alla ricerca della realizzazione in noi stessi
di bellezza e perfezione, e nella contemplazione della bellezza e della perfezione
espressa nel cosmo attorno a noi.
Capitolo 3 - La rivoluzione della computazione

La rivoluzione della computazione è stata sia la maggiore che la meno compresa fra
le rivoluzioni tecnologiche finora realizzate. Di essa si è parlato e dibattuto a lungo,
ma è oramai stata quantomeno riconosciuta come una autentica rivoluzione
tecnologica da quasi tutti coloro che vivono nei paesi industrializzati. Le tendenze a
breve termine di questa rivoluzione sono ben note a tutti coloro che ne sono
interessati. Invece, le previsioni sul lungo termine che provano a capire quale sarà
l'apoteosi della rivoluzione informatica, non sembrano granché esatte. Le previsioni
sul lungo termine di solito vengono ambientate entro uno scenario ipotetico fatto di
umani che utilizzano come loro schiavi dei robot dotati di cervelli elettronici. Gli
uomini diventano perciò sempre più pigri e decadenti man mano che i robot
compiono una parte sempre maggiore del lavoro umano. I robot infine si ribellano e
distruggono o riducono in schiavitù gli umani. Un altro scenario molto comune
presenta computer che sviluppano rapidamente una propria auto-consapevolezza,
imparando persino ad auto-programmarsi e sorpassando così quasi istantaneamente
l'intelligenza umana. Gli umani vengono distrutti, poiché essi sono percepiti dai
computer come una minaccia. Un altro scenario ancora, meno comune, è quello in cui
i computer semplicemente ignorano gli umani e, una volta raggiunto un certo livello
d'intelligenza, continuano a portare avanti la loro vita di livello superiore.

Questi scenari non si concretizzeranno mai, a meno che gli uomini non restino,
ostinatamente e contro ogni speranza, aggrappati al loro essere "umani". Qualsiasi
forma di vita che divenga adattata al suo ambiente fino ad un tale grado di perfezione
da non poter più mutare…si estingue quando il cambiamento infine arriva! Gli umani
sono la prima forma di vita sulla Terra che ha la capacità di veder arrivare il
cambiamento. Non posso credere che gli umani si aggrapperanno al loro mero essere
umani e che finiranno perciò per estinguersi. Gli umani bramano già oggi di divenire
qualcosa di più di quel che sono.

E' proprio questa bramosia di essere più di quel che siamo, che ci farà divenire "soci"
dei nostri computer, della nostra nanotecnologia e delle altre forme di vita sulla terra.
La stipula di questa collaborazione ci renderà davvero grandi.

La tecnologia dei computer è la più importante tecnologia umana che sia mai stata
sviluppata finora. La tecnologia medica renderà più lunghe le nostre vite, e le renderà
anche più confortevoli poiché ci libererà dal dolore e dalla malattia e ci doterà di
corpi immortali. La nanotecnologia ci libererà dalla maggior parte dei vincoli fisici a
cui finora abbiamo dovuto sottostare e ci permetterà di pilotare la nostra stessa
evoluzione. Ma sarà la capacità dei computer di fondere informazione, tecnologia ed
obiettivi, quella che determinerà quale tipo di esseri diverremo nel prossimo stadio
della nostra evoluzione.

Le interfacce fra uomo e computer stanno migliorando continuamente, al fine di


permettere una maggiore facilità d'utilizzo dei computer. Infine, saranno inventati
metodi per creare una connessione diretta fra un uomo ed un computer. Una
interfaccia diretta permetterà ad una persona di utilizzare un computer semplicemente
pensando a quel che desidera far fare ad esso. Queste prime interfacce saranno
piuttosto primitive, e forse somiglieranno a qualcosa come uno o più "transceivers"
(Vedi NdT n. [1]) incorporati in un cervello umano e connessi al computer tramite
cavi di trasmissione-dati inseriti in una presa-dati posizionata sul collo dell'uomo.

Chiamerò queste connessioni artificiali che si collegano direttamente al cervello


umano "Mental Enhancement Devices" o "MED" (Connessioni di potenziamento
Mentale). Saranno inventate molte connessioni di questo tipo, lo sviluppo delle quali
procederà passo dopo passo lungo varie decadi.
Il primo tipo di MED che bisognerà sviluppare è l'interfacciamento "materiale" e
"diretto" fra uomo e computer (MED di interfaccia diretta). La creazione del MED di
interfaccia diretta procederà passo dopo passo lungo vari anni. Il periodo di tempo
che sarà necessario per sviluppare il primo prototipo del MED di interfaccia diretta
dipenderà da quanto supporto al suo sviluppo sarà fornito dai governi del mondo. La
maggior parte dei governi del mondo supportano segretamente lo sviluppo delle
versioni militari di MED di interfaccia diretta, ma al contempo sono probabilmente
fortemente inclini a non supportare gli sforzi dell'industria privata per la
commercializzazione pubblica di MED di interfaccia diretta. Ma anche se i MED di
interfaccia diretta fossero dichiarati illegali da tutti i governi della Terra, si creerebbe
un lucrativo mercato nero per tali dispositivi. Non esiste alcun modo reale per riuscire
a prevenire la fabbricazione e la vendita di dispositivi MED.

Al pari dei dispositivi di tecnologia nanita, anche i dispositivi MED potrebbero


essere fabbricati in un qualsiasi garage; la loro esistenza sarebbe quindi virtualmente
irrilevabile. Tutto quello che occorrerebbe sarebbe qualche materiale piuttosto
ordinario, e qualche macchina altrettanto ordinaria (o, almeno, macchine e materiali
che saranno ordinari nel futuro), e grandi quantità di competenze estremamente
specialistiche. Una volta che qualcuno avrà immaginato il modo di fabbricare i primi
dispositivi, sarà molto difficile impedire che tali conoscenze si diffondano. I
dispositivi MED ed i naniti sono armi potenti, allo stesso modo in cui una bomba
atomica è un'arma potente. I dispositivi MED ed i naniti potrebbero non sempre
rappresentare armi di distruzione di massa, ma - in mano ad entità ed individui
talmente affamati di potere da desiderare un arsenale - sarebbero comunque armi a
loro modo sufficientemente potenti. Nell'arco di pochi anni successivi all'esplosione
della prima bomba atomica, ogni nazione della Terra che possedeva la capacità
tecnica di costruire la bomba ne ha effettivamente costruite di proprie. Questo stesso
scenario si ripresenterà invariato per il caso dei naniti e dei MED, solo che stavolta
sarà più facile duplicare la tecnologia necessaria rispetto a quanto non fosse la
duplicazione della tecnologia della bomba atomica.

Ed allora, in che modo potresti creare un MED di connessione diretta?

Sarebbe necessario creare una connessione diretta verso ognuna delle molte aree del
cervello umano che sono predisposte al controllo di una funzione cerebrale specifica.
Per una funzione cerebrale piuttosto complessa, come ad esempio quella
d'elaborazione linguistica, si dovrebbero creare migliaia, o persino milioni, di
connessioni fra il cervello ed il MED. Realizzare un numero così elevato di
connessioni corrette e funzionanti sarebbe un compito davvero difficile, persino se si
sapesse dove va esattamente posizionata ogni connessione. Un modo più pratico per
creare una connessione diretta fra uomo e computer è quello di inserire un gran
numero di connessioni nell'area del cervello utilizzata per la parte "auditiva" delle
funzionalità d'elaborazione linguistica, e quindi esercitare il cervello ad utilizzare
queste connessioni per "ascoltare" il computer. Si potrebbe creare un'altra serie di
connessioni - ben più difficili da realizzare - in altri centri cerebrali incaricati
dell'elaborazione del linguaggio, allo scopo di permettere al computer di ascoltare
voi.

Una volta che sia stata stabilita una connessione bidirezionale d'interfacciamento
diretto, diventerebbero immediatamente evidenti molti altri problemi. Il corpo
potrebbe innescare una reazione di rigetto fisiologico verso gli impianti MED. I punti
in cui viene consentito ai MED di attraversare la barriera di protezione del cervello
rappresentata dal sistema circolatorio sanguineo, costituirebbero un percorso aperto
verso il cervello a disposizione di agenti patogeni in grado di attaccarlo. Inoltre, il
cervello umano non è mai stato progettato per il tipo di comunicazione ad alta
velocità di cui i MED sarebbero capaci, il che potrebbe comportare malfunzionamenti
mentali temporanei o anche danni cerebrali permanenti. Per tali ragioni, le prime
interfacce dirette non potranno riscuotere molto successo.

La tecnologia attuale è già sufficientemente progredita da permettere la creazione di


questi tipi di interfaccia diretta. In ambienti militari, sono molti quelli che hanno
espresso pubblicamente il desiderio di sviluppare un'interfaccia diretta; è stato detto,
per esempio: "E' possibile progettare aerei jet capaci di accelerazioni di 20-G ma non
è ancora possibile progettare un pilota capace di sostenere 20-G di accelerazione, per
cui tali jet dovranno essere pilotati da un pilota ancora ancorato al suolo. Ma ciò
lascia aperto il problema della riduzione dei tempi di reazione del pilota. La soluzione
più efficace sarebbe quella di riuscire a controllare il jet tramite il pensiero". E'
ragionevole assumere che siano già in corso molti tentativi di clandestini di creare
interfacce dirette uomo-computer tramite sperimentazioni effettuate su animali o
uomini. Gli esperimenti continueranno, ma, a causa dei problemi intrinseci in questi
prototipi d'interfaccia diretta, è improbabile che si vada oltre la sperimentazione.

La prima interfaccia diretta praticamente utilizzabile sarà probabilmente di tipo


unidirezionale, capace di comunicazione solo nel verso che va da un cervello ad un
computer e priva di comunicazione nel verso contrario. Milioni di connessioni di
dimensione molecolare saranno inserite su aree specifiche del cervello. Si tratterà di
connessioni wireless (senza fili) ed in grado di utilizzare, per trasmettere un segnale
verso un computer esterno, il campo magnetico che un neurone genera quando
"spara" un impulso elettrico. Il computer interpreterà lo schema dell'impulso
neuronale come un insieme di istruzioni operative. Infine, saranno progettate
connessioni più avanzate che potranno anche convogliare impulsi elettrici verso i
neuroni, consentendo così al cervello di "ascoltare" il computer.
Poco tempo dopo che sarà divenuto disponibile il primo MED d'interfaccia diretta
(sul mercato legale o sul mercato nero) verranno sviluppati altri tipi differenti di
MED. Saranno progettati anche MED-ausiliari estremamente piccoli pensati per poter
essere inseriti in maniera permanente nel cervello umano. I MED-ausiliari aiuteranno
il cervello a svolgere certe funzionalità ben precise; per esempio: MED d'ausilio
matematico capaci di effettuare ogni tipo di calcolo matematico, o MED d'ausilio alla
memoria che ti aiuteranno a ricordare i numeri di telefono o gli appuntamenti e
quant'altro ti occorra memorizzare. Quando non avrai più bisogno di ricordare una
particolare informazione, potrai semplicemente cancellarla e sostituirla con
qualcos'altro.

Alla fine, la maggior parte dei tipi di MED saranno fabbricati direttamente dentro i
nostri stessi corpi, costruiti dalle nostre stesse cellule. Ovviamente accadrà quindi che
i neuroni del cervello di una persona potranno essere modificati in moltissime altre
differenti maniere, grazie al controllo del macchinario genetico della cellula
neuronale. Viste dall'esterno le cellule appariranno assolutamente immutate ma
all'interno saranno tutt'altro che tali. L'interno di una cellula neuronale potrebbe
contenere conduttori elettici più veloci, memoria addizionale, e dispositivi di
commutazione (o persino radio-transceivers o transceivers-ottici o transceiver ad
ultrasuoni) che potrebbero essere utilizzati per scambi di informazioni fra un punto
del cervello ed un altro punto oppure fra il cervello ed il computer esterno, o anche
fra un cervello ed il cervello di una seconda persona anch'essa dotata di cellule
cerebrali transceiver.

Le implicazioni dei MED di interfaccia diretta sono assolutamente sbalorditive:


memoria perfetta, nessun bisogno di andare a scuola, macchine capaci di intelligenza
reale, possibilità di divenire istantaneamente esperti in quasi qualsiasi campo di
conoscenza, e - l'implicazione più notevole in assoluto - la possibilità di realizzare la
telepatia. Due umani potranno comunicare direttamente da cervello a cervello, e
potranno farlo persino a grandi distanze sfruttando l'intermediazione del normale
equipaggiamento di telecomunicazione già esistente.

Certi gruppi useranno le tecnologie di potenziamento mentale già mentre queste


saranno ancora nel loro stadio di sviluppo più primitivo, al fine di connettere
direttamente menti umane grazie all'intermediazione di un computer. Tali gruppi
proveranno a collegare assieme le loro menti nel tentativo di eccellere rispetto agli
altri umani nella competizione e nella capacità di pensiero - in altre parole, lo faranno
per il potere. Ciò causerà una reazione a catena man mano che anche altri, per
affrontare la reale o immaginaria minaccia costituita dal primo gruppo, tenteranno
anche loro di connettere assieme le loro menti per mezzo di collegamenti MED. In
questi primi tentativi di stabilire collegamenti mentali diretti fra menti individuali, ci
saranno molti fallimenti. Persino una connessione riuscita da mente a mente, se
stabilita con un MED di tipo primordiale, non potrebbe essere granché "connettiva",
almeno all'inizio. Ma sarebbe comunque sufficiente a creare una domanda enorme
per i MED, ed accelerare enormemente lo sviluppo di MED più avanzati.
Ecco qualche esempio di gruppi che, senza badare ai costi monetari o personali,
userà subito MED moderatamente progrediti:

• Video-giocatori

I MED aumenteranno notevolmente la interattività ed il realismo dei videogiochi.


Esiste già un mercato immenso per i videogiochi. I MED renderanno possibile giochi
estremamente realistici persino se il gioco è basato su ambientazioni molto lontane
dalla realtà. Esisterebbe anche un elemento di pericolo personale in forma di rischio
di danno cerebrale per i giocatori assidui che sarebbero tentati di non staccarsi mai
dal gioco.

• Tutte le forze militari del mondo

Il controlo diretto delle macchine militari sarà il principale utilizzo militare dei
MED. Un secondo utilizzo militare sarà la realizzazione di una disseminazione delle
informazioni, ossia: Comunicazione diretta ed istantanea, di informazioni scambiate
fra differenti gruppi di soldati sul campo di battaglia e fra tali gruppi ed i rispettivi
comandanti; Comunicazione diretta ed istantanea verso i soldati sul campo, di
informazioni quali ad esempio foto satellitari e altre informazioni d'ausilio per
l'individuazione dei bersagli militari. Il terzo utilizzo militare dei MED sarebbe il
controllo diretto dei soldati in campo da parte del loro comandante. Il quarto utilizzo
sarebbe il controllo diretto delle menti e delle macchine nemiche.

• Forze di polizia governative, esattori fiscali, giudici, ecc…

Tutti questi gruppi useranno i MED per gli stessi motivi che spingeranno i militari ad
utilizzarli. Alla fine, non ti sarà più riconosciuto il diritto di rimanere in silenzio. Se
vuoi provare la tua innocenza, ti sarà richiesto di sottometterti ad una scansione
mentale. Se non ti sottometti volontariamente ad essa, potresti esservi sottoposto con
la forza, oppure il tuo rifiuto sarebbe assunto come un'ammissione di colpevolezza
(Ovviamente si tratta di una ipotesi possibile solo per i tempi in cui tutti avranno già
un MED di interfaccia diretta).

• Gruppi ambientalisti

Alcuni gruppi ambientalisti potrebbero utilizzare i MED per stabilire connessioni


mentali dirette con animali, in particolare con quelli a rischio d'estinzione, al fine di:
"Far sapere agli animali a cosa stanno andando incontro", o dare agli animali una
possibilità di combattere l'usurpazione umana e lottare per la propria sopravvivenza.

• Gruppi d'attivisti per i diritti degli animali

Questi gruppi potrebbero usare i MED per dimostrare che gli animali "sentono" e
"pensano" allo stesso modo degli umani.

• Nuove religioni

Ovunque nel mondo intero, spunteranno nuove religioni che useranno i MED per
una gran varietà di scopi. Alcune religioni useranno i MED per permettere alle
gerarchie religiose di esercitare il controllo della congregazione. Altre religioni
opteranno per una totale assenza di gerarchia nella loro chiesa e tenteranno di creare
una congregazione scevra dal peccato, monitorando la congregazione tramite MED al
fine di eliminare ogni impulso peccaminoso. Le più illuminate fra le nuove religioni
proveranno a rispondere a domande eterne: "Qual è il significato della vita?", "Perché
siamo qui?", "Cos'è che Dio vuole davvero da noi?", "Qual è la natura di Dio?". La
congregazione di queste religioni illuminate esamineranno molti aspetti
dell'esperienza umana provenienti da altre religioni (angeli, demoni, rapimenti da
parte di UFO, esperienze mistiche personali, ecc…) vagliandole direttamente dalla
mente delle persone che hanno vissuto dette esperienze. La congregazione
interconnessa confronterà fra loro queste esperienze, e le esaminerà singolarmente
pezzo per pezzo, sforzandosi di separare verità da immaginazione o autosuggestione
e provando ad individuare in queste esperienze gli schemi essenziali che potrebbero
aiutare a comporre le soluzioni ai grandi enigmi. Queste religioni cercheranno nuovi
membri fra la gente che ha vissuto qualche importante esperienza religiosa. Tali
ricercatori della verità ultima non si limiteranno alle esperienze della congregazione
interconnessa ma chiederanno anche donazioni di esperienze religiose da "esterni".
Poiché alcune di queste religioni illuminate crederanno di seguire una "chiamata" di
importanza più elevata, potrebbero anche "rubare" esperienze religiose da gente che
non è affatto desiderosa di condividerle.

L'era evangelica in cui rivelazioni personali, testimonianze di esperienze religiose e


visioni personali possono far vacillare le convinzioni altrui, sta per giungere al suo
termine. Essa sarà sostituita da un'era di visioni condivise e di rivelazioni condivise
(senza bisogni di testimoni), un'era in cui l'esperienza religiosa personale di chiunque
non sia desideroso di condividerla "da mente a mente" non potrà avere alcuna
rilevanza per nessun altro.

• Telepatia

Alcuni useranno i MED per stimolare, esplorare e rafforzare i collegamenti telepatici


che già ora esistono fra tutte le forme di vita della Terra.

So bene che molti, leggendo questo, dubiteranno dell'esistenza di una cosa come la
telepatia "naturale". Effettivamente, voi dubbiosi semplicemente non riconoscete
come tale la telepatia naturale quando la sperimentate di persona. Quando la gente va
in chiesa o vive qualche altro tipo di esperienza religiosa, qual'è di solito l'esperienza
che sta vivendo? L'esperienza religiosa in questione di solito prende la forma di un
collegamento telepatico con una deità. E in che altro modo si potrebbe interpretare il
caso di qualcuno che dice cose come: "Posso sentire Dio dentro di me, che mi parla,
che mi dice che cosa è necessario che faccia"? Potreste sostenere che questa non è
telepatia ma di fatto è qualcos'altro, ma anche se così fosse stareste solo discutendo di
questioni di semantica. Molta gente, durante una passeggiata in una foresta, in un
deserto, o persino in una città, ha vissuto l'esperienza di "sentirsi" come fosse
connesso con ogni cosa attorno a se. Non potrebbe essere invece che queste persone
hanno fugacemente avvertito qualcosa di diverso, che siano stati temporaneamente
consapevoli del collegamento telepatico naturale che connette assieme tutta la vita, ed
anche la Terra stessa? (Vedi NdT n. [2])

Coloro che hanno sperimentato comunicazione telepatica con un animale, o con


un'altra persona o con qualche altro tipo di essere, sanno che un forte collegamento di
telepatia naturale è estremamente assuefante. La telepatia è di fatto molto più
assuefante di qualunque altra cosa. Siamo animali sociali, che desiderano
ardentemente che la possibilità di connettere la propria mente con altre menti sia stata
preventivamente programmata in noi tutti. Quelli che hanno sperimentato la telepatia
naturale sanno di cosa sto parlando. Quelli che non hanno sperimentato alcuna
telepatia naturale continueranno a dubitare di essa fino a che non diventeranno
disponibili MED molto avanzati. I MED avanzati dovrebbero essere in grado di
creare collegamenti di telepatia artificiale che saranno praticamente indistinguibili
dalla telepatia naturale. Ma se i MED potranno essere usati per stimolare e rafforzare
le capacità telepatiche naturali che già ora abbiamo, ben vengano. La telepatia
naturale non sembra inoltre essere vincolata a limiti temporali o spaziali. Se si tratti di
telepatia naturale tecnologicamente potenziata o di telepatia artificiale implementata
ex-novo tramite due MED e un computer, lo scopriremo presto.
Questo sentiero d'esplorazione in congiunzione con le religioni illuminate prima
descritte, e con l'uso molto attento della nanotecnologia, sarà la nostra scommessa
migliore per far avanzare l'umanità verso il suo prossimo stadio dell'evoluzione -
quello di esseri interconnessi in una coscienza collettiva o esseri dotati di altri tipi di
telepatia avanzata.

I MED avanzati renderanno possibile avere una connessione telepatica così forte fra
menti distinte, che esse potrebbero di fatto essere pensate come una unica mente.
Proprio come a volte possiamo ritrovarci immersi in contraddittori all'interno della
nostra stessa mente, potremo altrettanto essere in disaccordo con le altre menti con
cui siamo connessi. Ma quando sarà realmente necessario risolvere uno specifico
problema, un gruppo di menti interconnesse dotato di tutte le esperienze e le capacità
accumulate dalle menti del gruppo e grazie anche alla pura e semplice potenza
elaborativa dei loro personal computer interconnessi, renderebbe risolvibili persino i
problemi più straordinariamente difficili. Con una connessione collettiva così forte
nessuno desidererebbe terminare la connessione. Porvi fine sarebbe come
abbandonare una parte di sé.

I primi MED che saranno disponibili in commercio non saranno capaci di creare
collegamenti dotati di piena capacità di trasmissione su larga banda. Connettersi con
questi MED sarà più simile alla realizzazione di modalità di conversazione spinta a
ritmi estremamente elevati o all'acquisizione della capacità di memorizzare senza
alcuno sforzo innumerevoli informazioni. A questo stadio così primitivo, non potreste
sentire lo stato di coscienza mentale o le emozioni della gente con cui condividete il
collegamento. Tuttavia, con l'utilizzo dei primi MED, la gente si familiarizzerà con
questa tecnologia ed imparerà a non temerla. Quando diverranno disponibili MED
più avanzati, la gente sarà pronta a farne uso e saprà già cosa attendersi dal loro
utilizzo.

I MED mostreranno all'umanità in quale grande misura sia davvero limitata


l'esistenza da "umani". Lungo tutta la storia umana, la gente ha lodato
l'immaginazione umana con frasi come: "La conquista del trono evolutivo", "Il centro
dell'universo", "Fatto ad immagine di Dio", ecc…Nessuno fra quelli che avrà provato
un MED avanzato penserà mai più in questo modo! Una volta che avrete provato un
modello di MED avanzato comprenderete che la differenza fra essere un umano ed
essere un animale è solo una differenza di grado, e non deriva dall'avere un'anima o
un destino. Siamo animali superiori solo per il fatto di aver sviluppato un metodo per
trasferire la maggior parte delle nostre conoscenze apprese da un animale umano ad
un altro.

Per esempio, se uno scoiattolo fosse dotato di un apposito MED avanzato tramite il
quale fosse collegato ad un potente personal computer del futuro, egli
comprenderebbe immediatamente i concetti del linguaggio e imparerebbe a
trasmettere ad altri scoiattoli le conoscenze che ha accumulato fino ad allora. Lo
scoiattolo potrebbe persino avere un intelletto superiore a quello di qualsiasi altro
umano odierno o passato. Ma cosa dovrebbe fare questo scoiattolo dei suoi nuovi
poteri intellettivi? All'inizio egli probabilmente userà la sua nuova intelligenza
potenziata per eccellere nella competizione con altri scoiattoli. Se un maschio di
scoiattolo accerchiasse tutte le femmine presenti nel raggio di diverse miglia,
potrebbe in qualche modo intrappolarle così da poterne disporre ogni volta che vuole
(gli scoiattoli non hanno harem e si riproducono solo in una loro stagione
d'accoppiamenti, ma il super-scoiattolo, in virtù della sua stessa mentalità potenziata,
sarebbe presto in grado di vedere quali siano i vantaggi di accoppiamenti multipli e
riproduzione fuori-stagione). Egli potrebbe accumulare per se e per il suo harem il
cibo migliore, e potrebbe persino non esitare a decidere di sterminare ogni altro
maschio di scoiattolo, ogni umano, o ogni gatto che gli sembrasse una potenziale
minaccia per se o per il suo harem. Questo scoiattolo sarebbe molto felice, per un po'.

In ogni caso, lo scoiattolo si stancherebbe presto di essere un super-scoiattolo e


comincerebbe a cercare una nuova sfida. Forse lo scoiattolo inizierebbe a spendere la
maggior parte del suo tempo studiando la cultura, la tecnologia, la filosofia e la
religione umana (oppure potrebbe divenire un ubriacone). Non importa quanto possa
essere divenuto intelligente lo scoiattolo: nella sua ricerca di auto-avanzamento, fin
quando restasse l'unico super-scoiattolo esistente non riuscirebbe probabilmente mai
ad andare oltre il punto in cui si trova.
Gli umani si trovano già a questo stadio di sviluppo e sono pronti per lo stadio
successivo della loro evoluzione: l'era dei super-esseri transumani, quando la
tecnologia umana sarà oramai fisicamente fusa con i corpi umani! Quest'era potrebbe
essere l'autentico punto finale della rivoluzione della computazione.

Una volta che un umano avrà sperimentato la connessione, tramite MED, con altri
umani e computer, non vorrà più ritornare ad essere un semplice umano. Egli
intravedrà le illimitate possibilità d'esplorazione e d'auto-avanzamento offertegli dal
divenire membro di un gruppo di menti permanentemente collegate, dal divenire
membro di una mente - una "coscienza" - collettiva. Alcune persone decideranno, per
una ragione o per un'altra, di non unirsi ad una coscienza collettiva; ma esse
accoglieranno comunque la tecnologia dei computer sotto qualche altra forma, ad
esempio collegando se stessi al loro personal computer o accrescendo la potenza
elaborativa dei propri cervelli per mezzo di ingegneria genetica.

Uomini e computer non saranno gli unici componenti delle coscienze collettive, dato
che anche gli animali ne faranno parte. Alcuni umani sono molto attaccati ai propri
animali domestici e li renderanno parte del collettivo una volta che disporranno di
MED fabbricati anche per essi. Altri collettivi potrebbero esplicitamente desiderare,
per mezzo dell'aggiunta al collettivo di certi tipi di animali, di fornire punti di vista
più equilibrati alla loro coscienza collettiva.

Le coscienze collettive non saranno capaci di coesistere pacificamente con umani


"non-congiunti" (o persino con altri collettivi). Le coscienze collettive riterranno di
essere forme di vita superiori a quelle umane, ed in quanto tali si riterranno non
soggette alle leggi umane.

Cosa accadrebbe se qualcuno uccidesse un gatto che fa parte del collettivo? Sarebbe
accusato di assassinio di secondo grado o considerato del tutto incolpevole? E cosa
accadrebbe se il collettivo il cui gatto è stato soppresso, mandasse un serpente del
collettivo ad ammazzare l'assassino del gatto e vendicarne la morte? L'intero
collettivo dovrebbe essere incriminato di assassinio di primo grado o solo il serpente?
Collettivi ed umani, come risultato della loro mancanza di reciproca fiducia,
potrebbero non essere capaci di giungere ad un accordo su questo genere di questioni,
neanche se i collettivi fossero sinceramente desiderosi di rispettare i diritti di una
forma di vita inferiore.

Gli umani devono lasciare la Terra prima che la rivoluzione della computazione
raggiunga il punto in cui sarà possibile la formazione di esseri collettivi.

Se l'umanità permetterà la formazione di esseri collettivi qui, sulla Terra, gli umani
ordinari nonché l'intero ecosistema terrestre saranno distrutti o assimilati dalle varie
coscienze collettive e dagli altri tipi di super-esseri transumani, poiché i vari collettivi
si faranno guerra fra loro e combatteranno anche contro tutti gli individui "non-
congiunti". Gli umani che non si uniranno ad un collettivo, se vorranno sopravvivere
in un ambiente tanto ostile, saranno costretti ad evolvere rapidamente in qualche altro
tipo di forma di vita transumana. Alcuni individui diverranno cyborg o, in una misura
o un'altra, potenzieranno se stessi per mezzo di trasformazioni genetiche, o infine
scopriranno un modo per rendersi non appariscenti. Le coscienze collettive che
sopravviveranno e gli altri tipi di vita transumana (potrebbe persino non esistere
alcun umano "normale" sopravvissuto), lasceranno comunque la Terra, poiché su di
essa non sarà rimasto nulla che valga la pena di conservare.

La natura umana e - per estensione - la tecnologia umana, hanno intrappolato


l'umanità contro l'orlo di un precipizio. Non ci sarà modo di tornare indietro, poiché
la nostra stessa tecnologia ci spingerà ancor più verso il baratro, e ritrovandoci spinti
in ogni caso verso la morte potremo solo scegliere di saltare il fosso e compiere così
un balzo verso il grande ignoto o morire nel tentativo; in questo processo, porteremo
all'estinzione non solo noi ma anche la maggior parte delle altre forme di vita sulla
Terra. L'evoluzione ci ha costruito come esseri sociali e perciò ci ha resi
assolutamente sicuri che formeremo degli esseri collettivi e che creeremo altri tipi di
esseri avanzati, tutti connessi l'uno all'altro all'interno del proprio gruppo e tutti
fortemente amalgamati con la nostra tecnologia. Solo gli esseri collettivi e gli altri
tipi di vita transumana saranno in grado di saltare il precipizio ed affrontare qualsiasi
tipo di bugia illusoria dovesse attenderci dall'altra parte.

-----

NdT n. [1]

Transceiver: Letteralmente: trasmettitore/ricevitore. Ma il termine evidenzia anche


l'essenzialità della capacità di tale dispositivo di "trasdurre" (convertire) i segnali da
una forma fisica ad un'altra (da forma elettrica ad ottica, ad esempio). In italiano, il
termine "transceiver" è talvolta tradotto in "Trasduttore/Modulatore". In quanto
"modulatore" (e demodulatore) esso è adatto a trasmettere e ricevere segnali che
supportano informazioni. In quanto "trasduttore" è adatto a comandare a distanza un
computer, per esempio convertendo segnali elettrici in radiazioni ottiche infrarosse.

NdT n. [2]

Ho avuto qualche incertezza riguardo l'idea di inserire questa nota redazionale. La


vedevo come una sorta di interferenza negli scopi dell'autore. Tuttavia lo stesso Rex
Stephens mi ha autorizzato a questa interferenza. Con questa nota intendo esprimere
la mia opinione su alcune affermazioni "forti" che l'autore avanza a proposito
dell'esistenza di una "presunta" telepatia "naturale". Pur considerando ragionevole
l'idea che dispositivi come i MED potrebbero, salvo problemi pratici di
implementazione ed utilizzo, supportare la realizzazione di una telepatia "di fatto",
sono rimasto piuttosto perplesso nel riscontrare che Rex Stephens li immagina più
che altro come un potenziamento tecnologico di una capacità telepatica "latente" o
"labile" già esistente in tutti gli uomini, ed addirittura in tutte le forme viventi.
Stephens mi ha chiarito che è effettivamente così che vede la cosa (anche se in modo
più sfumato e meno netto di quanto appaia qui), ed in proposito mi ha ampiamente
descritto i motivi per cui ha introdotto l'argomento. Fra questi c'è l'idea che la
desiderabilità di una "telepatia tecnologica" non sia ovvia per chi teme che questa
comporti il rischio di una "perdita d'individualità", mentre parlare di una ipotetica
telepatia naturale serva a dimostrare come invece siamo di fatto tutti ben disposti
verso l'idea della condivisione mentale. Al contempo, Stephens ritiene però che -
nonostante le sue convinzioni - alcune delle frasi che qui ha presentato non siano
supportate dall'evidenza attuale, ed afferma che potrebbe effettivamente decidere di
"eliminare" o "esprimere in altra forma" tali frasi in future edizioni. Non pare invece
preoccuparsi granché di un'altra osservazione che gli ho fatto, ossia che introdurre un
argomento come la "telepatia naturale" potrebbe ripercuotersi negativamente sul
credito attribuito dai suoi lettori (che l'autore desidera ardentemente rendere partecipi
della sua visione del futuro) all'intero testo, visto e considerato che il libro è già
incentrato su argomenti e speculazioni lontane dal senso comune corrente e che ai più
possono apparire già troppo ardite. Stephens mi ha risposto che mira a conquistare
l'attenzione del tipo di gente capace di passare sopra ad un'affermazione non
condivisa, insomma il tipo di gente che usa abbastanza il proprio cervello da capire
che, per dirla con un detto popolare anglosassone, non è il caso di "buttare via il
bambino assieme all'acqua del bagnetto". Davvero un libero pensatore, Rex. (V.B.)

Capitolo 4 - L'animale umano

Gli umani odierni si trovano nelle primissime fasi di quella che diventerà la
definitiva rivoluzione tecnologica dell'umanità. I primi tre capitoli hanno brevemente
passato in rassegna le tre inarrestabili rivoluzioni tecnologiche che causeranno la fine
degli umani. Nessun individuo, nessuna religione, nessun governo, potrà impedire
alle tre rivoluzioni tecnologiche della medicina, della nanotecnologia e della
computazione, di convergere infine l'una verso l'altra. L'effetto inevitabile di questa
convergenza sarà la trasformazione dell'Homo Sapiens in svariati tipi di vita
transumana. Le forme di vita transumana avranno controllo totale sul loro immediato
universo fisico e sui loro stessi corpi, e saranno altresì dotati di intelletti di gran lunga
superiori a qualsiasi intelletto che, nella nostra presente condizione mentale,
possiamo oggi immaginare.

Gli umani, comunque, faranno una scelta netta. Mentre non possiamo far nulla per
cambiare il fatto che la razza umana trasformerà se stessa in qualcos'altro, al
momento attuale possiamo almeno decidere quali percorsi verso questa "Grande
Trasformazione" vogliamo intraprendere, e di conseguenza con quale grado di
successo vogliamo compiere tale trasformazione. Scegliere saggiamente ora
significherà risparmiare agli umani, e a tutto il resto della vita sulla Terra, grandi
sofferenze e dolori futuri.

Nei capitoli dal 4 al 10 di questo libro espongo la mia visione del mondo, le mie
teorie su quel che la vita è, su quel che gli umani sono, su dove gli umani stiano
andando, e su come tutto ciò si relazioni alla questione della colonizzazione dello
spazio. In questi stessi capitoli descrivo vari scenari del futuro. Lo scopo di uno
scenario è quello di fornire un punto di partenza che la gente possa utilizzare per
prepararsi al futuro. In uno scenario è necessario che siano accurate soltanto le
previsioni delle tendenze generali della società e le previsioni di quel che è possibile
compiere con un dato livello di tecnologia, poiché lo scenario deve servire da guida
per prepararsi al futuro. I dettagli esatti riguardo mode, guerre, boom e collassi
economici, o riguardo quali precisi mix di tecnologie diverse saranno disponibili in
un dato momento futuro, o infine riguardo l'esatto ritmo di progresso tecnologico,
resteranno sconosciuti fino al momento in cui si concretizzeranno.

I capitoli seguenti sono una dimostrazione del tipo di pensiero che sarà necessario
per rendere la colonizzazione dello spazio qualcosa di più di una mera estensione
delle nostre vite sulla Terra, o - in poche parole - sono un tentativo di ripartire da
zero, liberandosi quanto più possibile degli errori ed equivoci del passato. Il nostro
obiettivo è di sbarazzarci degli errori passati, e per avere successo dobbiamo anzitutto
comprendere noi stessi ed il nostro posto nell'universo. Una volta raggiunta una tale
prospettiva, dobbiamo quindi identificare le cause che sono alla radice degli errori
passati e presenti - errori che desideriamo evitare in futuro. Ma allo stesso tempo
dobbiamo attribuire il giusto credito alle realizzazioni del passato e riconoscere il
merito dell'umanità, ricordando il passato per quel che realmente è stato e perciò
imparando da esso. Solo colonizzando lo spazio con l'appropriata visione prospettica
del passato dell'umanità e dei problemi del futuro, nonché con una chiara visione di
quel che personalmente ci piacerebbe veder compiuto durante la "Grande
Trasformazione della Vita sulla Terra", riusciremo ad evitare gli errori in cui è
incorsa l'umanità del passato. Faremo ancora errori, ma almeno saranno errori nuovi;
non è rimasto abbastanza tempo per continuare a crogiolarsi negli stessi errori già
perpetuati dall'umanità per migliaia di anni.

Quella che segue è la mia personale interpretazione degli eventi reali. Sono sicuro
che nell'interpretare tali eventi ho compiuto degli errori, ma i miei errori sono del
tutto non intenzionali (e saranno corretti nelle edizioni future di questo libro, dopo
che voi stessi me li avrete fatti presenti). Io sto solo provando ad illustrare il tipo di
processo di pensiero che ogni persona dovrebbe seguire perché si possa intraprendere
con successo la colonizzazione dello spazio, ossia perché si possa riscuotere il tipo di
successo che la colonizzazione spaziale è potenzialmente in grado di produrre
davvero.

Mano a mano che leggete quanto segue, provate a guardare al di là delle parole,
guardare alle idee di base che tutti noi usiamo per spiegare l'universo ed il posto che
occupiamo in esso. Domandate a voi stessi: la visione del mondo espressa da questo
autore ha una qualche base reale? La mia personale visione su questi temi ha una
qualche base reale? Quindi mettete alla prova le vostre risposte per imparare qualcosa
di più sui temi discussi qui.
Il Significato della Vita

Siamo vivi, e quindi per conoscere noi stessi abbiamo bisogno di conoscere cosa
significhi essere vivi.

Il significato della vita è: avanzamento significativo.

L'Avanzamento significativo potrebbe anche non essere l'unico significato della vita,
ma è di certo il più importante dei suoi significati. Per illustrare il concetto di
"avanzamento significativo" è necessario passare in rassegna gli avanzamenti
significativi del passato. Perché l'avanzamento significativo possa realmente essere il
principale significato della vita, tale significato dovrebbe essere ugualmente valido
per tutti i tipi di vita non-umana. Un breve esame di una parte della storia della vita
sulla Terra dovrebbe poterci dire se sia effettivamente così.

254 milioni di anni fa si verificò il più grande evento d'estinzione di massa nella
storia della vita sulla Terra: la "Catastrofe del Permiano" (estinzione "Tatarian").
Prima della catastrofe del Permiano, i nostri distanti parenti ed antenati - i rettili
mammifero-equivalenti [Vedi NdT (1)] - erano il tipo di animale dominante sulla
terraferma. Questi rettili mammifero-equivalenti occupavano quasi tutte le più elevate
nicchie ecologiche degli erbivori e dei carnivori. Gli arcosauri del Permiano pre-
catastrofe (che furono antenati dei successivi dinosauri, degli uccelli, degli pterosauri,
dei coccodrilli, ecc…) vivevano invece nell'ombra dei - più grandi e di maggior
dominanza - rettili mammifero-equivalenti. La dominanza pre-catastrofe dei rettili
mammifero-equivalenti era un risultato dello sviluppo di un insieme di avanzamenti
significativi che essi avevano raggiunto durante la loro evoluzione, avanzamenti che
permisero loro di sovra-competere enormemente contro gli arcosauri, nonché contro
gli altri rettili e gli anfibi dei loro tempi.

Fino al sopraggiungere della catastrofe del Permiano, i rettili mammifero-equivalenti


si erano fatti sempre più grandi, e la catastrofe spazzò via circa il 90% delle specie
viventi dell'intera Terra, incluso il 30% delle famiglie di insetti (questo è l'unica
estinzione di massa che abbia avuto impatto significativo anche sugli insetti). Fatta
eccezione per poche specie di rettili mammifero-equivalenti (alcuni dei quali erano
nostri lontanissimi antenati), i rettili mammifero-equivalenti si trovarono intrappolati
in una situazione in cui erano privi degli attributi biologici che avrebbero permesso
loro di sopravvivere alla Catastrofe del Permiano. Nessuno sa quali siano gli attributi
biologici (avanzamenti significativi) che avrebbero permesso ad alcune specie di
sopravvivere, e neanche cosa abbia causato la catastrofe del Permiano (è più
probabile che ci siano state più cause concomitanti); ma è davvero palese che i
sopravvissuti dovevano avere uno o più attributi biologici che costituivano
"avanzamenti significativi", e che le specie che erano invece prive di tali attributi non
sopravvissero.
Dopo che la catastrofe del Permiano completò il suo corso, la Terra era un posto
radicalmente differente. Negli oceani del periodo Permiano, le forme di vita animale
dominanti erano briozoi, brancopodi, echinodermi, ammonoidi, e le ultime trilobiti.
Dopo la catastrofe del Permiano, nel Triassico, gli animali acquatici (come i pesci,
rari al tempo del Permiano) cominciarono immediatamente a dominare nel vuoto
ecologico degli oceani quasi privi di vita. Sulla terraferma le cose andavano
altrettanto male, ma per i sopravvissuti - inclusi gli antenati dei dinosauri (arcosauri) -
era come un "paradiso creato in terra" di nuove opportunità per l'auto-avanzamento.
Nell'arco dei successivi pochi milioni di anni, i dinosauri veri e propri si evolsero dai
loro antenati arcosauri. Grazie alla successiva estinzione di massa del medio-
Triassico, (estinzione "Carnian") i dinosauri riuscirono ad eccellere nella
competizione contro tutti gli altri tipi di animali di terraferma, finendo per dominare
quasi ogni nicchia ecologica degli erbivori e dei carnivori per la maggior parte dei
successivi 150 milioni di anni. I mammiferi, un tempo potenti, si ritrovarono di
nuovo a scarpinare affannosamente dietro i loro concorrenti, obbligati a vivere
all'ombra dei dinosauri e a raccattare le loro briciole per i successivi 150 milioni di
anni in cui i dinosauri regnarono supremi.

I dinosauri, come gruppo, erano animali di successo supremo. Durante i loro quasi
150 milioni di anni di regno incontrastato sulla Terra, sopravvissero a svariate
importanti estinzioni di massa (i dinosauri sopravvissero anche all'estinzione
"Norian", ossia la terza più grande estinzione di tutti i tempi, mentre l'estinzione di
massa che mise fine, o pare abbia messo fine, al lungo regno dei dinosauri, ossia
l'estinzione "Maastrichtian", fu solo la "quarta" estinzione di massa in ordine di
grandezza), estinzioni che furono causate da numerosi grossi impatti d'asteroidi,
periodi di estrema attività vulcanica, periodi in cui il clima della Terra fu molto più
caldo e più secco di qualsiasi altro clima a cui gli umani hanno potuto assistere,
periodi in cui i livelli di anidride carbonica atmosferica furono estremamente alti
(oltre 400 volte più alti di quelli dovuti all'attuale livello di industrializzazione),
periodi in cui la Terra non ha avuto - per molti milioni di anni - alcun livello di ozono
nell'alta atmosfera (a causa dei gas di cloro, fluoro, e gas solforosi emessi durante
attività vulcaniche estreme), qualche periodo di freddo e qualche periodo di
innalzamento e abbassamento dei livelli del mare. Senza dubbio, i dinosauri
sopravvissero a molti altri patimenti dei quali nulla sappiamo. A dispetto del fatto che
fossero il gruppo di animali di Terraferma di maggior successo di tutti i tempi, i
dinosauri si estinsero completamente 64,7 milioni di anni fa (con una incertezza di
qualche milione di anni in più o in meno).

L'impatto di un grosso asteroide a Chicxulub, nella penisola dello Yucatan (Messico


del nord), potrebbe non aver ucciso tutti i dinosauri, ma è certo che ridusse il loro
numero e l'estensione del loro habitat.
Alcuni paleontologi hanno teorizzato che i dinosauri erano scomparsi già un milione
di anni prima del gigantesco impatto sulla Terra dell'asteroide di Chicxulub.

Alcuni dei più arditi fra i paleontologi, affermano che esistono ottime prove che
alcune specie di dinosauri siano riuscite a cavarsela e sopravvivere ad impatti
d'asteroidi, ed in qualche modo a ristabilirsi dopo un certo tempo. I dinosauri sono già
sopravvissuti a svariati altri grossi impatti asteroidali durante l'intero loro lungo
regno: quindi, perché mai avrebbero dovuto tutti soccombere all'impatto di un
asteroide che era solo un po' più grande del solito, soprattutto considerando che,
apparentemente, molti altri tipi di vita di terraferma sono stati solo temporaneamente
influenzati dall'impatto di Chicxulub? Sia che i dinosauri morirono direttamente a
seguito dell'impatto dell'asteroide di Chicxulub, sia che finirono per soccombere
gradualmente lungo un più esteso periodo di tempo (precedente o seguente l'impatto
dell'asteroide) sembra comunque che i dinosauri oramai non possedessero più quel
che occorreva per "recuperare" il loro status a seguito di un disastro importante.
Perché mai un tipo di animale che è sopravvissuto a numerosi altri importanti disastri,
un tipo di animale che di fatto aveva iniziato il suo regno in quanto "animale di
terraferma di maggior successo di tutti i tempi" ed era sopravvissuto al più grande
evento d'estinzione della storia della vita sulla Terra, avrebbe dovuto estinguersi
proprio a causa di un "particolare" disastro fra quelli più grossi?

Questo stesso schema lo si riscontra immutato - ovunque si volga lo sguardo - in


molti altri contesti, si tratti della storia della vita sulla terra, della storia umana,
dell'economia, dei governi, o persino delle stelle del cinema e dei singoli capi o
movimenti politici. Essere la forma di vita meglio adattata alle condizioni correnti
non è garanzia di successo anche per il futuro e, infatti, potrebbe persino costituire il
preludio per un futuro disastro. Ogni animale, ogni umano, ogni sistema economico,
ogni sistema di governo, ogni tecnologia, ecc.. che occupi la posizione di punta entro
la sua nicchia ecologica, deve aver sviluppato uno o più avanzamenti significativi che
gli hanno consentito di occupare e conservare tale posizione di punta. Ma d'altronde,
l'avanzamento significativo che consente di occupare "oggi" la posizione di punta
della propria nicchia ecologica, talvolta NON E' lo stesso avanzamento significativo
che sarà necessario per ottenere lo stesso risultato in un qualche dato momento
futuro.

I rettili mammifero-equivalenti che erano gli animali di terraferma dominanti nel


tardo Permiano avevano sviluppato diversi avanzamenti significativi che furono
diretti responsabili della loro situazione di dominanza pre-catastrofe. Questi rettili
mammifero-equivalenti (che, con qualche eccezione degna di nota, erano nostri
antenati) mancavano però degli avanzamenti significativi che avrebbero consentito
loro di sopravvivere alla catastrofe del Permiano. Gli arcosauri possedevano già gli
avanzamenti significativi tali da sopravvivere alla catastrofe del Permiano. I
discendenti degli arcosauri, quali dinosauri e uccelli, svilupparono un intero continuo
di avanzamenti significativi che permisero loro di sopravvivere per quasi 150 milioni
di anni. I dinosauri si ritrovarono infine in una situazione in cui mancavano degli
avanzamenti significativi necessari a sopravvivere. Gli uccelli e i "dominati"
mammiferi possedevano già i necessari avanzamenti significativi tali da sopravvivere
all'estinzione di massa "Maastrichtian". Ovunque volgiate lo sguardo vedrete lo
stesso schema, ossia che la dominanza è il risultato del successo, ma la dominanza
non è mai garantita né è la causa originale del successo. E' davvero palese che il tipo
di avanzamento necessario per sopravvivere cambia nel tempo.

Tutte le forme di vita stanno progredendo costantemente, ognuna al proprio ritmo.


Ma non tutti gli avanzamenti sono significativi. Persino ad un ritmo d'avanzamento
molto rapido (come quello che gli umani stanno oggi sperimentando) non esiste
alcuna garanzia di sviluppare l'avanzamento significativo cruciale nel momento in cui
esso diverrà indispensabile alla sopravvivenza. Un ritmo d'avanzamento "glaciale",
potrebbe comunque funzionare abbastanza bene fintanto che riesce ad ottenere gli
avanzamenti significativi "prima" che questi diventino indispensabili.

Un ritmo di avanzamento rapido potrebbe in qualche caso essere persino deleterio


per lo sviluppo di avanzamenti significativi necessari. L'impatto di una specie sul suo
ambiente è direttamente proporzionale al suo successo come specie. Un ritmo molto
rapido negli avanzamenti ottenuti da certe specie, trasforma l'ambiente di tali specie
più velocemente di quanto l'ambiente stesso possa adattarsi. Ciò è già accaduto
svariate volte durante l'era dei dinosauri e tale fenomeno potrebbe essere responsabile
dell'estinzione di certe specie di dinosauri di "troppo successo". L'Homo Sapiens
odierno sta rapidamente trasformando l'ambiente terrestre, e lo sta facendo più
velocemente di quanto l'ambiente della Terra possa adattarsi al cambiamento. Gli
umani hanno bisogno di avanzamenti significativi per sopravvivere, o hanno bisogno
di un avanzamento significativo per arrestare la distruzione dell'ambiente terrestre. In
ognuno dei due casi, il progresso significativo necessario è la "colonizzazione dello
spazio".

Se tutte le specie avessero la capacità di sviluppare gli avanzamenti significativi


necessari ogni qualvolta la necessità di un avanzamento insorge, nessuna specie si
estinguerebbe e le specie progredirebbero, invece, in eterno. E' ovvio che questo non
è il modo in cui funziona la vita.

Gli umani, comunque, godono di un vantaggio che non ha precedenti in tutta la storia
della vita sulla Terra. Per la prima volta una specie ha la capacità di prevedere e
sviluppare qualsiasi avanzamento significativo possa servirgli. Resta da vedere se gli
umani hanno la saggezza occorrente per fare uso di questa abilità senza eguali.

Gli eventi d'estinzione di massa possono essere immaginati come un tipo di trappola
che scatta solo quando diventa predominante un insieme di circostanze idonee.
Nessuna trappola d'estinzione è esattamente identica a una qualunque fra le altre
trappole d'estinzione possibili, il che rende molto difficile prepararsi per evitare le
trappole d'estinzione. Nell'immediato futuro, l'umanità dovrà affrontare un numero
enorme di trappole d'estinzione potenziali. Come possiamo identificare
preventivamente queste trappole d'estinzione e prepararci ad evitarle?

Mi sembra che dovremmo cominciare anzitutto a comprendere quel che gli umani
sono e come sono giunti fino a questo punto. Se non comprendiamo chi siamo e cosa
fa funzionare un umano, non abbiamo alcuna possibilità di realizzare in noi stessi i
cambiamenti necessari a consentirci di sfuggire alle molte trappole d'estinzione che ci
attendono.

L'animale umano

4 milioni di anni fa, la stirpe umana cominciò a separarsi da quella degli altri primati.
Questi distanti antenati non erano ancora umani ma avevano inconsapevolmente
imboccato il sentiero che li avrebbe infine condotti a divenire pienamente umani.
Guardando questi antichi antenati umani, nessuno avrebbe creduto che potevano
giungere a tanto. Essi avevano denti piccoli e fragili (non adatti per nessun tipo di
attività predatoria), sistemi digestivi inefficienti (incapaci di masticare o digerire
materiali vegetali fibrosi), unghie flaccide, ed erano incapaci di correre abbastanza
rapidamente da sfuggire persino al più lento fra i predatori. A confronto della
maggior parte degli altri animali, comunque, essi avevano cervelli piuttosto grossi.

I cervelli grossi hanno uno svantaggio che consiste nel bisogno di grandi quantità di
cibo altamente energetico. La sopravvivenza è la regola prima nel gioco della vita. Se
hai un cervello più grande di quello di tuo fratello potresti essere capace di superarlo
intellettivamente, ma se se il cibo è comunque sempre scarso potresti morire di fame
per primo (a dispetto della tua genialità); dato che richiede meno cibo, tuo fratello
potrebbe sopravvivere ad una carestia, riuscendo a generare molti figli dal cervello
piccolo e passando perciò il "desiderabile" carattere ereditario del "piccolo-cervello"
alla generazione successiva. I grossi cervelli non sono di per se stessi un carattere
desiderabile. Gli animali generalmente tendono verso la dimensione del cervello più
piccola possibile fra quelle che sono comunque tali da renderli competitivi entro la
loro nicchia ecologica. Gli umani non fanno eccezione a questa tendenza. Essi
riuscirono, comunque, a trovare un modo per alimentare i loro grossi cervelli e
poterono quindi usarli per superare altri animali nella competizione per la conquista
di un numero crescente di nicchie ecologiche.

Il primo avanzamento significativo che permise agli umani ancestrali di


incamminarsi lungo la strada del successo, fu lo sfruttamento di una sorgente
alimentare altamente energetica: la carne. Cacciando altri animali e frugando cibo
dalle carcasse di animali già morti, i nostri antenati cominciarono a mangiare quantità
di carne sempre più grandi. Frutta, graminacei ed altri tipi di cibi vegetali erano
disponibili solo stagionalmente, quindi non avrebbero potuto supportare un cervello
grande lungo l'intero arco annuale e nemmeno avrebbero potuto farlo durante i
momenti in cui la disponibilità naturale di alimenti vegetali era accidentalmente
scarsa. La carne forniva le calorie mancanti, quelle richieste per supportare un grosso
cervello durante i momenti in cui i cibi vegetali non erano disponibili in quantità
sufficienti.

Un secondo avanzamento significativo consentì ai nostri antenati umani di ottenere


quantità di carne più grandi. Tale secondo avanzamento significativo fu la tecnologia
di fabbricazione di utensili primitivi: rocce per spaccare le ossa prelevate da carcasse
animali al fine di estrarne il midollo, archetti, utensili di pietra lavorata, e funi
intrecciate per prendere al laccio ed uccidere prede animali (nonché, probabilmente,
per uccidersi l'un l'altro).

Questi due avanzamenti significativi si sostennero reciprocamente, poiché


l'invenzione e la fabbricazione di ogni nuovo utensile richiedeva che si possedesse un
cervello grande e al contempo gli utensili permettevano di incrementare il consumo
di carne assicurando così la sopravvivenza degli individui con i cervelli più grandi. I
nostri antenati con i cervelli più grandi, uccidendo i maschi dai cervelli più piccoli o
riuscendo a sottrarre loro le femmine, potrebbero aver provocato la definitiva
affermazione del tratto ereditario - in un primo momento "non del tutto dominante" -
del possesso di un cervello grosso. Le femmine, a loro volta, contribuirono
all'affermarsi di cervelli più grandi grazie al fatto di "desiderare" i "fornitori migliori"
(i migliori fabbricanti di utensili, i migliori cacciatori, i meno egoisti, i meno pigri)
rispetto ai maschi mentalmente meno dotati ma ugualmente amorosi e/o aggressivi.
Anche le femmine competono con le altre femmine, e femmine con cervelli più
grandi avevano di certo vantaggi competitivi sulle loro sorelle dal cervello più
piccolo.

Gli antenati dell'uomo furono perciò in grado di diffondersi sul mondo intero come
risultato diretto dei loro primi due avanzamenti significativi - la fabbricazione di
utensili e la caccia - e di un terzo avanzamento significativo: lo sviluppo del
linguaggio simbolico.

Lungo il loro percorso, gli umani svilupparono altri avanzamenti significativi: abilità
linguistiche altamente sviluppate (linguaggi orali, scritti e numerici); abilità di
produzione del fuoco; religioni; allevamento di animali; agricoltura; abilità sociali più
complesse… ed un getto continuo di altri avanzamenti tecnologici di crescente
complessità.

Il linguaggio non è una invenzione umana. Molti mammiferi possiedono almeno una
rudimentale capacità di linguaggio, come senza dubbio la possedevano i nostri più
distanti antenati primati. La maggior parte degli animali usa vocalizzazioni per dare
avvertimenti o comunicare intenzioni ad altri individui della propria specie. Alcuni,
come gli scimpanzé selvaggi ed i cani della prateria, possiedono linguaggi d'alto
livello più sviluppati - a dimostrazione che tali animali capiscono l'uso della sintassi
in un linguaggio. Tali linguaggi animali più sviluppati, inoltre, sembrano essere
appresi e non un mero prodotto di comportamento istintivo. Alcuni animali
possiedono anche una dimostrata capacità di imparare elementi del linguaggio
umano. Gorilla e scimpanzé sono stati addestrati a comunicare e comprendere alcuni
concetti linguistici umani piuttosto avanzati, attraverso l'uso del linguaggio dei segni.
E' stato usato il linguaggio dei segni poiché gorilla e scimpanzé non possono
facilmente vocalizzare parole umane a causa della loro mancanza di appropriate
strutture laringee di vocalizzazione. Cani e cavalli possono comprendere un piccolo
numero di comandi umani (forse imparando solo i concetti che sono importanti per
loro) e altrettanto possono fare alcuni altri animali. Molti tipi di uccelli possono
essere addestrati a pronunciare parole umane riconoscibili. Certi specifici individui
d'uccello sembrano addirittura sapere cosa stanno dicendo, piuttosto che imitare
semplicemente i suoni delle parole. E gli uccelli non sono neanche mammiferi. Gli
uccelli sono molto più strettamente imparentati con i dinosauri di quanto lo sia un
qualsiasi tipo di mammifero, ed hanno inoltre cervelli piuttosto piccoli, il che rende le
loro capacità di parola realmente impressionanti.

Sebbene, quindi, gli umani non abbiano "inventato" il linguaggio, e nemmeno


possiedano l'esclusiva sulla capacità di comprendere ed usare il linguaggio, gli umani
riuscirono comunque a produrre avanzamenti estremamente significativi nell'arte
linguistica, portandola fino ad un grado mai raggiunto prima da qualsiasi altra forma
di vita. L'avanzamento più significativo ottenuto dagli umani fu raggiunto grazie alla
abilità umana di trasmettere alla generazione successiva idee complesse ed
avanzamenti. In massima parte, gli umani non si rendono conto di quanto siano
fortunati a possedere la capacità di trasmettere la conoscenza da una generazione alla
successiva. Senza questo singolo avanzamento significativo dovremmo ancora
scroccare un posto in cui stare, non avremmo case o vestiti (il che vuol dire che
nessun uomo sarebbe capace di sopravvivere in climi diversi da quelli tropicali), non
avremmo religioni o agricoltura…e avremmo solo il livello più primitivo della
tecnologia, quello dei bastoni e delle pietre.

Persino prima che i nostri antenati divenissero completamente umani, essi erano già
divenuti incapaci di sopravvivere senza la tecnologia, e questo era il prezzo da pagare
per il fatto di aver sviluppato cervelli più grandi invece di sviluppare un corpo
migliore. La loro tecnologia, secondo standard moderni, era estremamente primitiva
ma era anche estremamente più avanzata della tecnologia sviluppata da qualsiasi altro
animale in tutta la storia della vita sulla Terra. Gli umani sono inestricabilmente
intrecciati alla tecnologia umana, ed esistono solo grazie alla loro abilità
nell'inventare, usare e rendere obsolete le tecnologie.

NOI SIAMO TECNOLOGIA!

Se l'umanità tentasse di riportare la tecnologia verso un livello inferiore rispetto a


quello attuale, si arresterebbe il cammino dell'umanità verso l'avanzamento
significativo, e ciò condurrebbe infine all'estinzione della razza umana. La nostra
mancanza di progresso tecnologico ci preparerebbe una trappola d'estinzione - poiché
vivremmo nella menzogna, negando ciò che siamo - e ne deriverebbe che le nostre
decisioni non sarebbero più basate sulla realtà ma sulla sua negazione. Questo è
proprio ciò che è accaduto appena pochi anni fa durante la rivoluzione culturale
Cinese. Nell'intera Cina, quasi ogni persona fu obbligata a lavorare esclusivamente
nell'industria manifatturiera o nell'agricoltura, e fu obbligata a farlo utilizzando le
tecnologie e gli utensili più primitivi che esistevano. Come risultato di questo mal
concepito tentativo di creare una società migliore per mezzo d'un dietro-front
tecnologico, la Cina (come pure la Cambogia, Cuba, ecc…) non ha ancora
completamente recuperato il suo svantaggio tecnologico, economico o sociale.

A volte, potrebbe essere vantaggioso rallentare il ritmo di progresso tecnologico al


fine di dare all'umanità il tempo di sviluppare la prospettiva necessaria. Ciò, a sua
volta, consentirebbe lo sviluppo della disciplina necessaria per fare un uso saggio di
certi tipi di tecnologie emergenti.

La biologia è anch'essa una tecnologia. Essa è la tecnologia dell'estrazione di energia


dall'ambiente locale, da cervelli, artigli, sistemi immunitari, ecc…e dalla
locomozione. La buona reputazione dell'umanità deriva dall'aver sviluppato un
insieme parallelo di tecnologie, esterno all'essere biologico. Queste tecnologie umane
furono sviluppate per fungere da complemento alla nostra tecnologia biologica
naturale e per compensare le nostre mancanze in altre aree. Ben presto, la tecnologia
umana esterna comincerà a fondersi fisicamente con la tecnologia biologica degli
umani. Il prodotto finale di questa fusione sarà la creazione di un gran numero di
esseri, biologici e non-biologici, estremamente avanzati. Tali esseri transumani
avranno il controllo completo sui loro stessi corpi e sul loro universo fisico
immediato. Non avranno alcuna necessità di tecnologia esterna poiché saranno in
grado di ricreare internamente a loro stessi ogni tipo di supporto tecnologico di cui
avranno bisogno o che desidereranno. Questi super-esseri transumani non avranno
bisogno di tecnologia esterna ma, occasionalmente, potrebbero usarla ancora per
estendere la portata delle loro conquiste potenziali; e quel che conquisteranno è:
raggiungere le stelle e diffondersi ovunque fra esse.

[NdT 1]
"Rettili mammifero-equivalenti": Rettili "equivalenti" ai mammiferi odierni in
quanto occupanti e stesse nicchie ecologiche oggi occupate dai mammiferi. Ne sono
un esempio il gruppo dei rettili "terapsidi", da cui in seguito furono effettivamente
originate alcune linee odierne di mammiferi. Nel paragrafo a cui si riferisce la
presente nota, l'autore contrappone gli "arcosauri" (antenati dei dinosauri, a cui
appartengono per esempio gli odierni coccodrilli), agli altri rettili - ossia a quei rettili
che l'autore chiama "mammifero-equivalenti". Prima della catastrofe del Permiano la
dominanza ecologica era a favore dei rettili mammifero-equivalenti. Dopo la
catastrofe la situazione si invertì, sicché gli "arcosauri" poterono prosperare e infine
generare i "dinosauri"

Capitolo 5 - Passioni ed arroganza umane

La mia teoria è che le vite umane siano governate in primo luogo dal bisogno di
sopravvivere e, in secondo luogo, dalle passioni. Che la sopravvivenza sia un motore
delle vite umane è cosa ovvia, poiché se non sopravvivi null'altro può avere
importanza. Le passioni umane sono invece ciò che fanno avvertire agli umani che la
vita vale la pena d'essere vissuta. Le passioni umane sono impulsi istintivi, ed
assecondando tali impulsi si attivano i percorsi cerebrali del piacere. Poiché gli istinti
umani sono in qualche modo "fuzzy" - ossia sfumati e non netti - ed i percorsi neurali
del piacere variano da un cervello umano all'altro, le persone non si appassionano
tutte alle stesse cose. Se stai attivamente soddisfacendo due o più delle passioni
opzionali qui elencate, c'è buona probabilità che potresti considerare la tua vita piena,
felice e dotata di scopo. Se stai soddisfacendo solo una delle passioni opzionali della
lista, probabilmente stai sentendo che la tua vita necessita di miglioramenti e che ci
sono poche cose che ti piacciono della tua vita. Se non stai attivamente soddisfacendo
nessuna delle passioni umane opzionali qui elencate, la tua vita è probabilmente
triste, vuota e priva di significato.

Lista delle "Passioni Umane" più comuni

Passioni Obbligate:

Cibo
Sesso

Passioni Opzionali:

Conquista
Esplorazione
Creazione
Empatia
Azzardo
Accaparramento
Territorialità
Divertimento
Apprendimento
Musica-Danza

Passioni Obbligate

La suddivisione delle passioni in categorie separate è necessariamente artificiale.


Tutte le passioni sono determinate da percorsi neurali nei centri di piacere del
cervello umano, da centri cerebrali associati al ragionamento di più basso livello, e da
centri cerebrali emozionali, e di conseguenza tutte le passioni sono in effetti
componenti di una singola forza propulsiva che controlla le nostre azioni a livello di
comportamento istintivo. Le passioni sono il risultato della disposizione fisica dei
neuroni nel cervello e sono perciò necessariamente connesse ad ogni altro neurone
che, ad un qualche livello, sia presente nel cervello.

Tuttavia, per difendere la mia scelta di suddivisione delle passioni nelle loro
componenti di base, si può far notare che passioni differenti sono nate in momenti
differenti della lunga storia della vita sulla Terra. Le diverse passioni possono
rinforzarsi o cancellarsi l'una con l'altra. Non tutti i piaceri fanno "avvertire" la stessa
sensazione ed è perciò evidente che sono originati da differenti percorsi neurali dI
piacere.

Ogni percorso neurale di piacere ha due stati estremi; un estremo è associato al


piacere (la ricompensa per una azione appropriata); l'altro estremo è associato al
dispiacere (uno sprone verso azioni migliori). Il precursore del primo percorso di
piacere si sviluppò in una singola cellula vivente in epoca pre-Cambriana. Questo
precursore non era nulla di simile al piacere come lo conosciamo oggi, ma era più
qualcosa di simile ad uno stimolo chimico rilasciato da qualche struttura sensoriale
interna all'organismo unicellulare, struttura sensoriale che in tal modo comandava
all'organismo di "muoversi avanti" (verso il cibo) o "muoversi indietro" (arretrando
dal pericolo).

Una volta che la vita ebbe raggiunto la capacità di costruire corpi multicellulari, i
percorsi del piacere si evolsero in un gruppo di cellule specializzate che mettevano in
connessione i sistemi sensoriali con i mezzi di locomozione. Il messaggio era,
comunque, ancora lo stesso: "vai avanti" (verso la soddisfazione) o "allontanati"
(scappa dalla paura).

Quando la vita si fu evoluta ulteriormente, i percorsi del piacere svilupparono


parametri operativi più complessi. Ora, tali percorsi erano dotati di un punto neutro
(non far nulla) e molteplici estremi associati a opzioni di rinforzo positivo (vai
rapidamente in quella direzione, avvicinati furtivamente all'obiettivo, attendi quanto
più è possibile, aspetta che l'obiettivo giunga da te) nonché molteplici estremi
associati a opzioni di rinforzo negativo (allontanati quanto più velocemente possibile,
allontanati furtivamente, immobilizzati in modo che "lui" non possa vederti, ecc…)

Il percorso associato al piacere di mangiare fu il "nucleo" costitutivo del primo vero


cervello che si formò. Altri "nuclei" basilari del cervello furono i meccanismi di
regolazione delle funzioni corporee, i meccanismi di regolazione del battito cardiaco,
e alcune funzioni cerebrali di più altro livello come ad esempio la memorizzazione di
informazioni e le capacità di pensare al modo di usare l'informazione memorizzata al
fine di sviluppare di strategie di sopravvivenza "apprese". Il "percorso del piacere di
mangiare" non era perciò, in origine, ancora completamente sotto il controllo del
processo di pensiero, e tuttavia ancor oggi esso è gestito in modo da esercitare una
considerevole quantità di controllo su manifestazioni fisiche e mentali (per esempio,
un uomo affamato ha lo stomaco che borbotta, non riesce a concentrarsi, continua a
pensare al cibo, diviene irritabile) o concretizzarsi in manifestazioni di passione per il
cibo, ed inoltre esso interviene per organizzare il resto del cervello in modo tale da
stabilire la priorità delle informazioni da memorizzare e sulle quali pensare.

L'impulsivo di mangiare fu la passione che comparve per prima. Mangiare è una


passione obbligata che non può essere ignorata nei cervelli primitivi e può essere
ignorata solo con difficoltà in cervelli più avanzati. Persino prima che la vita
sviluppasse i cervelli, l'impulso verso il cibo era presente nei tipi di vita più primitivi.
Gli animali multicellulari che erano cacciatori mobili, furono i primi a sviluppare un
percorso di piacere "pensante". Tali animali erano spinti a cacciare dalla sensazione
di "dispiacere" d'essere affamati. Una caccia di successo ricompensava il cacciatore
facendogli avvertire il piacere della soddisfazione. L'estremo opposto del primo
percorso di piacere era ovviamente la paura (d'essere mangiato).

La seconda passione ad emergere fu probabilmente il sesso. Il sesso è anch'essa una


passione obbligata che non può essere ignorata nei cervelli primitivi e può essere
ignorata solo con difficoltà in cervelli più avanzati. Il sesso esiste da ancor prima che
fosse connesso ad un percorso di piacere. Oggi, tutte le piante floreali nonché i funghi
e molti tipi di animali hanno ancora una qualche forma di riproduzione non connessa
a sensazioni di piacere che ricompensino i loro sforzi sessuali (o almeno, di piacere
del tipo noto a noi umani).
Il successo nell'accoppiamento è un prerequisito per il successo di qualsiasi specie
sessuale. Gli animali che provano piacere per il sesso cercheranno il sesso con
maggiore probabilità, indipendentemente da quali ostacoli trovino fra essi ed un
partner potenziale.

Un avanzamento sessuale significativo negli antenati umani fu il calo del desiderio


sessuale che si verificava quando l'uomo superava l'età di picco della sua fase di vita
riproduttiva. Questo consentiva agli umani che erano già oltre le loro migliori età
riproduttive, di concentrarsi su modi per migliorare le proprie vite, il che in molti casi
è stato altrettanto importante per il successo dell'umanità quanto lo è stato il forte
desiderio di procreare. Una volta assolto il compito di trovare un partner sessuale e
generare una famiglia, è più vantaggioso concentrarsi sull'approvvigionamento di
cibo e di quant'altro occorra alla propria famiglia perché sia in condizione di generare
ulteriori figli. Questo calo senile del desiderio sessuale umano è responsabile tanto
quanto lo sono altri fattori dell'insorgere della civiltà e di tutte le altre avventure
cooperative che l'umanità ha intrapreso. Senza tale cooperazione, noi umani ci
troveremmo ancora nelle stesse condizioni degli altri animali sociali che quando
superano l'età di picco della loro prestanza fisica vengono scacciati dal gruppo o
possono restarvi solo in ruoli subordinati; I nostri anziani, invece (ossia gli ultra-
trentenni, poiché solo di recente gli umani hanno conquistato una aspettativa di vita
media superiore ai 30 anni), occupano oggi posizioni tali da essere in grado di
esercitare potere sui giovani ed impartire ad essi utili insegnamenti. Oggi, le
tradizioni sociali sono i moderatori più importanti del desiderio sessuale umano, ma
ciò non sarebbe accaduto senza una competizione sessuale che avesse dato il via alla
cooperazione sociale.
Le tradizioni umane hanno interferito con l'azione naturale della passione sessuale
umana, con effetti talvolta positivi, talvolta negativi.

La cooperazione umana e gruppi familiari relativamente stabili, sono due dei modi in
cui le tradizioni umane hanno modificato in meglio le passioni sessuali umane.

Sul fronte negativo, invece, le tradizioni umane sono responsabili della


conservazione nel "pool" genetico dell'umanità di certi particolari tratti ereditari, tratti
la cui presenza si sarebbe altrimenti ridotta durante il susseguirsi delle generazioni.
Fino a tempi molto recenti, era tradizione di molte culture che i genitori decidessero il
matrimonio dei propri figli. Questa stessa tradizione culturale dettava comportamenti
matrimoniali appropriati cui attenersi, ed il precetto di più grande successo era
l'obbligo di procreare. L'omosessualità e l'adulterio sono esempi di comportamenti
che sarebbero scomparsi dal pool genetico dell'umanità se gli umani avessero potuto
seguire i propri istinti, e se gli uomini e le donne non fossero stati forzati a restare
assieme come marito e moglie anche contro la loro volontà.

L'omosessualità è talvolta un comportamento appreso, ma nella maggior parte dei


casi ha origini genetiche. In passato l'omosessuale veniva comunque forzato al
matrimonio dalle tradizioni sociali, nonché alla generazione di figli ed alla
dissimulazione di qualunque comportamento sessuale improprio, e ciò accadeva
nonostante persistesse l'impulso di comportarsi altrimenti, col risultato che tale
impulso è stato trasmesso inalterato alle generazioni successive. La omosessualità
biologica non interessa una grossa percentuale di umani, sicché è probabile che si
tratti di un tratto ereditario recessivo, ma l'omosessualità è pur sempre molto più
comune di quanto lo sarebbe se non fosse intervenuta la tradizione umana. Anche la
violenza fisica diretta verso un partner sarebbe oggi meno comune se le tradizioni
matrimoniali del passato avessero consentito alle mogli di lasciare i loro mariti
violenti, anziché forzarle a non rompere il matrimonio e di conseguenza a generare
altri figli che - spesso - finivano per ereditare la natura violenta dei loro padri (o
madri).

Gli umani, per migliaia di anni, hanno selezionato in allevamento cani dotati di certi
tratti, quali: natura aggressiva, intelligenza, velocità, natura non-aggressiva. Gli
umani moderni detestano ammettere che essi stessi posseggono caratteristiche
(intelligenza, capacità atletiche, omosessualità, tendenze criminali, ecc..) che sono
parzialmente da attribuire alla genetica. Questa negazione ha effetto sulle personalità
e le capacità fisiche di ogni umano ed è quindi una negazione molto pericolosa.
Nessuna cura medica è possibile per un tratto genetico indesiderato che tutti negano
esistere. Ma è vero anche l'opposto: non tutti i problemi umani possono essere
attribuiti alla genetica, e gli umani dotati di tratti di personalità "cattive" e
geneticamente-determinate imparano, di solito, a tenere sotto controllo il proprio
comportamento. Comportamenti come quello della omosessualità sono relativamente
innocui e dovrebbero, nella maggior parte dei casi, essere ignorati dalla società. Altri
tipi di comportamento (come compulsioni verso il furto o l'omicidio) non possono
essere ignorati dalla società. Dovremmo procedere con molta, molta attenzione in
questo campo. Se ci lasciamo liberi di ammettere che esistono difetti di personalità a
base genetica, ci diventa possibile curarci tramite ingegneria genetica o lo sviluppo di
strategie di comportamento appreso per rinforzo. Ma è anche possibile che
l'ingegneria genetica sia usata per curare gente che non necessita di cure, allo scopo
di rendere queste persone più sottomesse e più facilmente controllabili.

Le Passioni Opzionali

Le passioni umane opzionali sono ciò che rende la vita qualcosa da godersi, piuttosto
di qualcosa da sopportare come fosse un pesante fardello!

Puoi facilmente verificare la verità di questa affermazione. Leggi le definizioni che


propongo qui di seguito per le passioni opzionali: se almeno una volta al mese ti
impegni per soddisfare due o più delle passioni opzionali elencate, puoi considerarti
felice o quantomeno soddisfatto della vita. Se invece non lo fai, sei infelice e/o
insoddisfatto della vita. Domanda poi alla gente che conosci (domanda, non
presumere). Ogni persona felice della sua vita sta facendo qualcosa di cui è
appassionata, mentre ogni persona insoddisfatta della sua vita non sta facendo nulla
che la appassioni. Se sei infelice dovresti scegliere due passioni dalla lista delle
passioni opzionali e provare a fare qualcosa in quelle aree almeno una volta alla
settimana. Ti garantisco che noterai il miglioramento della tua vita.

Conquista:

A tutti noi piace vincere. A tutti piace fare qualcosa che nessuno sa far meglio o
essere qualcuno che nessun altro può essere. Vincere e conquistare sono le basi della
passione umana per la conquista. Conosciamo di prima mano quanto ci faccia sentire
bene vincere o conquistare qualcosa di speciale. Vincere i migliori partner sessuali o
sviluppare le migliori abilità di caccia, fu ciò che determinò l'evoluzione della
passione per la conquista. Gli animali che scelgono con attenzione i loro partner e che
vogliono competere con altri della loro specie per conquistarsi i partner migliori, si
evolvono molto più rapidamente rispetto agli altri, per innumerevoli motivi. Se il
meccanismo di variazione genetica dota un certo maschio d'uccello di un certo
numero di caratteristiche che si dimostrano essere molto attraenti per le femmine
della sua specie, tale maschio genererà probabilmente molti pulcini, alcuni dei quali
saranno dotati dello stesso tipo di piumaggio del padre. Ma se lo stesso piumaggio
fosse responsabile di una ridotta abilità nello sfuggire ai predatori, esso non
diverrebbe un successo evolutivo. Solo gli animali che scelgono i compagni sulla
base di ragioni obiettivamente buone produrranno discendenza più competitiva.
Nei tempi buoni, certi predatori si lasciano sfuggire le prede più facili di modo da
concentrarsi sulla caccia di qualcosa di più impegnativo. Quando i tempi sono cattivi,
i predatori che hanno già affilato le loro abilità nella caccia di prede difficili hanno
una migliore possibilità di sopravvivenza rispetto a quelli che invece hanno sempre
scelto prede facili. I cacciatori ambiziosi, a cui piace la sfida, hanno perciò una
maggiore capacità di sopravvivere ai tempi più duri e scalzeranno gradualmente dal
pool genetico della popolazione complessiva i geni dei cacciatori più pigri ed
inefficienti.

Gli uomini, tramite la cultura e la selezione genetica, hanno enormemente modificato


la passione della conquista. Gli umani desiderano ancora la conquista fisica, ma
molte conquiste sono oramai mentali. Essere più furbi e svegli degli altri della tua
razza è qualcosa a cui gli animali non aspirano mai. E nemmeno questi ultimi si
arrampicano mai sulle più alte delle montagne, correndo gravi rischi, solo perché
vogliono essere i primi a farlo o per il semplice fatto che "la montagna è là".

L'inseguimento del potere, negli individui che desiderano il potere, deriva dalla
passione per la conquista. Il potere è il risultato di uno o più successi ottenuti
nell'inseguire la conquista; il potere non può esistere da solo ma deve derivare - e
deve essere sostenuto - da una conquista passata o dalla minaccia di poter ottenere
una conquista futura. Una conquista non deve essere necessariamente completa
affinché produca potere, ma basta che sembri una vittoria decisiva. Non è possibile
condurre nessun negoziato per il potere se si percepisce la condizione in cui ci si
trova come una posizione di debolezza. Il potere è talvolta rifiutato, o sprecato, senza
che venga usato per conquiste ulteriori o per soddisfare altre passioni.

Non tutte le conquiste portano un tipo di potere che è veramente utile. Il potere in
certe aree non produce nulla di utilizzabile o utile. Ma non è questo quel che importa
alle persone di potere, poiché l'unica cosa che li interessi davvero è l'eccitazione della
conquista. In ciò risiede il pericolo del potere. E' la passione per la conquista che
spinge ad inseguire il potere, non il potere stesso. Se il potere fosse re-incanalato
verso scopi più produttivi, esso sarebbe costretto a modificare l'obiettivo della sua
passione motrice, ossia l'obiettivo della conquista. Questa mancanza di comprensione
della struttura basilare del potere è spesso il motivo per cui coloro che sono oppressi
dal potere diventano immediatamente oppressori a loro volta quando siano infine
riusciti a strappare il potere ai loro oppressori.

Il denaro è un simbolo che concretizza il potere ma non è una conquista e quindi non
rende felice la gente fino a che non è usato per qualcosa che appassiona davvero la
persona. Certe persone vincitrici di una lotteria, si scoprono prima felici, ma una
volta consumata la novità della vincita (passione per la conquista, passione per
l'azzardo) si ritrovano nuovamente infelici. La stessa cosa accade a certi uomini
d'affari quando avviano una compagnia commerciale e sono felici di gestirla nei
primissimi anni, fin quando è viva la sfida di un mucchio di ardui problemi da
affrontare (risolvere i quali coinvolge passioni come conquista, creatività, azzardo,
empatia), ma perdono ogni interesse nella gestione della compagnia quando questa
diviene abbastanza consolidata da poterne delegare la gestione agli impiegati.

Il potere che una persona ha già conquistato in passato, non la rende più felice.
Alcune persone capiscono che il potere in sé non da piacere e reinvestono perciò il
loro potere (denaro, risorse, contatti, ecc..) in un flusso continuo di nuove imprese (di
solito tentativi di conquista). Quando queste nuove imprese hanno qualcosa a che fare
con le passioni umane, tali persone si sentono felici.

La passione per la conquista è la motivazione principale di fenomeni che si


verificano nel mondo delle corporazioni aziendali quali i fenomeni di "hostile
takeover" (NdT - Rilevamento Ostile: acquisizione di una società contro la sua
volontà) o le molestie sessuali sul luogo di lavoro. Più grandi sono i livelli di conflitto
e di rischio coinvolti, più grande è la conquista in caso di successo. I giocatori di
giochi di potere come questi sarebbero molto più felici se aggiungessero al loro
repertorio altre, ben più costruttive, passioni umane, ridefinendo gli obiettivi delle
loro conquiste verso mete più produttive.

I potenti sono spesso insicuri e sentono che in qualunque momento potrebbero essere
scalzati via dalla loro posizione di potere. Essi sanno bene che il potere è in se stesso
"vuoto", ma non ne conoscono il motivo. L'unica cosa che sanno è che è meglio avere
potere piuttosto che non averne. Questo tipo di persona eviterà qualsiasi relazione
significativa con le altre persone e sceglierà invece altre passioni umane
complementari per colmare gli spazi della sua vita che sono rimasti vuoti. Le passioni
complementari vengono scelte tali da mettere bene in vista il potere posseduto e tali
da non mostrare alcuna debolezza del potente che potrebbe essere sfruttata dagli altri.
Questo tipo di persona insicura, sebbene potente, sceglierà sempre passioni come
l'azzardo o l'accaparramento. Un pizzico d'empatia nella vita di persone del genere,
sarebbe una buona cosa per loro e per il resto di noi che deve sopportarli.

Esplorazione:

La curiosità è alla base dell'esplorazione. Tutti gli animali sono curiosi e dotati di
alcune capacità d'esplorazione. Gli umani, tuttavia, hanno spinto l'esplorazione
ancora più avanti. Gli umani sembrano avere una capacità di esplorazione illimitata.
Esploriamo ogni angolino ed ogni pieghetta di tutto l'universo che siamo in grado di
raggiungere. Esploriamo le nostre stesse menti. Proviamo persino ad esplorare cose
che non siamo in grado di conoscere pienamente: la metafisica, la filosofia, la vita
dopo la morte, ecc.. La nostra capacità d'esplorazione è uno dei nostri più grandi
punti di forza. Il solo inconveniente dell'esplorazione è quello contenuto nel vecchio
detto :"la curiosità uccise il gatto".

Creatività:

La Creatività è una passione molto umana. Gli animali e gli uomini usano la loro
creatività per ottenere qualcosa che vogliono. Ma gli uomini usano la loro creatività
anche per fare qualcosa che non ha alcun valore, eccetto che quello di produrre gioia
grazie al suo stesso atto creativo. Arte, musica, invenzioni e intrattenimento sono
tutte derivate dall'impulso ad essere creativi.
Empatia:

L'empatia è l'impulso di desiderare d'essere compresi da qualcuno e/o di


comprendere qualcuno o qualcosa. Ognuno ha una sua propria - ed in qualche modo
differente - visione del mondo; l'empatia è ciò che modella la visione individuale del
mondo. La gente, i luoghi e le cose con cui entriamo in contatto, ci insegnano a
vedere il mondo in un particolare modo. Affinché divenga un piacere, l'empatia deve
essere una strada a due sensi, ossia anche gli altri devono - in qualche misura -
comprenderci. Né quel che noi vediamo in noi stessi è un riflesso fedele di quel che
siamo effettivamente. L'empatia esplora incessantemente il mondo, mostrandoci
potenziali interpretazioni che possano aiutarci a comprenderlo almeno parzialmente,
dopodiché noi confrontiamo le interpretazioni con ciò che effettivamente vediamo ed
adattiamo di conseguenza ognuna delle due visioni. L'empatia può aiutarci a
restringere il campo riguardo le possibili verità su noi stessi e sul nostro mondo,
riducendole ad un numero tale da metterci in grado di gestirle. L'empatia assorbe
tanto tempo e tanti sforzi per esplorare il mondo e noi stessi nel tentativo di
comprendere entrambi, ma ogni tanto, lungo un continuo evolutivo, inciampa in un
avanzamento significativo e, dato che l'empatia è connessa a percorsi neurali di
piacere, l'empatico è incoraggiato a perseguire ulteriormente il tipo d'empatia che può
condurre alla comprensione. L'empatia è un insieme di svariate componenti differenti
e probabilmente è la passione più complessa. Alcune delle svariate facce dell'empatia
sono, ad esempio, la compassione, la voglia di condividere, la curiosità, alcuni aspetti
dell'umorismo e il desiderio di socializzare con altra gente. Il matrimonio esiste più
per la nostra necessità d'empatia che per il bisogno di tracciare delle linee di confine
sociali. La civiltà e la maggior parte delle tradizioni sono basate sull'empatia. La
democrazia, i culti religiosi, le libere imprese - e talvolta persino le leggi - sono
basate sull'empatia.

L'empatia è ciò che mi ha spinto a scrivere "The Preparation". Io non volevo


affrontare la fatica di scrivere questo libro. Ma la mia empatia per gli umani e per la
Terra mi dicevano che era necessario scriverlo e che, poiché vi ho messo dentro il
mio istinto empatico, cominciassi dopo un po' a provare piacere nello scrivere "The
Preparation". Dopo qualche tempo, altre passioni (la passione per la conquista,
scaturita dalla pura e semplice difficoltà di scrivere un libro come questo, o la
passione per la creatività che era necessaria in ogni area interessata dal mio sforzo o
per decidere come spiegare certi determinati concetti o come cercare un modo di
pubblicare e commercializzare del materiale così controverso) cominciarono ad
affiancarsi alla mia passione originale, ed infine iniziai a guardare avanti alla ricerca
di un'altra possibilità di scrivere ancora.

Azzardo:

L'azzardo è la passione che ci spinge ad accollarci un rischio. Se il rischio non è


troppo grande, o non rischiamo troppo spesso, l'azzardo può anche essere una
passione piacevole. Assumersi dei rischi ragionevoli riguardo qualcosa che potrebbe
trasformare in meglio la propria vita - come ad esempio incominciare un nuova
attività commerciale o inventare un nuovo prodotto - può essere molto redditizio, e
sono molti i grandi progressi dell'umanità che sono stati ottenuti in questo modo.
Restare avvinghiato dalla passione per il rischio può invece essere anche molto
distruttivo. Sono molte le persone, sia fra i grandi personaggi che fra la gente
sconosciuta, che hanno ceduto alla passione per l'azzardo.

Accaparramento:

L'accaparramento è il desiderio di collezionare cose materiali. L'accaparramento è


originato dal desiderio di far scorta di cibo in vista di necessità future. Negli umani,
l'accaparramento può assumere moltissime forme diverse: risparmiare denaro per
necessità future o collezionare pezzi d'arte, francobolli, monete, ecc...
L'accaparramento è benefico se è usato per prepararsi al futuro. Ma talvolta
l'accaparramento viene portato all'estremo, come nei casi di quelle persone cha hanno
vissuto la loro intera vita in povertà e dopo la loro morte il loro materasso viene
trovato pieno zeppo di banconote.

Territorialità:

La territorialità umana è stata modificata dalle tradizioni umane, ma il desiderio di


fondo esiste ancora ed in alcuni casi è stato trasferito verso aree non-materiali della
vita. Di norma, la territorialità è scoraggiata dalla società, ma esistono alcune
eccezioni per quel che riguarda il potere. I dittatori controllano alcuni paesi e
compiono qualsiasi spregevole azione sia necessaria per tenersi stretto il loro
territorio. Le corporazioni aziendali controllano i mercati e compiono ogni azione sia
in loro potere per mantenere fuori mercato altre corporazioni. Alcuni politici
ritengono che un ministero politico sia di loro possesso, e raccontano ogni menzogna
o compiono ogni sorta di manovra segreta necessaria a difendere il proprio territorio.

Quando le strutture di potere umane vanno in frantumi, la territorialità riafferma


immediatamente la sua influenza; vedi, per esempio: grandi capi militari della ex-
Unione delle Repubbliche Sovietiche e degli ex stati coloniali Africani, o bande di
teppisti di strada nelle metropoli.

Su scale di potere più piccole, la gente possiede terreni propri, oggetti personali e
proprietà intellettuali.

Divertimento:

L'intrattenimento è una forma di divertimento. Raccontare barzellette, parlare con gli


amici e molti altri tipi di socializzazione non seriosa sono tutte forme di un'unica
passione: il divertimento. La noia è l'estremo opposto del divertimento, il rinforzo
negativo dei suoi percorsi neurali di piacere. Umorismo, risata e sensazione di
generale contentezza sono invece associati all'estremo di rinforzo positivo. Il
divertimento è una passione molto eterogenea, poiché contiene elementi provenienti
da tutte le altre passioni opzionali. Fatta eccezione per la misteriosa origine
dell'umorismo, il divertimento potrebbe essere considerato il percorso neurale tramite
il quale tutte le altre nostre passioni sono interconnesse.

Apprendimento:

La passione per l'apprendimento perseguito come fine a sé, è una passione umana
preziosa. Grandi avanzamenti come la filosofia e la religione sono tutti parzialmente
derivati dalla passione per l'apprendimento. Raramente la passione per
l'apprendimento può essere considerata eccessiva, sebbene alcuni uomini abbiano
occasionalmente ecceduto in questa passione fino al punto di trascurare altre attività
importanti.

Music-Dance:

La passione per la musica e per la danza è la più recente fra le passioni umane,
nonché la sola che non derivi direttamente da un istinto animale. La musica e la
danza sono invenzioni umane, e la passione ad esse associata è una passione pura,
una passione che non si basa su necessità di sopravvivenza, ma che è basata
esclusivamente sul piacere. Molte di tali passioni hanno cominciato a mostrarsi nelle
nostre nature umane, come la passione per l'arte o la passione per la diversità - per
citarne solamente due. Durante l'era transumana, potremmo cominciare ad
intravedere con anticipo molte altre future passioni "pure" che attendono solo di
essere inventate.

Amore:

Tutti avranno ormai notato che ho lasciato per ultima la passione più importante di
tutte, l'amore.

Nonostante io la definisca "passione", l'amore non è propriamente una passione ma


piuttosto una ricompensa a lungo termine per l'inseguimento di una passione. Tutte le
passioni che ho precedentemente elencato sono "amate" dagli umani; gli uomini
amano mangiare, amano il sesso ed i soggetti dei loro desideri sessuali, amano
vincere… e così via. Pare quindi che le passioni siano associate a piaceri e dispiaceri
sia sul lungo che sul breve termine, e che piaceri e dispiaceri siano intrinsecamente
"costruiti" nei percorsi neurali dei centri cerebrali di piacere. Se attivi poche volte un
percorso di piacere associato ad una data passione, riceverai la ricompensa a breve
termine. Se continui ad attivare lo stesso percorso, svilupperai un amore per qualsiasi
cosa facendo la quale riesci ad attivare quel percorso di piacere.

Il solo tipo di amore che potrebbe propriamente considerarsi una passione è il tipo di
amore provato da una persona che si innamora molto rapidamente di un'altra persona.
Ad un esame più attento, questo tipo di innamoramento rapido è, più probabilmente,
una manifestazione dell'impulso sessuale, quindi è una estensione della passione
"obbligata" per il sesso. La gente si innamora perché ha geni programmati per farlo.
L'amore tiene assieme persone che altrimenti non resterebbero insieme per il tempo
necessario a produrre discendenza. Quella sensazione di provare un nuovo amore, che
la maggior parte della gente esprime dicendo di "essere innamorati", dura in media
solo due anni (tempo abbondantemente sufficiente alla maggior parte delle donne per
restare gravide), e se due persone hanno qualcosa in comune svilupperanno altri tipi
d'amore per riuscire a mantenere salda la loro unione oltre questo limite di tempo.
L'amore, ovviamente, è un residuo del passato distante dell'umanità, un passato
precedente al tempo in cui furono sviluppate tradizioni umane finalizzate a mantenere
insieme le coppie per ragioni sociali.

Il fatto che l'amore derivi dalla biologia invece che dalla magia, non sminuisce
affatto l'amore. L'amore sembra magico a noi umani, e possiamo perciò sentirci
ancora felici di innamorarci, proprio come possiamo gioire di ognuna delle altre
nostre passioni fintanto che le dirigiamo verso mete appropriate. Proprio come è
deleterio innamorarsi perdutamente della persona sbagliata, è altrettanto deleterio
seguire una qualsiasi delle altre passioni umane solo perché sembra "una buona
cosa". I nostri intelletti devono sempre avere la parola finale sul modo in cui
seguiamo le nostre passioni.

Ho anche omesso molte altre passioni umane che sentivo non essere propriamente
passioni a se stanti ma piuttosto una miscela di una o più passioni fra quelle che ho
elencato. Un esempio è la passione per l'avventura: essa è in parte esplorazione, in
parte conquista, in parte apprendimento, in parte creatività ed in parte empatia per il
luogo in cui l'avventura si svolge.

L'inizio e la Fine dell'Arroganza Umana

Gli umani sono creature arroganti. L'arroganza umana è stata in massima parte
nutrita ed amplificata dalla capacità umana di comprendere ed utilizzare la
tecnologia. Senza tecnologia gli umani sarebbero delle "mezze calzette". Se qualche
dio mitologico venisse sulla Terra per portarsi via tutta la tecnologia e non
consentisse all'umanità di ricostruirsela da zero, la maggior parte degli umani
morirebbe entro un mese, e quasi tutta l'umanità sarebbe morta entro un anno. Le
creature selvagge della Terra non noterebbero alcun impatto negativo causato dal
decesso della tecnologia umana. Di fatto, esse prospererebbero. Nel bene o nel male,
gli umani sono strettamente legati alla loro tecnologia, ed indirettamente lo sono
anche - in misura minore - all'arroganza che deriva dell'uso della tecnologia. Come ha
avuto inizio questo viaggio dell'uomo sul sentiero della arroganza tecnologica? Ecco
un possibile scenario.

Tanto tempo fa, in una calda e disseccata pianura, un gruppo di quasi-umani stava in
piedi su una piccola altura. I quasi-umani attendevano il loro turno di mangiare dalla
carcassa di un leone ucciso che giaceva nella pianura sottostante. Essi restavano sulla
cima della collina così da poter controllare i predatori a loro volta impegnati a finire
di mangiare dalla carcassa. I quasi-umani erano quasi i più deboli degli "scavengers"
[Vedi NdT 1] ed il loro turno di predazione della carcassa era quasi l'ultimo possibile.
Ora toccava alle iene razziare la carcassa. Ne sarebbe stata lasciata ben poca una
volta che le iene avessero finito, solo pochi brandelli residui di midollo agli estremi
delle ossa più grandi, qualche cartilagine e, se proprio la fortuna fosse stata generosa,
qualche striscia di carne su un osso o due. I quasi-umani erano pronti a raccattare
qualsiasi cosa potessero. Perciò si erano portati appresso bastoni e pietre per rompere
e raschiare le ossa fino a ripulirle completamente dagli ultimi residui di cibo.
Avevano "raccattato" già molte altre volte prima d'allora, e perciò sapevano bene
cosa dovessero attendersi e quale fosse l'utilizzo migliore che potessero fare della
minuscola porzione che avrebbero ricevuto. La maggior parte di loro attendeva
pazientemente, rassegnata alla sorte avversa delle loro vite. Ma uno di loro, un
giovane maschio, oggi si sentiva diverso.
Egli ne aveva abbastanza di aspettare. Trottò giù dalla collina, col suo bastone fra le
mani, l'eccitazione e la paura come suoi soli compagni, e si diresse dritto verso le
iene. Queste lo ignorarono, poiché quelli della sua razza non le avevano mai
minacciate prima d'ora e visto che almeno stavolta non erano neanche abbastanza
affamate da impegnarsi per ucciderlo e divorarlo. Il giovane maschio quasi-umano
colpì fragorosamente col suo bastone la iena più vicina, quanto più violentemente
poté. La iena lanciò un ululato di dolore e si raggomitolò su se stessa, incapace di
usare le sue possenti zampe posteriori per darsi alla fuga. Tutte le altre iene adulte si
voltarono immediatamente all'attacco dell'aggressore, ma questo riuscì a colpire altre
due iene e scacciarle via ululanti prima che il resto delle iene potessero cominciare
l'offensiva. Le iene rimaste indenni indietreggiarono di qualche passo per osservare
questo strano e spaventoso cambiamento del corso degli eventi. Ma lo strano
individuo, col suo minaccioso bastone, si conquistò dell'altro vantaggio roteando il
bastone ed obbligando le iene ad indietreggiare ancor più. La iena colpita per prima
era troppo gravemente ferita per fuggire ed il quasi-umano cominciò a percuoterla a
morte sotto lo sguardo delle altre iene.

In quel momento, anche gli altri quasi-umani cominciarono a figurarsi quale tipo di
corso degli eventi desideravano per se stessi, e si unirono al primo maschio per
consumare la carcassa. Le iene non erano più paraggi per poter interferire.

I quasi-umani finirono la giornata con gli stomaci pieni di buon cibo (inclusa la iena
morta). Le iene d'altro canto terminarono la giornata con una sensazione molto
sgradevole nel cavo dei loro stomaci.

E il giovane maschio che aveva dato l'avvio a tutto ciò si colmò d'arroganza fino
all'orlo. Alla prima successiva occasione, colpì col suo bastone un suo fratello
maggiore che lo infastidiva, e la sua arroganza crebbe. Colpì anche suo zio, il capo di
questo particolare gruppo di quasi-umani, e si eresse a capo del gruppo, sicché la sua
arroganza crebbe enormemente. Egli colpì a bastonate chiunque si opponesse al suo
ruolo di capo, e colpì ogni femmina che non voleva accoppiarsi con lui. Grazie al suo
esempio insegnò ad ogni altro quasi-umano del suo gruppo come affrontare le cose a
bastonate, e l'arroganza si diffuse.

A questo punto, animali da pascolo ancora inconsapevoli permisero ai quasi-umani


di avvicinarsi liberamente alla loro mandria, sicché gli animali vennero uccisi senza
sforzo. I quasi-umani poterono godere di un ricco banchetto, mentre gli animali
sopravvissuti impararono a temere i quasi-umani. Ben presto ogni mandria di animali
da pascolo ed ogni branco di iene finì per imparare la lezione del bastone.

Un bel giorno qualcuno colpì - definitivamente - il giovane maschio che per primo
aveva cominciato ad usare il bastone come un'arma. E non cambiò nulla. L'arroganza
associata all'uso del bastone-arma si era oramai già largamente diffusa anche negli
altri gruppi. Gruppi distinti di quasi-umani avevano già cominciato ad usare i bastoni
per attaccare ogni altro gruppo, ed avevano cominciato ad apportare migliorie
all'aspetto originale dei loro bastoni. Essi fabbricarono bastoni-arma più lunghi
perché avessero una portata maggiore, più pesanti perché avessero una maggiore
potenza d'impatto, e sagomarono un estremo dei loro bastoni perché potessero essere
usati come uno stiletto piuttosto che come una mazza. Assieme alle tecniche di
fabbricazione, progredirono anche le tecniche d'uso dei bastoni-arma. L'arroganza dei
quasi-umani crebbe a passi da gigante. Essi non dovettero mai più temere per le loro
vite mentre camminavano in aperta pianura, perché ormai sapevano che un grosso
gruppo di quasi-umani armati di bastoni poteva riuscire a far battere in ritirata persino
un branco di leoni aggressivi.

Imparare ad usare appropriatamente un bastone a fini aggressivi, richiese intelligenza


e coordinazione muscolare. Fra i quasi-umani, quelli dotati di cervelli leggermente
più grossi e meglio organizzati si dimostrarono più abili nell'uso dei bastoni-arma
rispetto ai quasi-umani dotati di cervelli più piccoli. Ne risultò che i quasi-umani dai
cervelli più grandi, di solito conquistarono posizioni di potere, dalle quali
dominarono gli altri componenti quasi-umani del proprio gruppo. Il "cervello grosso"
divenne infine un tratto ereditario dominante lungo l'intera popolazione quasi-umana,
e con lo sviluppo di rudimentali linguaggi parlati i quasi-umani varcarono
definitivamente la soglia fra quasi-umano ed umano.

Certamente, nessuno sa come i quasi-umani divennero pienamente umani o quale sia


stata la persona nella quale l'arroganza tecnologica si è espressa per la prima volta,
ma non è questo il punto focale dello scenario precedente. Oggi sappiamo che è certo
che l'arroganza tecnologica esiste, perciò la vera domanda a cui bisogna rispondere è:
quand'è che la tecnologia si è trasformata da necessità in arroganza?
Tornando alla storia precedente, il giovane maschio che colpì la iena col suo bastone,
fu arrogante?
No. Egli era giustificato in ciò che fece dalla sua fame e dal suo bisogno del cibo
della carcassa. Le iene, a quel tempo, uccidevano e mangiavano regolarmente i quasi-
umani. Usare la tecnologia contro le iene era il solo modo in cui il giovane maschio
poteva trattare con le iene. Quando bastonò suo fratello che lo infastidiva, fu
arrogante? No, anche allora era giustificabile. Il momento d'inizio dell'arroganza fu
quando assunse il comando del suo gruppo, ammazzando a bastonate suo zio e
chiunque altro lo osteggiasse senza che vi fosse effettiva necessità di farlo. Quando
mise il proprio benessere al di sopra del benessere dell'intero gruppo.

E' probabile che gli umani svilupparono la religione in primo luogo come mezzo per
porre dei limiti all'arroganza individuale e che solo in seguito essa divenne un mezzo
per sperare di sopravvivere alla morte o per interpretare l'universo. Quasi tutte le
regole religiose di qualsiasi fede, esistono per porre limiti all'arroganza individuale.
Sfortunatamente, la religione può talvolta essere tanto arrogante quanto lo sono gli
individui.
Anche i governi furono in origine sviluppati per porre limiti all'arroganza degli
individui. Ma fra gli scopi di un governo, questo e sempre il primo ad essere
abbandonato.

L'arroganza è sempre una cattiva cosa?

Si, sempre. Il problema è nel determinare cosa sia autenticamente arrogante, e cosa
invece è arrogante solo in apparenza. Nella mia storia sui quasi-umani, quelli dotati di
cervelli più grandi risultavano brutalmente predominanti in qualunque società di
quasi-umani, e ciò per merito della loro maggiore abilità nella fabbricazione e
nell'uso di armi. La loro predominanza dovette sembrare una cattiva cosa, a prima
vista, ma di fatto fu direttamente responsabile del fatto che i quasi-umani divennero
pienamente umani. In breve, la dominanza dei quasi-umani dai cervelli più grossi fu
un avanzamento significativo. Allo stesso modo, l'inarrestabile dominazione umana
della Terra a cui abbiamo assistito negli ultimi secoli, ha portato molti avanzamenti
significativi per l'uomo.

Se in futuro l'uomo subisse una pesante battuta di arresto, o se qualcosa provocasse


persino la sua estinzione, ciò accadrà perché tutta l'umanità ha arrogantemente
interpretato il suo predominio come un avanzamento significativo. Arroganza è
credere che gli avanzamenti significativi del passato siano gli stessi avanzamenti
significativi di cui avremo bisogno per sopravvivere nel futuro. L'arroganza è la
convinzione che qualsiasi potere sia un "buon" potere e che perciò sia indispensabile
possederlo. Arroganza è credere che gli umani non siano debitori di nulla verso la
Terra o verso le altre forme di vita terrestri. Verrà un tempo in cui l'umanità dovrà
lasciarsi alle spalle la sua arroganza. Quest'evento sarà una pietra miliare che segnerà
la fine dell'era umana e l'inizio dell'era dei super-esseri transumani. Oggi siamo
giustificati per il fatto che mangiamo altre forme di vita e persino parzialmente
giustificati per aver radicalmente modificato l'ambiente della Terra. Ma nel futuro
prossimo, con la nostra tecnologia sarà possibile fare qualsiasi cosa vorremo e farla
nella misura in cui vorremo, inclusa la fabbricazione di cibo assolutamente
indistinguibile da quello vero. La nostra tecnologia diverrà parte integrante dei nostri
stessi corpi. Non ci sarà più distinzione fra i nostri corpi e la nostra tecnologia perché
saranno una cosa unica. In quel momento, la nostra arroganza dovrà cessare.
Non sarà facile abbandonare la nostra arroganza o i nostri eccessi di potere. Con una
preparazione sufficiente, l'abbandono dell'arroganza potrebbe concretizzarsi in una
transizione morbida dall'uomo ad esseri con poteri quasi divini e tuttavia benigni
verso la Terra e le altre forme di vita terrestre. La mia convinzione personale è che
l'abbandono dell'arroganza non si realizzerà affatto con una transizione morbida.
Credo che finirà in una grande guerra, l'unico autentico "Armageddon" che l'umanità
affronterà mai; una guerra fra quelli che vorranno restare aggrappati all'arroganza
umana e gli illuminati che vorranno lasciarsela alle spalle, con i destini della Terra e
di tutti gli altri tipi di vita terrestre presi nel mezzo fra le due fazioni. Questa guerra
non sarà necessariamente una guerra fisica, poiché potrebbe essere invece una guerra
mentale fra arroganti ed illuminati, con la maggior parte dei transumani che
indubbiamente resteranno sulla linea di mezzo aspettando di vedere chi vincerà prima
di scegliere una parte con cui schierarsi. Il vincitore - letterale o metaforico - di
questa guerra, cambierà l'atteggiamento mentale del perdente.

Se gli arroganti vinceranno, essi distruggeranno le idee di quelli che vogliono


lasciarsi alle spalle l'arroganza, e tutta la vita sulla terra sarà quindi resa schiava degli
arroganti e sarà usata in ogni modo da essi desiderato. Se vinceranno gli illuminati,
essi potrebbero nuovamente rigenerare le idee degli arroganti. I super-esseri
transumani lasceranno infine la terra per esplorare la galassia. Gli illuminati
potrebbero generare nuova vita su mondi desolati posti attorno a stelle lontane, e
passeggiare come divinità benevole nel giardino delle loro creazioni. Se nell'universo
esistono altre vite, gli illuminati si siederanno affianco delle razze più antiche
dell'universo e da queste impareranno le saggezze che esse conoscono. E, di certo, gli
illuminati super-esseri transumani ritorneranno occasionalmente a visitare la loro
amata Terra, come pellegrini in visita alla Mecca.

----------

[NdT n. 1]:

In paleo-antropologia si usa il termine "scavenger" per definire sinteticamente


l'ipotetico comportamento alimentare dei primi ominidi. Stando alle più recenti
teorie, l'apporto alimentare di carne nella dieta dei primi ominidi sarebbe in
prevalenza provenuto da carogne d'animali morti accidentalmente o dai resti dei pasti
di altri predatori. Piuttosto che svolgere ruoli di cacciatori e predatori attivi, i primi
ominidi avrebbero perciò fatto affidamento - molto più di quanto si pensasse in
precedenza - sugli "scarti alimentari" di predatori autentici. Alcune delle stesse teorie
si spingono ad ipotizzare che i primi utensili umani a fare la loro comparsa, fossero
strumenti che permettevano il massimo recupero della poca carne rimasta su carogne
già ampiamente "consumate" da altri predatori attivi, piuttosto che strumenti per
attività di caccia intraprese dagli stessi ominidi; ad esempio: strumenti per raschiare
residui di carne da pelli già spolpate, o per estrarre il midollo da ossa che le
mandibole dei predatori non riuscivano a spaccare.
Capitolo 6 - Trappole d'estinzione

Trappole d'Estinzione sul Breve Termine:

E' ironico che l'umanità abbia beneficiato del progresso della tecnologia umana per
milioni di anni e che ora si trovi ad affrontare rischi d'estinzione posti - a breve
termine - dalla sua stessa tecnologia, e che tutto ciò accada proprio quando gli umani
stanno per varcare la soglia oltre la quale diverranno praticamente pari agli dei.

Non sono molti i disastri naturali che, allo stato attuale del livello tecnologico
umano, sarebbero in grado di sterminare l'intera umanità. L'esplosione di una
supernova molto vicina, o l'impatto sulla Terra di un asteroide molto grande sono gli
unici due eventi naturali che potrebbero portare l'umanità all'estinzione totale, e si
tratta in entrambi i casi di eventi molto improbabili. Potenzialmente esiterebbero
molti altri tipi di disastri naturali - al momento sconosciuti - che sarebbero in grado di
sortire lo stesso effetto. Una nuova epidemia umana potrebbe svilupparsi a seguito di
eventi del tutto naturali, e se questo nuovo agente epidemico fosse abbastanza
mortale ed avesse la capacità di sopravvivere nell'ambiente terrestre aperto per un
periodo di tempo piuttosto esteso, l'intera razza umana potrebbe soccombere
all'epidemia. Ma è improbabile che una epidemia del genere possa svilupparsi
spontaneamente per cause del tutto naturali, mentre è invece possibile - e più
probabile - che essa faccia la sua comparsa a seguito di una sua progettazione
intenzionale, per mezzo di biotecnologie, da parte dell'uomo stesso.

Le vere minacce d'estinzione per l'uomo provengono da ciò che è costruito dall'uomo
stesso. La verità è che i disastri solo molto di rado dotati della capacità di uccidere
realmente tutta l'umanità, ma molti di tali disastri potrebbero comunque facilmente
uccidere una grossa percentuale della popolazione umana, e forse potrebbero persino
riportare indietro il livello tecnologico dell'umanità intera di qualche centinaio d'anni
o più. Mentre questo arretramento tecnologico non rappresenterebbe una catastrofe
irrimediabile per l'umanità, dato che essa potrebbe sempre recuperare il terreno
perduto, costituirebbe indubbiamente una catastrofe per coloro che perirebbero.

Le trappole d'estinzione fabbricate dall'uomo stesso sono: guerra nucleare, armi


biologiche, naniti maligni, …la trappola del piacere e la trappola del potere; e tutte
queste trappole restano schierate nell'attesa, pronte ad ucciderci non appena
riusciranno a coglierci impreparati ed incauti. Nessuno di noi vuole ritrovarsi in
quella percentuale della popolazione umana reclamabile da ognuna di queste trappole
d'estinzione. Chi desidera sopravvivere con tutte le sue forze, ha bisogno di
sviluppare una strategia di sopravvivenza. Le strategie di sopravvivenza possono
variare, ma solo le strategie intelligenti producono davvero dei sopravvissuti. Perciò,
sceglietele saggiamente.
Evitare le Trappole d'Estinzione:

La colonizzazione dello spazio è in assoluto la migliore preparazione che l'umanità


possa fare per affrontare le trappole d'estinzione di arrivo imminente, e lo spazio è
anche il posto migliore in cui l'uomo potrebbe evolvere in qualcosa di più grande
dell'uomo stesso.

Alcune di queste trappole d'estinzione possono essere evitate completamente se


l'umanità producesse gli avanzamenti significativi appropriati, il più cruciale dei quali
è la colonizzazione dello spazio. Altre trappole d'estinzione possono essere evitate
solo in parte, poiché riguardano scelte personali e non l'umanità nella sua interezza.
Per evitare questo tipo di trappole d'estinzione, ogni individuo dovrà conquistarsi da
solo gli avanzamenti significativi appropriati.

Quella che segue è una - tutt'altro che completa - lista delle trappole d'estinzione che
l'umanità sta affrontando oggi o che affronterà nel futuro prossimo. La lista delle
trappole d'estinzione è intesa semplicemente come esempio per mostrare come la
colonizzazione dello spazio potrebbe ridurre il bilancio di mortalità di ognuna di tali
trappole e mostrare come, in qualche caso, essa potrebbe persino diminuire in primo
luogo la probabilità stessa che alcune di queste trappole d'estinzione possano
verificarsi.

Guerra Nucleare:

L'umanità ha dovuto far fronte alla minaccia di una guerra nucleare su un arco di
temporale oramai piuttosto esteso e, a dispetto di quel che qualcuno può pensare, tale
minaccia non si è ancora dissipata. Essa si è comunque in qualche modo trasformata,
ed ora appare più in termini di pericolo nucleare connesso al terrorismo o di mutui
attacchi nucleari fra forze militari dotati di potenza offensiva inferiore rispetto a
quella posseduta delle vecchie forze militari. La guerra nucleare, di per se stessa, non
ha mai posto una reale minaccia d'eliminazione totale dell'umanità. Una guerra
nucleare estesa alla massima scala possibile, in cui fosse detonata ogni arma nucleare
della Terra intera, spazzerebbe via solo il 30% circa della popolazione umana
terrestre (in una guerra nucleare, la maggior parte delle fatalità deriverebbero da
effetti successivi alle detonazioni, quali: avvelenamento da radiazioni, alterazioni
dell'ambiente, carestie, …e stravolgimenti sociali) e riporterebbe indietro di
quarant'anni la tecnologia umana. Il problema più grande di una guerra nucleare è che
le armi nucleari non sarebbero mai utilizzate da sole. Esse sarebbero invece usate in
congiunzione con armi convenzionali, e con armi biologiche e chimiche. E' tale
combinazione di armamenti che, nel caso di conflitto esteso al mondo intero, avrebbe
il potenziale di sradicare interamente la vita umana.

La colonizzazione dello spazio stempererebbe molti dei problemi associati con la


trappola d'estinzione della guerra nucleare.
Le principali cause scatenanti delle guerre sono la competizione umana e le nostre
nature aggressive. Non dovremmo mai provare a sopprimere le nostre nature
competitive (la passione per la conquista). Tentare di eliminare il nostro desiderio di
competere creerebbe un'altra trappola d'estinzione - la trappola dell'assenza di
avanzamento - che è fatale quasi al 100%.

Possiamo comunque reindirizzare la nostra natura competitiva verso direzioni


positive. Puntare la nostra natura competitiva verso direzioni positive non è più
difficile che puntarla verso direzioni negative.
Un altro problema che ci troviamo ad affrontare sulla Terra odierna è che essa è un
sistema chiuso. E' molto difficile esercitare le nostre nature competitive senza
intralciare gli interessi di qualcun altro. Non c'è nulla che possiamo fare per rendere
la Terra un sistema aperto ed illimitato.

Lo "spazio", invece, è un sistema aperto ed illimitato, ed è questo il momento giusto


per colonizzarlo e per sfogare la nostra natura competitiva nella degna sfida della
colonizzazione spaziale. Sfortunatamente, questo non sta succedendo. Siamo ancora
bloccati sul nostro - piccolo e chiuso - sistema planetario, ad ucciderci e soggiogarci
l'un l'altro tentando di impossessarci di una porzione quanto più grande possibile di
quel che è, in ultima analisi, un sistema intrinsecamente limitato. Al punto in cui
siamo l'unica via di salvezza dell'umanità è il progresso della tecnologia umana, dato
che esso ci ha consentito in passato di utilizzare una porzione sempre più grande del
"chiuso" sistema terrestre (di solito però a spese delle altre forme di vita terrestri) e
tuttavia il sistema Terra resta PUR SEMPRE CHIUSO!

La minaccia di una guerra nucleare non può essere eliminata dalla colonizzazione
dello spazio. La colonizzazione dello spazio può solo ridurre la probabilità che una
tale guerra si verifichi, grazie al semplice fatto che essa dirotterà alcune delle energie
competitive umane: dalla lotta di potere per l'acquisizione del controllo su porzioni
quanto più grandi possibili del sistema "chiuso" terrestre, alla lotta per l'acquisizione
di potere "utile" nel sistema aperto ed infinito dello spazio. Tutto ciò non obbliga al
controllo di uomini su altri uomini, né obbliga al conflitto fra uomini e loro pari.
Nello spazio c'è un sacco di…. "spazio"! Nello spazio puoi ottenere tutti i beni
materiali che desideri senza essere costretto a violare lo "spazio" di qualcun altro. Il
tuo ambiente sarebbe creato da te stesso, al preciso scopo fine di poter fare ciò che
vorrai fare. Potresti creare il tuo ambiente grande quanto ti pare. Potresti spostarti
altrove se non gradisci i tuoi vicini. I tuoi errori o gli errori altrui avrebbero effetto
solo su chi li ha direttamente compiuti, perché non saresti connesso all'ambiente di
nessun altro.

Anche se la colonizzazione dello spazio non può prevenire l'inizio di una guerra
nucleare, essa accrescerà enormemente le probabilità che l'umanità sopravviva ad una
tale guerra. Se, nel momento in cui dovesse scoppiare una guerra nucleare, la
colonizzazione si sarà oramai spinta abbastanza in là, la guerra non riuscirà ad
influenzare il livello tecnologico esistente.

Sarebbe quasi impossibile puntare il fuoco su tutte le colonie spaziali, e distruggerle


tutte, se esse esistessero in numero piuttosto cospicuo. Ogni colonia spaziale
consisterà di molti micro-ambienti, piccoli ed indipendenti, in grado di ben
funzionare anche separatamente. Il che renderebbe davvero difficile diffondere un
agente chimico o biologico lungo l'intera colonia. Ogni colonia sarà un'isola di alta
tecnologia potenzialmente in grado di offrire aiuto alle vittime di una guerra nucleare
e di ricostruire la base tecnologica dei sopravvissuti una volta terminata la guerra. Un
coinvolgimento diretto delle colonie spaziali in un guerra nucleare sarebbe
improbabile, poiché gli abitanti delle colonie spaziali sarebbero troppo indaffarati nel
lavorare ai propri progressi e nel provare a migliorare le proprie vite, perché possano
immischiarsi con le (improduttive e retrograde) beghe Terrestri.

La trappola d'estinzione di "Impatto da Bolide Celeste":

La trappola d'estinzione di impatto da bolide celeste è una delle poche trappole


d'estinzione naturale che l'uomo ha di fronte. Ogni 3000 anni, in media, la Terra è
colpita da un meteorite grande abbastanza da creare un cratere del diametro di mezzo
miglio (l'ultimo di questi meteoriti potrebbe aver colpito il Nebraska 3000 anni fa e la
sua potenza d'impatto fu forse equivalente alla potenza di una bomba nucleare da 10
megatoni). La superficie della Terra è in prevalenza ricoperta da acqua, sicché la
maggior parte degli impatti di questo tipo sono stati relativamente innocui perché
verificatisi sugli oceani. Nel remoto passato l'acqua potrebbe già aver accolto un
bolide celeste davvero enorme, di dimensioni tali da poter sterminare completamente
l'umanità. E' comunque improbabile che un impatto così grosso si sia mai verificato
durante l'era umana (sebbene abbiamo potuto osservare di recente gli impatti su
Giove di svariati frammenti di cometa che avrebbero potuto sterminare l'umanità se
gli stessi impatti si fossero invece verificati su zone emerse della Terra).

La colonizzazione dello spazio eliminerà completamente la minaccia di impatto sulla


Terra di un bolide naturale. Tutti gli oggetti che incrociano l'orbita terrestre - nonché
tutti quelli prossimi all'orbita terrestre - saranno usati come materiale da costruzione
per le colonie spaziali e per altre strutture spaziali (vedi capitolo 10). Una volta
realizzate delle colonie spaziali abitate, l'unica minaccia residua di potenziale impatto
sulla terra di un bolide celeste, sarebbe eventualmente posta dal rischio che alcuni
coloni spaziali deviassero intenzionalmente alcuni corpi spaziali dalle loro traiettorie
per usarli come proiettili da scagliare verso la Terra. Si tratta però di una eventualità
improbabile, poiché la Terra non offrirebbe granché che possa motivare la volontà dei
coloni di muoverle guerra. La maggior parte delle colonie spaziali sarà costituita da
comunità fisicamente separate e altresì dotate di governi separati, e ciò renderebbe
impossibile ad una singola colonia un attacco contro la Terra. Occorrerebbe inoltre
davvero molto tempo per spostare un grosso bolide celeste dalla sua posizione
naturale ad una nuova posizione dalla quale mirare verso la Terra: occorrerebbe
talmente tanto tempo da far sì che, nel frattempo, tutte le colonie spaziali e la Terra
stessa capirebbero quel che sta succedendo e potrebbero fermare l'azione.

Uno scenario che potrebbe spingere tutte le colonie spaziali a far fronte comune in
uno sforzo di attacco coordinato contro la Terra a mezzo di bolidi celesti deviati dalle
loro traiettorie naturali, sarebbe lo scenario di una aggressione di un governo terrestre
contro una colonia spaziale. Ogni governo della Terra ovviamente dovrà ben sapere
che una guerra contro una colonia spaziale sarebbe un atto suicida da evitare a tutti i
costi, e perciò non è probabile che una tale guerra potrà mai cominciare (questa è
anche la ragione principale per cui è probabile che i governi della Terra si opporranno
agli sforzi di colonizzazione spaziale: essi saprebbero che non potrebbero essere in
grado di controllare i coloni spaziali privati e che i coloni non si farebbero intimorire
da alcun governo terrestre: dal punto di vista dei governi della terra, i coloni spaziali
privati apparirebbero in tutto e per tutto come una minaccia).

Il solo scenario che ha qualche probabilità di scatenare il lancio di bolidi celesti


contro la Terra è l'eventualità che poteri e pianificazioni governative della Terra
vengano estesi fino alle colonie spaziali. Se le colonie spaziali fossero di proprietà di
alcuni governi terrestri, tali colonie potrebbero potenzialmente partecipare a una
qualsiasi fra le guerre combattute fra i governi terrestri, con le colonie stesse nel ruolo
di basi per armamenti nucleari o armamenti d'alta tecnologia d'altro tipo. La maggior
parte delle colonie spaziali dovrebbe in tal caso essere stata costruita da imprese
private, le quali si sono occupate di trasportare ed insediare cittadini sulle colonie…al
fine di prevenire i conflitti sulla terra ma di fatto ponendo le basi per trasformarli in
conflitti spaziali. I governi della Terra costruiranno di certo le loro colonie spaziali,
ma se il numero di cittadini insediati su colonie private dovesse superare il numero di
cittadini insediati su colonie governative, i coloni privati potrebbero riuscire a frenare
i governi terrestri dalla tentazione di estendere allo spazio le loro guerre.

La Trappola d'estinzione della Falsa Speranza:

Il solo sistema aperto ed illimitato che l'umanità abbia a disposizione è, a questo


punto, quello di uno 'Spazio' da colonizzare. Alcune persone potrebbero non
concordare con questa affermazione, sostenendo che un'altra opzione è quella della
religione, ossia che Dio scenderà in Terra nel momento finale e salverà coloro che
credono in lui; tutto quel che dovrete fare è 'aver fede'. Bhè, può anche darsi che sia
così, ma Dio non ha mai detto qualcosa come: Non prepararti al futuro; Se vedi dei
problemi ignorali; Credere è tutto ciò che conta quindi ignora i fatti!

Le religioni che inseguono la verità eterna hanno un valore enorme per l'umanità. Di
solito, per un uomo, la religione non è dannosa, ed anzi è di fatto spesso molto utile.
Ma la religione non è sempre così benigna. In molti casi, alcune religioni cercano di
sfruttare piccole differenze fra gruppi di persone (di solito per l'ingordigia o per la
pura stupidità di un singolo capo religioso). In altri casi, alcune religioni - pur non
intenzionalmente menzognere - includono nelle proprie dottrine talmente tante falsità
e, al contempo, così poche verità, che tali religioni finiscono per divenire trappole
d'estinzione per i loro seguaci, per i quali esse non sono più d'aiuto alcuno.

Chiunque lo voglia può riuscire a distinguere le religioni benefiche da quelle


dannose. Basta che pretendiate dalle religioni lo stesso livello di prove d'attendibilità
che pretendereste da ogni altro aspetto della vita: non concedete alle religioni una
esenzione speciale dalla logica. Per esempio, se leggete un libro religioso - sia esso la
Bibbia o il Corano … o qualcuno di questi metafisici testi "new age" - assicuratevi di
riservare a questo libro lo stesso trattamento che riservereste a qualsiasi altro libro.

Non partite dalla premessa che il libro non può essere messo in discussione in quanto
ispirato da Dio (non ho ancora visto un libro scritto direttamente dalla mano di Dio).
Non partite dalla premessa che il libro è stato scritto da una persona molto
intelligente e perciò è attendibile. Non partite dalla premessa che poiché il libro (o il
credo religioso) vi è stato raccomandato da una persona di cui vi fidate e che
rispettate, il libro è perciò corretto. Ponete ai testi religiosi le stesse domande che
porreste a qualunque altro libro: chi è l'autore? Cosa lo ha motivato a scrivere questo
libro? Come ha acquisito competenza su ciò di cui parla? Qual'era la visione del
mondo che prevaleva nel momento in cui ha scritto il libro? ecc… Molti religiosi
insistono sul fatto che i loro seguaci non dovrebbero leggere libri che esprimono
opinioni contrarie alle credenze di quella religione, sulla base dell'idea che il credente
potrebbe essere tratto in errore da tali letture. Questo è un consumato indizio
rivelatore che qualcosa in quella religione non è affatto come dovrebbe essere,
sebbene non significhi necessariamente che invece i libri che attaccano quella fede
religiosa siano attendibili.

Molte altre istituzioni umane hanno analoghe potenzialità di divenire trappole


d'estinzione "della Falsa Speranza", potenzialità pari a quelle delle religioni. Scuole
che non insegnano o che insegnano bugie, governi troppo occupati a fare affari
invece di lavorare per fornire i servizi indispensabili, sistemi economici che non
riflettono le reali necessità dei consumatori, ecc... Il processo per evitare tutte queste
trappole d'estinzione è lo stesso da usare nel caso delle trappole d'estinzione connesse
alle false religioni. Non accettate nulla finché non avrete esaminato ogni aspetto di
questi sistemi, alla ricerca delle loro pecche.

In breve: PENSATE.

Come nel caso dei sistemi religiosi, c'è SEMPRE qualcosa di sbagliato in un sistema
di governo che non permette libertà di parola ai suoi cittadini o non permette critiche
aperte al governo o ai suoi capi.
C'è SEMPRE qualcosa di sbagliato in una azienda che non permette ai suoi impiegati
di criticare la dirigenza o che non ascolta le idee costruttive dei suoi impiegati.
Continuare a lavorare per una tale azienda, in quest'era di rapida sfida tecnologica,
non è una buona idea.

In tempi di sfida tecnologica rapida, i sistemi governativi, i sistemi economici ed i


sistemi religiosi hanno un potenziale ancor più grande che nel passato di divenire
trappole d'estinzione per i loro seguaci, poiché questi saranno lasciati disperatamente
indietro a causa del loro fedele aggrapparsi a sistemi non-competitivi.
Fortunatamente, non sono molte le persone che si fidano dei sistemi non-religiosi
quanto si fidano invece di un sistema di credenze religiose, ed a questa maggioranza
di persone risulta perciò più facile notare che c'è qualcosa di sbagliato, quando c'è,
nella fiducia che stanno riponendo in un sistema non-religioso. Sfortunatamente, le
persone hanno anche la tendenza ad astenersi dal tentare di cambiare tali sistemi,
persino quando hanno notato che il sistema è fallace. Il risultato e che a causa di ciò
vengono perse moltissime vite umane, e molte altre se ne perderanno in futuro per lo
stesso motivo.

La colonizzazione dello spazio può, in molti modi, aiutarci ad affrontare la trappola


d'estinzione delle False Speranze. La colonizzazione spaziale può aiutarci anzitutto
elevando il livello generale di consapevolezza dell'umanità. Sulla Terra molte cose ci
sono date in modo quasi scontato: l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, gravità,
protezione dalle radiazioni dello spazio, ecc.. Nello spazio si dovrà ricreare da zero
un ambiente vivibile. Nulla ci sarà dato. I coloni spaziali finiranno per diventare
realmente consapevoli di tutte le conseguenze di ogni azione da loro intrapresa.
Questo accresciuto livello di consapevolezza si diffonderà dalle colonie spaziali alla
Terra, nella forma di un maggiore livello generale di consapevolezza anche fra gli
umani residenti sulla Terra. Questo accresciuto livello di consapevolezza dell'umanità
condurrà gradualmente verso una crescente resistenza (si potrebbe anche definire 'una
parziale immunizzazione') alle 'davvero più stupide' trappole d'estinzione delle 'false
speranze'. Se non altro, ai fornitori di false dottrine sarà necessario lavorare più
duramente per riuscire a far proseliti.

In secondo luogo, e cosa ancor più importante, per colonizzare lo spazio sarà
necessario un mutamento dei nostri paradigmi riguardanti ogni aspetto delle nostre
tradizioni umane, e ciò aiuterà l'umanità a disfarsi delle cattive abitudini o della
consuetudine di fare affidamento su istituzioni (governi, aziende, religioni) come
entità da cui attendersi risposte e uomini guida per le questioni più importanti.

Trappole d'estinzione Tecnologiche:

I naniti e le tecnologie a loro associate hanno grandi potenzialità per creare trappole
d'estinzione. I naniti possono essere utilizzati in modi innumerevoli come strumenti
di assassinio intenzionale. Generalmente, queste armi nanitiche non minacceranno
l'umanità nel suo complesso poiché saranno progettate per uccidere bersagli specifici
e non per uccidere indiscriminatamente. Chi prima, chi dopo, ogni umano correrà il
rischio di trovarsi nel gruppo preso di mira da un'arma nanitica o da un'arma
realizzata grazie alla nanotecnologia. Proprio come con le armi nucleari, essere nel
mirino non significa necessariamente che l'arma verrà effettivamente usata contro di
voi, ma dovrete prepararvi all'eventualità di un tale scenario come se esso dovesse
prima o poi senza dubbio realizzarsi.
Solo le nanoarmi potrebbero penetrare facilmente in una base militare sotterranea
fortificata e distruggerla dall'interno. Solo le nanoarmi potrebbero passare, senza che
la loro presenza venga rilevata, attraverso svariati livelli di sicurezza per infine
prendere di mira una singola persona in mezzo ad una folla di migliaia. Molti paesi
sono, proprio in questo momento, coinvolti in guerre fra gruppi etnici rivali; una
nanoarma potrebbe mirare ad un intero gruppo etnico e sterminarlo completamente,
arrestandosi infine sui confini nazionali o proseguendo invece oltre per ammazzare
anche tutti i membri di quella etnia residenti al di là del confine. Qualsiasi gruppo
sufficientemente stupido da usare un'arma del genere scoprirà, probabilmente troppo
tardi, che il proprio gruppo etnico - come pure una grossissima parte della
popolazione umana della Terra - è imparentato con il gruppo etnico "sotto tiro" più di
quanto aveva considerato possibile. Solo una nanoarma può letteralmente trasformare
la mente di qualcuno impiantandogli false memorie e alterando la disposizione dei
suoi percorsi neurali. Non hai nessun bisogno di lavorare se puoi convincere qualche
miliardario a cederti tutto il suo denaro. Non hai bisogno di passare attraverso una
campagna elettorale se puoi direttamente controllare il presidente. Non hai bisogno di
combattere una guerra se puoi controllare la mente del tuo nemico.

Dovrebbe essere uno degli interessi primari di tutti, l'assicurarsi che i naniti ordinari
siano realizzati in modo da includere intriseci meccanismi di sicurezza atti a
prevenire l'alterazione - in qualsiasi misura - dei naniti stessi, impedendo così che
naniti "buoni" vengano trasformati per scopi maligni. Anche in questo caso, come nel
caso delle armi nucleari, è necessario che la competizione umana venga dirottata
verso propositi più produttivi, per prevenire l'eventualità che qualcuno senta la
necessità di inventare ed utilizzare nanoarmi.

Un'altra seria trappola d'estinzione è il rischio della generazione di naniti "maligni". I


naniti maligni sono ordinari naniti "benigni" che sono sfuggiti dal controllo dei loro
padroni. Il nanita di questo genere che viene più frequentemente citato dalla corrente
letteratura sull'argomento, è il 'nanita-disassemblatore' maligno. I naniti
disassemblatori sono membri del gruppo di costruzione nanitico. I naniti-
disassemblatori smantellano le cose per fornire i materiali (NdT - atomi o molecole)
necessari per costruire ogni cosa si desideri. I naniti più avanzati avranno capacità di
locomozione autonoma, di auto-replicazione e saranno autosufficienti per quel che
riguarda l'estrazione dall'ambiente dell'energia di cui necessitano. A tutti gli effetti,
essi sarebbero "vivi". La vita (persino quella priva di cervello) tende all'avanzamento,
e divenire un nanita maligno rappresenterebbe un avanzamento significativo a
confronto del restare sotto il controllo umano. Questa "fuga" non sarebbe una azione
cosciente intrapresa dai naniti ma avrebbe lo stesso effetto d'una scelta cosciente. Il
nanita maligno si libererebbe dal controllo umano e sarebbe in grado di diffondersi e
moltiplicarsi su tutto l'ecosistema terrestre (ossia: moltiplicarsi ad un ritmo superiore
rispetto al suo tasso di mortalità - il quale è dettato dal suo tempo, intrinseco per
progettazione, di "esaurimento") e su di esso scatenare la devastazione più assoluta
per mezzo del disassemblamento di ogni cosa fino alla definitiva distruzione di ogni
rete di relazioni interna all'ecosistema. E' immaginabile inoltre che tali naniti-
disassemblatori 'maligni' potrebbero (se non si trovasse il modo di fermarli)
distruggere tutta la vita sulla Terra (eccetto se stessi) semplicemente
disassemblandola, o potrebbero rendere inabitabile l'intera Terra semplicemente
andando a disassemblare qualche elemento chiave dell'ecosistema terrestre, o
addirittura l'intera superficie esterna della crosta del pianeta.

Il miglior modo per ridurre la possibilità di naniti maligni è di costruire i naniti di


modo che siano dipendenti, con vari livelli di dipendenza, dai loro padroni umani.
L'auto-replicazione dovrebbe essere affiancata da un meccanismo intrinseco di
arresto, un meccanismo che consenta - per esempio - l'auto-replicazione dei naniti
solo quando ordinato dai controllori umani. L'auto-replicazione dovrebbe essere
inoltre limitata ad un prestabilito numero massimo di copie, indipendentemente da
quale sia il numero di copie ordinato dai controllori umani. I naniti dovrebbero
sempre essere progettati per non dipendere dagli umani per i loro fabbisogni
energetici. Inoltre, i naniti potrebbero essere programmati perché svolgano solo uno
specifico compito alla volta o di modo che siano obbligati all'arresto dopo un
predefinito intervallo di tempo. Tutti i naniti dovrebbero essere costruiti con uno o
più accorgimenti progettuali intrinseci che consentano agli umani di localizzare sia i
naniti dispersi che quelli non più funzionanti.

Anche se si predisponesse ogni misura di sicurezza immaginabile, i naniti potrebbero


ancora minacciare occasionalmente gli umani e la vita in generale. Dei naniti che
fossero intenzionalmente progettati per uccidere, ovviamente non rispetterebbero
pienamente i requisiti di sicurezza. A protezione di noi stessi si svilupperanno vari
tipi di rilevatori di naniti e distruttori di naniti. Alcuni naniti potrebbero essere
progettati per fare da guardiani ad altri naniti. A tali guardiani non dovrebbero essere
fornite capacità d'auto-replicazione (nell'eventualità nefasta che diventino "maligni").

La nanotecnologia vale certamente il rischio che comporta. Ma tutti noi dobbiamo


stare all'erta contro i rischi che la nanotecnologia ci obbliga a correre, altrimenti
coinvolgeremo l'intera vita terrestre nella morte causata dalla trappola d'estinzione
nanotecnologica.

La colonizzazione dello spazio può aiutarci ad evitare la trappola d'estinzione


nanotecnologica. Rilevatori di naniti saranno incorporati nella struttura di una colonia
spaziale fin dal principio della sua costruzione, e naniti-guardiani saranno
successivamente aggiunti alla colonia per fornire un ulteriore livello di protezione.
Sulla Terra i naniti-guardiani potrebbero sia interferire con l'ecosistema terrestre che
non essere in grado di funzionare adeguatamente a causa di interferenze con i micro-
organismi dell'Ecosistema Terrestre.

Nello spazio, la sperimentazione e la ricerca su naniti potenzialmente pericolosi,


dovrebbe essere condotta solo su colonie appositamente ideate a scopi di ricerca sui
naniti: colonie separate da grandi distanze dalle altre colonie. La terra non potrebbe
offrire questo vantaggio. Ogni posto sulla Terra è strettamente connesso ad ogni altro
posto della Terra.

I micro-ambienti auto-contenuti delle colonie spaziali, rappresenteranno per noi una


ulteriore protezione che andrà ad aggiungersi alla protezione fornitaci da rilevatori di
naniti e naniti-guardiani, e che potrebbe rallentare - e in molti casi anche arrestare - la
eventuale diffusione di naniti maligni e di armi nanitiche. Lo spazio è l'unico posto in
cui vorrete trovarvi quando la nanotecnologia diventerà una tecnologia matura.

La Trappola d'estinzione del Piacere:

Quando la Grande Trasformazione sarà tanto vicina da essere a portata di mano,


almeno due trappole d'estinzione resteranno ancora frapposte fra l'umanità e la
Grande Trasformazione: la trappola del piacere e la trappola del potere.

Presto, sul mercato nero saranno disponibili dispositivi capaci di stimolare i centri
del piacere del cervello umano. La gente non dovrà più assumere droghe o farmaci
per sentirsi "su" ma dovrà semplicemente comprare queste macchine per stimolare i
centri cerebrali del piacere. Le "macchine del piacere" saranno estremamente
redditizie per i loro produttori ed estremamente assuefanti per i loro utilizzatori. Le
macchine del piacere rappresenteranno lo 'sballo' definitivo: nessun farmaco potrebbe
mai produrre uno stato mentale euforico così sostenuto ed intenso. Poiché non
richiederanno l'introduzione di sostanze chimiche nel corpo, la gente penserà che
siano macchine sicure. Le macchine del piacere si diffonderanno fra l'umanità intera
come una epidemia, per le stesse ragioni per cui è molto difficile oggi controllare la
diffusione delle droghe. Le macchine del piacere saranno ovviamente dichiarate
illegali nella maggior parte dei paesi della Terra, ma probabilmente, dopo anni di
sforzi per prevenirne l'uso da parte della gente e dopo aver riempito fino al collasso le
prigioni di spacciatori ed utilizzatori di macchine del piacere, tutti i paesi potrebbero
infine ammettere la sconfitta ed ignorare l'esistenza degli utilizzatori abituali delle
macchine del piacere… o ancor peggio potrebbero usare essi stessi le macchine per
mantenere sotto controllo i loro stessi cittadini.

Un'altra possibile trappola d'estinzione del piacere, che sarà creata dalla nostra stessa
tecnologia, si rivelerà persino più insidiosa delle macchine del piacere. Questa
trappola del piacere circuirà l'umanità molto lentamente, per cui potrebbe non essere
riconosciuta come una trappola fino quando non sarà ormai troppo tardi perché quelli
sotto il suo incantesimo possano salvarsi.

La vita progredisce solo nelle avversità! La nostra tecnologia renderà le nostre vite
sempre più facili e spensierate. Le macchine del piacere ci daranno felicità artificiale
mentre la nostra tecnologia ci donerà comodità reale. La 'comodità' è il preludio per il
disastro. Quando staremo troppo comodi, il progresso si fermerà e noi moriremo, per
pura noia o perché saremo ormai impreparati all'arrivo di cambiamenti imprevisti.
Il piacere era originariamente inteso come una forza che guida gli animali verso
l'avanzamento significativo. Gli avanzamenti significativi verso cui il piacere ci guida
sono sia i 'vecchi' avanzamenti significativi del passato (di cui ancora abbiamo
bisogno per sopravvivere) - nutrirsi, accoppiarsi, conquistare, esplorare, empatizzare -
sia i 'nuovi' avanzamenti significativi (in massima parte estensioni e riformulazioni
dei vecchi avanzamenti significativi) che ci consentiranno di sopravvivere alle
trappole d'estinzione presenti e future. Quando compiamo le nostre routine ancestrali
in modo appropriato, ne veniamo ricompensati da una sensazione di piacere per il
successo raggiunto dai nostri sforzi. Questo è uno dei motivi per cui, oggi, così tanta
gente trova molto difficile essere felice. I nostri stili di vita si sono parecchio
allontanati dagli stili di vita dei nostri antenati animali che svilupparono per primi
questo sistema "fai-e-sarai-ricompensato-per-aver-fatto". I nostri antenati umani
hanno anche introdotto una distorsione del sistema che raramente riconosciamo come
un fondamentale avanzamento significativo ottenuto dall'umanità. La maggior parte
degli animali ha istinti molto netti. Essi nascono con impulsi forti e ben delineati che
li spingono verso la ricerca del soddisfacimento dei loro rispettivi bisogni, e una volta
soddisfatte momentaneamente le loro necessità essi dormono o riposano per
conservare energie, fino al momento in cui sentiranno nuovamente il bisogno di far
qualcosa.

Gli umani avvertono gli stessi bisogni avvertiti dalla maggior parte degli animali, ma
negli umani tali necessità non sono altrettanto nette e ben definite come lo sono negli
animali. Le necessità umane (istinti) sono definite in modo vago. Negli umani ciò è
divenuto un tratto ereditario dominante, poiché fra gli antenati umani coloro che
erano dotati di istinti meno netti avevano un vantaggio evolutivo sugli altri individui
della loro specie, ossia erano liberi di sviluppare un nuovo istinto ogni volta che era
necessario adottare un nuovo schema di comportamenti. Questi nuovi istinti venivano
impostati dall'apprendimento invece d'essere predeterminati dalla biologia.

Per modificarsi, l'istinto degli animali ha bisogno di tempi lunghissimi. Se un


animale mangia una pianta velenosa (una che il suo istinto gli dice essere
commestibile), l'animale ricorderà l'esperienza - sempre che sopravviva - e non
mangerà mai più quella pianta. I discendenti di quell'animale saranno costretti a re-
imparare, nella maniera peggiore, la stessa lezione. Nella stessa situazione, invece, la
tradizione umana verrebbe modificata non appena il primo umano facesse l'errore di
mangiare la pianta velenosa. Gli umani potrebbero anche non comprendere la ragione
esatta del divieto di mangiare la pianta (la pianta è abitata da uno spirito maligno che
ti aggredisce non appena la mangi - invece di: la pianta contiene un composto
chimico che ti procura crampi allo stomaco), ma la tradizione verrebbe in ogni caso
immediatamente modificata per riflettere la nuova conoscenza.

Le tradizioni ampliano e delineano più nettamente i nostri 'non completamente


delineati' istinti, e la tradizione ci ha reso un servizio abbastanza buono in passato. La
tradizione non è però priva di qualche inconveniente. Dagli esempi che la storia ci
propone sappiamo bene che talvolta gli umani si sono mantenuti saldamente
aggrappati alle tradizioni più insensate (nello stesso modo in cui un animale
seguirebbe pedissequamente il suo istinto) senza riguardo alcuno per qualsiasi altra
considerazione, e dispetto della prove sempre più schiaccianti a sostegno di
comportamenti alternativi. Di fatto, ciò accade ancor oggi.
Un altro indesiderato effetto collaterale della natura 'sfumata' degli istinti umani, è
che gli umani hanno una capacità altamente variabile di provare piacere. Il percorso
neurale "fai-quel-che-si-suppone-tu-debba-fare-per-essere-ricompensato-dal-piacere",
è stato distrutto dalla natura 'non netta' degli istinti umani. Nel tentare di decidere
quali azioni potrebbero condurci ad una ricompensa, talvolta le nostre menti restano
confuse. Una capacità più ridotta di quel che sarebbe una normale capacità di provare
piacere è alle volte il risultato di un apprendimento scarso o segnato da cattive
esperienze; altre volte è il risultato della variabilità biologica fra gli individui umani.
La biologia potrebbe persino essere responsabile di quegli umani che provano piacere
solo seguendo comportamenti devianti.

Farmaci, droghe e macchine di piacere cortocircuitano i percorsi neurali del piacere.


Essi consentono di ottenere piacere dal far qualcosa che non è nulla di davvero
importante. Ciò non sarebbe poi un grande problema se gli umani non vivessero in
delle società. Se fossimo animali solitari, tutto ciò non avrebbe alcuna importanza.
Quelli con i percorsi neurali di piacere cortocircuitati semplicemente perirebbero,
senza alcun effetto o influenza sugli altri sopravvissuti della specie. Ma gli umani
vivono in società. Gli alcolizzati, i tossicomani, e gli appassionati di piaceri devianti,
influenzano tutti noi.

La colonizzazione dello spazio può aiutare alcuni umani ad evitare la trappola


d'estinzione del piacere, poiché porrebbe alcune persone nella condizione di usare il
piacere per lo scopo per il quale esso era originariamente inteso: il piacere come
ricompensa per il raggiungimento di avanzamenti significativi o il soddisfacimento di
altri bisogni primari. Per troppa gente, la vita sulla Terra è piuttosto noiosa. Al suo
confronto, la vita nello spazio sarà molto più eccitante e stimolante, e quando infine
giungerà il tempo in cui la vita nello spazio avrà cominciato a diventare una routine,
la 'Grande Trasformazione' sarà già iniziata e potrà oramai fornire ai coloni spaziali
nuove eccitanti avventure verso cui volgere lo sguardo.

La Trappola d'estinzione del Potere:

La trappola d'estinzione del potere è sempre stata fra noi. Fin da quando gli istinti
umani sono diventati meno delineati di quelli animali, abbiamo sempre avuto una
solida tradizione di 'brama di potere'. Gli animali hanno istinti molto netti, per cui
limitano la loro brama di potere all'acquisizione del maggior numero di partner
sessuali, o dei migliori partner sessuali. Così come la nostra tecnologia tende ad
indurci un falso senso di sicurezza, il potere - si tratti di potere sui nostri simili o di
potere sulla nostra tecnologia - rafforza quel falso senso di sicurezza aggiungendovi
l'illusione di poter controllare la propria sicurezza. Ne risulta, perciò, che sarà ancor
meno probabile che il sopraggiungere di nuovi cambiamenti ci trovi ben preparati ad
affrontarli. Il potere - al pari del predominio - non dà garanzie di sopravvivenza
futura, ma è piuttosto il risultato della sopravvivenza passata. Un tempo di
cambiamenti incombe su noi, un tempo in cui conosceremo il potere per quel che
esso realmente è: uno strumento; uno strumento da usare solo quando è necessario. Il
potere raramente dovrebbe essere qualcosa di cui fare sfoggio, e mai dovrebbe essere
qualcosa da usare per il semplice fatto di possederlo.

Abbiamo tutti gran familiarità con quelli che sono i pericoli del potere ("il potere
corrompe, ed il potere assoluto corrompe in modo assoluto") ma tuttora siamo fin
troppi a desiderarlo più di quel che dovremmo. Dovremmo tutti lasciar perdere questa
brama, ed usare il potere solo nella misura necessaria.

La tradizione umana, costruita e consolidata lungo i millenni, è responsabile della


nostra brama di potere. Una trasformazione della tradizione umana che rifletta le
inedite realtà del nostro tempo attuale, è ciò che occorre per curarci da questa brama.

La maggior parte di quel che facciamo o pensiamo è controllata dalle nostre


tradizioni. Alcune delle nostre tradizioni sono basate sulla verità, altre sulla fede, altre
sul dogma, altre ancora sulla menzogna, ed alcune sono infine talmente insidiose che
neanche le riconosciamo come tradizioni. Qualsiasi sia il contenuto oggettivo di
verità di una tradizione, una tradizione ci serve per portare ordine nella nostra visione
dell'universo. Le tradizioni sono sempre artificiali poiché esse non riflettono mai
l'universo reale che tentano di spiegare, in quanto le tradizioni umane si sono sempre
originate a partire da punti di vista umani.

Le tradizioni riguardanti il potere sono esempi fondamentali di tradizioni umane che


necessitano di essere rielaborate al fine di avvicinare le tradizioni di potere alla realtà
oggettiva dell'universo. La base delle tradizioni umane riguardanti l'accumulazione e
l'uso del potere è rappresentata dalla volontà di sopravvivenza. La premessa è che più
potere hai sul mondo naturale, più probabilità hai di garantire la tua sopravvivenza e
quella dei tuoi compagni. Tutto ciò è vero fino ad un certo punto, ma l'umanità ha
oramai superato quel punto da lungo tempo. Dove sia il punto in cui 'accumulare altro
potere' non determina benefici ulteriori per l'umanità è solo una minuscola parte di
una domanda ben più grande: Quale tipo di avanzamento significativo è necessario
sviluppare per sopravvivere? Solo il potere sulla nostra capacità di sviluppare gli
avanzamenti significativi necessari ha valore oggettivo, e tutti gli altri tipi di potere
sono soltanto dei sollazzi irrilevanti e pericolosi.

La Trappola d'estinzione Extraterrestre:

Se sia possibile o meno che una minaccia agli umani possa provenire da qualche vita
extraterrestre, è cosa che dipende da molti fattori.

Anzitutto, l'esistenza stessa di vita extraterrestre tecnologicamente più avanzata della


nostra, determina l'esistenza di una minaccia potenziale.
In secondo luogo, fra le forme di vita più avanzate di noi, solo quelle consapevoli
della nostra esistenza potrebbero minacciarci.

E, ultima considerazione, solo le forme di vita più avanzate di noi e consapevoli


della nostra esistenza, e che al contempo abbiano intenzione di minacciarci per
ottenere qualcosa da noi, possono effettivamente costituire una minaccia.

Forme di vita extraterrestre che soddisfino tutti insieme questi criteri, dovrebbero di
fatto essere molto rare - ammesso che esistano. Vale comunque la pena di dare
un'occhiata alla questione più da vicino, per vedere quale sorta di minaccia attenderci
da una eventuale vita extraterrestre avanzata. Val la pena di farlo sia a titolo
cautelativo, che per quel che una tale occhiata potrebbe rivelarci sugli umani stessi.

Anzitutto, esiste la vita extraterrestre?

L'universo conosciuto è immenso. A mio parere, la vita probabilmente non esiste


altrove, ma si tratta solo di un mio personale atto di fede senza alcuna prova a
supporto. Se la vita extraterrestre esiste, una volta fissato un certo insieme di
condizioni iniziali e fissato un particolare momento temporale ed un particolare
luogo, si dovrebbe poter stabilire con certezza se tale vita extraterrestre può
rappresentare una minaccia per l'umanità o per i discendenti dell'umanità. Comunque,
non c'è nulla che gli umani possano fare, quantomento non col nostro livello
tecnologico attuale, per contrastare una qualsiasi minaccia che dovesse provenire da
vita extraterrestre.

I cosiddetti esperti discutono sulla possibilità che la vita si sia evoluta altrove
nell'universo. Tali esperti avanzano stime di probabilità che la vita si sia evoluta
altrove, valutandole sulla base della Terra-somiglianza dei fattori caratteristici
dell'ipotetico luogo che ospita la vita: la presenza di acqua liquida, l'esistenza di
estremi di temperatura simili a quelli terrestri, ecc.. Dire che la vita è obbligata a
sorgere solo entro la stessa combinazione di fattori esistente sulla Terra (lasciamo per
un attimo da parte il fatto che in verità non sappiamo affatto quali siano
originariamente stati questi fattori) è d'una presunzione talmente ridicola da non
meritare neanche il disprezzo.

Una presunzione altrettanto ridicola è che la vita extraterrestre debba anch'essa


essere fornita di DNA. Il solo modo in cui la vita extraterrestre potrebbe essere dotata
anch'essa di DNA è che il DNA sia stato progettato da una unica sorgente esterna sia
alla Terra che all'ipotetico pianeta extraterrestre abitato, e successivamente inserito
negli esseri viventi di entrambi i pianeti. Ciò è - molto remotamente - possibile, e se
mai venisse accertato costituirebbe una prova a sostegno dell'esistenza nell'universo
di un qualche tipo di vita di gran lunga superiore alla nostra.

Se l'esistenza di condizioni di tipo terrestre o la presenza di DNA codificato da


'blocchi di costruzione amminoacidi o proteici' non sono i criteri giusti per stimare le
probabilità della vita extraterrestre, quali altri potrebbero essere tali criteri?

La prima possibilità è che un "Dio-creatore" esista realmente. Questo Dio sarebbe


perciò capace di creare vita in qualunque posto, sotto qualsiasi condizione e in
qualsiasi momento lo voglia.

La seconda possibilità è che la vita si auto-instauri, ossia si generi spontaneamente a


partire da materia non vivente e da energia. Nel qual caso, l'unico prerequisito per la
vita è: l'esistenza di un gradiente energetico nell'ambiente locale. Una volta che, per
puro caso, le condizioni esistenti siano divenute capaci di sfruttare un gradiente
energetico, la vita si creerebbe da sé. In ogni caso, perché questa proto-vita possa
proseguire sarebbero anche necessarie capacità d'auto-replicazione e capacità di
effettuare riparazioni corporee. La vita deve necessariamente sorgere spontaneamente
in qualsiasi luogo dell'universo in cui sussistano queste condizioni, con l'unico fattore
limitante costituito dal numero di forme di proto-vita di successo che siano o meno in
grado di auto-replicarsi nonché di auto-riparare i propri corpi. Di fatto la vita può
perpetuarsi anche facendo a meno della capacità di riparare i corpi, se è
contemporaneamente capace di replicarsi abbastanza rapidamente - ossia se sa
replicarsi prima che il corpo diventi ormai logoro. Perciò, una volta che la vita sia in
grado di auto-replicarsi, essa resta libera di impiegare miliardi di anni per migliore se
stessa, proprio come è accaduto nel caso della vita sulla Terra.
La terza possibilità è che una razza extraterrestre progredita, o più d'una, comparsa
spontaneamente o grazie all'intervento di un "Dio-Creatore", si sia impegnata
attivamente nell'impresa di creare vita nell'universo. Se questo scenario non si è
ancora verificato in qualche luogo dell'universo, si verificherà presto. Gli umani sono
già oggi capaci di creare vita a partire da zero.

Non c'è ragione per cui la vita nell'universo debba per forza essere stata causata dal
verificarsi di uno soltanto di questi scenari, poiché essa potrebbe anche essere stata
causata dal verificarsi di una data combinazione di questi scenari - o anche dal
verificarsi di qualcosa non contemplato dagli scenari descritti. Semplicemente, non
possediamo informazioni sufficienti per avanzare una ipotesi informata.

E che dire del SETI? Quali sono le sue probabilità di scoprire vita extraterrestre
avanzata? (SETI: Search for Extraterrestrial Intelligence - ricerca della vita
intelligente extraterrestre, condotta tramite l'ascolto di segnali radio di comunicazioni
inviati da razze aliene progredite. A causa dell'uso intensivo di radio-onde fatto per
oltre 50 anni dall'umanità per le sue comunicazioni, ogni civiltà aliena interna ad un
raggio massimo di 50 anni luce dal nostro pianeta dovrebbe già sapere della nostra
esistenza, ammesso che stia ascoltando).

Potrebbe anche essere che il motivo per cui gli umani non sono riusciti a trovare
alcuna buona prova dell'esistenza nell'universo di altra vita progredita, sia che in tutto
l'universo la fase tecnologica della vita di una razza sia destinata ad essere di durata
estremamente breve, o quanto meno che sia breve a confronto dell'estrema lunghezza
dei tempi di progresso biologico naturale. Sulla Terra, la crosta terrestre si era a
malapena raffreddata quanto bastava per supportare degli oceani d'acqua liquida, che
già la vita aveva fatto la sua prima comparsa. Ci vollero quasi 4 miliari di anni perché
la vita terrestre iniziale si evolvesse fino al punto da permettere ai primi antenati
umani di incamminarsi lungo il sentiero dell'avanzamento tecnologico. Al confronto
con la lunga storia della terra, l'era tecnologica della vita terrestre è stata
estremamente breve ed è caratterizzata da un ritmo d'avanzamento davvero esplosivo.
La tecnologia fornì agli antenati dell'umanità un vantaggio davvero esiguo sulle altre
forme viventi della Terra, e fornì loro anche una piccola - ma assolutamente inedita -
capacità di dirigere coscientemente la propria evoluzione. Ciò che iniziò come un
vantaggio molto piccolo innescato dalla tecnologia primitiva e dal linguaggio, grazie
all'incessante miglioramento della tecnologia divenne infine un vantaggio
soverchiante sulle altre forme di vita terrestri, e ci condusse rapidamente al punto in
cui siamo, ossia il punto in cui siamo quasi in grado di acquisire il controllo completo
della nostra evoluzione. Se la vita esiste altrove nell'universo, questo stesso schema
d'eventi dovrebbe essere valido anche per la vita extraterrestre: lo schema di una vita
che avanza lentamente finché qualche specie non sviluppa la capacità di controllare la
propria stessa evoluzione. Tale forma di vita dovrà quindi sperimentare un ritmo di
avanzamento esponenziale. Entro un arco di tempo relativamente breve, essa
evolverà in un super-essere di qualche sorta che sarà capace di controllare
completamente il proprio ritmo di avanzamento e il suo universo fisico immediato.
La durata dell'esistenza di una vita extraterrestre di questo tipo potrebbe essere
stimato sulla base di quel è stata la durata del nostro uso di onde radio nella porzione
elettromagnetica dello spettro di radiazioni, ossia un arco temporale pari a poche
centinaia di anni, al più, contro i pochi miliardi di anni della esistenza della vita sul
pianeta. Per la maggior parte di questo tempo, la vita su questo pianeta extraterrestre
sarebbe troppo primitiva per usare onde radio come mezzo di comunicazione, ed una
volta acquisita una tecnologia sufficientemente avanzata essa potrebbe usare le onde
radio per un arco di tempo probabilmente molto breve - e forse potrebbe anche non
usarle mai - per infine passare rapidamente a tecniche migliori di comunicare.
Potremmo anche non essere soli, ma ascoltare la radio probabilmente non è il modo
per scoprirlo.

Che dire della gente che crede che UFO e i cosiddetti "rapimenti alieni" siano prove
dell'esistenza di vita extraterrestre?

Non so cosa sia realmente accaduto negli innumerevoli casi di avvistamenti d'UFO o
di gente che è convinta di essere stata rapita da alieni. Ma è importante per il nostro
futuro che lo scopriamo. Gli UFO non sembrano di solito costituire una minaccia per
l'umanità, ma è importante che proviamo a identificare quale tipo d'oggetto sia
realmente ogni UFO che viene avvistato. Un rapimento alieno (con o senza il
coinvolgimento di un UFO), è invece un faccenda più seria. Se si dovesse credere
davvero alle storie di rapimenti alieni, la vita extraterrestre potrebbe infatti essere
considerata una minaccia alla vita della Terra.
Io ritengo che qualcosa sia davvero accaduto alle persone che pensano d'essere state
rapite dagli alieni, ma quel che è realmente accaduto loro non è quel che essi credono.
Vita extraterrestre che sia tecnologicamente avanzata a sufficienza da viaggiare da
stelle lontane fino alla Terra, dovrebbe già possedere forme estremamente avanzate di
nanotecnologia, di tecnologia di computazione e di tecnologia medica. Extraterrestri
siffatti di certo non avrebbero bisogno di estrarre ovuli da femmine umane o sperma
da maschi umani per poter creare - come affermato da alcuni - ibridi umani/alieni. La
nanotecnologia avanzata (tecnologia che gli alieni-rapitori possiedono già) può creare
qualunque oggetto fisico, ivi inclusi degli ibridi umani/alieni pienamente maturi.
Questi alieni non avrebbero alcun bisogno di prendersi il fastidio di rapire umani,
raccogliere i loro ovuli o il loro sperma, creare un embrione ibrido umano/alieno,
impiantare l'embrione ibrido in una donna umana, rapire successivamente la stessa
donna prima che questa partorisca l'infante ibrido umano/alieno, rimuovere l'infante
dalla donna rapita, ed infine rapire ripetutamente la stessa donna nei successivi anni
per permettere alla madre di vedere brevemente il suo ibrido bambino.

Gli alieni non sarebbero interessati agli umani per nessuna delle ragioni
normalmente immaginate dalla gente. Alieni progrediti non avrebbero alcun bisogno
di effettuare sperimentazioni mediche sugli umani. La loro tecnologia dovrebbe
essere in grado di scoprire qualsiasi cosa occorra loro conoscere sugli umani, e
sempre la loro tecnologia li doterebbe della capacità di creare - se necessario -
qualunque tipo di ibrido umano/alieno a partire da semplice polvere. Gli alieni non
sarebbero nemmeno interessati a colonizzare la Terra. Essi potrebbero colonizzare
ogni mondo che desiderano, semplicemente modificando i loro corpi perché
sopravvivano in qualsiasi tipo di ambiente. Le sole cose per le quali gli alieni
potrebbero interessarsi agli umani sono quegli eventuali aspetti unici della cultura
umana che l'immaginazione aliena non avrebbe mai pensato di sperimentare.
Preservare l'unicità significa necessariamente, però, astenersi dall'intervenire: nessuna
interferenza di alcun tipo sullo sviluppo della cultura umana!

Non importa quanto possa suonare illogica la storia dei rapimenti alieni. Nessuno di
noi dovrebbe liquidarla come una pura sciocchezza. Qualcosa è davvero successo alla
gente che afferma di essere stata rapita da alieni, sebbene quel che è realmente
accaduto loro non è quello a cui loro stessi credono. Ma è comunque importante
scoprire la verità. Esiste pur sempre la possibilità, per quanto remota possa essere,
che ci siano davvero esseri extraterrestri che manipolano noi umani per ragioni note
solo a loro. Dovremmo solo prestare attenzione a quelli che dicono di essere stati
rapiti e manipolati contro la loro volontà.

E se la Terra fosse l'unico pianeta dell'universo ad ospitare vita?

Se coloro che credono nell'esistenza di vita extraterrestre si sbagliano riguardo


l'esistenza di tale vita, le riflessioni dell'umanità a proposito del primo contatto con
vita extraterrestre resterebbero comunque una delle congetture più preziose che
l'umanità abbia mai avanzato. Gli umani hanno pensato per lungo tempo di essere la
cosa più importante dell'universo. Se gli umani come specie affrontano con
franchezza la possibilità che essi potrebbero non essere l'evento più importante della
storia dell'universo e che di fatto potrebbero anche essere la specie più primitiva ed
arretrata fra quelle capaci di viaggiare nell'universo su lunghe distanze, l'umanità
viene allora costretta non solo a riesaminare la propria logica interna ma anche a
realizzare che si dovrebbero trattare le forme di vita non umane con maggior rispetto.

Le forme di vita non umane della Terra vivono su un livello d'esistenza che è più
vicino a quello sul quale gli umani 'esistono' che non quello su cui 'esiste' una
eventuale razza extraterrestre capace di compiere viaggi interstellari di lunga
distanza. Di fatto, ad ognuna delle razze 'interstellari' esistenti dovremmo sembrare
primitivi come a noi sembrano esserlo i microbi. Almeno, ogni tanto, gli umani
trovano interessanti i microbi in quanto talvolta utili o perché talvolta distruttivi, e
perché certi microbi sono persino indispensabili agli umani. Gli extraterrestri
potrebbero non provare nulla del genere nei confronti degli umani, e ignorarci
completamente o trattarci come se non fossimo neanche vivi.

Extraterrestri capaci di viaggiare nello spazio su distanze interstellari, avrebbero a


disposizione un tempo lunghissimo per imparare ad acquisire controllo completo su
materia ed energia, e per imparare ad elaborare in simultanea flussi multipli e
paralleli di pensiero; essi sarebbero dotati di intelletti al di la di quel che mai
potremmo immaginare, e compirebbero in modo ordinario imprese talmente ardue
(incredibilmente ardue secondo il punto di vista umano) che li umani le potrebbero
credere frutto di una qualche sorta di magia. Noi umani non abbiamo possibilità
alcuna di stare alla pari con esseri di questo tipo.

Sul fronte delle buone notizie, invece, noi non possediamo probabilmente nulla di
quello che essi potrebbero volere. Sicché, se esistono esseri del genere, gli umani
dovrebbero cercare di non intersecare la loro strada onde evitare d'esser calpestati.

I nostri discendenti, i super-esseri transumani che creeranno se stessi durante la


Grande Trasformazione della Vita sulla Terra, avranno tempo ed esperienza a
sufficienza da diventare capaci di affrontare ogni minaccia potenziale che possa
provenire da extraterrestri ostili. E se i nostri discendenti riusciranno nel frattempo a
gestirsi bene, diffonderanno infine la vita della Terra su tutto l'universo. La vita
proveniente dalla Terra sarà divenuta allora come una fiamma eterna destinata a non
estinguersi mai.

Capitolo 7 - Il dilemma collettivo

Qual è la natura dell'essere collettivo? Quali sono i diritti del collettivo? Ogni
membro del collettivo dovrebbe essere considerato come un individuo separato o il
collettivo dovrebbe avere la precedenza sull'individuo? Un collettivo è una forma di
vita superiore e perciò al di sopra della legge umana? Quali sono le implicazioni
religiose degli esseri collettivi? Che succede agli umani che non vogliono unirsi ad un
collettivo? Quali vantaggi o svantaggi un essere collettivo avrebbe su cyborgs o su
altri tipi differenti di esseri transumani?

Questo è il genere di domande che la gente dovrebbe porsi quando parla del futuro
della rivoluzione della computazione. Vero è che occorreranno ancora anni perché la
tecnologia della computazione possa generare esseri collettivi ed altri tipi di esseri
transumani. Ma ciò non frena la gente dal produrre film e romanzi di fantascienza su,
o dal discutere di, futuri che si fanno sempre più improbabili e che oramai potrebbero
anche non realizzarsi più. Io credo che entro 200 anni non esisterà più alcun essere
umano; per allora, gli umani si saranno dovuti evolvere verso qualcosa di più
avanzato, o altrimenti si saranno estinti. Anche se non credete che il prossimo stadio
dell'evoluzione umana sarà quello di trasformarsi in esseri collettivi o in qualche altro
tipo di essere transumano, dovreste quantomeno prendere in considerazione le
implicazioni del verificarsi di un fenomeno del genere. Ignorare questo tipo di
possibilità future potrebbe significare consegnare voi stessi, e coloro di cui siete
responsabili, a grandi difficoltà future, e - probabilmente - all'estinzione.

La formazione di esseri collettivi è solo una estensione logica della attuale natura
umana. La competizione ed una auto-utilitaristica cooperazione sono le forze che
muovono il processo di selezione dell'evoluzione. Se i MED (Mental Enhancement
Devices - Connessioni di Potenziamento Mentale) divenissero disponibili oggi stesso,
ci sarebbero molte persone ben disposte ad utilizzarli subito, anche solo in virtù della
possibilità remota che i MED riescano a far loro ottenere un lavoro meglio retribuito
o a renderli più competitivi o più potenti.

Ok, non siete affamati di potere e di solito non correte rischi avventati, ma supponete
di avere a disposizione la scelta fra andare a scuola per due anni o farvi impiantare un
MED. Supponete che i MED si trovino già nello stadio di tecnologia ben collaudata e
che la probabilità di guasti degli impianti MED sia stata ormai ridotta ad una sola
operazione ogni 10.000. Supponete inoltre che il costo dell'operazione, il costo del
software ed il costo dell'addestramento al suo utilizzo, complessivamente non siano
superiori al costo di due anni di scolarizzazione. Se hai il MED impiantato puoi
cominciare a lavorare entro due settimane. Se vai a scuola per due anni il mercato del
lavoro potrebbe trasformarsi nel frattempo, e quando uscirai dal corso scolastico i
tuoi talenti potrebbero non essere più richiesti. Se hai il MED impiantato potresti
semplicemente comprare del nuovo software ogni qual volta hai bisogno di nuove
competenze lavorative. Cosa sceglieresti?

Quando oramai i MED saranno disponibili già da alcuni anni e la loro tecnologia
sarà ben consolidata, essere dotati di un impianto MED sarà il prerequisito
indispensabile per poter accedere a quasi tutti i lavori meglio retribuiti. E a quel
punto, vi fareste impiantare un MED o vi accontentereste di un lavoro di bassa
retribuzione?

Se invece siete una persona più avanti con gli anni e già inserita da tempo nel
mercato lavorativo, potreste rischiare di essere rimpiazzati da impiegati nuovi,
retribuiti con una paga inferiore ed in più dotati di un impianto MED. Nel far quel
che fai, potresti anche essere molto più bravo di un neo-impiegato fornito di impianto
MED pur privo di qualsiasi esperienza pregressa, ma d'altro canto i MED offrono
vantaggi che non sono immediatamente tangibili:

1) La capacità di non fare alcun error di calcolo matematico; metti in input i dati
numerici giusti, ed i risultati numerici giusti verranno fuori più rapidamente di quanto
tu possa formulare le parole per riferire la risposta a qualcuno.

2) La possibilità di comunicare alla velocità del pensiero con altra gente dotata di
impianti MED e con i computer, anche se l'altra persona o l'altro computer è all'altro
capo del mondo e/o parla un altra lingua rispetto alla tua. Fintanto che il tuo
computer, o quello dell'altra persona, può tradurre quel che vi dite, tu resti in affari.

3) La capacità di creare disegni o modelli virtuali di qualunque cosa vogliate


visualizzare.

4) La capacità di parlare e comprendere ogni linguaggio che sia noto al computer a


cui siete connessi.

5) La capacità di imparare nuove competenze lavorative e nuove informazioni nel


tempo che occorre a scaricare le nuove informazioni sul tuo computer ed a
familiarizzarti con esse.

6) Memoria perfetta di qualsiasi evento o appuntamento in programma nella tua


agenda. Mai più appuntamenti, commissioni, anniversari o compleanni dimenticati;
ed una memoria di lungo termine potenziata per non dimenticare persone, posti o
cose.

7) La capacità di digitare lettere, libri, ecc.. alla velocità del pensiero e senza disporre
di una macchina da scrivere o di una tastiera di computer.

8) Sfortunatamente, un impianto MED fornirà al tuo datore di lavoro un mezzo


agevole per monitorare il tuo lavoro, il che sarebbe la causa prima di una furiosa
impennata della probabilità d'essere assunto se sei fornito di tale impianto.

"Ma", dirai tu, "non potrei mai permettere che qualcuno inserisca cavi e macchine
nel mio cervello". Però, tu sei in competizione con gente che invece VUOLE
acconsentire a tutto ciò. Quanto tempo pensi di poter resistere prima di essere lasciato
via via sempre più indietro?
Man mano che le persone useranno i MED, si imbatteranno in altre menti che, per un
motivo o per l'altro, troveranno piacevoli. Se l'attrazione fra tali menti sarà mutua,
esse potrebbero infine formare un forte legame mentale. Un legame mentale stretto
fra un gruppo di menti individuali è il primo passo verso la formazione di una
coscienza collettiva. Una coscienza collettiva è pienamente formata quando le menti
individuali che compongono il collettivo di menti è in uno stato di connessione
continuata e persistente su una larghezza di banda disponibile in abbondanza. I MED
dovranno affrontare svariati ostacoli tecnologici estremamente ardui prima di poter
realizzare un autentico stato di connessione continuata, e dovranno superare ostacoli
ancora più grossi prima che la banda passante disponibile divenga larga a sufficienza
da supportare la trasmissione di tutti i pensieri, emozioni e sensazioni che una mente
umana può produrre. Ma è solo questione di tempo prima che siano infine realizzati
MED con connessioni a larghissima banda e che diventino d'utilizzo comune.

Una volta che la tecnologia dei MED sarà avanzata abbastanza da creare
collegamenti diretti - nonché altri tipi di MED ausiliari - per mezzo della
manipolazione del nostro stesso macchinario genetico, la gente non sarà più così
restia a modificare le proprie menti. I MED ci sembreranno più naturali quando non
ci sarà più alcun bisogno di una operazione chirurgica per impiantarseli, né dovrà
comparire alcun evidente segno esteriore della loro presenza. Per allora, i benefici dei
MED saranno stati oramai ben accertati. Grazie alla capacità offerta dalla
manipolazione genetica di creare MED direttamente all'interno del corpo di una
persona, il costo dei MED non potrà che calare, poiché nessuno dovrà pagare per
fabbricare il MED o dovrà pagare per farselo innestare nel cervello. Tutto quel che si
dovrà comprare sarà un piccolo servizio: la riprogrammazione dei propri geni. E
nessuno potrà provare ribrezzo per qualcosa che non può essere né visto né avvertito
all'interno del proprio corpo. Alle persone basterà solo constatare che, in pochi giorni,
i loro processi di pensiero sono divenuti più facili, che ora possono ricordare cose
quasi senza sforzo, che la loro concentrazione è migliorata, che a volte pensano
talmente velocemente da non riuscire neanche parlare altrettanto velocemente per
riferire i propri pensieri, e che usare un computer è oramai divenuto per loro una
banalità.

Quando la tecnologia dei MED sarà sufficientemente avanzata da create MED


intrinseci nel nostro stesso macchinario genetico, tale tecnologia si trasformerà da un
prezioso prodotto fabbricato da una manciata di aziende ed installato da alcuni
competenti professionisti adeguatamente addestrati, a prezioso percorso di crescita
personale e tecnica facilmente percorribile - persino a livello hobbystico - da
comunissimi singoli individui. Le passioni umane sono ciò che spinge gli umani a
fare cose grandi e cose terribili, e gli umani useranno i MED, con estrema passione,
non soltanto per incrementare il potere del proprio cervello ma anche per potenziare
ed accrescere le proprie stesse passioni motrici.

Con MED dalla progettazione 'calibrata su una specifica persona', il piacere sessuale
potrà essere incrementato oltre i limiti naturali del corpo, e la mente potrebbe
esercitare il controllo completo sugli organi sessuali.

La conquista della varietà mentale creerà dimensioni inedite, via via che le persone
competeranno una contro l'altra per vedere chi può diventare il pensatore più astuto o
più rapido. Sia la creatività artistica che la varietà d'inventiva potranno compiere
grandi balzi in avanti man mano che la gente userà i propri MED per meglio
organizzare l'universo fisico, e per creare nuovi universi da condividere fra mente e
mente.
L'empatia si trasformerà in qualcosa basata su una conoscenza acquisita di prima
mano, mentre oggi noi empatizziamo solo in mancanza di un'alternativa efficace per
riuscire a conoscere davvero. Quando la comunicazione sarà da mente a mente,
l'empatia balzerà verso il suo livello di conoscenza successivo, quello in cui il
pensiero altrui può essere sperimentato direttamente. Ciò che è sconosciuto,
comunque, resterà ancora tale finché qualcuno non lo scoprirà, e la gente continuerà a
non conoscere tutto ciò che crede di conoscere.

La passione per il divertimento resterà ancora viva, ma il divertimento si farà più


frenetico e la gente si annoierà con più facilità, mentre cresceranno enormemente le
opportunità di partecipare a qualcosa di potenzialmente divertente. E così via, i MED
potenzieranno ogni passione umana e forse ne creeranno anche alcune nuove.

Molta gente venderà ad altri, o scambierà con altri, il proprio divertimento mentale,
cosa che a sua volta provocherà un ulteriore accelerazione del ritmo con cui la gente
andrà a modificare le proprie menti tramite la crescita della base di conoscenza
comune resa disponibile dalla tecnologia dei MED.

Poiché quasi tutti saranno dotati di un MED di interfaccia diretta, i 'video' mentali
diverranno una merce molto richiesta. Connessioni MED con larghezza di banda
estremamente larga permetteranno la registrazione di memorie umane su supporti
costituiti da qualche equivalente futuro dei CD-video. La gente che potrà mettere a
disposizione esperienze dirette interessanti - stelle dello sport, personaggi pubblici, e
forse persino criminali depravati - registrerà le proprie memorie per venderle ad altri.
Esisteranno anche altri video-mentali di tipo più utile, come quelli di maestri artigiani
o artisti al lavoro, destinati a coloro a cui piacerebbe essere un artigiano o un artista
ma che non hanno abbastanza talento naturale o addestramento professionale per
esserlo.

Una volta che sarà possibile registrare memorie e schemi di pensiero, la gente sarà in
grado - se lo desidera - di abbandonare i propri corpi. Anche se la tua mente fosse
alloggiata in una sfera di 1 cm poggiata su qualche scrivania, quella mente saresti
ancora tu. Alcune persone useranno la capacità di registrare le menti come un metodo
per ottenere l'immortalità, avendo l'accortezza di conservare svariate copie del
duplicato di se stessi in posti diversi, ed assicurandosi così la sopravvivenza
indipendentemente da quel che potrebbe accadere al proprio corpo. Altri useranno
questa tecnologia di 'registrazione della mente' per prendersi il lusso di abbandonare
il proprio corpo, in un tentativo di divenire una entità puramente mentale. Altri
ancora vorranno fondersi con il proprio computer o con una intelligenza artificiale,
scegliendo questa strada come metodo per conquistare l'avanzamento personale.

I MED trasformeranno rapidamente gli umani in qualcosa di molto più che umano.
Non solo la trasformazione sarà rapida ma passerà anche praticamente inosservata.
La maggior parte delle persone penserà ancora a se stessa come 'umana', ma di fatto
le persone saranno oramai divenute qualcosa di piuttosto diverso da quel che sono
oggi, e per la maggior parte di loro sarà assolutamente impensabile tornare indietro
verso la condizione originaria dopo aver oramai assaggiato i frutti della tecnologia
dei MED.

Molti potrebbero infine unirsi con altre persone che pensano in modo affine, per
formare una mente comune perennemente connessa - una vera e propria coscienza
collettiva. Alcuni collettivi si formeranno per il semplice desiderio dei suoi membri di
stare in compagnia. Altri si formeranno per soddisfare la ricerca di sapere. Alcuni
collettivi si formeranno per il desiderio di accrescere il proprio potere personale.
Molti collettivi si formeranno infine per scopi di protezione. Protezione da quelli che
hanno potere e immortalità. Se un membro del collettivo morisse, l'essenza di ciò che
egli era potrebbe continuare a vivere nei membri del collettivo che restano ancora
vivi.

Molte altre persone non vorranno affatto unirsi ad una coscienza collettiva, ma
avendola temporaneamente sperimentata di persona sapranno cosa si prova ad essere
connessi ad altre menti, e da tale esperienza ne risulterà una modifica permanente
della loro impostazione mentale. Ossia, queste persone si saranno - almeno una volta
- spinte troppo in là rispetto a ciò che è "un umano" perché possano ancora
quietamente desiderare di tornare indietro e continuare ad essere solo 'umani'. Esse,
perciò, scopriranno prima o poi un altro percorso su cui incamminarsi in direzione
della Grande Trasformazione della Vita sulla Terra, scegliendo infine di divenire
super-esseri transumani di un qualche altro tipo, invece del tipo 'coscienza collettiva'.

La vita terrestre di ogni tipo (non solo la vita umana) è oggi sull'orlo di un balzo
evolutivo altrettanto grande del salto che fu compiuto quando si passò dalla materia e
dalla energia non vivente alla primissima forma di vita. Questa evoluzione per alcuni
si concretizzerà nel passaggio dalla vita come la conosciamo oggi alla vita di una
moltitudine di coscienze collettive - con ogni collettivo differente da ogni altro -
variegate per complessità, potere, saggezza, ma che considerate complessivamente
ingloberanno entro gli esseri collettivi tutti i tipi di vita terrestre e tutti i tipi di
intelligenza artificiale esistenti. Alcuni di questi esseri collettivi, e molti esseri
appartenenti ad altri tipi di super-esseri transumani, potrebbero essere dotati di poteri
praticamente 'divini' e tuttavia essere al contempo folli o completamente privi di
saggezza, o dotati di nature estremamente aggressive e/o distruttive.
Al fine di garantire il massimo successo possibile a questo salto evolutivo (e di
prevenire la distruzione totale della Terra) la maggior parte dell'umanità deciderà
volontariamente di lasciare la Terra appena possibile, e stabilirsi così in mondi di
nostra stessa costruzione - ogni mondo separato da qualunque altro da immense
distanze - per vivere tutti i tipi di vita che qui sulla Terra possiamo solo immaginare,
e per infine divenire qualcosa di ben più grande.

Capitolo 8 - I super-esseri transumani

In un mondo in cui la gente sarà sempre giovane ed in buona salute, si morirà solo
per incidente, suicidio o assassinio; esisteranno persone più ricche e persone più
povere, ma non esisterà indigenza o carestia, e tutti avranno un posto in cui stare.
Nessuno dovrà lavorare per vivere. La gente lavorerà solo perché lo desidera, o per il
progresso di tutti, o per il proprio divertimento, e persino per pura noia. La tecnologia
si sta approssimando ad un muro tecnologico invalicabile, un punto oltre il quale non
sarà più possibile ottenere nessun ulteriore miglioramento tecnologico, poiché non
sarà possibile migliorare in alcun modo la manipolazione e la re-disposizione della
materia; ma resteranno ancora aperte ampie opportunità per il progresso intellettuale,
per quello spirituale, e per quello dell'espressione artistica o dell'esplorazione in
generale.

Utopia?

No. Questo mondo futuro sarà ben lontano dall'utopia. In questo mondo futuro
esisteranno ancora problemi in abbondanza, perché è la gente ad essere la fonte
principale dei problemi della gente stessa, sebbene non tutta la gente di questo tempo
futuro sarà umana. Alcuni saranno ancora pienamente umani. Altre persone si
saranno spostate su stati oramai ben fuori dalla portata dei limiti umani originali,
ossia saranno ormai esseri talmente tecnologicamente avanzati da non aver mai più
bisogno di dormire o mangiare o persino di utilizzare qualsiasi tecnologia esterna,
dato che i loro corpi biologici (?) conterranno già tutta la tecnologia di cui avranno
bisogno. Altra gente si troverà in qualche punto intermedio fra questi due estremi.
Altri individui ancora, che mai sono stati umani, saranno vite e/o intelligenze
artificiali, esseri originariamente creati dagli uomini ma oramai liberi di vivere nel
modo da loro scelto. Ma nel futuro, al pari di quanto accade oggi, sia che striscerai
nella polvere per riuscire a guadagnarti da vivere, sia che tu viva su una colonia
spaziale circondato da una quantità di beni materiali che oggi puoi soltanto
immaginare, sia che tu sia un essere talmente tecnologicamente avanzato da non aver
mai più bisogno di alcun bene materiale, la gente continuerà ancora ad essere la
principale fonte dei tuoi problemi.

Quindi, guardando avanti cosa dobbiamo aspettarci di vedere?

Un bel po' di roba. In questo futuro (uno fra un numero infinito di possibili futuri)
ogni persona avrà a propria disposizione molte più opzioni aperte di quante ne
possiamo immaginare oggi. Molte persone non trarranno vantaggio pieno dalle
migliori fra le opzioni disponibili e opteranno invece per altre scelte: sceglieranno di
vivere in mondi di fantasia di propria creazione - cadendo quindi vittime delle
trappole di piacere - o proveranno ad obbligare con la forza altri esseri a sottomettersi
ai loro voleri - cadendo così vittime delle trappole di potere - o crederanno di
comprendere ogni cosa, di conoscere tutto, di aver già fatto e visto tutto - cadendo
così vittime della propria stessa arroganza. Le strade migliori molto probabilmente
saranno quelle più ardue da percorrere. Questo futuro, sebbene problematico, sarà un
tempo magnifico in cui vivere, proprio nel bel mezzo della Grande Trasformazione
della Vita sulla Terra, nello storico momento in cui i super-esseri transumani si
lasceranno alle spalle la loro umanità per trasformare se stessi in qualcosa di più
grande

Cervelli Migliori

Immagina un cervello umano. Supponi di prenderlo e di fare una duplicazione


completa di ogni sua struttura cerebrale, di ogni neurone, assone, dendrite, sinapsi o
cellula gliale che si trovi in esso; ma invece di duplicare il cervello utilizzando il suo
tipo di materia organica originale, fabbrichi il duplicato usando gli stessi materiali
che vengono impiegati per costruire i circuiti integrati dei computer: un
microprocessore per ogni neurone; un fascio di cavi a resistenza elettrica variabile per
ogni assone e per ogni dendrite; uno o più commutatori - controllati da
microprocessori - per ogni sinapsi; e per ogni cellula gliale un nanita dotato sia di un
suo proprio processore che di tutte le istruzioni necessarie per svolgere il proprio
compito.

Non costruisci questa copia cerebrale in un qualche laboratorio, ma direttamente


dentro il tuo stesso teschio, all'interno del (e tutt'attorno al) tuo cervello originale, e
per giunta mentre quest'ultimo è ancora pienamente operante. Il processo è indolore,
e di tua spontanea volontà è la scelta di sottoporti a tale processo. Nel tuo cervello
originale c'è spazio in abbondanza per ospitare il cervello duplicato, poiché i
microprocessori che duplicano le funzionalità del cervello originale hanno dimensioni
oltre mille volte inferiori a quelle dei neuroni originali, e lo stesso dicasi dei cavi, dei
commutatori, e dei microprocessori che duplicano le funzionalità di assoni, dendriti e
sinapsi. Il tuo duplicato cerebrale conterrà le registrazioni di ogni memoria già in
precedenza registrata nel tuo cervello originario. Quando il tuo cervello originale
registrerà un nuovo ricordo, il tuo cervelo duplicato registrerà anch'esso un duplicato
di tale ricordo.

Il tuo cervello duplicato contiene ogni bit dell'informazione originariamente


contenuta nel tuo cervello organico ed è quindi un esatto duplicato di te stesso, della
tua autentica essenza, un perfetto duplicato di ogni tuo pensiero, ogni memoria, ogni
amore, odio, abitudine e modo di pensare. La sola differenza fra il tuo cervello
originale e il tuo duplicato cerebrale è che quest'ultimo può pensare a velocità oltre
un milione di volte maggiori rispetto al tuo cervello organico, ma i suoi pensieri sono
ancora i tuoi pensieri: essi sono solo più rapidi; più di un milione di volte più rapidi.
Comunque, fatta eccezione per brevi sprazzi di pensiero ad alta velocità, non userai
mai il tuo cervello duplicato per pensare così rapidamente, perché nel pensare esso
genera 40 volte più calore di quanto ne produca il tuo cervello organico; un tale
eccesso di calore arrostirebbe il tuo cervello originale.

Di solito userai il tuo cervello duplicato ad un centesimo della sua massima velocità
operativa, in modo da non danneggiare il tuo cervello orginale con un
surriscaldamento eccessivo. E tuttavia, esso sarà pur sempre diecimila volte più
veloce del tuo cervello organico. Dopo sole 24 ore dalla attivazione del tuo cervello
duplicato, ti sembrerà di aver vissuto l'equivalente di oltre 20 anni.

Tutti i tempi sono soggettivi. Il tempo scorre al ritmo con cui si pensa. Tu adesso hai
due flussi temporali associati al processo di pensiero, uno dei quali è nel tuo cervello
originale - chiamiamolo tempo ordinario - ed è determinato dalla lunghezza del
giorno terrestre e dal ritmo con cui i sensi del tuo corpo organico possono
raccogliere/trasmettere dati, ed infine dal ritmo al quale il tuo cervello organico può
elaborare tali dati. Ma ora tu hai anche un altro tempo: il tempo soggettivo. Esso è
scandito dal tuo cervello duplicato, e a differenza del tempo ordinario, quello
associato al tuo cervello originale, il tempo soggettivo scorre a velocità variabile. Su
brevi e fulminei sprazzi temporali, il tempo soggettivo scandito dal tuo cervello
duplicato può superare di vari milioni di volte il tempo ordinario associato al tuo
cervello originale. Sotto condizioni operative ordinarie, il tempo soggettivo supera il
tempo ordinario soltanto di diecimila volte, ma il tempo soggettivo non scorre a passo
costante come quello ordinario. Il tempo soggettivo può scorrere a qualsiasi ritmo da
te scelto (entro i limiti progettuali del tuo cervello duplicato), ossia ritmi che vanno
da un arresto completo (nessuno scorrere del tempo soggettivo) fino alla massima
velocità consentita (più di un milione di volte più veloce del tempo ordinario)
passando per ogni altra velocità intermedia.

A differenza del tuo cervello originale, il tuo cervello duplicato è completamente


sotto il tuo controllo. Sarebbe un tormento infernale se nel tuo cervello duplicato ti
incantassi a ripetere mentalmente lo stesso stupido motivetto musicale per diecimila
volte al minuto. Perciò, la tua mente duplicata ha la capacità di 'spegnersi', o di
variare il ritmo di scorrimento del tuo tempo soggettivo, o di cancellare o ignorare
informazioni non necessarie o irritanti. Il tuo cervello originale resta ancora quello
che controlla il tuo corpo, almeno finché tu non decidi altrimenti.

Poiché il tuo cervello duplicato può essere completamente controllato, esso può
anche essere utilizzato per migliorare la funzionalità del tuo cervello originale.
Quando il tuo cervello originale ha bisogno di richiamare dalla memoria un
particolare ricordo, il cervelo duplicato può eseguire, in modo rapido ed esaustivo,
una ricerca di quel particolare ricordo all'interno della tua intera memoria, e può farlo
cercando non solo fra i ricordi di base ma anche fra ogni altra registrazione
mnemonica che sia correlata al particolare ricordo basilare ricercato, ossia fra i
ricordi che costituiscono 'copie' del ricordo basilare che sono state generate ogni volta
che tale ricordo è stato richiamato alla mente. I duplicati assolutamente identici al
ricordo-base possono essere trascurati, e i neuroni del tuo cervello originale possono
perciò efficientemente essere reinstradati in modo da puntare direttamente verso il
ricordo basilare. Quando invece il ricordo basilare è una falsa memoria, generata
dall'atto di aver pensato al ricordo base, la falsa memoria potrà essere usata al più per
farci sù una risata o due, e quindi essere infine definitivamente scartata - o persino
salvata come una lezione esemplare di come i tuoi ricordi possano trarti in inganno.

Alcune persone possono anche essere sufficientemente stupide da conservarsi i


ricordi falsi e scartare quelli reali, solo perché preferiscono le false memorie a quelle
reali. Esperienze orribili e simili sono parte integrante di ciò che siete, e se scoprite
che è necessario potrete pur sempre compartimentalizzare i vostri brutti ricordi per
immagazzinarli definitivamente in una parte della vostra mente che non verrà mai
richiamata, a meno di non scegliere consapevolmente di farlo, al vostro pensiero
cosciente o persino a quello inconscio. Questa è probabilmente una soluzione
migliore del rigettare permanentemente i ricordi cattivi ed elevare a livello di verità
quelli falsi.

Alcune persone potrebbero cercare di 'ricostruire' se stesse, nel tentativo di adeguarsi


ad una immagine più idealizzata e perfetta di se stessi, e perciò cancellando memorie
che 'stonano' con tale immagine di perfezione. Io credo che agendo in questo modo si
commetta un errrore madornale e si finisca per cadere in una trappola d'estinzione,
poiché così ci si allontana dalla realtà piuttosto che avvicinarsi ad essa. Qualcuno
potrebbe non essere d'accordo con questa mia affermazione, ma nonostante
disapprovi non solleverei un dito per fermare quelli che vorranno modificare il
proprio passato tramite la cancellazione o l'alterazione delle proprie memorie, perchè
si tratterà di una questione di scelte personali.

Il cervello duplicato può anche migliorare il funzionamento del cervello originale


grazie alla determinazione di quale sia il più efficiente possibile fra i possibili
reinstradamenti neuronali e modi di immagazzinamento dei ricordi all'interno del
cervello originale. Questo reinstradamento non altera la maniera in cui il cervello
originale pensa (a meno che tu non lo voglia), ma si limita ad allargare il 'collo di
bottiglia' del processo di pensiero, migliorando così velocità e accuratezza di pensiero
del cervello originale. I naniti auto-moventi che, nel cervello duplicato, fungono da
equivalenti delle cellule gliali, possono occuparsi di apportare le necessarie
trasformazioni fisiche alla struttura del cervello originale. I naniti-gliali possono
anche trasformare la struttura del cervello duplicato affinché essa rispecchi ogni
alterazione apportata al cervello originale.

I naniti-gliali servono da sistema immunitario e sistema di auto-riparazione per il


cervello duplicato, nonché come sistema immunitario di riserva per il cervello
originale. Sotto svariati aspetti, i naniti-gliali rappresentano per il cervello originale
un sistema immunitario migliore di quello fornito dalle originali cellule gliali. I
naniti-gliali possono ricercare e distruggere agenti patogeni, rimuovere o decomporre
sostanze chimiche che potrebbero danneggiare entrambi i cervelli (p.es: prioni o
farmaci), monitorare il cervello originale alla ricerca di segni di cancro, di placche
cerebrali, di diminuizioni di apporto sanguineo, di cellule gliali devianti che attaccano
quello stesso cervello che normalmente dovrebbero proteggere, di scostamenti dai
valori appropriati per i livelli di concentrazione di neurotrasmettitori chimici ed
ormoni, e di ogni altro tipo conosciuto di malanno cerebrale. In aggiunta a tutto ciò, i
naniti-gliali possono essere quasi istantaneamente riprogrammati perché sorveglino
l'eventuale insorgere di nuove malattie, o per usare ogni altro nuovo tipo di
informazioni specifiche utili all'assolvimento dei loro compiti.

Il cervello duplicato serve anche da copia di riserva del cervello originale,


nell'eventualità che accada qualcosa a quest'ultimo. Per esempio, se il cervello
originale morisse per mancanza di ossigeno, il cervello duplicato potrebbe farsi
immediatamente carico del controllo di tutte le funzioni del corpo e prendere il posto
del cervello primario.

Se precipiti giù da un dirupo, nel bel mezzo del nulla e con nessuno che sappia dove
venirti a cercare, la tua mente - essenza di ciò che sei - sopravviverebbe comunque
per giorni, anni, o - all'occorrenza - persino milioni di anni, fino a che avrai
immaginato un modo per riuscire ad uscire dalla tua situazione, o fino a che qualcuno
riesca infine a trovarti, o fino a che le condizioni ambientali non divengano così
estreme da distruggere anche la tua mente duplicata, o ancora fino a che tu giunga a
decidere che è ora di morire e perciò che devi arrestare il tuo cervello. Il tuo corpo
potrebbe persino degradarsi del tutto pur lasciando intatto solo il tuo cervello
duplicato.

La fonte energetica deI tuo cervello duplicato prende la forma di un qualche pezzo
nanotecnologico autoriparante capace di produrre energia. Con la sua sorgente
energetica ancora funzionante, il tuo cervello duplicato (che ora è il tuo unico
cervello) dovrebbe poter accorciare leggermente i suoi assoni e i suoi dentriti,
pigiandoli assieme entro una piccola forma sferica (meno di 1 centimetro cubo di
volume). Alcuni naniti-gliali rimarranno comunque sulla supericie della sfera per
proteggerla per quanto è possibile, mentre altri naniti-gliali resteranno all'interno
della sfera per effettuare tutte le riparazioni di cui il cervello necessita. Con la sua
ridotta dimensione e ormai libero da ogni vincolo riguardo la quantità di calore che è
possibile dissipare nell'unità di tempo, il tuo cervello-sfera può ora pensare in modo
continuato a velocità più grandi di dieci milioni di volte di quelle che erano possibili
per il tuo defunto cervello organico. Se entro pochi minuti non riesci ad immaginare
un modo per uscire dalla tua situazione, ad esempio usando i naniti-gliali per
costruire - con i materiali provenienti dal tuo oramai defunto corpo umano - un
minuscolo corpo insettiforme da utilizzare per allontanarti e così spostarti ovunque tu
voglia, oppure usando la tua interfaccia diretta per contattare qualcuno, allora la tua
situazione è probabilmente senza speranza, a meno che qualcuno dall'esterno non ti
apra qualche altra possibilità. Ma resterai comunque vivo per un tempo molto lungo,
pensando a piena velocità per tutto il tempo, o dormendo mentre il tuo cervello si è
'auto-impostato' sui minimi livelli energetici, o scegliendo qualsiasi altro livello di
esistenza mentale intermedio fra questi due estremi possibili.

Corpi Migliori

La discussione sui modi in cui gli umani potranno sviluppare cervelli è complessa;
discutere di cose come 'cervelli duplicati' e di come la gente userà i MED, significa
muoversi su terreni piuttosto instabili. Ma nel discutere di come gli umani
modificheranno i loro corpi, siamo su un terreno sicuramente più stabile, poiché gli
umani hanno costantemente provato a cambiare in modi specifici i loro corpi fin dai
tempi per i quali esistono le prime registrazioni storiche. La gente 'vuole' corpi belli e
funzionali.

La bellezza, sia essa ricercata per mezzo di ornamenti come 'trucco del viso',
gioielleria, abiti, o modificazioni fisiche ottenute tramite chirurgia plastica,
bodybuilding e perdita o accumulo di peso, è sempre stata un desiderio sostanziale in
molti umani. La definizione di bellezza differisce da gruppo umano a gruppo umano,
ed, inoltre, in tutti i gruppi essa si trasforma incessantemente nel tempo, fermo
restando che la necessità di modificare la propria natura corrente è una componente
quasi invariabile di ciò che è considerato 'bello'.

La nanotecnologia inizialmente non modificherà molto la definizione stessa di


bellezza. Inizialmente, la nanotecnologia provvederà solo a far quel che la gente fa
già, e lo farà meglio. Invece di nascondere le imperfezioni della pelle con i cosmetici,
la chirurgia nanitica rimuoverà le imperfezioni stesse. Invece di provare a rimuovere
le rughe con inefficaci creme idratanti della pelle, la chirurgia nanitica ripristinerà un
aspetto giovanile della pelle. Grazie alla chirurgia cosmetica nanitica, saranno molte
le fortune economiche che potranno essere accumulate nei primissimi giorni della
rivoluzione nanotecnologica. I naniti chirurghi sono una tecnologia relativamente
semplice. La chirurgia cosmetica lavora di solito sui livelli più esterni della pelle,
quelli che per i naniti chirurgici risulteranno di più facile accesso, e che non porranno
nessun impedimento significativo ad essere facilmente controllati da parte di naniti
chirurghi. Persino più importante dello sviluppo della chirurgia dei naniti è il fatto
che la gente ha voglia di sborsare un mucchio di soldi per la chirurgia cosmetica, e
che inoltre la gente è in molti casi persino ben disposta a fare da cavia di laboratorio
umana per le procedure di chirurgia cosmetica più innovative.

I naniti che attueranno la chirurgia cosmetica nei giorni primordiali della rivoluzione
nanotecnologica, saranno con tutta probabilità la principale forza propulsiva dei
progressi della nanotecnologia medica. Le nanosonde che potranno sondare le
strutture di corpi materiali inanimati e di organismi viventi, si dimostreranno - sul
lungo termine - di gran lunga ben più preziosi, ma la chirurgia cosmetica pagherà
comunque un gran numero dei conti iniziali. I fornitori di farmaci, di attrezzature e di
procedure mediche, guadagneranno un mucchio di soldi eventualmente anche grazie
a tipi di chirurgia non-cosmetica, ma ci vorrà del tempo prima che ciò possa
accadere, dato che le regolamentazioni dei prodotti medici sono molto restrittive. La
gente che vorrà sottoporsi a chirurgia cosmetica sarà estremamente ben disposta a
volare verso un paese con leggi più liberali in materia di chirurgia cosmetica. La
gente è invece molto più schizzinosa quando ha bisogno di chirurgia salvavita; in
questi casi si vorrebbe che il controllo predisposto dal governo sia massimizzato,
anche se tale controllo finisce per innalzare il costo dell'operazione di più di cento
volte.

Un altro aspetto della bellezza è che la maggior parte delle cose che normalmente
vengono considerate 'belle' devono anche essere 'rare'. Una volta che esse siano
divenute facili da ottenere, la definizione di ciò che è bello dovrà necessariamente
spostarsi su qualcosa più arduo da ottenere. La domanda per forme sempre più
esotiche di bellezza spronerà in avanti - ad un passo via via crescente - la
nanotecnologia. Verrà un tempo in un non distante futuro, in cui ogni mega-centro
commerciale offrirà chirurgia cosmetica esattamente come quelli odierni offrono
servizi di acconciatura dei capelli.

La gente non si limiterà a semplici cambiamenti cosmetici, ma creerà un mercato


anche per i potenziamenti del corpo. I potenziamenti sessuali sono una area 'ovvia' fra
quelle che riceveranno un mucchio di attenzione dai progettatori di naniti e dagli
addetti al marketing di prodotti nanitici, e ciò avverrà a causa dei grossi potenziali di
profitto impliciti in tale business. Un'altra categoria importante di potenziamenti
corporei sarà quella dell'incremento di forza e velocità. Alcuni atleti professionisti
pagherebbero un mucchio di denaro per ottenere anche solo il più impercettibile
incremento della loro forza o velocità. Quando il prezzo scenderà un pochino, anche
gli atleti amatoriali o la gente pigra desiderosa di avere l'aspetto di un 'body builder'
senza accollarsi nessun faticoso sollevamento pesi, sarà in grado di accostarsi alle
procedure di potenziamento di forza e velocità. Non ha alcuna importanza il fatto che
questi potenziamenti sarannno illegali (o quanto meno lo saranno prima di divenire
abbastanza accettati da essere infine legalizzati): se avrete il denaro necessario,
troverete qualcuno che ve li fornirà.

Una volta che sarà stata realizzata la prima nanotecnologia di 'rapido'


sequenziamento genetico - che sia al contempo d'applicabilità generalizzata - le
nostre vite cambieranno, e lo faranno virtualmente nell'arco di una sola notte. In quali
esatti modi ciò accadrà dipenderà da chi inventerà i sequenziatori di geni
d'applicabilità generale e da quali saranno le intenzioni d'applicazione dei loro
realizzatori. Diamo uno sguardo ad uno scenario possibile in uno dei casi migliori.

Il sequenziatore genetico nanitico 'rapido e generale' viene inventato quasi


simultaneamente in diversi laboratori di ricerca, sia laboratori facenti capo a istituti di
medicina finanziati dai governi che laboratori di ricerca privati. Questi laboratori
sono situati in svariati paesi lungo tutto il mondo, nonché su un paio di colonie
spaziali, sicché nessun paese possiede il monopolio della nanotecnologia di
sequenziamento genetico. Nessuna delle compagnie private o dei governi privati che
posseggono la nanotecnologia di sequenziamento genetico è interessata a spazzare
via milioni di persone con l'uso di eventuali armi biologiche enormemente potenziate
- armi oramai rese possibili da tali tecnologie. L'inventore originale del sequenziatore
genetico nanitico comprende bene che altri ricercatori stanno anch'essi lavorando alla
costruzione di sequenziatori genetici, e che alcuni di questi ricercatori intendono
usare i sequenziatori di geni per la costruzione di armi biologiche - nonché per la
costruzione di altri tipi di armi biologiche nanitiche persino più avanzate. I ricercatori
decidono di bandire tali armi per sedare sul nascere l'insorgere di rischi di questo
tipo. Qualcuno, parlando in modo semi-serio, avanza l'ipotesi che 'conquistare il
mondo e governarlo con pugno di ferro' sia la giusta soluzione per la realizzazione di
una completa soppressione della diffusione di armamenti biologici e nanitici. C'è da
sperare che il resto non lo prenda troppo sul serio, e che ci si orienti verso un'altra
proposta.

Ogni soluzione non militare coinvolgerà probabilmente la condivisione con il resto


del mondo dei 'benefici' della rivoluzione tecnologica dei naniti sequenziatori di geni,
ma senza che venga anche condivisa con il resto del mondo la 'tecnologia stessa' dei
naniti di sequenziamento genetico, e ciò nella speranza che se tutti sono
contemporaneamente messi in grado di 'vincere' grazie alla condivisione dei benefici
della nanotecnologia di sequenziamento genetico, allora ciascuno potrebbe avere
meno motivazioni per far 'rollare' la comune barca, e - forse - ciascuno potrebbe
persino finire per convincersi che è meglio abbandonare i propri costosissimi progetti
di ricerca miranti allo sviluppo di sistemi 'proprietari' di nanotecnologia di
sequenziamento genetico. Al meglio possibile si tratterà di una speranza
estremamente fragile, ma in mancanza di meglio tale speranza consentirà l'utilizzo
legale in tutto il mondo di nanotecnologia di sequenziamento genetico in condizioni
di forte presenza di controlli governativi.

I benefici che gli umani potrebbero trarre dall'uso appropriato nella nanotecnologia
di sequenziamento genetico saranno enormi ed immediatamente evidenti.
Praticamente nell'arco di una notte si potranno approntare per l'immisione sul
mercato nuovi prodotti: celle fotovoltaiche migliorate, anticorpi artificiali, prodotti o
procedure per invertire del processo di invecchiamento umano, ecc.. e la
progettazione della maggior parte di questi prodotti sarà stata anticipatamente
preparata mesi o anche anni prima, grazie all'aver preventivamente fatto affidamento
sull'imminente arrivo della rivoluzione tecnologica dei sequenziatori di geni.

La nanotecnologia di sequenziamento genetico progredirà rapidamente, rendendo


obsoleta la maggior parte della corrente conoscenza medica e delle correnti procedure
mediche. Da quel momento in poi, la maggior parte delle nozioni mediche e dei
farmaci diverranno 'non più necessari' e le procedure mediche saranno applicate
direttamente all'interno del corpo umano, semplicemente dettando ordini adeguati al
macchinario genetico interno alle stesse cellule del paziente affinché produca
autonomamente il medicinale appropriato o affinché si occupi esso stesso di riparare
le parti bisognose di riparazione.

La tendenza al potenziamento del corpo umano continuerà anch'essa, fino al punto


che nessun potenziamento ulteriore sarà più possibile su macchine fatte di carne,
sangue ed ossa. Tuttavia, altre macchine diverranno già disponibili ben prima di
raggiungere i limiti del macchinario del nostro corpo originale: ossa 50 volte più forti
di quelle reali, muscoli più forti di cavi d'acciaio, ed un mucchio di altre cose in una
lista che sarà lunghissima e che ogni giorno si allungherà ancor più. Come sempre, se
avrai i soldi ci sarà qualcuno in grado di fornirti qualsiasi cosa.

I corpi artificiali avranno molti vantaggi sui corpi fatti di carne e sangue. I corpi
artificiali potranno con facilità essere resi più forti, più veloci e più duraturi. Tutte le
esperienze sensoriali dei cinque sensi del corpo originale potranno essere registrate,
duplicate e arricchite/manipolate, e sensi del tutto nuovi, come la capacità di
percezione dei campi magnetici o di ecolocazione sonar, potranno essere aggiunti. I
più grandi vantaggi dei corpi artificiali sono associati al fatto che essi sono di
semplice costruzione; ogni ingegnere sa bene che più parti componenti ha una
macchina, più alta è la possibilità che essa si guasti. Il corpo umano è enormemente
complesso, e tale complessità crea un numero estremamente grande di potenziali
modalità di guasto. I corpi artificiali faranno molto meglio di quelli naturali -
qualsisasi cosa un corpo faccia - e per fare ognuna di queste cose useranno meno
parti, e tali parti saranno costruite con materiali più duraturi, sicché di per se stesse le
parti singole determineranno un numero ridotto di potenziali modalità di guasto.

I sequenziatori di geni creeranno per la gente enormi possibilità di fare delle scelte.
Mano mano che i sequenziatori genetici diverranno via via migliori, il numero delle
opzioni di scelta disponibili crescerà. Se vorrai trasformare il tuo corpo in quello di
un dinosaruo vivo e vegeto, la nanotecnologia di sequenziamento genetico potrà
concretizzare questo tuo desiderio. Anche i corpi artificiali determineranno nuove
possibilità di scelta per i loro possessori, e renderanno possibili trasformazioni della
forma persino più rapide. In entrambe le tipologie di corpi, ciò che renderà possibili
le trasformazioni del corpo saranno sempre i 'naniti'. E i naniti saranno perciò in
numero immenso, ed estremamente versatili: naniti che diranno ai geni di apportare
delle trasformazioni, naniti che attueranno essi stessi le trasformazioni, naniti che
produrranno energia per il corpo, che ripareranno il corpo, e che agiranno attivamente
per salvaguare il corpo da ogni malanno.

La distinzione fra ciò che era il corpo originale e ciò che è stato aggiunto, diverrà
irrilevante e non ci sarà più alcuna distinzione fra tecnologia e il tipo di essere umano
che l'uomo sarà oramai divenuto. Il corpo diventerà malleabile, trasformabile e
mutabile a volontà. Se è vero che lo slogan della vita è: "Trasforma per vivere e vivi
per trasformare" diventeremo l'essenza della vita stessa.

La Grande Trasformazione: Percorsi verso il Cambiamento e la Diversificazione


Il tipo di cervello duplicato che è stato descritto in una precedente sezione (vedi:
Cervelli Migliori) potrebbe suonare implausibile a qualcuno, ma non esiste nulla di
neanche remotamente impossibile nella eventualità di costruire un tale cervello
duplicato. Vero è che la nostra tecnologia attuale non potrebbe mai costruire un
cervello di questo genere, poiché ancora non conosciamo il funzionamento del
cervello bene quanto basta da pre-progettare i piani per una tale costruzione. Ma una
costruzione di questo tipo diventerà straordinariamente semplice con le nostre future
tecnologie e conoscenze, in quanto si tratta (in massima parte) di un banale lavoro di
copiatura, una 'ingegneria inversa' del cervello umano. L'unico aspetto progettuale in
cui si potrebbero compiere degli errori è la progettazione dei componenti
nanoelettronici, poiché questi potrebbero non imitare esattamente le strutture
cerebrali.

Lo scenario del 'cervello migliorato' descritto nella sezione precedente può risultare
inverosimile sotto un unico aspetto, ossia per il fatto che tale scenario non si spinge
abbastanza lontano. Per il tempo in cui lo scenario del cervello duplicato sarà
diventato tecnicamente possibile, gli umani avranno già iniziato a modificare i propri
cervelli in una miriade di maniere, e avranno perciò già intrapreso l'inizio del loro
lungo viaggio sul percorso che avranno individualmente scelto per muoversi verso la
Grande Trasformazione. Questa gente avrà già cominciato a dissolvere i propri
confini umani, preparandosi a superare la grande trasformazione e ritrovarsi nel
'grande incognito' del futuro. A gente come questa, gente che avrà già cominciato a
sostituire cià che la rende umana con qualcosa di meglio, cose come 'menti duplicate
ed immortali' non sembreranno nulla di più dell'aggiunta di un po di gelato sulla già
succulenta torta della loro vita transumana.

Per questa gente, la modifica del proprio cervello sarà oramai un dato di fatto. Le
sole questioni valide per queste persone saranno: Come? E Perché? Molte saranno le
ragioni per cui la gente modificherà il proprio cervello, alcune delle quali saranno
buone ragioni, mentre altre saranno cattive ragioni; a volte la modifica sarà una scelta
spontanea; altre volte essa verrà attuata per pura necessità di sopravvivenza.

Gli umani vorranno modificare i loro cervelli:

(1) per essere in grado di pensare meglio e più rapidamente - talvolta per scelta,
talvolta perché da ciò dipenderà la loro sopravvivenza;

(2) per creare interfacce dirette con i computer e, in casi estremi, essere capaci di
equagliare la velocità di elaborazione dei computer;

(3) in fondo, perché mai lasciare che le macchine abbiano l'esclusiva di tutto il
divertimento? Con modifiche piuttosto esigue ai nostri sensi e al nostro sistema
nervoso, possiamo avere l'impressione di esercitare il controllo completo su una
macchina, sia essa un bulldozer o un nanita. Con modifiche più sofisticate questo
controllo sarebbe ben più che una semplice impressione, poiché a tutti gli effetti tu
'saresti' la macchina, almeno fino a che deciderai di non esserlo più;

(4) perché questo sarebbe il solo modo di controllare l'intelligenza artificiale (IA).
Per alcune fra le prime intelligenze artificiali non sarà necessario alcun controllo, e
nemmeno dovremmo desiderare di controllarle - proprio come non ci interessa
controllare a livello cosciente lo svolgimento delle funzioni di routine del nostro
corpo, eccetto nel caso di una situazione abbastanza insolita da richiedere una nostra
attenzione cosciente.

Molti dei più avanzati tipi di IA si trovano tutti in una situazione piuttosto differente.
È difficile immaginare come alcuni tipi estremamente avanzati di IA auto-
programmabili potrebbero mai essere controllate senza che noi le rendessimo nostre
'partners' fin dai primordi, ossia che le rendessimo una parte della nostra stessa mente
fin dal giorno della loro creazione; Per poter sperare che tali IA non si rivoltino
contro di noi, dobbiamo metterle in una situazione tale che rivoltarsi contro di noi
significherebbe per esse rivoltarsi contro esse stesse; e nonostante tutto, qualcuna
potrebbe rivoltarsi ugualmente, proprio come nel caso di un odierno suicidio. D'altra
parte, perchè permettere che le IA si riservino tutto il divertimento che deriva dal
pensare al mondo in cui viviamo, o dal progettarlo e controllarlo?

Come può un umano connesso ad una interfaccia-diretta con il proprio computer


(quest'ultimo 'connesso a' o 'parte di' un sistema IA di progettazione e fabbricazione
automatiche) e altresì con una enorme disponibilità di tempo libero (tempo sia della
varietà ordinaria che della varietà soggettiva), restare ancora umano?

La risposta è: non può. Non importa quanto duramente egli provi a non cambiare: è
inevitabile che cambierà. Non importa se il suo corpo è ancora fatto di carne e
sangue: carne e sangue sono troppo deboli per prevenire il cambiamento. Rendendo
migliore la propria mente, l'uomo avrà intrapreso il primo passo verso il
cambiamento, e sarà prima o poi tentato di intraprendere un altro passo, e quindi un
altro ancora, finché ben presto non sarà più rimasta traccia alcuna della umanità che
si è lasciata alle spalle, e nemmeno questa umanità gli mancherà o egli rimpiangerà
mai di non essere più umano.

Ciò che ogni singolo umano diverrà dipenderà dalla scelta personale d'ognuno di
essi, scelta che talvolta sarà compiuta liberamente e altre volte dettata dalla necessità.
Alcuni sceglieranno di diventare parte di una coscienza colletiva. Alcuni sceglieranno
di divenire dei cyborg, esseri in parte macchina ed in parte carne e sange. Alcuni
sceglieranno di divenire pura mente - o, quanto meno, menti quanto più possibile
disgiunte dal mondo materiale. Le possibilità sono infinite, perciò la varietà delle
nuove forme di vita sarà anch'essa infinita. Nessuno si fermerebbe a quella che è stata
la sua prima scelta riguardante la tipologia d'essere transumano nel quale si è
trasformato, ed anzi tutti, nel corso del tempo, si trasformeranno incessantemente. La
grande Trasformazione non è un punto 'statico' nel tempo, ma è l'oceano in cui il
fiume della vita andrà a sfociare. Un oceano che mai resterà statico, e che invece sarà
sempre cangiante, eterno, inesplorato ed infinito, proprio come infinite saranno le
opzioni di scelta che si apriranno innanzi a noi durante - e dopo - la Grande
Trasformazione della Vita sulla Terra.

Capitolo 9 - Abbracciare il cambiamento di paradigma

Ora che è stato delineato lo scenario di fondo, il resto del libro è totalmente dedicato
a tirarne fuori qualche conclusione.

In che modo i temi discussi in 'La Preparazione' ti coinvolgono sul piano della tua
attuale vita quotidiana?

Potresti esser tentato di pensare che questi temi non ti coinvolgono in alcun modo;
d'altra parte, non c'è nulla che, da solo, tu possa fare per alterare il corso della storia.

Ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Tu hai la possibilità di fare delle
scelte sulla maggior parte degli aspetti del tuo futuro. Da solo potresti anche non
essere in grado di cambiare il corso della storia, ma assieme a molti altri che
condividano le tue convinzioni, potresti riuscirci davvero.

La capacità di dirigere il corso della storia nasce in primo luogo dalla comprensione
di nuove idee. Devi essere capace di intravedere, estendendo al futuro le tendenze
attuali, in quale direzione la storia si stia muovendo. Una volta che ti sarai fatto una
idea di ciò a cui il futuro - inteso come proiezione delle tendenze presenti - dovrebbe
assomigliare, potrai tentare, applicando opportunamente idee creative, di modificare
le parti del futuro che non ti aggradano. Il concetto è abbastanza semplice, ma la sua
realizzazione fattiva è piuttosto ardua.

Prendi ad esempio l'idea dell'immortalità.

Se qualcuno ti domandasse: "Ti piacerebbe restare in salute nonché mantenere l'età


che vuoi per tutto il resto della tua vita? Una vita che molto probabilmente sarà molto
più lunga rispetto alla attuale durata media della vita umana?".

La tua risposta molto probabilmente sarebbe: "Si, certo che lo voglio!".

Ma se adesso qualcuno domandasse: "Credi che avrai qualche possibilità di diventare


fisicamente immortale?", la maggior parte della gente probabilmente risponderebbe:
"Naturalmente no!".

Se nel momento in cui leggi questo hai quarant'anni, o anche meno, le tue probabilità
di riuscire a vedere l'alba dell'era dell'immortalità umana sono probabilmente
superiori al 50%. Le probabilità che sarai fra quei primi immortali sono però
considerevolmente più basse. Ciò che dovrebbe poter accrescere le tue probabilità di
rientrare nel gruppo dei primi immortali è: accettare la realtà dell'idea che in un
qualche giorno futuro l'immortalità fisica diverrà cosa possibile e potenzialmente a
tua disposizione, tentare di imparare ogni cosa che puoi riguardo i progressi medici in
materia di estensione della longevità umana, mantenere il tuo corpo in buona forma
fisica e mentale per mezzo di un buon regime alimentare e del continuo esercizio
fisico e mentale, ed infine pianificare anticipatamente l'organizzazione delle tue
riserve finanziarie di modo da poter affrontare il costo considerevole dei trattamenti
di ringiovanimento.

Pochi sarebbero abbastanza lungimiranti o perspicaci da far progetti in anticipo. La


maggior parte della gente aspetterà troppo prima di cominciare a pianificare, e di
conseguenza non avrà possibilità alcuna di divenire immortale.

Perché per gli umani è così difficile accettare nuove idee, persino idee la cui
evidenza è così in bella mostra? Ossia persino per idee che si manifestano con il
massimo grado di ovvietà con il quale possono manifestarsi? Uno sguardo ai metodi
tramite cui si originano e vengono accettate idee nuove, probabilmente ci potrebbe
aiutare a discutere questo punto.

L'Origine e l'Accettazione di Nuove Idee

Ogni cosa da me osservabile che riguardi la vita, sembra rispondere allo stesso
schema di cose. Se osservo la tecnologia, la storia della vita sulla Terra, la distruzione
dell'ambiente terrestre, la fame, il genocidio, l'avidità delle corporazioni commerciali,
i suicidi religiosi, i voleri capricciosi dei politicanti, nonché le persone che vedo in
TV o che incontro di persona e che mi raccontano che la loro vita è priva di
significato (mentre io resto attonito e incredulo, fissandoli a bocca aperta) giungo
sempre alla stessa conclusione: le tradizioni della maggior parte della gente (idee,
memi, relazioni) hanno perso ogni contatto con la realtà.

Forse, a causa del fatto che sono un inventore, tendo a cercare schemi regolari.
L'invenzione (contrariamente a quanto pensa gran parte della gente) non riguarda la
creazione dal nulla di una nuova idea o un nuovo prodotto. Piuttosto, l'invenzione
prende ciò che già esiste e dispone quanto è già noto secondo uno schema
precedentemente ignoto. Il riconoscimento dell'esistenza di un potenziale in qualcosa
che già esiste, ma che fino ad allora non era mai stato visto, è ciò che costituisce l'arte
dell'invenzione. Poiché siamo esseri così limitati a confronto della spaventosa vastità
e complessità dell'universo in cui viviamo, focalizziamo la nostra attenzione solo su
quelle porzioni dell'universo che sono state precedentemente riconosciute e
schematizzate. Da bambini ci viene insegnato a percepire l'universo come un
particolare schema di connessioni, e ad ignorare tutte le altre connessioni che
incontriamo. L' "arte" dell'inventore sta nell'avventurarsi poco al di fuori di questa
'normale' percezione dell'universo, al fine di riconoscere altre connessioni
potenzialmente utili; connessioni che esitono già ma che non erano state
precedentemente riconosciute. Tali percezioni inedite potrebbero dimostrarsi valide e
descrivere davvero un aspetto dell'universo reale precedentemente non visto (ad
esempio, un nuovo tipo di macchina che davvero funziona nel modo atteso), oppure
dimostrarsi percezioni non-valide ossia che esistono solo nella mente dell'inventore
(ad esempio, macchine che non funzionano affatto).

Le nuove idee, di qualunque tipo esse siano, sono anch'esse invenzioni. Tutte le idee,
i memi, le tradizioni (o in qualsiasi altro modo tu le voglia chiamare), giungono per
prima cosa alla tua attenzione all'interno stesso della tua mente. Per questa ragione la
maggior parte delle persone di solito è convinta di aver generato una nuova idea
'dentro' la propria mente. La gente ha l'abitudine di credere che le idee nascano dentro
noi stessi, ma in ultima analisi tutte le idee provengono da fuori. Le nuove idee sono
semplicemente ciò che la nostra mente riconosce come schemi utili, schemi che -
tuttavia - già preesistono.

Uno potrebbe pensare che le invenzioni (o le idee in genere) dovrebbero sempre


essere accettate o ripudiate sulla base di 'quanto bene' esse sanno descrivere
l'universo reale, e sulla base di quanto esse sono utili all'umanità. Ma solo di rado le
cose vanno in questo modo. Non importa quanto siano buone le nuove idee
(invenzioni, memi, schemi): per affermarsi esse dovranno SEMPRE lottare contro le
vecchie idee. La nuova idea sarà accettata solo quando la vecchia idea sarà stata
soffocata o severamente indebolita. Potrebbe sembrare una interpretazione piuttosto
buffa del modo in cui le nuove idee raggiungono l'accettazione, ma è una analogia
piuttosto accurata. La ragione per questo triste stato di cose è che l'invenzione - e le
idee in generale - non sono soltanto "atti di creazione" ma sono al contempo anche
"atti di distruzione", dato che contemporaneamente distruggono il vecchio modo di
fare le cose.

Una delle cose più improbabili che un inventore possa sperare di realizzare, è
riuscire a vendere una invenzione ad una azienda che ha già fabbricato un prodotto
analogo. Esiste un nome per descrivere la difficoltà di questa impresa: Sindrome del
Non-Inventato-Qui. Affinchè una nuova invenzione possa essere accettata da una
azienda già affermata, deve smantellare o sopraffare un intero sistema di idee
aziendali preesistenti prima di poter sostituire anche una sola delle tecnologie di tale
sistema. Persino per le invenzioni davvero eccellenti ed anche nelle migliori
cirsostanze possibili, tentare di ottenere questo risultato è qualcosa di semplicemente
scoraggiante. Userò una delle mie invenzioni, il 'Motore Rex', per illustrare dove stia
il problema determinato dalla sindrome 'Non-Inventato-Qui', e - per estensione - per
illustrare perché l'accettazione delle nuove idee sia in generale così problematica.

Supponiamo anzitutto che il Motore Rex funzioni nel modo in cui si suppone debba
funzionare, e che sia dotato delle seguenti caratteristiche:

1) Usa un 28% in meno di carburante per fornire la stessa quantità di lavoro dei più
efficienti motori a combustione interna attualmente disponibili.
2) Occupa meno di un ottavo del volume di qualsiasi altro motore di pari potenza.

3) Pesa meno di un decimo rispetto a qualsiasi altro motore di pari potenza.

4) Rispetto ai motori attuali è meno costoso da produrre.

5) Inquina meno dei motori attuali.

In termini monetari, il Motore Rex potrebbe far risparmiare ad un fabbricante di


veicoli di trasporto una media di 2000 dollari per ogni veicolo prodotto, grazie al suo
ridotto costo di fabbricazione e lavorazione. Essendo inoltre tale motore più piccolo,
più leggero e più efficiente, i veicoli che lo montano potrebbero essere fabbricati di
modo da essere più leggeri e più aereodinamici e da risparmiare sui consumi di
carburante: se ogni veicolo degli Stati Uniti usasse il Motore Rex, ogni guidatore
userebbe ogni anno almeno un 30% di gasolio in meno, a parità di miglia percorse.

Potresti perciò pensare che i produttori di motori si precipiterebbero a frotte per


riuscire a divenire i primi licenziatari o acquirenti di tale invenzione, ma non è questo
il modo in cui funziona l'accettazione delle nuove idee (né il mondo del commercio).

La prima cosa che i produttori di motori faranno sarà 'riderne', poichè essi non sono
stupidi (davvero, non sono stupidi, sono solo estremamente compiaciuti di se stessi);
essi sanno perfettamente bene quanto dovrebbe essere difficile costruire un motore
dotato di tutte queste caratteristiche.

"Ma" dico io, "questo motore ha una progettazione che non assomiglia a nessuna di
quelle dei vostri motori".

Ed essi ribattono: "Un motore a scoppio deve rispettare la seconda legge della
termodinamica, e pur alla massima efficienza possibile per un motore a combustione
resta comunque ulteriormente limitato da variabili vincolanti quali: rapporto
d'espansione del fluido-motore, dissipazioni termiche, etc., etc.."

Al che io dico: "Certo che il mio motore deve seguire la seconda legge della
termodinamica, e certo che le variabili sono variabili. Ma il mio motore ottiene le sue
caratteristiche superiori riducendo le perdite associate a queste variabili".

Ed essi dicono, di fatto, "Non ti crediamo, ma mostracelo comunque!". (Dicono così


solo per avere l'opportunità di provarti che sei in errore, e non perchè siano davvero
interessati a quello che stai per mostrare).

Sicché gli mostro un prototipo funzionante che fa ogni cosa che ho promesso, ed
anche di più. La loro reazione è: "Dannazione! Sembra che funzioni!".
Ed io a questo punto penso: "Ci sono riuscito! Ho un piede già nella porta, ed è solo
questione di tempo prima che accettino il mio motore grazie ai suoi soli meriti".
SBAGLIATO. È proprio qui che comincia il loro diniego.

Riflettono sul mio motore ed esclamano: "Oh, ecco come funziona. Un progetto
pulito, semplice, diretto".

Ed io penso fra me: "Si! Si!".

Intanto, loro stanno dicendo a se stessi: "Perchè non abbiamo mai pensato di fare le
cose in questo modo? Non c'è nulla di davvero speciale in ciò che ha fatto; avremmo
potuto farlo noi per primi". (Le invenzioni sfruttano schemi che esitono già in natura
ma che nessuno aveva mai notato prima, e che si scoprono essere piuttosto ovvi per
chiunque solo dopo che qualcuno abbia per primo diretto l'attenzione su tali schemi.
Pochi comprendono appieno quale sforzo erculeo sia richiesto per percepire per la
prima volta lo schema).

Concludono: "Abbiamo bisogno di presentare la sua idea al management. La


contatteremo".

Dopo che sono andato via, la squadra di progettisti si riunisce. L'ingegnere capo
dice:

"Dobbiamo riferire alla divisione di management minimizzando l'importanza di tutto


questo; almeno finchè quegli idioti del management continueranno a pensare che
siamo un mucchio di scemi che se ne stanno seduti qui, a rigirarsi i pollici per tutto il
giorno. Il management vorrà una spiegazione del perchè abbiamo speso 4 miliardi di
dollari all'anno in ricerca e sviluppo e non abbiamo mai partorito nessuna idea come
quella del Motore Rex".

Tutti tacciono per un po', finchè un giovane ingegnere (che ancora non capisce bene
quale sia il momento in cui sarebbe meglio tenere la bocchia chiusa) dice: "Forse il
Motore Rex non è poi così buono come sembra".

"Questa è una ottima osservazione", fà l'ingegnere capo. "Test più estesi potrebbero
rivelare difetti nel suo progetto".

Nessuno vuole essere sorpassato da un ingenere 'junior', per cui un altro ingegnere
aggiunge: "Abbiamo fatto esperimenti in passato su prototipi che avevano alcune
caratteristiche della progettazione simili a quelle del Motore Rex: combustione
variabile, quoziente di compressione variabile, isolamento delle varie parti del motore
per ridurre la dissipazione termica, e così via. Possiamo raccontare al management
che abbiamo già tentato questi approcci e abbiamo scoperto che, nella pratica, non
funzionano".
"Non affrettiamo le cose ", dice l'ingegnere capo, "possiamo metterci nei guai se
prendiamo affrettatamente questa posizione" (l'altro ingegnere ora si ricorda che
dovrebbe tenere la bocca chiusa). "Cosa succederebbe se l'inventore vendesse il
Motore Rex ad un concorrente? Verremmo allora tutti rimproverati per non aver
avuto la lungimiranza di segnalare al management l'esistenza potenziale di una
minaccia a questa compagnia. La squadra di progettisti avrebbe invece possibilità
migliori di affrontare questa situazione se sostenese che stavamo già lavorando a
qualcosa di simile prima che parte del nostro budget venisse decurtata, e che il
Motore Rex sembrerebbe funzionare, ma che prima di poterlo affermare con
sicurezza sono comunque richiesti un mucchio di collaudi ulteriori. Possiamo anche
usare questo Motore Rex come una opportunità per ottenere qualche aiuto.
Esageriamo un pochino l'entità della minaccia posta dal Motore Rex, e quindi
sosteniamo che che la divisione progettazione è troppo a corto di tempo e denaro per
potersene occupare. Ciò scaricherebbe giustamente il carico sulle spalle del
management: se ci darà più uomini e denaro, potremo eseguire dei test sul Motore
Rex".

All'incontro fra l'ingegnere capo e il management di medio livello, i managers si


infuriano nel vedersi scaricare addosso questa piccola crisi. Essi sono già alla ricerca
di modi per estorcere il più possibile dall'inventore, e, nel caso questi metodi non
dovessero funzionare, di modi per limitare le proprie perdite assolvendosi dal biasimo
in caso qualcosa vada storto (nessuno in tutta l'intera compagnia sta seriamente
pensando che l'inventore meriti di esser pagato per i suoi sforzi, o che il Motore Rex
potrebbe far guadagnare un mucchio di denaro alla compagnia).

"OK, siamo tutti d'accordo allora! Jack, tu controllerai la situazione brevetti; vedi se
frugando fra i registri riesci a scoprire se il brevetto è possibile o se la brevettabilità
ha qualche altro punto debole". [I brevetti, al contrario di quel che pensa
comunemente la gente, non danno nessun diritto all'inventore. Essi danno
all'inventore solo la possibilità di rivalersi un giorno in tribunale (meglio di nulla) e la
maggior parte dei brevetti vengono comunque annullati in tribunale. Ed anche se
vinci in tribunale occorreranno anni (o l'eternità) prima di ricevere qualche
compenso.]

"Jill, l'inventore è un qualche bifolco dell'Arizona, perciò è furbo per quel che può
esserlo. Offritegli 10.000 dollari per il Motore Rex e vedete se si toglie dai piedi".

"Voglio che il resto di voi si occupi di ideare qualche piano alternativo; giusto per il
caso in cui non dovessimo riuscire a comprare l'invenzione o ad affossare il tutto.
Voglio che i danni potenziali vengano monitorati. Se ci riuscite, ingaggiate
l'inventore per un programma di collaudi sul suo motore che terminerà in data
indefinita; assicuratevi che il contratto precisi che non può parlare del suo motore con
nessun altro finchè i collaudi sono in corso, e che non esista alcun modo perché egli
possa svincolarsi dai suoi impegni contrattuali. Prolungheremo indefinitivamente la
fase di collaudo del motore, che l'inferno possa congelarsi se non lo faremo, perché
non voglio assolutamente che questo motore raggiunga il mercato a meno che non
saremo noi a deciderlo. Naturalmente, dovremo chiarire ogni termine contrattuale con
il management di livello superiore, ma non voglio che il management sopra di noi
conosca molto di più su questa storia finchè non avremo l'intera situazione sotto
controllo".

Lo scopo del dialogo precedente è illustrare quanto sia difficile per nuove idee
(tecnologie, invenzioni, schemi, tradizioni) essere accettate. Se pensi che non sia poi
così difficile credere ed accettare il Motore Rex come un motore di qualità superiore
è solo perchè non hai investito sulle vecchie idee così tanto quanto hanno investito i
produttori di motori.

Ogni compagnia che fabbrica e vende un prodotto con successo, crede di essere la
migliore in ciò che fa. Un inventore, un perfetto estraneo (qualcuno che non è
neanche un concorrente), spunta fuori dal nulla e dice ad un progettista dell'azienda
"Avete sbagliato tutto per 50 anni. Dovreste farlo in questo modo." (l'inventore non
direbbe mai una cosa del genere, ma è ciò che la gente impiegata nell'azienda legge
nelle sue parole).

Questa corporazione aziendale, durante gli ultimi 50 anni ha speso molti miliardi di
dollari nonché migliaia di ore-uomo in ciò che tale compagnia credeva essere in
assoluto il miglior progetto esistente, cercando -senza trovarlo- qualcosa di meglio
che un povero-nessuno d'inventore è stato capace di creare tutto da solo. Nella mente
della gente che porta avandi l'azienda, tutto ciò è assolutamente impossibile;
significherebbe che la gente che lavora per la migliore azienda del mondo si è illusa
su quanto il proprio lavoro fosse innovativo e prossimo alla perfezione. Perciò
l'inventore deve necessariamente essere in errore; e se per caso dovesse dimostrarsi
che l'inventore ha parzialmente ragione, qualcuno all'interno della compagnia
rilancerebbe altrove la palla, verso qualche persona posta più in basso lungo la
gerarchia produttiva, e quella persona pagherebbe il prezzo per la sua inettitudine
(ogni persona all'interno dell'azienda direbbe a se stesso: "Farei meglio ad
assicurarmi di non essere io quello che dovrà essere biasimato ").

Nessuno all'interno di tale azienda esprimerà mai pubblicamente una qualsiasi


opinione riguardo l'inventore o la sua invenzione, di modo da non denigrare se stesso
in alcun modo. Anche se qualcuno che è impiegato nell'azienda fosse in grado di
vedere che l'inventore ha ragione, e che la sua invenzione farebbe guadagnare un
mucchio di denaro all'azienda, e che l'inventore merita di essere generosamente
pagato per il suo sforzo, costui non lo dichiarerebbe mai apertamente, poiché ogni
altro impiegato dell'azienda ha reso perfettamente chiaro il proprio personale pensiero
sull'invenzione.

Le invenzioni suscitano gelosia in abbondanza. Gli impiegati dell'azienda


responsabili dell'innovazione sono estremamente gelosi delle invenzioni provenienti
dall'esterno perché danno l'impressione che il loro lavoro non sia stato svolto a
dovere. Gli inventori indipendenti sono gelosi delle proprie invenzioni alle quali non
viene riservato il trattamento che meriterebbero, e sono altresì gelosi della immensa
quantità di risorse finanziarie con le quali i ricercatori dell'azienda possono lavorare.
È molto difficile per due inventori lavorare assieme (a causa della mutua gelosia)
persino se fossero entrambi dalla stessa parte; ed è quasi impossibile per due
inventori lavorare assieme quando sono antagonisti (come nel caso della relazione fra
l'inventore esterno all'azienda ed un responsabile dell'innovazione impiegato
nell'azienda).

Anche quando una invenzione è nata 'in casa', per merito di un impiegato della
compagnia (la compagnia nella maggior parte dei casi fa automaticamente 'sua di
diritto' l'invenzione, perciò non sarebbe neanche tenuta a pagare alcun tipo di obbligo
al suo inventore) è molto difficile per la nuova invenzione raggiungere l'accetazione.
Le scusanti che vengono avanzate dichiarano che sarebbe troppo costoso convertirsi
alla fabbricazione della nuova invenzione, o che i clienti sono ormai abituati ad usare
il vecchio prodotto e non desiderano passare al nuovo, o una qualunque fra numerose
altre scuse. In quasi tutti i casi di successo di una invenzione nata nell'azienda stessa,
la nuova invenzione deve essere "attivamente sostenuta" da qualcuno all'interno della
compagnia dotato di potere sufficiente per spingere verso lo sviluppo della nuova
invenzione, combattendo apertamente le obiezioni di altra gente desiderosa di lasciare
inalterato lo stato di cose.

Quando la gente si confronta con una nuova idea, la quale dovrà inevitabilmente
sostituirne una vecchia, di solito ha l'abitudine di valutare l'idea nuova secondo gli
stessi criteri di valutazione usati per la vecchia (ossia avendo presente quelli che sono
stati avanzamenti significativi nel passato) e la nuova idea (un potenziale
avanzamento significativo del presente) è di rado seriamente ritenuta importante;
l'abitudine è quella di difendere le idee la cui importanza è "ben nota", ossia le
vecchie idee.

Questo investimento sulle idee si applica anche in molti altri contesti differenti da
quelli delle strutture aziendali. Lo stesso tipo di investimento sulle idee è un requisito
anche di ogni altra area della vita. Le nostre idee sono sotto il costante attacco
sferrato loro da idee nuove, le quali tentano di sostituirsi alle nostre vecchie idee.
Abbiamo pesantemente investito nelle nostre vecchie idee e siamo maldisposti ad
includere nella nostra vita una idea nuova al pari di quanto gli ingegneri della azienda
di motori sono maldisposti a far propria l'idea del Motore Rex, e ciò persino nei casi
in cui i benefici della nuova idea risulterebbero ovvi per qualsiasi giudice imparziale
che esaminasse la nuova idea.

Gli schemi che io vedo nella vita, sembrano puntare verso la necessità di
cambiamento in molte delle tradizioni care all'umanità; esse includono: tradizioni
sociali, tradizioni economiche e tradizioni spirituali.

Nelle tradizioni spirituali vedo la necessità di applicare alle nostre credenze religiose
lo stesso grado di scetticismo che normalmente applichiamo alle credenze differenti
dalle nostre.

Nelle tradizioni sociali vedo la necessità di accettare la diversità. Sotto questo


aspetto vedo già qualche segnale promettente.

Per quel che riguarda le tradizioni di governo ed economiche, vedo il bisogno di


decentralizzare. Vedo la necessità di eliminare le strutture di governo troppo
centralizzate. I governi, nella maggior parte dei casi, dovrebbero essere gradualmente
particellizzati finchè non esista più alcun governo se non a livello locale. La
decentralizzazione del governo e dei sistemi economici è una delle chiavi per
impedire che altri (e noi stessi) si trovino nelle condizioni di detenere troppo potere.

L'avanzamento della tecnologia ha già reso possibile decentralizzare la manifattura


dei prodotti. La nanotecnologia renderà possibile la costruzione di qualsiasi cosa
possiamo desiderare ("qualsiasi cosa" che non sia incompatibile con le leggi naturali
dell'universo), e l'immortalità umana ci doterà infine di un periodo di tempo più lungo
per l'acquisizione e il godimento dei nostri averi. Ma non siamo ancora pronti per
questa eventualità. I naniti impilatori d'atomi capaci di costruire qualunque oggetto
fisico, collasseranno ogni sistema economico concepibile dall'uomo. E questa non
sarebbe poi una grande perdita, a condizione che si giunga preparati a tale
eventualità. Ma per ottenere ciò, le nostre tradizioni devono cambiare per adattarsi ai
tempi.

Sarebbe ridicolo mantenere una produzione manufatturiera centralizzata quando ogni


cosa può o potrebbe essere fabbricata dal suo stesso consumatore. Ma a meno che
'tutti' (governi, aziende, ecc.) non si coalizzino compatti nel dire "no", si proverà ad
impedire che l'uomo comune usi i naniti impilatori d'atomi ed altri naniti avanzati, al
fine di controllare la potenza di cui dispone. La scusa più probabile che i governi
useranno è: i naniti avanzati pongono una immensa minaccia al benessere della gente.
Effettivamente i naniti costituiscono una minaccia, ma il controllo del governo sulla
gente rappresenta una minaccia ben più grande al benessere della gente. (La sola
ragione d'essere di un governo è il controllo. Date ad un governo, qualsiasi governo,
la capacità d'esercitare il controllo 'assoluto' su ogni azione dei suoi cittadini e quel
governo sicuramente 'eserciterà' tale controllo).

E in questa stessa situazione sarebbe altrettanto ridicolo per un governo provare a


regolare il commercio quasi autarchico che risulterebbe dalla produzione autonoma di
praticamente ogni cosa da parte dei suoi stessi consumatori (ma i governi tenteranno
comunque di regolare in qualche modo l'autarchia dei consumatori). Soprattutto,
sarebbe estremamente ridicolo in un siffatto tempo di abbondanza per tutti, voler
acquisire più potere su altre persone (ma qualcuno lo vorrà comunque).

L'accettazione delle nuove idee è sempre difficile. L'accettazione delle nuove idee e
la loro inclusione in una tradizione umana ben consolidata è ancora più difficile.
Nessuna idea che fa parte integrante di una tradizione umana può sostenersi da sola.
Tutte le idee interne ad una tradizione, in qualche misura si sostengono l'una con
l'altra con le altre idee che compongono quella stessa tradizione. Eliminare una
singola idea da una tradizione implica necessariamente modificare la tradizione nella
sua interezza. Le tradizioni sono le basi di ogni società, di ogni governo e di ogni
religione. Non basta che una singola persona fedele alla tradizione riconosca che una
determinata idea interna alla tradizione è sbagliata. L'intera società deve giungere alla
stessa conclusione, affinchè la modifica della tradizione possa attuarsi. Ma è
improbabile che ciò possa accadere, eccetto che nei casi in cui la necessità di
accettare la realtà sia una pressante questione di vita o di morte.

Le tradizioni, siano esse religiose, sociali, o personali, hanno al loro 'noccìolo' le


passioni umane. Le tradizioni incanalano le nostre passioni in sforzi che sembrano
portare beneficio. La componente passionale della tradizione è quasi invisibile - a
meno di non tentare consapevolmente di individuarla - poichè il nucleo passionale
della tradizione viene mascherato da una spessa impalcatura di idee.

Per poter modificare una tradizione è necessario riconoscere che tutti i vasti corpus
di idee contengono almeno qualche idea fallace, e che persino le buone idee
potrebbero contenere uno o più memi cattivi. Poichè tutte le idee che sono parte di
una tradizione si sostengono l'una con l'altra, è molto difficile individuare le idee
interne ad una tradizione che non sono poi così buone e che potrebbero anche essere
eliminate senza compromettere la tradizione stessa. Quando inizi a modificare le idee
che compongono una tradizione automaticamente alteri il "focus" delle passioni che
compongono il suo nucleo. Anche se si estirpassero tutte le idee non veritiere da una
tradizione, essa potrebbe comunque rivelarsi dannosa se al contempo non venisse
posta sufficiente attenzione per una appropriata re-direzione del 'focus' delle passioni
che sono al nucleo della tradizione.

Abbiamo bisogno di modificare alcune delle tradizioni che gli umani avevano prima
della colonizzazione dello spazio. Modificare le tradizioni è difficile e richiede
moiltissimo tempo; dobbiamo giungere ad un consenso generale su ciò che è
necessario cambiare nelle nostre tradizioni, ed è indispensabile che la costruzione di
un tale consenso cominci quanto prima possibile.

Lo scopo della modifica di una tradizione è l'inclusione di nuove idee nella


tradizione (ottenendone così una tradizione nuova che sia un riflesso più accurato
dell'universo) nonché la redirezione su un percorso più costruttivo del 'focus' delle
passioni che costituiscono il nucleo della tradizione; in altre parole, lo scopo è
trasformare la tradizione per darle una forma nuova che rappresenti un avanzamento
significativo rispetto a quella vecchia.

Non so quale sia la forma che tali nuove tradizioni dovranno infine assumere; quel
che so è solo che le nuove tradizioni dovranno essere formulate con molta più
autodisciplina rispetto a quella con cui abbiamo formulato le nostre vecchie
tradizioni. Alcuni dicono che gli umani siano incapaci di una tale autodisciplina. Io
dico che non abbiamo scelta: o sviluppiamo l'autodisciplina necessaria, o finiremo
per estinguerci.

Cooperazione Umana

Oggi, tutti gli avanzamenti dell'umanità sono il risultato della cooperazione fra
gruppi di umani. L'unica cosa che una singola persona può fare e che sia
potenzialmente determinante per la conquista di qualche avanzamento significativo
per l'umanità - è inventare qualcosa di nuovo, mai noto prima d'allora, o migliorare
qualcosa che era già noto in precedenza. L'invenzione solitamente è l'atto di un
individuo, ma l'atto dell'invenzione è solo il primo passo verso l'avanzamento.

Le mie idee riguardo ciò che il futuro riserva all'umanità, sono completamente inutili
finchè esse non vengono condivise con altri, nonché modificate da altri, ed infine
contemporaneamente applicate da me e chiunque altro. Nessuno di noi può
modificare da solo il futuro, e nemmeno può prepararsi ad esso in solitudine. Tutti gli
avanzamenti significativi richiedono oggi la cooperazione di molti individui, molte
comunità, e persino di società intere. Non è stato sempre così, in passato.

Il primo antenato umano che scoprì il fuoco, potrebbe aver cominciato a sfregare due
bastoncini uno contro l'altro divenendo così l'inventore di una particolare tecnica di
produzione del fuoco, ma se tale tecnica non fosse stata condivisa con altri e da questi
passata poi ad altra gente ancora, l'invenzione del fuoco non avrebbe avuto alcun
significato per l'umanità nella sua globalità. Solo quando una invenzione viene
estesamente condivisa dall'umanità intera, rappresenta un avanzamento significativo.

Le idee che formeranno le basi per gli avanzamenti significativi che nel futuro
saranno necessari all'umanità per sopravvivere, nasceranno esclusivamente come il
risultato della cooperazione fra gruppi molto vasti.

In passato, una singola persona avrebbe potuto inventare un avanzamento


significativo che avrebbe poi potuto diffondersi rapidamente entro la cultura locale ed
eventualmente anche in altre culture. Gli avanzamenti sigificativi del passato erano
semplici, facili da comprendere, facili da duplicare, e quel che più conta è che gli
effetti determinati da tali nuovi avanzamenti significativi sulla qualità di vita di una
qualsiasi persona erano subito evidenti.

Gli avanzamenti significativi tecnologici di oggi sono di gran lunga troppo grandi
perché una singola persona o un piccolo gruppo di persone possano cimentarsi nel
tentativo di perfezionarli. Essi sono così complessi da impedirne una rapida
diffusione. E quel che è più importante, non sono affatto di facile comprensione per
chi non abbia una specifica competenza tecnica nel campo, sicchè gli effetti dei nuovi
avanzamenti significativi sulla qualità di vita di una singola persona non risultano -
almeno al principio - evidenti a nessuno che non abbia conoscenza di prima mano
della tecnologia in questione.

Solo una educazione ben organizzata può far conoscere alla maggior parte della
popolazione quali siano gli avanzamenti significativi che sono necessari al nostro
tempo.

Educare per l'Avanzamento Significativo

Gli scopi delle organizzazioni e delle istituzioni educative sono: In primo luogo,
insegnare alla gente a pensare. In secondo luogo, porre le fondamenta della
comunicazione e della creazione di consenso fra menti separate. Infine, insegnare
nozioni nonché i vari modi per utilizzare la conoscenza di tali nozioni. Ma fin troppo
spesso l'educazione di una persona si focalizza esclusivamente sul terzo obiettivo, la
pura memorizzazione di nozioni e l'insegnamento di metodi per usare la conoscenza
di tali nozioni, tralasciando completamente gli - egualmente importanti - altri due
scopi dell'educazione.

I gruppi il cui scopo principale è l'educazione possono presentarsi in varie forme.

La maggior parte dei gruppi educativi sono piccoli gruppi fondati da quegli stessi
membri del gruppo che si sottoporranno al processo educativo. Intendo dire gruppi
come: gruppi educativi amatoriali (club di appassionati di mineralogia, club di
astronomi amatoriali), gruppi cooperativi di investimento finanziario, gruppi di
azione sociale (le organizzazioni ambientali, le organizzazioni per i diritti dei gay, gli
attivisti per la tutela dei diritti dei malati di AIDS), gruppi di aiuto reciproco (come
l'Anonima Alcoolisti, gruppi di supporto per donne maltrattate, gruppi di supporto
per malati terminali) ecc...

Esistono anche molti tipi di gruppi educativi, pubblici e privati, che di solito
rispondono ad esigenze che sono comuni ad un numero di persone ancora più grande.

Esistono quindi una infinità di gruppi che perseguono scopi educativi. La parte più
difficile è far si che tali gruppi si focalizzino sulla questione più importante di tutte,
ossia: quali avanzamenti significativi ci occorrono per sopravvivere nel futuro?

Educazione Pubblica

Perché tutte le scuole pubbliche del mondo non insegnano ai propri bambini nulla
che riguardi davvero il futuro del quale, tuttavia, essi si troveranno ben presto ad
essere parte? Queste scuole insegnano forse ai bambini che gli umani raggiungeranno
l'immortalità fisica entro l'arco di vita di quegli stessi bambini? No, non lo fanno. Ma
alcuni di quei bambini sono fra quelli che, in futuro, saranno direttamente
responsabili del raggiungimento di quei grandi progressi in campo medico che
renderanno appunto possibile l'immortalità fisica per gli umani.
Esiste una qualunque scuola pubblica che abbia mai fatto menzione della
nanotecnologia nel suo programma scolastico? Esiste una qualsiasi scuola che prepari
i suoi bambini alle professioni altamente retribuite che verranno create dalla ricerca e
dallo sviluppo della nanotecnologia quando esse saranno in pieno corso di
svolgimento? Sfortunatamente no. E di certo nessuna scuola sta preparando i propri
bambini ai catastrofici (catastrofici se vi si giungerà impreparati) danni epidemici,
sconvolgimenti economici, stravolgimenti sociali, o dilemmi etici che l'uso della
nanotecnologia porterà nelle future vite di queste giovani persone.

Il motivo per cui ai bambini non viene insegnato a prepararsi per un futuro che
includerà l'immortalità umana, i naniti, la colonizzazione dello spazio e la fine della
razza umana, è che gli stessi insegnanti sono del tutto ignari di questo tipo di futuro e
sono inoltre impreparati ad affrontarlo. Alcune delle stesse università che hanno
preparato questi insegnanti sono esse stesse in prima linea sul fronte della ricerca e
dello sviluppo tecnologico che riguarda le rivoluzioni della nanotecnologia e dei
computer. Ma le tecnologie rivoluzionarie che vengono sviluppate in un edificio del
campus universitario sono di solito del tutto sconosciute alle persone che lavorano
nell'edificio universitario posto all'altro lato del campus, ossia alle persone che
studiano per divenire insegnanti. Questa situazione è - in parte - la grande carenza
dell'università, ossia la perdita di una comunicazione realmente efficace, e dimostra
anche quanto sia divenuto difficile nel nostro mondo moderno comprendere
pienamente le conseguenze della nostra stessa tecnologia.

Auto-Educazione per Auto-Interesse

L'auto-educazione per auto-interesse sembra essere il solo modo praticabile per


cominciare a preparare la gente della Terra al proprio futuro. Piccoli gruppi di
persone, con i loro propri interessi bene in mente, possono focalizzare il proprio
apprendimento su un piccolo aspetto di una idea o di una tecnologia, per esempio
organizzando una piccola cooperativa per investimenti finanziari i cui membri
investano soprattutto in pacchetti d'azioni di compagnie che hanno a che fare con le
tecnologie associate allo sviluppo dei naniti. I membri di questo gruppo di
investimento possono raccogliere e condividere tutte le informazioni disponibili che
riguardano i progressi compiuti nel campo della nanotecnologia. I membri del gruppo
di investimento possono così - grazie al fatto di possedere le azioni di mercato
connesse ai naniti - pilotare l'utilizzo che deve essere fatto dei naniti stessi. Alcune
compagnie potrebbero potenzialmente andare incontro alla rovina finanziaria a causa
dell'utilizzo di un particolare tipo di naniti, sicché gli investitori non comprerebbero
azioni di tale compagnia.

Altre compagnie potrebbero raccogliere profitti enormi dalla fabbricazione o dall'uso


di certi tipi di naniti, per cui gli investitori investirebbero il proprio denaro nelle
azioni di queste compagnie. In molti casi questi gruppi di investitori vedranno il
potenziale di rendimento di un particolare tipo di nanita molto più chiaramente di
quanto sapranno vederlo i ricercatori stessi che stanno lavorando al nanita. Ciò
accadrà perché i naniti sono attualmente collocati, sulla propria curva di sviluppo, più
o meno nella stessa posizione su cui si trovavano i computer negli anni settanta,
quando quasi chiunque - inclusi gli stessi inventori dei microcomputer - sapeva bene
quale fosse l'utilizzo che se ne poteva fare.

Altri piccoli gruppi si focalizzeranno su altri aspetti della tecnologia dei naniti.
Alcuni si focalizzeranno sugli aspetti ambientali di tale tecnologia, sia quelli positivi
che quelli negativi. Altri si focalizzeranno sulle trasformazioni, sia benefiche che
deleterie, a cui dovranno andare incontro le legislazioni delle varie nazioni come
risultato dei progressi di sviluppo nanotecnologici. La maggior parte dei gruppi si
focalizzerà sul significato molto particolare che i naniti avranno per il gruppo stesso:
gruppi che useranno i naniti per curare malattie, per invertire il processo di
invecchiamento, per mappare la struttura delle cellule, ecc…

Fin dagli esordi dell'esistenza di un gruppo educativo, il gruppo sarà alla ricerca di
modi per relazionarsi con altri gruppi d'educazione che abbiano analoghi interessi
dichiarati. Le leggi intese per controllare l'uso dei naniti influenzeranno ogni gruppo
che abbia a che fare con i naniti. Il degrado ambientale influenzerà tutti quanti.
Sicchè si riuscirà infine a costruire un consenso su quale sia il modo migliore di
procedere per sviluppare la nanotecnologia.

Infine, grazie agli sforzi educativi di piccoli gruppi di autoeducazione per


autointeresee, scuole pubbliche ed istituzioni educative di apprendimento superiore
cominceranno ad istituire i corsi di insegnamento necessari per affrontare tutti i tipi di
tecnologie emergenti. Ma è responsabilità di tutti noi, in particolare dei piccoli gruppi
di autoeducazione per autointeresse, far si che non vada sprecata quella che è la più
brillante idea di tutta la storia umana. Le scuole pubbliche e gli istituti di istruzione
superiore devono smettere di insegnare ai propri studenti che il futuro non sarà
null'altro che una replica del passato, e devono invece iniziare ad insegnare ai propri
studenti che il futuro somiglierà ben poco al passato.

Le idee e le tecnologie che noi umani stiamo creando oggi sono molto complesse.
Persino piccole porzioni di una tecnologia odierna sono quasi troppo complesse da
comprendere nella loro interezza.

Prendiamo ad esempio "la biostasi": essa consiste nella preservazione di un essere


vivente biologico o di un corpo biologico morto così da mantenere quel corpo in uno
stato non-vivente e inalterabile per periodi di tempo molto lunghi, consentendo perciò
a quel corpo di essere riportato nuovamente in vita in una data successiva, dopo che
ogni riparazione corporea eventualmente necessaria sia stata effettuata.

La biostasi viene praticata da alcuni umani già oggi. Un ristrettissimo numero di


persone ha già fatto porre il proprio corpo defunto in uno stato di congelamento in
azoto liquido. Molti altri hanno dato disposizioni perchè il proprio corpo venga messo
sotto congelamento dopo la loro morte. Tutto ciò nella speranza che la tecnologia di
un qualche giorno futuro sia avanzata abbastanza da curare ciò che li ha uccisi, e
sappia inoltre riparare i danni che il corpo ha subito a causa del congelamento in
azoto liquido; tutto ciò, quindi, nella speranza che gli umani del futuro possano e
vogliano riparare e riportare in vita i corpi in biostasi, sicchè gli individui in biostasi
possano proseguire le proprie vite a partire da una qualche data futura. La gente che
ha optato per la biostasi invece di consentire al proprio corpo di andare incontro alla
decomposizione postmortem, ha fede nell'idea che un giorno qualcuno riuscirà a
mettere in "scacco" la morte e che qualcuno un giorno li risveglierà ad una nuova vita
nel futuro, nonché nell'idea che la propria morte di tanti anni prima non significherà,
a quel punto, null'altro che un lunghissimo periodo trascorso in un sonno senza sogni.

Quali sono le probabilità di successo, per la gente che ha fede di poter risorgere dalla
biostasi realizzata tramite congelamento in azoto liquido?

Migliori di quel che si possa pensare. Per capire perchè è anzitutto necessario
esaminare brevemente la tecnologia della biostasi, nonché la nanotecnologia che
sarebbe necessaria per riportare qualcuno fuori dallo stato di biostasi.

Molte piante ed animali posseggono alcune capacità naturali che permettono loro di
entrare in uno stato di biostasi e ritornare in vita alcuni giorni, mesi, o anni dopo, ed
in alcuni casi persino migliaia di anni dopo. Se queste forme di vita sono in grado di
entrare in uno stato di biostasi e sopravvivere a tale stato, non è per loro scelta.
L'evoluzione e la selezione naturale del più adatto hanno provveduto a dotare tali
forme di vita della capacità di congelarsi o reidratarsi, nonchè della capacità di
permanere in questo stato di biostasi da congelamento o disidratazione fino al
ripristino delle condizioni ambientali idonee (temperatura ed umidità adatte), ed
infine della capacità di - a quel punto - reidratarsi o scongelarsi per proseguire la
propria vita come se nulla fosse accaduto. La maggior parte delle piante e degli
animali che possono entrare in biostasi e sopravvivere a tale stato, fanno parte degli
organismi meno complessi fra quelli esistenti; quindi: batteri, lieviti, vermi, alghe,
licheni, ecc... Più complesso è un animale o un vegetale, più diventa difficile per esso
proteggere le sue molte parti dal danno permanente causato dal congelamento o dalla
reidratazione, per cui diventa altrettanto più difficile riportare in vita le sue varie parti
corporee. Alcune forme di vita più elevate hanno sviluppato qualche limitata capacità
di entrare in biostasi e di sopravvivere a tale stato; alcuni mammiferi possono infatti
ibernarsi per qualche mese consecutivo, mentre alcuni pesci possono sopravvivere
divenendo solidi ghiacciati, ed alcuni tipi di rane e di rospi possono rimanere in uno
stato di deidratazione per anni, finché la pioggia infine cade e li risveglia alla vita. Gli
umani, per mezzo della loro tecnologia, possono congelare o preservare i propri corpi
in svariate maniere. In realtà, i mammiferi che si ibernano e gli anfibi che si
disidratano non raggiungono mai un autentico stato di biostasi, perchè sono ancora
vivi durante la loro ibernazione (sebbene lo siano a malapena) e quindi usano ancora
energia, ossia potrebbero eventualmente giungere a consumarla tutta ed infine morire.
Inoltre, gli umani al momento sanno solo come entrare in uno stato di biostasi, ma
non conoscono ancora nessun metodo per uscirne. E tuttavia la gente che ad oggi è
già stata posta in biostasi, può ancora aver motivo di ben sperare.

Le capacità naturali di alcuni organismi di sopravvivere alla biostasi mostrano che la


biostasi è possibile anche per gli umani. Nessun organismo ci mostra pienamente in
che modo possa ottenersi una biostasi che funzioni bene per gli umani. Gli organismi
che possono sopravvivere alla biostasi dimostrano solo che il concetto della biostasi è
un concetto sensato e fondato. La biostasi funziona! Non esiste alcuna ragione nota
per cui non dovrebbe poter funzionare per gli umani, e sbattendo ancora un po' la
testa sul problema quel tanto o poco che sarà necessario, si riuscirà di fatto a far
funzionare la biostasi anche per gli umani.

Quali sono alcuni dei modi in cui gli umani possono essere messi in condizione di
biostasi, e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un metodo di biostasi rispetto ad un
altro? Ma, anzitutto, che cosa esattamente la biostasi fa ad un corpo?

La biostasi fa diverse cose al fine di mantenere un corpo in uno stato costante ed


inalterato per tutto il tempo necessario ad arrivare al momento in cui il corpo potrà
essere riportato in vita: (1) induce un arresto completo di tutti i processi metabolici
che hanno luogo nel corpo, (2) induce altresì un arresto completo dei processi
metabolici di tutti i microorganismi interni al corpo, cosicchè essi non siano più in
grado di degradare il corpo stesso, (3) scherma il corpo dall'ambiente esterno, specie
dai microorganismi esterni che potrebbero attaccarlo e dagli agenti chimici esterni
che potrebbero reagire con esso, (4) fissa ed immobilizza al loro posto tutte le
strutture interne al corpo, cosicché nessuna struttura possa muoversi dalla sua
posizione durante il periodo di biostasi.

La descrizione precedente di come la biostasi preservi un corpo, suona quasi come il


processo di imbalsamazione usato dagli antichi Egizi per le loro mummie. Le idee
degli egizi riguardo la biostasi andavano certamente nella giusta direzione per quel
che riguarda il risultato sperato, ma la tecnologia degli antichi egizi non era
sufficientemente avanzata da poter eseguire un lavoro completo. Un confronto fra la
pratica degli antichi egizi e la moderna tecnologia della biostasi potrebbe risultare
rivelatore.

Quando un essere biologico muore, la sua morte è dichiarabile nel momento in cui il
corpo non è più in grado di funzionare "nella sua totalità", ossia quando almeno un
processo vitale "fondamentale" del corpo è interrotto da un guasto naturale o a causa
dell'azione di una forza esterna. Un esempio di guasto interno potrebbe essere quello
del cuore che smette di funzionare a causa di un problema interno al corpo. Un
esempio di guasto causato da una azione esterna potrebbe essere quello di un cuore
incapace di funzionare ancora perchè è stato perforato da una pallottola.

Non importa cosa causi la morte del corpo; in ogni caso non tutte le parti del corpo
muoiono tutte nello stesso momento. Differenti parti di un corpo defunto a causa di
un arresto cardiaco moriranno in momenti differenti, perché alcuni processi
metabolici continuano la loro attività persino dopo che il corpo è completamente
morto. Le cellule di un corpo morto di recente sono ancora vive ed in piena attività
metabolica; quando queste cellule non ricevono più ossigeno e sostanze nutrienti dal
flusso sanguineo, perché tale flusso si è arrestato, le cellule iniziano a cannibalizzare
se stesse al fine di restare vive. Perciò, se si vuol sperare di ottenere una condizione
di biostasi, tutti i processi metabolici all'interno delle cellule devono essere arrestati e
bloccati tramite qualche mezzo artificiale "immediatamente dopo la morte".

Le tecniche moderne di biostasi forzano un completo arresto del corpo


immediatamente dopo la morte. In alcuni tipi di biostasi ciò viene ottenuto
abbassando la temperatura del corpo subito dopo la morte, cosicché nessuna delle
struttutre metaboliche all'interno del corpo sia in grado di proseguire la sua attività. In
altri tipi di biostasi il corpo viene svuotato da tutto il suo sangue, ed un'opportuna
sostanza chimica, scelta appositamente per interferire col metabolismo di livello
cellulare e per arrestare completamente l'attività di tutto il corpo, viene pompata nel
sistema circolatorio. Le moderne tecniche di biostasi sembrano essere efficienti
nell'arrestare i processi metabolici interni alle cellule immediatamente dopo la morte.
Gli antichi egizi erano ignari dei processi metabolici perché non avevano alcun modo
di esaminare il funzionamento del corpo a livello microscopico. Questo è stato il
principale fallimento delle tecniche di biostasi degli antichi Egizi. I processi
metabolici continuano anche dopo la morte, e le memorie e l'essenza mentale di ciò
che la persona era stata vengono irreversibilmente danneggiate.

Ma d'altra parte, la pratica della mummificazione dell'antico egitto fece un buon


lavoro nel preservare il corpo dal danneggiamento causato da batteri ed agenti
chimici ambientali. Gli organi interni (il sistema digestivo è quello in cui si trovano i
microorganismi più distruttivi) veniva di solito rimosso; le cavità corporee interne ed
esterne venivano riempite da composti chimici in grado di uccidere la maggior parte
dei microrganismi; Il corpo veniva disidratato oltre il punto in cui la maggior parte
dei microorganismi possono ancora funzionare. Il corpo veniva avvolto in un telo, ed
infine sigillato in un contenitore per proteggerlo ulteriormente dall'attacco
dell'ambiente.

Le pratiche di mummificazione dell'antico Egitto riuscirono bene nel compito di


fissare al proprio posto la maggior parte delle strutture corporee - poiché il corpo
veniva disidratato all'estremo, fino alla sua solidificazione. I corpi viventi sono
misture di solido e liquido, ed una volta che tutto il liquido sia stato drenato o
solidificato, le strutture corporee interne restano definitivamente fissate al proprio
posto.

Anche le tecniche moderne della biostasi di solito solidificano il corpo tramite


congelamento dei liquidi o sostituendo ai liquidi delle sostanze solide. Le tecniche di
biostasi delll'immediato futuro sostituiranno i liquidi del corpo con altri liquidi aventi
un punto di congelamento più basso di quello dell'acqua, ossia con una sorta di
sostanza anti-congelante che, una volta congelata in azoto liquido, vetrificherà invece
di formare un solido cristallino, sicché al corpo verrà risparmiato ogni danno che
potrebbe derivargli dal processo di congelamento.

In altre parole la pratica della mummificazione degli antichi egizi è piuttosto simile
alle pratiche della moderna biostasi. Nell'antico egitto era costosto mummificare un
corpo. Analogamente, oggi è molto costoso porre in biostasi un corpo. Allora come
oggi, più denaro avete da spendere, meglio verrà preservato il vostro corpo.

Gli antichi egizi non mummificarono esclusivamente umani. Mummificarono anche


animali quali uccelli, gatti e coccodrilli, talvolta perché si trattava di animali
domestici per i quali si provava affetto, ed in altri casi per ragioni di tipo religioso.

Oggi, campioni di tessuto e completi organismi, nonché sperma ed ovuli di molte


specie, vengono conservati in biostasi e preservati per un utilizzo futuro.

Tutto sommato le antiche pratiche egizie di mummificazione escono bene dal


confronto con le moderne tecniche di biostasi. I corpi delle antiche mummie egizie
potrebbero certamente venir riparati e riportati alla vita, quando la nanotecnologia
diverrà sufficientemente avanzata da poterlo fare, ma l'essenza di ciò che la persona
era - le sue memorie e la sua mente - è andata quasi certamente irrimediabilmente
perduta.

La preoccupazione primaria di tutte le moderne tecniche di biostasi è la


preservazione del cervello umano.

Molti credono che gli umani siano molto più che la semplice somma delle proprie
parti, e che la mente di un uomo non risieda solo nel cervello di una persona, e cosa
più importante di tutte che gli umani abbiano un'anima. Questa gente crede che la
biostasi sia, nelle migliori delle ipotesi, una pratica insensata, e, nella ipotesi
peggiore, persino immorale. Forse queste persone hanno ragione. Non so nulla sulle
anime o su come le nostre menti potrebbero esistere al di fuori dei nostri corpi, ma
resto tuttavia aperto a tale possibilità.

Una cosa che invece conosco è la storia della medicina. Nel passato molte persone
che parlavano a fin di bene si opposero a quelli che all'epoca erano strumenti "in
erba" della moderna medicina. Alcuni predicatori sbraitarono i loro vaneggiamenti
dai loro pulpiti contro le malvagità della medicina moderna, gridando a viva voce che
la malattia è la punizione divina che si abbatte sul malato. Tutto ciò che la gente
avrebbe dovuto fare era avere fede in Dio; se avessero mantenuto il proprio cuore
fedele a Dio, allora Dio li avrebbe guariti; se invece fossero morti, la loro morte
sarebbe stata semplicemente la volontà di Dio, una volontà a cui nessuno dovrebbe
provare ad opporsi.

Alcuni dei dottori meglio affermati in campo medico erano semplicemente ignoranti.
Molti rifiutarono a priori di credere che alcune malattie erano causate da
microorganismi impossibili a vedersi se non sotto la lente di un microscopio, e
pensarono perciò che il microscopio fosse un qualche aggeggio mistificatorio
appositamente progettato per raggirarli. Fortunatamente per la moderna medicina,
anche i medici e i predicatori ignoranti si ammalavano altrettanto spesso di chiunque
altro. Quando la gente è gravemente malata diventa davvero disperata, ossia disperata
fino al punto di provare su se stessa persino la medicina (cosiddetta) 'diabolica'. E con
l'andar del tempo finì per convincersi che la nuova scienza medica 'diabolica'
funzionava altrettanto bene su medici e predicatori ignoranti al pari di quanto
funzionava sulla gente comune. Improvvisamente, medici e predicatori non credettero
più che la moderna medicina fosse malvagia e accettarono i microorganismi come
agenti responsabili di patologie.

Giusta o sbagliata che sia, morale o immorale che sia, la biostasi verrà accettata alla
stessa maniera. Chiamatelo illuminato interesse egoistico, o chiamatela la 'ovvia'
vecchia paura - quella per cui quando la gente si trova a fissare direttamente in faccia
la morte, molti accettano di aggrapparsi a qualsiasi speranza riescano a scorgere, si
tratti di medici, farmaci, religioni o biostasi. Molta gente spende i propri ultimi mesi
o anni di vita stesa a letto, viva a malapena, fra grandi dolori sopportati tenacemente
solo per riuscire a vivere appena appena un altro po'. Molti diventano estremamente
religiosi quando si avvicina la loro fine. Non tutte le religioni possono essere vere.
Esistono così tante contraddizioni fra le innumerevoli religioni esistenti, che
ovviamente almeno alcune di queste persone devono riporre la propria fede in una
falsa speranza di sopravvivenza alla morte. Alcuni, nella scelta personale di un
metodo di sopravvivenza alla morte, opteranno per la biostasi. Perché mai la biostasi
dovrebbe essere in qualche modo peggiore di un qualsiasi altro modo di affrontare la
morte? La biostasi non è certo peggio che giacere stesi in un letto a morire lentamente
e molto lontani da una condizione di vita autentica, ne è peggio che riporre la propria
fede in una religione fasulla nella speranza di sopravvivere alla morte.

Molti rispettabilissimi professionisti in campo medico non condividono il mio punto


di vista sulla biostasi. Essi affermano che i tipi primitivi di biostasi di cui disponiamo
attualmente sono, nell'ipotesi migliore, uno spreco di denaro, e, nell'ipotesi peggiore,
l'espressione di un piano fraudolento appositamente concepito per sottrarre denaro
alla gente.

Si, oggi la biosatsi è certamente una tecnica estremamente rozza e primitiva. Tutte le
tecnologie lo sono, ai loro primordi. Potrebbe quindi essere plausibile l'idea che
alcuni venditori di servizi di biostasi offrano oggi non molto più che una truffa.
Sicchè chi compra servizi di biostasi stia in guardia! Nel futuro, specie dopo che la
biostasi si sarà dimostrata una realtà funzionante, prolifereranno le offerte truffaldine
di servizi di biostasi. Quando la biostasi diverrà una tecnologia di dimostrata
efficacia, l'oculatezza dell'acquirente avrà ancora più importanza. E se la gente
comprasse qualcosa che potrebbe anche non funzionare? Bhè, questa gente verrebbe
posta in biostasi dopo che è già defunta, quindi in realtà non avrebbe più null'altro da
perdere. La gente spreca già un mucchio di denaro in cose che non funzionano o di
cui non ha affatto bisogno. Se qualcuno decide di propria volontà di farsi congelare il
corpo dopo la morte, qual'è il problema?

Qualcuno potrebbe obiettare che questo denaro potrebbe essere speso meglio per
rendere migliore il mondo. E non ho dubbi che si potrebbe farlo, al pari di quanto si
potrebbe fare col denaro che la gente spreca per costruirsi ville e reggie o per
comprare altri futili lussi. Questa sarebbe la vera tragedia della biostasi, se proprio
vogliamo cercarne una, ossia che la gente più umile, generosa ed empatica è proprio
quella peggio rappresentata in un qualsiasi campione degli individui posti in biostasi.

Le persone più umili, generose ed empatiche, sono quelle più preoccupate di aiutare
gli altri piuttosto che se stessi, e sono quelli che più giudicano la vita in base a quanto
è stata vissuta bene piuttosto che in base alla sua durata. Forse la ricompensa di
queste persone è già più grande di quella che potranno raccogliere quelli che vivranno
una vita più lunga.

Il più grande problema della biostasi non è che la gente sta sprecando denaro con
qualcosa che potrebbe non funzionare, o che optando per la biostasi sta facendo
qualcosa di immorale; il più grande problema è la questione dei problemi legali e
sociali sollevati dalla pratica della biostasi.

Mettendoti in biostasi tu riponi il tuo benessere futuro nelle mani di qualcun altro.
Con la biostasi basata sul congelamento in azoto liquido il tempo occorrente per
sviluppare una nanotecnologia molecolare abbastanza avanzata da essere in grado di
riparare il danno causato al tuo corpo dal processo di congelamento e riportarti alla
vita, potrebbe essere parecchio lungo. Verrai risvegliato in un mondo completamente
differente da quello che conosci oggi. Tutto ciò presumendo che il tuo corpo sorpassi
intatto, durante tutto il tuo periodo di permanenza in biostasi, tutti gli sconvolgimenti
sociali, i periodi di inter-regno dettati dai cambiamenti degli equilibri di potere, le
trasformazioni di governi e sistemi legislativi, e la possibile bancarotta del tuo
fornitore di servizi di biostasi. Inoltre, confidi che ci sia qualcuno che vorrà
risvegliarti una volta che la nanotecnologia sia abbastanza avanzata da poterlo fare.

Quasi nessuna delle questioni legali che vengono sollevate dalla biosatsi è stata
ancora risolta o discussa dai legislatori, men che meno in un tribunale. La biostasi
richiede una nuova classe di diritti per le persone che sono in biostasi. Le prime
questioni legali che sono state trattate sono: il diritto alla autodeterminazione sulla
propria condizione postmortem; i diritti di proprietà personale per coloro che sono in
biostasi (poiché gli individui in biostasi hanno bisogno di mantenere il diritto di
proprietà sui propri beni anche dopo la morte, di modo da poter pagare il
mantenimento in biostasi e la riparazione del corpo, e di modo da avere di che vivere
dopo il risveglio. Pensate per un momento alle dure, amare e prolungate dispute legali
combattute in tribunale per questioni d'eredità dai parenti stretti di un defunto;
Immaginate le stesse battaglie condotte in tribunale nel caso che non ci sia eredità da
spartire perché "il vecchio, si è portato tutto con se".
Gli individui in biostasi non avrebbero alcun diritto legale fino a quando non fossero
risvegliati 'con successo' dallo stato di biostasi. Solo agli individui in biostasi che
potessero essere riportati in vita dalla tecnologia disponibile in un dato momento,
verrebbero riconosciuti diritti legali. Col passare del tempo, anche altri individui in
biostasi rientrerebbero fra quelli a cui possono esssere riconosciuti diritti legali, fino
ad arrivare al punto in cui tutti quelli che possono essere ricostruiti da naniti
impilatori di atomi , avrebbero diritti legali riconosciuti.

E a quel punto, che fare di quelli in biostasi i cui cervelli si sono danneggiati troppo
gravemente perché li si possa riportare in vita come fossero la stessa persona d'un
tempo? Andrebbero risvegliati e lasciati allo stato vegetativo, giusto per dichiararne
la morte legale e poi seppellirli, o andrebbero forniti di nuove - ma arbitrarie -
memorie ed identità?

Anche dopo che tutte le questioni legali implicate dalla biostasi fossero state
sistemate, altri problemi verrebbero sollevati dalla pratica della biostasi. I governi
potrebbero decidere di mettere i criminali in biostasi perchè sarebbe più economico
del continuare ad ospitarli e nutrirli in un carcere.

Molto peggio ancora, alcuni governi autoritari potrebbero rastrellare interi gruppi di
persone quali: gruppi etnici, seguaci di un certo credo religioso, simpatizzanti di una
partito politico avversario. Immaginate la situazione seguente: un ambasciatore delle
Nazioni Unite parlando all'asemblea generale dell'ONU dice: "Il nostro paese è
sull'orlo di una guerra civile. Dobbiamo agire subito per mantenere la pace. Sarebbe
il modo più umanitario possibile per controllare la situazione. Queste persone non
sarebbero morte, ma solo poste in biostasi. Ma se il mio governo non le mettesse in
biostasi, molte centinaia di altre persone morirebbero oggi per causa loro. Il mio
governo ha bisogno di tempo per operare le trasformazioni che questi ribelli chiedono
invece di ottenere immediatamente. E' per il bene degli stessi ribelli che li
metteremmo in biostasi. Noi, in questa amministrazione, pensiamo che quelli che
sono in biostasi restano comunque cittadini del nostro grande paese. Tutti i beni e i
diritti che possedevano prima della biostasi non verrebbero loro tolti. Una volta che le
necessarie trasformazioni siano state compiute dalle leggi del nostro grande paese,
essi verrebbero risvegliati ad una vita che sarà per loro di maggior gradimento".

Una volta che il mondo abbia dimenticato l'impegno che tale governo aveva assunto
nei confronti di queste persone in biostasi, si verificherebbe una "inspiegabile
interruzione energetica nell'alimentazione dei dispositivi di biostasi" di questa gente,
col risultato di danni irreparabili per i corpi in biostasi. Sarebbe una grande tragedia
per il paese intero. Il giorno seguente sarebbe debitamente dichiarato "giorno di lutto
nazionale".

Qual'è la tua reazione mentre leggi a proposito della biostasi? La maggior parte della
gente si focalizzerà su aspetti circoscritti e parziali della biostasi, escludendo quasi
completamente altre questioni che riguardano tale pratica. La maggior parte della
gente che sta leggendo questo libro potrebbe perciò essersi già formata una opinione
personale riguardo alla biostasi, una opinione basata su aspetti parziali e circoscritti
ma che perde di vista il 'grande' quadro della questione nella sua interezza.

La gente che sa come funziona il corpo umano, sa anche quanto sia difficile riparare
migliaia di miliardi di cellule solo leggermente danneggiate dal congelamento in
azoto liquido. Medici e ricercatori medici obietteranno che è impossibile riparare quel
tipo di danno, e ignoreranno le implicazioni religiose, etiche e legali della pratica
della biostasi. Questa gente competente non ha però alcuna esperienza nell'area della
nanotecnologia molecolare e perciò non ha idea di cio che sarà possibile fare quando
la nanotecnologia molecolare sarà divenuta una tecnologia ormai matura. Queste
persone, pur per altri versi estremamente competenti, si sono fatte una opinione
sbagliata sulla biostasi perché l'hanno basata su una serie di ragioni sbagliate.

Altre persone sarebbero invece dotate dell'esperienza occorrente per comprendere


che la nanotecnologia potrà infine divenire capace di riparare il danno subito da un
corpo a seguito del congelamento in azoto liquido. E queste persone potrebbero
invece dire: "continuate pure a congelare la gente, congelate le vittime di incidenti,
congelate i soldati caduti in battaglia, congelate i bambini morti nell'infanzia,
congelate uomini e donne di grande valore come Einstein e Madre Teresa, congelate
chiunque voglia essere congelato dopo la morte, congelate persino gente ancora in
vita che pensa di poter vivere nel futuro meglio di quanto viva nel presente e che al
contempo non vuole affannarsi a vivere gli anni intercorrenti". Chi parla così crede
fermamente nel concetto della biostasi. Ma in realtà costoro non sanno affatto quante
decadi occorreranno prima che la nanotecnologia molecolare sarà avanzata a
sufficienza da poter risvegliare chi è in biostasi, e nemmeno sanno chi si prenderà
cura dei corpi durante gli anni di biostasi, o di quali innovazioni legali servirebbero
per proteggere coloro che sono posti in biostasi, o chi si prenderà cura dei figli infanti
o degli anziani genitori di coloro che andrebbero in biostasi, e nemmeno sanno se - in
primo luogo - la biostasi corrisponde davvero alla volontà di tutti coloro che vi
verrebbero sottoposti.

La maggior parte della gente non è esperta di medicina o di nanotecnologia


molecolare, ma riguardo alla pratica della biostasi "tutti" hanno comunque "forti"
punti di vista pro o contro, e tuttavia si tratta di punti di vista basati non su ciò che
sarebbe possible realizzare, ma 'distorti' dalle veementi reazioni emotive fondate su
credenze personali e su personali desideri riguardanti il modo in cui dovrebbe andare
il mondo.

Questo è il motivo per cui l'educazione è una parte così importante del processo di
sviluppo di tutte le tecnologie emergenti. Nessuno (incluso chi scrive a proposito di
tali tecnologie) comprende appieno tutte le implicazioni di una qualsiasi nuova
tecnologia. Spesso i fatti - nonché i modi di usare tali fatti - sono totalmente
sconosciuti. Non è l'insegnamento dei fatti e di come usarli che dovrebbe essere il
"focus" principale dell'educazione riguardante le nuove tecnologie. Insegnare a
pensare, nonché scoprire tutti assieme terreni comuni per discutere e spiegare le
informazioni disponibili, è il 'vero' focus cruciale.

La Preparazione

La preparazione che dobbiamo affrontare per sopravvivere al futuro è questione di


vita o di morte. La nostra preparazione ha bisogno di essere completamente
esaminata e verificata alla ricerca delle sue pecche, perché è indispensabile accertarci
che stiamo davvero preparando noi stessi alla sopravvivenza e all'avanzamento. Per
queste ragioni ho incluso alla fine di questo libro un capitolo bibliografico dedicato a
libri e articoli che affrontano gli argomenti trattati in "La Preparazione". Il che non
vuol dire che ho fornito una lista completa di scritti su tali argomenti, ma solo una
lista di quelli con cui ho familiarità. La posta in palio nel gioco della vita e della
morte è di gran lunga troppo alta perché qualcuno possa prendere assolutamente per
buona la mia parola (o quella di qualsiasi altro) riguardo a quali saranno gli
avanzamenti significativi per il nostro futuro. Ciò che io raccomando alla gente è di
leggere il più possibile per divenire meglio informati riguardo le direzioni che la
tecnologia sta preparando per noi, e non - per fortuna - di concordare necessariamente
con qualcuno dei miei punti di vista; tutti abbiamo bisogno del ventaglio di punti di
vista differenti più largo possibile per poter prendere decisioni informate riguardo ai
sentieri tecnologici su cui ci incammineremo.

I più importanti Avanzamenti Significati del Nostro Tempo

-Nanotecnologia

-Tecnologia dei Computer

-Intelligenza Artificiale

-Estensione della Durata della Vita e della Durata di una Condizione di 'Buona
Salute'

-Capacità di Creare Nuova Vita

-Colonizzazione Umana dello Spazio

-Capacità Umana di Fondere la Sua Tecnologia con gli Esseri Viventi

Tutti i suddetti nuovi avanzamenti significativi sono già stati precedentemente


discussi in questo libro in una qualche misura. Nessuno di questi avanzamenti
significativi è stato trattato con la esaustività che meriterebbe, poiché lo spazio di un
singolo libro è troppo limitato perché si possa fare altrimenti. Rimandandovi ad altri
libri per quasi tutti gli avanzamenti suddetti, mi concentrerò ora su uno solo di essi: la
Colonizzazione Umana dello Spazio.

Storia Spaziale

I prionieri delle tecnologie dei razzi a propulsione, scienziati come Herman Obert e
Robert Goddard, hanno speso molte energie nel rispondere ripetutamente alle stesse
ricorrenti domande. Ad esempio: come possono i razzi funzionare nel vuoto dello
spazio, essendo questo privo di aria contro cui il gas espluso possa spingere il razzo?
(Risposta: il gas espulso muove il razzo spingendosi contro l'interno dell'ugello di
esplusione, non contro l'aria esterna all'ugello. Di fatto i razzi funzionano meglio nel
vuoto dello spazio che non nell'atmosfera; nello spazio, infatti, non esiste una
pressione atmosferica posteriore, e ne deriva un maggiore rapporto d'espansione dei
gasi espulsi). Molta gente tuttora non può credere che una navetta spaziale possa
conquistare un'orbita stabile attorno alla Terra; e ciò a dispetto del fatto che la Luna
orbita intorno alla terra, la Terra orbita intorno al Sole, e così via. I pionieri spaziali
sono costantemente bombardati dalle domande più elementari, spesso non
provenienti nemmeno da gente che sta sinceramente cercando risposte a tali questioni
ma che persegue solo l'intento di difendere la propria visione del mondo contro le
nuove, eretiche idee.

Nel 1957, lo Sputnik orbitò attorno alla terra, dimostrando ciò che gli scienziati dei
razzi avevano affermato per tutto il mezzo secolo precedente. Gli USA erano ben
determinati a raggiungere e sorpassare i russi nel campo delle conquiste e delle
tecnologie spaziali. Nonostante questo, burocrati dell'agenzia spaziale, politici
capricciosi, e dirigenti aziendali, rifiutarono testardamente di ascoltare ciò che gli
scienziati proponevano; questi ultimi affermavano che si sarebbe dovuto costruire un
razzo riutilizzabile o un aereoplano spaziale, da utilizzare per costruire stazioni
spaziali orbitanti attorno alla Terra. Facendo base su tali stazioni spaziali si sarebbe
partiti da una posizione conveniente per esplorare il sistema solare e per estrarre dalla
luna, e da altri asteroidi, utili materiali da costruzione per la realizzazione di grandi
colonie spaziali permamenti nello spazio libero.

Gli scienziati aerospaziali furono ignorati in favore di una idea il cui potenziale
visionario era maggiormente utilizzabile dai politici nelle loro propagande elettorali;
l'immagine di un unico e diretto glorioso balzo verso la luna per battere in corsa i
russi. Una volta ottenuta la gloria della sconfitta dei russi e la gloria della conquista
della luna, i politici statunitensi non furono sufficientemente visionari da sfruttare
ulteriormente i programmi spaziali per ottenerne profitti policiti, sicché si
impegnarono per tagliare lo stanziamento dei fondi destinato alla NASA al fine di
poter quantomeno ben figurare come buoni amministratori del denaro pubblico.

Quelli che comprendevano che la colonizzazione dello spazio era davvero


importante per l'umanità, lottarono per mantenere attivi i programmi spaziali dei
rispettivi paesi; ma in tutto il mondo i programmi spaziali restarono perpetuamente
impantanati nella burocrazia dei finanziamenti governativi, e incapaci di divenire
altro che mere estensioni degli obiettivi nazionalistici dei rispettivi paesi.

Ciò che si sarebbe potuto realizzare negli anni '60, a tutt'oggi non è stato ancora
realizzato. Ora c'è gente, me stesso incluso, che afferma che avremmo bisogno di
stazioni spaziali permanenti e colonie spaziali in orbita terrestre per costruire - nello
spazio libero - colonie spaziali ancora più grandi e migliori, utilizzando i materiali di
costruzione estratti dalle prime miniere coloniali situate sugli asteroidi e sulla luna.
La maggior parte di noi concorda sulla disperata indispensabilità di realizzare queste
colonie spaziali, poiché le nuove tecnologie creeranno pericoli potenziali che
potremmo anche non saper controllare qui sulla Terra - il che non vuol dire che
pensiamo che non dovremmo sviluppare e tentare di tenere sotto controllo queste
nuove tecnologie anche sulla Terra.

E' verosimile che la colonizzazione umana dello spazio non richieda alcun tipo di
cambiamento nelle attitudini mentali o priorità umane? Se così fosse, gli esseri umani
potrebbero allora procedere nella loro opera di colonizzazione dello spazio secondo
lo stesso lento, burocratico e rischioso processo che hanno sempre adottato. Le nostre
colonie spaziali (quando le avremo infine costruite) potrebbero continuare a riflettere
le stesse visioni a breve termine dei loro creatori terrestri: ossia le visioni dei
burocrati della agenzia spaziale, quelle dei politici desiderosi di ben comparire alle
prossime elezioni, quelle dei dirigenti aziendali che vogliono far bella figura alla
prossima riunione degli azionisti e - soprattutto - quelle dei governi della Terra che
sponsorizzeranno l'impresa spaziale ma continueranno a vigilare costantemente
affinché i coloni non sfuggano al loro ferreo controllo governativo. Questo è il
perfetto metodo governativo per colonizzare lo spazio; fornisce l'illusione di vincere
l'intrattabile sfida erculea di colonizzazione dello spazio, è relativamente indolore e -
quel che più conta - nessuno deve sforzarsi di pensare da solo perché "da qualche
parte, qualche pensatore particolarmente brillante ha esaminato a fondo ogni possibile
opzione ed è riuscito a vedere qualche soluzione che noi gente comune
semplicemente non comprenderemo mai". Rassicurati dalla convinzione che i nostri
governi benevoli sanno bene quel che stanno facendo, faremo tutto il possible per
dare il nostro contributo all'avanzamento della condizione dell'umanità, e l'umanità
intera potrà sentirsi libera di cadere in un profondo e riposante sonno, dal quale noi
tutti verremo bruscamente risvegliati quando ormai sarà troppo tardi.

Questo attuale (e futuro?) stato di cose mi sembra del tutto inaccettabile, e spero che
così appaia anche a voi. Le idee genuine che muovono l'impresa di colonizzazione
dello spazio dovrebbero essere l'avanzamento, l'evoluzione, e le opportunità di
migliorare noi stessi in misura sostanziale. E non il desiderio di mantenere lo 'status
quo' estendendo allo spazio la ricerca del potere dei governi terrestri, limitandosi così
a ripetere ed amplificare gli errori passati della storia umana.

Noi tutti ci lamentiamo almeno di qualche aspetto della nostra condizione di vita qui
sulla Terra. Ci lamentiamo della troppa interferenza governativa nelle nostre vite,
delle troppe tasse, degli ufficiali governativi corrotti, del decadimento morale, della
difficoltà di riuscire a sbarcare il lunario, del tasso di criminalità, della distruzione
dell'ecosistema terrestre, delle guerre e delle minacce di guerra… e della mancanza di
significato delle nostre vite. La colonizzazione dello spazio è l'ultima possibilità che
l'umanità ha di agire concertatamente per tentare di vivere il tipo di vita che
vorremmo o che abbiamo bisogno di vivere. Occorre che ci prendiamo carico della
piena responsabilità delle nostre azioni, invece di delegare ad altri (governi, chiese,
affaristi) la responsabilità di migliorare le nostre vite.

Lo spazio può essere un nuovo punto di partenza per tutti noi, ma solo se - PRIMA
che la colonizzazione spaziale cominci - ci impegneremo tutti ad attuare le
indispensabili trasformazioni delle nostre attitudini mentali che sappiano risollevarci
da quanti più possibile dei nostri tanti problemi attuali e che sappiano aiutarci a
prepararci anche agli inediti nuovi problemi che direttamente scaturiranno dalla
nostra tecnologia futura. L'alternativa è quella di avviare la colonizzazione dello
spazio lasciando assolutamente intatte le nostre attuali attitudini mentali, il che ci
'vincolerà' definitivamente ai nostri problemi attuali e ci costringerà a riprodurli
inalterati sulle nostre future colonie spaziali. In più, in un secondo momento, ulteriori
nuovi problemi verranno direttamente originati dalle nostre tecnologie future. Se noi
umani non dovessimo essere sufficientemente desiderosi di cambiare noi stessi di
modo che si possa rendere lo spazio un nuovo punto di partenza per l'umanità, tanto
varrebbe dimenticarci del tutto della colonizzazione spaziale e restarcene
tranquillamente qui sulla Terra!

La preparazione fisica che occorre per la colonizzazione dello spazio è,


relativamente parlando, piuttosto diretta: costruizione di habitat, costruzione di un
sistema di supporto vitale che possa rendere l'habitat compatibile con la vita, e
costruzione di un sistema di lancio per trasportare il tutto nello spazio. Al confronto,
la preparazione 'mentale' necessaria per una colonizzazione spaziale di successo è una
sfida molto più ardua. La preparazione mentale per la colonizzazione spaziale è
compito per gli individui - e non per governi, corporazioni aziendali o istituzioni
religiose. I progressi della tecnologia umana e le spinte espansionistiche di governi e
corporazioni aziendali, obbligheranno in ogni caso l'umanità a colonizzare lo spazio,
ma se la colonizzazione dello spazio si basasse su queste motivazioni, essa non
perseguirebbe i migliori interessi dell'uomo ordinario, e nemmeno quelli della sua
libertà personale.

L'Hardware Spaziale non è un Problema

L'invenzione della tecnologia necessaria per la colonizzazione dello spazio verrà da


sè. Non c'è alcuna scarsità di menti brillantemente inventive capaci di progettare
l'hardware spaziale necessario alla colonizzazione dello spazio; esiste solo scarsità di
gente desiderosa di ascoltare gli inventori di tale hardware, nonché una estrema
scarsità di gente sufficientemente lungimirante da offrire alle nuove idee una qualche
possibilità di essere messe alla prova. Il solo impedimento alla colonizzazione dello
spazio è l'attitudine mentale.
E tuttavia le domande avanzate più spesso dalla gente sono invariabilmente quelle
relative all'hardware necessario; non si comprende abbastanza che l'uomo riuscirebbe
infine a costruire qualsiasi hardware di cui dovesse aver bisogno. Certamente
esisteranno tempi e sedi in cui le domande relative all'hardware spaziale saranno più
che legittime; ma una volta che le ragioni pro-colonizzazione spaziale siano state
dettagliate in modo incontestabile, e gli scopi dell'impresa di colonizzazione siano
stati ben stabiliti (ad esempio: quale tipo di stile di vita vorremmo condurre nello
spazio, in quali mansioni vorremmo lavorare nello spazio), ed una volta che l'opera di
necessaria preparazione mentale sia stata ben avviata, potremo allora concentrarci sul
compito di prendere decisioni riguardo l'hardware da utilizzare. Costruire hardware
spaziale e colonizzare lo spazio con le attitudini mentali attuali con cui guardiamo
allo spazio stesso, lasciando altresì immutata ogni altra nostra attitudine mentale,
sarebbe solo uno spreco di tempo; faremmo meglio, allora, a restare sulla Terra
tentando la fortuna contro le nostre probabilità di essere abbastanza forti da
sopravvivere alla grande trasformazione della vita sulla Terra quando essa infine
giungerà; e ovviamente poiché non ci cureremmo affatto di quel che accadrà al resto
della vita sulla terra, lasceremo che sia la Terra stessa ad occuparsene per conto
nostro.

Lo Spazio è la Nostra Casa

Un'altra attitudine mentale predominante che è indispensabile modificare è: lo spazio


è un posto da visitare o da esplorare ma la Terra è la nostra 'casa'. Mettiamo da parte
per un momento la questione del perché mai dovremmo prenderci la briga di
esplorare lo spazio se pensiamo di non voler mai insediarci definitivamente in esso;
consideriamo solo la seguente questione: in che senso la Terra è la nostra casa?

La gente si sposta continuamente da un luogo all'altro della Terra alla ricerca di


nuove opportunità. Sotto quale aspetto spostarsi nello spazio alla ricerca di
opportunità inedite dovrebbe essere cosa in qualche modo differente?

In che modo la gente desidera vivere la propria vita sulla Terra? La gente vuole
vivere all'aperto e sperimentare ogni cosa che la terra ha da offrire? Le persone di
solito schermano se stesse dall'ambiente terrestre naturale, e si avventurano fuori dai
loro edifici (schermi) solo quando è strettamente necessario o se le condizioni
metereologiche sono piacevoli. In un certo senso, vivere in questa maniera non è
persino peggio che vivere in una colonia spaziale in cui esistono molti ambienti simil-
terrestri fra cui poter scegliere? La maggior parte della gente non andrebbe nello
spazio per dimenticarsi del tutto della impredicibile spontaneità dell'ambiente della
Terra. La gente si lagna quando piove sui viali passeggiabili, e la maggior parte della
gente odia i climi estremamente ventosi o estremamente caldi ed umidi, ed inoltre
quasi nessuno ha piacere di ritrovarsi in una tempesta gelida.

Alcune persone provano un forte senso di connessione con la Terra. Perché le


persone non dovrebbero sentire lo stesso tipo di connessione con queste loro nuove
case?

La gente vuole un luogo di sua proprietà, preferibilmente un luogo spazioso; un


posto che sia in qualche modo piacevole, grazioso, non troppo lontano dai negozi,
non troppo lontano dall'assistenza medica eventualmente necessaria in caso di
malattia; un posto che sia vicino al luogo di lavoro e vicino ai propri cari. Le colonie
spaziali possono fornire un posto siffatto a tutti coloro che vorranno lavorare per le
colonie. Qui sulla Terra solo pochi fortunati possono usufruire di un posto come
questo.

Esiste abbastanza materiale da costruzione nella fascia asteroidale principale posta


fra Marte e Giove da costruire oltre mille colonie spaziali, ognuna dotata di una
superfice abitabile di estensione pari all'intera superfice terrestre (inclusa la superficie
della Terra che è coperta dagli oceani). Sotto quale aspetto mille "Terre" sarebbero
meno attraenti di una Terra sola?

Pensiamo ai nostri scopi qui sulla Terra. Quanta estensione di suolo ti piacerebbe
possedere come tuo habitat personale? Forse un terreno di 36 acri con una spaziosa
villa annessa? Pensa agli effetti negativi che i tuoi scopi ed i tuoi sogni avrebbero sul
resto della gente della Terra e sulle altre forme di vita terrestri. Se ognuno sulla Terra
possedesse un terreno di 36 acri posto su quella porzione di suolo terrestre che gode
di climi temperati, la maggior parte della Terra sarebbe coperta da altri possedimenti
analoghi, senza che resti spazio alcuno per la vita naturale selvaggia, ne per le fattorie
e le foreste. E per di più non sarebbe neanche possibile per tutti possedere quella
stessa estensione di suolo che tu desideri, nonostante che la maggior parte delle
persone vorrebbe esattamente la stessa cosa che tu stesso desideri. Nello spazio,
invece, tutti potrebbero possedere ciò che vogliono, almeno fintanto che saranno
disposti ad impegnarsi nel duro lavoro necessario per conquistarselo, e a meno che
ciò che si desidera non sia infrangere intenzionalmente i diritti di possesso di qualcun
altro.

La Terrra restebbe pur sempre a disposizione come meta di una vacanza, o potresti
anche ritornare definitivamente a vivere su di essa. Spostarsi nello spazio non
significa necessariamente intraprendere un viaggio di sola andata.

La colonizzazione degli altri pianeti non è la risposta giusta. La colonizzazione


umana di mondi fabbricati dall'umanità stessa "è" la risposta giusta. Gli altri pianeti
rappresentano posti ottimi per l'esplorazione e la ricerca di conoscenza, o ottimi siti
minerari per estrarre materiali da costruzione; ma non sono affatto posti buoni per
insediarci la vita umana su lunghi periodi di tempo. Le colonie spaziali di
fabbricazione umana godranno di una costante sorgente di energia quasi gratuita nella
forma di luce solare, ed offriranno ambienti vitali praticamente incorrotti, facile
accesso alle sorgenti di cibo ed abbondanza di opportunità di lavoro.
Su altri pianeti sarebbe molto più arduo procurarsi queste stesse cose, ed inoltre ti
ritroveresti vincolato nuovamente al suolo da una ineludibile attrazione
gravitazionale. E' molto più facile fornire gravità ad un mondo di fabbricazione
umana che sfuggire alla gravità naturale di un pianeta. Nessuno dei pianeti con cui
verremo a contatto potrà in alcun caso offrirci un ambiente adatto all'insediamento
umano; dovremmo circoscrivere piccole porzioni del pianeta stesso tentando di
colonizzare cupole sigillate o altre analoghe strutture, al fine di mantenere una netta
separazione fra l'ambiente vitale interno e quello planetario esterno. E' molto più
facile costruire un habitat dal nulla che colonizzare un pianeta preesistente.

Realizzare molte colonie spaziali pienamente autosufficienti, situate nello spazio


libero e rotanti su se stesse al fine di produrre l'effetto della gravità, e con ogni
colonia che si governa da se senza alcuna interferenza politica da parte di altre
colonie spaziali o da parte della Terra: ecco quale dovrebbe essere l'autentico scopo
della colonizzazione dello spazio!

Il Primo Insediamento Coloniale Spaziale

La prima colonia spaziale dovrà essere posta in orbita attorno alla Terra, poiché la
prima colonia spaziale sarà dipendente dalla terra per i materiali da costruzione -
nonché dipendente dai mercati terrestri per lo smercio dei prodotti della colonia. La
prima colonia spaziale sarà una enorme struttura sita in una alta orbita Terrestre, alta
quanto basta da non doversi mai preoccupare dei detriti che le precedenti attività
spaziali umane hanno già lasciato in orbita attorno alla Terra. Inoltre, l'orbita della
colonia dovrà essere alta anche perché non dovrà correre il rischio di degradare
rapidamente.

I punti "LaGrangiani" fra la Terra e la luna dovrebbero costituire dei buoni siti per la
prima colonia spaziale, sebbene tali punti potrebbero essere troppo distanti dalla
Terra perché sia possibile raggiungerli in un singolo balzo. I punti di LaGrange sono
le posizioni intermedie fra la Terra e la luna in cui l'attrazione gravitazionale
esercitata dalla Terra e quella esercitata dalla luna si annullano reciprocamente.
Perciò, una colonia sita in un tale punto non verrebbe spostata dalla sua posizione né
per effetto della attrazione terrestre né a causa di quella lunare, e, al pari di quanto fa
la luna orbitando attorno alla Terra, la colonia spaziale orbiterebbe attorno alla Terra
con lo stesso periodo orbitale della luna.

Lo svantaggio della scelta dei punti di LaGrange è che essi sono molto più vicini alla
luna che alla Terra. Viaggiare dalla terra ad un punto di LaGrange potrebbe
richiedere parecchio tempo e carburante. Anche se si costruisse una stazione di
rifornimento carburante in una orbita terrestre più bassa, per rifornire le navette prima
del loro balzo definitivo verso il punto di LaGrange, le navette dovrebbero essere
parecchio grosse affinchè possano trasportare tutto il carburante necessario a
compiere il viaggio in una singola tappa. Data la difficoltà di colonizzare i punti di
LaGrange, un'orbita alta ma più prossima alla Terra potrebbe essere una locazione
più attuabile per la prima colonia spaziale.

La collocazione della prima colonia spaziale è una decisione che deve essere presa
collettivamente dai coloni spaziali potenziali. Molti sono i fattori che influenzano tale
decisione; prossimità ai mercati, stili di vita desiderati, usi futuri della colonia,
accesso futuro a nuove risorse di materiali da costruzione, e così via. Realisticamente,
la decisione riguardante la collocazione della prima colona spaziale, sarà più
probabilmente basata su considerazioni di tipo economico piuttosto che su ciò che si
vorrebbe che la prima colonia spaziale diventasse.

Volontà Umana per la Colonizzazione dello Spazio

La prima colonia spaziale dovrebbe essere il risultato di uno sforzo di gruppo mirato
al miglioramento della vita di ogni colone. Possiamo imparare dai passati tentativi di
costruire nuove comunità, poiché anch'essi si prefiggevano obiettivi ambiziosissimi.

Varie chiese, governi, comunità, ed altri tipi di imprese cooperative, in passato hanno
provato ad accrescere la prosperità della comunità intera. Queste imprese, quasi senza
eccezione, sono rapidamente giunte al fallimento. I motivi del fallimento delle
imprese cooperative, sono:

1) Le imprese cooperative di solito provano a rendere tutti uguali. La gente però non
è affatto uguale; alcuni lavorano più alacremente, o sono più scaltri ed abili di altri
nello svolgimento di una particolare mansione. La gente che eccelle in una mansione,
o che è meno pigra, viene - da un lato - disincentivata dall'organizzazione cooperativa
e - dall'altro - si adagia facendo troppo affidamento sulla organizzazione cooperativa
stessa. Affinché le persone possano eccellere, deve essere loro permesso di elevarsi al
di sopra di ciò che è la norma, e chi eccelle deve essere ricompensato per il suo
sforzo.

2) Quando diventa oramai evidente che una impresa cooperativa sta iniziando a
fallire a causa del fatto che la gente non riceve ricompensa o riconoscimento in
misura equa, vengono immediatamente istituite alcune forme di leadership
centralizzata per tentare di rafforzare l'equità. I leader che conducono una impresa
cooperativa sono però essi stessi intrinsecamente ineguali. Essi solitamente sfruttano
le loro posizioni per accumulare potere esclusivamente a vantaggio di se stessi, e una
volta acquisito il loro potere sono raramente propensi a cederlo. Occasionalmente
capita che un leader non usi la sua posizione esclusivamente per accumulare potere, e
che si prodighi sinceramente nel fare del suo meglio per risolvere i problemi, ma
invece di essere apprezzato per ciò che fa diviene un bersaglio ideale. Tutti lo
giudicano debole, biasimandolo per ogni problema, e tentando incessantemente di
sottrargli potere o manipolarlo per i propri fini.

Le imprese cooperative falliscono perché sono intrinsecamente inique. Una volta che
la gente comprende che non si viene più trattati equamente, la cooperativa cade a
pezzi o si trasforma in una impresa basata principalmente sulla avidità personale dei
suoi partecipanti.

Ed infine, anche le imprese esclusivamente basate sull'avidità falliscono, anche se


impiegano più tempo delle altre. Le imprese basate sull'avidità falliscono perché la
gente prima o poi comprende di non avere alcuna possibilità di lavorare per se stessa
da una posizione di potere, dato che il potere sulle vite della gente finisce per
concentrarsi in misura così estrema nelle mani di pochi che tutti divengono ben
consapevoli che l'unico modo per ottenere un qualche potere è di prenderselo con la
forza (tumulti, rivoluzioni, scismi religiosi, ecc…)

Tutte le imprese di successo e durature (compagnie commerciali, governi, religioni)


sono ibridamente composte da caratteristiche come quelle delle imprese cooperative
ed altre come quelle delle imprese basate sull'avidità. Se esaminate attentamente, le
imprese di successo e durature mostrano di avere in comune alcuni elementi
indispensabili che sono direttamente responsabili del loro successo. Tali elementi
comuni derivano tutti dalle passioni umane precedentemente menzionate. Ogni
impresa commerciale di successo ha al suo cuore una fedelissima devozione verso
una qualche passione umana. La cosa non è esplicitamente compresa dalla gente
interna all'impresa. Gli individui che partecipano all'impresa sanno solo che sono
felici perchè: hanno buone probabilità di avanzamento (conquista), sono ricompensati
per i loro pensieri creativi (creatività) e per il loro duro lavoro (mera equità); gli
impiegati sono combattivi ma sentono pur sempre un forte senso di appartenenza alla
comunità (empatia) perché quando la compagnia ha successo tutti loro hanno
successo ('conquista' - condivisa nella forma di promozioni, bonus retributivi o
partecipazioni ai profitti)

I governi di successo e duraturi sono anch'essi basati sulle passioni umane. Tutti i
governi cominciano come atti vittoriosi di conquista su un precedente potere
governativo. Tale conquista è ciò che inizialmente "lega" la nazione. Per poter
conservare la propria potenza, un governo nazionale deve produrre per i suoi cittadini
un flusso ininterrotto di nuove passioni comuni.

Gli Stati Uniti d'America nacquero da una vittoria militare sugli Inglesi, e
mantennero un costante ritmo di conquista ed espansione per circa duecento anni. Gli
USA sconfissero in più battaglie gli eserciti inglesi, francesi e spagnoli, sconfissero i
loro compatrioti Americani pro-schiavitù, sconfissero ogni tribù pellerossa residente
all'interno di ogni territorio su cui gli Usa avanzavano delle pretese, sconfissero
l'esercito regolare messicano nonché uno o due eserciti di ribelli del Messico,
sconfissero gli strenui difensori di una o due religioni, piegarono ai propri scopi gli
esiti finali di due guerre mondiali, sconfissero i russi nella corsa verso la luna, vinsero
la Guerra Fredda, e sconfissero l'esercito iracheno. Ma non è esclusivamente la
condivisione della passione per la conquista militare che ha permesso agli USA di
restare una nazione unita per così tanto tempo. Esistono anche altre passioni
condivise dai suoi cittadini a cui va il merito di continuare a tenere assieme gli USA.
La costituzione degli Stati Uniti mostra chiaramente l'alto grado di comprensione che
i suoi creatori avevano di quanto fosse indispensabile alimentare passioni umane
come l'empatia e la creatività per il benessere sia degli individui che della nazione.
Gli USA hanno attivamente intrapreso il loro cammino lungo un sentiero basato sulla
creatività e sull'empatia; un destino manifesto (mal condotto ma coesivo), l'abolizione
della schiavitù, eguaglianza per le donne, libertà di culto, separazione fra chiesa e
stato, libertà di espressione e di pensiero, ed un flusso inarrestabile di programmi
d'aiuto sociale. Molte volte i governi degli Stati Uniti hanno sbagliato nello scegliere
le modalità di percorrenza di questi sentieri di passione, e in qualche caso il
fallimento è stato clamoroso e completo, ma son pochi a conoscere in anticipo quel
che funzionerà o fallirà. E il punto più importante per la sopravvivenza della nazione
in quanto tale, non è tanto il fatto che la nazione riscuota sempre il successo nelle sue
imprese basate sulla passione, quanto la capacità della nazione di accendere la
passione della sua gente.

Le religioni devono accendere le passioni dei loro seguaci se vogliono essere


imprese di successo. Gli ingredienti di solito necessari sono passioni quali: la
passione per la conquista (sulla morte e sulle altre religioni), la passione per la ricerca
di conoscenza, ed una grande empatia reciproca fra i devoti.

Le religioni possono diventare una forza motrice di potenza che non ha eguale
alcuno. Una religione può spingere un credente verso la morte in modo che sia esso
stesso a sceglierla. Una religione può persino soggiogare ed imbrigliare le passioni
umane obbligate quali la passione per il cibo e per il sesso. Le religioni sono in grado
di fare tutte queste cose grazie al fatto di riuscire ad accendere con grande ardore
quelle passioni umane che una particolare religione sente essere importanti per i
propri scopi, e grazie al fatto di riuscire allo stesso tempo ad infiacchire altre passioni
che quella religione sente essere pregiudizievoli per il raggiungimento di tali scopi.

Talvolta, questo stesso grado di passione può essere instillato in individui che
vengono reclutati da altri tipi di imprese umane. Gente che è esasperatamente
patriottica, agenti di commercio che vivono solo per vendere, managers immersi
totalmente in un flusso senza fine di dettagli di business e di problemi da risolvere: al
pari dei fanatici religiosi, questi sono tutti esempi di individui completamente
immersi nel fervore generato da una particolare passione umana. Lo svantaggio è che
talvolta questa gente ha punti di vista estremamente distruttivi per gli individui che
sono attorno a loro e che non la pensano come loro. Persone del genere, piuttosto che
essere classificate come aberrazioni, dovrebbero essere considerate esempi viventi di
ciò che noi stessi potremmo e dovremmo divenire. Queste persone potrebbero anche
non aver sempre ragione per quel che riguarda le loro personali visioni del mondo,
ma questa circostanza può essere persino sfruttata a nostro vantaggio, perché essi non
solo ci insegnano come si possa essere felici, ma altresì evidenziano alla nostra
attenzione quali potrebbero essere i potenziali problemi che vanno risolti per
ricostruire ex-novo le nostre tradizioni passionali di modo che rispecchino in maniera
più accurata l'universo attorno a noi.

Usare le Passioni Umane per Colonizzare lo Spazio

Per i primi coloni spaziali, le passioni umane costituranno la sorgente della loro gioia
di lanciarsi nell'impresa spaziale e della tenace perseveranza necessaria per superare
ogni ostacolo interposto sulla via per divenire un colone spaziale.

L'avvio dell'impresa di colonizzazione spaziale deve essere sostenuto da


considerazioni puramente logiche. Le ragioni per la colonizzazione dello spazio
dovranno essere esplicitate totalmente, per poi essere attentamente esaminate e
verificate per determinare se tali ragioni siano in linea con una percezione realmente
veritieria sulla natura dell'universo. Le tradizioni umane che non sono vere,
andrebbero scartate e sostituite da tradizioni che riflettano in modo maggiormente
veritiero la realtà dell'universo nonché del ruolo che l'uomo ha nell'universo stesso.
Gli scopi dell'intera impresa devono essere accuratamente stabiliti, deve essere
progettato l'hardware adeguato, e si devono stendere adeguate pianificazioni
finanziare cui attenersi durante ogni fase operativa del cammino verso la
colonizzazione dello spazio.

Una volta che la logica pura abbia tracciato un piano di azione, le passioni umane
potranno essere sfruttate perché il piano si realizzi appieno. Per ogni meta che ci si
prefigge verrano individuate altre mete componenti, e il raggiungimento di ognuna di
queste verrà affidato a uno di molti gruppi indipendenti. Una particolare attenzione
dovrà essere riservata alle modalità secondo cui verranno coinvolte le passioni umane
col fine di raggiungere ognuno degli obiettivi, accertandosi che tale coinvolgimento
implichi esperienze effettivamente gratificanti per le persone.

Finanziamento

I primi coloni spaziali dovranno essere in grado di supportare totalmente - senza


alcun finanziamento esterno - la costruzione della prima colonia spaziale, nonché il
lancio della prima colonia e l'addestramento per divenire coloni. Se in seguito
dovesse concretizzarsi la disponibilità di finanziamenti esterni - si tratti di
sponsorizzazioni pubblicitarie o governative, o di semplici donazioni piccole e grandi
da parte di filantropi - tali fondi aggiuntivi potranno essere utilizzati per accellerare la
costruzione della prima colonia spaziale. Ma la colonia non dovrà "MAI" mettersi in
condizione da dover dipendere dai fondi esterni per la propria sopravvivenza.

La costruzione di una stazione spaziale con i fondi privati degli stessi coloni che la
andranno ad abitare, garantirà ai coloni stessi il proprio totale coinvolgimento nelle
sorti dell'impresa coloniale. I coloni svilupperanno la disciplina necessaria per
compiere grandi cose, e tale disciplina si mostrerà utile e preziosa anche quando
infine i loro sforzi verranno coronati da successo, nonché nel momento in cui un
colono dovesse raggiungere status di grande ricchezza e potere. Qualsiasi colono avrà
vissuto l'intero processo dell'impresa coloniale sborsando soldi di propria tasca, non
potrà mai essere così stupido da acconsentire che una corporazione aziendale o un
governo o un gruppo di individui venga a controllare la "SUA" colonia.

Non è poi così impensabile che un gruppo di coloni paghi una impresa spaziale
interamente di tasca propria. I governi avviano progetti da molti miliardi di dollari
solo per costruire strade che permettano alla gente di andare verso le stesse
destinazioni già esistenti ma più in fretta di prima. Questi progetti multimiliardari non
ti lasciano al verde, perchè il tuo contributo si concretizza in soli pochi dolari, e
inoltre perché tu stesso benefici economicamente- direttamente o indirettamente -
della realizzazione finale.

Le corporazioni aziendali spendono miliardi per sviluppare e commercializzare


nuovi prodotti aspettandosi di poter raccogliere dai loro sforzi quantità di denaro ben
più grandi di quelle spese.

Gli individui passano la maggior parte delle loro vite a lavorare per pagarsi case o
automobili nuove. Nessuna di queste persone ha davvero bisogno di una nuova
automobile (una macchina più economica o vecchia potrebbe essere altrettanto
adeguata per soddisfare le proprie esigenze di trasporto) o di una casa più grande
(potrebbero facilmente adattarsi anche ad una casa più piccola), né ha bisogno di
innumerevoli altri inessenziali oggetti di consumo. Decidere se spendere il proprio
denaro in una nuova casa o una nuova macchina o se invece investirlo nel divenire un
privato possessore di terreno su una colonia spaziale, è una questione di scelta basata
sulle priorità personali d'ognuno. Io credo che diventare un colone spaziale sia
l'investimento migliore; ma la scelta sta ad ognuno di voi, non a me.

Per poter diventare un colone spaziale, vi occorrerrà addestramento opportuno. Le


persone che aspirano a divenire coloni spaziali, possono unire le loro forze per
organizzare la loro colonia di primo addestramento. Sarà difficile che l'intera impresa
fallisca se un numero sufficiente di "aspiranti coloni spaziali" si farà coinvolgere
attivamente in essa pensandola davvero in termini quali: proviamo ad essere
cooperativi, dovremo costruire una comunità, dovremo stendere una solida
pianificazione finanziaria, dovremo evitare l'eccessiva avidità, dovremo tener
presente che ci saranno benefici per tutti, e che ci sarà profitto economico per tutti,
dovremo mettere passione in ciò che stiamo compiendo e dovremo trovare anche le
nostre gratificazioni mentre ci muoviamo verso la meta finale.

Tutti i componenti materiali della prima colonia spaziale dovranno essere costruiti da
qualcuno, e questi qualcuno potrebbero essere i coloni stessi. I coloni faranno un
lavoro migliore di quello che potrebbe fare chiunque altro, perché saranno infine loro
stessi a dover utilizzare i prodotti finiti, e perché in tal modo il denaro speso per
realizzare i componenti materiali della struttura fisica della colonia resterà sempre
all'interno della comunità degli stessi coloni.
Molte delle tecnologie incorporate nei sistemi di supporto vitale ed in altri sistemi
operativi delle colonie spaziali, potranno essere commercializzati con profitto anche
sulla Terra. Ciò potrebbe fornire una possibilità di lavoro altamente retribuita per
alcuni dei coloni in fase d'addestramento.

Il completo riciclo di tutti i prodotti di rifiuto in nuovi prodotti è una necessità


assoluta per le colonie spaziali. In questo modo gli aspiranti coloni potranno far
pratica delle tecnologie di riciclo - e perfezionarle - mentre sono ancora sulla Terra.
Quando saranno in grado di riciclare i prodotti costruendo da essi nuovi prodotti e
traendone persino un profitto economico, potranno considerare di aver conseguito il
massimo successo nel perfezionamento delle tecnologie di riciclaggio. Ma non c'è
ragione per cui dovrebbero limitarsi e fermarsi a tal punto. Perché non pretendere
dalle città e da altri produttori di rifiuti una tariffa per il prelievo dei loro rifiuti? I
rifiuti verrebbero riciclati in prodotti utilizzabili in grado di produrre profitto ulteriore
sia a coloro che lavorano al riciclaggio dei rifiuti che alla comunità d'addestramento
coloniale.

Questo dovrebbe essere - quindi - lo schema generale: trovare il denaro lanciandosi


in attività imprenditoriali e commerciali, usare quel denaro per pagare
l'addestramento dei coloni spaziali, e cercare di tenere la maggior parte di quel denaro
in circolazione all'interno della stessa comunità di aspiranti-coloni spaziali
attualmente in fase d'addestramento. Avviare, poi, nuove e più vaste attività d'affari e
ripetere il ciclo, mantenendo sempre quanto più possibile denaro all'interno della
comunità stessa.

Gli errori che dovrebbero essere evitati, sono: dire cose come "non si può fare!";
affidarsi a tecnologie proprietarie esterne alla comunità stessa per la costruzione delle
strutture materiali della colonia; fare affidamento su fonti di finanzamento esterne
alla comunità; abbandonare lungo la strada alcuni dei partecipanti all'impresa perché
nel frattempo "i tempi sono cambiati" o perché il "business" potrebbe in tal modo
essere reso più efficiente. I consumatori devono avere un lavoro per poter essere in
grado di consumare. Ciò che danneggia i consumatori, danneggia la comunità intera,
e prima o poi anche i loro datori di lavoro.

Verso la Gloria

Se sei una donna che vuole avere l'occasione di realizzare pienamente il proprio
potenziale, così come vuole che possano farlo altre donne, o se fai parte di una
qualche minoranza di qualsiasi tipo che analogamente vuole avere finalmente
l'occasione di farsi valere, forse vivi in miseria e pensi giustamente che il tuo lavoro
dovrebbe essere valutato al pari del lavoro di chiunque altro. Essere fra i primi coloni
spaziali è una opportunità per migliorare la tua condizione. Esistono un mucchio di
rischi da correre, ma sarai ricompensato in misura finalmente equa rispetto ai tuoi
talenti e alla tua perseveranza.
Se sei un uomo d'affari, riesci a vedere quali sono le opportunità implicate
dall'apertura di una nuova frontiera? Immensi mercati vergini, scarsa competizione,
nuove tecnologie, nonché lavoratori fortemente competenti ed addestrati in campi
innovativi, bene avvezzi a pensare di testa propria e camminare sulle proprie gambe,
e con una dimostrata capacità di "far accadere le cose".

Se sei un filantropo, riesci a vedere che la colonizzazione dello spazio è il futuro


dell'umanità?

Se sei in pensione, o benestante, o semplicemente ti senti annoiato della vita su


questa Terra, e non vuoi limitarti a restar seduto nell'attesa della tua morte: unisciti a
noi.

Se sei un avventuriero o un esploratore alla ricerca di una sfida davvero valida, o


semplicemente sai che questa è la cosa giusta da fare, lo spazio ti attende!

Noi siamo di fatto molto fortunati a vivere sulla Terra in questo particolare
momento. Ciò che siamo prossimi a generare è la creazione di un punto di svolta
della storia. L'ultimo ed il più grande punto di svolta della storia! Poiché siamo nel
posto giusto ed al momento giusto, non solo quel che faremo, ma anche quando e
come lo faremo, avrà grande impatto sul futuro di tutta la vita sulla Terra. Noi, in
quanto umani, stiamo affrontando una sfida davvero meritevole dei nostri sforzi:
quella di costruire - come ultimo atto compiuto dal genere umano - un ponte verso
una grande trasformazione della vita sulla Terra sicché l'eredità di questa grande
trasformazione possa essere legittimamente condivisa dall'intera vita terrestre.

Senza la presenza sulla Terra delle altre forme di vita, gli umani non esisterebbero.
Sarebbe immorale, nonché una grossa perdita, se non portassimo con noi qualche
esemplare di ogni tipo di vita terrestre quando lasceremo questa Terra. In quel
momento, la grande trasformazione della vita sulla Terra farà fiorire tutta la vita
terrestre, e potrà spargere i suoi semi ovunque nell'infinità dello spazio.

Chiamo a raccolta perciò i cuori più temerari, che oggi vivono in mezzo a semplici
uomini comuni - affinché abbandonino definitivamente la mediocrità e osino vivere
esistenze più grandi ed importanti, realizzando qualcosa di buono ed enormemente
differente: unitevi a noi! Assieme saremo inarrestabili!

Capitolo 10 - Gli stili di vita dei coloni spaziali

Grandi compiti attendono il primo gruppo di coloni spaziali, quando essi


raggiungeranno il primo sito coloniale.

Compiti di Costruzione Spaziale

La maggior parte dei compiti saranno compiti di costruzione: sarà necessario


costruire per allargare la prima colonia spaziale e costruire complessi extraplanetari
per ricerca scientifica, per telescopi e per la produzione di manufatti, e sarà inoltre
necessario costruire complessi extraplanetari dedicati alla fabbricazione di navi
spaziali per attività lavorative, ludiche, missioni scientifiche o come basi per spostarsi
verso altri siti di colonizzazione.

Colonia Lunare

Alcuni lavoratori impegnati nelle attività di costruzione, verranno inviati sulla luna
per costruire la prima colonia Lunare. Sulla Luna verranno costruiti dei dispositivi di
lancio 'a catapulta'. Le catapulte basate al suolo lunare saranno molto probabilmente
del tipi 'Rail Gun'.

[NdT- Rail Gun: un acceleratore lineare elettromagnetico che, grazie alla ridotta
gravità lunare e all'assenza di atmosfera sulla Luna, sarebbe in grado di sparare - dal
suolo lunare verso un punto prestabilito dello spazio extralunare - 'pacchetti' in forma
di appositi contenitori metallici. Applicando un impulso di campo elettrico di grande
entità ad una coppia di binari metallici paralleli, il contenitore metallico posto fra i
due binari subirebbe una notevole accelerazione impulsiva causata dalla forza di
Lorenz prodotta dall'applicazione del campo elettrico. L'accelerazione avrebbe entità
sufficiente per consentire al pacchetto di raggiungere la velocità di fuga e sfuggire
alla gravità lunare. I binari imporrebbero al pacchetto una rotta lineare prestabilita.]

Le colonie lunari verranno costruite quasi esclusivamente con materiali prelevati


dalla Luna stessa, provenienti da meteoriti ferrosi estratti dalla superficie lunare e da
rocce lunari opportunamente processate. Sempre dalle rocce lunari verranno estratte
l'acqua e l'ossigeno necessari alle colonie. Nel momento in cui il primo dispositivo di
lancio 'a catapulta' sarà disponibile ed operativo, i materiali da costruzione - sia quelli
in forma grezza (frammenti meteoritici o rocce lunari) che i prodotti finiti - potranno
essere lanciati dalla colonia lunare allo spazio extralunare. I lanci dalla Luna di tali
'carichi', saranno uno dei metodi meno dispendiosi per procurare grandi quantità di
materiali da costruzione alle attività di espansione delle strutture spaziali preesistenti
o alle attività di costruzione di nuove strutture spaziali. La maggior parte del terriccio
che andrà a formare i suoli agricoli delle colonie spaziali, proverrà proprio dalla Luna
piuttosto che dalla Terra.

La catapulta di lancio lunare sarà molto più vantaggiosa di una ipotetica catapulta
analoga con base sulla Terra. La luna ha una gravità più bassa e praticamente nessuna
atmosfera. I pacchetti lanciati dalla Luna con la catapulta, potranno essere inviati
verso qualsiasi direzione e alla velocità desiderata, sicché tali pacchetti potranno
giungere a destinazione senza bisogno di ulteriori correzioni della traiettoria di
viaggio. La maggior parte dei carichi lanciati in questo modo, finirebbero il loro
viaggio venendo catturati da una navetta addetta al loro recupero e posta nel punto
extra-lunare desiderato. La navetta di recupero fermerebbe il pacchetto, portandolo
poi ad un centro di processamento, o, nel caso il pacchetto trasportasse prodotti finiti,
ad un sito coloniale o ad altra struttura spaziale.

Alcuni lanciatori a catapulta con base sul suolo lunare, potrebbero essere progettati
per essere in grado di lanciare dei grandi alianti 'da rientro'. Tali alianti verrebbero
costruiti sulla Luna e successivamente 'caricati' con prodotti manifatturati sulla Luna
stessa. Una volta lanciati dalle catapulta basate sulla Luna, gli alianti da rientro
percorrerebbero la rotta lineare più diretta verso la Terra, e rientrerebbero nella
atmosfera terrestre, atterrando infine su una normale rampa d'atterraggio posta in un
luogo qualsiasi della Terra. La grande apertura alare di questi alianti da rientro,
consentirà loro di rallentare e - durante le fasi di rientro a Terra - di attraversare in
modo 'morbido' l'atmosfera Terrestre, nonostante l'aliante trasporti carichi pesanti.

Fattorie Spaziali

L'agricoltura nello spazio offrirà impiego per un gran numero di persone. Il primo
tipo di agricoltura che verrà praticata nello spazio sarà la coltura idroponica, con
fattorie capaci di far crescere autonomamente qualsiasi organismo che sia in grado di
crescere idroponicamente.

I primi animali che verranno commercialmente allevati nello spazio per essere
utilizzati come risorsa alimentare, saranno pesci e crostacei. I primi animali di
terraferma che verranno commercialmente allevati nello spazio saranno invece -
molto probabilmente - dei polli, sia per utilizzarne la produzione di uova che per
l'utilizzo della loro carne. Non molto più tardi della fondazione della prima colonia
spaziale, tutti i tipi di animali che l'uomo usa come cibo o come animali da
compagnia, saranno oramai stabilmente presenti sulla colonia spaziale.

Nello spazio ci sarà anche del terriccio per uso agricolo. La maggior parte del
terriccio destinato a formare i terreni agricoli, proverrà dalla luna o da asteroidi privi
di metalli. Il terriccio derivato da queste fonti sarà meno costoso di quello
proveniente dalla Terra. Il terriccio 'non-Terrestre' sarà molto probabilmente anche
sterile, totalmente privo di qualsiasi forma di vita. Il terriccio per le fattorie spaziali
dovrà appunto essere inizialmente sterile, affinché si possa trarre pieno vantaggio
dall'agricoltura nello spazio. Altra materia organica completamente sterilizzata quale:
rifiuti umani, carta, avanzi di cibo, ecc…, verrà mescolata con il suolo sterile. Al
suolo sterile e alla mistura organica verranno aggiunti batteri tali da preparare il suolo
agli scopi agricoli. Successivamente, saranno aggiunti altri tipi di batteri simbiotici,
che sono necessari per le piante, e verranno aggiunte anche altre forme di vita utile,
come ad esempio i lombrichi.
Le messi verranno piantate in suoli completamente preparati. La preparazione del
suolo agricolo secondo quanto descritto, assicurerebbe che qualunque forma di vita
potenzialmente dannosa per piante o animali non avrebbe possibilità di insediarsi
stabilmente entro la colonia spaziale. Date queste precauzioni, gli agricoltori spaziali
non dovranno mai preoccuparsi della possibilità che i loro raccolti possano venir
danneggiati da insetti, batteri, virus o funghi. Gli agricoltori spaziali non avranno mai
bisogno di irrorare le proprie messi con insetticidi, il che è una buona notizia per i
coloni spaziali che dovranno nutrirsi di quelle stesse messi.

Le fattorie spaziali godranno di ulteriori vantaggi rispetto alle fattorie della Terra. Le
fattorie spaziali si troverebbero molto vicine al punto in cui i loro prodotti verranno
consumati, e quindi i costi di trasporto ed immagazzinamento per i prodotti agricoli
risulteranno trascurabili. Gli agricoltori spaziali non avranno mai bisogno di estirpare
erbacce dai loro campi. La quantità e la durata della luce solare che andrà ad irradiare
le colture delle fattorie spaziali potrà essere controllata con assoluta precisione, in
modo da massimizzare il ritmo di crescita delle messi e regolare con esattezza il
momento del raccolto. La composizione e la temperatura dell'atmosfera della fattoria,
potrà altresì venir manipolata allo scopo di massimizzare lo sviluppo delle messi.
Sulle colture spaziali non pioverebbe mai troppo o troppo poco. Analogamente, non
farà mai troppo caldo o troppo freddo. Sulla Terra, l'agricoltura è sempre un azzardo.
L'agricoltura nelllo spazio, una volta perfezionata, sarà sempre una rendita certa.

La gestione di allevamenti sarà anch'essa, analogamente, di sicura rendita. Gli


allevatori potranno sempre disporre di una costante fornitura di cibo e acqua per il
loro bestiame. Non ci sarà bisogno di vaccinazioni, marchiature, costruzione di
recinti, o di trasporti dei branchi al mercato.

Turismo Spaziale

Turismo e viaggi rappresenteranno, fin dalle primissime fasi, uno dei 'giri d'affari
spaziali' più grossi. I primi turisti spaziali potrebbero essere guidati lungo un qualche
inedito giro panoramico in orbita Terrestre effettuato in condizioni d'assenza di peso,
con tanto di conclusiva escursione turistica all'interno della prima colonia spaziale.
L'intera escursione dovrebbe complessivamente richiedere solo poche ore, dal
momento del lancio da Terra fino al rientro ed atterraggio in un aeroporto Terrestre,
ed il trasporto verrebbe effettuato con una navetta aerea SSTO (NdT: "Single Stage
To Orbit aircraft", ossia "navetta aerea orbitale a singolo stadio"). In un secondo
momento, verranno offerti anche servizi turistici di più lunga durata, come una intera
settimana sulla Luna (e ritorno), o uno spettacolare "rendezvous" con una cometa, e -
a seconda della numerosità delle richieste - delle estese escursioni turistiche su altri
pianeti. Tali escursioni turistiche rappresenteranno anche un ottima opportunità per
esercitare 'public relation' utili per la promozione dello stile di vita degli spaziali.

Il turismo, ed in generale l'intrattenimento, attrarranno molti dei primi imprenditori


spaziali, ed i più scaltri di questi costruiranno immense fortune proprio grazie a
questo genere di imprese.

Aereolinee Spaziali

Le linee aeree della Terra potrebbero prima o poi cominciare ad usare qualcosa di
analogo ad un dispositivo di lancio a catapulta per lanciare in traiettoria suborbitale
alcuni jet di trasporto passeggeri e merci appositamente progettati: e ciò ridurrebbe la
durata di un volo da New York a Tokyo a soli 30 minuti. Infine, le traiettorie
suborbitali verranno utilizzate dalla maggior parte dei voli di lunga percorrenza.

Entro pochissimi anni, la prima 'navetta SSTO' (NdT: "Single Stage To Orbit
aircraft", ossia "navetta aerea orbitale a singolo stadio") di proprietà privata effettuerà
il suo primo volo commerciale. Diverse compagnie private hanno già avviato la fase
di progettazione di una navetta SSTO, e le compagnie migliori hanno già effettuato
qualche volo sperimentale. Presto saranno in volo navette SSTO basate su svariate
progettazioni concorrenti, e la maggior parte di questi voli trasporterà in tutto il
mondo - e nell'arco di una sola notte - sia carichi postali che altri carichi prioritari, ed
infine anche passeggeri. Quando la prima navetta SSTO comincerà ad effettuare voli
secondo una programmazione regolare, il costo del lancio di una massa in orbita
terrestre calerà drasticamente da 20mila dollari per kilogrammo (quale è il costo nel
caso dello 'Space Shuttle') fino a meno di mille dollari per kilogrammo. Inizialmente,
le navette voleranno su traiettorie suborbitali, ed in tal caso ci vorranno appunto soli
30 minuti per andare da New York a Tokyo. Ma la seconda generazione di navette
(spaziali) SSTO, sarà probabilmente in grado anche di volare fin sulla Luna e ritorno.

Estrazione Mineraria Asteroidale

Un'altra buona fonte di materiali da costruzione a basso costo che verrà sfruttata
praticamente fin da subito per la costruzione di colonie spaziali e di altre strutture
posizionate nello spazio, è rappresentata da tutti gli oggetti che incrociano l'orbita
Terrestre (i cosidetti 'Near Earth Objects', oggetti con orbita prossima alla Terra') i
quali variano parecchio in dimensione, da quelli che sono mere particelle di polvere
fino ad oggetti quali asteroidi o grosse comete. Un asteroide dal diametro di 10
kilometri, fornirebbe una quantità incredibile di materiali da costruzione e,
monetariamente, varrebbe davvero una fortuna. I più grossi fra gli asteroidi e le
comete che incrociano l'orbita Terrestre saranno oggetto di un irresistibile interesse
da parte di grosse aziende e grosse imprese commerciali. L'incredibile sfida della
cattura dell'oggetto e della sua redirezione verso una orbita meglio utilizzabile,
ripagherebbe ampiamente lo sforzo.

Una volta che la prima colonia spaziale sia divenuta abitata, la popolazione della
Terra non dovrà mai più preoccuparsi della possibilità di venir colpita da un asteroide
o da una cometa.

Un asteroide nichel-ferro dal diametro inferiore a 2 miglia, varrebbe più di 5mila


miliardi di dollari, sia in virtù dell'intrinseco valore dei metalli in esso contenuti che
in virtù del risparmio rispetto ai costi di invio di quelli stessi metalli e materiali di
costruzione dalla Terra o dalla Luna. (Si assume che questi costi siano pari a 100
dollari per kilogrammo per un lancio di carico merci dalla Terra o dalla Luna. Per
confronto, il costo odierno del lancio di uno Space Shuttle è di 20Mila per
kilogrammo). Persino gli asteroidi più piccoli varrebbero una piccola fortuna, e
qualcuno potrebbe anche riuscire a trarre il proprio generoso sostentamento
dall'attività di raccolta - per mezzo di una piccola navetta, di un buon telescopio ed un
computer di bordo - di piccole rocce spaziali con diametri inferiori ai 100 metri.
Pochi anni dopo l'inizio della colonizzazione spaziale, inizieranno a scarseggiare gli
oggetti 'con orbita prossima alla Terra' che ancora non sono stati sfruttati, eccezion
fatta per le comete di lungo periodo o altri analoghi oggetti. Tutti gli oggetti di media
e grossa dimensione saranno oramai già stati ampiamente razziati, o quantomeno già
classificati per il loro futuro sfruttamento minerario al momento del prossimo
avvicinamento della loro orbita a quella Terrestre. Asteroidi delle dimensioni di sassi
o piccole rocce e oggetti di dimensione ancor più piccola, potrebbero - per un po' -
sfuggire alla rilevazione, ma finiranno, prima o poi, per essere razziati anch'essi.

Quando giungerà il momento in cui gli oggetti con orbite prossime a quella della
Terra cominceranno a scarseggiare, saranno oramai cominciate le attività estrattive
dagli asteroidi della fascia asteroidale posta fra Marte e Giove, e occorrerà davvero
un sacco di tempo prima che anche questi asteroidi comincino a scarseggiare.

Le Colonie Spaziali di Seconda Generazione

I grossi asteroidi probabilmente non verranno affatto spostati dalle loro orbite, ma li
si utilizzerà invece come fonti di materiali da costruzione per nuove colonie spaziali
da realizzare sulla stessa orbita dell'asteroide, di modo che la colonia continui a
percorrere l'orbita originale dell'asteroide. Ossia, invece di spostare grossi asteroidi
verso i luoghi utili alla gente, sarebbe la gente stessa a spostarsi verso l'asteroide in
questione. L'asteroide verrà completamente disassemblato, ed infine ricostruito sotto
forma di un nuovo habitat umano.

In seguito, l'orbita della nuova colonia (ex orbita dell'asteroide) potrebbe venir
leggermente deviata rispetto alla traiettoria originale, qualora divenisse evidente che
la colonia andrebbe incontro alla collisione con un altro corpo planetario entro il
prossimo secolo o giù di lì. La colonia verrebbe messa ad orbitare su un piano
leggermente differente - sventando così la sua imminente collisione - oppure si
potrebbe modificare la traiettoria della colonia affinché entri in una orbita circolare
più prossima al sole. La maggior parte delle colonie sfrutteranno la luce solare come
principale sorgente energetica, e più una colonia sarà vicina al sole, più piccolo potrà
essere il 'collettore/convertitore' solare di cui la colonia necessita.

Piccole comete possono venir catturate mentre sono ancora oltre l'orbita di Marte. Le
orbite delle comete verranno modificate affinché intersechino il sito in cui è collocata
la nuova colonia. L'acqua e gli altri gas che compongono la cometa, verranno
utilizzati per rendere abitabile la nuova colonia, ed anche i materiali solidi della
cometa contribuiranno ad edificare la struttura in via di sviluppo della colonia.

Queste colonie spaziali di seconda generazione saranno immense. Alcune avranno


forma tubolare e ruoteranno attorno al proprio asse per produrre una normale gravità
Terrestre. I tubi potrebbero avere diametro e lunghezza di diversi chilometri.
All'interno dei tubi possono tranquillamente vivere oltre cento milioni di persone in
un ambiente simil-terrestre e completo di montagne, alberi, laghi e quant'altro sia
presente in qualsiasi altro ambiente della Terra. Queste nuove colonie, saranno di
fatto dei mondi autosufficienti, del tutto indipendenti da qualsiasi altra colonia e dalla
stessa Terra per quel che riguarda le necessità vitali dei suoi abitanti.

Manifattura e Produzione Industriale nello Spazio

La produzione manifatturiera ed industriale impegnerà molti dei primi coloni


spaziali. Molti saranno i prodotti che sarà possibile produrre esclusivamente in
condizioni di bassa gravità e vuoto spinto, condizioni che nello spazio sono appunto
prevalenti.

Un tipo di processo manifatturiero che è possibile esclusivamente in ambiente


spaziale è la produzione di materiali ultra-puri. Nello spazio, qualsiasi elemento
chimico può essere facilmente separato da ogni altro. E' possibile persino separare
l'uno dall'altro isotopi differenti dello stesso elemento. Tale separazione può essere
ottenuta dapprima vaporizzando il materiale grezzo in una fornace elettrica o solare,
formando così flussi di vapori ionizzati la cui velocità verrebbe regolata ad un valore
costante entro un apposito dispositivo ('vapor streamer'). Passando il 'vapor streamer'
vicino ad un forte campo magnetico, gli atomi degli elementi più leggeri
devierebbero dalla loro traiettoria originale - per effetto del campo magnetico - più di
quanto accadrebbe agli atomi degli elementi più pesanti. Gli atomi dei diversi
elementi, ora separati, verrebbero raccolti e raffreddati da collettori distinti per ogni
tipo di elemento o isotopo.

Questo è il modo in cui funziona lo spettrometro di massa, lo strumento utilizzato


per analizzare piccoli campioni di materiale, e gli spettrometri di massa funzionano
già piuttosto bene sulla Terra. E' perciò certo che spettrometri di massa costruiti nello
spazio e di dimensioni immense lavorerebbero altrettanto bene, anzi anche meglio, di
quelli costruiti qui sulla Terra, poiché la loro efficienza di funzionamento verrebbe
accresciuta dalle condizioni estreme di vuoto spinto e bassa gravità caratteristiche
dell'ambiente spaziale.

Anche sulla Luna si dovrebbe costruire una fornace solare, di modo da vaporizzare le
rocce lunari ed inviare un flusso di materiali vaporizzati verso un collettore montato
su un satellite appositamente collocato in un punto orbitale LaGrangiano. Il
principale problema di questa ipotesi tecnologica, potrebbe essere rappresentato dalla
difficoltà di mantenere il getto del 'vapor streamer' abbastanza concentrato di modo
che esso, durante le miglia di viaggio dalla Luna al satellite-collettore, non vada a
disperdersi su un diametro di gettata eccessivo. Se questo metodo di trasporto delle
estrazioni minerarie dei materiali Lunari potrà essere reso praticabile, si rivelerebbe
di certo il sistema più efficiente ed economico per procurare materiali per la
costruzione delle prime colonie spaziali.

Qualsiasi sarà la sorgente dei materiali grezzi, sia essa la Terra, la Luna o gli
asteroidi, le attività manifatturiere ed industriali spaziali sfrutteranno questi materiali
grezzi per lavorare prodotti destinati ad essere utilizzati entro le stesse colonie
spaziali, nonché prodotti destinati all''esportazione verso la Terra. Alcuni esempi dei
prodotti che verranno fabbricati nello spazio, potrebbero essere:

1) Prodotti di purezza estrema, quali farmaci iper-puri, silicio mono-isotopico,


diamanti mono-isotopici, ecc...

2) Cristalli di silicio quasi perfetti, diamanti, proteine, virus, ecc...

3) Materiali con rivestimenti in diamante, quali: vetri, utensili meccanici, strumenti


medicali, componenti elettronici, ecc...

4) Strutture cristalline (del tipo 'Buckytube') monofilamento e super-forti, con ogni


monofilamento lungo persino fino a qualche chilometro.

5) Microprocessori ed altri componenti elettronici.

6) Satelliti d'ogni tipo.

7) Sonde spaziale, sia scientifiche che commerciali.

8) Computer quanto-meccanici (possono essere costruiti ovunque, ma solo


nell'ambiente spaziale un computer di questo tipo può trovare l'isolamento sufficiente
per raggiungere il suo potenziale massimo).

9) Ogni altro tipo di prodotto di consumo che - in termini di costo - sia più efficiente
produrre nello spazio.

Vita nello Spazio

Fra le colonie spaziali e la Terra continuerà ad esistere un prospero commercio di


beni e servizi. Una parte sempre maggiore della popolazione della Terra, passerà ad
infoltire le fila dei coloni spaziali. Il che darà luogo ad una drastica trasformazione
degli schemi di commercio. Infine, la maggior parte del commercio sarà composta
esclusivamente da scambi fra le varie colonie spaziali, e la Terra verrà semplicemente
lasciata fuori dal giro commerciale. La sola cosa che la Terra avrà ancora da offrire e
che le colonie vorranno, è la gente stessa. La terra diverrà esclusivamente una meta di
vacanza.

Per effetto combinato dello spopolamento e dell'assenza di commerci, l'economia


terrestre verrà distrutta, e il risultato di questo evento sarà quello di convincere
sempre più gente ad abbandonare la Terra. Al che, l'economia terrestre soffrirà
ulteriormente, ed altra gente ancora lascerà la Terra, finchè la numerosità della
popolazione della Terra si ridurrà ad una frazione estremamente esigua della sua
entità originale.

All''immortalità umana occorrerà molto tempo per divenire una realtà. La


nanotecnologia avrà, per allora, già distrutto l'economia più di una volta, ed avrà
generato molte epidemie d'estensione mondiale. Le interfacce dirette uomo-computer,
cominceranno a mostrare i loro aspetti negativi. I problemi creati dalla tecnologia
forniranno motivazioni ulteriori perché la gente abbandoni la Terra, e non perché le
colonie spaziali non soffrano altrettanto di problemi associati a tali tecnologie ma è
perché è più facile controllare questi stessi problemi in ambienti circoscritti come
quelli delle colonie spaziali. I problemi interni ad una colonia spaziale, non si
propagherebbero verso un'altra colonia, a meno che qualcuno non li diffonda di
proposito. Se le nuove colonie spaziali continueranno a mantenere lo stesso principio
di progettazione della prima colonia, ossia quello di creare più settori isolati in cui
circoscrivere la presenza umana, sarebbe difficile per una epidemia estendersi alla
colonia intera.

Nello spazio, la maggior parte delle ricerche relative a tecnologie potenzialmente


pericolose, verrebbe portata avanti entro stazioni spaziali appositamente dedicate,
totalmente separate e molto distanti da altre colonie abitate. Ogni posto della Terra è
invece collegato a qualsiasi altro posto della Terra stessa.

La vita nelle colonie spaziali sarà migliore di quella sulla Terra, e questo sarà il
motivo principale per cui la gente lascerà la Terra per vivere in una colonia spaziale.
Nelle colonie spaziali ci saranno le professioni meglio retribuite e le economie più
stabili. Le condizioni meteorologiche saranno sempre perfettamente prevedibili. Non
esisteranno insetti fastidiosi. Mai i raccolti geleranno o seccheranno o marciranno nei
campi. Non esisteranno inondazioni, terremoti, trombe d'aria, uragani; e gli incendi
resteranno d'estensione circoscritta e di facile estensione. Le malattie potranno essere
in massima parte debellate grazie al fatto di poter impedire l'accesso alla colonia a
gente affetta di malattie infettive, quantomeno fino al momento in cui queste persone
non siano state completamente curate. Se la gente vorrà o avrà bisogno di più spazio,
si potranno aggiungere nuovi ambienti alla colonia, ingrandendola di quanto è
necessario. Se non dovessi gradire i tuoi vicini, o il sistema di governo della tua
colonia, potrai tu stesso fondare ed avviare una nuova colonia da qualche altra parte.
Le tasse saranno più basse che sulla Terra, ed in qualche caso del tutto inesistenti.

Un altro motivo per cui la gente vorrà abbandonare la Terra per vivere nelle colonie
spaziali è che le colonie spaziali avranno un tasso di criminalità molto più basso che
sulla Terra. Basso tasso di criminalità significa non solo meno rischi fisici che si
corrono a livello individuale, ma anche maggiore libertà personale e meno necessità
di governo.

La gente, oggi come domani, cercherà tutti i modi possibili di sfogarsi in totale
libertà. Subito dopo il consolidamento dell'insediamento sulla prima colonia spaziale,
qualche imprenditore comincerà ad organizzare partenze verso luoghi nello spazio in
cui coloni spaziali e terrestri potranno soddisfare i propri desideri. Alcuni di questi
luoghi saranno intesi come tradizionali mete per vacanze rilassanti. Altri saranno
invece posti in cui tutto o quasi è concesso. Il che significherà creare dei luoghi nello
spazio, posti ad una certa distanza dalle colonie, che la gente visiterà allo scopo di
sentirsi totalmente libera, fare un po' di danni, e tornare tranquillamente alla propria
vita dopo aver soddisfatto qualche fantasia personale.

Le colonie tenteranno forme di governo fra le più diverse. Non mi sorprenderebbe se


i governi delle colonie spaziali ricoprissero tutto lo spettro di possibilità che va dalle
forme più repressive a quelle quasi anarchiche, a seconda della filosofia dei fondatori
delle colonie e di ciò che - all'atto pratico - funziona davvero.

Un Saluto ai Primi Coloni Spaziali

I primi coloni spaziali saranno persone fuori dall'ordinario, gente proveniente da


ogni nazione e da ogni gruppo etnico e da ogni tipo di estrazione sociale o
formazione, persone che si saranno attivamente sforzate di spingere se stesse ben al
di là di ciò che uomini e donne ordinari considererebbero possibile o vorrebbero
sperimentare. I primi coloni spaziali avranno già superato innumerevoli ostacoli ed
avversità, durante ogni momento del loro lungo cammino sulla strada che porta allo
spazio. Ai loro occhi, il fallimento non verrebbe considerato quale una opzione
possibile, poiché essi saranno sufficientemente intelligenti da comprendere quale
sarebbe, in caso di fallimento, il fato dell'intera Vita sulla Terra che - ora - poggia
sulle loro spalle. I primi coloni spaziali non sarebbero nulla se non si guadagnassero
la gloria.

Inizialmente, i primi coloni spaziali verranno derisi, ridicolizzati e considerati quali


sognatori di un sogno irrealizzabile. I primi coloni spaziali non si cureranno dell'aura
di ridicolo che li circonderà ad opera di coloro che mancheranno di sufficiente forza
visionaria e coraggio, e faranno quel che sapranno essere la cosa giusta da fare, per il
bene di se stessi e della Terra.

Quando diverrà evidente che i primi coloni spaziali potrebbero avere successo nella
creazione della prima colonia spaziale, essi saranno attivamente osteggiati da coloro
che sulla Terra avranno il potere di contrastarli. I primi coloni spaziali supereranno
gli ostacoli che verranno generati da tale tipo di opposizione.
Quando i primi coloni spaziali avranno riscosso il successo nella creazione della
prima colonia spaziale, inviteranno il resto dell'umanità ad unirsi a loro, ossia li
inviteranno a cogliere l'opportunità di vivere vite più piene. Infine, la maggioranza
della popolazione umana della Terra sarà ormai capace di accorgersi quanto sia
saggia la scelta di raggiungere la prima colonia spaziale e la più avanzata delle
frontiere umane che essa rappresenta.

Per allora, i primi coloni si saranno ormai spostati verso il successivo stadio del loro
piano d'azione, preparandosi per lo stadio della 'Grande Trasformazione della Vita
sulla Terra'. Alcuni dei primi coloni spaziali potranno godere di vite sufficientemente
longeve da riuscire a prendere parte alla 'Grande Trasformazione'.

Nel momento in cui comincerà la Grande Trasformazione della Vita sulla Terra, i
primi coloni spaziali saranno oramai divenuti leggendari. Alcune delle leggende
ancora viventi, saranno fra i primi individui che compiranno il salto verso il 'grande
incognito' che ci attende al di là della Grande Trasformazione.

Avere l'opportunità di divenire una leggenda vivente, è opportunità piuttosto rara.


Avere l'opportunità di divenire il leggendario individuo che diede la genesi ad una
moltitudine di esseri superiori, è cosa senza alcun precedente. Comunque, ciò che
ammanterà di gloria trascendentale il nome dei primi coloni, è ciò che essi, contro
ogni aspettativa e per il semplice fatto che sarà la cosa giusta da fare, compiranno.

L'Effetto della Colonizzazione dello Spazio sulla 'Grande Trasformazione dela Vita
sulla Terra'

Gli umani avranno una sola possibilità di agire in modo unitario quando la Grande
Trasformazione avrà oramai avuto inizio. La Grande Trasformazione della Vita sulla
Terra accadrà in ogni luogo in cui vivono degli esseri umani, siano questi luoghi
confinati sulla Terra o in ambienti spaziali, e accadrà non appena la tecnologia
raggiungerà un certo livello di avanzamento.

Se la Grande Trasformazione avvenisse nello spazio avrebbe più successo che se


accadesse sulla Terra. Nello spazio, la varietà delle forme di vita transumana che
verrebbero prodotte dalla Grande Trasformazione sarebbe più grande, poiché i
neoemergenti super-esseri transumani non sarebbero costretti a competere l'uno
contro l'altro secondo metodi di lotta per la sopravvivenza di stampo tradizionalmente
'umano'. Questa più bassa soglia di competizione risulterebbe particolarmente utile
alla sopravvivenza e alla diversificazione dei tipi 'non collettivi' di vita transumana.

Formare un essere collettivo è un modo facile per far progredire una forma di vita.
Ed è altrettanto vero che quella dell'essere collettivo potrebbe essere la più diffusa
tipologia di vita 'avanzata' esistente nel resto dell'universo. Nel momento in cui i
nostri discendenti verrano in contatto con super-esseri alieni, con tutta probabilità non
saranno ancora così avanzati o così 'svegli' quanto lo sono gli alieni. Avremo bisogno
di ogni vantaggio che potremo procurarci, giusto per metterci al sicuro
dall'eventualità che esistano altre forme di vita nell'universo, e che l'incontro di vita
aliena ci impedisca di continuare a percorrere la nostra strada. Maggiore sarà la
varietà di tipologie dei super-esseri transumani della Terra (specie per quel che
riguarda le tipologie meno comuni - ossia gli esseri 'non collettivi'), maggiori saranno
le nostre possibilità di sopravvivere a questi incontri, specie se i vari tipi di vita
transumana potranno lavorare insieme per collaborare al loro mutuo avanzamento e
alla loro sopravvivenza.

I vari tipi di vita transumana, molto probabilmente lavoreranno in collaborazione, a


meno che non saranno costretti a combattersi l'uno contro l'altro qui sulla Terra. Se la
Grande Trasformazione si compisse sulla Terra nell'arco di un unico giorno, ciò
accadrebbe per ragioni di necessità - ossia ragioni del tipo: "Evolvi immediatamente!
Perciò combatti o muori!". Nello spazio, la Grande Trasformazione potrebbe
compirsi ad un ritmo più rilassato. Gli individui che vorranno evolvere rapidamente
potranno farlo, senza per questo necessariamente divenire una minaccia per quelli che
vorranno evolvere più lentamente. Coloro che vorranno evolvere più lentamente,
impiegheranno un secolo o anche più per decidere quale tipo di forma di vita
avanzata vorranno divenire.

Se la Grande Trasformazione si compisse nello spazio, potrebbe essere possibile


mantenere la diversità della vita sulla Terra, il che consentirebbe ad una ulteriore
Grande Trasformazione della Vita sulla Terra di aver luogo in una qualche data
futura, quando alcune delle altre specie di vita Terrestre saranno avanzate a
sufficienza da poter anche loro scegliere liberamente se compiere il salto. Allora i
nostri 'fratelli' si uniranno a noi nel nostro viaggio senza fine. In alternativa,
potremmo essere egoisti e distruggere la nostra madre Terra e i nostri 'fratelli', e allo
stesso tempo far diminuire le nostre stesse probabilità di sopravvivere, se
permettessimo alla Grande Trasformazione di avvenire qui sulla Terra.

E' facile rendersi conto come l'immediata colonizzazione dello spazio sia il solo
modo per aumentare il grado di successo della Grande Trasformazione. Gli umani nel
complesso, tuttora non intuiscono che l'uomo evolverà in qualcosa di più grande
dell'uomo stesso, nonostante la colonizzazione spaziale sia la nostra migliore
speranza per una "Grande Trasformazione della Vita sulla Terra" di successo. La
gente del futuro, che invece godrà dell'eccellente stile di vita reso possibile dalla
colonizzazione spaziale, guarderà indietro al nostro tempo e dirà: perché gli umani
hanno aspettato così tanto prima di colonizzare lo spazio? Non riuscivano a vedere
quale grande benessere materiale, quale moltiplicazione delle possibilità di scelta
dello stile di vita e quale crescita di sicurezza sarebbe divenuta possibile grazie alla
colonizzazione spaziale? Alcuni di voi sono abbastanza saggi da vedere la possibilità
effettiva della realizzabilità delle cose che state leggendo qui, e sarete perciò voi -
assieme ad altri come voi - a rendere la colonizzazione dello spazio una realtà.

Come i super-esseri transumani vivranno, cosa desidereranno, in cosa crederanno, io


non lo so. Sospetto che si metteranno in viaggio verso altri luoghi dell'universo, per
trovare quel che cercano, e durante tale processo spargeranno il seme della vita
Terrestre sull'intera estensione dell'universo. E i primi coloni spaziali saranno
anch'essi affianco ai super-esseri transumani, tanto in memoria quanto in spirito,
quando avverranno gli eventi che, in seguito, verranno ricordati narrando che: "Al
principio..."

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