Gensini (maggio 2011) Il grande iniziatore: Charles Darwin (1809-1892) - sostiene il carattere evolutivo della specie umana - continuit fra evoluzione umana e specie animali superiori - continuit che si applica anche alle forme di espressione comunicativa cfr. The Descent of Man and Selection in relation to Sex (1871)
CHAPTER II. COMPARISON OF THE MENTAL POWERS OF MAN AND THE LOWER ANIMALS. The difference in mental power between the highest ape and the lowest savage, immense Certain instincts in common The emotionsCuriosity ImitationAttention Memory Imagination Reason Progressive improvement Tools and weapons used by animals Language Self-consciousness Sense of beauty Belief in God, spiritual agencies, superstitions
The Espression of the Emotions in Man and Animals (1872) - Gli umani condividono con gli altri animali lattitudine a esprimere mediante voci significative i propri stati emotivi: connessione fra sistema nervoso e motricit - Questa continuit si rintraccia allinterno di un paradigma osservativo debitore della fisiognomica
Le illustrazioni che seguono fissano il principio della continuit nellespressione degli stati emotivi:
Fig. 5.Dog approaching another dog with hostile intentions. By Mr. Riviere. [page] 53
Fig. 6.The Same in a humble and affectionate frame of mind. By Mr. Riviere. [page] 54
Ecco adesso un esempio di analisi dellespressione negli umani. Quando non si vuole esprimere mancanza di aiuto, impotenza a eseguire unazione, rassegnazione, si fanno movimenti inconsapevoli del tipo di quelli della figura seguente:
Ecco la spiegazione di Darwin: Helplessness, Impotence: Shrugging the shoulders.When a man wishes to show that he cannot do something, or prevent something being done, he often raises with a quick movement both shoulders. At the same time, if the whole gesture is completed, he bends his elbows closely inwards, raises his open hands, turning them outwards, with the fingers separated. The head is often thrown a little on one side; the eyebrows are elevated, and this causes wrinkles across the forehead. The mouth is generally opened. I may mention, in order to show how unconsciously the features are thus acted on, that though I had often intentionally shrugged my shoulders to observe how my arms were placed, I was not at all aware that my eyebrows were raised and mouth opened, until I looked at myself in a glass; and since then I have noticed the same movements in the faces of others. In the accompanying Plate VI., figs. 3 and 4, Mr. Rejlander has successfully acted the gesture of shrugging the shoulders. Englishmen are much less demonstrative than the men of most other European nations, and they shrug their shoulders far less frequently and energetically than Frenchmen or Italians do. The gesture varies in all degrees from the complex movement, just described, to only a momentary and scarcely perceptible raising of both shoulders; or, as I have noticed in a lady sitting in an arm-chair, to the mere turning slightly outwards of the open hands with separated fingers.
Nasce la psicologia comparativa Verso la fine dellOttocento, si afferma un modello rigidamente bionaturalista dello studio del comportamento animale, diffidente nellinvocare spiegazioni mentaliste (problematiche da verificare empiricamente) tutte le volte che possibile invocare spiegazioni di livello inferiore dedotte dalla dinamica organismo/ambiente, stimolo-risposta: ricorda
Jaques Loeb (1859-1924), tedesco, dal 1910 al Rockefeller Institute of New York
Opere principali:
1.
2.
Der Heliotropismus der Thiere und seine Uebereinstimmung mit dem Heliotropismus der Pflanzen, Wrzburg: Verlag von Georg Hertz, 1890. Einleitung in die vergleichende Gehirnphysiologie und vergleichende Psychologie, Leipzig: J. A. Barth, 1899. English ed., Comparative physiology of the brain and comparative psychology, New York: Putnam, 1900.
Lloyd Morgan (1852 - 1936), inglese, d un contributo centrale allo studio dellintelligenza animale, che affronta in una chiave precocemente behaviorista (comportamentista), ovvero facendo appello alla oggettivit dei comportamenti osservabili. Pertanto prende duramente le distanze dal collega George Romanes (autore di Animal Intelligence (1888)), un darwiniano colpevole a suo avviso di un approccio aneddotico al tema della mente animale:
Cos nella sua Autobiografia
With regard to Romanes' collection of anecdotes, psychologically interesting in its way, I felt, as no doubt he did, that not on such anecdotal foundations could a science of comparative psychology be built. Most of the stories were merely casual records, supplemented by amateurish opinions of passing observers whose psychological training was well-nigh negligible. I then entertained doubts [p. 248] whether one could extract from the minds of animals (wholly inferential from their observable behavior) the data requisite for a science, properly so called. Did one get out of the animal mind aught else than that which one put into it?
A questa impostazione Morgan contrappone il suo canone (ancor oggi detto Canone di Morgan) inteso a ridimensionare ogni generosa attribuzione di stati mentali agli animali inferiori In no case may we interpret an action as the outcome of the exercise of a higher mental faculty, if it can be interpreted as the exercise of one which stands lower in the psychological scale. Cfr. Morgan, An Introduction to Comparative Psychology (1903) Di qui, in sostanza, il metodo di ricondurre a meccanismi di tipo associativo i fenomeni comportamentali che sembrano suscettibili a prima vista di essere considerati in termini mentalistici Cfr. anche Edward L. Thorndike, Animal Intelligence (1911)
Il caso fece scalpore, venne nominata una commissione di esperti per appurare se si trattasse di inganno o di realt. Ne parl anche lautorevole Times (13 sett 1904) dando atto che non vi era inganno e che il cavallo effettivamente forniva risposte esatte. Dove stava, dunque, la magagna? Oggi si parla comunemente di effetto Clever-Hans per indicare i comportamenti apparementemente intelligenti indotti da imbeccate (cues) umane, offerte senza intenzione consapevole.
- Si attua il passaggio da uno studio del comportamento in laboratorio a uno studio al naturale, nellambiente in cui lanimale vive e per il quale ad attato - Il "comportamento" diventa il principale oggetto dl osservazione, esso + esso lindicatore determinante di un'evoluzione, alla cui base c' la combinazione tra individuo e ambiente, tra istinto e stimoli esterni, tra predisposizione innata e apprendimento Un paio di titoli famosi: L'anello di Re Salomone (1949), E l'uomo incontr il cane (1950) .. .. e un allievo illustre Nikolaas Tinbergen (L'Aia 1907 Oxford, 1988) stato un etologo e naturalista olandese Il comportamento sociale degli animali (Social Behaviour in Animals, 1953) Il comportamento animale (Animal Behaviour, 1965)
A questa stessa fase di evoluzione scientifica appartengono i pionieristici lavori sul linguaggio delle api di
*** Karl Ritter von Frisch (Vienna, 1886 Monaco di Baviera, 1982), austriaco, insignito del Premio Nobel in Fisiologia e Medicina nel 1973, insieme a Nikolaas Tinbergen e Konrad Lorenz.
A questa URL possibile leggere la sua conferenza sulle api in occasione della concessione del premio Nobel nel 1973 http://nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/1973/frischlecture.pdf Cfr. The Dance Language Orientation of Bees, Cambridge Mass., 1967 (ed. orig. ted. 1965)
Illusioni che questo metodo produce anche nellarcigno Lloyd Morgan, rimasto poi completamente deluso dal successivo, conclamato e banale lavoro di Garner, Gorillas anc Chimpanzees, 1896
***Studi di Wolfgang Khler (1887-1967), uno dei fondatori della Gestalt Psychologie, sullintelligenza nelle scimmie antropomorfe: Intelligenzprfungen an Anthropoiden (1917), tr. ingl. 1925, tr. russa 1930, tr. it. 1961
che illustrano la presenza di comportamenti intelligenti senza presenza di linguaggio e elementi di continuit fra le antropomorfe e i bambini piccoli. Accoglienza e discussione di questopera da parte di L.S. Vygotskij, Pensiero e linguaggio (1934) e di Karl Bhler, Lo sviluppo mentale del bambino 19295.
Gli scimpanz protagonisti del dibattito: - Khler e oltre: capacit di usare strumenti
Lidea di Khler creare situazioni in cui lo scimpanz deve risolvere un problema per procurarsi il cibo: ad es., accatastare cassette di legno per raggiungere un oggetto appeso troppo in alto, o collegare bastoni per acchiappare una banana gustosa situata allesterno della sua gabbia. In questo modo lo scimpanz d prova di essere in grado di costruirsi un formato della situazione, e di adattare i materiali che trova nellambiente, facendone strumenti, per risolvere il problema che gli si pone.
Altro esempio di uso di strumenti: un bastoncino utilizzato per estrarre delle termiti (di cui gli scimpanz sono ghiotti) da un buco: le termiti si aggrappano al bastoncino e finiscono nelle fauci dellanimale. Qui per c un elemento ancor pi interessante: mamma scimpanz insegna al cucciolo come fare a usare il bastoncino. Siamo dinanzi a un caso di insegnamento/apprendimento vero e proprio, che va in direzione di ci che chiamiamo propriamente cultura.
Anni Trenta-Quaranta: primi tentativi di insegnare agli sicmpanz luso della parola Coniugi Kellog (1932-)
Si possono educare gli scimpanz a articolare parole umane? E quello che provano a fare i coniugi Kellog e le sorelle Hayes, con miseri risultati. Viki riesce a articolare, dopo tanti sforzi, parole elementari come mama e cup
Vengono identificati i tratti articolatori che consentono la formazione e la comprensione dei segni: i cheremi
Esiste dunque un vero e proprio linguaggio storico-naturale alternativo, e in teoria equipotente, alla parola. E il trionfo di una prospettiva semiotica.
Infatti negli scimpanz la laringe alta blocca la mobilit della lingua e impedisce le manovre articolatorie fini necessarie alla
Questa idea venne a due psicologi statunitensi, i coniugi Gardner, che dal 1966 al 1969 ottennero finanziamenti per sperimentare su Washoe, una femmina di scimpanz, linsegnamento della ASL (American Sign Language).
Nella foto a destra, lassistente dei Gardner, il dr. Fouts, insegna a segnare a Washoe.
Washoe impara il segno per bere. Washoe impar secondo calcoli restrittivi circa 120 segni, inclusi connettivi sintattici necessari per la formazione di piccole frasi.
Lavvento del chomskysmo diffuse tuttavia nelle maggiori universit una profonda sfiducia verso lutilit e la sensatezza teorica di queste ricerche: esse sembravano rimanere irrimediabilmente esterne ai caratteri speciespecifici del linguaggio (umano): la sua libert dallo stimolo e la sua creativit (possibilit di ottenere infiniti segni mediante un numero finito di elementi di base). La storia di Washoe dopo la fine dellesperimento coi Gardner raccontata da Fouts ne La scuola delle scimmie (Mondadori)
He conducted pioneering work in psychology and innovated his own school of Radical Behaviorism, which seeks to understand behavior as a function of environmental histories of reinforcing consequences. He is known as the inventor of the operant conditioning chamber (or Skinner box), a research tool used to examine the orderly relations of the behavior of organisms (such as rats, pigeons and humans) to their environment. He is the author of Walden Two, Beyond Freedom and Dignity, Verbal Behavior, Science and Human Behaviour and numerous other books and articles. He discovered what is now called operant conditioning and articulated the now widely accepted term reinforcement as a scientific principle of behavior. His position reflects the extension of the influence of physicist Ernst Mach's The Science of Mechanics to the subject of psychology. Skinner's pioneering research reflected the dual influence of whole organism research in Ivan Pavlov and Jacques Loeb. Principali opere di Skinner
The Behavior of Organisms: An Experimental Analysis, 1938. Walden Two, 1948 Science and Human Behavior, 1953. Schedules of Reinforcement, with C. B. Ferster, 1957. Verbal Behavior, 1957.
versus
Lopinione di Chomsky sul linguaggio animale ben riassunta in questo brano di intervista:
DOMANDA: Professor Chomsky, si molto parlato della questione del linguaggio delle scimmie o di altre specie animali. E' veramente possibile paragonare queste forme di linguaggio al linguaggio proprio della specie umana? No, non dobbiamo andare tanto lontano. Anche i pi elementari rudimenti del linguaggio umano sono completamente al di l della portata di ogni altro organismo, a quanto ne sappiamo. Sono state compiute ricerche molto estese in questo campo e si giunti sempre alla stessa conclusione. La stampa popolare d a questi risultati una diversa interpretazione e, sfortunatamente, anche alcuni studiosi che lavorano in questo campo interpretano queste conclusioni in modo molto sbagliato. Se guardate al materiale di queste ricerche, scoprirete che la conclusione principale proprio questa: anche gli sforzi pi elaborati non riescono a tirar fuori dal comportamento delle altre specie animali nemmeno le pi elementari propriet del linguaggio naturale, propriet che invece ogni bambino umano acquisisce senza alcun problema. Questo corrisponde esattamente a quel che si sarebbe aspettato qualsiasi biologo razionale. E' logicamente possibile che degli scimpanz siano capaci di parlare pur senza aver mai fatto uso di questa capacit; ma sarebbe un miracolo biologico, sarebbe come scoprire che gli uomini possano veramente volare. Tutto ci solo una possibilit logica, ma biologicamente inimmaginabile per una ragione molto semplice: sarebbe un vero miracolo se un organismo avesse una capacit - che gli fornirebbe un vantaggio biologico enorme - e non la usasse. Questo tipo di cose non accadono nel mondo. Non vi aspettate di andare in qualche isola remota e di scoprire una specie di uccelli che non volano, pur essendo capaci di volare perfettamente: non accadono cose di questo genere Non c' alcun dubbio che il linguaggio umano sia stato un fattore preminente nel successo biologico degli esseri umani. Per successo biologico si intende il fatto che ci siano tantissimi esseri umani: questo un successo biologico! Siamo sei miliardi di uomini, e invece ci sono solo decine di migliaia di scimpanz. Gran parte della differenza data dal fatto che gli esseri umani hanno il linguaggio. Questo stato un fattore della loro proliferazione, del loro successo biologico, e cos via. Credere che certi altri organismi - come scimpanz o topi o qualsiasi altro - abbiano questa capacit ma non l'abbiano mai usata, qualcosa che colpisce l'immaginazione: sarebbe davvero un miracolo biologico se mai lo si scoprisse! Quindi non c' affatto da stupirsi se qualsiasi indagine che si sia occupata di questa faccenda abbia mostrato semplicemente che l'idea di un linguaggio degli animali falsa. www.emsf.rai.it www.emsf.rai.it/ricerca
Venne a partire dalla seconda met degli anni Settanta in contrapposizione allantropocentrismo di Chomsky. Letologia cognitiva cerca un punto dincontro fra lo studio comparato del comportamento animale (umani inclusi) e le istanze della filosofia della mente: in essa, stato detto, compreso uno spettro di programmi di ricerca nei quali si usa deliberatamente un vocabolario cognitivo e affettivo per interpretare e spiegare il comportamento animale (Jamieson-Bekoff, 1996) Ci si intrecciava con gli esiti della zoosemiotica (termine coniato da Sebeok) che, dalla fine degli anni Cinquanta, indagava la sussistenza di codici di comunicazione nel mondo degli animali non umani: cfr. - Th. Sebeok (a c. di), Zoosemiotica. Studi sulla comunicazione animale (orig. In ingl. 1968, tr. it. 1973) - R. A . Hinde (a c. di), Non-verbal communication (1972): comprende una ampia parte sui linguaggi animali, tr. it. 1974
Funzione pionieristica per lo sviluppo della etologia cognitiva del lavoro di Donald R. Griffin (Rockefeller University), The Question of Animal Awareness (1976), trad. it., Lanimale consapevole, Boringhieri 1979 Per Griffin il lavoro dei coniugi Gardner con Washoe (fine anni Sessanta) ha aperto unepoca nuova, rivelando capacit di apprendimento (anche semiotico) che esulano dal bagaglio ereditario della specie e caratteristiche di complessit che per certi versi emulano il linguaggio umano. Ma gi nel 1974, in Italia, era uscito un libro orientato in senso analogo: Lanimale culturale di Danilo Mainardi Vedi in you tube le sue interviste su Lintelligenza negli animali
Uno stimolo importante al dibattito venne dalla teoria della attribuzione di stati intenzionali propugnata dal filosofo americano Daniel Dennett, I sistemi intenzionali nelletologia cognitiva (1983). Adottare latteggiamento intenzionale nei confronti di queste scimmie [i cercopitechi capaci di molteplici segnali dallarme n.d.r.] equivale a decidere a titolo di tentativo, naturalmente di cercare di caratterizzare, prevedere e spiegare il loro comportamento avvalendosi di oluzioni intenzionali come crede e vuole, un procedimento che assume e presuppone la razionalit dei cercopitechi. Un cercopiteco , noi diremmo, un sistema intenzionale, una cosa il cui comportamento prevedibile attribuendole le credenze e i desideri (e naturalmente la razionalit). Quali credenze e desideri? Qui sono a disposizione molte ipotesi ecc. (e qui Dennett introduce lidea di gradi diversi di intenzionalit, dal primo grado x crede che p al secondo x crede che y voglia che p al terzo ecc.)
[da Latteggiamento intenzionale, Bologna, Il mulino 1987, p. 326]
Altre opere strategiche per lelaborazione in senso cognitivo delletologia sono: - Premack, Woodruff, Does the Chimpanzee have a Theory of Mind? (1978) - Bekoff, Jamieson, Redings in Animal Cognition (1996) - Allen, Bekoff, Animal Thinking (1997), tr. It. Il pensiero animale (1998) Funzione epistemologica degli studi sulle capacit linguistiche dei primati: - Cheney, Seyfarth, How Monkeys See the World. Inside the Mind of Another Species (1990) - Savage-Rumbaugh, Taylor, Apes, Language and the Human Mind (1998) - http://www.wcsu.edu/cyberchimp/index.htm sito del Jane Goodall Institute presso la Western Connecticut University
Per saperne di pi
In italiano si possono vedere: Sugli sviluppi delletologia: - De Crescenzo, Letologia e luomo, Firenze 1975 Sui problemi del linguaggio animale: - Cimatti, Mente e linguaggio negli animali. Introduzione alla zoosemiotica cognitiva, Roma 1998 - Aa.Vv. Le Scienze/Quaderni n. 128 (2002), Dalla comunicazione al linguaggio Sui problemi posti dallattribuzione agli animali di facolt mentali : - Hauser, Menti selvagge, Roma 2002 (ed. orig. 2000) - Gozzano (a cura di), Mente senza linguaggio. Il pensiero e gli animali, Roma 2001 La posizione pi recente di Chomsky sul problema: Hauser, Chomsky, Fitch, The Faculty of Language: What is it, Who Has It and How Did It Evolve? in Science 298, No. 2002, pp. 1569 segg.