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Vincenzo Bellini

BEATRICE DI TENDA
Tragedia lirica in due atti
Libretto di Felice Romani

PERSONAGGI
Filippo Maria Visconti, Duca di Milano Beatrice di Tenda, di lui moglie Agnese del Maino, amata da Filippo Orombello, Signore di Ventimuglia Anichino, antico ministro di Facino Rizzardo del Maino, fratello di Agnese Baritono Soprano Mezzosoprano Tenore Tenore Basso

Cortigiani, giudici, ufziali, armigeri, dame, damigelle e soldati. La scena nel Castello di Binasco. Epoca anno 1418.

Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 16 marzo 1832


1

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

ATTO PRIMO
Scena I
Atrio interno nel castello di Binasco. Vedesi in prospetto il palazzo illuminato. Cortigiani che attraversano la scena, e sincontrano in Filippo [1. Introduzione]

CORTIGIANI
Tu, signor! lasciar s presto Cos splendida assemblea?

CORTIGIANI
E pieno sfogo A tua brama a che non dai? Sei Visconti, Duca sei, Sei maggior, signor di lei.

FILIPPO
M importuna io la detesto Per colei che n la Dea.

FILIPPO
tal noja, tal soffrire, ecc.

CORTIGIANI
Beatrice!

CORTIGIANI
Sei Visconti, Duca sei ecc. Se pi soffri, se pi taci, Non mai paghi, ognor pi audaci I vassalli in lei danti Ponno un d mancar di fe. Non lasciar che pi si vanti Degli stati che ti di ecc. (Sono interrotti dalla musica che parte dal palazzo. Restiam!

FILIPPO
S di peso Emmi il nodo a cui son preso. Non regnar che per costei! Simular gli affetti miei! Un molesto amor soffrire, Un geloso rampognar! tal noia, tal martire Chio non basto a tollerar.

CORTIGIANI
S: ben parli grave il giogo

FILIPPO, CORTIGIANI
Ascoltiam! (Odesi la voce di Agnese che canta la seguente romanza)

FILIPPO
tal noia

CORTIGIANI
Ben parli

AGNESE
Ah! non pensar che pieno Sia nel poter diletto: Senza un soave affetto Pena anche in trono un cor.

FILIPPO
tal martire, Chio non basto a sopportar.

FILIPPO
O Agnese! vero.

CORTIGIANI
grave il giogo Ma spezzarlo non potrai?

CORTIGIANI
Il suo canto seconda il tuo pensiero.

FILIPPO
Io lo bramo.

AGNESE
Dove non ride amore Giorno non vha sereno: 1

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo Non ha la vita un ore, Se non lo nutre Amore. Quanto tadoro Solo pu dirti il mio core, Lo sa il mio cor! (Partono) [2. Recitativo e duetto]

FILIPPO
N pi a lieta Dun sol ore la mia!

CORTIGIANI
Beatrice il vieta. Ah! se tu fossi libero Come gioir potresti! Di quante belle ha Italia Nobil desio saresti: Tutte a piacerti intese, Tutte le avresti al pi.

Scena II e III

Appartamento di Agnese. Agnese siede inquieta ad un tavolino: un liuto sovresso. Dopo alcuni momenti si alza, e va spiando alla porta come persona che attende qualcuno

AGNESE
Silenzio e notte intorno, Profonda notte. Del liuto il suono Ti sia duce, amor mio. (Prelude sul liuto, indi si arresta e porge lorecchio) Udiam Alcun sappressa.

FILIPPO
(fra s) O divina Agnese! Tu basteresti a me. Come tadoro, e quanto Solo il mio cor pu dirti: Gioia mi sei nel pianto, Pace nel mio furor. Se della terra il trono Dato mi fosse offrirti, Ah! non varrebbe il dono, Cara del tuo bel cor.

Scena IV

(Orombello entra frettoloso, e guardingo. Appena scopre Agnese si ferma maravigliato e guardando dintorno)

CORTIGIANI
Di spezzar gli odiati nodi Il pensier depor non di: Se dunaltra amante sei, Larti sue tinsegni Amor.

OROMBELLO
Ove son io?

AGNESE
Onde cos sorpreso? Inoltrate.

FILIPPO
Tu basteresti a me Come tadoro ecc.

OROMBELLO
Perdono Uda passando Soavi note e me traea vaghezza Di saper da che man veniam destate. (Per partire). Perdono, Agnese

CORTIGIANI
Forse gi disposti i modi Nha fortuna in suo segreto; E non manca a farti lieto. Che sorprenderne il favor. Per farti lieto il cor.

AGNESE
Uscite voi? Restate. Sedete.

FILIPPO
Forse gi fortuna dispone i modi Cara Agnese! 2

OROMBELLO
(O ciel!.)

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

AGNESE
Sedete. - E a pur vero Che curiosa brama Sol vi spingesse?

OROMBELLO
(alzandosi) Rivale!?

OROMBELLO
(Oh! incauto me!)

AGNESE
S: rival regnante.

AGNESE
Nullaltro Desir fu il vostro?

OROMBELLO
(Ciel! che ascolto! Ah! ciel!)

OROMBELLO
E qual, Contessa?

AGNESE
Ma che giova? Nulla un regno ad alma amante: Pi che un trono in voi ritrova Ogni ben che in terra dato per essa il vostro amor.

AGNESE
E in queste ore S tarde non pu forse un core Vegliar co suoi pensieri e sospirando Condar al liuto un caro nome Il nome dOrombello?

OROMBELLO
(Tutto, ah! tutto a lei svelato Simular che giova ancor?)

OROMBELLO
Il nome mio? Chi mai? Chi mai?

AGNESE
N vi basta?

AGNESE
Che val tacerlo? Avvi.

OROMBELLO
O Agnese!

OROMBELLO
(Gran Dio!)

AGNESE
E un foglio Un suo foglio non aveste?

AGNESE
Voi fra il ducal corteggio Non veggo io forse? Sospirar non vodo? Gemer sommesso?

OROMBELLO
Lebbi lebbi, ah! s, dar mi voglio Nel mio cor appien leggeste Amo, vero, e in questo amore riposto il ciel per me.

OROMBELLO
(Oh! che mai sento?)

AGNESE
(Al piacer resisti, o core. Chi beato al par di te? s, ah resisti, o core)

AGNESE
Un giorno Si riscontrar i nostri occhi intenti e ssi Egli ama, egli ama, io dissi Degno damor pi che non sia mortale Pi che laltero suo rival

OROMBELLO
Oh! celeste Beatrice!

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

AGNESE
Ella!

(con un grido)

AGNESE
Io delusa! ahi crudo arcano!

OROMBELLO
La sua vita e la sua fama, Agnese, in nostra man Per piet La sua vita, la sua fama

OROMBELLO
Agnese!

(correndo a lei sbigottito)

AGNESE
Oh! me infelice!

AGNESE
La sua vita la sua fama (prorompendo con tutto il dolore) E la mia? la mia spietato! Nulla dunque agli occhi tuoi? Ah! Lincendio in me destato Spegni in pria, se tu lo puoi Fa che unombra, un sogno sia La mia pena e. Lonta mia Ed allora allor capace Di piet per lei sar.

OROMBELLO
Ciel! che feci?

AGNESE

(con disperazione) Amata ell! Ella amata! ed io schernita!

OROMBELLO
Ah quale inganno!

OROMBELLO
Modi, ah! Modi.. ah! Tu non sei N oltraggiata, n schernita. Per calmarti io spenderei Il mio sangue, la mia vita Me perdona se costretto Da potente immenso affetto Tutto il prezzo del tuo core Il mio cor sentir non pu.

AGNESE
oh crudo affanno!

OROMBELLO
Ti calma, Agnese

AGNESE
Io delusa! ahi crudo arcano!

AGNESE
Sventurata! pi ben, pi pace, pi contento io non avr! (Agnese lo accomiata minacciosa, Orombello si allontana). [3. Scena, Coro e Cavatina]

OROMBELLO
Ah! Pietade! la sua vita, La sua fama in vostra mano

AGNESE
ella amata! Io schernita! Ahi crudo affanno! ah!

Scena V e VI

OROMBELLO
Agnese, piet!

Boschetto nel Giardino Ducale. Beatrice esce correndo; le sue damigelle la seguono.

AGNESE
Va, mi lascia!

BEATRICE
Respiro io qui Fra queste ombrose piante, Allolezzar de ori, a me pi dolce Sembra il raggio del d. (Siede)

OROMBELLO
Ah, pietade! 4

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

DAMIGELLE
Come ogni cosa Il suo sorriso allegra, A voi dolente ed egra Rechi conforto ancora!

Dalle pene sorger.)

BEATRICE
O mie genti! O mie de! Ah! Ah! la pena in lor piomb ecc.

BEATRICE
Oh! mie fedeli! Quando offeso il suo stelo il or vien meno, Pi ravvivar nol puote il Sol sereno, Quel or son io: cos languir m forza, Lentamente perir. - Ah! non questa La merc chio sperai daverti accolto E difeso, o Filippo, e al soglio alzato!

DAMIGELLE
Dalle pene sorger ecc. [4. Recitativo e duetto]

Scena VII

DAMIGELLE
(Misera! ver.)

(Mentre Beatrice si allontana colle sue damigelle, entrano Filippo e Rizzardo. Ambedue losservano in silenzio da lontano)

BEATRICE
Che non mi dee lingrato! ahim! lingrato! (Ma la sola, ohim! son io, Che penar per lui si veda? O mie genti! o suol natio! Di chi mai vi diedi in preda? Ed io stessa, ed io potei Soggettarvi a tal signor? O mie genti! o suol natio! O regni miei ecc.)

RIZZARDO
Vedi? La tua presenza Fugge sdegnosa.

FILIPPO
Ove fuggir pu tanto Che non la segua il mio vegliante sguardo? Va, la raggiungi. (Rizzardo parte). Io fremo dira ed ardo. Desser da lei tradito Duolmi cos? Non lo bramai nora? Non ne cercai, non ne sperai le prove?

DAMIGELLE
(Ella piange. Smania, freme Che mai sar?)

Scena VIII BEATRICE

Beatrice e Filippo Tu qui, Filippo?

BEATRICE
(Oh! mio rossor! Ah! la pena in lor piomb Dellamor che mi perd; I martir dovuti a me Il destino a lor serb. Ma se in ciel sperar si pu Un sol raggio di piet, La costanza a noi dar, Se la pace, ah, ne invol.)

FILIPPO
E altrove Possio trovarti, che in segreti luoghi, Ove misteriosa ognor taggiri?

BEATRICE
S non vo testimoni a miei sospiri. E a te celarli io tento, Pi che ad altrui. Troppo ti son molesti Gi da gran tempo.

DAMIGELLE
(Ah! per sempre non sar Vilipesa la virt: Pi contenta e bella pi

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

FILIPPO
N molesti mai Stati sarian, se la cagion verace Detta ne avessi.

FILIPPO
Ho in man sicura Del tuo fallir la prova.

BEATRICE
Oh! ben ti nota e grave Pi me la rende il simular che fai Tu dignorarla.

BEATRICE
Filippo!!! Basti, basti

FILIPPO
Trema! La tua perdia qui. (Cava un portafogli).

FILIPPO
E chio la ignori speri? Non sai che i tuoi pensieri, E i pi segreti, e i pi gelosi e rei Io ti leggo cogli occhi, in fronte, in core?

BEATRICE
Ciel! violare osasti Tu i miei segreti? Tu?

BEATRICE
Io rei pensieri!! e quali?

BEATRICE
Ah! tu violar losasti? Cielo!

FILIPPO
E quali? quali? spergiura! ingrata! Odio e livore.

FILIPPO
S, spergiura! Pi simular non giova. La tua perdia qui.

BEATRICE
Odio e livore! - ingrato! N il pensi tu, n il credi, Duolo dun cor piagato, Pianto damor vi vedi, Speme delusa, e smania Di gelosia crudel.

BEATRICE
Ciel! tu tu losasti?

FILIPPO
Io

FILIPPO
Smania gelosa, vero, Negli occhi tuoi si stampa Ma ma gelosia dimpero, S, ma daltro amore vampa, Ma lira insieme e lonta Dunanima infedel.

BEATRICE
tu?

FILIPPO
s io.. Qui di ribelli sudditi Soffri le mire audaci: Dun temerario giovane Qui dellardor ti piaci E a me delitti apponi? E a me damor ragioni? Oh! Non ti avrei s perdo Giammai creduto il cor.

BEATRICE
Filippo!

FILIPPO
S: spergiura! Pi simular non giova.

BEATRICE
Filippo!!

BEATRICE
Questi damanti popoli Voti e lamenti sono. Sio gli ascoltassi, o barbaro

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo Meco saresti in trono?

FILIPPO
No.

FILIPPO
Dun giovane lardor Trema Io fremo dira e dardor

BEATRICE
quei fogli mi rendi

BEATRICE
Oh! Non voler fra questi Vili cercar pretesti. Se amar non puoi, rispettami Mi lascia almen lonor.

FILIPPO
No.

BEATRICE
Infami il tuo nome. Io sono innocente La morte piuttosto Non farti questonta

FILIPPO
Ti scosta

BEATRICE
Quei fogli, o Filippo - quei fogli mi rendi.

FILIPPO
Tu? Io fremo. Va

FILIPPO
Va.

BEATRICE
Ah! Tel chiedo piangente

BEATRICE
Infami il tuo nome. Io sono innocente.

FILIPPO
Ti scosta

BEATRICE
La morte

FILIPPO
Tu?

FILIPPO
Attendila.

BEATRICE
La morte piuttosto, la morte

BEATRICE
Spietato!

FILIPPO
e tanto pretendi?

FILIPPO
Spergiura!

BEATRICE
Non farti questonta.

BEATRICE
spietato!

FILIPPO
No, no, no.

FILIPPO
va

BEATRICE
Tel chiedo piangente

BEATRICE, FILIPPO
tua onta sar.

FILIPPO
No.

BEATRICE
Spietato! Codardo! eccesso cotanto Mi rende a me stessa; Paventa il grido dun core che macchia non ha. 7

BEATRICE
non farti questonta

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

FILIPPO
Del fallo cancella, distruggi la traccia, Indegna! cancella la traccia! Va, spergiura, fremi minaccia, Indegna!

BEATRICE
Il mondo chimploro, chio chiamo a difesa, Il mondo dentrambi giustizia far.

FILIPPO
Il mondo che invochi, che chiami in difesa, Il mondo dentrambi giustizia far!

BEATRICE
Codardo

FILIPPO
La traccia, indegna! cancella del fallo! Va, spergiura, indegna, va, fremi, Minaccia, indegna!

No: tacente Ei si tenne, e in s rinchiuso. Or dov? Qua e l saggira, Qual chi scopo alcun non ha. Finge invan: lamore o lira A tradirsi il porter, Amor lo porter. Arte egual si ponga in opra; Nulla sfugga agli occhi nostri, Ma spiarlo alcun non mostri, N seguirlo ovunque va. Vel non fra, per quanto il copra, Che da noi non sia squarciato, Sei si stima inosservato, Sei si crede in sicurt. Andiam, andiam, andiam. Arte egual Sinnge invan. (Si allontanano). [6. Finale primo]

BEATRICE
Io sono innocente Paventa il grido di un core, che macchia non ha.

Scena XI BEATRICE

Beatrice sola, indi Orombello Il mio dolore, e lira inutil ira Sasconda a tutti. - Oh! potessio celarla A te, Facino! a te obliato, o prode, Appena estinto, a te, che forse or miri Siccome tua vendetta ogni mio scorno. (Si prostra sul monumento). Deh! se mi amasti un giorno, Non maccusar, o prode - Sola, deserta, inerme Io mi lasciai sedurre; Ah! se mamasti, Non maccusar. E caro assai Della mia debil core io pago il o. (Orombello sorte e resta in fondo). Mabbandona ciascun, Ah, mabbandona ciascun, S, s.

BEATRICE
Il mondo che imploro ecc.

FILIPPO
Del fallo cancella ecc.

BEATRICE
Empio! giustizia il mondi far. (Partono) [5. Coro dArmigeri]

Scena IX e X

Parte remota nel castello di Binasco: da un lato la statua di Facino Cane. Un drappello dArmigeri esce dal corridoio e sinoltra guardingo

CORTIGIANI.
Lo vedeste? S: fremente Ei ci parve, e insiem confuso. Nulla ei disse? 8

OROMBELLO
Ciascun! ciascun! non io.

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

BEATRICE
Chi vedo? tu Orombello! Tu qui furtivo?

Tua piet creduta amor.

OROMBELLO
Io.. lo so.

OROMBELLO
Della tua sventura Favellan tutti - Opro sol io - Le lunghe Dubbiezze tue vincer tu devi alne, Usar del tuo poter. Io tutto ho corse Le terre a te soggette, e mille in tutte Fedeli braccia a tua difesa armai. Vieni - Si spieghi ormai Di Facino il vessillo; e di tue genti Vendica i dritti offesi e i propri insulti.

BEATRICE
Tu? N inorridisci?

OROMBELLO
Ah! non legger nel mio cor.

BEATRICE
Qual favella!

BEATRICE
Son essi al colmo, e non saranno inulti

OROMBELLO
Ah! tu vhai letto.

OROMBELLO
Oh! gioia! Appena annotti, Fuggirem queste mura e di Tortona Ci accorrano i ripari Ivi raggiunta Dai pi prodi sarai Solo prometti, Che non porrai pi inciampo al mio disegno.

BEATRICE
Io tacqueta intesi intesi

OROMBELLO
S: dimmenso, estremo affetto Da primi anni in te maccesi

BEATRICE
Oh! che mai mi consigli?

BEATRICE
Taci parti audace! insano! Oh! in qual cor pi der!

OROMBELLO
E indugi ancora?

OROMBELLO
collet si f maggior Si nutr del tuo dolore Mi sforzai celarlo invano O perdono o morte avr.

BEATRICE
A ciascun dar vorrei, Fuor che a te la mia difesa.

OROMBELLO
Che di tu?

Scena XII
(Filippo, Rizzardo, Agnese con seguito, Anichino, indi Cavalieri, Dame e soldati)

BEATRICE
Sospetto sei La mia fama io voglio illesa.

BEATRICE
Parti (Sorte Filippo)

OROMBELLO
La tua fama!

OROMBELLO

BEATRICE
S la fede Che in te pongo, amor si crede; La piet che tu nudrisci,

(prostrandosi) Deh! perdona!

BEATRICE
Fuggi parti 9

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

AGNESE
Vedi?

(a Filippo)

Non si spiega per lamenti; Gi linfamia in te caduta, Sei la volle, e a lui giov.

FILIPPO
Traditori!

BEATRICE
Al tuo core, al reo tuo core Lascio, indegno, il discolparmi; Cerchi invano, o traditore, Davvilirmi, dinfamarmi.

BEATRICE, OROMBELLO
Oh! ciel! oh ciel!

FILIPPO
Guardie!

FILIPPO
Indegna! ed osi? e credi Che ancor tascolti La tua colpa gi palese, Conosciuta or sei tu qui.

BEATRICE
Arresta.

OROMBELLO, ANICHINO, CAVALIERI, DAME


Infausto d!

FILIPPO
E credi Poter s che ancor tascolti? La tua colpa

BEATRICE
(Ah! tal onta io meritai Quando a me questempio alzai Dellamor che mha perduta Sol tal frutto a me rest. Oh dolor! Dellamor sol tanto frutto a me rest: oh dolor!)

BEATRICE
Non seguire. Ella esiste in tuo desire. Ti conosco.

FILIPPO
E a mia vergogna Conosciuta or sei tu qui.

AGNESE
(Godi, esulta, o cor sprezzato, Del dolor di questo ingrato: Vide il tuo, lo vide estremo, N piet per te prov)

BEATRICE
Oh! vil rampogna!

AGNESE
(Esulta o cor!)

OROMBELLO
(Giusto ciel! oh ciel! Oh dolor! ahi! giusto ciel! piet! Oh mio dolor! mi manca il cor Ah sconsigliato! in qual la trassi Di miseria abisso orrendo! Giusto ciel, neppur morendo Lerror mio scontar potr. Ah qual dolor!)

OROMBELLO
(Lho perduta!)

ANICHINO
(Ell perduta!)

CAVALIERI, DAME
(Oh! infausto d!)

ANICHINO
(Giusto ciel! oh ciel! Oh dolor! ahi! giusto ciel! piet! Oh mio dolor! mi manca il cor Ciel, tu sai comio volea Prevenir s ria sventura! Ah qual dolor!)

AGNESE, OROMBELLO, ANICHINO, CAVALIERI, DAME


Orgogliosa/Dolorosa, il cor che tenti, 10

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

CORTIGIANI
Giusto ciel! che avverr? Ell infedel? Ciel! Ah giusto ciel! Ah, come mai scolpar si pu? Tutto, tutto farti rea Qui congiura a un tempo istesso: Giusto ciel, dinnanzi ad esso Come mai scolpar si pu?)

TUTTI

(eccetto Beatrice e Filippo) Orgogliosa/Dolorosa, il cor che tenti Non si piega per lamenti ecc.

FILIPPO
Guardie, ol! ubbidite! Non tascolto. Guardie!

FILIPPO
Al castigo a lor dovuto Ambo in ferri custodite.

BEATRICE
Pensa ancor! Scellerato! N fra voi, fra voi si trova Chi si levi in mia difesa? Uom non avvi che si muova A favor di donna offesa?

BEATRICE
E tu losi?

FILIPPO
Ho risoluto.

FILIPPO
Ite, iniqui! allimpossente Ira vostra io vabbandono. Ogni core qui fremente, Sa ciascun che offeso io sono: Pena estrema a fallo estremo Terra e ciel domanda a me.

BEATRICE
Lempio losa!!

OROMBELLO
Duca, udite Innocente la duchessa Insultata a torto dessa Calunniata

CAVALIERI, DAME
(Ah! quel nobile suo sdegno, Quel rossor di cui saccende, Dinnocenza certo pegno, Dogni accusa la difende: A te, giudice supremo, Noto solo il reo qual .)

FILIPPO
Te, non lei, Traditor, difender di. Va

BEATRICE
Uom non avvi ecc.

BEATRICE
Filippo! troppo eccesso Pensa ancor: ti puoi pentir.

OROMBELLO
(Deh! un momento un sol momento Un acciaro a me porgete, Se colpevole, sio mento, Alme perde, vedrete. Oh! furor! inerme io fremo Ah! pi f, pi onor non v.)

AGNESE
(Orgogliosa! lo tenti invano, Invan, orgogliosa, invan!)

OROMBELLO, ANICHINO, CAVALIERI, DAME


Dolorosa, lo tenti invan ecc.

AGNESE
(Questo, ingrato, il primo questo Colpo in te di mia vendetta: Altro in breve, e pi funesto Pi terribile ne aspetta.)

FILIPPO
Va tinvola: tutto invan, Invan, traditrice, va.

BEATRICE
N fra voi, fra voi si trova ecc. 11

Bellini: Beatrice di Tenda - atto primo

AGNESE
(Questo, ingrato, il primo questo ecc.)

FILIPPO
Ite iniqui! allimpossente ecc.

OROMBELLO
(Deh! un momento un sol momento ecc.)

ANICHINO, CAVALIERI, DAME


(Ah! quel nobile suo sdegno ecc.) (Beatrice e Orombello sono circondati dalle guardie.)

12

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

ATTO SECONDO
]7. Coro dintroduzione]

Scena I

(Sala nel castello di Binasco preparata per tener tribunale. Guardie alle porte. Damigelle di Beatrice e Cortigiani

DAMIGELLE
Lassa! E pu il ciel permettere Questo giudizio infame?

DAMIGELLE
Ahi! sventurato! ahi misero! N i barbari plac?

CORTIGIANI
Ella non pu sottrarsene: Gi cominci lesame. Possa dinanzi ai giudici Darvi fedele amore Forza e virt maggiore Che ad Orombel non di!

CORTIGIANI
Ahi!

DAMIGELLE
N i barbari plac?

CORTIGIANI
Tratto tre volte in aere, Tre volte in gi sospinto, Sol con profondi gemiti Prima il suo duol mostr. Quindi spossato e livido, Datro pallor dipinto, China la fronte e mutolo, Esanime sembr.

DAMIGELLE
Come! Lincauto, il debole Forse al timor ced? Forse, forse? Voi impallidite!

CORTIGIANI
Ahim!

DAMIGELLE
Parlate.

DAMIGELLE
Ahi ferrei cori! Ahi barbari! Tanto il meschin pen?

CORTIGIANI
Che rimembrar?

CORTIGIANI
Ahi!

DAMIGELLE
Parlate

DAMIGELLE
Tanto il meschin pen?

CORTIGIANI
Ascoltate Dal tenebroso carcere, Ove rinchiuso ei venne, Al tribunal terribile Fermo si present. Quivi minacce e insidie Intrepido sostenne; Quivi martiri e spasimi, Quanti potea, sd.

CORTIGIANI
Ma poi che gli occhi languidi Ebbe dischiusi appena Quando il feroce strazio Anco apprestar mir Pi non potendo reggere Allinsoffribil pena: S confess colpevole, Complice lei grid.

13

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

DAMIGELLE
Ahi!

ANICHINO
(Oh! istante! io gelo.) [9. Scena, Coro e Quintetto]

CORTIGIANI
Pi non potendo reggere ecc.

DAMIGELLE
Ahi! sventurata! ahi misera! Niuno salvar la pu. Ahi, sventurata! (Si allontanano). [8. Scena e Recitativo]

Scena III

Escono i Giudici, e si vanno a collocare ai loro posti. Rizzardo presiede al consiglio. Filippo siede in un seggio elevato. La scena si empie di dame e di cavalieri: in mezzo alle dame vedesi Agnese)

AGNESE
(Di mia vendetta giunta Lora bramata eppur non sono io lieta, Qual mi sgomenta il cor voce segreta!)

Scena II FILIPPO

Filippo, Anichino, soldati. Omai del suo destino arbitra solo Esser deve la legge.

ANICHINO
(O troppo a mie preghiere Sordo Orombello! Fu presago jeri Il mio timor.) (Va a sedersi anchesso).

ANICHINO
E qual vha legge Che a voi non ceda? - Oh! ve ne prego, o Duca, Per lutil vostro. A voi funesto io temo Questo giudizio: gi ne corse il grido Per le vicine terre, e il popol freme, E lei compiange.

AGNESE
(Di mia vendetta giunta Lora bramata eppur non sono io lieta, Qual mi sgomenta il cor voce segreta!) (Tutti i Giudici si saranno seduti, e Filippo anche si trover sul trono)

FILIPPO
N Filippo il teme. (ai soldati) Fino al novello d sian di Binasco Chiuse le porte, n venir vi possa, N uscirne alcuno. - Allor che il popol veda Questidol suo di tanto error convinto, Dir giustizia quel che forza or dice.

FILIPPO
Giudici, al mio cospetto Non vadunaste mai Per pi grave cagion; portar sentenza Dovete voi di cos nero eccesso Che denunziarlo fui costretto io stesso: Pur la giudizio vostro Forza non faccia alcuna Laccusator, n laccusata; e in mente Abbiate sol che a voi sentenza io chiedo Cui proferir potea Sovrana autorit

ANICHINO
E chi di Beatrice Retto giudice a dove laccusa Filippo intenti?

GIUDICI
Venga la rea.

FILIPPO
Or basta Omai pon modo al tuo soverchio zelo. Il Consiglio saduna.

14

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

Scena IV GIUDICI

Beatrice fra le guardie, e detti Di grave accusa il peso Pende sul capo vostro - A noi dinnanzi Vi possiate scolpar!

Scena V

(Orombello fra le guardie, e detti)

DAME, CAVALIERI
Eccolo.

AGNESE
(Oh! come Lo ridusse infelice il furor mio!)

BEATRICE
E chi vi diede Di giudicarmi il dritto? Ovunque io volga Gli occhi sorpresi, altro non veggio intorno Che miei vassalli.

OROMBELLO
A quai nuovi martir tratto son io! (Orombello sorte e vacillando fa alcuni passi)

FILIPPO
E il tuo sovran non vedi? Il tradito tuo sposo?

GIUDICI
Ti rinfranca: a noi tappressa. Parla: e il ver conferma a lei. (Orombello appoggiato sulle guardie sinoltra lentamente).

BEATRICE
Io veggo un empio Che i beneci miei paga dinfamia, Lamor mio di vergogna.

BEATRICE
Orombello!

FILIPPO
Amor tu dici! Tramar co miei nemici, Ribellarmi i vassalli e far mia corte Campo di tresche oscene Con citaredi, quanto abbietti, audaci, Chiami Filippo amar?

OROMBELLO
(Oh! voce! dessa E morire io non potei!)

BEATRICE
Orombello!! - Oh sciagurato! Dal mentir che hai tu sperato? Viver forse? ah! dove io moro Vita speri da costoro? Tu morrai con me morrai, Ma qual reo, qual traditor.

BEATRICE
Taci, deh! taci. Ferma udir posso ogni altra Accusa tua ma il cor si scotte e freme A s vil taccia. Oh! non voler, Filippo, De Lascari la glia, e dun eroe La vedova infamar. GIUDICE Il reo taccusa Complice tuo. - Venga Orombello.

OROMBELLO
Cessa, cessa. - Ah tu non sai Di me stesso io son lorror. Io soffrii soffrii tortura Cui pensiero non comprende Non pot la fral natura Sopportar le pene orrende La mia mente vaneggiava Il dolor, non io, parlava Ma qui, teco, al mondo in faccia, Or che morte ne minaccia, Innocente io ti proclamo, Grido perdi costor. 15

BEATRICE
(Oh ciel! La mia virt sostieni.)

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

BEATRICE
Grazie, o cielo!

FILIPPO
(Cederesti ai lor lamenti, Ne saresti o cor commosso? No: sottentri a vil pietade Inessibile rigor.)

AGNESE
(Oh! mio rimorso!)

ANICHINO
(Lodi o Duca?)

DAME, NOBILI
(Oh qual dolor!)

FILIPPO
(Lodo e fremo.)

BEATRICE
Al tuon fallo ammenda fai ecc.

GIUDICI
Troppo omai tu sei trascorso: Bada e trema.

AGNESE, DAME, NOBILI


(In quegli atti, in quegli accenti Ah gi sorge ai lor lamenti Il terribile rimorso Ah! sul cor, sul cor mi cade Quel compianto e quel dolor.)

FILIPPO
Trema.

OROMBELLO
Sol chio mora perdonato Da questangelo damor!

FILIPPO, CAVALIERI
(Cederesti ai lor lamenti, ecc.)

OROMBELLO
Non morrai: n ciel, n terra ecc.

FILIPPO, GIUDICI
Vhan supplizi, o forsennato, A strapparti il vero ancor. (Orombello si strascina verso Beatrice)

ANICHINO, DAME
(In quegli atti, in quegli accenti Ah! sul cor mi cade Quel compianto, quel dolor)

BEATRICE
Al tuo fallo ammenda festi Generosa, inaspettata. Il coraggio mi rendesti, Moro pura ed onorata Ti perdoni il ciel clemente, Col mio labbro, col mio cor.

FILIPPO
Poi che il reo smentisce il vero Fia sospesa la sentenza.

ANICHINO
Sciorli entrambi mio pensiero:

OROMBELLO
Ah! non morrai!

FILIPPO
Sciorli?

FILIPPO
(In quegli atti, in quegli accenti Vha poter chio dir non posso)

AGNESE
Oh! gioia! Giudici No: non puoi, Vuol la legge i dritti suoi. Nuovo esame infra i tormenti Denno in pria subir costor.

OROMBELLO
Non morrai: n ciel, n terra Soffrir s nero eccesso. A me stanco in tanta guerra, A me sia morir concesso. 16

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

AGNESE, ANICHINO, DAME


Ella pure?

OROMBELLO
Teco io sono, s, soffriamo, Insiem soffriam.

BEATRICE
O iniqui!

FILIPPO
Ite entrambi, e poi che il vero Il rimorso non vi detta, Il supplizio che vi aspetta. Vi costringa, e strappi il vel.

OROMBELLO
Oh! mostri!

OROMBELLO
Chi porr su lei le mani? Tuoni pria sui capi vostri, Tuoni il ciel.

GIUDICI
Ite entrambi, e poi che il vero ecc.

AGNESE
(Chi mi cela al mondo intero? Ho in core un gel!)

GIUDICI
Si allontani il forsennato. Guardie, ol!

OROMBELLO
Qui supplizii, onore in ciel!

BEATRICE

(ai Giudici) Deh! un istante (a Filippo) Un solo accento Ah! Non temer di udir lamento Sol tavverto Il ciel ti vede Hai tempo ancora.

ANICHINO, DAME
Oh misfatto! ho in core un gel!

BEATRICE
Ah! se in terra a tai tiranni virtude abbandonata, Duna vita sventurata la morte men crudel.

FILIPPO
Va: pei rei non v mercede Ti abbandono al suo rigor. S: vuol la legge i dritti suoi Vabbandono al suo rigor, Non vha mercede.

AGNESE
(Ah, si spezza il cor! Oh misfatto! Ho in core un gel! Ah piet! Chi cela al mondo, al ciel?)

OROMBELLO
Morte non men crudel!

ANICHINO, DAME, CORTIGIANI


Ah! piet! si spezza il cor! Ah qual misfatto! ah qual orror!

ANICHINO
(Oh! misfatto! Piet! Ho in core un gel!)

BEATRICE

(si volge ad Orombello e a lui si avvicina) Vieni, amico insiem soffriamo: A soffrir per poco abbiamo. Il destin per breve pena Ci riserba eterno onor.

DAME
(Ah, si spezza il cor! Ho in core un gel! Ah, piet!)

AGNESE
(Io reggo appena: oh Dio! Chi mi cela al mondo inter?)

FILIPPO, GIUDICI
Ite entrambi, e poi che il vero ecc.

17

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo (Orombello e Beatrice partono fra le guardie da lati opposti. Il consiglio si scioglie) [10. Recitativo]

FILIPPO

(severamente) Ritratti il voglio. (Agnese parte piangendo) [11. Scena, Aria e Coro]

Scena VI

Agnese e Filippo (Filippo rimane pensoso, e passeggia a lunghi passi. Agnese si avvicina ad esso tremante)

Scena VII FILIPPO

AGNESE
Filippo!

(Filippo solo, indi Anichino, Dame, Cortigiani) Rimorso in lei? Dove io non ho rimorso Altri lo avr? - Dove alcun labbia, il celi: Il mostrarlo accusarmi. Esser tranquillo, Sereno io voglio E il sono io forse e il posso! No da terror percosso Mi sento io pur, qual se vicino avessi Terribil larva qual se udissi intorno Una minaccia rimbombar sul vento Minganno? o mi colpi ebil lamento! (Porge lorecchio). dessa, Dessa che dai tormenti al carcer passa, Chio non noda la voce Oh! chi sappressa? (Alluscir di Anichino si ricompone).

FILIPPO
Tu! - Ti appressa Duopo ho dudir tua voce.

AGNESE
Oh! al cor ti scenda Pietosa s, che al perdonar ti pieghi.

FILIPPO
Sei tu che preghi, Agnese! E per chi preghi? Vieni: ogni tema sgombra: Il regal serto tuo.

AGNESE
Serto! Ah! piuttosto Si aspetta a me de penitenti il velo.

FILIPPO
Agnese!

ANICHINO
Filippo, la duchessa Non confess pur la condanna Tutto il Consiglio, e il nome tuo sol manca Alla mortal sentenza. (Filippo riceve la sentenza).

AGNESE
Innanzi al cielo, Innanzi al mondo, io rea mi sento rea Della morte cui danni uninnocente.

FILIPPO
Non confess!!

FILIPPO
Qual dubbi or volgi, strani dubbi, in mente? Io sol rispondo, io solo Di quel reo sangue - Omai tacqueta, e pensa Che ad altri tu non dei, fuor che allamore, Di Beatrice il soglio. Ritratti.

ANICHINO
Costante linnocenza.

DAME, CORTIGIANI
in vostra man, signore, Dellinfelice il fato: Ceda il rigor placato Al grido di piet.

AGNESE
Ah! mio Signor!

18

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

FILIPPO
No si resista Il decreto fatal si segni alne (Si appressa al tavolino per segnare la sentenza: si arresta) Ah! non possio: mi si solleva il crine. Qui mi accolse oppresso, errante, Qui die ne a mie sventure Io preparo a lei la scure! Per amor supplizio io do! Ah! mai pi duman sembiante Sostener potr laspetto: Ah! nel mondo maledetto, Condannato in ciel sar. Ella viva (per stracciar la sentenza) Qual fragor! Chi sappressa? Ite vedete. (I Cortigiani escono frettolosi)

Empia lei, non me tiranno Alla terra io mostrer. (Cada alne, e tronco il volo Sia cos di sua danza. Un sol trono, un regno solo Vivi entrambi unir non pu.)

DAME, CORTIGIANI
Ah! Signor piet, clemenza.

FILIPPO
Non sonio che la condanno ecc. unir non pu ecc

DAME, CORTIGIANI
(Ah! non v piet ecc) (Patrono) [12. Finale secondo]

Scena VIII

DAME
(Crudo inciampo)

Vestibolo terreno che mette alle prigioni del castello. Damigelle, e famigliari di Beatrice escono dalle prigioni. Sono tutti vestiti a lutto. Dogni lato sentinelle.

FILIPPO
Ebben?

CORTIGIANI
Prega. - Ah! non sia la misera Nel suo pregar turbata. Mai non sal di martire Prece al Signor pi grata: N mai pi puro spirito Ei contempl dal cielo, Santo damor, di zelo, Santo del suo soffrir. Oh! la costanza impavida Onde sd i tormenti, Data le sia negli ultimi Terribili momenti! E la virt che tentano Macchiare i suoi tiranni, Provin gli estremi affanni, Suggelli un pio morir!

CORTIGIANI
Signore, Alle mura provvedete. Di Facin le bande antiche Si palesano nemiche, Osan chieder la duchessa, E Binasco minacciar.

FILIPPO
Ed io, vil, gemea per essa! Maccingeva a perdonar! Si eseguisca la sentenza. (Sottoscrive).

DAME, CORTIGIANI
Ah! Signor piet, clemenza.

FILIPPO
Non sonio che la condanno: la sua, laltrui baldanza. 19

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

Scena IX

BEATRICE
Oh! che d tu?

Beatrice esce dalla prigione umilmente vestita, e coi capelli sugli omeri: passeggia lentamente e a fatica. Tutti la circondano inteneriti e in silenzio

AGNESE
Credea Te la mia rivale e violai tue stanze, Furai tuoi scritti e il sangue tuo comprai Collonor mio

BEATRICE
Nulla dissio Di sovrumana forza Mi armava il cielo Io nulla dissi, oh, gioia! Trionfai del dolor. - Perch piangete! N con me vallegrate? Io moro, o amici! Ma gloriosa, ma di mia virtute Nel manto avvolta. Non cos gliniqui, Che calpestata e afitta han linnocenza! Delliniqua sentenza Luniverso gli accusi.

BEATRICE
Perda! cessa fuggi Chio non ti vegga chio non sia costretta In questora funesta Col cor morente a maledir

CORTIGIANI
Ah! s.

AGNESE
Oh! arresta (Odesi dalle torri un ebile suono. Beatrice si scuote)

BEATRICE
Mia morte Filippo infami, e il sangue mio versato Piombi sul traditor, qualunque ei sia, Che dellindegno complice si rese. Dio lo punisca colla vita.

OROMBELLO
(di dentro) Angiol di pace allanima La voce tua mi suona. Segui, o pietoso, e inspirami Virt di perdonar

Scena X

Agnese dallalto ode le parole di Beatrice, getta un grido e scende rapidamente

AGNESE
Egli perdona! (Beatrice commossa si appressa ad Agnese.)

AGNESE
Ah!

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
Agnese!

BEATRICE
Con quel perdono, o misera, Ricevi il mio perdono. Salga con queste lagrime A un Dio di pace e amor.

AGNESE
Piet la mia condanna Non proferir a piedi tuoi mi lascia Morir dangoscia e di rimorso.

OROMBELLO
Angiol di pace, ah segui, o pietoso, ispirami virt di perdonar!

BEATRICE
Agnese! Rimorso in te!

AGNESE
Ah! la virt di vivere Da te ricevo in dono Vivr, vivr per piangere Finch si spezzi il cor.

AGNESE
Rimorso eterno. A morte Ti spingo io sola Io dOrombello ardea.

20

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

OROMBELLO
O pietoso, ah segui ecc.

BEATRICE BEATRICE

Ricevi il mio perdono ecc..

E sovressa il ciel pregate Per Filippo, e non per me. (Si avvicina ad Agnese svenuta). Raccontate a questa oppressa Che morendo io labbracciai: Che allEterno il core alzai A implorar per lei merc.

Chi giunge?

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
Oh! infelice! Oh a qual serbate Tristo il suolo in cui lo scempio Di tal donna, o Dio, si fe!

AGNESE, ANICHINO, DAMIGELLE, FAMIGLIARI


Ohim!

BEATRICE
Lo veggio Il funebre corteggio

BEATRICE
Per chi resta il ciel pregate, Per chi resta, e non per me. Io vi seguo.

Scena Ultima

(Rizzardo con Alabardieri e Ufciali si presenta sulla gradinata)

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
Deh! un amplesso concedete

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
Pi speme non v!

BEATRICE
Io vi abbraccio non piangete ah miei cari!

BEATRICE
La mia costanza Non mi togliete. Anche una stilla, e poi Fia vuotato del tutto e inaridito Questo calice amaro.

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
Chi non piange non ha cor.

BEATRICE
Ah! la morte a cui mappresso trionfo, e non pena. Qual chi fugge a sua catena, Lascio in terra il mio dolor. del Giusto al sommo seggio Chio gi miro e gi vagheggio, Della vita a cui minvolo Porto solo - il vostro amor.

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
E Iddio ritrarlo Dal labbro tuo non pu!

BEATRICE
Mi di coraggio Al sacrizio Iddio. (Rizzardo sinoltra cogli alabardieri). Eccomi pronta

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
Oh! infelice, a qual serbate Fur le genti orrendo esempio! Tristo il suolo in cui lo scempio Di tal donna, o Dio, si fe!

AGNESE
Io pi non reggo! (sviene).

BEATRICE
Non piangete Ah! la morte a cui mappresso ecc.

BEATRICE
Addio Deh! se unurna a me concessa Senza un or non la lasciate,

DAMIGELLE, FAMIGLIARI
Deh! un amplesso concedete 21

Bellini: Beatrice di Tenda - atto secondo

BEATRICE
Ah! non piangete! Dalla vita a cui minvolo

Porto solo il vostro amor! (Beatrice si allontana fra le guardie. Tutti gli astanti singinocchiano)

FINE DELLOPERA

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