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RUFERIDIAN...

Un fine settimana incredibile!

Il presente e-book di libera fruizione purch non sia utilizzato a scopi commerciali o su siti a pagamento, venga mantenuto inalterato in ogni sua parte e citato lautore. Lautore pertanto mantiene il diritto esclusivo di utilizzazione economica dellopera in ogni forma e modo, originale o derivato. Qualsiasi altro utilizzo diverso da quanto espresso verr perseguito a termini di legge. Il titolo del libro racchiude anche tutta la trama dellavventura dal contenuto esplicitamente erotico. Perci dissuado chiunque, la cui sensibilit possa ritenersi offesa da situazioni inequivocabilmente sessuali, dal continuare in questa lettura di carattere puramente pornografico. Fin dalle prime pagine di questo racconto fantasioso, riferimenti apparentemente casuali si mescoleranno con allusioni appena velate, che rapidamente sfumeranno in descrizioni concrete e dettagliate, sempre pi spinte e maggiormente eccessive, sino a sconfinare nella passione pi cruda e totale che mi stata possibile dipingere durante la narrazione. Con questo librogioco, inoltre, ho cercato di realizzare qualcosa di nuovo. Infatti, la piega di tutti gli eventi significativi che si susseguiranno senza sosta, nel corso di questo fine settimana incredibile che si protrarr sino alla domenica sera, sar determinata costantemente dal lettore della storia. Poich non praticamente possibile esplorare tutte le situazioni esistenti con una sola lettura del racconto, e non lo neppure con due, e nemmeno con tre, il libro stato studiato per essere riletto molte volte, dando cos la possibilit di intraprendere altre strade e di conoscere sempre nuove ragazze accattivanti e lussuriose. Sebbene linizio e la fine di questavventura particolare siano inevitabilmente gli stessi, il lettore potr pilotare progressivamente lo svolgimento dellaccaduto, aprendo e chiudendo di continuo possibilit che si potranno raggiungere solamente con determinate azioni o soltanto con un pizzico di fortuna. La storia stata costruita in modo che ogni volta che la si voglia ricominciare daccapo si possa un po far finta che sia il fine settimana successivo a quello precedente. Quindi tutte le ragazze che si incontreranno durante una qualsiasi delle avventure, giocate con questo testo, potranno tranquillamente essere ritrovate in seguito e non solo nel corso dellultima rilettura. Per tutte queste ragioni, forse il titolo pi indicato del libro sarebbe dovuto essere: Unestate incredibile!, ma siccome il titolo si deve comunque adattare a tutti i lettori, anche a quelli che lo leggeranno una volta sola, alla fine mi sembrato pi corretto cos come lho scritto. In ultimo voglio sottolineare che la quantit spropositata di esagerazioni iperboliche e gli altrettanti paragoni quasi sempre allusivi e mirati, che spesso trascendono in pura e semplice licenza poetica personale, sono tutti ricercati e voluti di proposito. Il libro ne stracolmo! Non bisogna mai dimenticare la natura erotica della storia, che altrimenti se cos non fosse, finirebbe molto in fretta col cadere nel ripetitivo e nella noia. Il racconto unopera di completa fantasia; quindi ogni riferimento a fatti, luoghi o persone realmente esistenti del tutto casuale. Regole del gioco: Al termine di ogni capitolo verranno proposte delle alternative: per continuare nella lettura sar sufficiente andare al paragrafo che si desidera, tra quelli disponibili, e continuare a leggere sino alla scelta successiva. Facciamo un esempio! Gi dal primo capitolo che si trova poco pi avanti di queste spiegazioni, vi sar chiesto di scegliere fra tre alternative possibili: Se vuoi andare in pizzeria, prendi la macchina e vai al 175. Se vuoi mangiare un panino, scendi nel bar sotto casa e vai al 124. Se vuoi fare quattro passi e fermarti a mangiare qualcosa per strada, vai al 90.. Mettiamo che si voglia andare in pizzeria, che corrisponde al numero 175. Si dovr eseguire una rapida ricerca con il programma che si sta utilizzando, scrivendo sempre il numero al quale si desidera arrivare tra un punto iniziale ed uno finale per non perdersi fra tutti gli altri.

Come fare? Abbiamo detto che si desidera andare al 175. Con la maggior parte dei programmi baster cliccare con il tasto sinistro del mouse sul pulsante Modifica, che generalmente si trova nella parte superiore dello schermo, e dal men che si aprir verso il basso selezionare la scritta Trova, oppure Cerca, sempre cliccando con il tasto sinistro del mouse. Apparir sullo schermo un campo in cui si dovr scrivere: .175., adesso si potr premere il tasto Invio sulla tastiera e il computer automaticamente andr al numero desiderato. Continuate a leggere fino alla scelta successiva e ripetete il tutto. Ci sono altri modi per ottenere lo stesso risultato, ma impiegherei pi tempo nello spiegare di quanto non ne occorrerebbe per imparare semplicemente facendo qualche tentativo. Tutte queste funzionalit di base, peraltro, sono quasi sempre piuttosto intuitive. Andiamo perci avanti con le ultime informazioni. Vi sar spesso chiesto di tirare uno o pi dadi: baster averne uno e lanciarlo pi volte. Non importante il numero delle facce del dado. E ovvio che maggiori saranno le facce in questione, minori saranno le possibilit di realizzare il risultato specifico. Nella maggior parte dei casi, invece, non far nessuna differenza. Il dado ideale in ogni modo resta comunque quello pi comune, quello con sei lati; n troppe n poche facce. Nel caso che non se ne abbia uno a portata di mano o che non lo si voglia utilizzare, non sar nemmeno necessario farlo: se ne pu benissimo fare a meno! Sar sufficiente effettuare una scelta istintiva sui risultati proposti. Dato che non esiste nessuna regola ricorrente sui numeri pari o dispari, risulter una selezione casuale lo stesso. Per tutti gli altri dettagli del gioco, baster seguire attentamente il resto delle istruzioni che vi verranno dette volta per volta. Buon proseguimento! .1. Finalmente arrivato il venerd sera. Lintero fine settimana ti aspetta, e fuori si muove appena un filo di vento. Giusto quel tanto che basta per rendere la serata estiva un po pi fresca e gradevole sulla pelle. Devi sfogare tutto lo stress che hai accumulato, durante la settimana di lavoro, e non hai per niente voglia di prepararti qualcosa da mangiare. Decidi perci di uscire, gli avanzi che marciscono nel frigo possono benissimo aspettare un altro giorno. Ti fai una doccia rinfrescante e veloce, indossi un paio di blue jeans e una maglietta bianca e pulita; i capelli sono ancora bagnati, ma si asciugheranno per strada. Ti assicuri di avere con te tutto loccorrente, ti passi una mano sulla testa per scompigliare ulteriormente i capelli e ti guardi per intero nello specchio che hai in camera. Niente male! Due gocce di profumo e sei pronto. Scendi frettolosamente le scale ed esci nellaria tiepida e umida, mentre il condizionatore continua a ronzare pigramente nel tuo appartamento. Se vuoi andare in pizzeria, prendi la macchina e vai al 175. Se vuoi mangiare un panino, scendi nel bar sotto casa e vai al 124. Se vuoi fare quattro passi e fermarti a mangiare qualcosa per strada, vai al 90. .2. Sorseggi il tuo succo di frutta a piccolissime dosi perch non c altro da fare. La nuova partita si noiosamente trascinata fino a met del suo gioco. Rincorrere un boccino con unaltra boccetta in mano e magari cercare di far cadere qualche birillino non mai stata la tua passione. Malgrado tutto hai cominciato a seguirne lo svolgimento con estrema rassegnazione. Che noia! Devi comunque far trascorrere il resto della serata sino alla chiusura del locale, ma non in quel modo. Stai seriamente pensando di tornare nellaltra sala: anche se Rossana sta lavorando, piuttosto, puoi sempre sederti a un tavolo e metterti a leggere il giornale. Oppure puoi chiedere il telecomando e accendere il televisore. E un po scomodo osservare qualcosa dal basso, ma sempre meglio che restare l ad annoiarsi. Devono pur trasmettere qualcosa il venerd sera! Stai per salutare, disinvoltamente, come se avessi qualche impegno impellente che ti aspetta, quando ti risiedi e cambi idea. Resti fermo e sorpreso sul posto. Come tutti.

Dalla soglia della porta entrano quattro figure. Due uomini che sono grandi e grossi, indossano giubbotti pieni di cerniere lampo, portano jeans stinti e strappati in molti punti. Subito ti balzano alla mente i classici Motociclisti dei telefilm americani. Le due donne invece sono mozzafiato. Una ha i capelli di un biondo platino lucente e li porta tagliati a caschetto, la seconda li ha castani e sono corti, tagliati quasi a spazzola. Non sei lunico a seguire il loro avanzare indifferente tra i due biliardi. Sono entrambe molto alte e di una bellezza statuaria. Tutta la sala ammutolita al loro ingresso. La biondina, ha un visetto sottile e delicato, incorniciato da capelli chiarissimi. Le labbra sono rosse, gli occhi sono molto grandi e luminosi. Sta masticando qualcosa, probabilmente una ciccles. Indossa una camicetta bianca, sbottonata, annodata sotto il seno prominente. Sotto il tessuto bianco, che riflette la forte luce della stanza, si possono intravvedere la sagoma dei capezzoli turgidi e lombra scura delle areole intorno. Non porta il reggiseno. Il ventre piatto e allombelico porta un brillantino luccicante. La minigonna di jeans elasticizzato aderente e cortissima, le gambe sembrano due trampoli, tanto sono diritte e lunghissime. Una catenella dorata arrotolata sulla sua caviglia destra. Calza un paio di scarpette di vernice, nere, dal tacco vertiginoso. Sicuramente non sono arrivati in motocicletta. Il suo corpo tutto una curva armoniosa. Nessuno sembra pi interessato a giocare. La seconda, castana, ha un volto affilato e lineamenti spigolosi, ma questo non ne deturpa il fascino un po mascolino. Le labbra sono piene, gli occhi appaiono scuri, dallo sguardo duro e profondo. Porta un top dal collo alto, rosso, che le risalta la curva perfetta delle tettine. Due germogli piccolini spiccano al centro delle coppe. Il ventre sembra scolpito nel marmo e i muscoli della pancia guizzano ad ogni passo. Una vistosa tartaruga in bella mostra sul suo stomaco. Indossa un paio di pantaloni di pelle, bordeaux, che le fascia le gambe muscolose e ben tornite come una seconda pelle. Sono molto bassi in vita, estremamente aderenti sulla sua figura longilinea, e non lasciano nulla allimmaginazione. Non vedi per lelastico delle mutande. Forse non ci sono. Deglutisci un sorso di succo di frutta. Ai piedi calza un paio di stivaletti in tinta dalla zeppa altissima. Non osi respirare per paura che la visione possa svanire. Se vuoi restare ancora, vai al 55. Se vuoi andare in sala giochi, vai al 108. Se sei gi stato in sala giochi, torna al bancone del bar, andando al 54. .3. Bianche!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude.

Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non bianca. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .4. Viola!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte

della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non viola. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .5. Siete ancora in tempo per cambiare idea, se volete rinunciare.... Forza, fateci vedere di che cosa siete capaci.. "OK, ma siete stati avvertiti!". Vi avvicinate al bigliardino e prendete le posizioni. Tu giochi in porta, il tuo amico in attacco. Dallaltra parte: lui in difesa, lei allattacco. Elisa, ti sta di fronte. Per un momento smette di lisciarsi le mani, ti rivolge un sorriso sornione e si raccomanda di giocare bene, perch vuole proprio vedere. Ruoti un poco le manopole, prendi confidenza con il gioco. Il tuo compagno sta facendo altrettanto. State saggiando il terreno per valutare i tempi di risposta dei comandi. Siete pronti. Compiaciuta e soddisfatta, Elisa allarga un sorriso se possibile ancora pi grande e lancia la pallina. Comincia la partita. Blocchi senza difficolt il suo primo assalto e ti complimenti con lei; non gioca niente male. Intanto la coppietta sul divano si sta scambiando i primi bacetti molto teneramente. Fate un primo gol, assestando un colpo al nemico. Subito riprendono le frecciatine. "Ero distratto, stata tutta fortuna!". Il tuo amico risponde ed Elisa ribatte sullo stesso tono. Sta dicendo non so che cosa, quando ti rendi conto che gli ultimi tre bottoni della sua camicetta sono generosamente aperti sul davanti. Erano cos anche prima? Forse non te ne eri accorto. E china sul bigliardino con la testa bassa proprio davanti ai tuoi occhi. Le puoi vedere le tette, grandissime, ballonzolare di qua e di l ad ogni singolo movimento. Sei come ipnotizzato da quelle tettone che oscillano, che sussultano, che palpitano. Riesci appena a bloccare un altro colpo. Elisa tutta impegnata, smanetta con foga le sue manopole, senza mai staccare lo sguardo dalla pallina. Le puoi persino intravvedere il reggiseno di pizzo bianco, forse un po' troppo piccolo, che con molta fatica trattiene quelle enormi mammelle che sembrano voler esplodere fuori dalla loro prigione. La partita si fa interessante. Il cazzo si gonfia fino a farti male nei pantaloni e un gol passa anche dalla vostra parte. Questa volta tocca agli avversari esultare e a voi incassare mestamente. Il tuo compagno ti guarda male: era un tiro facile, ma ti sfuggito. Pazienza! Meno male che nessuno pu vedere la tua erezione, il calcetto la nasconde bene. Scrolli le spalle. Non devi distrarti. Il gioco riprende ma non riesci a distogliere l'attenzione per non pi di un secondo almeno da quella massa di carne in movimento che ti sembra chiamare ad alta voce. Un altro gol ci scappa. Ti aggiusti l'uccello con la mano. Pi che un'esigenza diventata un'abitudine. Ti passi l'altra mano fra i capelli. Bevi una sorsata dal tuo succo di frutta. Hai la gola secca e non hai giustificazioni per il tuo amico. Non dici niente. Incontri per un istante lo sguardo di Elisa: si sta congratulando con il suo

compagno di gioco della serata, e stanno quasi gridando. La partita ricomincia ma non facile impegnarsi. Per quanto cerchi di seguire la pallina con gli occhi, lo sguardo ritorna involontariamente da quelle parti. Le sue tette occupano tutto il tuo campo visivo. Lo sta facendo apposta, non pu non essersene accorta. Sta giocando sporco. Non te ne importa nulla. Lo spettacolo che offre imponente. Quelle tettone sembrano essere dappertutto. Ovunque ti giri a guardare l'occhio ci passa sopra. Continui a giocare e segnate un gol, ma anche un altro passa dalla tua parte. L sotto il tuo animale ulula disperatamente ed diventato grosso e minaccioso come un orso arrabbiato. Ti muovi un poco per riaggiustare la posizione e vedi che anche il tuo amico ha capito qual il problema. Si sta grattando le palle ed tutto rosso in viso. Bevi ancora dal tuo bicchiere e riprendete a giocare. Elisa si accanisce vigorosamente, come se dal risultato ne dipendesse la propria vita e le sue gemelle sobbalzano di continuo. Con tutto quel movimento, l'areola scura di un capezzolo enorme come le tette scappata fuori dal reggiseno. Non c' verso di concentrarsi in nessun modo. Adesso che anche il tuo compagno distratto la partita diventa un disastro. Prendete un gol e un altro ancora. Il gioco vi sfugge di mano. Naturalmente perdete la partita, clamorosamente e in silenzio. Non c' stato niente da fare, impegnarsi diventato impossibile. Non pronunciate neanche una parola. Riuscite soltanto ad incassare sportivamente le punzecchiature di tutti e due che giustamente se la godono. Se non altro Elisa felice. Viene dalla tua parte e ti getta le braccia al collo. Non dici niente, non ti sottrai dal suo abbraccio. Il tuo cazzo duro come il marmo, se ne potrebbe accorgere. Non fai niente per impedirlo. Si distacca dal tuo corpo eccitato ed un po' arrossita sulle guance. Torna al divano e si gira verso la luce di un faretto per prendere qualcosa dalla borsetta. Chiss cosa cazzo ci tiene l dentro? Nella sala giochi siete rimasti solo voi quattro e la coppia sul divano che ormai sta limonando con passione. Il tuo amico si avvicina e ti d un colpetto rassicurante sulla spalla. Non c' bisogno di parlare, vi siete capiti lo stesso. Non stata colpa vostra. Quando la natura chiama gli uccelli rispondono, e le vostre bestie sono particolarmente ricettive ai richiami femminili. Non potevate vincere, siete stati fregati. Elisa fa ritorno ed i bottoni della sua camicetta sono chiusi. Che stronza! Pagate da bere e fate un altro giro. L'atmosfera si distende in fretta, la sconfitta non brucia pi tanto. La prossima volta vi rifarete. Decidono di andare a fare un tour, forse al pub, poi in discoteca, e ti chiedono se vuoi andare con loro. "No, grazie, magari ci vediamo dopo". Non sei nemmeno tentato di andare con loro. Hai ben altri progetti per quella sera e ti basta pensare a Rossana per eccitarti un'altra volta. Elisa si solleva sulla punta dei piedi e ti d un bacetto sulla guancia. Abbassa lo sguardo e arrossisce nuovamente. Ti guarda negli occhi e la sua espressione sembra dire: ma ce l'hai sempre in tiro? Le sorridi. Vi salutate tutti e vi ripromettete di trovarvi pi tardi. Se ne vanno. Fuori si fatto buio ma ancora presto. Ti siedi al tavolo per dare un'occhiata al giornale. Bevi un sorso dal tuo ultimo succo di frutta. Siete rimasti solo tu e quegli altri due sul divano. Sono appiccicati come mosche sulla carta moschicida e le mani del ragazzo sono sparite sotto i vestiti della ragazza. Decidi di togliere il disturbo. Prendi il tuo bicchiere e te ne vai altrove. Se vuoi andare alla sala biliardo, vai al 146. Se sei gi stato nella sala biliardo, torna al bancone del bar, andando al 54. .6. Zigzagando fra i tavoli attraversi la sala e ti dirigi verso la porta al centro. Entri nellantibagno. E molto grande, quasi pi spazioso della saletta bar che se ne sta nellaltra stanza. Davanti a te sulla parete opposta allentrata, ci sono tre grossi lavandini sormontati da grandi specchi. Nelle pareti a destra e a sinistra ci sono altre due porte. La toilette degli uomini e quella delle donne. Da questultima ti giungono alle orecchie rumori sospetti.

Uno sfregamento leggero, un suono ritmico come di risucchio, uno sciacquio costante. Subito la tensione sale a mille e la tua fantasia comincia a galoppare. Ti avvicini alla porta del bagno delle donne che chiusa ed accosti un orecchio. Puoi chiaramente sentire dei gemiti sommessi, a fatica trattenuti. Non sei un guardone ma sbirceresti volentieri dal buco della serratura se questa non fosse del tipo: che si possono chiudere con una manovella dallinterno e si possono aprire con una moneta dallesterno. Il foro per la chiave non c. Cosa sta davvero succedendo l dentro? S, dai, dai!. Hai udito una voce; stato appena un sussurro ma non ci sono pi dubbi. Era inequivocabilmente la voce di un uomo e non solo dietro a quella porta. Ti tornano alla mente le consumazioni abbandonate sui tavoli. Qualcuno l dentro se la sta spassando! Immaginare adesso cosa sta succedendo molto facile. Luccello preme contro i pantaloni e sei tentato di abbassare la maniglia per constatare di persona, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi c l dentro e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Non vuoi essere scoperto a spiare, non vuoi fare la figura del salame, con fatica ti allontani dalla porta ed entri nellaltra. Il bagno degli uomini. La stanzetta molto piccola. Pulita, imbiancata di fresco, con un water davanti alla porta che la riempie tutta. Non c altro. Chiss com il bagno delle donne? Ti sbottoni la patta dei pantaloni e abbassi la cerniera lampo. Estrai il cazzo che spinge per uscire. E ancora semieretto. Lo afferri per la base dellasta e lo scappelli quattro o cinque volte. Il glande rosso e violaceo. Se non combini niente prima di domani, sai gi che ti toccher fare molta ginnastica da solo. Va bene! Lo rimetti nelle mutande e ritorni nellantibagno. Nella toilette delle donne i cigolii non sono ancora cessati ma smettono immediatamente quando apri il rubinetto dellacqua fredda. Ti lavi le mani e ti rinfreschi il viso. In fondo eri venuto per questo. Sollevi lo sguardo e osservi limmagine che lo specchio ti rimanda. Non volevi essere indiscreto, non volevi interrompere nulla, ma non vuoi neppure che si rendano conto che sospetti qualcosa. Sarebbe la fine del loro rapporto e questo non deve succedere. Ti ravvii i capelli con una mano bagnata, ti asciughi le mani e fai un altro po di rumore. Nulla si muove. Decidi che arrivato il momento di togliere il disturbo e di fare ritorno dalla tua Barista Preferita. Esci dall'antibagno, andando al 49. .7. Un gruppo di persone molto chiassose si siede occupando quel tavolo prenotato che si interpone tra il tuo e il suo. E come se avessi preso la scossa e vieni bruscamente richiamato alla realt. Probabilmente si tratta di unintera famiglia. Seduti a tavola ci sono un uomo e una donna, una persona pi anziana, due ragazzi e una ragazzina. Non puoi vedere pi niente. Di ci che supponi essere lei, puoi scorgere al massimo qualche macchia confusa di colore. Va bene cos! Quella bellissima donna ti aveva stregato. I giovani sono rumorosi. Finisci in fretta la tua pizza, sei un po irritato dalla confusione che fanno. Prendi un caff e chiedi il conto. Mentre ti avvii verso la cassa non puoi trattenerti dal darle un ultimo sguardo. Dio, quanto bella! Lei sorride unaltra volta al suo compagno ma non si gira dalla tua parte e non ti rivolge nemmeno unocchiata. Il cazzo sta ancora gridando aiuto nelle tue mutande e ti sorprendi che gli altri non lo possano udire. Raggiungi la cassa e ti metti in fila per pagare. E' quasi il tuo turno e ti stai avvicinando al bancone quando la vedi passarti accanto. Segui l'ondeggiare ipnotico del sedere sino alla porta del bagno. Appoggia una mano sulla maniglia e il tempo si ferma per un istante. Si volge per un momento soltanto dalla tua parte e abbozza un sorriso. Gli occhi le brillano, la sala si illumina. Inarca la schiena flessuosa e abbassa la maniglia. Scompare oltre la soglia. E adesso? Giri la testa per guardare al suo tavolo: il suo accompagnatore tutto impegnato con i resti della sua pizza. Rigiri la testa. Al di l del banco il gestore della pizzeria ti sta guardando negli occhi e aspetta con lo scontrino in mano.

Se vuoi seguirla, paga il conto e vai in bagno, andando al 143. Se non la vuoi seguire, paga il conto ed esci dalla pizzeria, andando al 50. .8. Zigzagando fra i tavoli attraversi la sala e ti dirigi verso la porta al centro. Entri nellantibagno. E molto grande, quasi pi spazioso della saletta bar che se ne sta nellaltra stanza. Davanti a te sulla parete opposta allentrata, ci sono tre grossi lavandini sormontati da grandi specchi. Nelle pareti a destra e a sinistra ci sono altre due porte. La toilette degli uomini e quella delle donne. Da questultima ti giungono alle orecchie rumori sospetti. Uno sfregamento leggero, un suono ritmico come di risucchio, uno sciacquio costante. Subito la tensione sale a mille e la tua fantasia comincia a galoppare. Ti avvicini alla porta del bagno delle donne che socchiusa ed accosti un orecchio. Puoi chiaramente sentire dei gemiti sommessi, a fatica trattenuti. Non sei un guardone ma resistere alla tentazione di dare una sbirciatina impossibile. Avvicini l'occhio alla fessura tra la porta e lo stipite, che molto ridotta e guardi cosa sta davvero succedendo. S, dai, dai!. Hai udito una voce; stato appena un sussurro ma non ci sono pi dubbi. Era inequivocabilmente la voce di un uomo e non solo l dentro. Dall'angolazione scomoda riesci a intravvedere due figure indistinte. Una se ne sta in piedi e con le spalle al muro, l'altra invece se ne sta piegata sulle ginocchia ai suoi piedi. Non riesci a vedere molto altro, l'angolo di osservazione non esattamente l'ideale. Luccello preme contro i pantaloni e sei tentato di aprire la porta per constatare meglio, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi sono e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Sei stato molto attento a non farti sorprendere. Ti sei mosso piano, senza fare rumore, ma non lo hai fatto abbastanza. Evidentemente con la testa devi aver sfiorato la porta che si apre di qualche centimetro. Trattieni il respiro e non osi muoverti per quasi un minuto. Fortuna che l dentro sono molto impegnati. Adesso puoi distinguere l'uomo appoggiato al muro. L'espressione estasiata sul volto, gli occhi chiusi, i pantaloni calati sino alle caviglie. Con le mani trattiene la testa di una donna con il viso all'altezza del suo pube e la muove avanti e indietro. Non puoi distinguere i dettagli perch lei ti volge le spalle. Lentamente riaccosti la porta. Ti andata bene. Non vuoi sfidare ulteriormente la fortuna, non vuoi essere scoperto a spiare, non vuoi fare la figura del salame e con fatica ti allontani da quella porta ed entri nellaltra. Nel bagno degli uomini. La stanzetta molto piccola. Pulita, imbiancata di fresco, con un water davanti alla porta che la riempie tutta. Non c altro. Il bagno delle donne ti era sembrato pi grande. Ti sbottoni la patta dei pantaloni e abbassi la cerniera lampo. Estrai il cazzo che spinge per uscire. E ancora semieretto. Lo afferri per la base dellasta e lo scappelli quattro o cinque volte. Il glande rosso e violaceo. Se non combini niente prima di domani, sai gi che ti toccher fare molta ginnastica da solo. Va bene! Lo rimetti nelle mutande e ritorni nellantibagno. Nella toilette delle donne i cigolii non sono ancora cessati ma smettono immediatamente quando apri il rubinetto dellacqua fredda. Ti lavi le mani e ti rinfreschi il viso. In fondo eri venuto per questo. Sollevi lo sguardo e osservi limmagine che lo specchio ti rimanda. Non volevi essere indiscreto, non volevi interrompere nulla, ma non vuoi neppure che si rendano conto che sai qualcosa. Sarebbe la fine del loro rapporto orale e questo non deve succedere. Ti ravvii i capelli con una mano bagnata, ti asciughi le mani e fai un altro po di rumore. Nulla si muove. Decidi che arrivato il momento di togliere il disturbo e di fare ritorno dalla tua Barista Preferita. Esci dall'antibagno, andando al 49. .9. Ti alzi dallo sgabello e ti dirigi verso la porta del bagno che prima non avevi notato.

Entri nellantibagno. E molto grande, quasi pi spazioso della sala bar che se ne sta nellaltra stanza. Davanti a te sulla parete opposta allentrata, ci sono tre grossi lavandini sormontati da grandi specchi. Nelle pareti a destra e a sinistra ci sono altre due porte. La toilette degli uomini e quella delle donne. Da questultima ti giungono alle orecchie rumori sospetti. Uno sfregamento leggero, un suono ritmico come di risucchio, uno sciacquio costante. Subito la tensione sale a mille e la tua fantasia comincia a galoppare. Ti avvicini alla porta del bagno delle donne che chiusa ed accosti un orecchio. Puoi chiaramente sentire dei gemiti sommessi, a fatica trattenuti. Non sei un guardone ma sbirceresti volentieri dal buco della serratura se questa non fosse del tipo: che si possono chiudere con una manovella dallinterno e si possono aprire con una moneta dallesterno. Il foro per la chiave non c. Cosa sta davvero succedendo l dentro? S, dai, dai!. Hai udito una voce; stato appena un sussurro ma non ci sono pi dubbi. Era inequivocabilmente la voce di un uomo e non solo dietro a quella porta. Ti tornano alla mente le consumazioni lasciate sul tavolino, le sigarette e laccendino. Qualcuno l dentro se la sta spassando! Immaginare adesso cosa sta succedendo molto facile. Luccello preme contro i pantaloni e sei tentato di abbassare la maniglia per constatare di persona, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi c l dentro e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Non vuoi essere scoperto a spiare, non vuoi fare la figura del salame, con fatica ti allontani dalla porta ed entri nellaltra. Il bagno degli uomini. La stanzetta molto piccola. Pulita, imbiancata di fresco, con un water davanti alla porta che la riempie tutta. Non c altro. Chiss com il bagno delle donne? Ti sbottoni la patta dei pantaloni e abbassi la cerniera lampo. Estrai il cazzo che spinge per uscire. E ancora semieretto. Lo afferri per la base dellasta e lo scappelli quattro o cinque volte. Il glande rosso e violaceo. Se non combini niente prima di domani, sai gi che ti toccher fare molta ginnastica da solo. Va bene! Lo rimetti nelle mutande e ritorni nellantibagno. Nella toilette delle donne i cigolii non sono ancora cessati ma smettono immediatamente quando apri il rubinetto dellacqua fredda. Ti lavi le mani e ti rinfreschi il viso. In fondo eri venuto per questo. Sollevi lo sguardo e osservi limmagine che lo specchio ti rimanda. Non volevi essere indiscreto, non volevi interrompere nulla, ma non vuoi neppure che si rendano conto che sospetti qualcosa. Sarebbe la fine del loro rapporto e questo non deve succedere. Ti ravvii i capelli con una mano bagnata, ti asciughi le mani e fai un altro po di rumore. Nulla si muove. Decidi che arrivato il momento di togliere il disturbo e di fare ritorno dalla tua Barista Chiacchierina. Torni al bancone del bar, andando al 51. .10. La rivelazione ti ha colpito come uno schiaffo. Ecco il perch del totale disinteresse da parte dei maschietti per le attenzioni suscitate dalle femminucce. Ecco spiegato il perch dello sguardo serioso da parte della bellezza castana quando hai sbirciato le mammelle della Bellissima Biondina mentre raccoglieva le sue palline dalla scatola. Adesso capisci perch dopo avere lanciato la propria boccetta gli uomini si ritiravano sempre nellangolino a confabulare, lasciando cos il campo aperto agli sguardi indiscreti. Sono tutti gay! Dunque la scelta delle coppie nel gioco non stata casuale. Probabilmente restano invariate anche nella vita reale; uomo-uomo, donna-donna. E tu che pensavi fosse una sfida tra sessi opposti. Il tuo amico sta ancora respirando faticosamente. Andiamo bene: oltre che maniaco, pure un perverso! Le normali attivit nella sala sono riprese e il quartetto si riunito. Hanno tutti una bottiglietta in mano con una fettina dentro di limone. Tre sono corone, delle birre leggere, laltra unacqua brillante, una bibita amarognola. La biondina sta succhiando golosamente dal collo della sua bevanda analcolica. Dio, riesce ad essere sensuale persino quando beve! Cerchi di intercettare lo sguardo pensieroso della stupenda castana dagli occhi scuri. Ci riesci. Le sorridi e lei contraccambia inarcando impercettibilmente un angolo delle labbra carnose. E arrivato il momento di lasciare la

stanza. Qui non si pu combinare nulla, e guardare non basta. Raccogli quel che resta del tuo succo di frutta, saluti e vai altrove. Se vuoi andare in sala giochi, vai al 108. Se sei gi stato in sala giochi, torna al bancone del bar, andando al 54. .11. Un cameriere si avvicina a loro e li guida nella tua direzione. Sorseggi un goccio della bibita che hai ordinato e distogli lo sguardo mostrando indifferenza ma con la coda dellocchio continui ad osservare la sua avanzata. Lei si muove con grazia in mezzo ai tavoli ancheggiando naturalmente. Le pulsazioni del cuore sono aumentate e il respiro si ingrossato. Incroci le dita; stai ribollendo dentro e non sai il perch. Il cameriere li conduce sino a qualche tavolo pi in l del tuo. Fa loro cenno di accomodarsi e loro si siedono. Speravi che fossero pi vicini per godere almeno della compagnia della sua voce durante la cena. Peccato! Lui ti volge le spalle e lei gli sta di fronte, ma almeno dalla tua posizione la puoi vedere chiaramente in tutto il suo splendore. Sta sorridendo al suo compagno e il viso le si illumina. Non porta rossetto, ma le sue labbra sono meravigliose e lucide, forse si passata sopra la lingua. Gli occhi sono vivaci e verdissimi, le ciglia folte e lunghissime, potresti anche impazzire. Lo stomaco ti si contrae, ma non per la fame. Stai ancora aspettando la tua pizza e non hai nientaltro di meglio da fare, perci discretamente decidi di continuare la tua indagine. Ha appoggiato un gomito sul tavolo e il mento sulla palma della mano come una bambina imbronciata ed una ciocca di capelli neri le ricaduta davanti al volto e sul seno. E deliziosa! Continui a scendere con lo sguardo. Il tavolo non ha quattro gambe agli angoli ma una sola al centro come tutti gli altri della pizzeria, ed un po disallineato rispetto al tuo, cos le puoi scorgere perfettamente le gambe abbronzate. Indugi un istante sulle scarpe dal tacco altissimo e un altro sulla fascetta che le avvolge la caviglia, poi le risali le curve armoniose dei polpacci, sino a giungere alle ginocchia: quelle gambe sembrano infinite e per un attimo corri ai suoi occhi verdi, non ti guarda, non ti vede, sicuramente non si neppure accorta della tua presenza nella sala. Ti guardi intorno. Tutti sono tornati alle proprie faccende, da seduta lei non pi tanto appariscente e dalla tua posizione tu sei lunico che le pu scorgere cos bene le gambe. Riabbassi lo sguardo e ti perdi completamente sulle curve voluttuose delle sue cosce. Sono ben tornite e sono perfette. Il cazzo ti sta scoppiando. Aggiusti la posizione sulla sedia e con una mano ti smuovi luccello. Ce la farai a mangiare? Chiss! Sollevi faticosamente lo sguardo. Dispieghi il tovagliolo e ci disponi sopra le posate per distrarti, per non essere insistente, ma locchio ritorna sempre alle curve delle sue gambe. Ovunque volgi lo sguardo per distrarre la tua attenzione, involontariamente gli occhi ci passano sopra senza farlo apposta. Bevi unaltra sorsata dal tuo boccale, hai la gola secca. Arriva la tua pizza e lei ordina la sua. Tra un boccone e laltro continui ad ammirarla appassionatamente, come se si trattasse di un dipinto splendido. E in effetti splendida! Stai ancora scandagliando i recessi pi profondi e nascosti che si trovano sotto al suo tavolo, quando scosta appena la sedia e con naturalezza accavalla disinvoltamente le gambe. Un boccone ti va di traverso. Un lampo bianco ti attraversa il cervello. Con lo sguardo ritorni sotto il tavolo. Le gambe sono completamente esposte alla tua vista. La gonna gi cortissima risalita ulteriormente sulle cosce e un triangolino magnifico e bianco appare adesso allaltezza del suo pube. Le puoi intravvedere un pezzettino magico delle mutandine. Alcuni colpi di tosse ti scuotono il petto e ti sfuggono dalla gola, improvvisamente entrambi contratti e per poco non soffochi. Lei se ne accorge e intercetta il tuo sguardo. Uno scintillio di rabbia le brilla negli occhi per un momento e subito scavalla le gambe e le rivolge dall'altra parte. Meglio cos! Ne sei quasi contento perch non era facile deglutire. Ti scoccia, per, avere fatto una figura del cazzo. Ti riprendi e ricominci a mangiare. Continui a lanciarle occhiate furtive: fa finta di niente e continua a sorridere, ad annuire al suo compagno che continua a parlare. Evidentemente non glielo ha detto perch non si

neppure voltato per scoccarti un'occhiata di traverso, tu lo avresti fatto al suo posto e intanto portano la loro pizza. Vai al 101. .12. Se volete rinunciare, siete ancora in tempo per cambiare idea". Forza allora, fateci vedere che cosa riuscite a combinare. "OK, ma siete stati avvertiti.". Vi avvicinate al bigliardino e prendete le posizioni. Tu giochi in porta, il tuo amico in attacco. Dallaltra parte: lui in difesa, lei allattacco. Elisa ti sta di fronte. Per un momento smette di lisciarsi le mani, ti rivolge un sorriso sornione e si raccomanda di giocare bene, perch vuole proprio vedere. Ruoti un poco le manopole, prendi confidenza con il gioco. Il tuo compagno sta facendo altrettanto. State saggiando il terreno per valutare i tempi di risposta dei comandi. Siete pronti. Compiaciuta e soddisfatta, Elisa allarga un sorriso se possibile ancora pi grande e lancia la pallina. Comincia la partita. Blocchi senza difficolt il suo primo assalto e ti complimenti con lei; non gioca niente male. Intanto la coppietta sul divano si sta scambiando i primi bacetti molto teneramente. Fate un primo gol, assestando un colpo al nemico. Subito riprendono le frecciatine. "Ero distratto, stata tutta fortuna!". Il tuo amico risponde ed Elisa ribatte sullo stesso tono. Sta dicendo non so che cosa, quando ti rendi conto che gli ultimi tre bottoni della sua camicetta sono generosamente aperti sul davanti. Erano cos anche prima? Forse non te ne eri accorto. E china sul bigliardino con la testa bassa proprio davanti ai tuoi occhi. Le puoi vedere le tette, grandissime, ballonzolare di qua e di l ad ogni singolo movimento. Sei quasi ipnotizzato da quelle tettone che oscillano, che sussultano, che palpitano. Riesci appena a bloccare un altro colpo. Elisa tutta impegnata, smanetta con foga le sue manopole, senza mai staccare lo sguardo dalla pallina. Le puoi persino intravvedere il reggiseno di pizzo bianco, forse un po' troppo piccolo, che con molta fatica trattiene quelle enormi mammelle che sembrano voler esplodere fuori dalla loro prigione. La partita si fa interessante. Il cazzo si gonfia prepotentemente nei tuoi pantaloni e un gol passa anche dalla vostra parte. Questa volta tocca agli avversari esultare e a voi incassare mestamente. Il tuo compagno ti guarda male: era un tiro facile, ma ti sfuggito. Pazienza! Meno male che nessuno pu vedere la tua erezione, il calcetto la nasconde bene. Scrolli le spalle. Non devi distrarti. Il gioco riprende ma distogliere l'attenzione da quella massa di carne in movimento che ti sembra chiamare ad alta voce non facile. Un altro gol ti scappa. Ti aggiusti l'uccello con la mano. Pi che un'esigenza diventata un'abitudine. L'altra mano te la passi nervosamente tra i capelli. Prendi una sorsata dal tuo bicchiere. Ti ritrovi con la gola secca e non hai giustificazioni per il tuo amico. Non dici niente. Incontri per un istante lo sguardo di Elisa: si sta congratulando con il suo compagno di gioco della serata, e stanno entrambi gridando a squarciagola. La partita ricomincia. Ti devi impegnare. Cerchi di seguire attentamente la pallina con gli occhi ma lo sguardo ritorna sempre da quelle parti. Le sue tette occupano tutto il tuo campo visivo. Lo sta facendo apposta, non pu non essersene accorta. Sta giocando sporco, ma non riuscir a fregarti. Lei carina, e lo spettacolo che offre imponente, per non pu competere con la bellezza di Rossana. Il pensiero di quest'ultima funge da deterrente e basta per ritrovare almeno in parte la concentrazione. Giusto quel tanto sufficiente per giocare bene. Smantelli un altro attacco insidioso di elisa e segnate una seconda volta. I commenti si sprecano, siete nuovamente pari. Esultate con gioia. La pallina torna in gioco. Quelle tettone sembrano essere dappertutto. Ovunque ti giri a guardare il tuo occhio ci passa involontariamente sopra. Segnate un terzo gol, ma anche un altro passa dalla vostra porta. La partita si sta facendo pi difficoltosa del previsto. La tua Barista Preferita fa da schermo costante tra te e quel seno grandioso, ma non puoi restare del tutto indifferente davanti a quella visione spettacolare. L sotto il tuo animale ulula rabbiosamente ed diventato grosso e minaccioso come un orso furioso. Ti muovi un poco per riaggiustare la

posizione e vedi che anche il tuo amico ha capito qual il problema. Si sta grattando le palle ed tutto rosso in viso. Bevi ancora dal tuo bicchiere e riprendete a giocare. Elisa si accanisce vigorosamente, come se dal risultato ne dipendesse la propria vita e le sue gemelle sobbalzano di continuo. Con tutto quel movimento, l'areola scura di un capezzolo enorme come le tette scappata fuori dal reggiseno. Non c' verso di non farci caso, la coda del tuo occhio esagitato agisce da sola. Adesso che anche il tuo compagno distratto la partita diventa davvero difficile. Il gioco sembra sfuggirvi di mano. Incassate un'altra rete. Tocca a te richiamare all'attenzione il tuo amico che sembra diventato incapace di mantenere la palla nella sua met campo. Gli assesti una leggera gomitata sul fianco e lo richiami spesso al gioco. Improvvisamente non azzecca pi nemmeno un tiro in porta. Ti ritrovi a giocare da solo. Sei costretto a ribattere colpo su colpo e a forza di rimandare la palla nel mezzo della mischia riesci persino a segnare qualche rete. I progressi sono molto lenti e nella moltitudine di assalti che sei costretto a subire da parte di Elisa e non solo della sua pallina, qualche gol ti scappa. La partita sembra equilibrata: loro non sono particolarmente bravi ma sono in due, mentre il tuo compagno sembra partito totalmente, la sua influenza del tutto marginale e tu sei irrequieto e turbato dal panorama. Siete tutti affaticati. Riuscire a vincere la partita risultato sfiancante e quasi impossibile, ma ce l'avete fatta. Infine il tuo amico ha ritrovato un briciolo di autocontrollo e concludere stato semplice. Pi che una partita di bigliardino sembrata una maratona chilometrica. Siete tutti stanchissimi e il finale ve lo siete conquistato sulla resistenza. Gli avversari sono in silenzio, non c' stato niente da fare. L'imbroglio non bastato. Sono ammutoliti, non pronunciano neanche una parola. Riescono soltanto ad incassare sportivamente le punzecchiature di tutti e due che giustamente ve la godete. Elisa infelice e un pochino ti dispiace. Viene dalla tua parte e ti getta le braccia al collo. Non dice niente, non ti sottrai dal suo abbraccio. Il tuo cazzo duro come il marmo, se ne potrebbe benissimo accorgere. Non fai niente per impedirlo. Si distacca dal tuo corpo eccitato ed un po' arrossita sulle guance. Torna al divano e si gira verso la luce di un faretto per prendere qualcosa dalla borsetta. Chiss cosa cazzo ci tiene l dentro? Nella sala giochi siete rimasti solo voi quattro e la coppia sul divano che ormai sta limonando con passione. Ti avvicini al tuo amico e gli dai un colpetto incoraggiante sulla spalla. Non c' bisogno di parlare, vi siete capiti lo stesso. Siete stati grandi. Adesso vorreste incassare il vostro premio, e non solo da bere. Vi guardate negli occhi. Quando la natura chiama gli uccelli rispondono. La cercate con lo sguardo. Le vostre bestie sono particolarmente ricettive ai richiami femminili e si stanno agitando nelle loro gabbie. Elisa fa ritorno ed i bottoni della sua camicetta sono ermeticamente chiusi. Che stronza! Ci rimanete male. Pagano da bere e fate un altro giro. L'atmosfera si ridistende in fretta, si vede che la sconfitta non brucia pi tanto. La prossima volta si rifaranno, si ripetono, ma voi non ne siete cos convinti. Decidono di andare a fare un tour, forse al pub, poi in discoteca, e ti chiedono se vuoi andare con loro. "No, grazie, magari ci vediamo dopo. Non sei nemmeno tentato di andare con loro. Hai ben altri progetti per quella sera e ti basta pensare a Rossana per eccitarti un'altra volta. Elisa si solleva sulla punta dei piedi e ti d un bacetto sulla guancia. Abbassa lo sguardo e arrossisce nuovamente. Ti guarda negli occhi e la sua espressione sembra dire: ma ce l'hai sempre in tiro? Le sorridi. Vi salutate tutti e vi ripromettete di trovarvi pi tardi. Se ne vanno. Fuori si fatto buio ma ancora presto. Ti siedi al tavolo per dare un'occhiata al giornale. Bevi un sorso dal tuo ultimo succo di frutta. Siete rimasti solo tu e quegli altri due sul divano che sono appiccicati come mosche sulla carta moschicida e le mani del ragazzo sono sparite sotto i vestiti della ragazza. Decidi di togliere il disturbo. Prendi il tuo bicchiere e te ne vai altrove. Se vuoi andare alla sala biliardo, vai al 146. Se sei gi stato nella sala biliardo, torna al bancone del bar, andando al 54.

.13. Fa ritorno dopo qualche minuto con un vassoio in mano che vuota nella pattumiera. Torna al di l del banco e lo deposita in un angolo. Ti guarda e il viso le si illumina di nuovo splendore. I suoi modi di fare sono semplici, diretti, accattivanti e genuini. E bellissima! Sei attratto dai suoi occhioni incredibilmente grandi e luminosi. Sono vivaci, brillanti, color nocciola intenso. Ti smarrisci per un istante ad ammirarli e lei allarga un sorriso incoraggiante. Le sue ciglia sono sottili e foltissime, rossicce come i capelli. Apre il rubinetto dellacqua e si lava le mani. Vuoi qualcosa?. Direi proprio di s!. Abbassi appena la testa e le rivolgi uno sguardo lascivo che non lascia dubbio alcuno sui tuoi desideri. Maiale, mi sa che per quello dovrai aspettare. In questo caso, mi accontenter di un succo di frutta.. Risollevi il mento e le mostri lespressione pi delusa che riesci a trovare. Lei ti sorride furbescamente e si abbassa sotto il bancone per frugare nel frigorifero. Conosce bene i tuoi gusti, non c bisogno di chiederti come lo vuoi. Si rialza con una bottiglietta in mano, la stappa e la versa in un bicchiere. Il suo sguardo malizioso e provocatorio. Ci vuoi del ghiaccio?. S, molto, credo proprio di averne bisogno.. Ti sorride teneramente e abbassa gli occhi sul lavello. Ci sono alcune cose che aspettano di essere lavate. La vedi pensierosa per un momento solo, poi uno scintillio raggiante le passa sul volto grazioso. Getta da parte lo strofinaccio che aveva lasciato l accanto. Esce dal bancone, ti afferra per una mano, ti trascina nell'altra sala. Scosta una sedia e ti fa sedere. Appoggia il succo di frutta sul tavolo e ti si accomoda di fronte. Ti afferra le mani, incomincia a raccontarti della sua settimana. Di tanto in tanto, tra una cosa e l'altra si inumidisce le labbra invitanti con la linguetta serpentina. E' favolosa! I suoi denti sono bianchissimi e il suo sorriso contagioso. La massa spettinata e ribelle di capelli rossi che cerca disperatamente di tenere raccolta dietro la nuca non si pu trattenere in nessun modo. Riccioli ramati le scappano fuori da tutte le parti. Le finiscono sul viso e sul naso di continuo e lei se li scosta con le dita o li soffia via. Quasi non ci fa pi caso, le viene ormai spontaneo. E' diventata un'abitudine. Arriva a parlarti delle sue ultime avventure amorose. Beve un sorso dal tuo bicchiere senza mai distogliere lo sguardo dalla tua espressione adorante e trasognata. Il discorso si fa piccante e lussurioso. Un piedino impertinente intanto si muove sotto il tavolo. Deve essersi sfilata lo zoccolo perch puoi sentire le sue dita del piede nudo risalire lentamente sul polpaccio. Si arrampicano delicatamente. Le tue pulsazioni aumentano nelle tempie e il sangue comincia a ribollire nelle vene. Lei si sta divertendo. Fa tutto parte del vostro gioco. Vuole soltanto stuzzicarti e ci riesce facilmente. Stai per impazzire. Due ragazzini escono dalla sala giochi per prendere dei gettoni. Rossana si alza e torna al banco. Senti uno scampanellio, la porta del bar si apre due volte. Prendi il tuo bicchiere e la raggiungi. Sono entrate diverse persone e ti fai da parte per lasciarla lavorare agevolmente. Lei comincia a fare dei caff e la porta si apre ancora. Capisci che non c pi tempo per restare soli, lei deve lavorare, non l per bighellonare. Ti si avvicina e ti sussurra qualcosa allorecchio e tu le rispondi. Mi aspetterai sino alla chiusura?. Ci puoi scommettere!. Allora ci vediamo dopo.. Guardi lorologio. Lorario degli aperitivi imminente. Tra non molto i clienti arriveranno tutti insieme. Fuori non ancora buio e tu non hai abbastanza fame. Mangerai pi tardi, devi comunque aspettare tutta la sera. Senti che questa la volta buona. Rossana dovr mantenere la promessa. Decidi di liberare il posto al bancone. Raccogli il tuo succo di frutta, saluti lamica e speranzoso ti allontani.

Se vuoi andare in sala giochi, vai al 108. Se vuoi andare alla sala biliardo, vai al 146. .14. Una nube di elettroni impazziti ti ronza nella mente e ti offusca il cervello. Sei talmente eccitato che pur di intingere il biscottino nel caffelatte saresti persino disposto a pagare. Adesso ti alzi e vai da lei. Prostituta oppure no, il richiamo stato grande, irresistibile. Tutto il resto non ha nessuna importanza. Ti pieghi in avanti e stai per scostare la sedia dal tavolo per alzarti in piedi, quando qualcosa ti riporta bruscamente alla realt. Le gambe si richiudono di scatto e un istante dopo Rossana appare da una delle arcate pi vicine. Prende una sedia e ti si accomoda accanto. E quello non lo finisci?. Il suono della sua voce ha come spezzato le barriere dellincantesimo che ti aveva stregato. Subito ritrovi la ragione e il buon senso perduto. Recuperi il controllo delle tue azioni, ti viene da ridere, la guardi e le sorridi sinceramente. Hai a tua disposizione la donna pi bella del mondo e nonostante tutto saresti stato tentato di farti scappare loccasione di poterla finalmente avere per una sveltina soltanto. Abbassi lo sguardo sui resti del tuo panino. Ti prego, non ce la posso fare.. Lo sapevo, non ti piaciuto. Il suo viso si abbassa. La sua espressione diventa improvvisamente triste. Sporge allinfuori le labbra e aggrotta la fronte. I suoi splendidi occhioni nocciola sono supplichevoli e ci puoi vedere brillare dentro tutte le lacrime di questo mondo. Guardi unaltra volta quel che resta del tuo panino. Forse qualche boccone puoi ancora farcelo stare. Allunghi in avanti una mano per prenderlo, ma lei scoppia a ridere. Dai, che stavo solo scherzando... non voglio mica farti star male. Ti si aggrappa al braccio e ti si stringe addosso. Ti senti sollevato da quel contatto caldo, il suo corpo morbido e profumato di lavanda. Le passi il braccio intorno alle spalle e la stringi forte al petto. Sempre ridendo ti d un bacetto sulla guancia e ti rilassi appena. Una manina ti si appoggia sulla patta dei jeans: il tuo cazzo in piena erezione e sussulta lievemente nella sua mano. Stringe le dita e ti sussurra nellorecchio. Sono io che ti faccio questo effetto, o sono le due prostitute al tavolo?. Sei stato spiazzato e con un bisbiglio raggiri la domanda. Come sai che sono due prostitute?. Si vede, e lavoro qui da abbastanza tempo, per sapere tutto ci che c da sapere. Te lo hanno detto loro?. Mi sembri molto interessato, se vuoi ti sistemo un appuntamento. Fa per alzarsi dalla sedia e non dubiti neppure per un momento che avrebbe il coraggio di andare al loro tavolo per farlo sul serio. La trattieni con forza e la costringi a risedersi. Ma smettila, figurati se sono interessato... non vedi che sono completamente rifatte!. Hmmm, allora perch lo vuoi sapere?. Me lhai messa tu la pulce nellorecchio, sono solo curioso.. Ti fissa negli occhi e non sembra troppo convinta ma non ha mai smesso di sorridere. Dio, com bella! Ti accosti al suo viso e le dai un bacino sul naso pieno di lentiggini. Va bene... vengono qui quasi tutte le sere, poco prima dellora di chiusura, per mangiare qualcosa prima di andare a lavorare; me lo ha detto un cliente che stato adescato proprio qua dentro. Mi ha detto anche di avere passato la notte pi intensa della sua vita. Fuoco puro, ha detto. Se vuoi sei ancora in tempo. Nuovamente cerca di scattare in piedi e la devi trattenere una seconda volta. Sta ferma, non dire sciocchezze.. Sei sicuro?. Lascia perdere..

Guarda che potrebbe valerne la pena.. Guarda che potrei anche cambiare idea.. Tira fuori la linguetta e ti pianta un gomito nel fianco. Ed io, nel frattempo, ti dovrei aspettare?. Perch no?. E se non ti aspettassi?. Pazienza, sar per unaltra volta.. Infila di nuovo la mano sotto il tavolo e ti prende i coglioni che rimangono ben nascosti alla vista e te li stringe un pochino. Ti sorride ma gli occhi sono minacciosi. Non dicevo mica sul serio. Se fai una cosa del genere, voglio esserci anchio.. OK, OK, vorr dire che ti chiamo; se mi dai il numero di telefono.... Niente da fare, furbacchione, te lo devi guadagnare.. A proposito, come sei messa?. Dunque, vediamo: il bagno stato lavato, la sala giochi gi chiusa da un pezzo, la sala biliardo anche, e la saletta del bar a posto. Mi resta soltanto da pulire in ultimo la macchina del caff e teoricamente ho finito. Qui ci pensa mia sorella domani mattina.. Le due donne si alzano in piedi con i resti delle loro consumazioni in mano e si avviano alla cassa. Rossana ti scompiglia i capelli come fa sempre e poi le raggiunge. Ti rialzi e ne segui lesempio. Appoggi le tue cose sul bancone e torni indietro per prendere il resto. Senti la porta tintinnare unultima volta. Siete rimasti soli. Ti rifiuti di ascoltare le sue proteste. Prendi dal banco lo strofinaccio e il detersivo spray e ritorni di l per pulire dove hai sporcato. Senti la saracinesca abbassarsi fino a met. Ti fai dare la scopa; non c rimasto granch da spazzare, Rossana era gi passata prima, ma una ripassatina veloce nella sala dei tavoli ce la dai comunque. Quando arrivi nella saletta i sacchetti della spazzatura sono stati fatti. Li raccogli e li vai a buttare. Lei ti sorride e ti ringrazia. Rientri nel bar e la trovi quasi pronta. Non indossa pi il camice fucsia e nemmeno gli zoccoli. Si sta infilando al piede lultimo sandalo bianco, comodo, sexy. Il tacchettino delle sue calzature basso, ma in compenso lei alta e le unghie rosse dei piedi spiccano come gemme al sole. Ho quasi finito, ti dice. Si raddrizza velocemente e torna alla macchina del caff per spegnerla del tutto. Lasciuga per bene. Tu intanto ti siedi sullo sgabello per contemplare meglio la sua figura eccelsa e per ammirare comodamente le sue forme sublimi. Ti volta la schiena flessuosa: una nuvola vaporosa di capelli ramati le circonda costantemente la testa nonostante la folta coda di cavallo. Una maglia lunga di viscosa o di raso, lucida e brillante, color rosa shock, leggera e svolazzante come la gonnellina, le lascia scoperte entrambe le spalle deliziose. Quel tessuto talmente sottile, impalpabile, che ogni sua curva si delinea prendendo perfettamente forma sotto i tuoi occhi beati. Le sue fattezze delicate ti si rivelano nitidamente ad ogni suo movimento, ad ogni minimo sfioramento, ad ogni singolo respiro. Le puoi chiaramente contare le vertebre della schiena incantevole mentre si piega per raccogliere qualcosa da terra. E bellissima! Si gira infine dalla tua parte. Finito!. Si guarda attorno, come per controllare che in giro non ci sia nessuno. Inclina il capo e ti rivolge un sorriso allettante. Assume quella posa sensuale che le riesce cos bene. Le mani sui fianchi, i gomiti allinfuori, una gamba leggermente flessa. Che spettacolo! Allora, di che colore sono le mie mutande?. Tira 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 42. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 43. Se i due numeri, sono uguali, vai al 44.

.15. Subito le ragazze esplodono in escandescenze: sono troppo scandalizzate per rivolgerti una sola parola. Le bestiole piegano tristemente la testolina in basso e si staccano luna dallaltra. Le due stronzette stanno ancora ragguagliando Chicco e Sissi quando decidi di andartene. Non sei stato degnato neppure di uno sguardo, figuriamoci di un ringraziamento. Adesso sei pentito di averle avvertite, non volevi disturbare cos bruscamente il rapporto dei loro cagnolini. La reazione che hanno avuto stata scioccante e brutale, devessere stato traumatizzante per gli animaletti. Che stronze! Probabilmente hai interrotto una delle poche occasioni nella vita di quelle bestioline per potersi accoppiare liberamente. Lunica consolazione sta nel fatto che se ne sarebbero potute accorgere comunque molto facilmente, anche senza il tuo intervento. Ti allontani in fretta mentre le due isteriche continuano a starnazzare. Parte del tuo buonumore se n andato insieme a quello dei cagnolini. Vai all80. .16. Ti alzi dallo sgabello e ti dirigi verso la porta del bagno che prima non avevi notato. Entri nellantibagno. E molto grande, quasi pi spazioso della sala bar che se ne sta nellaltra stanza. Davanti a te sulla parete opposta allentrata, ci sono tre grossi lavandini sormontati da grandi specchi. Nelle pareti a destra e a sinistra ci sono altre due porte. La toilette degli uomini e quella delle donne. Da questultima ti giungono alle orecchie rumori sospetti. Uno sfregamento leggero, un suono ritmico come di risucchio, uno sciacquio costante. Subito la tensione sale a mille e la tua fantasia comincia a galoppare. Ti avvicini alla porta del bagno delle donne che chiusa ed accosti un orecchio. Puoi chiaramente sentire dei gemiti sommessi, a fatica trattenuti. Non sei un guardone ma sbirceresti volentieri dal buco della serratura se questa non fosse del tipo: che si possono chiudere con una manovella dallinterno e si possono aprire con una moneta dallesterno. Il foro per la chiave non c. Cosa sta davvero succedendo l dentro? S, dai, dai!. Hai udito una voce; stato appena un sussurro ma non ci sono pi dubbi. Era inequivocabilmente la voce di un uomo e non solo dietro a quella porta. Ti tornano alla mente le consumazioni lasciate sul tavolino, le sigarette e laccendino. Qualcuno l dentro se la sta spassando! Immaginare adesso cosa sta succedendo molto facile. Luccello preme contro i pantaloni e sei tentato di abbassare la maniglia per constatare di persona, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi c l dentro e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Non vuoi essere scoperto a spiare, non vuoi fare la figura del salame, con fatica ti allontani dalla porta ed entri nellaltra. Il bagno degli uomini. La stanzetta molto piccola. Pulita, imbiancata di fresco, con un water davanti alla porta che la riempie tutta. Non c altro. Chiss com il bagno delle donne? Ti sbottoni la patta dei pantaloni e abbassi la cerniera lampo. Estrai il cazzo che spinge per uscire. E ancora semieretto. Lo afferri per la base dellasta e lo scappelli quattro o cinque volte. Il glande rosso e violaceo. Se non combini niente prima di domani, sai gi che ti toccher fare molta ginnastica da solo. Va bene! Lo rimetti nelle mutande e ritorni nellantibagno. Nella toilette delle donne i cigolii non sono ancora cessati ma smettono immediatamente quando apri il rubinetto dellacqua fredda. Ti lavi le mani e ti rinfreschi il viso. In fondo eri venuto per questo. Sollevi lo sguardo e osservi limmagine che lo specchio ti rimanda. Non volevi essere indiscreto, non volevi interrompere nulla, ma non vuoi neppure che si rendano conto che sospetti qualcosa. Sarebbe la fine del loro rapporto e questo non deve succedere. Ti ravvii i capelli con una mano bagnata, ti asciughi le mani e fai un altro po di rumore. Nulla si muove. Decidi che arrivato il momento di togliere il disturbo e di fare ritorno dalla tua Barista Chiacchierina. Torni al bancone del bar, andando al 164.

.17. Un cameriere si avvicina a loro e li guida nella tua direzione. Sorseggi un goccio della bibita che hai ordinato e distogli lo sguardo mostrando indifferenza ma con la coda dellocchio continui ad osservare la sua avanzata. Lei si muove con grazia in mezzo ai tavoli ancheggiando naturalmente. Le pulsazioni del cuore sono aumentate e il respiro si ingrossato. Incroci le dita; stai ribollendo dentro e non sai il perch. Il cameriere li conduce sino a qualche tavolo pi in l del tuo. Fa loro cenno di accomodarsi e loro si siedono. Speravi che fossero pi vicini per godere almeno della compagnia della sua voce durante la cena. Peccato! Lui ti volge le spalle e lei gli sta di fronte, ma almeno dalla tua posizione la puoi vedere chiaramente in tutto il suo splendore. Sta sorridendo al suo compagno e il viso le si illumina. Non porta rossetto, ma le sue labbra sono meravigliose e lucide, forse si passata sopra la lingua. Gli occhi sono vivaci e verdissimi, le ciglia folte e lunghissime, potresti anche impazzire. Lo stomaco ti si contrae, ma non per la fame. Stai ancora aspettando la tua pizza e non hai nientaltro di meglio da fare, perci discretamente decidi di continuare la tua indagine. Ha appoggiato un gomito sul tavolo e il mento sulla palma della mano come una bambina imbronciata ed una ciocca di capelli neri le ricaduta davanti al volto e sul seno. E deliziosa! Continui a scendere con lo sguardo. Il tavolo non ha quattro gambe agli angoli ma una sola al centro come tutti gli altri della pizzeria, ed un po disallineato rispetto al tuo, cos le puoi scorgere perfettamente le gambe abbronzate. Indugi un istante sulle scarpe dal tacco altissimo e un altro sulla fascetta che le avvolge la caviglia, poi le risali le curve armoniose dei polpacci, sino a giungere alle ginocchia: quelle gambe sembrano infinite e per un attimo corri ai suoi occhi verdi, non ti guarda, non ti vede, sicuramente non si neppure accorta della tua presenza nella sala. Ti guardi intorno. Tutti sono tornati alle proprie faccende, da seduta lei non pi tanto appariscente e dalla tua posizione tu sei lunico che le pu scorgere cos bene le gambe. Riabbassi lo sguardo e ti perdi completamente sulle curve voluttuose delle sue cosce. Sono ben tornite e sono perfette. Il cazzo ti sta scoppiando. Aggiusti la posizione sulla sedia e con una mano ti smuovi luccello. Ce la farai a mangiare? Chiss! Sollevi faticosamente lo sguardo. Dispieghi il tovagliolo e ci disponi sopra le posate per distrarti, per non essere insistente, ma locchio ritorna sempre alle curve delle sue gambe. Ovunque volgi lo sguardo per distrarre la tua attenzione, involontariamente gli occhi ci passano sopra senza farlo apposta. Bevi unaltra sorsata dal tuo boccale, hai la gola secca. Arriva la tua pizza e lei ordina la sua. Tra un boccone e laltro continui ad ammirarla appassionatamente, come se si trattasse di un dipinto splendido. E in effetti splendida! Stai ancora scandagliando i recessi pi profondi e nascosti che si trovano sotto al suo tavolo, quando scosta appena la sedia e con naturalezza accavalla disinvoltamente le gambe. Un boccone ti va di traverso. Un lampo bianco ti attraversa il cervello. Con lo sguardo ritorni sotto il tavolo. Le gambe sono completamente esposte alla tua vista. La gonna gi cortissima risalita ulteriormente sulle cosce e un triangolino magnifico e bianco appare adesso allaltezza del suo pube. Le puoi intravvedere un pezzettino magico delle mutandine. Alcuni colpi di tosse ti scuotono il petto e ti sfuggono dalla gola, improvvisamente entrambi contratti e per poco non soffochi. Lei se ne accorge e intercetta il tuo sguardo. Uno scintillio di rabbia le brilla negli occhi per un momento e subito scavalla le gambe e le rivolge dall'altra parte. Meglio cos! Ne sei quasi contento perch non era facile deglutire. Ti scoccia, per, avere fatto una figura del cazzo. Ti riprendi e ricominci a mangiare. Continui a lanciarle occhiate furtive: fa finta di niente e continua a sorridere, ad annuire al suo compagno che continua a parlare. Evidentemente non glielo ha detto perch non si neppure voltato per scoccarti un'occhiata di traverso, tu lo avresti fatto al suo posto e intanto portano la loro pizza. Lancia 2 dadi:

Se la somma dei 2 numeri, pari, vai al 122. Se la somma dei 2 numeri, dispari, vai al 123. .18. L'aria si fatta piacevolmente fresca e il cielo si ormai ricoperto da un manto fitto di stelle. I faretti e i lampioncini rischiarano chiaramente le zone intorno, tutto il resto rimane avvolto nella penombra. La luna e le stelle sono l'unica altra fonte di luce, puoi appena intravvedere dove metti i piedi. Hai quasi raggiunto la prima curva a sinistra della muraglia e non hai ancora incrociato nessuno. Camminare da solo e nel silenzio pi totale, con le mani in tasca e senza nessun pensiero pressante nella mente risultato enormemente corroborante. Ti senti rilassato, ti senti sereno, ti senti incredibilmente bene. Raggiungi mollemente la curva del sentiero e cominci a pensare di essere l'unica persona rimasta in giro quando qualcosa ti richiama bruscamente alla realt. Puoi chiaramente sentire dei mugolii, e qualche protesta poco convinta. Una di queste ti ha destato completamente dal tuo torpore sonnacchioso. Ti fermi e ti guardi attorno. Poco pi avanti, oltre la curva del sentiero, tra un lampioncino luminoso e un alberello, c' una panchina isolata e sopra ci stanno due ragazzi molto impegnati. La luce fioca che li avvolge illumina a malapena l'area circostante, ma loro si trovano proprio accanto alla boccia di vetro del lampioncino e puoi cos distinguere nitidamente cosa sta succedendo. Il ragazzo dalla parte dell'alberello catapultato sulla ragazza dall'altra parte e stanno entrambi limonando con passione. Le mani di lui sembrano i tentacoli di una piovra e lei cerca debolmente di allontanarle ma non sembra opporre grande resistenza. Una mano del ragazzo infilata sotto lorlo della sua gonna mentre con laltra le ha sfilato un seno dalla camicetta. La panchetta protesta vivamente e le assicelle cigolano minacciose sotto al loro peso. Dal tuo angolo di osservazione lo puoi vedere benissimo: sta armeggiando sotto la gonna, probabilmente in cerca delle mutandine, e sembra impazzito. Di lei invece ne puoi scorgere una tettina bianca, piccola, candida, con un capezzolo scuro stretto tra le dita del suo compagno. Tutto il resto soltanto un groviglio disordinato di gambe e braccia. Il sangue ti monta immediatamente nelle vene e ti sale subito al cervello. Sei gi congestionato e sei eccitatissimo. Il cazzo si gonfia nei tuoi jeans sino a farti male, la patta improvvisamente sembra diventata troppo stretta. Ci passi la mano sopra e lo accarezzi dolcemente con le dita. Riprendi ad avanzare trattenendoti con fatica per non intervenire lussuriosamente. Spiare non ti mai bastato, le palle sono gonfie e stanno per scoppiare. Devi cambiargli posizione! Ti aggiusti luccello che sembra gridare per la frustrazione di doversi trattenere e intanto le contorsioni sulla panchina non si sono mai fermate. La ragazza sempre indaffarata a respingere il grosso degli assalti del suo ragazzo riuscita a riconquistare un po di terreno, si sta riabbottonando la camicetta. Le mani di lui sono entrambe sparite sotto la sua gonna e non puoi vedere cosa stanno combinando ma lo puoi facilmente immaginare. Non sembrano essersi accorti della tua presenza o perlomeno non se ne curano affatto. Fai un respiro profondo, trattieni il fiato per un momento, ti devi rilassare di nuovo. Distogli l'attenzione e passi loro accanto. Mentre ti allontani rimani costantemente accompagnato dal cigolio irrequieto della panchina e dalla sinfonia dei loro mugolii espansivi e cerchi di non pensare a ci che stanno facendo o a come certamente andr a finire, ma la tensione che hai dentro alta e il tuo cervello lanciato come una locomotiva in discesa. Distrarsi non per niente facile. Decidi di accelerare il passo. Intanto un venticello leggero ti sta portando alle orecchie le note sottili di una musica melodiosa ed una lucina che brilla in lontananza pi fulgida delle altre attira infine il tuo interesse. Chiudi gli occhi e ti lasci cullare e trasportare. Continua a camminare lungo il sentiero ombroso, sino a raggiungere quella fonte musicale e luminosa, andando al 56. .19.

Ti appoggi con il sedere contro lo spigolo del tavolone di legno scuro che si trova proprio dirimpetto al chiosco bianco. Le mani sono sempre in tasca, l'uccello ancora dolorosamente eretto nelle mutande. La faccenda ti brucia ancora sul viso e nei coglioni. Per rilassarti adesso ti ci vorr un bel pezzo. Quella placida serata estiva si sta trasformando in una tortura per lo spirito e per le palle. Ti senti avvilito e frustrato, ti senti insoddisfatto, l'atmosfera festosa che ti circonda non pi sufficiente per risollevare il morale. Riuscire a combinare qualcosa di concreto sta diventando un'esigenza da non sottovalutare, o finirai con limpazzire veramente. Alma solleva la testa dal suo lavoro e ti cerca con lo sguardo. E' pronto il tuo panino, ti dice e ti avvicini al furgoncino mentre la piccola folla si apre al tuo passaggio. Non hai superato del tutto l'imbarazzo per la situazione equivoca di poco prima. Sai che non pu essere vero ma ti senti tutti gli occhi puntati addosso. Ritiri dalle sue mani il tuo panino e le chiedi anche una bibita in lattina. Lei ti sorride e ti strizza l'occhiolino. Ne rimani disorientato per un secondo. Cazzo, ma allora lo stava facendo apposta? Ti riprendi in fretta e ricambi quel sorriso complice. Che stronza! Ti fissa per un istante e ti lancia un bacetto a fior di labbra nell'aria. Voleva forse solo metterti a disagio? C' riuscita benissimo. Raccogli con un cucchiaino il tuo orgoglio ferito, Alma si gira per richiamare qualcun altro a ritirare le proprie ordinazioni e tu recuperi alla fine un briciolo del tuo autocontrollo perduto. Prendi le tue consumazioni e ti allontani. La maggior parte della gente si accomodata nelle prime file: il pi vicino possibile alla marmaglia che si accalca di fronte al palco che si trova alla base delle mura di cinta. Poche altre persone sono sparse in giro. Ti dirigi verso una zona sgombra. La voce maschile che risuona dalle casse in questo momento non malvagia, perlomeno non stridula, ma viene quasi subito sostituita da un'altra gracchiante e stonata, che ti fa lo stesso effetto delle unghie quando graffiano la superficie di una lavagna. Scegli di sederti nell'ultima fila delle tavolate parallele, quanto pi lontano puoi da quel casino. I tavoli sono alti e le panchette basse, ma almeno queste sono larghe e comode, ti siedi in fondo con le spalle rivolte ad un lampioncino portatile altrimenti accecante. Inoltre ti fa piacere vedere e far parte, da una certa distanza, di quell'ambiente coinvolgente e gioioso, dove risa e schiamazzi riecheggiano senza sosta dappertutto. Pian piano stai cominciando ad apprezzare di nuovo quella sera insolitamente ricca di sorprese. Il tuo panino buono ed molto soddisfacente; lo mangi con gusto e l'animale che hai fra le gambe si finalmente messo a riposo. Al microfono la voce melodica di una ragazzina sta ora cantando su una base musicale allegra e ritmata. Senti che alla fin fine ti stai rilassando nuovamente. Davanti al furgone dei panini sono rimasti in pochi e una coppia di giovani attira non solo la tua attenzione. Lui un po' grosso e tarchiato, lei minuta e sottile ed la sua figura che calamita gli sguardi di molti maschietti. Ti appare notevolmente piccolina se paragonata alla statura di Alma, ma per perfetta in tutte le sue forme e sembra una bambolina da collezione. Indossa un golfino leggero e sbracciato, porta disinvoltamente una gonnellina rossa, aderente e cortissima. Una cascata di treccine castane le ricade sulla schiena flessuosa e le gambe, incredibilmente affusolate, sono guantate da un collant trasparentissimo e scuro che le fa contrastare con le braccia bianche e nude. Ai piedi calza un paio di scarpette di vernice nera dal tacco vertiginoso. La stai osservando distrattamente, con innocenza e rispetto per la sua bellezza ma qualcosa si sta gi agitando nel sonno sotto al tavolo. Alma consegna una piadina a ciascuno di loro e lui prende da bere per entrambi. Indubbiamente non amano la confusione perch si stanno dirigendo nella tua direzione: l'unico posto dove si pu relativamente trovare un minimo di tranquillit in quella sfera di luce caotica. Sorseggi un goccio della tua bibita direttamente dalla lattina e distogli lo sguardo mostrando indifferenza, intanto per con la coda dellocchio continui a scrutare spassionatamente la sua avanzata. Lei si muove con grazia naturale, spostandosi leggermente fra le fila di tavoli, ancheggiando in modo provocante e sinuoso. Stacchi un morso dal tuo panino e lo mastichi per un tempo infinito. Pare che si vogliano sedere di spalle proprio al tavolo innanzi al tuo, le puoi perci ammirare da vicino il culetto sodo ma quasi immediatamente sembrano cambiare idea e si allontanano. Peccato! Girano intorno allo stesso tavolo e si accomodano entrambi dall'altra parte voltando cos la schiena al caos. Dalla tua

posizione frontale la puoi vedere chiaramente in tutto il suo splendore. Ancora meglio. Le pulsazioni del cuore sono aumentate impercettibilmente. Il suo viso leggiadro. Non porta alcun rossetto ma le sue labbra sono lucide e finemente cesellate comunque, forse si passata sopra la lingua. Gli occhi sono vivaci e marrone, le ciglia folte e lunghissime, il nasino delicato e piccolino, le guance sono candide e rosa. Una moltitudine di treccine sottili le ricopre tutta la testa e le ricade morbidamente sulle spalle. La forte luce del lampioncino che ti brilla dietro alla schiena le si riflette negli occhioni gentili. Sta sorridendo al suo accompagnatore e il volto le si illumina di un bagliore dorato. Indietreggia bruscamente e chiude le palpebre di scatto. Lui si diverte e ride fragorosamente. Le mostra poi qualcosa che non riesci a vedere; probabilmente uno di quegli accendini che si illuminano a tradimento. Lei mette il broncio, aggrotta la fronte e gli d uno spintone sulla spalla. Lo stomaco ti si contrae, ma non per la fame. Senti che ti stai innamorando di quella splendida creatura. Deglutisci faticosamente. Non hai pi granch voglia di mangiare. Molto discretamente decidi di continuare la tua indagine spensierata e minuziosa del suo corpicino meraviglioso. Sembra un gattino arruffato e bagnato. Ha infine posato un gomito sul bordo del lungo tavolo e con il mento si appoggiata sulla palma della mano come una bambina arrabbiata. Una treccina di capelli castani le ricaduta davanti al viso e sul seno. E' deliziosa! Puoi vedere le sue labbra incantevoli muoversi dolcemente sul suo bel faccino triste e vezzoso, ma non puoi distinguere la sua voce squillante dalle altre. Il volume del karaoke troppo alto e tutte le parole si perdono nel brusio e in sottofondo. Soprappensiero e con l'aria trasognata continui a scendere con lo sguardo estatico. Il loro tavolo alto, la panchetta bassa, come tutte quante, in pi lei ti siede poco distante, praticamente di fronte. Tutt'intorno al perimetro di quel luogo luminoso sono collocati a terra potenti faretti, assai simili a quelli che seguono regolarmente la muraglia che ti ha condotto sino a l. Oltre c' soltanto il buio della sera ma all'interno di quel perimetro non esiste un punto nell'ombra. Quindi le puoi scorgere perfettamente le gambe avvolte nel nylon scintillante. Il tuo sangue incomincia a sobbollire nelle vene. Abbassi completamente gli occhi e risali lentamente dal basso con lo sguardo attonito. Indugi un attimo sulle scarpette dal tacco altissimo e un altro sulla fascetta nera che le avvolge la caviglia, poi le risali le curve armoniose dei polpacci, sino a giungere alle ginocchia: quelle gambe sono perfette e per un istante corri ai suoi occhi marrone, non ti guarda, non ti vede, sicuramente non si neppure accorta della tua presenza. Ti guardi frettolosamente attorno. Tutti sono impegnati altrove. Da seduta lei non pi tanto appariscente e dalla tua posizione fortunata sei il solo che le pu vedere cos bene le gambe. Riabbassi lo sguardo e ti perdi del tutto sulle curve voluttuose delle sue cosce. Sono ben tornite ma non porta i collant. La fascetta scura delle autoreggenti fa capolino dall'orlo della minigonna rossa. Improvvisamente il bestione dormiente che sussultava irrequieto sotto al tavolo si desta e si erige urlando in tutta la sua possenza. Sei congestionato. Il cazzo ti sta scoppiando. Aggiusti la posizione sulla panca e con una mano ti smuovi luccello. Ce la farai a finire il panino? Chiss! Sollevi pesantemente lo sguardo. Addenti un altro boccone e ti guardi freneticamente in giro per distrarti, per non essere insistente, ma locchio ritorna sempre alle curve delle sue gambe. Ovunque volgi lo sguardo per cercare di non pensarci, involontariamente gli occhi ci passano sopra senza farlo apposta. Bevi unaltra sorsata dalla tua lattina, hai la gola secca. Riprendi a mangiucchiare il tuo panino e lei fa lo stesso con la sua piadina. Tra un boccone e laltro continui ad ammirarla appassionatamente, come se si trattasse di un dipinto grandioso, di eccezionale avvenenza. E in effetti lei magnifica! Stai ancora scandagliando i recessi pi profondi e nascosti che si trovano sotto al suo tavolo quando si sposta appena sulla panca e con naturalezza accavalla spontaneamente le gambe. Un boccone ti va di traverso. Un lampo bianco ti attraversa il cervello. Con lo sguardo ritorni sotto il tavolo. Le gambe sono rimaste completamente esposte alla tua vista. La gonna gi cortissima risalita ulteriormente sulle cosce e un triangolino bianco e candido appare adesso allaltezza del suo pube. Le puoi intravvedere un pezzettino magico delle mutandine. Alcuni colpi di tosse ti scuotono il petto e ti sfuggono dalla gola che si sono entrambi contratti all'improvviso e per poco non soffochi.

Se ne accorge ed intercetta il tuo sguardo. Uno scintillio di rabbia le brilla per un momento negli occhi marrone. Subito scavalla le gambe e le rivolge dall'altra parte. Meglio cos! Ne sei quasi contento, perch non era facile deglutire; per ti scoccia aver fatto un'altra figura del cazzo. Ricominci a mangiare di malavoglia. Persisti a lanciarle occhiate furtive. Trattenerti dal farlo sarebbe impossibile. Lei fa finta di niente, continua a sorridere, ad annuire al suo compagno che continua a parlare e a masticare. Evidentemente non glielo ha detto perch non si neppure voltato per scoccarti un'occhiata di traverso, tu lo avresti fatto al suo posto. Vai al 21. .20. Continua a sorridere teneramente senza mai voltarsi nella tua direzione. Sta sorridendo a te o al suo compagno? Non lo sapresti dire! Sbocconcella la sua piadina, maliziosamente, in pezzettini minuscoli che mastica per bene e c qualcosa di equivoco nel suo comportamento. Deglutisce in modo arrapante. Di certo consapevole del suo atteggiamento compromettente. Sei molto eccitato. Ti sta senzaltro provocando. Appoggia infine il suo spuntino per un minuto nel tovagliolo sul ripiano del tavolo e si ripulisce lentamente le dita con la bocca. Le succhia golosamente e si ripassa la punta della linguetta sulle unghie. Si accarezza voluttuosamente le nocche delle mani con le labbra umide e lucide. Lo sta sicuramente facendo di proposito, sa che non le riesci a distogliere gli occhi di dosso, per non pi di un secondo almeno, e si sta divertendo alle spalle del suo ragazzone. Che piccola stronza! Non ce la fai proprio a mangiare. Per davvero bellissima, stai pensando quando noti appena un movimento furtivo al di sotto del suo tavolo. Con calma, quasi timidamente sta rivolgendo le gambe dalla tua parte. Trattieni il respiro. Al di sopra del tavolo nulla traspare. Ascolta con vivo interesse il suo interlocutore e spilucca il suo spuntino compostamente, ma al di sotto tutta unaltra storia. Molto piano, troppo piano, sta dischiudendo costantemente le gambe. Abbandoni ogni senso di pudore e per quasi un minuto non riesci a respirare: non puoi distogliere lattenzione da quelle cosce affusolate che si aprono incredibilmente davanti ai tuoi occhi. Non sei un guardone, non sei un guardone, ti ripeti ma intanto non riesci a spostare lo sguardo da quella scena esasperante. Hai di nuovo la gola secca. La pelle all'interno delle sue cosce abbacinante e candida, e fa contrasto con la fascetta bruna delle calze in maniera impressionante. Deglutisci a vuoto. Una prima strisciolina bianca ti appare alla vista in mezzo a quelle gambe favolose. Continuano ad aprirsi e adesso puoi intravvedere unombra scura allaltezza del suo pube. Improvvisamente ti senti come ridiventato un ragazzino. Irrequieto, insicuro, curioso, e ossessivo. Le cosce si aprono ancora, ora puoi vedere tutto. Indossa un minuscolo perizoma di pizzo bianco, semitrasparente, che le avvolge a malapena le grandi labbra della figa. Cerchi nuovamente di deglutire, ma non hai saliva in bocca. Prendi unaltra sorsata dalla tua lattina. Sollevi lo sguardo per un momento. E sempre indaffarata con la sua piadina e non ti guarda nemmeno. Sorride furbescamente al suo accompagnatore. Uno sguardo sensuale le brilla negli occhioni marrone e unespressione seducente si stampata sul suo bellissimo volto. Di sicuro non pu non essersene accorta, lo sta facendo apposta; per fa finta di niente e la cosa non ti dispiace affatto. Che magnifica birbetta! Ti guardi attorno, nessuno vi guarda. Stai al gioco e riporti lattenzione l sotto. Il perizoma davvero ridottissimo. Le puoi scorgere parte delle natiche e del monte di venere laddove quel piccolo straccetto non pu contenere. Ciuffi ribelli di peli scuri le scappano fuori da tutte le parti e una folta peluria sul ventre traspare al centro. Sei come ipnotizzato da quella visione straordinaria. Vai al 21. .21.

Una nube di elettroni impazziti ti ronza nella mente e ti offusca il cervello. Sei talmente eccitato che pur di intingere il biscottino nel caffelatte saresti persino disposto a pagare una prostituta. Stai pensando trasognato quando vieni violentemente strappato ai tuoi pensieri pi profondi. Trasali bruscamente e sollevi il capo. "Hei ragazzo, possiamo sederci?". Qualcuno ti si siede davanti senza aspettare una risposta. "Ciao, disturbiamo?". Una mano ti si appoggia sulla spalla destra e te la stringe appena strattonandoti lievemente. "Cosa ci fai qui tutto da solo?". Un'altra voce ancora si aggiunge alle prime e ti senti immediatamente richiamare indietro in modo assai aspro e crudo. E' stato un po' come prendere la scossa. Sobbalzi e ti scuoti improvvisamente. Fai presto ritorno al presente e ripiombi stravolto nel mondo reale. Un gruppo di ragazzi piuttosto chiassosi ti si seduto innanzi e intorno. Sono i tuoi amici! In tre si sono seduti dall'altro capo del tavolo, frapponendosi tra il tuo sguardo adorante e quella meraviglia di ragazza mentre altri due ti si sono accomodati al fianco, uno per lato: impieghi qualche istante per riprenderti del tutto dallo shock sconvolgente. Sono sbucati all'improvviso da tutte le parti, non li hai n visti n sentiti arrivare. Li saluti e spieghi loro che eri soprappensiero, il che non lontano dal vero. Abbiamo notato, rispondono accennando alla bellezza che siede all'altro tavolo; gli apprezzamenti sconci si sprecano e questo ti infastidisce. Lasci per perdere, non ne vale la pena, non saranno mai dei gentiluomini. Cerchi invece di sbirciare tra le spalle di chi ti siede di fronte. Non puoi vedere pi niente. Va bene cos! Quella bellissima giovane donna ti aveva praticamente stregato e confuso. Subito comincia una fitta conversazione, davvero poco interessante, alla quale partecipi distrattamente solo di tanto in tanto. Nel frattempo continui irresistibilmente a cercarla invano con la coda dell'occhio, molto a lungo e nella sola speranza di intercettare una sua occhiata sfuggente ma infine ti devi arrendere comunque, perch di ci che supponi essere lei riesci ormai ad intravvederne al massimo soltanto qualche macchia di colore vaga e indistinta. Distogli rassegnato lo sguardo e presti maggior attenzione a quel che ti circonda. Tre degli amici si sono lanciati appassionatamente in una discussione convinta e un altro dei cinque annuisce ora a uno, ora all'altro. Evidentemente non deve avere le idee troppo chiare. Cosa si stanno dicendo? Delle cazzate! Il quarto sta mangiando un toast e questo ti ricorda che tieni un panino stretto nelle mani. Ricominci a mangiarlo voracemente. Il quinto non sembra granch coinvolto nella conversazione e non ne prende parte per nulla. Ha in ultimo posato un gomito sul tavolo ingombro e incasinato, si sostiene stancamente la testa con la mano. Dall'espressione appare annoiato. Tamburella impaziente con le dita sul ripiano di legno scuro. Hanno tutti quanti una birra in mano o appoggiata innanzi fra accendini e pacchetti di sigarette, qualcuno di loro sta fumando svagatamente mentre parla. Finisci tranquillamente di mangiare in silenzio il tuo panino e anche quell'altro ha terminato il suo toast, quando il ragazzo nuovo alla tua sinistra, quello stufo e insofferente di prima incomincia a gettare sempre pi spesso occhiate fugaci all'orologio da polso. In effetti l'atmosfera allegra e baldanzosa che persisteva ovunque in quel luogo luminoso si poi andata gradualmente riducendo di tono. La serata si sta attardando e l non sono rimaste molte cose da fare. Parecchie persone se ne sono andate gi da un pezzo e il karaoke che rimane abbandonato e lasciato in disparte, risuona da solo e in sottofondo ma dopo un po' la musica che esce dalle casse comincia a stancare. "Perch non facciamo una scappata al bowling?". "Perch no, vieni anche tu?". Qualcuno chiede a un certo punto e qualcun altro risponde e ti domanda a sua volta. "Magari dopo vi raggiungo, devo prima sbrigare un paio di cose". "Non ti preoccupare, ti aspettiamo". "No, no, grazie, andate pure avanti, io vi raggiungo subito.". "Sei sicuro, e se poi ti perdi nel buio?".

"Come no, persino possibile che arrivi prima io di voi". Continuate a punzecchiarvi come al solito e devi insistere per convincerli. "OK, come vuoi". "Va bene, allora ci vediamo dopo". "A pi tardi, ci ritroviamo tutti al bowling". Noi ti aspettiamo l dentro, magari dopo vieni a cercarci". "Ciao.". Si alzano e se ne vanno. Li saluti rapidamente assicurando loro che passerai dal bowling almeno per salutarli come si deve. Non hai tempo da perdere adesso e non sei ancora pronto per andartene con gli amici. C' soprattutto una cosa che devi tentare di fare prima di lasciare definitivamente quel posto. Ti guardi in giro e raccogli i pensieri. All'altro tavolo la stupenda ragazza provocante, con le sue meravigliose treccine castane che le ricoprono parte del viso grazioso e tutta la testa, sta fumando una sigaretta sottilissima e sta ridendo deliziosamente di qualcosa che deve aver detto il suo compagno. Non ti guarda. Davanti al furgoncino bianco dei panini invece l'ultima persona attende immobile la sua consumazione, Alma indaffarata all'affettatrice. Con la Magnifica Bambolina dagli occhi marrone che se ne sta seduta compostamente nell'altra fila di tavoli, non ci sono speranze perch non sola, ma con Alma che ha quasi finito di lavorare, forse qualcosa si pu ancora combinare. Devi assolutamente provarci. Ti alzi in piedi. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 57. Se esce un numero dispari, vai al 82. .22. Parcheggi la macchina sotto un albero che si trova in disparte, in fondo al parcheggio. Abbassi lo schienale del sedile e abbassi ulteriormente anche il volume dello stereo. Gi che devi aspettare e visto che sicuramente farai le ore piccole la notte, dopotutto venerd sera, decidi di riposare per essere in forma migliore pi tardi. Ti distendi e chiudi gli occhi. La musica culla dolcemente e laria tiepida della sera mette sonnolenza. Dopo solo pochi minuti stai scivolando nella beatitudine. I pensieri cominciano a sbiadire e stai gi sonnecchiando quando dopo ad un certo tempo, non sapresti dire quanto, alcuni rumori ti richiamano bruscamente alla realt. Ti sollevi a sedere sul sedile spingendo sui gomiti per vedere cosa stato. Lancia 2 dadi: Se la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 58. Se la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 64. .23. Sorseggi il tuo succo di frutta a piccolissime dosi perch non c altro da fare. La nuova partita si noiosamente trascinata fino a met del suo gioco. Rincorrere un boccino con un'altra boccetta in mano e magari cercare di far cadere qualche birillino non mai stata la tua passione. Malgrado tutto hai cominciato a seguirne lo svolgimento con estrema rassegnazione. Che noia! Devi comunque far trascorrere il resto del venerd sera sino allorario giusto per andare in discoteca, ma non in quel modo. Stai seriamente pensando di tornare al video poker o nuovamente di sotto: puoi sempre sederti a un tavolo e metterti a leggere il giornale, oppure, piuttosto, puoi sempre passare il tempo ai videogiochi. Non proprio il massimo, ma certamente meglio che rimanere l ad annoiarsi. Stai per salutare, disinvoltamente, come se avessi qualche impegno impellente che ti aspetta, quando ti risiedi e cambi idea. Resti fermo e sorpreso sul posto. Come tutti.

Dalla soglia della porta entrano quattro figure. Due uomini che sono grandi e grossi, indossano giubbotti pieni di cerniere lampo, portano jeans stinti e strappati in molti punti. Subito ti balzano alla mente i classici Motociclisti dei telefilm americani. Le due donne invece sono mozzafiato. Una ha i capelli di un biondo platino lucente e li porta tagliati a caschetto, la seconda li ha castani e sono corti, tagliati quasi a spazzola. Non sei lunico a seguire il loro avanzare indifferente tra i due biliardi. Sono entrambe molto alte e di una bellezza statuaria. Tutta la sala ammutolita al loro ingresso. La biondina, ha un visetto sottile e delicato, incorniciato da capelli chiarissimi. Le labbra sono rosse e gli occhi sono molto grandi e luminosi. Sta masticando qualcosa, probabilmente una ciccles. Indossa una camicetta bianca, sbottonata, annodata sotto il seno prominente. Sotto il tessuto bianco, che riflette la forte luce della stanza, si possono intravvedere la sagoma dei capezzoli turgidi e lombra scura delle areole intorno. Non porta il reggiseno. Il ventre piatto e allombelico porta un brillantino luccicante. La minigonna di jeans elasticizzato aderente e cortissima, le gambe sembrano due trampoli, tanto sono diritte e lunghissime. Una catenella dorata arrotolata sulla sua caviglia destra. Calza un paio di scarpette di vernice, nere, dal tacco vertiginoso. Sicuramente non sono arrivati in motocicletta. Il suo corpo tutto una curva armoniosa. Nessuno sembra pi interessato a giocare. La seconda, castana, ha un volto affilato e lineamenti spigolosi, ma questo non ne deturpa il fascino un po mascolino. Le labbra sono piene, gli occhi appaiono scuri, dallo sguardo duro e profondo. Porta un top dal collo alto, rosso, che le risalta la curva perfetta delle tettine. Due germogli piccolini spiccano al centro delle coppe. Il ventre sembra scolpito nel marmo e i muscoli della pancia guizzano ad ogni passo. Una vistosa tartaruga in bella mostra sul suo stomaco. Indossa un paio di pantaloni di pelle, bordeaux, che le fasciano le gambe muscolose e ben tornite come una seconda pelle. Sono molto bassi in vita, estremamente aderenti sulla sua figura longilinea, e non lasciano nulla allimmaginazione. Non vedi per lelastico delle mutande. Forse non ci sono. Deglutisci un sorso di succo di frutta. Ai piedi calza un paio di stivaletti in tinta dalla zeppa altissima. Non osi respirare per paura che la visione possa svanire. Se vuoi restare ancora, vai al 59. Se vuoi tornare al video poker, vai al 144. Se vuoi andartene, saluta ed esci dalla sala biliardo, andando al 189. .24. La rivelazione ti ha colpito come uno schiaffo. Ecco il perch del totale disinteresse da parte dei maschietti per le attenzioni suscitate dalle femminucce. Ecco spiegato il perch dello sguardo serioso da parte della bellezza castana quando hai sbirciato le mammelle della Bellissima Biondina mentre raccoglieva le sue palline dalla scatola. Adesso capisci perch dopo avere lanciato la propria boccetta gli uomini si ritiravano sempre nellangolino a confabulare, lasciando cos il campo aperto agli sguardi indiscreti. Sono tutti gay! Dunque la scelta delle coppie nel gioco non stata casuale. Probabilmente restano invariate anche nella vita reale; uomo-uomo, donna-donna. E tu che pensavi fosse una sfida tra sessi opposti. Il tuo amico sta ancora respirando faticosamente. Andiamo bene: oltre che maniaco, pure un perverso! Le normali attivit nella sala sono riprese e il quartetto si riunito. Hanno tutti una bottiglietta in mano con una fettina dentro di limone. Tre sono corone, delle birre leggere, laltra unacqua brillante, una bibita amarognola. La biondina sta succhiando golosamente dal collo della sua bevanda analcolica. Dio, riesce ad essere sensuale persino quando beve! Cerchi di intercettare lo sguardo pensieroso della stupenda castana dagli occhi scuri. Ci riesci. Le sorridi e lei contraccambia inarcando impercettibilmente un angolo delle labbra carnose. E arrivato il momento di lasciare la stanza. Qui non si pu combinare nulla, e guardare non basta. Raccogli quel che resta del tuo succo di frutta, saluti e vai altrove.

Se vuoi tornare al video poker, vai al 144. Se vuoi semplicemente andartene, saluta ed esci dalla sala biliardo, andando al 189. .25. Inserisci dei soldi nell'apposita fessura in basso: subito sullo schermo appare un minimondo tridimensionale che comincia a ruotare su se stesso. Sui cinque continenti del globo ci sono delle piccole bandierine lampeggianti. Quando ne sfiori una con la mano, un minuscolo aeroplanino bianco si innalza immediatamente in volo e raggiunge rombando la destinazione che hai scelto. Mentre il bimotore atterra l'inquadratura si allarga sul volto della ragazza rappresentante la bellezza del luogo che hai appena toccato. Questa ti sorride amabilmente e dice qualcosa nell'accento della nazionalit cui appartiene, ma anche se ne conosci la lingua, di una di queste, non riesci mai a capire quel che dicono. Sussurrano tutte in modo sensuale e provocante, per le parole si perdono e confondono nel brusio che resiste e permane in sottofondo nel bowling. Il senso del discorso resta comunque esplicito; ognuna ti invita maliziosamente a intrattenerti con lei. Tocca con le dita una bandierina colorata sullo schermo tattile e vai al numero corrispondente. Giappone, vai al 26. Russia, vai al 27. Tailandia, vai al 28. India, vai al 29. Francia, vai al 30. Spagna, vai al 31. Italia, vai al 65. Stati Uniti, vai al 66. Texas, vai al 67. Brasile, vai al 68. Marocco, vai al 69. Sud Africa, vai al 70. .26. Il volto grazioso di una ragazza giapponese ti sorride sullo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento remissivo e promettente. La pelle del viso bianchissima e le labbra sono rosa e ben delineate. Il nasino piccolino e i suoi occhi sono a mandorla, scuri e profondi. I capelli neri sono raccolti e trattenuti sulla testa da pettini e spilloni nella tipica acconciatura della geisha, che ricorda un po' la forma della spaccatura di una pesca matura. Di tanto in tanto e sollevando una mano per coprirsi la bocca emette un risolino imbarazzato distogliendo lo sguardo per un momento. Abbassa timidamente il capo mentre ti parla con un filo di voce appena. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza.

Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 60. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .27. Il volto altezzoso di una ragazza imperiosa ti sorride dallo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento affascinante e seducente. La pelle del viso chiarissima, le labbra sono carnose e provocanti, color albicocca. Il nasino diritto e sottile, gli occhi sono grandi e luminosi, molto chiari e riflessivi, pesantemente truccati. I capelli biondi sono corti e scalati sulla nuca, con una vistosa onda laccata sulla fronte che ricorda un po' la forma di un cavallone spumeggiante sulla superficie pietrificata di un mare increspato nel pieno della tempesta. Di tanto in tanto, sollevando un sopracciglio biondo come i capelli ammicca leggermente strizzando appena un occhio verde-azzurro. Inclina lievemente il capo mentre ti parla in modo carezzevole. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 38. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .28. Il volto grazioso di una ragazza tailandese prende forma sullo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento sorridente e gioioso. La forma del viso vagamente ovale, la pelle ambrata e splendente, la bocca grande e rimane allargata in un sorriso felice e raggiante. Le sue labbra sono sottili, marcate da una strisciolina di rossetto che ne mette in risalto i bordi delicati e perfetti. Il nasino piccolino, gli zigomi sono alti, gli occhi sono leggermente a mandorla, scuri e molto vivaci. I capelli sono fluenti e lunghissimi, lucidi e neri come l'inchiostro di una piovra minacciosa. Una bellissima orchidea bianco rosata infilata tra i capelli sulla sua tempia sinistra. Di tanto in tanto e sollevando una mano per coprirsi la bocca emette un risolino aggraziato distogliendo lo sguardo per un momento. Solleva armoniosamente il mento mentre ti parla con un filo di voce appena. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 39. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40.

.29. Il volto accattivante di una ragazza indiana prende forma sullo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento malizioso e seducente. La forma del viso vagamente ovale, la pelle traslucida e color caffelatte, la bocca carnosa rimane appena incurvata in un sorriso enigmatico e misterioso. Le sue labbra sono splendenti, marcate da un rossetto rosa chiarissimo che ne mette in risalto i bordi invitanti e perfetti. Il nasino leggermente allargato alla base, gli zigomi sono alti, la fronte spaziosa, gli occhi sono particolarmente espressivi, neri e molto profondi. I suoi capelli lunghi e nerissimi sono separati nel mezzo da una riga vistosa, e appaiono lucidi e fluenti come acqua che zampilla dallalto di una fontanella al chiaro di luna. Un gioiello di metallo dorato spicca al centro della sua fronte riflessiva. Di tanto in tanto e sollevando una mano per coprirsi la bocca distende un sorriso infantile distogliendo lo sguardo per un momento. Solleva orgogliosamente il mento mentre ti parla con un filo di voce lievissima. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 41. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .30. Il volto riflessivo di una ragazza francese sembra studiarti dallo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento carezzevole e sensuale. Il viso ovale e lo sguardo da furetto, il nasino all'ins, la bocca polposa e seducente, leggermente schiusa, e il mento volitivo la rendono estremamente attraente ma un po' altezzosa. La pelle del viso olivastra, lievemente abbronzata, i lineamenti sono dolci e provocanti, i suoi tratti sono armoniosi e delicati, la fronte ampia, le sopracciglia sono scure e lunghissime, gli occhi sono grandi e marrone, luminosi e splendenti, pesantemente truccati dall'azzurro al blu profondo. Una lunga frangia laterale appena sfilata, castana con riflessi infuocati, le addolcisce ulteriormente il bel visetto superbo e molto passionale. I denti sono bianchissimi, le labbra viola-marroncino sono enormemente esaltate dal rossetto brillante che ne mette in risalto i bordi invitanti e perfetti. La frangia scura e vagamente rossiccia rimane ravviata disinvoltamente dietro a un orecchio piccolino e grazioso. I capelli castano scuro, lisci e finissimi, lucidi e brillanti, le ricadono fluentemente oltre le spalle come una cascata di bronzo liquido e fuso. Di tanto in tanto e sollevando una mano smaltata di bordeaux come le labbra per ravviarsi la frangia dietro all'orecchio solleva orgogliosamente il mento accennando un sorrisetto borioso e ricolmo di seduzione. Inclina provocantemente il capo mentre ti parla con un filo di voce sensualissima. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare

altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 154. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .31. Il volto vivace di una ragazza spagnola ti sorride dallo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento delizioso e vitale. Lo sguardo da volpe e il musetto da cerbiatto, la forma del viso dolcemente a cuore, i lineamenti sinceri e genuini, non possono nascondere la sua natura energica e molto pimpante. La pelle del viso assai chiara, piuttosto arrossata, la fronte coperta da una frangettina nerissima, le sopracciglia sono accentuate ed espressive, gli occhi sono grandi e scuri, luminosi e splendenti, enormemente esaltati da una matita nera agli angoli che le allunga oltremodo la forma a virgola degli occhioni stupendi. Il nasino alla greca e la bocca armoniosa, le labbra rosa dorate sono valorizzate da un rossetto cremoso che ne mette in risalto i bordi sorridenti e perfetti. I suoi capelli neri come l'inchiostro sono lisci e finissimi, lucidi e brillanti, e le ricadono morbidamente intorno al visetto focoso, sulle spalle e sulla schiena come una cascata di notte liquida. Di tanto in tanto, sollevando due dita sottili, smaltate e rosate come le labbra per aggiustarsi una spallina del vestito distende un sorriso caliente e raggiante ammiccando per un istante. Abbassa ardentemente il mento mentre ti parla con un filo di voce lievissima. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 155. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .32. Chiude le gambe di scatto e fa un sobbalzo sulla sedia. Trasali bruscamente e riporti lattenzione al di sopra del tavolo. Pare che abbia masticato qualcosa di troppo duro; forse il nocciolo di unoliva. Ha una strana espressione sul viso incantevole, sembra preoccupata e si tiene una mano sulla guancia dolorante. Dice qualche parola al suo compagno e si alza in piedi. Si riaggiusta la gonna e si dirige frettolosamente verso la cassa accanto allingresso. La raggiunge. Svolta a sinistra lungo un corridoio, tra i tavoli e la parete, dove i camerieri fanno avanti e indietro da unaltra sala. Nella parete c una porta, il bagno, prima non ci avevi fatto caso, e ci scompare dentro. Resta via per pochissimo tempo. Ti stavi giusto chiedendo se la dovevi raggiungere, quando ecco che la porta si riapre e lei ne esce pi bella e pi splendente che mai. Ritorna al suo tavolo con le guance lievemente arrossate e come prima quasi tutta la sala si volge al suo passaggio. Le sue gambe sono magnifiche, lunghe e diritte come due trampoli, per forza che tutti si voltano. Non farlo sarebbe impossibile. Ritorna a sedersi e si fa un poco sotto con la sedia. Il chiacchiericcio nella sala riprende. Si volge per meno di un istante nella tua direzione ma sufficiente, i vostri occhi si incontrano. Un sorrisetto lussurioso le brilla sul visetto e subito scompare. Rivolge tutta se stessa al suo compagno, beh, non

proprio tutta se stessa, ma solo la met al di sopra del tavolo. Le sue gambe si stanno schiudendo di nuovo. Stavi imboccando un centimetro quadrato di pizza ma riabbassi la forchetta. Le sue cosce si aprono come la volta prima, molto piano, troppo lentamente, qualcosa per cambiato. Non vedi nessuno scintillio bianco. Possibile? Il tuo cuore si ferma insieme al respiro e perde qualche colpo. Risali sulla pelle abbronzata di quelle gambe toniche e muscolose, mentre continuano a schiudersi come il bocciolo di un fiore meraviglioso che svela ai tuoi occhi increduli tutta la sua bellezza e tutti i suoi segreti. Allinterno delle cosce la sua pelle candida, immacolata, sembra soffice, calda, profumata. Cominci a sudare freddo e lei continua a dischiudersi sotto il tuo sguardo attonito. Stai per morire! Finalmente quelle gambe, fantastiche, si sono aperte quel tanto che basta per esserne certi. Risali un altro poco con lo sguardo, sino alloggetto delle tue brame. Non indossa pi le mutandine. Continua a parlare, e ad annuire al di sopra del tavolo, al suo compagno come se nulla fosse accaduto. Che gradevole biricchina! Mangia piccoli pezzettini della sua pizza, con prudenza, come se avesse paura di trovarci qualcosa nel mezzo. Che falsa... E adorabile. Se ne sta seduta sul bordo della sedia, in equilibrio precario sul sedere. Forse un po troppo in avanti, deve essere scomoda, ma il panorama che offre spettacolare. Posi del tutto la forchetta, non ce la fai a mangiare. Riabbassi lo sguardo, ancora non ci puoi credere. Ci passi gli occhi sopra, pi volte, sino ad imprimerti i particolari nella mente. La sua vagina rosea e completamente depilata intorno alle grandi labbra sorprendentemente carnose, mentre sopra, sul pube e sul ventre, un triangolo abbondante di peluria riccioluta avanza e si allarga ricoprendole quasi tutto il monte di venere. Stai tremando come un ragazzino. Quelle grandi labbra sono lucide: si sta eccitando e sembrano sorriderti dolcemente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono sussurrare il tuo nome. Vedi una gocciolina dei suoi umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le sue natiche. Il tuo cazzo sta sgroppando come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si sono confusi, la tua mente si annebbiata, il tuo cervello ti ha abbandonato del tutto. Adesso l'animale irrequieto che hai tra le gambe a comandare. La ragione e il buon senso si sono annullati l'un l'altro. Stai ansimando, non riesci a distogliere lo sguardo dalla sua figa. Gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Qualcuno se ne potrebbe accorgere ma nulla adesso ha pi importanza. Ci siete solo voi due e il resto non conta niente. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sulla peluria scura e la chiude a pugno intorno ai riccioli brillanti. Un brivido ti scuote la spina dorsale e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi sotto il naso. Forse tutto nella tua testa, ma che importanza pu avere? Nessuna! Le tue pupille si allargano, si stringono, zumano, ma non riescono a trovare la giusta posizione. Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi stanno ballando nelle orbite e stanno perdendo la capacit di mettere a fuoco. Il cuore nel petto sembra scoppiare. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato tra le labbra morbide della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce lucido e se lo porta alla bocca. Lo succhia golosamente ma non si volge nella tua direzione. Sta sorridendo e tu ti senti svenire. Vai al 123. .33. L'inquadratura si allarga sul volto della ragazza che scuote appena il capo e ti parla molto tristemente. Non capisci ci che dice ma il tono della voce e l'espressione del suo viso non ti lasciano alcun dubbio. E' parecchio dispiaciuta perch non sei riuscito a continuare nel resto del

gioco. La schermata si rabbuia in fretta, mentre lei sussurra sempre pi piano e infine diventa completamente nera. Un istante di vuoto assoluto, poi la prima schermata ritorna a brillare indifferente sul maxischermo tattile: alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito e una grossa scritta rossa lampeggia continuamente in primo piano. SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .34. Tocchi appena con la punta delle dita il simbolo lampeggiante della porticina azzurra che si trova nella parte superiore dello schermo tattile, completamente in alto a destra, per incassare ci che hai vinto fino ad ora, per uscire allo stesso tempo da quel gioco comunque interessante. Ti viene chiesto di confermare la tua decisione: la visuale si rabbuia improvvisamente, ritirandosi gradualmente nella penombra, mentre al centro appaiono due riquadri colorati; uno verde chiaro, l'altro rosso intenso, che spiccano su tutto il resto in secondo piano brillando e baluginando a luce discontinua e intermittente. Sfiori leggermente con la mano quello un poco pi a sinistra, quello con il pollice sollevato in segno positivo. Subito un campanello di allarme comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker e intanto nel raccoglitore in basso si accumulano i soldi che hai incassato. Non andata neanche tanto male, poteva benissimo andare molto peggio. Sei riuscito a recuperare pressappoco quel che ci avevi infilato dentro. Quando il trillo del campanello smette di suonare la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto nera e i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sul tuo campo visivo: alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse e una scritta lampeggia continuamente a lettere grosse e rosse. SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi e vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi invece andare al 189. .35. Poco di sotto, sulla pista del bowling ci sono due ragazzoni schiamazzanti. Uno un po' grosso e tarchiato, l'altro molto alto e con i capelli color biondo scuro. Alle loro spalle, sedute al tavolino con laria abbastanza annoiata, ci sono probabilmente le loro compagne. Una parecchio sovrappeso e dalla tua postazione sopraelevata, non la puoi vedere in volto ma quell'altra, se prima da lass in alto avevi qualche dubbio, ora da vicino non ti puoi di certo sbagliare: la magnifica ragazza con le treccine che ti sedeva praticamente di fronte al Karaoke sotto le stelle! Se possibile, adesso ti appare ancora pi bella di quanto non la ricordavi in precedenza. Ti accomodi maggiormente al parapetto e ti sporgi in avanti colto da vivo interesse. Tiene le braccia incrociate sul seno e il bel visetto sembra piuttosto imbronciato. Una moltitudine di treccine, sottili e castane, le ricade morbidamente sulla schiena flessuosa. Gli occhioni sono brillanti e marrone, le ciglia sono meravigliosamente folte e lunghissime, le guance sono candide e rosa, le labbra sono lucide e perfette. Ecco cosa ti aveva attratto e confuso allo stesso tempo; durante il corso della serata mentre mangiucchiava la sua piadina, non portava nessun rossetto scintillante. Attualmente la sua bocca invece splendente e tinta di un rosso amaranto delizioso. E' straordinariamente incantevole! Il suo faccino leggiadro ti sta stregando di nuovo. Si guarda nervosamente intorno, forse in cerca di un diversivo, proprio non si direbbe che si stia divertendo un mondo. Sbuffa di continuo soffiando pesantemente con le gote rigonfie, pare non esserci niente da dire fra le due ragazze assorte e distratte. Dubiti persino che facesse davvero coppia con il ragazzone che l'aveva accompagnata a mangiare al karaoke. Le coppie pi probabili

sembrano essere: il ciccio e la cicciottella, lo spilungone e la meravigliosa creatura castana. I vostri sguardi si intercettano per un istante. Lei ti riconosce. Uno scintillio di rabbia le passa sul viso e subito distoglie il suo sguardo vezzoso. Abbassa il nasino piccolino, sembra indecisa sul da farsi. Le puoi intravvedere il tumulto di pensieri contrastanti che le si affaccia alla mente dall'espressione corrucciata che le balugina sulla fronte aggrottata. Dice alcune parole alla seconda ragazza e si solleva infine in piedi. Si riaggiusta la minigonna scarlatta, si dirige frettolosamente verso la cassa del bowling. Dio, quanto bella! Cammina sensualmente a piccolissimi passi, muovendosi disinvoltamente a capo chino, con gli occhi marrone rivolti al suolo. Molte teste si voltano al suo passaggio. Il tacco delle sue scarpette nere incredibilmente vertiginoso, le gambe sono spettacolari e diritte come un fuso, le cosce fantastiche sono guantate dalle autoreggenti scure, il culetto sodo e altezzoso, la sua figura snella e longilinea. Per forza che tutti si girano a guardarla. Risale gli scalini e torna indietro. Quando la vedi passarti accanto, trattieni il respiro ma non ti rivolge nemmeno un'occhiata fuggevole. Segui l'ondeggiare ipnotico del suo sedere, sino alla porta delle toilette. Appoggia una mano sulla maniglia e il tempo si ferma per un attimo infinitesimale. Si volge per un momento dalla tua parte abbozzando un sorrisetto malizioso. Gli occhi le brillano, la sala cade nell'ombra. Inarca la schiena e abbassa la maniglia. Scompare oltre la soglia. E adesso? Giri la testa per guardare al suo tavolo. La sua amica ti volta le spalle, gli amici sono troppo impegnati con i loro birillini. Riporti l'attenzione sulla porta dei bagni che si sta richiudendo lentamente. Se la vuoi seguire, entra nell'antibagno, andando al 61. Se non la vuoi seguire, esci dal bowling, andando al 50. .36. Un cameriere si avvicina a loro e li guida nella tua direzione. Sorseggi un goccio della bibita che hai ordinato e distogli lo sguardo mostrando indifferenza ma con la coda dellocchio continui ad osservare la sua avanzata. Lei si muove con grazia in mezzo ai tavoli ancheggiando naturalmente. Le pulsazioni del cuore sono aumentate e il respiro si ingrossato. Incroci le dita; stai ribollendo dentro e non sai il perch. Il cameriere li conduce sino a qualche tavolo pi in l del tuo. Fa loro cenno di accomodarsi e loro si siedono. Speravi che fossero pi vicini per godere almeno della compagnia della sua voce durante la cena. Peccato! Lui ti volge le spalle e lei gli sta di fronte, ma almeno dalla tua posizione la puoi vedere chiaramente in tutto il suo splendore. Sta sorridendo al suo compagno e il viso le si illumina. Non porta rossetto, ma le sue labbra sono meravigliose e lucide, forse si passata sopra la lingua. Gli occhi sono vivaci e verdissimi, le ciglia folte e lunghissime, potresti anche impazzire. Lo stomaco ti si contrae, ma non per la fame. Stai ancora aspettando la tua pizza e non hai nientaltro di meglio da fare, perci discretamente decidi di continuare la tua indagine. Ha appoggiato un gomito sul tavolo e il mento sulla palma della mano come una bambina imbronciata ed una ciocca di capelli neri le ricaduta davanti al volto e sul seno. E deliziosa! Continui a scendere con lo sguardo. Il tavolo non ha quattro gambe agli angoli ma una sola al centro come tutti gli altri della pizzeria, ed un po disallineato rispetto al tuo, cos le puoi scorgere perfettamente le gambe abbronzate. Indugi un istante sulle scarpe dal tacco altissimo e un altro sulla fascetta che le avvolge la caviglia, poi le risali le curve armoniose dei polpacci, sino a giungere alle ginocchia: quelle gambe sembrano infinite e per un attimo corri ai suoi occhi verdi, non ti guarda, non ti vede, sicuramente non si neppure accorta della tua presenza nella sala. Ti guardi intorno. Tutti sono tornati alle proprie faccende, da seduta lei non pi tanto appariscente e dalla tua posizione tu sei lunico che le pu scorgere cos bene le gambe. Riabbassi lo sguardo e ti perdi completamente sulle curve voluttuose delle sue cosce. Sono ben tornite e sono perfette. Il cazzo ti sta scoppiando. Aggiusti la posizione sulla sedia e con una mano ti smuovi luccello. Ce la farai a mangiare? Chiss! Sollevi faticosamente lo sguardo. Dispieghi il tovagliolo e ci disponi

sopra le posate per distrarti, per non essere insistente, ma locchio ritorna sempre alle curve delle sue gambe. Ovunque volgi lo sguardo per distrarre la tua attenzione, involontariamente gli occhi ci passano sopra senza farlo apposta. Bevi unaltra sorsata dal tuo boccale, hai la gola secca. Arriva la tua pizza e lei ordina la sua. Tra un boccone e laltro continui ad ammirarla appassionatamente, come se si trattasse di un dipinto splendido. E in effetti splendida! Stai ancora scandagliando i recessi pi profondi e nascosti che si trovano sotto al suo tavolo, quando scosta appena la sedia e con naturalezza accavalla disinvoltamente le gambe. Un boccone ti va di traverso. Un lampo bianco ti attraversa il cervello. Con lo sguardo ritorni sotto il tavolo. Le gambe sono completamente esposte alla tua vista. La gonna gi cortissima risalita ulteriormente sulle cosce e un triangolino magnifico e bianco appare adesso allaltezza del suo pube. Le puoi intravvedere un pezzettino magico delle mutandine. Alcuni colpi di tosse ti scuotono il petto e ti sfuggono dalla gola, improvvisamente entrambi contratti e per poco non soffochi. Lei se ne accorge e intercetta il tuo sguardo. Uno scintillio di rabbia le brilla negli occhi per un momento e subito scavalla le gambe e le rivolge dall'altra parte. Meglio cos! Ne sei quasi contento perch non era facile deglutire. Ti scoccia, per, avere fatto una figura del cazzo. Ti riprendi e ricominci a mangiare. Continui a lanciarle occhiate furtive: fa finta di niente e continua a sorridere, ad annuire al suo compagno che continua a parlare. Evidentemente non glielo ha detto perch non si neppure voltato per scoccarti un'occhiata di traverso, tu lo avresti fatto al suo posto e intanto portano la loro pizza. Vai al 46. .37. Fa ritorno dopo qualche minuto con un vassoio in mano che vuota nella pattumiera. Torna al di l del banco e lo deposita in un angolo. Ti guarda e il viso le si illumina di nuovo splendore. I suoi modi di fare sono semplici, diretti, accattivanti e genuini. E bellissima! Sei attratto dai suoi occhioni incredibili: sono vivaci, brillanti, color nocciola intenso. Ti smarrisci per un istante ad ammirarli e lei allarga un sorriso incoraggiante. Le sue ciglia sono sottili e foltissime, rossicce come i capelli. Apre il rubinetto dellacqua e si lava le mani. Vuoi qualcosa?. Direi proprio di s!. Abbassi appena la testa e le rivolgi uno sguardo lussurioso. Maiale, mi sa che per quello dovrai aspettare. In questo caso, mi accontenter di un succo di frutta.. Risollevi il mento e le mostri lespressione pi delusa che riesci a trovare. Lei ti sorride furbescamente e si abbassa sotto il bancone per frugare nel frigorifero. Conosce bene i tuoi gusti, non c bisogno di chiederti come lo vuoi. Si rialza con una bottiglietta in mano, la stappa e la versa in un bicchiere. Il suo sguardo malizioso e provocatorio. Ci vuoi del ghiaccio?. S, molto, credo proprio di averne bisogno.. Ti sorride teneramente. La porta del bar si apre due volte. Entrano diverse persone e ti fai da parte per lasciarla lavorare agevolmente. Lei comincia a fare dei caff e la porta si apre ancora. Inoltre due ragazzini sono arrivati dalla sala giochi per prendere dei gettoni. Capisci che non c pi tempo per restare soli, non adesso almeno; lei deve lavorare, non l per bighellonare. Ti si avvicina e ti sussurra qualcosa allorecchio e tu le rispondi. Mi aspetterai sino alla chiusura?. Ci puoi scommettere!. Allora ci vediamo dopo.. Guardi lorologio. Lorario degli aperitivi imminente. Tra non molto i clienti arriveranno tutti insieme. Fuori non ancora buio e tu non hai abbastanza fame. Mangerai pi tardi, devi comunque aspettare tutta la sera. Senti che questa la volta buona. Rossana dovr mantenere la promessa.

Decidi di liberare il posto al bancone. Raccogli il tuo succo di frutta, saluti lamica e speranzoso ti allontani. Se vuoi andare in sala giochi, vai al 108. Se vuoi andare alla sala biliardo, vai al 146. .38. L'inquadratura sul volto della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura maestosa e solenne. Indossa un maglione di lana, aderente e dal collo alto, morbido e color panna. Porta accattivanti pantaloni attillati e marrone, calza un paio di stivaletti imbottiti. Soltanto le manine delicate e la sua testolina splendente sbucano da quegli indumenti pesanti. Si stringe appena nelle spalle e con le mani infreddolite si soffrega vigorosamente le braccia. La giovane Bellezza Russa rabbrividisce e ti sorride maliziosamente, espirando dalle labbra socchiuse una nuvoletta che gela immediatamente nell'aria fredda. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta rotta e soffocata, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri leggeri si perdono completamente in sottofondo: un nuovo rumore si aggiunto al brusio tedioso del bowling. La biondina se ne sta ritta in piedi, ondeggiando appena con le mani strette sulle braccia incrociate, davanti al porticato di legno scuro e scheggiato di un'abitazione di campagna, mentre un manto di neve bianca e immacolata avvolge e nasconde ogni altra cosa intorno a lei. Il soffio del vento impetuoso che spira ululando continuamente copre tutti i rumori rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della splendida ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando cos tutto il resto del paesaggio spettacolare. Il sole si riflette sulla facciata di un villaggio sparuto, le fronde degli alberi si incurvano sotto la spinta implacabile del vento, alcune cime imbiancate di monti spettrali si scorgono in lontananza. Un'accecante luce invernale si distende come argento fuso sul panorama straordinario. La temperatura sembra piuttosto rigida; probabilmente devessere di molti gradi sotto lo zero. La neve riverbera al sole e resti incantato dalla meraviglia dell'autentico inverno russo nella sua espressione migliore. Mentre la ragazza continua a muoversi leggermente, annuendo ogni tanto con la testa, oppure portandosi una mano alla bocca per riscaldarla un poco e per incitarti a darti da fare, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane esuberante. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza infreddolita che sussurra qualcosa e si incammina lungo i margini del villaggio pittoresco. La neve scrocchia sotto i piedi della bellezza tremante che raggiunge frettolosamente una porticina poco distante apparsa sul fianco di una piccola costruzione esposta in piena luce. Si ferma e ti guarda. Abbassa la maniglia e varca la soglia. Entra in un comodo vestibolo. Tutt'attorno, stuoie intessute a mano, su un tavolino il samovar con una piccola teiera. Si gira e si sfila il maglione prestando grande attenzione a non smontarsi l'acconciatura sofisticata e costruita con cura sulla sua fronte spaziosa. Lo lascia cadere disinvoltamente su di una panchettina, togliendolo con calma dalle braccia nude, abbassando il capo e il mento senza mai smettere di fissarti negli occhi. Le sue spalle sono lisce e squisite come raso, la pelle chiara e soave come il suo viso attraente e bellissimo. Ti appare finalmente alla vista il seno esageratamente rotondo, trattenuto da un reggiseno a balconcino di seta celeste. Si piega in avanti sul piccolo oggetto metallico collocato sul tavolino per scaldarsi le mani e le sue tette, rigonfie e sostenute, sembrano voler schizzare fuori dal decolt mozzafiato. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare per molto tempo. La sua espressione si fa provocante mentre parla di nuovo. Non puoi capire le parole ma il senso del discorso risulta chiaramente: ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e

sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza che si siede e si toglie facilmente gli stivaletti imbottiti. Si rialza in piedi. Lentamente i pantaloni attillati raggiungono il maglione sulla panchettina. La ragazza altissima e di una bellezza imponente. Indossa ormai soltanto un completino intimo di seta celeste. Si incammina verso una seconda porticina, sfilandoti innanzi agli occhi praticamente nuda, sino a raggiungere il limitare di quella stanzetta accogliente. Si ferma con una mano posata sulla maniglia e con l'altra appoggiata sul fianco sinuoso, per sottolinearne la perfezione, ti guarda e ti sorride apertamente. Si gira su se stessa mostrandoti un culetto meraviglioso, parlandoti sottovoce dal di sopra di una spalla inclinata. Cazzo, che sedere! Si rivolge nella tua direzione e scuotendo un dito in segno negativo comprendi benissimo ci che dice; non ancora. Rimane incerta e tentennante, immobile e silenziosa, con le cinque dita sulla maniglia di metallo, totalmente esposta al tuo sguardo trasognato e libidinoso. L'inquadratura la riporta infine sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 62. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .39. L'inquadratura sul volto della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura sgargiante. Indossa un vestitino sbracciato e color rosso carminio che le copre a malapena poche dita delle gambettine abbronzate e perfette. Una sfilata di bottoncini neri le discende con eleganza dal colletto srotolandosi morbidamente sul suo seno rotondo, avvolgendola fin sul fianco sinistro del corpicino flessuoso e pimpante che si ritrova. La testolina deliziosa inclinata sulla spalla destra, le mani sono posate sul bacino, i capelli lisci e nerissimi, fluenti come l'acqua di una cascata notturna, le giungono sino a sfiorare l'orlo inferiore dell'abitino ridottissimo che veste disinvoltamente. La giovane bellezza tailandese si scosta i capelli da una parte e ti sorride apertamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta simpatica e nasale, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri leggeri si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La Tailandesina se ne sta ritta in piedi, ondeggiando appena con le mani strette sui fianchi sinuosi, in precario equilibrio sulla base di una palafitta di tronchi sbozzati rozzamente. Il soffio del vento tra le fronde degli alberi, il frinire delle cicale nel sottobosco, il gracidare delle rane nel ruscello che scorre non molto lontano, il fragore delle onde sul mare... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle della primitiva abitazione sopraelevata si estende a perdita d'occhio una fitta zona boscosa in cui abbondano mangrovie e varie specie di piante tropicali da frutto. Tra queste puoi distinguere prevalentemente i manghi, qualche banano e numerose palme da cocco. La vegetazione del sottobosco rigogliosa e verdeggiante. Felci e giunchi si possono scorgere dappertutto. Ai piedi della costruzione di legno e sul limitare della spiaggia la superficie del sottobosco costellata di orchidee, gardenie, ibischi e altri fiori selvatici che per non riconosci. La luce del sole tropicale scintilla sulle ali spiegate e sfumate del penname multicolore di uno splendido fagiano siamese che spicca leggermente il volo innalzandosi nel cielo azzurro in quello stesso momento. Mentre la ragazza continua a muoversi lievemente, annuendo ogni tanto con la testa, oppure portandosi una mano alla bocca per soffocare un risolino squillante e gioioso, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cercando di non distrarti cominci subito a giocare sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una

seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane allegra e dolcissima. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza ridente che sussurra qualcosa e scende attentamente dalla scaletta a pioli di quella piattaforma di tronchi. I tacchi dei suoi sandali sprofondano istantaneamente nella sabbia finissima. Se li sfila e li abbandona direttamente sul posto. Felice e divertita si incammina a piedi nudi, barcollando sulla spiaggia bianca e immacolata, verso la riva poco distante di un mare tranquillo e limpidissimo. Comincia a sbottonarsi il colletto del vestitino aderente e baluginante, di seta rossa come un fuoco immenso, che la calza e la fascia strettamente come soltanto un guanto di gomma potrebbe fare. Un lembo di stoffa rilucente le si abbassa sul seno invitante, lei lo ignora e continua a sbottonare con calma, seguendo cautamente la pista che la conduce lentamente fino al fianco sinistro del proprio corpicino fantastico. Si ferma e ti guarda. Arrossisce discretamente. Libera velocemente le braccia affusolate dall'indumento, scarlatto e brillante, che trattiene con le mani sulle spalle nude. Se lo lascia scivolare piano addosso, timidamente, pudicamente, abbassando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Le sue spalle sono lisce e delicate come raso, la pelle ambrata come il suo visetto allegro e soave. Ti appare in ultimo alla vista un seno particolarmente rotondo, trattenuto da un reggiseno argentato. Incrocia le braccia sul petto e non puoi cos ammirarlo a lungo. La sua espressione si fa sorridente e provocante mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso chiaro; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza che si piega in avanti sfilandosi il resto del vestito dalle gambe magnifiche. Lo lascia cadere sulla sabbia bagnata e se ne dimentica. La ragazza piccolina e molto ben fatta. Scavalca l'abito e si mette a giocare con i piedi nell'acqua rincorrendo il riflusso delle onde sulla riva della spiaggia incantata. Indossa ormai solo una relativamente semplice biancheria intima di tessuto luccicante e color argento vivo. Si incammina sul limitare della baia, schizzando acqua di tanto in tanto, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, sino a raggiungere un affioramento roccioso sul confine della spiaggia. Si ferma accanto a un grande sasso, largo e piatto, che si affaccia sull'acqua trasparente di quell'insenatura straordinaria. Alcuni pesci pagliaccio giocano vivacemente a nascondino, tra massi e ciuffi di anemoni che si srotolano sul basso fondale di quella laguna idilliaca. Un cesto di giunchi intrecciati posto al centro del masso pi grosso, oltre la vegetazione tropicale circoscrive tutta quanta la spiaggia. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco longilineo e una mano posata sull'anca sinuosa, in modo da sottolinearne la perfezione, per un momento insolitamente silenziosa. Si gira e ti mostra il culetto. Che meraviglia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino sottile, e la sua voce si perde nel rumoreggiare del mare ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con un braccio si copre parte del reggiseno, con una mano parte delle mutandine. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 63. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .40. L'inquadratura sul volto della ragazza si restringe rapidamente, sino a ridursi ad un puntolino indistinguibile sullo sfondo colorato della bandierina lampeggiante che appartiene alla localit che avevi scelto non molto prima. Sullo schermo tornata nuovamente a brillare l'immagine tridimensionale del piccolo globo terrestre, che subito riprende a ruotare vorticando lentamente su se stesso.

Tocca con le dita un'altra bandierina colorata e vai al numero corrispondente. Giappone, vai al 26. Russia, vai al 27. Tailandia, vai al 28. India, vai al 29. Francia, vai al 30. Spagna, vai al 31. Italia, vai al 65. Stati Uniti, vai al 66. Texas, vai al 67. Brasile, vai al 68. Marocco, vai al 69. Sud Africa, vai al 70. .41. L'inquadratura sul volto della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura sontuosa. Indossa un'affascinante Sari indiano con pieghe, volute, nodi e rimbocchi arancio vivo e rosso intenso. Tutta la superficie dell'abito cosparsa di pendenti d'oro e d'argento. Soltanto la testolina deliziosa e il braccio destro color caramello sbucano da quell'indumento tipico e sgargiante. I capelli lisci e nerissimi, fluenti come l'acqua di una cascata notturna, giungono sino a lambirle i fianchi snelli e longilinei che si intravvedono lievemente attraverso la seta del vestito importante. La giovane Bellezza Indiana abbassa il mento e ti sorride maliziosamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta incantevole e seducente, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri leggeri si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La morettina se ne sta ritta in piedi, ondeggiando appena con la mano stretta sul fianco slanciato, in precario equilibrio sugli scalini di pietra davanti all'arcata dell'ingresso di un edificio minuziosamente fregiato. Il soffio del vento che smuove le foglie tra le fronde degli alberi, lo scorrere di acqua che scroscia di continuo non molto lontano, il cinguettio melodioso degli uccelli che cantano e ciangottano armoniosamente tutt'attorno... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando cos il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle del palazzo ricco di archi, torri, tetti a cupola tipicamente indiani, si possono scorgere le vette himalayane perennemente innevate, pi in basso invece le conifere verdeggiano lo sfondo dei monti lussureggianti che avvolgono il panorama straordinario. Una fontanella che sgorga direttamente dal muro riversa acqua limpida e pulita all'interno di un'enorme bacile di pietra che si trova attaccato al lato sinistro del palazzo stesso. La luce del sole accecante scintilla sulle ali spiegate e sfumate del penname multicolore di uno splendido parrocchetto himalayano che spicca maestosamente il volo innalzandosi nel cielo azzurro proprio in quel momento. Querce, magnolie, rododendri, sono sparsi un po' dappertutto e numerose specie di piante subtropicali, in particolare orchidacee, crescono e abbondano fra gli alberi disseminati nel verde del prato anteriore alla costruzione. Mentre la ragazza continua a muoversi leggermente, annuendo ogni tanto con la testa, oppure portandosi la mano alla bocca per mascherare un risolino infantile e sottilissimo, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cercando di non distrarti cominci subito a giocare sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane ammaliante e misteriosa. Raggiungi facilmente i primi dieci punti.

Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza affascinante che sussurra qualcosa discendendo con calma dagli scalini di pietra che si trovano alla base dell'entrata ad arco di quel palazzo sontuosamente ornato e sperduto alle pendici dell'Himalaya. Si gira a destra e raggiunge la vasca che propende dal muro. Un rivolo dacqua cristallina e trasparente trabocca dalla tazza della fontana e si raccoglie al suolo, sparendo nell'erba e riassorbendosi in fretta nel terreno rigoglioso. Un cesto di bamb deposto all'asciutto l vicino. Si ferma e ti guarda. Solleva una mano e afferra il pallu, la decorazione finale della lunga pezza di stoffa che le pende dalla spalla sinistra sulla schiena, e comincia a svolgere sensualmente i drappeggi e le pieghe del Sari pregiato e prezioso che le spiraleggia intorno alla vita sottile. La sua espressione accattivante, la sua pelle color caffelatte. Il gioiello che ha sulla fronte lampeggia al sole, intanto con le mani si trattiene sul corpo la seta di quell'indumento vividamente arancio e rosso come una fiamma immensa. Se lo lascia scivolare piano addosso, timidamente, pudicamente, abbassando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Le sue braccia sono lisce e delicate come raso, la pelle ombrosa e traslucida come il suo visetto enigmatico e bellissimo. Ti appaiono in ultimo alla vista le sue tettine puntute guantate dal choli, una ridottissima camicetta che funge anche da reggiseno, che sembra confezionata esclusivamente su misura e realizzata con lo stesso tessuto del Sari in maniera molto attillata e molto ridotta. Quella specie di blusa che lascia totalmente scoperta la pancia le veste i seni piccolini e le spalle come una seconda pelle. La sua voce si fa provocante mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso risulta chiaro; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra, sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza che allenta la presa sul Sari lasciandolo disinvoltamente andare e cadere a terra. La ragazza non altissima e il seno piccolino, ma il corpo snello e longilineo particolarmente slanciato e ben fatto. Indossa ormai solamente il choli e una relativamente semplice sottogonna di cotone con chiusura a coulisse in vita, sempre in nuance con il Sari, che non le nasconde per nulla le curve affusolate delle gambe. I suoi piedi sono nudi, le unghie delle mani sono curatissime e laccate di bianco. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco meraviglioso e una mano posata sull'anca favolosa, in modo da sottolinearne la perfezione, per un momento indecisa sul da farsi. Infine si gira e ti mostra il culetto. Che delizia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un dito e la sua voce si perde fra i rumori della natura ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. La sua espressione si indurisce incrociando le braccia sul petto, ma istantaneamente si ammorbidisce distendendole in basso e stringendosi le mani sul bacino. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 71. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .42. Lhai corteggiata in tutti i modi possibili e per cos tanto tempo che non ne ricordi linizio. Quel che ricordi bene, invece, la frase che ha dato inizio al vostro gioco. E successo quando il tuo corteggiamento si fatto particolarmente sfacciato e un po troppo allusivo alle sue grazie nascoste. Tu la stavi stuzzicando, con apprezzamenti significativi e velati, e lei inaspettatamente se ne uscita dicendo qualcosa di sconvolgente. Se indovini il colore della mia biancheria, ti faccio contento; ti faccio un pompino e ti do il mio numero di telefono.. Da allora, ci hai sempre provato e non ci sei mai riuscito. Stai ancora rincorrendo la sfida e non sei neppure sicuro che alla fine mantenga davvero quella promessa. Per da quel giorno si sviluppata tra voi una complicit tale da risultare impossibile in circostanze normali. Adesso devi riflettere.

Dunque, non lhai mai vista indossare una biancheria intima che non fosse dello stesso colore: niente fiorellini n disegnini di nessun altro genere. Soltanto biancheria in tinta unita. Devi quindi scegliere tra un solo colore. Lultima volta, le sue mutandine erano verdi e perci senti di poter escludere questo colore perch non ti mai capitato di vederla due volte consecutivamente con la stessa biancheria colorata, neppure a distanza di molti giorni. Deve possederne una quantit smisurata! La volta prima ancora... Devi indovinare il colore delle mutandine di Rossana, scegline uno e vai al numero corrispondente. Bianche, vai al 3. Gialle, vai al 45. Arancio, vai al 79. Rosa, vai al 114. Azzurre, vai al 137. Blu, vai al 163. Rosse, vai al 102. Viola, vai al 4. Fucsia, vai al 47. Bordeaux, vai al 48. Argento, vai al 89. Marrone, vai al 91. Nere, vai al 121. .43. Lhai corteggiata in tutti i modi possibili e per cos tanto tempo che non ne ricordi linizio. Quel che ricordi bene, invece, la frase che ha dato inizio al vostro gioco. E successo quando il tuo corteggiamento si fatto particolarmente sfacciato e un po troppo allusivo alle sue grazie nascoste. Tu la stavi stuzzicando, con apprezzamenti significativi e velati, e lei inaspettatamente se ne uscita dicendo qualcosa di sconvolgente. Se indovini il colore della mia biancheria, ti faccio contento; ti faccio un pompino e ti do il mio numero di telefono.. Da allora, ci hai sempre provato e non ci sei mai riuscito. Stai ancora rincorrendo la sfida e non sei neppure sicuro che alla fine mantenga davvero quella promessa. Per da quel giorno si sviluppata tra voi una complicit tale da risultare impossibile in circostanze normali. Adesso devi riflettere. Dunque, non lhai mai vista indossare una biancheria intima che non fosse dello stesso colore: niente fiorellini n disegnini di nessun altro genere. Soltanto biancheria in tinta unita. Devi quindi scegliere tra un solo colore. Lultima volta, le sue mutandine erano verdi e perci senti di poter escludere questo colore perch non ti mai capitato di vederla due volte consecutivamente con la stessa biancheria colorata, neppure a distanza di molti giorni. Deve possederne una quantit smisurata! La volta prima ancora, erano gialle, ti pare, ma non ne sei sicuro. Non te la senti di escluderle completamente. Inoltre di recente ricordi di avergliele viste rosa, azzurre o forse blu. Ma pi andiamo indietro nel tempo e pi la decisione diventa improbabile... Devi indovinare il colore delle mutandine di Rossana, scegline uno e vai al numero corrispondente. Bianche, vai al 3. Gialle, vai al 45. Arancio, vai al 79. Rosa, vai al 114. Azzurre, vai al 137. Blu, vai al 163.

Rosse, vai al 102. Viola, vai al 4. Fucsia, vai al 47. Bordeaux, vai al 48. Argento, vai al 89. Marrone, vai al 91. Nere, vai al 121. .44. Lhai corteggiata in tutti i modi possibili e per cos tanto tempo che non ne ricordi linizio. Quel che ricordi bene, invece, la frase che ha dato inizio al vostro gioco. E successo quando il tuo corteggiamento si fatto particolarmente sfacciato e un po troppo allusivo alle sue grazie nascoste. Tu la stavi stuzzicando, con apprezzamenti significativi e velati, e lei inaspettatamente se ne uscita dicendo qualcosa di sconvolgente. Se indovini il colore della mia biancheria, ti faccio contento; ti faccio un pompino e ti do il mio numero di telefono.. Da allora, ci hai sempre provato e non ci sei mai riuscito. Stai ancora rincorrendo la sfida e non sei neppure sicuro che alla fine mantenga davvero quella promessa. Per da quel giorno si sviluppata tra voi una complicit tale da risultare impossibile in circostanze normali. Adesso devi riflettere. Dunque, non lhai mai vista indossare una biancheria intima che non fosse dello stesso colore: niente fiorellini n disegnini di nessun altro genere. Soltanto biancheria in tinta unita. Devi quindi scegliere tra un solo colore. Lultima volta, le sue mutandine erano verdi e perci senti di poter escludere questo colore perch non ti mai capitato di vederla due volte consecutivamente con la stessa biancheria colorata, neppure a distanza di molti giorni. Deve possederne una quantit smisurata! La volta prima ancora, erano gialle, ti pare, ma non ne sei sicuro. Non te la senti di escluderle completamente. Inoltre di recente ricordi di avergliele viste rosa, azzurre o forse blu. Ma pi andiamo indietro nel tempo e pi la decisione diventa incerta. Prima o poi deve pur ricominciare daccapo! Infine conosci profondamente la sua esagerata passione per i colori vivaci, dubiti che possa avere nell'armadio biancheria bianca o nera. Anche il marrone e il grigio argento per la stessa ragione ti sembrano una scelta improbabile. Persino il bordeaux indosso a Rossana non appare abbastanza vivo e splendente... Devi indovinare il colore delle mutandine di Rossana, scegline uno e vai al numero corrispondente. Bianche, vai al 3. Gialle, vai al 45. Arancio, vai al 79. Rosa, vai al 114. Azzurre, vai al 137. Blu, vai al 163. Rosse, vai al 102. Viola, vai al 4. Fucsia, vai al 47. Bordeaux, vai al 48. Argento, vai al 89. Marrone, vai al 91. Nere, vai al 121. .45. Gialle!.

Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non gialla. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .46. Sminuzza la sua pizza e la sbocconcella, senza mai voltarsi nella tua direzione. Sorride maliziosamente a te o al suo compagno, non lo sapresti dire. Forse lo fa apposta. Gli occhi le brillano e affonda la forchetta nella bocca, lentamente, profondamente, e la succhia golosamente mentre se la estrae dalle labbra. Mastica con molta cura e c qualcosa di sessuale nel suo atteggiamento. Continui a tagliuzzare la tua pizza in pezzettini sempre pi piccoli ma non riesci a mangiare. Lo sta sicuramente facendo di proposito, sa che non le riesci a distogliere gli occhi di dosso, per non pi di un secondo almeno, e si sta divertendo alle spalle del suo ragazzo. Che stronza! Per davvero

bellissima, stai pensando quando noti appena un movimento furtivo al di sotto del suo tavolo. Con calma, quasi timidamente, sta rivolgendo le gambe dalla tua parte. Trattieni il respiro. Al di sopra del tavolo nulla traspare. Spilucca la sua pizza e ascolta con vivo interesse il suo interlocutore, compostamente, ma al di sotto tutta unaltra storia. Molto piano, troppo piano, sta dischiudendo le gambe. Abbandoni ogni senso di pudore e per quasi un minuto non riesci a respirare; non puoi distogliere lattenzione dalle cosce affusolate che si aprono incredibilmente davanti ai tuoi occhi. Non sei un guardone, non sei un guardone, ti ripeti ma intanto non riesci a spostare lo sguardo da quella scena esasperante. Hai di nuovo la gola secca. Una prima strisciolina bianca ti appare alla vista in mezzo a quelle gambe favolose. Continuano ad aprirsi e adesso puoi intravvedere unombra scura allaltezza del suo pube. Improvvisamente ti senti come ridiventato un ragazzino. Irrequieto, insicuro, curioso, e ossessivo. Le cosce si aprono ancora, ora puoi vedere tutto. Indossa un minuscolo perizoma di pizzo bianco, semitrasparente, che le avvolge a malapena le grandi labbra della figa. Cerchi di deglutire ma non hai saliva in bocca. Prendi unaltra sorsata dal tuo boccale. Sollevi lo sguardo per un momento. Lei sempre indaffarata con la sua pizza e non ti guarda nemmeno. Sorride maliziosamente verso il suo accompagnatore. Uno sguardo sensuale le brilla negli occhi e unespressione seducente le si stampata sul volto. Di sicuro non pu non essersene accorta, lo sta facendo apposta, per fa finta di niente e la cosa non ti dispiace. Che troia! Ti guardi attorno, nessuno vi guarda. Riporti lattenzione l sotto. Il perizoma davvero ridottissimo. Le puoi scorgere parte delle natiche e del monte di venere laddove quel piccolo straccetto non pu contenere. Ciuffi ribelli di peli neri scappano fuori da tutte le parti e una folta peluria scura sul ventre traspare al centro. Sei come ipnotizzato da questa visione. Vai al 94. .47. Fucsia!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della

gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non fucsia. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .48. Bordeaux!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non bordeaux. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!.

S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .49. Richiudi la porta alle tue spalle e individui senza difficolt il tavolo che Rossana ti ha preparato. E lo stesso al quale lhai sorpresa mentre lo stava ripulendo per bene, quando sei arrivato al bar quella stessa sera. Sopra ci sono una tovaglietta di carta, un portatovaglioli pieno, la bibita che hai ordinato e una ciotola di noccioline. Ti siedi e ti accomodi. Fatta eccezione che per poche persone, la sala praticamente vuota. I resti di diverse consumazioni giacciono, invece, sparsi qua e l sui tavoli ancora ingombri. Dalluscita posteriore che si trova vicino alla sala biliardo traspare la luce fioca dei lampioni. Si fatto buio, e si fatto anche piuttosto tardi. Il tuo panino arriva dopo pochi minuti. Rossana si affaccia dallapertura ad arco che divide la sala dei tavoli dalla saletta del bar e ti cerca con lo sguardo. La sua testolina, sempre circondata da una nuvola incontenibile di capelli rossi, appare e ti sorride. Arrivo subito, ti dice. Sparisce. Fa ritorno quasi subito con un vassoio in mano. E splendida! Si appoggia sul bordo del tavolo e ti mette davanti agli occhi un tagliere con sopra un panino sorprendente. E caldo e spesso tre dita. Caspita!. Vista lora tarda, ho pensato che dovessi avere fame. Beh, s, in effetti, vero... Sembra molto invitante. Cosa ci hai messo dentro?. Dunque vediamo: peperoni e melanzane grigliate che ci stanno sempre bene, e fontina per amalgamare i sapori e farlo filare. Una fettina sottilissima di Emmenthal per dar gusto al formaggio. Ero indecisa tra larrosto di vitello e la cotoletta di pollo, ma ho optato per questultima perch le ho fatte in serata. Uovo sodo, e insalata brasiliana per rendere il panino pi croccante. Salsa cocktail e due gocce di tabasco. Pane arabo e qualche pezzetto di pomodoro; San Marzano perch si sposa meglio con luovo e linsalata.. Per la miseria. Questa volta ti sei superata! Grazie, sei impareggiabile.. Adulatore, scommetto che lo dici a tutte le donne.. Ti scompiglia i capelli e ti augura buon appetito. Ti sorride e si allontana. Probabilmente non c nessuno al banco perch Rossana comincia a riassettare i tavoli in disordine. Cominci a darti da fare con il tuo panino fumante, e intanto la osservi scodinzolare nella sala. Dio, che creatura meravigliosa! Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 111. Se esce un numero dispari, vai al 112. .50. Ti ritrovi nellaria fresca. Si fatto buio, e la serata ormai volge al termine. Non sapresti dire, se la notte promette bene oppure se hai gi esaurito le tue occasioni. Di sicuro non ne hai avuto abbastanza. Sei ancora piuttosto eccitato e il palo che ti si muove tra le gambe ne la conferma.

Torni a prendere la macchina e decidi di andare in discoteca. Forse l si potr sviluppare qualche situazione interessante. Vai al 75. .51. Ti siedi sullo sgabello e subito ringrazi calorosamente la tua nuova amica per la premura che ha avuto nei tuoi confronti. Sul bancone, accanto al tuo aperitivo, c un piattino ricolmo di grosse olive verdi impilate le une sulle altre come i mattoni di una piccola piramide. Ognuna infilzata dal suo stuzzicadenti e poco distante si trova anche un tagliere pieno di bastoncini di formaggio. Alcuni sono avvolti in una fettina di prosciutto, altri in una di salame, altri ancora si trovano vicini a due ciotoline che ti dice contenere salsa tonnata e salsa di funghi, che ha fatto lei e nel dirlo fa le fusa come un gatto. Non ti dovevi disturbare, non era necessario. Nessun disturbo, ne avevo voglia.. Per un momento smette di risciacquare il bicchiere che tiene in mano: ti rivolge un sorriso sornione e si raccomanda di provare le salse, perch vuole un tuo parere. Sei stato via solo pochi minuti e nel bar non c nessun altro, eppure le cose accumulate nel lavello sembrano raddoppiate. Intingi un bastoncino nelle salse, prima in una, poi nellaltra, e le assaggi. In effetti sono molto buone. Glielo dici e lei gongola. Compiaciuta e soddisfatta, allarga un sorriso se possibile ancora pi grande e subito la conversazione riprende come prima. Lei parla, parla, parla; e tu ascolti, ascolti, ascolti. Fa tutto da sola! Va bene cos. Ogni tanto annuisci, aggrotti la fronte, o scuoti il capo. Niente altro. Ti limiti a sorseggiare la tua consumazione e non devi fare nessuna fatica per tenere vivi gli argomenti. La porta dei bagni si apre e ne escono due persone. Un uomo a testa alta e con lespressione soddisfatta sul volto, e una donna a capo chino e con il viso rosso. Luomo si dirige subito alla cassa per pagare le consumazioni. La donna, invece, sempre guardandosi i piedi, con fare colpevole, va prima al tavolino: raccoglie e infila nella borsetta le sigarette e laccendino, poi raggiunge il suo compagno. Se ne vanno. La barista, perplessa, ti guarda come a dire: cosa cazzo hanno combinato quei due? Tu le rispondi con unalzata di spalle, come a rispondere: non so. Lei non convinta, preoccupata. Esce da dietro il bancone e vuole andare a controllare. Non avranno mica rotto qualcosa? Se hanno combinato un guaio.... Borbotta e sparisce oltre la soglia. Prendi unoliva e sorridi. Hai una certa idea di ci che possono aver combinato quei due nel bagno, ma non si tratta di nulla che possa avere lasciato dei danni da riparare. Lei fa ritorno pochissimo dopo con laria sollevata. Va tutto bene?. S, tutto a posto. Temevo che avessero lasciato chiss che casino da pulire. Bah, la gente strana!. Sollevi ancora le spalle. Lei ritorna dietro al banco e ricomincia a lavare le cose nel lavello. Subito riprende le chiacchiere da dove le aveva interrotte e sta parlando di non so che cosa, quando ti rendi conto che gli ultimi tre bottoni del camice sono generosamente aperti. Erano cos anche prima? Forse non te ne eri accorto. E china sul suo lavoro a testa bassa, proprio davanti ai tuoi occhi. Le puoi vedere le tette, grandissime, ballonzolare di qua e di l ad ogni singolo movimento. Sei come ipnotizzato dalle sue tettone che oscillano, che sussultano, che palpitano. E' tutta impegnata, lavora con foga senza mai sollevare lo sguardo e chiacchiera. Le puoi persino intravvedere il reggiseno di pizzo bianco, forse un po' troppo piccolo, che con molta fatica trattiene quelle enormi mammelle che sembrano voler esplodere da un momento all'altro. La natura chiama e l'uccello risponde. Il cazzo si gonfia nei tuoi pantaloni sino a farti male. Devi cambiare posizione sullo sgabello. Ti muovi un poco ma non vuoi attirare l'attenzione. Meno male che non ti sta guardando, e ti aggiusti l'animale con la mano. La tua erezione evidente. Intanto non riesci a distogliere l'attenzione da

quella massa di carne in movimento che ti sembra chiamare ad alta voce. Finisci il tuo aperitivo e ne chiedi un altro. Non te ne vuoi andare. Lei parla, tu ascolti e osservi. Sei congestionato. Alla fine di tutto, termina le cose da lavare nel lavello e le mette ad asciugare. Senza smettere di parlare, esce dal bancone e recupera le cose rimaste sui tavoli. Riordina e incomincia a pulire. Ti sta raccontando delle sue vacanze, con la scopa in mano, quando vede qualcosa, chiss che cosa, ai piedi del tuo sgabello. Si china per raccoglierlo e nel farlo si appoggia con una mano sulla patta dei tuoi jeans. Non hai parole e non fai niente. Il tuo cazzone diventato duro come il marmo e la sua mano ci sta proprio sopra. Dubiti che sia stata una coincidenza e la lasci fare. Vuoi stare a vedere fin dove disposta a spingersi, vuoi vedere fino a dove vuole arrivare. Si rialza e solo adesso sembra accorgersi dell'incidente. Si scusa e diventa tutta rossa. "Stai tranquilla, non successo nulla.". Schizza dietro il banco, imbarazzata, e ti volge le spalle. Si asciuga il viso e si riaggiusta i capelli allo specchio. Quando torna a girarsi nella tua direzione, pare essersi calmata e i bottoni del suo camice sono chiusi. Peccato! Non ti sarebbe dispiaciuto combinare qualcosa, ma il segnale stato chiaro. L'atmosfera si distende in fretta e dopo molti aperitivi chiedi il conto. "Ormai la pizzeria, aperta di sicuro!". Si fatto molto tardi e tra quel che hai bevuto e quel che hai mangiato non hai per niente fame. Piuttosto hai voglia di qualcos'altro. Lei ti rivolge un ultimo sorriso malizioso e ti porge lo scontrino. "Ora che sai dove sono, torna a trovarmi, mi raccomando.". Vai in pizzeria, andando al 107. .52. Distogli lo sguardo dagli animaletti che sembrano abbastanza impegnati e ti allontani disinvoltamente. Gi ti immagini la reazione esagerata delle loro padroncine se solo glielo avessi fatto notare. Certamente le ragazze sono due ipocrite e non ti interessa averne la conferma. Per di pi avevano la faccia da stronze: troppo sofisticate e con la puzza sotto al naso. Ti senti quindi molto compiaciuto e soddisfatto di non aver disturbato in nessun modo l'amplesso di quelle bestioline che se la stanno godendo. Se proprio le due stronzette se ne devono accorgere che se ne accorgano da sole. La serata promette bene e il tuo buonumore cresce insieme al godimento dei cagnolini. Vai all'80. .53. Ti alzi dallo sgabello e ti dirigi verso la porta del bagno che prima non avevi notato. Entri nellantibagno. E molto grande, quasi pi spazioso della sala bar che se ne sta nellaltra stanza. Davanti a te sulla parete opposta allentrata, ci sono tre grossi lavandini sormontati da grandi specchi. Nelle pareti a destra e a sinistra ci sono altre due porte. La toilette degli uomini e quella delle donne. Da questultima ti giungono alle orecchie rumori sospetti. Uno sfregamento leggero, un suono ritmico come di risucchio, uno sciacquio costante. Subito la tensione sale a mille e la tua fantasia comincia a galoppare. Ti avvicini alla porta del bagno delle donne che socchiusa ed accosti un orecchio. Puoi chiaramente sentire dei gemiti sommessi, a fatica trattenuti. Non sei un guardone ma resistere alla tentazione di dare una sbirciatina impossibile. Avvicini l'occhio alla fessura tra la porta e lo stipite, che molto ridotta e guardi cosa sta davvero succedendo. S, dai, dai!. Hai udito una voce; stato appena un sussurro ma non ci sono pi dubbi. Era inequivocabilmente la voce di un uomo e non solo l dentro. Dall'angolazione scomoda riesci a intravvedere due figure

indistinte. Una se ne sta in piedi e con le spalle al muro, l'altra invece se ne sta piegata sulle ginocchia ai suoi piedi. Non riesci a vedere molto altro, l'angolo di osservazione non esattamente l'ideale. Luccello preme contro i pantaloni e sei tentato di aprire la porta per constatare meglio, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi sono e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Sei stato molto attento a non farti sorprendere. Ti sei mosso piano, senza fare rumore, ma non lo hai fatto abbastanza. Evidentemente con la testa devi aver sfiorato la porta che si apre di qualche centimetro. Trattieni il respiro e non osi muoverti per quasi un minuto. Fortuna che l dentro sono molto impegnati. Adesso puoi distinguere l'uomo appoggiato al muro. L'espressione estasiata sul volto, gli occhi chiusi, i pantaloni calati sino alle caviglie. Con le mani trattiene la testa di una donna con il viso all'altezza del suo pube e la muove avanti e indietro. Non puoi distinguere i dettagli perch lei ti volge le spalle. Lentamente riaccosti la porta. Ti andata bene. Non vuoi sfidare ulteriormente la fortuna, non vuoi essere scoperto a spiare, non vuoi fare la figura del salame e con fatica ti allontani da quella porta ed entri nellaltra. Nel bagno degli uomini. La stanzetta molto piccola. Pulita, imbiancata di fresco, con un water davanti alla porta che la riempie tutta. Non c altro. Il bagno delle donne ti era sembrato pi grande. Ti sbottoni la patta dei pantaloni e abbassi la cerniera lampo. Estrai il cazzo che spinge per uscire. E ancora semieretto. Lo afferri per la base dellasta e lo scappelli quattro o cinque volte. Il glande rosso e violaceo. Se non combini niente prima di domani, sai gi che ti toccher fare molta ginnastica da solo. Va bene! Lo rimetti nelle mutande e ritorni nellantibagno. Nella toilette delle donne i cigolii non sono ancora cessati ma smettono immediatamente quando apri il rubinetto dellacqua fredda. Ti lavi le mani e ti rinfreschi il viso. In fondo eri venuto per questo. Sollevi lo sguardo e osservi limmagine che lo specchio ti rimanda. Non volevi essere indiscreto, non volevi interrompere nulla, ma non vuoi neppure che si rendano conto che sai qualcosa. Sarebbe la fine del loro rapporto orale e questo non deve succedere. Ti ravvii i capelli con una mano bagnata, ti asciughi le mani e fai un altro po di rumore. Nulla si muove. Decidi che arrivato il momento di togliere il disturbo e di fare ritorno dalla tua Barista Chiacchierina. Torni al bancone del bar, andando al 164. .54. Rossana ancora molto impegnata. Sta servendo al banco e una valanga di cose nel lavello aspetta solo di essere lavata. La lavastoviglie gi in funzione. Finisci il succo di frutta e appoggi il bicchiere sul lungo bancone. Ti giri e perdi un po di tempo nel scegliere un pacchetto di caramelle dallespositore a ridosso del muro che si trova su un tavolino, tra una delle arcate che danno accesso allaltra sala. Ne prendi uno. Hei uomo, hai fame?. Ti volti di scatto. Rossana ha finito di servire al bancone, ne uscita e ti ha sussurrato nellorecchio. Riconosci le parole scelte con cura e non ti sfugge il suo atteggiamento equivoco. Le sorridi furbescamente e la guardi velocemente dalla testa ai piedi. Ti sorprendi tutte le volte nel constatare quanto sia bella. In effetti, avrei un certo languore. Ti afferri appena la patta dei pantaloni e lei scoppia a ridere. Il suo sorriso sempre contagioso. Ti mette le braccia al collo, ti stringe un pochino e ti lascia subito andare. Di pi non si pu fare, i clienti vi voltano le spalle. Stanno sorseggiando i loro caff chiacchierando amabilmente. Sul serio, posso prepararti qualcosa?. Visto che insisti, avrei una fame da boia. Guardi di sfuggita lorologio appeso alla parete. Tra una cosa e laltra, si fatto abbastanza tardi. Ti sorride amorevolmente: sa che non hai chiesto da mangiare prima per non disturbarla mentre lavorava. Ti d un bacetto, per met sulle labbra e per met sulla guancia. Riconosce gli sforzi che hai fatto per starle lontano. Seguimi, ti dice. Lo fai senza mai staccare gli occhi dal suo

meraviglioso fondoschiena fucsia. Scompare dietro al banco frigo e tu ti fermi davanti al vetro. Dentro c di tutto. Cosa preferisci?. Osservi per un momento la vastit di cose esposte in vetrina. Uno dei tuoi panini, andr benissimo!. Come lo vuoi?. Torni a scrutare fra lenormit di scelte possibili. Non saprei proprio scegliere... fai un po tu, mi fido ciecamente.. Va bene.. Il campanello sulla porta tintinna unaltra volta e i clienti di poco prima attendono alla cassa. Non ti preoccupare, non ho cos tanta fame, non devo andare da nessuna parte; vado in bagno a lavarmi le mani, mi rinfresco il viso e torno dopo.. Gli occhi le si illuminano di una luce incantata e tutto il locale sembra risplenderne. No, non serve, appena ho fatto ti porto tutto al tavolo. Cosa vuoi da bere?. Ordini qualcosa da bere e vai al bagno. Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 6. Se la loro somma, un numero dispari, vai all8. .55. Il silenzio che improvvisamente calato nella stanza si fatto quasi palpabile. Si possono chiaramente udire le voci che risuonano nel locale, il tintinnio dei piattini e delle tazzine, tutti i rumori del resto del bar sembrano amplificati. I rintocchi dei tacchi delle calzature delle donne che avanzano nella tua direzione in mezzo ai biliardi, lunica possibile, riecheggiano tra le pareti come colpi di pistola. Gli uomini appaiono indifferenti alle attenzioni che le compagne attraggono. Forse sono degli esibizionisti. Qualcuno appoggia una scatola vicino al punto in cui sei seduto. Dentro puoi vederci quattro boccette di un rosso scuro, quattro di un crema sporco, una sola azzurra e un numero imprecisato di birillini. Lo spettacolo finito. Il gioco riprende al biliardo dei tuoi amici che per non sono pi chiassosi come prima, bisbigli e sussurri hanno preso il posto di risa e grida. Tu e il tuo amico dal vostro angolo di osservazione godete ancora di una vista straordinaria sul panorama. Nellaltro biliardo si formano le coppie. Uno a uno vengono a prendere le proprie palle. Gli uomini sono palestrati e non ti piacerebbe averci da litigare, ma i loro volti sono sereni e sorridenti, e soprattutto non sembrano litigiosi. Ti rilassi un poco. La biondina incantevole con i suoi due metri di gambe nude e gli occhi luccicanti: continua sempre a masticare con la sua boccuccia rosso fragola. Quando viene a prendere le sue palle, mentre si china a novanta gradi, proprio sotto il tuo naso, due monticelli rosei e sussultanti fanno capolino attraverso la profonda scollatura del suo indumento improvvisato. Impossibile non farci cadere l'occhio. A lei non sembra importare niente. Ripete il gesto due volte. Una sola pallina sembra gi abbastanza pesante per la sua manina delicata. Appoggia la prima sul biliardo e ritorna indietro per prendere laltra. Non ti guarda, non ti vede, probabilmente non sa neppure che esisti. La sua espressione trasognata non cambia mai sul suo bel visetto. La donna castana, invece, austera e ben fatta, aspetta pazientemente il suo turno e ti osserva. Resta immobile e solenne, in piedi e in controluce, e fasciata com' da quei vestiti che la calzano pi strettamente di un guanto di gomma sembra essere completamente nuda. Si fa infine avanti. Vedi i muscoli scattare sulle cosce affusolate. Si piega sulla scatola senza mai staccare gli occhi dai tuoi, il suo un atteggiamento di sfida; la ricambi e ne sostieni il peso. Se non volevano attirare lattenzione, dovevano fare a meno di vestirsi in quel modo. E lei che distoglie per prima lo sguardo. Raccoglie le ultime tre palle e si gira. Muove qualche passo per tornare tra i suoi compagni. Cazzo che culo! Le sue natiche sono rotonde e perfette, sode e sostenute, e pulsano

ad ogni passo. Si pu nitidamente distinguere il solco magico che si addentra fra le chiappe. Gli occhi del tuo amico sono stralunati e tu ti senti il cuore palpitare sulle tempie. Il cazzo nelle mutande si gonfiato dolorosamente e ha raggiunto ormai dimensioni monumentali. Guardi un momento verso la patta del tuo amico. Ti compiaci nel constatare che non sei il solo pervertito con larnese in tiro. Ti risiedi pi comodamente, ti aggiusti luccello con la mano e non sei lunico, ti appresti a seguire con vivo interesse la partita imminente. Cominci ad apprezzare quel gioco. Continui a sorseggiare il succo di frutta in goccini sempre pi piccoli per bagnarti le labbra e per mantenere attiva la salivazione. Ciononostante il tuo bicchiere quasi vuoto, quando cominciano a giocare. I quattro amici alla tua sinistra lanciano continuamente occhiate furtive alla loro destra, nella speranza di cogliere qualcosa, qualsiasi cosa, ma dalle loro posizioni possono vedere ben poco. Un po' di gambe e qualche figura femminile di profilo. Per te e il tuo amico tutta un'altra storia. Stai imparando l'arte del gioco del biliardo. La prima a lanciare la sua pallina la biondina. Dio, che cara! Si solleva sulla punta dei piedini e si distende quasi sul biliardo per avvicinarsi il pi possibile al boccino azzurro. Studia per bene la mira, sculetta persino appena, e lascia cadere delicatamente la boccetta che tiene sulla palma della mano. Questo quanto possono sbirciare gli amici dal fianco. Tu e il tuo amico, invece, dalla vostra postazione privilegiata che si trova alle spalle dei giocatori, a meno di un metro e mezzo da quel sedere, che ondeggia impercettibilmente all'altezza dei vostri occhi sbarrati, potete godere di una visione assai pi completa. La minigonna di jeans elasticizzato, gi cortissima, risale ulteriormente sulle cosce squisite: vi appare un culetto meraviglioso. Le chiappette sono elastiche e candide, e nel mezzo ci sparisce un perizoma azzurro, chiaro e splendente come un cielo estivo. Prima di mollare la pallina, la biondina, fa un ultimo sforzo e solleva il culo in una contrizione finale. Le sue gambe, chilometriche, sono leggermente divaricate e la vista pu spaziare fino al pube. Alcuni riccioli di peluria sottile sfuggono dalle ridottissime mutandine; non sono biondo platino ma castano chiaro. Cazzo! Senti il bicchiere scricchiolare tra le dita. Ti devi rilassare. Una crepolina si diramata sul tuo bicchiere. Lo appoggi sulla panca per non romperlo del tutto. Ti volgi per guardare il tuo amico che adesso non riesce a trovare una sola posizione in cui star fermo: ha gli occhi fuori della testa, si tiene una mano in tasca e la muove ritmicamente. Si sta accarezzando il pene. Merda, cos' un maniaco? La visione stata stimolante, ma la sua una reazione esagerata. Quella l'espressione del violentatore. Cerchi di distrarlo e attacchi discorso. Blateri qualcosa, ma ti fa cenno di tacere e con il mento indica la destra. Ti rigiri a guardare, un po' a disagio; questo qua ti fa un infarto. E in effetti ne avrebbe tutte le ragioni. L'ultima a giocare la bellezza castana. Ottiene la sua posizione al centro: rilassa leggermente una gamba flessuosa, si appoggia con la mano sul bordo del biliardo, si china in avanti e prende con cura la mira. Un polpaccio si irrigidisce quando il ginocchio si flette. La cucitura sottile dei pantaloni di pelle scompare profondamente tra le natiche mentre si piega lentamente. Se non fosse per il colore, bordeaux, dei pantaloni, potrebbe benissimo non indossare nulla. Fissa intensamente il suo bersaglio; trattiene la boccetta con la punta delle dita, sfiora il panno verde con le nocche, avanza un poco con la mano per aggiustare la mira, la ritrae, poi inarca la schiena e contemporaneamente indietreggia con il sedere lasciando andare morbidamente la sua boccetta color crema. Non si rialza subito, resta immobile a scrutare l'esito del suo tiro. Il culo fantastico si solleva, la vita distesa si incurva, una cunetta polposa appare fra le sue gambe. La vagina succulenta e la cucitura minuta si intrufola tra le grandi labbra lievemente dischiuse del suo sesso invitante. Il tuo amico schizza in piedi e si allontana frettolosamente. Esce dalla porta e sparisce alla vista. Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 138. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 103.

.56. Sei finalmente arrivato nel punto pi ampio di quella zona verde affascinante, laddove il sentiero si incrocia con un secondo pi grande e dove il karaoke ha deciso di tenersi in quest'occasione festosa. Puoi gi intravvedere la fiancata posteriore del solito furgoncino bianco dei panini che ti scherma anche dal resto della manifestazione popolare. Ti avvicini e lo oltrepassi frettolosamente, e ne resti quasi shoccato. Il volume della musica molto alto, le luci risplendono dappertutto. Dopo la pace che ti ha guidato in quel posto rimani accecato e assordato dalla confusione per qualche minuto. Socchiudi le palpebre e ti addentri nel caos. Un discreto numero di persone, per non tante quanto avresti supposto al primo impatto, si accalca attorno a un palchetto improvvisato nella rientranza del muro e grossi faretti alogeni sono collocati ovunque rischiarando a giorno tutto lo spazio intorno. Al centro della baraonda parecchie fila di lunghi tavoli di legno scuro sono disposti parallelamente tra loro e la mura di cinta. Da un lato del palco e della vecchia muraglia c' la stradina dalla quale sei appena giunto e il chiosco mobile che stavi cercando, mentre di fronte e dall'altra parte due sentieri si perdono e scompaiono in entrambe le direzioni. Il luogo si trova al centro di una sfera luminosa e oltre quei confini c' solo il buio della sera. Una melodia malinconica sta risuonando fuori dagli altoparlanti mastodontici, posati per terra sui bordi del palcoscenico, ma una voce stridula e gracchiante ti fa accapponare la pelle delle braccia e rizzare i capelli sulla nuca. Ti riprendi in fretta dallo shock e ti allontani rapidamente dalle casse nere torturate. La porticina del furgone spalancata e ne puoi scorgere all'interno un grosso ventilatore che sventola furiosamente da una parte all'altra, in effetti con la griglia accesa dentro devesserci piuttosto caldo, ma dentro non c' proprio nessuno. Raccogli i pensieri e ti soffermi a riflettere un momento. Adesso che ti sei allontanato dal frastuono delle casse, il rumore che esce dagli altoparlanti non pi cos intollerabile nelle orecchie. Incroci le braccia e ti guardi in giro. Alcune persone sono sedute, stanno mangiucchiando sparse fra i tavoli, ma la maggior parte sta impazzando caoticamente vicino al microfono. La gente sembra divertirsi, l'atmosfera ridente e radiosa. Decidi di appostarti davanti alla vetrata dei panini, per attirare l'attenzione di qualcuno, e infatti poco dopo vedi uscire dalla piccola folla impazzita una ragazza con il grembiulino bianco allacciato in vita. La riconosci subito. Alma completamente struccata e i denti sono troppo sporgenti, gli occhi sono piccoli e ravvicinati, i capelli di un colore indefinibile sono raccolti alla rinfusa in una crocchia sulla testa che esalta maggiormente la forma ovale del suo volto dal fascino cavallino. Il viso non bellissimo, non lo mai stato, ma il corpo, cazzarola, strabiliante! Snello e forse un po' goffo nei movimenti, il seno piccolino, le gambe sono chilometriche. Si tiene una mano sulla pancia e sta ancora ridendo con gusto, mentre ti si avvicina barcollando. Indossa una camiciola azzurra con le maniche arrotolate fino ai gomiti e sotto il grembiule, sporco e macchiato di unto, porta una gonnellina della misura standard; di quelle che si possono comperare in qualsiasi supermercato. Alma sempre stata altissima, tanto da sovrastare la maggior parte della gente, e la gonna di jeans che studiata per lasciar scoperto soltanto il ginocchio a lei non arriva neppure a met coscia. Sei abituato ad andare spesso in piazza per mangiare qualche cosa al volo e ormai la dovresti conoscere bene ma ti sorprendi tutte le volte che hai l'opportunit di ammirare le sue gambe infinite. Ti guarda e le sorridi. "Ciao, vuoi un hot-dog?". "No, non questa sera... Se hai tempo e voglia, mangerei invece qualcosa di pi sostanzioso". "Certo che ce li ho entrambi, Aspetta solo un secondo". Ti passa velocemente accanto e si inerpica sui bassi scalini che facilitano l'ingresso al furgoncino dei panini. La minigonna risale di qualche dito sulle cosce ben tornite e non puoi fare a meno di lanciarle una sbirciatina estatica con la coda dell'occhio. Le gambe sono del tutto nude e la sua pelle possiede una sfumatura abbronzata di una tonalit meravigliosa. Qualcosa si sta gi divincolando nelle tue mutande, quando Alma scompare per met oltre quella soglia proibita. La porticina del

chiosco resta spalancata. Alma raggiunge la sua postazione di lavoro e si sporge in avanti verso di te. "Eccomi, dimmi tutto!". "Salsiccia, peperoni e cipolla sarebbe perfetto". "OK, dammi soltanto cinque minuti.". Intanto, alcune persone ti si sono discretamente accodate alle spalle e ti sposti di lato per lasciare libero accesso anche agli altri. Ti appoggi con la spalla allo stipite della porta aperta del furgoncino bianco mentre aspetti pazientemente il tuo panino stracolmo di calorie. Probabilmente sarebbe stato pi indicato in una serata invernale, ma ti fa gola lo stesso e non te ne pu fregare nulla. Ben presto si esala nell'aria un profumino delizioso che richiama immediatamente altra gente al chiosco. Tira 2 dadi: Se la loro somma, un risultato pari, vai all'81. Se la loro somma, un risultato dispari, vai al 116. .57. Raccogli i tovaglioli appallottolati e le bottigliette vuote che hanno lasciato sul tavolo i tuoi amici. Vai poi a buttare tutto nel bidone del pattume. L'ultimo cliente sta ritirando il suo tramezzino e si allontana silenziosamente. Alma rimasta sola e incomincia subito a riassettare il casino che la circonda. Non ti avvicini immediatamente, vuoi prima lasciarle a disposizione qualche minuto per avvantaggiarsi sul lavoro, per rilassarsi dopo il tumulto che c' stato. Intanto cogli l'occasione per studiarla meglio. Le sue labbra sembrano sempre gonfie, perch i denti sono sporgenti, e gli occhietti sono un po' troppo ravvicinati, ma il sorriso ampio e scintillante e gli occhi sono brillanti e chiarissimi. Di che colore sono? Azzurri oppure verdi? Che siano grigi? Il suo corpo che adesso non puoi ammirare semplicemente favoloso e le gambe sono incredibili ma dopotutto anche il viso non cos tanto bruttino. Possiede un fascino tutto suo! Probabilmente con i capelli sciolti, e forse se si truccasse un pochino, potrebbe persino essere abbastanza carina. Sicuramente con il fisico che si ritrova, nessuno avrebbe troppo tempo da sprecare lass in alto; stai pensando criticamente. Mentre al tuo sguardo indagatore resta certamente e comunque un Gnoccolone della Madonna. Ti passi una mano fra i capelli e ti avvii al chiosco bianco per pagare le tue consumazioni. Solleva il volto e ti sorride apertamente, e il suo sorriso largo e bianchissimo. Sembra un coniglietto felice di vederti, che ti saltella allegramente incontro. Acceleri il passo e ti avvicini in fretta al furgoncino. Ti saluta entusiasticamente e ti chiede se sei venuto per pagare: le rispondi di s e paghi le tue consumazioni, ma mentre lo stai facendo noti il suo slancio ricomporsi e ritirarsi improvvisamente. Ti volgi indietro seguendo la traiettoria del suo sguardo sconfortato. Un gruppetto di giovinastri sta avanzando tra i tavoli nella vostra direzione. Alma sospira e si prepara a ricominciare daccapo. Ti scosti di lato per lasciarli passare e ti disponi ad aspettare ma quasi subito altre persone si accodano ai ragazzi. Porca miseria, era il momento buono. Peccato! Questa occasione ti sfuggita di mano; sfumata in un soffio e si persa nel nulla. Sospiri pesantemente. Alma se ne accorge e ti sorride timidamente. Pazienza, sar per la prossima volta, sembrano dire i suoi occhi particolari. La saluti calorosamente lasciandola cos infine al suo lavoro. Ti allontani e te ne vai dispiaciuto e turbato. Scegli di seguire la strada pi breve e lasci quell'oasi luminosa per allontanarti frettolosamente nella penombra. Prendi il sentiero che si distacca e si discosta dalle mura, quello pi grosso al centro, quello maggiormente trafficato. Abbandoni da solo quel posto addentrandoti misteriosamente nel buio. Vai al bowling, andando al 117.

.58. Puoi chiaramente sentire dei mugolii e qualche protesta poco convinta. Una di queste ti ha destato completamente. L vicino, proprio accanto alla tua macchina, ce n parcheggiata unaltra. Non lhai sentita arrivare, evidentemente ti devi essere addormentato e non ti hanno visto. Devono aver pensato che non ci fosse nessuno, dentro la macchina, e lhanno utilizzata per schermarsi dal resto del parcheggio. Ci sono allinterno due ragazzi molto impegnati. La luce fioca di un capanno illumina a malapena la vettura, ma quella del loro abitacolo accesa e puoi perci distinguere cosa sta succedendo. Il ragazzo dalla parte della guida lanciato sul sedile della ragazza e stanno limonando con foga. Le sospensioni della macchina protestano vivamente e cigolano. Le mani di lui sembrano i tentacoli di una piovra e lei cerca debolmente di allontanarle ma non sembra opporre grande resistenza. Una mano del ragazzo infilata sotto lorlo della gonna, mentre con laltra le ha sfilato un seno dalla camicetta. Dal tuo angolo di osservazione lo puoi vedere benissimo: sta armeggiando sotto la gonna, probabilmente in cerca delle mutandine, e sembra impazzito. Di lei invece ne puoi scorgere solo una tettina bianca, piccola, candida, con un capezzolo scuro stretto tra le dita del suo compagno. Tutto il resto un groviglio disordinato di gambe e braccia. Sei congestionato e sei eccitatissimo. Il cazzo si gonfia nei tuoi jeans, sino a farti male, e la patta improvvisamente sembra diventata troppo stretta. Ci passi la mano sopra e te lo accarezzi dolcemente. Non sei un guardone, spiare non ti mai bastato. La mano ti scivola involontariamente sulla maniglia della portiera. Sei tentato di scendere dalla macchina per raggiungerli, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi sono e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Ritiri faticosamente la mano e ti trattieni con dispiacere. Sai gi che se non riesci a concludere qualcosa di soddisfacente prima di domani, ti toccher fare molta ginnastica da solo. Le palle sono gonfie e stanno per scoppiare. Devi cambiare posizione! Ti aggiusti luccello che sembra gridare per la frustrazione di doversi trattenere e intanto le contorsioni nellaltra auto non si sono mai fermate. La ragazza, sempre indaffarata a respingere il grosso degli assalti del suo ragazzo, riuscita a riconquistare un po di terreno e si sta riabbottonando la camicetta. Le mani di lui sono entrambe sparite sotto la gonna e non puoi vedere cosa stanno combinando ma lo puoi facilmente immaginare. Fai un respiro profondo, trattieni il fiato, ti devi rilassare. Non vuoi essere sorpreso a spiare, non vuoi fare la figura del salame, e non li vuoi disturbare. Decidi di distogliere lattenzione da ci che stanno facendo, ma la tensione alta e il tuo cervello lanciato come una locomotiva in discesa, distrarsi non facile. La pizzeria non ancora aperta. Guardi lorologio sul cruscotto; ancora presto, devi aspettare un altro poco. Fuori si sta facendo buio e lo stereo continua a suonare piano, e rimane accompagnato dai cigolii dellauto l vicino che ti si trova a meno di un braccio di distanza. Torni a distenderti con limmagine ossessiva dei due marchiata a fuoco nella mente e sei cullato dalla sinfonia dei loro mugolii espansivi. Chiudi gli occhi. Vai al 113. .59. Il silenzio che improvvisamente calato nella stanza si fatto quasi palpabile. Si possono chiaramente udire le voci che risuonano nel bowling, il tintinnio dei flipper e dei videogiochi, e il rimbalzare dei birilli colpiti, tutti i rumori di quell'ambiente frenetico sembrano amplificati. I rintocchi dei tacchi delle calzature delle donne che avanzano nella tua direzione in mezzo ai biliardi, lunica possibile, riecheggiano tra le pareti come colpi di pistola. Gli uomini appaiono indifferenti alle attenzioni che le compagne attraggono. Forse sono degli esibizionisti. Qualcuno appoggia una scatola vicino al punto in cui sei seduto. Dentro puoi vederci quattro boccette di un rosso scuro, quattro di un crema sporco, una sola azzurra e un numero imprecisato di birillini. Lo spettacolo finito. Il gioco riprende al biliardo dei tuoi amici che per non sono pi chiassosi come prima, bisbigli e sussurri hanno preso il posto di risa e grida. Tu e il tuo amico dal

vostro angolo di osservazione godete ancora di una vista straordinaria sul panorama. Nellaltro biliardo si formano le coppie. Uno a uno vengono a prendere le proprie palle. Gli uomini sono palestrati e non ti piacerebbe averci da litigare, ma i loro volti sono sereni e sorridenti, e soprattutto non sembrano litigiosi. Ti rilassi un poco. La biondina incantevole con i suoi due metri di gambe nude e gli occhi luccicanti: continua sempre a masticare con la sua boccuccia rosso fragola. Quando viene a prendere le sue palle, mentre si china a novanta gradi, proprio sotto il tuo naso, due monticelli rosei e sussultanti fanno capolino attraverso la profonda scollatura del suo indumento improvvisato. Impossibile non farci cadere l'occhio. A lei non sembra importare niente. Ripete il gesto due volte. Una sola pallina sembra gi abbastanza pesante per la sua manina delicata. Appoggia la prima sul biliardo e ritorna indietro per prendere laltra. Non ti guarda, non ti vede, probabilmente non sa neppure che esisti. La sua espressione trasognata non cambia mai sul suo bel visetto. La donna castana, invece, austera e ben fatta, aspetta pazientemente il suo turno e ti osserva. Resta immobile e solenne, in piedi e in controluce, e fasciata com' da quei vestiti che la calzano pi strettamente di un guanto di gomma sembra essere completamente nuda. Si fa infine avanti. Vedi i muscoli scattare sulle cosce affusolate. Si piega sulla scatola senza mai staccare gli occhi dai tuoi, il suo un atteggiamento di sfida; la ricambi e ne sostieni il peso. Se non volevano attirare lattenzione, dovevano fare a meno di vestirsi in quel modo. E lei che distoglie per prima lo sguardo. Raccoglie le ultime tre palle e si gira. Muove qualche passo per tornare tra i suoi compagni. Cazzo che culo! Le sue natiche sono rotonde e perfette, sode e sostenute, e pulsano ad ogni passo. Si pu nitidamente distinguere il solco magico che si addentra fra le chiappe. Gli occhi del tuo amico sono stralunati e tu ti senti il cuore palpitare sulle tempie. Il cazzo nelle mutande si gonfiato dolorosamente e ha raggiunto ormai dimensioni monumentali. Guardi un momento verso la patta del tuo amico. Ti compiaci nel constatare che non sei il solo pervertito con larnese in tiro. Ti risiedi pi comodamente, ti aggiusti luccello con la mano e non sei lunico, ti appresti a seguire con vivo interesse la partita imminente. Cominci ad apprezzare quel gioco. Continui a sorseggiare il succo di frutta in goccini sempre pi piccoli per bagnarti le labbra e per mantenere attiva la salivazione. Ciononostante il tuo bicchiere quasi vuoto, quando cominciano a giocare. I quattro amici alla tua sinistra lanciano continuamente occhiate furtive alla loro destra, nella speranza di cogliere qualcosa, qualsiasi cosa, ma dalle loro posizioni possono vedere ben poco. Un po' di gambe e qualche figura femminile di profilo. Per te e il tuo amico tutta un'altra storia. Stai imparando l'arte del gioco del biliardo. La prima a lanciare la sua pallina la biondina. Dio, che cara! Si solleva sulla punta dei piedini e si distende quasi sul biliardo per avvicinarsi il pi possibile al boccino azzurro. Studia per bene la mira, sculetta persino appena, e lascia cadere delicatamente la boccetta che tiene sulla palma della mano. Questo quanto possono sbirciare gli amici dal fianco. Tu e il tuo amico, invece, dalla vostra postazione privilegiata che si trova alle spalle dei giocatori, a meno di un metro e mezzo da quel sedere, che ondeggia impercettibilmente all'altezza dei vostri occhi sbarrati, potete godere di una visione assai pi completa. La minigonna di jeans elasticizzato, gi cortissima, risale ulteriormente sulle cosce squisite: vi appare un culetto meraviglioso. Le chiappette sono elastiche e candide, e nel mezzo ci sparisce un perizoma azzurro, chiaro e splendente come un cielo estivo. Prima di mollare la pallina, la biondina, fa un ultimo sforzo e solleva il culo in una contrizione finale. Le sue gambe, chilometriche, sono leggermente divaricate e la vista pu spaziare fino al pube. Alcuni riccioli di peluria sottile sfuggono dalle ridottissime mutandine; non sono biondo platino ma castano chiaro. Cazzo! Senti il bicchiere scricchiolare tra le dita. Ti devi rilassare. Una crepolina si diramata sul tuo bicchiere. Lo appoggi sulla panca per non romperlo del tutto. Ti volgi per guardare il tuo amico che adesso non riesce a trovare una sola posizione in cui star fermo: ha gli occhi fuori della testa, si tiene una mano in tasca e la muove ritmicamente. Si sta accarezzando il pene. Merda, cos' un maniaco? La visione stata stimolante, ma la sua una reazione esagerata. Quella l'espressione del violentatore. Cerchi di distrarlo e attacchi discorso.

Blateri qualcosa, ma ti fa cenno di tacere e con il mento indica la destra. Ti rigiri a guardare, un po' a disagio; questo qua ti fa un infarto. E in effetti ne avrebbe tutte le ragioni. L'ultima a giocare la bellezza castana. Ottiene la sua posizione al centro: rilassa leggermente una gamba flessuosa, si appoggia con la mano sul bordo del biliardo, si china in avanti e prende con cura la mira. Un polpaccio si irrigidisce quando il ginocchio si flette. La cucitura sottile dei pantaloni di pelle scompare profondamente tra le natiche mentre si piega lentamente. Se non fosse per il colore, bordeaux, dei pantaloni, potrebbe benissimo non indossare nulla. Fissa intensamente il suo bersaglio; trattiene la boccetta con la punta delle dita, sfiora il panno verde con le nocche, avanza un poco con la mano per aggiustare la mira, la ritrae, poi inarca la schiena e contemporaneamente indietreggia con il sedere lasciando andare morbidamente la sua boccetta color crema. Non si rialza subito, resta immobile a scrutare l'esito del suo tiro. Il culo fantastico si solleva, la vita distesa si incurva, una cunetta polposa appare fra le sue gambe. La vagina succulenta e la cucitura minuta si intrufola tra le grandi labbra lievemente dischiuse del suo sesso invitante. Il tuo amico schizza in piedi e si allontana frettolosamente. Esce dalla porta e sparisce alla vista. Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 83. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 118. .60. L'inquadratura sul volto della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura delicata. Indossa un kimono chiaro e cosparso di fiori colorati che ricorda un giardino fastoso e fiorito. Un pavone sfumato di grigio, disegnato vividamente sul fianco sinistro della ragazza, mostra la ruota della sua coda sgargiante aperta generosamente a ventaglio. Soltanto le mani e la testolina deliziosa sbucano da quell'indumento complicato. La giovane bellezza giapponese si inchina e ti sorride apertamente, arrossendo persino un poco. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocina graziosa e sottile, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri leggeri si perdono completamente in sottofondo: un nuovo rumore si aggiunto al brusio tedioso del bowling. La Giapponesina se ne sta ritta in piedi, ondeggiando appena con le mani raccolte a coppa sulle cosce, sotto al porticato di legno liscio e levigato di un'abitazione bassa e squisita, mentre un fiumiciattolo dacqua limpida e pulita le scorre tumultuosamente alle spalle serpeggiando e venendo da lontano. Il fragore dello scorrere copre tutti i rumori rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando il resto del paesaggio spettacolare. Dal porticato dell'abitazione si estende una lunga e diritta passerella sormontata su bassi sostegni di legno scuro, che si inoltra attraverso il prato lussureggiante per trasformarsi infine in un pontile che si affaccia per qualche metro nell'acqua del ruscello gorgogliante. Grossi pescioloni dorati si spostano pigramente tra i pilastri che emergono dalla superficie dell'acqua trasparente per sostenere la costruzione di legno lucida e bagnata dal sole. Grandi massi piatti e larghi sono disseminati lungo tutto il corso d'acqua facendola spumeggiare con rabbia e folti canneti di bamb costeggiano tutta la riva opposta. Mentre la ragazza continua a muoversi leggermente, annuendo ogni tanto con la testa, oppure portandosi una mano alla bocca per esprimersi in un risolino soffocato e beffardo, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane affascinante. Raggiungi facilmente i primi dieci punti.

Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza minuta che sussurra qualcosa e si incammina sulla passerella fermandosi successivamente in piena luce su di essa nel bel mezzo del prato. Si ferma e ti guarda. Si slaccia qualcosa ed un primo strato di quell'indumento elaborato e fantasioso ricade al suolo accasciandosi ai suoi piedi. Si scioglie qualcos'altro sulle spalle e il kimono le scivola sulle braccia nude. Lei lo lascia scivolare piano, pudicamente, timidamente, abbassando il capo e il mento senza mai guardarti negli occhi. Le sue spalle sono lisce e delicate come seta, la pelle bianca e candida come il suo viso immacolato. Ti appare in ultimo alla vista un seno piccolino e rotondo, trattenuto da un reggiseno di cotone bianco. Incrocia le braccia sul petto e non puoi cos ammirarlo per molto. La sua espressione si fa provocante mentre parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso chiaro; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza che si slaccia diversi cordini sul davanti e si scioglie un grosso fiocco dietro alla schiena. Lentamente l'indumento raggiunge il resto del kimono sulla passerella. La ragazza piccolina e molto ben fatta. Scavalca l'abito e si libera dei sandali giapponesi. Indossa ormai solamente una semplicissima biancheria di cotone bianco. Si incammina sulla passerella, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, sino a raggiungerne il limitare sull'acqua. Al suolo depositato un cestino di canne intrecciate che da lontano non avevi notato perch si confondeva con il colore del pontile di legno chiaro. Si ferma proprio l accanto. Ti guarda e per un momento con un braccio disteso lungo il fianco sinuoso e una mano appoggiata sull'anca, a sottolinearne la perfezione, ti sorride e ti parla. Si gira e ti mostra il culetto. Che meraviglia! Si rivolge e scuotendo un dito in segno negativo comprendi benissimo quel che dice: non ancora. Con un braccio si copre parte del reggiseno, con una mano parte delle mutandine. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai all'84. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .61. Entri in una stanzetta disadorna. In un angolo c un attaccapanni vuoto e sulla sinistra ci sono due porticine scorrevoli; molto simili a quelle che si vedono nei saloon americani. Le apri, spingendole con le mani, e indugi un momento sulla soglia. Sulla parete opposta ci sono altre due porte senza alcuna distinzione tra loro, sicuramente sono gli abitacoli dei bagni. Nella parete alla tua destra, invece, c lei immobile. Che visione miracolosa! Se ne sta piegata in avanti a una spanna dallo specchio, con una mano sopra il lavandino, si sta ripassando il rossetto amaranto. Il seno spinto verso lo specchio, il sedere resta sporgente allinfuori del lavandino. Le puoi intravvedere il solco tra le natiche, sotto il tessuto teso della minigonna rossa. L'orlo pi scuro della fascetta elastica delle autoreggenti, trasparentissime, risalta sulle sue gambe mozzafiato come un pugno nello stomaco. Ti avvicini a un altro lavandino e apri il rubinetto dellacqua per lavarti le mani: non sai cosa dire, non hai pi parole e non riesci a parlare, quando ti accorgi che la palma di una mano ti sta passando sulla patta dei jeans. Si volge nella tua direzione e ti rivolge un sorriso lussurioso. La mano si stringe appena intorno al tuo cazzo. Mette via il rossetto ed entra nel bagno pi vicino. Lascia la porta socchiusa. La segui. Ti chiudi la porta alle spalle. La stanzetta pulita e luminosa. Lei ti si avvicina, uno spettacolo divino. Non dice niente, ti guarda negli occhi, non c bisogno di nessuna parola. La sua espressione passionale, la tua stordita. Ti abbassa lo zip dei pantaloni e ne estrae luccello febbricitante. Stai fremendo nella sua mano e lei allarga un sorrisetto malizioso sul suo bel visetto. Te lo scappuccia una dozzina di volte senza mai abbassare lo sguardo, ma continua a sorridere. Evidentemente soddisfatta delle tue dimensioni. Si passa la lingua sulle labbra e ti devi trattenere per non sborrarle

tra le dita. Si abbassa lentamente, inginocchiandosi ai tuoi piedi, senza mai distogliere i suoi splendidi occhioni marrone dai tuoi inebetiti e sbalorditi. Dischiude le labbra e per un istante vedi lampeggiare lo scintillio di dentini bianchissimi e perfetti, poi la sua bocca favolosa e bollente accoglie la cappella del tuo cazzone al suo interno umido e caldo, e tu ti senti venire, ti senti svenire e morire. La linguetta rovente incomincia a frullare attorno al glande sovreccitato e lei comincia a muovere la testa avanti e indietro. Lo ingoia profondamente, senza mai smettere di guardarti di sfuggita negli occhi. Lo puoi sentire, lo puoi vedere, il tuo animale che affonda in lei sempre pi a fondo, tra le sue labbra morbide, e stai per impazzire completamente ma ti senti felice e sollevato. Ti trovi in quello stato di tensione intermedia che precede sempre la beatitudine. Eri gi molto eccitato e le reni incominciano a pulsare, pochi altri colpi ti fanno venire del tutto nella sua bocca. Le scarichi un torrente di sperma direttamente in gola e lei non si sottrae, continua a guardarti con le guance gonfie e ingoia tutto senza nemmeno accennare a distaccarsi dal cazzo. La bocca piena, non ne pu pi contenere, non hai mai sparato fuori cos tanta roba e non riesce a deglutire, ma non desiste, non si vuole arrendere; la sfidi con lo sguardo. Potrebbe anche soffocare, per quanto stai godendo, le stai schizzando prepotentemente in gola, e vorresti incanalare anche il midollo spinale, sembra non esserci fine a quella fiumana ormonale immensa. Una gocciolina bianca, semitrasparente, di sborra luccicante le sfugge dalle labbra strette sul tuo uccello e le discende lungo una guancia traboccante. Il flusso comincia a rallentare, insieme agli spasmi di piacere che si diradano poco a poco, lei prende fiato e manda gi tutto. Per non si stacca dal cazzo, non subito almeno. Lo succhia per bene, lo ripulisce con cura, amorevolmente, infine se lo estrae dalla bocca rossastra, lo guarda e lo accarezza con devozione. Il tuo bastone ancora semieretto. Si lecca le labbra con la linguetta serpentina. Raccoglie con un dito quella gocciolina di sperma che le era sfuggita dalle labbra: si succhia avidamente il dito e si rialza in piedi. Sei ancora incredulo e in estasi. Fruga nella borsetta ma non sembra trovare ci che cerca; quindi ne estrae in ultimo il rossetto amaranto. Si solleva disinvoltamente la gonnellina. Ti appaiono alla vista le fascette brune delle autoreggenti che contrastano con la sua carne rosa e delicata. Si sfila frettolosamente il minuscolo perizoma di pizzo bianco. Una folta peluria scura e ricciuta le spicca sul ventre e il tuo cazzone fa un sobbalzo. Si riabbassa tranquillamente la minigonna. Scrive qualcosa sulle mutandine con il rossetto, ti guarda e ti sorride, si solleva sulla punta dei piedini e ti d un bacetto sulla guancia. "Se hai qualche situazione interessante da propormi, puoi chiamarmi in qualsiasi momento.". Ti dice con la sua vocina squillante. Si gira su se stessa, appende il perizoma alla maniglia e se ne va velocemente dal bagno. Sei ancora esterrefatto, ti senti impietrito sul posto. Non hai detto una sola parola: non hai potuto farlo, non ci sei proprio riuscito, non ne hai avuto il tempo e il modo. Prendi attentamente le mutandine. Sopra c' scritto un nome e un numero di telefono. Isabella... Memorizzi il tutto perch la stoffa e il rossetto non sono precisamente gli strumenti ideali su cui conservare qualcosa di scritto e ti riprometti di ricopiare quel numero alla prima occasione. Le ripieghi con grande premura e te le infili distrattamente in tasca. Rimetti l'uccello in gabbia, fai un respiro profondo, ti riprendi e te ne vai a tua volta da quell'abitacolo sorprendente. Quando esci dal bagno, lei se n gi andata, probabilmente tornata al suo tavolo e dai suoi amici. Trovi un messaggio tracciato con il rossetto sullo specchio; chiamami! Sei un po' confuso, non sai esattamente cosa pensare. Lo rileggi pi volte, ti rinfreschi il viso, torni nella sala. Lei seduta di sotto e ti volge le spalle. Esci dal bowling, andando al 50. .62. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano

scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 78. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .63. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 77. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189.

.64. Puoi chiaramente sentire dei cigolii ritmici e costanti, inframmezzati da uno scroscio metallico. Questo il rumore che ti ha destato completamente. Non impieghi molto per capire da dove arriva e cosa lo provoca. Un po distante da dove sei parcheggiato, alla luce di una lampada che spande una luce fioca, nascosti alla vista del resto del parcheggio ci sono due figure molto impegnate. Sono camerieri della pizzeria, lo capisci dalla divisa che indossano. L'uomo se ne sta in piedi con le spalle appoggiate alla lamiera di un capanno, con i pantaloni calati fino alle caviglie: trattiene per i capelli la testa di una donna che se ne sta piegata ai suoi piedi, con la bocca all'altezza del suo pube, e le spinge il capo avanti e indietro. E' proprio questo che provoca il cigolio, e qualche spasmo sporadico di lui causa lo scroscio rumoroso. Sei troppo lontano e non puoi distinguerne i dettagli ma non ci vuole molto per immaginare. Ti stai eccitando! Il cazzo si gonfia nei tuoi Jeans e lo accarezzi dolcemente. Non sei un guardone e spiare da lontano non basta. Sei tentato di scendere dalla macchina per raggiungerli, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi sono e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Fortuna loro! Sai gi che se non riesci a concludere anche tu qualcosa prima di domani ti toccher fare molta ginnastica da solo. Che tristezza! Dopo qualche minuto ti disinteressi alla cosa, ma il cervello sta lavorando a mille; la pizzeria ancora chiusa. Guardi l'orologio sul cruscotto: ancora presto, devi aspettare un altro poco. Fuori comincia a farsi buio e lo stereo continua a suonare piano. Ritorni a distenderti con l'immagine ossessiva di quei due impressa a fuoco nella mente. Vai al 113. .65. Il volto spensierato di una ragazza italiana ti sorride dallo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento invitante e grazioso. Lo sguardo da coniglietto e il musetto da gattino, la forma del viso leggermente affilato, i lineamenti morbidi e gentili, la rendono subito carina e istantaneamente simpatica gi dal primo momento. La pelle del viso abbronzatissima, quasi argillosa, la fronte coperta da una frangettina bionda, le sopracciglia sono alte e castane, gli occhioni sono grandi e marroncini, luminosi e splendenti, percorsi da pagliuzze verdissime, scintillanti come stelle cadenti nella notte di San Lorenzo. Il nasino delicato e la bocca traslucida, le labbra rosa sono contornate dal tratto di una matita rossa che ne mette in risalto i bordi dolci e perfetti. Un grosso neo nero spicca sulla sua guancia sinistra e uno pi piccolo si pu notare chiaramente sotto l'occhio destro. I suoi capelli biondo ramati sono lisci e finissimi, lucidi e brillanti, e le ricadono morbidamente intorno al visetto trasognato, sulle spalle e sulla schiena come una cascata di oro liquido e fuso. Di tanto in tanto e sollevando due dita sottili, smaltate e perlate come le labbra, per acchiappare un capello inesistente distende un sorriso radioso mettendo a fuoco lo sguardo per un secondo. Abbassa teneramente il mento mentre ti parla con un filo di voce lievissima. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 97.

Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .66. Il volto fascinoso di una ragazza americana ti sorride dallo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento sereno e raggiante. Il viso d'angelo e lo sguardo da pantera, i lineamenti delicati e graziosi, gli occhioni verdi e penetranti, il sorriso ampio e radioso, la rendono coinvolgente ed estremamente affascinante. La pelle del viso abbronzatissima, quasi tostata, la fronte alta, le sopracciglia sono arcuate e dorate, gli occhi sono grandi e verdissimi, luminosi e splendenti, pesantemente truccati di nero e una frangia biondissima, lunga e leggermente scalata, le addolcisce ulteriormente i tratti del bel visetto angelico e dolcissimo. Il nasino stretto e lievemente affilato, la bocca polposa e sorridente, i denti sono bianchissimi, le labbra rosa-violetto sono enormemente esaltate dal rossetto brillante che ne mette in risalto i bordi invitanti e perfetti. La sua frangia platinata rimane ravviata disinvoltamente dietro alle orecchie. I capelli biondo platino, lisci e finissimi, lucidi e brillanti, le ricadono fluentemente oltre le spalle come una cascata di metallo liquido e incandescente. Di tanto in tanto e sollevando una mano smaltata di ciclamino come le labbra per ravviarsi i capelli dietro alle orecchie ammicca impercettibilmente allargando ancor di pi quel suo sorriso scintillante e disarmante. Abbassa fascinosamente il mento mentre ti parla con un filo di voce lievissima. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 98. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .67. Il volto accigliato di una ragazza seriosa ti sorride appena dallo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento attraente e misterioso. La pelle del viso spigoloso abbronzatissima, le labbra carnose e seducenti sono leggermente incurvate in un sorriso enigmatico. Il nasino diritto e piccolino, gli occhi sono grandi e luminosi, molto scuri e profondi. La sua espressione un po' ribelle riflessiva e furbesca, i capelli sono lunghi e ondulati, forse color biondo scuro, lucidi e vaporosi, e ricordano abbastanza fedelmente la forma e il portamento fiero e orgoglioso di una splendida criniera leonina. Calcato sulla testa, porta disinvoltamente un ampio cappello da cowboy. Di tanto in tanto, sollevando un sopracciglio biondo miele come i riflessi dei suoi capelli, ammicca distrattamente strizzando quasi per caso un occhio marrone castano nella tua direzione. Inclina lievemente il capo mentre ti parla in modo autorevole. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare

altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 76. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .68. Il volto sensuale di una ragazza brasiliana prende forma sullo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento disinvolto e malizioso. La forma del viso leggermente allungata, lo sguardo da gatta e il musetto da castoro, la pelle setosa e color terracotta, la bocca polposa rimane incurvata in un sorriso allettante e seducente. La fronte ampia, le sopracciglia sono alte e lunghissime, arcuate e marcate, gli occhi sono grandi e scintillanti, accattivanti e nerissimi, il nasino a patatina, le guanciotte appena paffute, i capelli mossi e neri sono raccolti alla rinfusa in una crocchia sulla testa. Alcuni riccioli lucidi e brillanti le ricadono morbidamente sulla fronte alta e intorno al visetto molto affascinante. Le sue labbra sono splendenti, marcate da un rossetto rosso acceso che ne mette in risalto i bordi invitanti e perfetti; in particolare ricordano piuttosto concretamente il caratteristico risvolto dei petali di una rosa del tutto sbocciata. Di tanto in tanto e sollevando una mano smaltata di rosso come le labbra per scostarsi una ciocca dal volto distende un sorriso mellifluo distogliendo lo sguardo per un momento. Solleva provocantemente il mento mentre ti parla con un filo di voce lievissima. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 74. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .69. Lo sguardo ammaliante di una ragazza marocchina sembra studiarti dallo schermo. Indossa sulla testa un velo turchese che le nasconde gran parte del volto lasciando scoperti soltanto gli occhi nocciola intenso, stretti e un po' allungati, e le sopracciglia lucide e nere che sono lunghissime, molto folte e marcate: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per la sua espressione gentile e dolcissima. La sua pelle brillante e dello stesso colore della cioccolata, la forma del viso vagamente rotonda, la bocca che sfiora la seta del foulard appare grande e allargata in un sorriso abbastanza incerto. I suoi lineamenti sembrano morbidi, il nasino si direbbe leggermente appiattito sulla punta, i capelli formano una massa incontenibile che si allarga sulla schiena al di sotto dello hijab splendente mentre il resto del viso lo puoi solamente immaginare. Un alone sensuale e seducente la circonda. Di tanto in tanto e sollevando una mano delicata per aggiustarsi il velo emette un risolino smaliziato distogliendo lo sguardo per un momento. Abbassa rispettosamente il mento mentre ti parla con un filo di voce appena. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la

manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 73. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .70. Il volto un po' selvaggio di una ragazza africana ti sorride dallo schermo: bisbiglia e sussurra parole incomprensibili, per il suo atteggiamento spontaneo e molto solare. Lo sguardo da tigre e il candore dei suoi denti, la forma del viso pressappoco lunare, i lineamenti freschi e marcati non possono nasconderne le origini semplici e tribali, indubbiamente radicate nel pi profondo del cuore dell'Africa nera. La pelle del viso ha il colore del cioccolato fondente, la fronte ristretta e distesa, le sopracciglia sono spesse e lineari, gli occhioni luminosi e splendenti, lievemente obliqui e nerissimi, sembrano esaltati da una matita all'interno dell'occhio che le accentua a dismisura lo sguardo intenso e l'espressione falsamente aggressiva e minacciosa. Il naso largo e schiacciato, la bocca grande e le labbra sono rigonfie, ma il sorriso bianco come il gesso contagioso ed energico, caldo e oltremodo espansivo. I capelli neri come il petrolio, sono crespi e lanosi, gretti ed opachi, per le avvolgono morbidamente il capo ricadendole sulle spalle e sulla schiena come una nuvola vaporosa e tempestosa. Di tanto in tanto e sollevando due dita sottili, scintillanti come le labbra, per scacciare un moschino fastidioso se possibile allarga ancor di pi quel suo sorriso bianchissimo e sfolgorante. Abbassa disinvoltamente il mento mentre ti parla con un filo di voce lievissima. Quando finisce la sua presentazione nella parte centrale dello schermo, appaiono due riquadri colorati e lampeggianti. Uno verde a sinistra della testa della ragazza e uno rosso alla sua destra. Ciascuno contiene al proprio interno una manina immobile e stretta a pugno. Nel riquadro verde la manina chiusa ha il pollice girato verso l'alto, in segno positivo. Nel riquadro rosso, invece, il pollice della manina chiusa girato verso il basso in segno negativo. Se questa ragazza ti piace e ti soddisfa, sfiora con le dita la superficie dello schermo sulla zona verde per proseguire con lei nel gioco. Se prima di effettuare una scelta definitiva, vuoi valutare altre ragazze, tocca la parte rossa dello schermo tattile per tornare alla schermata precedente. Sarai sempre e comunque in tempo in qualsiasi momento per tornare a questa giovane bellezza. Per continuare nel gioco, sfiora la zona verde dello schermo, e vai al 156. Per tornare alla schermata precedente, tocca la parte rossa dello schermo, e vai al 40. .71. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente.

Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai all'88. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .72. Ti alzi dallo sgabello e ti dirigi verso la porta del bagno che prima non avevi notato. Entri nellantibagno. E molto grande, quasi pi spazioso della sala bar che se ne sta nellaltra stanza. Davanti a te sulla parete opposta allentrata, ci sono tre grossi lavandini sormontati da grandi specchi. Nelle pareti a destra e a sinistra ci sono altre due porte. La toilette degli uomini e quella delle donne. Da questultima ti giungono alle orecchie rumori sospetti. Uno sfregamento leggero, un suono ritmico come di risucchio, uno sciacquio costante. Subito la tensione sale a mille e la tua fantasia comincia a galoppare. Ti avvicini alla porta del bagno delle donne che socchiusa ed accosti un orecchio. Puoi chiaramente sentire dei gemiti sommessi, a fatica trattenuti. Non sei un guardone ma resistere alla tentazione di dare una sbirciatina impossibile. Avvicini l'occhio alla fessura tra la porta e lo stipite, che molto ridotta e guardi cosa sta davvero succedendo. S, dai, dai!. Hai udito una voce; stato appena un sussurro ma non ci sono pi dubbi. Era inequivocabilmente la voce di un uomo e non solo l dentro. Dall'angolazione scomoda riesci a intravvedere due figure indistinte. Una se ne sta in piedi e con le spalle al muro, l'altra invece se ne sta piegata sulle ginocchia ai suoi piedi. Non riesci a vedere molto altro, l'angolo di osservazione non esattamente l'ideale. Luccello preme contro i pantaloni e sei tentato di aprire la porta per constatare meglio, magari per partecipare attivamente, ma non sai chi sono e soprattutto non sai come potrebbero reagire. Sei stato molto attento a non farti sorprendere. Ti sei mosso piano, senza fare rumore, ma non lo hai fatto abbastanza. Evidentemente con la testa devi aver sfiorato la porta che si apre di qualche centimetro. Trattieni il respiro e non osi muoverti per quasi un minuto. Fortuna che l dentro sono molto impegnati. Adesso puoi distinguere l'uomo appoggiato al muro. L'espressione estasiata sul volto, gli occhi chiusi, i pantaloni calati sino alle caviglie. Con le mani trattiene la testa di una donna con il viso all'altezza del suo pube e la muove avanti e indietro. Non puoi distinguere i dettagli perch lei ti volge le spalle. Lentamente riaccosti la porta. Ti andata bene. Non vuoi sfidare ulteriormente la fortuna, non vuoi essere scoperto a spiare, non vuoi fare la figura del salame e con fatica ti allontani da quella porta ed entri nellaltra. Nel bagno degli uomini. La stanzetta molto piccola. Pulita, imbiancata di fresco, con un water davanti alla porta che la riempie tutta. Non c altro. Il bagno delle donne ti era sembrato pi grande. Ti sbottoni la patta dei pantaloni e abbassi la cerniera lampo. Estrai il cazzo che spinge per uscire. E ancora semieretto. Lo

afferri per la base dellasta e lo scappelli quattro o cinque volte. Il glande rosso e violaceo. Se non combini niente prima di domani, sai gi che ti toccher fare molta ginnastica da solo. Va bene! Lo rimetti nelle mutande e ritorni nellantibagno. Nella toilette delle donne i cigolii non sono ancora cessati ma smettono immediatamente quando apri il rubinetto dellacqua fredda. Ti lavi le mani e ti rinfreschi il viso. In fondo eri venuto per questo. Sollevi lo sguardo e osservi limmagine che lo specchio ti rimanda. Non volevi essere indiscreto, non volevi interrompere nulla, ma non vuoi neppure che si rendano conto che sai qualcosa. Sarebbe la fine del loro rapporto orale e questo non deve succedere. Ti ravvii i capelli con una mano bagnata, ti asciughi le mani e fai un altro po di rumore. Nulla si muove. Decidi che arrivato il momento di togliere il disturbo e di fare ritorno dalla tua Barista Chiacchierina. Torni al bancone del bar, andando al 51. .73. L'inquadratura sul volto seminascosto della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura compostamente seduta all'interno di una jeep arrugginita. Si scosta subito il velo turchese dal viso, svolgendo quello hijab brillante dal capo, gettandolo distrattamente sul sedile vuoto del conducente mancante. Il suo volto vagamente rotondo, l'attaccatura dei capelli bassa, la fronte stretta, il nasino diritto e leggermente appiattito sulla punta, le guance sono lievemente incavate, la bocca grande e carnosa, le labbra lucide e perfette sono allargate in un sorriso radioso e splendente. I suoi denti sono bianchissimi, la sua pelle color cioccolata, i lineamenti sono assai morbidi, gli occhietti nocciola, allungati come le sopracciglia, sono ammalianti e irresistibilmente seducenti. Una massa enorme di capelli nerissimi si espande oltre l'ampiezza delle spalle discendendole fino a met della schiena in riccioli vaporosi e foltissimi. L'espressione del visetto gentile e dolcissima. Si sfila le babbucce di cuoio dai piedi e scende frettolosamente dalla jeep priva di portiere. Indossa una djellaba insolitamente sbracciata all'altezza delle spalle, un po' troppo provocante per gli usi e costumi del Marocco. Il vestito turchese come il foulard, la veste disinvoltamente sino alle caviglie lasciandole abbondantemente scoperte le braccia e i piedini smaltati di rosa come le mani. Una sfilata sul davanti di bottoni di fili intrecciati le discende con eleganza dal colletto a V, srotolandosi morbidamente sul seno tondeggiante, oltrepassando il suo ventre piatto, rimanendo abbottonata fino a met delle cosce, dove la chiusura si trasforma in uno spacco molto audace che termina sulle sue caviglie sottili e delicate. Altri due spacchetti laterali consentono all'indumento appariscente di aprirsi generosamente in fondo, le puoi cos scorgere un polpaccio affusolato e color del cacao. La testolina deliziosa, un ginocchio appena flesso, le mani sono posate sul bacino. La giovane Bellezza Marocchina si scosta un ricciolo dagli occhi e ti sorride apertamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta cantilenante e veloce, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri sensuali si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La morettina se ne sta ritta in piedi vicino alla vecchia jeep arrugginita, ondeggiando appena con le mani strette sui fianchi sinuosi, con i piedi affondati nella sabbia soffice, in equilibrio instabile sulla sommit di una piccola duna splendidamente dorata. Il soffio leggero del vento che spira dal deserto, lo sciacquio costante dell'oceano Atlantico sulla riva della spiaggia, i richiami dei gabbiani che strillano e gridano volteggiando in lontananza... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle del vecchio veicolo arrugginito si estende una successione infinita di dune rossicce, mentre di fronte quella piccola duna dorata degrada in una lunga spiaggetta sabbiosa che si getta nell'oceano azzurro come il cielo di un colore pulito e limpidissimo. Alcuni gabbiani lanciano instancabilmente il loro richiamo, aleggiando in cerchio nell'aria tersa e un antico rudere del passato perlopi crollato e semi sepolto si erge ancora sul limitare di quella spiaggia incantata. La luce del sole tropicale che

scintilla sulla superficie dell'Atlantico la sola cosa che permette di distinguere la fine dell'acqua dall'inizio del cielo. Una moltitudine di grosse pietre grigie sono disseminate dappertutto intorno alla precaria costruzione irriconoscibile. Mentre la ragazza continua a muoversi vistosamente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro, forse perch la sabbia scotta, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane ammaliante e seducente. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza affascinante che sussurra qualcosa prendendo una sacca di tela dal retro della jeep. Affondando, barcollando, sorridendo, comincia a discendere attentamente dalla sommit della piccola duna sabbiosa. Spensieratamente si incammina a piedi nudi avanzando sulla sabbia dorata e finissima, dirigendosi verso la riva poco distante della spiaggia immacolata e sperduta nella vastit di quell'oceano assolato e tranquillo. Incomincia a sbottonarsi dal colletto la djellaba elegante che indossa, il cui colore non granch dissimile dall'Atlantico baluginante n dal cielo sconfinato che la circonda. Un lembo di stoffa rilucente le si abbassa sul seno invitante, lei lo ignora e continua a sbottonare con calma, seguendo la pista flessuosa che la conduce lentamente fin sull'ombelico del corpicino fantastico e tortuoso che si ritrova. Si ferma e ti guarda. Volge per un momento lo sguardo a terra. Si libera velocemente le braccia affusolate dal vestitino che cerca di trattenere sulle spalle nude. Se lo lascia scivolare piano addosso, timidamente, pudicamente, abbassando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Le sue spalle sono morbide e splendenti come raso, la sua pelle scura come il suo visetto grazioso e dolcissimo. Ti appare in ultimo alla vista un seno particolarmente rigonfio, trattenuto dal reggiseno di un bikini giallo, arancio e rosso come la fiammella di una grossa candela di cera. Si piega in avanti appoggiando delicatamente la sacca sulla sabbia. Le sue tette rotonde fanno capolino dalle coppe triangolari e sembrano voler schizzare fuori dal decolt mozzafiato. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare a lungo. La sua espressione si fa sorridente e maliziosa mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso chiaro; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida creatura che finisce di sbottonarsi la djellaba, lasciandola cadere sulla sabbia bagnata, mostrandoti le gambe magnifiche e lunghissime, rivelandoti del tutto le curve serpeggianti del suo corpo sinuoso. La ragazza alta e divinamente modellata. Il seno prosperoso, la vita sottile, i fianchi sono larghi, le gambe sono incredibilmente lunghe e molto ben fatte. Soltanto un bikini ridottissimo allacciato dietro e sui fianchi, luccicante e color del fuoco, ormai la veste audacemente e in modo un po' troppo stimolante. Raccoglie la sacca di tela e si incammina sulla riva della spiaggia, sollevando schizzi di tanto in tanto, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, sino a raggiungere la costruzione indefinibile che stata consumata e resta distrutta dallo scorrere di un tempo dimenticato e lontano. Una porzione di muro emerge ostinatamente dalla sabbia e un affioramento roccioso resiste alla distruzione dell'oceano affiorando in superficie dal basso fondale come uno scoglio. Numerosi pesciolini argentati nuotano allegramente fra le macerie di quel rudere abbandonato. Si ferma accanto a una lastra di pietra larga e piatta, ammorbidita e levigata dalle maree, che si distacca dal muro stesso affacciandosi nell'acqua sul confine della spiaggia. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco serpeggiante e una mano posata sull'anca sinuosa, cos da sottolinearne la perfezione, per un attimo apparentemente indecisa sul da farsi. Si gira e ti mostra il culetto. Che meraviglia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino smaltato, e la sua voce si perde nel rumoreggiare dell'Atlantico ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con le mani e con le braccia si copre ci che il bikini non riesce proprio a contenere, mentre la

sacca le penzola mollemente sul pube e sulle gambe di cioccolato. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 95. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .74. L'inquadratura sul viso della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura provocante. Il suo sguardo da furbetta, la sua pelle color terracotta, gli occhioni nerissimi, scintillanti e leggermente truccati, la rendono accattivante e particolarmente seducente. Il suo volto un po' allungato, l'attaccatura dei capelli alta, la fronte ampia, il nasino a patatina, le orecchie sono piccoline e delicate, la bocca lucida e polposa, le labbra rosse e perfette sono allargate in un sorriso incantevole e malizioso. Una crocchia di capelli neri raccolta sulla testa e diversi riccioli scappano fuori da tutte le parti discendendole sulla fronte e incorniciandole i lineamenti irresistibilmente affascinanti. L'espressione del visetto melliflua e molto sensuale. Indossa un semplicissimo tubino aderente che la guanta strettamente come una seconda pelle dall'altezza delle ascelle fino a poche dita pi in gi del sedere. Il vestito elasticizzato, nero come la notte, le esalta disinvoltamente le curve premature del corpo longilineo. Le spalle sono morbide, il seno formoso, la vita esile, il ventre piatto, i fianchi sono stretti, le gambe totalmente esposte sono lunghissime e assai slanciate come le braccia affusolate e sottili. Stringe fra le dita i laccetti di vernice delle scarpette nere dal tacco altissimo e le unghie dei piedi nudi sono smaltate di rosso come quelle delle mani. La testolina deliziosa, un ginocchio appena flesso, una mano posata sul bacino, l'altra liberamente distesa lungo la splendida coscia destra. La giovane Bellezza Brasiliana si scosta un ricciolo dalla fronte e ti sorride apertamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta calda e profonda, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri allettanti si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La morettina se ne sta ritta in piedi vicino a un fuoristrada nuovo fiammante, ondeggiando lievemente con la mano stretta sul fianco snello, con i piedi affondati nella sabbia soffice, in equilibrio instabile sulla sommit di una piccola altura immersa nella natura rigogliosa e verdeggiante. Il soffio del vento tra le fronde degli alberi, il fragore delle onde che si infrangono sugli scogli, i richiami dei delfini che giocano allegramente nell'acqua, le strilla e grida dei gabbiani che volteggiano sull'oceano Atlantico... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle dell'imponente fuoristrada cresce una lussureggiante foresta di mangrovie, mentre di fronte quella piccola altura sabbiosa degrada in una lunga spiaggia bianchissima che si getta nell'oceano azzurro come il cielo di un colore intenso e limpidissimo. Alcuni gabbiani lanciano instancabilmente il loro richiamo, aleggiando in cerchio nell'aria tersa e un banco di delfini si sta allontanando dalla riva cantando e nuotando a balzi felici e giocosi. Lungo la costa, in lontananza si possono scorgere sparuti gruppetti di palme nane e lingue di scogli si addentrano nell'Atlantico dando origine a piccole piscine dacqua tranquilla e dal basso fondale sabbioso. La luce del sole tropicale che scintilla sulla superficie dell'oceano la sola cosa che permette di distinguere la fine dell'acqua dall'inizio del cielo. Mentre la ragazza continua a muoversi vistosamente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro, forse perch la sabbia scotta, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa

davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane voluttuosa e mezza nuda. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza affascinante che sussurra qualcosa prendendo una sacca di tela dal retro del veicolo fiammeggiante. Abbandona l le scarpette di vernice nera dal tacco vertiginoso. Affondando, barcollando, sorridendo sensualmente, comincia a discendere con attenzione dalla sommit della piccola altura sabbiosa. Spensieratamente si incammina a piedi nudi ancheggiando sulla sabbia bianca e finissima, dirigendosi verso la riva poco distante di una spiaggetta meravigliosa, isolata e sperduta nella vastit della costa di quell'oceano assolato e tranquillo. Incomincia lentamente ad abbassarsi dalle ascelle il tubino elasticizzato che indossa, il cui colore non granch dissimile da quello degli scogli pi scuri e bagnati. Se lo fa scivolare piano addosso, sfacciatamente, impudicamente, sollevando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Oltrepassa distrattamente il seno invitante e continua ad abbassare il vestito con calma, sino a mostrare orgogliosamente l'ombelico del corpicino fantastico e slanciato che si ritrova. Si ferma e ti guarda. Volge per un momento lo sguardo all'orizzonte baluginante. Si scosta una ciocca di capelli dalla fronte. Le sue spalle sono lisce e splendenti come raso, la sua pelle scura come il visetto ammaliante e grazioso. Ti appare in ultimo alla vista un seno generosamente florido, trattenuto dal reggiseno di un minuscolo bikini giallo come le penne di un uccellino sgargiante. Si piega in avanti appoggiando delicatamente la sacca sulla sabbia. Le sue tette rotonde fanno capolino dalle coppette triangolari e sembrano voler schizzare fuori dal decolt mozzafiato. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare per molto tempo. La sua espressione si fa sorridente e oscenamente maliziosa mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso chiaro; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida creatura che finisce di sfilarsi velocemente il vestitino lasciandolo cadere sulla sabbia bagnata, mostrandoti con indifferenza il pezzo inferiore del bikini ridottissimo e rivelandoti del tutto le grazie magnifiche del suo corpo adolescenziale. La ragazza altissima e divinamente modellata. Il seno prosperoso, la vita sottile, i fianchi sono longilinei, le gambe sono incredibilmente lunghe e assai ben fatte. Soltanto un bikini raggiante allacciato dietro e sui fianchi, luccicante e giallo canarino, ormai la veste audacemente e in modo un po' troppo stimolante. Raccoglie la sacca di tela e si incammina sulla riva della spiaggia, alzando schizzi di tanto in tanto, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, fino a raggiungere un affioramento roccioso che sbuca dalla sabbia immacolata come i resti di un'antica civilt distrutta e scomparsa. Una bassa scogliera si allunga nell'acqua pulita dell'oceano cristallino e sconfinato, e numerosi pesciolini argentati nuotano spontaneamente fra gli scogli di quella baia tropicale. Si ferma accanto a una grossa pietra larga e piatta, ammorbidita e levigata dalle maree, che si distacca dalla scogliera affacciandosi nell'acqua sul limitare della spiaggia. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco flessuoso e una mano posata sull'anca morbidissima, cos da sottolinearne la perfezione, per un attimo apparentemente indecisa sul da farsi. Si gira e ti mostra il culetto. Che delizia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino smaltato, e la sua voce si perde nel rumoreggiare dell'Atlantico ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con le mani e con le braccia si copre ci che il bikini non pu proprio contenere, mentre la sacca le penzola mollemente sul pube e sulle gambe color biscotto. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 96. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .75.

Te la sei presa con calma! Anzich andare direttamente in discoteca, hai preferito prima fare una scappata a casa per fare una doccia al volo e indossare abiti puliti. L'aria notturna si fatta piacevolmente fresca, ma la serata stata calda e ti sentivi sudato e la maglietta risultava appicicaticcia sulla pelle. Ora invece ti senti straordinariamente bene e sei pronto per affrontare una notte che ti auguri indimenticabile. Sei ormai quasi arrivato, puoi persino scorgere la fonte dei fasci luminosi di segnalazione della discoteca. Intravvedi un posteggio libero lungo la strada con la coda dell'occhio e decidi di approfittarne. E meglio percorrere gli ultimi due o trecento metri a piedi, piuttosto che rischiare di vagabondare venti minuti alla ricerca di un posto libero e non troppo lontano dall'entrata. Parcheggi il tuo macinino, spegni lo stereo, ti assicuri di avere tutto, chiudi a chiave la macchina e ti avvii con calma verso quei faretti che intrecciano vorticosamente le loro colonne di luce nel cielo ricolmo di stelle. Lancia 2 dadi: Se la somma dei 2 numeri, un risultato pari, vai al 217. Se la somma dei 2 numeri, un risultato dispari, vai al 240. .76. L'inquadratura sul volto della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura procace e stuzzicante. Indossa una camicia a riquadri sbottonata e annodata sotto il seno prorompente ed eccitante, succulento e audacemente rotondo. Porta accattivanti pantaloncini di jeans attillati e sfilacciati, il ventre piatto e abbronzato come il volto e le gambe sono slanciate, ai piedi calza un paio di stivali da cowboy in stile con il cappello di cuoio. La sua testolina deliziosa e rimane inclinata sulla spalla destra, le mani sono posate sul bacino, i capelli ondulati, color caramello, brillanti e vaporosi, le discendono morbidamente sulle spalle sfiorando la schiena flessuosa, giungendo sino all'altezza delle scapole irrigidite e contratte. La giovane Bellezza Texana si scosta una ciocca di capelli dal nasino, piega la testa sull'altra spalla e ti sorride ardentemente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta impertinente e melodiosa, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri invitanti si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La ragazza se ne sta ritta in piedi, ondeggiando con le mani strette sui fianchi sinuosi all'ombra del porticato di un'abitazione isolata e sperduta. Il nitrire continuo di diversi cavalli, l'abbaiare in risposta di cani poco distante, il muggito di una mandria bovina trasportato dal vento sottile... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della giovane impaziente nella parte sinistra dello schermo, inglobando cos tutto il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle della semplice abitazione di legno si perde in lontananza una fitta foresta pluviale, mentre a lato della casetta una vecchia costruzione trascurata da molto tempo sicuramente funge da stalla. Dietro a quest'ultima una recinzione di assi scolorite e scheggiate circoscrive lo spazio dei cavalli, pi oltre invece si estende a perdita d'occhio una prateria verdeggiante e sconfinata. Sul terzo lato una palizzata bassa e robusta di cui non si riesce a scorgere il confine contiene largamente tutta quanta la mandria di bovini. Il cielo di un azzurro inebriante, il sole si riflette sul panorama straordinario, un'accecante luce estiva si distende come piombo fuso dappertutto. Spighe di fiori tubulosi, bianco cera, seguono il serpeggiare di una stradina sabbiosa che conduce fino all'ingresso di quella fattoria sonnolenta e sonnacchiosa. Mentre la ragazza continua a muoversi leggermente, annuendo ogni tanto con la testa, oppure portandosi una mano al cappello per incitarti a darti da fare, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce

progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della splendida irriverente. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza insofferente che sussurra qualcosa e scende dagli scalini della veranda ombrosa incamminandosi sul prato lussureggiante nel quale abbondano alberi di cedro e di ginepro carichi di frutti. Un capanno fatiscente sorge tra la casa e la stalla. Legato a una quercia l accanto, uno splendido stallone imbrigliato e sellato nitrisce pestando nervosamente gli zoccoli sul terreno insensibile e noncurante. Gli si avvicina disinvoltamente dal fianco. Con una mano gli accarezza la criniera, con la palma dell'altra gli offre uno zuccherino. Il cavallo pare calmarsi istantaneamente. Si gira e ti guarda. Gli assesta qualche colpetto sul collo e si avvia frettolosamente al centro del cortile. Raggiunge un tavolone scuro e si ferma. Si snoda la camicia e se la toglie tranquillamente. La lascia cadere distrattamente su di una panchettina posta alle sue spalle, togliendosela con calma dalle braccia nude, sollevando il capo e il mento senza mai smettere di fissarti negli occhi. Le spalle sono dorate e squisite come ottone lucidato, la pelle abbronzata e attraente come il suo viso bellissimo e un po' ribelle. Ti appare alla vista un seno meravigliosamente rotondo, trattenuto dal reggiseno a balconcino di pizzo rosa. Si piega in avanti sopra a una sacca collocata in fondo al tavolaccio per tastarne il contenuto. Le tette generosamente sostenute sembrano voler schizzare fuori dal decolt mozzafiato. Si raddrizza incrociando le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare a lungo. La sua espressione si fa provocante mentre parla di nuovo. Non puoi capire le parole ma il senso del discorso risulta chiaramente; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra, sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza che si siede e si toglie agevolmente gli stivaletti da cowboy. Si rialza in piedi. Lentamente i pantaloncini attillati raggiungono la camicia sulla panchettina. La ragazza piuttosto alta e di una bellezza statuaria. Indossa soltanto il cappello a tesa larga e un completino intimo di pizzo rosa antico. Si incammina intorno al tavolo, sfilandoti innanzi agli occhi praticamente nuda, sino a raggiungerne il limitare opposto. Si sofferma con una mano posata sulla sacca di tela e con l'altra stretta sul fianco sinuoso, per sottolinearne la perfezione, ti guarda e ti sorride furbescamente. Si gira su se stessa mostrandoti un culetto meraviglioso. Ti parla sottovoce, dal di sopra di una spalla inclinata. Cazzo, che sedere! Si rivolge nella tua direzione e scuotendo un dito in segno negativo comprendi benissimo quel che dice: non ancora. Resta inquieta e silenziosa sul posto, tamburellando con le dita sul tavolo logorato, totalmente esposta al tuo sguardo trasognato e libidinoso. L'inquadratura la riporta infine sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai all'87. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .77. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dagli indumenti intimi di tessuto argentato. Si gira e si arrampica facilmente sul grande sasso grigio che si trova alle sue spalle, che si affaccia nel mare appena increspato da piccoli movimenti ondosi. Il sole accarezza tutta la sua figura brillante e gioiosa, mentre si solleva in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Raggiunge i confini sull'acqua cristallina, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride maliziosamente. Le sue labbra sono lucide e rosa, come i petali dell'orchidea che porta allegramente fra i capelli che sono lunghissimi e neri come la notte pi oscura, i suoi occhi scintillanti sono leggermente a mandorla come le goccioline sfavillanti che schizzano e spumeggiano appena al di sopra delle rocce sparse al centro della baia tropicale. Bisbiglia qualcosa portando le mani ambrate e delicate come tutto il

resto della sua presenza incantata, sul bordo smussato di quella pietra levigata dal tempo, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua limpidissima. Un brivido le risale lungo il corpo sottile, i pesciolini multicolore si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua chiara e trasparente della spiaggia deve essere anche piuttosto gelata. La voce della giovane ragazza tailandese diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza dolcemente le cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine argentate, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi flessuosi, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppe del reggiseno luccicante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena: improvvisamente quello straccetto non pi in tensione sulle tettine rotonde ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle mentre con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle dorate. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno. L'indumento intimo rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza delicatamente le tette, stringendo e ruotando le mani con amore, mugugnando e sospirando appassionatamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani scendono sul suo corpo massaggiando, accarezzando, solleticando voluttuosamente. Continuano a scendere sulla sua figura minuta, sino ad intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato e disdegnato. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore meraviglioso. I capezzoli sembrano teneri e succosi come mirtilli maturi, le areole intorno sono scure e ben delineate come le labbra. Quella visione sovrasta due collinette, morbide e abbronzate, che rasentano la perfezione. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre la testa si china in avanti e la bocca si schiude leggermente per lasciar fuoriuscire la linguetta impertinente che cerca lussuriosamente di lambirne le sommit. Nessun segno di costume da bagno deturpa il candore del panorama favoloso che offre. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia avidamente un dito e si passa il polpastrello attorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle ambrata delle tettine. La telecamera si allontana gradualmente e l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso e incomincia a sguazzare con i piedi nell'acqua fresca della laguna verdeggiante. La schiena inarcata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo azzurro, il volto rivolto al sole abbagliante, i capelli le ricadono morbidamente accanto al cesto di giunchi intrecciati. Il suo corpicino longilineo ti appare magnificamente di profilo, puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della fragile ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai all'86. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .78.

L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che porta disinvoltamente le mani e le braccia dietro la nuca, mostrando la perfezione del suo corpo statuario, rivelando il fulgore della biancheria intima di seta celeste. Arretra lentamente sedendosi poi sulla panchettina di legno, sollevando e stringendosi le ginocchia al petto, alzando un po' il mento e sorridendoti maliziosamente. Le sue labbra sono arancio rosate come il colore di un frutto maturo e succoso, i suoi occhi sono lucidi e scintillanti come la neve candida che balugina sfavillando allegramente sotto la luce del sole avvolgente, che brilla al di fuori di quel cantuccio accogliente e tiepido. Il rumore inquietante del vento che soffia costantemente all'esterno del vestibolo si percepisce chiaramente anche attraverso le assi di quel posticino tranquillizzante e sicuro. Bisbiglia qualcosa portando le mani affusolate e delicate come tutto il resto della sua figura maestosa, sul bordo della panchettina di legno levigato e comincia a dischiudere piano le ginocchia. Un brivido le risale lungo la pelle delle gambe flessuose, l'interno vellutato di quelle cosce magicamente tornite appare al tuo sguardo estasiato. Per un istante puoi ammirare lo splendore delle mutandine celesti all'altezza del suo sesso invitante. Richiude rapidamente le gambe, le allunga leggermente in avanti, sino a sfiorare il samovar con la punta delle dita. Le ritira in fretta; evidentemente la superficie metallica del piccolo oggetto scotta. Riappoggia i piedi sulla stuoia che si trova abbandonata per terra. Si accomoda impudicamente. La voce della giovane ragazza russa diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza vogliosamente le cosce lunghissime e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine di seta lucida, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi longilinei, fino a sfiorare con le dita i bordi delle coppe del reggiseno a balconcino. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena inarcata: improvvisamente quello straccetto magnifico non pi in tensione sulle tettone ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le generose mammelle, intanto con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle meravigliosamente chiare. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno traboccante. L'indumento intimo rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza voluttuosamente le tette, stringendo e ruotando le mani con passione, mugugnando e sospirando affannosamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani scendono sul suo corpo sontuoso, massaggiando, accarezzando, solleticando senza sosta. Continuano a scendere sulla sua figura stupenda, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato e disdegnato volutamente. L'inquadratura si zuma sul seno grandioso che adesso ti appare in tutta la sua ricchezza meticolosa. I capezzoli sono piccolini come chicchi di granoturco, mentre le areole intorno sono larghe e marroncine, molto ben delineate come le labbra. Quella visione fantastica sovrasta due meloni grossi e maturi, morbidi e rotondi, che rasentano la perfezione. Le mani risalgono velocemente afferrandoli e sollevandoli per la base, mentre la testa si china in avanti e la bocca si schiude lievemente per lasciar fuoriuscire la lingua che lussuriosamente ne lambisce le punte tenere e tumide. Osservi estatico e incantato quella scena sublime. Si succhia avidamente un dito e si passa il polpastrello attorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle evanescente delle tettone. La telecamera si allontana gradualmente e l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi appena le labbra, ma non dice niente perch non c' nessun bisogno di parlare. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si lascia scivolare al suolo e incomincia a contorcersi dolcemente. La testa mollemente girata di lato, gli occhi sono chiusi alla soffice luce che filtra nel vestibolo, la schiena si incurva con audacia, le mani sono appoggiate sulla stuoia intessuta a mano che si trova ai piedi della panchinetta, il viso rivolto al tavolino immobile e paziente. Il suo corpicino longilineo ti appare magnificamente disteso e disponibile, puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco.

Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 93. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .79. Arancio!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non arancione. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine

andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .80. Il cielo comincia a tingersi di rosso e il sole sparito alla tua vista. Si nascosto oltre i tetti degli edifici laggi in fondo, soltanto da pochi minuti. L'aria si sta pian piano rinfrescando, e l'atmosfera che ti circonda si fatta estremamente gradevole. Una luce soffusa avvolge ogni cosa: i lampioni sono ancora spenti ma le vetrine dei negozi sono tutte illuminate. La sera sta calando inesorabilmente, ma ancora molto presto per cenare. Le prime insegne colorate si accendono ammiccando e baluginando sotto il tuo sguardo placido. Ti fermi e ti guardi intorno. La piazza si trova subito dopo la prossima svolta della strada. Sei quasi arrivato alla tua meta, e un certo languore ti si muove nello stomaco ma non abbastanza per avere davvero fame. Ti ripari gli occhi con una mano e osservi la vetrina del negozio alla tua destra. Una moltitudine di orologi da polso riempie tutto lo spazio al di l della vetrata luminosissima. Consulti il quadrante di uno di questi orologi; effettivamente un po' troppo presto per un hot-dog. Non hai esattamente voglia di mangiare qualcosa adesso, piuttosto l'orario giusto per prendere un aperitivo al bar. Sollevi lo sguardo e ti guardi in giro. La tua attenzione viene immediatamente attratta sotto i portici illuminati che si trovano dall'altra parte della strada. Un'insegna colorata prende vita in quello stesso momento luccicando e tremolando timidamente. Probabilmente c' sempre stato e forse non ci avevi fatto caso ma non avevi mai notato prima quel posticino invitante. Ti rimetti la mano in tasca e riprendi a camminare. Se vuoi andare a bere un aperitivo, nel bar che si trova al di l della strada, vai al 139. Se non vuoi andare a bere un aperitivo, nel bar che si trova al di l della strada, svolta l'angolo e vai al 115. .81. Un folto gruppetto di persone si radunato davanti al chiosco bianco e ne sei abbastanza compiaciuto, perch un pochino ti dispiaceva di aver distolto l'attenzione di Alma dal suo divertimento. Perlomeno non hai dovuto disturbarla per un panino soltanto! Dalla tua posizione favorevole, la puoi intravvedere di sfuggita con la coda dell'occhio trafficare costantemente tra salse e formaggi. L'atmosfera che imperversa ovunque sempre caotica, e un poco alla volta altra gente sta arrivando dai sentieri ombrosi. Ormai non sei pi il solo ad aspettare qualcosa, che si sta scaldando sulla griglia, e cerchi di contenerti per evitare delle figuracce ma resistere del tutto alla forte tentazione risultato assolutamente impossibile. Di tanto in tanto, molto disinvoltamente, come per controllare lo stato del tuo panino, giri la testa di lato e lanci uno sguardo furtivo oltre la soglia. Alma ti volta le spalle per la maggior parte del tempo, tranne quando raccoglie le ordinazioni o deve interagire con i clienti. Ai piedi calza delle scarpette comode e morbide, dalla suola bassa e sottile, ma in compenso la sua altezza straordinaria e per giunta si trova in una situazione sopraelevata rispetto alla tua. Lo spettacolo che offre alla vista mozzafiato. Le sue gambe sono fenomenali, il suo culetto sostenuto e rotondo. Quando si piega sulla griglia per rigirare le salsicce, o i peperoni, o le piadine, o quel che vuole, non ti interessa, il tessuto della gonna scivola leggermente sulla pelle abbronzata delle cosce affusolate e un pezzettino delle mutandine rosa fa capolino all'altezza del sedere. Il tuo cazzone che dolorosamente eretto nelle mutande scatta sull'attenti tutte le volte. Cazzo! Possibile che non se ne accorga? Tieni le mani in tasca, strette a pugno, per dissimulare il bozzo altrimenti evidente che spiccherebbe enorme sui tuoi pantaloni. Alma si sta allungando in avanti per prendere qualcosa dal fondo della griglia e decidi di arrischiarti a dare un'ultima occhiata, prima di allontanarti definitivamente, perch la cosa potrebbe cominciare

a sembrare sospetta. Ti guardi in giro. Non ti guarda nessuno. Trattieni il fiato e casualmente volti la testa di lato per gettare lo sguardo attraverso la porta spalancata del furgoncino, al quale sei appoggiato con le spalle e al cui interno si trova il vero palcoscenico del teatrino. Puoi ammirare ancora una volta la curva ben costruita dei polpacci, e la linea flessuosa delle sue cosce nude. Risali rapidamente con lo sguardo: sembra non esserci mai fine alla lunghezza di quelle gambe favolose! Con una mano si sostiene al bordo della griglia mentre con la paletta cerca di voltare qualcosa sul fondo. La schiena si inarca, Alma si allunga, il tessuto della gonna risale pi del necessario. Il respiro ti si blocca in gola. Una generosa porzione delle sue mutandine rosa ti inchioda e trattiene sul posto. Non puoi distogliere gli occhi da quella meraviglia. Accade tutto troppo in fretta. Alma si scotta e si ritrae bruscamente. Qualcosa le sfugge e cade per terra. Inforca immediatamente la pinza arretrando di un passo. Si piega a novanta gradi per raccogliere ci che le caduto. Indugia un momento. Il ventilatore, che non ha mai smesso di vorticare, compie e termina il suo semicerchio e si ferma alla fine della corsa come sempre, per un secondo, prima di ricominciare daccapo. La gonnellina si gonfia per un istante e si solleva completamente. Le mutandine sprofondano nel solco tra le natiche e un'ombra scura sul pube ti appare vistosamente dalla trasparenza del pizzo. La pelle delle sue chiappette, vicino ai bordi dello straccino che indossa, abbronzata non meno delle braccia e delle gambe. Alma si rialza infine con qualcosa stretto saldamente nella pinza. L sotto il tuo animale ulula selvaggiamente ed diventato grosso e minaccioso come un orso rabbioso. Ti guardi frettolosamente intorno. Qualcuno ti sta guardando. Hai indugiato pi dell'indispensabile e ti senti avvampare. Il cuore martella nel petto, il cazzo pulsa nelle mutande. Ti senti colpevole, ti senti frustrato, abbassi la testa e ti allontani in fretta da quella postazione incriminante. Lancia altri 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 141. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 19. .82. Raccogli i tovaglioli appallottolati e le bottigliette vuote che hanno lasciato sul tavolo i tuoi amici. Vai poi a buttare tutto nel bidone del pattume. L'ultimo cliente sta ritirando il suo tramezzino e si allontana silenziosamente. Alma rimasta sola e incomincia subito a riassettare il casino che la circonda. Non ti avvicini immediatamente, vuoi prima lasciarle a disposizione qualche minuto per avvantaggiarsi sul lavoro, per rilassarsi dopo il tumulto che c' stato. Intanto cogli l'occasione per studiarla meglio. Le sue labbra sembrano sempre gonfie, perch i denti sono sporgenti, e gli occhietti sono un po' troppo ravvicinati, ma il sorriso ampio e scintillante e gli occhi sono brillanti e chiarissimi. Di che colore sono? Azzurri oppure verdi? Che siano grigi? Il suo corpo che adesso non puoi ammirare semplicemente favoloso e le gambe sono incredibili ma dopotutto anche il viso non cos tanto bruttino. Possiede un fascino tutto suo! Probabilmente con i capelli sciolti, e forse se si truccasse un pochino, potrebbe persino essere abbastanza carina. Sicuramente con il fisico che si ritrova, nessuno avrebbe troppo tempo da sprecare lass in alto; stai pensando criticamente. Mentre al tuo sguardo indagatore resta certamente e comunque un Gnoccolone della Madonna. Ti passi una mano fra i capelli e ti avvii al chiosco bianco per pagare le tue consumazioni. Solleva il volto e ti sorride apertamente, e il suo sorriso largo e bianchissimo. Sembra un puledrino felice di vederti, che saltella allegramente nella tua direzione. Acceleri il passo e ti avvicini in fretta al furgoncino. Ti saluta entusiasticamente e ti chiede se sei venuto per pagare: le rispondi di s e paghi le tue consumazioni, ma mentre lo stai facendo Alma dice qualcosa che ti lascia turbato e perplesso per un momento. "Allora dimmi, com' il mio sedere?".

Sollevi di scatto la testa e la guardi negli occhi: il suo sguardo attraente e il sorriso malizioso. Si sta ancora divertendo. Ti riprendi in un istante. "Non lo so... ero distratto, l'ho visto solo di sfuggita". "Davvero, e le gambe, quelle le hai viste bene?". "Sono un po' storte.". Apre la bocca ma non dice nulla, non subito almeno. Afferra invece uno strofinaccio e te lo lancia addosso. "Cafone!". Incrocia le braccia sul petto e stringe leggermente le palpebre, abbassando appena il mento sul collo lungo e sottile. Non sta pi sorridendo. Alma ti guarda di traverso, minacciosamente e con rabbia, sfidandoti a continuare su quella strada pericolosa. Non puoi farne a meno e scoppi a ridere fragorosamente, restituendole lo straccio untuoso e sporco. Il suo sguardo si manifesta sempre pi ostile. Sei tentato di continuare a provocarla, solo per il gusto di farlo, ma vista la reazione esagerata che ha avuto questo finirebbe senz'altro per allontanarti definitivamente dall'obiettivo. Alzi le mani in atteggiamento pacifico e ti ricomponi. "Stavo scherzando, sono magnifiche!". Non dice niente, per i suoi occhietti particolari si allargano lievemente, e sembra metterti a fuoco per la prima volta. Un sorrisetto mellifluo le brilla nuovamente sulle labbra. Alma pare raddolcirsi impercettibilmente. L'hai forse colta in fallo o punta sul vivo, devi averla presa alla sprovvista, le difese sono abbassate e la situazione si direbbe ribaltata improvvisamente. Devi approfittarne. Ti sembra il momento buono e la butti l quasi per caso. "Cosa fai questa sera?". "Questa sera, sono qui e sto lavorando". "Intendevo dopo, pi tardi, quando hai finito di lavorare". "Perch lo vuoi sapere, mi sembrava di capire che non ti interessavo.". La cavallina non poi cos indifesa e sta recalcitrando vivamente. C' bisogno di un altro zuccherino. "Vorrai scherzare, non riesco pi a levarmi dalla testa le tue mutandine rosa e il suo bellissimo contenuto.". La sua espressione trionfante, e un sorrisetto da furbetta le illumina tutto il volto. Per un attimo riesci a cogliere la vera bellezza di quei lineamenti semplici. "In questo caso, il venerd sera vado sempre in discoteca, se mi vuoi cercare puoi trovarmi l". "Guarda che ci conto sul serio; di quale discoteca stai parlando?". Te lo dice subito e si raccomanda di cercarla per bene, altrimenti non la trovi, ma mentre state parlando confidenzialmente noti il suo slancio ritirarsi all'improvviso. Ti volgi indietro seguendo la traiettoria del suo sguardo sconfortato. Un gruppetto di giovinastri sta avanzando tra i tavoli verso di voi. Alma sospira e si prepara a ricominciare daccapo. Ti scosti di lato per lasciarli passare e ti disponi ad aspettare ma quasi subito altre persone si accodano ai ragazzi. Porca miseria! Sospiri pesantemente. Alma se ne accorge e ti sorride timidamente. Pazienza, ci vediamo dopo, sembrano dire i suoi occhi brillanti. La saluti calorosamente lasciandola cos infine al suo lavoro. Ti allontani e te ne vai piuttosto contento e soddisfatto. Scegli di seguire la strada pi breve e lasci quell'oasi luminosa per allontanarti frettolosamente nella penombra. Prendi il sentiero che si distacca e si discosta dalle mura, quello pi grosso al centro, quello maggiormente trafficato. Abbandoni da solo quel posto addentrandoti misteriosamente nel buio. Vai al bowling, andando al 117. .83. Le ragazze segnano il primo punto; basse esclamazioni risuonano alla tua destra. La stupenda castana si gira e viene al tabellone per segnare il punteggio. Tu ci stai proprio sotto. Raddrizzi le

spalle e ti accosti al muro, il pi possibile, come hai gi fatto molte altre volte per i tuoi amici: ti scosteresti un poco, magari per sederti altrove, ma manca fisicamente lo spazio per farlo. La stanza circondata da panchette piccole, tutte uguali, per i passaggi per recuperare le palle dalle buche sono gi molto stretti. Alla tua sinistra stanno giocando gli amici e alla destra ci sono gli ultimi arrivati. Potresti restare in piedi ma saresti di intralcio comunque. Quella la sola posizione possibile in cui stare relativamente in disparte. Raccogli il tuo bicchiere e lo porti alla bocca. Stai soltanto guardando, innocentemente, una partita di biliardo. La loro perch pi interessante. La bellissima donna, ombrosa, si ferma a mezzo metro dalle tue scarpe. Ritiri i piedi e ruoti le ginocchia. Non ti guarda negli occhi. Si allunga verso il tabellone segnapunti, che si trova abbondantemente sopra la tua testa, e il top rosso che indossa risale di qualche dito sulle tettine. Risali con lo sguardo quello splendore di ragazza. Carine le gemelline! Le puoi vedere da vicino lattaccatura del seno e la curva perfetta delle coppe, scarlatte, e la forma dei capezzoli tumidi che spingono contro il tessuto teso dellindumento inesistente. Puoi anche sentire il calore e il profumo che il suo splendido corpo femminile emana. Il suo petto rimane a meno di trenta centimetri dal tuo viso e il suo odore inebriante. Ritira le braccia. Si volta per chiedere il numero esatto dei birillini caduti. Fa i conti ad alta voce: quattro per quello rosso, due e due quattro per quelli bianchi, otto in totale. Allarga le gambe per puntellarsi meglio. Si piega su di te una seconda volta, ma il tuo sguardo resta inchiodato in basso. Si pu vedere lo spacco della figa, invitante, l dove il cavallo dei pantaloni di pelle, aderenti, soffocanti, le si infila tra le grandi labbra aperte della vagina dischiusa. Deglutisci faticosamente. Appoggia una mano sul muro, come ha fatto prima, per sostenersi, mentre con laltra aggiusta il punteggio sul tabellone. Il corpo si sfila lievemente dallorlo sottile dei pantaloni; sono bassi, troppo bassi, e ti appare alla vista parte del monticello di venere roseo e rigonfio. Il suo pube completamente depilato. Si trova a meno di due spanne dal tuo naso e lodore di quel sesso succulento ti sconvolge. Gli ormoni si scatenano, gli estrogeni stanno facendo a pugni con il testosterone. Lei non ti rivolge nemmeno unocchiata. Il cazzo sta gridando aiuto, disperatamente, rabbiosamente. Svincola e si dibatte nelle tue mutande come una bestia impazzita. Sei tentato di sfiorare la sua figura con le dita, di accarezzare le sue curve con la mano, di toccare la sua pelle candida con il naso, di baciare il suo ventre piatto con le labbra, di esplorare il suo ombelico immacolato con la lingua bagnata, ma non sei rincretinito del tutto e non fai niente. Ti stupisci solo che non se ne accorga. Si ritrae. Il tuo amico fa ritorno dopo qualche minuto con lespressione notevolmente pi distesa e rilassata. Non occorre un genio per immaginare dove sia stato o cosa sia andato a fare. Speri soltanto che non abbia lasciato nulla da pulire, appiccicato alle mattonelle del bagno, perch la cosa ti darebbe molto fastidio, oltre a ripugnarti abbastanza. Quel cazzone adesso ti fa persino un po schifo. Ti si siede accanto, dovera poi anche prima, e non mostra nessun imbarazzo per la figuraccia fatta. Se non altro, ormai pu ammirare lo spettacolo con il rispetto che merita. Torni a seguire appassionatamente lo svolgimento del gioco. La partita continua, avvincente, esaltante, e le azioni si ripetono in un ritmo coinvolgente. I maschietti si ritirano nel loro angolo e le femminucce infieriscono spietatamente sul nemico con le loro acrobazie eccitanti e corroboranti. Il balsamo per lo spirito viene elargito generosamente, quando una delle due torna al tabellone segnapunti. Il tuo amico nuovamente congestionato e tu non ci sei lontano. La prima partita si conclude. State ancora annaspando per respirare. I quattro borbottano qualcosa a bassa voce tra di loro; prendono accordi e i due uomini si allontanano insieme. Un primo campanello risuona nella tua testa. Camminano lungo il corridoio che conduce fra i biliardi, stretti e abbracciati per le spalle: ridacchiano e parlottano mentre avanzano barcollando fino alla porta e sulla soglia la mano di uno si infila nella tasca posteriore dell'altro. Sei perplesso. Le due bellissime donne si sono sedute, vicine, nell'angolo della stanza. La minigonna della biondina talmente ridotta, che nonostante le gambe siano pudicamente socchiuse, un triangolino azzurro si vede lo stesso. Le due bellezze stanno sussurrando e la mano della castana appoggiata distrattamente sulla gamba dell'altra. Non sul ginocchio, ma sull'interno della coscia. La sta accarezzando disinvoltamente. Si guardano negli

occhi. La mano continua a lavorare. La sala si immobilizzata. I due volti si avvicinano. Le labbra si sfiorano teneramente. Le bocche si schiudono appena. Le lingue si incontrano. Si intrecciano. Vai al 24. .84. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 92. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .85. Poco di sotto, sulla pista del bowling ci sono due ragazzoni schiamazzanti. Uno un po' grosso e tarchiato, l'altro molto alto e con i capelli color biondo scuro. Alle loro spalle, sedute al tavolino con laria abbastanza annoiata ci sono probabilmente le loro compagne. Una parecchio sovrappeso e dalla tua postazione sopraelevata non la puoi vedere in volto ma quell'altra, se prima da lass in alto avevi qualche dubbio, ora da vicino non ti puoi di certo sbagliare: la magnifica ragazza con le treccine che ti sedeva praticamente di fronte al Karaoke sotto le stelle! Se possibile, adesso ti appare ancora pi bella di quanto non la ricordavi in precedenza. Ti accomodi maggiormente al parapetto e ti sporgi in avanti colto da vivo interesse. Tiene le braccia incrociate sul seno e il bel visetto sembra piuttosto imbronciato. Una moltitudine di treccine, sottili e castane, le ricade morbidamente sulla schiena flessuosa. Gli occhioni sono brillanti e marrone, le ciglia sono meravigliosamente folte e lunghissime, le guance sono candide e rosa, le labbra sono lucide e perfette. Ecco cosa ti aveva attratto e confuso allo stesso tempo; durante il corso della serata mentre mangiucchiava la sua piadina non portava nessun rossetto scintillante. Attualmente la sua bocca invece splendente e tinta di un rosso amaranto delizioso. E' straordinariamente incantevole! Il suo faccino leggiadro ti sta stregando di nuovo. Si guarda nervosamente intorno, forse in cerca di un diversivo, proprio non si direbbe che si stia divertendo un mondo. Sbuffa di continuo soffiando pesantemente con le gote rigonfie, pare non

esserci niente da dire fra le due ragazze assorte e distratte. Dubiti persino che facesse davvero coppia con il ragazzone che l'aveva accompagnata a mangiare al karaoke. Le coppie pi probabili sembrano essere: il ciccio e la cicciottella, lo spilungone e la meravigliosa creatura castana. I vostri sguardi si intercettano per un istante. Lei ti riconosce. Uno scintillio di rabbia le passa sul viso e subito distoglie lo sguardo. Abbassa il mento grazioso, sembra indecisa sul da farsi. Le puoi intravvedere il tumulto di pensieri contrastanti che le si affaccia alla mente dall'espressione corrucciata che le balugina sulla fronte. Si alza infine in piedi, si risiede nell'altra sedia accanto alla seconda ragazza volgendoti cos bruscamente le spalle. Purtroppo il segnale risultato chiarissimo. Peccato! Speravi almeno in un sorriso gentile. Sospiri amaramente e con la morte nelle palle te ne vai altrove. Qua non si pu assolutamente combinare pi nulla. Esci dal bowling, andando al 50. .86. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando nell'acqua pulita con i suoi piedini, spensieratamente e sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle ambrata del suo corpo abbronzato costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo indagatore mentre si diverte. La superficie liscia e polverosa della grande pietra grigia e piatta, su cui si trova seduta e semisdraiata, adesso in parte scura e bagnata e fa nettamente contrasto con la sua figura impalpabile ed eterea. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo accattivante e allusivo. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio si copre le tettine e con un dito ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto alto e sostenuto, seminascosto dal tessuto sintetico argentato delle mutandine baluginanti e bagnate, intanto con le mani si accarezza dolcemente i fianchi delicati sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici l'elastico magico degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi dietro come uno straccino le mutande, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quel triangolo di stoffa brillante che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente fra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento si ferma all'altezza delle caviglie. La giovane bellezza tailandese si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda e ti sorride. Ti parla e scosta timidamente le mani portandole sopra la testa adornata dall'orchidea. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione spettacolare! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tettine sono rotonde come cunette graziose sormontate da more mature, il ventre piatto e dorato come la sabbia di un deserto assolato, il pube sembra quello di una bambina, perfettamente depilato, le gambe sono diritte come il tronco di una palma da cocco imponente e maestosa. Nessun segno di costume da bagno viola l'abbronzatura integrale del suo corpicino da favola. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette leggermente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, in modo del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle ambrata delle sue gambe illibate e deliziose, mentre continuano a schiudersi come le valve di un'ostrica che svela ai tuoi occhi attoniti la sua perla pi preziosa e proibita. Allinterno delle cosce la sua pelle dorata, sembra fresca, soffice, vellutata, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare totalmente freddo innanzi a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi moderatamente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe fantastiche e favolose si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La

telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea, il monticello di venere levigato, le grandi labbra sono assai prominenti, il clitoride prorompente e sorprendentemente carnoso, mentre sopra, sul pube e sul ventre non c' la bench minima traccia di un solo pelo. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta bagnando veramente? Sembrano sorriderti teneramente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono sussurrare il tuo nome. Vedi una gocciolina di umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si annebbiato assurdamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monte di venere e con le unghie si graffia lievemente la pelle ambrata. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti e il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente e l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato tra le labbra prominenti della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta golosamente alla bocca. Lo succhia avidamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La Tailandesina scosta il cesto di giunchi in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto della laguna. Gli occhi sono chiusi. Con le dita di una mano si titilla un capezzolo, con quelle dell'altra si sollecita il clitoride. Ansima debolmente e il corpo sussulta impercettibilmente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 110. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .87. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano

scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 106. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .88. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che porta tranquillamente le mani e le braccia dietro alla nuca mostrando la perfezione del suo corpo affusolato, rivelando il fulgore del choli e della lunga sottogonna a campana, entrambi arancione vivo e rosso intenso, l'uno di seta e l'altra di cotone, tutti e due brillanti e sfumati come la fiamma di un fuoco enorme e caldissimo. I capelli nerissimi e il gioiello dorato sulla sua fronte spaziosa scintillano vividamente sotto la luce del sole abbacinante. Arretra lentamente sedendosi sul bordo della fontana, sollevando e stringendosi le ginocchia al petto, alzando un po' lo sguardo e il mento per sorriderti maliziosamente. Le sue labbra sono morbide e polpose, lucide e vellutate come il bocciolo di una rosa chiarissima, la pelle color caramello, i suoi occhi sono espressivi e seducenti, neri e profondi come l'oscurit di un abisso senza fine. Il soffio rilassante del vento che smuove rumorosamente le foglie tra le fronde degli alberi verdissimi, si pu percepire in sottofondo costantemente. Bisbiglia qualcosa portando le mani scure e incantevoli come tutto il resto della sua presenza affascinante, sul bordo largo almeno mezzo metro della vasca che si distacca dal muro del palazzo tipicamente indiano. Distende in avanti le gambe, sino a sfiorare con la punta dei piedi nudi il Sari che si trova aggrovigliato sul prato come le spire di un serpente addormentato e sgargiante. Posa delicatamente le sue dita sottili, dalle unghie curatissime e laccate di bianco, sul tessuto della sottogonna e comincia lentamente a ritrarle verso l'alto. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono incredibili e perfette. I polpacci sono invitanti e morbidi, le cosce sono snelle e slanciate. Il tessuto di cotone di quella sottogonna a campana arriva a scoprirle le gambe fino ad una spanna sopra le ginocchia, poi si ferma per un istante e incomincia lievemente a ricadere al suolo. La voce della giovane ragazza indiana diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza sensualmente le cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi il pube fra le gambe, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi flessuosi, sino a sfiorare con le dita i bordi inferiori del choli molto luccicante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena: improvvisamente quello straccetto non pi in tensione sulle tettine puntute ma le striscioline di seta annodate con cura dietro al collo lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Disinvoltamente e con distaccata esperienza, scioglie anche quellultimo piccolo nodo sfilando subito e con

scioltezza le braccia dalle mezze maniche della ridottissima blusa completamente aperta sulla schiena, trattenendola con il mento sul petto per non lasciarla cadere a terra. Entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno. L'indumento intimo rimane intrappolato nel mezzo. Si vezzeggia voluttuosamente le mammelle, stringendo e ruotando le mani con passione, mugugnando e sospirando teneramente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani scendono sul suo corpo massaggiando, accarezzando, solleticando amorevolmente. Continuano a scendere sulla sua figura longilinea, fino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare il pube che prima avevano ignorato e disdegnato. L'inquadratura si zuma finalmente sulle tettine che ti appaiono adesso in tutto il loro splendore meraviglioso. I seni sono piccolini, alti e distanziati, i capezzoli sulle punte sono come due nocciole tostate e orgogliosamente rivolte in alto, le areole intorno sono brune e ben delineate come le labbra. Quella visione straordinaria che rasenta la perfezione assoluta addolcisce oltremodo il suo corpicino fantastico, dalla pelle traslucida e dal colore scuro del caffelatte. Le mani risalgono in fretta afferrando e sollevando le mammelle per la base, mentre la testa si china in avanti e la bocca si schiude leggermente per lasciar fuoriuscire la linguetta stuzzicante che cerca lussuriosamente di lambirne le punte. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia avidamente un dito e si passa il polpastrello attorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulle sommit ombrose delle sue tettine favolose. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si lascia scivolare sull'erba lussureggiante e prende dolcemente a carezzarsi con ardore. La testa mollemente girata di lato, gli occhi sono chiusi ai suoni della natura, il viso rivolto nella tua direzione, la schiena si incurva con audacia, le mani sono strette sulle tettine, i capelli le ricadono morbidamente intorno; il cesto di bamb l vicino attende con pazienza il proprio momento. Il suo corpicino longilineo ti appare magnificamente disteso e disponibile, puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza, enigmatica e misteriosa, ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 99. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .89. Argento!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano.

Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non grigio argento. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .90. Un venticello leggero si muove piano sulle strade sgombre e si sposta lentamente sui marciapiedi vuoti. Il rintocco dei tuoi passi sul cemento molto distensivo e ti tiene compagnia. Laria tiepida della sera ti soffia sul viso e ti accarezza le braccia nude. I peletti sulla pelle sono irti, e i capelli si stanno asciugando. Senti la stanchezza scivolare via dal tuo corpo, ti senti libero, ti senti bene. Fuori il cielo ti osserva dallalto e il sole non ancora tramontato. Una splendida sensazione di benessere ti accompagna passo dopo passo. Solo quindici minuti di cammino ti distanziano dal tuo obiettivo. Un chiosco mobile, solitamente appostato nel parcheggio principale della piazza, il posto ideale dove trovar ristoro. Non eccessivamente caro, e questo non guasta. Una panchina l vicino pi che sufficiente per mangiare in disparte e senza pretese. Il luogo tranquillo e all'aria aperta. Hai gi un certo appetito, ma il cibo non il solo pensiero che ti frulla nella testa. Ti stai rilassando e qualcosa si muove l sotto. Ti guardi intorno, non c' nessuno. Ti sposti l'uccello nelle mutande, per trovargli una posizione pi comoda, e ti smuovi i genitali con la mano. E una cosa che fai spesso, pi unabitudine che un'esigenza vera e propria. Ciondolando con le mani in tasca, raggiungi indisturbato l'incrocio in fondo alla strada.

Uno stereo intanto riecheggia in sottofondo risuonando dall'abitacolo di una macchina temporaneamente ferma al semaforo. Le note stridule del tormentone dell'estate ti giungono troppo alte alle orecchie, quando passi accanto al finestrino aperto. Attraversi pacatamente il passaggio pedonale e oltrepassi il ponte che scavalca il canale a sua volta. Le strade sono pressoch deserte, la citt si spopolata a causa delle solite ferie estive. Meglio cos! La passeggiata risulta pi piacevole e corroborante. Un paio di ragazze piuttosto graziose, in abitini firmati e succinti, stanno chiocciando rumorosamente poco pi avanti. Chiacchierano e ridacchiano tra di loro, ciascuna con un guinzaglio in mano. Una delle due solleva gli occhi nella tua direzione mentre ti avvicini silenziosamente: sfili una mano dalla tasca e te la passi fra i capelli. Lei ti supera indifferente con lo sguardo come se non ci fossi neppure. Non ti guarda, non ti vede, probabilmente non si neppure accorta che esisti. Il suo bel visetto altezzoso e appena truccato. Continui a camminare. Le sorpassi e giri la testa per scorgere anche l'altra ragazza che ti dava le spalle. Ti rivolge a malapena un'occhiata con aria di sufficienza. Le ignori entrambe. Segui invece le cordicelle che si svolgono dalle loro mani e che scompaiono oltre la rastrelliera posta ai loro piedi. Alcune biciclette ti impediscono la vista in un primo momento, ma poi un sorriso prende forma sul tuo viso. Due bestioline seminascoste stanno copulando affannosamente. Quello di sotto uno di quei cagnolini con un ciuffetto sugli occhi, forse uno Yorkshire, e l'altro uno di quelli con il musetto a punta, sicuramente un Pincher. Il maschietto, con la sua linguetta penzolante, ci sta dando dentro come un riccio. I due animaletti si stanno accoppiando felicemente all'insaputa delle loro padroncine snob. Se vuoi avvertire le ragazze, su cosa stanno facendo i loro cagnolini, torna sui tuoi passi e vai al 15. Se non le vuoi avvertire di nulla, continua a camminare e fai finta di niente, andando al 52. .91. Marrone!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte

della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non marrone. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .92. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dagli indumenti intimi di cotone bianco. Si piega lentamente sedendosi poi sull'assito liscio del pontile, si stringe le ginocchia al petto sollevando un poco il mento e sorridendoti maliziosamente. Le sue labbra sono rosa come il bocciolo di un fiore soffice e perfetto, i suoi occhi sono lucidi e scintillanti come goccioline dacqua che brillano sfavillando allegramente sotto la luce del sole, che schizzano e spumeggiano al di sopra dei massi sparsi al centro del ruscello gorgogliante. Bisbiglia qualcosa portando le mani bianche e delicate come tutto il resto della sua figura minuta, sul bordo della costruzione di legno levigato e immerge frettolosamente i piedi nell'acqua limpida. Un brivido le risale lungo il corpo sottile, i pescioloni dorati si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con pi cautela. L'acqua chiara e trasparente deve essere anche gelata. La voce della giovane ragazza giapponese diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza vogliosamente le cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine semplicissime, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi flessuosi, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppe del reggiseno candido. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena: improvvisamente quello straccetto non pi in tensione sulle tettine ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle mentre con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle bianche e meravigliose. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno. L'indumento intimo rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza voluttuosamente le tette, stringendo e ruotando le mani con passione, mugugnando e sospirando affannosamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani scendono sul suo corpo massaggiando, accarezzando, solleticando. Continuano a scendere sulla sua figura delicata, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato. L'inquadratura si zuma sul seno che ti appare in tutto il suo splendore. I capezzoli sembrano gonfi e teneri, come bacche mature, le areole intorno sono rosa e ben delineate come le labbra. Quella visione sovrasta due monticelli morbidi e bianchi che rasentano la perfezione. Le mani risalgono in fretta afferrandoli e sollevandoli per la base, mentre la testa si china in avanti e la bocca si schiude leggermente per lasciar fuoriuscire la lingua che cerca lussuriosamente di lambirne le punte. Osservi estasiato e incantato quella scena sublime. Si succhia avidamente un dito e si passa il polpastrello attorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle immacolata delle tettine.

La telecamera si allontana gradualmente e l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi poi le labbra, ma non dice niente perch non ce n nessun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del pontile di legno e incomincia a sguazzare nell'acqua con i piedi. La schiena inarcata all'indietro, le mani sono appoggiate accanto al cesto di canne intrecciate, la testa ricade sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo azzurro, il viso rivolto al sole abbagliante. Il suo corpicino longilineo ti appare magnificamente di profilo, puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 109. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .93. L'inquadratura si centra sulla ragazza comodamente adagiata al suolo che si sta frugando teneramente tra le gambe, socchiuse e piegate a quarantacinque gradi, con i polpastrelli delle dita avide e molto delicate. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle del suo corpo voluttuoso percorsa da brividi incontrollabili, tanto che non sapresti proprio dire se di freddo o di piacere. La superficie della stuoia intessuta a mano e il resto dell'arredamento, spartano e di legno, fanno nettamente contrasto con la sua figura impalpabile ed eterea. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo accattivante e allusivo. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio si copre le tettone e con un dito ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto sodo e sostenuto, parzialmente nascosto dal tessuto di seta celeste delle mutandine scintillanti, mentre con le mani si accarezza dolcemente i fianchi delicati sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici l'elastico magico degli slip miracolosi e brillanti. Continua poi a scendere chinandosi a novanta gradi sulla panchettina robusta, trascinandosi dietro come uno straccino le mutande, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quel triangolo di stoffa baluginante che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente fra la cunetta morbida della sua figa. L'indumento intimo si ferma all'altezza delle caviglie. La giovane Bellezza Russa si rialza di scatto e si gira nuovamente dalla tua parte. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda e ti sorride. Ti parla e scosta sfacciatamente le mani portandole sopra la testa acconciata con cura. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione spettacolare! Tutte le curve sono perfettamente modellate. Le tettone sono come noci di cocco sormontate da sentinelle attente ed erette, il ventre piatto e chiaro come una distesa innevata, il pube dorato come un campo di grano, le gambe sono diritte come le colonne di marmo di una cattedrale imponente e maestosa. Si inginocchia sulla stuoia ai suoi piedi e si siede: distende le cosce in avanti, le flette leggermente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, in modo del tutto ossessivo.

La telecamera zuma in avanti e l'inquadratura si apre audacemente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale con pacatezza la pelle immacolata delle sue gambe deliziosamente ipnotiche e magnetiche, mentre continuano a schiudersi come un frutto maturo che mostra ai tuoi occhi attoniti tutta la polpa pi succosa, svelando al contempo il nocciolo del suo segreto maggiormente custodito e proibito. Allinterno delle cosce la sua pelle chiara, sembra calda, vellutata, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare totalmente insensibile di fronte a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi moderatamente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe favolose e fantastiche si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea e completamente depilata intorno alle grandi labbra sorprendentemente carnose, mentre sul pube e sul ventre un triangolino di peluria riccia e bionda come i capelli, si allunga e si allarga ricoprendole parte del monte di venere soffice e delicato come una pesca succulenta. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta bagnando davvero? Sembrano sorriderti teneramente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono sussurrare appena il tuo nome. Vedi una gocciolina dei suoi umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si sta annebbiando assurdamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa straordinaria. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sulla peluria bionda e la chiude a pugno sui riccioli dorati. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi veramente sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti e il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente e l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato tra le labbra morbide della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta avidamente alla bocca. Lo succhia golosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La Bellezza Russa si sdraia sulla schiena, ancora una volta sopra la stuoia consunta del vestibolo. Gli occhi sono chiusi. Con le dita di una mano si stuzzica un capezzolo, con quelle dell'altra si titilla il clitoride. Ansima lievemente e il corpo sussulta impercettibilmente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 120. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33.

Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .94. Chiude le gambe di scatto e fa un sobbalzo sulla sedia. Trasali bruscamente e riporti lattenzione al di sopra del tavolo. Pare che abbia masticato qualcosa di troppo duro; forse il nocciolo di unoliva. Ha una strana espressione sul viso incantevole, sembra preoccupata e si tiene una mano sulla guancia dolorante. Dice qualche parola al suo compagno e si alza in piedi. Si riaggiusta la gonna e si dirige frettolosamente verso la cassa accanto allingresso. La raggiunge. Svolta a sinistra lungo un corridoio, tra i tavoli e la parete, dove i camerieri fanno avanti e indietro da unaltra sala. Nella parete c una porta, il bagno, prima non ci avevi fatto caso, e ci scompare dentro. Resta via per pochissimo tempo. Ti stavi giusto chiedendo se la dovevi raggiungere, quando ecco che la porta si riapre e lei ne esce pi bella e pi splendente che mai. Ritorna al suo tavolo con le guance lievemente arrossate e come prima quasi tutta la sala si volge al suo passaggio. Le sue gambe sono magnifiche, lunghe e diritte come due trampoli, per forza che tutti si voltano. Non farlo sarebbe impossibile. Ritorna a sedersi e si fa un poco sotto con la sedia. Il chiacchiericcio nella sala riprende. Si volge per meno di un istante nella tua direzione ma sufficiente, i vostri occhi si incontrano. Un sorrisetto lussurioso le brilla sul visetto e subito scompare. Rivolge tutta se stessa al suo compagno, beh, non proprio tutta se stessa, ma solo la met al di sopra del tavolo. Le sue gambe si stanno schiudendo di nuovo. Stavi imboccando un centimetro quadrato di pizza ma riabbassi la forchetta. Le sue cosce si aprono come la volta prima, molto piano, troppo lentamente, qualcosa per cambiato. Non vedi nessuno scintillio bianco. Possibile? Il tuo cuore si ferma insieme al respiro e perde qualche colpo. Risali sulla pelle abbronzata di quelle gambe toniche e muscolose, mentre continuano a schiudersi come il bocciolo di un fiore meraviglioso che svela ai tuoi occhi increduli tutta la sua bellezza e tutti i suoi segreti. Allinterno delle cosce la sua pelle candida, immacolata, sembra soffice, calda, profumata. Cominci a sudare freddo e lei continua a dischiudersi sotto il tuo sguardo attonito. Stai per morire! Finalmente quelle gambe, fantastiche, si sono aperte quel tanto che basta per esserne certi. Risali un altro poco con lo sguardo, sino alloggetto delle tue brame. Non indossa pi le mutandine. Continua a parlare, e ad annuire al di sopra del tavolo, al suo compagno come se nulla fosse accaduto. Che gradevole biricchina! Mangia piccoli pezzettini della sua pizza, con prudenza, come se avesse paura di trovarci qualcosa nel mezzo. Che falsa... E adorabile. Se ne sta seduta sul bordo della sedia, in equilibrio precario sul sedere. Forse un po troppo in avanti, deve essere scomoda, ma il panorama che offre spettacolare. Posi del tutto la forchetta, non ce la fai a mangiare. Riabbassi lo sguardo, ancora non ci puoi credere. Ci passi gli occhi sopra, pi volte, sino ad imprimerti i particolari nella mente. La sua vagina rosea e completamente depilata intorno alle grandi labbra sorprendentemente carnose, mentre sopra, sul pube e sul ventre, un triangolo abbondante di peluria riccioluta avanza e si allarga ricoprendole quasi tutto il monte di venere. Stai tremando come un ragazzino. Quelle grandi labbra sono lucide: si sta eccitando e sembrano sorriderti dolcemente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono sussurrare il tuo nome. Vedi una gocciolina dei suoi umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le sue natiche. Il tuo cazzo sta sgroppando come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si sono confusi, la tua mente si annebbiata, il tuo cervello ti ha abbandonato del tutto. Adesso l'animale irrequieto che hai tra le gambe a comandare. La ragione e il buon senso si sono annullati l'un l'altro. Stai ansimando, non riesci a distogliere lo sguardo dalla sua figa. Gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Qualcuno se ne potrebbe accorgere ma nulla adesso ha pi importanza. Ci siete solo voi due e il resto non conta niente. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito

le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sulla peluria scura e la chiude a pugno intorno ai riccioli brillanti. Un brivido ti scuote la spina dorsale e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi sotto il naso. Forse tutto nella tua testa, ma che importanza pu avere? Nessuna! Le tue pupille si allargano, si stringono, zumano, ma non riescono a trovare la giusta posizione. Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi stanno ballando nelle orbite e stanno perdendo la capacit di mettere a fuoco. Il cuore nel petto sembra scoppiare. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato tra le labbra morbide della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce lucido e se lo porta alla bocca. Lo succhia golosamente ma non si volge nella tua direzione. Sta sorridendo e tu ti senti svenire. Vai al 7. .95. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 100. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .96. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando

daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 129. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .97. L'inquadratura sul viso della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura graziosa. Il suo sguardo vago e spensierato, come quello di un coniglietto sperduto, i lineamenti morbidi e gentili, le guance un po' smunte e il mento leggermente affilato come quello di un gattino bagnato, ispirano subito a prima vista una dolcezza e una tenerezza infinita. La sua pelle color dell'argilla, la sua fronte coperta dalla frangettina biondo ramata, le sopracciglia sono alte e castano chiare, gli occhioni luminosi e marroncini sono percorsi da scintille verdissime e sono lievemente segnati da una riga sottile di eyeliner sulle palpebre. Il nasino delicato, la bocca rosa velata dal lucidalabbra, le labbra sono circoscritte dal disegno di una matita rossa che ne esalta il sorriso invitante e simpatico. Due evidenti nei neri spiccano sul suo bel visetto rendendola ancor pi carina di quanto gi non sia. I capelli oro ramati sono diritti e sottilissimi, lucidi e brillanti, e le incorniciano dolcemente il volto discendendole fluentemente sulle spalle e sulla schiena. La sua espressione incantata e molto sbarazzina. Indossa un semplicissimo top elasticizzato, rosso con coccinelle nere, che la guanta strettamente come una seconda pelle e una minigonna nera a pallini bianchi che le arriva a malapena poche dita pi in gi del sedere. Quegli indumenti aderenti e cortissimi le mettono disinvoltamente in risalto le curve armoniose del corpo formosetto. Le spalle sono morbide, il seno generoso, la vita snella, il ventre liscio, i fianchi sono larghi, le gambe totalmente esposte sono affusolate e tornite come le braccia esili e perfette. Stringe fra le dita i laccetti di vernice dei sandali neri dal tacco altissimo e le unghie dei piedi nudi sono smaltate e traslucide come quelle delle mani. La testolina deliziosa, un ginocchio appena flesso, una mano posata sul bacino, l'altra liberamente distesa lungo la sua splendida coscia destra. La giovane Bellezza Italiana cerca di acchiapparsi un capello sfuggente e ti sorride apertamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta minuta e radiosa, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri attraenti si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La biondina se ne sta ritta in piedi vicino a una macchina familiare nuovissima, ondeggiando svagatamente con la mano stretta sul fianco sinuoso, con i piedi affondati nell'erba soffice, in precario equilibrio nel posteggio di uno spiazzo isolato posto alla base di una piccola collina immersa nella natura rigogliosa e verdeggiante. Il soffio del vento tra le fronde degli alberi, il fragore delle onde che si infrangono sugli scogli, i richiami dei gabbiani che

strillano e gridano volteggiando sull'acqua del mar Mediterraneo... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle dell'enorme station wagon si estende come un manto lussureggiante una fitta macchia mediterranea, mentre di fronte quella collinetta verdissima degrada morbidamente in una lunga spiaggetta sabbiosa che si perde nel mare azzurro come il cielo di un colore intenso e limpidissimo. Alcuni gabbiani lanciano instancabilmente il loro richiamo, aleggiando in cerchio nell'aria tersa e un'imbarcazione solitaria procede in lontananza avanzando parallelamente rispetto alla costa rocciosa. Da una parte della baia si innalza una scogliera minacciosa che si getta a picco nell'acqua cristallina, dall'altra invece quella fitta macchia mediterranea circoscrive pigramente tutta quanta la spiaggia argentata. La luce del sole accecante che si riflette sulla superficie del mar Mediterraneo la sola cosa che permette di distinguere l'inizio del cielo dai confini dell'orizzonte. Mentre la ragazza continua a muoversi distrattamente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro o scostandosi i capelli dal viso, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane sognante e mezza nuda. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza trasognata che sussurra qualcosa prendendo una borsa variopinta dal retro del veicolo familiare. Abbandona nel bagagliaio i sandali di vernice nera dal tacco vertiginoso. Barcollando, tentennando, sorridendo ingenuamente, comincia a discendere con attenzione dallo spiazzo di quella piccola altura erbosa. Spensieratamente si incammina a piedi nudi ancheggiando sulla sabbia argentata e finissima, dirigendosi verso la riva poco distante di una spiaggetta meravigliosa, isolata e sperduta nella vastit della costa rocciosa di quel mare assolato e tranquillo. Incomincia a sfilarsi lentamente, dalla testa e dalle braccia il top elasticizzato che porta, il cui rosso fuoco fa nettamente contrasto con quello verde-azzurro della natura che la circonda. Se lo lascia scivolare piano addosso, timidamente, pudicamente, abbassando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Oltrepassa la curva tondeggiante del seno e continua a sfilare con calma quello straccetto di tessuto sintetico che indossa, interrompendo il contatto visivo soltanto per un momento. Si ferma e ti guarda. Volge lo sguardo all'imbarcazione sempre pi lontana. Si scosta un capello dal naso. Le sue spalle sono lisce e splendenti come seta, la pelle abbronzata come il suo visetto incantevole e grazioso. Ti appare in ultimo alla vista un seno generosamente rotondo, trattenuto dal reggiseno di un costume da bagno celeste e turchese, puntinato di nero, che sembra almeno di qualche taglia troppo piccolo per le sue mammelle traboccanti. Si piega in avanti appoggiando delicatamente la borsa sulla sabbia. Le sue tette formose fanno capolino dalle coppe del costume e sembrano voler schizzare fuori a tutti i costi dal decolt mozzafiato. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare per molto tempo. La sua espressione si fa sorridente e biricchina mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso chiaro; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida monella che si sfila velocemente la minigonna, lasciandola cadere sulla sabbia bagnata insieme al top abbandonato, mostrando con indifferenza le mutandine del costume da bagno dello stesso colore del pezzo superiore, rivelandoti del tutto le grazie magnifiche del suo corpo insinuante e lusinghiero. La ragazza non altissima, ma la sua immagine divinamente modellata. Il seno prorompente, la vita flessuosa, i fianchi sono sinuosi, le gambe proporzionalmente lunghe sono particolarmente ben fatte. Solamente un costume da bagno sfumato dal celeste al turchese, luccicante e cosparso di puntolini nerissimi, ormai la veste audacemente e in modo un po' troppo provocante. Raccoglie la

borsa da mare e si incammina sulla riva della spiaggia, sollevando schizzi di tanto in tanto, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, fino a raggiungere un affioramento roccioso che sbuca dalla sabbia immacolata come i ruderi di un'antichissima citt dimenticata e distrutta. Un'imponente scogliera, aguzza e scoscesa, si specchia nell'acqua verde-azzurra del mare pulito e cristallino, e numerosi pesciolini dorati nuotano spontaneamente fra gli scogli di quella costa mediterranea straordinaria. Si ferma accanto a una grossa pietra larga e piatta, ammorbidita e levigata dalle maree, che si distacca dalla scogliera affacciandosi nell'acqua sul limitare della spiaggia argentata. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco suadente e una mano posata sull'anca morbidissima, cos da sottolinearne la perfezione, per un attimo apparentemente indecisa e riluttante. Si gira e ti mostra il culetto. Che delizia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino perlato e la sua voce si disperde nel rumoreggiare del Mediterraneo ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con le mani e con le braccia si copre ci che il costume non riesce proprio a contenere, mentre la borsa le penzola mollemente sul pube e sulle gambe color dell'argilla cotta. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 132. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .98. L'inquadratura sul viso della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura fascinosa. Il suo sguardo riflessivo e penetrante, come quello di una pantera in caccia, i lineamenti delicati e graziosi, le orecchie finemente orlate e il sorriso sereno e raggiante, scintillante e disarmante, come quello di un essere angelico, le donano un fascino e un potere irresistibilmente attraente e coinvolgente. La sua pelle color marroncino rossiccia, la sua fronte in parte coperta dalla lunga frangia scalata, le sopracciglia sono arcuate e dorate, gli occhioni luminosi e verdissimi sono pesantemente truccati dal mascara brillante e dalla matita nerissima. Il nasino stretto e leggermente affilato, la bocca grande e polposa, le labbra invitanti sono velate da un rossetto ciclamino che ne esalta il sorriso ampio e radioso. La frangia splendente ravviata dietro alle orecchie addolcendo oltremodo il suo bel visetto d'angelo, rendendola ancor pi affascinante di quanto gi non sia. I capelli biondo platino sono diritti e sottilissimi, lucidi e brillanti, e le incorniciano dolcemente il volto discendendole fluentemente al di l delle spalle sulla schiena flessuosa. La sua espressione accattivante e molto seducente. Indossa una semplicissima canottiera elasticizzata, arancio con pallini gialli, che la guanta strettamente come una seconda pelle e una minigonna rossa a righe azzurre che le arriva a fatica poche dita pi in gi del sedere. Quegli indumenti aderenti e cortissimi le mettono disinvoltamente in risalto le curve esagerate del corpo sinuosissimo. Le spalle sono morbide, il seno esplosivo, la vita snella, il ventre liscio, i fianchi sono larghi, le gambe totalmente esposte sono lunghissime e tornite come le braccia affusolate e perfette. Stringe fra le dita i laccetti di vernice dei sandali rossi dal tacco altissimo e le unghie dei piedi nudi sono smaltate di violetto chiaro come quelle delle mani. La testolina deliziosa, un ginocchio appena flesso, una mano posata sul bacino, l'altra liberamente distesa lungo la splendida coscia destra. La giovane Bellezza Americana si ravvia i capelli dietro un orecchio e ti sorride apertamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta angelica e sospetta, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri attraenti si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La biondina se ne sta ritta in piedi affondando lievemente nella sabbia soffice, con la mano stretta sul fianco sinuoso, vicino ad un'auto sportiva nuovissima, in precario equilibrio sul ciglio di una stradina desolata che si discosta dal centro abitato della California. Il rumore delle onde che si allungano sulla spiaggia, i richiami dei delfini che giocano

allegramente nell'acqua, le strilla e grida dei gabbiani che volteggiano sull'oceano Pacifico... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle della macchina fiammeggiante si estende tutta quanta la California, mentre di fronte quella stradina asfaltata costeggia una lunghissima spiaggetta sabbiosa che si disperde nell'oceano azzurrino come il cielo di un colore pulito e limpidissimo. Alcuni gabbiani lanciano instancabilmente il loro richiamo, aleggiando in cerchio nell'aria tersa e un banco di delfini si sta allontanando dalla riva cantando e nuotando a balzi felici e giocosi. Da entrambe le parti della magnifica costa californiana si possono intravvedere chilometri di spiaggia bianchissima, in lontananza invece numerose abitazioni imponenti e lussuose costellano quel paesaggio straordinario. La luce del sole tropicale che scintilla sulla superficie del Pacifico la sola cosa che permette di distinguere la fine dell'acqua dall'inizio del cielo. Mentre la ragazza continua a muoversi distrattamente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro o ravviandosi i capelli dietro alle orecchie, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane sorridente e mezza nuda. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza persuasiva che sussurra qualcosa prendendo una sacca di jeans dal retro del veicolo sportivo. Abbandona sul posto i sandali di vernice rossa dal tacco vertiginoso. Sprofondando, barcollando, sorridendo amabilmente, si incammina spensieratamente a piedi nudi ancheggiando sulla sabbia bianca e finissima, dirigendosi verso la riva poco distante della spiaggetta meravigliosa, isolata e sperduta nella vastit della costa di quell'oceano assolato e tranquillo. Incomincia a sfilarsi lentamente, dalla testa e dalle braccia la canottiera elasticizzata che porta, il cui arancio fiamma fa nettamente contrasto con quello bianco-turchese del litorale che la circonda. Se lo fa scivolare piano addosso, sfacciatamente, impudicamente, sollevando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Oltrepassa la curva esplosiva del seno e continua a sfilare con calma quello straccetto di tessuto sintetico che indossa, interrompendo il contatto visivo soltanto per un momento. Si ferma e ti guarda. Si ravvia i capelli dietro alle orecchie. Le sue spalle sono lisce e splendenti come raso, la pelle abbronzatissima come il suo visetto incantevole e grazioso. Ti appare in ultimo alla vista un seno enormemente rigonfio, trattenuto dal reggiseno di un costume da bagno, microscopico e bianchissimo, che contiene a malapena i capezzoli e le areole di quelle mongolfiere in procinto di scoppiare. Si piega in avanti appoggiando sensualmente la sacca sulla sabbia. Le tettone enormi fanno capolino dalle coppettine del costume e sembrano voler esplodere improvvisamente fuori dal decolt mozzafiato. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare per molto tempo. La sua espressione si fa maliziosa e sensuale mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso risulta chiaramente; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida creatura che si sfila velocemente la minigonna, lasciandola cadere sulla sabbia bagnata insieme alla canottiera sgargiante, mostrando con indifferenza le mutandine del costume da bagno dello stesso candore del pezzo superiore, rivelandoti del tutto le grazie magnifiche del suo corpo insinuante e lusinghiero. La ragazza abbastanza alta e la sua immagine divinamente modellata. Il seno grandioso, la vita longilinea, i fianchi sono sinuosi, le gambe paradisiacamente lunghe sono sode e assai ben fatte. Solamente un costume da bagno stile filo interdentale, latteo e luccicante, ormai la veste audacemente e in modo un po' troppo provocante. Raccoglie la sacca di jeans e si avvia sulla riva della spiaggia, alzando schizzi di tanto in tanto, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda,

fino a raggiungere un grosso pietrone isolato che sbuca dalla sabbia immacolata come la schiena di un gigante addormentato. Il cielo azzurro intenso si specchia nell'acqua cristallina dell'oceano maestoso e sconfinato, e numerosi pesciolini argentati nuotano spontaneamente fra le onde di quella costa pacifica straordinaria. Si ferma accanto alla grossa pietra larga e piatta, ammorbidita e levigata dalle maree, che si affaccia nell'acqua sul limitare della spiaggia lunga e bianchissima. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco persuasivo e una mano posata sull'anca morbidissima, cos da sottolinearne la perfezione, per un attimo apparentemente indecisa sul da farsi. Si gira e ti mostra il culetto. Che delizia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino smaltato, e la sua voce si perde nel rumoreggiare del Pacifico ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con le mani e con le braccia si copre ci che il costume non pu proprio contenere, mentre la borsa le penzola mollemente sul pube e sulle gambe meravigliosamente tostate. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 153. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .99. L'inquadratura si centra sulla ragazza comodamente adagiata al suolo che si sta frugando voluttuosamente tra le gambe, socchiuse e distese sull'erba, con i polpastrelli delle dita affusolate e dalle unghie curatissime e meravigliosamente laccate di bianco. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle del suo corpo longilineo, color caramello, percorsa da brividi incontrollabili tanto che non sapresti proprio dire se di freddo o di piacere. L'innocenza e lo splendore della natura che la circonda fanno netto contrasto con il suo modo di essere, enigmatico e misterioso. Si rilassa e si rivolge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo accattivante e seducente. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio si copre le tettine, con un dito ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrandoti il culetto alto e rotondo, guantato dal tessuto sgargiante della sottogonna di cotone, intanto con le mani si allenta il cordino che la sostiene in vita accarezzandosi dolcemente i fianchi per sottolinearne la perfezione. Scende lentamente sulle curve della vita snella con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici la cintura della sottogonna a campana che la veste sinuosamente. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi dietro come uno straccino l'indumento arancio e rosso, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quella stoffa brillante che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta ombrosa della sua figa morbida. L'indumento intimo si ferma attorno alle caviglie. La giovane Bellezza Indiana si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla scostando timidamente le mani, affondandole fra i capelli lunghi e nerissimi. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione spettacolare! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tettine sono a punta come monticelli notturni sormontati da cocuzzoli imbruniti, il ventre piatto come un campo perfettamente arato, la pelle ha il colore del caffelatte, il pube sembra quello di una ragazzina, senza nemmeno un peletto, le gambe sono diritte come la torre di un monumento svettante e grandioso. Il gioiello dorato sulla fronte spaziosa, all'altezza del terzo occhio, scintilla e barbaglia alla luce del sole fortissimo. Si inginocchia sul prato e si siede: distende le cosce in avanti, le flette leggermente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, con fare del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle traslucida delle sue gambe flessuose e deliziose, mentre continuano a schiudersi come le pagine di un diario che mostra, svelando ai tuoi occhi attoniti tutti i suoi segreti maggiormente custoditi e proibiti.

Allinterno delle cosce la sua pelle vellutata, sembra tiepida, soffice, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare totalmente freddo innanzi a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi moderatamente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe fantastiche e favolose si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina scura, il monte di venere levigato, le grandi labbra sono delicate, il clitoride pronunciato e piccolino, mentre sopra, sul pube e sul ventre non c' la bench minima traccia di un solo pelo. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti teneramente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono sussurrare il tuo nome. Vedi una gocciolina di umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si annebbiato assurdamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere e con le unghie si graffia lievemente la pelle depilata. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, il suo interno rosa e bagnato si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti, il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato tra le labbra delicate della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta avidamente alla bocca. Lo succhia maliziosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La morettina indiana si sdraia sulla schiena, ancora una volta sul verde dell'erba. Gli occhi sono chiusi. Con le dita di una mano si titilla un capezzolo, con quelle dell'altra si stuzzica il clitoride. Ansima debolmente e il corpo sussulta impercettibilmente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 105. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .100.

L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dalle coppe del bikini ridottissimo, di tessuto elastico sfumato dal giallo vivo al rosso acceso. Si gira e si arrampica sulla grande lastra di pietra che si trova alle sue spalle, ultima rimanenza di chiss quale antica costruzione, che si affaccia sull'oceano Atlantico insieme ai resti del muro grigio semi sepolto e semidistrutto. Il sole accarezza tutta la sua figura brillante e miracolosa, mentre si solleva facilmente in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Lascia cadere a terra la sacca di tela, raggiunge i confini sull'acqua azzurra, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride con malizia. Le sue labbra sono lucide e carnose come la polpa di un frutto maturo, i capelli sono lunghi e nerissimi, vaporosi e voluminosi come la nube della notte pi oscura, gli occhietti nocciola sono leggermente allungati come le sopracciglia che scintillano e sfavillano sul suo bel visetto ammaliante e dolcissimo. Bisbiglia qualcosa portando le mani cioccolate come tutto il resto della sua presenza incantata, sul bordo smussato di quella pietra levigata dalle maree, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua del basso fondale sabbioso. Un brivido le risale lungo il corpo sinuoso, i pesciolini argentati si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua azzurra e pulita della spiaggia deve essere anche piuttosto gelata. La voce della giovane ragazza marocchina diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza deliziosamente le lunghe cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine arancio fiamma, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi serpeggianti, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppe del bikini luccicante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena: improvvisamente quello straccetto non pi in tensione sulle tette tondeggianti ma i laccetti annodati sulla nuca lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle mentre con l'altra mano si scioglie quell'ultimo nodo persistente. I due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno. Il pezzo superiore del bikini rimane intrappolato ossessivamente nel mezzo. Si accarezza dolcemente le tette prorompenti, stringendo e ruotando le mani con passione, mugugnando e sospirando ardentemente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani smaltate di rosa scendono sul suo corpo tortuoso, massaggiando, accarezzando, solleticando voluttuosamente. Continuano a scendere sulla sua figura seducente, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare gli slip che prima avevano ignorato e disdegnato. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore meraviglioso. Le tette sono alte e rotonde, i capezzoli sembrano teneri e succosi come bacche pruinose, le areole sono larghe e brune, molto ben delineate come le labbra. Quella visione straordinaria rasenta la perfezione pi assoluta che sia possibile immaginare. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre la testa si china in avanti e la bocca si schiude lievemente per lasciar fuoriuscire la linguetta maliziosa che cerca lussuriosamente di lambirne le sommit. Nessun segno di costume da bagno deturpa il fascino cioccolato del panorama favoloso che offre. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia avidamente un dito, e si passa il polpastrello intorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle color cacao delle mammelle. La telecamera si allontana gradualmente e l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso incominciando a sguazzare con i piedi nell'acqua di quell'oceano appena increspato da piccoli movimenti ondosi. La schiena inarcata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo azzurro, il volto rivolto al sole tropicale, i capelli le ricadono morbidamente accanto alla sacca di tela abbandonata. Il suo corpicino tutte curve, ti appare magnificamente di profilo e puoi risalirne ogni rotondit con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco.

Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 104. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .101. Sminuzza la sua pizza e la sbocconcella, senza mai voltarsi nella tua direzione. Sorride maliziosamente a te o al suo compagno, non lo sapresti dire. Forse lo fa apposta. Gli occhi le brillano e affonda la forchetta nella bocca, lentamente, profondamente, e la succhia golosamente mentre se la estrae dalle labbra. Mastica con molta cura e c qualcosa di sessuale nel suo atteggiamento. Continui a tagliuzzare la tua pizza in pezzettini sempre pi piccoli ma non riesci a mangiare. Lo sta sicuramente facendo di proposito, sa che non le riesci a distogliere gli occhi di dosso, per non pi di un secondo almeno, e si sta divertendo alle spalle del suo ragazzo. Che stronza! Per davvero bellissima, stai pensando quando noti appena un movimento furtivo al di sotto del suo tavolo. Con calma, quasi timidamente, sta rivolgendo le gambe dalla tua parte. Trattieni il respiro. Al di sopra del tavolo nulla traspare. Spilucca la sua pizza e ascolta con vivo interesse il suo interlocutore, compostamente, ma al di sotto tutta unaltra storia. Molto piano, troppo piano, sta dischiudendo le gambe. Abbandoni ogni senso di pudore e per quasi un minuto non riesci a respirare; non puoi distogliere lattenzione dalle cosce affusolate che si aprono incredibilmente davanti ai tuoi occhi. Non sei un guardone, non sei un guardone, ti ripeti ma intanto non riesci a spostare lo sguardo da quella scena esasperante. Hai di nuovo la gola secca. Una prima strisciolina bianca ti appare alla vista in mezzo a quelle gambe favolose. Continuano ad aprirsi e adesso puoi intravvedere unombra scura allaltezza del suo pube. Improvvisamente ti senti come ridiventato un ragazzino. Irrequieto, insicuro, curioso, e ossessivo. Le cosce si aprono ancora, ora puoi vedere tutto. Indossa un minuscolo perizoma di pizzo bianco, semitrasparente, che le avvolge a malapena le grandi labbra della figa. Cerchi di deglutire ma non hai saliva in bocca. Prendi unaltra sorsata dal tuo boccale. Sollevi lo sguardo per un momento. Lei sempre indaffarata con la sua pizza e non ti guarda nemmeno. Sorride maliziosamente verso il suo accompagnatore. Uno sguardo sensuale le brilla negli occhi e unespressione seducente le si stampata sul volto. Di sicuro non pu non essersene accorta, lo sta facendo apposta, per fa finta di niente e la cosa non ti dispiace. Che troia! Ti guardi attorno, nessuno vi guarda. Riporti lattenzione l sotto. Il perizoma davvero ridottissimo. Le puoi scorgere parte delle natiche e del monte di venere laddove quel piccolo straccetto non pu contenere. Ciuffi ribelli di peli neri scappano fuori da tutte le parti e una folta peluria scura sul ventre traspare al centro. Sei come ipnotizzato da questa visione. Tira 2 dadi: Se il risultato, un numero pari, vai al 32. Se il risultato, un numero dispari, vai al 123.

.102. Rosse!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie vermiglie, scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide e sottili risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore: la sua biancheria intima rossa e fulgida come un fuoco intenso. Il suo monticello di venere invitante e lussureggiante come un pascolo in fiore; puoi intravvedere la folta peluria ricciuta e rossiccia dalla trasparenza al centro delle mutandine scarlatte. Che spettacolo divino! Rossana attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. "E adesso?". "E' stato un bel gioco finch durato, ma non sei costretta...". Ti Raggiunge rapidamente e ti posa un dito sulla bocca. Ti fa cenno di tacere con l'altra mano. Toglie il dito e ti bacia simbolicamente. Senti la punta della sua lingua farsi strada, ma non appena dischiudi le labbra per accoglierla la ritira e si allontana. Ti sorride con aria da furbetta. Sei rimasto sorpreso da quel contatto molto intimo e finora assolutamente proibito. Rossana esce dal bancone e va alla porta per abbassare la saracinesca sino a terra. Ammiri in silenzio quel capolavoro di donna. Chiude a chiave la serranda dal suo interno. Si gira nella tua direzione. Ti si avvicina e ti alzi in piedi. L'atmosfera densa e palpabile. Non dite niente. Ti guarda negli occhi. Non c bisogno di nessun'altra parola. La sua espressione passionale, la tua incredula e stordita. Le sfiori gentilmente con la punta delle dita la pelle del viso e delle spalle. Lei ti lascia fare. Ti abbassa lo zip dei pantaloni e ne estrae il cazzo febbricitante. Stai fremendo nella sua mano e lei allarga un sorriso lussurioso e compiaciuto sul bellissimo volto raggiante. Ti scappuccia delicatamente l'uccello una dozzina di volte e non distoglie mai lo sguardo dal tuo. Continua a sorridere. Evidentemente soddisfatta della situazione esasperante che si venuta a creare. Si passa la lingua sulle labbra e ti devi trattenere per non sborrarle subito tra le dita. Si abbassa lentamente, inginocchiandosi ai tuoi piedi senza mai distogliere i suoi splendidi occhioni

nocciola dai tuoi inebetiti e sbalorditi. Dischiude le labbra e per un istante vedi lampeggiare lo scintillio dei dentini bianchissimi, poi la sua bocca favolosa accoglie lievemente la cappella del tuo pene al suo interno umido, caldo e bollente, e ti senti venire, ti senti svenire e morire. La sua linguetta rovente incomincia a frullare attorno al glande sovreccitato e lei comincia a muovere la testa avanti e indietro: lo ingoia profondamente, senza mai smettere di guardarti di sfuggita negli occhi. Che visione straordinaria! Lo puoi sentire, lo puoi vedere, il tuo cazzone, che affonda in lei, sempre pi a fondo, tra le sue labbra carnose, e stai per impazzire del tutto, ma ti senti felice e sollevato. Ti trovi in quello stato di tensione che precede sempre la beatitudine. Eri gi molto eccitato e le reni incominciano a pulsare, pochi altri colpi ti fanno venire completamente nella sua bocca. Le scarichi un torrente di sperma direttamente in gola e lei non si sottrae, continua a guardarti, continua a succhiare con le guance gonfie, ingoia tutto senza nemmeno accennare a distaccarsi dal cazzo. La bocca piena, non ne pu pi contenere, non hai mai sparato fuori cos tanta roba, non riesce a deglutire ma non desiste e non si vuole arrendere: la sfidi con lo sguardo. Potrebbe anche soffocare, per quanto stai godendo, le stai schizzando prepotentemente in gola, vorresti incanalare anche il midollo spinale, sembra non esserci fine a quella fiumana ormonale immensa. Una gocciolina bianca di sborra semitrasparente le sfugge dalle labbra strette sul tuo animale e le discende lungo una guancia traboccante. Il flusso comincia a rallentare, insieme agli spasmi di piacere, che si diradano poco a poco, lei prende fiato e manda gi tutto. Per non si stacca dal cazzo, non subito almeno. Lo ripulisce con cura, amorevolmente, infine lo estrae dalla bocca, lo guarda e lo accarezza con devozione. Il tuo bastone ancora semieretto nella sua mano. Si lecca golosamente le labbra con la lingua serpentina. Raccoglie con un dito quella gocciolina di sperma che le era sfuggita dalle labbra. Si succhia avidamente il dito e si rialza in piedi. Sei ancora incredulo e in estasi, esterrefatto e frastornato dagli eventi. "Caspita, ma ne hai sempre cos tanta?". Ti sorride e ti guarda con nuovo rispetto. "Insomma, oggi non sono della mia forma migliore, di solito ne ho molta di pi nelle palle!". "Accidenti, chiss se vero... per hai un buon sapore.. Sar merito dei succhi di frutta, ne hai bevuti davvero parecchi quella sera, stai pensando ma non lo dici. Ti rimette l'uccello in gabbia. La stringi e la baci con trasporto. Lei non oppone nessuna resistenza. La sua lingua ha ancora il sentore del tuo sperma ma le sue labbra sono morbide e dolci come il miele. Sei ancora eccitato e le chiedi se vuole salire di sopra nel tuo appartamento. "No, non stasera, non mi sento esattamente fresca come una rosellina". Prende una salvietta e ci scrive sopra qualcosa. Te la mette in mano. "Adesso che hai il mio numero di telefono, magari ci possiamo risentire domenica.". In effetti ha lavorato tutto il giorno, non ci avevi pensato. Per te la settimana lavorativa gi terminata, ma lei lavora anche domani. Pazienza! Adesso che tutte le barriere sono crollate non resta che aspettare per vedere se tutti i discorsi che vi siete scambiati erano solo delle chiacchiere oppure no. Come inizio non ti puoi comunque lamentare! L'occhio ti cade sul bidone della spazzatura dove in cima c il tuo bicchiere rotto. "Va bene, mi dispiace per il bicchiere". Cosa?". Accenni al bidone della spazzatura che si trova al di l del bancone e lei scoppia a ridere. "Non importa, non li pago neanche, me li da il rifornitore; vedi la marca sul bordo". Ti scompiglia i capelli. "Meglio cos... l'ho sbattuto distrattamente contro il muro e si crepato, mi dispiaceva". "Non ti preoccupare, sciocchino, trover il modo per fartelo pagare caro". Ti da un altro bacio frettoloso, incandescente sulla tua bocca. La sua espressione si fatta nuovamente seria e maliziosa. I suoi occhi sono limpidi e cristallini. Guardi l'orologio. Si fatto molto tardi. Rossana sar stanchissima. Le chiedi cosa deve avere per tutto ci che hai preso e consumato durante il corso della serata.

"Niente, oggi offre la casa!". Insisti per pagare almeno qualcosa, ma lei non ne vuole sapere. Il suo atteggiamento irremovibile. Ti metti il tovagliolino in tasca e la saluti con passione. La stringi forte al petto un'ultima volta e la lasci infine andare. Ti avvii verso l'uscita, ti riapre la porta ed esci trionfante dal suo bar. Ti senti molto pi leggero e sereno di quando sei entrato. Esci dal locale, andando al 50. .103. Le ragazze segnano il primo punto; basse esclamazioni risuonano alla tua destra. La stupenda castana si gira e viene al tabellone per segnare il punteggio. Tu ci stai proprio sotto. Raddrizzi le spalle e ti accosti al muro, il pi possibile, come hai gi fatto molte altre volte per i tuoi amici: ti scosteresti un poco, magari per sederti altrove, ma manca fisicamente lo spazio per farlo. La stanza circondata da panchette piccole, tutte uguali, per i passaggi per recuperare le palle dalle buche sono gi molto stretti. Alla tua sinistra stanno giocando gli amici e alla destra ci sono gli ultimi arrivati. Potresti restare in piedi ma saresti di intralcio comunque. Quella la sola posizione possibile in cui stare relativamente in disparte. Raccogli il tuo bicchiere e lo porti alla bocca. Stai soltanto guardando, innocentemente, una partita di biliardo. La loro perch pi interessante. La bellissima donna, ombrosa, si ferma a mezzo metro dalle tue scarpe. Ritiri i piedi e ruoti le ginocchia. Non ti guarda negli occhi. Si allunga verso il tabellone segnapunti, che si trova abbondantemente sopra la tua testa, e il top rosso che indossa risale di qualche dito sulle tettine. Risali con lo sguardo quello splendore di ragazza. Carine le gemelline! Le puoi vedere da vicino lattaccatura del seno e la curva perfetta delle coppe, scarlatte, e la forma dei capezzoli tumidi che spingono contro il tessuto teso dellindumento inesistente. Puoi anche sentire il calore e il profumo che il suo splendido corpo femminile emana. Il suo petto rimane a meno di trenta centimetri dal tuo viso e il suo odore inebriante. Ritira le braccia. Si volta per chiedere il numero esatto dei birillini caduti. Fa i conti ad alta voce: quattro per quello rosso, due e due quattro per quelli bianchi, otto in totale. Allarga le gambe per puntellarsi meglio. Si piega su di te una seconda volta, ma il tuo sguardo resta inchiodato in basso. Si pu vedere lo spacco della figa, invitante, l dove il cavallo dei pantaloni di pelle, aderenti, soffocanti, le si infila tra le grandi labbra aperte della vagina dischiusa. Deglutisci faticosamente. Appoggia una mano sul muro, come ha fatto prima, per sostenersi, mentre con laltra aggiusta il punteggio sul tabellone. Il corpo si sfila lievemente dallorlo sottile dei pantaloni; sono bassi, troppo bassi, e ti appare alla vista parte del monticello di venere roseo e rigonfio. Il suo pube completamente depilato. Si trova a meno di due spanne dal tuo naso e lodore di quel sesso succulento ti sconvolge. Gli ormoni si scatenano, gli estrogeni stanno facendo a pugni con il testosterone. Lei non ti rivolge nemmeno unocchiata. Il cazzo sta gridando aiuto, disperatamente, rabbiosamente. Svincola e si dibatte nelle tue mutande come una bestia impazzita. Sei tentato di sfiorare la sua figura con le dita, di accarezzare le sue curve con la mano, di toccare la sua pelle candida con il naso, di baciare il suo ventre piatto con le labbra, di esplorare il suo ombelico immacolato con la lingua bagnata, ma non sei rincretinito del tutto e non fai niente. Ti stupisci solo che non se ne accorga. Si ritrae. Il tuo amico fa ritorno dopo qualche minuto con lespressione notevolmente pi distesa e rilassata. Non occorre un genio per immaginare dove sia stato o cosa sia andato a fare. Speri soltanto che non abbia lasciato nulla da pulire per Rossana perch ti darebbe molto fastidio. Non avete mai avuto nessun impegno reciproco ma lei ti piace e le vuoi bene. Quel cazzone adesso ti fa persino un po schifo. Ti si siede accanto, dovera poi anche prima, e non mostra nessun imbarazzo per la figuraccia fatta. Se non altro, ormai pu ammirare lo spettacolo con il rispetto che merita. Torni a seguire appassionatamente lo svolgimento del gioco. La partita continua, avvincente, esaltante, e le azioni si ripetono in un ritmo coinvolgente. I maschietti si ritirano nel loro angolo e le femminucce infieriscono spietatamente sul nemico con le loro acrobazie eccitanti e corroboranti. Il balsamo per lo spirito viene elargito generosamente,

quando una delle due torna al tabellone segnapunti. Il tuo amico nuovamente congestionato e tu non ci sei lontano. La prima partita si conclude. State ancora annaspando per respirare. I quattro borbottano qualcosa a bassa voce tra di loro; prendono accordi e le due donne si allontanano insieme. Un primo campanello di allarme risuona nella tua testa. Camminano lungo il corridoio che conduce fra i biliardi, strette e abbracciate per le spalle: ridacchiano e parlottano mentre avanzano barcollando fino alla porta e sulla soglia la mano della castana si infila nella tasca posteriore della biondina. Sei perplesso. I due maschioni si sono seduti, vicini, nell'angolo della stanza. Al collo portano ognuno una bandana colorata; una blu e l'altra rossa. I due energumeni stanno sussurrando e la mano dell'uno posata distrattamente sulla gamba dell'altro. Non sul ginocchio, ma sull'interno della coscia. Lo sta accarezzando disinvoltamente. Si guardano negli occhi. La mano continua a lavorare. La sala si immobilizzata. I due volti si avvicinano. Le labbra si sfiorano teneramente. Le bocche si schiudono appena. Le lingue si incontrano. Si intrecciano. Vai al 10. .104. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando maliziosamente nell'acqua tropicale con i suoi piedini smaltati di rosa madreperla, sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle cioccolata del suo corpo tortuoso costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo bramoso mentre ti stuzzica fortemente l'appetito dei sensi. La superficie liscia e polverosa, della grande pietra piatta e grigia, adesso in parte lucida e bagnata, su cui si trova seduta e semisdraiata, fa nettamente contrasto con la sua figura impalpabile ed eterea. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo accattivante e seducente. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio affusolato cerca di coprirsi le tette spettacolari che traboccano fuori da tutte le parti e con un dito smaltato di rosa ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto generosamente a mandorla, seminascosto dal tessuto elastico infiammato, delle mutandine baluginanti e bagnate, del bikini ridottissimo che indossa, intanto con le mani si accarezza deliziosamente i fianchi serpeggianti sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici i laccetti magici degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi dietro come uno straccino le mutande del bikini, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quella stoffa, elastica e brillante, che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento da spiaggia si ferma attorno alle caviglie. La giovane Bellezza Marocchina si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla e scosta timidamente le mani affondandole infine fra i capelli, lunghi, vaporosi e nerissimi. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione favolosa! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tette sono prorompenti come grosse melanzane rotonde sormontate da piccioli imbruniti, il ventre piatto come un oceano perfettamente immobile, la pelle dello stesso colore del cacao, il pube sembra quello di un'adolescente, appena velato da un'ombra di peluria soffice, le gambe sono diritte come il vertice di un obelisco imponente e svettante. Nessun segno di costume da bagno viola la tintura cioccolato del suo corpicino celestiale. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette leggermente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, in modo del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle delicata delle sue gambe ammalianti e deliziose, mentre continuano a schiudersi come le porte di una

cattedrale maestosa che svela ai tuoi occhi attoniti tutti i suoi misteri pi profondi e meglio custoditi. Allinterno delle cosce la sua pelle vellutata, sembra tiepida e setosa, dolcissima, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare totalmente freddo innanzi a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi moderatamente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe fantastiche e lunghissime si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina scura e depilata con cura intorno alle grandi labbra, strette e lievemente pronunciate, il clitoride piccolino e pare fremere e pulsare mentre sopra, sul pube e sul ventre, un triangolino di peletti radi e lisci, corti e neri come le sopracciglia, si allunga e si allarga ricoprendole parte del monte di venere, lustro e splendente, come il manto di una pantera minacciosa. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti teneramente. Si stanno schiudendo impercettibilmente, vogliono parlare, vogliono sussurrare il tuo nome. Vedi una gocciolina brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire fra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si annebbiato improvvisamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere, e la chiude a pugno sul pelo nero e liscio. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita lunghe e affusolate, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra rosee e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti e il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato fra le labbra infantili della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta avidamente alla bocca. Lo succhia golosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La morettina scosta la sacca di tela in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto che si distacca dal muro. Gli occhi sono dolcemente chiusi. Con le dita di una mano si stropiccia un capezzolo, con quelle dell'altra si sollecita il clitoride. Ansima debolmente e il corpo sussulta vistosamente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 128. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189.

.105. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni neri e molto profondi. Ti guarda in modo accattivante, chinando appena la testa in atteggiamento malizioso e seducente. La sua espressione ammaliante e carica di erotismo. Le sue mani non hanno mai abbandonato il seno invitante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca carnosa, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, scopre un angolo del cesto di bamb che sempre rimasto l al suo posto ad aspettare il proprio turno. Ci infila dentro una manina impertinente e quando la estrae stringe fra le dita un vibratore immenso e giallo come un limone succoso. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sull'asta flessibile: sembra troppo grande per la sua boccuccia rosata ma non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il fighino meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sull'erba del prato, inarca la vita sottile e gettando per un momento indietro la chioma fluente comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino color caramello con quel fallo di lattice grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle vellutata con quell'attrezzo inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo il pube totalmente depilato; se lo affonda con ardore nel mezzo del monte di venere. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe flessuose sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura slanciata, e la vagina rimane leggermente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il vibratore si strofina spudoratamente sulle grandi labbra delicate, ritraendosi sempre pi lucido e brillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti penetranti, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' assolutamente nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il vibratore giallo limone risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tettine e ne percorre lievemente le punte: dopo che il fallo esagerato vi ruotato un po' attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole accecante. La telecamera si allontana e la figura della giovane indiana riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'enorme oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso scuro e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di mattoni. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e il candore del suo clitoride piccolino che parzialmente si nascondeva tra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e la punta solare del vibratore si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina incantevole ed elastica. Sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un

poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della morettina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine accende il vibratore, ruotando il pulsante che si trova nella parte posteriore del fallo semirigido, quell'affare le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di lattice, giallissimo, fuoriescono ostinatamente dal suo corpo traslucido e trafitto. Un altro ronzio si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a vibrare sonoramente. Rimane cos prosternata, con quella spada di gomma conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 127. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .106. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che porta disinvoltamente le mani e le braccia dietro la nuca, mostrando la perfezione del suo corpo statuario, rivelando il candore della biancheria intima di pizzo rosa. Si toglie il cappello dalla testa e lo posa sul ripiano del tavolaccio. Barbagli infuocati le scintillano allegramente fra i capelli biondo miele, quando vengono esposti liberamente alla luce del sole estivo. Apre la sacca di tela, ne estrae un lenzuolino color pastello, arretra lentamente, lo distende sul prato sedendovi sopra, sollevando e stringendosi le ginocchia al petto, alzando un po' il mento e sorridendoti maliziosamente. La sua espressione enigmatica, i suoi occhi sono scuri e profondi, le sue labbra lucide e voluttuose sembrano avere la consistenza di un frutto maturo e succoso. Bisbiglia qualcosa portando le mani abbronzate e affusolate come tutto il resto della sua figura misteriosa, sull'orlo del lenzuolino di cotone e comincia a dischiudere piano le ginocchia. Un fremito le risale lungo la pelle delle gambe flessuose, l'interno caramellato delle cosce magicamente tornite appare al tuo sguardo estasiato. Per un istante puoi ammirare lo splendore delle mutandine rosa all'altezza del suo sesso invitante. Richiude rapidamente le gambe, le allunga leggermente in avanti, sino a sfiorare l'erba del prato con la punta delle dita; indietreggia con il sedere accomodandosi impudicamente. La voce della giovane ragazza texana diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza ardentemente le cosce slanciate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine di pizzo ricamato, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi longilinei, fino a sfiorare con le dita i bordi delle coppe del reggiseno a balconcino. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena inarcata: improvvisamente quello straccetto delicato non pi in tensione sulle tette prorompenti ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle generose, intanto con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle meravigliosamente dorate. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno traboccante. L'indumento intimo rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza calorosamente le tette rotonde, stringendo e ruotando le mani con ardore, mugugnando e sospirando appassionatamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani scendono sul suo corpo flessuoso, massaggiando, accarezzando, solleticando senza sosta. Continuano a scendere sulla sua figura stupenda, sino a

intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato e disdegnato di proposito. L'inquadratura si zuma sul seno magnifico che ti appare adesso in tutta la sua abbondanza rigogliosa. I capezzoli sono piccolini come chicchi di caff, mentre le areole intorno sono larghe e nocciola, molto ben delineate come le labbra. Quella visione fantastica sovrasta due grossi pompelmi che rasentano la perfezione. Le sue mammelle sono chiare come le nuvole che scorrono pigramente nel cielo azzurro e fanno nettamente contrasto con l'abbronzatura eccessiva del corpicino grandioso che si ritrova. Il disegno bianco del costume da bagno, la veste seducentemente come un secondo reggiseno di seta candida. Le mani risalgono velocemente afferrandole e sollevandole per la base, mentre la testa si china in avanti e la bocca si schiude lievemente per lasciar fuoriuscire la lingua che lussuriosamente ne lambisce le perle scure. Osservi estatico e incantato quella scena sublime. Si succhia avidamente un dito e si passa il polpastrello attorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle lattea di quelle sue tette favolose. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi appena le labbra, ma non dice niente perch non c' nessun bisogno di parlare. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si lascia scivolare sulla schiena e incomincia a contorcersi dolcemente. La testa mollemente girata di lato, gli occhi sono chiusi alla calda luce che avvolge ogni cosa, la schiena si incurva con audacia, le mani sono appoggiate sul lenzuolino sottile che si trova steso ai piedi del tavolo consunto, che ha gi visto il passaggio di innumerevoli stagioni, il viso rivolto alla panchettina immobile e paziente. Il suo corpo longilineo ti appare magnificamente sdraiato e disponibile, puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 126. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .107. Entri in un locale ampio e spazioso. Molti tavoli sono occupati e molti altri sono prenotati, ma tu sei da solo e non ti occorre tanto spazio. Un cameriere ti mostra un posto libero, in un angolo della sala, e ti accomodi. Va benissimo! Non ti sarebbe piaciuto sedere al centro del locale da solo, esposto in bella mostra. Ti viene consegnato un men di cartoncino e ordini una pizza semplice perch non ti vuoi appesantire. Stai aspettando la pizza, quando entra nel locale una coppia di giovani che non attira solo la tua attenzione ma anche quella di quasi tutti gli uomini presenti nella sala. Lui molto alto, ma lei lo sovrasta di una spanna buona ed la sua presenza che calamita gli sguardi attoniti di tutti. La sua figura snella e slanciata, i capelli sono lunghi e nerissimi, il volto grazioso e appena truccato. E molto bella, e tutte le curve sono al posto giusto. Indossa un golfino leggero, molto aderente, che le mette in risalto il seno perfetto e il ventre piatto. Porta una minigonna, nera e cortissima, da cui spiccano due gambe incredibilmente affusolate, nude e lunghissime. Calza un paio di scarpette di vernice dal tacco sottile e vertiginoso. Tutto il resto rimane eclissato e tu non sei lunico a deglutire.

Si avvicinano alla cassa, probabilmente chiedono un tavolo, segui la sua figura con lo sguardo come in molti e non puoi fare a meno di ammirarle il culo sodo e rotondo. E bellissima! C un tavolo libero e prenotato, proprio davanti al tuo, lo puoi vedere dal cartellino, e ti ritrovi a sperare come un adolescente imberbe. Tira 2 dadi: Se la somma dei 2 numeri, un risultato pari, vai all11. Se la somma dei 2 numeri, un risultato dispari, vai al 17. Se i 2 numeri sono uguali, indipendentemente dal risultato, vai al 36. .108. La sala giochi intima e confortevole. Quattro grandi divani di tessuto grigio e sintetico, disposti a L, occupano gli angoli opposti della stanza. Sul terzo angolo, accostati e ben allineati al muro, ci sono molti videogiochi e un paio di flipper. Dallaltro sei appena entrato. Nella parete accanto c una portafinestra di vetro smerigliato che d direttamente sullesterno del locale. Nellaltra ci sono due tavoli e qualche sedia. Un solo neon abbagliante e luminoso, appeso al centro del soffitto, illumina abbondantemente il bigliardino isolato e posto sotto. La forte luce che si spande tuttintorno, va scemando gradualmente ai lati della sala. Alcuni faretti posizionati in punti strategici compensano la mancanza di luce chiara allaltezza dei divani, ma sono tutti girati verso il centro della camera e gli angoli restano in penombra. Latmosfera baldanzosa piacevole. Diversi ragazzini starnazzano tra i videogiochi. Tre sono seduti attorno a un tavolo, stanno giocando a Monopoli. Altri ancora, pi grandi, si stanno chiassosamente sfogando a bigliardino. Seduto da solo al tavolo, un altro ragazzo decisamente pi adulto, sta nervosamente sfogliando il giornale. Non sembra granch interessato agli articoli e getta continuamente lo sguardo allorologio. Probabilmente aspetta qualcuno. Due divani sono vuoti ma agli altri ci sono dei tuoi amici. Li saluti e li raggiungi. Ti avvicini al divano e appoggi il succo di frutta sul tavolino ingombro. Una ragazza piccolina e rotondetta stava chiacchierando animatamente con un tuo amico ma subito interrompe ci che stava dicendo: solleva un viso grazioso, ti rivolge un sorriso splendente. Si alza in piedi e si presenta. "Ciao, io sono Elisa!". Ricambi il sorriso e il saluto, ti presenti e le porgi la mano. Lei la stringe con forza. Ti siedi. Una ciotola di patatine posata al centro del tavolino, un accendino e un pacchetto di sigarette sono abbandonati l vicino. Ammucchiati disordinatamente attorno ci sono inoltre i resti di alcune consumazioni. Una coppia di amici intanto sta discutendo appassionatamente con una birra in mano. Elisa, invece sta cercando qualcosa, frugando tra le cose ammassate sul tavolino, ma sembra non trovare quel che cerca. Si gira e guarda nella borsetta. Mentre si allontana un poco, per avere pi luce a disposizione, cogli loccasione per osservarla meglio e locchio cade sul suo sedere. Passabile! Indossa una camicia, abbondante e molto larga, che le arriva a met coscia; le gambe sono fasciate da un paio di fuseaux neri e i risvolti dei polsini delle maniche sono arrotolati fino ai gomiti. La ragazza un po troppo generosa sui fianchi e nei polpacci, ma le tette sono da paura. Una quarta misura, forse anche una quinta, riempie tutta la camicetta sul davanti. I bottoncini colorati sembrano in procinto di scoppiare, e potrebbero farlo da un momento all'altro. Continua a cercare. Alcuni ragazzini se ne vanno dalla sala giochi ma tra questi noti una ragazza, graziosa e frettolosa, che si precipita dentro quasi di corsa. Il ragazzo che stava seduto al tavolo da solo, molla di scatto il giornale e balza in piedi: le va incontro e la prende per le mani. La conduce sino ai divani, ancora liberi, dall'altra parte della stanza. Si siedono e restano a parlottare a bassa voce. Nel frattempo Elisa sembra aver trovato quel che stava cercando, qualunque cosa fosse, fa ritorno e ti si siede accanto. Ti chiede da dove vieni e perch non ti ha mai visto prima. Le dici che abiti

proprio l sopra e rapidamente vi ritrovate in una conversazione pi confidenziale. Siete, infatti, arrivati alle toccatine sulle ginocchia, come vecchi amici, in pochissimo tempo. E molto pimpante e simpatica. Lei non ti dispiace; vivace, espansiva, esuberante e piena di vita. In pi abbastanza carina e questo non guasta. Fuori comincia a farsi buio. Dalla porta di vetro traspare la luce fioca dei lampioni. La compagnia si scioglie. Vi salutate tutti, amichevolmente, e rimanete solo in pochi. I ragazzini rumorosi se ne sono andati quasi tutti e i due giovani sugli altri divani stanno flertando visibilmente. Una mano di lui posata, casualmente, sulla coscia di lei. Adesso siedono sullo stesso divano. Sono molto vicini e si guardano apertamente negli occhi. Rossana si affaccia alla porta e chiede se qualcuno vuole qualcosa. Il tuo bicchiere vuoto. Prendi un altro succo di frutta. Dopo qualche minuto la barista fa ritorno con le consumazioni. Porta via un po' di cose dal tavolino ricolmo. Ti guarda e non ti sfugge l'occhiolino ammiccante. Se ne va. Siete seduti in due per divano. Elisa seduta nell'altro. Improvvisamente uno degli amici rimasti lancia una sfida. "Perch non ci giochiamo le ordinazioni a calcetto? Io ed Elisa, contro voi due, chi perde paga tutto". Tu e il tuo amico vi guardate negli occhi. Un sorriso passa dall'uno all'altro. Distogliete lo sguardo, vi siete capiti e gongolate timidamente. Lui non gioca male, Elisa non lo sapete, ma l'intesa fra di voi grande e insieme siete molto forti. Non hanno nessuna speranza di vittoria. Annuite modestamente. "Va bene, ne siete sicuri?". Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 5. Se esce un numero dispari, vai al 12. .109. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando nell'acqua pulita con i suoi piedini, spensieratamente e sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle del suo corpo bianchissimo costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo indagatore. La superficie del pontile di legno, adesso scuro e bagnato, fa netto contrasto con la sua figura impalpabile ed eterea. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo accattivante e allusivo. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio si copre le tettine e con un dito ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto sodo e piccolino, nascosto dal tessuto di cotone bianco delle mutandine bagnate e semitrasparenti, mentre con le mani si accarezza dolcemente i fianchi delicati sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici l'elastico magico degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi dietro come uno straccino le mutande, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quel triangolo di stoffa candido che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente fra la cunetta morbida della sua figa. L'indumento si ferma all'altezza delle caviglie. La giovane bellezza giapponese si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda e ti sorride. Ti parla e scosta timidamente le mani portandole sopra la testa acconciata con cura. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione spettacolare! Tutte le curve sono perfettamente modellate. Le tettine sono come montagnole sormontate da un germoglio fiorito, il ventre piatto e chiaro come una spiaggia assolata, il pube

folto come un boschetto rigoglioso, le gambe sono diritte come il tronco di un abete imponente e maestoso. Si inginocchia sul pianale del pontile di legno e si siede: distende le cosce in avanti, le flette leggermente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, in modo del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti e l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle immacolata delle sue gambe deliziose ed illibate, mentre continuano a schiudersi come il bocciolo di un fiore incantevole che svela ai tuoi occhi attoniti tutti i suoi segreti pi nascosti e proibiti. Allinterno delle cosce la sua pelle bianca, sembra soffice, calda, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare totalmente freddo innanzi a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi moderatamente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe fantastiche e favolose si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea e completamente depilata intorno alle grandi labbra sorprendentemente carnose, mentre sul pube e sul ventre un triangolo abbondante di peluria riccioluta, avanza e si allarga ricoprendole quasi tutto il monte di venere. Ti stai infervorando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta eccitando veramente? Sembrano sorriderti teneramente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono sussurrare appena il tuo nome. Vedi una gocciolina dei suoi umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si sta annebbiando assurdamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sulla peluria scura e la chiude a pugno sui riccioli brillanti. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti e il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente e l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato tra le labbra morbide della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta avidamente alla bocca. Lo succhia golosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La Giapponesina si sdraia sulla schiena, diagonalmente sull'assito immobile del pontile. Gli occhi sono chiusi. Con le dita di una mano si stuzzica un capezzolo, con quelle dell'altra si titilla il clitoride. Ansima lievemente e il corpo sussulta impercettibilmente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25.

Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 119. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .110. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni scuri e vivaci. Ti guarda in modo lussurioso, chinando docilmente la testa in atteggiamento voglioso e seducente. La sua espressione ammaliante e carica di erotismo. Le sue mani non hanno mai abbandonato il seno tondeggiante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca rosata, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, scopre un angolo del cesto di giunchi intrecciati che sempre rimasto l al suo posto ad aspettare il suo turno. Ci infila dentro una manina innocente e quando la estrae stringe fra le dita un vibratore immenso e bianco come la panna montata. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sull'asta flessibile: sembra troppo volgare per la sua boccuccia delicata, ma nella stessa misura sembra fatto apposta per il figone meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale grigio del masso, inarca la vita sottile e gettando per un momento indietro la chioma fluente comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino dorato con quel fallo di lattice grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle ambrata con quell'attrezzo inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo il pube totalmente depilato; se lo affonda con ardore nel mezzo del monte di venere. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe flessuose sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura minuta, e la vagina rimane leggermente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il vibratore si strofina spudoratamente sulle grandi labbra prominenti, ritraendosi sempre pi lucido e brillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti nasali, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sopra non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il vibratore bianco latte risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tettine e ne percorre lievemente le sommit: dopo che il fallo esagerato vi ruotato un po' attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole accecante. La telecamera si allontana e la figura della giovane tailandese riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'enorme oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di mattoni. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione.

Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la carnosit del suo clitoride prorompente che parzialmente si nascondeva tra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e la punta spettrale del vibratore si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina accogliente ed elastica. Sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della Tailandesina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine accende il vibratore, ruotando il pulsante che si trova nella parte posteriore del fallo semirigido, quell'affare le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di lattice bianchissimo fuoriescono ostinatamente dal suo corpo abbronzato e trafitto. Un altro ronzio si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a vibrare sonoramente. Rimane cos prosternata, con quella spada di gomma conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 125. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .111. La porta dei bagni si apre e ne escono due persone. Un uomo a testa alta e con lespressione soddisfatta sul volto, e una donna a capo chino e con il viso rosso. Luomo si dirige subito al bancone e la barista lo segue immediatamente. Lo senti che paga le consumazioni. La donna invece, con fare colpevole e sempre guardandosi i piedi, torna prima al tavolo e raccoglie qualcosa che infila nella borsetta. Probabilmente il pacchetto di sigarette. Raggiunge il suo compagno e se ne vanno. Altra gente si alza dal tavolo e si avvia alla cassa per chiedere il conto. Senti salutare e il campanello tintinnare. Rossana torna infine alle sue faccende. Allora, com il panino?. Eccellente... il migliore di tutti!. Non ci credo, lo dici troppo spesso. Ti sorride e gli occhioni color nocciola intenso le brillano di soddisfazione: ti fa locchiolino e un brivido di adrenalina ti scorre lungo la spina dorsale. Il locale si appresta allora di chiusura e senti che questa la volta buona. Il gioco si protrae da troppo tempo, deve terminare in qualche modo o finirai per impazzire. Rossana apre la porta dellantibagno e vi scompare dentro con secchio e scopettone in mano. Sei ormai giunto a met del tuo panino, quando esce dai bagni portandosi dietro un forte odore di pulito e di lavanda. Le ultime persone ne approfittano per lasciare liberi i tavoli; pagano, salutano, e tornano a casa. La sala rimasta deserta. La luce della sala biliardo si spegne e ne escono i tuoi amici. Non ti vedono. Si affacciano oltre il divisorio e salutano la barista, prima di abbandonare il locale dalla porta posteriore. Rossana si sta affaccendando alla lavastoviglie. Il campanello della porta risuona ancora, e senti parlottare a bassa voce. Incominci ad essere ai ferri corti. Bevi una lunga sorsata dal tuo bicchiere: sei arrivato sino a tre quarti del tuo panino, che

sempre buonissimo, ma non ce la fai a finirlo. E troppo grande! Ti abbandoni un minuto contro lo schienale della sedia. Sei pieno come un uovo e ti senti scoppiare. Sospiri pesantemente e ti tieni la pancia con la mano. Un nuovo profumino si esala nellaria e invade tutto il bar. In altre circostanze sarebbe stato molto invitante ed estremamente gradevole ma in questo momento ti fa quasi disgusto. Prosciutto cotto e formaggio, che schifo! Due belle donne emergono dalla saletta bar; si guardano intorno e vengono a sedersi non lontano dal tuo tavolo. Hanno entrambe un toast in mano, e indossano minigonne cortissime. Le gambe sono lunghe e ben fatte, i tacchi sono a spillo, le calze sono nere, le unghie sono laccate, le acconciature sono complicate. Le labbra si direbbero poco naturali, troppo gonfie, e le tette non si muovono neppure, mentre camminano, ma restano comunque decisamente appariscenti. Si siedono. La luce della sala biliardo di nuovo accesa. Dentro ci deve stare Rossana che fa le pulizie, anche se non lhai vista passare. Riporti lattenzione allaltro tavolo. Una delle due donne ti d le spalle, e non la puoi vedere quasi per niente, ma laltra sembra proprio che si sia messa in bella mostra. Non pi giovanissima, e forse si fatta un po ricostruire, per rimane di una bellezza accattivante lo stesso. Se ne sta seduta in equilibrio precario, appena sullangolino della sedia. Cazzarola, potrebbe cadere. Lorlo delle autoreggenti fuoriesce abbondantemente dal bordo della minigonna aderente e nera: accavalla le gambe e il tessuto sintetico risale ulteriormente sulla coscia nuda. Cazzo, la gamba rimasta completamente esposta ai tuoi occhi. La scena pare costruita con cura e la situazione non sembra naturale. Sollevi lo sguardo al suo viso lussurioso. Risulta pesantemente truccata. Sta sorridendo maliziosamente; a te o alla sua amica? Non lo sai! Non ti guarda, ma certamente consapevole del suo atteggiamento compromettente. Sbocconcella il suo spuntino, avidamente, in pezzettini minuscoli che mastica per bene, e c qualcosa di equivoco nel suo comportamento. Deglutisce in modo arrapante. Dondola la gamba in un ritmo ipnotico e costante. Ti sta senzaltro provocando. Ti stai eccitando. Sicuramente sa che non le puoi staccare gli occhi di dosso. Che sia una prostituta? Finisce infine il suo toast e si ripulisce lentamente le dita con la bocca: le succhia golosamente e si ripassa la punta della lingua sulle unghie. Si accarezza voluttuosamente le nocche delle mani con le labbra umide e lucide. Scavalla le gambe e si gira nella tua direzione. Abbassa il mento e ti fissa negli occhi. Molto piano, troppo piano, sta dischiudendo costantemente le gambe. Abbandoni ogni senso di pudore e per quasi un minuto non riesci a respirare; non puoi distogliere lattenzione dalle sue cosce affusolate che si aprono incredibilmente davanti ai tuoi occhi. Non sei un guardone, non sei un guardone, ti ripeti ma intanto non riesci a spostare lo sguardo da quella scena esasperante. Hai di nuovo la gola secca. Una prima strisciolina bianca ti appare alla vista in mezzo a quelle gambe favolose. Continuano ad aprirsi e adesso puoi intravvedere unombra scura allaltezza del suo pube. Improvvisamente ti senti come ridiventato un ragazzino. Irrequieto, insicuro, curioso, e ossessivo. Le cosce si aprono ancora, ora puoi vedere tutto. Indossa un minuscolo perizoma di pizzo bianco, semitrasparente, che le avvolge a malapena le grandi labbra della figa. Cerchi di deglutire ma non hai saliva in bocca. Prendi unaltra sorsata dal tuo bicchiere. Sollevi lo sguardo per un momento. Ti sorride apertamente: uno sguardo sensuale le brilla negli occhi e unespressione seducente stampata sul suo volto. Di sicuro la cosa non stata casuale, ma stata premeditata diligentemente quando sono entrate nella sala. Per non ti dispiace. Ti guardi attorno, non c nessuno. Stai al gioco e riporti lattenzione l sotto. Il perizoma davvero ridottissimo. Le puoi scorgere parte delle natiche e del monte di venere laddove quel piccolo straccetto non pu contenere. Ciuffi ribelli di peli neri scappano fuori da tutte le parti e una folta peluria scura sul ventre traspare al centro. Ti senti irresistibilmente attratto da questa visione. Vai al 14.

.112. La porta dei bagni si apre e ne escono due persone. Un uomo a testa alta e con lespressione soddisfatta sul volto, e una donna a capo chino e con il viso rosso. Luomo si dirige subito al bancone e la barista lo segue immediatamente. Lo senti che paga le consumazioni. La donna invece, con fare colpevole e sempre guardandosi i piedi, torna prima al tavolo e raccoglie qualcosa che infila nella borsetta. Probabilmente il pacchetto di sigarette. Raggiunge il suo compagno e se ne vanno. Altra gente si alza dal tavolo e si avvia alla cassa per chiedere il conto. Senti salutare e il campanello tintinnare. Rossana torna infine alle sue faccende. Allora, com il panino?. Eccellente... il migliore di tutti!. Non ci credo, lo dici troppo spesso. Ti sorride e gli occhioni color nocciola intenso le brillano di soddisfazione: ti fa locchiolino e un brivido di adrenalina ti scorre lungo la spina dorsale. Il locale si appresta allora di chiusura e senti che questa la volta buona. Il gioco si protrae da troppo tempo, deve terminare in qualche modo o finirai per impazzire. Rossana apre la porta dellantibagno e vi scompare dentro con secchio e scopettone in mano. Sei ormai giunto a met del tuo panino, quando esce dai bagni portandosi dietro un forte odore di pulito e di lavanda. Le ultime persone ne approfittano per lasciare liberi i tavoli; pagano, salutano, e tornano a casa. La sala rimasta deserta. La luce della sala biliardo si spegne e ne escono i tuoi amici. Non ti vedono. Si affacciano oltre il divisorio e salutano la barista, prima di abbandonare il locale dalla porta posteriore. Rossana si sta affaccendando alla lavastoviglie. Il campanello della porta risuona ancora, e senti parlottare a bassa voce. Incominci ad essere ai ferri corti. Bevi una lunga sorsata dal tuo bicchiere: sei arrivato sino a tre quarti del tuo panino, che sempre buonissimo, ma non ce la fai a finirlo. E troppo grande! Ti abbandoni un minuto contro lo schienale della sedia. Sei pieno come un uovo e ti senti scoppiare. Sospiri pesantemente e ti tieni la pancia con la mano. Un nuovo profumino si esala nellaria e invade tutto il bar. In altre circostanze sarebbe stato molto invitante ed estremamente gradevole ma in questo momento ti fa quasi disgusto. Prosciutto cotto e formaggio, che schifo! Due belle donne emergono dalla saletta bar; si guardano intorno e vengono a sedersi non lontano dal tuo tavolo. Hanno entrambe un toast in mano, e indossano minigonne cortissime. Le gambe sono lunghe e ben fatte, i tacchi sono a spillo, le calze sono nere, le unghie sono laccate, le acconciature sono complicate. Le labbra si direbbero poco naturali, troppo gonfie, e le tette non si muovono neppure, mentre camminano, ma restano comunque decisamente appariscenti. Si siedono. La luce della sala biliardo di nuovo accesa. Dentro ci deve stare Rossana che fa le pulizie, anche se non lhai vista passare. Riporti lattenzione allaltro tavolo. Una delle due donne ti d le spalle, e non la puoi vedere quasi per niente, ma laltra sembra proprio che si sia messa in bella mostra. Non pi giovanissima, e forse si fatta un po ricostruire, per rimane di una bellezza accattivante lo stesso. Se ne sta seduta in equilibrio precario, appena sullangolino della sedia. Cazzarola, potrebbe cadere. Lorlo delle autoreggenti fuoriesce abbondantemente dal bordo della minigonna aderente e nera: accavalla le gambe e il tessuto sintetico risale ulteriormente sulla coscia nuda. Cazzo, la gamba rimasta completamente esposta ai tuoi occhi. La scena pare costruita con cura e la situazione non sembra naturale. Sollevi lo sguardo al suo viso lussurioso. Risulta pesantemente truccata. Sta sorridendo maliziosamente; a te o alla sua amica? Non lo sai! Non ti guarda, ma certamente consapevole del suo atteggiamento compromettente. Sbocconcella il suo spuntino, avidamente, in pezzettini minuscoli che mastica per bene, e c qualcosa di equivoco nel suo comportamento. Deglutisce in modo arrapante. Dondola la gamba in un ritmo ipnotico e costante. Ti sta senzaltro provocando. Ti stai eccitando. Sicuramente sa che non le puoi staccare gli occhi di dosso. Che sia una prostituta? Finisce infine il suo toast e si ripulisce lentamente le dita con la bocca: le succhia golosamente e si ripassa la punta della lingua sulle unghie. Si accarezza voluttuosamente le nocche delle mani con le

labbra umide e lucide. Scavalla le gambe e si gira nella tua direzione. Abbassa il mento e ti fissa negli occhi. Molto piano, troppo piano, sta dischiudendo costantemente le gambe. Abbandoni ogni senso di pudore e per quasi un minuto non riesci a respirare; non puoi distogliere lattenzione dalle sue cosce affusolate che si aprono incredibilmente davanti ai tuoi occhi. Non sei un guardone, non sei un guardone, ti ripeti ma intanto non riesci a spostare lo sguardo da quella scena esasperante. Hai di nuovo la gola secca. Possibile? Il tuo cuore si ferma insieme al respiro e perde qualche colpo. Risali sulla pelle abbronzata di quelle gambe toniche e muscolose, mentre continuano a schiudersi come il bocciolo di un fiore meraviglioso che svela ai tuoi occhi increduli tutta la sua bellezza e tutti i suoi segreti. Allinterno delle cosce la sua pelle candida, immacolata, sembra soffice, calda, profumata. Cominci a sudare freddo e lei continua a dischiudersi sotto il tuo sguardo attonito. E' tutta la sera che ti senti stretto per le palle e ti senti morire. Finalmente quelle gambe, fantastiche, si sono aperte quel tanto che basta per esserne certi. Risali con lo sguardo sino alloggetto delle tue brame. Quella piccola monella non indossa le mutandine. Cerchi di deglutire ma non hai saliva in bocca. Prendi unaltra sorsata dal tuo bicchiere. Sollevi lo sguardo per un momento. Ti sorride apertamente: uno sguardo sensuale le brilla negli occhi e unespressione seducente stampata sul suo volto. Di sicuro la cosa non stata casuale, ma stata premeditata diligentemente quando sono entrate nella sala. Per non ti dispiace. Ti guardi attorno, non c nessuno. Stai al gioco e riporti lattenzione l sotto. Riabbassi lo sguardo, ancora non ci puoi credere. Ci passi gli occhi sopra, pi volte, sino ad imprimerti i particolari nella mente. La sua vagina rosea e completamente depilata intorno alle grandi labbra sorprendentemente carnose, mentre sopra, sul pube e sul ventre, un triangolo abbondante di peluria riccioluta avanza e si allarga ricoprendole quasi tutto il monte di venere. Stai tremando come un ragazzino. Quelle grandi labbra sono lucide: si sta eccitando e sembrano sorriderti dolcemente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono sussurrare il tuo nome. Vedi una gocciolina dei suoi umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le sue natiche. Il tuo cazzo sta sgroppando come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si sono confusi, la tua mente si annebbiata, il tuo cervello ti ha abbandonato del tutto. Adesso l'animale irrequieto che hai tra le gambe a comandare. La ragione e il buon senso si sono annullati l'un l'altro. Stai ansimando, gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo dalla sua figa. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sulla peluria scura e la chiude a pugno intorno ai riccioli brillanti. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi sotto il naso. Forse tutto nella tua testa, ma che importanza pu avere? Nessuna! Le tue pupille si allargano, si stringono, zumano, ma non riescono a trovare la giusta posizione. Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi stanno ballando nelle orbite e stanno perdendo la capacit di mettere a fuoco. Il cuore nel petto sembra voler esplodere. Quel ditino leggero, indiscreto, che si era intrufolato tra le labbra morbide della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce lucido e se lo porta alla bocca. Lo succhia ghiottamente; sta sorridendo e tu ti senti svenire. Sei irresistibilmente attratto da questa visione. Vai al 14. .113.

Il tuo cazzone dolorosamente teso in unerezione spaventosa. Hai cercato invano di non pensarci ma la tua spiccata fantasia non di aiuto e invece di rilassarti ti sei eccitato ancora. Ti sforzi continuamente di distrarre lattenzione dai pensieri impuri e cerchi di immaginare qualcosa di innocente, ma il chiodo fisso e il pensiero torna irrimediabilmente al principio. Immagini di essere al suo posto e la tua mente comincia a galoppare. Un fiume di posizioni erotiche, di contorsioni oscene, ti passa davanti agli occhi chiusi e vorresti scaricare tutta la disperazione che hai accumulato durante la settimana. Lasta paurosamente eretta del pene pulsa nelle mutande e spinge contro la patta tesa dei pantaloni, ma non lo vuoi estrarre, anche se sembra che voglia disperatamente uscire. Devi assolutamente trovare il modo di sfogare la tensione che hai dentro, lossessione che ti consuma lanima, e lo devi fare al pi presto. Un formicolio fastidioso ti tormenta alla base dei testicoli. Con questi pensieri ti assopisci unaltra volta, ma non ti rilassi. Quando ti svegli, ci sono diverse macchine nel parcheggio e sono tutte vuote. La pizzeria aperta; fuori si fatto buio e tutte le luci sono accese. Molti faretti, che spandono una luce chiara, sono sparsi un po dappertutto e le automobili rimangono completamente illuminate. Osservi una coppia che sta varcando la soglia dellingresso. Il tuo uccello ancora si muove l sotto. Locchio corre subito al cruscotto: tardi ma non hai granch fame, piuttosto hai voglia di qualcosaltro. Rialzi lo schienale del sedile, sgranchisci le spalle e le braccia; la posizione nella quale hai sonnecchiato non era delle pi comode. Sei un po indolenzito, ma ti senti bene. Ti sei riposato, ti senti pronto per affrontare la nottata, ti senti in ottima forma fisica. Spegni lo stereo, scendi dal tuo macinino e lo chiudi a chiave. Non c niente da rubare, ma non si sa mai. La prudenza non mai troppa! Ti scoccerebbe tornare e non trovarlo pi. Vai in pizzeria, andando al 107. .114. Rosa!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte

della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non rosa. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .115. Raggiungi senza fretta l'inizio della via e fiducioso svolti l'angolo in fondo alla strada. Ecco la piazza principale, dove normalmente si raduna il mercato tutti i sabato mattina. Alcuni taxi bianchi sono posteggiati temporaneamente, tra le strisce gialle, e i conducenti si trovano in paziente attesa seduti all'interno del loro abitacolo. Una macchina sta parcheggiando con calma, mentre altre vetture che sono in sosta sembrano sparse disordinatamente un po' dappertutto. Un paio di persone esagitate se ne stanno in piedi davanti all'edicola, che gi chiusa da un pezzo, e chiacchierano con una terza che ferma e se ne resta in equilibrio precario sulla sua bicicletta. Per il furgoncino dei panini non al solito posto. Merda, che due palle! Ti guardi attorno e lo cerchi meglio con lo sguardo, ma il chiosco mobile non c'. Ti avvicini ai tre giovani. I primi due sono in piedi e ti voltano le spalle, il terzo si appoggia con la mano alla serranda dell'edicola chiusa, sostenendosi in equilibrio instabile sulla sella. Chiedi loro se sanno qualcosa. Non sanno niente. Ti dicono per che c una piccola manifestazione comunale che si svolge lungo le vecchie mura della citt, possibile che il furgone si sia spostato laddove dovrebbe esserci pi gente. Ringrazi i ragazzi e ti riavvii da dove sei appena venuto. Vale la pena di andare a vedere. Ritorna sui tuoi passi, andando al 140. .116. Un folto gruppetto di persone si radunato davanti al chiosco bianco e ne sei abbastanza compiaciuto, perch un pochino ti dispiaceva di aver distolto l'attenzione di Alma dal suo divertimento. Perlomeno non hai dovuto disturbarla per un panino soltanto! Dalla tua posizione favorevole, la puoi intravvedere di sfuggita con la coda dell'occhio trafficare costantemente tra salse e formaggi. L'atmosfera che imperversa ovunque sempre caotica, e un poco alla volta altra gente sta arrivando dai sentieri ombrosi. Ormai non sei pi il solo ad aspettare qualcosa, che si sta scaldando sulla griglia, e cerchi di contenerti per evitare delle figuracce ma resistere del tutto alla forte tentazione risultato assolutamente impossibile. Di tanto in tanto, molto disinvoltamente, come per controllare lo stato del tuo panino, giri la testa di lato e lanci uno sguardo furtivo oltre la soglia. Alma ti volta le spalle per la maggior parte del tempo, tranne quando raccoglie le ordinazioni o deve interagire con i clienti. Ai piedi calza delle scarpette comode e morbide, dalla suola bassa e sottile, ma in compenso la sua altezza straordinaria e per giunta si trova in una situazione sopraelevata

rispetto alla tua. Lo spettacolo che offre alla vista mozzafiato. Le sue gambe sono fenomenali, il suo culetto sostenuto e rotondo. Quando si piega sulla griglia per rigirare le salsicce, o i peperoni, o le piadine, o quel che vuole, non ti interessa, il tessuto della gonna scivola leggermente sulla pelle abbronzata delle cosce affusolate e un pezzettino delle mutandine rosa fa capolino all'altezza del sedere. Il tuo cazzone che dolorosamente eretto nelle mutande scatta sull'attenti tutte le volte. Cazzo! Possibile che non se ne accorga? Tieni le mani in tasca, strette a pugno, per dissimulare il bozzo altrimenti evidente che spiccherebbe enorme sui tuoi pantaloni. Alma si sta allungando in avanti per prendere qualcosa dal fondo della griglia e decidi di arrischiarti a dare un'ultima occhiata, prima di allontanarti definitivamente, perch la cosa potrebbe cominciare a sembrare sospetta. Ti guardi in giro. Non ti guarda nessuno. Trattieni il fiato e casualmente volti la testa di lato per gettare lo sguardo attraverso la porta spalancata del furgoncino, al quale sei appoggiato con le spalle e al cui interno si trova il vero palcoscenico del teatrino. Puoi ammirare ancora una volta la curva ben costruita dei polpacci, e la linea flessuosa delle sue cosce nude. Risali rapidamente con lo sguardo: sembra non esserci mai fine alla lunghezza di quelle gambe favolose! Con una mano si sostiene al bordo della griglia mentre con la paletta cerca di voltare qualcosa sul fondo. La schiena si inarca, Alma si allunga, il tessuto della gonna risale pi del necessario. Il respiro ti si blocca in gola. Una generosa porzione delle sue mutandine rosa ti inchioda e trattiene sul posto. Non puoi distogliere gli occhi da quella meraviglia. Accade tutto troppo in fretta. Alma si scotta e si ritrae bruscamente. Qualcosa le sfugge e cade per terra. Inforca immediatamente la pinza arretrando di un passo. Si piega a novanta gradi per raccogliere ci che le caduto. Indugia un momento. Il ventilatore, che non ha mai smesso di vorticare, compie e termina il suo semicerchio e si ferma alla fine della corsa come sempre, per un secondo, prima di ricominciare daccapo. La gonnellina si gonfia per un istante e si solleva completamente. Le mutandine sprofondano nel solco tra le natiche e un'ombra scura sul pube ti appare vistosamente dalla trasparenza del pizzo. La pelle delle sue chiappette, vicino ai bordi dello straccino che indossa, abbronzata non meno delle braccia e delle gambe. Alma si rialza infine con qualcosa stretto saldamente nella pinza. Si gira e ti guarda. "Hei, tu l dietro... non mi starai mica guardando il sedere?". Esclama e domanda ad alta voce. L sotto il tuo animale sta ululando selvaggiamente ed diventato grosso e minaccioso come un orso rabbioso. Ti guardi frettolosamente intorno. Molte teste si girano dalla tua parte. Hai indugiato pi dell'indispensabile, sei stato beccato sul fatto e ti senti avvampare. Se solo potessi ti sprofonderesti nel terreno. Che figura di merda! Il cuore martella nel petto, il cazzo pulsa nelle mutande. Ti senti colpevole, ti senti frustrato, abbassi la testa. "Chi io, ma figrati!". Ti allontani in fretta da quella postazione incriminante. Lancia altri 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 141. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 19. .117. Entri in un ambiente vasto e rumoroso. Alla tua destra e sinistra, una quantit enorme di flipper e videogiochi, ben disposti e allineati lungo le pareti, risuonano tintinnando dappertutto. Una moltitudine di ragazzini vi si accalca chiassosamente davanti e intorno. Piccole plafoniere in alto spandono un chiarore soffuso dal soffitto e una luce forte giunge da lontano nella stanza. Quest'ultima luminosit arriva dalla parete che si apre in fondo. L'unica altra fonte di luce fioca viene baluginando lievemente dagli schermi delle macchinette. L'entrata del bowling resta avvolta completamente nell'ombra e le grida e imprecazioni dei giocatori si perdono del tutto nel caos. L'atmosfera che ti accoglie confusa e frastornante. Qua gli amici non ci sono.

Attraversi rapidamente la sala e risali i pochi scalini che ti separano dall'apertura nella parete che ti sta di fronte. Emergi in un ambiente molto pi vasto ma assai meno caotico. Qui la luce fortissima e dopo il buio che c' fuori, e la penombra che ti sei appena lasciato alle spalle, devi socchiudere gli occhi per guardarti in giro. Ti appoggi con le mani alla balaustrata che si affaccia sulla dozzina di piste del bowling. La confusione permane sempre ovunque, per gi pi tollerabile. Scruti puntigliosamente tra la gente che sta giocando di sotto e tra quella subito dietro che aspetta il proprio turno bevendo o semplicemente sedendo ai tavolini. Il rimbombare dei birilli, colpiti e sbattuti con violenza gli uni contro gli altri di continuo, riecheggia costantemente fra le mura del salone, ma gli amici non ci sono. Volgi il capo e guardi a destra. Il corridoio si estende sino in fondo: da una parte delimitato dalla balaustrata che si affaccia sulle piste, mentre dall'altra circoscritto dal muro che lo segue fino alla fine. Altri videogiochi sono addossati alla parete e la porta delle toilette spicca proprio nel mezzo. Diversi ragazzi si affaccendano alle macchinette, ma dei tuoi amici non c' traccia. Ti giri e guardi a sinistra, che non granch differente dalla destra, per non c' nessuna porta e non termina in un vicolo cieco. Ti incammini da questa parte. Il parapetto della balaustrata continua sino in fondo, dove si apre sugli scalini che danno accesso alle piste, all'altezza della cassa. Pressappoco a met strada, invece, la parete alla tua sinistra scompare e si interrompe bruscamente aprendosi e sfoggiando in un'altra sala ancora. Ti fermi e cerchi con calma. Un bancone, sfarzoso e luccicante, occupa tutta la parete opposta andando dall'angolo del muro alla cassa del bowling. Tutto il resto dell'interno ingombro di tavoli e sedie sparse di plastica colorata. Il chiacchiericcio, fitto e pesante, risuona confuso e nebuloso nelle orecchie; molte persone si sono accomodate tra questi tavoli affascinanti, nellordine disordinato di quest'ambiente shoccante. Le Studi tutte meticolosamente. Niente! Ti rivolgi a sinistra e prendi su per le scale che conducono di sopra. Cominci ad avere dei sospetti. Quando arrivi in cima alla scalinata, segui la ringhiera di metallo che costeggia la balconata che d sull'ambiente sottostante. Fai ritorno praticamente indietro. Quass il rumore del vociare risulta molto meno soffocante e si ridotto ad un mormorio leggero che si muove in sottofondo. Alcune macchinette sono appoggiate alla parete e qualche incallito giocatore si sta dannando anche l'anima. Al piano superiore, le macchinette in questione sono tutte video poker e slot machine. Raggiungi con fatica la svolta della balconata e giri a destra di novanta gradi. Ti devi stringere al corrimano per farti strada fra giocatori e macchinette. Non riconosci nessuno. Adesso il passaggio si fatto notevolmente pi agevole e la balconata si sovrappone al corridoio che sta in basso. Fai un respiro profondo e ti rilassi. Qui l'ambiente abbastanza piacevole, l'atmosfera che ti circonda diventata relativamente silenziosa. Il rintocco dei birilli, come tutto il resto del casino che rimbalza senza sosta fra le mura di quel posto, si disperde progressivamente nella vastit del locale, spegnendosi man mano che sale nell'altezza del soffitto, riducendosi poi ad un rumorio che si sposta piano nello spazio vuoto e che ti giunge infine alle tempie in modo ovattato e smorzato. Getti un'ultima occhiata dabbasso ad osservare gli omini indaffarati che lanciano la loro pallina da bowling per abbattere i loro minuscoli birillini, cercando di buttarli gi tutti quanti. Riprendi ad avanzare nella sola direzione possibile. Poco oltre la curva della balconata ci sono due porte: appartengono rispettivamente al bagno degli uomini e a quello delle donne. Una terza porta si trova quasi in fondo; questa appartiene alla sala biliardo, che era la tua prossima destinazione, ma qualcosa ti distoglie in ultimo dal proseguire nel tuo intento. Ti blocchi di sasso davanti alla soglia, prima di abbassare definitivamente la maniglia per entrare. Collocata sul suo piedistallo, alla base del muro che segna anche la fine della balconata, c' una sola macchinetta che attira magneticamente la tua attenzione. Sopra e sotto c' scritto: vietato ai minori di anni diciotto. E sullo schermo immenso e piatto, che grande come tutta la parete dall'angolo del muro alla ringhiera di ferro battuto, una scritta a lettere cubitali rosse lampeggia e ripete continuamente: SOLO PER ADULTI! Se vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se ti vuoi intrattenere con il video poker, vai al 144.

.118. Le ragazze segnano il primo punto; basse esclamazioni risuonano alla tua destra. La stupenda castana si gira e viene al tabellone per segnare il punteggio. Tu ci stai proprio sotto. Raddrizzi le spalle e ti accosti al muro, il pi possibile, come hai gi fatto molte altre volte per i tuoi amici: ti scosteresti un poco, magari per sederti altrove, ma manca fisicamente lo spazio per farlo. La stanza circondata da panchette piccole, tutte uguali, per i passaggi per recuperare le palle dalle buche sono gi molto stretti. Alla tua sinistra stanno giocando gli amici e alla destra ci sono gli ultimi arrivati. Potresti restare in piedi ma saresti di intralcio comunque. Quella la sola posizione possibile in cui stare relativamente in disparte. Raccogli il tuo bicchiere e lo porti alla bocca. Stai soltanto guardando, innocentemente, una partita di biliardo. La loro perch pi interessante. La bellissima donna, ombrosa, si ferma a mezzo metro dalle tue scarpe. Ritiri i piedi e ruoti le ginocchia. Non ti guarda negli occhi. Si allunga verso il tabellone segnapunti, che si trova abbondantemente sopra la tua testa, e il top rosso che indossa risale di qualche dito sulle tettine. Risali con lo sguardo quello splendore di ragazza. Carine le gemelline! Le puoi vedere da vicino lattaccatura del seno e la curva perfetta delle coppe, scarlatte, e la forma dei capezzoli tumidi che spingono contro il tessuto teso dellindumento inesistente. Puoi anche sentire il calore e il profumo che il suo splendido corpo femminile emana. Il suo petto rimane a meno di trenta centimetri dal tuo viso e il suo odore inebriante. Ritira le braccia. Si volta per chiedere il numero esatto dei birillini caduti. Fa i conti ad alta voce: quattro per quello rosso, due e due quattro per quelli bianchi, otto in totale. Allarga le gambe per puntellarsi meglio. Si piega su di te una seconda volta, ma il tuo sguardo resta inchiodato in basso. Si pu vedere lo spacco della figa, invitante, l dove il cavallo dei pantaloni di pelle, aderenti, soffocanti, le si infila tra le grandi labbra aperte della vagina dischiusa. Deglutisci faticosamente. Appoggia una mano sul muro, come ha fatto prima, per sostenersi, mentre con laltra aggiusta il punteggio sul tabellone. Il corpo si sfila lievemente dallorlo sottile dei pantaloni; sono bassi, troppo bassi, e ti appare alla vista parte del monticello di venere roseo e rigonfio. Il suo pube completamente depilato. Si trova a meno di due spanne dal tuo naso e lodore di quel sesso succulento ti sconvolge. Gli ormoni si scatenano, gli estrogeni stanno facendo a pugni con il testosterone. Lei non ti rivolge nemmeno unocchiata. Il cazzo sta gridando aiuto, disperatamente, rabbiosamente. Svincola e si dibatte nelle tue mutande come una bestia impazzita. Sei tentato di sfiorare la sua figura con le dita, di accarezzare le sue curve con la mano, di toccare la sua pelle candida con il naso, di baciare il suo ventre piatto con le labbra, di esplorare il suo ombelico immacolato con la lingua bagnata, ma non sei rincretinito del tutto e non fai niente. Ti stupisci solo che non se ne accorga. Si ritrae. Il tuo amico fa ritorno dopo qualche minuto con lespressione notevolmente pi distesa e rilassata. Non occorre un genio per immaginare dove sia stato o cosa sia andato a fare. Speri soltanto che non abbia lasciato nulla da pulire, appiccicato alle mattonelle del bagno, perch la cosa ti darebbe molto fastidio, oltre a ripugnarti abbastanza. Quel cazzone adesso ti fa persino un po schifo. Ti si siede accanto, dovera poi anche prima, e non mostra nessun imbarazzo per la figuraccia fatta. Se non altro, ormai pu ammirare lo spettacolo con il rispetto che merita. Torni a seguire appassionatamente lo svolgimento del gioco. La partita continua, avvincente, esaltante, e le azioni si ripetono in un ritmo coinvolgente. I maschietti si ritirano nel loro angolo e le femminucce infieriscono spietatamente sul nemico con le loro acrobazie eccitanti e corroboranti. Il balsamo per lo spirito viene elargito generosamente, quando una delle due torna al tabellone segnapunti. Il tuo amico nuovamente congestionato e tu non ci sei lontano. La prima partita si conclude. State ancora annaspando per respirare. I quattro borbottano qualcosa a bassa voce tra di loro; prendono accordi e le due donne si allontanano insieme. Un primo campanello di allarme risuona nella tua testa. Camminano lungo il corridoio che conduce fra i biliardi, strette e abbracciate per le spalle: ridacchiano e parlottano mentre avanzano barcollando fino alla porta e sulla soglia la mano della castana si infila nella tasca posteriore della biondina. Sei perplesso. I due maschioni si sono seduti,

vicini, nell'angolo della stanza. Al collo portano ognuno una bandana colorata; una blu e l'altra rossa. I due energumeni stanno sussurrando e la mano dell'uno posata distrattamente sulla gamba dell'altro. Non sul ginocchio, ma sull'interno della coscia. Lo sta accarezzando disinvoltamente. Si guardano negli occhi. La mano continua a lavorare. La sala si immobilizzata. I due volti si avvicinano. Le labbra si sfiorano teneramente. Le bocche si schiudono appena. Le lingue si incontrano. Si intrecciano. Vai al 24. .119. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni scuri e lussuriosi. Ti guarda in modo seducente, chinando docilmente la testa in atteggiamento voglioso e remissivo. La sua espressione ammaliante e carica di erotismo. Le sue mani non hanno mai abbandonato il seno invitante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, scopre un angolo del cesto di canne intrecciate che sempre rimasto l al suo posto ad aspettare il suo turno. Ci infila dentro una manina delicata e quando la estrae stringe fra le dita un vibratore immenso e color rosso sangue. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sull'asta flessibile: sembra troppo grande per la sua boccuccia rosa ma non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il fighino meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale del pontile di legno, inarca la vita sottile e gettando per un momento indietro la chioma elaborata comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino candido con quel fallo di lattice grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle immacolata con quell'attrezzo inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo il pube rigoglioso e lussureggiante; se lo affonda tra i riccioli scuri e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe flessuose sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura piccolina, e la vagina rimane leggermente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il vibratore si strofina spudoratamente sulle grandi labbra gonfie, ritraendosi sempre pi lucido e brillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti ansanti, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il vibratore rosso sangue risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tettine e ne percorre lievemente le punte: dopo che il fallo esagerato vi ruotato un po' attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole accecante. La telecamera si allontana e la figura della giovane giapponese riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'enorme oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente

offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di mattoni. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la delicatezza del suo clitoride piccolino che parzialmente si nascondeva tra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, da sopra la sua schiena incurvata, e la punta del vibratore sanguigno si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina elastica. Sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della Giapponesina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine accende il vibratore, ruotando il pulsante che si trova nella parte posteriore del fallo semirigido, quell'affare le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di lattice scarlatto fuoriescono ostinatamente dal suo corpo bianco e trafitto. Un altro ronzio si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a vibrare sonoramente. Rimane cos prosternata, con quella spada di gomma conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 145. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .120. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni lussuriosi e verdi-azzurri. Ti guarda in modo seducente, chinando appena la testa in atteggiamento voglioso, con fare da cospiratrice. La sua espressione ammaliante e carica di erotismo. Le sue mani non hanno mai abbandonato il seno invitante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca provocante, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si rialza in piedi e si dirige frettolosamente verso la porticina. Entra nella stanza da bagno di un ambiente di non grandi dimensioni con una sola finestrella. Nei pressi, la caratteristica stufa in mattoni con l'apertura metallica. Di lato, il rubinetto dal quale si versa l'acqua bollente, che viene scaldata sulla stufa stessa. Lungo le pareti della stanza, bidoni pieni d'acqua fredda, probabilmente tirata su dal pozzo stesso e alcune panchettine col necessario per il bagno a vapore. Il pavimento in legno non verniciato e sembra bagnato e scivoloso, ma lei sembra camminarci sopra bene comunque; sicuramente tiepido, le assi sono uniformi e lisce. Inoltre il bagno dotato dell'indispensabile tappetino su cui sdraiarsi per meglio sopportare il caldo e rendere pi agevole la permanenza. Da una parte e dall'altra della panchettina vicina al tappetino si trovano un fascio di rami di betulla e un bacile di metallo ricoperto da alcuni lenzuoli ripiegati accuratamente.

La giovane Bellezza Russa raggiunge la stufa nell'angolo e apre il rubinetto. Le brume si infittiscono mentre versa acqua sui mattoni arroventati. Di colpo lo schermo viene letteralmente oscurato da una nuvola di vapore caldissimo. Evidentemente la stufa devessere ardente e la ragazza sembra quasi una diavolessa! Tutto pare scomparire nelle nebbie e nei vapori. L'obiettivo della telecamera risulta inesorabilmente appannato, lo schermo del video poker gronda umidit dallinterno. Sei tentato di detergere il vetro con un braccio ma subito linquadratura si ripulisce e limmagine della sacerdotessa vagolante nella nebbia si rimette a fuoco. Torna a sedersi sul tappetino, sempre a gambe incrociate. Si gira sulla sinistra, scopre parte del bacile. Ci infila dentro una manina delicata e quando la estrae stringe fra le dita un vibratore immenso e color verde mela. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sull'asta flessibile: sembra troppo grande per la sua boccuccia arancio-rosa ma non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il figone meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale della panchettina di legno, inarca la vita sottile e gettando per un momento indietro la cresta ondulata che spicca bionda sulla fronte spaziosa comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino imponente con quel fallo di lattice grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle immacolata con quell'attrezzo inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo il pube rigoglioso e lussureggiante; se lo affonda tra i riccioli brillanti e dorati. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe flessuose sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura solenne, e la vagina rimane leggermente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il vibratore si strofina spudoratamente sulle grandi labbra gonfie, ritraendosi sempre pi lucido e brillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti monosillabici, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il vibratore, verde come lerbetta, risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue dappresso l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tettone e ne percorre lievemente le punte marroncine: dopo che il fallo esagerato vi ruotato un po' attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole che entra dalla finestrella. La telecamera si allontana e la figura della giovane russa riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'enorme oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di mattoni. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la delicatezza del suo clitoride piccolino che parzialmente si nascondeva tra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, da sopra la sua schiena incurvata, e la punta del vibratore verdissimo si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina elastica. Sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della ragazza

russa si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine accende il vibratore, ruotando il pulsante che si trova nella parte posteriore del fallo semirigido, quell'affare le sprofondato quasi del tutto nell'intimo. Poche dita di lattice verde come un frutto acerbo fuoriescono ostinatamente dal suo corpo chiaro e trafitto. Un altro ronzio si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a vibrare sonoramente. Rimane cos prosternata, con quella spada di gomma conficcata internamente nel profondo del ventre. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 147. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .121. Nere!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima, non nera. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente.

Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .122. Sminuzza la sua pizza e la sbocconcella, senza mai voltarsi nella tua direzione. Sorride maliziosamente a te o al suo compagno, non lo sapresti dire. Forse lo fa apposta. Gli occhi le brillano e affonda la forchetta nella bocca, lentamente, profondamente, e la succhia golosamente mentre se la estrae dalle labbra. Mastica con molta cura e c qualcosa di sessuale nel suo atteggiamento. Continui a tagliuzzare la tua pizza in pezzettini sempre pi piccoli ma non riesci a mangiare. Lo sta sicuramente facendo di proposito, sa che non le riesci a distogliere gli occhi di dosso, per non pi di un secondo almeno, e si sta divertendo alle spalle del suo ragazzo. Che stronza! Per davvero bellissima, stai pensando quando noti appena un movimento furtivo al di sotto del suo tavolo. Con calma, quasi timidamente, sta rivolgendo le gambe dalla tua parte. Trattieni il respiro. Al di sopra del tavolo nulla traspare. Spilucca la sua pizza e ascolta con vivo interesse il suo interlocutore, compostamente, ma al di sotto tutta unaltra storia. Molto piano, troppo piano, sta dischiudendo le gambe. Abbandoni ogni senso di pudore e per quasi un minuto non riesci a respirare; non puoi distogliere lattenzione dalle cosce affusolate che si aprono incredibilmente davanti ai tuoi occhi. Non sei un guardone, non sei un guardone, ti ripeti ma intanto non riesci a spostare lo sguardo da quella scena esasperante. Hai di nuovo la gola secca. Una prima strisciolina bianca ti appare alla vista in mezzo a quelle gambe favolose. Continuano ad aprirsi e adesso puoi intravvedere unombra scura allaltezza del suo pube. Improvvisamente ti senti come ridiventato un ragazzino. Irrequieto, insicuro, curioso, e ossessivo. Le cosce si aprono ancora, ora puoi vedere tutto. Indossa un minuscolo perizoma di pizzo bianco, semitrasparente, che le avvolge a malapena le grandi labbra della figa. Cerchi di deglutire ma non hai saliva in bocca. Prendi unaltra sorsata dal tuo boccale. Sollevi lo sguardo per un momento. Lei sempre indaffarata con la sua pizza e non ti guarda nemmeno. Sorride maliziosamente verso il suo accompagnatore. Uno sguardo sensuale le brilla negli occhi e unespressione seducente le si stampata sul volto. Di sicuro non pu non essersene accorta, lo sta facendo apposta, per fa finta di niente e la cosa non ti dispiace. Che troia! Ti guardi attorno, nessuno vi guarda. Riporti lattenzione l sotto. Il perizoma davvero ridottissimo. Le puoi scorgere parte delle natiche e del monte di venere laddove quel piccolo straccetto non pu contenere. Ciuffi ribelli di peli neri scappano fuori da tutte le parti e una folta peluria scura sul ventre traspare al centro. Ti senti ipnotizzato da questa visione. Vai al 123. .123. Un gruppo di persone molto chiassose si siede occupando quel tavolo prenotato che si interpone tra il tuo e il suo. E come se avessi preso la scossa e vieni bruscamente richiamato alla realt. Probabilmente si tratta di unintera famiglia. Seduti a tavola ci sono un uomo e una donna, una

persona pi anziana, due ragazzi e una ragazzina. Non puoi vedere pi niente. Di ci che supponi essere lei, puoi scorgere al massimo qualche macchia confusa di colore. Va bene cos! Quella bellissima donna ti aveva stregato. I giovani sono rumorosi. Finisci in fretta la tua pizza, sei un po irritato dalla confusione che fanno. Prendi un caff e chiedi il conto. Mentre ti avvii verso la cassa non puoi trattenerti dal darle un ultimo sguardo. Dio, quanto bella! Lei sorride unaltra volta al suo compagno ma non si gira dalla tua parte e non ti rivolge nemmeno unocchiata. Il cazzo sta ancora gridando aiuto nelle tue mutande e ti sorprendi che gli altri non lo possano udire. Paghi il conto ed esci dalla pizzeria. Vai al 50. .124. Entri in un ambiente luminoso: luci e superfici metalliche risplendono dappertutto. Riflessi e giochi di colore rimbalzano da uno specchio allaltro. Cerchi con lo sguardo, la tua amica, al di l del bancone, ma non c nessuno. La saletta del bar sembra essere vuota. Forse nellaltra stanza. Vai a vedere. Eccola. E molto impegnata, tutta indaffarata. Sta meticolosamente ripulendo la superficie di un tavolo, gi pulito, con un panno in mano ed piegata in avanti, in precario equilibrio sulla punta dei piedi. La gonnellina vivace che porta disinvoltamente le risalita fino a met coscia. Le puoi ammirare il culetto rotondo e le gambe lunghe, che spiccano e ti attraggono come una calamita. Ti avvicini silenziosamente. Le appoggi una mano sul sedere. Lei si raddrizza di scatto e si volta immediatamente dalla tua parte. Uno sguardo omicida le brilla negli occhi color nocciola. Apre la bocca, scocciata, per protestare, ma si raddolcisce subito quando ti vede e ti riconosce. Si sottrae dalle tue braccia e guarda lorologio. Ti rivolge un sorriso mellifluo. "Ciao, sei qui per me, o per i miei panini?. Beh, un po per tutti e due.. La saluti calorosamente, e con occhio indagatore la scruti dalla testa ai piedi. Ha i capelli rossi, scarmigliati, raccolti alla bell meglio in una folta coda di cavallo. Il viso non truccato, e il nasino pieno di lentiggini. Indossa un camice fucsia acceso, da cui risalta un seno non grandissimo, ma che fa la sua figura e che lo riempie sufficientemente sul davanti. Aspetta immobile, ti sorride, e il suo atteggiamento provocatorio. Resta in attesa di un tuo giudizio. Ti scosti un poco e continui a scendere con lo sguardo sulla sua figura flessuosa. Tutto il peso del corpo caricato sulla stessa gamba, mentre laltra rilassata e leggermente flessa in dentro. Un braccio piegato, con il gomito allinfuori, e la mano stretta sul fianco sinuoso. Il braccio opposto abbandonato e mollemente disteso lungo la sua linea morbida, e lo straccio bianco che impugna sempre nella mano stretta a pugno arriva sino a sfiorarle la caviglia sottile. Vuole essere sensuale, e ci riesce benissimo. Assumi uno sguardo dubbio, poco convinto, e la guardi criticamente. E molto bella. Porta una gonnellina a ventaglio, nera e simpatica, leggera e ricolma di fiorellini bianchi, che fa a pugni con il resto del suo abbigliamento sbarazzino, ma non importa, questo tipico di lei. Peccato invece che le rimangono scoperte soltanto le ginocchia. Calza un paio di comodi zoccoli aperti sul davanti, color panna, e le unghie delle mani e dei piedi sono smaltate di un rosso ciliegia. La sua carnagione molto chiara, e tutte le curve sono al posto giusto. E davvero splendida! La accarezzi dolcemente con gli occhi e le mostri un'espressione perplessa. Hmmm, non saprei dire... Prova un po a voltarti. Inarca un sopracciglio e fa una piroetta su se stessa. La gonna svolazza per un secondo e ti appaiono alla vista, magicamente, le sue cosce affusolate e ben tornite. Sei piuttosto eccitato, la sua presenza ti fa sempre questo effetto; un bozzo voluminoso si sta riempiendo nei tuoi jeans. Ti avvicini e la prendi per la vita. Vuoi sentire il suo contatto, e vuoi farle sentire lo stato in cui ti trovi. Una manina indiscreta ti sfiora la patta dei pantaloni. "Allora?".

"Non male, appena sufficiente!". Aggrotta la fronte, ti mostra la lingua, e fa la faccia imbronciata. Sembra un gattino dal muso arrabbiato. Lo fa apposta, sa benissimo che non le puoi resistere. Ti scompiglia i capelli, ancora umidi, con la mano libera e ti spinge via. E' deliziosa! Ti sfuggita di nuovo tra le dita e il suo corpo caldo ti ha lasciato un torpore fastidioso nei testicoli. "Va bene, diciamo allora discreto". "Maleducato!". Ti colpisce con lo strofinaccio, ma intanto sorride maliziosamente. Contraccambi. Una persona si affaccia per un momento dalla sala biliardo e quasi immediatamente vi riscompare dentro. "Scusa, Rossana, potresti portarmi una birra?". "S, certo.". Dopotutto il bar non vuoto. Ci sono alcune consumazioni, non del tutto finite, su un paio di tavoli che Rossana non ha toccato. Dalla sala biliardo giungono risa e schiamazzi, mentre dalla sala giochi si possono sentire chiaramente delle voci e della musica. Riordina le sedie del tavolo che stava pulendo prima della tua interruzione, poi ti si avvicina e ti d un bacetto sull'angolo della bocca. Ti strizza un occhio, luminoso sul suo bel viso, e si dirige sculettando vistosamente verso il retro del bancone. La segui. La serata promette bene. Osservi l'ancheggiare ipnotico, ossessivo, del suo sedere, fin dove puoi: quel gioco sta diventando esasperante. Ti accomodi su uno sgabello. Lei prende una bottiglia dal frigo e la stappa. Ti guarda e ti sorride. "torno subito, non ti muovere, aspettami!". Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un risultato pari, vai al 13. Se la loro somma, un risultato dispari, vai al 37. .125. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e ronzante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhietti leggermente a mandorla sono stretti e maliziosi, le labbra umide e carnose sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto normalmente incantevole sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il vibratore alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo di gomma lucida che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il fallo bianco cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? L'arnese di lattice trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre vibrando in modo forte e costante. Il suo delicato anello di carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il vibratore sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo innocente e piccolino possa contenere quell'affare cos enorme. La Tailandesina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino.

La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza tailandese. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio dorato e sottile, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle deliziosamente ambrata, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca risulta contratta in una smorfia dolorosa, l'espressione parrebbe alquanto affaticata, il volto arrossato e paonazzo, il respiro si direbbe molto affannoso e piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla bellezza orientale, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di gomma semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il vibratore dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. Il fallo di gomma rotola sulla superficie grigia del sasso, cade nell'acqua cristallina, dove le onde impassibili e noncuranti della baia lo catturano e se lo portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura superba, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 136. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .126. L'inquadratura si centra sulla ragazza sfacciatamente adagiata al suolo che si sta frugando ardentemente tra le gambe, socchiuse e piegate a quarantacinque gradi, con i polpastrelli delle dita bramose e assai desiderose. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle del suo corpo infuocato percorsa da tremiti incontrollabili che non possono per nulla essere di freddo o di spavento. Il paesaggio che la circonda, sonnolento e rilassante, contrasta di netto con lo spirito indemoniato e volubile che la possiede in quel momento. Pare infine recuperare il controllo dei sensi e si gira a guardare nella tua direzione. Ti sorride in modo accattivante e lascivo. Dice qualcosa e si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio abbronzato cerca di coprirsi le tette candide e spettacolari che traboccano fuori da tutte le parti e con un dito ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si volge di schiena mostrando il culetto rotondo e piccolino, che parzialmente rimane nascosto dal tessuto di pizzo rosa, delle mutandine delicate che indossa, mentre con le mani si accarezza dolcemente i fianchi sinuosi sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide e dorate, sino ad agganciare con i pollici l'elastico magico degli slip miracolosi. Continua poi a scendere

chinandosi a novanta gradi, trascinandosi dietro come uno straccino le mutande, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quel triangolo di stoffa ricamata che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente fra la cunetta morbida della sua figa. L'indumento intimo si ferma all'altezza delle caviglie. La giovane Bellezza Texana si raddrizza di scatto e si gira nuovamente dalla tua parte. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda e ti sorride. Ti parla di nuovo e scosta disinvoltamente le mani affondandole immediatamente tra i capelli, lucidi e vaporosi, brillanti e color biondo miele alla luce del sole. Il suo corpo magnifico e resta ora completamente esposto alla tua vista. Che visione spettacolare! Tutte le curve sono perfettamente modellate. Le tette sono come globi di cristallo sormontati da granati marrone e rossicci, il ventre piatto e invitante come una distesa erbosa, il pube rigoglioso come un giardino fiorito, le gambe sono diritte come il tronco di un pino maestoso e svettante. I disegni bianchi del costume da bagno spiccano sul suo corpicino caramellato come una seconda biancheria intima meravigliosamente dipinta. Si inginocchia sul lenzuolino ai suoi piedi e si siede: distende le cosce in avanti, le flette leggermente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, in modo del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti e l'inquadratura si apre audacemente la strada facendosi tranquillamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale con pacatezza la pelle abbronzata delle sue gambe deliziosamente mielate e nettarine, mentre continuano a schiudersi come un'albicocca matura che mostra ai tuoi occhi attoniti tutta la polpa pi succosa, svelando al contempo il nocciolo del suo segreto maggiormente custodito e proibito. Allinterno delle cosce la sua pelle dorata, sembra fresca, vellutata, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare totalmente insensibile di fronte a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi moderatamente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe favolose e fantastiche si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea e completamente depilata intorno alle grandi labbra sorprendentemente gonfie e polpose, il clitoride piccolino e pare fremere e pulsare mentre sopra, sul pube e sul ventre, un triangolino di peluria ondulata, apparentemente biondo scuro come i capelli al primo impatto, si allunga e si allarga ricoprendole parte del monte di venere soffice e delicato come il vello di una pesca succulenta. Scintille oro e rosso barbagliano su quel monticello favoloso. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta bagnando davvero? Sembrano sorriderti vogliosamente. Sono appena socchiuse, vogliono parlare, vogliono gridare il tuo nome. Vedi una gocciolina dei suoi umori brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire tra le natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si annebbiato assurdamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa straordinaria. Una mano bellissima, la sua mano eccitante, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sulla peluria biondo caramello e la chiude a pugno intorno ai peletti infiammati. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita affusolate e lunghissime, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi veramente sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti e il cuore nel petto sembra voler esplodere.

La telecamera si allontana gradualmente e l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino leggero, impertinente, che si era intrufolato tra le labbra morbide della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta golosamente alla bocca. Lo succhia avidamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La Bellezza Texana si sdraia sulla schiena, ancora una volta sopra al lenzuolino steso sul prato della fattoria. Gli occhi sono chiusi. Con le dita di una mano si stuzzica un capezzolo, con quelle dell'altra si titilla il clitoride insofferente. Ansima pesantemente e il corpo sussulta vistosamente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 134. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .127. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e ronzante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul verde soffice del prato incolto. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni particolarmente espressivi sono neri e molto profondi, stretti e maliziosi, le labbra umide e carnose sono di un rosa chiarissimo, tumide e leggermente dischiuse. Il suo volto normalmente accattivante sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il vibratore alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo di gomma lucida che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il fallo giallo cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? L'arnese di lattice trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre vibrando in modo forte e costante. Il suo delicato anello di carne ombrosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il vibratore sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo snello e longilineo possa contenere quell'affare cos enorme e volgare. La morettina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza indiana. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio color caramello, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il

sedere. La sua pelle deliziosamente traslucida, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca risulta contratta in una smorfia dolorosa, l'espressione parrebbe alquanto affaticata, il volto arrossato e paonazzo, il respiro si direbbe molto affannoso e piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Indiana, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di gomma semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il vibratore dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. Il fallo di gomma rotola sul terreno verdeggiante, finisce vicino a una quercia impassibile e noncurante, dove l'erba alta e rigogliosa lo nasconde e inghiottendolo se lo porta via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, il gioiello lampeggia sulla fronte spaziosa, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura incantevole, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 135. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .128. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhi nocciola intenso, stretti e un po' allungati come le sopracciglia. Ti guarda in modo lussurioso, chinando maliziosamente la testa in atteggiamento accattivante e seducente. La sua espressione ammaliante e carica di erotismo. Le sue mani, smaltate di rosa madreperla, non hanno mai abbandonato il seno tondeggiante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si titillano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca carnosa, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, apre un angolo della sacca di tela, ci infila dentro una manina delicata e quando la estrae stringe fra le dita un vibratore immenso e semitrasparente come l'acqua dell'oceano che la circonda. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sull'asta flessibile: sembra troppo volgare per la sua boccuccia innocente ma non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il fighino meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale grigio del masso, inarca la vita sottile e gettando per un momento indietro la chioma vaporosa comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino serpeggiante con quel fallo di lattice grosso e splendente. Si intrattiene per qualche

secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle color cacao con quell'attrezzo inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo il pube rasato di fresco; se lo affonda ardentemente tra i peletti neri e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe lunghissime sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura tortuosa, e la vagina rimane leggermente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il vibratore si strofina spudoratamente sulle grandi labbra strette, ritraendosi sempre pi lucido e scintillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti sensuali, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sopra non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il vibratore, trasparente come vetro opacizzato, risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tette prorompenti e ne percorre lievemente le sommit: dopo che il fallo esagerato vi ruotato attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole tropicale. La telecamera si allontana e la figura della giovane marocchina riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'enorme oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso scuro e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di mattoni. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la semplicit del suo clitoride piccolino che parzialmente si nascondeva fra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e la punta appannata del vibratore si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina accogliente ed elastica. Sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della morettina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine accende il vibratore, ruotando il pulsante che si trova nella parte posteriore del fallo semirigido, quell'affare le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di lattice biancastro fuoriescono ostinatamente dal suo corpo cioccolato e trafitto. Un altro ronzio si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a vibrare sonoramente. Rimane cos prosternata, con quella spada di gomma conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 131. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33.

Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .129. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dal reggiseno di tessuto elastico del bikini minuscolo, giallo raggiante come la luce di un faro nella notte. Si gira e si arrampica sulla grande lastra di pietra che si affaccia sull'oceano Atlantico, insieme alle rocce della bassa scogliera che si trova alle sue spalle. Il sole accarezza tutta la sua figura brillante e favolosa, mentre si solleva facilmente in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Lascia cadere a terra la sacca di tela, raggiunge i confini sull'acqua azzurra, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride con malizia. Le sue labbra sono rosse e polpose come l'interno di una pesca succosa, i capelli sono neri e raccolti in una crocchia disordinata sulla testa. Gli occhioni scintillanti sono nerissimi e leggermente truccati, le sopracciglia sono arcuate e lunghissime, e barbagliano e sfavillano sul suo bel visetto affascinante e sensualissimo. Bisbiglia qualcosa portando le mani biscottate come tutto il resto della sua presenza meravigliosa, sul bordo smussato di quella pietra levigata dalle maree, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua del basso fondale sabbioso. Un brivido le risale lungo il corpo flessuoso, i pesciolini argentati si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua azzurra e cristallina della spiaggia deve essere anche piuttosto gelata. La voce della giovane ragazza brasiliana diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza dolcemente le lunghe cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine gialle del costume, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi longilinei, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppette del bikini luccicante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena: improvvisamente quello straccetto non pi in tensione sulle tette formose ma i laccetti annodati sulla nuca lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle mentre con l'altra mano si scioglie anche quell'ultimo nodo persistente. I due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno. Il pezzo superiore del bikini rimane intrappolato ossessivamente nel mezzo. Si accarezza voluttuosamente le tette traboccanti, stringendo e ruotando le mani con passione, mugugnando e sospirando piacevolmente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani smaltate di rosso scendono sul suo corpo snello e sottile, massaggiando, accarezzando, solleticando ardentemente. Continuano a scendere sulla sua figura focosa, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare gli slip che prima avevano ignorato e disdegnato. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore favoloso. Le tette sono floride, perfettamente a pera, i capezzoli sono grossi e scuri come chicchi d'uva matura, le areole sono enormi e nere, molto ben delineate come le labbra. Quella visione straordinaria rasenta la perfezione assoluta e rappresenta la tentazione del frutto proibito. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre la testa si china in avanti e la bocca si schiude lievemente per lasciar fuoriuscire la linguetta stuzzicante che cerca lussuriosamente di lambire il centro delle sue rotondit grandiose. Nessun segno di costume da bagno deturpa il fascino terracotta del panorama meraviglioso che offre. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia avidamente un dito e si passa il polpastrello intorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle color biscotto delle mammelle. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso incominciando subito a sguazzare con i piedi nell'acqua di quell'oceano appena increspato da piccoli movimenti ondosi. La schiena inarcata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo azzurro, il volto rivolto al sole tropicale, i capelli le ricadono morbidamente in sparuti riccioli brillanti dalla crocchia sulla sacca di

tela abbandonata. Il suo corpicino esile e slanciato, ti appare magnificamente di profilo e puoi risalirne ogni curva con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 151. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .130. Parcheggi la macchina sotto ad un albero che si trova a una distanza intermedia tra il bar e la pizzeria. Scendi dal tuo macinino e lo chiudi a chiave. Non c niente da rubare, ma non si sa mai. La prudenza non mai troppa! Ti scoccerebbe tornare e non trovarlo pi. Attraversi la strada e ti dirigi verso un edificio di mattoni con una grande insegna colorata che si illumina in quello stesso momento. Non ancora buio, ma la sera sta calando. Entri in un ambiente un po vecchio e scadente, ma il legno scuro e gli sgabelli alti offrono unatmosfera intima e confortevole al locale. Una ragazza piccolina e un po abbondante sta lavando qualcosa sotto il getto dellacqua aperta. Subito interrompe quel che stava facendo, solleva un viso grazioso e ti rivolge un sorriso splendente. Buona sera!. Ricambi il sorriso e il saluto, e ti avvicini al bancone. Una coppia di persone sta chiacchierando con una birra in mano e una ciotola di patatine posata al centro del tavolino. L accanto, un altro tavolo mostra la presenza di altri clienti, ma non vedi nessun altro. Diverse sedie sono scostate, un accendino e un pacchetto di sigarette attendono il ritorno dei loro proprietari. Ammucchiati disordinatamente sul tavolino ci sono inoltre i resti di alcune consumazioni. Cosa desidera?. Ordini un aperitivo analcolico e ti accomodi su uno sgabello. Mentre si gira per mostrarti la vetrina dellarredamento, per farti scegliere tra ci di cui dispone, cogli loccasione per osservarla meglio e locchio ti cade sul suo sedere. Passabile! Indossa un camice violetto pallido che le arriva a met coscia, le gambe sono fasciate da un paio di fuseaux neri e le braccia sono nude. Considerando che nellambiente non c laria condizionata, sotto il camice potrebbe benissimo non indossare nulla. La ragazza un po troppo rotondetta sui fianchi e nei polpacci, ma le tette sono da paura. Una quarta misura, forse anche una quinta, riempie tutto il camice sul davanti e i bottoni sembrano in procinto di scoppiare. Ci vuole del ghiaccio?. No, grazie!. Ti chiede da dove vieni e perch non ti ha mai visto prima. Le racconti che stai aspettando lapertura della pizzeria e rapidamente ti ritrovi preso in una conversazione pi confidenziale. Siete infatti passati dal lei, al tu, in un attimo. E molto simpatica e pimpante. E anche carina. Si vede che sa fare il suo lavoro. C una montagna di bicchieri, piattini, tazzine, altro ancora, nel lavello, ma sembra non essere senza. Tra una chiacchiera e laltra, ti sta preparando qualcosa, al banco frigo, da accompagnare allaperitivo. Non le solite patatine. La coppia di persone che avevi intravvisto poco prima intanto pare avere finito la propria birra. Pagano, salutano e se ne vanno. Lei ti piace: gentile, simpatica, semplice. E tu non hai fretta.

Per lasciarle a disposizione il tempo necessario per portare a termine qualunque cosa stia facendo, decidi di andare al bagno. Chiedi dove puoi andare a darti una rinfrescata e lei gentilmente ti indica la strada. Lancia 2 dadi: Se la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 9. Se la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 72. .131. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e ronzante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhietti leggermente allungati sono stretti e maliziosi, le labbra umide e lucide sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto normalmente dolcissimo sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il vibratore alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo di gomma lucida che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il fallo semitrasparente cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? L'arnese di lattice trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre vibrando in modo forte e costante. Il suo delicato anello di carne ombrosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il vibratore sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo serpeggiante possa contenere quell'affare cos enorme. La morettina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza marocchina. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio affusolato e traslucido, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle deliziosamente cioccolata, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca grande e carnosa risulta contratta in una smorfia dolorosa, l'espressione si direbbe alquanto affaticata, il volto vagamente rotondo parrebbe sotto sforzo, il nasino un po' appiattito respira affannosamente e in maniera piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Marocchina, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di gomma semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il vibratore dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. Il fallo di gomma rotola sulla superficie grigia del sasso, cade nell'acqua azzurra, dove i piccoli movimenti ondosi lo catturano e se lo portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante

e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura superba, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 133. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .132. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 152. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .133. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La focosa marocchina si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida della spiaggia tropicale. I pesciolini argentati, impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani smaltate di rosa sono strette sull'orlo del sasso grigio e smussato; i capezzoli

bruni sulla sommit delle tette prorompenti che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La soffice peluria sul pube liscia e brillante, e molti peletti vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. L'acconciatura voluminosa sulla testolina riccioluta appare abbastanza incasinata, se la risistema un po' alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il cielo azzurro si specchia nell'Atlantico, le strilla e grida dei gabbiani riecheggiano in lontananza, i cumuli di pietre del rudere sono sparsi un po' dappertutto. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra carnose e si lascia dolcemente scivolare nell'acqua, azzurra e pulita, dell'oceano lievemente increspato che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle onde basse e tranquille. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte sudata. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane Bellezza Marocchina si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura tortuosa grondano e barbagliano su tutta la superficie cioccolata del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrando il culetto generosamente a mandorla, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli nerissimi. Si districa con cura quei nodi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nei piccoli movimenti ondosi dell'acqua salmastra. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola vaporosa e nera improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole ondulatamente lungo la schiena flessuosa. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora accuratamente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi intanto la pelle luccicante e color del cacao. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato dai lunghissimi riccioli neri, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra levigata che si distacca dal muro semi sepolto nella sabbia dorata, si torce sulla vita sottile, volgendosi agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi la sacca di tela dal contenuto misterioso: ti guarda fissamente negli occhi e frattanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore grigio come un filo di fumo. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta voluttuosa, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nella sacca e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La morettina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli foltissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma grigiastra sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e

sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza marocchina smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 160. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .134. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni scuri e profondi, molto luminosi e carichi di lussuria. La sua espressione un po' ribelle ammaliante e carica di erotismo. Ti guarda in modo seducente, chinando appena la testa in atteggiamento voglioso, con fare da cospiratrice. Le sue mani non hanno mai abbandonato il seno invitante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca carnosa, ansima per tutto il tempo e ti sorride ardentemente. Si rialza in piedi e raggiunge frettolosamente il vecchio pozzo di mattoni che si trova in un angolo appartato del cortile, fra la stalla dei cavalli e la palizzata che delimita il pascolo della mandria di bovini. Tutt'intorno, posati con cura sul terreno, ci sono secchi di metallo ricolmi dacqua limpida e trasparente, sicuramente tirata su dal pozzo stesso. Di lato, un grosso ceppo di legno con un'acctta conficcata al centro attende il taglio della legna ordinatamente impilata al suolo. Da una parte e dall'altra, invece, fusti tortuosi e ramificati con corteccia bruno rossastra, alti almeno qualche metro, intrecciano le loro foglie aghiformi e pungenti, verticillate a tre. I frutti globosi, blu-viola dei due ginepri sono abbondanti e simili a bacche pruinose. La giovane Bellezza Texana si piega sulle ginocchia e si rinfresca il viso accaldato affondando per un istante la fronte sudata in un secchio. Getta poi indietro la testa e una miriade di scintille

multicolore balugina per un secondo nell'aria estiva; improvvisamente lo schermo del video poker viene letteralmente screziato da goccioline bagnate. Tutto pare scomparire nei puntolini colorati e negli schizzi sgargianti. L'obiettivo della telecamera risulta inevitabilmente velato, la superficie dello schermo piatto gronda acqua dal suo interno. Sei tentato di detergere il vetro con un braccio ma subito linquadratura si ripulisce e limmagine della ragazza si rimette a fuoco. Riflessi rossooro le barbagliano tra i capelli mentre rivoli bagnati le discendono lungo la schiena, abbronzata e flessuosa, sino a intrufolarsi fra le sue natiche bianchissime. Si gira e ti guarda furbescamente. Fa ritorno al tavolaccio e si risiede sul lenzuolino pastello, sempre a gambe incrociate. Ciocche ora biondo miele le gocciolano acqua sulle spalle, acqua scintillante che si raccoglie nell'incavo delle mammelle lattee e splendenti, se paragonate al resto del corpo caramellato. Allunga un braccio sul tavolo e scosta freneticamente un lembo della sacca, ci infila dentro una manina eccitata e quando la estrae stringe tra le dita un vibratore immenso e color arancio fiamma. Se lo porta lentamente davanti al volto, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sull'asta flessibile: sembra troppo grande per la sua boccuccia provocante ma non dubiti neppure per un momento che possa non passare per il figone meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul bordo del lenzuolino di cotone, inarca la vita sottile e gettando per un momento indietro la chioma presumibilmente biondo scuro, ondulata e vaporosa sui lineamenti spigolosi, comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino lussurioso con quel fallo di lattice grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo attorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle con quell'attrezzo inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo il pube chiaro e rigoglioso; se lo affonda tra i peletti morbidi e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe slanciate sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura procace, e la vagina rimane ampiamente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva aperta e sbrodolante. Il vibratore si strofina spudoratamente sulle grandi labbra gonfie, ritraendosi sempre pi lucido e brillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente centrata in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti esagerati, per nulla trattenuti, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il vibratore arancio fluorescente risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue dappresso l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tette prorompenti e ne percorre lievemente le rotondit nocciola: dopo che il fallo esagerato vi ruotato un po' intorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole che risplende sulla fattoria. La telecamera si allontana e la figura della giovane texana riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'enorme oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta violentemente sbattendo la testa contro un muro di mattoni. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la delicatezza del suo clitoride piccolino che parzialmente si nascondeva tra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, da sopra la sua schiena incurvata, e la punta del vibratore arancione si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina elastica. Sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un

poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della ragazza texana si alternano ai mugolii di piacere e ai pochi gemiti soffocati del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine accende il vibratore, ruotando il pulsante che si trova nella parte posteriore del fallo semirigido, quell'affare le sprofondato quasi del tutto nell'intimo. Poche dita di lattice, arancio vivido come un incendio, fuoriescono ostinatamente dal suo corpo dipinto e trafitto. Un altro ronzio si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a vibrare sonoramente. Rimane cos prosternata, con quella spada di gomma conficcata internamente nel profondo del ventre. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 149. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .135. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La voluttuosa indiana si raddrizza rapidamente, portandosi a sedere sul bordo largo e piatto della fontana. Ruota in fretta le gambe, immergendo i piedi nell'acqua pura e sorgiva. Un brivido subito la scuote. Evidentemente l'acqua cristallina che sgorga direttamente dal muro del palazzo tipicamente indiano deve essere anche parecchio gelata. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani sono strette sull'orlo smussato della vasca; i capezzoli bruni sulla punta delle tettine che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La curva depilata del monte di venere lustra e brillante, e le grandi labbra del sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticce. L'acconciatura fluente sulla testolina accattivante appare abbastanza incasinata, se la risistema un po' alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il gioiello dorato sulla fronte spaziosa, posto all'altezza del terzo occhio, continua ad ammiccare al cielo azzurro e sereno. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra rosate e si lascia dolcemente scivolare nell'acqua, limpida e trasparente, della coppa della fontana che le arriva a malapena alle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dal movimento della corrente che trabocca. Inclina la testa sul riflusso della fontanella sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane Bellezza Indiana si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura slanciata grondano e barbagliano su tutta la superficie caffelatte del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrandoti il culetto alto e rotondo, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli nerissimi. Districa con cura quei nodi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nel movimento ondoso e traboccante dell'acqua pulita e lustrale. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola soffice e nera improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole fluentemente lungo la schiena flessuosa. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra

i seni eccitati, li strizza e se li lavora accuratamente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi intanto la pelle luccicante dal colore del caramello lucido e denso. Il suo visino compiacente, adesso incorniciato dai lunghi capelli neri, ancor pi ammaliante di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della vasca liscia e levigata, si torce sulla vita sottile, volgendosi agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi il cesto di bamb dal contenuto misterioso: ti guarda fissamente negli occhi e frattanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore bianco come le unghie. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta maliziosa, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nel cesto e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La morettina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana della tazza, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli foltissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma perlacea sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale della fontana e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendo una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza indiana smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente.

Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 150. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .136. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La leziosa tailandese si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida della baia tropicale. I pesciolini multicolore, impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani sono strette sull'orlo del sasso grigio e smussato; i capezzoli scuri sulla sommit delle tettine che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La curva depilata del monte di venere lustra e brillante, e le grandi labbra del sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticce. L'acconciatura impeccabile della testolina graziosa appare abbastanza incasinata, se la risistema un po' alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. L'orchidea che aveva fra i capelli giace semi schiacciata in disparte. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra sottili e si lascia dolcemente scivolare nell'acqua, limpida e trasparente, del mare lievemente increspato che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle onde basse e tranquille. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane bellezza orientale si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura minuta grondano e barbagliano su tutta la superficie delicata del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrando il culetto alto e sostenuto, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli nerissimi. Si districa con cura quei nodi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nel movimento ondulatorio dell'acqua salmastra. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola soffice e nera improvvisamente la avvolge, ricoprendola fino al sedere, discendendole fluentemente lungo la schiena flessuosa. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora accuratamente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi la pelle ambrata e luccicante. Il suo visino compiacente, adesso incorniciato dai lunghissimi capelli neri, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra liscia e levigata, si torce sulla vita sottile, volgendosi agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi il cesto di giunchi intrecciati meticolosamente: ti guarda fissamente negli occhi e intanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore nero come il carbone. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta voluttuosa, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nel cesto e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La Tailandesina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli

finissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma nerastra sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza tailandese smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 148. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .137. Azzurre!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano.

Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non azzurra. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .138. Le ragazze segnano il primo punto; basse esclamazioni risuonano alla tua destra. La stupenda castana si gira e viene al tabellone per segnare il punteggio. Tu ci stai proprio sotto. Raddrizzi le spalle e ti accosti al muro, il pi possibile, come hai gi fatto molte altre volte per i tuoi amici: ti scosteresti un poco, magari per sederti altrove, ma manca fisicamente lo spazio per farlo. La stanza circondata da panchette piccole, tutte uguali, per i passaggi per recuperare le palle dalle buche sono gi molto stretti. Alla tua sinistra stanno giocando gli amici e alla destra ci sono gli ultimi arrivati. Potresti restare in piedi ma saresti di intralcio comunque. Quella la sola posizione possibile in cui stare relativamente in disparte. Raccogli il tuo bicchiere e lo porti alla bocca. Stai soltanto guardando, innocentemente, una partita di biliardo. La loro perch pi interessante. La bellissima donna, ombrosa, si ferma a mezzo metro dalle tue scarpe. Ritiri i piedi e ruoti le ginocchia. Non ti guarda negli occhi. Si allunga verso il tabellone segnapunti, che si trova abbondantemente sopra la tua testa, e il top rosso che indossa risale di qualche dito sulle tettine. Risali con lo sguardo quello splendore di ragazza. Carine le gemelline! Le puoi vedere da vicino lattaccatura del seno e la curva perfetta delle coppe, scarlatte, e la forma dei capezzoli tumidi che spingono contro il tessuto teso dellindumento inesistente. Puoi anche sentire il calore e il profumo che il suo splendido corpo femminile emana. Il suo petto rimane a meno di trenta centimetri dal tuo

viso e il suo odore inebriante. Ritira le braccia. Si volta per chiedere il numero esatto dei birillini caduti. Fa i conti ad alta voce: quattro per quello rosso, due e due quattro per quelli bianchi, otto in totale. Allarga le gambe per puntellarsi meglio. Si piega su di te una seconda volta, ma il tuo sguardo resta inchiodato in basso. Si pu vedere lo spacco della figa, invitante, l dove il cavallo dei pantaloni di pelle, aderenti, soffocanti, le si infila tra le grandi labbra aperte della vagina dischiusa. Deglutisci faticosamente. Appoggia una mano sul muro, come ha fatto prima, per sostenersi, mentre con laltra aggiusta il punteggio sul tabellone. Il corpo si sfila lievemente dallorlo sottile dei pantaloni; sono bassi, troppo bassi, e ti appare alla vista parte del monticello di venere roseo e rigonfio. Il suo pube completamente depilato. Si trova a meno di due spanne dal tuo naso e lodore di quel sesso succulento ti sconvolge. Gli ormoni si scatenano, gli estrogeni stanno facendo a pugni con il testosterone. Lei non ti rivolge nemmeno unocchiata. Il cazzo sta gridando aiuto, disperatamente, rabbiosamente. Svincola e si dibatte nelle tue mutande come una bestia impazzita. Sei tentato di sfiorare la sua figura con le dita, di accarezzare le sue curve con la mano, di toccare la sua pelle candida con il naso, di baciare il suo ventre piatto con le labbra, di esplorare il suo ombelico immacolato con la lingua bagnata, ma non sei rincretinito del tutto e non fai niente. Ti stupisci solo che non se ne accorga. Si ritrae. Il tuo amico fa ritorno dopo qualche minuto con lespressione notevolmente pi distesa e rilassata. Non occorre un genio per immaginare dove sia stato o cosa sia andato a fare. Speri soltanto che non abbia lasciato nulla da pulire per Rossana perch ti darebbe molto fastidio. Non avete mai avuto nessun impegno reciproco ma lei ti piace e le vuoi bene. Quel cazzone adesso ti fa persino un po schifo. Ti si siede accanto, dovera poi anche prima, e non mostra nessun imbarazzo per la figuraccia fatta. Se non altro, ormai pu ammirare lo spettacolo con il rispetto che merita. Torni a seguire appassionatamente lo svolgimento del gioco. La partita continua, avvincente, esaltante, e le azioni si ripetono in un ritmo coinvolgente. I maschietti si ritirano nel loro angolo e le femminucce infieriscono spietatamente sul nemico con le loro acrobazie eccitanti e corroboranti. Il balsamo per lo spirito viene elargito generosamente, quando una delle due torna al tabellone segnapunti. Il tuo amico nuovamente congestionato e tu non ci sei lontano. La prima partita si conclude. State ancora annaspando per respirare. I quattro borbottano qualcosa a bassa voce tra di loro; prendono accordi e i due uomini si allontanano insieme. Un primo campanello risuona nella tua testa. Camminano lungo il corridoio che conduce fra i biliardi, stretti e abbracciati per le spalle: ridacchiano e parlottano mentre avanzano barcollando fino alla porta e sulla soglia la mano di uno si infila nella tasca posteriore dell'altro. Sei perplesso. Le due bellissime donne si sono sedute, vicine, nell'angolo della stanza. La minigonna della biondina talmente ridotta, che nonostante le gambe siano pudicamente socchiuse, un triangolino azzurro si vede lo stesso. Le due bellezze stanno sussurrando e la mano della castana appoggiata distrattamente sulla gamba dell'altra. Non sul ginocchio, ma sull'interno della coscia. La sta accarezzando disinvoltamente. Si guardano negli occhi. La mano continua a lavorare. La sala si immobilizzata. I due volti si avvicinano. Le labbra si sfiorano teneramente. Le bocche si schiudono appena. Le lingue si incontrano. Si intrecciano. Vai al 10. .139. Attraversi la strada quasi deserta, e ti dirigi verso ledificio di mattoni al centro della via. Il bar si trova sotto ai portici chiaramente illuminati a giorno. Entri in un ambiente un po vecchiotto e scadente, ma il legno scuro e gli sgabelli alti offrono al locale unatmosfera intima e confortevole. Una ragazza piccolina e un po abbondante sta lavando qualcosa sotto il getto dellacqua aperta. Subito interrompe quel che stava facendo, solleva un viso grazioso e ti rivolge un sorriso splendente. Buona sera!.

Ricambi il sorriso e il saluto, e ti avvicini al bancone. Una coppia di persone sta chiacchierando, intanto, con una birra in mano e una ciotola di patatine posata al centro del proprio tavolino. L accanto, un altro tavolo mostra la presenza di altri clienti, ma non vedi nessun altro. Diverse sedie sono scostate, un accendino e un pacchetto di sigarette attendono il ritorno dei loro proprietari. Ammucchiati disordinatamente sul tavolino ci sono inoltre i resti di alcune consumazioni. Cosa desidera?. Ordini un aperitivo analcolico e ti accomodi su uno sgabello. Mentre si gira per mostrarti la vetrina dellarredamento, per farti scegliere tra ci di cui dispone, cogli loccasione per osservarla meglio e locchio ti cade sul suo sedere. Passabile! Indossa un camice violetto pallido che le arriva a met coscia, le gambe sono fasciate da un paio di fuseaux neri e le braccia sono nude. Considerando che nellambiente non c laria condizionata, sotto il camice potrebbe benissimo non indossare nulla. La ragazza un po troppo rotondetta sui fianchi e nei polpacci, ma le tette sono da paura. Una quarta misura, forse anche una quinta, riempie tutto il camice sul davanti e i bottoni sembrano in procinto di scoppiare. Ci vuole del ghiaccio?. No, grazie!. Ti chiede da dove vieni e perch non ti ha mai visto prima. Le racconti che stai aspettando l'orario giusto per cenare e rapidamente ti ritrovi preso in una conversazione pi confidenziale. Siete infatti passati dal lei, al tu, in un attimo. E molto simpatica e pimpante. E anche carina. Si vede che sa fare il suo lavoro. C una montagna di bicchieri, piattini, tazzine, altro ancora, nel lavello, per sembra non essere senza. Tra una chiacchiera e laltra, ti sta preparando qualcosa, al banco frigo, da accompagnare allaperitivo. Non le solite patatine. La coppia di persone che avevi intravvisto poco prima al tavolo sembra avere finito la propria birra. Pagano, salutano e se ne vanno. Lei ti piace: gentile, simpatica, semplice. E tu non hai fretta. Per lasciarle a disposizione il tempo necessario per portare a termine qualunque cosa stia facendo, decidi di andare al bagno. Chiedi dove puoi andare a darti una rinfrescata e lei gentilmente ti indica la strada. Lancia 2 dadi: Se la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 16. Se la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 53. .140. Il cielo incomincia ad imbrunire e le prime scintille appaiono nella volta sconfinata lass in alto, quando raggiungi lo svincolo del sentiero che costeggia le vecchie mura interne della citt. KARAOKE SOTTO LE STELLE... E' vero! Avevi persino visto il cartellone pubblicitario affisso al muro, mentre ci passavi accanto prima, ma non ci avevi prestato attenzione. Ecco spiegato perch in giro non c' praticamente nessuno. Quelli che non hanno abbandonato il caos cittadino, durante le vacanze estive, o sono in casa a cenare, o si ritrovano all'aria aperta. Tanto meglio! Non ti dispiacerebbe trovare un po' di compagnia. Osservi il sentiero, solitario e sterrato ai tuoi piedi, che si allontana dal marciapiede grigio e di cemento. Tutti i lampioni si sono infine accesi, spandendo ovunque una luce fioca e soffusa che getta su ogni cosa una maschera oscura e tenebrosa. Se non sapessi bene dove conduce quella stradina sterrata, non ti addentreresti mai tra quelle mura spaventose. Un edificio enorme, vecchio e malconcio, con la facciata in pietra vista, che si perde nel buio della sera, facendolo cos sembrare abbandonato e diroccato, se ne sta da una parte di quell'imboccatura inquietante. Una murata alta e scalcinata, che scompare e svolta pi avanti nell'ombra, se ne sta dall'altra parte e non la rende molto pi rassicurante. Pi che l'accesso ad una splendida zona verde della cittadina, sembra piuttosto l'ingresso per la bocca dell'inferno. Ti addentri sorridendo nello svincolo ombroso. Raggiungi e svolti l'angolo del muro alla tua destra, e gi ti sei lasciato alle spalle le macchine e le luci

lampeggianti della citt. La zona rischiarata da bassi lampioncini, che costeggiano il cammino adesso ghiaiato, e ben presto oltrepassi anche le ultime abitazioni. Continui a camminare in silenzio, tranquillamente, sollevando di tanto in tanto lo sguardo al cielo sempre pi stellato. Sbocchi infine su un terreno ampio e incredibilmente aperto nell'aria fresca. Alla tua sinistra, una muraglia grande e imponente, alta e spessa diversi metri, di mattoni nudi scheggiati e crepati, vecchia di secoli, si perde alla vista e in lontananza. Sono le mura esterne dell'antica citt. Alla sua base massiccia, a distanza studiata con cura, parecchi faretti seminascosti nell'erba la illuminano regolarmente dal basso conferendole un aspetto ancor pi maestoso e irreale. Qualche metro di prato, rasato di fresco e per bene, la distanziano dal camminatoio in cui ti trovi. Alla tua destra, i bassi lampioncini con le loro bocce di vetro luminoso accostano il sentiero che affianca le mura e sono collocati a una distanza assai pi rada dei faretti. Qualche panchina posizionata in punti strategici, lungo la stradina solitaria, e oltre c' solo il vuoto e il prato. Un folto boschetto, che deve poi essere molto ridotto, si confonde nelle ombre lontane nascondendo del tutto le ultime tracce degli edifici. L'effetto ottico fittizio, ma pur sempre strabiliante. Lascia credere di aver abbandonato completamente il centro abitato. Soltanto occasionali colpi di clacson tradiscono debolmente questa magnifica illusione. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 18. Se esce un numero dispari, vai al 165. .141. Ti appoggi con il sedere contro lo spigolo del tavolone di legno scuro che si trova proprio dirimpetto al chiosco bianco. Le mani sono sempre in tasca, l'uccello ancora dolorosamente eretto nelle mutande. La faccenda ti brucia ancora sul viso e nei coglioni. Per rilassarti adesso ti ci vorr un bel pezzo. Quella placida serata estiva si sta trasformando in una tortura per lo spirito e per le palle. Ti senti avvilito e frustrato, ti senti insoddisfatto, l'atmosfera festosa che ti circonda non pi sufficiente per risollevare il morale. Riuscire a combinare qualcosa di concreto sta diventando un'esigenza da non sottovalutare, o finirai con limpazzire veramente. Alma solleva la testa dal suo lavoro e ti cerca con lo sguardo. E' pronto il tuo panino, ti dice e ti avvicini al furgoncino mentre la piccola folla si apre al tuo passaggio. Non hai superato del tutto l'imbarazzo per la situazione equivoca di poco prima. Sai che non pu essere vero ma ti senti tutti gli occhi puntati addosso. Ritiri dalle sue mani il tuo panino e le chiedi anche una bibita in lattina. Lei ti sorride e ti strizza l'occhiolino. Ne rimani disorientato per un secondo. Cazzo, ma allora lo stava facendo apposta? Ti riprendi in fretta e ricambi quel sorriso complice. Che stronza! Ti fissa per un istante e ti lancia un bacetto a fior di labbra nell'aria. Voleva forse solo metterti a disagio? C' riuscita benissimo. Raccogli con un cucchiaino il tuo orgoglio ferito, Alma si gira per richiamare qualcun altro a ritirare le proprie ordinazioni e tu recuperi alla fine un briciolo del tuo autocontrollo perduto. Prendi le tue consumazioni e ti allontani. La maggior parte della gente si accomodata nelle prime file: il pi vicino possibile alla marmaglia che si accalca di fronte al palco che si trova alla base delle mura di cinta. Poche altre persone sono sparse in giro. Ti dirigi verso una zona sgombra. La voce maschile che risuona dalle casse in questo momento non malvagia, perlomeno non stridula, ma viene quasi subito sostituita da un'altra gracchiante e stonata, che ti fa lo stesso effetto delle unghie quando graffiano la superficie di una lavagna. Scegli di sederti nell'ultima fila delle tavolate parallele, quanto pi lontano puoi da quel casino. I tavoli sono alti e le panchette basse, ma almeno queste sono larghe e comode, ti siedi in fondo con le spalle rivolte ad un lampioncino portatile altrimenti accecante. Inoltre ti fa piacere vedere e far parte, da una certa distanza, di quell'ambiente coinvolgente e gioioso, dove risa e schiamazzi riecheggiano senza sosta dappertutto. Pian piano stai cominciando ad apprezzare di nuovo quella sera insolitamente ricca di sorprese. Il tuo panino buono ed molto soddisfacente; lo

mangi con gusto e l'animale che hai fra le gambe si finalmente messo a riposo. Al microfono la voce melodica di una ragazzina sta ora cantando su una base musicale allegra e ritmata. Senti che alla fin fine ti stai rilassando nuovamente. Davanti al furgone dei panini sono rimasti in pochi e una coppia di giovani attira non solo la tua attenzione. Lui un po' grosso e tarchiato, lei minuta e sottile ed la sua figura che calamita gli sguardi di molti maschietti. Ti appare notevolmente piccolina se paragonata alla statura di Alma, ma per perfetta in tutte le sue forme e sembra una bambolina da collezione. Indossa un golfino leggero e sbracciato, porta disinvoltamente una gonnellina rossa, aderente e cortissima. Una cascata di treccine castane le ricade sulla schiena flessuosa e le gambe, incredibilmente affusolate, sono guantate da un collant trasparentissimo e scuro che le fa contrastare con le braccia bianche e nude. Ai piedi calza un paio di scarpette di vernice nera dal tacco vertiginoso. La stai osservando distrattamente, con innocenza e rispetto per la sua bellezza ma qualcosa si sta gi agitando nel sonno sotto al tavolo. Alma consegna una piadina a ciascuno di loro e lui prende da bere per entrambi. Indubbiamente non amano la confusione perch si stanno dirigendo nella tua direzione: l'unico posto dove si pu relativamente trovare un minimo di tranquillit in quella sfera di luce caotica. Sorseggi un goccio della tua bibita direttamente dalla lattina e distogli lo sguardo mostrando indifferenza, intanto per con la coda dellocchio continui a scrutare spassionatamente la sua avanzata. Lei si muove con grazia naturale, spostandosi leggermente fra le fila di tavoli, ancheggiando in modo provocante e sinuoso. Stacchi un morso dal tuo panino e lo mastichi per un tempo infinito. Pare che si vogliano sedere di spalle proprio al tavolo innanzi al tuo, le puoi perci ammirare da vicino il culetto sodo ma quasi immediatamente sembrano cambiare idea e si allontanano. Peccato! Girano intorno allo stesso tavolo e si accomodano entrambi dall'altra parte voltando cos la schiena al caos. Dalla tua posizione frontale la puoi vedere chiaramente in tutto il suo splendore. Ancora meglio. Le pulsazioni del cuore sono aumentate impercettibilmente. Il suo viso leggiadro. Non porta alcun rossetto ma le sue labbra sono lucide e finemente cesellate comunque, forse si passata sopra la lingua. Gli occhi sono vivaci e marrone, le ciglia folte e lunghissime, il nasino delicato e piccolino, le guance sono candide e rosa. Una moltitudine di treccine sottili le ricopre tutta la testa e le ricade morbidamente sulle spalle. La forte luce del lampioncino che ti brilla dietro alla schiena le si riflette negli occhioni gentili. Sta sorridendo al suo accompagnatore e il volto le si illumina di un bagliore dorato. Indietreggia bruscamente e chiude le palpebre di scatto. Lui si diverte e ride fragorosamente. Le mostra poi qualcosa che non riesci a vedere; probabilmente uno di quegli accendini che si illuminano a tradimento. Lei mette il broncio, aggrotta la fronte e gli d uno spintone sulla spalla. Lo stomaco ti si contrae, ma non per la fame. Senti che ti stai innamorando di quella splendida creatura. Deglutisci faticosamente. Non hai pi granch voglia di mangiare. Molto discretamente decidi di continuare la tua indagine spensierata e minuziosa del suo corpicino meraviglioso. Sembra un gattino arruffato e bagnato. Ha infine posato un gomito sul bordo del lungo tavolo e con il mento si appoggiata sulla palma della mano come una bambina arrabbiata. Una treccina di capelli castani le ricaduta davanti al viso e sul seno. E' deliziosa! Puoi vedere le sue labbra incantevoli muoversi dolcemente sul suo bel faccino triste e vezzoso, ma non puoi distinguere la sua voce squillante dalle altre. Il volume del karaoke troppo alto e tutte le parole si perdono nel brusio e in sottofondo. Soprappensiero e con l'aria trasognata continui a scendere con lo sguardo estatico. Il loro tavolo alto, la panchetta bassa, come tutte quante, in pi lei ti siede poco distante, praticamente di fronte. Tutt'intorno al perimetro di quel luogo luminoso sono collocati a terra potenti faretti, assai simili a quelli che seguono regolarmente la muraglia che ti ha condotto sino a l. Oltre c' soltanto il buio della sera ma all'interno di quel perimetro non esiste un punto nell'ombra. Quindi le puoi scorgere perfettamente le gambe avvolte nel nylon scintillante. Il tuo sangue incomincia a sobbollire nelle vene. Abbassi completamente gli occhi e risali lentamente dal basso con lo sguardo attonito. Indugi un attimo sulle scarpette dal tacco altissimo e un altro sulla fascetta nera che le avvolge la caviglia, poi le risali le curve armoniose dei polpacci, sino a giungere

alle ginocchia: quelle gambe sono perfette e per un istante corri ai suoi occhi marrone, non ti guarda, non ti vede, sicuramente non si neppure accorta della tua presenza. Ti guardi frettolosamente attorno. Tutti sono impegnati altrove. Da seduta lei non pi tanto appariscente e dalla tua posizione fortunata sei il solo che le pu vedere cos bene le gambe. Riabbassi lo sguardo e ti perdi del tutto sulle curve voluttuose delle sue cosce. Sono ben tornite ma non porta i collant. La fascetta scura delle autoreggenti fa capolino dall'orlo della minigonna rossa. Improvvisamente il bestione dormiente che sussultava irrequieto sotto al tavolo si desta e si erige urlando in tutta la sua possenza. Sei congestionato. Il cazzo ti sta scoppiando. Aggiusti la posizione sulla panca e con una mano ti smuovi luccello. Ce la farai a finire il panino? Chiss! Sollevi pesantemente lo sguardo. Addenti un altro boccone e ti guardi freneticamente in giro per distrarti, per non essere insistente, ma locchio ritorna sempre alle curve delle sue gambe. Ovunque volgi lo sguardo per cercare di non pensarci, involontariamente gli occhi ci passano sopra senza farlo apposta. Bevi unaltra sorsata dalla tua lattina, hai la gola secca. Riprendi a mangiucchiare il tuo panino e lei fa lo stesso con la sua piadina. Tra un boccone e laltro continui ad ammirarla appassionatamente, come se si trattasse di un dipinto grandioso, di eccezionale avvenenza. E in effetti lei magnifica! Stai ancora scandagliando i recessi pi profondi e nascosti che si trovano sotto al suo tavolo quando si sposta appena sulla panca e con naturalezza accavalla spontaneamente le gambe. Un boccone ti va di traverso. Un lampo bianco ti attraversa il cervello. Con lo sguardo ritorni sotto il tavolo. Le gambe sono rimaste completamente esposte alla tua vista. La gonna gi cortissima risalita ulteriormente sulle cosce e un triangolino bianco e candido appare adesso allaltezza del suo pube. Le puoi intravvedere un pezzettino magico delle mutandine. Alcuni colpi di tosse ti scuotono il petto e ti sfuggono dalla gola che si sono entrambi contratti all'improvviso e per poco non soffochi. Se ne accorge ed intercetta il tuo sguardo. Uno scintillio di rabbia le brilla per un momento negli occhi marrone. Subito scavalla le gambe e le rivolge dall'altra parte. Meglio cos! Ne sei quasi contento, perch non era facile deglutire; per ti scoccia aver fatto un'altra figura del cazzo. Ricominci a mangiare di malavoglia. Persisti a lanciarle occhiate furtive. Trattenerti dal farlo sarebbe impossibile. Lei fa finta di niente, continua a sorridere, ad annuire al suo compagno che continua a parlare e a masticare. Evidentemente non glielo ha detto perch non si neppure voltato per scoccarti un'occhiata di traverso, tu lo avresti fatto al suo posto. Vai al 20. .142. Due biliardi riempiono quasi completamente la stanza. Uno stretto corridoio conduce sino ad un tabellone, segnapunti, che si trova appeso alla parete sul fondo, collocato tra i due e nel mezzo. Parecchie panchette di legno accostate al muro girano tuttintorno alla saletta, rendendo ancor pi difficoltoso il passaggio. I tuoi amici stanno schiamazzando attorno a un biliardo, laltro vuoto. Vai a sederti accanto allultimo acquisto della compagnia, che se ne sta ingobbito e in silenzio, seduto dietro le spalle dei giocatori, sotto il tabellone segnapunti, lunica posizione in cui lo spazio abbonda. Ti siedi dalla parte ancora libera, dove non gioca nessuno, per restare ulteriormente fuori dai piedi. La stanza nitidamente illuminata da tutte le angolazioni. Ciao, chi che vince?. Lamico ricambia il saluto, ma non stava seguendo la partita e non sa dirti chi sta vincendo. Non importa, non te ne frega poi nulla. E felice di vederti, si stava annoiando. Adesso almeno possiamo annoiarci in due, ti dice. Gli altri quattro invece sembra che si stiano divertendo parecchio. Ti chiedono se vuoi giocare, se volete giocare entrambi, si possono prendere altre quattro palle e fare tre coppie, ti dicono, ma non ne hai granch voglia e nemmeno lamico sembra averne molta. Ringrazi e preferisci restare l seduto a fare quattro chiacchiere. OK, ma se cambiate idea.... Non fatevi troppi problemi, basta dirlo.

La stanza non ha finestre, non puoi guardare fuori. Due aspiratori ronzanti ricambiano laria continuamente. In effetti, non c granch da fare e ti stai un po annoiando. Dopo le prime quattro chiacchiere si sono esauriti subito gli argomenti. La partita si conclusa, ne hanno cominciata unaltra. Latmosfera angusta e viziosa. Se vuoi tornare al video poker, vai al 144. Se vuoi andartene, saluta ed esci dalla sala biliardo, andando al 189. Se vuoi restare un altro poco, chiedi se qualcuno vuole da bere, scendi di sotto e fai ritorno, andando al 23. .143. Entri in una stanzetta disadorna. In un angolo c un attaccapanni vuoto e sulla sinistra ci sono due porticine scorrevoli; molto simili a quelle che si vedono nei saloon americani. Le apri, spingendole con le mani, e indugi un momento sulla soglia. Sulla parete opposta ci sono altre due porte senza alcuna distinzione tra loro, sicuramente sono gli abitacoli dei bagni. Nella parete alla tua destra, invece, c lei immobile. Che visione miracolosa! Se ne sta piegata in avanti a una spanna dallo specchio, con una mano sopra il lavandino, si sta ripassando il lucidalabbra. Il seno spinto verso lo specchio, il sedere resta sporgente allinfuori del lavandino. Le puoi intravvedere il solco tra le natiche, sotto il tessuto teso della minigonna. Le gambe sono mozzafiato. Ti avvicini a un altro lavandino e apri il rubinetto dellacqua per lavarti le mani: non sai cosa dire, non hai pi parole e non riesci a parlare, quando ti accorgi che la palma di una mano ti sta passando sulla patta dei jeans. Si volge nella tua direzione e ti rivolge un sorriso lussurioso. La mano si stringe appena intorno al tuo cazzo. Mette via il lucidalabbra ed entra nel bagno pi vicino. Lascia la porta socchiusa. La segui. Ti chiudi la porta alle spalle. La stanzetta pulita e luminosa. Lei ti si avvicina, uno spettacolo divino. Non dice niente, ti guarda negli occhi, non c bisogno di nessuna parola. La sua espressione passionale, la tua stordita. Ti abbassa lo zip dei pantaloni e ne estrae luccello febbricitante. Stai fremendo nella sua mano e lei allarga un sorrisetto malizioso sul suo bel viso. Te lo scappuccia una dozzina di volte senza mai abbassare lo sguardo, ma continua a sorridere. Evidentemente soddisfatta delle tue dimensioni. Si passa la lingua sulle labbra e ti devi trattenere per non sborrarle tra le dita. Si abbassa lentamente, inginocchiandosi ai tuoi piedi, senza mai distogliere i suoi splendidi occhioni verdi dai tuoi inebetiti e sbalorditi. Dischiude le labbra e per un istante vedi lampeggiare lo scintillio di dentini bianchissimi e perfetti, poi la sua bocca favolosa e bollente accoglie la cappella del tuo cazzone al suo interno umido e caldo, e tu ti senti venire, ti senti svenire e morire. La linguetta rovente incomincia a frullare attorno al glande sovreccitato e lei comincia a muovere la testa avanti e indietro. Lo ingoia profondamente, senza mai smettere di guardarti di sfuggita negli occhi. Lo puoi sentire, lo puoi vedere, il tuo animale che affonda in lei sempre pi a fondo, tra le sue labbra morbide, e stai per impazzire completamente ma ti senti felice e sollevato. Ti trovi in uno stato di tensione che precede sempre la beatitudine. Eri gi molto eccitato e le reni cominciano a pulsare, pochi altri colpi ti fanno venire del tutto nella sua bocca. Le scarichi un torrente di sperma direttamente in gola e lei non si sottrae, continua a guardarti con le guance gonfie e ingoia tutto senza nemmeno accennare a distaccarsi dal cazzo. La bocca piena, non ne pu pi contenere, non hai mai sparato fuori cos tanta roba e non riesce a deglutire, ma non desiste, non si vuole arrendere; la sfidi con lo sguardo. Potrebbe anche soffocare, per quanto stai godendo, le stai schizzando prepotentemente in gola, vorresti incanalare anche il midollo spinale e sembra non esserci fine a quella fiumana ormonale. Una gocciolina bianca, semitrasparente, di sborra le sfugge dalle labbra strette sul tuo uccello e le discende lungo una guancia traboccante. Il flusso comincia a rallentare, insieme agli spasmi di piacere che si diradano poco a poco, lei prende fiato e manda gi tutto. Per non si stacca dal cazzo, non subito almeno. Lo succhia per bene, lo ripulisce con cura, amorevolmente, infine lo estrae dalla bocca, lo guarda e lo accarezza con devozione. Il tuo bastone

ancora semieretto. Si lecca le labbra con la lingua serpentina. Raccoglie con un dito quella gocciolina di sperma che le era sfuggita dalle labbra: si succhia avidamente il dito e si rialza in piedi. Sei ancora incredulo e in estasi. Fruga nella borsetta e ne estrae una scatoletta di fiammiferi. Ci scrive sopra qualcosa, te la mette in una mano, ti guarda e ti sorride. Ti d un bacetto sulla guancia e se ne va dal bagno. Sei ancora esterrefatto e ti senti impietrito sul posto. Non ha detto una sola parola. Controlli la scatoletta, sopra c' scritto un nome e un numero di telefono. Angelica... Rimetti l'uccello in gabbia e te la metti in tasca. Fai un respiro profondo, ti riprendi e te ne vai. Quando esci dal bagno, lei se n gi andata, probabilmente tornata al suo tavolo e dal suo accompagnatore. Trovi un lucidalabbra sul lavandino. Sei un po' confuso e non sai esattamente cosa pensare. Lo raccogli, ti rinfreschi il viso, torni nella sala. Lei seduta e ti volge le spalle. Esci dalla pizzeria, andando al 50. .144. Sull'enorme maxischermo tattile, sotto la scritta lampeggiante e rossa, si agitano sinuosamente le forme flessuose di alcune ragazze. Sembra quasi che ti stiano fissando negli occhi e ti richiamano tutte con un dito muovendosi e toccandosi in atteggiamenti piuttosto osceni. Dunque pi precisamente si tratta di uno Strip Poker. Ti frughi nella tasca anteriore dei jeans e ne estrai il portafoglio. Non lo tieni mai nella tasca posteriore, sarebbe troppo facile da rubare. Molto bene! Di moneta ne hai quanta te ne basta, e se magari ne dovessi vincere pure un altro poco, non ti darebbe per niente fastidio. Se vuoi giocare, vai al 25. Se vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi giocare, puoi andare al 189. .145. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e ronzante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sull'assito di legno liscio e levigato. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhietti a mandorla sono stretti e maliziosi, le labbra umide e carnose sono tumide e leggermente dischiuse. Il suo volto normalmente incantevole sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il vibratore alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo di gomma lucida che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il fallo rosso cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? L'arnese di lattice trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre vibrando in modo forte e costante. Il suo delicato anello di carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il vibratore sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo innocente e piccolino possa contenere quell'affare cos enorme. La Giapponesina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino.

La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza giapponese. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio candido e sottile, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle bianca e alquanto sudata, le sue curve sono eccitanti e deliziose. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca risulta contratta in una smorfia dolorosa, l'espressione parrebbe abbastanza affaticata, il volto arrossato e paonazzo, il respiro si direbbe molto affannoso e piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla bellezza orientale, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di gomma semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il vibratore dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. Il fallo di gomma rotola sul tavolato del pontile, cade nell'acqua del ruscello gorgogliante, dove la corrente impassibile e noncurante lo cattura e se lo porta via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina acconciata disinvoltamente girata di lato. La sua figura superba, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 166. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .146. Due biliardi riempiono quasi completamente la stanza. Uno stretto corridoio conduce sino ad un tabellone, segnapunti, che si trova appeso alla parete sul fondo, collocato tra i due e nel mezzo. Panchette di legno accostate al muro girano tuttintorno alla saletta, rendendo ancor pi difficoltoso il movimento. Alcuni coetanei schiamazzano attorno a un biliardo, laltro vuoto. Vai a sederti accanto a un amico, che se ne sta ingobbito e in silenzio, seduto dietro le spalle dei giocatori, sotto il tabellone segnapunti, lunica posizione in cui lo spazio abbonda. Ti siedi dalla parte ancora libera, dove non gioca nessuno, per restare ulteriormente fuori dai piedi. La stanza chiaramente illuminata da tutte le angolazioni. Ciao, chi che vince?. Lamico ricambia il saluto, ma non stava seguendo la partita e non sa dirti chi sta vincendo. Non importa, non te ne frega poi niente. E felice di vederti, si stava annoiando. Adesso almeno possiamo annoiarci in due, ti dice. Gli altri quattro invece sembra che si stiano divertendo parecchio. Ti chiedono se vuoi giocare, se volete giocare entrambi, si possono prendere altre quattro palle e fare tre coppie, ti dicono, ma non ne hai granch voglia e nemmeno il tuo amico sembra averne molta. Ringrazi e preferisci stare a fare quattro chiacchiere. OK, ma se cambiate idea... Non fatevi troppi problemi, basta dirlo.

La stanza non ha finestre, non puoi guardare fuori. Due aspiratori ronzanti ricambiano laria continuamente. In effetti, non c nulla da fare e ti stai un po annoiando. Dopo le prime quattro chiacchiere si sono esauriti subito gli argomenti. La partita si conclusa, ne hanno cominciata unaltra. Latmosfera angusta e viziosa. Se vuoi restare un altro poco, vai al 2. Se vuoi andare in sala giochi, vai al 108. Se sei gi stato in sala giochi, torna al bancone del bar, andando al 54. .147. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e ronzante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul tappetino che se ne resta appiccicato all'assito di legno del bagno a vapore. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni verdi-azzurri sono stretti e maliziosi, le labbra arancio-rosa sono umide e carnose, tumide e leggermente dischiuse. Il suo volto normalmente altezzoso sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il vibratore alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo di gomma lucida che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il fallo verde cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? L'arnese di lattice trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre vibrando in modo forte e costante. Il suo delicato anello di carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il vibratore sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo orgoglioso e solenne possa contenere quell'affare cos enorme e volgare. La sorprendente russa mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza distesa. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio traslucido e sottile, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle comincia a sudare, le sue curve sono eccitanti e deliziose. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca risulta contratta in una smorfia dolorosa, l'espressione parrebbe abbastanza affaticata, il volto arrossato e paonazzo, il respiro si direbbe parecchio affannoso e piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Russa, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di gomma semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il vibratore dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. Il fallo di gomma rotola sul tavolato, finisce sotto una panchettina impassibile e noncurante, dove i vapori e le brume

lo inghiottiscono e se lo portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida e sudata. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina bionda disinvoltamente girata di lato. La sua figura superba, adagiata in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 167. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .148. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La Tailandesina si trova attualmente accasciata sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena abbronzata rimane esposta al sole bollente, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, nero assoluto dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino minuto e sottile lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i capelli neri e tra le braccia dorate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme.

L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste lievemente socchiuse. La bellezza orientale si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo del masso grigio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura armoniosa sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza tailandese. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua trasparente, l'altro adagiato sul'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti incontrollabili della Tailandesina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 168.

.149. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e ronzante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul lenzuolino di cotone che se ne resta tranquillamente schiacciato sull'erba del prato verdeggiante. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni scuri e profondi sono stretti e maliziosi, le labbra carnose sono umide e seducenti, tumide e leggermente dischiuse. Il suo volto normalmente ribelle sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il vibratore alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo di gomma lucida che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il fallo arancione cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? L'arnese di lattice trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre vibrando in modo forte e costante. Il suo delicato anello di carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il vibratore sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo sederino, candido e rotondo, possa contenere quell'affare cos enorme e volgare. La sorprendente texana mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza distesa a terra. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio abbronzato e traslucido, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle comincia a sudare, le sue curve sono eccitanti e deliziose. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca risulta contratta in una smorfia dolorosa, l'espressione parrebbe abbastanza affaticata, il volto arrossato e paonazzo, il respiro si direbbe parecchio affannoso e piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Texana, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di gomma semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il vibratore dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. Il fallo di gomma rimbalza e rotola sul lenzuolino, finisce sotto una panchettina impassibile e noncurante, dove in un attimo l'erba incolta del prato lo inghiotte e se lo porta via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida e sudata. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina dai riflessi biondo miele disinvoltamente girata di lato. La sua figura superba, adagiata in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si sviluppa in alto.

Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 162. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .150. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La morettina si trova attualmente accasciata sul pianale della fontana, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena caffelatte rimane esposta al sole bollente, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, bianco perlaceo dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino snello e longilineo lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul bordo della vasca, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i capelli nerissimi e tra le braccia color caramello, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste lievemente socchiuse. La Bellezza Indiana si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sull'orlo della tazza immensa, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina

al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura slanciata sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza indiana. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua trasparente, l'altro adagiato sul bordo della coppa bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sulla pietra si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti penetranti della morettina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 161. .151. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando sensualmente nell'acqua tropicale con i suoi piedini smaltati di rosso carminio, sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle terracotta del suo corpo flessuoso costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo affascinato mentre ti stuzzica fortemente l'appetito dei sensi. La superficie liscia e polverosa, della grande pietra piatta e grigia,

adesso in parte lucida e bagnata, su cui si trova seduta e semisdraiata, fa nettamente contrasto con la sua figura irraggiungibile e celestiale. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo malizioso e seducente. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio affusolato cerca di coprirsi le tette spettacolari che traboccano fuori da tutte le parti e con un dito smaltato di rosso ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto scolpito nel marmo, minimamente nascosto dal tessuto elastico giallo, delle mutandine baluginanti e bagnate, del minuscolo bikini che indossa, intanto con le mani si accarezza piacevolmente i fianchi longilinei sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve slanciate del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici i laccetti magici degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi appresso come uno straccino le mutande del bikini ridottissimo, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quel triangolo di stoffa, elastico e brillante, che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento microscopico si ferma attorno alle caviglie. La giovane Bellezza Brasiliana si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla e scosta orgogliosamente le mani incrociandole dietro la crocchia sbarazzina di capelli, assai mossi e neri, che trattiene sulla testa deliziosa. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione straordinaria! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tette sono formose come grosse pere tondeggianti sormontate da farfalle notturne, il ventre piatto come un lago perfettamente immobile, la pelle dello stesso colore dei biscotti, il pube sembra un groviglio di rovi spinosi, le gambe sono lunghe e diritte come un viaggio transatlantico di andata e ritorno. Nessun segno di costume da bagno viola la doratura biscottata del suo corpicino adolescenziale. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette lievemente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, con fare del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle delicata delle sue gambe ammalianti e favolose, mentre continuano a schiudersi come le porte di un santuario religioso che svela ai tuoi occhi attoniti tutti i suoi segreti pi misteriosi e maggiormente protetti. Allinterno delle cosce la sua pelle magnetica, sembra bollente, ipnotica, setosa e vellutata, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare indifferente di fronte a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi deliziosamente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe fantastiche e lunghissime si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina scura e depilata con cura intorno alle grandi labbra, schiuse e generosamente delineate, il clitoride pronunciato e pare fremere e pulsare mentre sopra, sul pube e sul ventre, un rettangolo di peletti folti e crespi, lunghi e marcati come le sopracciglia, si estende e si allarga leggermente ricoprendole parte del monte di venere, lustro e splendente come il corpo di un'orca assassina imponente e maestosa. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti irresistibilmente. Si stanno dischiudendo impercettibilmente, vogliono parlare, vogliono sussurrare e gridare il tuo nome. Vedi una gocciolina brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire fra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si annebbiato improvvisamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano sensualissima, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito

le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere e la chiude a pugno sulla peluria nera e riccia. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita agili e snelle, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra rosee e il profumo ti riempie le narici quasi che le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti e il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino leggero, impertinente, che si era intrufolato fra le labbra accoglienti della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta maliziosamente alla bocca. Lo succhia in modo esasperante e goloso. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La morettina scosta la sacca di tela in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto che si distacca dalla scogliera. Gli occhi sono dolcemente chiusi. Con le dita di una mano si stropiccia un capezzolo, con quelle dell'altra si sollecita il clitoride. Ansima focosamente e il corpo sussulta ardentemente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 159. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .152. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dal reggiseno di tessuto elastico, puntinato di nero, del costume da bagno celeste e turchese come il cielo limpidissimo che indifferente la osserva dall'alto. Si gira e si arrampica sulla grande lastra di pietra che si affaccia sul mar Mediterraneo, insieme alle rocce dell'imponente scogliera che si trova alle sue spalle. Il sole accarezza tutta la sua figura brillante e favolosa, mentre si solleva facilmente in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Lascia cadere a terra la borsa variopinta, raggiunge i confini sull'acqua verde-azzurra, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride con dolcezza. Le sue labbra sono rosa e rosse, lievemente truccate da una riga sottile, i capelli sono biondo ramati e le discendono fluentemente lungo la schiena fin quasi al sedere. Gli occhioni sono luminosi, marroncini e scintillanti di pagliuzze verdissime, le sopracciglia sono alte e castane, e barbagliano e sfavillano sul suo bel visetto spensierato e dolcissimo. Bisbiglia qualcosa portando le mani argillate come tutto il resto della sua presenza meravigliosa, sul bordo smussato della pietra levigata dalle maree, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua di quel basso fondale sabbioso. Un brivido le risale lungo il corpo flessuoso, i pesciolini dorati si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua azzurra e cristallina della spiaggia argentata deve essere anche piuttosto gelata.

La voce della giovane ragazza italiana diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza distrattamente le cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine celesti del costume, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi sinuosi, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppe del reggiseno luccicante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena inarcata: improvvisamente quello straccetto minuscolo non pi in tensione sulle tette prorompenti ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle formose, intanto con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle meravigliosamente abbronzate. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno traboccante. L'indumento elastico rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza delicatamente le tette generose, stringendo e ruotando le mani con passione, mugugnando e sospirando teneramente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani perlate scendono sul suo corpo snello, massaggiando, accarezzando, solleticando senza sosta. Continuano a scendere sulla sua figura stupenda, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato e disdegnato volutamente. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore favoloso. Le tette sono perfettamente rotonde, come lo stampo di una grossa scodella, i capezzoli sono grandi e rosati, come la prima falange del dito di un bambino, le areole sono chiare e pressoch inesistenti, e si confondono disperdendosi nel colore candido delle sue mammelle tondeggianti. Quella visione straordinaria rasenta la perfezione assoluta e rappresenta la beatitudine incarnata nelle fattezze di un essere angelico. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre il capo si china in avanti e la bocca si schiude dolcemente per lasciar fuoriuscire la linguetta biricchina che cerca lussuriosamente di lambire il centro delle sue rotondit grandiose. Il disegno bianco del costume da bagno, la veste seducentemente come un secondo reggiseno di seta magnifica e splendente. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia deliziosamente un dito e si passa il polpastrello intorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle lattea di quelle mammelle spettacolari. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso incominciando subito a sguazzare con i piedi nell'acqua di quel mare appena increspato da piccoli movimenti ondosi. La schiena incurvata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo azzurro, il volto rivolto al sole abbacinante, i capelli le ricadono morbidamente come oro fuso sulla borsa abbandonata. Il suo corpicino insinuante e suadente, ti appare magnificamente di profilo e puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 158. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .153.

Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 157. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .154. L'inquadratura sul viso della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura sensualissima. Il suo sguardo attento e riflessivo, come quello di un furetto sul chi vive, ed i tratti principali del suo volto, armoniosi e delicati su lineamenti dolci e provocanti, le danno un potere seduttivo irresistibilmente affascinante. La sua pelle scura e leggermente abbronzata, come il colore di un granato purissimo, la sua fronte in parte coperta dalla lunga frangia castana, le sopracciglia sono alte e lunghissime, gli occhioni luminosi e marrone sono pesantemente truccati dal mascara brillante e dallombretto sfumato dal celeste al turchese molto intenso. Il nasino piccolino e all'ins, la bocca invitante e polposa, il mento orgoglioso e deciso, le labbra attraenti sono velate da un rossetto bordeaux che ne esalta il cipiglio altero e particolarmente seducente. La frangia, infuocata e splendente, ravviata dietro un orecchio finemente orlato, addolcendole oltremodo il bel visetto vanitoso e rendendola ancor pi boriosa di quanto gi non sia. I capelli castano scuro sono diritti e sottilissimi, lucidi e brillanti, e le incorniciano dolcemente il volto discendendole fluentemente al di l delle spalle sulla schiena flessuosa. La sua espressione altezzosa e un po' superba. Indossa un'elegante tailleur nero, primaverile, stretto in vita e aderente sui suoi fianchi sinuosi. La giacca a maniche lunghe largamente scollata sul seno morbido ha la doppia abbottonatura sul davanti. La minigonna cortissima che ha profondi spacchi laterali le arriva appena a met coscia. Le gambe che fuoriescono da quel vestito, raffinato e stuzzicante, sono snelle e slanciate, affusolate e perfette. Stringe fra le dita una borsetta di paiette nera e luccicante, calza sandali dal tacco altissimo, in tinta e completamente aperti, i laccetti di vernice sono annodati intorno alle caviglie mentre le unghie dei piedi sono smaltate di viola-marroncino come quelle delle mani. La testolina deliziosa, un ginocchio sensualmente flesso, una mano posata sul bacino, l'altra stretta a pugno sulla borsetta resta liberamente distesa lungo la splendida gamba destra.

La giovane bellezza francese si ravvia la frangia dietro all'orecchio e ti sorride lusinghevolmente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta carezzevole e passionale, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri allettanti si perdono del tutto in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La Francesina se ne sta ritta in piedi accanto alla portiera chiusa di una limousine bianchissima, ondeggiando voluttuosamente con la mano posata sul fianco sinuoso, con i piedi affondati nell'erba soffice, in precario equilibrio sul ciglio di una stradina asfaltata che termina alla base di una piccola altura immersa nella natura rigogliosa e verdeggiante. Il soffio del vento tra le fronde degli alberi, il fragore delle onde che si infrangono sugli scogli, i richiami dei gabbiani che strillano e gridano volteggiando sull'acqua della magnifica Costa Azzurra... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle della macchina lunghissima si erge un castello medioevale circondato da un giardino lussureggiante, mentre di fronte quella collinetta verdissima degrada morbidamente in una spiaggetta dorata che si perde nel mare azzurrino come il cielo di un colore pulito e limpidissimo. Alcuni gabbiani lanciano instancabilmente il loro richiamo, aleggiando in cerchio nell'aria tersa e un'imbarcazione solitaria procede in lontananza avanzando parallelamente rispetto alla riva rocciosa. Da una parte di quell'insenatura diamantina si innalza una scogliera minacciosa che si getta a picco nell'acqua limpidissima, dall'altra invece l'imponente castello medioevale si specchia fedelmente nel mar Mediterraneo cristallino. La luce del sole abbacinante che si riflette sulla superficie di quella Costa Azzurra scintillante la sola cosa che permette di distinguere l'inizio del cielo dai confini dell'orizzonte. Mentre la ragazza continua a muoversi amabilmente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro, ravviandosi la frangia dietro un orecchio, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane stimolante e vanagloriosa. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza pretenziosa che sussurra qualcosa chinandosi disinvoltamente al suolo per slacciare i laccetti di vernice allacciati con cura sulle sue caviglie sottili. Si rialza abbandonando con indifferenza sul posto i sandali neri dal tacco vertiginoso. Barcollando, indugiando, sorridendo maliziosamente, comincia a discendere con attenzione dal prato di quella piccola altura erbosa. Seducentemente si incammina a piedi nudi, ancheggiando sulla sabbia dorata e finissima, dirigendosi verso la riva poco distante di una spiaggetta meravigliosa, isolata e sperduta nel panorama incantato di quel mare assolato e tranquillo. Incomincia a sbottonarsi lentamente la giacca attillata che porta, il cui colore fa nettamente contrasto con quello vivido del litorale che la circonda. Oltrepassa la curva delicata del seno e continua a sbottonare con calma l'indumento chic che indossa, interrompendo il contatto visivo soltanto per un momento. Se la sfila piano dalle braccia, orgogliosamente, presuntuosamente, sollevando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Si ferma e ti guarda. Si ravvia la frangia dietro all'orecchio. Le sue spalle sono lisce e splendenti come seta, la pelle olivastra e granata come quella del suo visetto incantevole e squisito. Ti appare in ultimo alla vista un seno non grandissimo, trattenuto dal reggiseno a balconcino di pizzo nero, ricamato e semitrasparente, che lascia eroticamente intravvedere l'ombra delle areole scure e tondeggianti. Si piega in avanti appoggiando delicatamente giacca e borsetta sulla sabbia. Le tettine sostenute fanno capolino dalle coppette del reggiseno e sembrano voler schizzare fuori improvvisamente dal decolt mozzafiato. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare per molto tempo. La sua espressione si fa avvincente e promettente mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso risulta chiaramente; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte

ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida creatura che si abbassa sfacciatamente lo zip sul sedere, lasciando velocemente scivolare la minigonna sulla sabbia bagnata, mostrandoti con sfrontatezza le mutandine del completino intimo, rivelandoti totalmente le grazie magnifiche del suo corpo favoloso e perfetto. La ragazza alta, la sua immagine divinamente modellata. Il seno rotondo, la vita sottile, i fianchi sono sinuosi, le gambe assai slanciate sono longilinee e magistralmente ben fatte. Solamente una biancheria intima procace e tentatrice, ricamata e semitrasparente, ormai la veste concupiscentemente e in modo un po' troppo eccitante. Raccoglie la borsetta di paiette e si avvia sulla riva della spiaggia, ritraendosi all'allungarsi delle onde, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, fino a raggiungere un affioramento roccioso che sbuca dalla sabbia insanguinata come le ossa di un gigante appartenente alla mitologia del mondo antico. Una seconda scogliera, aguzza e scoscesa, si riproduce nell'acqua cristallina del mar Mediterraneo diamantino e numerosi pesciolini argentati nuotano spontaneamente fra gli scogli rossicci di quella Costa Azzurra straordinaria. Si ferma accanto a una grossa pietra larga e piatta, ammorbidita e levigata dalle maree, che si distacca dalla scogliera affacciandosi nell'acqua sul limitare della spiaggia dorata. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco lusinghevole e una mano posata sull'anca morbidissima, cos da sottolinearne la perfezione, per un attimo apparentemente indecisa sul da farsi. Si gira e ti mostra il culetto. Che delizia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino smaltato e la sua voce si perde nel rumoreggiare del mare ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con le mani e con le braccia si copre ci che il completino intimo non riesce proprio a nascondere, mentre la borsetta le penzola mollemente sul pube e sulle cosce meravigliosamente granate. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 173. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .155. L'inquadratura sul viso della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura pimpante. Il suo sguardo astuto e malizioso come quello di una volpe intelligente, i lineamenti sinceri e genuini, le curve morbide delle guance paffutelle, e il mento leggermente appuntito come il disegno di un cuore delicato, irradiano un'aura deliziosa e vivace che la avvolge e la circonda. La sua pelle notevolmente arrossata dal sole, la sua fronte coperta dalla frangettina nerissima, le sopracciglia sono accentuate e molto espressive, gli occhioni a virgola, scuri e luminosi, grandi e scintillanti, sono stupendi e profondamente segnati dalla riga nera agli angoli che le allunga un po' le palpebre. Il nasino alla greca diritto e raffinato, la bocca armoniosa e rosata velata dal rossetto indelebile e cremoso, le labbra sono dolcemente incurvate in un semplice sorriso che ricorda assai l'ingenuit di un cerbiatto libero e spensierato. L'energia incontenibile e raggiante che sprizza dal suo bel visetto radioso la rende ancor pi carica e vitale di quanto gi non sia. I capelli neri come l'inchiostro sono diritti e sottilissimi, lucidi e brillanti, e le incorniciano ardentemente il volto discendendole fluentemente sulle spalle e sulla schiena. La sua espressione scaltra e maliziosa. Indossa un abito da ballerina di flamenco, di raso arancione fiamma con pallini bianchi, che la veste sinuosamente fino alle caviglie. Il bustino lucido e aderente, attillato e sgargiante, la stringe sin sui fianchi formosi guantandola strettamente come una seconda pelle. La gonna con balze, frange e frappe di licra splendente, dai risvolti candidi le si allarga liberamente intorno al sedere. Quell'indumento tipico e solare le mette disinvoltamente in risalto le curve generose del corpo perfetto. Le spalle sono arrossate, il seno florido, la vita snella, il ventre liscio, i fianchi sono larghi, le gambe affusolate e tornite come le braccia sono nascoste e le puoi soltanto intravvedere

quando con noncuranza si fa svolazzare le frange briose della lunga gonna gitana. Stringe fra le dita i laccetti di vernice delle scarpette nere dal tacchetto robusto e le unghie dei piedi nudi sono dorate di rosa come quelle delle mani. Ondeggia vispamente sulle gambe con una mano posata sul bacino, l'altra chiusa sulle scarpette e sull'orlo della lunga gonna appariscente. Sembra incapace di mantenere la stessa posizione per pi di un secondo. La giovane Bellezza Spagnola si aggiusta una spallina del vestito capriccioso e ti sorride apertamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta caliente e focosa, ma non capisci assolutamente quel che dice. I suoi sussurri ardenti si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. La morettina se ne sta ritta in piedi vicino ad una macchina utilitaria scassatissima, ondeggiando armoniosamente con una mano stretta sul fianco sinuoso, con i piedi affondati nell'erba soffice, in precario equilibrio sul sentiero di una stradina sterrata che si avviluppa alla base di una montagna desolata e verdeggiante. Il soffio leggero del vento che spira da lontano, il fragore delle onde che si infrangono sugli scogli, i richiami dei gabbiani che strillano e gridano volteggiando sull'acqua del mar Mediterraneo... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle dell'automobile scassata si innalza un monte privo di vegetazione, interamente ricoperto dal prato lussureggiante, mentre di fronte quella montagna verdissima degrada morbidamente in una piccola spiaggia sabbiosa che si perde nel mare turchese come il cielo di un colore intenso e limpidissimo. Alcuni gabbiani lanciano instancabilmente il loro richiamo, aleggiando in cerchio nell'aria tersa e un'imbarcazione solitaria procede in lontananza avanzando parallelamente rispetto alla costa rocciosa. Da una parte e dall'altra della magnifica insenatura giallo-ocra, due imponenti scogliere alte e frastagliate si gettano a picco nell'acqua adamantina circoscrivendo minacciosamente l'espansione di quella spiaggetta incantevole. La luce del sole accecante che si riflette sulla superficie del mar Mediterraneo la sola cosa che permette di distinguere l'inizio del cielo dai confini dell'orizzonte. Mentre la ragazza continua a muoversi animatamente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro, accennando appena a un passo di danza piuttosto sensuale, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane esuberante e piena di vita. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza spigliata che sussurra qualcosa prendendo una borsetta di perline dalla vettura priva di portiere. Abbandona sul posto le scarpette di vernice nera dal tacchetto robusto. Saltellando, trotterellando, piroettando agilmente, comincia a discendere con incoscienza dal sentiero sterrato di quell'altura erbosa. Distrattamente si slancia a piedi nudi ancheggiando sulla sabbia dorata e finissima, dirigendosi verso la riva poco distante di una spiaggetta meravigliosa, isolata e sperduta nella vastit della costa rocciosa di quel mare assolato e tranquillo. Incomincia a sfilarsi lentamente, dalle spalle e dalle braccia le spalline del vestito che veste, il cui arancio vivido fa nettamente contrasto con quello verde-azzurro della natura che la circonda. Si porta tranquillamente le mani dietro alla schiena, si abbassa la cerniera del lungo abito svolazzante. Se lo lascia scivolare piano addosso, maliziosamente, voluttuosamente, abbassando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Oltrepassa la curva eccitante del seno e continua ad abbassare con calma l'indumento di raso che indossa, interrompendo il contatto visivo soltanto per un momento. Si ferma e ti guarda. Si trattiene il bustino sui fianchi sinuosi. Le sue spalle sono lisce e splendenti come il sole, la pelle chiara e rosolata come il suo visetto gaio e delizioso. Ti appare in ultimo alla vista un seno magicamente rotondo, trattenuto dal reggiseno a balconcino di seta rossa, ricamata e traslucida, che sembra almeno di qualche taglia troppo piccolo per le sue mammelle traboccanti. Si piega in avanti

appoggiando delicatamente la borsetta sulla sabbia. Le sue floride tette fanno capolino dalle coppette del reggiseno e sembrano voler esplodere improvvisamente fuori dal decolt mozzafiato che si ritrova. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare per molto tempo. La sua espressione si fa allusiva e provocante mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso risulta chiaramente; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra e sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sullo splendido ciclone, che lascia bruscamente andare il vestito da flamenco lasciando velocemente cadere la lunga gonna gitana sulla sabbia bagnata, mostrando con astuzia le mutandine del completino intimo, rivelandoti del tutto le grazie magnifiche del suo corpo espansivo ed estroverso. La ragazza non altissima, ma la sua immagine divinamente modellata. Il seno prosperoso, la vita flessuosa, i fianchi sono formosi, le gambe slanciate sono deliziosamente ben fatte. Solamente una biancheria intima pepata e pruriginosa, allettevole e stimolante, ormai la veste ardentemente e in modo un po' troppo stuzzicante. Raccoglie la borsetta di perline incamminandosi vivacemente sulla riva della spiaggia, sollevando schizzi di tanto in tanto, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, fino a raggiungere un affioramento roccioso che sbuca dalla sabbia ocra e oro come i ruderi di un tempio antico dimenticato e distrutto. Un'imponente scogliera, aguzza e scoscesa, si specchia nell'acqua cristallina del mare pulito e adamantino, e numerosi pesciolini argentati nuotano spontaneamente fra gli scogli di quella costa mediterranea straordinaria. Si ferma accanto a una grossa pietra larga e piatta, ammorbidita e levigata dalle maree, che si distacca dalla scogliera affacciandosi nell'acqua sul limitare della spiaggia incandescente. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco formoso e una mano posata sull'anca morbidissima, cos da sottolinearne la perfezione, per un attimo apparentemente indecisa sul da farsi. Si gira e ti mostra il culetto. Che delizia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino smaltato e la sua voce si disperde nel rumoreggiare del Mediterraneo ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con le mani e con le braccia si copre ci che il reggiseno non riesce proprio a contenere, mentre la borsetta le penzola mollemente sul pube e sulle cosce color rosa acceso. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 180. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .156. L'inquadratura sul viso della ragazza si allontana e si allarga rapidamente, sino a visualizzarne l'intera figura certamente tribale. Il suo sguardo guerresco e minaccioso come quello di una tigre decisamente territoriale, e i lineamenti accentuati e giovanili sul suo volto un po' rotondo, come il globo di una luna piena, le infondono un aspetto aggressivo e selvaggio che la avvolge e la circonda. La sua pelle notevolmente imbrunita, la sua fronte limitata dai capelli nebulosi e dalle sopracciglia foltissime, gli occhioni leggermente obliqui, luminosi e nerissimi, grandi e scintillanti, sono profondamente marcati da una riga naturale all'interno delle palpebre che le esalta oltremodo lo sguardo felino attento e guardingo. Il naso tipicamente africano largo e schiacciato, la bocca grande e sorridente e le labbra, tumide e rigonfie, sono ampiamente dischiuse in un semplice sorriso bianchissimo e disarmante. Il suo modo di atteggiarsi spontaneo e disinvolto, pieno di vita e assolutamente libero da imposizioni, la fa sembrare molto pi aggressiva di quanto in realt di sicuro non sia. I capelli neri come il petrolio sono ricci e nodosi, avari e poco lucidi, ma le incorniciano selvaggiamente il visetto discendendole incoltamente sulle spalle e lungo la schiena regalandole un fascino indubbiamente espansivo e tutto suo. Nonostante il sorriso raggiante e solare, lespressione resta combattiva e piuttosto minacciosa.

Indossa una primitiva pelle conciata di leone che la veste orgogliosamente dalle ascelle fino a poche dita pi in gi del sedere. Una sola spallina la sostiene rozzamente, passandole sulla spalla destra e due spacchi laterali che risalgono audacemente dall'orlo inferiore di quell'abbigliamento primordiale sin quasi all'altezza dei fianchi assai pronunciati, le mettono disinvoltamente in risalto le curve precoci del corpo elastico. Le spalle sono larghe, il seno morbido, la vita stretta, il ventre piatto, i fianchi sono vigorosi, le gambe totalmente esposte sono aitanti e slanciate come le braccia scattanti e fusiformi. Stringe fra le dita una sacca di cuoio e le unghie dei piedi nudi sono traslucide come quelle delle mani. La testolina inclinata sulla spalla destra, un ginocchio appena flesso, una mano posata sul bacino, l'altra liberamente distesa sulla sua splendida coscia sinistra. La giovane Bellezza Africana si scaccia un insetto dal viso e ti sorride apertamente. Ti parla e bisbiglia qualcosa con la sua vocetta selvaggia e cavernosa, ma non capisci proprio nulla di ci che dice. I suoi sussurri profondi si perdono completamente in sottofondo: nuovi rumori si sono aggiunti al brusio tedioso del bowling. Il cioccolatino se ne sta ritto in piedi vicino a un albero di Baobab gigantesco, ondeggiando impazientemente con la mano chiusa sul fianco risoluto, con i piedi affondati nell'erba soffice, in precario equilibrio sulla sommit di una piccola collina desolata e verdeggiante. Il soffio leggero del vento che smuove le foglie tra i rami, lo scrosciare di una cascatella che si infrange non lontano, il ruggito di un leone e tutti gli altri rumori della Savana... Tutti questi rumori coprono tutti gli altri rimanenti. L'inquadratura si allontana e si allarga ulteriormente, rilegando la figura della ragazza nella parte sinistra dello schermo, inglobando anche il resto del paesaggio spettacolare. Alle spalle dell'enorme albero secolare, al di l della collinetta interamente ricoperta dal prato lussureggiante si estende a perdita d'occhio una fitta foresta equatoriale, mentre di fronte quell'altura verdissima degrada morbidamente sulla riva di una pozza gorgogliante la cui superficie viene impetuosamente infranta da una magnifica cascatella cristallina e purissima. Il sole accecante che si riflette sul corso d'acqua serpeggiante, un branco di elefanti che si sposta pigramente all'ombra della boscaglia da una parte, il piccolo di una giraffa che allunga il collo per arrivare alle foglioline pi gustose di un'acacia dall'altra, in lontananza un'aquila che volteggia maestosamente nell'aria tersa richiamando la magia del cielo azzurro che sovrasta tutta quanta la Savana africana. Mentre la ragazza continua a muoversi smaniosamente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro, al centro dello schermo appaiono e si scoprono cinque carte da poker. Cominci subito a giocare, direttamente sul paesaggio sottostante che continua a muoversi impercettibilmente, cambiando e mantenendo alcune di queste carte da gioco. Oltre al normale punteggio che si sviluppa nella parte alta dello schermo, c' una seconda numerazione che aumenta e diminuisce progressivamente e che poi anche l'unica che ti interessa davvero. Si trova in alto a sinistra, sopra la testa della giovane insofferente e carica di vitalit. Raggiungi facilmente i primi dieci punti. Quando arrivi a cinque di questi punti, l'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza nervosa che sussurra e borbotta qualcosa. Trotterellando, saltellando agilmente comincia a discendere con naturalezza dall'altura erbosa. Attentamente si slancia a piedi nudi dirigendosi verso la riva poco distante della pozza d'acqua meravigliosa, isolata e sperduta nella vastit di quel panorama verdeazzurro straordinario. Incomincia a sfilarsi lentamente, dalla spalla e dal braccio destro la spallina del manto di leone che porta, il cui fulvo risulta perfettamente in sintonia con i colori rigogliosi della natura tutt'intorno. Si abbassa tranquillamente quella veste semplicissima. Se la lascia scivolare piano addosso, sfrontatamente, impudentemente, sollevando il capo e il mento senza mai smettere di guardarti negli occhi. Oltrepassa la curva delicata del seno e continua ad abbassare con calma l'indumento primordiale che indossa, interrompendo il contatto visivo soltanto per un momento. Si ferma e ti guarda sfacciatamente. Si trattiene il manto sui fianchi forti ed energici. Le sue spalle sono lisce e splendenti come la notte africana, la pelle nera e scintillante come il suo visetto estroverso e sempre sorridente. Ti appare in ultimo alla vista un seno dolcemente puntuto, trattenuto da una fascetta di pelle di leopardo annodata primitivamente dietro alla schiena che le contiene a malapena i capezzoli e le areole delle mammelline acerbe e premature. Si piega in avanti appoggiando con indifferenza la sacca sull'erba. Le tettine fanno capolino dalla strisciolina di pelle

e sembrano gonfiarsi e voler esplodere improvvisamente fuori dal decolt mozzafiato. Si raddrizza e incrocia le braccia sul petto, non le puoi perci ammirare per molto tempo. La sua espressione si fa mansueta e accomodante mentre ti parla di nuovo. Non capisci le parole ma il senso del discorso chiaro; ti sta incitando a proseguire. L'inquadratura la riporta sulla sinistra, sullo schermo riappaiono le ultime carte da gioco che avevi prima. Altre carte ti vengono servite, immediatamente riprendi a giocare. Quando raggiungi i dieci punti, l'inquadratura torna a centrarsi sullo splendido cioccolatino, che si lascia bruscamente andare il manto di leone lasciando velocemente cadere al suolo quel primitivo indumento, mostrando con noncuranza il perizoma simile alla fascetta superiore, rivelandoti del tutto le grazie magnifiche del suo corpo energico e giovanile. La ragazza alta e la sua immagine divinamente modellata. Il seno appuntito, la vita flessibile, il ventre muscoloso, i fianchi sono risoluti, le gambe robuste sono incredibilmente ben fatte. Solamente due piccoli straccetti grintosi e stuzzicanti, di pelle conciata di leopardo, ormai la vestono impassibilmente e in modo non troppo rozzo e selvaggio. Raccoglie la sacca di cuoio e si incammina baldanzosamente sulla riva della pozza, soffermandosi per intingervi i piedi di tanto in tanto, sfilando davanti ai tuoi occhi praticamente nuda, fino a raggiungere un gruppetto di rocce che si ammassa sul limitare di quell'acqua cristallina come i resti della colazione di un gigante mangiapietre apparentemente risorto dalle fiabe e dalla mitologia del mondo antico. Una piccola cascatella, rumorosa e frastornante, si infrange nell'acqua limpidissima alzando continuamente nell'aria schizzi luccicanti e multicolore. Numerosi pesciolini argentati nuotano fra i massi grigi che costellano il perimetro di quella grande pozzanghera straordinaria. Si ferma accanto a una grossa pietra larga e piatta, ammorbidita e levigata dalla corrente, che si distacca dal gruppetto di rocce affacciandosi nell'acqua sul confine della pozza incantata. Ti guarda sorridendo, con un braccio disteso sul fianco vigoroso e una mano posata sull'anca pronunciata, cos da sottolinearne la perfezione, per un attimo indecisa e riluttante. Si gira e ti mostra il culetto. Che delizia! Si rivolge e ti parla, scuotendo vigorosamente un ditino sottile, e la sua voce si disperde nel rumoreggiare dell'acqua ma comprendi ugualmente quel che dice: non ancora. Con le mani e con le braccia si copre ci che la strisciolina non pu proprio contenere, mentre la sacca le penzola mollemente sul pube e sulle cosce color del cioccolato fondente. L'inquadratura la riporta ancora sulla sinistra e le tue ultime carte tornano sullo schermo. Se vuoi continuare a giocare, vai al 182. Se vuoi entrare nella sala biliardo, smetti di giocare, e vai al 142. Se sei gi stato nella sala biliardo, e non vuoi pi giocare, puoi andare al 189. .157. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dal minuscolo reggiseno, di tessuto elastico, del costume da bagno candido come le pecorelle bianchissime che pascolano pigramente nel cielo limpidissimo che la sovrasta. Si gira e si arrampica agevolmente sulla grande lastra di pietra che si trova alle sue spalle, che indifferente si affaccia sull'oceano Pacifico straordinario. Il sole accarezza tutta la sua figura brillante e favolosa, mentre si solleva facilmente in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Lascia cadere a terra la sacca di jeans, raggiunge i confini sull'acqua azzurrina, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride con malizia. Le sue labbra sono lucide e polpose, truccate da un rossetto ciclamino, i capelli sono biondo platino e le discendono fluentemente lungo la schiena fin quasi al sedere. Gli occhioni sono luminosi, penetranti e verdissimi, pesantemente truccati di nero, le sopracciglia sono arcuate e dorate, e barbagliano e sfavillano sul suo bel visetto angelico e sospetto. Bisbiglia qualcosa portando le mani deliziosamente tostate come tutto il resto della sua presenza meravigliosa, sul bordo smussato della pietra levigata dalle maree, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua di quel basso fondale sabbioso. Un brivido le risale lungo il corpo flessuoso, i pesciolini argentati si allontanano

bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua cristallina e celeste di quella spiaggia bianchissima deve essere anche piuttosto gelata. La voce della giovane ragazza americana diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza maliziosamente le lunghe cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine bianche del costume, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi sinuosi, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppettine del reggiseno luccicante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena inarcata: improvvisamente quello straccetto microscopico non pi in tensione sulle tettone rigonfie ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono faticosamente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle enormi, intanto con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle meravigliosamente abbronzate. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno immenso e traboccante. L'indumento elastico rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza voluttuosamente le tettone grandiose, stringendo e ruotando le mani con ardore, mugugnando e sospirando appassionatamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata all'indietro. Con molta calma quelle mani smaltate scendono sul suo corpo snello, massaggiando, accarezzando, solleticando senza sosta. Continuano a scendere sulla sua figura formosa, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato e disdegnato appositamente. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore favoloso. Le sue tettone sono incredibilmente esplosive, come bombe a mano innescate, i capezzoli che si direbbero induriti al centro delle areole grandi e marroncine, sono rivolti orgogliosamente in alto e lievemente all'infuori. Quella visione spettacolare rasenta la perfezione assoluta e rappresenta il desiderio insito nel canto irresistibile delle sirene mitologiche. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre il capo si china in avanti e la bocca si schiude ossessivamente per lasciar fuoriuscire la linguetta insinuante che cerca lussuriosamente di lambire le sentinelle erette delle sue rotondit maestose. Nessun segno di costume da bagno deturpa minimamente il panorama imponente che offre. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia sensualmente un dito e si passa il polpastrello intorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle piacevolmente tostata di quelle mammelle straordinarie. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso incominciando subito a sguazzare con i piedi nell'acqua azzurrina di quell'oceano appena increspato da piccoli movimenti ondosi. La schiena incurvata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo turchese, il volto rivolto al sole tropicale, i capelli le ricadono morbidamente come metallo fuso sulla sacca abbandonata. Il suo corpicino persuasivo e lusinghevole, ti appare magnificamente di profilo e puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 172. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189.

.158. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando svagatamente nell'acqua cristallina con i suoi piedini smaltati e laccati, sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce fortissima del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle abbronzata del suo corpo flessuoso costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo incantato mentre ti stuzzica fortemente l'appetito dei sensi. La superficie liscia e polverosa, della grande pietra piatta e grigia, adesso in parte lucida e bagnata, su cui si trova seduta e semisdraiata, fa nettamente contrasto con la sua figura angelica e celestiale. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo spensierato e dolcissimo. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio affusolato cerca di coprirsi le tette candide e spettacolari che traboccano fuori da tutte le parti e con un dito perlato dal lucidaunghie ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto modellato nel gesso, parzialmente nascosto dal tessuto elasticizzato, delle mutandine baluginanti e bagnate, del minuscolo costume da bagno che indossa, intanto con le mani si accarezza deliziosamente i fianchi sinuosi sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve suadenti del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici l'elastico magico degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi appresso come uno straccino le mutande del costume ridottissimo, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quel triangolo di stoffa, sintetica e brillante, che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento puntinato si ferma attorno alle caviglie. La giovane Bellezza Italiana si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla e scosta timidamente le mani affondandole immediatamente tra i capelli, biondo ramati, come una cascata di oro liquido che le cola fluentemente dalla testa sulle spalle e sulla schiena. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione straordinaria! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tette sembrano disegnate da Giotto, sono perfettamente rotonde, i capezzoli sembrano dipinti da Michelangelo, sono quasi mistici, il ventre liscio come il David di Donatello, la pelle dello stesso colore dell'argilla, il pube sembra l'opera pi sensuale di Botticelli, le gambe sono lunghe e diritte come la realizzazione pi raffinata e sacrale di Raffaello. I segni bianchi del costume da bagno spiccano sul suo corpicino argillato come una biancheria intima di seta lattea e finissima. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette lievemente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, con fare del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle delicata delle sue gambe insinuanti e favolose, mentre continuano a schiudersi come le porte dell'eden perduto che mostra ai tuoi occhi attoniti tutta la purezza e le grazie pi nascoste della pace e del paradiso. Allinterno delle cosce la sua pelle attraente, sembra calda, setosa e vellutata, suggestiva, fragrante e odorosa di buono. Non puoi restare indifferente di fronte a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi lusinghevolmente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe fantastiche e longilinee si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea, le grandi labbra sono chiuse e strette, il clitoride tenero e succoso, pare fremere e pulsare mentre sopra, sul pube e sul ventre, una folta e liscia peluria castana si estende e si allarga ricoprendole parte del monte di venere, lustro e splendente, come il manto soffice di un visone elegante e sontuoso. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono invitanti e lucide: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti teneramente. Si stanno dischiudendo

impercettibilmente, vogliono parlare, vogliono sussurrare appena il tuo nome. Vedi una gocciolina brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire fra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si annebbiato improvvisamente. Adesso l'animale prepotente che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano aggraziata, scende con calma sulle ginocchia. Dita perlate si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, delicatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere e la chiude a pugno sui peletti chiari e sottili. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita agili e snelle, indice e medio, si protendono verso il basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici come se le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti, il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino delicato, biricchino, che si era intrufolato fra le labbra infantili della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta innocentemente alla bocca. Lo succhia golosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La biondina scosta la borsa da mare in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto che si distacca dalla scogliera. Gli occhi sono dolcemente chiusi. Con le dita di una mano si titilla un capezzolo, con quelle dell'altra si stuzzica il clitoride. Ansima piacevolmente e il corpo sussulta debolmente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 171. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .159. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni seducenti, scintillanti e nerissimi, accattivanti e un po' truccati, esaltati dalle sopracciglia alte e lunghissime, arcuate e marcate. Lo sguardo da gatta sembra studiare il modo giusto per prendere in trappola un topolino difficile. Ti guarda con fare lussurioso, chinando maliziosamente la testa in atteggiamento sensuale e mellifluo. La sua espressione affascinante e carica di erotismo. Le sue mani, smaltate di rosso carminio, non hanno mai abbandonato il seno florido e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con

la lingua si lambisce le labbra della bocca polposa, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, apre un angolo della sacca di tela, ci infila dentro una manina agile e quando la estrae stringe fra le dita un vibratore immenso e rosa come i petali di un fiore delicato che sboccia spontaneamente. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sull'asta flessibile: sembra troppo grande per la sua boccuccia scarlatta ma non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il figone meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale grigio del masso, inarca la vita sottile e gettando per un momento indietro i riccioli che le ricadono sempre pi numerosi sulla fronte comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino longilineo con quel fallo di lattice grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle color terracotta con quell'attrezzo inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo il pube folto e crespo; se lo affonda istantaneamente con ardore tra i peletti neri e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe chilometriche sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura flessuosa, e la vagina rimane ampiamente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il vibratore si strofina spudoratamente sulle grandi labbra accoglienti, ritraendosi sempre pi lucido e scintillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti caldi e profondi, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sopra non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il vibratore, rosa come un maialino, risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tette formose e ne percorre lievemente il centro delle rotondit: dopo che il fallo esagerato vi ruotato attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole tropicale. La telecamera si allontana e la figura della giovane brasiliana riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'enorme oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso scuro e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di cemento armato. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la sensualit del suo clitoride pronunciato che parzialmente si nascondeva fra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e la punta rosata del vibratore si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina voluttuosa ed elastica. Sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della morettina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine accende il vibratore, ruotando il pulsante che si trova nella parte posteriore del fallo semirigido, quell'affare le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di lattice, rosa pastello, fuoriescono ostinatamente dal suo corpo biscottato e trafitto. Un altro ronzio si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a vibrare sonoramente. Rimane cos prosternata, con quella spada di gomma conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La

sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 170. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .160. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La morettina si trova attualmente accasciata sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena cioccolata rimane esposta al sole tropicale, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani smaltate di rosa non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, grigio fumo dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino, serpeggiante e tortuoso, lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i riccioli nerissimi e tra le braccia cioccolate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste lievemente socchiuse. La Bellezza Marocchina si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul

bordo del masso grigio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura sinuosa sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza marocchina. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua azzurra, l'altro adagiato sull'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti sensuali della morettina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 186. .161. La giovane ragazza indiana si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Cammina senza fretta nell'acqua cristallina, sino al centro della fontana di pietra che propende dal muro del palazzo tipicamente indiano che si trova alle pendici dell'Himalaya, dove si immerge di nuovo fino alle spalle rabbrividendo vistosamente. Si rialza in piedi e raggiunge il lato opposto della vasca sedendosi sul bordo largo di quella tazza enorme. Il sole le si riflette sulla pelle

caffelatte e sul gioiello dorato che porta sulla fronte spaziosa, il movimento ondulatorio dell'acqua increspata le accarezza le gambe; cos seduta e bagnata sembra un dipinto di Botticelli. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole accattivante e misteriosa tornata ad affacciarsi sul suo bel volto disteso e soddisfatto. Gli occhioni particolarmente espressivi, neri e molto seducenti, risplendono di una luce profonda e trascendentale. Il color caramello delle guance si intensificato, a causa dello sforzo compiuto, le labbra umide e carnose, rosate e luccicanti, sono allargate in un ampio sorriso infantile. Quei suoi lunghi capelli nerissimi che le incorniciano il visetto malizioso, discendendole fluentemente come una cascata nera, lucida e brillante sul davanti del corpo slanciato, nascondendole i seni a punta, ricadendole sul pube depilato, raccogliendosi sulle cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando appena con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza indiana. Davvero molto bene! Un altro po' di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi invece andare al 189. .162. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La focosa texana si raddrizza rapidamente a sedere, sollevandosi sul bordo di una panchettina, poggiando i piedi sull'orlo del lenzuolino di cotone. Il soffio sonoro del vento trasporta l'eco distante della mandria bovina, l'abbaiare dei cani risponde al richiamo instancabile dei cavalli. La telecamera fa un guizzo in avanti e le si avvicina in un baleno. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani sono strette sul tavolato della panchettina di legno; i capezzoli nocciola al centro delle tette candide che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La finissima peluria infiammata sul pube ondulata e brillante, e molti peletti vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La fiera criniera leonina pettinata con cura sulla testolina un po' ribelle appare abbastanza sfatta, la chioma orgogliosa si arruffata e incasinata come filo spinato aggrovigliato e contorto. Solleva un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra gonfie, si alza infine in piedi. Raggiunge il vecchio pozzo di mattoni che si trova tra i due ginepri carichi di frutti pruinosi, globosi e blu-viola, e raccoglie da terra un secchio di metallo ricolmo dacqua pulita e trasparente. Ti guarda ardentemente, senza esitare se la versa addosso. Resta impietrita per un momento, lasciandosi accarezzare e lavare da quel riflusso gelido e shoccante. Le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Schizzi e spruzzi si diramano in tutte le direzioni possibili, l'obiettivo della telecamera si vela e si screzia una seconda volta di mille colori sgargianti. Quando la giovane Bellezza Texana si riprende dallo shock improvviso, l'inquadratura si gi ripulita e riadattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce del sole splendente che avvolge ogni cosa intorno alla fattoria sonnolenta e sonnacchiosa. Le goccioline sulla sua figura femminile grondano e barbagliano su tutta la superficie caramellata del suo corpo meraviglioso. Si gira di spalle e ti mostra il culetto latteo e rotondo, si passa le dita fra i capelli ricolmi di riflessi biondo miele, inarcando la schiena flessuosa e lisciandoli con calma sul capo gettato mollemente all'indietro. Si rivolge poi dalla tua

parte afferrandosi i seni eccitati, strizzandoli e lavorandoli con ardore, ruotando appassionatamente le mani e pizzicandosi intanto la pelle luccicante. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato da boccoli scuri, ancor pi squisito di prima e la doccia fredda che ha appena fatto non servita a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sulla panchettina di legno e si torce sulla vita sottile: ti guarda fissamente negli occhi e frattanto estrae dalle profondit della sacca di tela un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore verde scuro come un'oliva matura. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta voluttuosa, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nella sacca e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La splendida ragazza si rialza in piedi e si volge su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sul tavolaccio, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta una ciocca di capelli bagnati dalla fronte. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma verdastra sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul tavolone consunto e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza texana smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente.

Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 169. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .163. Blu!. Ti guarda intensamente con un sorriso enigmatico stampato sul bel viso innocente. Solleva una mano stretta a pugno e ne estrae il dito indice. Lo scuote ritmicamente da una parte allaltra in segno negativo, per i suoi occhi sono insolitamente astrusi e misteriosi. Sempre bellissimi e brillanti, ma anche accattivanti e soprattutto incomprensibili. La sua espressione sembra poco convinta. Non dice nulla. Non ci credo, voglio controllare personalmente. La sua figura sottile si muove sensualmente sino allangolo pi lontano: tra la porta della sala giochi e quella dellingresso. Ti sporgi in avanti, oltre il bordo del bancone, per vederla camminare piano. Ancheggia disinvoltamente ondeggiando appena il magnifico sedere. Il ticchettare delle sue calzature sulla pedana di legno ossessivo e magnetico. Le tue pulsazioni aumentano di passo in passo. Si ferma in piena luce, seminascosta dal resto del mondo. Lattesa terribile e snervante. Si gira e ti fissa negli occhi. Riporta entrambe le braccia sui fianchi sinuosi. Ti osserva attentamente. Non dice ancora nulla. Le sue mani delicate cominciano a scendere dolcemente accarezzando ogni curva del suo corpo longilineo. Le sue dita affusolate scivolano leggermente sul tessuto sintetico della maglia e su quello della gonna a fiorellini. Trattieni il respiro e deglutisci faticosamente. Le palme lisce e levigate delle mani continuano la loro discesa fino ad incontrare la pelle rosa delle cosce nude. Indugiano solo un momento sul risvolto della gonnellina a ventaglio poi cominciano lentamente a risalire. Il sangue inizia a ribollire nelle vene. Le gambe che si scoprono un centimetro alla volta sono perfette: imponenti e diritte come due colonne di marmo finemente lavorato ma sembrano flessuose e morbide al tatto. La pelle delle sue cosce, invece, chiara e splendente, immacolata, e sembra calda, soffice e profumata. Ti afferri al bancone e ti trattieni saldamente per non balzarle addosso. Soltanto poche dita separano lorlo della gonnellina, nera e svolazzante, dallobiettivo finale. Le sue unghie rosse scintillano alla luce forte della vetrina. Ormai quella meraviglia rimasta completamente esposta alla tua vista e la tensione altissima e insopportabile. Ti senti scoppiare. Le sue dita candide risalgono ulteriormente e la tenera curva del suo pube ti appare in tutto il suo splendore, ma la sua biancheria intima non blu. Attende qualche altro istante per lasciarti controllare bene poi riabbassa velocemente la gonna. Ti sorride maliziosamente. Ora ci credi? Te lavevo detto!. S, posso riprovarci?. Eh no, caro ragazzo, cos non vale; ti sei giocato la tua opportunit, adesso sarebbe troppo facile! Come qualcuno che conosco ha detto... pazienza, sar per unaltra volta. Non hai niente da dire e non dici nulla. Insistere sarebbe inutile, rovinerebbe il vostro gioco. Ti si avvicina e ti d un bacetto di consolazione sulle labbra. La stringi forte al petto per assaporare ci che avresti potuto avere: le sfiori gentilmente la schiena con la punta delle dita. Rossana ti lascia fare. A malincuore e con il cazzo insoddisfatto che urla e si dibatte nelle tue mutande, la lasci infine andare. Paghi le tue consumazioni allincirca perch non vuole mai tutto, la saluti affettuosamente ed esci sconfitto dal suo bar. Esci dal locale, andando al 50. .164.

Ti siedi sullo sgabello e subito ringrazi calorosamente la tua nuova amica per la premura che ha avuto nei tuoi confronti. Sul bancone, accanto al tuo aperitivo, c un piattino ricolmo di grosse olive verdi impilate le une sulle altre come i mattoni di una piccola piramide. Ognuna infilzata dal suo stuzzicadenti e poco distante si trova anche un tagliere pieno di bastoncini di formaggio. Alcuni sono avvolti in una fettina di prosciutto, altri in una di salame, altri ancora si trovano vicini a due ciotoline che ti dice contenere salsa tonnata e salsa di funghi, che ha fatto lei e nel dirlo fa le fusa come un gatto. Non ti dovevi disturbare, non era necessario. Nessun disturbo, ne avevo voglia.. Per un momento smette di risciacquare il bicchiere che tiene in mano: ti rivolge un sorriso sornione e si raccomanda di provare le salse, perch vuole un tuo parere. Sei stato via solo pochi minuti e nel bar non c nessun altro, eppure le cose accumulate nel lavello sembrano raddoppiate. Intingi un bastoncino nelle salse, prima in una, poi nellaltra, e le assaggi. In effetti sono molto buone. Glielo dici e lei gongola. Compiaciuta e soddisfatta, allarga un sorriso se possibile ancora pi grande e subito la conversazione riprende come prima. Lei parla, parla, parla; e tu ascolti, ascolti, ascolti. Fa tutto da sola! Va bene cos. Ogni tanto annuisci, aggrotti la fronte, o scuoti il capo. Niente altro. Ti limiti a sorseggiare la tua consumazione e non devi fare nessuna fatica per tenere vivi gli argomenti. La porta dei bagni si apre e ne escono due persone. Un uomo a testa alta e con lespressione soddisfatta sul volto, e una donna a capo chino e con il viso rosso. Luomo si dirige subito alla cassa per pagare le consumazioni. La donna, invece, sempre guardandosi i piedi, con fare colpevole, va prima al tavolino: raccoglie e infila nella borsetta le sigarette e laccendino, poi raggiunge il suo compagno. Se ne vanno. La barista, perplessa, ti guarda come a dire: cosa cazzo hanno combinato quei due? Tu le rispondi con unalzata di spalle, come a rispondere: non so. Lei non convinta, preoccupata. Esce da dietro il bancone e vuole andare a controllare. Non avranno mica rotto qualcosa? Se hanno combinato un guaio.... Borbotta e sparisce oltre la soglia. Prendi unoliva e sorridi. Hai una certa idea di ci che possono aver combinato quei due nel bagno, ma non si tratta di nulla che possa avere lasciato dei danni da riparare. Lei fa ritorno pochissimo dopo con laria sollevata. Va tutto bene?. S, tutto a posto. Temevo che avessero lasciato chiss che casino da pulire. Bah, la gente strana!. Sollevi ancora le spalle. Lei ritorna dietro al banco e ricomincia a lavare le cose nel lavello. Subito riprende le chiacchiere da dove le aveva interrotte e sta parlando di non so che cosa, quando ti rendi conto che gli ultimi tre bottoni del camice sono generosamente aperti. Erano cos anche prima? Forse non te ne eri accorto. E china sul suo lavoro a testa bassa, proprio davanti ai tuoi occhi. Le puoi vedere le tette, grandissime, ballonzolare di qua e di l ad ogni singolo movimento. Sei come ipnotizzato dalle sue tettone che oscillano, che sussultano, che palpitano. E' tutta impegnata, lavora con foga senza mai sollevare lo sguardo e chiacchiera. Le puoi persino intravvedere il reggiseno di pizzo bianco, forse un po' troppo piccolo, che con molta fatica trattiene quelle enormi mammelle che sembrano voler esplodere da un momento all'altro. La natura chiama e l'uccello risponde. Il cazzo si gonfia nei tuoi pantaloni sino a farti male. Devi cambiare posizione sullo sgabello. Ti muovi un poco ma non vuoi attirare l'attenzione. Meno male che non ti sta guardando, e ti aggiusti l'animale con la mano. La tua erezione evidente. Intanto non riesci a distogliere l'attenzione da quella massa di carne in movimento che ti sembra chiamare ad alta voce. Finisci il tuo aperitivo e ne chiedi un altro. Non te ne vuoi andare. Lei parla, tu ascolti e osservi. Sei congestionato. Alla fine di tutto, termina le cose da lavare nel lavello e le mette ad asciugare. Senza smettere di parlare, esce dal bancone e recupera le cose rimaste sui tavoli. Riordina e incomincia a pulire. Ti sta raccontando delle sue vacanze, con la scopa in mano, quando vede qualcosa, chiss che cosa, ai piedi del tuo sgabello. Si china per raccoglierlo e nel farlo si appoggia con una mano sulla patta dei tuoi jeans.

Non hai parole e non fai niente. Il tuo cazzone diventato duro come il marmo e la sua mano ci sta proprio sopra. Dubiti che sia stata una coincidenza e la lasci fare. Vuoi stare a vedere fin dove disposta a spingersi, vuoi vedere fino a dove vuole arrivare. Si rialza e solo adesso sembra accorgersi dell'incidente. Si scusa e diventa tutta rossa. "Stai tranquilla, non successo nulla.". Schizza dietro il banco, imbarazzata, e ti volge le spalle. Si asciuga il viso e si riaggiusta i capelli allo specchio. Quando torna a girarsi nella tua direzione, pare essersi calmata e i bottoni del suo camice sono chiusi. Peccato! Non ti sarebbe dispiaciuto combinare qualcosa, ma il segnale stato chiaro. L'atmosfera si ridistende in fretta e dopo molti aperitivi chiedi il conto. Si fatto abbastanza tardi e tra quel che hai bevuto e quel che hai mangiato non hai per niente fame. Piuttosto hai voglia di qualcos'altro. Lei ti rivolge un ultimo sorriso malizioso e ti porge lo scontrino. "Ora che sai dove sono, torna a trovarmi, mi raccomando.". Esci dal bar, e svolta l'angolo della strada, andando al 115. .165. L'aria si fatta piacevolmente fresca e il cielo si ormai ricoperto da un manto fitto di stelle. I faretti e i lampioncini rischiarano chiaramente le zone intorno, tutto il resto rimane avvolto nella penombra. La luna e le stelle sono l'unica altra fonte di luce, puoi appena intravvedere dove metti i piedi. Hai quasi raggiunto la prima curva a sinistra della muraglia e non hai ancora incrociato nessuno. Camminare da solo e nel silenzio pi totale, con le mani in tasca e senza nessun pensiero pressante nella mente risultato enormemente corroborante. Ti senti rilassato, ti senti sereno, ti senti incredibilmente bene. Raggiungi mollemente la curva del sentiero e cominci a pensare di essere l'unica persona rimasta in giro quando qualcosa ti richiama bruscamente alla realt. Puoi chiaramente sentire dei mugolii, e qualche protesta poco convinta. Una di queste ti ha destato completamente dal tuo torpore sonnacchioso. Ti fermi e ti guardi attorno. Poco pi avanti, oltre la curva del sentiero, tra un faretto luminoso e un alberello, addossati alla parete del muro ci stanno due ragazzi molto impegnati. La luce chiara che li avvolge basta a malapena ad illuminare la mura circostante, ma loro vi si trovano del tutto immersi e puoi cos distinguere nitidamente cosa sta succedendo. Il ragazzo dalla parte dell'alberello catapultato sulla ragazza dall'altra parte e stanno entrambi limonando con passione. Le mani di lui sembrano i tentacoli di una piovra e lei cerca debolmente di allontanarle ma non sembra opporre grande resistenza. Una mano del ragazzo infilata sotto lorlo della sua gonna mentre con laltra le ha sfilato un seno dalla camicetta. Il terreno protesta lievemente, l'erba scricchiola e fruscia sotto ai loro piedi. Dal tuo angolo di osservazione lo puoi vedere benissimo: sta armeggiando sotto la gonna, probabilmente in cerca delle mutandine, e sembra impazzito. Di lei invece ne puoi scorgere una tettina bianca, piccola, candida, con un capezzolo scuro stretto tra le dita del suo compagno. Tutto il resto soltanto un groviglio disordinato di gambe e braccia nell'ombra. Il sangue ti monta immediatamente nelle vene e ti sale subito al cervello. Sei gi congestionato e sei eccitatissimo. Il cazzo si gonfia nei tuoi jeans sino a farti male, la patta improvvisamente sembra diventata troppo stretta. Ci passi la mano sopra e lo accarezzi dolcemente con le dita. Riprendi ad avanzare trattenendoti con fatica per non intervenire lussuriosamente. Spiare non ti mai bastato, le palle sono gonfie e stanno per scoppiare. Devi cambiargli posizione! Ti aggiusti luccello che sembra gridare per la frustrazione di doversi trattenere e intanto le contorsioni alla base del muro non si sono mai fermate. La ragazza sempre indaffarata a respingere il grosso degli assalti del suo ragazzo riuscita a riconquistare un po di terreno, si sta riabbottonando la camicetta. Le mani di lui sono entrambe sparite sotto la sua gonna e non puoi vedere cosa stanno combinando ma lo puoi facilmente immaginare. Non sembrano essersi accorti della tua presenza o perlomeno non se ne curano affatto. Fai un respiro profondo, trattieni il fiato per un momento, ti devi rilassare di nuovo. Distogli l'attenzione e passi loro poco distante.

Mentre ti allontani sei costantemente accompagnato dalla sinfonia espansiva dei loro mugolii e dal frusciare ossessivo dei loro corpi irrequieti e cerchi di non pensare a ci che stanno facendo o a come certamente andr a finire, ma la tensione che hai dentro alta e il tuo cervello lanciato come una locomotiva in discesa. Distrarsi non per niente facile. Decidi di accelerare il passo. Intanto un venticello leggero ti sta portando alle orecchie le note sottili di una musica melodiosa ed una lucina che brilla in lontananza pi fulgida delle altre attira infine il tuo interesse. Chiudi gli occhi e ti lasci cullare e trasportare. Continua a camminare lungo il sentiero ombroso, sino a raggiungere quella fonte musicale e luminosa, andando al 56. .166. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La leziosa giapponese si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del pontile, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida e tumultuosa. I pescioloni dorati, impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani sono strette sull'orlo del tavolato della passerella; i capezzoli rosa sulla punta delle tettine che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La folta peluria scura sul pube brillante e ricciuta, e molti ciuffi vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. L'acconciatura elaborata sulla testolina graziosa appare abbastanza sfatta, se la risistema un po' alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra gonfie e si lascia dolcemente scivolare nell'acqua, limpida e trasparente, del ruscello gorgogliante che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalla corrente impetuosa. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane bellezza orientale si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura minuta grondano e barbagliano su tutta la superficie delicata del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrando il culetto sodo e piccolino, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli nerissimi. Si toglie accuratamente pettini e spilloni, dall'acconciatura complicata sulla testa, gettandoli distrattamente nell'acqua, lasciando con noncuranza che il flusso irruente della corrente li trasporti via e lontano. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola soffice e nera improvvisamente la avvolge, ricoprendola fino al sedere, discendendole fluentemente lungo la schiena flessuosa. Si rivolge poi dalla tua parte e si afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora con cura, ruotando appassionatamente le mani e pizzicandosi la pelle luccicante. Il suo visino compiacente, adesso incorniciato dai lunghissimi capelli neri, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito per nulla a sbollire il turbamento dei demoni che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche all'assito di legno liscio e levigato, si torce sulla vita sottile, volgendosi agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi il cesto di canne intrecciate meticolosamente: ti guarda fissamente negli occhi e intanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore blu come la notte. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta voluttuosa, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nel cesto e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e

lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La Giapponesina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sul tavolato del pontile, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli finissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma bluastra sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul tavolato del pontile e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza giapponese smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 190. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .167. Unaltra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La leziosa russa si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo della panchettina, poggiando i piedi sull'orlo del tappetino bagnato fradicio. Il rumore sonoro del soffio del vento si pu chiaramente sentire anche attraverso le assi della stanza da bagno, dalla finestrella che si trova un po' alla sua sinistra si possono nitidamente scorgere le cime dei monti imbiancati e distanti. La

telecamera fa un guizzo in avanti e le si avvicina in un baleno. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani sono strette sul tavolato della panchettina; i capezzoli marroncini al centro delle tettone che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La finissima peluria dorata sul pube riccia e brillante, e molti ciuffi vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La disinvolta cresta marina costruita con cura sulla fronte spaziosa appare abbastanza sfatta, l'onda si smontata e disciolta come neve al sole. Se la sospinge frettolosamente indietro. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra gonfie, si gira in fretta di lato verso destra. Afferra un fascio di rami di betulla e si rialza in piedi. La sua figura imponente perfetta. Incomincia, dapprima piano e poi con sempre maggior forza, a battersi la schiena, le gambe, i talloni, le braccia. Si fustiga con passione mugolando e sospirando dolcemente. Deve essere davvero una sensazione estremamente gradevole! Una sorta di languore piacevolissimo le si spande per tutto il corpo percosso vigorosamente. Puoi facilmente immaginare ci che non si vede: il sentore delle foglie di betulla, il legno impregnato di umidit, laroma di certe erbe di campo unite all'acqua gettata sui mattoni ardenti, le volute di vapore che si raffreddano un po' alla volta scendendo dal soffitto sino al pavimento, la gradevole voce della ragazza che esclama e geme di piacere. Tutto questo agisce su di te in maniera incredibilmente arrapante. Dopo il massaggio rituale, praticato con i rami di betulla, alcune foglioline verdi, staccatesi dalle fronde, rimangono per un po' attaccate alla sua pelle sudata; e come vezzi e bizze rimangono ad adornare le parti alte e basse del suo corpo femminile, che si sottoposto al lavacro cerimoniale, sano corpo di donna dall'incarnato rosa che adesso il vapore fa tendere verso il rosso acceso. Cerca di muoversi troppo velocemente, e un capogiro la coglie impreparata. Si sorregge contro la parete scivolosa. Si ripiglia in un momento. Raggiunge e raccoglie una bacinella ricolma dacqua fredda, acqua di pozzo pulita e trasparente... acqua lustrale! Senza esitare se la versa addosso. Resta impietrita qualche secondo, lasciandosi accarezzare e lavare da quel riflusso gelido e shoccante. Le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Una seconda nuvola di vapore oscura istantaneamente l'obiettivo della telecamera. Quando la giovane Bellezza Russa si riprende dallo shock improvviso, l'inquadratura si gi ripulita e riadattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce del sole splendente che filtra dalla finestrella solitaria. Le goccioline sulla sua figura solenne grondano e barbagliano su tutta la superficie arrossata del suo corpo meraviglioso. Si gira di spalle e ti mostra il culetto sodo e sostenuto, si passa le dita fra i capelli biondi, inarcando la schiena flessuosa e lisciandoli con calma sul capo gettato mollemente all'indietro. Si rivolge poi dalla tua parte afferrandosi i seni eccitati, strizzandoli e lavorandoli con amore, ruotando appassionatamente le mani e pizzicandosi intanto la pelle luccicante. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato da ciuffi dorati, ancor pi squisito di prima e la doccia fredda che ha fatto non servita a sbollire il turbamento dei demoni che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sulla panchettina di legno e si torce sulla vita sottile: ti guarda fissamente negli occhi e frattanto estrae dalle profondit del bacile un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore violaceo come una prugna matura. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta voluttuosa, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nel bacile metallico e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La splendida ragazza si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sul tavolato della panchettina, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta una ciocca di

capelli bagnati dagli occhi chiarissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma violacea sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul tavolato della panchettina e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza russa smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 188. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .168. La giovane ragazza tailandese si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Raggiunge con calma un affioramento roccioso che emerge in superficie dalla riva della spiaggia, camminando senza fretta nell'acqua limpida e cristallina, del mare lievemente increspato di quella laguna tropicale incantata e vi si siede disinvoltamente sopra. Il sole le si riflette sulla pelle ambrata, il movimento ondulatorio delle onde le accarezza le gambe; cos seduta e bagnata sembra una sirena di porcellana dipinta. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole gioiosa e felice tornata ad affacciarsi sul suo bel volto disteso e soddisfatto. Gli occhietti leggermente a mandorla risplendono di una luce vivace e trascendentale, le guance si sono colorate di rosa, a causa dello sforzo compiuto, le labbra sono umide e sottili, delicate e luccicanti, allargate

in un ampio sorriso innocente e gentile. Quei suoi lunghissimi capelli neri che le incorniciano il visetto leggiadro, discendendole fluentemente come una cascata nera, lucida e brillante sul davanti del corpo flessuoso, nascondendole i seni rotondi, ricadendole sul pube depilato, raccogliendosi tra le cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando appena con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza tailandese. Davvero molto bene! Un altro po' di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi invece andare al 189. .169. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, flessa e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. Il capo chinato sul pianale del tavolaccio, le gambe sono divaricate impudicamente, la schiena piegata in avanti oltre i novanta gradi, il culetto favoloso rimane proteso in alto, la fronte schiacciata sul tavolato, i capelli bagnati sono sparpagliati intorno alla testa, la pelle abbronzata viene candidamente esposta al sole estivo. Appare particolarmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto seminascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, verde scuro dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino, flessuoso e slanciato, lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sull'assito logoro del tavolo, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i riccioli infiammati e tra le braccia caramellate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme.

L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste ampiamente dischiuse. La Bellezza Texana si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Si accascia sul tavolato sollevando faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo del tavolaccio di legno, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura ardente sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza texana. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'erba incolta, l'altro adagiato sull'orlo del vecchio tavolo consunto. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli fiammeggianti sparsi disordinatamente sulla fronte. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul tavolato si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti esagerati della ragazza hanno ricominciato ad echeggiare gravemente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della giovane crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La texana per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e nonostante il caldo afoso che grava sulla fattoria rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 187.

.170. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e ronzante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni leggermente truccati sono stretti e maliziosi, le labbra umide e lucide sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto normalmente sensualissimo sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il vibratore alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo di gomma lucida che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il fallo rosa cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? L'arnese di lattice trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre vibrando in modo forte e costante. Il suo delicato anello di carne ombrosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il vibratore sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo snello possa contenere quell'affare cos enorme. La morettina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza brasiliana. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio affusolato e traslucido, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle deliziosamente biscottata, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca rossa e polposa risulta contratta in una smorfia dolorosa, l'espressione si direbbe alquanto affaticata, il volto un po' allungato parrebbe sotto sforzo, il nasino a patatina respira affannosamente e in maniera piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Brasiliana, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di gomma semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il vibratore dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. Il fallo di gomma rotola sulla superficie grigia del sasso, cade nell'acqua azzurra, dove i piccoli movimenti ondosi lo catturano e se lo portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura superba, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto.

Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 176. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .171. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni trasognati, scintillanti e marroncini, luminosi e splendenti, esaltati da un filo di trucco appena. Lo sguardo da coniglietto, disorientato e sperduto, sembra mettersi a fuoco improvvisamente. Ti guarda con fare lussurioso, chinando dolcemente la testa in atteggiamento suadente e lusinghiero. La sua espressione insinuante e carica di erotismo. Le sue mani, perlate dal lucidaunghie, non hanno mai abbandonato il seno invitante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca traslucida, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, apre un angolo della borsa, ci infila dentro una manina delicata e quando la estrae stringe bramosamente fra le dita un flacone tubolare di olio solare, giallo oro, con il tappo argentato un po' allungato nella forma affusolata di una pigna matura. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sulla confezione bislunga: il tappo ovale sembra troppo grande per la sua boccuccia sorridente, ma capisci immediatamente le sue intenzioni e non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il fighino meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale grigio del masso, inarca la vita snella e gettando per un momento indietro i capelli e la frangetta biondo ramata comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino sinuoso con quel flacone di plastica grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle argillata con quell'attrezzo fallico inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo la peluria liscia sul pube; se lo affonda istantaneamente tra i peletti brillanti e castani. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe longilinee sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura flessuosa, e la vagina rimane lievemente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il flacone si strofina spudoratamente sulle grandi labbra infantili, ritraendosi sempre pi lucido e scintillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti innocenti e radiosi, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il flacone risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tette rotonde e ne percorre lusinghevolmente le sentinelle erette: dopo che la confezione dorata vi ruotata attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole accecante. La telecamera si allontana, la

figura della giovane italiana riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'immenso oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di cemento armato. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la tenerezza del suo clitoride succoso che parzialmente si nascondeva fra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e la punta argentata del tappo si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina accogliente ed elastica. Il flacone sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della biondina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine inizia a rallentare, la corsa folle della confezione fallica impazzita, quell'affare bislungo le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di plastica semirigida fuoriescono ostinatamente dal suo corpo abbronzato e trafitto. Uno sciacquio costante si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a infiammarsi pericolosamente. Rimane cos prosternata, con quella spada gommosa conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 177. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .172. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando maliziosamente nell'acqua azzurrina con i suoi piedini smaltati di ciclamino chiaro, sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce fortissima del sole tropicale. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle abbronzatissima del suo corpo flessuoso costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo bramoso mentre ti stuzzica fortemente l'appetito dei sensi. La superficie liscia e polverosa, della grande pietra piatta e grigia, adesso in parte lucida e bagnata, su cui si trova seduta e semisdraiata, fa nettamente contrasto con la sua figura lussuriosa e tentatrice. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo insinuante e persuasivo. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio affusolato cerca di coprirsi le tettone enormi e spettacolari che traboccano fuori da tutte le parti e con un dito smaltato di rosa-violetto ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto modellato nell'argilla, quasi per nulla nascosto dal tessuto elasticizzato, delle mutandine baluginanti e bagnate, del microscopico costume da bagno che indossa, intanto con le mani si accarezza piacevolmente i fianchi sinuosi sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve lusinghevoli del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici l'elastico

magico degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi appresso come uno straccino le mutande del minuscolo costume, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta da quel triangolino di stoffa, sintetica e brillante, che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento ridottissimo si ferma attorno alle caviglie. La giovane Bellezza Americana si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla e scosta attraentemente le mani affondandole immediatamente tra i capelli, biondo platino, come una cascata di metallo liquido che le cola fluentemente dalla testa sulle spalle e sulla schiena. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione straordinaria! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tettone sono grandiose come grossi cocomeri, i capezzoli sono induriti come piccioli esposti al caldo, le areole sono marroncine come macchie di caff sul legno, il ventre liscio come il manto di una volpe rossiccia, la pelle dello stesso colore del pancarr tostato, il pube sembra una freccia di Cupido che colpisce direttamente al cuore, le gambe sono lunghissime e diritte come le colonne che sostengono gli archi del paradiso e dell'inferno. Nessun segno di costume da bagno viola la tostatura perfetta del suo corpicino seducente e provocante. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette lievemente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, con fare del tutto ossessivo. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle vellutata delle sue gambe persuasive e fantastiche, mentre continuano a schiudersi come le porte del giardino reale che mostra ai tuoi occhi attoniti tutta la magia dei fiori pi rari e pi belli del palazzo proibito. Allinterno delle cosce la sua pelle incantevole, sembra fuoco vivo, ipnotica e persuadente, irresistibile e suggestiva, sospetta e stracarica di promesse. Non puoi restare indifferente davanti a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi lusinghevolmente sotto il tuo sguardo assorto. Finalmente quelle gambe paradisiache e longilinee si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea, le grandi labbra sono schiuse e prominenti, il clitoride lustro e carnoso, pare fremere e pulsare, mentre sopra, sul pube e sul ventre una strisciolina di peletti lisci e dorati, si allunga sul monte di venere come una pista nel deserto che conduce un assetato verso l'oasi della beatitudine e della perdizione. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono lucide e magnetiche: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti deliziosamente. Si stanno dischiudendo impercettibilmente, vogliono parlare, vogliono urlare e gridare il tuo nome. Vedi una gocciolina brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire fra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo furioso. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si appannato improvvisamente. Adesso lo stallone violento che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano angelica, scende con calma sulle ginocchia. Dita smaltate si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, sensualmente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere e la chiude a pugno sulla peluria bionda e splendente. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita agili e snelle, indice e medio, si protendono in basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici come se le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la

vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti, il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino delicato, attraente, che si era intrufolato fra le labbra invitanti della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta seducentemente alla bocca. Lo succhia fascinosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La biondina scosta la sacca di jeans in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto che si affaccia nel Pacifico. Gli occhi sono dolcemente chiusi. Con le dita di una mano si solletica un capezzolo, con quelle dell'altra si stuzzica il clitoride. Ansima profondamente e il corpo sussulta vistosamente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 174. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .173. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 179. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189.

.174. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni penetranti, scintillanti e verdissimi, luminosi e splendenti, esaltati dal mascara sfolgorante e dalla matita nerissima. Lo sguardo da pantera, attraente e coinvolgente, sembra studiarti con molta attenzione. Ti guarda con fare seducente, chinando fascinosamente la testa in atteggiamento insinuante e persuadente. La sua espressione lusinghevole e carica di erotismo. Le sue mani, smaltate di ciclamino chiaro, non hanno mai abbandonato il seno esplosivo e il suo ventre sovreccitato. Due dita si titillano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca polposa, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, apre un angolo della sacca di jeans, ci infila dentro una manina delicata e quando la estrae stringe bramosamente tra le dita una bottiglietta di Coca-Cola ed un piccolo cavatappi metallico. La stappa, ne beve un sorso, si versa il resto della bibita fra le tettone grandiose. Si porta lentamente davanti al viso l'involucro adesso vuoto, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le forme tondeggianti enormi. Ne succhia il collo e vi passa la linguetta sulle curve bislunghe: il rigonfiamento centrale sembra troppo grande per la sua boccuccia affascinante, ma capisci immediatamente le sue intenzioni e non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il figone meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale grigio del masso, inarca la vita snella e gettando per un momento indietro i capelli e la frangia biondo platinata comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino sinuosissimo con quella bottiglietta di vetro grossa e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle deliziosamente tostata con quell'attrezzo fallico inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo la strisciolina liscia sul pube; se laffonda istantaneamente tra i peletti dorati e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe paradisiache sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura flessuosa, e la vagina rimane ampiamente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. La bottiglietta si strofina ipnoticamente sulle grandi labbra prominenti, ritraendosi sempre pi lucida e scintillante. Lei la solleva e la riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandola fra le dita della mano, lubrificandola cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti angelici e sospetti, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando la bottiglietta di Coca-Cola risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tettone straordinarie e ne percorre ossessivamente le sentinelle sull'attenti: dopo che la confezione trasparente vi ruotata attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole tropicale. La telecamera si allontana, la figura della giovane americana riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'immenso oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di cemento armato. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione.

Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la carnosit del suo clitoride succoso che parzialmente si nascondeva fra le pieghe soffici di carne della sua vulva lustra e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e il collo cristallino della bottiglietta si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina accogliente ed elastica. Sprofonda sino all'ingrossamento trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della biondina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine inizia a rallentare, lo smanettamento folle della confezione fallica impazzita, quell'affare tondeggiante le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di vetro trasparente fuoriescono ostinatamente dal suo corpo abbronzato e trafitto. Uno sciacquio costante si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a infiammarsi pericolosamente. Rimane cos prosternata, con quella spada cristallina conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 178. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .175. Laria fresca che entra dal finestrino ti soffia sul viso e ti accarezza le braccia. E una sensazione estremamente gradevole. Lo stereo riecheggia piano, un tormentone dellestate risuona in sottofondo. I peletti sullavambraccio sinistro sono irti e i capelli si sono ormai asciugati. Senti la stanchezza scivolare via dal tuo corpo, ti senti libero, ti senti bene. Fuori il cielo incomincia a imbrunire e mentalmente stai ripassando il men della pizzeria. Un posticino semplice in periferia, il tuo obiettivo. E lideale, tranquillo e un po fuori mano. Non eccessivamente caro, e questo non guasta. Hai un certo appetito, ma il cibo non il solo pensiero che ti frulla nella testa. Ti stai rilassando e qualcosa si muove l sotto. Ti sposti sul sedile per trovare una posizione pi comoda, e per un momento ritiri dentro il braccio che tenevi allesterno per smuovere i genitali. E una cosa che fai spesso. Pi unabitudine che un bisogno vero e proprio. Sei arrivato e pochissime macchine sostano nel parcheggio. Guardi lorologio sul cruscotto, effettivamente un po troppo presto. La serranda infatti ancora abbassata e anche se probabilmente i gestori sono gi dentro e si stanno preparando (vedi le luci accese e qualche sagoma indaffararsi dietro una finestra), il locale non aprir prima di mezzora. Se vuoi aspettare in macchina sino allapertura del locale, vai al 22. Se vuoi andare a prendere un aperitivo nel bar che si trova al di l della strada, vai al 130. .176. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La focosa brasiliana si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida della spiaggia tropicale. I pesciolini argentati, impauriti e disturbati,

si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani smaltate di rosso sono strette sull'orlo del sasso grigio e smussato; i capezzoli neri al centro delle tette formose che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La folta peluria sul pube crespa e brillante, e molti peletti vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La crocchia sbarazzina sulla testolina deliziosa appare abbastanza sfatta, se la risistema un po' alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il cielo azzurro si specchia nell'Atlantico, le strilla e grida dei gabbiani riecheggiano in lontananza, i delfini se ne sono andati definitivamente, gli scogli si distaccano dalla scogliera e sono sparsi dappertutto nella baia assolata e sonnolenta. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra polpose e si lascia dolcemente scivolare nell'acqua, azzurra e cristallina, dell'oceano lievemente increspato che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle onde basse e tranquille. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte sudata. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane Bellezza Brasiliana si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura slanciata grondano e barbagliano su tutta la superficie terracotta del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrando il culetto scolpito nel marmo, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli incasinati. Si toglie pazientemente forcine e laccetti, dall'acconciatura improvvisata sulla testa, gettandoli distrattamente nell'acqua, lasciando che i piccoli movimenti ondosi dell'oceano li trasportino via e lontano. Si scrolla abbondantemente il capo e una cascata impetuosa e nera improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole ricciolutamente lungo la schiena flessuosa. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora accuratamente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi intanto la pelle luccicante e color biscotto. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato dai lunghissimi riccioli bruni, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito per nulla a sbollire il turbamento dei demoni che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra levigata che si distacca dalla lingua rocciosa, che affiora dal basso fondale sabbioso, si torce sulla vita sottile e si volge agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi la sacca di tela dal contenuto insolito e misterioso: ti guarda fissamente negli occhi e frattanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore azzurro come il cielo infinito che la sovrasta. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta impertinente, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nella sacca e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La morettina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli ondulati e assai mossi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma azzurrognola sprofonda

facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza brasiliana smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 185. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .177. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e sfolgorante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni appena truccati sono stretti e suadenti, le labbra umide e lucide sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto normalmente dolcissimo sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il flacone alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo improvvisato che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il tappo argentato cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? La confezione bislunga trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre sfolgorando di riflessi giallo dorati. Il suo delicato anello di

carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il flacone sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo innocente possa contenere quell'affare cos enorme. La biondina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza italiana. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio esile e perfetto, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle deliziosamente argillata, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca traslucida sottolineata dal tratto di una matita rossa risulta contratta in una smorfia dolorosa, le sopracciglia alte e castane appaiono alquanto corrugate, i lineamenti si direbbero affaticati, il musetto da gattino leggermente smunto e un po' affilato parrebbe sotto sforzo, il nasino grazioso respira affannosamente e in maniera piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Italiana, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di plastica semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il flacone dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. La confezione fallica di olio solare rotola sulla superficie grigia del sasso, cade nell'acqua cristallina, dove i piccoli movimenti ondosi la catturano e se la portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura superba, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 184. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .178. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e sfolgorante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni pesantemente truccati sono stretti e penetranti, le labbra umide e lucide sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto

normalmente angelico sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina la bottiglietta alla bocca e ne risucchia il collo, simulando un pompino sulla testa del cazzo improvvisato che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarla maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il collo scintillante cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grossa! Non vorr mica passare da quella parte? La confezione bislunga trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre sfolgorando di riflessi vivaci e cristallini. Il suo delicato anello di carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. La bottiglietta sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo coinvolgente possa contenere quell'affare cos enorme e tondeggiante. La biondina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quella cosa immensa dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza americana. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio affusolato e traslucido, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle piacevolmente tostata, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca polposa truccata dal rossetto rosa-violetto risulta contratta in una smorfia dolorosa, le sopracciglia arcuate e dorate appaiono alquanto corrugate, i lineamenti graziosi e delicati si direbbero affaticati, il visetto d'angelo parrebbe sotto sforzo, il nasino un po' affilato respira affannosamente e in maniera piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Americana, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di vetro trasparente affonda ormai quasi del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere la bottiglietta dalle dimensioni straordinarie e se la lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. La confezione fallica di Coca-Cola rotola sulla superficie grigia del sasso, cade nell'acqua azzurrina, dove i piccoli movimenti ondosi la catturano e se la portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura paradisiaca, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 181. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34.

.179. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dal reggiseno del completino intimo, ricamato e semitrasparente, eccitante e scintillante come la volta di un cielo notturno infinitamente trapunto di stelle. Si gira e si arrampica sulla grande lastra di pietra rossiccia, che si affaccia sul mar Mediterraneo cristallino della Costa Azzurra straordinaria, insieme alle rocce dell'imponente scogliera che si trova alle sue spalle. Il sole accarezza tutta la sua figura brillante e favolosa, mentre si solleva facilmente in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Lascia cadere a terra la borsetta di paiette, raggiunge i confini sull'acqua turchina, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride con malizia. Le sue labbra sono lucide e polpose, truccate da un rossetto bordeaux, i capelli sono castano scuro e le discendono fluentemente lungo la schiena fin quasi al sedere. Gli occhioni sono luminosi, riflessivi e marrone, pesantemente ombreggiati dall'azzurro al blu profondo, le sopracciglia sono infuocate e lunghissime, e barbagliano e sfavillano sul suo bel visetto superbo e un po' altezzoso. Bisbiglia qualcosa portando le mani deliziosamente granate come tutto il resto della sua presenza meravigliosa, sul bordo smussato della pietra levigata dalle maree, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua di quel basso fondale sabbioso. Un brivido le risale lungo il corpo flessuoso, i pesciolini argentati si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua azzurrina e diamantina di quella spiaggia dorata deve essere anche piuttosto gelata. La voce della giovane ragazza francese diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza sensualmente le lunghe cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine nere, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi sinuosi, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppette del reggiseno a balconcino luccicante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena inarcata: improvvisamente quello straccetto di pizzo nero non pi in tensione sulle tettine sostenute ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle, intanto con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle meravigliosamente abbronzate. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno sodo e tondeggiante. L'indumento intimo rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza piacevolmente le tettine solenni, stringendo e ruotando le mani con passione, mugugnando e sospirando voluttuosamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata mollemente all'indietro. Con molta calma quelle mani smaltate scendono sul suo corpo snello, massaggiando, accarezzando, solleticando senza sosta. Continuano a scendere sulla sua figura magnifica, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato e disdegnato di proposito. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore favoloso. Le tettine sono perfettamente a coppa di champagne, i capezzoli turgidi che spiccano al centro delle areole larghe e scure, sono simmetrici e presuntuosamente rivolti al cielo indifferente e sconfinato. Quella visione spettacolare rasenta la perfezione pi assoluta che sia possibile immaginare e rappresenta il capolavoro che qualunque artista ambisce di raggiungere nell'arco della propria breve esistenza. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre il capo si china in avanti e la bocca si schiude languidamente per lasciar fuoriuscire la linguetta insinuante che cerca lussuriosamente di lambire i diamanti grezzi delle sue rotondit maestose. Nessun segno di costume da bagno deturpa minimamente il panorama solenne che offre. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia seducentemente un dito e si passa il polpastrello intorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle squisitamente granata di quelle mammelle straordinarie. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso incominciando subito a sguazzare con i piedi nell'acqua diamantina di quella Costa Azzurra

lievemente increspata da piccoli movimenti ondosi. La schiena incurvata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo turchese, il volto rivolto al sole accecante, i capelli le ricadono morbidamente come bronzo fuso sulla borsetta abbandonata. Il suo corpicino prezioso e sensualissimo, ti appare magnificamente di profilo e puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 183. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .180. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva, che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 194. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .181. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La persuadente americana si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida della spiaggia bianchissima. I pesciolini argentati,

impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani smaltate di ciclamino sono strette sull'orlo del sasso grigio e smussato; i capezzoli marroncini, rivolti orgogliosamente in alto e un po' all'infuori, delle tettone esplosive che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La strisciolina di peluria sul pube liscia e brillante, e molti peletti vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La cascata liquida sulla testolina deliziosa appare abbastanza incasinata, se la risistema alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il cielo azzurro si specchia nel Pacifico, le strilla e grida dei gabbiani riecheggiano in lontananza, i delfini se ne sono andati definitivamente, il soffio leggerissimo del vento accarezza pigramente tutto quanto il litorale della costa californiana. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra polpose e si lascia angelicamente scivolare nell'acqua, azzurrina e trasparente, dell'oceano lievemente increspato che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle onde basse e tranquille. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte sudata. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane Bellezza Americana si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole tropicale. Le goccioline sulla sua figura sinuosissima grondano e barbagliano su tutta la superficie abbronzata del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrando il culetto modellato nell'argilla, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli scarmigliati. Si districa con cura quei nodi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nei piccoli movimenti ondosi dell'acqua salmastra e limpidissima. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola biondissima improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole fluentemente lungo la schiena flessuosa come una colata di metallo liquido e fuso. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora appassionatamente, ruotando con ardore le mani e pizzicandosi intanto la pelle luccicante e color marroncino rossiccia. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato dai lunghissimi capelli biondo platino, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra levigata che si affaccia sul basso fondale sabbioso, si torce sulla vita snella, volgendosi agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi la sacca dal contenuto misterioso: ti guarda fissamente negli occhi e frattanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore cromato come la facciata di uno specchio riflettente. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta insinuante, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso della bottiglietta precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila fascinosamente una manina nella sacca e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La biondina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli sottili e finissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma cromata sprofonda facilmente nella sua vulva

accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza americana smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 193. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .182. Hai esattamente 10 punti, segna questo totale su un foglio. Lancia un primo dado e segna il numero che esce sullo stesso foglio. Tira un secondo dado e segna anche questo risultato sul foglio. Se il secondo numero superiore al primo, significa che hai giocato una mano vincente: aggiungi un punto al totale. Se il secondo numero inferiore al primo, vuol dire che ti toccata una mano scadente: sottrai un punto dal totale. Se i due numeri sono uguali, significa che hai fatto una giocata particolarmente buona: aggiungi 2 punti al totale. Continua a lanciare il dado ricominciando daccapo tutte le volte ma mantenendo sempre il nuovo totale che aumenter o diminuir progressivamente. Facciamo alcuni esempi; il tuo totale attualmente 10. Tiri due volte un dado e fai rispettivamente: 4 e 6. Aggiungi 1 al totale, da 10 lo porti a 11. Lanci altri due dadi e questa volta escono: 5 e 1. Sottrai 1 al nuovo totale, quindi da 11 torni a 10. Tiri ancora e fai: 3 e 3. Aggiungi 2 all'ultimo totale, da 10 vai a 12. Continua cos finch non raggiungi il punteggio che ti verr detto di volta in volta o sinch il totale non scender a 0. Aggiorna regolarmente il totale della numerazione che compare sopra la testa della ragazza e continua a giocare tirando ripetutamente il dado fino a raggiungere o a superare la tappa successiva,

che ti verr detta tutte le volte a mano a mano che procederai nel gioco, oppure sino a perdere tutti i punti che avrai a disposizione. Puoi giocare quanto vuoi o al contrario puoi smettere di giocare in qualsiasi momento. La prossima tappa da raggiungere 15. Se raggiungi o superi, il totale di 15 punti, vai al 195. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .183. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando maliziosamente nell'acqua diamantina con i suoi piedini smaltati di bordeaux chiaro, sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce fortissima del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle olivastra del suo corpo flessuoso costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo incantato mentre mette a dura prova l'appetito dei tuoi sensi. La superficie liscia e polverosa, della grande pietra piatta e rossiccia, adesso in parte lucida e bagnata, su cui si trova seduta e semisdraiata, perfettamente in armonia con la sua figura idilliaca e sensualissima. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo incoraggiante e assai promettente. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio affusolato si copre le tettine spettacolari, con un dito smaltato di viola-marroncino ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto maestoso e solenne, seminascosto dal tessuto ricamato delle mutandine baluginanti e bagnate, della biancheria semitrasparente che indossa, intanto con le mani si accarezza languidamente i fianchi sinuosi sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve attraenti del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici l'elastico magico degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi appresso come uno straccino le mutande di pizzo nero, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta dal triangolino luccicante di quella biancheria intima eccitante che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento intimo si ferma attorno alle caviglie. La giovane bellezza francese si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla e scosta orgogliosamente le mani affondandole immediatamente tra i capelli, castano scuro, come una cascata di bronzo liquido che le cola fluentemente dalla testa sulle spalle e sulla schiena. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione straordinaria! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tettine sono preziose come coppe di cristallo superbo, i capezzoli sono prodigiosi come diamanti finemente intagliati, le areole sono rotonde come il cratere di un vulcano addormentato, il ventre liscio come la faccia di un minerale cristallizzato, la pelle dello stesso colore di un granato purissimo, il pube somiglia a una drusa di quarzo morione che sfolgora fiamme al sole, le gambe sono diritte e slanciate come la traiettoria di un dardo infuocato che colpisce violentemente alla bocca dello stomaco. Nessun segno di costume da bagno disturba la granatura perfetta del suo corpicino provocante e seducente. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette sensualmente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, con fare del tutto esasperante. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle setosa delle sue gambe ipnotiche e fantastiche, mentre continuano a schiudersi come le porte del cuore di una

dea misteriosa e sublime, che mostra ai tuoi occhi assorti tutta se stessa, rivelando al contempo i segreti pi profondi e maggiormente custoditi della propria essenza divina. Allinterno delle cosce la sua pelle delicata, sembra vellutata, incantevole e suadente, avvincente e irresistibile, ossessiva e quasi soffocante. Non puoi restare indifferente davanti a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi tormentosamente sotto il tuo sguardo attonito. Finalmente quelle gambe lusinghevoli e longilinee si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea, le grandi labbra sono chiuse e strette, il clitoride lustro e delicato, pare fremere e pulsare, mentre sopra, sul pube e sul ventre una strisciolina di peletti lisci e castani, si allunga sul monte di venere come una stalattite ricolma di gemme iridescenti che pende dal soffitto di una caverna inviolabile e sacra. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono lucide e magnetiche: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti deliziosamente. Si stanno dischiudendo impercettibilmente, vogliono parlare, vogliono pronunciare e sussurrare il tuo nome. Vedi una gocciolina brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire fra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo furioso. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si appannato improvvisamente. Adesso lo stallone violento che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano incantata, scende con calma sulle ginocchia. Dita smaltate si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, voluttuosamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere e la chiude a pugno sulla peluria infiammata e splendente. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita agili e snelle, indice e medio, si protendono in basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici come se le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti, il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino bramoso, insinuante, che si era intrufolato fra le labbra invitanti della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e lucido e lei se lo porta tranquillamente alla bocca. Lo succhia seducentemente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La Francesina scosta la borsetta di paiette in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto che si affaccia nel mare della Costa Azzurra cristallina. Gli occhi sono dolcemente chiusi. Con le dita di una mano si sollecita un capezzolo, con quelle dell'altra si stuzzica il clitoride. Ansima carezzevolmente e il corpo sussulta passionalmente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 196. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25.

Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .184. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La suadente italiana si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida della spiaggia argentata. I pesciolini dorati, impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani perlate dal lucidaunghie sono strette sull'orlo del sasso grigio e smussato; i capezzoli rosa al centro delle tette lattee che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La folta peluria sul pube liscia e brillante, e molti peletti vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La cascata liquida sulla testolina deliziosa appare abbastanza scarmigliata, se la risistema un po' alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il cielo azzurro si specchia nel Mediterraneo, le strilla e grida dei gabbiani riecheggiano in lontananza, l'imbarcazione scomparsa definitivamente sull'orizzonte, gli scogli che si distaccano dalla scogliera sono sparsi dappertutto nella baia assolata e sonnacchiosa. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra traslucide e si lascia dolcemente scivolare nell'acqua, azzurra e cristallina, del mare lievemente increspato che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle onde basse e tranquille. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte sudata. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane Bellezza Italiana si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura sinuosa grondano e barbagliano su tutta la superficie abbronzata del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrando il culetto modellato nel gesso, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli incasinati. Si districa con cura quei nodi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nei piccoli movimenti ondosi dell'acqua salmastra e limpidissima. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola biondo ramata improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole fluentemente lungo la schiena flessuosa come una colata di oro liquido e fuso. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora accuratamente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi intanto la pelle luccicante e color dell'argilla cotta. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato dai lunghi capelli biondi, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra levigata che si distacca dalla lingua rocciosa, che emerge minacciosamente dal basso fondale sabbioso, si torce sulla vita snella e si volge agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi la borsa variopinta dal contenuto misterioso: ti guarda fissamente negli occhi e frattanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore violetto come i petali di un fiore profumatissimo. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta biricchina, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del flacone precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila dolcemente una manina nella borsa e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La biondina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli sottili

e finissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma violetta sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza italiana smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 192. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .185. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La morettina si trova attualmente accasciata sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena biscottata rimane esposta al sole tropicale, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta,dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce,

dove le mani smaltate di rosso non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, azzurro intenso dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino, snello e slanciato, lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i riccioli neri e tra le braccia biscottate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste ampiamente dischiuse. La Bellezza Brasiliana si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo del masso grigio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura longilinea sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza brasiliana. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua azzurra, l'altro adagiato sull'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque

gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti sensuali della morettina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 200. .186. La giovane ragazza marocchina si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Raggiunge con calma quell'affioramento roccioso che emerge in superficie dal basso fondale sabbioso della spiaggia tropicale incantata, camminando senza fretta nell'acqua azzurra e pulita, dell'oceano Atlantico a malapena increspato e vi si siede disinvoltamente sopra. Il sole le si riflette sulla pelle cioccolata, il movimento leggerissimo della corrente le accarezza amabilmente le gambe; cos seduta e bagnata sembra una scultura intagliata nel legno dalla mano di un maestro. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole ammaliante e gentile tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto disteso e soddisfatto. Gli occhietti leggermente allungati risplendono di una luce innocente e trascendentale. Il volto vagamente rotondo, i lineamenti sono assai morbidi, la fronte stretta, il nasino diritto e un po' appiattito sulla punta, le guance sono lievemente incavate, la bocca grande e carnosa, le labbra umide e luccicanti sono allargate in un sorriso splendente e dolcissimo. I suoi denti sono bianchissimi, le sopracciglia sono folte e lunghissime, lo sguardo nocciola intenso affascinante e irresistibilmente seducente. Quei ricci capelli nerissimi che le incorniciano il viso grazioso, discendendole ondulatamente sul davanti del corpo tortuoso, nascondendole i seni prorompenti, ricadendole sul ventre scolpito con cura, raccogliendosi appena sulle cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando piano con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza marocchina. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25.

Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi invece andare al 189. .187. La giovane ragazza texana si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Raccoglie in fretta da terra il lenzuolino di cotone e se lo avvolge strettamente intorno. Si liscia sulla testa i capelli infiammati e fa ritorno al vecchio pozzo di mattoni. La osservi deliziato mentre cammina ingenuamente sul prato verdeggiante. Non mai stata tanto bella quanto adesso! Si siede sull'orlo del ceppo di legno, allunga un braccio in alto e stacca un frutto globoso, blu-viola, da uno dei rami intrecciati, bruno rossastri, dei fusti tortuosi di ginepro e ne resta in contemplazione per qualche minuto, forse indecisa sul da farsi, rigirandolo con calma fra le dita delle mani imbarazzate. Cos morbidamente fasciata sembra proprio una dea della Grecia antica! La luce le si riflette sulla pelle abbronzatissima che traspare dal lenzuolino semitrasparente e bagnato, una moltitudine di goccioline scintillanti le discende continuamente baluginando dalle spalle sulle braccia affusolate e nude. La sua indole, enigmatica e un po' ribelle, tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto disteso e soddisfatto. Gli occhioni meravigliosamente marrone castani risplendono di una luce maestosa e trascendente, le ciglia umide e caramellate sfavillano piacevolmente, un boccolo pervaso di riflessi biondo miele le ricade mollemente sulla fronte spaziosa, le guance si sono colorate di rosa, a causa del sole estivo, nonch dello sforzo compiuto, e le labbra sono tumide e luccicanti, carnose e molto seducenti. Quel semplice lenzuolino stropicciato che mette in risalto le curve flessuose della sua figura misteriosa e slanciata, discendendole fluentemente come una cascata di seta impalpabile, lucida e brillante sul davanti del corpo longilineo, mascherandole i seni generosamente rotondi, ricadendole sul ventre modellato con cura, raccogliendosi appena sulle cosce rispettosamente chiuse, le dona un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando piano con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza texana. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi invece andare al 189. .188. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, flessa e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. Il capo chinato sul pianale della panchettina, le gambe sono divaricate impudicamente, la schiena piegata in avanti oltre i novanta gradi, il culetto favoloso rimane proteso in alto, la fronte schiacciata sul tavolato, i capelli biondi sono sparpagliati intorno alla testa, la pelle arrossata viene candidamente esposta ai vapori bollenti della stanza da bagno. Appare particolarmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto seminascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, viola scuro dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e

fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino, imponente e solenne, lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sull'assito liscio del pavimento, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i riccioli dorati e tra le braccia arrossate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste lievemente socchiuse. La Bellezza Russa si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Si accascia sulle ginocchia sollevando faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo della panchettina di legno, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura armoniosa sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza russa. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un ginocchio posato a terra, l'altro adagiato sul'orlo della panchettina bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli biondi sparsi disordinatamente sulla fronte. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul tavolato si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti monosillabici della ragazza hanno

ricominciato ad echeggiare gravemente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della giovane crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La russa per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e nonostante il caldo torrido che permane nella stanza rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 191. .189. Ti pieghi distrattamente sulla ringhiera metallica, incroci le braccia sul corrimano della balconata che si affaccia nel bowling. Il rintocco dei birilli che vengono abbattuti di continuo sommato al chiacchiericcio ovattato e pesante, che permane ovunque in sottofondo nell'ambiente, diventato qualcosa di costante e risuona ormai familiare nelle orecchie. Ti accoglie come un vecchio amico, e non ci fai pi caso. Ti intrattieni qualche minuto a scrutare tranquillamente dabbasso. Tutte le piste sono occupate. Tutti i giocatori di sotto continuano ad accanirsi sul limitare delle piste, lanciando con rabbia le loro palline pesanti, cercando di abbattere i minuscoli birillini che si vedono in lontananza, ma la cosa non ti interessa per niente. Volgi lo sguardo alle finestre che si trovano nella parete alla tua destra: fuori si fatto totalmente buio. Non hai un orologio a portata di mano, da consultare neppure di sfuggita, per sicuramente quella placida serata estiva si gi conclusa da un pezzo. Ti stavi giusto chiedendo se era il caso di restare ancora, o se fosse stato meglio rincasare per tornare a prendere la macchina, quando qualcosa attira immediatamente la tua attenzione. Socchiudi lievemente gli occhi per schermarti dalla luce fortissima e cerchi di guardare pi attentamente. Che sia proprio lei? Ripercorri la lunga balconata, oltrepassando le porte chiuse dei bagni, e in fondo svolti a sinistra facendoti strada fra persone e macchinette. Discendi le scale e torni praticamente indietro. Ti fermi poco pi avanti degli scalini che scendono nella sala, tintinnante e molto rumorosa, che persiste sempre in agguato, che rimane sprofondata nella penombra. Appoggi le mani sul parapetto della balaustrata, ti accomodi il pi possibile e ti predisponi ad aspettare pazientemente. Pensa a un numero e tira il dado: Se esce il numero che hai pensato, vai al 35. Altrimenti vai all'85. .190. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La Giapponesina si trova attualmente accasciata sul pianale del pontile,

con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sul tavolato, la schiena rimane candidamente esposta al sole bollente, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, blu scuro dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino minuto e sottile lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sull'assito liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i capelli neri e tra le braccia bianche, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste lievemente socchiuse. La bellezza orientale si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo della costruzione di legno, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura armoniosa sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti

della giovane ragazza giapponese. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua trasparente, l'altro adagiato sul'orlo del pontile bagnato. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul tavolato si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti incontrollabili della Giapponesina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 198. .191. La giovane ragazza russa si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Raccoglie un lenzuolo bianco e se lo avvolge strettamente intorno. Si liscia sulla testa i capelli ondulati e fa ritorno nell'antibagno. La osservi deliziato mentre cammina innocentemente attraverso la stanzetta tiepida. Non mai stata tanto bella quanto adesso! Si china sul samovar, prende la piccola teiera, versa un t in un bicchiere e si siede sulla panchettina del vestibolo per sorseggiarlo con calma. Cos fasciata sembra proprio una venere romana! La luce le si riflette sulla pelle rosata che traspare dal lenzuolo semitrasparente e bagnato, una moltitudine di goccioline scintillanti le discende continuamente baluginando dalle spalle sulle braccia affusolate e nude. La sua indole, accattivante e imperiosa, tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto disteso e soddisfatto. Gli occhioni meravigliosamente verde-azzurro risplendono di una luce maestosa e trascendentale. Le ciglia umide e dorate sfavillano piacevolmente, un boccolo biondo e ribelle le ricade morbidamente sulla fronte spaziosa. Le guance si sono colorate di rosa, a causa del vapore bollente, nonch dello sforzo compiuto, le labbra sono tumide e luccicanti, molto simili al colore e alla consistenza di unalbicocca matura e succosa. Quel semplice lenzuolino, candido e pulito, che mette in risalto le curve flessuose della sua figura imponente e slanciata, discendendole fluentemente come una cascata di seta impalpabile, lucida e brillante sul davanti del corpo longilineo, mascherandole i seni generosamente abbondanti, ricadendole sul ventre piatto e scolpito con cura, raccogliendosi tra le cosce rispettosamente chiuse, le dona un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando appena con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video

poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza russa. Davvero molto bene! Un altro po' di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi invece andare al 189. .192. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La biondina si trova attualmente accasciata sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena abbronzata rimane esposta al sole bollente, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani perlate dal lucidaunghie non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, violetto intenso dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino snello e sinuoso lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i ciuffi ramati e tra le braccia argillate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste lievemente socchiuse. La Bellezza Italiana si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo del masso grigio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una

manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura angelica sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino fantastico. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza italiana. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua cristallina, l'altro adagiato sull'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti radiosi della biondina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 199. .193. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La biondina si trova attualmente accasciata sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena abbronzatissima rimane esposta al sole tropicale, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le

puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani smaltate di ciclamino non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, cromato a specchio dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino snello e sinuoso lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i ciuffi platinati e tra le braccia fascinosamente tostate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste ampiamente dischiuse. La Bellezza Americana si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo del masso grigio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura coinvolgente sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino paradisiaco. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza americana. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua azzurrina, l'altro adagiato

sull'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti sospetti della biondina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 197. .194. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dal reggiseno del completino intimo, infuocato e ricamato di ghirigori traslucidi, stuzzicante e luccicante come l'orizzonte di un mare al tramonto infinitamente trapunto di scintille incandescenti. Si gira e si arrampica sulla grande lastra di pietra grigia, che si affaccia sul mar Mediterraneo adamantino della costa frastagliata incantevole, insieme alle rocce dell'imponente scogliera che si trova minacciosamente alle sue spalle. Il sole accarezza tutta la sua figura ardente e focosa, mentre si solleva facilmente in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Lascia cadere a terra la borsetta di perline, raggiunge i confini sull'acqua turchese, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride con malizia. Le sue labbra sono lucide e armoniose, truccate da un rossetto rosa dorato, i capelli sono neri come l'inchiostro e le discendono fluentemente lungo la schiena fin quasi al sedere. Gli occhioni sono a virgola, luminosi e stupendi, astuti e intelligenti, pesantemente marcati agli angoli dalla matita nera, le sopracciglia sono accentuate ed espressive, e barbagliano e sfavillano sul suo bel visetto raggiante e vivace. Bisbiglia qualcosa portando le mani notevolmente arrossate come tutto il resto della sua presenza caliente e pimpante, sul bordo smussato della pietra levigata dalle maree, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua di quel basso fondale sabbioso. Un brivido le risale lungo il corpo flessuoso, i pesciolini argentati si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua azzurra e trasparente della spiaggetta giallo-ocra, isolata e sperduta nel nulla, deve essere anche piuttosto gelata. La voce della giovane ragazza spagnola diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza maliziosamente le lunghe cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi le mutandine rosse, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi formosi, sino a sfiorare con le dita i bordi delle coppette del reggiseno a balconcino brillante e scintillante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena inarcata: improvvisamente quello straccetto di seta rossa non pi in

tensione sulle floride tette ma le bretelle che le passano sulle spalle lo mantengono inflessibilmente al loro posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle, intanto con l'altra mano si scosta le bretelline dalle spalle chiare e meravigliosamente scottate al sole. Quei due cordini sono ricaduti sulle braccia nude ed entrambe le sue mani sono ora rigorosamente strette sul seno tondeggiante e prosperoso. L'indumento intimo rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza dolcemente le tette traboccanti, stringendo e ruotando le mani con ardore, mugugnando e sospirando deliziosamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata ardentemente all'indietro. Con molta calma quelle mani smaltate scendono sinuosamente sul suo corpo snello, massaggiando, accarezzando, solleticando senza sosta. Continuano a scendere sulla sua figura eccitante, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare le mutandine che prima avevano ignorato e disdegnato di proposito. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore favoloso. Le tette perfettamente a mela sono grosse e rotonde, i capezzoli sono tumidi e turgidi, gonfi e tumefatti, e spiccano al centro delle areole che sono grandi e circolari, color rosa scuro e leggermente in rilievo come la glassa su di un dolce sferico particolarmente prelibato. Quella visione spettacolare rasenta la perfezione pi assoluta che sia possibile immaginare e rappresenta la tentazione irresistibile del frutto velenoso della Strega cattiva nelle fiabe di Biancaneve. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre il capo si china in avanti e la bocca si schiude lievemente per lasciar fuoriuscire la linguetta lasciva che cerca voluttuosamente di lambire i germogli fiorenti delle sue rotondit grandiose. Nessun segno di costume da bagno deturpa minimamente il panorama straordinario che offre. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia golosamente un dito e si passa il polpastrello intorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle squisitamente arrossata di quelle mammelle fantastiche. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso incominciando subito a sguazzare con i piedi nell'acqua adamantina di quella costa minacciosa appena increspata da piccoli movimenti ondosi. La schiena incurvata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade mollemente sulle spalle, gli occhi sono chiusi al cielo limpidissimo, il volto rivolto al sole accecante, i capelli le ricadono morbidamente come notte fluida sulla borsetta abbandonata. Il suo corpicino espansivo ed estroverso, ti appare magnificamente di profilo e puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 201. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .195. L'inquadratura si centra sulla splendida ragazza che scosta disinvoltamente le mani e le braccia dalla fascetta del completino primitivo e stuzzicante, molto grintoso e ridottissimo, di pelle conciata di leopardo, un po' rozzo e selvaggio come l'ambiente semplice e spartano della natura lussureggiante che la circonda. Si gira e si arrampica sulla grossa lastra di pietra grigia, che si

affaccia sulla vasta pozza cristallina generata dall'infrangersi impetuoso della cascatella frastornante, insieme alle rocce dell'imponente gruppetto sassoso che si ammassa indifferentemente alle sue spalle. Il sole accarezza tutta la sua figura tribale e minacciosa, mentre si solleva agilmente in piedi e la sua effigie sembra un miraggio sullo sfondo di un sogno a occhi aperti. Lascia cadere a terra la sacca di cuoio, raggiunge i confini sull'acqua gorgogliante, si piega lentamente nella tua direzione mettendosi a sedere sulla superficie liscia del masso; si stringe le ginocchia al petto, solleva un poco il mento e ti sorride con astuzia. Le sue labbra sono lucide e rigonfie, tumide e sorridenti, i capelli sono neri come il petrolio e le discendono morbidamente lungo la schiena fin quasi al sedere. Gli occhioni sono lievemente obliqui, luminosi e nerissimi, combattivi e guardinghi, sembrano pesantemente truccati da una matita nera, le sopracciglia sono spesse e lineari e barbagliano e sfavillano sul suo bel visetto aggressivo e solare. Bisbiglia qualcosa portando le mani notevolmente imbrunite come tutto il resto della sua presenza spontanea ed espansiva, sul bordo smussato della pietra levigata nel tempo, immergendo troppo frettolosamente i piedi nell'acqua di quella grande pozzanghera sassosa. Un brivido le risale lungo il corpo elastico, i pesciolini argentati si allontanano bruscamente da lei. Ritira rapidamente le gambe, poi le immerge nuovamente con maggior cautela. L'acqua limpidissima e trasparente della grande pozza naturale, isolata e sperduta nell'immensit della Savana meravigliosa, deve essere anche piuttosto gelata. La voce della giovane ragazza africana diventa sempre pi bassa e roca mentre si accarezza distrattamente le lunghe cosce affusolate e ben tornite. Evita attentamente di toccarsi il perizoma maculato, risalendo con i polpastrelli delle mani sui fianchi vigorosi, sino a sfiorare con le dita i bordi della strisciolina di pelle di leopardo brillante e scintillante. Comincia a mugolare. Si porta le mani dietro alla schiena inarcata: improvvisamente quello straccetto, innaturale e castrante, non pi in tensione sulle sue tettine delicate per con una mano lo trattiene rigorosamente al suo posto. Con un braccio si cinge entrambe le mammelle, intanto con l'altra mano finisce di slacciare quel legaccio semplicissimo. Le due estremit della fascetta sono ricadute in basso ed entrambe le sue mani sono ora severamente strette sul seno acerbo e prematuro. L'indumento primordiale rimane intrappolato nel mezzo. Si accarezza sfrontatamente le tettine sode e traboccanti, stringendo e ruotando le mani con impudenza, mugugnando e sospirando sfacciatamente. Gli occhi sono chiusi, la testa gettata selvaggiamente all'indietro. Con molta calma quelle mani scendono avidamente sul suo corpo flessibile, massaggiando, accarezzando, solleticando senza sosta. Continuano a scendere sulla sua figura energica, sino a intrufolarsi tra le gambe per sfiorare il perizoma che prima avevano ignorato e disdegnato orgogliosamente. L'inquadratura si zuma finalmente sul seno che ti appare in tutto il suo splendore favoloso. Le tettine perfettamente a limone sono morbide e puntute, i capezzoli si direbbero teneri ed eccitati, gonfi e dolcissimi, e spiccano al centro delle areole circolari e piccoline, che sono nere, traslucide e leggermente in rilievo come il cioccolato su di una pallina di gelato al gusto di caff. Quella visione spettacolare rasenta la perfezione pi assoluta che sia possibile immaginare e rappresenta tutta la magia del cuore pulsante dell'Africa nera incontaminata e selvaggia. Le mani risalgono in fretta afferrandole e sollevandole per la base, mentre il capo si china in avanti e la bocca si schiude appena per lasciar fuoriuscire la linguetta insolente che cerca smaliziatamente di lambire le amarene tumefatte delle sue mammelline grandiose. Nessun segno di costume da bagno pu deturpare minimamente il panorama straordinario che offre. Osservi estasiato quella scena sublime. Si succhia spontaneamente un dito e si passa il polpastrello intorno e sui capezzoli che restano rilucenti e ancor pi marcati sulla pelle squisitamente imbrunita di quelle tettine fantastiche. La telecamera si allontana gradualmente, l'immagine della giovane bellezza riappare sullo schermo nella sua interezza. Ti sorride e si passa la lingua sulla bocca, mordicchiandosi le labbra, ma non dice niente perch non ce n' alcun bisogno. La cosa risultata carica di promesse lo stesso. Si gira sull'altro lato del masso incominciando subito a sguazzare con i piedi nell'acqua cristallina di quella pozza purissima ampiamente increspata da piccoli mulinelli gorgoglianti. La schiena incurvata all'indietro, le mani sono appoggiate sull'orlo della pietra smussata, la testa ricade mollemente sulle spalle, gli occhi

sono chiusi al cielo azzurro, il volto rivolto al sole accecante, i capelli le ricadono nebulosamente come lana grezza sulla sacca abbandonata. Il suo corpicino energico e precoce, ti appare magnificamente di profilo e puoi risalirne tutte le curve con lo sguardo. L'inquadratura della ragazza ritorna sulla sinistra e al centro dello schermo riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 20. Se raggiungi o superi, il totale di 20 punti, vai al 202. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .196. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni riflessivi, scintillanti e marrone, luminosi e splendenti, enormemente esaltati dal mascara sfolgorante e dall'ombretto bluette. Lo sguardo da furetto, imprevedibile e furbetto, sembra studiarti con molta attenzione. Ti guarda languidamente, chinando seducentemente la testa, con fare provocante e sensualissimo. La sua espressione carezzevole e carica di erotismo. Le sue mani, smaltate di bordeaux chiaro, non hanno mai abbandonato il seno morbido e il suo ventre sovreccitato. Due dita si titillano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca polposa, ansima per tutto il tempo e ti sorride amabilmente. Si gira sulla sinistra, apre un angolo della borsetta, ci infila dentro una manina delicata e quando la estrae stringe bramosamente fra le dita un flacone tubolare di olio solare, rosso rubino, con il tappo dorato un po' allungato nella forma affusolata di una pigna matura. Se lo porta lentamente davanti al viso, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la punta e vi passa la linguetta sulla confezione bislunga: il tappo ovale sembra troppo grande per la sua boccuccia superba, ma capisci immediatamente le sue intenzioni e non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il fighino meraviglioso che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale rossiccio del masso, inarca la vita snella e gettando per un momento indietro i capelli e la frangia biondo scuro comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino sinuoso con quel flacone di plastica grosso e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle granata con quell'attrezzo fallico inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo la strisciolina liscia sul pube; se lo affonda istantaneamente tra i peletti infiammati e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe longilinee sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura flessuosa, e la vagina rimane lievemente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. Il flacone si strofina spudoratamente sulle grandi labbra altezzose, ritraendosi sempre pi lucido e scintillante. Lei lo solleva e lo riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandolo fra le dita della mano, lubrificandolo cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la

puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti carezzevoli e passionali, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il flacone risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tettine tondeggianti e ne percorre voluttuosamente i diamanti eretti: dopo che la confezione infuocata vi ruotata attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole accecante. La telecamera si allontana, la figura della giovane francese riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'immenso oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di cemento armato. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la delicatezza del suo clitoride succoso che parzialmente si nascondeva fra le pieghe soffici di carne della sua vulva lucida e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e la punta dorata del tappo si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina accogliente ed elastica. Il flacone sprofonda per un terzo trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della Francesina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine inizia a rallentare, la corsa folle della confezione fallica impazzita, quell'affare bislungo le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di plastica semirigida fuoriescono ostinatamente dal suo corpo abbronzato e trafitto. Uno sciacquio costante si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a infiammarsi pericolosamente. Rimane cos prosternata, con quella spada gommosa conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 203. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .197. La giovane ragazza americana si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Si incammina con calma nell'acqua azzurrina della spiaggia californiana bianchissima, si immerge e si allontana dalla riva cristallina nuotando e rinfrescandosi per qualche minuto, poi si gira e senza fretta fa ritorno al sasso smussato che affiora sul basso fondale sabbioso dell'oceano Pacifico a malapena increspato da piccoli movimenti ondosi. Ti guarda, ti sorride seducentemente, si siede disinvoltamente sul bordo di quella grossa pietra piatta e grigia. Il sole tropicale le si riflette sulle spalle del corpo sinuosissimo, il movimento leggerissimo della corrente le accarezza amabilmente le gambe abbronzatissime; cos seduta e bagnata sembra una dea del mare emersa dagli abissi pi profondi di un paradiso perduto. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua

indole, fascinosa e raggiante, tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto disteso e soddisfatto. Gli occhioni scintillanti e verdissimi, ammalianti e coinvolgenti, risplendono di una luce penetrante e trascendentale. Lo sguardo, attraente e persuasivo, sembra quello di una pantera riflessiva, i suoi lineamenti graziosi e delicati si direbbero quelli di un angelo sereno e felice. La fronte coperta dalla lunga frangia platinata, le sopracciglia sono arcuate e dorate, le palpebre sono pesantemente truccate dalla matita nerissima e dal mascara brillante, il nasino stretto e leggermente affilato, la bocca polposa, i denti sono bianchissimi, e le labbra, enormemente esaltate dal rossetto rosavioletto, sono fascinosamente allargate in un sorriso ampio e radioso. La sua frangia scalata biondissima e rimane ravviata dietro alle orecchie finemente orlate. Quei lunghissimi capelli biondo platino che le incorniciano il viso angelico, discendendole fluentemente sul davanti del suo corpo disarmante, nascondendole lievemente i seni esplosivi, ricadendole sul ventre levigato con cura, raccogliendosi tra le cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto irresistibilmente celestiale e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando appena con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza americana. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi altrimenti andare al 189. .198. La giovane ragazza giapponese si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Cammina senza fretta nell'acqua limpida, fino al centro del ruscello gorgogliante dove poi si siede sopra a un sasso largo e piatto. Non mai stata tanto bella quanto adesso! Il sole le si riflette sulla pelle bianca, e una moltitudine di goccioline le spumeggia armoniosamente intorno. La sua indole remissiva e gentile tornata ad affacciarsi sul suo bel volto disteso e soddisfatto. Gli occhietti meravigliosamente a mandorla risplendono di una luce innocente e trascendentale. Le guance si sono colorate di rosa, a causa dello sforzo compiuto, e le labbra sono umide e delicate, tumide e luccicanti... sembrano persino scarlatte e rigonfie di sangue. Quei suoi lunghissimi capelli neri che le incorniciano il visetto leggiadro, discendendole fluentemente come una cascata nera, lucida e brillante sul davanti del corpo flessuoso, nascondendole i seni piccolini, ricadendole sul pube lussureggiante, raccogliendosi tra le cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando appena con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza giapponese. Davvero molto bene! Un altro po' di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI!

Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi invece andare al 189. .199. La giovane ragazza italiana si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Raggiunge con calma un gruppetto di scogli che affiora in superficie dal basso fondale sabbioso di quella spiaggia argentata sonnacchiosa, camminando senza fretta nell'acqua cristallina e limpidissima, del mar Mediterraneo a malapena increspato da piccoli movimenti ondosi e vi si siede disinvoltamente sopra. Il sole le si riflette sulle spalle argillate del corpo angelico, il movimento leggerissimo della corrente le accarezza amabilmente le gambe celestiali; cos seduta e bagnata sembra una musa romana che ispira dolcezza e tenerezza da tutte le angolazioni. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole spensierata e trasognata tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto disteso e soddisfatto. Gli occhioni, scintillanti e marroncini, risplendono di pagliuzze verdissime e una luce sfolgorante e trascendentale le illumina ingenuamente i lineamenti morbidi e gentili. Lo sguardo vago e distratto sembra quello di un coniglietto innocente, il suo musetto un po' smunto e lievemente affilato si direbbe quello di un gattino tenero e grazioso. La fronte coperta da una frangettina bionda, le sopracciglia sono alte e castane, le palpebre sono appena sottolineate da un filo di eyeliner, il nasino delicato, la bocca traslucida, e le labbra, piacevolmente delineate da una riga rossa, sono dolcemente incurvate in un sorriso radioso e suadente. Un grosso neo nero spicca sulla guancia sinistra e uno pi piccolo si vede sotto l'occhio destro. Quei suoi lunghi capelli biondo ramati che le incorniciano il viso dolcissimo, discendendole fluentemente sul davanti del corpo formoso, nascondendole i seni candidi, ricadendole sul ventre modellato con cura, raccogliendosi sulle cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla teneramente, sussurrando piano con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza italiana. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi altrimenti andare al 189. .200. La giovane ragazza brasiliana si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Raggiunge con calma un affioramento roccioso che emerge in superficie dal basso fondale sabbioso di quella spiaggia tropicale sonnolenta, camminando senza fretta nell'acqua azzurra e cristallina, dell'oceano Atlantico a malapena increspato da piccoli movimenti ondosi e vi si siede disinvoltamente sopra. Il sole le si riflette sulla pelle biscottata del corpo, il movimento leggerissimo della corrente le accarezza amabilmente le gambe; cos seduta e bagnata sembra una sirena intagliata nel legno dalla mano di un dio. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole sensuale e provocante tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto disteso e soddisfatto. Gli occhioni scintillanti e nerissimi risplendono di una luce accattivante e trascendentale. Lo sguardo da gatta, seducente e malizioso, l'espressione pensierosa, il volto un po' allungato, le orecchie piccoline e delicate, la fronte ampia, le sopracciglia alte e lunghissime, arcuate e marcate, i lineamenti color

terracotta, il nasino a patatina, il musetto da castoro, le guanciotte appena paffute, e la bocca polposa le danno in quel momento un atteggiamento falsamente imbronciato ma le labbra invece rosse e luccicanti, che somigliano ai petali di una rosa sbocciata, sono leggermente incurvate in un sorrisetto allettante e da furbetta. Quei suoi mossi capelli neri che le incorniciano il viso grazioso, discendendole ricciolutamente sul davanti del corpo slanciato, nascondendole i seni formosi, ricadendole sul ventre scolpito con cura, raccogliendosi appena sulle cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla dolcemente, sussurrando piano con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza brasiliana. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi altrimenti andare al 189. .201. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando vivacemente nell'acqua adamantina con i suoi piedini smaltati di rosa dorato, sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce fortissima del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle arrossata del suo corpo ardente costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo rapito mentre ti sconvolge fortemente l'appetito dei sensi. La superficie liscia e polverosa, della grande pietra piatta e grigia, adesso parzialmente lucida e bagnata, su cui si trova seduta e semisdraiata, fa nettamente contrasto con la sua figura caliente e focosa. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo allettevole e malizioso. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio affusolato cerca di coprirsi le tette floride e spettacolari che traboccano fuori da tutte le parti e con un dito smaltato ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrando il culetto rosato e perfetto, solamente in parte nascosto dal tessuto ghirigorato e ricamato, delle mutandine traslucide e bagnate, della biancheria provocante che indossa, intanto con le mani si accarezza deliziosamente i fianchi formosi sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve sinuose del bacino con le palme lisce delle sue manine morbide, sino ad agganciare con i pollici l'elastico magico degli slip miracolosi. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi appresso come uno straccino le mutande di seta rossa, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso emerge un poco per volta dal triangolino luccicante di quella biancheria intima eccitante che discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento intimo si ferma attorno alle caviglie. La giovane Bellezza Spagnola si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla e scosta maliziosamente le mani affondandole immediatamente tra i capelli, nerissimi, come una cascata d'inchiostro liquido che le cola fluentemente dalla testa sulle spalle e sulla schiena. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione straordinaria! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tette sono prosperose come grosse mele rotonde, i capezzoli sono tumidi come germogli che fioriscono al sole, le areole sono grandi e circolari, rosa intenso e

scuro, invitanti e golose come zucchero filato, in rilievo come caramello sul gelato, il ventre piatto e liscio come un lago di magma incandescente, la pelle dello stesso colore di una nuvola rosata al tramonto, il pube sembra ricoperto da un'edera velenosa che cresce rigogliosamente soffocando un monumento maestoso e grandioso, le gambe sono diritte e lineari come il volo di un uccello che migra verso il caldo in autunno. Nessun segno di costume da bagno disturba la scottatura perfetta del suo corpicino pepato e stuzzicante. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette ardentemente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, con fare del tutto impressionante e stravolgente. La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle arrossata delle sue gambe incantevoli e voluttuose, mentre continuano a schiudersi come le porte del peccato dell'inferno che mostra ai tuoi occhi bramosi tutta la lussuria e tutti i segreti pi peccaminosi della dannazione eterna. Allinterno delle cosce la sua pelle vellutata, sembra calda, ipnotica, bollente, irresistibile, ustionante, pruriginosa e tentatrice. Non puoi restare indifferente davanti a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi tormentosamente sotto il tuo sguardo attonito. Finalmente quelle gambe espansive ed estroverse si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina rosea, le grandi labbra sono larghe e succose, il clitoride lustro e delizioso, pare fremere e pulsare mentre sopra, sul pube e sul ventre, una fitta e crespa peluria nerissima si allarga e si intreccia ricoprendole interamente il monte di venere, lucido e splendente, come la pelliccia irta e selvaggia di un orso furioso e minaccioso. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono brillanti e magnetiche: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti apertamente. Si stanno dischiudendo impercettibilmente, vogliono parlare, vogliono urlare e gridare il tuo nome. Vedi una gocciolina brillare sul clitoride e poi discendere lungo il taglio della vulva, sino a scomparire fra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo impazzito. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si appannato improvvisamente. Adesso lo stallone violento che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano vivace, scende con calma sulle ginocchia. Dita smaltate si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, sinuosamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere e la chiude a pugno sui peletti estremamente folti e riccioluti. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita agili e snelle, indice e medio, si protendono in basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno bagnato di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici come se le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti, il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino delicato, lascivo, che si era intrufolato fra le labbra infiammate della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e sfolgorante e lei se lo porta voluttuosamente alla bocca. Lo succhia golosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. La morettina scosta la borsetta di perline in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto che si distacca dalla scogliera frastagliata. Gli occhi sono dolcemente chiusi. Con le dita di una mano si stropiccia un capezzolo, con quelle dell'altra si stuzzica il clitoride. Ansima profondamente e il corpo sussulta focosamente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco.

Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 204. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .202. L'inquadratura si centra nuovamente sulla ragazza che sta sguazzando liberamente nell'acqua cristallina con i suoi piedini agili e scattanti, sollevando nell'aria nuvolette di goccioline scintillanti che risplendono e sfavillano sotto la luce fortissima del sole abbacinante. La telecamera si avvicina per un momento e subito si riallontana. La pelle nera del suo corpo elastico costellata da puntini minuscoli e luccicanti, e lei rabbrividisce sotto il tuo sguardo carpito mentre ti stuzzica fortemente l'appetito dei sensi. La superficie liscia e polverosa, della grande pietra piatta e grigia, adesso parzialmente lucida e bagnata, su cui si trova seduta e semisdraiata, fa nettamente contrasto con la sua figura giovanile ed energica. Si rilassa e si volge a guardare nella tua direzione. Dice qualcosa sorridendo in modo molto espansivo e disponibile. Infine si rialza rapidamente in piedi. Con un braccio di traverso cerca maldestramente di coprirsi le tettine acerbe e premature che scappano invece fuori da tutte le parti, con un dito agile e snello ti ammonisce ad aspettare ancora. E' fortunata che non la puoi raggiungere direttamente sul posto! Si gira di schiena mostrandoti il culetto marmoreo e virile, per nulla nascosto dal perizoma grintoso che le si insinua profondamente fra le chiappe alquanto sode, intanto con le mani si accarezza spontaneamente i fianchi vigorosi sottolineandone cos la perfezione. Scende lentamente sulle curve pronunciate del bacino con le palme lisce delle sue manine affusolate, sino ad agganciare con i pollici i laccetti magici della striscia di pelle di leopardo maculata e brillante. Continua poi a scendere piegandosi a novanta gradi, trascinandosi appresso come uno straccino l'indumento primitivo e luccicante, ultimo baluardo della sua nudit. Un sedere meraviglioso si offre generosamente ai tuoi occhi mentre quel triangolino, conciato e semplicissimo, discende flemmaticamente a terra. Uno spacchetto sottile risalta inconfondibilmente tra la cunetta morbida della sua figa polposa. L'indumento tribale e selvaggio si ferma attorno alle caviglie. La giovane Bellezza Africana si rialza di scatto e si gira. Con un braccio si difende il seno, con una mano si protegge il pube. Ti guarda, ti sorride, ti parla e scosta impudentemente le mani affondandole immediatamente tra i capelli, oscuri, come una nube buia e tempestosa che le avvolge minacciosamente la testa calandole morbidamente sulle spalle e lungo la schiena come nebbia fitta di notte. Il suo corpo magnifico e rimane ora completamente esposto alla tua vista. Che visione straordinaria! Tutte le curve sono divinamente modellate. Le tettine sono appuntite come grossi cedri succosi, i capezzoli sono dolcissimi come mirtilli zuccherini appena colti al sole, le areole sono circolari e piccoline, nere e un po' traslucide, invitanti e morbide come un palloncino, in rilievo come sciroppo sulla panna, il ventre piatto e muscoloso come il guscio di una tartaruga, la pelle dello stesso colore di un cioccolatino extrafondente, il pube sembra lo strato superiore di una foresta pluviale, le gambe sono diritte e maestose come il tronco di una sequoia imponente e svettante. Nessun segno di costume da bagno pu disturbare il fascino notturno del suo corpicino carico e pieno di vita. Si inginocchia sul masso e si siede: distende le cosce in avanti, le flette semplicemente dischiudendole con calma, molto piano, troppo piano, con fare del tutto spontaneo e naturale.

La telecamera zuma in avanti, l'inquadratura si apre sfacciatamente la strada facendosi disinvoltamente spazio tra quella meraviglia di ragazza. Risale pacatamente sulla pelle imbrunita delle sue gambe fusiformi e robuste, mentre continuano a schiudersi come le porte di un mondo fantastico che mostra al tuo sguardo assorto tutta la magia di un'esistenza totalmente libera da preconcetti morali. Allinterno delle cosce la sua pelle alabastrina, sembra fresca, tiepida, sempre pi calda, bollente, ardente, incandescente ed infine ustionante. Non puoi restare freddamente indifferente davanti a quello spettacolo esaltante; qualcosa comincia a premere contro la patta dei pantaloni mentre lei continua a dischiudersi tormentosamente sotto il tuo sguardo rapito. Finalmente quelle gambe aitanti e muscolose si sono aperte quel tanto che basta per vedere con chiarezza. La telecamera risale un altro poco, sino ad inquadrare sullo schermo loggetto delle tue brame. Un metro e mezzo di figa! Ci passi gli occhi sopra, pi volte, fino ad imprimerti saldamente i particolari nella mente. La sua vagina pelosissima, le grandi labbra sono molli e scure, il clitoride lustro e protuberante, pare fremere e pulsare mentre tutt'intorno, sul pube e sul ventre, una crespa e foltissima peluria bruna si aggroviglia e si intreccia ricoprendole interamente il monte di venere, incolto e spinoso, come la barba ispida e selvaggia di un troglodita minaccioso. Ti stai eccitando come un ragazzino. Le sue grandi labbra sono lucide e splendenti: si sta bagnando sul serio? Sembrano sorriderti svergognatamente. Si stanno dischiudendo impercettibilmente, vogliono parlare, vogliono sillabare e pronunciare il tuo nome. Vedi una gocciolina brillare sul clitoride e poi discendere sul taglio della vulva, sino a scomparire fra le sue natiche. Il tuo cazzo incomincia a sgroppare come un cavallo furioso. I tuoi pensieri si stanno confondendo, il tuo cervello si appannato improvvisamente. Adesso lo stallone violento che hai tra le gambe a comandare. Stai ansimando, e gli occhi sono ansiosi e sbarrati. Non riesci a distogliere lo sguardo da quella figa succulenta. Una mano bellissima, la sua mano spontanea, scende con calma sulle ginocchia. Dita sottili si accarezzano l'interno delle cosce e risalgono, sfrontatamente, sino a sfiorare il clitoride. Un fremito le fa stringere per un attimo le gambe e una scarica di adrenalina ti scorre nella schiena. Si passa la mano sul monticello di venere e la chiude a pugno sui peletti estremamente bruni e riccioluti. Un brivido ti scuote le membra e si diffonde sulla nuca. Due dita agili e snelle, indice e medio, si protendono in basso e si appoggiano sulle grandi labbra. Si schiudono un poco, l'interno rosa acceso di quello splendore si rivela al tuo sguardo frenetico. Stai respirando affannosamente. Ti appaiono agli occhi le piccole labbra e il profumo ti riempie le narici come se le avessi davvero sotto il naso. Sta tutto nella tua testa, lo sai benissimo, ma che importanza pu avere? Nessuna! Con un dito si friziona la vagina e la punta ne scompare all'interno. I tuoi occhi sono irrequieti, il cuore nel petto sembra voler esplodere. La telecamera si allontana gradualmente, l'inquadratura torna a riallargarsi sulla figura della ragazza. Quel ditino delicato, insolente, che si era intrufolato fra le labbra infiammate della sua figa gonfia e vogliosa, ne esce umido e sfolgorante e lei se lo porta con naturalezza alla bocca. Lo succhia golosamente. Ti sta sorridendo, ti senti mancare e svenire. Sei irresistibilmente attratto da quella visione sconvolgente. Il cioccolatino scosta la sacca di cuoio in un angolo e si sdraia sulla schiena, diagonalmente sul sasso largo e piatto che si distacca dal gruppetto sassoso. Gli occhi sono dolcemente chiusi. Con le dita di una mano si tortura un capezzolo, con quelle dell'altra si solletica il clitoride. Ansima sonoramente e il corpo sussulta selvaggiamente di tanto in tanto. La sua immagine fa ritorno sulla sinistra dello schermo, al centro riappaiono le tue ultime carte da gioco. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 25. Se raggiungi o superi, il totale di 25 punti, vai al 205.

Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, vai al 142. Se non vuoi pi giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi andare al 189. .203. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e sfolgorante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni pesantemente truccati sono stretti e languidi, le labbra umide e lucide sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto, normalmente altero e riflessivo, sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina il flacone alla bocca e ne risucchia la punta, simulando un pompino sulla testa del cazzo improvvisato che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarlo maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il tappo dorato cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grosso! Non vorr mica passare da quella parte? La confezione bislunga trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre sfolgorando di riflessi rosso infuocati. Il suo delicato anello di carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. Il flacone sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo superbo possa contenere quell'affare cos enorme. La Francesina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quel coso immenso dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza francese. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio affusolato e traslucido, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle deliziosamente granata, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi sono strettamente chiusi, la bocca polposa truccata dal rossetto viola-marroncino risulta contratta in una smorfia dolorosa, le sopracciglia scure e lunghissime appaiono alquanto corrugate, i tratti armoniosi e delicati sui lineamenti dolci e provocanti del suo bel visetto un po' altezzoso si direbbero parecchio sotto sforzo, il nasino all'ins respira affannosamente e in maniera piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla bellezza francese, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di plastica semirigida affonda ormai del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il flacone dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. La confezione fallica di olio solare rotola sulla superficie rossiccia del sasso, cade nell'acqua diamantina, dove i piccoli movimenti ondosi la catturano e se la portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura sensualissima, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le

tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 206. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .204. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni maliziosi, scintillanti e stupendi, luminosi e splendenti, esaltati dal trucco pesante agli angoli che le allunga oltremodo la forma a virgola degli occhi scuri ed espressivi. Lo sguardo da volpe, astuto e intelligente, sembra studiarti con molta attenzione. Ti guarda con fare stuzzicante, chinando ardentemente la testa in atteggiamento allettevole e provocante. La sua espressione vivace e carica di erotismo. Le sue mani, smaltate e rosate, non hanno mai abbandonato il seno invitante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si titillano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca armoniosa, ansima per tutto il tempo e ti sorride focosamente. Si gira sulla sinistra, apre un angolo della borsetta di perline, ci infila dentro una manina pimpante e quando la estrae stringe bramosamente tra le dita una bottiglietta di Cerveza ed un piccolo cavatappi metallico. La stappa, ne beve un sorso, si versa il resto della birra fra le tette floride e prosperose. Si porta lentamente davanti al viso l'involucro adesso vuoto, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le forme tondeggianti enormi. Ne succhia il collo e vi passa la linguetta sulle curve bislunghe: il rigonfiamento progressivo sembra troppo grande per la sua boccuccia sorridente, ma capisci immediatamente le sue intenzioni e non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il figone incandescente che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale grigio del masso, inarca la vita snella e gettando per un momento indietro i capelli e la frangetta nerissima comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino formoso con quella bottiglietta di vetro grossa e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle deliziosamente arrossata con quell'attrezzo fallico inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo la peluria crespa sul pube; se laffonda istantaneamente tra i peletti folti e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe fantastiche sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura flessuosa, e la vagina rimane ampiamente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. La bottiglietta si strofina voluttuosamente sulle grandi labbra succose, ritraendosi sempre pi lucida e scintillante. Lei la solleva e la riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandola fra le dita della mano, lubrificandola cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti calienti e focosi, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling.

Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando la bottiglietta di Cerveza risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tette spettacolari e ne percorre incantevolmente i germogli pronti a sbocciare: dopo che la confezione, marroncina e trasparente, vi ruotata attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole accecante. La telecamera si allontana, la figura della giovane spagnola riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'immenso oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso roseo e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di cemento armato. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue bellissime gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la carnosit del suo clitoride delizioso che parzialmente si nascondeva fra le pieghe soffici di carne della sua vulva lustra e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e il collo cristallino della bottiglietta si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina accogliente ed elastica. Sprofonda sino all'ingrossamento trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini della morettina si alternano ai gemiti sommessi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito. Quando infine inizia a rallentare, lo smanettamento folle della confezione fallica impazzita, quell'affare tondeggiante le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di vetro, marroncino e trasparente, fuoriescono ostinatamente dal suo corpo arrossato e trafitto. Uno sciacquio costante si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a infiammarsi pericolosamente. Rimane cos prosternata, con quella spada cristallina conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 207. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .205. L'inquadratura si centra di nuovo sulla splendida ragazza che non ha mai smesso di gemere e mugolare sulla sinistra dello schermo. Si mette rapidamente seduta, a gambe incrociate, e riapre infine gli occhioni aggressivi, scintillanti e nerissimi, luminosi e splendenti, esaltati dalla riga naturale alle palpebre che le accentua oltremodo lo sguardo combattivo e guerresco degli occhi leggermente obliqui. Lo sguardo da tigre, guardingo e minaccioso, sembra studiarti con molta attenzione. Ti guarda in modo spontaneo, chinando smaliziatamente la testa, con fare impudente e sfacciato. La sua espressione si un po' ammansita ed ora carica di aspettativa e di erotismo. Le sue mani, agili e affusolate, non hanno mai abbandonato il seno invitante e il suo ventre sovreccitato. Due dita si stropicciano un capezzolo, altre due si passano ripetutamente sullo spacco

della figa. Un ditino vi si intrufola profondamente, frugando all'interno delle grandi labbra, e ne fuoriesce lucido e brillante degli umori del suo sesso umido e rigonfio. Con la lingua si lambisce le labbra della bocca rigonfia, ansima per tutto il tempo e ti sorride espansivamente. Si gira sulla sinistra, apre un angolo della sacca di cuoio, ci infila dentro una manina scattante e quando la estrae stringe bramosamente tra le dita una statuetta, di legno rossiccio, dai lineamenti a malapena sbozzati. Se la rigira nella mano, sembra indecisa sul da farsi, se la strizza poi pensosamente fra le tettine acerbe e premature. Si porta lentamente davanti al viso il simulacro di mogano africano, lasciandoti abbondantemente a disposizione tutto il tempo necessario per assimilarne le dimensioni enormi. Ne succhia la testa e vi passa la linguetta sulle forme bislunghe: il rigonfiamento delle spalle sembra troppo grande anche per la sua boccuccia sorridente, ma capisci immediatamente le sue intenzioni e non dubiti neppure per un istante che possa non passare per il figone pelosissimo che si ritrova. Porta una mano dietro alla schiena e si appoggia sul pianale grigio del masso, inarca la vita flessibile e gettando per un momento indietro i capelli crespi e nebulosi comincia contemporaneamente a scendere sul suo corpicino energico con quella statuetta di legno grossa e splendente. Si intrattiene per qualche secondo intorno ai capezzoli, guardandoti fissamente negli occhi, poi continua a ridiscendere lungo il suo corpo accarezzandosi intanto la pelle oscuramente imbrunita con quell'attrezzo fallico inverosimile per diametro e lunghezza. Oltrepassa distrattamente il forellino dell'ombelico e raggiunge in ultimo la peluria foltissima sul pube; se laffonda istantaneamente tra i peletti bruni e brillanti. Un gemito le sfugge dalla gola mentre tu sei costretto a deglutire. Le sue gambe muscolose sono ancora aperte e tuttora ripiegate sotto la sua figura elastica, e la vagina rimane ampiamente dischiusa. La telecamera schizza in avanti, l'inquadratura si allarga sul taglio della vulva eccitata e sbrodolante. La statuetta si strofina sfrontatamente sulle grandi labbra molli, ritraendosi sempre pi lucida e scintillante. Lei la solleva e la riabbassa ritmicamente, affondando e scavando nel solco della vagina, rigirandola fra le dita della mano, lubrificandola cos a dovere. Non la puoi vedere in viso perch l'inquadratura completamente aperta in basso ma la puoi chiaramente udire in tutta la sua passione. Sta facendo degli urletti tribali e selvaggi, per nulla soffocati, che sorpassano di gran lunga l'eco di tutti gli altri rumori presenti nel bowling. Ti guardi concitatamente in giro, ma l sulla balconata non c' proprio nessuno. Incroci le braccia e riporti l'attenzione sullo schermo. Quando il simulacro di mogano risale velocemente verso l'alto, l'inquadratura della telecamera ne segue da vicino l'ascesa frettolosa. Si ferma all'altezza delle tettine appuntite e ne percorre insolentemente le amarene mature e succose: dopo che la statuetta, lignea e vagamente rossiccia, vi ruotata attorno, i capezzoli restano luccicanti e rilucenti sotto la luce del sole accecante. La telecamera si allontana, la figura della giovane africana riappare in tutta la sua interezza. Finisce di insalivare per bene l'immenso oggetto oblungo che tiene saldamente in mano poi si rovescia sui gomiti e sulle ginocchia. Si dispone praticamente a pecorina, con il magnifico culetto rivolto dalla tua parte. L'inquadratura si allarga un'altra volta sul suo sesso peloso e bagnato; entrambi i suoi buchetti sono generosamente offerti alla tua vista. Il cazzo nelle tue mutande sta sbattendo violentemente la testa contro un muro di cemento armato. Lo smuovi e gli cambi delicatamente posizione. Due dita si infilano tra le sue fantastiche gambe passando disinvoltamente dal basso. Si appoggiano sulle grandi labbra della figa e si schiudono pian piano, le puoi cos ammirare una seconda volta le piccole labbra da vicino e la carnosit del suo clitoride protuberante che parzialmente si nascondeva fra le pieghe soffici di carne della sua vulva lustra e burrosa. Anche l'altra mano appare magicamente nella visuale giungendo in fretta dall'alto, dal di sopra della sua schiena incurvata, e la testa lignea della statuetta si insinua facilmente nella bocca spalancata di quella vagina ingorda e vorace. Sprofonda sino all'ingrossamento delle spalle trascinandosi dietro le creste infiammate delle grandi labbra e arretra un poco, per poi subito risprofondare, sempre di pi e sempre pi a fondo. I gridolini del cioccolatino si alternano ai gemiti cavernosi e ai mugolii di piacere del suo delirio passionale, mentre continua a stantuffarsi brutalmente dentro. Sei esterrefatto e sbalordito.

Quando infine inizia a rallentare, lo smanettamento folle della statuetta fallica impazzita, quell'affare rozzamente intagliato le sprofondato quasi del tutto nel ventre. Poche dita di legno, liscio e rossiccio, fuoriescono ostinatamente dal suo corpo imbrunito e trafitto. Uno sciacquio costante si aggiunge alla massa di rumori in sottofondo mentre il suo sesso incomincia a infiammarsi pericolosamente. Rimane cos prosternata, con quella spada lignea conficcata internamente nel profondo dell'intimo. La sua figura bocconi si sposta sulla sinistra dello schermo e intanto le tue ultime carte da poker compaiono al centro del tuo campo visivo lampeggiando e brillando vistosamente. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 30. Se raggiungi o superi, il totale di 30 punti, vai al 208. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .206. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La sensualissima Francesina si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida della spiaggia dorata. I pesciolini argentati, impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani smaltate di bordeaux sono strette sull'orlo del sasso rossiccio e smussato; i capezzoli scuri, simmetrici e presuntuosamente rivolti al cielo, delle tettine sostenute che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La strisciolina di peluria sul pube liscia e brillante, e molti peletti vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La cascata liquida sulla testolina deliziosa appare abbastanza scompigliata, se la risistema un po' alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il panorama spettacolare si specchia nel Mediterraneo cristallino, l'imbarcazione solitaria scomparsa definitivamente sull'orizzonte, le strilla e grida dei gabbiani riecheggiano sempre in lontananza, gli scogli che si distaccano dalla scogliera sono sparsi dappertutto nell'insenatura assolata e tranquilla, il soffio leggerissimo del vento accarezza pigramente tutto quanto il litorale della Costa Azzurra diamantina che la circonda. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra polpose e si lascia sensualmente scivolare nell'acqua, azzurrina e riflettente, del mare lievemente increspato che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle onde basse e tranquille. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte sudata. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane bellezza francese si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino perfetto e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura sinuosa grondano e barbagliano su tutta la superficie abbronzata del suo corpo meraviglioso. Si gira di schiena, mostrando il culetto maestoso e solenne, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli scarmigliati. Si districa con cura quei nodi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nei piccoli movimenti ondosi dell'acqua salmastra e limpidissima. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola castana improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole fluentemente lungo la schiena flessuosa come una colata di bronzo liquido e fuso. Si rivolge poi nella tua direzione e si

afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora seducentemente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi la pelle luccicante e color marroncino rossiccia. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato dai lunghi capelli castano scuro, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra levigata che si distacca dalla lingua rocciosa, che emerge minacciosamente dal basso fondale sabbioso, si torce sulla vita snella e si volge agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi la borsetta dal contenuto misterioso: ti guarda fissamente negli occhi e intanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore verde smeraldo come quello di una gemma preziosa e purissima. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta insinuante, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso del flacone precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila languidamente una manina nella borsetta e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La Francesina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli sottili e finissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma verdissima sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza francese smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale.

Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 209. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .207. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e sfolgorante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni stupendi sono pesantemente truccati agli angoli, stretti e fiammeggianti, le labbra umide e lucide sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto normalmente delizioso sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina la bottiglietta alla bocca e ne risucchia il collo, simulando un pompino sulla testa del cazzo improvvisato che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarla maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il collo scintillante cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grossa! Non vorr mica passare da quella parte? La confezione bislunga trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre sfolgorando di riflessi vivaci e cristallini. Il suo delicato anello di carne rosa si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. La bottiglietta sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo allettevole possa contenere quell'affare cos enorme e tondeggiante. La morettina mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzita, e si muove piano quella cosa immensa dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza spagnola. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio affusolato e traslucido, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle deliziosamente arrossata, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi a virgola sono strettamente chiusi, la bocca armoniosa truccata dal rossetto rosa dorato risulta contratta in una smorfia dolorosa, le sopracciglia accentuate ed espressive appaiono alquanto corrugate, i lineamenti sinceri e genuini si direbbero affaticati, il visetto a cuore parrebbe sotto sforzo, il nasino alla greca respira affannosamente e in maniera piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Spagnola, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di vetro marroncino affonda ormai quasi del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere la bottiglietta dalle dimensioni straordinarie e se la lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie

volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. La confezione fallica di Cerveza rotola sulla superficie grigia del sasso, cade nell'acqua adamantina, dove i piccoli movimenti ondosi la catturano e se la portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina scarmigliata disinvoltamente girata di lato. La sua figura ardente, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 210. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .208. L'immagine della giovane ragazza bocconi fa nuovamente ritorno al centro dello schermo. Non ha mai smesso di stantuffarsi forsennatamente la figa e una macchia vistosa di piacere le bagna completamente l'interno delle cosce affusolate. Una scia brillante di secrezioni vaginali le discende abbondantemente lungo la splendida gamba sinistra. Si estrae quel palo lucido e sfolgorante dal corpicino fantastico, si gira rapidamente mettendosi a sedere sul masso liscio e levigato nel corso degli anni. La sua espressione rimane sconvolta dalla lussuria: gli occhioni nerissimi che sembrano pesantemente truccati sono stretti e fiammeggianti, le labbra umide e lucide sono tumide e lievemente dischiuse. Il suo volto normalmente solare sembra distorto nella sua passione sfrenata. Avvicina la statuetta alla bocca e ne risucchia la testa, simulando un pompino sulle forme del cazzo improvvisato che tiene avidamente in mano. Ti guarda fisso negli occhi e continua ad insalivarla maggiormente. Improvvisamente si lascia cadere indietro, sdraiandosi supina sulla schiena e raccogliendo le ginocchia al seno. La telecamera zuma immediatamente, l'inquadratura si allarga sul suo sesso tumefatto e sul buchetto posteriore. La sua mano compare nella visuale, il simulacro scintillante cerca il forellino anale. Cazzo, troppo grossa! Non vorr mica passare da quella parte? La statuetta bislunga trova infine ci che cercava e si appunta all'entrata del culetto meraviglioso; incomincia subito a forzarne l'ingresso, sempre sfolgorando di riflessi lignei e rossicci. Il suo delicato anello di carne oscura si arrende progressivamente, cedendo terreno e smettendo di opporre resistenza. Il buco del culo comincia a dilatarsi, la punta di quel pugnale a sprofondare ed entrare indifferente. Si ferma soltanto un momento, probabilmente per rilassare i muscoli dello sfintere, poi ricomincia a spingere brutalmente. La statuetta sprofonda di colpo, facendosi facilmente strada nel suo budello dilatato e riempito. Lo vedi e non ci credi. Sembra impossibile che il suo corpo elastico possa contenere quell'affare cos enorme e inflessibile. Il cioccolatino mugola continuamente, per non sta pi urlando come impazzito, e si muove piano quella cosa immensa dentro e fuori dall'intestino. La telecamera si allontana un poco, l'inquadratura ruota intorno alla ragazza africana. La panoramica spettacolare, la puoi ora ammirare magnificamente da tutte le angolazioni possibili mentre si sodomizza rovinosamente da sola. Ti appare rigidamente coricata sul dorso: si stringe con forza le ginocchia al petto con il braccio fusiforme e traslucido, intanto con l'altra mano si tortura rudemente il sedere. La sua pelle notevolmente imbrunita, le sue curve sono eccitanti e sudate. Gli occhi un po' obliqui sono strettamente chiusi, la bocca rigonfia risulta contratta in una smorfia

dolorosa, le sopracciglia spesse e lineari appaiono alquanto corrugate, i lineamenti freschi e marcati si direbbero affaticati, il visetto espansivo e lunare parrebbe sotto sforzo, il nasino largo e schiacciato respira affannosamente e in maniera piuttosto difficile. Quando il giro turistico sulla Bellezza Africana, che si sevizia adesso indiscriminatamente, giunge al termine del suo viaggio e la visuale si sofferma ancora sul suo culetto brutalizzato, quel membro possente di mogano rossiccio affonda ormai quasi del tutto nel suo retto violato con cos poca premura. Resti impietrito, incredulo e stupefatto. Il tuo cazzone diventato duro e praticamente insensibile come la pietra. Si sfila dal sedere il simulacro dalle dimensioni straordinarie e se lo lascia casualmente sfuggire di mano; l'apertura incredibilmente spalancata del suo ano violentato sussulta e boccheggia parecchie volte contraendosi e rilassandosi nel tentativo di richiudersi spasmodicamente. La statuetta fallica di legno rotola sulla superficie grigia del sasso, cade nell'acqua cristallina e purissima, dove la corrente dei piccoli mulinelli gorgoglianti la catturano e se la portano via. Distende sfinita le gambe, restando l immobile e senza fiato, ansante e con la pelle lucida di sudore. Entrambe le mani stanno lavorando sullinguine. Gli occhi sono fortemente chiusi, la testolina nebulosa disinvoltamente girata di lato. La sua figura energica, distesa in questa comoda posizione, si sposta velocemente sulla sinistra e le tue ultime carte da gioco compaiono dal nulla come prima lampeggiando e brillando appariscenti e vistose. Ti stai avvicinando al jackpot finale, lo puoi vedere dalla barra colorata che si sta riempiendo di volta in volta, proprio accanto al punteggio che si trova in alto. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. La prossima tappa da raggiungere 35. Se raggiungi o superi, il totale di 35 punti, vai al 211. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .209. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La Francesina si trova attualmente accasciata sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena abbronzata rimane esposta al sole bollente, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani smaltate di bordeaux non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, verde smeraldo dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino snello e sinuoso lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e

slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i ciuffi infuocati e tra le braccia seducentemente granate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste lievemente socchiuse. La bellezza francese si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo del masso rossiccio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura sensualissima sussulta impercettibilmente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino sublime e superbo. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza francese. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua diamantina, l'altro adagiato sull'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti passionali della Francesina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce tornite e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime

difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 212. .210. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. La caliente spagnola si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida dell'incantevole spiaggetta giallo-ocra. I pesciolini argentati, impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani rosate di smalto dorato sono strette sull'orlo del sasso grigio e smussato; i capezzoli tumidi, al centro delle areole un po' in rilievo, delle floride tette che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La crespa peluria sul pube folta e brillante, e molti peletti vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La cascata liquida sulla testolina focosa appare abbastanza scompigliata, se la risistema alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il cielo turchese si specchia nel Mediterraneo adamantino, l'imbarcazione solitaria scomparsa definitivamente sull'orizzonte, le strilla e grida dei gabbiani riecheggiano sempre in lontananza, gli scogli che si distaccano dall'imponente scogliera sono sparsi dappertutto nell'insenatura assolata e minacciosa, il soffio leggerissimo del vento accarezza pigramente tutto quanto il litorale della costa aguzza e frastagliata che la circonda. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra infiammate e si lascia ardentemente scivolare nell'acqua, pulita e limpidissima, del mare lievemente increspato che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle onde basse e tranquille. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte sudata. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane Bellezza Spagnola si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino meraviglioso e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura formosa grondano e barbagliano su tutta la superficie arrossata del suo corpo incandescente. Si gira di schiena, mostrando il culetto rosato e perfetto, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli scarmigliati. Si districa con cura quei nodi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nei piccoli movimenti ondosi dell'acqua adamantina e salmastra. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola nerissima improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole fluentemente lungo la schiena flessuosa come una colata di inchiostro liquido e ben stemperato. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra i seni eccitati, strizzandoli e lavorandoli voluttuosamente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi dolcemente la pelle scottata, luccicante e di una deliziosa sfumatura color rosa acceso. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato dai lunghi capelli neri come la notte, ancor pi squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra levigata che si distacca dalla lingua rocciosa, che emerge minacciosamente dal basso fondale sabbioso, si torce sulla vita snella e si volge agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi la borsetta di perline dal contenuto misterioso: ti guarda

fissamente negli occhi e intanto estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore celeste intenso come la cristallizzazione purissima di uno zaffiro opalescente. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta allettevole, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso della bottiglietta precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila sinuosamente una manina nella borsetta e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride lussuriosamente e ti scocca uno sguardo impaziente. La morettina si rigira su se stessa, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli sottili e finissimi. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura carnosa. Il primo dei due cazzoni di gomma tuttaltro che lattiginosa sprofonda facilmente nella sua vulva accogliente, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendoti una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano stretta sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza spagnola smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 213. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34.

.211. Un'altra volta, l'inquadratura torna a centrarsi sulla splendida ragazza ansimante e distesa al suolo. L'energica africana si raddrizza rapidamente a sedere, portandosi sul bordo del masso, immergendo subito i piedi nell'acqua gelida della grande pozza limpidissima. I pesciolini argentati, impauriti e disturbati, si allontanano in fretta da lei. La sua pelle lucida, il suo corpo deliziosamente sudato, le sue mani agili e scattanti sono strette sull'orlo del sasso grigio e smussato; i capezzoli teneri e tumidi, che spiccano al centro delle areole un po' in rilievo, delle tettine appuntite che si sollevano e riabbassano ad ogni singolo respiro, ansante e faticoso, sono turgidi e completamente eretti. La foltissima peluria sul pube bruna e brillante, e molti riccioli vicino al sesso tumefatto sembrano parecchio appiccicaticci. La matassa di lana sulla testolina nebulosa appare pi incasinata del solito, se la risistema alla bell' meglio, piuttosto frettolosamente. Il calore del sole tropicale avvolge e riscalda ogni cosa, il cielo azzurro si diffonde dappertutto, l'aquila solitaria scomparsa definitivamente oltre la foresta equatoriale, la cascatella frastornante si infrange incessantemente nella vasta pozzanghera cristallina, i barriti degli elefanti riecheggiano debolmente in lontananza, il soffio leggerissimo del vento accarezza pigramente la Savana incontaminata risvegliando tutto quanto il fascino e la magia di un'Africa nera misteriosa e selvaggia. Solleva infine un volto invasato e stracolmo di lussuria. Ti guarda e ti rivolge un sorriso libidinoso. Si passa la lingua sulla bocca dischiusa, dice qualcosa che non riesci a capire. Si mordicchia le labbra rigonfie e si lascia spontaneamente scivolare nell'acqua, trasparente e purissima, della pozza gorgogliante che le arriva a malapena all'altezza delle ginocchia. Si china e si siede sul fondo bagnandosi sino al mento: resta immobile qualche secondo, stringendosi le caviglie con le mani, lasciandosi accarezzare e lavare dalle increspature impetuose e costanti. Inclina la testa sul riflusso della corrente sfiorando il pelo dell'acqua con la fronte sudata. La telecamera zuma in avanti, le puoi vedere le spalle rabbrividire immediatamente. Quando la giovane Bellezza Africana si rialza in piedi, l'inquadratura si gi adattata alla nuova visuale; la messa a fuoco che si ottiene spettacolosa! Il suo corpicino meraviglioso e scintillante sotto la luce fortissima del sole splendente. Le goccioline sulla sua figura elastica grondano e barbagliano su tutta la superficie imbrunita del suo corpo flessibile. Si gira di schiena, mostrandoti il culetto marmoreo e virile, e con le dita comincia a trafficare in mezzo ai capelli incasinatissimi. Si districa distrattamente quei groppi e grovigli che inevitabilmente si sono venuti a creare nei piccoli movimenti ondosi generati costantemente dai mulinelli gorgoglianti. Si scrolla abbondantemente il capo e una nuvola nerissima improvvisamente la avvolge, ricoprendola fin quasi al sedere, discendendole morbidamente lungo la schiena flessuosa come nebbiolina leggera di notte. Si rivolge poi nella tua direzione e si afferra i seni eccitati, li strizza e se li lavora sfacciatamente, ruotando con passione le mani e pizzicandosi dolcemente la pelle luccicante e color del cioccolato fondente. Il suo visetto compiacente, adesso incorniciato dai lunghi capelli neri come il petrolio, ancor pi espansivo e squisito di prima e il bagno freddo che ha appena fatto non servito a sbollire il turbamento dei demoni furiosi che la consumano inequivocabilmente dentro. Si appoggia con le natiche sul bordo della pietra levigata che si distacca dal gruppetto sassoso, che si affaccia sul basso fondale roccioso, si torce sulla vita stretta e si volge agilmente indietro, afferrando e avvicinandosi la sacca di cuoio dal contenuto misterioso: ti guarda fissamente negli occhi e senza nessun ripensamento estrae dalle sue profondit un doppio fallo di gomma semirigida, dalle dimensioni inverosimili e dal colore rosso rosato come la cristallizzazione di una rubellite gatteggiante. Se lo avvicina al viso, ne sfiora le punte con la linguetta insolente, lo bacia molto lascivamente, ti guarda e ti sorride con indecenza. Quell'attrezzo mastodontico che stringe per la propria impugnatura sembra veramente smisurato. Il fallo anale, quello pi piccolo, comunque pi grosso della statuetta precedente, mentre l'altro, quello vaginale, risulta addirittura mostruoso. Infila disinvoltamente una manina nella sacca e ne prende un tubetto, forse di vaselina, che svita con i denti bianchissimi e lubrifica attentamente quel coso davvero immenso. Quando finisce di ungerlo a dovere ti sorride spudoratamente e ti scocca uno sguardo impaziente.

Il cioccolatino si rigira su se stesso, piegandosi a novanta gradi, posando i gomiti sulla parte piana del masso, dischiudendo lubricamente le gambe. Con la mano libera si scosta da un lato i capelli lanosi e bagnati. La telecamera sobbalza in avanti, l'inquadratura si allarga sul suo sesso oscenamente aperto davanti ai tuoi occhi frenetici. Dita febbrili compaiono nella visuale e si infilano in entrambi i buchetti, intrufolandosi profondamente, lubrificandoli cos per bene. Scorrono agevolmente dentro e fuori da quelle strade gi percorse e slabbrate. Si ritirano velocemente e l'oggetto doppiamente fallico ne prende il posto sul tuo campo visivo; ricerca febbrilmente un ingresso e due dita giunte dal basso lo guidano ansiosamente verso la figa, spalancandone contemporaneamente l'apertura vorace. Il primo dei due cazzoni di gomma sanguigna sprofonda facilmente nella sua vulva ingorda, solamente per poche dita, prima di fermarsi e bloccarsi di colpo. Il suo gemellino bislungo si appuntato al forellino del sedere. Sussulta e geme ad alta voce mentre ne saggia brutalmente la resistenza. Si accascia pesantemente sul pianale del sasso e un urletto stridulo e sofferente le sfugge dalla gola, quando quell'affare tortuoso e torturante ricomincia ad allargare e sprofondare nel suo corpo impotente. Penetra per met della sua lunghezza, poi il passaggio si fa restio e difficoltoso. Tutte le sue parti pi intime appaiono enormemente dilatate e tutti i muscoli del suo sfintere violentato sono stati rilassati con forza ma continuano ad essere riluttanti: sussultano e si contraggono ritmicamente, stringendosi e contraendosi inutilmente, protestando e recalcitrando vivamente e senza sosta. Lo puoi vedere benissimo dal primo piano generoso sul suo culetto straordinario. I suoi fori sono fortemente provati, palpitano e sussultano di continuo su quell'arnese immane e insensibile. La telecamera si sposta sensibilmente, offrendo una visione ampia e dettagliata sull'accaduto. La mano chiusa sull'impugnatura, posta alla base della giuntura tra i due membri spropositati, si ritira leggermente; l'ordigno fallico retrocede di qualche centimetro e subito risprofonda prepotentemente in lei. Un grido strozzato le scappa dalle labbra e ti guardi nuovamente dietro le spalle, timoroso e imbarazzato, mentre quell'oggetto sadico si apre noncurante la strada scavando e trapanando faticosamente nel suo intimo. Quando la ragazza africana smette di brutalizzarsi masochisticamente, entrambi i cazzoni di gomma poco cedevole sono ormai penetrati per tre quarti della loro dimensione totale. Recupera il fiato, boccheggiando e respirando affannosamente, poi incomincia lentamente e con cautela a muovere la manina avanti e indietro. Ancora una volta rimane cos prostrata e divaricata alla tua vista, gemendo e ansimando rumorosamente, mentre la sua immagine rimpicciolisce e fa ritorno sulla sinistra dello schermo. Anche le tue ultime carte da gioco ritornano lampeggiando vistosamente al centro della tua visuale. Lancia il dado e calcola il nuovo punteggio, seguendo il metodo spiegato in precedenza. Ricorda che puoi smettere di giocare quando vuoi, o che puoi continuare a farlo finch ne hai voglia. Non ci sono n limiti di tempo n regole da seguire strettamente. Per conquistare il jackpot finale, la prossima tappa da raggiungere 40. Se raggiungi o superi, il totale di 40 punti, vai al 214. Se il totale del tuo punteggio, scende a 0, vai al 33. Se non vuoi pi continuare nel gioco, vai al 34. .212. La giovane ragazza francese si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride dolcemente. Si incammina con calma nell'acqua diamantina della spiaggia dorata incantata e tranquilla, si immerge e si allontana dalla riva rocciosa nuotando e rinfrescandosi per qualche minuto, poi si gira e senza fretta fa ritorno al gruppetto di scogli che affiora in superficie dal basso fondale sabbioso del mar Mediterraneo, cristallino e limpidissimo, di quella magnifica Costa Azzurra a malapena increspata da piccoli movimenti ondosi. Ti guarda, ti sorride carezzevolmente, si siede seducentemente sul bordo di uno scoglio piatto e rossiccio. Il sole le si riflette sulle spalle

granate del corpo sinuoso, il movimento leggerissimo della corrente le accarezza sensualmente le gambe abbronzate; cos seduta e bagnata sembra una creatura angelica che si sposa perfettamente con la bellezza del mare celestiale che la circonda. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole, altera e un po' superba, tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto altezzoso e soddisfatto. Gli occhioni scintillanti e marrone, attraenti e passionali, risplendono di una luce profonda e trascendentale. Lo sguardo attento e riflessivo sembra quello di un furetto sempre pronto a scattare, i tratti armoniosi e delicati sovrapposti ai lineamenti dolci e provocanti del suo viso sembrano quelli di un angelo vanitoso e sensualissimo. La fronte coperta dalla lunga frangia infuocata, le sopracciglia castane sono alte e lunghissime, le palpebre sono pesantemente truccate dal mascara brillante e dall'ombretto sfumato, il nasino piccolino e all'ins, la bocca polposa, i denti sono bianchissimi, e le labbra, enormemente esaltate dal rossetto viola-marroncino, sono fascinosamente schiuse e leggermente incurvate in un sorriso orgoglioso e saccente. La sua pelle olivastra e il suo mento volitivo si direbbe deciso e presuntuoso, ma la frangia laterale lievemente sfilata, ravviata dietro un orecchio grazioso e finemente orlato, le addolcisce estremamente il volto ovale rendendola irresistibilmente affascinante e seducente. Quei suoi lunghi capelli castano scuro che le incorniciano il bel visetto borioso, discendendole fluentemente sul davanti del corpo perfetto, nascondendole parzialmente i seni favolosi e solenni, ricadendole sul ventre levigato con cura, raccogliendosi sulle cosce rispettosamente chiuse, le donano un aspetto etereo e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla languidamente, sussurrando appena con un filo di voce impercettibile. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza francese. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi altrimenti andare al 189. .213. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. La morettina si trova attualmente accasciata sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immersa nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena arrossata rimane esposta al sole bollente, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare fragilmente affranta e distrutta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le mani smaltate di oro rosato non hanno mai smesso di lavorare con cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, celeste opalescente dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino allettevole e snello lo potesse contenere davvero. Continua

inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i ciuffi nerissimi e tra le braccia deliziosamente scottate, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa debolmente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa, luccicanti e bagnatissime, sono rimaste ampiamente dischiuse. La Bellezza Spagnola si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba flessuosa, distendendola sul bordo del masso grigio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura incandescente sussulta ardentemente di un piacere troppo a lungo trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino espansivo ed estroverso. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza spagnola. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua adamantina, l'altro adagiato sull'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti calienti e focosi dell'incontrollabile morettina hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce incantevoli e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del

pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 215. .214. L'inquadratura si centra un'ultima volta sulla giovane ragazza nuda, piegata e prostrata davanti al tuo sguardo incredulo. La telecamera le ruota rapidamente intorno, offrendoti una splendida panoramica sulla situazione. Il cioccolatino si trova attualmente accasciato sul pianale del masso, con le gambe divaricate impudicamente, immerso nell'acqua gelida fino alle ginocchia. La fronte schiacciata sulla pietra, la schiena imbrunita rimane esposta al sole bollente, i capelli sono raccolti disordinatamente da una parte. Appare stranamente arrendevole e distrutta, affranta e sconfitta, ma anche se non le puoi vedere il viso n l'espressione incerta dubiti che stia realmente soffrendo. Quando la visuale le passa vicino al volto nascosto, la puoi udire chiaramente emettere bassi mugolii che non sembrano per niente di dolore. Infine la sua immagine tridimensionale torna ad allargarsi in mezzo alle cosce, dove le sue mani agili e snelle non hanno mai smesso di lavorare con molta cautela. Una delle due stringe per l'apposita impugnatura un doppio fallo di gomma semirigida, rosso rosato dalle dimensioni mostruose, e lei si muove piano quel coso dentro e fuori dal corpo febbricitante mentre con l'altra mano si aiuta come meglio pu dal basso. Quell'attrezzo smisurato e del tutto senza riserve sprofonda ormai quasi totalmente nel suo figone capiente e nel suo culetto meraviglioso. Improvvisamente la sua mano comincia ad arretrare lentamente e quell'arnese immane ad estrarsi da lei sfilandoti sotto agli occhi esterrefatti. Cazzo, non te lo ricordavi cos grande! Sembra proprio impossibile che il suo corpicino elastico e flessibile lo potesse contenere davvero. Continua inverosimilmente a sfilarsi dalle sue profondit cavernose e ce n' ancora e dell'altro; pare non esserci fine per quell'affare mastodontico che aveva conficcato incredibilmente nel ventre. Quando poi giunge al termine della sua corsa infinita, in ultimo si estrae dallo sfintere con uno schiocco come di risucchio. Lo puoi sentire nitidamente e lo stesso accade per la sua vulva rigonfia e slabbrata. Lo posa delicatamente sul sasso liscio e levigato, mentre resta ansimante e semisdraiata sulla pancia, con la faccia affondata fra i ciuffi nerissimi e tra le braccia imbrunite, incapace forse di muoversi, intanto i suoi buchetti pi intimi rimangono spalancati e generosamente profferti alla tua vista. Lano pulsa lievemente, la vagina invece non fa nessun tentativo di richiudersi neppure con fatica. La telecamera zuma ulteriormente, avanzando ed esplorando il profondo dei recessi pi nascosti e misteriosi, delle sue aperture dilatate brutalmente, che sono state violentate con estrema passione. L'interno della figa, lucida e brillante, appare immacolato e rosa, quello del buco del sedere risulta molto infiammato e un po' striato di rosso. Evidentemente deve aver sfiorato, se non addirittura oltrepassato, il suo limite massimo di contenimento. L'inquadratura si allontana appena, permettendoti di valutare il risultato nel suo insieme. L'anello di muscoli del foro posteriore si rilassa e si contrae ritmicamente, seguendo il ritmo irregolare del suo respiro affannoso, nel difficile tentativo di restringersi progressivamente e sempre pi in fretta. La bocca dell'utero invece si richiusa morbidamente, ma le grandi labbra della figa,

luccicanti e bagnatissime, sono rimaste ampiamente dischiuse. La Bellezza Africana si scuote disinvoltamente, sollevandosi sui gomiti e il buchetto del suo culo, con un guizzo improvviso, si ostruisce caparbiamente e per intero. Solleva faticosamente una gamba muscolosa, distendendola sul bordo del masso grigio, divaricandosi cos maggiormente innanzi al tuo sguardo stralunato. Una manina scintillante compare nel campo visivo, giungendo magicamente dall'alto, e si avvicina al sesso tumefatto che palpita leggermente. La telecamera la accompagna dappresso: un ditino rilucente, probabilmente di vaselina, dapprima si intrufola nel culetto senza nessuno sforzo apparente, poi si intrattiene titillando le creste tumide del suo corpo femminile. Indice e pollice si chiudono sul suo clitoride eccitato e rigonfio; tutta la sua figura energica sussulta spudoratamente di un piacere troppo a lungo evitato e trattenuto. Senza alcun preavviso, due dita impazienti e assai lubrificate affondano istantaneamente nella carne soffice e ben temprata del suo figone esplosivo e capace, e un terzo dito subito ne copia l'esempio. Quelle tre dita si muovono piuttosto agevolmente avanti e indietro, trascinandosi appresso le grandi e le piccole labbra della voragine insaziabile che ha tra le gambe robuste e affusolate. Un quarto ditino, il mignolo per l'appunto, si apre tranquillamente la strada nelle profondit pi carnali della sessualit formidabile che si ritrova. Adesso per le dita della mano si spostano meno facilmente dentro e fuori dal suo corpicino carico e giovanile. La punta del pollice si infila nello spazio vuoto che inevitabilmente si venuto a creare fra le altre quattro dita. La prima falange ne sparisce immediatamente all'interno. Anche la seconda, sforzandosi un pochino, riesce a trovare un cantuccio accogliente nei meandri lussuriosi e segreti della giovane ragazza africana. Ogni interstizio della sua libidine incolmabile stato riempito accuratamente e con dovizia. L'inquadratura si riallontana per un momento, consentendoti di cogliere uno scorcio della bizzarra posizione in cui versa temporaneamente. Un piede sprofondato nell'acqua cristallina, l'altro adagiato sull'orlo della pietra bagnata. La schiena inarcata, la testa reclinata sulle spalle, i capelli sparsi sotto di lei. Con il braccio sinistro che tiene ripiegato e pesantemente appoggiato sul sasso si sostiene in precario equilibrio sulla gamba irrigidita, mentre con quello destro che incurvato a quarantacinque gradi sopra il sedere si fruga internamente con le dita della mano, ossessivamente, quasi con rabbia e senza ritegno. Gli urletti tribali e selvaggi dell'incontrollabile cioccolatino hanno ricominciato ad echeggiare istericamente dappertutto. La visuale ritorna in un solo istante in primo piano sullo splendore della manina luccicante che si incunea poco a poco tra le pareti tesissime della sua figa ritrosa. Ostinatamente insiste, fra le sue cosce fusiformi e spalancate, a spingere e forzare, millimetro dopo millimetro, in quel passaggio riluttante; la vulva si dilata oltremodo e le quattro nocche della mano riescono a passare liberamente. Le gridolina della ragazza crescono gradualmente di tono mentre persiste nel suo intento difficoltoso. Ormai solamente la nocca del pollice, che parzialmente gi penetrato, si oppone alla resistenza estenuante della vagina sempre pi tirata e strenuamente sotto sforzo. La giovane per non si vuole assolutamente arrendere: si accanisce con foga, duplicando tutti gli sforzi utili, proseguendo e perseverando costantemente, seguitando e impegnandosi con tenacia in quel lavorio aggressivo e logorante, sinch alla fine anche le ultime difese non vengono abbattute completamente. La sua mano baluginante sprofonda infine violentemente dentro di lei, fino in fondo e sino al polso, incominciando ad andare e venire freneticamente, fuoriuscendo e riaffondando come impazzita in un crescendo inarrestabile di grida imbarazzanti che si alternano a gemiti e sussurri di godimento eccessivo e selvaggio, finch stremata ed esausta non crolla letteralmente sul pianale scivoloso fremendo e sussultando in preda agli spasmi di un orgasmo colossale. Si toglie poi molto attentamente la manina sfavillante dal ventre grondante di umori vischiosi e rimane l abbattuta sul posto ansando e tremando vistosamente per quasi un minuto. Vai al 216. .215.

La giovane ragazza spagnola si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride timidamente. Si incammina con calma nell'acqua adamantina della spiaggetta giallo-ocra incantevole e minacciosa, si immerge e si allontana dalla riva rocciosa nuotando e rinfrescandosi per qualche minuto, poi si gira e senza fretta fa ritorno al gruppetto di scogli che affiora in superficie dal basso fondale sabbioso del mar Mediterraneo, turchese e limpidissimo, di quell'imponente Costa frastagliata a malapena increspata da piccoli movimenti ondosi. Ti guarda, ti sorride dolcemente, si siede con malizia sul bordo di uno scoglio piatto e grigio. Il sole le si riflette sulle spalle arrossate del corpo eccitante, il movimento leggerissimo della corrente le accarezza voluttuosamente le gambe scottate; cos seduta e bagnata sembra una scultura di quarzo rosa che si sposa amabilmente con il paesaggio straordinario del mare adamantino che la circonda. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole vivace e pimpante tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto delizioso e soddisfatto. Gli occhioni scintillanti e stupendi, scuri e un po' allungati, risplendono di una luce incandescente e trascendentale. Lo sguardo scaltro e malizioso sembra quello di una volpe astuta e molto intelligente, i lineamenti sinceri e genuini, e le curve morbide delle sue guanciotte paffutelle, si direbbero i tratti principali di un diavoletto ingenuamente carico e vitale. La fronte coperta dalla frangettina nerissima, le sopracciglia sono accentuate ed espressive, energiche e raggianti, e le palpebre, pesantemente truccate dalla matita agli angoli, le esaltano oltremodo la forma a virgola degli occhi radiosi e brillanti. La pelle del viso chiarissima, assai arrossata, il nasino alla greca diritto e raffinato, il mento lievemente appuntito racchiude deliziosamente il disegno di un cuore perfetto. La sua bocca armoniosa, n piccola n grande, truccata dal rossetto indelebile e cremoso, le sue labbra rosa dorate sono incurvate in un sorriso dolcissimo che ricorda enormemente il musetto di un cerbiatto libero e spensierato. Quei suoi lunghi capelli neri come la notte che le incorniciano il visetto caliente e focoso, discendendole sul davanti del corpo allettevole e formoso, nascondendole sinuosamente parte dei seni floridi e tondeggianti, ricadendole sul ventre levigato con cura, raccogliendosi sulle cosce strettamente chiuse, le donano indubbiamente un aspetto trascendente e soprannaturale. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla maliziosamente, sussurrando appena con un filo di voce ardente e voluttuosa. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza spagnola. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi altrimenti andare al 189. .216. La giovane ragazza africana si rialza in piedi e si gira dalla tua parte. Abbassa il capo e ti sorride disinvoltamente. Si incammina con calma nell'acqua trasparente della vasta pozza naturale e purissima, raggiunge e si intrattiene sotto la cascatella cristallina indugiando e rinfrescandosi per qualche minuto, poi si gira e senza fretta fa ritorno al gruppetto di sassi che si affaccia sul limitare della grande pozzanghera gorgogliante, che si trova allinterno di quella Savana magica e sperduta nell'immensit di un'Africa nera indomabile e misteriosamente ricolma di meraviglia. Ti guarda, ti sorride spontaneamente, si siede con naturalezza sul bordo di uno dei massi, piatti e grigi, che costellano quel basso fondale limpidissimo e roccioso. Il sole le si riflette sulle spalle imbrunite del corpo elastico, il movimento costante della corrente le accarezza dolcemente le gambe muscolose;

cos seduta e bagnata sembra la scultura di una dea intagliata nell'ebano dalla mano di un dio essenzialmente primitivo. Non mai stata tanto bella quanto adesso! La sua indole un po' selvaggia e tribale tornata ad affacciarsi sul suo bel visetto espansivo e soddisfatto. Gli occhioni scintillanti e nerissimi, lievemente obliqui, risplendono di una luce aggressiva e trascendentale. Lo sguardo, attento e guardingo, sembra quello di una tigre momentaneamente rilassata, i lineamenti freschi e marcati, accentuati e giovanili sul suo volto vagamente rotondo, riflettono tutta la semplicit di una notte indimenticabile passata sotto alle stelle e trascorsa magicamente al chiaro di una luna piena straordinaria. La fronte limitata, ristretta e distesa, le sopracciglia sono foltissime, spesse e lineari, le palpebre sono sottolineate da una riga nera che le esalta oltremodo la forma minacciosa degli occhi incredibili e stupendi. La pelle del viso ha il colore del cioccolato fondente, il nasino tipicamente africano possiede un fascino energico tutto suo, la bocca sorridente, e le labbra tumide e rigonfie sono allargate in un sorriso intenso e solare, bianchissimo ed enormemente disarmante. Quei suoi lunghi capelli neri come il petrolio che le incorniciano selvaggiamente il visetto, discendendole sul davanti del corpo combattivo e vigoroso, nascondendole morbidamente le tettine a punta, ricadendole sul ventre modellato con cura, raccogliendosi appena sulle cosce strettamente chiuse, le donano indubbiamente un aspetto mitologico e divino. E' veramente bellissima! Solleva il mento e ti parla liberamente, sussurrando con un filo di voce cavernosa e profonda. Subito un campanellino allarmante comincia a risuonare dalla macchinetta del video poker mentre nel raccoglitore che si trova in basso si accumula la vincita del jackpot finale della ragazza africana. Davvero molto bene! Un altro poco di denaro ti torner senz'altro utile nel corso della serata o l'indomani al pi tardi. Quando il trillo del campanello smette di suonare, la schermata si oscura rapidamente diventando poi del tutto buia ed i soldi smettono di uscire dall'apposita fessura. Segue un istante di vuoto assoluto, infine la primissima schermata ritorna a brillare sullo schermo tattile. Alcune ragazze si muovono sinuosamente, invitandoti con un dito carico di promesse, e una scritta lampeggia continuamente a lettere cubitali e rosse: SOLO PER ADULTI! Se vuoi ricominciare il gioco daccapo, magari con un'altra giovane bellezza, vai al 25. Se non vuoi pi giocare, e vuoi entrare nella sala biliardo, raccatta i soldi che hai vinto e vai al 142. Se non vuoi pi continuare a giocare, e sei gi stato nella sala biliardo, puoi altrimenti andare al 189. .217. La fila davanti all'ingresso della discoteca lunga e i due buttafuori posti di lato molto grossi, ma i tuoi amici che sono in coda a pochi metri dall'entrata ti hanno visto e ti fanno vistosamente cenno di raggiungerli. Se li vuoi raggiungere, vai al 241. Se preferisci metterti in coda, vai al 266. .218. Ti avvicini alla pista da ballo che risplende di una luce fluorescente e osservi meglio il profilo di una ragazza che si intrattiene semplicemente ai margini con un lungo bicchiere stretto in mano. Il viso grazioso e sorridente, i lineamenti sono morbidi e gentili, una grossa treccia di capelli le discende morbidamente sulla schiena fino all'altezza delle scapole. Indossa un maglioncino sbracciato e scollato che le si intreccia sul seno, che rimane rimboccato in una cortissima minigonna nera, calza ai piedi un paio di scarpette dal tacco altissimo che la fa sembrare di parecchio pi alta di quanto non lo sia veramente. Le gambe sono nude e la figura si direbbe appena un poco sovrappeso, ma le tette che sobbalzano vivacemente ad ogni sua singola oscillazione, cazzo, sono assolutamente da infarto. Non ci sono dubbi, la riconosci e la raggiungi. Le picchietti con un dito sulla spalla destra. "Ciao!".

Si gira e ti riconosce in un istante, strilla a sua volta un saluto gioioso e ti rivolge un sorriso splendente. E' felice di vederti, non lo credeva possibile, ti stava proprio pensando, ti dice tutto d'un fiato, sembra non stare pi nella pelle. Ti abbraccia calorosamente e subito arrossisce per averlo fatto. Ti prende per mano e ti trascina lontano dagli altoparlanti: che era pimpante ed esuberante gi lo sapevi, ma cos tanto ti fa sospettare che possa essere lievemente alticcia. Dubiti che ci che sta nel suo bicchiere sia soltanto Coca-Cola... La studi con molta attenzione dalla testa ai piedi, sfacciatamente, vuoi valutarne la reazione e saggiare allo stesso tempo il terreno su cui ti trovi. "Sei davvero molto bella cos vestita!". Avvampa immediatamente come un fiammifero, ti ringrazia, cambia discorso e ti invita a sedere altrove. Molto bene! Magari leggermente brilla ma non abbastanza da non rendersi conto di quel che la circonda. La segui in un cantuccio relativamente tranquillo della discoteca osservandola camminare faticosamente sui tacchi troppo alti per la sua figura piccolina. I suoi fianchi sono rotondetti, ma il suo sedere non niente male. Cammina in modo buffo e un po' ridicolo. Trovate un divanetto libero in un angolo della sala e vi accomodate vicini come vecchi amanti. Lei comincia subito a parlare, di chiss che cosa, come se non vi vedeste da mesi anzich solamente dalla sera precedente. Le chiedi distrattamente il suo nome, forse lo avevi gi fatto, lei non ci fa caso e te lo dice ancora ma continua a sfuggirti. Per te lei e sempre rester solo la tua Barista Chiacchierina. Gesticola allegramente nell'aria posandoti una mano sulla gamba sinistra con noncuranza, indugiando per un momento e ritraendola in fretta, appoggiandola di volta in volta un centimetro pi in su del ginocchio. In una mano stringe il bicchierone per met vuoto, che si fa volteggiare vispamente davanti; distogliere lo sguardo dall'ampia scollatura non facile, per non lo perdi mai di vista e ti stupisci che il suo contenuto non vada versato, mentre con la coda dell'occhio continui a seguire attentamente le evoluzioni di quell'altra mano roteante. Le fa compiere ampi gesti significativi, prima di tornare a posarla con trascuratezza sulla tua coscia. Mostri indifferenza, quasi non te ne fossi neppure accorto, vuoi vedere se lo sta facendo apposta e sino a che punto vuole arrivare. Giunge infine a sfiorarti innocentemente la patta dei pantaloni con le dita. La reazione immediata: il tuo cazzone si srotola come un pitone e scatta sull'attenti come un serpente all'attacco, la palma della sua mano vi si spinge sbadatamente sopra. Allora un'abitudine! E' no, questo non pu proprio essere un incidente, la seconda volta che succede nell'arco della giornata, questa volta non la passa liscia. Se la vuoi trascinare in bagno, vai al 223. Se vuoi continuare a far finta di nulla, vai al 249. .219. Continui a far finta di niente come se non ci avessi fatto caso. Elisa indugia per un momento pi del necessario poi ritrae velocemente la mano per ravviarsi i capelli dietro un orecchio. Non ha mai smesso di chiacchierare n di gesticolare e continua a farlo per qualche altro minuto, mentre tu osservi quasi ipnotizzato gli scatti e le evoluzioni roteanti delle sue mani. Il martellamento convulsivo della sala risuona costantemente in sottofondo, soffocando in parte tutte le sue parole, mentre le luci colorate della discoteca volteggiano e spiraleggiano sempre dappertutto. Immobile alla tua destra c' un robusto tavolino, seduta sul divanetto alla tua sinistra ci sta vivacemente lei. Si interrompe per qualche secondo, apre la borsettina e ci fruga dentro, la richiude e se la passa nell'altra mano, si allunga per posarla maldestramente sul ripiano del tavolino. Ti sospingi contro lo schienale del piccolo divano per farle spazio: le sue gemelle si schiacciano sul tuo uccellone imbizzarrito, lo puoi sentire fremere e sussultare disperatamente fra quell'enorme massa di carne dondolante e soffice. Il contatto improvviso caldo e molto morbido. Si scusa e cerca di sollevarsi, ma scivola e ti cade pesantemente addosso. Percepisci chiaramente le dita di una mano che si chiudono intorno al tuo cazzone. Si scusa ancora una volta, diventa leggermente rossa e dopo nemmeno un minuto si riallunga per riprendere la minuscola borsetta,

strofinando di nuovo generosamente le sue grandiose mammelle sul tuo cazzo enormemente sovreccitato. Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un risultato pari, vai al 244. Se la loro somma, un risultato dispari, vai al 264. .220. Se fra le due ragazze della sala biliardo, ti piaciuta di pi la Bellissima Biondina, vai al 371. Se invece tra le due ragazze della sala biliardo, ti ha stuzzicato maggiormente la Seriosa Castana, vai al 348. .221. Quello splendore di ragazza se ne sta ritta in piedi, immobile in bella mostra, imperiosa e solenne al centro di una piccola polla di luce che si trova entro la cappa del chiarore appena soffuso dalla pista da ballo. Le spalle sono appoggiate ad una delle colonne, un braccio disteso lungo il corpo, una mano posata sul bacino, le gambe sono leggermente divaricate. Si direbbe in paziente attesa, come se aspettasse qualcuno, quasi che volesse farsi vedere, quasi che volesse assolutamente farsi trovare a tutti i costi. Ti avvicini con cautela e cerchi disinvoltamente di attirare la sua attenzione. "Ciao". La Seriosa Castana solleva il mento; il suo sguardo appare duro e profondo, impenetrabile e caparbio, e sulle prime non sembra riconoscerti affatto. "Sei sola?". Non risponde e continua a guardarti, impassibile, con aria di sufficienza dall'alto del suo piedistallo dorato. Come inizio non un granch! Arretri di un passo sottraendoti alla sua vista, cambiando bruscamente modo di fare. Ti metti al suo livello e fai un altro tentativo. "Se proprio non hai voglia di compagnia... Posso anche andarmene.". L per l non dice nulla e il suo atteggiamento si sarebbe detto alquanto sospettoso, ma poi le labbra le si incurvano in un sorrisetto inquietante che la fa cadere dal piedistallo e tornare tra i comuni mortali. Vai al 231. .222. Si tira indietro e si raddrizza sui tacchi, inarcando la schiena e spingendo in avanti le enormi mammelle, appoggiando una mano sul pavimento e spalmandosi lo sperma intorno e sui capezzoli con due dita dell'altra. La sua espressione oscena e lo sguardo selvaggio, le sue labbra naturalmente rosse sono incurvate in un sorriso stracarico di malizia. Il tuo uccellone ancora semieretto tra le gambe, lo catturi con la mano e lo accarezzi distrattamente. Ti guarda, ti sorride, si solleva rapidamente in piedi, muovendo qualche passo verso il lavandino, si gira e si succhia un capezzolone fissandoti continuamente negli occhi. Scivola con le mani alla cortissima minigonna nera, afferrandone i bordi e alzandone con lentezza esasperante l'orlo sino all'altezza dei suoi fianchi rotondetti. Si abbassa senza nessuna esitazione le mutandine di pizzo rosa. Una folta peluria riccia e castana le ricopre tutto il monte di venere e buona parte dell'inguine, le cosce sono sode e tornite, la pancia invece non si vede perch le tettone penzolanti le ricadono generosamente davanti. Al contrario, pi in basso si possono nitidamente scorgere le grandi labbra della vagina, dischiuse, come la bocca di una caverna invitante e succulenta. Si volge e si piega a novanta gradi sul lavandino, mostrandoti il suo splendido sedere rotondo, apre sfacciatamente le gambe, non perde tempo e si infila istantaneamente dentro due dita. Comincia subito a smanettarsi forsennatamente la passera.

"S che mi piace, dai vieni qui spicciati, sbrigati non posso resistere, voglio sentirti muovere dentro la figa!". Non te lo fai ripetere e balzi in piedi. Ti togli le scarpe da tennis e le sospingi in un angolo del bagno, ti sfili del tutto jeans e mutande e li getti entrambi a cavallo del corrimano insieme alla maglietta a mezze maniche bianca. La raggiungi velocemente e sostituisci le sue dita con le tue. La sua vulva ti appare assai pelosa e bagnatissima, alquanto larga e sbrodolante, l'interno parecchio burroso e sembra una fornace ardente. Ci infili dentro un terzo dito mentre lei ti sta incitando a fare pi forte. Molto bene! Evidentemente le piace essere presa brutalmente e con estrema violenza. Con una mano le divarichi selvaggiamente le natiche; le tre dita si muovono ancora troppo facilmente nel suo figone spazioso, le schiaffi perci dentro rudemente anche il mignolo, incominciando ad andare e venire dentro e fuori dalla sua figa caldissima, sprofondando freneticamente sino alle quattro nocche della mano senza avere alcun riguardo in particolare nei suoi confronti. Si direbbe piuttosto strano o perlomeno abbastanza insolito, per sembrerebbe piacerle assolutamente un mondo. "S dai pi forte, muoviti con quella mano, cos non ti fermare, continua che ci sono!". La sua vagina che schiocca ad ogni colpo, le sue strilla esasperanti, la tua mano che si sta inevitabilmente inzuppando: senti il cazzo che gi palpita e nuovamente rinviene fra le gambe. Improvvisamente percepisci un fiotto vulcanico esplodere dal suo ventre, lei si accascia sul lavandino in preda a convulsioni esagerate, un getto vischioso e rovente ti inonda la mano fino al polso. Non ci sono proprio dubbi sul fatto che ha goduto! Levi con uno schiocco le dita dal suo corpo fremente e ti scosti un po' per osservarla meglio. La ragazza si fa sempre pi interessante, e se non altro adesso tace momentaneamente. "Dolcezza, sei un fenomeno!". Ansima e respira affannosamente con la faccia affondata nel lavandino, la schiena ancora percorsa da spasmi di piacere, la passera che sembra intrisa di burro fuso, un rivolo di gelatina le discende lentamente lungo le cosce. Cazzarola che orgasmo! Meno male che sei nudo, altrimenti sarebbe stato un disastro. Il tuo animale si completamente ridestato e sta ora puntando al cielo percorso da nuova rabbia. Prendi un preservativo dalla scatoletta, lo apri e te lo metti frettolosamente. La tua Barista Chiacchierina intanto geme rumorosamente e non accenna a riprendersi nemmeno un pochetto. Ti avvicini come una molla, la afferri per le natiche e glielo sbatti immediatamente nel basso ventre. Solleva di scatto la testa incurvando la schiena e raddrizzandosi sui gomiti in un solo istante. Ti allunghi su di lei e le prendi le tettone penzolanti nelle coppe delle mani. Sono ancora impiastricciate del tuo sperma, ma ormai quale importanza pu avere? Pi di cos non ti puoi mica sporcare! Il suo figone risulta molto largo e il tuo cazzone ci balla disinvoltamente all'interno, per la sua vulva calda come il fuoco e le sue mammelle hanno la consistenza della panna cotta. Cominci subito a stantuffarle violentemente dentro, stropicciandole senza sosta i seni grandissimi, scivolandole febbrilmente nella figa, facendole risuonare sonoramente le chiappe ad ogni singolo affondo animalesco e brutale. Sei ipereccitato e la trombi nel modo pi rude possibile. Resta zitta per qualche altro momento, poi ricomincia dapprima pian piano e in seguito maggiormente in fretta a scaldarsi ed eccitarsi come una matta. "S dai fottimi pi forte, cos continua non smettere, scopami sino in fondo, sfondami del tutto che mi piace!". Le pistoni bestialmente dentro. Lo estrai quasi totalmente e lo riaffondi fino alle palle. La sua figa sciaguatta e il suo culo rotondo schiocca. La testa gettata istericamente all'indietro. Le sue tettone sono sudate e scivolose. Le strilla si fanno sempre pi stridule. D'un tratto senti come un'inondazione esploderle nel ventre e le fiamme avvolgerti il cazzo, un'eruzione vulcanica invaderti i coglioni e scaricarsi nell'inguine, allargarsi sul pube e grondare vischiosamente sulle gambe. Lei si aggrappa al lavandino e incomincia a tremare convulsamente come in preda a una crisi epilettica. Crolla infine pesantemente al suolo con una mano stretta al petto.

Vai al 271. .223. Scatti in piedi e la afferri saldamente per il polso della mano libera. La trascini praticamente per tutta la sala facendoti largo con rabbia tra la folla della discoteca ricolma di gente schiamazzante. Lei ride vivacemente e non oppone nessuna resistenza, rischiando spesso di inciampare a causa dei trampoli che calza, per riesce piuttosto facilmente a mantenere il passo forse un po' troppo lungo per le gambe della sua figura piccolina. Apri la porta e varchi la soglia delle toilette. La luminosit del corridoio che conduce nei bagni accecante. Strizzi le palpebre e vai avanti. Lei non protesta minimamente, ma se la sta ridendo come una matta, e questo ti fa non poco incazzare. Non ti mai piaciuto essere preso per i fondelli! Nell'antibagno non c' nessuno: apri una delle porticine, la tiri dentro e la richiudi alle sue spalle. L'ambiente che vi circonda spazioso, abbastanza pulito e bianchissimo. La sua carnagione molto chiara e la bocca naturalmente rossa, i suoi capelli sono raccolti in una grossa treccia castana. Il suo sguardo brilla di una luce riflessiva, il suo sorriso scintilla di un pizzico di malizia. Adesso ha smesso del tutto di ridere sguaiatamente, il rimbombo della musica resta soltanto uneco che martella in lontananza. Ti fissa con gli occhi stretti e ti parla interrogativamente. "E adesso cosa facciamo?". Se le vuoi parlare con arroganza e dire chiaramente cosa ti aspetti che faccia, vai al 227. Se non vuoi parlare affatto ma esprimerle altrettanto palesemente le tue intenzioni, vai al 250. Se le vuoi semplicemente saltare addosso, vai al 243. .224. Svolti l'angolo del corridoio e fai ritorno praticamente indietro. Emergi in un antibagno assolutamente deserto. Ti dirigi ai lavandini per rinfrescarti il viso. Una delle porticine dei bagni si apre alle tue spalle. Sollevi il capo per guardare nello specchio. La porta dell'abitacolo si richiude e una bella ragazza ti si avvicina con calma. Non piccolina n altissima; la carnagione chiara, la corporatura normale, non sembra eccessivamente prosperosa, ma ti appare snella e possiede un fisico dalle linee morbide. Il viso invece pesantemente truccato e i lineamenti appaiono addirittura volgari: la sua espressione sconcia e lo sguardo turpe, la bocca rossa e il suo sorriso vergognoso. I suoi capelli sono lunghi e lisci, color biondo chiaro con riflessi dorati, scalati morbidamente sino a met della schiena, lucidi, grossi, brillanti e pettinati con cura da una parte. Gli occhi sono verdi, il nasino irriverente, le sue labbra sono tumide e lievemente dischiuse. A prima vista si direbbe certamente il volto di una ninfomane o di una prostituta al lavoro. Indossa una canottiera rosa e un paio di jeans neri con catenelle alle tasche che le discendono tintinnando sulle cosce, calza ai piedi sandali dal tacco inverosimile e porta ai polsi bracciali di metallo e di plastica borchiata. Le spalle sono leggermente larghe, il seno risulta abbastanza pronunciato al di sotto dell'indumento elastico, i fianchi sono stretti, il ventre morbido e liscio, il culetto che hai soltanto potuto intravvedere mentre richiudeva in fretta la porta del bagno era ben fatto. Stringe fra le dita uno zainetto stracolmo di cerniere lampo e le sue gambe sono affusolate e proporzionalmente lunghe. La ragazza ti si ferma dietro alla schiena e vi guardate attentamente attraverso lo specchio. Senti una mano che ti si chiude a pugno sulla patta dei pantaloni. La reazione immediata: il tuo cazzone si srotola come una vipera infuriata e scatta sull'attenti come unanaconda pronta a colpire. Lei schiude ancora un poco le labbra e ti sorride con estrema indecenza. Si china in avanti e ti morde sul collo. Balzi bruscamente di lato. "Ma sei matta?". Tira fuori la lingua e si lecca spudoratamente le labbra rosse come il sangue. Si afferra i seni delicatamente marcati e se li strizza con forza. Non risponde e non aspetta nessuna risposta, ti passa

vicino sfiorandoti l'uccello con le dita della mano sinistra. Ti parla con un filo di voce molto suadente. "Vuoi giocare con me per qualche minuto?". Raggiunge seducentemente l'ultimo dei lavandini schierati lungo la parete, apre lo zainetto e ne estrae una scatoletta di preservativi che posa accanto al rubinetto, getta lo zainetto di pelle nel lavandino e si gira nella tua direzione; socchiude gli occhi e la sua espressione si fa estremamente sensuale, smette di sorridere e si mordicchia il labbro inferiore, si sfila la canottiera dall'orlo dei jeans e la solleva disinvoltamente fino all'altezza delle ascelle: le tette sono tondeggianti, le areole sono rossicce e scure, i suoi capezzoli turgidi mostrano un po' di sano strabismo. Si cerca febbrilmente con due dita i pistilli eccitati dei seni senza mai smettere di fissarti negli occhi. Li trova e li stropiccia aspramente tra indice e pollice. Inizia subito a mugolare deliziosamente. Dimentichi del tutto il morso che ti ha dato sul collo e la raggiungi in un attimo. Se una prostituta ti ha quasi convinto a pagare, se invece una ninfomane ha trovato quel che cercava. Ti abbassi tranquillamente lo zip dei pantaloni e ne tiri fuori il guerriero che si erge maestosamente in tutta la sua statura imponente. Abbassa lo sguardo e ti sorride con molta cupidigia. Si piega sulle ginocchia e ti sbottona la patta, ti cala rapidamente jeans e mutande; ti passa un paio di lente e lunghe lappate sul cazzo, incominciando dalla base dei coglioni e risalendo sino alla punta del glande. Allunga una mano sul lavandino e afferra la scatoletta dei preservativi, ne prende uno che apre frettolosamente con i denti e te lo mette. Si rialza in piedi arretrando velocemente di un passo. Si fa dolcemente scivolare le mani sul corpo, chiudendo gli occhi e sollevando il mento, stringendosi nelle spalle e ruotando la testa, sporgendo vistosamente le labbra come per baciare qualcosa di inesistente. Cazzo, questa ti vuol far morire! Rintraccia infine la sfilza di bottoncini in fila sul suo pube e comincia a spennarli lentamente come fossero banconote di grosso taglio: rispettosamente, ossessivamente, meticolosamente, fascinosamente, accuratamente. Si volge di scatto calandosi in un baleno i jeans di poche spanne; il perizoma che la veste intimamente minuscolo e variopinto. Il brillio di un istante e anche le mutandine sono state abbassate. Porca miseria che culo! Inarca la schiena flessuosa, alzando il sedere straordinario, appoggiando le palme delle mani al muro, offrendoti generosamente la sua figa sbrodolante. La fessura dischiusa che spicca tra le sue cosce pare intrisa e cosparsa di zucchero filato. I peletti biondi che sono radi e lisci intorno alle grandi labbra spalancate sembrano parecchio appiccicaticci, l'interno della sua vulva sfolgorante rosa e bagnato come un confetto appena inzuppato nel caramello caldo, il clitoride brillante palpita pulsando e sfavillando vivacemente sotto la forte luce al neon dell'antibagno. "Forza, vieni e fammi male". Non te lo fai ripetere una seconda volta. Le scivoli dentro come nel burro liquido e fuso. Lei sospira languidamente. La sua passerina larga e vischiosa, caldissima, accogliente e vorace come un abisso senza fine. Le sprofondi immediatamente nel ventre fino alle palle. Arretri piano, assaporando ogni centimetro di quel contatto ardente, lo estrai completamente, prendi la mira e le assesti un altro debole colpetto riaffondandole totalmente nella figa. "Pi forte stronzo, forza non farti pregare, sfondami e spaccami in due". "Taci zoccola, e lasciami godere.". Le dai uno schiaffetto sulle natiche. "Ah s". Geme ad alta voce. "Ho detto che devi stare zitta stronza!". Le cali un secondo ceffone sul sedere, con sufficiente energia da lasciarle le impronte rosse delle cinque dita sulla carne rosata delle chiappe. Lei mugola sonoramente ma non dice niente. Molto bene! Evidentemente oltre ad amare il linguaggio volgare le piace restare sottomessa e deve essere anche un pochino masochista. Le afferri le natiche e la divarichi brutalmente, iniziando ad andare e venire forsennatamente, stantuffandole e pistonandole nella figa senza avere alcuna premura nei suoi confronti, facendole sbatacchiare i testicoli sul monte di venere soffice ad ogni singolo

affondo, afferrandola poi per i capelli e tirandole indietro la testa, piegandoti su di lei come un animale in fregola, afferrandole in ultimo i seni a malapena traboccanti dalle coppe delle mani. "Cos Tesoro voglio sentirti gemere come una vacca in calore". Le sue chiappe schioccano, la sua fessura slabbrata sciaguatta, le tette sobbalzano nelle tue mani. Improvvisamente senti una vampata esploderle nel ventre e le fiamme avvolgerti il cazzo, la ragazza incomincia a tremolare convulsamente e la devi sostenere fra le braccia per non lasciarla rovinare sul pavimento. Continui a fotterla selvaggiamente per tutto il tempo. Quando infine smette di tremare incontrollabilmente si accascia mollemente nelle tue mani. Cazzarola che orgasmo! Le sue mammelle sono sode e pastose, i capezzoli sono duri come sassi, la sua figa ancor pi focosa e scivolosa. Ansima e respira affannosamente. La ragazza si divincola dalla tua stretta febbricitante e si lascia cadere sulle ginocchia: con una mano ti toglie il preservativo e con l'altra corre istantaneamente in soccorso al suo clitoride. Ti ciuccia lo scroto e si smanetta la passerina, ti spilucca l'asta e si risucchia in gola la cappella. Si leva il cazzo dalla bocca e ti guarda negli occhi. Stai irresistibilmente fremendo nella sua mano che si muove vigorosamente. "Sborrami in faccia bastardo". Non c'era nessun bisogno che te lo dicesse. Il tuo cazzone rabbiosamente in tiro sta gi sussultando, i testicoli iniziano presto a solleticare, le gambe ad irrigidirsi, i muscoli dorsali a contrarsi irrefrenabilmente. Le scarichi fiotti di panna montata direttamente sul viso, lei contemporaneamente serra le palpebre e ricomincia a defibrillare incontenibilmente. Sostituisci la sua mano con la tua, dirigendo i getti di sperma verso le sue labbra aperte e rosse. Il suo volto sembra sconvolto e perduto nel proprio delirio orgasmico. Merda che troia! Vai al 237. .225. Quello splendore di ragazza se ne sta ritta in piedi, immobile in bella mostra, imperiosa e solenne al centro di una piccola polla di luce che si trova entro la cappa del chiarore appena soffuso dalla pista da ballo. Le spalle sono appoggiate ad una delle colonne, un braccio disteso lungo il corpo, una mano posata sul bacino, le gambe sono leggermente divaricate. Si direbbe in paziente attesa, come se aspettasse qualcuno, quasi che volesse farsi vedere, quasi che volesse assolutamente farsi trovare a tutti i costi. Ti avvicini con cautela e cerchi disinvoltamente di attirare la sua attenzione. "Ciao". La Seriosa Castana solleva il mento; il suo sguardo appare duro e profondo, impenetrabile e caparbio, e sulle prime non sembra riconoscerti affatto. "Sei sola?". Non risponde e continua a guardarti, impassibile, con aria di sufficienza dall'alto del suo piedistallo dorato. Come inizio non un granch! Arretri di un passo sottraendoti alla sua vista, cambiando bruscamente modo di fare. Ti metti al suo livello e fai un altro tentativo. "Se proprio non hai voglia di compagnia... Posso anche andarmene.". L per l non dice nulla e il suo atteggiamento si sarebbe detto alquanto sospettoso, ma poi le labbra le si incurvano in un sorrisetto inquietante che la fa cadere dal piedistallo e tornare tra i comuni mortali. Vai al 236. .226. Ricordi abbastanza chiaramente che tende a raddolcirsi subito quando ti mostri conciliante, esprimendole allo stesso tempo apprezzamenti garbati e lusinghevoli. Fai un piccolo passo indietro Accennando appena un inchino riverente per omaggiarla e metterti al suo servizio.

"Caspita Alma, dire che sei bellissima non sarebbe sufficiente: sei un Bocconcino fuori dal comune!". Aggrotta un sopracciglio e smette di sorridere, per i suoi occhietti particolari si allargano lievemente e un sorrisetto mellifluo le compare brillante sulle labbra. Si capisce che non disdegna sentirsi lusingata, che le piace recalcitrare e fare un po' la pretenziosa, infatti quando ti parla lo fa in modo confidenziale, sicuramente per mantenerti sulle spine, e la sua voce non suona n come una domanda n come un rimprovero. "Un Bocconcino?". Sembra riflettere e le sorridi. Un getto fumoso viene soffiato sulla pista da ballo e si srotola fino ai vostri piedi come un gomitolo di lana, l'oscurit cala immediatamente su di voi come il sipario di un palcoscenico, Alma risoluta ti prende per mano e ti conduce verso un'altra debole pozza di luce poco distante dalla massa informe di figurine formicolanti nel buio. Vai al 256. .227. "Adesso ti spogli, ti pieghi sulle ginocchia e cominci col farmi un bel cazzo di pompino!". Cambia subito espressione. Avvampa di rabbia e ti d del maleducato e del cafone, si gira repentinamente, apre la porta del bagno e se ne va borbottando che sei solo e soltanto uno schifoso cavernicolo. Impieghi solamente qualche momento per riprenderti dallo sbalzo di umore improvviso, per deve essere stato sufficiente perch quando lo fai lei ti ha gi sbattuto la porta in faccia e se n andata definitivamente. Chiedere scusa non serve a farla tornare indietro: la segui frettolosamente nella sala martellante ma pare del tutto svanita tra la folla chiassosa della discoteca. Vai al 277. .228. Ti incammini sulla destra di quell'oasi relativamente luminosa, per non riesci a scorgere nient'altro che due figure indistinte appassionatamente appiccicate su un divano. Ti avvicini ai fantasmi che si agitano sulla pista da ballo per controllare se ne riconosci qualcuno, ma diversi getti fumosi ci vengono sparati sopra come missili e le fiamme nebbiose che si aprono a ventaglio si srotolano fino ai tuoi piedi come il soffio biancastro di un drago spettrale. L'oscurit che ti cala immediatamente addosso ti si stringe intorno come un cappio al collo. Ti passi le dita fra i capelli e ti aggiusti i genitali con la mano, cambi direzione e ti allontani in fretta da quella situazione scomoda. Alcune imponenti colonne di plastica attorniano la pista e molti divanetti privi di braccioli come tutti sono collocati sul limitare tra buio e penombra, poche deboli polle di luce sono disseminate in giro con il contagocce e vanno diradandosi sempre pi man mano che ci si avvicina al perimetro fittamente ombroso. Qualche coppietta scalpitante approfitta della scarsa luce per scambiarsi effusioni nelle tenebre, altre persone troppo scure per poterle distinguere con chiarezza si aggirano come dannati nella bassa muraglia polverosa che circonda pesantemente tutta quanta la pista da ballo. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 251. Se esce un numero dispari, vai al 255. .229. Non proferisci parola perch improvvisamente la ragazza che ti trovi davanti non pi una qualsiasi supergnocca e non sei pi nemmeno certo di conoscerla abbastanza bene. Come reagire? Quali

parole usare? Sei rimasto un po' disorientato da quella rivelazione del tutto inaspettata e non puoi restare che ammutolito di fronte a tanta bellezza. "Beh, non hai niente altro da dire?". Smette di sorridere e il suo sguardo si manifesta sempre pi ostile, mentre rimane impazientemente in attesa di una risposta. Raccogli rapidamente i pensieri: sapevi che Alma era una persona energica perch non l'hai veduta una sola volta con le mani in mano, dovevi pure immaginare che quasi certamente non avrebbe avuto molta pazienza e che perci un commento qualunque sarebbe stato in ogni caso meglio di nulla. Incrocia le braccia sul petto e stringe leggermente le palpebre. Se vuoi esprimere ci che pensi, vai al 260. Se vuoi lusingarla garbatamente, vai al 279. .230. "Basta, non ne ho pi voglia". Resti spiazzato e contemporaneamente disorientato, impalato e seduto come un cretino sulla tavoletta del water, con l'attrezzo ancora rabbiosamente eretto stretto nella palma della mano destra. Merda, come sarebbe a dire basta? Non vorr mica scherzare! Proprio adesso sul pi bello. Pensi confuso e un po' incazzato; apri la bocca e sei in procinto di protestare con forza per sostenere vivamente le tue ragioni ma lei ti zittisce immediatamente sollevando un dito e parlandoti con la sua vocetta melliflua e sottile. "No-no-no, adesso tocca a te stare zitto!". Ti si avvicina in modo estremamente sensuale, ti prende il cazzone fra le dita imponendogli qualche colpetto incoraggiante, si piega in avanti e ti titilla il glande con la punta della linguetta. Ti rivolge poi un sorriso astuto, ti guarda con due occhioni verdissimi che sembrano brillare di mille promesse. "Io ne ho avuto abbastanza: lasciami il tempo che mi occorre, e dopo vediamo cosa si pu fare". La fissi negli occhi e ti senti come morbida creta nelle sue mani. Ora che ci rifletti un pochino, viene spontaneo chiedersi, chi mai stato davvero totalmente abbandonato al volere di chi? Sei stato adescato e sedotto, hai fatto esattamente ci che voleva e nel modo in cui lo desiderava, cominci a sospettare che forse non eri del tutto tu a condurre il gioco e che probabilmente anche la sola idea di aver posseduto un barlume di controllo sull'andamento degli eventi fosse soltanto una magnifica illusione. Adesso ti sorge il dubbio di essere stato leggermente usato. Beh, pazienza! Purch porti a termine quello che ha iniziato. La situazione sembra promettente, insistere ora sarebbe inutile. Decidi perci di lasciarle a disposizione tutto il tempo che vuole, intanto con la mano ricominci a scappellartelo pigramente. Annuisci appena e contraccambi il suo sorriso di intesa. Si rialza e fa ritorno al lavandino. Raccoglie preservativi e zainetto dal pavimento e si ripulisce frettolosamente con una salvietta. Nel frattempo ammiri con vivo interesse il suo culetto straordinario, senza per questo disdegnare ogni altra morbida curva della sua figura snella che ti appare spudoratamente nuda, eccitante e tormentosamente a portata di mano. Cazzarola! Si risistema il trucco del viso e soltanto in questoccasione ti rendi conto che un paio di lunghe crepoline si diramano sulla superficie dello specchio, in corrispondenza dei punti in cui prima vi si era appoggiata con i gomiti. Recupera infine i Jeans e il perizoma e ricomincia a vestirsi. Cosa cazzo stai facendo? Evidentemente ci che ti passa per il cervello si deve leggere sul volto perch ti sorride lusinghevolmente e risponde alla tua domanda inespressa. "Aspetta e porta pazienza, non avere troppa fretta". Finisce di rivestirsi seducentemente e con calma, interrompendo il contatto visivo solamente per un attimo, giusto il tempo necessario per infilarsi in ultimo la canottiera elastica. Ti si avvicina come una predatrice e ti afferra i coglioni in una mano. Il tuo guerriero palpita e sussulta istantaneamente. Ti si china sul grembo con lentezza esasperante. Con le dita giocherella delicatamente con i testicoli, con la lingua ti sollecita la cappella. Schiude la bocca e si affonda per un secondo il cazzo

in gola, arrivando fino a sfiorarti il ventre con la fronte e il pube con le labbra tumide e rosse. Il fuoco ti si diffonde nell'anima e ti sciogli arrendevolmente come un ghiacciolo al sole. Abbassi la guardia e socchiudi le palpebre. Lei si estrae il glande dalle labbra e ti sorride con soddisfazione. Si volge repentinamente e se ne va molto in fretta. Ti riprendi velocemente dalla sorpresa e balzi in piedi facendo solo il gesto di fermarla dicendole di aspettare un momento, ma la porta del bagno si richiude e ti blocchi con la mano posata sulla maniglia. Porca di una troia! Se ne andata definitivamente lasciandoti con un pugno di mosche. Quel bel visetto da ninfomane ti ha colto in fallo e ti ha ingannato, hai esitato a malapena un istante e sei stato completamente fregato. Vacca di una maiala! Sei nudo e non la puoi certamente rincorrere per tutta la discoteca in quelle condizioni. Ti guardi in giro. Al centro del pavimento c' il foro di uno scarico e appeso vicino al gabinetto c' il telefono di una doccia. Il getto piuttosto freddo per non potevi sperare in meglio. Ti ripulisci accuratamente, utilizzando parecchio sapone e acqua in abbondanza, esaurendo quasi il contenitore delle salviette accanto allo specchio crepato per asciugarti. Ti rivesti e in pochi minuti sei pronto. Esci fulmineo nell'antibagno. Alcuni ragazzini dallo sguardo stralunato fingono di non vederti aprendo improvvisamente i rubinetti per lavarsi le mani, ma non hai tempo da perdere e vuoi tentare di seguire la ragazza nella sala affollata del primo piano. Svolti subito nel corridoio luminoso, pur sapendo benissimo che sia gi troppo tardi, raggiungi la porta e la schiudi bruscamente. Resti shoccato sulla soglia, semi stordito dal martellamento folle della musica, a cavallo tra luce e penombra, in bilico fra realt e fantasia. Vai al 277. .231. "No, non andartene!". Scende infine dall'Olimpo e si rivela persino capace di esprimersi come tutti i comuni mortali, nonch di avere pressappoco gli stessi difetti e problemi della maggior parte della gente. Avanzi di un passo e ti dice subito di chiamarsi Ester; ti avvicini di un altro passettino e ripeti la tua domanda: sei sola? Rimane pensierosa per qualche altro istante e la sua voce risuona in ultimo grave e profonda, ma ti risponde e gi dopo i primi convenevoli parlare diventa molto pi semplice. Si instaura immediatamente una brevissima conversazione che sembra ruotare solamente intorno a se stessa, alla quale partecipi solo di tanto in tanto per spronarla a continuare quando necessario, cercando al contempo di mostrare indifferenza al cospetto del suo fascino irresistibile, perch intuisci che non le per niente piaciuto essere snobbata e perci questa deve anche essere la strada giusta da seguire per attirarla nella direzione voluta e desiderata. Non comunque facile; il rombo allucinante che non si pu propriamente definire musica persiste a vibrarti nelle orecchie, devi quindi accostarti ancora parecchio per poterla udire bene, il rumore disordinato della sala misto al suo profumo di donna ti sconvolge, inoltre fasciata com' da quei vestiti che la guantano pi strettamente di un preservativo sembra totalmente nuda e questo non aiuta: cerchi di ignorarla per ne sei completamente succube e non riesci a distoglierle del tutto lo sguardo dalle curve procaci del corpo. Devi faticare non poco per comprendere il significato delle sue parole e farti cos una rapida opinione su di lei. La ascolti per quanto possibile a tratti, combattuto a met tra il rapito e il distratto. Appare in ogni caso scontato che fosse vanitosa ed egocentrica, invece che fosse lesbica e possessiva non ti era sfuggito, ma ammette spontaneamente di essere abbastanza gelosa e forse un po' troppo esigente in amore e di avere litigato un'altra volta con la sua compagna. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 328. Se esce un numero dispari, vai al 332.

.232. "S, Zuccherino, direi proprio di s". "Vienimi dietro... Seguimi.". Si gira repentinamente e senza aggiungere una sola parola si avvia nella fitta penombra, quasi svanendo alla tua vista in un solo momento. Balzi bruscamente in piedi e la raggiungi prima che la sua figura femminile possa perdersi del tutto nel buio. La segui fedele come un cagnolino, osservando la sagoma del suo culetto meraviglioso che ondeggia impercettibilmente all'apice dei suoi due metri di gambe nude. L'incantevole biondina molto alta, cammina con indifferenza e senza nessuna fretta, incrociando seducentemente ogni singolo passo, avanzando nella semioscurit in modo estremamente sensuale. Dove cazzo stiamo andando? Non che abbia grande importanza ma i bagni sono da tutt'altra parte. Attraversate in silenzio tutta la saletta, vi fermate davanti a una porta incavata e seminascosta nella parete; una lucina fiochissima illumina debolmente un avviso minuscolo: VIETATO L'ACCESSO AI NON AUTORIZZATI. Fruga nella sua borsetta, ne estrae una chiavetta che infila nella serratura, apre la porta e ti invita ad entrare. Subito ti precede e si lascia oltrepassare, immediatamente se la richiude alle spalle. Una piccola luce di sicurezza piazzata sopra la vostra testa rischiara lo spazio circostante ancor meno di quanto sia rischiarato l'ambiente ottenebrante al secondo piano della discoteca. Numerose porte si susseguono regolarmente da entrambi i lati del macabro corridoio che ti si snocciola davanti. "Dove hai preso quella chiave?". Scrolla le spalle e si incammina con calma lungo il corridoio. "Qualcuno deve averla dimenticata nella toppa, noi l'abbiamo trovata e ne abbiamo fatta una copia... Non hanno mai cambiato la serratura.". Ti guardi intorno ancora un istante e ti incammini al suo fianco. "Cosa c' al di l di tutte queste porte?". "Non lo so... La mia chiave apre soltanto la prima e l'ultima laggi.". Raggiungete la fine del corridoio e lei si volge di scatto, appoggiandosi con la schiena allo stipite di una porticina per nulla diversa dalle altre, come folgorata da un pensiero improvviso. "Ma ce l'hai un preservativo?". Sai benissimo di averne con te sempre una scatoletta piena nella tasca posteriore dei jeans, ne puoi sentire la consistenza rassicurante sotto i polpastrelli delle dita mentre la sfiori con una mano per accertartene. Se le vuoi rispondere di s, vai al 258. Se le vuoi rispondere di no, vai al 281. .233. Ti incammini sulla sinistra di quell'oasi relativamente luminosa, per non riesci a scorgere nient'altro che due figure indistinte appassionatamente allacciate accanto a una colonna. Ti avvicini ai fantasmi che si agitano sulla pista da ballo per controllare se ne riconosci qualcuno, ma diversi getti fumosi ci vengono sparati sopra come missili e le fiamme nebbiose che si aprono a ventaglio si srotolano fino ai tuoi piedi come il soffio biancastro di un drago spettrale. L'oscurit che ti cala immediatamente addosso ti si stringe intorno come un cappio al collo. Ti passi le dita fra i capelli e ti aggiusti i genitali con la mano, cambi direzione e ti allontani in fretta da quella situazione scomoda. Alcune imponenti colonne di plastica attorniano la pista e molti divanetti privi di braccioli come tutti sono collocati sul limitare tra buio e penombra, poche deboli polle di luce sono disseminate in giro con il contagocce e vanno diradandosi sempre pi man mano che ci si avvicina al perimetro fittamente ombroso. Qualche coppietta scalpitante approfitta della scarsa luce per scambiarsi effusioni nelle tenebre, altre persone troppo scure per poterle distinguere con chiarezza si aggirano

come dannati nella bassa muraglia polverosa che circonda pesantemente tutta quanta la pista da ballo. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 251. Se esce un numero dispari, vai al 255. .234. La ragazza se ne sta inginocchiata ai vostri piedi con la bocca spalancata, una mano stretta al seno e l'altra affondata tra le cosce. Sembra del tutto persa negli spasmi di un orgasmo molto intenso e delirante. Gli ultimi filamenti di crema calda stanno ancora fuoriuscendo dal tuo cazzone e si spandono fiaccamente sul glande paonazzo, quando lei pare recuperare una briciola del proprio autocontrollo. Riapre gli occhioni verdi e brillanti, vi guarda entrambi con l'espressione esaltata e sconvolta; un gocciolone di sperma le pende mollemente dal naso, tira fuori la lingua e ne sfiora la superficie traslucida, se lo risucchia fra le labbra e vi sorride oscenamente. Vi scambiate uno sguardo veloce e il pensiero che vi passa nel cervello deve essere comune. Cazzarola! Siamo arrivati alla resa dei conti e dubiti fortemente che si possa trattare di una coppia convenzionale. Se una ninfomane resta davvero un tesoro di ragazza, se invece una prostituta vale comunque tutti i soldi che costa. La porta dell'antibagno si apre e per pochi secondi il tono ovattato del martellare che risuona nella discoteca sale alle stelle dimostrando pienamente ci che gi sospettavi. La ragazza si rialza in piedi, recupera frettolosamente i preservativi e lo zainetto dal lavandino, si ritira subito nel bagno delle donne. Il tuo nuovo amico si rimette rapidamente l'arnese nella patta dei pantaloni, ti sorride furbescamente e si avvia verso il corridoio per andarsene. Lei non una prostituta e lui non neppure il suo compagno. Ti ritrovi appoggiato all'ultimo dei lavandini: la mano destra sempre stretta intorno al cazzo semieretto, jeans e mutande sono calati sino alle ginocchia. Il Culturista scompare alla tua vista, diverse voci risalgono allegramente lungo il corridoio e si avvicinano in fretta. Se vuoi ritirarti nel bagno degli uomini, vai al 321. Se vuoi tentare di seguire la ragazza in quello delle donne, vai al 299. .235. "Ciao". La Bellissima Biondina solleva il mento; il suo sguardo appare perso e vuoto, e non sembra riconoscerti. "Sei sola?". Non dice nulla e non cambia minimamente espressione. "Posso sedermi?". Non risponde affatto e a prima vista il suo atteggiamento si sarebbe detto completamente indifferente, ma solamente ora ti accorgi che il suo eyeliner sbavato e che i suoi occhi sono gonfi di pianto. Perch mai? Ti siedi di impulso e la prendi per mano. "Cosa successo?". La biondina singhiozza vistosamente, ti si stringe al braccio e scoppia subito in lacrime. Andiamo bene! Non era proprio ci che speravi ed un po' troppo tardi per tirarsi indietro. Ormai puoi soltanto scegliere tra l'essere un cavaliere e cercare di consolarla, o fare il villano e comportarti da insensibile e maleducato. Non hai perci a disposizione nessun'altra scelta possibile, in fondo in fondo sei sempre stato un gentiluomo incorreggibile. Le passi un braccio sulle spalle e ti rassegni ad ascoltare la sua storia. "Abbiamo litigato...". Si interrompe e prende un fazzolettino dalla borsetta per soffiarsi il naso.

Vai al 323. .236. "No, non andartene!". Scende infine dall'Olimpo e si rivela persino capace di esprimersi come tutti i comuni mortali, nonch di avere pressappoco gli stessi difetti e problemi della maggior parte della gente. Avanzi di un passo e ti dice subito di chiamarsi Ester; ti avvicini di un altro passettino e ripeti la tua domanda: sei sola? Rimane pensierosa per qualche altro istante e la sua voce risuona in ultimo grave e profonda, ma ti risponde e gi dopo i primi convenevoli parlare diventa molto pi semplice. Si instaura immediatamente una brevissima conversazione che sembra ruotare solamente intorno a se stessa, alla quale partecipi solo di tanto in tanto per spronarla a continuare quando necessario, cercando al contempo di mostrare indifferenza al cospetto del suo fascino irresistibile, perch intuisci che non le per niente piaciuto essere snobbata e perci questa deve anche essere la strada giusta da seguire per attirarla nella direzione voluta e desiderata. Non comunque facile; il rombo allucinante che non si pu propriamente definire musica persiste a vibrarti nelle orecchie, devi quindi accostarti ancora parecchio per poterla udire bene, il rumore disordinato della sala misto al suo profumo di donna ti sconvolge, inoltre fasciata com' da quei vestiti che la guantano pi strettamente di un preservativo sembra totalmente nuda e questo non aiuta: cerchi di ignorarla per ne sei completamente succube e non riesci a distoglierle del tutto lo sguardo dalle curve procaci del corpo. Devi faticare non poco per comprendere il significato delle sue parole e farti cos una rapida opinione su di lei. La ascolti per quanto possibile a tratti, combattuto a met tra il rapito e il distratto. Appare in ogni caso scontato che fosse vanitosa ed egocentrica, invece che fosse lesbica e possessiva non ti era sfuggito, ma ammette spontaneamente di essere abbastanza gelosa e forse un po' troppo esigente in amore e di avere litigato un'altra volta con la sua compagna. Vai al 328. .237. La ragazza se ne sta inginocchiata ai tuoi piedi con la bocca spalancata, una mano stretta al seno e l'altra affondata tra le cosce. Sembra del tutto persa negli spasmi di un orgasmo molto intenso e delirante. Gli ultimi filamenti di crema calda stanno ancora fuoriuscendo dal tuo cazzone e si spandono fiaccamente sul glande paonazzo, quando lei pare recuperare una briciola del proprio autocontrollo. Riapre gli occhioni verdi e brillanti, ti guarda con l'espressione esaltata e sconvolta; un gocciolone di sperma le pende mollemente dal naso, tira fuori la lingua e ne sfiora la superficie traslucida, se lo risucchia fra le labbra e ti sorride oscenamente. Alla faccia della ninfomane! La porta dell'antibagno si apre e per pochi secondi il tono ovattato del martellare che risuona nella discoteca sale alle stelle. La ragazza si rialza in piedi, recupera frettolosamente preservativi e zainetto e si ritira subito nel bagno delle donne. Ti ritrovi appoggiato all'ultimo dei lavandini: la mano destra sempre stretta intorno al cazzo semieretto, jeans e mutande sono calati sino alle ginocchia. Diverse voci risalgono allegramente lungo il corridoio e si avvicinano in fretta. Se vuoi ritirarti nel bagno degli uomini, vai al 321. Se vuoi tentare di seguire la ragazza in quello delle donne, vai al 299. .238. Svolti l'angolo del corridoio e fai ritorno praticamente indietro. Un ragazzone dall'aria piuttosto imbarazzata ti viene incontro a testa bassa trafficando con la cerniera dei pantaloni per richiuderla mentre emergi nell'antibagno. Ti si avvicina senza sollevare lo sguardo, ti oltrepassa stringendosi il pi possibile nelle spalle, si allontana in fretta scomparendo in un momento al di l della curva del

corridoio luminoso. Puoi facilmente immaginare la porta della discoteca che si riapre per pochi istanti dal martellare della musica che aumenta follemente di volume. Una bella ragazza se ne resta intanto accucciata davanti ai lavandini per tutto il tempo. Si rialza infine in piedi e ti osserva con calma. Non piccolina n altissima; la carnagione chiara, la corporatura normale, non sembra eccessivamente prosperosa, ma ti appare snella e possiede un fisico dalle linee morbide. Il viso invece pesantemente truccato e i lineamenti appaiono addirittura volgari: la sua espressione sconcia e lo sguardo turpe, la bocca rossa e il suo sorriso vergognoso. I suoi capelli sono lunghi e lisci, color biondo chiaro con riflessi dorati, scalati morbidamente sino a met della schiena, lucidi, grossi, brillanti e pettinati con cura da una parte. Gli occhi sono verdi, il nasino irriverente, le sue labbra sono tumide e lievemente dischiuse. A prima vista si direbbe certamente il volto di una ninfomane o di una prostituta al lavoro. Indossa una canottiera rosa e un paio di jeans neri con catenelle alle tasche che le discendono tintinnando sulle cosce, calza ai piedi sandali dal tacco inverosimile e porta ai polsi bracciali di metallo e di plastica borchiata. Le spalle sono leggermente larghe, il seno risulta abbastanza pronunciato al di sotto dell'indumento elastico, i fianchi sono stretti, il ventre morbido e liscio, il culetto che puoi soltanto intravvedere nello specchio pare ben fatto. Stringe fra le dita uno zainetto stracolmo di cerniere lampo che ha raccolto dal pavimento e le sue gambe sono affusolate e proporzionalmente lunghe. Ti dirigi distrattamente ai lavandini per rinfrescarti il viso. La ragazza ti si porta con noncuranza dietro alla schiena e vi guardate attentamente attraverso lo specchio. Senti una mano che ti si chiude a pugno sulla patta dei pantaloni. La reazione immediata: il tuo cazzone si srotola come una vipera infuriata e scatta sull'attenti come unanaconda pronta a colpire. Lei schiude ancora un poco le labbra e ti sorride con estrema indecenza. Si china in avanti e ti morde sul collo. Balzi bruscamente di lato. "Ma sei matta?". Tira fuori la lingua e si lecca spudoratamente le labbra rosse come il sangue. Si afferra i seni delicatamente marcati e se li strizza con forza. Non risponde e non aspetta nessuna risposta, ti passa vicino sfiorandoti l'uccello con le dita della mano sinistra. Ti parla con un filo di voce molto suadente. "Vuoi giocare con me per qualche minuto?". Raggiunge seducentemente l'ultimo dei lavandini schierati lungo la parete, apre lo zainetto e ne estrae una scatoletta di preservativi che posa accanto al rubinetto, getta lo zainetto di pelle nel lavandino e si gira nella tua direzione; socchiude gli occhi e la sua espressione si fa estremamente sensuale, smette di sorridere e si mordicchia il labbro inferiore, si sfila la canottiera dall'orlo dei jeans e la solleva disinvoltamente fino all'altezza delle ascelle: le tette sono tondeggianti, le areole sono rossicce e scure, i suoi capezzoli turgidi mostrano un po' di sano strabismo. Si cerca febbrilmente con due dita i pistilli eccitati dei seni senza mai smettere di fissarti negli occhi. Li trova e li stropiccia aspramente tra indice e pollice. Inizia subito a mugolare deliziosamente. Dimentichi del tutto il morso che ti ha dato sul collo e la raggiungi in un attimo. Se una prostituta ti ha quasi convinto a pagare, se invece una ninfomane ha trovato quel che cercava. Ti abbassi tranquillamente lo zip dei pantaloni e ne tiri fuori il guerriero che si erge maestosamente in tutta la sua statura imponente. Abbassa lo sguardo e ti sorride con molta cupidigia. Si piega sulle ginocchia e ti sbottona la patta, ti cala rapidamente jeans e mutande; ti passa un paio di lente e lunghe lappate sul cazzo, incominciando dalla base dei coglioni e risalendo sino alla punta del glande. Allunga una mano sul lavandino e afferra la scatoletta dei preservativi, ne prende uno che apre frettolosamente con i denti e te lo mette. Si rialza in piedi arretrando velocemente di un passo. Si fa dolcemente scivolare le mani sul corpo, chiudendo gli occhi e sollevando il mento, stringendosi nelle spalle e ruotando la testa, sporgendo vistosamente le labbra come per baciare qualcosa di inesistente. Cazzo, questa ti vuol far morire! Rintraccia infine la sfilza di bottoncini in fila sul suo pube e comincia a spennarli lentamente come fossero banconote di grosso taglio:

rispettosamente, ossessivamente, meticolosamente, fascinosamente, accuratamente. Si volge di scatto calandosi in un baleno i jeans di poche spanne; il perizoma che la veste intimamente minuscolo e variopinto. Il brillio di un istante e anche le mutandine sono state abbassate. Porca miseria che culo! Inarca la schiena flessuosa, alzando il sedere straordinario, appoggiando le palme delle mani al muro, offrendoti generosamente la sua figa sbrodolante. La fessura dischiusa che spicca tra le sue cosce pare intrisa e cosparsa di zucchero filato. I peletti biondi che sono radi e lisci intorno alle grandi labbra spalancate sembrano parecchio appiccicaticci, l'interno della sua vulva sfolgorante rosa e bagnato come un confetto appena inzuppato nel caramello caldo, il clitoride brillante palpita pulsando e sfavillando vivacemente sotto la forte luce al neon dell'antibagno. "Forza, vieni e fammi male". Non te lo fai ripetere una seconda volta. Le scivoli dentro come nel burro liquido e fuso. Lei sospira languidamente. La sua passerina larga e vischiosa, caldissima, accogliente e vorace come un abisso senza fine. Le sprofondi immediatamente nel ventre fino alle palle. Arretri piano, assaporando ogni centimetro di quel contatto ardente, lo estrai completamente, prendi la mira e le assesti un altro debole colpetto riaffondandole totalmente nella figa. "Pi forte stronzo, forza non farti pregare, sfondami e spaccami in due". "Taci zoccola, e lasciami godere.". Le dai uno schiaffetto sulle natiche. "Ah s". Geme ad alta voce. "Ho detto che devi stare zitta stronza!". Le cali un secondo ceffone sul sedere, con sufficiente energia da lasciarle le impronte rosse delle cinque dita sulla carne rosata delle chiappe. Lei mugola sonoramente ma non dice niente. Molto bene! Evidentemente oltre ad amare il linguaggio volgare le piace restare sottomessa e deve essere anche un pochino masochista. Le afferri le natiche e la divarichi brutalmente, iniziando ad andare e venire forsennatamente, stantuffandole e pistonandole nella figa senza avere alcuna premura nei suoi confronti, facendole sbatacchiare i testicoli sul monte di venere soffice ad ogni singolo affondo, afferrandola poi per i capelli e tirandole indietro la testa, piegandoti su di lei come un animale in fregola, afferrandole in ultimo i seni a malapena traboccanti dalle coppe delle mani. "Cos Tesoro voglio sentirti gemere come una vacca in calore". Le sue chiappe schioccano, la sua fessura slabbrata sciaguatta, le tette sobbalzano nelle tue mani. Improvvisamente senti una vampata esploderle nel ventre e le fiamme avvolgerti il cazzo, la ragazza incomincia a tremolare convulsamente e la devi sostenere fra le braccia per non lasciarla rovinare sul pavimento. Continui a fotterla selvaggiamente per tutto il tempo. Quando infine smette di tremare incontrollabilmente si accascia mollemente nelle tue mani. Cazzarola che orgasmo! Le sue mammelle sono sode e pastose, i capezzoli sono duri come sassi, la sua figa ancor pi focosa e scivolosa. Ansima e respira affannosamente. La ragazza si divincola dalla tua stretta febbricitante e si lascia cadere sulle ginocchia: con una mano ti toglie il preservativo e con l'altra corre istantaneamente in soccorso al suo clitoride. Ti ciuccia lo scroto e si smanetta la passerina, ti spilucca l'asta e si risucchia in gola la cappella. Si leva il cazzo dalla bocca e ti guarda negli occhi. Stai irresistibilmente fremendo nella sua mano che si muove vigorosamente. "Sborrami in faccia bastardo". Non c'era nessun bisogno che te lo dicesse. Il tuo cazzone rabbiosamente in tiro sta gi sussultando, i testicoli iniziano presto a solleticare, le gambe ad irrigidirsi, i muscoli dorsali a contrarsi irrefrenabilmente. Le scarichi fiotti di panna montata direttamente sul viso, lei contemporaneamente serra le palpebre e ricomincia a defibrillare incontenibilmente. Sostituisci la sua mano con la tua, dirigendo i getti di sperma verso le sue labbra aperte e rosse. Il suo volto sembra sconvolto e perduto nel proprio delirio orgasmico. Merda che troia! Vai al 237.

.239. Ti avvicini alla pista da ballo che risplende di una luce fluorescente e il profilo di una ragazza cattura immediatamente la tua attenzione. Si sta scatenando ai margini della folla impazzita e il suo seno grandioso ciondola e dondola ipnoticamente. Il viso grazioso e rotondo, i lineamenti sono genuini e solari, una nuvoletta di capelli ondulati le ricade impetuosamente sulle spalle, discendendole sulla schiena fino all'altezza delle scapole: l'attaccatura dei capelli molto bassa e la frangia lunga, deve ravviarsela in continuazione dietro a un orecchio e scrollarsi spesso il capo per togliersi i ciuffi fastidiosi dagli occhi. Indossa una larga tshirt sbracciata e sgargiante, rimboccata in una cortissima minigonna nera a portafoglio, stringe fra le dita una minuscola borsetta priva di manici, calza ai piedi un paio di scarpette dalla zeppa altissima che la fa sembrare di parecchio pi alta di quanto non lo sia veramente. Le gambe sono nude e la sua figura lievemente sovrappeso, ma le tette che oscillano vivacemente ad ogni suo singolo movimento, cazzo, sono assolutamente da infarto. Non ci sono dubbi, la riconosci e la raggiungi direttamente sul limitare della pista affollata e martellante. Non devi aspettare granch a lungo. Non appena Elisa ti vede smette di ballare, ti raggiunge e ti getta in un istante le braccia al collo; ti cade praticamente addosso. "Ciao, ti stavo aspettando ma non ero sicura che mi avresti trovata!". Ti strilla entusiasticamente e la saluti di slancio a tua volta, ti rivolge un sorriso felice, radioso e splendente, ti prende per mano e ti trascina lontano dagli altoparlanti: che era pimpante, spigliata ed espansiva gi lo sapevi, ma cos tanto ti fa sospettare che possa essere leggermente alticcia. Dubiti che possa aver bevuto sino ad ora soltanto Coca-Cola... La studi con molta insistenza dalla testa ai piedi, sfacciatamente, vuoi valutarne la reazione e saggiare allo stesso tempo il terreno su cui ti trovi a camminare. "Sei davvero una cannonata cos vestita!". Arrossisce subito un pochino sulle guance, ti ringrazia, cambia discorso e ti invita a sedere altrove. Molto bene! Seppure fosse un po' brilla, certamente non lo abbastanza da non rendersi conto di quel che la circonda. La segui in un cantuccio relativamente tranquillo della discoteca osservando la sua figura piccolina camminare disinvoltamente sui grossi tacchi troppo alti per chiunque altro. I suoi fianchi sono generosi, per il suo sedere non niente male. Sculetta vistosamente e cammina in modo stuzzicante. Trovate un divanetto libero in un angolo della sala e vi accomodate vicini come amici di vecchia data. Il dubbio che possa aver bevuto svanisce in un attimo, perch sembra estremamente lucida, inoltre ti appare esattamente come era apparsa durante le prime ore della serata. E' simpatica e vivace, esuberante e piena di vita. Attacca subito bottone e vi ritrovate rapidamente immersi in una conversazione pi intima, assai complice e di notevole confidenza. Getta costantemente indietro la testa per scostarsi i capelli dal volto; questo non te lo ricordavi, forse mentre giocavate a calcetto c'era una molletta che li tratteneva sulla fronte. Glielo chiedi e lei ti risponde che erano legati con un laccetto in un codino sulla nuca. Ah gi! Le dici, ma non ci avevi proprio fatto caso. D'altronde avevi ben altre cose da guardare. Solleva una mano e si ravvia la frangia dietro all'orecchio destro. Elisa non ha peli sulla lingua e non sta ferma nemmeno un secondo. Gesticola allegramente nell'aria posandoti una mano sulla gamba sinistra con noncuranza, indugiando per un momento e ritraendola in fretta, appoggiandola di volta in volta un centimetro pi in su del ginocchio. In una mano stringe la sua borsettina, che si fa volteggiare vispamente davanti; distogliere lo sguardo dall'ampia scollatura della t-shirt colorata non facile, per cerchi di non perderla mai di vista, mentre con la coda dell'occhio continui a seguire attentamente le evoluzioni di quell'altra mano roteante. Le fa compiere ampi gesti significativi e se la passa distrattamente dietro a un orecchio, prima di tornare a posarla con trascuratezza sulla tua coscia. Mostri indifferenza, quasi non te ne fossi neppure accorto, vuoi vedere se lo sta facendo apposta e sino a che punto vuole arrivare. Giunge infine a sfiorarti innocentemente la patta dei pantaloni con le dita.

La reazione immediata: il tuo cazzone si srotola come un pitone e scatta sull'attenti come un cobra che si prepara ad attaccare. La palma della sua mano vi si spinge casualmente sopra. Eh no Bambina, stai imbrogliando anche questa volta. Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un risultato pari, vai al 219. Se la loro somma, un risultato dispari, vai al 244. .240. La fila di persone accodate per entrare in discoteca chilometrica. Sospiri pesantemente e ti metti in coda a tua volta. Evidentemente per le cose funzionano bene, perch avanzi velocemente e in pochi minuti sei dentro. Ti avvicini alla cassa e paghi il biglietto, ti avvii verso l'entrata vera e propria, lo consegni e varchi la soglia. Ti ritrovi in un tunnel molto buio, appena rischiarato da una luminescenza debolissima che filtra dai pannelli neri che ricoprono le pareti del corridoio serpeggiante. Giusto quel tanto che basta per non sbattere il naso contro il muro alle numerose curve che si snodano continuamente a novanta gradi. Indugi soltanto un istante, per abituare gli occhi all'oscurit improvvisa, che gi la porta si riapre e si chiude alle tue spalle. Un gruppetto di ragazzi schiamazzanti ti oltrepassa e svanisce dietro la svolta successiva del corridoio. Ti incammini seguendoli distrattamente. Il rimbombo del frastuono della discoteca gi ti infastidisce, ma quello il posto giusto per incontrare sempre nuova gente, e se questo il prezzo che si deve scontare per trascorrere una nottata in buona compagnia, allora vale benissimo il costo di sopportarlo stoicamente. Conosci bene quel luogo, non che sia molto diverso dalle altre discoteche che hai visto, per non frequentato da tossici o perlomeno non ne hai mai avuto alcun sentore. Svolti infine l'ultima curva del corridoio che si apre nel caos pi totale. L'atmosfera frastornante, il chiasso e la penombra regnano sovrani dappertutto. Divani di pelle nera sono allineati ovunque, un numero incalcolabile di figure ombrose se ne resta in piedi o seduto praticamente nello stesso punto, formando una sola matassa umana incasinata e contorta. Dalla posizione in cui ti trovi, non la puoi vedere, ma sai che la pista da ballo la sola cosa psicadelicamente illuminata a dovere. Tutto il resto rimane sprofondato in una sfumatura cavernosa e pesante. La discoteca composta da quattro sale principali: la pi grande quella al pianterreno, quella che hai a malapena intravvisto, che sai essere anche la pi caotica nelle prime ore della notte; la seconda si trova al primo piano, leggermente meno soffocante e prevale una musica pi ritmica ma meno rintronante; la terza si trova al secondo piano, la pi piccola e buia, solitamente molto meno affollata, il clima che vi risiede ha dell'allucinogeno; la quarta si trova all'esterno, risuona di una musica relativamente soft, se paragonata alle altre sale, ed frequentata prima o poi da tutti, quando il bisogno di riposare i timpani si fa impellente. Se vuoi gironzolare al pianterreno, vai al 267. Se vuoi vagabondare ai piani superiori, vai al 293. Se vuoi rifugiarti immediatamente nella tranquillit che di solito possibile trovare nella sala esterna, puoi invece andare al 319. .241. Ti fa piacere aver incontrato qualche volto amico e ti incammini allegramente dalla loro parte. Li hai quasi raggiunti, quando uno dei due buttafuori disincrocia le grosse braccia dal petto possente, ti intercetta e ti allontana bruscamente. Subito i tuoi amici protestano vivamente, ma il buttafuori non vuol sentir nessuna ragione. Il tuo buonumore comunque alto, non hai proprio voglia di trovare

delle storie inutili: fai loro cenno di lasciar perdere. Magari vi ritroverete dentro! Raggiungi la fine della coda, che nel frattempo aumentata ancora, e ti predisponi ad aspettare pazientemente il tuo momento. Vai al 240. .242. Ti avvicini alla pista da ballo che risplende di una luce fluorescente e il profilo di una ragazza cattura immediatamente la tua attenzione. Si sta scatenando ai margini della folla impazzita ed il suo seno grandioso ciondola e dondola ipnoticamente. Ti sembra di riconoscerla e cerchi di raggiungerla ma un gruppo di ragazzi le si stringe intorno e lei ne resta subito inghiottita. Aspetti pazientemente di vederla ricomparire da un momento all'altro per la ragazza non affiora pi in superficie e devi infine desistere dall'intento di continuare ad aspettare. Se si lasciata trascinare al centro della massa brulicante certo che non la puoi ritrovare, se si sospinta verso l'altro lato della pista nemmeno. Decidi che restare l fermo ad attendere sarebbe del tutto inutile. Tenti di raggirare quella pista da ballo martellante, costeggiandone per quanto possibile frettolosamente i bordi affollati. Improvvisamente la vedi sgusciare fuori da dietro agli altoparlanti e la segui istantaneamente. Potenti fasci di luce colorata spazzano tutta quanta la sala del primo piano, confondendo persone e distanze, seguirla agilmente in mezzo alla ressa schiamazzante non per niente facile. Intravvedi invece con la coda dell'occhio i lineamenti tipici di una ragazza che si intrattiene semplicemente in piedi accanto a una colonna con un lungo bicchiere stretto in mano, ti fermi bruscamente e torni indietro. Ti volge le spalle e non ne puoi perci essere sicuro, ma la sua corporatura piccolina e rotondetta, oltre alla grossa treccia di capelli castani che le discende morbidamente sulla schiena, la rende praticamente inconfondibile. Non ci sono dubbi, la riconosci e la raggiungi. Le picchietti con un dito sulla spalla destra. "Ciao!". Si gira di scatto e la sua espressione assai diffidente non lascia spazio a null'altro. Chiedi scusa e ti allontani rapidamente da lei. Non era chi ti aspettavi che fosse. Ti fai maldestramente largo fra due divanetti, i cui occupanti sono troppo indaffarati a pomiciare per farci caso, scorgi appena la prima ragazza in lontananza e ti precipiti nella sua direzione. Osservando la sua figura stuzzicante camminare disinvoltamente sui tacchi altissimi, ti ritrovi in fretta in un cantuccio relativamente tranquillo della discoteca. I suoi fianchi sono forse un po' sovrappeso, per il suo sedere non niente male. Sculetta vistosamente e cammina in modo provocante. Tira 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 272. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 294. .243. Le balzi letteralmente addosso. Con una mano cerchi di estrarle quelle grosse tettone dall'ampia scollatura, con l'altra mano ti insinui selvaggiamente sotto la minigonna, nel maldestro tentativo di scostarle le mutandine, cos da potervi liberamente frugare sotto con le dita, ma lei reagisce con pi energia di quanta ti saresti aspettato. Si divincola dalla tua stretta e ti sospinge a sedere sul water. Avvampa di rabbia e il suo sguardo appare molto minaccioso. Si gira repentinamente, apre la porta del bagno, esce e la sbatte con violenza sbraitando che sei solo e soltanto un porco, uno stronzo, un cafone, un villano, uno schifoso di cavernicolo... Merda! Prima ti ha fatto andare fuori di testa e adesso si tira indietro. Credevi che le piacessero i giochetti equivoci, pensavi che fosse ci che in fondo voleva, evidentemente ti sei sbagliato e chiedere scusa non serve a nulla. Ti rialzi in piedi e cerchi di

seguirla frettolosamente nella sala martellante, ma gi scomparsa definitivamente tra la folla chiassosa della discoteca. Vai al 277. .244. La butti l quasi per caso. "Cosa ne diresti di concludere davvero la sfida che abbiamo cominciato al bar?". Si zittisce immediatamente. Strizza gli occhietti castani. Si mordicchia le labbra e si passa una mano dietro alle orecchie per ravviarsi i capelli. La sua espressione si fa pensosa e lo sguardo astuto e riflessivo. Elisa sembra indugiare e tentennare a lungo. "Mi sa che tu sei un bel porcellino!". "Chi io? No, non direi... beh, insomma, forse soltanto un pochino". "Non ne sono del tutto convinta.". Per non ha mai smesso di sorridere. "Allora che ne dici?". "E dove?". Lo prendi per un s. Scatti in piedi e la afferri saldamente per il polso della mano libera. La trascini praticamente di peso per tutta la sala facendoti largo con foga tra la folla della discoteca ricolma di gente schiamazzante. Lei ride vivacemente e non oppone nessuna resistenza, rischiando spesso di inciampare a causa dei trampoli che calza, ma riesce piuttosto facilmente a mantenere il passo forse un po' troppo lungo per le gambe della sua figura piccolina. Apri la porta e varchi la soglia delle toilette. La luminosit del corridoio che conduce nei bagni accecante. Strizzi le palpebre e vai avanti. Lei non protesta minimamente, se la sta invece ridendo come una matta. Nell'antibagno non c' nessuno, apri una delle porticine, la tiri dentro e la richiudi alle sue spalle. L'ambiente che vi circonda spazioso, abbastanza pulito e bianchissimo. La sua carnagione perfettamente abbronzata, la bocca lucida e polposa, i suoi capelli neri svolazzano leggermente oltre le spalle. Il rimbombo ovattato della musica resta ora solamente uneco che martella debolmente in lontananza, Elisa getta indietro la testa per scostarsi i ciuffi dal viso, ti fissa con gli occhi stretti e ti parla interrogativamente. "E adesso?". Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un risultato pari, vai al 263. Se la loro somma, un risultato dispari, vai al 292. Se escono 2 numeri uguali, indipendentemente dal risultato, vai al 318. .245. Elisa si tira indietro raddrizzandosi sui tacchi, inarcando la schiena e spingendo in avanti le enormi mammelle, appoggiando una mano sul pavimento e spalmandosi lo sperma attorno e sui capezzoli con due dita dell'altra. La sua espressione oscena e lo sguardo lubrico, le sue labbra stuzzicanti, rosa e polpose sono incurvate in un sorriso stracarico di lascivia. Il tuo uccellone ancora semieretto tra le gambe, lo catturi con la mano e lo accarezzi distrattamente. Lei ti guarda, ti sorride con astuzia, si solleva rapidamente in piedi e muove qualche passo verso il lavandino; tenti di alzarti per seguirla ma lei ti sospinge nuovamente a sedere sulla tavoletta abbassata del water. "No, no, fermati l... cos non ci siamo! Guardare e non toccare.". Conclude scuotendo vigorosamente un dito nell'aria. Cavoli che palle! Elisa raggiunge il lavandino, si gira e si succhia un capezzolone fissandoti continuamente negli occhi. Scivola con le mani alla cortissima minigonna nera a portafoglio e ne slaccia i bottoni che la trattengono sui suoi fianchi

generosi lasciandola cadere a terra in uno svolazzo. Si abbassa senza nessuna esitazione le mutandine di pizzo giallo. La sua vulva completamente depilata, tranne che per un ciuffetto nero legato con un laccino in un minuscolo codino di cavallo sul monte di venere: le cosce sono sode e tornite, la pancia invece non si vede perch le gemelle ciondolanti le ricadono generosamente davanti. Al contrario, pi in basso si possono nitidamente scorgere le grandi labbra della vagina, dischiuse, come il crepaccio di una voragine invitante e pericolosa. Si china e raccoglie dal pavimento gli indumenti, li getta entrambi a cavallo del corrimano insieme alla t-shirt colorata e alla maglietta a mezze maniche bianca. Si Ravvia i capelli dietro alle orecchie, si mordicchia le labbra lucide, si volge e si piega a novanta gradi sul lavandino, mostrandoti il suo magnifico sedere rotondo, apre sfacciatamente le gambe, non perde tempo e si infila istantaneamente dentro due dita. Comincia subito a smanettarsi febbrilmente la figa. "Guarda la tua puttana che gode, dai menati il cazzo che lo voglio sentire schioccare". "S troia non smettere, infilane dentro un altro". Si infila un terzo dito nella passerotta mentre ti incita a sbattertelo pi forte. Molto bene! Evidentemente, oltre ad amare il linguaggio scurrile, le piace condurre il gioco e devessere anche un po' esibizionista. Con una mano si divarica oscenamente le natiche; le tre dita si muovono ancora troppo facilmente nel suo figone spazioso, si schiaffa perci dentro disinvoltamente anche il mignolo, incominciando ad andare e venire dentro e fuori dalla sua vulva sbrodolante, sprofondando freneticamente sino alle quattro nocche della mano senza avere alcun riguardo in particolare per se stessa. Si direbbe piuttosto strano o perlomeno abbastanza insolito, per sembrerebbe piacerle assolutamente un mondo. Probabilmente si tratta di un gioiello di ragazza che gode soprattutto nel far godere. "S cos forza, guardami e godi, mi sto eccitando come una cagna, sono tutta bagnata come una troia.". La sua vagina che schiocca ad ogni colpo, le sue grida esasperanti, la tua mano che si sta rabbiosamente muovendo: senti il cazzo che gi palpita e nervosamente ringhia fra le gambe. Improvvisamente Elisa si accascia sul lavandino in preda a contrazioni muscolari violente e smodate, un fiotto femminile le inonda la mano avvolgendola e ricoprendola fino al polso. Non ci sono proprio dubbi sul fatto che ha goduto! Si leva con uno schiocco le dita dal corpo fremente, un filamento vischioso si distacca dal sesso accompagnando la sua mano per una buona spanna. Ti togli frettolosamente le scarpe da tennis e le sospingi in un angolo del bagno, ti sfili del tutto jeans e mutande e li getti a tua volta sul corrimano osservandola meglio. La ragazza si fa sempre pi interessante. "Bambina, sei un fenomeno!". Ansima e respira affannosamente con la faccia affondata nel lavandino, la schiena ancora percorsa da spasmi di piacere, la passerotta che sembra intrisa di burro fuso, un rivolo di gelatina le discende lentamente lungo le cosce. Cazzarola che orgasmo! Elisa solleva di scatto la testa, incurvando la schiena e raddrizzandosi sui gomiti in un solo istante. Il tuo animale si completamente ridestato e sta ora puntando al cielo percorso da nuova rabbia. Prende un preservativo dalla scatoletta, si gira e ti si avvicina come una molla, lo apre con i denti e te lo mette, esagitatamente, ti volge la schiena e si siede impalandosi da sola sul cazzo. Elisa si raddrizza immediatamente e ti appoggia le palme delle mani sugli addominali; la afferri per le natiche e ti sintonizzi sul suo ritmo ossessivo, assecondando tutti i suoi movimenti spiritati, scivolandole lussuriosamente nel ventre, mentre quelle sue grosse gemelle oscillano e sbatacchiano dondolandole mollemente davanti. Meno male che sei nudo, altrimenti sarebbe stato un disastro. Le lasci andare il sedere e le prendi le tettone nelle coppe delle mani. Sono ancora impiastricciate del tuo sperma, ma ormai quale importanza pu avere? Pi di cos non ti puoi mica sporcare! Il suo figone risulta molto largo e il tuo cazzone vi scivola scorrevolmente all'interno, per la sua vulva calda come il fuoco e le sue mammelle hanno la consistenza del crme caramel. Cominci subito a stropicciarle i seni grandissimi, affondandole senza sosta nella figa, facendole risuonare

sonoramente le chiappe ad ogni singolo colpo. Sei ipereccitato e le stantuffi entusiasticamente dentro, lasciandoti trasportare con slancio nel suo delirio orgasmico. "Cos dai muovi quel cazzo, forza fotti la tua puttana, continua che lo sento sino alla gola, sfonda del tutto questa troia in calore.". Elisa ti si muove lubricamente sul pube. Contraccambi energicamente tutti i suoi affondi. Se lo estrae dal corpo quasi totalmente e se lo riaffonda fino alle palle. La sua figa sciaguatta e il suo culo rotondo schiocca. La testa gettata istericamente all'indietro. I capelli ti solleticano il viso. Le sue gemelle sono sudate e scivolose. Il linguaggio si fa via via maggiormente osceno. D'un tratto senti come un'implosione dilagarle nel ventre e le fiamme avvolgerti il cazzo, un'inondazione ciclonica invaderti i coglioni e scaricarsi nell'inguine, allargarsi sulle cosce e grondare vischiosamente tra le gambe. Lei ti si aggrappa in vita e incomincia a tremare convulsamente come vittima di un maremoto devastante. Ti conficca le unghie nella schiena e ti crolla infine pesantemente addosso. Vai al 268. .246. Ti incammini verso il centro di quell'oasi relativamente luminosa osservando i fantasmi che si agitano sulla pista da ballo per controllare se riesci a riconoscerne qualcuno, ma diversi getti fumosi ci vengono sparati sopra come missili e le fiamme nebbiose che si aprono a ventaglio si srotolano fino ai tuoi piedi come il soffio biancastro di un drago spettrale. L'oscurit che ti cala immediatamente addosso ti si stringe intorno come un cappio al collo. Ti passi le dita fra i capelli e ti aggiusti i genitali con la mano, cambi direzione e ti allontani in fretta da quella situazione scomoda. Alcune imponenti colonne di plastica attorniano la pista e molti divanetti privi di braccioli come tutti sono collocati sul limitare tra buio e penombra, poche deboli polle di luce sono disseminate in giro con il contagocce e vanno diradandosi sempre pi man mano che ci si avvicina al perimetro fittamente ombroso. Qualche coppietta scalpitante approfitta della scarsa luce per scambiarsi effusioni nelle tenebre, altre persone troppo scure per poterle distinguere con chiarezza si aggirano come dannati nella bassa muraglia polverosa che circonda pesantemente tutta quanta la pista da ballo. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 251. Se esce un numero dispari, vai al 255. .247. Non proferisci alcuna parola per evitare di peggiorare ulteriormente la situazione. "Beh, non hai niente altro da dire?". Sbotta improvvisamente e il suo sguardo si manifesta sempre pi ostile, mentre un sorrisetto da furbetta le si insinua profondamente sulle labbra. Sapevi che era permalosa, e forse avresti dovuto tentare di rimediare alla tua gaffe, stai pensando, quando lei riprende sbrigativamente il discorso da dove lo aveva interrotto. "Evidentemente no! Pazienza, sar per la prossima volta.". Si risponde e decide tutto da sola. Un getto fumoso viene soffiato sulla pista da ballo e si srotola fino ai vostri piedi come un gomitolo di lana, l'oscurit cala immediatamente su di voi come il sipario di un palcoscenico, Alma si gira e si allontana in un solo istante, il buio e la massa informe di figurine formicolanti la inghiottono prima che tu possa reagire in qualsiasi modo. Resti a lungo impalato sul posto, nella speranza di vederla ricomparire nel mezzo del groviglio brulicante di ombre fitte che si agitano nel vuoto, per devi infine desistere e ti devi rassegnare: non la rivedrai pi per questo fine settimana. Ti andata male!

Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogare la tensione che ti rode dentro dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .248. "S, certamente Bellezza!". La Seriosa Castana ti scocca un'ultima occhiata di traverso e quel suo sorrisetto, enigmatico e inquietante, si distende appena. Molto bene! Evidentemente non disprezza i complimenti. "Vieni con me". Ti afferra per il colletto della maglietta, si gira repentina e sicura, si avvia nella fitta penombra trascinandoti quasi di peso da sopra una spalla nel buio; non opponi alcuna resistenza e la segui docile come un cagnolino, fiducioso e speranzoso, inebriandoti del calore e del profumo che il corpo fantastico della tua nuova padroncina emana. Quella bellissima donna ombrosa molto alta e devi sollevarti sulla punta dei piedi per arrancarle faticosamente dietro. Ester cammina apparentemente in modo imperturbabile, impassibile e senza nessuna fretta, incrociando disinvoltamente ogni singolo passo, avanzando nella semioscurit in atteggiamento estremamente autoritario. Dove cazzo stiamo andando? Non che abbia grande importanza ma i bagni sono da tutt'altra parte. Attraversate in silenzio tutta la saletta e vi fermate davanti a una porta incavata e seminascosta nella parete. Una lucina fiochissima illumina debolmente un avviso piccolissimo: VIETATO L'ACCESSO AI NON AUTORIZZATI. Ti molla all'improvviso, fruga nel suo marsupio minuscolo e ne estrae una chiavetta che infila nella serratura. Apre pensierosa la porta e ti accenna a seguirla. "Entra!". Subito ti precede e si lascia oltrepassare. Si richiude il battente alle spalle. Una piccola luce di sicurezza piazzata sopra la vostra testa rischiara lo spazio circostante ancor meno di quanto sia rischiarato l'ambiente ottenebrante che persiste al secondo piano della discoteca. Numerose porte si susseguono regolarmente da entrambi i lati del macabro corridoio che ti si snocciola davanti. "Dove hai preso quella chiave?". Scrolla distrattamente le spalle e si incammina con calma lungo il corridoio. "Qualcuno deve averla dimenticata infilata nella toppa, io e la mia ragazza la abbiamo trovata e ce ne siamo fatta una copia. Sicuramente non se ne mai accorto nessuno, perch non hanno nemmeno cambiato la serratura.". Ti guardi intorno solo un altro istante e ti incammini immediatamente al suo fianco. "Cosa c' al di l di tutte queste porte?". "Non ne ho davvero idea. Uffici, camerini, forse qualche deposito per le attrezzature: fai un po' tu! La mia chiave apre soltanto la prima e l'ultima porta laggi in fondo". Raggiungete la fine del corridoio. Si volge e si appoggia con la schiena allo stipite di una porticina che non per nulla diversa dalle altre. Alla resa dei conti sembra indecisa e pare esitare con la mano posata sulla maniglia. Probabilmente non poi cos distaccata e vendicativa come vuole sembrare. Se la vuoi incoraggiare e spronare gentilmente, vai al 261. Se la vuoi rassicurare e mostrarti comprensivo, vai al 280. .249. Continui a far finta di niente come se non ci avessi fatto caso. Lei indugia per un momento pi del necessario poi ritrae velocemente la mano. Non ha mai smesso di parlare n di gesticolare e continua a farlo per qualche altro minuto, mentre tu osservi quasi ipnotizzato gli scatti e le evoluzioni roteanti delle sue mani.

Il martellamento convulsivo della sala risuona costantemente in sottofondo, soffocando le parole della tua Barista Chiacchierina, le luci colorate della discoteca volteggiano e spiraleggiano sempre dappertutto. Immobile alla tua destra c' un robusto tavolino, seduta sul divanetto alla tua sinistra ci sta vivacemente lei. Si interrompe per qualche secondo, si passa il bicchierone nell'altra mano, si allunga per posarlo maldestramente sul ripiano del tavolino. Ti sospingi indietro per farle spazio: le sue tettone si schiacciano sul tuo uccello, lo puoi sentir sussultare disperatamente fra quell'enorme massa di carne dondolante e soffice. Il contatto improvviso caldo e molto morbido. Si scusa e cerca di sollevarsi, ma scivola e ti cade praticamente addosso. Percepisci chiaramente le dita di una mano che si chiudono intorno al tuo cazzone. Si scusa ancora una volta, diventa tutta rossa e dopo nemmeno un minuto si riallunga per riprendere il bicchiere, strofinando generosamente le sue grandissime mammelle sul tuo cazzo sovreccitato. Se la vuoi trascinare in bagno, vai al 223. Se vuoi continuare a far finta di nulla, vai al 265. .250. Sfili dalla tasca posteriore dei jeans una scatoletta di preservativi, la posi sul lavandino e la fissi negli occhi aspettando pazientemente una sua reazione. Lei sembra indecisa e pare pensarci per diversi minuti. Appoggia infine il suo bicchiere sull'altro lato del lavandino, si gira repentinamente e chiude a chiave la porta del bagno. Si rigira e ti guarda. Gli occhi sono luminosi e marrone, il nasino piccolino, le labbra rosse sembrano il bocciolo di una rosa che sboccia. Adesso lei ad aspettare una tua mossa. Ti levi disinvoltamente la maglietta e la getti sul corrimano che costeggia tutta la parete alla tua sinistra per incitarla a fare tranquillamente altrettanto. Con una mano si afferra il bordo dell'ampia scollatura del maglioncino bluette che indossa, con l'altra mano si estrae entrambe le enormi mammelle dalla fascia elastica che le si incrocia sul davanti. Cazzo che roba! Le sue tettone penzolanti sono molto grosse, grandissime ed incredibilmente rotonde; probabilmente quando sar vecchia le arriveranno alle ginocchia ma per ora conservano tutto il fascino e il vigore della giovinezza. Che meraviglia! Le areole nere e circolari sono leggermente in rilievo e larghe quasi quanto un piattino da caff. I capezzoloni al centro delle sue basse rotondit sono invitanti e grossi come la prima falange di un dito. Resti shoccato per un istante e in contemplazione per un altro momento, incredulo e stordito di fronte a tanta abbondanza. Non puoi trattenerti oltre. Le balzi letteralmente addosso. Lei si schiaccia arrendevolmente contro la porta del bagno: con le mani ti guida la testa alla ricerca di un capezzolo, mentre una delle tue affonda in quella sua massa di carne soffice, intanto con l'altra mano le frughi al di sotto della minigonna cortissima per scostarle brutalmente le mutandine. Un dito scivola istantaneamente dentro come nel burro. La tua bocca trova facilmente ci che cercava e si chiude su qualcosa di morbido. Con la lingua le titilli le punte dei seni traboccanti, mordicchiandole appena i capezzoli con i denti, succhiandoli bramosamente con le labbra umide, esplorandola al contempo con una mano tra le gambe, sollecitando e stropicciando ininterrottamente con quell'altra. "S dai succhia, muovi le dita pi forte, infilane uno ancora!". Sollevi il capo indugiando solo per un attimo. Un pensiero ti attraversa il cervello: merda, non sta zitta nemmeno adesso! Dall'antibagno qualcuno vi potrebbe sentire. La risposta a questa riflessione giunge spontanea: pazienza! Abbassi la testa e ti concentri nuovamente sul tuo lavoro. Improvvisamente ti sospinge indietro, sino a farti sedere sulla tavoletta abbassata del water. La sua espressione diventata oscena e selvaggia; ti sbottona convulsamente i pantaloni, apre la patta e te li abbassa fino alle caviglie. Il tuo cazzone gi completamente eretto e fa orgogliosamente capolino dall'orlo delle mutande. Ti abbassa sfacciatamente anche quelle. Si inginocchia ai tuoi piedi: con la lingua comincia a lambirne l'asta, succhiando la cappella quando arriva in cima, affondandolo per un secondo in gola ed estraendolo immediatamente per poi subito ricominciare dai

coglioni. Ripete il giochetto molte volte, con una mano affondata fra le cosce, godendo di ogni tua singola inevitabile pulsazione e contrazione. Si raddrizza e ti guarda negli occhi. "Dimmi che ti piace, voglio sentirtelo dire". "Ci puoi scommettere Dolcezza che mi piace!". "Allora su dai godi, che voglio vederti schizzare come una fontanella.". Ti dice languidamente, sollevando le tettone con le mani, strizzandosele voluttuosamente e con estrema passione. Alla faccia della santarellina che ti era sembrata durante il corso della serata! Ti appoggia le mongolfiere sulle gambe e vi strizza il cazzo nel mezzo. La gola ti si inaridisce, i testicoli cominciano a solleticare. Inizia prima lentamente, poi sempre pi in fretta, a muovere quella montagna di panna lungo tutta la lunghezza del tuo cazzone, stuzzicandone il glande con la linguetta tutte le volte che emerge in superficie, risucchiandone la punta in bocca di tanto in tanto, incitandoti freneticamente ad alta voce. "Su dai sborra, forza fammi vedere, schizzami tra le tette che mi piace.". Qualche minuto di quel trattamento speciale sufficiente per farla contenta. Alla vista di quei fanaloni neri strizzati l'uno contro l'altro, attorno al tuo animale che sprofonda del tutto in apnea, senti l'orgasmo che monta progressivamente alla base delle palle. Lo trattieni finch puoi, assaporando la fantastica situazione per pi tempo possibile, infine quando senti che i coglioni stanno per scoppiare ti rilassi e lo lasci rabbiosamente sfogare. "Adesso Dolcezza, sto per...". Si ritrae lievemente con il viso, per non smette di incoraggiarti ad alta voce n di spostare su e gi le grosse tettone con le mani. Le zampilli abbondanti fiotti di crema calda fra le incredibili mammelle, chiudendo gli occhi e appoggiando la testa al muro totalmente perso negli spasmi di un delirio folle. Quando li riapri lei non sta pi strillando e ti rivolge un sorriso splendente. Puoi vedere l'ultima gocciolina di sperma fuoriuscire dal cazzo e spandersi sul glande, lei tira fuori la lingua e ne sfiora l'estremit libidinosamente e con volutt. Ti guarda e ti sorride alquanto maliziosamente. Se vuoi prendere l'iniziativa, vai al 370. Se non vuoi prendere l'iniziativa, vai al 222. .251. Il rombo allucinante che non si pu propriamente definire musica continua a vibrarti fastidiosamente nelle ossa, ma per esplorare i dintorni della pista da ballo ti ci sono voluti diversi minuti e nel frattempo i tuoi occhi si sono sensibilmente adattati alla fitta penombra; adesso puoi allontanarti dagli altoparlanti e addentrarti nel vuoto incombente che ti attende oltre la fiochissima cappa lumeggiante che rimane debolmente estesa attorno alla pista. Ti sposti con grande cautela nel buio, avanzando molto lentamente tra i divani per non inciampare, poich non riesci comunque a vedere esattamente dove metti i piedi: gli aloni luminosi si fanno sempre pi radi mentre le persone che risiedono nella semioscurit sembrano essersi esaurite del tutto, quando pi che sentire nelle orecchie percepisci nei testicoli il rantolo sommesso di un respiro sospirante che si mescola appena al rumore disorientante della sala. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 259. Se esce il 2 o il 3, vai al 270. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 276. .252. Ricordi anche che tende subito a raddolcirsi impercettibilmente, quando ti mostri conciliante esprimendole allo stesso tempo apprezzamenti garbati e lusinghevoli. Fai perci un passo indietro Accennando appena un inchino riverente per omaggiarla e metterti al suo servizio.

"Chiedo scusa, mi scappato: intendevo dire che sei un Bocconcino del tutto fuori dal comune.". Aggrotta un sopracciglio, sicuramente per mantenerti sulle spine, infatti i suoi occhietti particolari si allargano lievemente e un sorrisetto mellifluo le compare brillante sulle labbra. Si capisce che non disdegna sentirsi lusingata, che le piace recalcitrare e fare un po' la pretenziosa, per quando ti parla lo fa in modo confidenziale e questo tradisce lespressione stranamente burbera sul suo bel viso; inoltre la sua voce non suona n come una domanda n come un rimprovero. "Un Bocconcino?". Sembra riflettere e le sorridi. Un getto fumoso viene soffiato sulla pista da ballo e si srotola fino ai vostri piedi come un gomitolo di lana, l'oscurit cala immediatamente su di voi come il sipario di un palcoscenico, Alma risoluta ti prende per mano e ti conduce verso un'altra debole pozza di luce poco distante dalla massa informe di figurine formicolanti nel buio. Vai al 256. .253. "No, non credo". Distoglie in fretta lo sguardo e vedi chiaramente Il sorrisetto morirle sulle labbra e quel suo atteggiamento baldanzoso spegnersi di colpo. Ricordi un'altra situazione analoga: lei che ti sfidava arrogantemente con gli occhi, ma quando ne hai sorretto il peso stata sempre lei a distoglierli per prima. Probabilmente abituata ad ottenere tutto e quando non ci riesce subito si smonta molto facilmente. Si gira repentina e stizzita, se ne va svanendo quasi in un attimo nella fitta penombra. Ci sei rimasto di sasso; aspetta, stavo solo scherzando! Hai esitato solamente un secondo ed stato sufficiente: il buio l'ha inghiottita in un momento e chiamarla ancora per nome ripetendo vivamente che non dicevi sul serio non serve a farla tornare indietro. La cerchi dappertutto per il vantaggio che ha gi acquisito su di te troppo grande e non riesci a ritrovarla da nessuna parte. Ti andata male! Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogarti dovrai caricare in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .254. "No, Zuccherino, direi proprio di no". Si gira singhiozzando e se ne va molto in fretta, scoppiando immediatamente a piangere, senza aggiungere una sola altra parola, svanendo quasi subito nella fitta penombra. Balzi bruscamente in piedi: volevi solo scherzare, ci sei persino rimasto di sasso, hai esitato soltanto un secondo ed stato sufficiente; il buio l'ha inghiottita in un istante, dirle di aspettare un attimo e che non dicevi sul serio non serve a farla tornare indietro. La cerchi dappertutto per il vantaggio che ha acquisito su di te troppo grande e non riesci assolutamente a ritrovarla da nessuna parte. Ti andata male! Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogarti dovrai caricare in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .255. Il rombo allucinante che non si pu propriamente definire musica continua a vibrarti fastidiosamente nelle ossa, ma per esplorare i dintorni della pista da ballo ti ci sono voluti diversi

minuti e nel frattempo i tuoi occhi si sono sensibilmente adattati alla fitta penombra; adesso puoi allontanarti dagli altoparlanti e addentrarti nel vuoto incombente che ti attende oltre la fiochissima cappa lumeggiante che rimane debolmente estesa attorno alla pista. Ti sposti con grande cautela nel buio, avanzando molto lentamente tra i divani per non inciampare, poich non riesci comunque a vedere esattamente dove metti i piedi: gli aloni luminosi si fanno sempre pi radi mentre le persone che risiedono nella semioscurit sembrano essersi esaurite del tutto, quando pi che sentire nelle orecchie percepisci nei testicoli il rantolo sommesso di un respiro sospirante che si mescola appena al rumore disorientante della sala. Se vuoi allontanarti e dirigerti altrove, vai al 259. Se vuoi avvicinarti costeggiando il muro, vai al 270. Se invece vuoi avvicinarti quatto quatto, vai al 276. .256. Il rombo allucinante che non si pu propriamente definire musica continua a vibrarti nelle orecchie, la scollatura del miniabito sulla schiena di Alma vertiginosa, il rumore disorientante della sala misto al profumo eccessivo che porta ti sconvolge, la forma rotonda del suo culetto che ondeggia favolosamente nella fitta penombra perfetta, il tocco di quelle lunghe dita affusolate nella tua palma irrigidita caldo e morbido e le sue gambe sono assolutamente incredibili e lunghissime. Si ferma e si gira dalla tua parte, si posa una mano sul fianco slanciato; gli occhi sono piccoli e brillanti, lo sguardo attraente, la sua espressione assai complice e trionfante. Ti fissa e si ripete ancora una volta. "Bocconcino?". "Avresti preferito Farfallina? Oppure Coniglietto?". Sorride. "No, decisamente no". Lo sguardo ti scivola alle cosce. "Magari Puledrino? O meglio cavalletta?". Smette di sorridere e si imbroncia leggermente. "Mi sa che forse meraviglioso Airone sarebbe stato il pi indicato di tutti.". Un sorriso largo e scintillante le si apre immediatamente sul viso e scoppia nuovamente a ridere con gusto di quella sua tipica risata un po' cavallina che la rende del tutto inconfondibile da chiunque altra. "OK, OK, vada per Bocconcino... in fondo non mi dispiace mica neanche tanto, per non azzardarti a chiamarmi cos sul lavoro se non vuoi fare una figuraccia grandiosa.". Come se non fosse mai accaduto prima. "D'accordo, affare fatto". "Ma perch non posso semplicemente essere Alma?". "Strano che sia proprio tu a chiederlo". Si fa subito attenta e guardinga. "Perch strano?". "Sono del parere che sia gratificante oltre che necessario contraddistinguere la vita di tutti i giorni da quella privata, specialmente nelle occasioni speciali, e spesso un soprannome aiuta ad evadere in qualche modo dalla solita routine.". Reciti convinto e lei sembra rilassarsi impercettibilmente. "Interessante teoria". "Tu vorresti invece essere sempre e soltanto Alma?". "No, non penso". "Dunque Madamigella Bocconcino, posso avere l'onore di farle umilmente da Cavaliere per il resto della notte?". Un sorriso melato torna a risplenderle sulle labbra.

"Non saprei... Credi davvero ci sia bisogno di protezione?". "Sicuramente!". "E dimmi... da chi dovrei essere protetta?". "Indubbiamente da ogni altro malintenzionato che abbia occhi per ammirare e coraggio per osare anche solo un tantino.". Ride. "Mmph... non ne sono certa... l'ultimo che ha voluto provarci ha fatto clamorosamente fiasco! Pensi di esserne all'altezza?". "Chiss? Se il cuore mi regge: ci prover; di pi non possibile promettere.". Un sorrisetto da furbetta pare illuminarle completamente il volto. "Allora vieni con me Cavaliere.". Ti riprende la mano e ti trascina nel buio. Se vuoi seguirla docilmente, senza porre domande, vai al 274. Se vuoi fare resistenza e pretendere spiegazioni, vai al 283. Se vuoi trattenerla e mostrarti prezioso e riluttante, vai al 287. .257. La stupenda castana dagli occhi scuri non appare pi n impassibile n sospettosa; quell'atteggiamento di distacco dal mondo dei comuni mortali si direbbe essere crollato come un castello di carte al vento, un fuoco sembra esserle divampato intorno e si come riscossa dal clima di indecisione che normalmente la persegue da vicino. Levi dalla tasca posteriore dei jeans la scatoletta dei preservativi e la posi su di una bassa pila di scatoloni l accanto per farla sentire maggiormente sicura. Solleva con calma una mano e te la posa sul petto, la prendi e la guidi tranquillamente verso la patta dei jeans, mentre dentro invece ti senti scoppiare: con due dita ti apre la cerniera, con altre due ti sbottona i pantaloni, infila la mano nelle mutande, trova il cazzo e con delicatezza lo tira fuori. Ti si stringe al corpo e ti d un bacio rapido e passionale con un metro e mezzo di lingua, carezzando intanto il tuo membro palpitante che si erge come una colonna di marmo fra le sue dita energiche. Si distacca infine, abbassa lo sguardo, ti osserva la colonna con un misto di soggezione e meraviglia. "Dai Bellezza che non morde...". La sfidi a continuare con il tono di voce pi indifferente che riesci a trovare nel tuo repertorio classico. Si piega lentamente sulle ginocchia, avvicina il volto al tuo cazzone, lo studia attentamente e con vivo interesse ancora un poco, schiude lievemente le labbra e scorgi la linguetta guizzare per un istante prima di sentirne il contatto vellutato sulla pelle morbida del filetto. Un brivido feroce ti risale ardentemente la spina dorsale, partendo come ghiaccio liquido dai coglioni per esaurire tutta la sua spinta improvvisa pressappoco all'altezza della nuca. Sorride enigmaticamente e incomincia a lavorare con impegno sul tuo uccello enorme. Ti spilucca l'asta come se fosse un gelato buonissimo, ti ciuccia poi la cappella come se fosse un Chupa Chups gustosissimo, muovendo con decisione la sua mano al contempo forte e delicata come se dovesse montare la maionese. Non particolarmente brava; non ne prende in bocca che pochi centimetri e le dimensioni del glande sembrano gi troppo grosse per le sue labbra in fiore, per succhia energicamente agitando su e gi la mano con fermezza e puoi sentire la sua linguetta esplorarti maliziosamente la testa del cazzo come un tizzone rovente. Resistere al tocco di quella bocca caldissima morbidamente chiusa sul capitello della tua colonna non per niente facile. Sei ipereccitato e riconosci immediatamente i primi sintomi allarmanti che incalzano sempre pi in fretta dopo solo qualche minuto di quel trattamento speciale. Le membra si irrigidiscono appena, i muscoli si contraggono leggermente, il respiro si fa un po' affannoso, le palle iniziano presto a solleticare impercettibilmente. Ti devi subito distrarre o rischi di finire la tua performance ancor prima di poterla cominciare.

Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 314. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 336. Se i 2 numeri sono uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 340. .258. "S, certo!". Puoi intravvedere a malapena l'ombra nel buio delle sue spalle rilassarsi istantaneamente. "Meno male... perch senza non si sarebbe potuto combinare nulla.". Si rigira nell'oscurit quasi palpabile e incomincia subito a trafficare con la serratura dell'ultima porta che si trova in fondo al corridoio. Vai al 285. .259. Sai benissimo che non si pu trattare dell'ansito di un mostro in agguato nelle tenebre, di conseguenza le possibilit restanti non sono molte, per non vuoi lo stesso essere indiscreto e perci ti giri e cambi nuovamente direzione prima di poter disturbare chicchessia. La saletta non grandissima e si direbbe deserta nell'oscurit pi profonda; ben presto compi il giro completo senza aver incrociato nessuno lungo la zona perimetrale e ti ritrovi al punto di partenza: intanto il respiro sospirante si fatto maggiormente intenso. Se vuoi girarti e tornare sui tuoi passi, vai al 278. Se vuoi avvicinarti costeggiando il muro, vai al 270. Se invece vuoi avvicinarti quatto quatto, vai al 276. .260. Agisci d'istinto e parli impulsivamente dicendo la primissima delle cose che ti passano nella testa. "Cavoli Alma, sei una strafiga della Madonna!". Cambia subito espressione e apre bruscamente la bocca come per ribattere qualcosa di velenoso, per si trattiene faticosamente e non dice niente per adesso. Ti guarda di traverso, minacciosamente, sfidandoti con gli occhi a persistere su quella strada inopportuna. Un dj vu ti attraversa il cervello. Ricordi ora chiaramente che si diverte molto a stuzzicare il can che dorme, ma che non le piace affatto essere provocata in nessun modo: continuare perci in questa direzione o scoppiare a ridere della sua reazione esagerata del tutto fuori questione. Un sorrisetto da furbetta le si insinua profondamente sulle labbra. Ti sovviene anche alla mente che sempre stata una permalosa e che quindi avresti forse dovuto scegliere con maggior cura le parole da utilizzare, stai pensando, quando riprende sbrigativamente il discorso da dove si era interrotta. "Se questo il massimo che riesci a fare... Pazienza, sar per un'altra volta.". Sembra riflettere e decidere tutto da sola. Un getto fumoso viene soffiato sulla pista da ballo e si srotola fino ai vostri piedi come un gomitolo di lana, l'oscurit cala immediatamente su di voi come il sipario di un palcoscenico, Alma si gira e si allontana in un solo istante, il buio e la massa informe di figurine formicolanti la inghiottono prima che tu possa reagire in qualsiasi modo. Resti a lungo impalato sul posto nella speranza di vederla ricomparire nel mezzo del groviglio brulicante di ombre fitte che si agitano nel vuoto, per devi infine desistere e ti devi rassegnare: non la rivedrai pi per questo fine settimana. Ti andata male! Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogare la tensione che ti rode dentro dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa.

Vai al 372. .261. "Coraggio Bellezza". Sussurri con quanto pi tatto possibile. "Dai che ce la possiamo fare". Ester si raddrizza immediatamente e si distacca dallo stipite della porta. "Mi dispiace ma non posso". Si riavvia subito nel corridoio, oltrepassandoti distrattamente, ancora indecisa e parecchio pensierosa. Cazzo! Magari non fredda come una predatrice per di sicuro lo spirito di contraddizione che la governa fortissimo: non le hai staccato gli occhi di dosso per un'intera serata e ne hai ricavato solo un sorrisetto beffardo, l'hai snobbata e ne hai ottenuto la reazione opposta, adesso la inciti a continuare qualcosa che lei stessa ha cominciato e all'ultimo momento ci ripensa e si vuole tirare indietro. Merda! Si ferma e si volge. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 284. Se esce un numero dispari, vai al 288. .262. Elisa si tira indietro raddrizzandosi sui tacchi, inarcando la schiena e spingendo in avanti le enormi mammelle, appoggiando una mano sul pavimento e spalmandosi lo sperma attorno e sui capezzoli con due dita dell'altra. La sua espressione oscena e lo sguardo lubrico, le sue labbra stuzzicanti, rosa e polpose sono incurvate in un sorriso stracarico di lascivia. Il tuo uccellone ancora semieretto tra le gambe, lo catturi con la mano e lo accarezzi distrattamente. Lei ti guarda, ti sorride con astuzia, si solleva rapidamente in piedi e muove qualche passo verso il lavandino; tenti di alzarti per seguirla ma lei ti sospinge nuovamente a sedere sulla tavoletta abbassata del water. "No, no, fermati l... cos non ci siamo! Guardare e non toccare.". Conclude scuotendo vigorosamente un dito nell'aria. Cavoli che palle! Elisa raggiunge il lavandino, si gira e si succhia un capezzolone fissandoti continuamente negli occhi. Scivola con le mani alla cortissima minigonna nera a portafoglio e ne slaccia i bottoni che la trattengono sui suoi fianchi generosi lasciandola cadere a terra in uno svolazzo. Si abbassa senza nessuna esitazione le mutandine di pizzo giallo. La sua vulva completamente depilata, tranne che per un ciuffetto nero legato con un laccino in un minuscolo codino di cavallo sul monte di venere: le cosce sono sode e tornite, la pancia invece non si vede perch le gemelle ciondolanti le ricadono generosamente davanti. Al contrario, pi in basso si possono nitidamente scorgere le grandi labbra della vagina, dischiuse, come il crepaccio di una voragine invitante e pericolosa. Si china e raccoglie dal pavimento gli indumenti, li getta entrambi a cavallo del corrimano insieme alla t-shirt colorata e alla maglietta a mezze maniche bianca. Si Ravvia i capelli dietro alle orecchie, si mordicchia le labbra lucide, si volge e si piega a novanta gradi sul lavandino, mostrandoti il suo magnifico sedere rotondo, apre sfacciatamente le gambe, non perde tempo e si infila istantaneamente dentro due dita. Comincia subito a smanettarsi febbrilmente la figa. "Guarda la tua puttana che gode, dai menati il cazzo che lo voglio sentire schioccare". "S troia non smettere, infilane dentro un altro". Si infila un terzo dito nella passerotta mentre ti incita a sbattertelo pi forte. Molto bene! Evidentemente, oltre ad amare il linguaggio scurrile, le piace condurre il gioco e devessere anche un po' esibizionista. Con una mano si divarica oscenamente le natiche; le tre dita si muovono ancora troppo facilmente nel suo figone spazioso, si schiaffa perci dentro disinvoltamente anche il

mignolo, incominciando ad andare e venire dentro e fuori dalla sua vulva sbrodolante, sprofondando freneticamente sino alle quattro nocche della mano senza avere alcun riguardo in particolare per se stessa. Si direbbe piuttosto strano o perlomeno abbastanza insolito, per sembrerebbe piacerle assolutamente un mondo. Probabilmente si tratta di un gioiello di ragazza che gode soprattutto nel far godere. "S cos forza, guardami e godi, mi sto eccitando come una cagna, sono tutta bagnata come una troia.". La sua vagina che schiocca ad ogni colpo, le sue grida esasperanti, la tua mano che si sta rabbiosamente muovendo: senti il cazzo che gi palpita e nervosamente ringhia fra le gambe. Improvvisamente Elisa si accascia sul lavandino in preda a contrazioni muscolari violente e smodate, un fiotto femminile le inonda la mano avvolgendola e ricoprendola fino al polso. Non ci sono proprio dubbi sul fatto che ha goduto! Si leva con uno schiocco le dita dal corpo fremente, un filamento vischioso si distacca dal sesso accompagnando la sua mano per una buona spanna. Ti togli frettolosamente le scarpe da tennis e le sospingi in un angolo del bagno, ti sfili del tutto jeans e mutande e li getti a tua volta sul corrimano osservandola meglio. La ragazza si fa sempre pi interessante. "Bambina, sei un fenomeno!". Ansima e respira affannosamente con la faccia affondata nel lavandino, la schiena ancora percorsa da spasmi di piacere, la passerotta che sembra intrisa di burro fuso, un rivolo di gelatina le discende lentamente lungo le cosce. Cazzarola che orgasmo! Elisa solleva di scatto la testa, incurvando la schiena e raddrizzandosi sui gomiti in un solo istante. Il tuo animale si completamente ridestato e sta ora puntando al cielo percorso da nuova rabbia. Prende un preservativo dalla scatoletta, si gira e ti si avvicina come una molla, lo apre con i denti e te lo mette, esagitatamente, ti monta sopra e si impala da sola sul cazzo. La afferri per le natiche e ti sintonizzi sul suo ritmo ossessivo, assecondando tutti i suoi movimenti spiritati, scivolandole lussuriosamente nel ventre, mentre le sue grosse gemelle ti ciondolano ipnoticamente davanti dondolando mollemente a poca distanza dal tuo viso. Meno male che sei nudo, altrimenti sarebbe stato un disastro. Le lasci andare il sedere e le prendi le tettone nelle coppe delle mani. Sono ancora impiastricciate del tuo sperma, ma ormai quale importanza pu avere? Pi di cos non ti puoi mica sporcare! Il suo figone risulta molto largo e il tuo cazzone vi scivola scorrevolmente all'interno, per la sua vulva calda come il fuoco e le sue mammelle hanno la consistenza del crme caramel. Cominci subito a stropicciarle i seni grandissimi, affondandole senza sosta nella figa, facendole risuonare sonoramente le chiappe ad ogni singolo colpo. Sei ipereccitato e le stantuffi entusiasticamente dentro, lasciandoti trasportare con slancio nel suo delirio orgasmico. "Cos dai muovi quel cazzo, forza fotti la tua puttana, continua che lo sento sino alla gola, sfonda del tutto questa troia in calore.". Elisa ti si muove lubricamente sul pube. Contraccambi energicamente tutti i suoi affondi. Se lo estrae dal corpo quasi totalmente e se lo riaffonda fino alle palle. La sua figa sciaguatta e il suo culo rotondo schiocca. La testa gettata istericamente all'indietro. Le sue gemelle sono sudate e scivolose. Il linguaggio si fa via via maggiormente osceno. D'un tratto senti come un'implosione dilagarle nel ventre e le fiamme avvolgerti il cazzo, un'inondazione ciclonica invaderti i coglioni e scaricarsi nell'inguine, allargarsi sulle cosce e grondare vischiosamente tra le gambe. Lei ti si aggrappa al collo e incomincia a tremare convulsamente come vittima di un maremoto devastante. Ti conficca le unghie nella schiena e ti crolla infine pesantemente addosso. Vai al 268. .263. Sfili dalla tasca posteriore dei jeans una scatoletta di preservativi, la posi sul lavandino e fissi Elisa negli occhi aspettando pazientemente una sua reazione. Lei sembra indecisa e pare pensarci per

diversi minuti. Sta sorridendo, appoggia infine la sua borsettina sull'altro lato del lavandino, si gira repentinamente e chiude a chiave la porta del bagno. Si rigira e ti guarda. Gli occhi sono luminosi e castani, il nasino impertinente, le labbra sembrano il bocciolo di un fiore rosa che sboccia. Adesso lei ad aspettare una tua mossa. Ti levi disinvoltamente la maglietta e la getti sul corrimano che costeggia tutta la parete alla tua sinistra per incitarla a fare tranquillamente altrettanto. Con una mano si afferra un lembo della t-shirt a fantasia di colori che indossa, con l'altra mano si aiuta a togliersela dalla testa e subito se ne libera imitando il tuo comportamento. La sua abbronzatura integrale e risulta cos perfetta come soltanto una lampada solare potrebbe regalare. Non porta il reggiseno e le sue enormi mammelle restano ciondolanti davanti al tuo sguardo. Cazzo che roba! Le sue gemelle dondolanti sono molto grosse, grandissime ed incredibilmente rotonde; probabilmente quando sar vecchia le arriveranno alle ginocchia ma per ora conservano tutto il vigore e l'elasticit della giovinezza. Che meraviglia! Le areole circolari e marrone sono grandi quasi quanto il fondo di una bottiglia, i capezzoloni al centro delle sue basse rotondit sono invitanti e grossi come un'oliva matura. Resti shoccato per un istante e in contemplazione per un altro momento, incredulo e stordito di fronte a tanta abbondanza. Non puoi trattenerti oltre. Le balzi letteralmente addosso. Lei si schiaccia arrendevolmente contro la porta del bagno: con le mani ti guida la testa alla ricerca di un capezzolo, mentre una delle tue affonda in quella sua massa di carne soffice, intanto con l'altra mano le frughi al di sotto della cortissima minigonna a portafoglio per scostarle le mutandine. Un dito scivola istantaneamente dentro come nel burro. La tua bocca trova facilmente ci che cercava e si chiude su qualcosa di morbido. Con la lingua le titilli le punte dei seni grandiosi e traboccanti, mordicchiandole appena i capezzoli con i denti, succhiandoli bramosamente con le labbra umide, esplorandola al contempo con una mano tra le gambe, sollecitando e stropicciando ininterrottamente con quell'altra. "Aspetta un attimo, fermati non cos, lasciami fare a modo mio.". Sollevi il capo indugiando momentaneamente. Un pensiero ti attraversa il cervello: merda, non vorr mica tirarsi indietro? Dall'espressione non si direbbe. Abbassi la testa e ti concentri nuovamente sul tuo lavoro. Improvvisamente ti senti sospingere con forza, la assecondi fino a ritrovarti seduto sulla tavoletta abbassata del water. La sua espressione diventata oscena e lubrica; ti sbottona febbrilmente i pantaloni, apre la patta e te li abbassa sino alle caviglie. Il tuo cazzone gi completamente eretto e fa orgogliosamente capolino dall'orlo delle mutande. Ti abbassa sfacciatamente anche quelle. Si inginocchia ai tuoi piedi: con la lingua comincia a lambirne l'asta, succhiandone la cappella quando arriva in cima, affondandolo per un secondo in gola ed estraendolo immediatamente per poi subito ricominciare dai coglioni. Ripete il giochetto molte volte, con una mano affondata fra le cosce, godendo di ogni tua singola inevitabile pulsazione e contrazione. Si raddrizza e ti guarda negli occhi. "Dimmi che sono una puttana, dimmi che sono la tua puttana.". "Ci puoi scommettere troia, dai leccami le palle che voglio schizzarti in faccia!". Si china e ti ciuccia un testicolo. "Allora su dai vieni, che voglio vederti schizzare come un idrante.". Ti dice lubricamente, sollevando le tettone con le mani, strizzandosele voluttuosamente e con smodata passione. Alla faccia della bambina vivace che ti era sembrata durante il corso della serata! Ti appoggia le mongolfiere sulle gambe e vi strizza il cazzo nel mezzo. La gola ti si inaridisce, i testicoli cominciano a solleticare. Inizia prima lentamente, poi sempre pi in fretta, a muovere quella montagna di crema lungo tutta la lunghezza del tuo cazzone, stuzzicandone il glande con la linguetta tutte le volte che emerge in superficie, risucchiandone la punta in bocca di tanto in tanto, incitandoti freneticamente ad alta voce. "Su dai schizzami addosso, vienimi tra le tette, sborra in faccia alla tua troia.". Qualche minuto di quel trattamento speciale sufficiente per farla contenta. Alla vista di quei fanali scuri strizzati l'uno contro l'altro, attorno al tuo animale che sprofonda del tutto in apnea, senti

l'orgasmo montare progressivamente nella borsa delle palle. Lo trattieni finch puoi, assaporando la fantastica situazione per pi tempo possibile, infine quando senti che i coglioni stanno per scoppiare ti rilassi e lo lasci rabbiosamente sfogare. "Adesso puttana, sto per...". Si ritrae lievemente con il viso, per non smette di incoraggiarti ad alta voce n di spostare su e gi le grosse gemelle con le mani. Le zampilli abbondanti fiotti di panna calda fra le incredibili mammelle, chiudendo gli occhi e appoggiando la testa al muro totalmente perso negli spasmi di un delirio folle. Quando li riapri Elisa non ti sta pi incitando e ti rivolge un sorriso splendente. Puoi vedere l'ultima gocciolina di sperma fuoriuscire dal cazzo e spandersi sul glande, lei tira fuori la lingua e ne sfiora l'estremit libidinosamente e con estrema lascivia. Ti guarda e ti sorride alquanto oscenamente. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 245. Se esce un numero dispari, vai al 262. .264. I coglioni stanno per scoppiare, per cerchi di trattenerti dal balzarle addosso come un ossesso imbestialito. Lei continua a chiacchierare e provocarti per qualche altro minuto, poi si alza bruscamente in piedi. Smette di sorridere e ti guarda pensosamente, posa le mani sui fianchi ed assume un atteggiamento indispettito e molto riflessivo. "Tutto fumo e niente arrosto!". Si gira e si allontana velocemente. Sei rimasto di sasso di fronte al voltafaccia improvviso. Ti rialzi e cerchi di seguirla ma gi scomparsa tra la folla della discoteca. Vai al 277. .265. I coglioni stanno per scoppiare, per cerchi di trattenerti dal saltarle addosso come un animale in fregola. Lei continua a parlare e a stuzzicarti per qualche altro minuto, poi si alza bruscamente in piedi. Ti guarda, ti sorride, si china e ti d un bacetto sulla fronte. "Mi raccomando, quando passi dalle parti del mio bar passa a salutarmi!". Si gira e si allontana velocemente. Sei rimasto di sasso di fronte al voltafaccia improvviso. Ti rialzi e cerchi di seguirla ma gi scomparsa tra la folla della discoteca. Vai al 277. .266. Ti fa piacere aver visto qualche volto amico, ma non hai nessuna voglia di sollevare le proteste della gente che aspetta in coda, men che meno di mettere alla prova il temperamento dei due energumeni che se ne stanno minacciosamente con le braccia incrociate ai lati dell'ingresso. Fai cenno ai tuoi amici di andare avanti. Magari vi ritroverete dentro! Raggiungi la fine della coda e ti predisponi ad aspettare pazientemente il tuo momento. Vai al 240. .267. Spostarsi nella massa difficile. Una moltitudine di persone chiassose ingombra praticamente ogni centimetro quadrato della discoteca, divani e corridoi compresi: il rimbombo della musica rintuonante, e tutti sono costretti a

strillare per comunicare l'un con l'altro, ti senti gi rintronato. Facendoti largo nella calca riesci comunque a muoverti molto lentamente, chiedere scusa quando spintoni qualcuno risulterebbe inutile perch non farlo sarebbe impossibile. L'unica cosa alla quale cerchi di prestare attenzione di non calpestare i piedi di nessuno. Altri non fanno neppure questo e si muovono liberamente tra la folla, spingendo, strusciando, talvolta palpando, aggrappandosi dove capita, come se questa fosse la cosa pi naturale del mondo da farsi. Non hai mai apprezzato granch la sala principale nelle prime ore della nottata, non finch la calca non si notevolmente scremata e diradata. Raggiungi faticosamente il lungo bancone del bar, che si trova poco distante dalla pista da ballo, ma risulta poi assolutamente inavvicinabile e devi infine desistere dall'intento di prendere qualcosa di semplice da bere. Ballare non ti mai particolarmente interessato e comunque lo spazio a disposizione sembra essere piuttosto scarso. Costeggi la pista lampeggiante e ne riconosci il Disc Jockey, per ti appare parecchio indaffarato e non lo vuoi disturbare. Sta lavorando, magari ripassi da lui pi tardi! Continui a gironzolare un po' a casaccio, incrociando qualche amico di tanto in tanto, ma tutto ci che riesci a comprendere delle loro grida soffocate soltanto l'inizio e la fine del discorso. "Ciao... Ci vediamo dopo!". Ti ritrovi in ultimo nei pressi dell'ascensore che porta ai piani superiori, ma dozzine di ragazzi stanno aspettando il loro turno per salire. Il pensiero di metterti in coda per utilizzarlo non ti sfiora neppure il cervello! Laggi puoi intravvedere le doppie porte di spesso vetro smerigliato che isolano la sala principale da quella esterna e dall'altra parte c' la grande scalinata che conduce a sua volta di sopra. Spostarsi nel fitto della calca senza un obiettivo preciso troppo faticoso e non ne vale la pena. Se vuoi raggiungere la scalinata, per esplorare i piani superiori della discoteca, vai al 293. Se sei gi stato ai piani superiori, e vuoi rilassare i timpani e le orecchie, puoi raggiungere la sala esterna andando al 319. Se sei gi stato anche nella sala esterna, allora vai al 345. .268. Senti le unghie trafiggerti la pelle come coltelli, un dolore lancinante diffondersi nella schiena come piombo fuso, sei tentato di scattare in piedi e di sbatterla a terra istintivamente e con rabbia. Il primo pensiero che ti attraversa il cervello non gentile, per ti trattieni e sopporti in silenzio finch non smette di tremare. Infine Elisa si rilassa e ti si accascia mollemente addosso. "Non ce la faccio pi, mi sento sfinita". Bisbiglia appena con un filo di voce. Le fitte dolorose sono state improvvise e inaspettate, ma erano tutto sommato superficiali: ti ritrovi spiazzato e un po' disorientato, seduto sulla tavoletta del water con Elisa ancora impalata sul cazzo, il tuo arnese violentemente eretto dentro di lei. "Tutto a posto Bambina?". "S, s... Lasciami solo il tempo di riprendermi.". Si sfila dal cazzo e muove qualche passo verso il lavandino, vi si aggrappa strettamente con le mani e sembra sostenersi in piedi solamente grazie alla forza delle braccia. Ansima pesantemente e respira con affanno, gli occhi sono chiusi e la testa ciondola sul petto. Molestarla ora sarebbe inutile. Decidi perci di lasciarle a disposizione tutto il tempo che le occorre per recuperare il fiato perduto, intanto con la mano te lo scappelli pigramente in attesa del terzo raund. Elisa solleva con calma il capo. Il volto che si riflette nello specchio sudato e paonazzo. Cavoli, qualcuno potrebbe averci sentito.". Adesso se ne preoccupa? E' un pochino troppo tardi! Apre il rubinetto dell'acqua e si rinfresca il viso, si ripulisce frettolosamente con una salvietta, si gira e ti rivolge un sorriso radioso e splendente. Si ravvia i capelli dietro alle orecchie, si mordicchia le labbra lucide, ti si avvicina e si riveste. Cosa cazzo stai facendo? Sei vivamente in procinto di protestare, quando lei solleva un dito e ti zittisce posandolo immediatamente sul glande del tuo cazzone prepotentemente duro.

"Basta per questa volta... la prossima si pu combinare qualcosa di pi intimo, magari a casa tua e in un letto.". Merda, come sarebbe a dire basta? Non vorr mica scherzare! Proprio adesso sul pi bello. Pensi incazzato e confuso, con l'uccello sempre rabbiosamente in tiro trattenuto e serrato nella palma della mano chiusa, per non dici niente. Elisa fa ritorno al lavandino, prende la sua borsettina e ne estrae una minuscola agenda, ci scrive sopra con una penna altrettanto piccola, strappa la paginetta e te la consegna sorridendo. "Fai il bravo e chiamami presto.". Si volge repentinamente e se ne va molto in fretta. Balzi in piedi e fai per fermarla dicendole di aspettare un momento, ma la porta del bagno si richiude e ti blocchi con la mano posata sulla maniglia. Sei nudo e non la puoi certamente rincorrere per tutta la discoteca in quello stato. Osservi il foglietto che ti ha dato. Scritti sopra ci sono il suo nome e presumibilmente il suo numero di telefono. Lo ripieghi e lo infili nella scatoletta dei preservativi. Ti guardi in giro. Al centro del pavimento c' il foro di uno scarico e appeso vicino al gabinetto c' il telefono di una doccia. Il getto piuttosto freddo per non potevi sperare in meglio. Ti ripulisci accuratamente, utilizzando parecchio sapone e acqua in abbondanza, esaurendo quasi il contenitore delle salviette accanto allo specchio per asciugarti. Ti rivesti ed esci nell'antibagno. Alcuni ragazzini dallo sguardo stralunato fingono di non vederti aprendo improvvisamente i rubinetti per lavarsi le mani, ma non hai tempo per loro e vuoi tentare di seguire Elisa nella sala affollata del primo piano. Svolti subito nel corridoio luminoso, pur sapendo che sia gi troppo tardi, raggiungi la porta e la schiudi bruscamente. Resti shoccato sulla soglia, semi stordito dal martellamento folle della musica, a cavallo tra luce e penombra, in bilico fra realt e fantasia. Vai al 277. .269. Il rombare cupo e profondo sembra vibrare e dilagarsi minacciosamente nella sala come un tuono che si avvicina e si allontana di continuo, alcuni click e clack salgono e scendono di tono come i gemiti lamentosi di un relitto che si adagia in fondo al mare, qualche stridulo grido acustico che somiglia al colpetto allucinante di un clacson strepita risuonando irregolarmente in mezzo al tutto. Ombre nel buio tutt'attorno; chiudi gli occhi e conti fino a trenta: quando li riapri va un po' meglio e anche se non riesci comunque a vedere con chiarezza che per pochi metri di distanza, riesci almeno a scorgere nitidamente il profilo ombroso dei divani e delle persone pi vicine. Diverse plafoniere sparse qua e l spandono la loro fioca luce, creando piccole bolle di chiarore nell'oscurit, ma la penombra talmente densa che la debole luminescenza non riesce a diffondersi che per pochissimo. La pista da ballo invece rimane attorniata da minuscoli faretti e sarebbe sufficientemente rischiarata, non fosse che per i getti fumosi che vi vengono soffiati con regolarit limitando la diffusione della luce e ottenendo cos l'effetto di una pesante nebbiolina che si sposta lentamente avvolgendo e nascondendo ogni altra cosa sino all'altezza delle ginocchia. Tutta la zona resta lo stesso l'unica isola debolmente illuminata di quell'ambiente ottenebrante e sconvolgente; la maggior parte delle persone presenti in quel piano della discoteca si addensa nei dintorni e sulla pista come sempre. Raccogli i pensieri e incominci la tua esplorazione. Se vuoi avviarti alla destra della pista, vai al 228. Se vuoi avviarti alla sinistra della pista, vai al 233. Se vuoi avviarti verso il centro della pista, vai al 246. .270. Ti accosti prudente alla parete perch la tua sagoma non si possa stagliare nel debolissimo chiarore che pulsa nel cuore della piccola sala e avanzi silenziosamente fino a portarti vicino quanto basta per sbirciare con circospezione. Appoggi le mani sullo schienale di un divanetto che ti blocca la

strada. Una minuscola plafoniera poco distante dal muro getta la sua ombra inquietante su di una sagoma femminile che sta impudicamente cavalcando una seconda figura sdraiata per la lunga sul divano che stato collocato a sua volta contro l'angolo della saletta del secondo piano della discoteca. Il rombo musicale che si diffonde nell'oscurit giunge inevitabilmente alla fine del brano, un silenzio innaturale perdura nell'ambiente per alcuni secondi prima che un altro non dissimile ne saturi l'aria vibrando incostante con il ritmo di un tuono che si va avvicinando in lontananza. Il tuo cazzone scocca immediatamente lungo e diritto come una freccia. Se vuoi andartene subito, vai al 278. Se invece vuoi estrarre l'uccello, vai al 282. Se vuoi piazzarle il cazzo davanti al viso, vai al 290. Se vuoi prima studiare un poco meglio la situazione, vai al 300. .271. "Basta, altrimenti mi scoppia il cuore!". Resti spiazzato e contemporaneamente disorientato, fermo come un sasso sul posto con l'arnese ancora violentemente in tiro. Diversi commenti ti salgono spontaneamente in gola di fronte a quell'affermazione, che suona ridicola e definitiva allo stesso tempo, ma li trattieni tutti sulla punta della lingua per non farteli scappare. Cazzo, come sarebbe a dire basta? Non vorr mica scherzare! Proprio adesso sul pi bello. Pensi un po' confuso per non dici niente. Se recupera il fiato magari si pu sempre fare un altro raund. Indietreggi invece di qualche passo fino a sederti sul water, con l'uccello prepotentemente eretto trattenuto e serrato nella palma di una mano chiusa. "Va tutto bene Dolcezza?". "S, s... lasciami solo un minuto". Se ne sta distrutta sulle ginocchia, con una mano stretta al petto e l'altra posata sulle mattonelle del pavimento, la testa accasciata in avanti e le mutandine aggrovigliate intorno alle caviglie. Ansima pesantemente e respira con affanno. Insistere ora sarebbe inutile. Decidi perci di lasciarle a disposizione tutto il tempo che le occorre per riprendersi, intanto con la mano te lo scappelli pigramente. Solleva infine il capo, si aggrappa al lavandino e si tira su con calma. Il volto che si riflette nello specchio sudato e paonazzo. Cavoli, qualcuno potrebbe averci sentito.". Adesso se ne preoccupa? E' un pochino troppo tardi! Apre il rubinetto dell'acqua e si rinfresca il viso, si ripulisce frettolosamente con una salvietta, si riabbassa la minigonna e si rialza le mutandine di pizzo rosa, si gira disinvoltamente e si rimette le incredibili tettone penzolanti nelle fasce elastiche della scollatura del maglioncino sbracciato. Sei vivamente in procinto di protestare, quando ti zittisce con un dito e ti rivolge un sorriso splendente. Ti si avvicina e posa il dito sul tuo cazzone rabbiosamente duro. Si china e ti d un bacetto malizioso sul naso. "Mi raccomando, quando passi dalle parti del mio bar passa a salutarmi!". Si volge repentinamente e se ne va molto in fretta. Balzi in piedi e fai per fermarla dicendole di aspettare un momento, ma la porta del bagno si richiude e ti blocchi con la mano poggiata sulla maniglia. Sei nudo e non la puoi certamente rincorrere per tutta la discoteca in quello stato. Ti guardi in giro. Al centro del pavimento c' il foro di uno scarico e appeso vicino al gabinetto c' il telefono di una doccia. Il getto piuttosto freddo per non potevi sperare in meglio. Ti ripulisci accuratamente, utilizzando parecchio sapone e acqua in abbondanza, esaurendo quasi il contenitore delle salviette accanto allo specchio per asciugarti. Soltanto ora ti accorgi che il bicchiere che ha dimenticato sul lavandino vuoto; probabilmente il suo contenuto andato versato nella foga mentre la trascinavi nei bagni. Ti rivesti ed esci nell'antibagno. Alcuni ragazzini dallo sguardo stralunato fingono di non vederti aprendo improvvisamente i rubinetti per lavarsi le mani, ma non hai tempo per loro e cerchi di seguire la tua Barista Chiacchierina nella sala del primo piano. Svolti subito nel corridoio luminoso, pur sapendo che sia gi troppo tardi, raggiungi la porta e la schiudi bruscamente. Resti shoccato sulla soglia, semi

stordito dal martellamento folle della musica, a cavallo tra luce e penombra, in bilico fra realt e fantasia. Vai al 277. .272. La raggiungi e le posi precipitosamente una mano sulla spalla. "Aspetta". Si volge istantaneamente nella tua direzione iniziando subito ad inveirti contro con rabbia come se le avessi palpato il culo. Chiedere scusa non serve a niente; non ti lascia a disposizione nemmeno il tempo per giustificarti. Cazzo, ma deficiente? Inutile dire che non era neppure questa la ragazza giusta. Adesso che ci fai caso ti rendi persino conto che la sua t-shirt non a fantasia di colori e che non ha con s neanche una borsetta. Probabilmente era gi incazzata per i fatti suoi, ma se prestavi pi attenzione di sicuro ti saresti risparmiato una bella scenata ridicola. Il martellamento convulsivo della sala risuona costantemente in sottofondo, soffocando in parte tutte le sue parole accusatorie, intanto le luci colorate della discoteca volteggiano e spiraleggiano sempre dappertutto. Ti allontani in fretta mentre lei continua a starnazzare ininterrottamente e con stizza le sue ragioni. Cominci a darti per vinto e stai per abbandonare la tua ricerca quando intravvedi nella moltitudine lo svolazzo di una minigonna a portafoglio che ti sembra familiare. Eccola! E' la prima ragazza che avevi cercato di raggiungere direttamente sul limitare della pista da ballo scintillante. Tira 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 294. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 320. .273. Apri la porta delle toilette e ne varchi immediatamente la soglia. Te la richiudi subito alle spalle ed il martellamento ritmico della discoteca si riduce istantaneamente di tono. Inali pesantemente aria nel petto, trattieni nei polmoni un lungo sospiro di sollievo. Il rimbombo ovattato della musica rimane adesso soltanto uneco che risuona debolmente in lontananza. Riapri infine gli occhi. La luminosit del corridoio che conduce nei bagni accecante. Strizzi le palpebre e vai avanti. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 224. Se esce il numero 2 o il 3, vai al 238. Se il numero che esce, uguale o superiore al 4, vai al 346. .274. Vi allontanate insieme dal chiarore della minuscola plafoniera e la segui in silenzio, obbediente e sottomesso, fiducioso e speranzoso, come uno dei tanti piccoli fuchi dell'Ape Regina maestosa e sovrana. Il rombo musicale che si diffonde nell'oscurit giunge inevitabilmente alla fine del brano, un silenzio innaturale perdura nell'ambiente per alcuni secondi prima che un altro non dissimile ne saturi l'aria vibrando incostante con il ritmo di un tuono che si va avvicinando poco a poco. Alma cammina decisa nelle tenebre, risoluta e sbrigativa, evitando disinvoltamente persone e divani, avanzando nella semioscurit in modo estremamente sicuro e padroneggiante. Dove cazzo stiamo andando? Non che abbia grande importanza ma i bagni sono da tutt'altra parte. Attraversate silenziosamente tutta quanta la saletta, vi fermate davanti a una porta incavata e seminascosta nella parete. Una lucina fiochissima illumina debolmente un avviso piccolissimo:

VIETATO L'ACCESSO AI NON AUTORIZZATI. Ti lascia andare la mano, fruga nel suo borsello e ne estrae una chiavetta che infila nella serratura; apre la porta e ti dice di entrare. "Entra!". Se vuoi ubbidirle cavallerescamente, vai al 291. Se vuoi acconsentire con riluttanza, vai al 297. .275. "Ciao". La Bellissima Biondina solleva il mento; il suo sguardo appare perso e vuoto, e non sembra riconoscerti. "Sei sola?". Non dice nulla e non cambia minimamente espressione. "Posso sedermi?". Non risponde affatto e a prima vista il suo atteggiamento si sarebbe detto completamente indifferente, ma solamente ora ti accorgi che il suo eyeliner sbavato e che i suoi occhi sono gonfi di pianto. Perch mai? Ti siedi di impulso e la prendi per mano. "Cosa successo?". La biondina singhiozza vistosamente, ti si stringe al braccio e scoppia subito in lacrime. Andiamo bene! Non era proprio ci che speravi ed un po' troppo tardi per tirarsi indietro. Ormai puoi soltanto scegliere tra l'essere un cavaliere e cercare di consolarla, o fare il villano e comportarti da insensibile e maleducato. Non hai perci a disposizione nessun'altra scelta possibile, in fondo in fondo sei sempre stato un gentiluomo incorreggibile. Le passi un braccio sulle spalle e ti rassegni ad ascoltare la sua storia. "Abbiamo litigato...". Si interrompe e prende un fazzolettino dalla borsetta per soffiarsi il naso. Vai al 333. .276. Ti abbassi dietro allo schienale di un divanetto perch la tua sagoma non si possa stagliare nel debolissimo chiarore che persiste al centro della piccola sala e avanzi silenziosamente, sino a raggiungere una colonna oltre la quale ti puoi raddrizzare per azzardarti a dare un'occhiata fugace. Una minuscola plafoniera poco distante dal muro getta la sua ombra inquietante su di una sagoma femminile che sta impudicamente cavalcando una seconda figura sdraiata per la lunga sul divano che stato collocato a sua volta contro l'angolo della saletta del secondo piano della discoteca. Il rombo musicale che si diffonde nell'oscurit giunge inevitabilmente alla fine del brano, un silenzio innaturale perdura nell'ambiente per alcuni secondi prima che un altro non dissimile ne saturi l'aria vibrando incostante con il ritmo di un tuono che si va avvicinando in lontananza. Il tuo cazzone scocca immediatamente lungo e diritto come una freccia. Se vuoi andartene subito, vai al 278. Se invece vuoi estrarre l'uccello, vai al 286. Se vuoi piazzarle il cazzo davanti al viso, vai al 296. Se vuoi prima studiare un poco meglio la situazione, vai al 304. .277. La cerchi per tutta la sala ma non la trovi da nessuna parte. La pista da ballo scintilla di una luce bianca fluorescente, il resto della discoteca spazzata da potenti fasci di luce colorata, il ritmo della musica risuona a livelli folli, le strilla della gente si fanno a lungo andare intollerabili. Se scesa di sotto certo che non la puoi pi ritrovare, se ha

deciso di andarsene nemmeno. Ti ritrovi infine vicino all'ascensore del primo piano; le porte si aprono e un nugolo di ragazzi schiamazzanti ne fuoriesce e altrettanti ne prendono subito il posto: altri ancora aspettano il loro turno. L'idea di aspettare a tua volta non ti sfiora neppure il cervello. Dall'altra parte invece c' la larga scalinata che conduce di sopra. Non ti resta che provare al secondo piano. Ti avvii frettolosamente e la raggiungi. Vai al 369. .278. Volgi le spalle agli ansiti sempre pi sospiranti e fai ritorno al centro di tutto e ti siedi sul bordo di un divanetto che si trova sul limitare del fumoso barlume esalato dai faretti della pista da ballo. Non riesci comunque in alcun modo a levarti dalla testa quei rantoli sommessi e ti domandi se si sarebbe potuto combinare qualcosa, per non ci sono risposte senza nemmeno averci provato e quando infine ti decidi a ritornare indietro non trovi pi nessuno. Peccato! Ti andata male. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogare la rabbia che ti consuma dentro dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .279. Ricordi ora chiaramente che tende a raddolcirsi subito quando ti mostri conciliante, esprimendole allo stesso tempo apprezzamenti garbati e lusinghevoli. Fai quindi un piccolo passo indietro Accennando appena un inchino riverente per omaggiarla e metterti al suo servizio. "Sono senza parole, dire che sei bellissima non sarebbe sufficiente: sei un Bocconcino del tutto fuori dal comune!". Aggrotta un sopracciglio, sicuramente per mantenerti sulle spine, infatti i suoi occhietti particolari si allargano lievemente e un sorrisetto mellifluo le compare brillante sulle labbra. Si capisce che non disdegna sentirsi lusingata, che le piace recalcitrare e fare un po' la pretenziosa, per quando ti parla lo fa in modo confidenziale e questo tradisce lespressione stranamente burbera sul suo bel viso; in pi la sua voce non suona n come una domanda n come un rimprovero. "Un Bocconcino?". Sembra riflettere e le sorridi. Un getto fumoso viene soffiato sulla pista da ballo e si srotola fino ai vostri piedi come un gomitolo di lana, l'oscurit cala immediatamente su di voi come il sipario di un palcoscenico, Alma risoluta ti prende per mano e ti conduce verso un'altra debole pozza di luce poco distante dalla massa informe di figurine formicolanti nel buio. Vai al 256. .280. "Guarda che non necessario". Sussurri con quanto pi tatto possibile. "Se non te la senti posso capire". Ester si raddrizza immediatamente e si distacca dallo stipite della porta. Resta immobile e in silenzio per qualche altro secondo, puoi intravvedere a malapena l'ombra solenne delle sue spalle stagliarsi nel buio. Si rigira nell'oscurit quasi palpabile e incomincia subito a trafficare con la serratura dell'ultima porta che si trova in fondo al corridoio. Magari non fredda come una predatrice ma di sicuro lo spirito di contraddizione che la governa fortissimo: non le hai staccato gli occhi di dosso per un'intera serata e ne hai ricavato solo un sorrisetto beffardo, l'hai snobbata e ne hai ottenuto la reazione opposta, invece quando ti mostri ragionevolmente disinterssato e del

tutto disposto a lasciar stare le cose come stanno, lasciandole a disposizione una facile via di uscita, cade in trappola come un topolino incauto. Vai al 302. .281. "No, non credo.". Resta immobile e silenziosa per quasi un minuto. "Mi spiace ma senza non si pu combinare nulla". Si raddrizza e si riavvia nel corridoio. "Aspetta, stavo solo scherzando". Si ferma e si volge. "Non mi piacciono gli scherzi!". Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 289. Se esce un numero dispari, vai al 303. .282. Il barlume diffuso dal lumicino sul pavimento davvero minuscolo e le ombre che getta tutt'intorno non arrivano nemmeno a sfiorare il precario riparo dietro al quale ti trovi, ma comunque sufficiente per poter distinguere nel buio i lineamenti vaghi di quell'impavida amazzone. Abbassi perci in silenzio la cerniera lampo dei jeans e sfoderi il cazzo che scatta subito fuori come un giocattolo a molla mentre i due continuano a trombare tranquillamente. La situazione si sta facendo interessante. Se vuoi piazzarle il glande davanti al viso, vai al 316. Se vuoi prima studiare meglio la situazione, vai al 330. .283. Vi allontanate insieme dal chiarore della minuscola plafoniera solo di qualche passo poi ti arresti bruscamente e la tua mano si sfila subito dalla sua. "Aspetta un momento... Dove stiamo andando? Come tuo Cavaliere ho tutto il diritto di saperlo.". Si ferma e si gira. "Caro il mio bel Don Chisciotte, chiaro che ancora non mi conosci abbastanza bene". Ti schernisce dopo appena un attimo di riflessione e riprende senza lasciarti il tempo di ribattere. "Magari torna a cercarmi la prossima volta... sono sempre qui il fine settimana!". Si volge e sparisce nel buio. Evidentemente ama essere corteggiata con un pizzico di galanteria, ma le piace dominare e in fatto di pazienza... proprio non ci siamo: si irrita troppo facilmente e non accetta nessun tipo di protesta! Il rombo musicale che si diffonde nell'oscurit giunge inevitabilmente alla fine del brano, un silenzio innaturale perdura nell'ambiente per alcuni secondi prima che un altro non dissimile ne saturi l'aria vibrando incostante con il ritmo di un tuono che si va avvicinando in lontananza. Senti la sua risata inconfondibile riecheggiare nella sala, tenti maldestramente di inseguirla per ogni pochi passi ti trovi la strada sbarrata da un divanetto praticamente invisibile fino all'ultimo istante, puoi intravvedere la figura altissima di Alma spostarsi disinvoltamente fra gli aloni luminosi che costellano il secondo piano della discoteca; chiaramente conosce molto meglio di te quel posto allucinante. La perdi in fretta di vista, quasi piombando addosso ad una coppietta che si stava appassionatamente scambiando effusioni nelle tenebre, ti devi infine arrendere e rassegnare. Ti andata male!

Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogare la tensione che ti rode dentro dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .284. "Sei sicura che non vogliamo finire questa cosa?". Sembra rifletterci attentamente. "Lascia stare, non avrei dovuto, stato uno sbaglio". Si rigira repentina su se stessa andandosene definitivamente, allungando il passo e parlottando soprappensiero; anche Estelle ha una copia della chiave e certamente mi star cercando dappertutto: borbotta tra s la Seriosa Castana svanendo nell'oscurit quasi palpabile. La segui, rassegnato e con calma, perch a questo punto sai che insistere sarebbe solamente fatica sprecata. Raggiungi infine la soglia della sala e osservi meglio la porta del corridoio che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogarti dovrai caricare in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .285. Apre la porta e ti invita ad entrare. Senti la porta richiudersi e la serratura scattare. Il buio che permane nell'ambiente assoluto. Percepisci un leggero movimento e una rapida ricerca che si svolge nella totale oscurit oltre la schiena. Il click di un interruttore risuona nel silenzio e subito una luce abbagliante riempie tutta quanta la piccola stanza. Chiudi gli occhi restandone immediatamente accecato. Quando li riapri va decisamente meglio e ti dai uno sguardo superficiale attorno mentre aspetti che le scintille gialle e rosse si dissipino del tutto. Scatole e scatoloni, scope e scopettoni, secchi e stracci, detersivi e prodotti di ricambio, un lavandino posto nell'angolo e una confezione di salviette aperta occupano la maggior parte dello spazio tutt'intorno. Ti volgi non appena la vista si schiarisce completamente. Cazzarola! La biondina molto alta e di una bellezza statuaria; la sua carnagione risulta candida come la cera delle candele, il suo bel visetto appena truccato dal rossetto rosso fragola e dall'eyeliner leggermente sbavato sotto le palpebre. Veste in modo semplice, ma in maniera estremamente stimolante: persino un vecchio strofinaccio logoro sembrerebbe sexy sul suo corpo mozzafiato! I lineamenti sono esili e finissimi, la sua espressione sognante e lo sguardo trasognato, la bocca masticante polposa, il sorriso ingenuo risalta invitante e sensualissimo. I capelli sono di un biondo platino lucente e li porta disinvoltamente tagliati a caschetto, la scriminatura centrale, la fronte stretta e gli occhi sono marrone, le labbra sono lucide, il nasino delicato e perfetto. Il fisico voluttuoso, le spalle sono minute, il seno alto e sporgente; dal tessuto brillante della camicetta bianca annodata sullo sterno spiccano i capezzoli turgidi e si possono intravvedere nitidamente le forme circolari e scure delle areole posizionate al centro delle tette. La vita sottile, i fianchi sono provocanti, il ventre piatto, allombelico porta un brillantino luccicante. Indossa una ridottissima minigonna di jeans elasticizzato, le cosce sono semplicemente squisite, il resto delle gambe sembra senza fine, una catenella dorata si attorciglia sulla sua caviglia destra, calza ai piedi un paio di scarpette altissime e nere di vernice dal tacco a spillo che d le vertigini al solo guardarlo di sfuggita. Se ne sta spensieratamente addossata contro la porta con le braccia incrociate dietro alla schiena flessuosa, l'unica traccia sul suo volto di pianto rimane una leggerissima sbavatura nera sulle guance

candide. Ti fissa quasi con indifferenza, con quella sua tipica espressione un po' vuota e un po' trasognata. Non ha mai smesso di masticare, mentre la studiavi con molta attenzione. Se vuoi compiere il primo passo, vai al 307. Se vuoi aspettare una sua mossa, vai al 311. .286. Il barlume diffuso dal lumicino sul pavimento davvero minuscolo e le ombre che getta tutt'intorno non arrivano nemmeno a sfiorare il solido riparo dietro cui ti nascondi, ma comunque sufficiente per poter distinguere nel buio i lineamenti vaghi di quell'impavida amazzone. Abbassi perci in silenzio la cerniera lampo dei jeans e sfoderi il cazzo che scatta subito fuori come un giocattolo a molla mentre i due continuano a trombare tranquillamente. La situazione si sta facendo interessante. Se vuoi piazzarle il glande davanti al viso, vai al 322. Se vuoi prima studiare meglio la situazione, vai al 334. .287. Vi allontanate insieme dal chiarore della minuscola plafoniera solo di qualche passo poi la trattieni saldamente stringendo la tua mano nella sua. "Ferma non correre... Non dovremmo conoscerci un po' meglio prima di addentrarci nell'oscurit?". Si gira e si libera bruscamente dalla tua stretta con uno strattone. "Cosa... hai forse paura di perdere la verginit?". Replica sarcastica e riprende senza lasciarti a disposizione il tempo di ribattere. "Mi sa che dopotutto non hai tutti i torti... chiaro che ancora non mi conosci abbastanza bene: magari torna a cercarmi la prossima volta, sono sempre qui il fine settimana!". Si volge e sparisce nel buio. Evidentemente ama essere corteggiata con un pizzico di galanteria, ma dev'essere una dominatrice impaziente e permalosa che si irrita e innervosisce altrettanto facilmente. Il rombo musicale che si diffonde nella densa penombra giunge inevitabilmente alla fine del brano, un silenzio innaturale perdura nell'ambiente per alcuni secondi prima che un altro non dissimile ne saturi l'aria vibrando incostante con il ritmo di un tuono che si va avvicinando in lontananza. Senti la sua risata inconfondibile riecheggiare nella sala, tenti maldestramente di inseguirla per ogni pochi passi ti trovi la strada sbarrata da un divanetto praticamente invisibile fino all'ultimo istante, puoi intravvedere la figura altissima di Alma spostarsi disinvoltamente fra gli aloni luminosi che costellano il secondo piano della discoteca; chiaramente conosce molto meglio di te quel posto allucinante. La perdi in fretta di vista, quasi piombando addosso ad una coppietta che si stava appassionatamente scambiando effusioni nelle tenebre, ti devi infine arrendere e rassegnare. Ti andata male! Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogare la tensione che ti rode dentro dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .288. "Sei sicura che non vogliamo finire questa cosa?". Sembra rifletterci attentamente e decidi di giocarti il tutto per tutto: la butti l come per caso cercando allo stesso tempo di apparire abbastanza disinteressato e un po' soprappensiero. "Per se non te la senti meglio lasciar perdere". Resta immobile e in silenzio per qualche altro secondo, puoi intravvedere a malapena l'ombra solenne della sua sagoma stagliarsi nel buio; senza poi aggiungere nulla a quanto gi detto torna

indietro e incomincia subito a trafficare con la serratura dell'ultima porta che si trova in fondo al corridoio che rimane a sua volta sprofondato nell'oscurit quasi palpabile. Vai al 302. .289. "Non mi piacciono per niente gli scherzi... Odio essere presa in giro.". "Credimi non volevo assolutamente burlarmi di te, volevo soltanto vedere la tua reazione: se mi avessi detto che senza il preservativo sarebbe andato bene lo stesso me ne sarei andato io". Resta pensierosa e in silenzio per un altro minuto, puoi intravvedere a malapena l'ombra nel buio delle sue spalle rilassarsi progressivamente. Senza poi aggiungere nulla, torna indietro e incomincia subito a trafficare con la serratura dell'ultima porta in fondo al corridoio che rimane sprofondato nell'oscurit quasi palpabile. Vai al 285. .290. Il barlume diffuso dal lumicino sul pavimento davvero minuscolo e le ombre che getta tutt'intorno non arrivano nemmeno a sfiorare il precario riparo dietro al quale ti trovi, ma comunque sufficiente per poter distinguere nel buio i lineamenti vaghi di quell'impavida amazzone. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione. Il sangue ti schizza nella testa: sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Raggiri perci il divanetto e ti avvicini in silenzio, abbassando la cerniera lampo dei jeans e sfoderando il cazzo che scatta subito fuori come un giocattolo a molla mentre i due continuano a trombare tranquillamente. Normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre. Balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con il glande turgidissimo arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 324. Se esce un numero dispari, vai al 326. .291. Socchiude il battente e un abisso di tenebra ti si spalanca minacciosamente davanti. "Aspetta un segnale prima di seguirmi: come tuo cavaliere devo accertarmi che il luogo sia del tutto libero da qualsiasi pericolo.". Scoppia sommessamente a ridere. Avanti, forza... entra mio prode coraggioso.". Ti si avvicina sicura e ti sospinge frettolosamente dentro. Vai al 301. .292. Decidi di dirle esattamente ci che ti aspetti da lei. "Adesso ti spogli, ti pieghi sulle ginocchia e cominci col farmi un bel cazzo di pompino!".

Cambia subito espressione. Avvampa di rabbia e ti d dello stronzo e del bastardo, si gira repentinamente, apre la porta del bagno e se ne va borbottando che sei solo e soltanto uno schifoso di merda. Impieghi solamente qualche momento per riprenderti dallo sbalzo di umore improvviso, per deve essere stato sufficiente perch quando lo fai lei ti ha gi sbattuto la porta in faccia e se n andata definitivamente. Chiedere scusa non serve a farla tornare indietro: la segui frettolosamente nella sala martellante ma pare del tutto svanita tra la folla chiassosa della discoteca. Vai al 277. .293. Ti fai largo tra la folla del pianterreno, sino a raggiungere la larga scalinata che conduce al primo piano. Emergi in un ambiente pi luminoso che risuona di un martellamento ritmico e cadenzato, accentato e modulato regolarmente da colpi energici che nonostante tutto risultano molto meno opprimenti del caos che invade e serpeggia per la sala principale del piano sottostante. Potenti fasci di luce colorata spiraleggiano e si intrecciano dovunque, la pista scintilla di una luce bianca che distorce i colori naturali della pelle e dei vestiti. La massa di persone resta comunque imponente, ma la ressa non cos asfissiante da non consentire di muoversi disinvoltamente senza essere costretti a pigiarsi come sardine tra una persona e l'altra. Se durante una qualsiasi lettura di questo libro, sei stato in un bar che si trova al di l della strada e quindi hai conosciuto la Barista Chiacchierina, allora puoi andare al 218. Se durante una qualsiasi lettura di questo libro, sei stato nella sala giochi del bar che si trova sotto casa tua, allora dovresti avere conosciuto Elisa e perci puoi andare al 239. Altrimenti vai al 242. .294. La ragazza si ferma e la raggiungi facilmente. Si gira dalla tua parte e subito un fascio vagolante di luce azzurrina la colpisce in pieno viso rischiarandole i lineamenti per un momento. Non la conosci affatto; un ragazzo le si avvicina improvvisamente, la stringe in vita e la bacia sulla bocca con molto trasporto. Peccato! Se non altro ti sei risparmiato un'altra figuraccia. Ti ritrovi in ultimo accanto alla porta delle toilette. La sala del primo piano ricolma di gente schiamazzante. Il martellamento folle della musica comincia ad infastidirti nelle orecchie. In mezzo alla ressa scorgi nitidamente una ragazza che riconosci immediatamente, questa volta non ti puoi proprio sbagliare, ma in un solo istante gi scomparsa nella mischia della discoteca. Se vuoi entrare in bagno, vai al 273. Se vuoi andare alla ricerca della ragazza, vai al 277. .295. Il rombare cupo e profondo sembra vibrare e dilagarsi minacciosamente nella sala come un tuono che si avvicina e si allontana di continuo, alcuni click e clack salgono e scendono di tono come i gemiti lamentosi di un relitto che si adagia in fondo al mare, qualche stridulo grido acustico che somiglia al colpetto allucinante di un clacson strepita risuonando irregolarmente in mezzo al tutto. Ombre nel buio tutt'attorno; chiudi gli occhi e conti fino a trenta: quando li riapri va un po' meglio e anche se non riesci comunque a vedere con chiarezza che per pochi metri di distanza, riesci almeno a scorgere nitidamente il profilo ombroso dei divani e delle persone pi vicine. Diverse plafoniere sparse qua e l spandono la loro fioca luce, creando piccole bolle di chiarore nell'oscurit, ma la penombra talmente densa che la debole luminescenza non riesce a diffondersi che per pochissimo. La pista da ballo invece rimane attorniata da minuscoli faretti e sarebbe sufficientemente rischiarata, non fosse che per i getti fumosi che vi vengono soffiati con regolarit limitando la diffusione della

luce e ottenendo cos l'effetto di una pesante nebbiolina che si sposta lentamente avvolgendo e nascondendo ogni altra cosa sino all'altezza delle ginocchia. Tutta la zona resta lo stesso l'unica isola debolmente illuminata di quell'ambiente ottenebrante e sconvolgente; la maggior parte delle persone presenti in quel piano della discoteca si addensa nei dintorni e sulla pista come sempre. Raccogli i pensieri e incominci la tua esplorazione. Ti incammini sul limitare di quell'oasi relativamente luminosa e dimentichi immediatamente ci che stavi cercando: il fumo invadente che soffoca la pista da ballo si disperde per un attimo ai margini e la ragazza pi bella che ti mai comparsa davanti ti si presenta alla vista. Subito l'oscura e fitta penombra che permane ovunque le si richiude altrettanto in fretta addosso e la inghiotte in un istante facendola svanire nelle ombre troppo dense per poterle semplicemente penetrare con lo sguardo. Ti passi le dita fra i capelli e ti aggiusti i genitali con la mano, ti avvicini circospetto e ti predisponi pazientemente ad aspettare una seconda occasione per osservarla meglio. Non devi attendere molto. Una nuova breccia luminescente si apre faticosamente la strada in quella al contempo placida e vorticante bassa muraglia nebbiosa e lei rimane avvolta in un esitante alone che la rischiara appena. Una nube di capelli scintillanti le incornicia favolosamente il bel visetto ovale e un po' allungato, riccioli brillanti le ricadono disordinatamente sulla fronte e sugli occhi, la bocca gonfia e sporgente, il collo lungo e sottile, un rossetto dorato le dipinge le labbra enormemente sensuali e seducenti. Indossa un miniabito rosso fuoco, aderente in vita e scollatissimo sulla schiena, che le arriva a malapena due dita sotto il sedere; la sua statura straordinaria, il suo corpo strabiliante, le sue gambe chilometriche sono abbronzate e nude e sembrano infinite. Caspita che gnocca! L'esuberante ragazza sta entusiasticamente ballando in un angolino sulla pista e con la sua altezza eccessiva sovrasta in abbondanza della testa quasi tutte quelle insignificanti e buie figurine che le ronzano intorno come piccoli e fastidiosi moscerini. Tira un dado: Se esce 1 o 2, vai al 385. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 389. .296. Il barlume diffuso dal lumicino sul pavimento davvero minuscolo e le ombre che getta tutt'intorno non arrivano nemmeno a sfiorare il solido riparo dietro cui ti nascondi, ma comunque sufficiente per poter distinguere nel buio i lineamenti vaghi di quell'impavida amazzone. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione. Il sangue ti schizza nella testa: sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Raggiri perci la colonna e ti avvicini in silenzio, abbassando la cerniera lampo dei jeans e sfoderando il cazzo che scatta subito fuori come un giocattolo a molla mentre i due continuano a trombare tranquillamente. Normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre. Balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con il glande turgidissimo arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 324. Se esce un numero dispari, vai al 326.

.297. Socchiude il battente e un abisso di tenebra ti si spalanca minacciosamente davanti. "OK, vado in avanscoperta; ma siamo del tutto certi che qui si possa davvero entrare?". Scoppia sommessamente a ridere. "Forza, coraggio... entra mio prode Cavaliere.". Ti si avvicina sicura e ti sospinge frettolosamente dentro. Vai al 301. .298. "Mi dice sempre che sono una ragazza facile, mi dice sempre che non respingo mai neanche un corteggiatore... Ma questa volta gliela faccio pagare.". Si sistema la borsetta a tracolla e si rialza bruscamente in piedi; si volge e ti guarda dall'alto posandosi sensualmente una mano sul fianco mozzafiato: il suo corpo tutto una curva armoniosa, le sue gambe sembrano due trampoli da circo tanto sono diritte e lunghissime. "Io ti piaccio?". Se le vuoi rispondere di s, vai al 232. Se le vuoi rispondere di no, vai al 254. .299. Raggiungi la toilette in cui l'hai vista sparire e abbassi frettolosamente la maniglia per entrare di improvviso per l'abitacolo risulta chiuso dall'interno e la porta non si apre. Merda! Le voci dei giovani schiamazzanti si fanno sempre pi vicine e il tuo uccellone ancora semirigido penzola tuttora fuori dalla sua gabbia. Pensieri contrastanti corrono veloci nella tua testa e stai per rinunciare al tentativo di affrontare un secondo raund con la bella bionda per ritirarti in fretta nel bagno vicino a quello delle donne quando senti improvvisamente la serratura scattare. La porticina del cubicolo si socchiude appena, la apri bruscamente e ti fiondi dentro in un attimo. Entri in un ambiente abbastanza spazioso, pulito e bianchissimo. Ti chiudi la porta alle spalle e la richiudi a chiave. La ragazza se ne sta ritta in piedi davanti al lavandino, immobile e silenziosa, osservandoti attentamente e sorridendo con astuzia. Gli indumenti sono stati riassettati grossolanamente, i lunghi capelli sono gettati disordinatamente all'indietro. Lacconciatura impeccabile appare assai sconvolta e la riga pettinata accuratamente di lato quasi del tutto scomparsa. Il rubinetto del lavandino rimasto aperto e il flusso dell'acqua si disperde gorgogliando nelle tubature dello scarico; molte ciocche sulla fronte appaiono piuttosto bagnaticce, il trucco pesante parecchio sbavato e il viso stato un po' ripulito dallo sperma: chiaramente se lo stava risciacquando. Ora pi che mai il suo volto assomiglia al ritratto di una prostituta consumata, ma adesso sai con certezza appartenere a una ninfomane irresistibilmente dominata dagli istinti. I suoi lineamenti sono distorti dalla brama che la consuma sessualmente nel profondo dell'anima e nonostante tutto restano decisamente accattivanti e molto piacevoli. La fissi intensamente negli occhi verdissimi che sembrano scintillare di luce propria. La sua espressione carica di aspettativa, il suo sguardo stracolmo di lussuria. Pare indecisa sul da farsi e in attesa di un tuo comando. "Spogliati e non dire una sola parola". Ti sfili velocemente la maglietta a mezze maniche bianca e la getti a cavallo del corrimano che costeggia tutta la parete alla tua destra, ti levi le scarpe da tennis e le sospingi in un angolo del bagno, ti togli disinvoltamente jeans e mutande e li lasci cadere sulla maglietta. Lei per stata pi rapida. Ha gi ripiegato e posato con cura i suoi vestiti sul contenitore delle salviette e sta richiudendo il rubinetto dell'acqua. Cazzarola che spettacolo! I suoi capelli luccicano di riflessi dorati, la sua pelle chiara e rosata, il suo fisico snello, la sua vita sottile, il fondoschiena meravigliosamente rotondo, le gambe sono affusolate e ben tornite. Indossa ormai soltanto i sandali

dal tacco a spillo vertiginoso ed i bracciali tintinnanti ai polsi. Ti vede attraverso lo specchio e si gira di scatto. Le sue tette sono morbidamente modellate, le areole sono circolari e rossicce, i capezzoli sono vistosamente rivolti all'esterno, aumentando cos il fascino suggestivo dei suoi seni tondeggianti. Nuda, veramente bellissima. Ti resta a malapena il tempo di scorgere il vello dorato che si trova pi in basso perch in un istante ti si stringe addosso. Aderisce perfettamente al tuo corpo, ti mordicchia il lobo dell'orecchio sinistro. Puoi sentire i peletti del suo pube sfiorare i tuoi genitali e solleticarti il cazzo, senti i sassolini delle sue mammelle strofinarsi sul tuo petto. Il guerriero tra le gambe d immediatamente i primi segni di ripresa. La stringi forte fra le braccia e le afferri le chiappe, le divarichi violentemente e con una mano ti insinui nel solco alla ricerca del suo sesso. Lo trovi e ne sfiori la fessura con la punta delle dita. La sua figa fradicia. Il sangue ti monta nelle vene e ti sale istantaneamente al cervello come una fucilata. La sollevi di peso da terra e la adagi sul bordo del lavandino. Lei si appoggia con i gomiti allo specchio e si strizza le tette che traboccano deliziosamente fuori dalle sue mani. Le sollevi le gambe per le ginocchia, lei dischiude arrendevolmente le cosce e ti mette i piedi sulle spalle. Una folta e liscia peluria bionda le ricopre completamente il monte di venere, il clitoride tumido e rigonfio, le sue grandi labbra sono tumefatte e sgocciolano generosamente. Le infili subito dentro due dita. Lei chiude gli occhi e sospira pesantemente. La sua passerina larga e ci passa agevolmente un terzo dito, mentre un sibilo sospirante le sfugge dalle labbra. C' ancora spazio e le metti dentro anche il mignolo, lei geme e spalanca la bocca. Incominci a muovere freneticamente la mano avanti e indietro, stropicciandole rozzamente un capezzolo con due dita dell'altra, affondando sempre pi in fondo nel suo ventre, sprofondandole brutalmente nella vagina con le quattro nocche della mano bagnata e grondante. La sua faccia si fa progressivamente paonazza e il clitoride diventa presto livido, le grandi e le piccole labbra affiorano e straripano ritmicamente dalla sua vulva scivolosa. La ragazza sembra totalmente abbandonata al tuo volere. Ansima fortemente e si morde le labbra, leccandosele febbrilmente di tanto in tanto, gemendo e soffiando selvaggiamente come una gatta, stringendosi con forza i seni nelle coppe delle mani. La tua mano affonda sonoramente nel suo sesso fino all'attaccatura del pollice, la sua espressione si contorce grottescamente. Percepisci infine una fiammata avvamparle nel ventre e scottarti la mano, serra la bocca e prende a sussultare spasmodicamente in ci che sai essere uno dei suoi orgasmi incredibili e violenti. Continui a frugarle forsennatamente nella figa finch non smette di tremare, intanto il tuo bestione tornato di nuovo prepotentemente in tiro. Se vuoi cercare di penetrarla, senza il preservativo, vai al 347. Se vuoi allontanarti, per prendere uno dei tuoi preservativi, vai al 368. .300. Il barlume diffuso dal lumicino sul pavimento davvero minuscolo e le ombre che getta tutt'intorno non arrivano nemmeno a sfiorare il precario riparo dietro al quale ti trovi, ma comunque sufficiente per poter distinguere nel buio i lineamenti vaghi di quell'impavida amazzone. Raggiri perci il divanetto e ti ci accomodi sopra in silenzio per osservare con pi attenzione lo spettacolo in corso come se fossi in un cinema pubblico. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione: la ragazza la si pu facilmente riconoscere per via della scura nebulosa di capelli e grazie al profilo indubbiamente femminile del viso e del grosso seno che possiede; lui invece lo si pu identificare soltanto dal suono dei bassi grugniti che emette al ritmo costante del galoppamento insistente della figura sospirante che gli si muove agilmente sulle gambe. Senza alcun dubbio sono degli esibizionisti o dei maiali, perch qualunque possa essere il rapporto intercorso fra i due se proprio non volevano farsi beccare sul fatto avrebbero potuto ritirarsi in un bagno anzich rimanere alla portata di chiunque. Ti si presentano ora tre possibilit:

Se vuoi andartene prima di arrecar disturbo, vai al 308. Se vuoi tirar fuori l'uccello e restare a guardare, vai al 349. Se vuoi giocarti il tutto per tutto e piazzarle il cazzo davanti alla bocca, vai al 357. .301. Varchi la soglia. Subito quel Gnoccolone di ragazza ti segue e si richiude la porta alle spalle. Una piccola luce di sicurezza piazzata sopra la vostra testa rischiara lo spazio circostante ancor meno di quanto sia rischiarato l'ambiente ottenebrante che persiste al secondo piano della discoteca. Numerose porte si susseguono regolarmente da entrambi i lati del macabro corridoio che si disperde minaccioso nelle tenebre. Ti volgi e ti si slancia tra le braccia: solleva le mani e te le preme sul petto, ti spinge contro il muro e ti infila due metri di lingua in bocca; sulle prime ne resti alquanto disorientato. Non te lo aspettavi! Con una mano scende sbrigativamente sulla patta dei jeans e con dita esperte ti apre la cerniera: si introduce con la mano nelle mutande, trova il cazzo e rapidamente lo tira fuori. Ti riprendi e rispondi con entusiasmo al suo bacio, ti si stringe al corpo continuando intanto a carezzare il membro palpitante che si erge in alto come un cannone gi pronto a sparare fra le sue dita affusolate e morbide. Si distacca infine, abbassa lo sguardo, ti osserva il profilo ombroso dell'arma da fuoco con un misto di stupore e meraviglia. Non dice niente e non le fai alcun tipo di pressione. Ormai si intuisce che nel privato Alma una dominatrice intollerante e molto volubile, a questo punto sai benissimo che basterebbe un non nulla per far ribaltare improvvisamente la situazione e che una parolina sbagliata ti si potrebbe ritorcere addosso in un attimo. Inoltre le cose sembrano andare per il verso giusto anche da sole, non c' proprio nessun bisogno di intervenire. Meglio restare ad attendere e lasciarle gestire il tutto nel modo che preferisce. Si piega sulle ginocchia, avvicina il volto al tuo cazzone, lo scappella e lo studia attentamente da vicino ancora un istante, poi schiude la bocca e percepisci la linguetta guizzare nel buio poco prima di sentirne il tocco caldo e soffice sulla pelle morbida del filetto. Un brivido gelato ti risale tutta la spina dorsale. Ti guarda negli occhi e immagini il sorriso da furbetta che sicuramente le si sta dipingendo sulle labbra. "Devo continuare?". "S, ti prego, Bocconcino... Se mi lasci cos morir". La tua risposta deve essere stata soddisfacente, perch ti sorride apertamente e incomincia a lavorare con impegno sul tuo cannone metallico; con una mano ti gingilla i genitali, con l'altra mantiene abbassato l'elastico delle mutande: ti lappa con molta lascivia l'asta del cazzo nel senso della lunghezza, partendo dal basso e quando finalmente giunge in cima ricomincia ossessivamente daccapo. Ripete il giochetto esasperante quattro volte e mentre dentro ti senti violentemente contrarre e prossimo ad esplodere, mentre ti senti impotente e totalmente disarmato nelle sue mani, mentre ti senti impazzire e ti stai preparando psicologicamente per sopportare un quinto giro di tortura... te lo inghiotte completamente. Il tuo glande enorme e turgido affonda nella sua gola strettissima e le fiamme dell'inferno ti si scatenano nell'anima. Non la puoi vedere con chiarezza nell'oscurit ma indubbiamente una pompinara eccezionale! Succhia con energia, alternando lappate lunghe e lente ad affondi rapidi e prolungati, arrivando con le labbra sin quasi a sfiorarti il pube di tanto in tanto, senza mai smettere di pasticciare nel frattempo con le palle del cannone e puoi sentire la sua linguetta soffice rigirare vorticosamente intorno alla canna di quell'arma d'assedio carica ogni volta che se lo estrae dalla gola ustionante. Resistere al contatto peccaminoso della sua bocca meravigliosa indaffarata sul tuo cazzone pericolosamente rigonfio non per niente facile. Sei ipereccitato e riconosci immediatamente i primi segnali che incalzano sempre pi insistenti dopo solo qualche minuto di quel trattamento snervante. Le membra si irrigidiscono lievemente, i muscoli si contraggono appena, il respiro si fa

un po' difficoltoso, i testicoli iniziano presto a pulsare impercettibilmente. Ti devi subito distrarre o rischi di perdere la tua battaglia ancor prima di poterla cominciare. Se vuoi pensare a qualcos'altro, vai al 305. Se vuoi interromperla e scostarti da lei, vai al 309. Se vuoi supplicarla di fermarsi, vai al 313. .302. Apre la porta e ti invita ad entrare. Senti la porta richiudersi e la serratura scattare. Il buio che permane nell'ambiente assoluto. Percepisci un leggero movimento e una rapida ricerca che si svolge nella totale oscurit oltre la schiena. Il click di un interruttore risuona nel silenzio e subito una luce abbagliante riempie tutta quanta la piccola stanza. Chiudi gli occhi restandone immediatamente accecato. Quando li riapri va decisamente meglio e ti dai uno sguardo superficiale attorno mentre aspetti che le scintille gialle e rosse si dissipino del tutto. Scatole e scatoloni, scope e scopettoni, secchi e stracci, detersivi e prodotti di ricambio, un lavandino posto nell'angolo e una confezione di salviette aperta occupano la maggior parte dello spazio tutt'intorno. Ti volgi non appena la vista si schiarisce completamente. Cazzarola! La Seriosa Castana molto alta e di una bellezza statuaria; la sua carnagione risulta chiara e splendente come uno strato sottilissimo di zucchero a velo, il suo volto dal fascino un po' mascolino appena truccato da un filo di lucidalabbra traslucido e da un'ombra leggerissima di mascara brillante. Veste di certo in modo ricercato e si direbbe perfettamente consapevole dell'effetto mozzafiato che il suo corpo praticamente nudo scatena alla vista. I lineamenti sono duri e spigolosi, l'espressione inquietante e lo sguardo profondo, la sua bocca per contrasto morbidissima e somiglia al bulbo di un fiore esotico. Quel sorrisetto enigmatico sembra definitivamente scomparso dal suo viso affilato. I capelli sono castani e laccati all'indietro, corti e disinvoltamente tagliati quasi a spazzola. La fronte pensosa e gli occhi sono scuri, il naso deciso e le labbra sono lucide, assai piene e piuttosto carnose. Il fisico parecchio atletico, le spalle sono ben sviluppate, la curva del seno perfetta e dal tessuto teso dellindumento scarlatto si possono nitidamente scorgere i capezzoli tumidi che spingono e spiccano al centro delle tette. La vita longilinea, i fianchi sembrano scolpiti nel marmo, l'ombelico immacolato e candido, il ventre muscoloso e una vistosa tartaruga fa bella mostra sul suo stomaco piatto. Indossa un paio di pantaloni di pelle bordeaux che le guanta strettamente le gambe affusolate e flessuose, calza stivaletti in tinta dalla zeppa altissima e porta al fianco un minuscolo marsupio nero di gomma lucida. I pantaloni sono bassi, troppo bassi, aderenti, soffocanti, e la cucitura minuta del cavallo si intrufola tra le grandi labbra lievemente dischiuse del suo sesso invitante. Ester se ne resta tranquillamente addossata contro la porta con le braccia incrociate dietro alla schiena distesa, ti fissa impassibile e solenne con quella sua strana espressione impenetrabile e caparbia, mentre aspetta pazientemente che finisci di ammirarla con il rispetto e tutta l'attenzione che merita. Se vuoi compiere il primo passo, vai al 306. Se vuoi aspettare una sua mossa, vai al 310. .303. "Non mi piacciono per niente gli scherzi... Odio essere presa in giro.". Si rigira su se stessa e allunga immediatamente il passo andandosene definitivamente senza lasciarti nemmeno la possibilit di dare spiegazioni. Evidentemente deve essere anche molto permalosa! Doveva ascoltare Ester, sta dicendo, anche lei ha una chiave e potrebbe venire a cercarla. Osservi meglio la porta del corridoio che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave.

Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogarti dovrai caricare in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .304. Il barlume diffuso dal lumicino sul pavimento davvero minuscolo e le ombre che getta tutt'intorno non arrivano nemmeno a sfiorare il solido riparo dietro cui ti nascondi, ma comunque sufficiente per poter distinguere nel buio i lineamenti vaghi di quell'impavida amazzone. Ti sporgi perci ulteriormente dalla colonna per osservare con pi attenzione lo spettacolo in corso come se ti fossi intrufolato in silenzio in un teatro molto esclusivo. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione: la ragazza la si pu facilmente riconoscere per via della scura nebulosa di capelli e grazie al profilo indubbiamente femminile del viso e del grosso seno che possiede; lui invece lo si pu identificare soltanto dal suono dei bassi grugniti che emette al ritmo costante del galoppamento insistente della figura sospirante che gli si muove agilmente sulle gambe. Senza alcun dubbio sono degli esibizionisti o dei maiali, perch qualunque possa essere il rapporto intercorso fra i due se proprio non volevano farsi beccare sul fatto avrebbero potuto ritirarsi in un bagno anzich rimanere alla portata di chiunque. Ti si presentano ora tre possibilit: Se vuoi andartene prima di arrecar disturbo, vai al 312. Se vuoi tirar fuori l'uccello e restare a guardare, vai al 349. Se vuoi giocarti il tutto per tutto e piazzarle il cazzo davanti alla bocca, vai al 362. .305. Pensi rapidamente alle peggiori cose che la tua mente tortuosa capace di immaginare, per anche la pi orrida di tutte si trasforma subito in rose tra le sue labbra voluttuose e infine non ce la fai assolutamente a trattenerti. Le braccia e le gambe si tendono ulteriormente, i muscoli della schiena si contraggono maggiormente, il respiro si ingrossa poco a poco, i testicoli si fanno dolorosamente insofferenti; una scarica adrenalinica ti si diffonde nei reni e un fiotto di sperma ti schizza dal cazzo. Ad Alma non sembra dispiacere affatto! Continua a lappare e succhiare ancora per qualche altro minuto mentre il tuo cannoncino si raggrinzisce progressivamente nella sua bocca e non ne vuole sapere in nessun modo di ergersi un'altra volta: non il primo orgasmo che raggiungi nel corso della giornata e sai che non potrai ottenere altre erezioni senza prima avere a disposizione almeno un po' di riposo per recuperare le energie perdute. Questa terribile consapevolezza insieme all'affaticamento fisico te lo fa smosciare completamente e il Gnoccolone in ultimo si arrende e si distacca dal tuo cannolo del tutto svuotato. Si rialza frettolosamente in piedi e ti rivolge uno sguardo sconfortato. "Non te la prendere, non sei il primo che fa clamorosamente cilecca". Si volge e riapre la porta, si gira e ti sorride timidamente. "Magari torna a cercarmi la prossima volta... sono sempre qui il fine settimana!". Soggiunge e riprende incoraggiante, e la sua voce priva di sarcasmo risuona di nuovo energica e risoluta nelle tenebre. Se ne va definitivamente; non dici niente e non cerchi nemmeno di fermarla, perch ti senti frustrato e sconfitto. Osservi intanto la porta della sala che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave.

Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi continuare la tua guerra dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .306. Ti avvicini di un passo e le accarezzi delicatamente il viso, risalendole una guancia candida con le nocche, sfiorandole le sopracciglia castane con le dita, passandole una mano fra i capelli corti e laccati, accostandoti lentamente al suo volto affilato, toccandole la sua meravigliosa bocca attraente e carnosa, afferrandole morbidamente il mento con l'altra mano e ritraendoti un poco per poi subito ritoccarle appena le labbra lucide con le tue leggermente dischiuse. Lei risponde al bacio socchiudendo gli occhi scuri e profondi, schiudendo le labbra piene e succose che si aprono alle carezze come i petali di un fiore seducente, cingendoti il collo con le braccia e rilassandosi impercettibilmente tra le tue mani; percepisci distrattamente il tocco caldo della pelle dei suoi polsi scivolarti sulla nuca, puoi sentire la punta della sua linguetta espertissima esplorarti maliziosamente e con la lingua ricerchi quel contatto che risulta umido e molto vellutato. Giocherelli ancora qualche minuto con le sue labbra caldissime, prima di insinuarti in quel suo bulbo esotico e tenerissimo. Le bocche si incrociano alternativamente, le lingue si intrecciano dolcemente, intanto con le mani le discendi sulle spalle forti e gagliarde, carezzandole gentilmente la schiena inarcata, con la mano destra la trattieni al corpo e la stringi saldamente, mentre con quella sinistra continui a scendere con calma fino a raggiungere la cintura bassissima dei suoi pantaloni di pelle aderentissimi. Ricordi benissimo che probabilmente non deve portare nessuna biancheria intima, infatti le sue natiche sono rotonde e perfette, sode e muscolose al tatto, pulsano con vigore fra le tue dita ad ogni minimo movimento e non riesci a trovare alcuna seppur leggerissima resistenza dell'elastico delle mutande sotto il palpeggiamento insistente dei polpastrelli. Vezzeggi entusiasticamente il culo fantastico che si ritrova senza mai smettere di baciarla con notevole trasporto nel frattempo. Si distacca energicamente dal tuo corpo e con riluttanza la lasci infine andare. Riapre del tutto gli occhi e la sua strana espressione inquietante sembra essersi in parte raddolcita. Si appoggia lievemente su di uno scatolone, prende una salvietta dalla confezione di ricambio semi strappata, si asciuga per bene le labbra insalivate, la appallottola pensosamente e la getta nel cestino vicino al lavandino posto nell'angolo della stanzetta. Si rialza e torna indietro, ti fissa nuovamente con quel suo caratteristico sorrisetto sulla bocca. "Non male... non credevo che un maschietto ne potesse essere capace.". Vai al 257. .307. Ti avvicini di un passo e le accarezzi dolcemente il viso, risalendole una guancia soffice con le nocche, sfiorandole le sopracciglia chiarissime con le dita, passandole una mano fra i capelli morbidi e lisci, accostandoti lentamente al suo volto delicato, toccandole la sua piccola boccuccia profumata di fragola, afferrandole teneramente il mento con l'altra mano e ritraendoti un poco per poi subito ritoccarle appena le labbra morbidissime con la bocca leggermente dischiusa. Lei risponde al bacio chiudendo gli occhioni luminosi e marrone, schiudendo le labbra lucide e rosse, cingendoti delicatamente il collo con le braccia e rilassandosi tra le tue mani; percepisci distrattamente il tessuto dei polsini della sua camicetta scivolarti sulla nuca, puoi sentire la punta della sua linguetta esperta esplorarti cautamente e con la lingua ricerchi quel contatto che risulta umido e molto caldo. Giocherelli ancora qualche minuto con le sue labbra polpose, prima di insinuarti nella sua boccuccia invitante e caramellosa. Le lingue si intrecciano vorticosamente, la ciccles del tutto priva di controllo ballonzola indifferente dall'una all'altro, intanto con le mani le discendi sulle fragili spalle, carezzandole morbidamente la schiena inarcata, con la mano destra la

stringi al tuo corpo e la trattieni scrupolosamente, mentre con quella sinistra continui a scendere con calma fino a raggiungere l'orlo inferiore della minigonna cortissima. Ricordi benissimo che sotto ci deve essere soltanto un perizoma minuscolo, infatti le sue chiappette nude ed elastiche risultano sode e freschissime al tatto. Palpi e vezzeggi con delizia quel suo culetto meraviglioso e pastoso, senza mai smettere di baciarla passionalmente nel frattempo. Tenta di staccarsi debolmente dal tuo corpo e con riluttanza la lasci infine andare. Riapre gli occhi e un pizzico di consapevolezza sembra adesso brillarle nel profondo dell'anima. Appoggia la borsetta su di uno scatolone, prende una salvietta dalla confezione di ricambio semi strappata, ci sputa dentro la ciccles, appallottola il tutto e lo getta nel cestino vicino al lavandino posto nell'angolo della stanzetta. Torna indietro e ti fissa con lo sguardo insolitamente brillante. Vai al 376. .308. Ti rialzi in piedi e ti allontani silenziosamente dallo spettacolo. Vai al 278. .309. Le braccia e le gambe si tendono maggiormente, i muscoli della schiena si contraggono poco a poco, il respiro si ingrossa progressivamente, i testicoli si fanno sempre pi insofferenti; l'afferri per le spalle e ti scosti di lato sottraendo l'artiglieria pesante dal nemico prima che sia troppo tardi. Alma ci rimane malissimo! Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 317. Se esce un numero dispari, vai al 327. .310. Vi guardate a lungo negli occhi. Sarebbe cos facile allungare una mano e toccare quello Splendido corpo femminile dall'odore inebriante, ma ha gi dimostrato di essere un'indecisa e data l'incostanza delle sue reazioni non vuoi assolutamente rischiare di fartela scappare proprio adesso. Ti trattieni perci dal balzarle addosso come un animale, anche se la tentazione fortissima, aspettando nervosamente un qualsiasi gesto che manifesti palesemente le sue intenzioni e contemporaneamente il momento giusto per agire. Si distacca infine dalla porta, si raddrizza e muove un passettino apparentemente imperturbabile nella tua direzione. E' sufficiente! Ti avvicini di un passo e le accarezzi delicatamente il viso, risalendole una guancia candida con le nocche, sfiorandole le sopracciglia castane con le dita, passandole una mano fra i capelli corti e laccati, accostandoti lentamente al suo volto affilato, toccandole la sua meravigliosa bocca attraente e carnosa, afferrandole morbidamente il mento con l'altra mano e ritraendoti un poco per poi subito ritoccarle appena le labbra lucide con le tue leggermente dischiuse. Lei risponde al bacio socchiudendo gli occhi scuri e profondi, schiudendo le labbra piene e succose che si aprono alle carezze come i petali di un fiore seducente, cingendoti il collo con le braccia e rilassandosi impercettibilmente tra le tue mani; percepisci distrattamente il tocco caldo della pelle dei suoi polsi scivolarti sulla nuca, puoi sentire la punta della sua linguetta espertissima esplorarti maliziosamente e con la lingua ricerchi quel contatto che risulta umido e molto vellutato. Giocherelli ancora qualche minuto con le sue labbra caldissime, prima di insinuarti in quel suo bulbo esotico e tenerissimo. Le bocche si incrociano alternativamente, le lingue si intrecciano dolcemente, intanto con le mani le discendi sulle spalle forti e gagliarde, carezzandole gentilmente la schiena inarcata, con la mano

destra la trattieni al corpo e la stringi saldamente, mentre con quella sinistra continui a scendere con calma fino a raggiungere la cintura bassissima dei suoi pantaloni di pelle aderentissimi. Ricordi benissimo che probabilmente non deve portare nessuna biancheria intima, infatti le sue natiche sono rotonde e perfette, sode e muscolose al tatto, pulsano con vigore fra le tue dita ad ogni minimo movimento e non riesci a trovare alcuna seppur leggerissima resistenza dell'elastico delle mutande sotto il palpeggiamento insistente dei polpastrelli. Vezzeggi entusiasticamente il culo fantastico che si ritrova senza mai smettere di baciarla con notevole trasporto nel frattempo. Si distacca energicamente dal tuo corpo e con riluttanza la devi lasciar andare. Riapre del tutto gli occhi e la sua strana espressione inquietante sembra essersi in parte raddolcita. Si appoggia lievemente su di uno scatolone, prende una salvietta dalla confezione di ricambio semi strappata, si asciuga per bene le labbra insalivate, la appallottola pensosamente e la getta nel cestino vicino al lavandino posto nell'angolo della stanzetta. Si rialza e torna indietro, ti fissa nuovamente con quel suo caratteristico sorrisetto sulla bocca. "Non male... non credevo che un maschietto potesse esserne capace.". Vai al 257. .311. Vi guardate a lungo negli occhi. Sarebbe cos facile allungare una mano e toccare il suo corpicino armonioso, ma la ragazza appare indifesa e talmente persa in chiss quali pensieri che basterebbe un non nulla per farla scappare e non la vuoi spaventare proprio adesso. Ti trattieni perci dal balzarle addosso come un animale, anche se la tentazione fortissima, aspettando pazientemente i suoi tempi di risposta o un qualsiasi gesto che segnali il momento giusto per agire. Solleva infine il bel visetto e ti sorride, si raddrizza e muove un passettino incerto nella tua direzione. E' sufficiente! Ti avvicini di un passo e le accarezzi dolcemente il volto, risalendole una guancia soffice con le nocche, sfiorandole le sopracciglia chiarissime con le dita, passandole una mano fra i capelli morbidi e lisci, accostandoti lentamente al suo viso delicato, toccandole la sua piccola boccuccia profumata di fragola, afferrandole teneramente il mento con l'altra mano e ritraendoti un poco per poi subito ritoccarle appena le labbra morbidissime con la bocca leggermente dischiusa. Lei risponde al bacio chiudendo gli occhioni luminosi e marrone, schiudendo le labbra lucide e rosse, cingendoti delicatamente il collo con le braccia e rilassandosi tra le tue mani; percepisci distrattamente il tessuto dei polsini della sua camicetta scivolarti sulla nuca, puoi sentire la punta della sua linguetta esperta esplorarti cautamente e con la lingua ricerchi quel contatto che risulta umido e molto caldo. Giocherelli ancora qualche minuto con le sue labbra polpose, prima di insinuarti nella sua boccuccia invitante e caramellosa. Le lingue si intrecciano vorticosamente, la ciccles del tutto priva di controllo ballonzola indifferente dall'una all'altro, intanto con le mani le discendi sulle fragili spalle, carezzandole morbidamente la schiena inarcata, con la mano destra la stringi al tuo corpo e la trattieni scrupolosamente, mentre con quella sinistra continui a scendere con calma fino a raggiungere l'orlo inferiore della minigonna cortissima. Ricordi benissimo che sotto ci deve essere soltanto un perizoma minuscolo, infatti le sue chiappette nude ed elastiche risultano sode e freschissime al tatto. Palpi e vezzeggi con delizia quel suo culetto meraviglioso e pastoso, senza mai smettere di baciarla passionalmente nel frattempo. Tenta di staccarsi debolmente dal tuo corpo e con riluttanza la devi lasciar andare. Riapre gli occhi e un pizzico di consapevolezza sembra brillarle improvvisamente nel profondo dell'anima. Appoggia la borsetta su di uno scatolone, prende una salvietta dalla confezione di ricambio semi strappata, ci sputa dentro la ciccles, appallottola il tutto e lo getta nel cestino vicino al lavandino posto nell'angolo della stanzetta. Torna indietro e ti fissa con lo sguardo insolitamente brillante. Vai al 376.

.312. Ti ritiri dietro alla colonna e ti allontani silenziosamente dallo spettacolo. Vai al 278. .313. Le braccia e le gambe si tendono ulteriormente, i muscoli della schiena si contraggono poco a poco, il respiro si ingrossa maggiormente, i testicoli si fanno sempre pi insofferenti e febbricitanti; non il primo orgasmo della giornata e sai che non potrai mantenere oltre l'erezione senza prima avere a disposizione almeno un po' di riposo per recuperare le forze perdute. La devi quindi fermare a tutti i costi! "Basta, ti supplico... fermati non ce la posso fare". Alma si distacca dall'artiglieria pesante, si rialza frettolosamente in piedi e quando nota l'espressione di resa sul tuo volto sconvolto ti rivolge uno sguardo vittorioso e scoppia a ridere fragorosamente. Vai al 331. .314. La primissima idea che ti salta in mente la rata del mutuo da pagare, ma il pensiero non sufficiente e lo scarti in un attimo. Immagini allora la macchina che si schianta contro un albero e ti si smoscia immediatamente: il suo valore non grande per ti sei sempre affezionato alle cose e le situazioni che hai condiviso con il tuo macinino sono davvero innumerevoli. Lei ne rimane perplessa. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 344. Se esce un numero dispari, vai al 351. .315. "Frmati!". Si irrigidisce immediatamente, distaccandosi dal cazzo e aggrottando la fronte senza capire. "Scusami Zuccherino.". La rialzi facilmente in piedi e le posi un bacio sulle labbra. "E' solo che sei troppo dolce, se ti lasciavo continuare rischiavamo di finire prima del tempo". Le sfiori le labbra con un altro bacio e questa volta le insinui anche la punta della lingua in bocca; lei si rilassa quasi subito e pare sciogliersi nuovamente nel tuo abbraccio passionale. Ti pieghi leggermente, le passi una mano dietro alle ginocchia e un'altra dietro alla schiena: la sollevi di peso da terra e il suo corpicino si direbbe fragile e leggero come un fuscello trasportato distrattamente dal vento. Vai al 356. .316. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione. Il sangue ti schizza nella testa: normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre.

Sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Raggiri in fretta il divanetto e balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con la cappella turgidissima arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza. Lancia un dado: Se esce il numero 1 o il 2, vai al 324. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 326. .317. Non il primo orgasmo della giornata e sai che non riuscirai a mantenere oltre l'erezione senza prima avere a disposizione almeno un po' di riposo per recuperare le forze perdute. La dovevi quindi interrompere a tutti i costi! Magari hai perduto questa battaglia, per la vera guerra ancora tutta da combattere. "Batto in ritirata... sventolo bandiera bianca e chiedo piet". Alma si rialza frettolosamente in piedi e quando nota l'espressione di resa sul tuo volto sconvolto ti rivolge uno sguardo vittorioso e scoppia a ridere fragorosamente. Vai al 331. .318. Le balzi letteralmente addosso. Con una mano cerchi di insinuarti nell'ampia scollatura della t-shirt sgargiante, per frugare selvaggiamente fra le sue grandiose gemelle, mentre con l'altra mano ti insinui brutalmente sotto la minigonna, nel maldestro tentativo di scostarle le mutandine, cos da potervi liberamente scavare sotto con le dita, ma lei reagisce con pi energia di quanta ti saresti aspettato. Si divincola agilmente dalla tua stretta, ti sferra un pugno nello stomaco e ti sospinge a sedere sulla tazza del water. Avvampa di rabbia e il suo sguardo appare molto minaccioso. "Se cercavi una prostituta, mi sembra di averne vista qualcuna di sotto!". Si gira repentinamente, apre la porta del bagno, esce e la sbatte con violenza sbraitando che sei solo un bastardo, uno stronzo, un porco e uno schifoso di merda. Cavoli, prima ti ha fatto andare fuori di testa e adesso si tira indietro. Credevi che le piacessero i giochetti equivoci, pensavi che fosse ci che in fondo voleva, evidentemente ti sei sbagliato. Chiedere scusa non serve a nulla: ti rialzi in piedi e cerchi di seguirla frettolosamente nella sala martellante ma gi scomparsa definitivamente tra la folla chiassosa della discoteca. Vai al 277. .319. Ti fai largo tra la folla del pianterreno fino a raggiungere la prima coppia delle spesse porte di vetro smerigliato, che rientrando prontamente nell'ingrossamento centrale della parete si schiudono da sole al tuo passaggio. Le oltrepassi in fretta e subito ti si richiudono alle spalle mentre la seconda coppia ti si apre lentamente davanti quando ti avvicini. Avanzi di un passettino e posi i piedi sul praticello assai ben curato dell'improbabile sala dall'aspetto un po' surreale e ti guardi intorno spaesato come sempre. Una rigogliosissima edera rampicante ricopre tutta la facciata esterna della discoteca e le doppie porte da cui sei sbucato si aprono nel bel mezzo del suo groviglio verdeggiante. Alte siepi recintano uno spazio piuttosto ampio e una musica relativamente soft galleggia pigramente nell'aria risuonando abbastanza forte da coprire il rumore del traffico che si muove al di l della siepe ma non troppo da risultare fastidiosa nelle orecchie. Una grossa fontana di marmo rosa posta al centro

dello spiazzo zampilla in alto getti d'acqua che risplendono di giallo, di rosso e di blu grazie ai fasci di luce colorata che la illuminano alternativamente; dappertutto sono sparsi tavoli di plastica bianca e ancor pi numerose sono le sedie da giardino per la maggior parte occupate da giovani di tutti i generi. In fondo alla tua destra un lungo bancone di legno in piena attivit se ne resta a disposizione di chiunque, al riparo delle fronde degli alberi che lo sovrastano, alcuni faretti alogeni fanno breccia fra i rami e molti bassi lampioncini a palla sono disseminati tra i tavoli. Non c' pista da ballo! Questa bizzarra sala sotto le stelle ti fa sempre uno strano effetto stravagante, quasi un misto fra l'eccentrico e l'onirico, quasi a met strada tra il sogno e la realt. Ti allontani dall'ingresso e ti incammini, raggiungi e ti metti in coda al bancone del bar per aspettare tranquillamente il tuo turno. Se vuoi prendere qualcosa da bere, vai al 386. Se vuoi prendere qualcosa da mangiare, vai al 390. .320. La rincorri agilmente per met della sala schivando senza indugio persone e divani. L'hai quasi raggiunta e stai per slanciarti in avanti per acchiapparla al volo quando un gruppetto di giovani schiamazzanti ti taglia bruscamente la strada. Una muraglia umana si interpone in pochi secondi tra te e quella ragazza sculettante. Merda! Ti sfuggita anche questa volta. Cerchi almeno di non perderla del tutto di vista. La vedi svoltare intorno all'angolo di un divano e sparire oltre una grossa colonna. Tenti di farti spazio fra i ragazzi e di inseguirla nella mischia ma non appena riesci a svincolarti dal fitto della ressa lei gi scomparsa definitivamente in mezzo alla folla della discoteca. Vai al 277. .321. Raggiungi frettolosamente la toilette dei maschietti, abbassi la maniglia ed entri in un ambiente spazioso, abbastanza pulito e bianchissimo. Ti chiudi dentro e ti guardi in giro. Al centro del pavimento c' il foro di uno scarico e appeso vicino al gabinetto c' il telefono di una doccia, ma non ce n' alcun bisogno. Ti avvicini al lavandino e ti rinfreschi il viso, ti passi le mani ancora bagnate fra i capelli. Ti ripulisci accuratamente con acqua e sapone, ti asciughi con qualche salvietta e ti guardi nello specchio. Cazzarola che storia! Stai pensando, quando ti rendi improvvisamente conto che non conosci nemmeno il suo nome. Ti rimetti velocemente l'uccello in gabbia e torni nell'antibagno. Diversi ragazzini addossati ai lavandini stanno parlottando scherzosamente tra loro mentre si lavano le mani. Getti uno sguardo alla tua destra; la porta dell'abitacolo in cui l'hai vista sparire socchiusa. Ti avvicini e la sospingi con una mano. Il bagno delle donne pressoch identico a quello degli uomini ed vuoto. Merda! I giovani si zittiscono immediatamente e ti osservano incuriositi per non hai tempo da perdere. Vuoi tentare di seguire la ragazza nella sala affollata del primo piano. Ti allontani in fretta e svolti nel corridoio luminoso, pur sapendo benissimo che sia gi troppo tardi. Schiudi bruscamente la porta della discoteca: resti shoccato sulla soglia, semi stordito dal martellamento folle della musica, a cavallo tra luce e penombra, in bilico fra realt e fantasia. Vai al 277. .322. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione. Il sangue ti schizza nella testa: normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il

cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre. Sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Raggiri in fretta la colonna e balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con la cappella turgidissima arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza. Lancia un dado: Se esce il numero 1 o il 2, vai al 324. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 326. .323. Ricostruire ci che sta dicendo non per niente facile, ma ne approfitti per farti unopinione pi concreta su quello spettacolo di biondina. La ascolti perci attentamente, ricomponendo con molta pazienza i pezzi del suo puzzle di discorso, interrompendola giusto lo stretto indispensabile per capire quel che dice. Ti parla fra una lacrima e un singhiozzo, mangiandosi spesso le frasi e saltando continuamente da un punto all'altro della vicenda, sussurrando appena con la sua vocina minuta e un po' confusa, intanto il rombo allucinante che non si pu propriamente definire musica continua a vibrarti nelle orecchie e devi cos faticare non poco per seguire quella campana della storia. La stringi a te con il braccio accostandoti al suo viso per poterla udire meglio; sei perfettamente consapevole del fatto che non vi conoscete neppure per nome e che gi solo per questo tra voi non pu esistere alcuna confidenza, per sembra rilassarsi gradualmente e non farci nessun caso. La ragazza appare del tutto indifferente a ci che la circonda e non presta grande importanza alle avances dei maschietti, a prima pelle si direbbe pi insulsa che non delicata, e di certo non una cima, ma quel che fa non lo fa con malizia, piuttosto ingenua e semplicemente non ci pensa. Al contrario, risulta parecchio sensibile: ama le coccole e le carezze, adora le gentilezze, le piacciono le parole dolci e carine, in particolar modo attratta dalle tenerezze. E' prevalentemente lesbica, per non disdegna neppure gli uomini e questo spesso fonte di litigio con la sua compagna; lei ci sta male e scoppia in lacrime molto facilmente. Sostanzialmente questo ci che si pu dedurre dal suo sfogo disordinato ed anche pressappoco il nocciolo della loro questione. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 325. Se esce un numero dispari, vai al 298. .324. Si raddrizza immediatamente sollevando il mento di scatto. Resta immobile e silenziosa per qualche secondo, pensierosa o shockata, indecisa o turbata, come in bilico sul ciglio di un baratro invitante, come impietrita sull'orlo di un precipizio troppo grande, come se dovesse valutare attentamente in quale modo reagire; prende un respiro profondo e furibonda incomincia poi a inveirti contro gridandoti dietro a squarciagola delle maialate: arretri bruscamente di alcuni passi svanendo nel buio in un istante, ti rimetti la bestia in gabbia e ti allontani silenziosamente. Vai al 377. .325. Una figura femminile si profila ostilmente ai margini del tuo campo visivo; i gomiti sono stagliati all'infuori e le mani sono posate sui fianchi con rabbia. La ragazza rimane nell'ombra e non puoi

intravvederne che la sagoma ma la sua voce, grave e profonda, l'hai gi sentita e la riconosci immediatamente. Appartiene alla Seriosa Castana della sala biliardo. "Ecco lo vedi adesso... ti lascio sola appena dieci minuti e ti ritrovo tra le braccia di un ragazzo". Si gira indignata e se ne v molto in fretta, senza aggiungere nessun'altra parola. La biondina balza bruscamente in piedi chiamandola per nome e svanendo quasi nella fitta penombra dietro di lei. Ci sei rimasto di sasso, hai esitato soltanto un secondo ed stato sufficiente: il buio le ha subito inghiottite entrambe, il vantaggio che hanno acquisito su di te troppo grande, le cerchi dappertutto per non riesci assolutamente a ritrovarle da alcuna parte. Ti andata male! Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogarti dovrai caricare in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .326. Si raddrizza immediatamente sollevando il mento di scatto. Resta immobile e silenziosa per qualche secondo, pensierosa o shockata, indecisa o turbata, come in bilico sul ciglio di un baratro invitante, come impietrita sull'orlo di un precipizio troppo grande, come se dovesse valutare molto attentamente la sua reazione. Trattiene un respiro profondo e ti stai gi preparando ad arretrare di alcuni passi per svanire in un attimo nel buio, quando la vedi rilassarsi visibilmente e tornare a piegarsi sul tuo cazzone eccitatissimo; le spalle si riabbassano, la schiena si incurva in avanti, una mano ti si chiude attorno all'asta dell'uccello mentre l'altra torna a posarsi sul ginocchio del suo compagno: senti le labbra dischiudersi e richiudersi sul glande, senti il fuoco della linguetta che ruota furibonda nella bocca, senti l'umido caldo della saliva che cola viscosamente sino alle palle, senti l'andirivieni veloce di quelle dita che si muovono con violenza, senti il risucchio della sua gola bollente che aspira con forza sulla cappella, senti i testicoli sbatacchiare pericolosamente al vento, intanto riprende a cavalcare convulsamente e puoi sentire lo schiocco sonoro della sua figa tutte le volte che si affonda il cazzo nel ventre. Sbottoni i pantaloni e li cali leggermente per non inzaccherarli pi del necessario. Improvvisamente lui tenta di alzarsi sui gomiti, forse per capire cosa sta succedendo, ma lei glielo impedisce sospingendolo di nuovo indietro: lo rimette al suo posto e lo zittisce prima che possa proferir parola; lascia perdere senza tante cerimonie il tuo attrezzo a percussione e si toglie dal paletto che stava cavalcando, se lo infila nel retto e si lascia cadere sul dorso sdraiandosi bruscamente sul suo compagno e dischiudendo al tempo stesso le gambe di fronte al tuo cospetto. La Cavallerizza se ne rimane impalata e disponibile, gesticolando inquieta nell'aria con le mani per invitarti a nozze senza indugiare oltre. Estrai dalla tasca posteriore dei jeans la scatoletta di preservativi che ci tieni sempre, ne prendi uno che apri con i denti e te lo metti. Nella semioscurit che vi inghiotte e circonda non possibile contraddistinguere alcun dettaglio significativo per questo non fa altro che rendere la situazione ancor pi esaltante; puoi appena scorgere i contorni di una figura non particolarmente snella che si agita sulla sagoma di una seconda priva di qualsiasi importanza poich il profilo della ragazza che avevi a malapena intravvisto appariva piacevole e le tette sembravano abbastanza grosse, il resto non ti interessa per nulla: non vorresti davvero sapere di chi si tratta, non vorresti veramente scoprire a chi appartengono i corpi di quei due. In questo modo l'ombra che ti appresti a trafiggere potrebbe essere di chiunque tu voglia immaginare, in questo modo lo sfondo che ti predisponi a violare potrebbe persino essere quello di una parente o di un'amica colta in flagrante insieme ad un estraneo... e questo ti basta! Preferisci non pensare al rovescio della medaglia. Cos il tutto gi stramaledettamente eccitante. Avanzi tra le sue cosce spalancate che si direbbero sode e tornite al tatto, accarezzi il monte di venere che sembrerebbe folto e ricciuto sotto la palma della mano, scendi con un polpastrello lungo

le grandi labbra infuocate che risultano aperte e bagnatissime al tocco del tuo dito indice, la senti gemere di impazienza e decidi di appuntare in fretta il glande all'entrata di quel tunnel nero come la notte pi buia. Puoi sentire le sue unghie artigliarti la maglietta, puoi sentire le sue caviglie intrecciarsi in una morsa dietro alla vita, puoi sentire la cappella sprofondare di colpo nel suo figone reso stretto dalla presenza del secondo uccellone che le si conficcato per intero nell'ano. Indietreggi lievemente e incominci a trapanare in quel passaggio ristretto che non sufficiente allargare solamente di un tantino: percepisci il calore della sua vulva scivolosa attraverso il profilattico, percepisci i contraccolpi energici del muratore che lavora dal basso attraverso lo strato sottilissimo di pelle che separa i vostri cazzoni, percepisci il dimenarsi della sardina ancora viva che si dibatte nel mezzo del sandwich; non smetti mai di applicarti nel lavoro un po' grezzo che state realizzando, e persisti a martellare con accanimento in quel canale carnoso senza riserve e senza risparmiarti affatto. Sollevi le mani per fare almeno un sopralluogo superficiale di quella ragazza indemoniata. Le braccia e le gambe che hai toccato e che ti hanno ghermito nella tenebra sono nude e puoi sentire i tacchi delle sue calzature pungolarti fastidiosamente la spina dorsale di tanto in tanto. Risali con i polpastrelli delle dita sul suo addome morbido fino ad incontrare l'orlo di un indumento raccolto malamente all'altezza dei fianchi promettenti. Continui la tua perquisizione e raggiungi un paio di tettone soffici e ti intrattieni a palpeggiarle con insistenza finch non rintracci entrambi i capezzoloni rigonfi che premono come borlotti contro il tessuto elasticizzato di ci che supponi essere un vestito dal taglio unico. Le sposti una mano sul viso e le percorri le labbra con un polpastrello, smette subito di sospirare pesantemente e la bocca si schiude un poco, la lingua guizzante ne schizza fuori e si attorciglia lubricamente intorno alla tua falange protesa mentre affondi e chiudi a pugno le altre cinque dita della mano destra nella nebulosa di capelli che le avvolge la testa. Si risucchia il dito fra le labbra. Puoi sentire il contatto dei denti sulle giunture delle nocche. La puoi sentir stringere dolorosamente la mandibola e rafforzi di rimando la presa tra i suoi capelli. Allenta istantaneamente la stretta, sottrai le mani dalla portata delle sue fauci mordaci e pericolose. La agguanti saldamente per il bacino per sintonizzare il percussore sul ritmo dello stantuffamento forsennato dell'operaio del pianterreno. Senti lui che rantola sempre pi affannosamente, senti lei che si contorce sempre pi ostinatamente, senti i coglioni che sbatacchiano gli uni addosso agli altri sempre pi forte. Puoi sentire i muscoli delle spalle che si contraggono progressivamente, puoi sentire la silhouette dell'inquilina del piano sottostante irrigidirsi all'improvviso, puoi sentire il sangue pulsare nelle tempie alla stessa frequenza del frastuono musicale che rimbomba nella sala. Iniziate presto a vibrare all'unisono: percepisci chiaramente nelle orecchie una lunga nota sospirante, percepisci infine fra le dita le convulsioni della Cavallerizza scatenata, percepisci in ultimo nelle ossa ogni singolo spasmo del tizio che le riempie il buco del culo; non puoi resistere al richiamo della sirena e le sborri copiosamente nell'entrata principale del suo corpo femminile trasformato in ricettacolo di lussuria. Aspetti poi che la ragazza finisca di sussultare, ti divincoli dalle sue cosce stritolanti e ti ritiri nella penombra troppo densa per poterla penetrare con lo sguardo. Ti togli dalla tasca sinistra dei pantaloni un fazzolettino di carta e dopo esserti ripulito alla meglio ci appallottoli dentro il preservativo per gettarlo via alla prima occasione. Rimetti l'arnese ormai sgonfio nelle mutande e ti allontani in cerca del bagno per terminare, come si deve, la manutenzione necessaria per il buon funzionamento dell'attrezzatura. Vai al 381. .327. Non il primo orgasmo della giornata e sai che non riuscirai a mantenere oltre l'erezione senza avere avuto prima a disposizione almeno un po' di riposo per recuperare le energie perdute. La

dovevi quindi interrompere a tutti i costi! Magari hai perduto questa battaglia, ma la vera guerra ancora tutta da combattere. "Batto in ritirata per non mi arrendo, chiedo solo una tregua per rimettermi in forze". Alma si rialza frettolosamente in piedi e quando nota l'espressione ancora combattiva sul tuo volto sconvolto ti si struscia addosso e riprende a manipolarti l'artiglieria febbricitante: non ce la fai assolutamente a trattenerti in nessun modo e pochi altri colpetti ben assestati sono sufficienti per farti sborrare del tutto sul pavimento. Forse sarebbe stato meglio mostrarsi arrendevole piuttosto che battagliero. Ti rivolge uno sguardo vittorioso e scoppia fragorosamente a ridere. "Magari torna a cercarmi la prossima volta... sono sempre qui il fine settimana!". Soggiunge sarcastica e continua incoraggiante, si gira e riapre la porta mentre la sua voce risuona nuovamente energica e risoluta nelle tenebre. Se ne va definitivamente; non dici altro e non cerchi nemmeno di fermarla, perch ti senti frustrato e sconfitto. Osservi invece la porta della sala che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi continuare la tua guerra dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .328. "Non respinge mai un corteggiatore e questo mi fa non poco incazzare". Ti riscuoti bruscamente. Sembrava tanto riflessiva e sofisticata, invece parla molto terra a terra giungendo in fretta al nocciolo della questione, senza perdersi in grandi quanto inutili giroloni di parole. Quella Seriosa Castana si stacca dalla colonna e si raddrizza in tutta la sua statura solenne, si posa anche quell'altra mano sul fianco del tutto nudo e ti osserva pazientemente con una strana espressione inquietante sul volto pensieroso: quel suo sorrisetto enigmatico tornato nuovamente ad affiorarle sulle labbra attraenti. "Questa volta per le rendo pan per focaccia". Deglutisci a vuoto, faticosamente, intanto con la coda dell'occhio le ammiri rapito ancora un istante lo splendido corpo femminile; se non fosse per il colore degli indumenti praticamente inesistenti che veste potrebbe benissimo non indossare nulla. Sollevi lo sguardo e la fissi non pi distratto negli occhi. "Ce l'hai un preservativo?". Sai di averne con te sempre una scatoletta piena nella tasca posteriore dei jeans e ne puoi sentire la consistenza rassicurante sotto i polpastrelli delle dita mentre la sfiori con una mano per accertartene. Se le vuoi rispondere di s, vai al 248. Se le vuoi rispondere di no, vai al 253. .329. Il pensiero non sufficiente! Le braccia e le gambe si tendono ulteriormente, i muscoli della schiena si contraggono maggiormente, il respiro si ingrossa poco a poco, i testicoli si fanno sempre pi insofferenti; cerchi disperatamente di trattenerti ma non ce la puoi fare: una scarica adrenalinica ti si diffonde nei reni e un fiotto di sperma ti schizza dal cazzo. Lei si distacca immediatamente dal glande e lo sputa sul pavimento. "Che schifo!". Si rialza in piedi e si affretta al lavandino, si risciacqua la bocca e sputa di nuovo, chiude il rubinetto e si ripulisce accuratamente le labbra con una salvietta mentre finisci di scaricare per terra

la sborra ribollente che ancora ti grava nei coglioni. La Bellissima Biondina si volge nella tua direzione e la sua espressione tornata ad essere vacua e distante sul suo bel visetto. L per l non dice niente. Apre la porta e se ne va definitivamente dalla stanzetta senza lasciarti nemmeno la possibilit di dare una sola giustificazione. Evidentemente devessere anche piuttosto schizzinosa! Doveva ascoltare Ester, borbotta allungando il passo, anche lei ha una chiave e potrebbe venire a cercarla. Ti rimetti l'uccello nelle mutande e tenti frettolosamente di inseguirla dicendole di aspettare un momento per il vantaggio che ha gi acquisito su di te troppo grande e non la puoi raggiungere in nessun modo. Osservi meglio la porta del corridoio che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi continuare la scopata dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .330. Raggiri in fretta il divanetto e ti ci accomodi sopra per osservare con pi attenzione lo spettacolo in corso, come se fossi in un cinema pubblico vuoto, accennando intanto qualche colpetto distratto con la mano. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione: la ragazza la si pu facilmente riconoscere per via della scura nebulosa di capelli e grazie al profilo indubbiamente femminile del viso e del grosso seno che possiede; lui invece lo si pu identificare soltanto dal suono dei bassi grugniti che emette al ritmo costante del galoppamento insistente della figura sospirante che gli si muove agilmente sulle gambe. Senza alcun dubbio sono degli esibizionisti o dei maiali, perch qualunque possa essere il rapporto intercorso fra i due se proprio non volevano farsi beccare sul fatto avrebbero potuto ritirarsi in un bagno anzich rimanere alla portata di chiunque. Ti si presentano ora tre possibilit: Se vuoi andartene, vai al 338. Se vuoi restare a guardare, vai al 353. Se vuoi piazzarle il cazzo davanti alla bocca, vai al 365. .331. Smette di ridere e ti si stringe al corpo; sei riuscito appena in tempo a trattenere l'orgasmo e sai per esperienza che quando questo succede, diventa in seguito parecchio pi difficile raggiungerlo nuovamente: ti d un bacio frettoloso sulle labbra con la punta della lingua e ti lascia subito andare. "Dai vieni!". Si incammina sbrigativamente lungo il corridoio, mentre la sua voce risuona energica e risoluta, ti aggiusti l'uccello e la segui in fretta ponendoti ubbidiente al suo fianco che rimane avvolto e confuso nelle tenebre. "Dove hai preso quella chiave?". Non risponde immediatamente e quando lo fa ti parla molto confidenzialmente. "Ho una cugina che ha lavorato qui per qualche settimana e prima di riconsegnarla ce ne siamo fatte una copia. Certamente una chiave di poca importanza, ma nessuno deve proprio essersene dato pensiero perch non hanno mai cambiato la serratura.". "Cosa c' al di l di tutte queste porte?".

"Probabilmente depositi per le attrezzature e dei camerini: una volta mi capitato di trovarne una socchiusa e al di l c'era soltanto un semplicissimo ufficio amministrativo, il resto non so! La chiave in mio possesso apre solamente la prima e l'ultima laggi in fondo.". Raggiungete la fine del corridoio e Alma si piega in avanti incominciando istantaneamente a trafficare con la toppa di una porticina che non sembra per nulla differente da qualunque altra. Se vuoi fare altre domande, vai al 335. Se vuoi aspettare in silenzio, vai al 339. .332. Una figura diversamente femminile si profila ai margini del tuo campo visivo; i gomiti sono accostati sul ventre e le mani imploranti sono giunte davanti alla bocca. La ragazza rimane in disparte nell'ombra, non riconosci la sua vocina minuta e un po' confusa e non puoi intravvederne che la sagoma, ma quei capelli chiarissimi tagliati a caschetto e le gambe chilometriche che spiccano come trampoli dalla minigonna cortissima sono segni inconfondibili e la riconosci immediatamente. E' la Bellissima Biondina della sala biliardo. "Mi dispiace...". Ester si gira e la biondina si getta tra le sue braccia. Singhiozza sonoramente e le due prendono subito a coccolarsi intimamente e a baciarsi con molta passione. Non impieghi pi di un secondo per capire che sei di troppo e non appena ti rendi conto che la cosa andr per le lunghe decidi di allontanarti in silenzio. Fai un giretto di qualche minuto nel buio pesto e quando torni indietro le trovi ancora appiccicate. Nessuna sembra avere minimamente risentito della tua assenza. Ti andata male! Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogarti dovrai caricare in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .333. Ricostruire ci che sta dicendo non per niente facile, ma ne approfitti per farti unopinione pi concreta su quello spettacolo di biondina. La ascolti perci attentamente, ricomponendo con molta pazienza i pezzi del suo puzzle di discorso, interrompendola giusto lo stretto indispensabile per capire quel che dice. Ti parla fra una lacrima e un singhiozzo, mangiandosi spesso le frasi e saltando continuamente da un punto all'altro della vicenda, sussurrando appena con la sua vocina minuta e un po' confusa, intanto il rombo allucinante che non si pu propriamente definire musica continua a vibrarti nelle orecchie e devi cos faticare non poco per seguire quella campana della storia. La stringi a te con il braccio accostandoti al suo viso per poterla udire meglio; sei perfettamente consapevole del fatto che non vi conoscete neppure per nome e che gi solo per questo tra voi non pu esistere alcuna confidenza, per sembra rilassarsi gradualmente e non farci nessun caso. La ragazza appare del tutto indifferente a ci che la circonda e non presta grande importanza alle avances dei maschietti, a prima pelle si direbbe pi insulsa che non delicata, e di certo non una cima, ma quel che fa non lo fa con malizia, piuttosto ingenua e semplicemente non ci pensa. Al contrario, risulta parecchio sensibile: ama le coccole e le carezze, adora le gentilezze, le piacciono le parole dolci e carine, in particolar modo attratta dalle tenerezze. E' prevalentemente lesbica, per non disdegna neppure gli uomini e questo spesso fonte di litigio con la sua compagna; lei ci sta male e scoppia in lacrime molto facilmente. Sostanzialmente questo ci che si pu dedurre dal suo sfogo disordinato ed anche pressappoco il nocciolo della loro questione.

Vai al 298. .334. Sporgi un po' la testa dalla colonna per osservare con pi attenzione lo spettacolo in corso, come se ti fossi intrufolato di straforo in un teatro molto esclusivo, accennando intanto qualche colpetto distratto con la mano. Lei piegata in avanti con le mani strette sulle ginocchia di una sagoma nera che se ne resta mollemente abbandonata sulla schiena a pochi passi di distanza dalla tua postazione: la ragazza la si pu facilmente riconoscere per via della scura nebulosa di capelli e grazie al profilo indubbiamente femminile del viso e del grosso seno che possiede; lui invece lo si pu identificare soltanto dal suono dei bassi grugniti che emette al ritmo costante del galoppamento insistente della figura sospirante che gli si muove agilmente sulle gambe. Senza alcun dubbio sono degli esibizionisti o dei maiali, perch qualunque possa essere il rapporto intercorso fra i due se proprio non volevano farsi beccare sul fatto avrebbero potuto ritirarsi in un bagno anzich rimanere alla portata di chiunque. Ti si presentano ora tre possibilit: Se vuoi andartene, vai al 342. Se vuoi restare a guardare, vai al 353. Se vuoi piazzarle il cazzo davanti alla bocca, vai al 373. .335. Ti appoggi allo stipite della porta mettendoti in disparte per non esserle di intralcio. "Non hai paura di essere scoperta?". Scoppia di nuovo a ridere con gusto. "Mi sa che ti sei fatto un'opinione sbagliata sul mio conto... guarda che non vengo mica ad imboscarmi tutte le volte con chiunque.". Meglio non contraddire e cambiare discorso. "Cosa c' l dentro?". "Basta domande! Resta buono ed aspetta in silenzio.". Non il caso di insistere per non rischiare di forzare troppo la tua fortuna e la poca pazienza di Alma. Puoi intravvedere a malapena l'ombra china della sua sagoma altissima stagliarsi minacciosamente nell'oscurit quasi palpabile del corridoio. Senti infine la serratura che scatta. Vai al 343. .336. "Sta' ferma!". Si distacca dal cazzo aggrottando immediatamente la fronte, gi pensierosa e perplessa. "Mi spiace Bellezza". Ti pieghi sulle ginocchia e le posi un bacio leggerissimo sulle labbra. "E' solo che non mi volevo scaricare prima del tempo". Le sfiori le labbra con un secondo bacio carico di dolcezza e questa volta le insinui anche la punta della lingua in bocca; lei pare ammorbidirsi impercettibilmente e sembra riscaldarsi quasi subito nel tuo abbraccio di nuovo delicato e gentile. Si rialza solennemente in piedi, bellissima e divina, ti osserva dall'alto e ti parla con fermezza. "Siediti e guardami!". Vai al 355. .337.

Ti si smoscia immediatamente e lei ci rimane malissimo. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 341. Se esce un numero dispari, vai al 352. .338. Rimetti la bestia in gabbia, ti rialzi in piedi e ti allontani silenziosamente dallo spettacolo. Vai al 278. .339. Ti appoggi allo stipite della porta e ti metti in disparte, resti immobile e in silenzio per non disturbarla; meglio non forzare troppo la tua fortuna e la poca pazienza di Alma: ha gi detto quel che si sentiva di dire e insistere ancora sarebbe stato solo un rischio inutile. Puoi intravvedere a malapena l'ombra china della sua sagoma altissima stagliarsi minacciosamente nell'oscurit quasi palpabile del corridoio. Senti infine la serratura che scatta. Vai al 343. .340. La primissima cosa che ti viene in mente la rata del mutuo da pagare, ma il pensiero non sufficiente! Le braccia e le gambe si tendono ulteriormente, i muscoli della schiena si contraggono maggiormente, il respiro si ingrossa poco a poco, i testicoli si fanno sempre pi insofferenti; cerchi disperatamente di trattenerti ma non ce la puoi fare in nessun modo. Una scarica adrenalinica ti si diffonde nei reni e un fiotto di sperma ti schizza dal cazzo. Lei si distacca dal glande e lo sputa immediatamente sul pavimento. Puah! Si rialza in piedi e corre al lavandino, si sciacqua la bocca e sputa nuovamente, se la risciacqua e sputa di nuovo altre due volte. Chiude infine il rubinetto e si ripulisce minuziosamente le labbra con una salvietta mentre termini di scaricare per terra le ultime gocce di sborra ribollente che ancora ti rimanevano nei coglioni. Ester si volge nella tua direzione e la sua espressione tornata stranamente inquietante sul suo volto pensieroso. "Maschietti... che schifezza". Sbotta indignata, nervosamente, con quel suo tipico timbro di voce grave e profonda. Riapre la porta e repentina se ne va definitivamente dalla stanzetta senza lasciarti nemmeno la possibilit di dare una sola spiegazione. Evidentemente deve pure essere estremamente schizzinosa! Anche Estelle ha una copia della chiave e sicuramente mi star cercando dappertutto. Parlotta tra s pensosamente allungando il passo e svanendo in fretta nell'oscurit quasi palpabile del corridoio. Sai benissimo che insistere non servir a niente ma ti rimetti l'uccello nelle mutande e tenti di inseguirla dicendole di aspettare un momento per il vantaggio che ha gi acquisito su di te troppo grande e non riesci assolutamente a raggiungerla. Osservi meglio la porta della sala che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi continuare a scopare dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .341.

Inorridisce e si distacca dal cazzo che rimane molle nella sua mano, lespressione si fa perplessa e il suo sguardo si sta facendo distante. "Non fraintendere". La rialzi facilmente in piedi e le posi un bacio sulle labbra. "Sei troppo dolce Zuccherino, e se non mi trattenevo rischiavamo di finire prima del tempo.". Le sfiori le labbra con un altro bacio e questa volta le insinui anche la punta della lingua in bocca; lei si rilassa visibilmente e pare sciogliersi fra le tue braccia mentre qualcosa di grosso si sta gi muovendo l sotto. Ti pieghi leggermente, le passi una mano dietro alle ginocchia e un'altra dietro alla schiena: la sollevi di peso da terra e il suo corpicino si direbbe leggero come un fuscello trasportato dal vento. Vai al 356. .342. Rimetti la bestia in gabbia, ti ritiri dietro alla colonna e ti allontani silenziosamente dallo spettacolo. Vai al 278. .343. Apre la porta e ti invita ad entrare. Senti la porta richiudersi e la serratura scattare ancora. Il buio che permane nell'ambiente assoluto. Percepisci un leggero movimento e una rapida ricerca che si svolge nella totale oscurit oltre la schiena. Il click di un interruttore risuona nel silenzio e subito una luce abbagliante riempie tutta quanta la piccola stanza. Chiudi gli occhi restandone immediatamente accecato. Quando li riapri va decisamente meglio e ti dai uno sguardo superficiale attorno mentre aspetti che le scintille gialle e rosse si dissipino del tutto. Scatole e scatoloni, scope e scopettoni, secchi e stracci, detersivi e prodotti di ricambio, un lavandino posto nell'angolo e una confezione di salviette aperta occupano la maggior parte dello spazio tutt'intorno. Ti volgi non appena la vista si schiarisce completamente. Uao! Adesso capisci perch i capelli del Gnoccolone raccolti alla rinfusa in quella bizzarra crocchia sulla testa ti sono sempre apparsi di un colore indefinibile; sono talmente pieni di riflessi biondi, rossi e castani che sarebbe difficile dire con certezza quale fra queste potrebbe essere la vera tinta di base nonostante ora ti appaiano favolosamente sciolti e totalmente esposti alla luce: i suoi capelli brillanti risultano lunghi e assai ricci, scintillanti e piuttosto scompigliati, e le avvolgono la testa come una nuvola lucente che le discende pesante sulle spalle accentuando e incorniciando meravigliosamente il suo bel viso dal fascino da mangiatrice di uomini. Riccioli disordinati le ricadono sulla fronte e sugli occhi. Il suo sorriso bianchissimo e il rossetto dorato che le dipinge la bocca leggermente sbavato, i denti sono sporgenti per questo non fa nient'altro che regalarle un aspetto perennemente sensuale che le fa sembrare le labbra ancor pi gonfie e traboccanti di quanto non lo siano veramente. Gli occhietti Sono forse un po' troppo ravvicinati, ma sono magnifici e truccatissimi, e le donano un'espressione estremamente seducente. Di che colore sono? Verdi o azzurri? Oppure grigi? Non la prima volta che te lo chiedi. La fronte ampia, le sopracciglia sono arcuate, i lineamenti sono semplici, il naso diritto, le guance sono sfumate dal fard e la sua carnagione splendidamente abbronzata. Il suo corpo semplicemente favoloso, snello e slanciato, il fisico strabiliante, le spalle sono strette, la schiena inarcata all'indietro, il seno spicca in avanti e le punte dei capezzoli che spingono contro il tessuto dell'indumento scarlatto si possono appena intravvedere perfettamente posizionati al centro delle tettine rotondeggianti. La vita longilinea, i fianchi sono alti, il ventre risulta assolutamente lineare e piatto. Le braccia e le gambe che sbucano dal miniabito rosso vivo che la veste in modo molto provocante sono nude e lunghissime, le cosce sono incredibilmente affusolate e ben tornite. Calza un paio di sandali dal tacchettino basso, rossi come il vestito, per lei

sempre stata altissima e quei pochi centimetri sono pi che sufficienti per far risaltare enormemente la sua statura gi eccezionale. Stringe tra le dita un borsello nero, le unghie dei piedi e delle mani sono smaltate e dorate come la bocca. Alma se ne resta attenta addossata alla porta incrociando risoluta le braccia dietro alla schiena flessuosa, ti fissa guardinga e minacciosa con quello sguardo attraente sul volto affascinante, tamburellando impaziente con le nocche sul battente mentre aspetta che finisci di prenderle accuratamente ogni misura con il goniometro da tutte le angolazioni possibili. Se vuoi prendere l'iniziativa, vai al 350. Se non vuoi prendere l'iniziativa, vai al 354. .344. Allibisce e si distacca dal cazzo che rimane molle come un grosso verme nella sua mano, si rialza in piedi e inizialmente appare soltanto incerta; l per l non dici nulla perch tu per primo sei rimasto imbarazzato dalla situazione equivoca, poi scorgi l'espressione indurirsi e tornare di nuovo stranamente inquietante sul suo volto pensieroso e questo ti lascia alquanto esitante. "Maschietti... tutti finocchi". Sbotta indignata, nervosamente, con quel suo tipico timbro di voce grave e profonda. Riapre la porta e repentina se ne va dalla stanzetta senza lasciarti nemmeno la possibilit di dare una sola giustificazione. Che era molto vanitosa ed eccessivamente sospettosa gi lo avevi capito, ma evidentemente lo deve essere a livelli parossistici! Anche Estelle ha una copia della chiave e di sicuro mi star cercando dappertutto. Borbotta tra s pensosamente allungando il passo e svanendo in fretta nell'oscurit quasi palpabile del corridoio. Sai benissimo che insistere non servir a niente ma ti rimetti l'uccello nelle mutande e tenti di inseguirla dicendole di aspettare un momento per il vantaggio che ha gi acquisito su di te troppo grande e non riesci a raggiungerla in nessun modo. Osservi meglio la porta della sala che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi continuare a scopare dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .345. Ti aggiri faticosamente nella calca ancora un poco. L'atmosfera soffocante e le ombre sono cavernose, tuttavia l'oscurit che risiede al pianterreno non nemmeno lontanamente paragonabile al buio quasi assoluto del secondo piano e gi dopo i primi minuti distinguere forme e profili diventa assai pi semplice. La nottata si sta attardando e tra non molto i giovanissimi inizieranno a sfollare, di conseguenza la discoteca comincer a scremarsi della maggior parte dei ragazzini. Devi quindi solo trovare un cantuccio strategico dove poter aspettare per quanto possibile fuori dai piedi e magari chiudere gli occhi per recuperare le forze e rimetterti in sesto. Riesci infine a scovare un divanetto di pelle nera, libero e posizionato abbastanza lontano dalla pista da ballo e dagli enormi altoparlanti che sono disseminati un po' dappertutto. Qui la penombra maggiormente pesante e il fitto della gente sembra tenersi a debita distanza, come se questo angolino parzialmente appartato della grande sala principale fosse totalmente privo di qualunque attrattiva. Molto bene! Ti accomodi sul divano che se ne resta appoggiato contro l'angolo del muro pi lontano da qualsiasi cosa e che rimane seminascosto dietro a un'immensa colonna e socchiudi le palpebre. Il rimbombo della musica diventa a lungo andare un'eco che riecheggia solamente in distanza, daltronde ogni pezzo musicale non poi granch differente l'uno dall'altro e ben presto quella

cacofonia disordinata di suoni caotici si trasforma in una cantilena ripetitiva e costante: a quest'ora della notte l'insieme di tutto finisce sempre col farti lo stesso effetto soporifero. Chiudi gli occhi per un istante. Lancia 2 dadi: Se il risultato, un numero pari, vai al 391. Se il risultato, un numero dispari, vai al 397. Se escono 2 numeri uguali, indipendentemente dal risultato, vai al 403. .346. Svolti l'angolo del corridoio e fai ritorno praticamente indietro. Nuovi rumori altrettanto ritmici risuonano adesso inconfondibili al posto della musica. Un mugolio sommesso e uno sbatacchiamento costante riecheggiano profondamente tra le pareti del corridoio luminoso. Flop, flop... La fantasia prende il volo e il tuo bestione si agita minaccioso nelle mutande come la coda di un serpente a sonagli pericoloso e gi pronto a colpire. Emergi silenziosamente nell'antibagno e ti fermi solo un momento per valutare la situazione. Un ragazzo dall'aspetto del culturista si sta dimenando con impegno dietro il sedere di una bella ragazza che se ne resta piegata a novanta gradi, oltre la schiera di lavandini allineati contro la parete, con le mutandine abbassate disinvoltamente. Lui grande e grosso, veste una camicia sbracciata e un paio di pantaloni eleganti; assai diversamente lei non piccolina n altissima: la sua carnagione chiara, la corporatura normale, non sembra eccessivamente prosperosa, ma ti appare snella e possiede un fisico dalle linee morbide. I suoi capelli sono lunghi e lisci, color biondo chiaro con riflessi dorati, scalati morbidamente sino a met della schiena, lucidi, grossi, brillanti e pettinati con cura da una parte. Il viso che si riflette di sfuggita nello specchio pesantemente truccato e i lineamenti appaiono contratti. La fronte corrugata e gli occhi sono chiusi, il nasino irriverente, la bocca rossa e le sue labbra tumide sono ampiamente dischiuse. A prima vista si direbbe il volto di una ninfomane o di una prostituta al lavoro. Indossa una canottiera rosa e un paio di jeans neri calati di poche spanne sulle cosce, calza ai piedi sandali dal tacco inverosimile e porta ai polsi bracciali tintinnanti di metallo e di plastica borchiata. Le spalle sono leggermente larghe, il seno risulta abbastanza pronunciato al di sotto dell'indumento elastico, la schiena incurvata flessuosa, i fianchi sono stretti, le palme delle mani sono appoggiate al muro, il culetto tempestato di colpi che puoi soltanto intravvedere pare ben fatto. I due risultano stranamente male assortiti, per questo non impedisce loro di scopare appassionatamente come ricci. Non sembrano essersi accorti della tua presenza o perlomeno non gliene importa nulla. Esiti solamente un istante. Se la coppietta voleva un minimo di privacy doveva ritirarsi in un bagno, se altrimenti si tratta di una prostituta con il suo cliente non pu fare nessuna differenza, se al contrario la ragazza una ninfomane potrebbe addirittura esserne contenta. Ti dirigi con falsa noncuranza ai lavandini per rinfrescarti il viso. Il ragazzo solleva la testa e incrocia il tuo sguardo attraverso lo specchio che si trova alla sua sinistra. Ti studia attentamente, con aria complice, con fare da cospiratore. Ti sorride furbescamente, accenna alla scatoletta dei preservativi sul lavandino con il mento. Cazzarola! Se sono degli esibizionisti devono essere proprio dei porci, perch lui ti sta invitando a banchettare con la sua ragazza. La afferra per i capelli volgendole il bel visetto sulla destra, estraendole del tutto il cazzo dalla figa, attendendo qualche secondo prima di riaffondarlo di colpo nel ventre della bionda. "Ah s-s, fammi male... sfondami e spaccami in due". "Taci zoccola!". Raggiungi in fretta l'ultimo dei lavandini schierati lungo la parete opposta agli abitacoli dei bagni, ti abbassi tranquillamente lo zip dei pantaloni e ne tiri fuori il guerriero che si erge maestosamente in tutta la sua statura imponente. Levi dalla tasca posteriore dei jeans la tua scatoletta di preservativi, ne prendi uno che apri frettolosamente con i denti e te lo metti. Il Culturista le torce ulteriormente i

capelli, toglie il suo membro inguainato dalla sua vagina eccitata, si sposta lievemente e ti fa un poco di spazio. Lei mugola sonoramente ma non dice niente. Porca miseria che culo! Inarca la schiena flessuosa, gemendo e protestando rumorosamente, alzando il suo sedere straordinario, offrendo generosamente la figa sbrodolante a chiunque la volesse riempire. La fessura dischiusa che spicca tra le sue cosce affusolate sembra intrisa e cosparsa di zucchero filato: i peletti biondi che sono radi e lisci intorno alle grandi labbra spalancate sembrano parecchio appiccicaticci, l'interno della sua vulva sfolgorante rosa e bagnato come un confetto appena inzuppato nel caramello caldo, il clitoride brillante palpita pulsando e sfavillando vivacemente sotto la forte luce al neon dell'antibagno. Le sue intenzioni sono state chiare, inoltre ti sta accennando distrattamente a sostituirlo. Non te lo fai ripetere ancora. Le scivoli dentro come nel burro liquido e fuso. La ragazza sospira piuttosto languidamente. La sua passerina larga e vischiosa, caldissima, accogliente e vorace come un abisso senza fine. Le sprofondi istantaneamente nel ventre fino alle palle. Arretri piano, assaporando ogni centimetro di quel contatto ardente, lo estrai completamente, prendi la mira e le assesti a tua volta un altro deciso colpetto riaffondandole totalmente nella figa. Intanto lui le si porta davanti al viso e le sfiora maliziosamente le labbra schiuse con la cappella. Lei spalanca gli occhi e pare rendersi conto all'improvviso di ci che sta succedendo; si irrigidisce in un attimo e tenta subito di volgere la testa per vedere chi la sta penetrando a sua insaputa, ma il Culturista non glielo permette e le spinge bruscamente il glande in bocca. "Succhia sto' cazzo stronza". Ti blocchi e ti ingrippi nell'atto di estrarlo per slanciarti in un terzo assalto. Merda, coppia o non coppia, mica la vuoi violentare! Cominci lentamente a sfilarlo dal suo corpo mentre la cosa ti si forma nel cervello, per una mano femminile ti si chiude sui coglioni e ti induce immediatamente a cambiare idea. La ragazza ti trascina in avanti e ti sospinge trattenendoti rigidamente dal basso per lo scroto. Le dai uno schiaffetto sulle natiche e lei geme di piacere con la bocca piena. Le cali un secondo ceffone sul sedere, con sufficiente energia da lasciarle le impronte rosse delle cinque dita sulla carne rosata delle chiappe. Lei mugola di soddisfazione attraverso la gola serrata e si rilassa impercettibilmente allentando la presa delle sue dita sui tuoi genitali. Molto bene! Evidentemente oltre ad amare il linguaggio volgare le piace restare sottomessa e deve essere anche un pochino masochista. Le afferri le natiche e la divarichi brutalmente, iniziando ad andare e venire forsennatamente, stantuffandole e pistonandole nella figa senza avere alcuna premura nei suoi confronti, facendole sbatacchiare i testicoli sul monte di venere soffice ad ogni singolo affondo, afferrandola poi per i capelli e tirandole indietro la testa, piegandoti su di lei come un animale in fregola, afferrandole i seni a malapena traboccanti dalle coppe delle mani. Inizi a sospettare che si possa non trattare di una semplice coppia nel senso pi comune dei termini. Se una prostituta probabile che ti chieda di saldare il conto alla fine, se invece una ninfomane ha trovato quel che cercava. "Cos Tesoro voglio sentirti gemere come una vacca in calore". Dice il Culturista senza mai smettere di stantuffarle ossessivamente in bocca. La bella bionda semistrozzata mugola e sospira arrendevolmente, sempre pi forte, come se si caricasse all'approssimarsi del godimento finale. Le sue chiappe schioccano, la sua fessura slabbrata sciaguatta, le tette sobbalzano nelle tue mani, i gemiti che le fuoriescono dalla gola gorgogliante si fanno gradualmente isterici. Improvvisamente senti una vampata esploderle nel ventre e le fiamme avvolgerti il cazzo, la ragazza incomincia a tremolare convulsamente e la devi sostenere fra le braccia per non lasciarla rovinare sul pavimento. Continuate a fotterla selvaggiamente per tutto il tempo. Quando infine smette di tremare incontrollabilmente si accascia mollemente nelle tue mani. Alla faccia dell'orgasmo! Le sue mammelle sono sode e pastose, i capezzoli sono duri come sassi, la sua figa ancor pi focosa e scivolosa. Ansima e respira affannosamente. La ragazza si divincola dalla tua stretta febbricitante e si lascia cadere sulle ginocchia. Tira fuori la lingua e si lecca spudoratamente le labbra rosse come il sangue. Si afferra i seni delicatamente marcati e li strizza con forza. Si fa dolcemente scivolare le mani sul corpo, chiudendo gli occhi e

sollevando il mento, stringendosi nelle spalle e ruotando la testa, sporgendo vistosamente la bocca come per baciare qualcosa di inesistente. Uno sguardo di intesa passa fulmineo sul volto di entrambi. Cazzo, questa ci vuol far morire! Si mordicchia il labbro inferiore alzandosi seducentemente la canottiera sino all'altezza delle ascelle: le tette sono tondeggianti, le areole sono rossicce e scure, i suoi capezzoli turgidi mostrano un po' di sano strabismo. Si cerca febbrilmente con le dita i pistilli eccitati dei seni, li trova e se li stropiccia aspramente tra lindice e il pollice. Inizia di nuovo a mugolare deliziosamente. Riapre due occhi verdi e scintillanti che sembrano brillare di lussuria, vi passa un paio di lente e lunghe lappate sul cazzo, incominciando dalla base dei coglioni e risalendo fino alla punta del glande. Con una mano vi sfila il preservativo e con l'altra corre in soccorso al suo clitoride. Vi ciuccia alternativamente le palle e si smanetta la passerina, vi spilucca l'asta e si risucchia in gola la cappella dell'uno poi dell'altro. Si leva il cazzo del Culturista dalla bocca e vi guarda negli occhi. Stai irresistibilmente fremendo nella sua mano che si muove vigorosamente. "Sborratemi in faccia bastardi". Non c'era nessun bisogno che ve lo dicesse. Il tuo cazzone rabbiosamente in tiro sta gi sussultando, i testicoli iniziano presto a solleticare, le gambe ad irrigidirsi, i muscoli dorsali a contrarsi irrefrenabilmente. Le scarichi fiotti di panna montata direttamente sul viso, il Culturista ti precede di un soffio e lei contemporaneamente serra le palpebre e ricomincia a defibrillare incontenibilmente. Sostituisci la sua mano con la tua, dirigendo i getti di sperma verso le sue labbra aperte e rosse. Il suo volto sembra sconvolto e perduto nel proprio delirio orgasmico. Merda che troia! Vai al 234. .347. Sfili la mano dalla sua figa esageratamente zuppa, che cola abbondanti succhi femminili lungo il tuo polso e tra le sue natiche; afferri bruscamente il cazzone che si erge mostruosamente fra le tue gambe e fai solamente il gesto di accostarti per schiaffarglielo dentro ma ti sbarra immediatamente l'accesso con una mano e ti blocca sul posto con quell'altra. Schiude due occhi febbricitanti che sembrano vibrare e fiammeggiare di follia. Scuote vigorosamente la testa e stringe le ginocchia togliendoti subito i piedini dalle spalle. Resti confuso per un momento e lei ne approfitta, si svincola e si rialza rapidamente sulle proprie gambe. Il suo sorriso ha qualcosa di fanatico, la sua espressione appare come indemoniata, il suo sguardo quello di unossessa. Si china e raccoglie la scatoletta dei preservativi dal pavimento, ne estrae uno e la lascia distrattamente ricadere accanto allo zainetto. Ti sospinge frettolosamente a sedere sulla tavoletta abbassata del water, ti veste il guerriero con la sua armatura di gomma e ti monta a cavallo. Vacca miseria! Il concetto di ninfomane le calza a pennello. Oltre ad essere dominata dagli istinti, si direbbe sessualmente insaziabile e va di sicuro esaltandosi progressivamente: se nel raggiungere il terzo orgasmo ti appariva invasata, all'inseguimento del quarto ti sembra pi che mai spiritata. "Tesoro, sei un fenomeno!". Si irrigidisce e rallenta istantaneamente la sua andatura forsennata, ti scocca un'occhiata di traverso. Evidentemente non gradisce questo genere di linguaggio. Stronza sei una maiala o troia sei una porca probabilmente lo avrebbe preferito. Le pizzichi un capezzolo e glielo torci leggermente, assestandole al contempo qualche schiaffo sul sedere per motivarla ed incitarla a darsi da fare. Lei pare arrendersi e sciogliersi in un attimo. Sospira e chiude gli occhi, apre la bocca tumida e rossa, getta indietro la testa e ti butta le braccia al collo ricominciando a cavalcare selvaggiamente come una pazza. La afferri per le chiappe e ti sintonizzi sul suo ritmo febbrile, assecondando tutti i suoi movimenti frenetici, sussurrandole all'orecchio le parole pi sconce e volgari che riesci a trovare nel tuo vocabolario, per eccitarla maggiormente, mentre i suoi seni tondeggianti sobbalzano vivacemente contro i muscoli del tuo petto, scivolandole lussuriosamente nel ventre grondante di secrezioni

vaginali come se all'interno ci fosse una spugna inzuppata nell'acqua bollente. Meno male che sei nudo, altrimenti sarebbe stato un disastro. Le lasci andare il sedere e la prendi violentemente per i capelli: alcune ciocche sono bagnaticce, altre sono ancora impiastricciate di sperma, ma ormai quale importanza pu avere? Pi di cos non ti puoi mica sporcare! Il suo figone molto largo e il tuo cazzone ci balla disinvoltamente dentro, per la sua vulva calda come le fiamme dell'inferno e scivolosa come un panetto di burro liquido e fuso. Ti adegui presto ai suoi sobbalzi ossessivi, affondandole senza sosta nella figa sbrodolante, facendole risuonare il culetto di tanto in tanto, strattonandole i capelli soltanto per il gusto di sentirla gemere. Sei ipereccitato e le stantuffi brutalmente nella passerina, lasciandoti trasportare con foga nel suo delirio orgasmico. La ragazza ti si muove febbrilmente sul pube. Contraccambi energicamente tutti i suoi affondi. Se lo estrae quasi totalmente dal corpo e in un istante se lo riaffonda fino alle palle. La sua figa schizza e sciaguatta, il suo sederino rotondo schiocca. La testa gettata istericamente all'indietro. Le sue tette sono sudate e scivolose sul tuo petto. D'un tratto senti come una diga cederle nel ventre e un'inondazione ribollente avvolgerti il cazzo, un diluvio torrenziale inondarti i coglioni e sfogarsi nell'inguine, estendersi sulle cosce e colare viscosamente tra le gambe. Ti si affloscia fra le braccia e incomincia a tremolare convulsamente, si piega in avanti e ti morde alla base del collo. I suoi denti affondano nella tua carne come pugnali. Improvvisamente un dolore lancinante ti si diffonde sulla spalla, sei tentato di scattare in piedi e di sbatterla istintivamente per terra percorso da rabbia e furore. Il primo pensiero che ti passa nel cervello non gentile, ma ti trattieni e sopporti in silenzio finch non smette di tremare. Contrai i muscoli delle spalle per non offrirle una facile preda e la tiri per i capelli per non permetterle di affondare ulteriormente i denti nella sua vittima. Infine si rilassa e si accascia mollemente nelle tue mani. Solleva il capo e ti sorride debolmente. Il trucco del suo viso molto sbavato, per i suoi lineamenti appaiono finalmente distesi; la sua espressione soddisfatta, il suo sguardo compiaciuto, il suo sorriso tranquillo. Si sfila dal cazzo e ti toglie il preservativo, ti accarezza l'animale con le dita e lo guarda con molta tenerezza. Va poi a gettare il guanto trasparente nel cestino e si appoggia al lavandino, ti osserva in uno strano modo. Un filo appena di nostalgia comparso nei suoi occhi verdi e brillanti, gi vi si pu scorgere un pizzico di rimpianto. Vai al 230. .348. Il rombare cupo e profondo sembra vibrare e dilagarsi minacciosamente nella sala come un tuono che si avvicina e si allontana di continuo, alcuni click e clack salgono e scendono di tono come i gemiti lamentosi di un relitto che si adagia in fondo al mare, qualche stridulo grido acustico che somiglia al colpetto allucinante di un clacson strepita risuonando irregolarmente in mezzo al tutto. Ombre nel buio tutt'attorno; chiudi gli occhi e conti fino a trenta: quando li riapri va un po' meglio e anche se non riesci comunque a vedere con chiarezza che per pochi metri di distanza, riesci almeno a scorgere nitidamente il profilo ombroso dei divani e delle persone pi vicine. Diverse plafoniere sparse qua e l spandono la loro fioca luce, creando piccole bolle di chiarore nell'oscurit, ma la penombra talmente densa che la debole luminescenza non riesce a diffondersi che per pochissimo. La pista da ballo invece rimane attorniata da minuscoli faretti e sarebbe sufficientemente rischiarata, non fosse che per i getti fumosi che vi vengono soffiati con regolarit limitando la diffusione della luce e ottenendo cos l'effetto di una pesante nebbiolina che si sposta lentamente avvolgendo e nascondendo ogni altra cosa sino all'altezza delle ginocchia. Tutta la zona resta lo stesso l'unica isola debolmente illuminata di quell'ambiente ottenebrante e sconvolgente; la maggior parte delle persone presenti in quel piano della discoteca si addensa nei dintorni e sulla pista come sempre. Raccogli i pensieri e incominci la tua esplorazione. Ti incammini sul limitare di quell'oasi relativamente luminosa e dimentichi immediatamente ci che stavi cercando: se solo si fosse trovata un poco pi in l della colonna non l'avresti riconosciuta, per una piccola plafoniera si trova proprio ai suoi piedi e lei rimane avvolta in un esitante alone

che la rischiara appena. Ti passi le dita fra i capelli e ti aggiusti i genitali con la mano, ti avvicini con circospezione e la osservi meglio per accertarti che sia veramente la ragazza giusta. Il suo volto dal fascino vagamente mascolino affilato e spigoloso, i suoi capelli sono castani, corti e tagliati quasi a spazzola. Gli occhi sono scuri e profondi, le labbra sono piene e carnose. Indossa ancora il medesimo top rosso dal collo alto che le risalta la curva perfetta delle tettine e due germogli piccolini spiccano al centro di quelle coppe. Veste gli stessi pantaloni di pelle bordeaux che le fasciano le gambe muscolose e ben tornite come una seconda pelle: sono molto bassi in vita, estremamente aderenti sulla sua figura longilinea e non lasciano nulla allimmaginazione. Il corpo statuario e l'abbigliamento assolutamente mozzafiato, calza un paio di stivaletti in tinta dalla zeppa altissima, porta al fianco un minuscolo marsupio di gomma lucida e nera. Non esiste nessun dubbio, di certo una delle due ragazze che hai visto giocare a biliardo. Lancia un dado: Se esce 1 o 2, vai al 221. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 225. .349. Abbassi infervorato la cerniera lampo dei jeans e sfoderi il cazzo che scatta subito fuori come un giocattolo a molla mentre i due continuano a trombare tranquillamente. La situazione si sta facendo interessante. Vai al 353. .350. Ti avvicini di un passo e le accarezzi il viso, risalendole una guancia morbida con le nocche, sfiorandole le lunghe sopracciglia con le dita, passandole una mano fra i capelli folti e lucenti, sollevandoti sulla punta dei piedi per accostarti al suo volto ovale e seducente, per toccare la sua bocca voluttuosa e dipinta, afferrandole il mento con l'altra mano e ritraendoti un poco per poi subito ritoccarle appena le labbra dorate con le tue leggermente dischiuse. Lei si piega in avanti e risponde immediatamente al tuo bacio socchiudendo gli occhi chiarissimi e particolari, schiudendo le labbra gonfie e morbidissime, irrigidendosi tra le tue mani e cingendoti frettolosamente il collo con entrambe le braccia; percepisci distrattamente il tocco caldissimo della sua pelle vellutata scivolarti sulla nuca, puoi sentire la sua linguetta irruente esplorarti calorosamente e con la lingua ricerchi quel contatto che risulta soffice e molto umido. Giocherella ancora qualche secondo con le tue labbra, prima di insinuarsi impetuosamente nella tua bocca. Le lingue si intrecciano vorticosamente, le bocche si incrociano alternativamente, intanto con le mani le discendi sulle spalle abbronzate, carezzandole velocemente la schiena in pratica nuda, con la mano destra la stringi al corpo e la trattieni docilmente, mentre con quella sinistra continui a scendere fino a raggiungere l'orlo inferiore del vestitino cortissimo che indossa. Al di sotto deve portare solo una biancheria intima minuscola, infatti le sue natiche sono perfette e rotonde, sode ed elastiche al tatto, e una strisciolina strettissima di stoffa vi si intrufola profondamente nel mezzo. Palpi e vezzeggi con insistenza per quasi un minuto il sedere meraviglioso che si ritrova, senza mai smettere di baciarla entusiasticamente nel frattempo. Riapre del tutto gli occhietti, si distacca dal tuo corpo eccitato e con riluttanza la devi infine lasciar andare. "Basta cos... non abbiamo tempo... da perdere... in questo modo". Ti respinge e si allontana. Si appoggia su di uno scatolone, prende una salvietta dalla confezione di ricambio semi strappata, si ripulisce in fretta le labbra dal rossetto, la appallottola sbrigativamente e la getta nel cestino vicino al lavandino posto nell'angolo della stanzetta; levi dalla tasca posteriore dei jeans la scatoletta di preservativi che ci tieni sempre e la posi rapidamente sopra una pila di scatoloni l accanto: scoppiate entrambi a ridere di slancio quando vi rendete conto che lei stava

facendo lo stesso estraendone una non dissimile dal borsello e si apprestava a sua volta a posarla sul bordo del lavandino. Si rialza goffamente, torna indietro ciondolando e barcollando, riprende il controllo delle proprie risa e recupera in ultimo un barlume dell'atteggiamento padroneggiante che le riesce tanto spontaneo. Ti fissa nuovamente con quel suo sorrisetto da furbetta stampato sulla bocca. "Dai vieni, muoviti!". Vai al 358. .351. Allibisce e si distacca dal cazzo che rimane molle nella sua mano, aggrotta la fronte e l'espressione incomincia immediatamente a cambiare sul suo volto che si sta gi facendo pensieroso. "Non fraintendere Bellezza". Ti pieghi sulle ginocchia e le posi un bacio leggerissimo sulle labbra. "Mi spiace ma se non mi trattenevo rischiavamo di finire prima del tempo". Le sfiori le labbra con un secondo bacio carico di dolcezza e questa volta le insinui anche la punta della lingua in bocca mentre qualcosa di grosso prende subito a resuscitare l sotto; lei pare ammorbidirsi impercettibilmente e sembra riscaldarsi quasi subito nel tuo abbraccio di nuovo delicato e gentile. Si rialza solennemente in piedi, bellissima e divina, ti osserva dall'alto e ti parla con fermezza. "Siediti e guardami!". Vai al 355. .352. Inorridisce e si distacca dal cazzo che rimane molle come un grosso verme nella sua mano, si rialza in piedi e inizialmente appare soltanto perplessa; non dici niente perch tu per primo sei rimasto imbarazzato dalla situazione, poi scorgi appena che i suoi occhioni marrone si stanno riempiendo di lacrime e questo ti lascia alquanto stordito: si gira su se stessa, riapre la porta e se ne va definitivamente dalla stanzetta fuggendo nell'oscurit senza lasciarti nemmeno la possibilit di dare una sola spiegazione. Che era molto suscettibile gi lo sospettavi, ma evidentemente lo deve essere a livelli parossistici! Se non ti piacevo potevi anche dirlo... Singhiozza allungando il passo e svanendo del tutto nel buio che si trova oltre la soglia. Ti rimetti frettolosamente l'uccello nelle mutande e tenti di inseguirla dicendole di aspettare un momento per il vantaggio che ha gi acquisito su di te troppo grande e non riesci a raggiungerla in nessun modo. Osservi meglio la porta del corridoio che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi continuare la scopata dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa. Vai al 372. .353. Normalmente restartene l fermo a guardare non ti sarebbe minimamente bastato, per tutta la sera che ti senti i genitali costretti in un fagotto urticante e il cervello ti ormai andato in pappa e ti senti prudere disperatamente il basso ventre come se fossi in preda a un attacco violento di orticaria cronica del tutto devastante. Devi assolutamente grattarti almeno un pochino per dar sollievo all'erezione imponente che occupa interamente i tuoi pensieri o finirai con l'impazzire completamente. Sei talmente eccitato che potresti persino abbattere il tronco di un albero a colpi di

taglio con la mannaia che ti palpita e freme tra le gambe. Strizzi gli occhi nel buio mentre la mano inizia a muoversi dolcemente quasi da sola sul manico del tuo cazzone. Nella semioscurit che li inghiotte e circonda non possibile distinguere alcun dettaglio intimo, ma non ha nessuna importanza; puoi appena intravvedere i contorni di una figura non particolarmente snella che si agita sulla sagoma di una seconda priva di qualsiasi importanza, dal momento che il profilo della ragazza che monta a cavallo sembra piacevole e le tette si direbbero abbastanza grosse, il resto non ti interessa per nulla: per quanto ne sai l'ombra smaniosa della Cavallerizza potrebbe essere di chiunque tu voglia immaginare, per quanto ti riguarda lo sfondo che ti appresti a spiare potrebbe essere quello di una parente o di un'amica beccata in flagrante con un estraneo, in questo modo potrebbe benissimo trattarsi di una prostituta che lo fa per soldi o magari di una puttana che lo fa per il puro gusto di esibirsi, oppure si potrebbe semplicemente trattare di una vecchia babbiona che adesca giovani foruncolosi nella tenebra poich non pu permettersi nient'altro di meglio ed anche quest'ultima possibilit possiede le sue attrattive. L'unica cosa che conta che sta succedendo, e sta succedendo solamente perch tu sei l e li stai osservando di nascosto. Non vorresti davvero sapere di chi si tratta, non vorresti veramente scoprire a chi appartengono i corpi di quei due, non vorresti sul serio privarti della fantasia indispensabile per rendere il contesto tanto esaltante... Cos la situazione gi stramaledettamente stimolante! Puoi sentire i grugniti rantolanti di lui, puoi sentire i sospiri pesanti di lei, puoi sentire gli schiocchi sonori della figa ogni volta che si affonda l'uccello nel corpo. Puoi scorgere la silhouette nera come la notte pi buia cavalcare convulsamente, puoi scorgere la nebulosa di capelli scuotersi al vento, puoi scorgere la forma grossa delle tettone dondolare mollemente, intanto la mano incomincia a lavorare pi veloce e puoi facilmente immaginare ci che non riusciresti comunque a vedere nemmeno con la luce. Immagini capelli biondi, rossi, castani, neri, morbidi e brillanti, ricci e soffici. Immagini goccioline scintillanti di saliva sulla bocca. Immagini capezzoloni rigonfi che spingono contro il tessuto elasticizzato di un vestito sollevato sino all'altezza dei fianchi. Immagini il dilatarsi della vulva al passaggio della cappella e lo sprofondare delle grandi labbra quando il cazzo penetra fino in fondo, immagini l'abbraccio caldo delle piccole labbra che si allungano sull'asta della tua visione quando indietreggi da quel canale carnoso e bagnatissimo. Lo senti rantolare sempre pi affannosamente, la senti sospirare sempre pi forte, senti la mano scivolare sempre pi freneticamente. Percepisci quasi i muscoli del tizio di sotto contrarsi poco a poco, percepisci l'indemoniata che gli si scatena sopra irrigidirsi all'improvviso, percepisci le mascelle serrarsi bruscamente in strette trappole metalliche, percepisci il sangue pulsarti nel collo alla stessa frequenza del frastuono musicale che rimbomba nella sala mascherando senza sforzo tutti i rumori indesiderati e sospetti. Sarebbe forse possibile disboscare buona parte della Foresta Amazzonica in pochi minuti al ritmo forsennato del lavoro febbrile delle mani che si muovono inarrestabili come quelle di cento o di mille braccianti sulla tua motosega eccitatissima. Ti passi in rapida successione da una mano all'altra il testimone ed estrai dalla tasca sinistra dei jeans un fazzolettino di carta, lo scrolli di scatto nell'aria per aprirlo in fretta e lo senti frusciare e sbatacchiare chiaramente per sono entrambi troppo assorbiti nel loro orgasmo per accorgersene. Senti nelle orecchie una lunga nota sospirante che si prolunga in alto e non puoi resistere al richiamo di quella sirena, accosti il fazzolettino alla punta del glande e ci sborri dentro copiosamente. Non aspetti affatto che il tuo ricettacolo di lussuria finisca di sussultare, rimetti l'utensile nelle mutande e ti allontani a testa bassa dalla tua postazione. Ti giustifichi ripetendo continuamente che era necessario dar sfogo alla bestia che ti consumava per non esplodere. Appallottoli il fazzolettino e lo rimetti tranquillamente in tasca per gettarlo via alla prima occasione, ti aggiri nella penombra troppo densa per poterla penetrare con lo sguardo in cerca del bagno per ripulire a dovere le attrezzature. Vai al 381.

.354. Resti impalato e disorientato pi del necessario davanti a tanta bellezza. Sarebbe cos facile allungare una mano e toccare il corpo mozzafiato di questa ragazza dal comportamento instabile, ma ha gi pienamente dimostrato di essere alquanto lunatica e data la volubilit delle sue reazioni non hai ancora del tutto compreso come e quando agire. Ti trattieni perci dal balzarle addosso come un animale, anche se la tentazione fortissima, crogiolandoti nella tensione e nell'incertezza, attendendo una sola parola o qualsiasi altro gesto che ti dimostri chiaramente il via libera. Si raddrizza minacciosamente e muove decisa un passettino nella tua direzione: il suo sguardo si sta facendo sempre pi ostile. "Cosa stiamo aspettando?". Vai al 350. .355. Ti alzi e ti siedi accanto ai preservativi sul bordo della bassa pila di scatoloni che cedono un po' sotto il tuo peso incerto. Che degusta i baci come un sommelier sorseggerebbe un vino raffinato e che si infiamma notevolmente nel farlo chiaro, ma di sicuro le piace farsi guardare e non ha bisogno di nessuna scusa per questo perch si muove assai lentamente e ogni suo gesto sembra sempre studiato con grande attenzione per far soffrire chi la sta guardando. Ester si gira e sposta qualche passettino verso la porta chiusa. Cazzo che culo! Non la prima volta che lo vedi bene cos da vicino per non restarne sorpreso tutte le volte sarebbe impossibile: le sue chiappe sono sostenute, perfettamente rotonde, pulsano nel muovere solo pochi passi piccolissimi e si pu distinguere nitidamente il solco magico che si addentra tra i muscoli sodi del suo sederino straordinario. Raggiunge la porta, rilassa una gamba flessuosa, si appoggia con la mano sulla maniglia, si piega in avanti e si abbassa la cerniera lampo di uno degli stivaletti. Un polpaccio si irrigidisce quando il ginocchio si flette. La cucitura sottile dei pantaloni di pelle scompare fra le natiche mentre si china pianissimo. Inarca appena la schiena e contemporaneamente indietreggia con il culetto, ripete la cosa e si apre disinvoltamente entrambe le calzature. Non si rialza subito, resta immobile a scrutare forse un granello di polvere che apparentemente la disturba sulla punta di uno stivaletto. Rinsalda la presa sulla maniglia e si piega ulteriormente, si ripulisce minuziosamente la punta della calzatura con un pollice. Il sedere fantastico si solleva, la vita distesa si incurva facilmente e quella cunetta polposa fa di nuovo capolino tra le sue gambe. La vagina succulenta e la cucitura si insinua profondamente fra le grandi labbra invitanti del suo sesso lievemente dischiuso. Si raddrizza tranquillamente, si volge e ti osserva imperiosa e solenne. Sgancia il marsupio che cade a terra in un leggerissimo tonfo, con naturalezza si toglie gli stivaletti dalla zeppa altissima aiutandosi con i piedi. Sospinge il tutto da parte sul pavimento, si sbottona la chiusura dello strato bordeaux aderentissimo che la veste in modo sconvolgente; si gira di lato e faticosamente si cala quei pantaloni strettissimi fino alle caviglie. Se mai fosse esistito anche solamente un remotissimo barlume di dubbio, questi andato dissolvendosi in fretta come un brivido fugace nelle mutande. La sua figura seminuda adesso voltata di profilo appare estremamente longilinea e risulta moltissimo atletica; non un grammo di cellulite n un filo di grasso deturpano la perfezione delle sue cosce muscolose. Si risolleva e si avvicina al lavandino. Vi si regge con una mano mentre si sfila completamente i pantaloni. Li getta sulla confezione di salviette, aperta e semi strappata in un angolo, si rigira nella tua direzione e ti guarda pensosamente con quel familiare sorrisetto tutto suo che le aleggia nervosamente sui petali delle labbra carnosissime. La Seriosa Castana indossa ormai soltanto il top sbracciato dal collo alto, le mani sono posate sui fianchi perfetti, i gomiti sono allargati all'infuori, la sua pelle candida, il ventre marmoreo pare scolpito, il pube stato totalmente depilato e il suo monticello di venere roseo e rigonfio. Ammiri ancora un momento il magnifico corpo statuario dalle curve procaci che ti si presenta alla vista trattenendo il respiro e deglutendo a vuoto.

Se vuoi prendere l'iniziativa, vai al 359. Se vuoi pazientare un altro poco, vai al 363. .356. La adagi delicatamente accanto ai preservativi sulla bassa pila di scatoloni che cedono lievemente sotto il suo peso esiguo: ti pieghi su di lei e le baci la gola, le accarezzi il viso e i capelli discendendole sul corpo con la bocca e con le mani. La Bellissima Biondina chiude gli occhi e si arrende totalmente alle tue carezze; con le labbra trovi l'ombelico e con la lingua le sfiori il brillantino, con due dita le stuzzichi un capezzolo attraverso il tessuto bianco della camicetta, mentre con l'altra mano continui a scenderle dolcemente sui fianchi e sul bacino fino a raggiungere l'orlo inferiore della minigonna. Ne sollevi i risvolti di jeans con lentezza e ti allontani per ammirarla meglio. Veste intimamente un ridottissimo perizoma azzurro e diversi riccioli castani le sfuggono fuori dai bordi elastici del pizzo chiaro e splendente. Risali morbidamente la pelle delle sue cosce, sino ad agganciare in vita quelle mutandine con i polpastrelli delle dita. Le abbassi con calma e lei ti aiuta sollevando leggermente il culetto per farle passare sotto al sedere. Gliele sfili dalle caviglie e un nido invitante di peluria castano chiara ti appare sul suo pube, il suo profumo di donna inebriante e sconvolgente, affondi irresistibilmente il naso in quei peletti sottili schiudendole le gambe e inginocchiandoti tra le sue cosce. Il suo baccello sembra molto delicato e la sua fessura molto stretta. Percorri le grandi labbra umide fino a trovare il bottoncino magico che vi si annida in cima e la senti improvvisamente rabbrividire al tocco leggerissimo della lingua. Le gambe si stringono per un momento intorno alla tua testa, i muscoli del suo addome si contraggono impercettibilmente, un gemito soffocato le sfugge appena dalla gola, le dita di una mano ti si chiudono fra i capelli. La penetri con un dito che scivola dentro facilmente, ma il passaggio risulta abbastanza stretto e devi insistere piano e muoverti con cautela per far passare anche le nocche del secondo, intanto con la bocca le succhi il clitoride eccitato e sai che il suo sapore devessere acidulo e un po' salato nonostante ti sembri ingannevolmente pi dolce del miele. Nel frattempo non smetti nemmeno un attimo di solleticare tutto quello che riesci a vezzeggiare del suo corpicino meraviglioso con i polpastrelli della mano sinistra e puoi sentirla adesso sospirare pesantemente. Rilassa le cosce allentando sensibilmente la presa sul capo, ne approfitti per indietreggiare un poco e riprendere fiato. Estrai le dita dal suo ventre bagnato, le carezzi il monte di venere morbido, le schiudi la vulva e vi affondi la lingua per sfiorare le sue piccole labbra lucide e rosee. Il tuo cazzone scocca come una frusta e la Bellissima Biondina comincia a mugolare passionalmente. Se vuoi tentare di penetrarla, senza il preservativo, vai al 360. Se vuoi metterti il preservativo, prima di penetrarla, vai al 364. .357. Il sangue ti schizza nella testa: normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre. Sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Scatti in piedi e ti avvicini in fretta, abbassando la cerniera lampo dei jeans e sfoderando il cazzo che scatta subito fuori come un giocattolo a molla mentre i due continuano a trombare tranquillamente; balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con il glande turgidissimo arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza.

Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 324. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 326. .358. Si appoggia con le palme delle mani e con i gomiti alla porta, getta indietro e scuote la testa arretrando e sollevando il magnifico culetto sostenuto e rotondo: i capelli si espandono nell'aria, la schiena si inarca flessuosamente, Alma si allunga appena, il tessuto rosso del miniabito risale generosamente e il respiro ti si blocca in gola. Un'abbondante porzione del perizoma che veste intimamente ti inchioda e trattiene sul posto. Non puoi distogliere gli occhi da quella meraviglia. Un sottilissimo cordoncino nero sprofonda ossessivamente nel solco tra le natiche e delimita i contorni dello straccino che indossa, mentre il resto delle mutandine composto da poco pi di una reticella argentata dalla cui trasparenza si pu scorgere un'ombra scura che si intravvede all'altezza del pube. La pelle delle sue splendide chiappette sodissime ti appare alla vista integralmente dorata come quella delle braccia e delle gambe. Indugi ancora un istante; non puoi assolutamente fare a meno di lanciarle un'altra sbirciatina estatica con la coda dell'occhio prima di raggiungerla. Le sue gambe sono del tutto nude e la pelle possiede una sfumatura abbronzata di una tonalit meravigliosa: puoi ammirare per l'ennesima volta la curva ben costruita dei polpacci e la linea flessuosa di quelle cosce chilometriche. Risali rapidamente con lo sguardo. Sembra non esserci mai fine alla lunghezza delle sue gambe favolose! Se vuoi scatenare l'animale che ti si agita dentro, vai al 361. Se invece vuoi trattenerlo sino all'ultimo momento, vai al 366. .359. Scatti in piedi e la raggiungi al lavandino. Le sfiori le labbra con un bacio caldissimo. Ti pieghi su di lei e le mordicchi il collo, le baci delicatamente la gola, le accarezzi il viso e le spalle discendendole sul corpo con la bocca e con le mani. Ester socchiude gli occhi e si abbandona completamente alle tue carezze; con le labbra trovi l'ombelico e con la lingua ne esplori l'interno, con due dita le solleciti un capezzolo attraverso il tessuto rosso del top elasticizzato, mentre con l'altra mano continui a scenderle dolcemente sui fianchi fino a raggiungere la curva perfetta del culetto e delle cosce. Divarica appena le gambe e si appoggia pesantemente al bordo del lavandino. Ti inginocchi ai suoi piedi e ti allontani un poco per ammirarla meglio. Le grandi labbra sono rosa e piuttosto grosse al primo sguardo, il monte di venere liscio e morbido alla vista, la pelle calda e vellutata al contatto sensibile dei polpastrelli. Si fa scivolare le dita sul bacino, si vezzeggia il basso ventre rasato di fresco con le mani, si stuzzica il clitoride con un dito lunghissimo. Nel frattempo risali morbidamente la superficie muscolosa di una coscia con una mano, pasticciandole il sedere nella palma della seconda e ricoprendole di bacetti insistenti l'altra gamba, avvicinandoti lentamente all'obiettivo molto invitante che vi risiede nel mezzo. Abbassa un altro dito e si accarezza esperta la vagina rigonfia, se la dischiude lievemente e lodore di quel sesso succulento che si trova a meno di due spanne dal tuo naso ti sconvolge. Ricerchi rapidamente la sua cunetta polposissima e vi premi contro la faccia affondandole al contempo il mento tra le cosce. Il germoglio tenerissimo e lo spacco della figa sembra appetitoso e voracissimo. Percorri quelle grandi labbra bagnatissime fino a trovare il pulsante miracoloso che cerca di nascondersi in alto e la senti improvvisamente rabbrividire al tocco leggerissimo della lingua. Le gambe si stringono per un momento intorno al tuo volto, i muscoli del suo addome si contraggono impercettibilmente, un sospiro profondo le sfugge roco dalla gola, le dita di una mano ti si chiudono a pugno fra i capelli. La penetri con un dito che si intrufola facilmente, ma il passaggio risulta assai pi stretto di quanto ti saresti aspettato e devi muoverti con molta cautela per far passare anche la

prima falange del secondo, intanto con la bocca le succhi il clitoride dolcissimo e sai che in realt il suo sapore devessere acidulo e un po' salato nonostante ti sembri ingannevolmente pi zuccheroso dello sciroppo alla frutta. Non smetti nemmeno un attimo di palpeggiare le sue natiche sode con i polpastrelli della mano sinistra e puoi sentirla adesso mugolare sommessamente. Rilassa le cosce allentando sensibilmente la stretta sul capo, ne approfitti per indietreggiare un poco e riprendere fiato. Estrai le dita dal suo ventre eccitato, le carezzi il monticello di venere soffice, le schiudi la vulva e vi affondi la lingua per sfiorare le sue piccole labbra luccicanti e rosee. Il tuo cazzone scocca come la coda di un leone infuriato e la Seriosa Castana comincia a gemere con passione. Ti scosta bruscamente indietro la testa e ti guarda con gli occhi brillanti. "Metti un preservativo e siediti l!". Vai al 367. .360. Ti rialzi in piedi e le divarichi dolcemente le gambe, afferri il cazzo e ti avvicini per penetrarla ma lei te lo impedisce coprendosi la vulva con una mano e porgendoti la scatoletta dei preservativi con l'altra. "No...". Vai al 380. .361. La raggiungi furiosamente. Le posi una mano sulle straordinarie rotondit del culo e il Gnoccolone divarica appena le gambe al solo contatto dei polpastrelli: le sollevi rapidamente l'orlo del vestito sulla schiena inarcata, agganci con le dita i bordi del perizoma minuscolo e le abbassi le mutande piegandoti su di lei come un affamato; ti getti sulla selvaggina colta allo scoperto per mordicchiarle le chiappe ed esplorarne lascivamente il solco magico con la lingua. Ti lasci poi cadere sulle ginocchia e indietreggi un poco per osservarla meglio. Il taglio della vulva completamente depilato mentre una macchia cespugliosa di riccioli scuri le si allarga profusamente sul monte di venere. La sua pelle caldissima e vellutata al tatto, le grandi labbra sono schiuse e tumefatte, il clitoride gonfio vi si annida nel mezzo come un topolino rosa che se ne resta rintanato al calduccio in un mucchietto di bambagia. Le afferri e le divarichi le natiche. Il misterioso tunnel dell'amore ti si spalanca davanti e il profumo dolcissimo di quel sesso bagnato ti sconvolge. Appunti il naso al forellino del suo sedere, affondandole contemporaneamente il mento tra le cosce. Percorri su e gi quelle grandi labbra invitanti fino a scovare il bottone seminascosto che attualmente si pu trovare in basso e la senti rabbrividire al tocco leggerissimo della lingua. Le sue gambe si piegano per un momento, i muscoli del suo splendido culetto si contraggono rigidamente, un mugolio sospirante le sfugge energico dalla gola e le dita di una mano ti si chiudono a pugno fra i capelli. La penetri con due dita che si intrufolano facilmente, ma il passaggio risulta pi stretto di quanto ti saresti aspettato e devi insistere con gentilezza per far passare anche la prima falange del terzo, intanto con la bocca le succhi il clitoride nettarino e sai che in realt il suo sapore devessere acidulo e un po' salato nonostante ti sembri ingannevolmente pi dolce e sciropposo del caramello caldo. Nel frattempo non smetti nemmeno per un istante di palpeggiarle le chiappette elastiche con le dita della mano sinistra e puoi sentirla adesso mugolare apertamente. Si raddrizza leggermente sulle cosce squisite, allentando lievemente la stretta sul capo, ne approfitti per allontanarti da quella vagina rigonfia che palpita nella tua bocca e riprendere cos avidamente fiato. Estrai le dita dal suo ventre eccitato, le carezzi da sotto il monticello di venere morbido, le schiudi ulteriormente la figa e vi affondi la lingua per sfiorare le sue piccole labbra brillanti e rosee. Il tuo cazzone scocca da una parte all'altra come il pendolo di un orologio fermo sulla mezzanotte,

Alma incomincia a gemere e sospirare mugolando sonoramente. Ti scosta impetuosamente indietro la testa e si gira, ti guarda esuberante dall'alto con gli occhietti stretti e scintillanti. "Prendi un preservativo e mettilo!". Vai al 374. .362. Il sangue ti schizza nella testa: normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre. Sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Raggiri la colonna e ti avvicini in fretta, abbassando la cerniera lampo dei jeans e sfoderando il cazzo che scatta subito fuori come un giocattolo a molla mentre i due continuano a trombare tranquillamente; balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con il glande turgidissimo arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 324. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 326. .363. Sei tentato di balzarle addosso come un avvoltoio sopra a una carcassa, per ti trattieni dal farlo, perch ormai conosci benissimo quanto sia facile ai cambi repentini di umore e non vuoi assolutamente rischiare di smontarla in nessun modo. Divarica appena le gambe e si appoggia pesantemente al bordo del lavandino: ti osserva con la solita espressione impenetrabile e si strizza maliziosamente le coppe del seno, si passa con estrema lentezza le palme sulla pancia muscolosa e solleva la testa prendendo a masturbarsi sapientemente. Ti fissa poi imperturbabile e con le dita si schiude lievemente la vulva. "Vieni qui e baciami!". Scatti in piedi e la raggiungi al lavandino, le sfiori le labbra con un bacio caldissimo. Ti pieghi su di lei e le mordicchi il collo, le baci delicatamente la gola, le accarezzi il volto e le spalle discendendole sul corpo con la bocca e con le mani. Ester socchiude gli occhi e si abbandona completamente alle tue carezze; con le labbra trovi l'ombelico e con la lingua ne esplori l'interno, con due dita le solleciti un capezzolo attraverso il tessuto rosso del top elasticizzato, mentre con l'altra mano continui a scenderle dolcemente sui fianchi fino a raggiungere la curva perfetta del culetto e delle cosce. Ti inginocchi ai suoi piedi e ti allontani un poco per ammirarla meglio. Le grandi labbra sono rosa e piuttosto grosse al primo sguardo, il monte di venere liscio e morbido alla vista, la pelle calda e vellutata al contatto sensibile dei polpastrelli. Si fa scivolare le dita sul bacino, si vezzeggia il basso ventre rasato di fresco con le mani, si stuzzica il clitoride con un dito lunghissimo. Nel frattempo risali morbidamente la superficie ben tornita di una coscia con una mano, pasticciandole il sedere nella palma della seconda e ricoprendole di bacetti insistenti l'altra gamba, avvicinandoti lentamente all'obiettivo molto invitante che vi risiede nel mezzo. Abbassa un altro dito e si accarezza esperta la vagina rigonfia, se la dischiude ancora e lodore di quel sesso succulento che si trova a meno di due spanne dal tuo naso ti sconvolge. Ricerchi rapidamente la sua cunetta polposissima e vi premi contro la faccia affondandole al contempo il mento tra le cosce. Il germoglio tenerissimo e lo spacco della figa sembra appetitoso e voracissimo. Percorri quelle grandi labbra bagnatissime fino a trovare il pulsante miracoloso che cerca di nascondersi in alto e la senti improvvisamente rabbrividire al tocco leggerissimo della lingua. Le

gambe si stringono per un momento intorno al tuo viso, i muscoli del suo addome si contraggono impercettibilmente, un sospiro profondo le sfugge roco dalla gola, le dita di una mano ti si chiudono a pugno fra i capelli. La penetri con un dito che si intrufola facilmente, ma il passaggio risulta assai pi stretto di quello che ti saresti aspettato e devi muoverti con molta cautela per far passare anche la prima falange del secondo, intanto con la bocca le succhi il clitoride dolcissimo e sai che in realt il suo sapore devessere acidulo e un po' salato nonostante ti sembri ingannevolmente pi zuccheroso dello sciroppo alla frutta. Non smetti nemmeno un attimo di palpeggiare le sue natiche sode con i polpastrelli della mano sinistra e puoi sentirla adesso mugolare sommessamente. Rilassa le cosce allentando sensibilmente la stretta sul capo, ne approfitti per indietreggiare un poco e riprendere fiato. Estrai le dita dal suo ventre eccitato, le carezzi il monticello di venere soffice, le schiudi la vulva e vi affondi la lingua per sfiorare le sue piccole labbra luccicanti e rosee. Il tuo cazzone scocca come la coda di un leone infuriato e la Seriosa Castana comincia a gemere con passione. Ti scosta bruscamente indietro la testa e ti guarda con gli occhi brillanti. "Metti un preservativo e siediti l!". Vai al 367. .364. Ti rialzi in piedi e le accarezzi con dolcezza le cosce, lei schiude gli occhi e divarica lentamente le gambe sollecitandosi la vulva con una mano e porgendoti la scatoletta dei preservativi con quell'altra. "Fai piano...". Vai al 380. .365. Il sangue ti schizza nella testa: normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre. Sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Scatti in piedi e ti avvicini in fretta, balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con il glande turgidissimo arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 324. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 326. .366. La raggiungi, riverente e dubbioso, avvicinandoti abbastanza esitante e con rispetto quasi religioso. Sai per atto di fede che non ti respinger, perch stata lei stessa a ordinartelo, per allo stesso tempo esiti ad avvicinarti per non toccare e violare qualcosa di tanto mistico. Le accarezzi la nuvola di capelli spumosi che possiede, le posi ossequiosamente una mano sulle straordinarie rotondit del culo, Alma divarica appena le gambe al solo contatto dei polpastrelli: le sollevi con calma forzata l'orlo del vestito sulla schiena inarcata, alquanto titubante agganci con le dita i bordi del perizoma minuscolo e le abbassi le mutande piegandoti su di lei come in preghiera; ti raccogli spiritualmente sul banchetto tentatore lasciato incustodito per mordicchiarle le chiappe ed esplorarne il solco miracoloso con la lingua. Ti lasci cadere sulle ginocchia e indietreggi un poco per osservarla meglio. Non puoi resistere oltre!

Il taglio della vulva completamente depilato mentre una macchia cespugliosa di riccioli scuri le si allarga profusamente sul monte di venere. La sua pelle caldissima e vellutata al tatto, le grandi labbra sono schiuse e tumefatte, il clitoride gonfio vi si annida nel mezzo come un topolino rosa che se ne resta rintanato al calduccio in un mucchietto di bambagia. Le afferri e le divarichi le natiche. Il misterioso tunnel dell'amore ti si spalanca davanti e il profumo dolcissimo di quel sesso bagnato ti sconvolge. Appunti il naso al forellino del suo sedere, affondandole contemporaneamente il mento tra le cosce. Percorri su e gi quelle grandi labbra invitanti fino a scovare il bottone seminascosto che attualmente si pu trovare in basso e la senti rabbrividire al tocco leggerissimo della lingua. Le sue gambe si piegano per un momento, i muscoli del suo splendido culetto si contraggono rigidamente, un mugolio sospirante le sfugge energico dalla gola e le dita di una mano ti si chiudono a pugno fra i capelli. La penetri con due dita che si intrufolano facilmente, ma il passaggio risulta pi stretto di quanto ti saresti aspettato e devi insistere con gentilezza per far passare anche la prima falange del terzo, intanto con la bocca le succhi il clitoride nettarino e sai che in realt il suo sapore deve essere acidulo e un po' salato nonostante ti sembri ingannevolmente pi dolce e sciropposo del caramello caldo. Nel frattempo non smetti nemmeno per un istante di palpeggiarle le chiappette elastiche con le dita della mano sinistra e puoi sentirla adesso mugolare apertamente. Si raddrizza leggermente sulle cosce squisite, allentando lievemente la stretta sul capo, ne approfitti per allontanarti da quella vagina rigonfia che palpita nella tua bocca e riprendere cos avidamente fiato. Estrai le dita dal suo ventre eccitato, le carezzi da sotto il monticello di venere morbido, le schiudi ulteriormente la figa e vi affondi la lingua per sfiorare le sue piccole labbra brillanti e rosee. Il tuo cazzone scocca da una parte all'altra come il pendolo di un orologio fermo sulla mezzanotte, il Gnoccolone incomincia a gemere e sospirare mugolando sonoramente. Ti scosta impetuosamente indietro la testa e si gira, ti guarda esuberante dall'alto con gli occhietti stretti e scintillanti. "Prendi un preservativo e mettilo!". Vai al 374. .367. Sollevi la testa incrociando per un istante il suo sguardo, riflettendo in fretta e continuando contemporaneamente a raccogliere informazioni su questa splendida ragazza dal comportamento difficile. Ricapitolando: vuol sembrare impassibile ma un'esibizionista e non disprezza affatto i complimenti, fondamentalmente un'indecisa per vuol condurre il gioco e senza alcun dubbio ama i giochi di lingua. Ci pensi solamente per lo spazio di un momento. Si pu fare! Ti rialzi in piedi e torni al punto di partenza. Prendi un preservativo dalla scatoletta e te lo metti. Fai ritorno a met strada tra gli scatoloni e il lavandino, allunghi un braccio e afferri uno straccio pulito dalla pila ripiegata con cura accanto alla confezione di salviette aperta; lo apri e lo lasci cadere sul pavimento, ti ci siedi sopra e distendi le gambe. Ti si avvicina imperiosamente e ti osserva divina e solenne dall'alto. Appoggi la schiena al muro di cartone e la guardi con molta attenzione. I suoi capelli sono corti e castani, tagliati quasi a spazzola e laccati all'indietro con un ciuffo ribelle fissato in modo apparentemente casuale sulla fronte ampia e pensosa che si aggrotta piuttosto facilmente. Il suo viso affilato e spigoloso, gli occhi sono scuri e brillanti, la bocca contrasta nettamente con tutto il resto ed meravigliosa e carnosissima: un filo di lucidalabbra traslucido le risalta appena le labbra attraenti, mentre un'ombra leggerissima di mascara brillante dall'effetto lucido e bagnato le conferisce un aspetto ancor pi duro e minaccioso. Le spalle sono atletiche, la schiena allungata longilinea, la curva del seno perfettamente delineata sotto l'indumento elastico. Il ventre candido e piatto, tutta la rimanenza della sua figura austera e ben fatta appare totalmente nuda al tuo cospetto di comune mortale adorante. Vedi i muscoli scattare sulle cosce affusolate quando si incammina per affiancarti. Solleva poi un piede e ti scavalca disinvoltamente. Allarga le gambe e si piega su di te con calma, fissandoti risoluta negli occhi ma il tuo sguardo rimane inchiodato dabbasso; resti ipnotizzato dallo spacco

della figa che ti si apre lentamente davanti. Le sue grandi labbra tumide sono invitanti e carnose come la bocca, il suo interno rosa e luccicante come un bastoncino ricolmo di zucchero filato alla fragola. Posa un ginocchio per terra, con la mano sinistra ti afferra il cazzo, con quella destra ti si aggrappa saldamente a una spalla. La agguanti per le natiche per controllarne meglio la discesa esasperante. Senti infine il contatto ardente della vagina leggermente dischiusa sull'apice della cappella. "Se continui cos Bellezza, mi fai morire". Sussurri implorante, con la voce carica di venerazione, contraendo e sollevando al contempo impercettibilmente il sedere dal suolo, azzardandoti ad accennare un piccolo e debolissimo colpetto di reni dal basso. Le sue labbra si incollano alle tue, la vulva strettissima cede un pochino, la punta del glande prepotente si schiude la strada, lei soffoca un gemito e trattiene il respiro nella tua bocca. Si irrigidisce e si ferma di colpo, aspetti quindi qualche secondo prima di rilassare i muscoli e tentare un altro debole colpetto. Puoi ora sentire la cappella sprofondare morbidamente e la sua vagina dilatarsi sotto il peso della tua spinta. Riapre gli occhi di scatto inspirando energicamente, ti cinge il collo con le braccia e ricomincia in ultimo a muoversi pianissimo. Il passaggio risulta veramente molto stretto per la parte pi grossa del cazzo ormai passata ed Ester sembra aver scoperto enorme soddisfazione in questo gioco infinitamente lentissimo. Ritrova con facilit nuovo slancio e rinnovata passione in tutti i movimenti, alternando una montatura leggera e regolare a colpetti forti e decisi: un sospiro mugolante le scappa dalla gola ogni volta che si affonda mezzo centimetro in pi di uccello nel corpo. Assapori dolcemente il tocco vellutato della sua linguetta caldissima che si muove maliziosa nella tua bocca e il contatto rovente delle pareti strettissime del suo canale polposo sul tuo cazzone prepotentemente eretto. Si distacca dalle tue labbra, chiude gli occhi e getta indietro la testa ansando e gemendo senza mai smettere di montarti con estrema lentezza nel frattempo; intanto le sue guance candide si infiammano progressivamente e sei penetrato in lei quasi completamente quando decidi di spostare le attenzioni dei polpastrelli dal palpeggiamento costante del magnifico culetto, sodo e muscoloso, al top rosso vivo che le contiene a stento le gemelline contro il petto. Ne sollevi delicatamente l'orlo inferiore fino all'altezza delle ascelle e le sue tettine perfette sembrano esplodere fuori all'improvviso. Cavoli che spettacolo! Due coppettine rotonde, assai rosee e sostenute che paiono disegnate con il compasso, sussultano piacevolmente a poca distanza dal tuo naso e il profumo della sua pelle nuda e un po' sudata inebriante. Quelle areole circolari e larghe quanto una grande moneta si direbbero posizionate al centro con il righello e sembrerebbero dipinte minuziosamente: sono sfumate dal rosa intenso ai bordi al rossiccio carico sul vertice dei capezzoli tumidi che indubbiamente somigliano a ciliegine parecchio eccitate. Avanzi con la testa per baciare e stimolare a dovere la nuova meraviglia che solo adesso ti si presentata del tutto alla vista. Se vuoi continuare a restare passivo e sottomesso, vai al 375. Se invece vuoi prendere il controllo della situazione, vai al 379. .368. Sfili la mano dalla sua figa esageratamente zuppa, che cola abbondanti succhi femminili lungo il tuo polso e tra le sue natiche; con le dita afferra il cazzone che si erge mostruosamente fra le tue gambe, iniziando subito a menartelo vigorosamente, schiudendo due occhi febbricitanti che sembrano vibrare e fiammeggiare di follia. Il suo sorriso ha qualcosa di fanatico, la sua espressione appare come indemoniata, il suo sguardo quello di unossessa. Si stringe con forza le ginocchia al seno, togliendoti bruscamente i piedini dalle spalle, facendo solamente il gesto di rialzarsi sulle proprie gambe ma non glielo permetti e la blocchi immediatamente sul posto con le mani. "Fermati l e non ti muovere!". Ti allontani solo per pochi secondi, frughi nel groviglio di indumenti abbandonati sul corrimano, trovi la scatoletta di preservativi che tieni sempre nella tasca posteriore dei jeans e ne prendi uno, ti

vesti frettolosamente il guerriero con la sua armatura di gomma e fai rapidamente ritorno al lavandino. La ragazza si sta masturbando spudoratamente, penetrandosi ardentemente con tre dita di una mano, aspettandoti con le cosce del tutto spalancate, accennandoti a fare in fretta con le dita dell'altra mano. Vacca miseria! Il concetto di ninfomane le calza a pennello. Oltre ad essere dominata dagli istinti, si direbbe sessualmente insaziabile e va di sicuro esaltandosi progressivamente: se nel raggiungere il terzo orgasmo ti appariva invasata, all'inseguimento del quarto ti sembra pi che mai spiritata. "Tesoro, sei un fenomeno!". Si irrigidisce istantaneamente, rallenta l'andatura della sua masturbazione frenetica, accosta un po' le cosce e ti scocca un'occhiata di traverso. Evidentemente non gradisce questo genere di linguaggio. Stronza sei una maiala o troia sei una porca probabilmente lo avrebbe preferito. Ti avvicini e le pizzichi un capezzolo, torcendolo lievemente, assestandole al contempo qualche schiaffo sul sedere per incitarla a farti spazio e motivarla a non opporre nessuna resistenza. Lei pare arrendersi e sciogliersi in un attimo. Sospira e chiude gli occhi, apre la bocca tumida e rossa, ti cinge la vita con le gambe trascinandoti in avanti e guidandoti il membro verso l'obiettivo. Scivola in avanti e si impala da sola. Incominci a pistonarle forsennatamente la figa, cercando di assecondare tutti gli spasmi alienati del suo bacino, affondandole brutalmente sino all'ultimo centimetro del cazzo, insinuandoti profondamente tra le sue gambe e facendole sonoramente sbatacchiare i coglioni fra le chiappe. Si raddrizza sui gomiti gettando indietro la testa, ti butta le braccia al collo avvinghiandosi strettamente, ti si slancia di peso addosso prendendo a cavalcarti selvaggiamente come una pazza. Barcolli pericolosamente indietro, afferrandola per le chiappe e sostenendola per non lasciarla cadere pesantemente al suolo. Ti sintonizzi sul ritmo febbrile della sua monta forsennata, assecondando ogni suo movimento frenetico, sussurrandole all'orecchio le parole pi sconce e volgari che riesci a trovare nel tuo vocabolario, per eccitarla maggiormente, mentre i suoi seni tondeggianti sobbalzano e si schiacciano contro i muscoli del tuo petto, scivolandole lussuriosamente nel ventre grondante di secrezioni vaginali come se all'interno ci fosse una spugna inzuppata nell'acqua bollente. Meno male che sei nudo, altrimenti sarebbe stato un disastro. Con una mano le lasci andare il sedere e la afferri violentemente per i capelli: alcune ciocche sono bagnaticce, altre sono ancora impiastricciate di sperma, ma ormai quale importanza pu avere? Pi di cos non ti puoi mica sporcare! Il suo figone molto largo e il tuo cazzone ci balla disinvoltamente dentro, per la sua vulva calda come le fiamme dell'inferno e scivolosa come un panetto di burro liquido e fuso. Ti adegui presto ai suoi sobbalzi ossessivi, affondandole senza sosta nella figa sbrodolante, facendole risuonare il culetto di tanto in tanto, strattonandole i capelli soltanto per il gusto di sentirla gemere. Sei ipereccitato e le stantuffi rudemente nella passerina, lasciandoti trasportare con foga nel suo delirio orgasmico. La ragazza ti si muove febbrilmente addosso. Contraccambi energicamente tutti i suoi affondi. Se lo estrae quasi totalmente dal corpo e in un istante se lo riaffonda fino alle palle. La sua figa schizza e sciaguatta, il suo sederino rotondo schiocca. La testa gettata istericamente all'indietro. Le sue tette sono sudate e scivolose sul tuo petto. D'un tratto senti come una diga cederle nel ventre e un'inondazione ribollente avvolgerti il cazzo, un diluvio torrenziale inondarti i coglioni e sfogarsi nell'inguine, estendersi tra le cosce e colare viscosamente sulle gambe. Ti si affloscia fra le braccia e incomincia a tremolare convulsamente, si piega in avanti e ti morde alla base del collo. I suoi denti affondano nella tua carne come pugnali. Improvvisamente un dolore lancinante ti si diffonde sulla spalla, sei tentato di sbatterla malamente a terra percorso da rabbia e furore istintivo. Il primo pensiero che ti passa nel cervello non gentile, ma ti trattieni e sopporti in silenzio finch non smette di tremare. Contrai i muscoli delle spalle per non offrirle una facile preda e la tiri per i capelli per non permetterle di affondare ulteriormente i denti nella sua vittima. Infine si rilassa e si accascia mollemente nelle tue mani. Solleva il capo e ti sorride debolmente. Il trucco del suo viso molto sbavato, per i suoi lineamenti appaiono finalmente distesi; la sua espressione soddisfatta, il suo sguardo compiaciuto, il suo sorriso tranquillo. Si svincola agilmente dalle tue braccia e si sfila dal cazzo, ti sospinge a sedere

sulla tavoletta abbassata del water e ti toglie il preservativo, ti accarezza l'animale con le dita e lo guarda con molta tenerezza. Va poi a gettare il guanto trasparente nel cestino e si appoggia al lavandino, ti osserva in uno strano modo. Un filo appena di nostalgia comparso nei suoi occhi verdi e brillanti, gi vi si pu scorgere un pizzico di rimpianto. Vai al 230. .369. Ti incammini di buona lena su per la scalinata che conduce al secondo piano della discoteca. Le persone che incroci strada facendo sono pochissime e l'atmosfera diventa sempre pi cupa ad ogni singolo tornante di quel largo sentiero che porta di sopra. Intanto le luci della sala che ti stai lasciando alle spalle svaniscono gradualmente, il martellamento folle della musica viene sostituito da rumori confusi e disordinati che risuonano di toni bassi e profondi, piccole lucine che non permettono neppure di vedersi i lacci delle scarpe accompagnano il tuo avanzare rilucendo debolmente da qualche punto imprecisato lungo la scala. Emergi in un ambiente notevolmente buio e ti ci vogliono alcuni minuti prima di potere abituare gli occhi all'oscurit quasi totale che regna sovrana ovunque. La fioca luminescenza che si diffonde dalle minuscole plafoniere che costellano scarsamente il pavimento risulta del tutto insufficiente e la fitta penombra resta perlopi impenetrabile alla tua vista: il rombo sconvolgente che esce dagli altoparlanti si pu solo definire allucinogeno, la pista da ballo lievemente illuminata dal basso come ogni altra cosa, getti fumosi che si disperdono lentamente come nebbia pesante vengono soffiati intorno alla pista di tanto in tanto, i soliti divani di pelle nera riempiono gran parte della saletta e proporzionalmente poche figure indistinte li occupano. Anche se non puoi scorgerne i confini sai che questa sala non poi cos vasta quanto potrebbe sembrare. Se durante una qualsiasi lettura di questo libro, sei stato in una sala biliardo e ti sei intrattenuto fino ad avere la rivelazione finale sulle tendenze sessuali degli ultimi quattro arrivati, allora puoi andare al 220. Se durante una qualsiasi lettura di questo libro, sei stato al karaoke che si svolge lungo le vecchie mura della citt, allora puoi andare al 295. Altrimenti vai al 269. .370. Si tira indietro e si raddrizza sui tacchi, inarcando la schiena e spingendo in avanti le enormi mammelle, appoggiando una mano sul pavimento e spalmandosi lo sperma intorno e sui capezzoli con due dita dell'altra. La sua espressione oscena e lo sguardo selvaggio, le sue labbra naturalmente rosse sono incurvate in un sorriso stracarico di malizia. Ti sollevi rapidamente in piedi, con l'uccello penzolante ancora semieretto tra le gambe, ti togli le scarpe da tennis e le sospingi in un angolo del bagno, ti sfili del tutto jeans e mutande e li getti entrambi a cavallo del corrimano insieme alla maglietta a mezze maniche bianca. La sollevi praticamente di peso da terra, la fai piegare a novanta gradi sul lavandino, alzandole la cortissima minigonna nera sul sedere splendidamente rotondo, le abbassi senza nessuna esitazione le mutandine di pizzo rosa. Non perdi tempo e le infili subito dentro due dita. La sua figa appare assai pelosa e bagnatissima, alquanto larga e sbrodolante, l'interno parecchio burroso e sembra una fornace ardente. Ci infili dentro un terzo dito mentre lei ti sta incitando a fare pi forte: molto bene! Evidentemente le piace essere presa brutalmente e con estrema violenza. Con una mano le divarichi selvaggiamente le natiche; le tre dita si muovono ancora troppo facilmente nel suo figone spazioso, le schiaffi perci dentro rudemente anche il mignolo, incominciando ad andare e venire dentro e fuori dalla sua vulva caldissima, sprofondando freneticamente sino alle quattro nocche della mano senza avere alcun riguardo in particolare nei suoi confronti. Si direbbe

piuttosto strano o perlomeno abbastanza insolito, per sembrerebbe piacerle assolutamente un mondo. "S dai pi forte, muoviti con quella mano, cos non ti fermare, continua che ci sono!". La sua vagina che schiocca ad ogni colpo, le sue strilla esasperanti, la tua mano che si sta inevitabilmente inzuppando: senti il cazzo che gi palpita e nuovamente rinviene fra le gambe. Improvvisamente percepisci un fiotto vulcanico esplodere dal suo ventre, lei si accascia sul lavandino in preda a convulsioni esagerate, un getto vischioso e rovente ti inonda la mano fino al polso. Non ci sono proprio dubbi sul fatto che ha goduto! Levi con uno schiocco le dita dal suo corpo fremente e ti scosti un po' per osservarla meglio. La ragazza si fa sempre pi interessante, e se non altro adesso tace momentaneamente. "Dolcezza, sei un fenomeno!". Ansima e respira affannosamente con la faccia affondata nel lavandino, la schiena ancora percorsa da spasmi di piacere, la passera che sembra intrisa di burro fuso, un rivolo di gelatina le discende lentamente lungo le cosce. Cazzarola che orgasmo! Meno male che sei nudo, altrimenti sarebbe stato un disastro. Il tuo animale si completamente ridestato e sta ora puntando al cielo percorso da nuova rabbia. Prendi un preservativo dalla scatoletta, lo apri e te lo metti frettolosamente. La tua Barista Chiacchierina invece geme rumorosamente e non accenna a riprendersi nemmeno un pochetto. Ti avvicini come una molla, la afferri per le natiche e glielo sbatti immediatamente nel basso ventre. Solleva di scatto la testa incurvando la schiena e raddrizzandosi istantaneamente sui gomiti. Ti allunghi su di lei e le prendi le tettone penzolanti nelle coppe delle mani. Sono ancora impiastricciate del tuo sperma, ma ormai quale importanza pu avere? Pi di cos non ti puoi mica sporcare! Il suo figone risulta molto largo e il tuo cazzone ci balla disinvoltamente all'interno, per la sua vulva calda come il fuoco e le sue mammelle hanno la consistenza della panna cotta. Cominci subito a stantuffarle violentemente dentro, stropicciandole senza sosta i seni grandissimi, scivolandole febbrilmente nella figa, facendole risuonare sonoramente le chiappe ad ogni singolo affondo animalesco e brutale. Sei ipereccitato e la trombi nel modo pi rude possibile. Resta zitta per qualche altro momento, poi ricomincia dapprima pian piano e in seguito maggiormente in fretta a scaldarsi ed eccitarsi come una matta. "S dai fottimi pi forte, cos continua non smettere, scopami sino in fondo, sfondami del tutto che mi piace!". Le pistoni bestialmente dentro. Lo estrai quasi totalmente e lo riaffondi fino alle palle. La sua figa sciaguatta e il suo culo rotondo schiocca. La testa gettata istericamente all'indietro. Le sue tettone sono sudate e scivolose. Le strilla si fanno sempre pi stridule. D'un tratto senti come un'inondazione esploderle nel ventre e le fiamme avvolgerti il cazzo, un'eruzione vulcanica invaderti i coglioni e scaricarsi nell'inguine, allargarsi sul pube e grondare vischiosamente sulle gambe. Lei si aggrappa al lavandino e incomincia a tremare convulsamente come in preda a una crisi epilettica. Crolla infine pesantemente al suolo con una mano stretta al petto. Vai al 271. .371. Il rombare cupo e profondo sembra vibrare e dilagarsi minacciosamente nella sala come un tuono che si avvicina e si allontana di continuo, alcuni click e clack salgono e scendono di tono come i gemiti lamentosi di un relitto che si adagia in fondo al mare, qualche stridulo grido acustico che somiglia al colpetto allucinante di un clacson strepita risuonando irregolarmente in mezzo al tutto. Ombre nel buio tutt'attorno; chiudi gli occhi e conti fino a trenta: quando li riapri va un po' meglio e anche se non riesci comunque a vedere con chiarezza che per pochi metri di distanza, riesci almeno a scorgere nitidamente il profilo ombroso dei divani e delle persone pi vicine. Diverse plafoniere sparse qua e l spandono la loro fioca luce, creando piccole bolle di chiarore nell'oscurit, ma la penombra talmente densa che la debole luminescenza non riesce a diffondersi che per pochissimo.

La pista da ballo invece rimane attorniata da minuscoli faretti e sarebbe sufficientemente rischiarata, non fosse che per i getti fumosi che vi vengono soffiati con regolarit limitando la diffusione della luce e ottenendo cos l'effetto di una pesante nebbiolina che si sposta lentamente avvolgendo e nascondendo ogni altra cosa sino all'altezza delle ginocchia. Tutta la zona resta lo stesso l'unica isola debolmente illuminata di quell'ambiente ottenebrante e sconvolgente; la maggior parte delle persone presenti in quel piano della discoteca si addensa nei dintorni e sulla pista come sempre. Raccogli i pensieri e incominci la tua esplorazione. Ti incammini sul limitare di quell'oasi relativamente luminosa e dimentichi immediatamente ci che stavi cercando: se solo si fosse seduta mezzo metro pi in l sul divano non l'avresti riconosciuta, per una piccola plafoniera si trova proprio ai suoi piedi e lei rimane avvolta in un esitante alone che la rischiara appena. Ti passi le dita fra i capelli e ti aggiusti i genitali con la mano, ti avvicini con circospezione e la osservi meglio per accertarti che sia veramente la ragazza giusta. Il suo bel visetto sottile e delicato incorniciato da capelli chiarissimi che sono tagliati a caschetto, gli occhi sono molto grandi, luminosi, luccicanti, mentre la sua espressione appare vacua e continua sempre a masticare, probabilmente una ciccles, con la sua boccuccia rosso fragola sensualissima. Indossa la stessa camicetta del tutto sbottonata e distrattamente annodata sotto il seno prominente, dal tessuto bianco dell'indumento improvvisato traspare la sagoma dei capezzoli turgidi e lombra scura delle areole intorno. La minigonna elasticizzata aderente e cortissima, le cosce sono squisite, le gambe sono chilometriche, una catenella dorata si arrotola sulla sua caviglia destra, calza un paio di scarpette di vernice nera dal tacco vertiginoso. Non esiste nessun dubbio, certamente una delle due ragazze che hai visto giocare a biliardo. Tira un dado: Se esce 1 o 2, vai al 235. Se esce qualunque altro numero, vai al 275. .372. Il tuo fine settimana incredibile termina qui! La strada da percorrere ancora lunghissima e le cose che devono accadere sino alla domenica sera sono ancora moltissime. Se vuoi tentare di scoprirle non ti resta che ricominciare il libro daccapo, magari compiendo diverse scelte o sperando in maggior fortuna, perch qualunque sia stata, la cosa che ti ha condotto prematuramente fino a questo punto non ti ha di certo aiutato a proseguire nell'avventura. .373. Il sangue ti schizza nella testa: normalmente per ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie veneree o peggio ancora non ti appresteresti ad avere rapporti orali occasionali, perlomeno non senza utilizzare il profilattico, per tutta la sera che ti senti i genitali stretti in una morsa di acciaio e il cervello si disciolto del tutto e lo senti ormai pesare come piombo incandescente nel basso ventre. Sei talmente infervorato che potresti persino trapanare il tronco di un albero con la punta dell'uccello! Raggiri la colonna e ti avvicini in fretta, balzi in avanti impugnando saldamente il trapano pneumatico che ti pulsa febbrilmente nella mano e con il glande turgidissimo arrivi fino a sfiorare alla cieca le labbra della ragazza. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 324. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 326. .374.

Ti sbottoni i pantaloni ed estrai del tutto la tua arma bellica. Alma si sfila le mutande e le lascia cadere sul borsello abbandonato accanto alla confezione di salviette aperta. Prendi un preservativo dalla scatoletta e rivesti velocemente il tuo possente Cavaliere armato della sua cotta di gomma. Alma si appoggia al lavandino e si toglie i sandali rossi rimanendo disinvoltamente a piedi scalzi: le sue unghie smaltate scintillano come pepite d'oro sparse sulla sabbia di un deserto assolato. Fai ritorno a met strada tra gli scatoloni e il lavandino, Alma ti fissa e ti rivolge un sorriso esasperante. Il tuo cuore perde un battito e il tempo si arresta per un istante. Una nuvola soffice di capelli ricolmi di colpi di luce biondi e rossi, inframmezzati da colpetti di buio castani, le discende pesantemente sulle spalle avvolgendole la testa in riflessi brillanti e scintillanti mentre Riccioli scompigliati le adornano la fronte ampia e incipriata. Il suo viso seducente e molto affascinante, le sopracciglia sono lunghe e arcuate, le palpebre sono sfumate dall'ombretto blu come la notte, le ciglia sono esaltate dal mascara lucido, gli occhietti chiarissimi sono allungati dalla matita nera e contornati dall'eyeliner in tinta. Il naso diritto, le guance sono morbide e ambrate dal fard, la bocca colorata dal rossetto dorato nonostante abbia tentato invano di struccarla e le sue labbra risultano sempre voluttuose e sensualissime. Il collo lungo e sottile, le spalle sono strette e abbronzate, la schiena flessuosa inarcata, il seno piccolino e risalta perfettamente delineato sotto l'indumento che rimane impudicamente sollevato sino all'altezza dei fianchi alti e longilinei. Una fitta boscaglia di peletti ricci le si allarga in gran quantit sul pube, una mano affusolata chiusa sul bordo del lavandino, l'altra stretta sul bacino e le sue gambe nude sono assolutamente fenomenali. Non dice nulla. Ti si avvicina sicura e ti si arresta davanti. Ti solleva la maglia sul capo e te la passa con decisione sopra la testa. Schiude appena le cosce, si piega leggermente per mettersi al tuo livello e ti si schiaccia sbrigativamente addosso. Infila le braccia fra le tue; ti stringe per le scapole per attirarti a s, la stringi per la vita per far combaciare il pi possibile i due sessi: abbassi il mento per trovare le sue labbra iniziando intanto a frizionare con il pene sulla vagina. Senti il contatto caldo e spugnoso del clitoride pigiato dal glande turgido, senti il taglio della vulva scivolare lungo la cappella, senti lo sfregamento delle grandi labbra rigonfie andare e venire sull'asta rigida del cazzo, senti la folta peluria riccia del suo monte di venere solleticarti la fascia bassa dell'addome, senti il tocco della sua pelle vellutata strofinarsi sulla tua, senti il calore e il profumo eccessivo emanato dal suo corpo snello premuto furiosamente contro il tuo, senti il movimento impetuoso della sua linguetta irruente che frulla nella tua bocca. Dopo qualche minuto di quel nuovo giochetto snervante che sembra durare all'infinito la sua figa si apre naturalmente e la punta della spada si conficca nella carne; puoi sentire calorosamente le sue grandi labbra tumefatte schiudersi e stringersi in un abbraccio caldissimo sul tuo cazzone. Tenti di penetrarla maggiormente per pi di cos la posizione non lo permette. Ritiri la lingua e ti distacchi dalle sue labbra. "Se continui in questo modo Bocconcino, mi farai morire". Sussurri supplicante e riconosci ormai benissimo lo sguardo vittorioso che le illumina il volto e il sorrisetto da furbetta che le aleggia sull'angolo della bocca. Scrolla la testa e subito una nube tempestosa e morbidissima di colori lucenti ti oscura la vista per un momento. Il Gnoccolone si appoggia con le spalle alla porta, ti guida le mani sul proprio culetto e sposta la sua presa dietro alla tua nuca: contrae all'improvviso i muscoli delle natiche spingendo in avanti il sedere e puoi sentire un tratto del cazzo affondare nella sua figa ustionante. Soffoca un gemito e trattiene il respiro, socchiude gli occhi e si abbandona completamente nelle tue braccia. Puoi sentire adesso il glande sprofondare tra le fiamme dell'inferno, puoi sentire la sua vagina dilatarsi tutte le volte sotto il peso insistente delle tue spintarelle costanti, puoi sentirla assecondare ogni penetrazione con spostamenti energici del bacino, puoi sentirla ora mugolare sospirando ossessivamente; assapori tutte le contrazione di quelle sue chiappette elastiche fra le dita, assapori la stretta bollente del suo canale carnoso sul tuo cazzone eccitato ed eretto nel suo ventre infiammato ma non ancora pienamente riempito. Chiude gli occhietti fiammeggianti rigirando di lato il visetto truccatissimo senza mai smettere di rispondere entusiasticamente col bacino agli affondi superficiali che la scomoda posizione consente,

quando decidi di spostare le attenzioni dei polpastrelli dal palpeggiamento ritmico del suo meraviglioso culetto sodo alle spalline del vestitino rosso fuoco che le maschera le tettine rotondeggianti. Le fai scivolare con molta riverenza le striscioline di stoffa sulle spalle dorate dal sole e la aiuti a sfilarsele frettolosamente dalle braccia. Niente male! Un paio di piccoli promontori appena arrotondati, dall'abbronzatura integrale, sussultano favolosamente a poche spanne dal tuo naso e due circoletti violacei posti al centro delle sommit ti fissano impazienti e ti prendono di mira con le loro baionette affilate che spiccano minacciosamente puntate nella tua direzione. L'odore profumato di quel corpo seminudo e del tutto abbandonato nelle tue mani inebriante. Ti chini su di lei per baciare e stimolare a dovere quella nuova meraviglia. Se vuoi tentare qualcosa di estroso, vai al 378. Se invece vuoi restare sul classico, vai al 382. .375. Strizzi dolcemente nelle mani quelle coppe morbide e caldissime, le sue ciliegine spiccano subito in avanti tumide come frutti maturi pronti a staccarsi dal ramo. Chiudi le labbra su un capezzolo soffice e gommoso allo stesso tempo e con la punta della lingua ruoti intorno al suo vertice mentre lo succhi con estrema delicatezza. Senti le sue dita che ti si intrecciano fermamente dietro alla nuca e il suo corpo fantastico rabbrividire al tocco leggerissimo della tua bocca. Ti guida la testa sull'altro seno ed esaudisci quell'ordine inespresso senza smettere di rispondere con deboli colpetti di reni al ritmo della sua monta lentissima. Le mordicchi con tenerezza anche l'altra ciliegina e lei mugola profondamente al solo contatto dei denti sulla pelle eccitata dei capezzoli rosa dalla punta rossiccia. Giochetti con le amiche ne avr certamente fatti parecchi e magari non sar vergine, ma di uccelli dentro deve averne presi pochissimi, perch sebbene reagisca con notevole trasporto alle tue sollecitazioni la sua vulva resta comunque strettissima: la senti allargarsi e restringersi sul glande come una guaina di gomma elastica tutte le volte che sale e che scende con lentezza esasperante sul tuo grembo inalberato. Il contatto si fa sempre pi ardente e scivoloso, il suo respiro diventa sempre pi affannoso e mugolante. Ti solleva il mento e cerca la bocca, la trova facilmente e riprende a baciarti con entusiasmo. Quella bassa pila di scatoloni alla quale ti sei appoggiato ondeggia pericolosamente sotto lo sforzo delle spintarelle, le passi una mano oltre la schiena per sgravare il peso addossato sul precario muro di cartone e riprendi a palpeggiarle il sedere, intanto con l'altra mano continui insistentemente a tentare di carezzarle i seni rosei e rotondi adesso schiacciati contro i muscoli del petto. Accelera appena un pelo il movimento irregolare della montatura e rispondi cercando di assecondare tutti i movimenti incostanti del suo bacino. Rinunci al tentativo di cingerle con le dita una rosea gemellina facendole scorrere entrambe le mani sui fianchi per aggiustare l'andamento dei contraccolpi. Ti adegui scorrevolmente e cominciate a montare all'unisono. Si affonda del tutto il palo nel corpo accogliendo completamente il cazzo nel ventre e si irrigidisce un istante soltanto, emette un gemito strozzato e si risintonizza immediatamente sulla stessa frequenza come spinta da nuova bruciante passione; si scosta un poco dalla tua bocca e ti afferra saldamente un labbro fra i denti. Merda! Se stringe te lo stacca. Affondi ora totalmente nella sua vagina rovente sbatacchiando i testicoli nel solco del suo culetto muscoloso ad ogni singolo contraccolpo, puoi sentire l'orgasmo che torna a crescere con prepotenza nei coglioni e questa volta decidi di lasciarlo sfogare liberamente. La Seriosa Castana ti sta praticamente mangiando la faccia, i suoi mugolii stanno diventando ansanti e faticosi, il saliscendi aumenta energicamente la propria andatura e pertanto conformi la velocit del tuo pistonamento: percepisci il familiare prurito alla base delle palle che ti si avvicina disinvoltamente come una vecchia amante, nel frattempo la sua schiena si inarca impercettibilmente, un violento bollore ti riscalda il cazzo e un dolorino fugace ti esplode nelle labbra, prima che rilassi la stretta dei denti e in ultimo una linguetta maliziosa ti si infila in bocca. Non puoi trattenerti pi a lungo di cos e le sborri copiosamente dentro la vulva tumida e caldissima. Siete venuti insieme e restate intrecciati in un godimento molto intenso fremendo l'uno nell'altra per un minuto lunghissimo, per lei spinge ancora in fondo la lingua e

continua a sussultarti tra le braccia anche dopo che ti sei ripreso e perci in adorazione ricominci ad accarezzarle con infinita gentilezza i capelli corti e la schiena sudata. Vai al 383. .376. La Bellissima Biondina non appare pi n persa n indifesa; qualcosa sembra esserle scattato dentro e si come risvegliata dal torpore che solitamente la accompagna. Levi dalla tasca posteriore dei jeans la scatoletta dei preservativi e la posi su di una bassa pila di scatoloni l accanto per farla sentire maggiormente tranquilla. Solleva una mano e te la posa sul petto, la prendi e la guidi frettolosamente verso la patta dei jeans: la devi aiutare ad abbassare la cerniera, mentre con l'altra mano cerca maldestramente di sbottonarti i pantaloni. Ci riesce, infila la manina nelle mutande, trova il cazzo e rapidamente lo tira fuori. Ti si stringe al corpo e ti d un lungo bacio passionale con mezzo metro di lingua, carezzando intanto il tuo membro palpitante che si erge come un obelisco fra le sue dita affusolate. Si distacca infine, abbassa lo sguardo, ti osserva il monumento con un misto di insicurezza e meraviglia. "Dai Zuccherino che non morde...". La inciti sussurrando con il tono di voce pi gentile che riesci a pescare nel tuo repertorio. Si piega lentamente sulle ginocchia, avvicina il viso al tuo cazzone, lo studia attentamente e con vivo interesse un altro poco, schiude lievemente le labbra e scorgi la linguetta guizzare per un istante prima di sentirne il contatto morbido sulla pelle del filetto. Un brivido improvviso ti risale piacevolmente tutta la schiena, partendo dai coglioni e terminando grossomodo nei pressi della nuca. Ti sorride amabilmente e si getta a capofitto sull'uccello. Ti spilucca l'asta come se fosse un ghiacciolo dolcissimo, ti succhia poi la cappella come se fosse un calippo particolarmente gustoso, muovendo al contempo su e gi la sua manina delicata come se impugnasse uno shaker enorme. Non una grande pompinara; non ne prende in bocca che pochi centimetri e la punta del glande sembra gi troppo grossa per la sua boccuccia quasi infantile, per sugge con impegno agitando la mano come se dovesse montare la panna e puoi sentire la sua linguetta ruotare dolcemente sulla testa del cazzo. Resistere all'invito di quelle labbra morbidamente chiuse intorno al vertice del tuo obelisco non per niente facile. Sei ipereccitato e riconosci immediatamente i primi sintomi allarmanti che incalzano sempre pi da vicino dopo solo qualche minuto. Le membra si irrigidiscono appena, i muscoli si contraggono leggermente, il respiro si fa un po' affannoso, le palle iniziano a solleticare impercettibilmente. Ti devi subito distrarre o rischi di finire ancor prima di cominciare a scopare. Se vuoi interromperla bruscamente, vai al 315. Se vuoi pensare alle cambiali da pagare, vai al 329. Se vuoi immaginarti nuda la vicina di casa che ha pressappoco settant'anni e pesa circa centosettanta chili, vai al 337. .377. Volgi le spalle alle urla sempre pi infamanti di quella ragazza dal linguaggio osceno e fai ritorno al centro di tutto e ti siedi sul bordo di un divanetto che si trova sul limitare del fumoso barlume esalato dai faretti della pista da ballo. Non riesci comunque in alcun modo a metterti l'animo in pace e ti domandi se si sarebbe potuto combinare qualcosa, se solo le cose fossero andate diversamente, e quando infine ti decidi a far ritorno sui tuoi passi per dare almeno una sbirciatina con la coda dell'occhio non trovi pi nessuno. Peccato! Ti andata male. Continui a gironzolare nella discoteca per tutta la notte, alla ricerca di chiss che cosa, ma non accade pi nulla di interessante e se proprio vuoi sfogare la rabbia che ti consuma dentro dovrai caricarti in macchina una prostituta sulla strada di casa.

Vai al 372. .378. Strizzi ossequiosamente nelle mani quelle tettine vellutate e soffici, le sue baionette scattano immediatamente in avanti appuntite e minacciose come l'arma di un soldato che si appresta a sparare. Chiudi le labbra su un capezzolo tagliente e gommoso allo stesso tempo e con la punta della lingua ruoti intorno al suo vertice mentre lo succhi doverosamente. Senti le sue dita affusolate che ti si intrecciano tra i capelli e il suo corpo strabiliante rabbrividire al tocco desideroso della tua bocca. Ti guida la testa sull'altro seno ed esaudisci la sua richiesta inespressa senza smettere di penetrarle superficialmente nel ventre. Le mordicchi con gran rispetto l'altra miccia scintillante e lei mugola sonoramente al solo contatto dei denti sulla pelle eccitata dei promontori arrotondati dalla cima violacea e brillante. "Posso tentare qualcosa di strano?". "Quanto strano?". "Non poi tanto... pi che altro direi insolito.". "Cosa devo fare?". Estrai l'uccello dalla vagina e la fai girare, la agguanti per la vita e la sollevi senza alcuno sforzo. Alma pare subito indovinare e tacitamente approvare le tue intenzioni, lo si capisce perch solleva le gambe e ripiega le ginocchia per facilitarti nel compito. "Tieniti alla rubinetteria, io ti reggo da dietro". "Sar meglio per te che non mi lasci cadere!". La rassicuri e la adagi con i piedi nel lavandino; ti avvicini e sostenendola per il culetto la fai calare sul tuo cazzone: senti il glande aprirsi una breccia in quella fornace rovente, senti l'asta sprofondare nella carne ad ogni singola stoccata. Continui a guidarla lascivamente in uno stantuffamento ritmico alternando colpetti violenti ad altri pi morbidi e gentili, risponde cercando di assecondare tutte le penetrazioni con contraccolpi adeguati del bacino e cominciate presto a vibrare all'unisono. Il contatto si fa sempre pi ardente e scivoloso, il suo respiro diventa sempre pi affannoso e mugolante. Aggiusti la stretta sulle natiche e le affondi del tutto la spada nel ventre. Si irrigidisce un attimo e riprende a muoversi furiosamente. Sprofondi ora completamente nella sua vulva ustionante facendole sbatacchiare i testicoli tra i folti riccioli del pube a ogni colpo, puoi sentire l'orgasmo che torna a montare quasi con timidezza nei coglioni e questa volta decidi di lasciarlo sfogare liberamente. Il Gnoccolone si sta praticamente mangiando la faccia, i suoi sospiri stanno diventando ansanti e faticosi, le sue contrazioni crescono gradualmente di intensit e pertanto decidi di aumentare in proporzione la velocit delle tue stoccate: la schiena di Alma si inarca flessuosamente, percepisci il familiare prurito alla base delle palle che ti si avvicina docile e fedele come un cucciolo, un calore bollente ti riscalda il cazzo e un urlo straziante ti riecheggia nelle orecchie; non puoi trattenerti pi a lungo di cos e le sborri copiosamente fra le braci fumanti della figa rigonfia e caldissima. Siete venuti insieme e restate avvinghiati in un godimento molto intenso sussultando l'uno nell'altra per un tempo lunghissimo, ma lei continua ad urlare dimenandosi come un'anguilla impazzita nelle tue mani anche dopo che ti sei ripreso e perci non smetti di muoverti nel suo corpo reggendola saldamente per non lasciarla rovinare a terra. Vai al 387. .379. Strizzi dolcemente nelle mani quelle coppe morbide e caldissime, le sue ciliegine spiccano subito in avanti tumide come frutti maturi pronti a staccarsi dal ramo. Chiudi le labbra su un capezzolo soffice e gommoso allo stesso tempo e con la punta della lingua ruoti intorno al suo vertice mentre lo succhi con estrema delicatezza. Senti le sue dita che ti si intrecciano fermamente dietro alla nuca

e il suo corpo fantastico rabbrividire al tocco leggerissimo della tua bocca. Ti guida il capo sull'altro seno ed esaudisci la sua richiesta inespressa senza smettere di rispondere con deboli colpetti di reni al ritmo della sua monta lentissima. Le mordicchi con tenerezza anche l'altra ciliegina e lei mugola profondamente al solo contatto dei denti sulla pelle eccitata dei capezzoli rosa dalla punta rossiccia. Giochetti con le amiche ne avr certamente fatti parecchi e magari non sar vergine, ma di uccelli dentro deve averne presi pochissimi, perch sebbene reagisca con entusiasmo alle tue sollecitazioni la sua vulva resta comunque strettissima: la senti allargarsi e restringersi sul glande come una guaina di gomma elastica tutte le volte che sale e che scende con lentezza esasperante sul tuo grembo inalberato. Il contatto si fa sempre pi ardente e scivoloso, il suo respiro diventa sempre pi affannoso e mugolante. Sollevi il mento e cerchi la sua bocca, la trovi facilmente e riprendi a baciarla con notevole trasporto. Quella bassa pila di scatoloni alla quale sei appoggiato ondeggia pericolosamente sotto lo sforzo delle tue spintarelle, le passi una mano oltre la schiena per sgravare il peso addossato sul precario muro di cartone e ricominci a palpeggiarle il sedere, intanto con l'altra mano continui insistentemente a tentare di carezzarle i seni rosei e rotondi adesso schiacciati contro i muscoli del petto. Accelera appena un pelo il movimento irregolare della montatura e rispondi cercando di assecondare tutti i movimenti incostanti del suo bacino. Rinunci al tentativo di cingerle con le dita una rosea gemellina facendole scorrere entrambe le mani sui fianchi per aggiustare l'andamento dei contraccolpi. Ti adegui scorrevolmente e cominciate a montare all'unisono. Le conficchi del tutto il palo nel corpo sprofondandole completamente il cazzo nel ventre e si irrigidisce un istante soltanto, emette un gemito strozzato e si risintonizza immediatamente sulla stessa frequenza come spinta da nuova bruciante passione; si scosta un poco dalla tua bocca e ti afferra saldamente un labbro fra i denti. Merda! Se stringe te lo stacca. Affondi ora totalmente nella sua vagina rovente sbatacchiando i testicoli nel solco del suo culetto muscoloso ad ogni singolo contraccolpo, puoi sentire l'orgasmo che torna a crescere con prepotenza nei coglioni e questa volta decidi di lasciarlo sfogare liberamente. La Seriosa Castana ti sta praticamente mangiando la faccia, i suoi mugolii stanno diventando ansanti e faticosi, il saliscendi aumenta energicamente la propria andatura e pertanto conformi la velocit del tuo pistonamento: percepisci il familiare prurito alla base delle palle che ti si avvicina disinvoltamente come una vecchia amante, nel frattempo la sua schiena si inarca impercettibilmente, un violento bollore ti riscalda il cazzo e un dolorino fugace ti esplode nelle labbra, prima che rilassi la stretta dei denti e in ultimo una linguetta maliziosa ti si infila in bocca. Non puoi trattenerti pi a lungo di cos e le sborri copiosamente dentro la vulva tumida e caldissima. Siete venuti insieme e restate intrecciati in un godimento molto intenso fremendo l'uno nell'altra per un minuto lunghissimo, per lei spinge ancora in fondo la lingua e continua a sussultarti tra le braccia anche dopo che ti sei ripreso e perci ritorni ad accarezzarle con infinita gentilezza i capelli corti e la schiena sudata e febbricitante. Vai al 383. .380. La ragazza se ne sta sensualmente sdraiata sulla bassa pila di scatoloni e il suo corpicino tutto una curva armoniosa e candida. Il suo viso bellissimo e delicato, gli occhioni sono marrone e luccicanti, la bocca piccola e polposa. Un rossetto indelebile le trucca di rosso le labbra morbidissime mentre un filo di eyeliner un po' sbavato le esalta ulteriormente gli occhi gi grandissimi. I capelli sono morbidi e lisci, tagliati a caschetto e di un biondo platino lucente, la scriminatura centrale e le ricadono spensieratamente dietro alla testa. Le spalle sono fragili e minute, la schiena flessuosa inarcata, il seno provocante e riempie generosamente tutta la camicetta sul davanti. La minigonna elasticizzata sollevata sul ventre liscio, le gambe assolutamente mozzafiato sono dischiuse, il brillantino adesivo sul suo ombelico sfolgora nella forte luce della stanzetta. Con una mano si sfiora il clitoride bagnato, intanto con l'altra mano ti allunga semplicemente i preservativi; ne prendi uno dalla scatoletta che ti porge e te lo metti. "Non temere Zuccherino".

La rassicuri e si rilassa visibilmente, chiude gli occhi e lascia ricadere indietro il capo, gira il volto di lato e si stropiccia le tette con entrambe le mani. Avanzi tra le sue cosce e le accarezzi ancora una volta i riccioli castani del folto cespuglio che quasi le ricopre il monte di venere. Sollevi quelle gambe chilometriche spingendole in avanti le ginocchia, lei se le afferra e se le trattiene contro il petto. La sua fessura si schiude lievemente e ti si offre completamente alla vista: il suo interno rosa e scintillante come un dolce alla glassa appena ricoperto. Avvicini la testa dell'uccello alla vulva e spingi leggermente. Le grandi labbra cedono un poco, la punta del glande si apre la strada, lei soffoca un gemito e contiene il respiro. Ti fermi qualche secondo e le dai un altro debole colpetto. Vedi la cappella sprofondare lentamente, puoi sentire la sua vagina dilatarsi sotto il peso della tua spinta. Riapre gli occhi di scatto inspirando bruscamente; non dice nulla e la sua espressione appare indecifrabile. Il passaggio risulta davvero molto stretto ma la parte pi grossa del cazzo ormai passata, un sospiro le scappa dalla gola mentre affondi qualche altro centimetro e incominci a muoverti piano nel suo ventre sprofondando sempre pi in fondo, assaporando il contatto scivoloso delle pareti aderenti di quel canale carnoso sul tuo cazzone. Le sfiori delicatamente le labbra con un dito e la Bellissima Biondina vi gioca un pochino con la lingua, prima di risucchiarselo in bocca. Sei penetrato in lei quasi del tutto quando comincia a mugolare con piacere e trasporto, si molla le ginocchia e te le stringe intorno alla vita guidandoti con cautela in un ritmo morbido e decidendo da sola quanto prenderne dentro prima di respingerti con le palme delle mani. Nel frattempo sposti le attenzioni dei polpastrelli dell'altra mano dai capezzoli al grosso nodo che le blocca la camicetta sul petto. Continui a scivolare dolcemente nel suo corpo caldo senza mai smettere di lavorare con pazienza. Quellindumento bianchissimo stato annodato piuttosto strettamente e devi aiutarti anche con le altre dita per poterlo sciogliere. Il nodo si districa con calma, le sue guance si arrossano piacevolmente, i sospiri si fanno lunghi e pesanti, il respiro si ingrossa progressivamente e le mani non oppongono pi nessuna resistenza. Il legaccio si snoda all'improvviso e le mammelle sporgenti si liberano dalla costrizione della prigione che le tratteneva e si adagiano voluttuosamente ai lati del busto. Acceleri sensibilmente il ritmo del tuo pompaggio scostandole con rispetto i lembi della camicetta dal seno. Cavoli che spettacolo! Due monticelli rosei, alti e sussultanti ti appaiono perfetti e ti fissano teneramente dai loro crateri scuri con le proprie pupille indurite. Nonostante la posizione sfavorevole le sue tette restano decisamente prominenti, le areole circolari al centro di ciascuna vetta sono assai scure, i capezzoli appuntiti in cima risultano parecchio eccitati e turgidi come caramelle. Ti pieghi su di lei per baciarle e stimolarle a dovere quella nuova meraviglia. Se vuoi continuare in questo modo, vai al 384. Se invece vuoi cambiare posizione, vai al 388. .381. I bagni non sono differenti da quelli del primo piano, la sola differenza sta nella luce soffusa che vi risiede e che risulta lo stesso accecante se paragonata al buio che regna padrone all'esterno. Ti rinfreschi e ripulisci per bene con acqua corrente e sapone liquido in abbondanza al lavandino di un abitacolo dei maschietti. Esci nell'antibagno e ti richiudi la porticina alle spalle. La luce si fa rapidamente pi fioca, senti il click della serratura che scatta nel silenzio quasi assoluto. Svolti l'angolo e risali il corridoio, raggiungi il bagliore del piccolo lumicino di sicurezza abbassando in fretta la grossa maniglia della pesante porta che ti separa dalla sala del secondo piano. La tiri e un rombo allucinante subito ti ferisce le orecchie vibrando nell'aria come un tuono squassato da rumori agghiaccianti che letteralmente somigliano parecchio allo scrosciare sconvolgente di vetri infranti, inframezzati dal graffiare di unghie enormi che si muovono stridendo sulla superficie di una lavagna colossale. La pelle ti si accappona istantaneamente.

Varchi la soglia della discoteca, incamminandoti in quell'oscurit ottenebrante che persiste ovunque, seguendo alla cieca la parete alla tua sinistra perch gli occhi si erano nuovamente adattati alla luce e ti ritrovi vagamente confuso nella fitta penombra che ti circonda. Le porte dell'ascensore ti si aprono inaspettatamente davanti e due fosche figure ne fuoriescono e scompaiono nell'ombra; non c' nessuno n dentro n fuori: questa volta ti ci fiondi all'interno in un istante e schiacci immediatamente il pulsante del pianterreno. Ci che ti ci vorrebbe adesso sarebbe un po' di riposo. Se vuoi scendere e gironzolare nella sala principale del pianterreno, vai al 267. Se hai gi curiosato nella sala principale e vuoi rilassare i timpani e le orecchie, puoi scendere e raggiungere la sala esterna andando al 319. Se sei gi stato anche nella sala esterna, allora vai al 345. .382. Strizzi ossequiosamente nelle mani quelle tettine vellutate e soffici, le sue baionette scattano immediatamente in avanti appuntite e minacciose come l'arma di un soldato che si appresta a sparare. Chiudi le labbra su un capezzolo tagliente e gommoso allo stesso tempo e con la punta della lingua ruoti intorno al suo vertice mentre lo succhi doverosamente. Senti le sue dita affusolate che ti si intrecciano tra i capelli e il suo corpo strabiliante rabbrividire al tocco desideroso della tua bocca. Ti guida la testa sull'altro seno ed esaudisci la sua richiesta inespressa senza smettere di penetrarle superficialmente nel ventre. Le mordicchi con gran rispetto l'altra miccia scintillante e lei mugola sonoramente al solo contatto dei denti sulla pelle eccitata dei promontori arrotondati dalla cima violacea e brillante. Le fai scivolare in basso le mani e la agguanti per le cosce, Alma pare tacitamente approvare le tue intenzioni e lo dimostra sollevando subito le gambe per stringertele con forza intorno alla vita. La sollevi facilmente appoggiandole di peso le spalle alla porta, si sostiene senza alcuno sforzo apparente rinvigorendo impetuosamente la stretta fra i capelli. Senti un dolore accecante esplodere nella testa, senti il cazzo sprofondare in quella fornace rovente, senti il glande aprirsi una breccia nella carne ad ogni stoccata; il contatto si fa sempre pi ardente e scivoloso, il suo respiro diventa sempre pi affannoso e mugolante. Abbassi il mento e cerchi la sua bocca, la trovi e riprendi a baciarla con entusiasmo. Puoi sentire la sua linguetta irruente avvilupparsi alla tua, puoi sentire le dita allentare lievemente la stretta sul capo, puoi sentire i suoi piccoli seni rotondeggianti sfiorare lascivamente i muscoli del tuo petto. Continui insistentemente ad alternare colpetti violenti ad altri pi morbidi e gentili, risponde cercando di assecondare tutte le penetrazioni con spostamenti adeguati del bacino e cominciate presto a vibrare all'unisono. Aggiusti la presa sotto alle cosce e le affondi del tutto la spada nel ventre. Spalanca gli occhietti fiammeggianti e rinsalda la stretta delle dita tra i capelli. Si irrigidisce un attimo e riprende a muoversi furiosamente. Sprofondi ora completamente nella sua vulva ustionante facendole sbatacchiare i testicoli nel solco magico del culetto a ogni singolo colpo, puoi sentire l'orgasmo che torna a montare quasi timido nei coglioni e questa volta decidi di lasciarlo sfogare liberamente. Il Gnoccolone ti sta praticamente mangiando la faccia, i suoi sospiri stanno diventando ansanti e faticosi, le sue contrazioni crescono ritmicamente di intensit e pertanto decidi di aumentare in proporzione la velocit delle tue stoccate: la schiena di Alma si inarca flessuosamente, percepisci il familiare prurito alla base delle palle che ti si avvicina docile e fedele come un cucciolo, un calore bollente ti riscalda il cazzo e un urlo straziante ti riecheggia nelle orecchie; non puoi trattenerti pi a lungo di cos e le sborri copiosamente fra le braci fumanti della figa rigonfia e caldissima. Siete venuti insieme e restate avvinghiati in un godimento molto intenso sussultando l'uno nell'altra per un tempo lunghissimo, ma lei continua ad urlare dimenandosi come un'anguilla nelle tue mani anche dopo che ti sei ripreso e perci non smetti di muoverti nel suo corpo trattenendola saldamente tra le braccia per non lasciarla cadere a terra. Vai al 387.

.383. La stringi tra le braccia e continui a rispondere al bacio della sua linguetta dal tocco vellutato che si muove maliziosamente nella tua bocca, finch non smette del tutto di fremere e sussultare sotto alle carezze gentili delle tue dita leggerissime che si spostano delicatamente sulla pelle febbricitante del suo corpo sudaticcio. Si distacca infine dalle tue labbra lievemente doloranti, riapre gli occhi e ti osserva con tenerezza: non si direbbe pi per nulla sufficiente e neppure impassibile, adesso pi che mai ti appare di uno splendore assoluto e divino. Gli occhi sono lucidi e brillanti, il volto non affatto pensieroso e sembra essersi raddolcito, le sue labbra sono sempre meravigliose e la rimanenza del lucidalabbra traslucido sfolgora alla forte luce della stanzetta. I capelli corti e castani sono in disordine e il ciuffo ribelle costruito con cura sulla fronte finalmente distesa risulta un po' appiattito. Forse non impeccabile come al solito ma resta veramente splendida! Le sue guance sono accaldate, le braccia ti si sono accasciate intorno al collo, le spalle e le tettine si sollevano e riabbassano con dolcezza. Ansima e respira assai pesantemente. Le accarezzi la punta del naso con un dito, le sfiori un capezzolo rosa-rossiccio con la lingua, le passi una mano fra i seni sostenuti e rotondi, e sul monte di venere depilato e morbido. "Bellezza sei una visione che ha del miracoloso". Ti sorride e ti posa un bacetto sulla bocca. Ricambi il sorriso e lei si rialza subito in piedi, il pene ormai molle si sfila dalla sua vulva tumida e bagnatissima. Ammiri ancora una volta il magnifico culetto sodo e muscoloso dalla curva perfetta che ti si presenta di nuovo alla vista mentre si china con calma per raccogliere il marsupio dal pavimento. Ti rialzi frettolosamente e le passi accanto per avvicinarti al lavandino. Quando si gira nella tua direzione il suo sguardo suscita insieme nuovamente inquietudine e rispetto, la sua espressione tornata ad essere impenetrabile, strana e piuttosto pensosa. "Quasi quasi mi viene voglia di far ritorno sull'altra sponda". Borbotta appena soprappensiero. Sorridi e ti levi il preservativo impiastricciato di sperma, prendi una salvietta dall'angolo strappato della confezione di ricambio aperta, appallottoli il tutto e lo getti nel cestino l vicino. Ester aggrotta impercettibilmente la fronte e storce il naso con notevole disgusto per non dice niente e non fa nessun commento. Apre invece il minuscolo marsupio di gomma nera, ne estrae un bigliettino, ci scrive sopra qualcosa e te lo mette nelle mani; lo riconosci istantaneamente: un cartoncino pubblicitario della discoteca. "Domenica sono libera, chiamami!". Osservi meglio il biglietto. Con calligrafia precisa in un angolino ci sono scritte due cose. Il suo nome e un numero di telefono. Annuisci distrattamente estraendo il portafoglio dai jeans che sono tuttora calati fino alle ginocchia e ripieghi meticolosamente quel bigliettino in uno scomparto. Nel frattempo la Seriosa Castana si riabbassa il top elasticizzato, recupera stivaletti e pantaloni e si riveste molto in fretta. Ti guarda poi di sfuggita e ti parla nervosa e risoluta con il tono caparbio di chi non accetta proteste. "Quando hai finito mi raccomando spegni la luce!". Ti sorride enigmaticamente e ti d un ultimo rapido bacio sulle labbra. "Ora devo proprio andare via... anche la mia ragazza ha una copia della chiave e di sicuro mi star cercando dappertutto". Riapre la porta e repentina se ne va senza aggiungere altre spiegazioni. Aspetta un attimo... Cerchi istintivamente di indurla a tornare indietro, ma la vedi svanire immediatamente nel buio pesto del corridoio che si trova oltre la soglia della piccola stanza accecante e ti trattieni bruscamente dal proseguire. Sai benissimo che insistere sarebbe soltanto fatica sprecata e lasci perci perdere. Vai al 400. .384.

Strizzi delicatamente nelle mani quelle tette elastiche e giovanili, le sue caramelle spiccano subito in alto erette come sentinelle che scattano improvvisamente sull'attenti. Chiudi le labbra su un capezzolo duro e gommoso allo stesso tempo e con la punta della lingua ruoti intorno al suo vertice mentre lo succhi dolcemente. Senti le sue dita che ti si intrecciano dietro alla nuca e il suo corpicino fragile rabbrividire al tocco leggero della tua bocca. Ti guida la testa sull'altro seno ed esaudisci l'implorazione inespressa senza smettere di scivolarle profondamente nel ventre. Le mordicchi con tenerezza quell'altra caramella e lei mugola distrattamente al solo contatto dei denti sulla pelle eccitata della vetta turgida e scura. Ti rialzi un poco e cerchi quella sua boccuccia caramellosa, la trovi e prendi a baciarla morbidamente; ti raddrizzi e lei ti rimane aggrappata al collo ritrovandosi seduta sul bordo degli scatoloni che cedono ulteriormente sotto il suo peso modesto. La sua vulva sempre pi calda e scivolosa, il suo respiro si fa sempre pi affannoso e pesante. Le passi una mano oltre la schiena semplicemente per sostenerla, intanto con l'altra continui a tentare di palpeggiarle i seni prominenti adesso schiacciati sul tuo petto. Stabilisci che giunto il momento di accelerare ancora un pelo il movimento regolare del pompaggio e lei risponde cercando di seguire tutti gli spostamenti col bacino. Rinunci al tentativo di cingerle con le dita una candida mammella e le fai scorrere entrambe le mani sui fianchi per aggiustarle il ritmo. Si adegua facilmente e cominciate a pompare all'unisono. La afferri per le chiappette sode e freschissime, affondandole del tutto nel corpo. Lei si irrigidisce un istante soltanto, emette un gemito squillante e si risintonizza immediatamente sulla stessa frequenza come spinta da nuovo entusiasmo. Affondi ora totalmente nella sua vagina stretta sbatacchiando i testicoli nel solco del suo culetto ad ogni singolo colpo, puoi sentire l'orgasmo che torna a montare con insistenza nei coglioni e questa volta decidi di lasciarlo sfogare liberamente. La Bellissima Biondina ti sta praticamente mangiando la faccia, i suoi sospiri stanno diventando ansanti e irregolari, i suoi movimenti crescono gradualmente di intensit e pertanto aumenti la velocit della tua pompa: la sua schiena si inarca passionalmente, percepisci il familiare prurito alla base delle palle che ti si avvicina come un vecchio amico, un bollore improvviso ti riscalda il cazzo e una linguetta zuccherina ti si infila in bocca; non puoi trattenerti pi a lungo di cos e le sborri copiosamente nel ventre scivoloso e caldissimo. Siete venuti insieme e restate abbracciati in un godimento molto intenso fremendo l'uno nell'altra per un tempo lunghissimo, ma lei continua a sussultarti tra le braccia anche dopo che ti sei ripreso e perci ricominci ad accarezzarle teneramente i capelli biondi e la schiena sudata sotto la camicetta. Vai al 396. .385. Quello splendore di gnocca fa una piroetta su se stessa, smette di ballare e ti fissa negli occhi colta da vivido interesse. Resti immobile e in bella mostra, impalato sul posto al centro di una piccola polla di luce che si trova a sua volta entro la cappa del chiarore appena soffuso dalla pista da ballo. Ti sei arrestato in piedi al di sopra di una plafoniera. L'esuberante ragazza solleva il viso e ti sorride apertamente, e il suo sorriso ampio e bianchissimo: scoppia poi a ridere di gusto, si fa infine largo fra i molteplici parassiti che la attorniano con insistenza e ti viene inaspettatamente incontro ridendo e ciondolando. "Ciao". La sua voce risuona energica e risoluta, sembra vagamente familiare. "Cos finalmente mi hai trovata!". Contraccambi di istinto quel saluto con altrettanto slancio, scuotendo per incerto impercettibilmente il capo. Dunque dovresti riconoscerla? Sollevi il mento per osservarla con pi attenzione. I suoi capelli sono assai ricci e lunghi, brillanti e scintillanti e le avvolgono la testa come una nube tempestosa incorniciandole meravigliosamente il volto piuttosto seducente; gli occhietti sono magnifici, chiarissimi e leggermente ravvicinati: lo sguardo attraente, l'espressione

trionfante, il sorriso complice e malizioso, le labbra sono gonfie e sensualissime. Stringe in una mano un borsello nero, le unghie sono dorate come le labbra, il bel visetto truccatissimo, il miniabito che veste veramente minuscolo. Il corpo mozzafiato e le sue gambe sono fenomenali. Non sai che dire e non aggiungi altro. "Proprio non mi riconosci?". Sei confuso e perplesso. "Sono Alma!". Alma? Vai al 392. .386. Giovani svelti servono al banco e in quattro e quattr'otto ti viene consegnato un bicchierone stracolmo di frutta fresca e ombrellini colorati. Paghi la tua consumazione e vai a sederti al tavolo ancora libero accanto alla fontana zampillante. Il prato stato perfettamente rasato di recente e lo senti cedere senza percepire alcuna resistenza sotto alle scarpe. Scosti una sedia di plastica e ti accomodi assaggiando curioso l'aperitivo analcolico che stringi fra le dita della mano destra. Buono! L'atmosfera che ti avvolge distensiva e gradevole. L'odore dell'erba tagliata di fresco sussurra alla mente ricordi di monti lontani, le note che veleggiano nell'aria cullano piacevolmente lo spirito con sogni di viaggi sulle onde di un mare tranquillo e cominci immediatamente a rilassarti. Sollevi distrattamente lo sguardo alla notte ma ovviamente la luce che ti circonda troppo vivida perch si possa vedere la volta stellata; le siepi tutt'intorno, l'edera rampicante e le fronde pi basse degli alberi oltre il bancone del bar sono il limite massimo del tuo campo visivo: come sempre ti coglie l'impressione di trovarti in un limbo sperduto nel mezzo del nulla. Di tanto in tanto le doppie porte di vetro smerigliato, unico collegamento tra una dimensione e l'altra, si aprono per lasciar entrare o uscire qualcuno e rumorosi brandelli di musica caotica ti riconducono fastidiosamente al presente. Sorseggi un goccino del tuo Beverone alla frutta da un paio di grosse cannucce colorate e ti guardi rapidamente in giro. I tre che sono appena entrati sono decisamente frequentatori assidui del secondo piano della discoteca. Si presentano vestiti completamente di nero, portano cerone bianco sulla faccia, un numero incalcolabile di orecchini e ciuffi viola di capelli diritti sulla testa. Al tavolo vicino invece si trovano cinque probabili candidati al primo piano: pantaloni scampanati, felpe molto larghe, sette birre sul tavolo... ma ci che va per la maggiore sono fighetti in camicia stirata e ragazzine dal trucco pesante e dall'abbigliamento troppo ridotto. Caspita! Ecco una Ragazza che potrebbe benissimo rappresentare il clima fantastico che risiede fortemente in quest'inverosimile sala a cielo aperto. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 401. Se esce un numero dispari, vai al 411. .387. La sostieni tra le braccia e continui a stoccarle furiosamente nel ventre finch non smette di gridare come un'ossessa, poi con rispettosa gentilezza e non senza qualche difficolt la aiuti a rimettersi in piedi troppo in fretta. Si deve reggere con le mani al lavandino per sostenersi inizialmente sulle proprie gambe. Chiude gli occhi e li riapre, le accarezzi i capelli incasinati e le posi un bacio affettuoso sulle labbra. Il suo viso sembra quello di una prostituta dopo una giornata di lavoro particolarmente intensa: il trucco completamente sbavato e non osi immaginare in quali condizioni si possa trovare la tua

faccia, i suoi capelli lucenti sembrano passati attraverso una centrifuga e il miniabito rosso si direbbe poco pi di uno straccio spiegazzato raccolto come una fascia elastica sulla pancia. Gli occhietti, chiarissimi e brillanti, risultano quasi privi di qualsiasi contorno, la bocca appare ancor pi gonfia del solito e le ultime tracce del rossetto dorato sfolgorano come scintille elettriche alla forte luce della stanzetta. Forse il suo volto non pi affascinante e seducente come prima, per il corpo rimane assolutamente mozzafiato! Le sue braccia sono splendidamente abbronzate come tutto il resto, le spalle e le tettine si sollevano e riabbassano con pesantezza; ansima e respira affannosamente. Le sfiori un capezzolo violaceo con un dito ossequioso, le passi una mano fra i piccoli seni rotondeggianti e sul monte di venere fittamente ricciuto. Le cosce sono squisite e le gambe sono straordinarie, le unghie risplendono come monete di un tesoro esposto al sole. "Bocconcino, sei come una tempesta nel deserto". Pare riprendersi appena e ti sorride timidamente. Ricambi il suo sorriso affaticato e si distacca e raddrizza inorgogliendosi immediatamente, recupera infine una parvenza di quell'atteggiamento padroneggiante che sembrava essersi disperso come fumo al vento nella foga dell'orgasmo. Si siede sullo scatolone e allunga un braccio, ti sfila il preservativo dal pene ormai molle e prende una salvietta dall'angolo strappato della confezione di ricambio aperta. Ne fa un involto e lo getta nel cestino l vicino. Si gira di scatto e sbircia un orologio appeso al muro. "Cavolacci se si fatto tardi". Borbotta e si lamenta ad alta voce. Recupera il borsello e ne estrae velocemente un bigliettino, ci scrive sopra al volo con una matita e te lo mette nelle mani; lo riconosci subito: un cartoncino pubblicitario della discoteca. "Domani lavoro ma domenica sono libera, se mi vuoi chiamare si pu combinare qualcosa di interessante". Osservi meglio il biglietto. In alto ci sono due scritte. Il suo nome e un numero di telefono. Estrai il portafoglio dai jeans che sono tuttora calati sino alle ginocchia e ripieghi il bigliettino in uno scomparto nascosto, annuendo un po' distratto, occhieggiandola nel frattempo con ammirazione rimettersi sandali e mutande e riaggiustarsi frettolosamente il vestito. Ti guarda di sfuggita e ti parla molto sbrigativamente. "Mi raccomando non far casino e quando hai finito non dimenticarti di spegnere la luce". Ti rivolge un sorriso complice e malizioso, ti d un ultimo rapido bacio con la lingua carezzando intanto la tua arma bellica a riposo. "La porta di l si richiude da sola e questa sufficiente riaccostarla; mi capita spesso di non trovarla chiusa a chiave... Fa' il bravo e non dare nell'occhio mentre esci.". Riapre la porta e se ne va come un lampo lasciandoti improvvisamente l da solo. Aspetta un momento... Cerchi istintivamente di trattenerla, per la vedi scomparire in un istante nel buio pesto del corridoio che si trova oltre la soglia della piccola stanza accecante e ti interrompi bruscamente. Sai benissimo che continuare non servirebbe a nulla. Vai al 400. .388. Strizzi delicatamente nelle mani quelle tette elastiche e giovanili, le sue caramelle spiccano subito in alto erette come sentinelle che scattano improvvisamente sull'attenti. Chiudi le labbra su un capezzolo duro e gommoso allo stesso tempo e con la punta della lingua ruoti intorno al suo vertice mentre lo succhi dolcemente. Senti le sue dita che ti si intrecciano dietro alla nuca e il suo corpicino fragile rabbrividire al tocco leggero della tua bocca. Ti guida la testa sull'altro seno ed esaudisci l'implorazione inespressa senza smettere di scivolarle profondamente nel ventre. Le mordicchi con tenerezza quell'altra caramella e lei mugola distrattamente al solo contatto dei denti sulla pelle eccitata della vetta turgida e scura. Ti rialzi un poco e cerchi quella sua boccuccia caramellosa, la trovi e prendi a baciarla morbidamente; ti raddrizzi e lei ti rimane aggrappata al collo ritrovandosi seduta sul bordo degli

scatoloni che cedono ulteriormente sotto il suo peso modesto. La sua vulva sempre pi calda e scivolosa, il suo respiro si fa sempre pi affannoso e pesante. Le passi una mano oltre la schiena e la sollevi appoggiandole le spalle alla porta, lei si sostiene con forza rinvigorendo la presa e stringendoti le gambe intorno alla vita, intanto con l'altra mano continui a tentare di palpeggiarle i seni prominenti adesso schiacciati sul tuo petto. Stabilisci che giunto il momento di accelerare ancora un pelo il movimento regolare del pompaggio e lei risponde cercando di seguire tutti gli spostamenti col bacino. Rinunci al tentativo di cingerle con le dita una candida mammella e le fai scorrere entrambe le mani sui fianchi per aggiustarle il ritmo. Si adegua facilmente e cominciate a pompare all'unisono. La afferri per le chiappette sode e freschissime, affondandole del tutto nel corpo. Lei si irrigidisce un istante soltanto, emette un gemito squillante e si risintonizza immediatamente sulla stessa frequenza come spinta da nuovo entusiasmo. Affondi ora totalmente nella sua vagina stretta sbatacchiando i testicoli nel solco del suo culetto ad ogni singolo colpo, puoi sentire l'orgasmo che torna a montare con insistenza nei coglioni e questa volta decidi di lasciarlo sfogare liberamente. La Bellissima Biondina ti sta praticamente mangiando la faccia, i suoi sospiri stanno diventando ansanti e irregolari, i suoi movimenti crescono gradualmente di intensit e pertanto aumenti la velocit della tua pompa: la sua schiena si inarca passionalmente, percepisci il familiare prurito alla base delle palle che ti si avvicina come un vecchio amico, un bollore improvviso ti riscalda il cazzo e una linguetta zuccherina ti si infila in bocca; non puoi trattenerti pi a lungo di cos e le sborri copiosamente nel ventre scivoloso e caldissimo. Siete venuti insieme e restate abbracciati in un godimento molto intenso fremendo l'uno nell'altra per un tempo lunghissimo, ma lei continua a sussultarti tra le braccia anche dopo che ti sei ripreso e perci ricominci ad accarezzarle teneramente i capelli biondi e la schiena sudata sotto la camicetta. Vai al 396. .389. Quello splendore di gnocca fa una piroetta su se stessa, smette di ballare e ti fissa negli occhi colta da vivido interesse. Resti immobile e in bella mostra, impalato sul posto al centro di una piccola polla di luce che si trova a sua volta entro la cappa del chiarore appena soffuso dalla pista da ballo. Ti sei arrestato in piedi al di sopra di una plafoniera. L'esuberante ragazza solleva il viso e ti sorride apertamente, e il suo sorriso ampio e bianchissimo: scoppia poi a ridere di gusto, si fa infine largo fra i molteplici parassiti che la attorniano con insistenza e ti viene inaspettatamente incontro ridendo e ciondolando. "Ciao". La sua voce risuona energica e risoluta, sembra vagamente familiare. "Cos finalmente mi hai trovata!". Contraccambi di istinto quel saluto con altrettanto slancio, scuotendo per incerto impercettibilmente il capo. Dunque dovresti riconoscerla? Sollevi il mento per osservarla con pi attenzione. I suoi capelli sono assai ricci e lunghi, brillanti e scintillanti e le avvolgono la testa come una nube tempestosa incorniciandole meravigliosamente il volto piuttosto seducente; gli occhietti sono magnifici, chiarissimi e leggermente ravvicinati: lo sguardo attraente, l'espressione trionfante, il sorriso complice e malizioso, le labbra sono gonfie e sensualissime. Stringe in una mano un borsello nero, le unghie sono dorate come le labbra, il bel visetto truccatissimo, il miniabito che veste veramente minuscolo. Il corpo mozzafiato e le sue gambe sono fenomenali. Non sai che dire e non aggiungi altro. "Proprio non mi riconosci?". Sei confuso e perplesso, ma qualche sospetto cominci ad avercelo. "Alma?". Sussurri non del tutto sicuro e lei scoppia nuovamente a ridere in quella sua tipica risata entusiastica e contagiosa che solo adesso risulta assolutamente inconfondibile.

Vai al 395. .390. Giovani svelti servono al banco e in quattro e quattr'otto ti viene consegnata una grossa coppa gelato ricolma di biscotti sgargianti e ciliegine rosse. Paghi la tua consumazione e vai a sederti al tavolo ancora libero accanto alla fontana zampillante. Il prato stato perfettamente rasato di recente e lo senti cedere senza percepire alcuna resistenza sotto alle scarpe. Scosti una sedia di plastica e ti accomodi assaggiando subito un cucchiaino dalla coppa di cristallo che stringi fra le dita della mano destra. Buono! L'atmosfera che ti avvolge distensiva e gradevole. L'odore dell'erba tagliata di fresco sussurra alla mente ricordi di monti lontani, le note che veleggiano nell'aria cullano piacevolmente lo spirito con sogni di viaggi sulle onde di un mare tranquillo e cominci immediatamente a rilassarti. Sollevi distrattamente lo sguardo alla notte ma ovviamente la luce che ti circonda troppo vivida perch si possa vedere la volta stellata; le siepi tutt'intorno, l'edera rampicante e le fronde pi basse degli alberi oltre il bancone del bar sono il limite massimo del tuo campo visivo: come sempre ti coglie l'impressione di trovarti in un limbo sperduto nel mezzo del nulla. Di tanto in tanto le doppie porte di vetro smerigliato, unico collegamento tra una dimensione e l'altra, si aprono per lasciar entrare o uscire qualcuno e rumorosi brandelli di musica caotica ti riconducono fastidiosamente al presente. Degusti un secondo cucchiaino di gelato alla frutta dalla pallina colorata che spicca in cima alla tua coppa e ti guardi rapidamente in giro. I tre che sono appena entrati sono decisamente frequentatori assidui del secondo piano della discoteca. Si presentano vestiti completamente di nero, portano cerone bianco sulla faccia, un numero incalcolabile di orecchini e ciuffi viola di capelli diritti sulla testa. Al tavolo vicino invece si trovano cinque probabili candidati al primo piano: pantaloni scampanati, felpe molto larghe, sette birre sul tavolo... ma ci che va per la maggiore sono fighetti in camicia stirata e ragazzine dal trucco pesante e dall'abbigliamento troppo ridotto. Caspita! Ecco una Ragazza che potrebbe benissimo rappresentare il clima fantastico che risiede fortemente in quest'inverosimile sala a cielo aperto. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 416. Se esce un numero dispari, vai al 426. .391. Quando riapri gli occhi il rimbombo musicale che ti giunge fiacco da lontano sembra essere calato di volume, ma forse una falsa impressione dovuta al fatto che i timpani e le orecchie ci si sono entrambi abituati, e non sapresti assolutamente dire se ti sei appisolato soltanto per qualche minuto o per oltre una buona mezz'oretta. La cosa assai pi probabile di sicuro una diplomatica via di mezzo. In tutti i casi ti basta uno sguardo tra la parete e la colonna per capire che nel frattempo la ressa umana che affollava il pianterreno della discoteca si ragionevolmente sfoltita. Meglio cos! Stiracchi braccia e gambe piegando la testa da una spalla all'altra per sgranchire le giunture, perch la posizione della siesta non era delle pi comode, senti le ossicina scricchiolare e stai per rialzarti in piedi per qualcosa ti si tuffa dolorosamente in grembo e te lo impedisce. Cosa cazzo...? Capisci in un attimo e ti trattieni appena per un soffio. "Ciao". "Hei piccola... non che mi volevi uccidere?". Si accomoda ulteriormente sulle tue gambe, ti getta le braccia al collo e ti d subito un bacetto fugace sulla bocca, ma non risponde e non d il minimo cenno di averti minimamente sentito. Fermati mondo; arrivata Linda: il Tornado dagli occhi viola!

"Di' la verit che sei felice di vedermi.". "Sono sempre felice di vederti, per non dovresti essere rincasata gi da un pezzo a quest'ora della notte?". Mleeh... Storce immediatamente il naso e distaccandosi un po' dal tuo corpo dolorante ti mostra la lingua che in contrasto con le labbra argentate risalta nettamente anche nella penombra che non appare pi tanto pesante quanto la ricordavi. "Non stavo scherzando". Si rialza indispettita diritta sulle gambe. "Dovrebbero impedire alle ragazzine di intrattenersi fin cos tardi e di vestire a quel modo". "Ma fammi il piacere". "Potresti venir violentata... lo sai?". Si raddrizza maggiormente e si posa le mani sul bacino. Puoi quasi vedere lo sguardo astuto e percepire il sorriso malizioso che le passano sul viso perch quando torna a parlarti la sua voce, acuta e penetrante, si sensualmente arrocchita. "Allora questa volta mi farai contenta?". "Pu darsi". "Davvero?". Fingi di pensarci. Meno male che sei abbastanza scarico perch resistere alla tentazione si sta facendo sempre pi difficile. La studi rapidamente dalla testa ai piedi prima di risponderle. Alcuni riccioli della massa di capelli rosso fiamma luccicano nonostante la poca luce, indossa ci che si pu solamente definire un reggiseno di pizzo e una specie di mini pareo annodato sul fianco, calza i soliti anfibi sgraziati che ci stanno bene con tutto il resto come un pugno nell'occhio. "Certamente... quando sarai maggiorenne!". Spinge in avanti il petto e la voce si inorgoglisce improvvisamente. "Quanti anni credi che abbia?". Mostri di rifletterci solo un momento. "Tredici?". "Vaffanculo!". Si gira e se ne va senza replicare altro. Pazienza, le passer; non mai stata capace di rimanere imbronciata per pi di venti minuti. Ti massaggi delicatamente i testicoli che hanno visto molto da vicino la castrazione, mentre Linda ti si stringeva addosso dopo esserti saltata in grembo, e questo ti ricorda che eri in procinto di andare al bagno per cambiare l'acqua all'uccellino. Raggiungi i bagni della sala principale, andando al 408. .392. Alma... Possibile? Cavoli che trasformazione. Saranno almeno cinquanta le volte che sei andato in piazza solamente per mangiare un panino volante al suo chiosco mobile e ormai credevi di conoscerla bene ma evidentemente ti sei largamente sbagliato. Sul lavoro l'hai sempre vista del tutto struccata come se non gliene importasse niente di apparire carina e l'hai sempre trovata vestita molto semplicemente, in modo quasi trascurato e con i capelli raccolti alla rinfusa in una bizzarra crocchia sulla testa mentre adesso risulta totalmente l'opposto; incredibile la metamorfosi che ha potuto compiere soltanto con i capelli sciolti, un bel vestitino cortissimo e un po' di trucco sulla faccia. Cazzarola che Gnoccolone! Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 226. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 229. Se i 2 numeri sono uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 399.

.393. Le doppie porte della sala esterna si aprono e richiudono alle vostre spalle e come sempre ti ritrovi catapultato in un altro mondo; la fontana di marmo rosa che zampilla in alto i suoi getti d'acqua colorata, le bocce di vetro dei bassi lampioncini sparpagliati ovunque che spandono dappertutto la loro luce bianca, i tavoli e le sedie di plastica in netto contrasto con il verde lussureggiante tutt'intorno e la musica che veleggia tranquillamente nell'aria estiva e notturna, ammaliando la mente di chiunque si trovi a penetrare impreparato in questo bizzarro porto di nessuno: ogni cosa non pu che confondere per un istante le idee e non manca mai di farti lo stesso vago effetto un po' disorientante. Trattieni la sua piccola mano morbida e calda nella tua e la fai aspettare. "Tu prendi un tavolo, io prendo da bere". Si gira e ti fissa negli occhi. "Ok". Dio quant' bella! "Cosa vuoi?". "Una Coca va benissimo.". Le lasci andare la mano e si volge a scrutare in giro un momento, prima di scegliere una direzione in cui avviarsi in modo estremamente seducente. Indossa un tubino nero che le aderisce al corpo perfetto come una carezza erotica, i capelli biondi e lucenti le discendono lisci sulla schiena fino all'altezza del cuore come una cascata brillante, la sua carnagione chiara e le spalle, le braccia e le gambe sono affusolate e del tutto nude, calza un paio di scarpette dal tacco non eccessivo che affonda sensualmente nell'erba corta del praticello curatissimo mentre lei vi cammina sopra con disinvoltezza naturale. Un sospiro ti sfugge dalla gola e qualcosa ti si stringe nel petto. Ti giri faticosamente dall'altra parte e raggiungi infine il bancone del bar. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 398. Se esce un numero dispari, vai al 404. .394. Allunghi un braccio e apri il cassetto del comodino pi vicino. Ne estrai due scatolette di preservativi. "Come lo preferisci? Ce li ho ritardanti o stimolanti". "Che differenza c'?". "Non ne ho la pi pallida idea!". "Allora scegli tu che va bene comunque.". Di profilattici ritardanti sei sicuro di non averne bisogno, soprattutto dopo avere interrotto un orgasmo; ne prendi perci uno che dovrebbe essere stimolante. Lo apri e te lo metti. Vai al 405. .395. Alma... Possibile? Cavoli che trasformazione. Saranno almeno cinquanta le volte che sei andato in piazza solamente per mangiare un panino volante al suo chiosco mobile e ormai credevi di conoscerla bene ma evidentemente ti sei largamente sbagliato. Sul lavoro l'hai sempre vista del tutto struccata come se non gliene importasse niente di apparire carina e l'hai sempre trovata vestita molto semplicemente, in modo quasi trascurato e con i capelli raccolti alla rinfusa in una bizzarra crocchia sulla testa mentre adesso risulta totalmente l'opposto; incredibile la metamorfosi che ha potuto compiere soltanto con i capelli sciolti, un bel vestitino cortissimo e un po' di trucco sulla faccia. Cazzarola che Gnoccolone!

Se vuoi esprimerle esattamente i tuoi pensieri, vai al 399. Se invece la vuoi lusingare garbatamente, vai al 226. Se non vuoi dirle nulla affatto, vai al 229. .396. La stringi tra le braccia per tutto il tempo necessario e quando infine smette di fremere ti si abbandona completamente nell'incavo fra il collo e la spalla destra. La adagi nuovamente sugli scatoloni con quanta pi delicatezza possibile osservandola incantato. Adesso pi che mai ti appare essenzialmente fragile e pi che parecchio indifesa. I capelli chiarissimi sono piuttosto arruffati e le incorniciano il bel visetto disteso e sottile, ricadendole a ciuffi disordinati sulle guance. Il volto parzialmente girato di lato e gli occhi sono chiusi, il rossetto deve essere di quelli che cambiano colore a contatto con la pelle perch la sua sensualissima boccuccia di bimba non minimamente sbavata. Le braccia si sono accasciate dietro alla testa, il seno si solleva e si riabbassa dolcemente, il brillantino all'ombelico luccica vivacemente e le sue gambe lunghissime che si sono rilassate, dopo che l'hai distesa sopra la bassa pila di cartoni accatastati con cura l'uno sull'altro nella stanzetta, non sono pi strette intorno alla tua vita. Ansima e respira assai pesantemente. Le accarezzi il nasino perfetto sfiorandole un capezzolo scuro con un bacio, le passi una mano sui riccioli castani del monte di venere morbido sfilando il pene ormai molle dalla sua vulva scivolosa e bagnatissima. Riapre gli occhioni marrone e luccicanti, si puntella sui gomiti e ti sorride timidamente; la sua espressione tornata trasognata, lo sguardo di nuovo vuoto e distante. Ricambi il sorriso e ti allontani di un passo verso il lavandino. "Zuccherino stai bene?". Annuisce impercettibilmente ma non dice nulla e non accenna neppure a rialzarsi. Sembra alle prese con un concetto troppo difficile da sbrogliare in un solo momento: probabilmente sta riflettendo e per ora decidi di lasciarla stare. Ti levi il preservativo impiastricciato di sperma, prendi una salvietta dall'angolo strappato della confezione di ricambio aperta, appallottoli il tutto e lo getti nel cestino seguendo il buon esempio che ti ha dato soltanto poco prima. Bleah! Sbotta schifata e storce il naso. "Per mi piaciuto e voglio rivederti...". Scatta in piedi e raggiunge la sua borsetta, ne estrae un bigliettino, ci scrive sopra qualcosa e te lo consegna; lo riconosci non appena te lo mette nelle mani: un cartoncino pubblicitario della discoteca. "Domenica credo di non avere niente da fare... Perch non mi chiami?". Era una domanda? Osservi meglio il biglietto. Con calligrafia minuta in un angolino ci sono scritte due cose. Un nome e un numero di telefono. Estelle! Estrai il portafoglio dai jeans che sono ancora calati fino alle ginocchia e ripieghi meticolosamente il bigliettino in uno scomparto. Nel frattempo la Bellissima Biondina scarta una ciccles alla fragola, se la infila in bocca, raccoglie dal pavimento le mutandine azzurre e si ricompone frettolosamente. Finisce di riannodarsi la camicetta e ti guarda. "Allora... Mi chiami domenica?". "Perch no?". Ti sorride amabilmente e ti d un ultimo bacio sulle labbra. "Devo andare adesso... Anche Ester ha una chiave e potrebbe venire a cercarmi.". Apre la porta e se ne va molto in fretta, come se questo spiegasse ogni cosa, senza aggiungere una sola altra parola e senza nemmeno voler sapere il tuo nome. Aspetta... Cerchi di indurla a tornare indietro, ma la vedi svanire immediatamente oltre la soglia e senti l'eco dei suoi passi ticchettare allontanandosi nel buio pesto del corridoio. Estelle non risponde e sai che insistere sarebbe inutile. Vai al 400. .397.

Quando riapri gli occhi il rimbombo musicale che ti giunge fiacco da lontano sembra essere calato di volume, ma forse una falsa impressione dovuta al fatto che i timpani e le orecchie ci si sono entrambi abituati, e non sapresti assolutamente dire se ti sei appisolato soltanto per qualche minuto o per oltre una buona mezz'oretta. La cosa assai pi probabile di sicuro una diplomatica via di mezzo. In tutti i casi ti basta uno sguardo tra la parete e la colonna per capire che nel frattempo la ressa umana che affollava il pianterreno della discoteca si ragionevolmente sfoltita. Meglio cos! Stiracchi braccia e gambe piegando la testa da una spalla all'altra per sgranchire le giunture, perch la posizione della siesta non era delle pi comode, senti le ossicina scricchiolare e ti rialzi in piedi per qualcosa ti si tuffa fra le braccia facendoti dolorosamente ricadere sul divano. Chi cazzo...? Comprendi in un attimo e ti trattieni appena per un soffio. "Ciao". "Hei piccola... non che per caso sei impazzita del tutto?". Si accomoda ulteriormente sulle tue gambe, ti stringe le braccia al collo e ti d subito un rapido bacetto sulla bocca, ma non risponde e non d il minimo cenno di averti minimamente sentito. Fermati mondo; arrivata Linda: il Tornado dagli occhi viola! "Di' la verit che sei felice di vedermi.". "Sono sempre felice di vederti, per non dovresti essere rincasata gi da un pezzo a quest'ora della notte?". Mleeh... Storce immediatamente il naso e distaccandosi un po' dal tuo corpo dolorante ti mostra la lingua che in contrasto con le labbra argentate risalta nettamente anche nella penombra che non appare pi tanto pesante quanto la ricordavi. "Non stavo scherzando". Si rialza indispettita diritta sulle gambe. "Dovrebbero impedire alle ragazzine di intrattenersi fin cos tardi e di vestire a quel modo". "Ma fammi il piacere". "Potresti venir violentata... lo sai?". Si raddrizza maggiormente e si posa le mani sul bacino. Puoi quasi vedere lo sguardo astuto e percepire il sorriso malizioso che le passano sul viso perch quando torna a parlarti la sua voce, acuta e penetrante, si sensualmente arrocchita. "Dunque questa la volta buona?". "Pu darsi". "Veramente?". Fingi di pensarci. Meno male che ti senti piuttosto scarico perch resistere alla tentazione sta diventando sempre pi difficile. La studi velocemente dalla testa ai piedi prima di risponderle. Alcuni riccioli della massa di capelli rosso fiamma luccicano nonostante la poca luce, indossa ci che si pu solamente definire un reggiseno di pizzo e una specie di mini pareo annodato sul fianco, calza i soliti anfibi sgraziati che le stanno bene addosso come un pugno nell'occhio. "Certo... quando sarai maggiorenne!". Spinge in avanti il petto e la voce si inorgoglisce ostinatamente. "Quanti anni credi che abbia?". Mostri di rifletterci solo un momento. "Tredici?". "Vaffanculo!". Si gira e se ne va senza replicare altro. Pazienza, le passer; non mai stata capace di rimanere imbronciata per pi di venti minuti. Ti massaggi delicatamente i testicoli che hanno assaporato molto da vicino la castrazione, mentre Linda ti si stringeva addosso dopo esserti balzata tra le braccia, e questo ti ricorda che eri in procinto di andare al bagno per cambiare l'acqua all'uccellino. Raggiungi i bagni della sala principale, andando al 408. .398.

Paghi le ordinazioni e ti metti in coda ad aspettare il tuo turno. Volgi in giro lo sguardo per cercare Aurora e la trovi seduta il pi in disparte possibile: giusto al tavolo posto nell'angolo tra l'edera rampicante che ricopre tutta la parete esterna della discoteca e la siepe che delimita i bordi di quella stravagante sala all'aperto sotto il cielo nero della notte. Incroci il suo sguardo radioso e ti sorride. Ricambi il sorriso e ti rimetti in attesa. Ritiri le consumazioni e la raggiungi. "Eccomi qui". Le posi innanzi un bicchiere di Cola alla spina e posando il secondo all'altro capo del tavolo ti siedi e la guardi di sfuggita. I suoi occhi sono azzurri e magnifici come turchesi preziosi, ciglia e sopracciglia sono lucenti come pagliuzze d'oro, l'espressione soave, la pelle chiara, la fronte liscia, la scriminatura dei capelli centrale, il nasino delicato, le guance sono dolci, le labbra sono sorridenti e bellissime, il viso ovale e a malapena truccato da un filo di matita e da unombra brillante di lucidalabbra. "Cosa hai speso?". "Lascia stare". "Non erano per niente questi gli accordi". "Dai-dai-dai, evitiamo traffici inutili". Il suo sguardo si incupisce per un istante. Se davvero proprio dev'essere, magari ci mettiamo in pari dopo.". "Ok!". Il volto le si rasserena immediatamente e distogli lo sguardo per guardarti intorno. "Non avresti potuto scegliere posto migliore". Tutti i tavoli della sala sono disposti un po' alla rinfusa ma nel loro caotico insieme si aprono perlopi a ventaglio sin quasi al banco del bar, distribuendosi e facendo perno a partire dal vostro tavolo, cos da lasciare un ampio spazio libero tra la fontana e le doppie porte per chi entra e per chi esce. "Non amo particolarmente la ressa e se posso me ne tengo fuori.". Dieci punti a favore! Lancia un dado: Se risulta un numero pari, vai al 409. Se risulta un numero dispari, vai al 414. .399. Agisci d'impulso e parli senza riflettere dicendo la prima delle cose che ti passano nel cervello. "Cavoli Alma, sei una strafiga della Madonna!". Smette di sorridere e cambia subito espressione. Apre la bocca come per aggiungere qualcosa di velenoso, per si trattiene bruscamente e non dice niente. Ti guarda di traverso, minacciosamente, sfidandoti con gli occhi a persistere su quella strada inopportuna. Ricordi ora abbastanza chiaramente che si diverte molto a stuzzicare il can che dorme, ma che non le piace affatto essere provocata in nessun modo: continuare perci in questa direzione o scoppiare a ridere davanti alla sua reazione esagerata del tutto fuori questione. Incrocia le braccia sul petto e stringe leggermente le palpebre. Se vuoi lusingarla garbatamente, vai al 252. Se non vuoi proprio dirle nulla, vai al 247. .400. Socchiudi la porta e ti ripulisci per bene con acqua corrente e sapone liquido in abbondanza al lavandino posto nell'angolo della stanzetta, spegni la luce e ti richiudi del tutto quella porticina alle spalle. Il buio che ti si chiude intorno totale, senti il click della serratura che scatta nel silenzio

quasi assoluto. Una debole lucina di sicurezza prende forma poco a poco laggi in fondo e ti guida lungo il macabro corridoio, raggiungi il piccolo chiarore e abbassi la grossa maniglia della pesante porta che ti separa dalla sala del secondo piano. La tiri e un rombo allucinante subito ti ferisce le orecchie vibrando nell'aria come un tuono squassato da rumori agghiaccianti che letteralmente somigliano parecchio allo scrosciare sconvolgente di vetri infranti, inframezzati dal graffiare di unghie enormi che si muovono stridendo sulla superficie di una lavagna colossale. La pelle ti si accappona istantaneamente. Osservi meglio la porta che si sta richiudendo lentamente: non c' alcuna maniglia all'esterno e non occorre perci chiuderla a chiave. Varchi la soglia della discoteca, incamminandoti in quell'oscurit ottenebrante che persiste ovunque, seguendo alla cieca la parete alla tua destra perch gli occhi non si sono ancora adattati alla fitta penombra che ti circonda. Le porte dell'ascensore ti si aprono inaspettatamente davanti e due fosche figure ne fuoriescono e scompaiono nell'ombra; non c' nessuno n dentro n fuori: questa volta ti ci fiondi all'interno in un istante e schiacci immediatamente il pulsante del pianterreno. Ci che ti ci vuole adesso un po' di riposo. Se vuoi scendere e gironzolare nella sala principale del pianterreno, vai al 267. Se hai gi curiosato nella sala principale e vuoi rilassare i timpani e le orecchie, puoi scendere e raggiungere la sala esterna andando al 319. Se sei gi stato anche nella sala esterna, allora vai al 345. .401. La Ragazza con la R maiuscola ti sta studiando con vivo interesse da due tavoli di distanza. Gli occhi sono azzurri, le labbra sono perfette, i capelli lunghi e fluenti risplendono di un biondo liscio e brillante come luce liquida. Sta spiluccando un cucchiaino di gelato dalla grossa coppa ricolma di biscotti e ciliegine luccicanti che ha posata davanti. Probabilmente siete gli unici due in tutta la sala, se non in tutta la discoteca, che non state consumando qualcosa di alcolico. Sorride. Ricambi il sorriso mascherandolo dietro al bicchiere per non fare la figura del fesso; sorrideva nella tua direzione ma non puoi sapere con certezza se stava sorridendo proprio a te, o se rispondeva semplicemente a una battuta delle amiche vocianti che la attorniano da vicino chiassosamente. Distoglie lo sguardo e lo abbassa sulla coppa gelato raccogliendone un altro cucchiaino dalla pallina colorata che spicca in cima: il viso pulito e radioso e le sopracciglia possiedono la stessa sfumatura luminosa dei capelli. Solleva di scatto i suoi magnifici occhi azzurri e li torna a fissare intensamente nei tuoi. Un sorso dell'aperitivo dolcissimo quasi ti va di traverso. Cazzarola! Ti sei sporcato la maglietta. Appoggi il bicchierone sul tavolo e cerchi di ripulirti per quanto possibile utilizzando qualche salvietta mentre l'eco soave di una risatina innocente si spegne sul nascere. Ormai il danno fatto e dopotutto non poi cos grave. Scrolli disinvoltamente le spalle e lasci subito perdere. Ti accomodi meglio contro lo schienale della sedia, prendi una fettina di arancia dal bordo di cristallo e la addenti distrattamente. Lei non ha mai smesso di fissarti con un sorrisetto delizioso inciso sulla bocca. Un po' di matita e un velo leggerissimo di lucidalabbra sono il solo trucco che indossa, il corpo non lo puoi vedere per se grazioso solamente la met del suo volto quella Ragazza deve trovarsi di sicuro a un passo dalla perfezione assoluta. Raccoglie una ciliegina rossa e la assapora socchiudendo le palpebre. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 436. Se esce un numero dispari, vai al 446. .402.

Lasci la sala esterna e attraversi tutta quanta la sala del pianterreno; ti addentri in un corridoio analogo a quello dell'entrata e sbuchi nell'ingresso principale della discoteca: Aurora non si fa attendere per molto tempo, ritira dal guardaroba giacca e borsetta, e poi ti raggiunge sorridendo amabilmente. Mano nella mano, ridendo e scherzando, chiacchierando e parlottando, vi incamminate senza fretta verso la macchina. I faretti di segnalazione della discoteca continuano ad incrociare nell'aria le loro evoluzioni romantiche e il cielo della notte sempre punteggiato di stelle come scaglie di freddi diamanti. Apri le portiere dell'auto e fai salire la Ragazza, raggiri il veicolo posteggiato lungo la strada e vi sali sopra, infili la chiave nell'accensione ma quando la giri il tuo macinino non ne vuole sapere in nessun modo di mettersi in moto. Merda! Insisti invano nel tentativo di farlo partire, giocando appena con il pedale dell'acceleratore per non peggiorare la situazione, rischiando cos di ingolfarlo per la batteria tende a scaricarsi rapidamente e il motorino dell'avviamento comincia presto a rallentare e in ultimo l'energia residua risulta insufficiente a farlo girare. Meno male che Aurora sembra averla presa piuttosto bene e si sta divertendo, perch tu al contrario ti metteresti a piangere per la frustrazione e la rabbia. Pazienza! Riapri la portiera e ti appresti a scendere dalla macchina per tornare alla biglietteria della discoteca per farti chiamare un taxi, ma unautomobile fiammante si accosta al finestrino del passeggero e senti una scintilla di speranza tornare a brillare nel focolare temporaneamente avvilito della mente. Sono gli amici e forse non tutto perduto. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 410. Se esce un numero dispari, vai al 420. .403. Quando riapri gli occhi il rimbombo musicale che ti giunge fiacco da lontano sembra essere calato di volume, ma forse una falsa impressione dovuta al fatto che i timpani e le orecchie ci si sono entrambi abituati, e non sapresti assolutamente dire se ti sei appisolato soltanto per qualche minuto o per oltre una buona mezz'oretta. La cosa assai pi probabile di sicuro una diplomatica via di mezzo. In tutti i casi ti basta uno sguardo tra la parete e la colonna per capire che nel frattempo la ressa umana che affollava il pianterreno della discoteca si ragionevolmente sfoltita. Meglio cos! Stiracchi braccia e gambe piegando ripetutamente la testa da una spalla all'altra per sgranchire le giunture, perch la posizione della siesta non era delle pi comode, senti le ossicina protestare mentre ti rialzi in piedi stancamente; c' bisogno di una bella rinfrescata per svegliarsi del tutto. Inoltre visto ci che hai bevuto e mangiato nell'arco della giornata decisamente venuto il momento di fare una rapida capatina al bagno. Ti massaggi i testicoli ancora abbastanza scarichi e ti avvii pigramente nella penombra che non appare pi tanto pesante quanto la ricordavi. Attraversi la sala principale aggirandoti agevolmente fra la gente che si diradata al punto giusto e costeggi la pista da ballo lampeggiante per raggiungere i bagni dove poter cambiare l'acqua all'uccellino insofferente. Vai al 408. .404. Paghi le ordinazioni e ti metti in coda ad aspettare il tuo turno. Volgi in giro lo sguardo per cercare Aurora e la trovi seduta il pi in disparte possibile: giusto al tavolo posto nell'angolo tra l'edera rampicante che ricopre tutta la parete esterna della discoteca e la siepe che delimita i bordi di quella stravagante sala all'aperto sotto il cielo nero della notte. Incroci il suo sguardo radioso e ti sorride. Ricambi il sorriso e ti rimetti in attesa. Ritiri le consumazioni e la raggiungi. "Eccomi qui".

Le posi innanzi un bicchiere di Cola alla spina e posando il secondo all'altro capo del tavolo ti siedi e la guardi di sfuggita. I suoi occhi sono azzurri e magnifici come turchesi preziosi, ciglia e sopracciglia sono lucenti come pagliuzze d'oro, l'espressione soave, la pelle chiara, la fronte liscia, la scriminatura dei capelli centrale, il nasino delicato, le guance sono dolci, le labbra sono sorridenti e bellissime, il viso ovale e a malapena truccato da un filo di matita e da unombra brillante di lucidalabbra. "Cosa hai speso?". "Lascia stare". "Non eravamo per niente d'accordo cos". "Dai-dai-dai, evitiamo traffici inutili". Il suo sguardo si incupisce per un istante. "Caso mai se proprio dev'essere, magari ci mettiamo in pari alla fine.". "Ok!". Il volto le si rasserena immediatamente e distogli lo sguardo per guardarti intorno. "Non avresti potuto scegliere posto migliore". Tutti i tavoli della sala sono disposti un po' alla rinfusa ma nel loro caotico insieme si aprono perlopi a ventaglio sin quasi al banco del bar, distribuendosi e facendo perno a partire dal vostro tavolo, in modo da lasciare un ampio spazio libero tra la fontana e le doppie porte per chi entra e per chi esce. "Non amo particolarmente la ressa e se posso me ne tengo fuori.". Cinque punti a favore! Lancia 2 dadi: Se il risultato un numero pari, vai al 409. Se il risultato un numero dispari, vai al 414. Se escono 2 numeri uguali, indipendentemente dal risultato, vai al 424. .405. Se la vuoi prendere nel modo pi classico, vai al 512. Se la vuoi prendere a smorzacandela, vai al 458. Se la vuoi prendere da sopra, vai al 561. Se la vuoi prendere da dietro, vai al 466. Se la vuoi prendere dal fianco, vai al 413. .406. Rabbrividisce e la pelle le si accappona improvvisamente. Istintivamente sollevi lo sguardo ai bocchettoni sventolanti dell'aria condizionata che non hanno mai smesso di mantenere l'ambiente ad un livello di frescura assai pi che accettabile. "Posso spegnere il climatizzatore se lo vuoi". "No, non farlo; sono solo un po' sudata... ora mi passa". Balzi gi dal letto e in un attimo raggiungi l'angolo pi ingombro della camera. Con una mano ti appoggi alla scrivania del computer e da un cassettone dell'armadio a muro con l'altra ne cavi fuori una felpa leggera, molto larga, molto comoda, persino lisa e sformata dall'usura, i cui polsini risultano piuttosto logorati nel tempo, per porgerla premurosamente verso di lei. La tua felpa preferita! "Metti questa, altrimenti ti prendi un accidenti.". Aurora si rialza in piedi e ti si avvicina sensuale e maliziosa come una gatta. La prende immediatamente, ti sorride e se la mette. Socchiude appena gli occhi e subito seducente si stringe nelle spalle e nelle braccia. "Morbida e comodissima!".

Annuisci. "Mi piace, potrei anche non restituirla... lo sai?". Sorridi e ti sfiori il mento con le dita inclinando un poco la testa. Ti mostri falsamente perplesso e quella sua risatina deliziosa e cristallina risuona come una melodia nella stanza. Recuperi in fretta l'asciugamano, ti dai una rapida tamponata sui capelli ancora pi che umidi e lo riannodi intorno alla vita. "Che ne diresti adesso di quel caff?". "Direi che ci starebbe proprio bene.". La cingi da un fianco e la conduci in cucina. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 418. Se esce il numero 2, vai al 423. Se esce il numero 3, vai al 438. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra queste tre possibilit. .407. Lasci la sala esterna e attraversi tutta quanta la sala del pianterreno; ti addentri in un corridoio analogo a quello dell'entrata e sbuchi nell'ingresso principale della discoteca: Aurora non si fa attendere per molto tempo, ritira dal guardaroba giacca e borsetta, e poi ti raggiunge sorridendo amabilmente. Mano nella mano, ridendo e scherzando, chiacchierando e parlottando, vi incamminate senza fretta verso la macchina. I faretti di segnalazione della discoteca continuano ad incrociare nell'aria le loro evoluzioni romantiche e il cielo della notte sempre punteggiato di stelle come scaglie di freddi diamanti. Apri le portiere dell'auto e fai salire la Ragazza, raggiri il veicolo posteggiato lungo la strada e vi sali sopra, infili la chiave nell'accensione e una strana sensazione di gi vissuto ti stuzzica la mente. Giri la chiave e il tuo macinino si mette in moto immediatamente. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 417. Se esce un numero dispari, vai al 427. .408. Tutti i bagni della discoteca sono identici per forma e dimensione, quelli del pianterreno in particolare sono caratterizzati da una cupa luminescenza rossastra che mette inquietudine. Vai subito al gabinetto e ti intrattieni pi del necessario piegato sul lavandino per rinfrescarti il viso, ti passi le mani bagnate fra i capelli e ti guardi infine allo specchio. Sbuffi e sospiri energicamente: ti eri abbioccato per uno spiacevole momentaccio e l per l sembrava che la nottata fosse gi giunta al termine, ma adesso che ti sei ripreso ti senti quasi pronto per ricominciare daccapo. Ti asciughi con calma, ti ricomponi con molta dovizia e fai ritorno nella sala principale. La penombra che ti attende cavernosa e il rimbombo sempre caotico, per tutta la notte che passi di continuo da un estremo all'altro e per questo motivo non ci fai neppure caso e ti adegui in un lampo al clima frastornante che governa questo ambiente. Ti dirigi immediatamente verso la pista da ballo che risplende come un faro psicadelico, per raggiungere il bancone del bar e prendere qualcosa di fresco da bere, compiendo un largo semicerchio tra le persone vagolanti per arrivarci perch mentre andavi al bagno ti era sembrato di scorgere qualcosa di familiare; infatti eccoli l! Radunati in circolo su quattro divanetti ci sono gli amici: il Bello, il Lungo, il Merlo, il Figo, il Bestia, quello nuovo che ancora non ha un soprannome ufficiale, anche se il Rompiballe non ci starebbe affatto male, e altri due che ti danno le spalle e non riconosci.

Se vuoi trattenerti a chiacchierare con gli amici, vai al 415. Se vuoi raggiungere direttamente il bancone del bar, vai al 425. .409. "E' chiaro per che ti piace ballare". "Adoro ballare!". Sorridi. "Ma tu come lo sai?". "Si capisce subito da come ti muovi; basta guardarti: ci sembri nata sulla pista!". Sboccia in una risatina sommessa. "Anche se proprio non capisco come fai a sopportarlo". "Sopportare?". Domanda lievemente confusa. "Adesso sono io che non capisco". "Non ti senti soffocare cos pigiata in mezzo a quell'orda di pazzi?". Ride di nuovo. "No, non direi". Abbassa gli occhi sul bordo del suo bicchiere. "E' per ballare che vengo in discoteca; solo per questo". "Spiegami allora che effetto ti fa". Sorseggia con calma dal bicchiere e sembra raccogliere i pensieri mentre l'espressione soave del suo visetto innocente diventa gradualmente sognante. "Quando sono in pista mi ritrovo da sola al centro dell'universo... tutto intorno a me scompare e mi sento carica, mi sento la musica nel sangue, mi sento libera e viva come non mai.". Segue un istante di silenzio. "Bello... molto bello". "Oh s". Degusta un altro goccio della sua bibita tutta bollicine. "Nemmeno tu per mi sembri affatto legato nei movimenti, scommetto che non te la cavi per niente male!". "Ti sbagli, te l'assicuro, non conosco che un paio di passettini di base". "Uh, bella... questa s che mi piace". Scatta in piedi e inclinando appena la testa per assaporare meglio la musica che pigramente aleggia nell'aria ti allunga una mano per invitarti a dimostrarlo. "Dai vieni, fammi vedere.". Se vuoi ballare, vai al 429. Se non vuoi ballare, vai al 434. .410. Abbassi il finestrino. "Lo sai che hai parcheggiato contromano?". Per un attimo non riesci a connettere. "Eh gi... non ci avevo pensato". In effetti ti eri infilato nel primo buco libero che avevi trovato disponibile senza minimamente porti il quesito; beh, almeno questa volta ti andata bene! Non ti hanno rimosso la macchina e nemmeno fatto la multa: spieghi loro il problema e cogli l'occasione per chiedere se magari qualcuno porta con s dei cavi per la batteria, ti rispondono di s e mentre il Figo manovra la sua auto per avvicinare il pi possibile i due cofani, gli altri amici posteggiano la seconda vettura dall'altra parte della strada e vi raggiungono con i cavi stretti fra le dita delle mani. Collegate in fretta le batterie e

risali sul tuo macinino per riprovarci, non funziona comunque e il Bestia interviene per risolvere tutto ma dopo che ha messo la sua mano nel cofano l'automobile non d pi alcun segno di vita. "Mi sa che ti conviene tornare domani con l'elettrauto.". Conclude il Bello e il Merlo ridacchia. "Se state tornando a casa possiamo accompagnarvi noi". Inizia il Lungo e finisce il Secco. "Abbiamo giusto di dietro un paio di posti liberi in terza classe.". Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 430. Se esce un numero dispari, vai al 440. .411. La Ragazza con la R maiuscola si direbbe assorta nei propri pensieri a due tavoli di distanza dal tuo. Gli occhi sono azzurri, le labbra sono perfette, i capelli lunghi e fluenti risplendono di un biondo liscio e brillante come luce liquida. Sta spiluccando un cucchiaino di gelato dalla grossa coppa ricolma di biscotti e ciliegine luccicanti che ha posata davanti. Probabilmente siete gli unici due in tutta la sala, se non in tutta la discoteca, che non state consumando qualcosa di alcolico. Gli sguardi si incrociano per un istante e sorride. Ricambi il sorriso mascherandolo dietro al bicchiere per non fare la figura del fesso; sorrideva nella tua direzione ma non puoi sapere con certezza se stava davvero sorridendo a te, o se rispondeva semplicemente a una battuta delle amiche vocianti che la attorniano da vicino chiassosamente. Distoglie subito lo sguardo e lo abbassa sulla coppa gelato raccogliendone un altro cucchiaino dalla pallina colorata che spicca in cima: il viso pulito e radioso e le sopracciglia possiedono la stessa sfumatura luminosa dei capelli. Solleva di scatto i suoi magnifici occhi azzurri e li fissa intensamente nei tuoi. Un sorso dell'aperitivo dolcissimo quasi ti va di traverso. Cazzarola! Ti sei sporcato la maglietta. Appoggi il bicchierone sul tavolo e cerchi di ripulirti per quanto possibile utilizzando qualche salvietta mentre l'eco soave di una risatina innocente si spegne sul nascere. Ormai il danno fatto e dopotutto non poi cos grave. Scrolli disinvoltamente le spalle e lasci perci perdere. Ti accomodi meglio contro lo schienale della sedia, prendi una fettina di arancia dal bordo di cristallo e la addenti distrattamente. Lei non ha mai smesso di fissarti con un sorrisetto delizioso inciso sulla bocca. Un po' di matita e un velo leggerissimo di lucidalabbra sono il solo trucco che indossa, il corpo non lo puoi vedere per se grazioso solamente la met del suo volto quella Ragazza deve trovarsi di sicuro a un passo dalla perfezione assoluta. Raccoglie una ciliegina rossa e la assapora socchiudendo le palpebre. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 436. Se esce un numero dispari, vai al 446. .412. Lasci la sala esterna e attraversi tutta quanta la sala del pianterreno. Ti addentri in un corridoio analogo a quello dell'entrata e sbuchi nell'ingresso principale della discoteca; ti senti fortunato e vieni colto da un'ispirazione improvvisa che ha un po' del cavalleresco: ti avvicini alla biglietteria e ti fai chiamare un taxi. Aurora non si fa attendere per molto tempo, ritira dal guardaroba giacca e borsetta, e poi ti raggiunge sorridendo amabilmente. "Eccomi... sono pronta". "Molto bene... la carrozza sta arrivando".

Mano nella mano, ridendo e scherzando, chiacchierando e parlottando, attraversate la strada e vi predisponete ad aspettare allegramente per qualche minuto. I faretti di segnalazione della discoteca continuano ad incrociare nell'aria le loro evoluzioni romantiche e il cielo della notte sempre punteggiato di stelle come scaglie di freddi diamanti. Apri la portiera del taxi e fai salire la Ragazza, raggiri la macchina e vi sali sopra, comunichi la destinazione al conducente e in quattro e quattrotto vi ritrovate sotto casa tua. Scendi in fretta dal veicolo per correre a riaprire la portiera ad Aurora ma un dj vu ti solletica la mente e ti ritrovi lungo e disteso, supino e diritto sulla schiena. Accidenti a quell'Impicciona del piano terra e alla sua stramaledetta abitudine di gettare l'olio della friggitrice nel tombino in strada davanti alla porta. Tenti immediatamente di risollevarti in piedi per minimizzare i danni della figuraccia per scivoli di nuovo rotolando un'altra volta nel sudiciume. "Scusami, se non riesco a smettere di ridere... ti sei fatto male?". Subito ti aiutano a rialzarti e li ringrazi assicurando ad entrambi che non ti sei fatto proprio nulla. Paghi la corsa al tassista e l'automobile riprende velocemente per la via e se ne va. "Sei davvero sicuro di non esserti fatto male?". "Un poco ammaccato, forse, ma ferito soltanto nell'orgoglio". Muovi lo sguardo per guardarla negli occhi e la Ragazza ti rivolge uno dei suoi soliti sorrisi che potrebbero rasserenare lanima pi fredda e riscaldare il cuore pi duro risollevandoti almeno in parte il morale. "Non dire sciocchezze". Risalite sul marciapiede e vi avvicinate alla porta del palazzo. "Allora posso avere un abbraccio di consolazione?". Estrai le chiavi mentre lei esplode in quella sua tipica risatina deliziosa. "Scordatelo... sei troppo sozzo!". Apri la porta e vai al 467. .413. Vi inginocchiate l'uno di fronte all'altro al centro del letto. Con le dita di una mano le sfiori le sopracciglia, gli zigomi, le guance, il mento e il contorno della bocca; con le dita dell'altra le accarezzi i capelli, la nuca, il collo, le spalle e le braccia fissandola negli occhi: ti accosti al suo viso e con le labbra le tocchi le labbra. Aurora socchiude le palpebre, ti fa scorrere le mani sul petto e schiude appena la bocca. Estrai la punta della lingua e ne percorri lievemente i margini perfetti. La baci pi volte sulle labbra, sollevi il mento e la baci sulla punta del naso. Scendi intanto con le dita di una mano per sfiorarle un seno, con quelle dell'altra le percorri i fianchi e le cosce, frattanto senti i suoi polpastrelli scorrerti delicati sull'addome e sul pube. Ritrovi le labbra con le labbra e vi insinui dentro la punta della lingua. Le cingi un capezzolo con le dita, risali con la mano l'interno di una coscia, divaghi un poco sul ventre prima di vezzeggiarla sul monte di venere. Arretri lievemente con la testa, ti insegue la bocca con la punta della lingua, le affondi le dita tra le gambe, senti le sue mani che ti sondano all'altezza dell'inguine. Intrecci la tua lingua con la sua e gliela succhi dolcemente. Senti le sue dita scendere sull'asta e le esplori il taglio fra le cosce alla ricerca del clitoride. Lo trovi subito e ti intrattieni a frugare per qualche momento, allarga le gambe per lasciarti giocare pi facilmente con il suo corpo. con le dita di una mano ti manipola le palle mentre con quelle dell'altra ti si muove piano su e gi sul cazzo. Le lasci andare la lingua e un filamento di saliva si allunga come un ponticello tra le vostre labbra, prima di staccarsi e ricaderle sull'interno di una coscia. Lo raccogli con un dito e glielo spalmi intorno e su un capezzolo tumido e rigonfio. Le fai scivolare un polpastrello nella piega della vulva e intingi la punta della falange fra le grandi labbra della sua ninfa bagnata e caldissima. Aurora sospira sonoramente e ti si incolla alla bocca. Vai al 523.

.414. "Nemmeno io la gradisco granch". "A me piace veramente ballare e perci non ho nessuna via di scampo, tu invece che scusa hai?". Abbassi gli occhi sul bordo del suo bicchiere. "Non dirmi che vieni in discoteca solamente per andare a caccia.". "No, no, niente del genere". Sorridi. "Anche se non disprezzo affatto la possibilit di poter conoscere di tanto in tanto qualche Ballerina bionda e simpatica.". Sboccia in una risatina sommessa. "Parlavo sul serio". Sorseggia dal bicchiere e si direbbe raccogliere i pensieri mentre l'espressione soave del suo visetto innocente si acuisce velocemente. "Se non ti piace la ressa, perch ci vieni?". Esiti per lo spazio di un istante. "Perch ci vengono gli amici?". "Non mi pare per nulla convincente!". "Guarda che ci sono sul serio; li vuoi conoscere?". "No, non mi interessa e non cercare di sgattaiolare.". "Per la verit non credo di volertelo dire". "Perch no?". Ti prendi il tempo necessario prima di rispondere. "Perch so che potrebbe suonare infantile e un po' stupido.". "Dai non fare il prezioso e lascia a me il compito di giudicare.". Segue un momento ancora di silenzio. "E va bene... mi piace l'idea di aggirarmi in esplorazione, da solo in mezzo a mille, praticamente invisibile tra la folla, errante come un guerriero in uno di quei giochi di labirinti e mostri; tutto questo mi fa sentire libero e senza confini, mi fa sentire grande, mi fa sentire inarrestabile e capace di qualsiasi cosa.". Sorride. "Non mi sembra n stupido n infantile: stato proprio questo modo di fare, inconsueto e controcorrente, ad affascinarmi". "Davvero?". "Eh gi, ma non montarti la testa". "Nossignora!". Ride di nuovo degustando con calma un altro goccio della sua bibita tutta bollicine. "Uh, bella... questa s che mi piace". Scatta in piedi e inclinando appena la testa per assaporare meglio la musica che pigramente aleggia nell'aria ti allunga una mano per invitarti a ballare. "Dai vieni.". Se vuoi ballare, vai al 429. Se non vuoi ballare, vai al 434. .415. "Salve ragazzi.". "Heil!", subito si gira e sbotta il Secco. "Ciao", salutano alcuni degli altri. "Ecco il nostro Camaleonte...", conclude i saluti il Bello. "Che fine hanno fatto le ragazze?". "Hanno deciso per una serata solo Donne", inizia il Lungo.

"L'ultima volta che ho incrociato Elisa, il Peperino, stava ballando al piano di sopra", continua il Bello. "L'ultima volta che l'ho vista io, se ne stava andando e mi sembrava parecchio sconvolta", si sovrappone il Figo e il Merlo ridacchia. "Fermi un momento", interrompe quello nuovo. "Perch il Camaleonte?". "Diglielo...", stappa una lattina di birra e rutta sonoramente il Bestia. "Scusate, dev'essere stata la Coca-Cola del Pub.", il Merlo ridacchia di nuovo. "No, sul serio, perch?", riprende e domanda. "Voglio dire che lui uno spilungone mentre lui uno smarallo", guarda il Lungo indicando il Figo quello nuovo. "Cos' che sono io?", vuol sapere e chiede immediatamente il Figo. "Uno smarallo... s, insomma; sempre in ordine, la macchina sempre pulita... Non un'offesa: ci che sei prima di tutto.", quasi tutti simultaneamente scoppiano a ridere. "Ma perch lui il Camaleonte?". "Chi sei oggi?", ti interroga il Bello recuperando il controllo e risistemandosi la Banana sulla fronte. "Oggi sono Bill". "Come sarebbe Bill?", interviene l'amico di quello nuovo. "Mi avevi detto di chiamarti Marco nel pomeriggio.". "Il pomeriggio andato". "A me avevi detto Luca!", si indispettisce quello nuovo. "Io sapevo di Peter", gracchia il Merlo senza mai smettere di ridacchiare. "Che sappia stato pure Andrea, Fausto, Paolo e forse anche il Sig. Rossi; e poi non ricordo", soggiunge il Secco accompagnando i nomi con le dita. "Com' che faceva l'altro?". "Vassago o Vassallo", risponde il Lungo. "Eh gi, bello quello!", commenta compostamente il Figo. "No, dai, com' che ti chiami?", insiste il Nuovo. "Bill!". "Dico sul serio... Qual il tuo vero nome?". "Auguri...", solleva la sua lattina e brinda da solo il Bestia. "Allora no... che vuoi che ti dica?". "Spiega un po' al Nuovo e all'Amico la Teoria", si intromette il Bello. Quale teoria?". "Quella delle Pulzelle", specifica il Bestia. "Non c' nessuna teoria!". "Ah no... Com' che fa?", schiocca le dita il Secco. "Dai trenta ai quaranta sono Ragazze", soccorre in aiuto il Lungo. "Non funziona cos: non solo questione di anni". "Invece dai quaranta ai cinquanta sono Donne", non desiste per niente il Figo. "Non dipende proprio dall'et; pu anche avere trentacinque anni ma essere gi vecchia dentro, o averne cinquantacinque per essere ancora una ragazza: molto dipende dal comportamento, dal vestire e dall'aspetto in generale.". "Io delle cinquantacinquenni in forma abbastanza da potersi definire delle Ragazze non ne ho mai viste", prorompe quello nuovo. "Ce ne sono, ce ne sono", borbotta il Bello annuendo appena con la testa e sporgendosi in avanti per appoggiare i gomiti sulle ginocchia. "Probabilmente non ne hai mai viste perch di solito saltano all'occhio quelle che esagerano... rischiando di risultare spesso patetiche; mentre alle altre immagino che non devi averci fatto granch caso: ne conosco alcune che non hanno nulla da invidiare alla maggior parte delle trentenni.". "E dai venti ai trenta?", indaga l'Amico. "Ragazzine... giusto?", dice e non demorde il Secco accomodandosi meglio sul divano.

"Non si pu giudicare soltanto in termine di anni! Pu anche avere... diciamo ventitre anni ma vestirsi, truccarsi e comportarsi di suo come una donna matura o viceversa pu averne trentadue ed essere fondamentalmente ancora una ragazzina.". "E se ne ha meno di venti?", sogghigna quello nuovo. "Tanto giovani non si possono nemmeno prendere in considerazione, vanno bene esclusivamente per i coetanei.", il discorso sembra dilungarsi sull'argomento e comincia presto a venire a noia. "Ragazzuoli, a questo punto io vi lascio.". Saluta gli amici e raggiungi il bancone del bar, andando al 425. .416. La Ragazza con la R maiuscola ti sta studiando con vivo interesse da due tavoli di distanza. Gli occhi sono azzurri, le labbra sono perfette, i capelli lunghi e fluenti risplendono di un biondo liscio e brillante come luce liquida. Sta sorseggiando con gusto dalla cannuccia di un bicchierone stracolmo di frutta fresca e ombrellini colorati che ha posato davanti. Probabilmente siete gli unici due in tutta la sala, se non in tutta la discoteca, che non state consumando qualcosa di alcolico. Sorride. Ricambi il sorriso afferrando e sgranocchiando intanto un biscotto fragrante per non fare la figura del fesso; sorrideva nella tua direzione ma non puoi sapere con certezza se stava sorridendo proprio a te, o se rispondeva semplicemente a una battuta delle amiche vocianti che la attorniano da vicino chiassosamente. Distoglie lo sguardo e lo abbassa sul suo Beverone, prende una fettina succosa di arancia dal bordo di cristallo e la spilucca prima di addentarla: il viso pulito e radioso e le sopracciglia possiedono la stessa sfumatura luminosa dei capelli. Solleva di scatto i suoi magnifici occhi azzurri e li torna a fissare intensamente nei tuoi. Un cucchiaino freddissimo di gelato quasi ti va di traverso. Cazzarola! Ti sei sporcato la maglietta. Appoggi la coppa sul tavolo e cerchi di ripulirti per quanto possibile utilizzando qualche salvietta mentre l'eco soave di una risatina innocente si spegne sul nascere. Ormai il danno fatto e dopotutto non poi cos grave. Scrolli disinvoltamente le spalle e lasci subito perdere. Ti accomodi meglio contro lo schienale della sedia, raccogli un altro biscotto a strisce verdi e marrone, e lo sbocconcelli distrattamente. Lei non ha mai smesso di fissarti con un sorrisetto delizioso inciso sulla bocca. Un po' di matita e un velo leggerissimo di lucidalabbra sono il solo trucco che indossa, il corpo non lo puoi vedere per se grazioso solamente la met del suo volto quella Ragazza deve trovarsi di sicuro a un passo dalla perfezione assoluta. Pesca con due dita una ciliegia rossa dal bicchiere e la assapora socchiudendo le palpebre. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 451. Se esce un numero dispari, vai al 461. .417. Ingrani la marcia e manovri la vettura per fare inversione a U rendendoti conto solo adesso di aver parcheggiato contromano; beh, almeno questa volta ti andata bene! Non ti hanno rimosso la macchina e nemmeno fatto la multa: ti immetti nel traffico scarso che ancora resiste a quest'ora ma non hai percorso che poche centinaia di metri quando senti la macchina strattonare bruscamente a destra. Merda! "Mi sa che abbiamo bucato una gomma.". Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 437. Se esce un numero dispari, vai al 447.

.418. Scosti una sedia dal tavolo e la fai accomodare. Apri lo sportello del lavandino, butti il profilattico nella pattumiera, ti risciacqui le mani sotto il getto freddo dell'acqua e metti su il caff. Prepari zucchero e tazzine a portata di mano, ti volgi e la raggiungi. Sposti una sedia e ti accomodi al capo del tavolo. Il chiarore dell'alba filtra gi da un pezzo attraverso i vetri delle finestre. Aurora rimane seduta alla tua sinistra e la luce che sembra irradiarsi dal biondo dei suoi capelli si direbbe giocare deliziosamente sui lineamenti radiosi del suo bel visetto. Senza dubbio la Ragazza pi bella tra le pi belle di tutte le bellissime! Continuare perci a studiarla sopraffatto da un misto di dolcezza e reverenza risulta una tentazione irresistibile. Fisicamente perfetta in tutto, ma le sue caratteristiche principali restano comunque gli occhi, il sorriso e l'estrema adattabilit che mostra di possedere in qualsiasi situazione. Beato e rapito le sorridi per tutto il tempo, non puoi assolutamente farne a meno. "Mi piace dove vivi: un posto ricco eppur semplice, non troppo grande, confortevole e molto pulito.". "Beh, ti ringrazio... per non posso proprio prendermi tutti i meriti!". "Cosa intendi?". "Intendo per quel che riguarda la pulizia". "Ah no... c' forse una coinquilina?". Non si vede traccia di gelosia nella sua voce disinvolta e perspicace, ma soltanto un pizzico di curiosit. "No, niente affatto; nulla che nemmeno ci si avvicini". "E dunque?". "Ahim, devo ammettere che la Mamma mi manda qualcuno il sabato per il grosso delle pulizie!". "Allora... brava la Mamma.". Incroci il suo sguardo e ti sorride. Chiacchierate per qualche altro minuto e ancora una volta ti stupisci di quanto sia facile instaurare una conversazione con lei. La sintonia che vi accomuna davvero strabiliante! Quando poi senti la caffettiera gorgogliare, Aurora si rialza in uno svolazzo di felpa e capelli per servire ad entrambi il caff. "Quanto zucchero?". "Uno pi che sufficiente.". Torna a sedersi e ti posa davanti la tazzina. "Buono!". Gli occhi le risplendono. Continuate a chiacchierare con leggerezza e finite con calma di prendere il caff. Infine con la coda dell'occhio noti che il suo sguardo comincia a correre sempre pi spesso alle finestre e alle prime luci del nuovo giorno che sorge e ti sollevi in piedi per mettere rapidamente a bagno le tazzine nel lavello. "Se hai bisogno del bagno... io intanto chiamo un taxi, mi rivesto e poi se mi lasci soltanto un minuto ti riaccompagno pi che volentieri.". "Stavo pensando che vista l'ora tarda, tornare a casa sarebbe inutile e se mi permetti di fare una doccia veloce, per ci che mi riguarda ormai potrei anche rimanere.". Vai al 448. .419. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 470. Se esce il numero 2, vai al 528. Se esce il numero 3, vai al 431.

Se esce il numero 5, vai al 594. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra le quattro possibilit sopra elencate. .420. Abbassi il finestrino. "Lo sai che hai parcheggiato contromano?". Per un attimo non riesci a connettere. "Eh gi... non ci avevo pensato". In effetti ti eri infilato nel primo buco libero che avevi trovato disponibile senza minimamente porti il quesito; beh, almeno questa volta ti andata bene! Non ti hanno rimosso la macchina e nemmeno fatto la multa. "Ragazzi, c' un problema". Spieghi loro sommariamente di che si tratta. "Non che magari uno di voi porta nel baule dei cavi per la batteria?". "Sicuro, aspetta solo un minuto che mi metto meglio con la macchina.". Il Bello scende al volo dall'auto e corre ad avvertire gli altri che si vanno a parcheggiare dall'altra parte della strada e vi raggiungono con i cavi stretti in mano, mentre il Figo sta ancora manovrando per posteggiarsi a puntino. "Forza, su, spegni il motore che siamo a posto". Collegate in fretta le batterie e risali sul tuo macinino per riprovarci, non funziona comunque e il Bestia interviene per risolvere tutto ma dopo che ha messo le sue mani nel cofano l'automobile non d pi alcun segno di vita. "Mi sa che ti conviene tornare domani con l'elettrauto.". Conclude il Bello e il Merlo ridacchia. "Se state tornando a casa possiamo accompagnarvi noi". Inizia il Lungo e finisce il Secco. "Abbiamo giusto di dietro un paio di posti liberi in terza classe.". Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 430. Se esce un numero dispari, vai al 440. .421. Si piega in avanti facendoti scivolare le mani al di sopra delle spalle, sino a posare le palme sul letto. Le sue tette sembrano ingigantire, i suoi capezzoli paiono prenderti di mira, il solco del suo seno diventa parecchio profondo e minaccioso. Con una mano le accarezzi la schiena flessibile, con la seconda la trai dolcemente dalle scapole sollevando la testa per succhiarle un capezzolo turgido e rigonfio. Ti sospinge subito indietro e incomincia a cavalcarti muovendosi a passo lento fissandoti negli occhi. Clop, clop, clop... Aumenta l'andatura del suo passo, ora sostenuto, mentre fiamme sempre pi alte le dardeggiano nell'azzurro dello sguardo. Scendi con le dita sulla seta della sua pelle liscia e ti intrattieni per un momento solo a palpeggiarle i glutei palpitanti e perfetti, sodi e rotondeggianti, prima di afferrarla strettamente dalle cosce per battere la sella al tempo del trotto. Si spinge poi al piccolo galoppo, controllando l'ampiezza del movimento verticalmente e orizzontalmente per massimizzare le sensazioni sul suo clitoride e sulle proprie pareti vaginali: i muscoli delle gambe iniziano appena a contrarsi, i testicoli incominciano quasi a solleticare, ma lei smette improvvisamente di cavalcare e ti si stringe addosso per baciarti. Gli occhi si chiudono, le labbra si toccano, le lingue si intrecciano, la saliva si mescola, il respiro le si fa affannoso e mugolante; alcune ciocche di filamenti luminosi ti solleticano il naso e la fronte, e

i suoi capezzoli ti pungolano sul petto. Insisti a cercare di penetrarla con faticosi colpi di reni dal basso per la posizione passiva in cui ti ritrovi non lo permette pi di tanto e dopo qualche disordinato tentativo lo senti uscire accidentalmente dalla vulva. Aurora si rialza diritta come un fuso e si impala nuovamente. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 569. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 522. .422. La afferri dai fianchi quando accenna a smontare. Non oppone nessuna resistenza, si accuccia invece in avanti come una ranocchia in procinto di saltare. Ti posa le mani sulle ginocchia e se ne resta seduta sul cazzo, utilizzando i piedi come punto di appoggio, continuando ad altalenare su e gi lentamente. Sollevi la testa per ammirare la straordinaria fattura del suo culetto sodo e perfetto. Si inginocchia sistemando le gambe da una parte e dall'altra delle tue anche, la verga scivola fuori ma l'afferra da sotto e se la rimette immediatamente nella vulva al calduccio. Si piega ulteriormente in avanti e ti stringe le dita di una mano intorno ad una caviglia. Cazzarola! La visuale che questa posizione offre sulla penetrazione risulta eccezionale e il panorama sui glutei ed il sesso molto eccitante. Riprendi a stantuffarle dentro dolcemente. Inarca la schiena, accelerando appena il ritmo della monta, le fai scorrere con reverenza le mani sul sedere rotondeggiante e le divarichi delicatamente le chiappe. Vedi la punta della cappella infilarsi e svanire nel taglio della vagina, senti il tocco della seconda mano che ti gingilla costantemente con le palle, vedi la corona del glande apparire tutte le volte dopo alle piccole labbra che si allungano sull'asta, senti le pareti della figa aderire carezzevolmente al tuo cazzone, vedi il lucido viscoso dei suoi succhi brillanti raccogliersi in abbondanza sul pube, senti il calore e la morbidezza delle sue carni fin nelle ossa, vedi il cazzo estrarsi e risprofondare completamente nel suo condotto tumefatto, senti la compattezza di quelle natiche pulsanti che ti fremono tra le dita, vedi il suo bocciolo rosa in fiore palpitare con innocenza nel mezzo e la senti presto riscaldarsi per l'ennesima volta. Con il pollice destro cominci quindi a stuzzicarla leggermente lungo il bordo della cintura anale e sul buco stretto del fiorellino mentre con la mano sinistra le vezzeggi l'inguine, le cosce, i polpacci, le caviglie, i capelli, la schiena, il culo e la zona esterna della fessura dischiusa con notevole deferenza. Senti i testicoli che ritornano a formicolare con insistenza alla base, senti i muscoli del corpo che si contraggono e si irrigidiscono progressivamente, senti il cervello andare in poltiglia e venire risucchiato nei coglioni; poche gocce di sperma si spandono nel preservativo per nel profondo senti come un vortice che ti risucchia il midollo direttamente dall'anima e le sborri nel ventre sussultando rabbiosamente. Aurora riprende a fremere e gemere, risolleva la testa e getta indietro i capelli, la schiena si incurva sin quasi a spezzarsi e la vedi e la senti irrigidirsi, le dita dei piedi contrarsi sino allo spasimo e il fuoco le si scatena furiosamente dentro in un'ultima serie di esplosioni colossali e devastanti. Non possibile! La senti orgasmare pi e pi volte in successione rapida: non ti mai capitato di conoscere una sola altra ragazza capace di raggiungere tanti orgasmi a cos poca distanza gli uni dagli altri; durante le molteplici posizioni che avete tentato dal momento in cui te la sei ritrovata seminuda nel letto ne hai contati almeno una mezza dozzina prima di perderne il conto. Seguiti ad accarezzarla muovendo piano il membro nel suo corpo febbricitante finch non lo senti scappare fuori dalle labbra e non la vedi ricadere in avanti e giacere totalmente abbandonata distesa bocconi sul letto. Infine ti svincoli con estrema gentilezza per liberare le gambe dal suo peso dolcissimo. Ti corichi al suo fianco e ti rialzi sui gomiti per osservarla mentre accaldata, disfatta e sfinita ti guarda con tenerezza: il suo fascino gi enorme aumentato smisuratamente. Le sorridi e lei

spossata contraccambia di rimando. Si lascia rotolare sulla schiena e si scosta una ciocca luminosa dal viso ed i suoi occhi meravigliosamente azzurri scintillano. Le sue mani sono incrociate sul cuore e il seno fantastico che Madre Natura le ha generosamente fornito si solleva e si riabbassa con affanno. Recupera il fiato e si rigira di lato, ti accarezza con amore il pene ormai molle ancora inguantato. "Caspita Ragazzo!". Le confessi che non era affatto il primo orgasmo di quell'incredibile giornata e gliene racconti brevemente lo svolgimento. Ti leva il profilattico e ti manipola con noncuranza lo scroto mentre curiosa e divertita ti ascolta parlare con quel suo tipico sorriso innocente dipinto sul faccino radioso. "Dubitavo che sarei riuscito a godere veramente, ritenevo pi probabile che rimanesse in tiro per tutta la notte o perlomeno fino a che non mi avessi detto basta". "Interessante". Vai al 406. .423. Scosti una sedia dal tavolo e la fai accomodare. Getti il profilattico nella pattumiera, ti risciacqui le mani sotto il rubinetto del lavandino e metti su il caff. Prepari zucchero e tazzine, ti volgi e la raggiungi. Sposti una sedia e ti accomodi a capo del tavolo. Il chiarore dell'alba filtra gi da un pezzo attraverso i vetri delle finestre. Aurora rimane seduta alla tua sinistra e la luce che sembra irradiarsi dal biondo dei suoi capelli si direbbe giocare deliziosamente sui lineamenti radiosi del suo bel visetto. Senza dubbio la Ragazza pi bella tra le pi belle di tutte le bellissime! Continuare perci a studiarla sopraffatto da un misto di dolcezza e reverenza risulta una tentazione irresistibile. Fisicamente perfetta in tutto, ma le sue caratteristiche principali restano comunque gli occhi, il sorriso e l'estrema adattabilit che mostra di possedere in qualsiasi situazione. Beato e rapito le sorridi per tutto il tempo, non puoi assolutamente farne a meno. "Spero sul serio che domani qualcuno non abbia troppo di che lamentarsi.". "Per via delle scale?". "No, non solo... voglio dire che non abbiamo n urlato n gridato, per questo a parte non siamo stati esattamente silenziosi: se avessi abitato qui sotto credo che come minimo avrei telefonato o picchiato sul soffitto con il manico dello scopettone, mi meraviglia invece che nessuno abbia pensato di chiamare le forze dell'ordine dopo i primi venti minuti.". "Beh, allora puoi stare tranquilla perch i due appartamenti sottostanti sono momentaneamente disabitati, mentre quello pi in basso occupato da giovani studentesse che di certo sono abituate a fare le ore piccole e l'inquilina della porta di fronte alla mia un'amica molto tollerante.". "Fino a qual punto tollerante?". Non si vede traccia di gelosia nella sua voce disinvolta e perspicace, ma soltanto un pizzico di curiosit. "No, non fraintendere; si tratta solamente di un'Amica Speciale... ci ritroviamo spesso la sera, durante la settimana, semplicemente per tenerci un po' di compagnia e magari mangiare del popcorn innanzi ad un filmissimo preso al noleggio". "Ah s, nient'altro... mi piacerebbe proprio conoscerla quest'Amica Speciale!". "Pu darsi... non vedo ragione per cui non possa succedere.". Incroci il suo sguardo e ti sorride. Chiacchierate per qualche altro minuto e ancora una volta ti stupisci di quanto sia facile instaurare una conversazione con lei. La sintonia che vi accomuna davvero strabiliante! Quando poi senti la caffettiera gorgogliare, Aurora si rialza in uno svolazzo di felpa e capelli per servire ad entrambi il caff. "Quanto zucchero?". "Uno pi che sufficiente.". Torna a sedersi e ti posa davanti la tazzina.

"Buono!". Gli occhi le risplendono. Continuate a chiacchierare con leggerezza e finite con calma di prendere il caff. Infine con la coda dell'occhio noti che il suo sguardo comincia a correre sempre pi spesso alle finestre e alle prime luci del nuovo giorno che sorge e ti sollevi in piedi per mettere rapidamente a bagno le tazzine nel lavello. "Se hai bisogno del bagno... io intanto chiamo un taxi, mi rivesto e poi se mi lasci soltanto un minuto ti riaccompagno pi che volentieri.". "Stavo pensando che vista l'ora tarda, tornare a casa sarebbe inutile e se mi permetti di fare una doccia veloce, per ci che mi riguarda ormai potrei anche rimanere.". Vai al 448. .424. L'affinit che vi accomuna ha qualcosa di straordinario! Uno inizia un pensiero e l'altra subito lo intuisce. Uno dei due comincia una frase e l'altro istintivamente la porta a termine. Pertanto dopo solo pochi minuti di nuove chiacchiere si instaura tra voi un legame altamente confidenziale che sfocia in quell'intimit profonda che spesso nemmeno con molti anni di amicizia possibile consolidare in modo del tutto permanente. La nottata si protrae piacevolmente ancora a lungo ma si sta attardando pericolosamente, quando decidi che giunto il momento di arrivare al dunque. Se vuoi comportarti da gentleman, vai al 454. Se vuoi concludere facendo dello spirito, vai al 474. Se vuoi tentare in un approccio discreto, vai al 494. .425. Prendi una bottiglietta di acqua minerale, la stappi e ti allontani dal bancone del bar per far largo ai giovani che frattanto si sono accodati alle tue spalle. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 435. Se esce un numero dispari, vai al 445. .426. La Ragazza con la R maiuscola si direbbe assorta nei propri pensieri a due tavoli di distanza dal tuo. Gli occhi sono azzurri, le labbra sono perfette, i capelli lunghi e fluenti risplendono di un biondo liscio e brillante come luce liquida. Sta sorseggiando con gusto dalla cannuccia di un bicchierone stracolmo di frutta fresca e ombrellini colorati che ha posato davanti. Probabilmente siete gli unici due in tutta la sala, se non in tutta la discoteca, che non state consumando qualcosa di alcolico. Gli sguardi si incrociano per un istante e sorride. Ricambi il sorriso afferrando e sgranocchiando intanto un biscotto fragrante per non fare la figura del fesso; sorrideva nella tua direzione ma non puoi sapere con certezza se stava davvero sorridendo a te, o se rispondeva semplicemente a una battuta delle amiche vocianti che la attorniano da vicino chiassosamente. Distoglie subito lo sguardo e lo abbassa sul suo Beverone, prende una fettina succosa di arancia dal bordo di cristallo e la spilucca prima di addentarla: il viso pulito e radioso e le sopracciglia possiedono la stessa sfumatura luminosa dei capelli. Solleva di scatto i suoi magnifici occhi azzurri e li fissa intensamente nei tuoi. Un cucchiaino freddissimo di gelato quasi ti va di traverso. Cazzarola! Ti sei sporcato la maglietta. Appoggi la coppa sul tavolo e cerchi di ripulirti per quanto possibile utilizzando qualche salvietta mentre l'eco soave di una risatina innocente si spegne sul nascere. Ormai il danno fatto e dopotutto non poi cos grave. Scrolli disinvoltamente le spalle e lasci perci perdere. Ti accomodi

meglio contro lo schienale della sedia, raccogli un altro biscotto a strisce verdi e marrone, e lo sbocconcelli distrattamente. Lei non ha mai smesso di fissarti con un sorrisetto delizioso inciso sulla bocca. Un po' di matita e un velo leggerissimo di lucidalabbra sono il solo trucco che indossa, il corpo non lo puoi vedere per se grazioso solamente la met del suo volto quella Ragazza deve trovarsi di sicuro a un passo dalla perfezione assoluta. Pesca con due dita una ciliegia rossa dal bicchiere e la assapora socchiudendo le palpebre. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 451. Se esce un numero dispari, vai al 461. .427. Ingrani la marcia e manovri la vettura per fare inversione a U rendendoti conto solo adesso di aver parcheggiato contromano; beh, almeno questa volta ti andata bene! Non ti hanno rimosso la macchina e nemmeno fatto la multa: ti immetti nel traffico scarso che ancora resiste a quest'ora tarda e sei quasi giunto a destinazione quando senti la macchina strattonare bruscamente a destra. Merda! "Mi sa che abbiamo bucato una gomma.". Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 437. Se esce un numero dispari, vai al 447. .428. Girata di spalle, la fai inginocchiare e rimontare a cavallo del cazzo. Aurora si inclina progressivamente all'indietro fino a porti la schiena sul busto e adagiare la testa di traverso sul letto. Con un braccio la reggi dal fianco nella piega del gomito e con la mano la stringi sul plesso solare, mentre con l'altra mano guidi le sue dita che si muovono sul suo clitoride per procurarsi ancora piacere; l'altro braccio le rimane mollemente abbandonato verso l'alto sul copriletto ormai disfatto. Puoi sentire il calore delle cosce compresse sulle gambe, puoi sentire i polpastrelli delle dita sfiorarti la verga, puoi sentire la compattezza dei suoi glutei schiacciati sul tuo ventre, puoi sentire la morbidezza del suo corpo pesarti dolcemente addosso. Le accarezzi il velluto dorato del monte di venere soffice, risali con la mano destra la superficie setosa di quella silhouette perfetta sino al momento di chiudere la palma sul seno fantastico che si ritrova. Le sue tette sono elastiche e toniche, soffici e sode allo stesso tempo. Le sue areole sono lievemente in rilievo, ne percepisci i margini dei circoletti sotto i polpastrelli con chiarezza. I suoi capezzoli sono turgidi e sembrano sul punto di scoppiare, ne avverti il gonfiore tra il pollice e l'indice della tua mano palpeggiante e stuzzicante. Improvvisamente smette di solleticarsi il clitoride, te ne accorgi immediatamente perch non ti senti pi sfiorare l'asta e perch senti la sua mano agganciarsi sul tuo fianco. La utilizza come punto di forza per spostare il bacino ed affondarsi appena il glande nella vulva. L'ampiezza del movimento resta limitata dalla strana posizione in cui vi siete ritrovati e gli sforzi delle reni non possono risultare di grande aiuto, ma puoi sempre stringerla in un abbraccio possente con il gomito che le passa sotto l'ascella sinistra per sospingerla sul cazzo a pi riprese e non lesini fatiche nel farlo. Ricerca un comodo punto di appoggio con l'unica mano rimasta libera e si puntella sul letto con il braccio sinistro per imprimere un andamento costante. Inizia presto a fremere e sussultare e senti la cappella scivolarle fuori dalla vagina. Corri subito in soccorso al clitoride per non interrompere l'orgasmo imminente e sospirante che gi la pervade. Infine si rialza e si lascia cadere bocconi in avanti. Si piega sui gomiti e crolla posando la fronte sul copriletto respirando affannosamente con le

chiappe al vento. Afferri l'uccello per menartelo e infili due dita nella sua ninfa sbocciata frugandole dentro per qualche minuto. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 602. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 433. .429. "Ma non so fare". "Perlomeno provaci". "Sar come ballare con un sacco di patate". "Non importa". "Non conosco nemmeno i passi". "Fa lo stesso... ti guido io". "Guarda che sicuramente ti schiaccer i piedi". "E dai, non farti pregare". Allunghi una mano intrecciando le dita con quelle delicate delle sue e l'ombra di un sorriso raggiante subito le passa sul viso radioso e grazioso. Ti rialzi in piedi e insieme vi scostate leggermente dal tavolo. "E adesso?". "Adesso mi posi le mani sui fianchi". Esegui immediatamente. "Ecco cos!". La guardi negli occhi. "Io invece te le metto sulle spalle". Caspita... davvero pi che bellissima! "Avvicinati un pochino e segui i miei passi.". Abbassi lo sguardo per terra. "No, continua a guardarmi negli occhi... OK, sei pronto, comincio con il sinistro. Andiamo: destro, avanti e indietro, sinistro, avanti e indietro; bene ancora cos... Ora di lato: uno a destra, ritorno, uno a sinistra, ritorno; bravo". Senza alcun altro bisogno d'incoraggiamento ripeti gli stessi movimenti all'indietro e lei ti segue e si lascia condurre spontaneamente. "Hai visto che non per niente difficile?". Ti accosti ulteriormente e tenti qualche variazione combinata degli stessi passi incrociandoli adagio e lei si lascia trascinare con grazia e facilit. "Bravissimo!". Le risali un fianco flessuoso con la mano destra, le accarezzi appena la spalla nuda e le sfiori la pelle chiara del braccio fino a raggiungere il suo polso sottile e trovare la sua mano sinistra: indietreggi di un passo e ti sposti di lato, le sollevi in alto la mano e le fai fare velocemente una piroetta improvvisa guidandola per tutto il tempo con l'altra mano ancora libera. Ondeggia e barcolla, la trattieni saldamente tra le braccia; ti si stringe al petto e la sua risatina brillante risplende nell'aria musicale e tranquilla. "Bugiardo... s che sai ballare". Altri dieci punti a favore! Tira 2 dadi:

Se la loro somma, un numero pari, vai al 439. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 444. .430. Ti volgi a guardare Aurora per sapere cosa ne pensa, ma la Ragazza ti fa spallucce e ti rivolge uno dei suoi soliti sorrisi che potrebbero rasserenare lanima pi fredda e riscaldare il cuore pi duro, lasciandoti assoluta carta bianca in merito. "OK, vada per la terza classe!". Confabulate e perdete qualche minuto per stabilire come distribuirvi sulle macchine. Gli amici conoscono bene la destinazione e in quattro e quattr'otto vi ritrovate sotto casa tua. Li ringrazi vivamente, e pi per cortesia che per desiderio vero e proprio, chiedi loro se vogliono salire per prendere una tazza di caff o per fare un paio di chiacchiere veloci e volanti. Il Figo e il Bello comprendono immediatamente la situazione e scuotono la testa, per il Nuovo risponde subito di s, e nonostante le argomentazioni velate e pragmatiche del Lungo e le proteste pungenti e fulminanti del Secco, presto anche l'Amico si unisce al conciliabolo per sostenere le ragioni del primo Rompiballe mentre il Bestia e il Merlo si limitano a grugnire e ridacchiare in disparte per tutto il tempo. "OK, OK... ma solo cinque minuti!". Si parcheggiano le automobili e tutti e dieci salite al tuo appartamento. Metti mano alla caffettiera e l'atmosfera si riscalda molto in fretta. Ammiri l'innata capacit di adattamento, non dissimile dalla tua, che Aurora mostra di possedere largamente; scherza, ride e partecipa alla conversazione come se facesse da sempre parte del gruppo e sembra divertirsi davvero. Le discussioni si intrattengono allegramente ancora a lungo e devi richiamare spesso il Nuovo Rompiballe a contenere un po' la voce per non svegliare il palazzo intero e quando infine gli amici salutano e se ne vanno il chiarore dell'alba filtra gi da un pezzo attraverso i vetri delle finestre. "Ti ringrazio per la piacevolissima serata, per sono veramente stanchissima e se mi chiami un taxi ormai me ne tornerei a casa". Vai al 450. .431. Ti siedi fra i talloni e le sospingi le ginocchia contro il petto. La sua vulva lucida, bagnata, cremosa, succulenta, ingioiellata di fili d'oro spicca subito in alto leggermente dischiusa. La afferri per le caviglie e gliele spingi sopra la testa senza troppi complimenti. I suoi glutei si sollevano ulteriormente, la sua fessura invitante pare schiudersi del tutto. Ci infili dentro due dita e le frughi nel ventre. Il suo condotto sembra intriso di marmellata appena tolta dal fuoco! Ti pieghi in avanti per attingere al pozzo del nettare degli Dei. Le sfili ruotando le dita dal corpo e la senti gemere e sospirare affannosamente. Le lasci andare le caviglie e ti rialzi. Aurora ti pone i piedi sulle spalle in assoluta fiducia e sicurezza. Ti puntelli sulle mani e allunghi indietro le gambe mentre lei ti guida il glande alle labbra della ninfa. Accenni in un paio di deboli colpetti prima di sprofondare con una poderosa martellata. La senti stringere le dita sugli avambracci ma non dice niente. Se ne resta sdraiata sulla schiena, immobile e sconfitta, docile e sottomessa, mordendosi un labbro tra i denti e lasciandosi martellare a tuo piacimento. Ti fissa imperterrita con le fiamme che dardeggiano nell'azzurro degli occhi. Continui a martellarle spietatamente nella figa, alternando piccoli e scoordinati colpi ad altri improvvisi e possenti, ricambiandola con uno sguardo impassibile e indifferente pari al suo. Senti il cazzo sprofondare barbaramente, senti l'eco dei testicoli schioccare, vedi le sue labbra sbiancare, percepisci le sue dita aggrapparsi con forza, goccioline di sudore le incoronano la fronte e hai spesso l'impressione di urtarle il fondo della vagina con la punta della cappella. Dopo qualche minuto di questo trattamento assai poco gentile la senti fremere a lungo in un orgasmo sviscerato che la lascia sbattuta ed ansimante.

Smetti di martellarla soltanto nel momento in cui vedi le sue palpebre socchiudersi e la bocca rilassarsi completamente. Passi poi a liberarle le gambe per non gravarle addosso pi del necessario. Ti chini allora sul suo viso per toccarle il labbro offeso con un bacio leggerissimo. La Ragazza riapre gli occhi e ti sorride debolmente. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 500. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 582. .432. Il suo viso innocente e grazioso se ne resta amabilmente girato di lato, posato sul letto e con gli occhi chiusi, le mani sono abbandonate sul copriletto poco al di sopra della testa ed i capelli fluenti e brillanti quanto la luce del sole vi ricadono sopra; i gomiti sono leggermente schiusi all'infuori e la linea della schiena sensuale e seducente quanto e pi della Venere di Milo, la curva del culetto invitante e perfetta quanto e pi del migliore disegno di Giotto, le sue cosce sono incantevoli e la forma sublime dei suoi polpacci ti scatena un brivido di piacere che ti scuote fin nelle vertebre della spina dorsale. Aurora stringe appena le gambe, arcuando flessuosamente la schiena e sollevando in alto il sedere fantastico: una cunetta bagnatissima fa immediatamente capolino tra le sue cosce e la fessura incarnata della sua ninfa luccicante si mostra quasi con timidezza stretta nel mezzo in tutta la sua magnificenza. Le scavalchi di getto le gambe con un ginocchio, appunti il glande al taglio della vulva e ti distendi comodamente su di lei. Senti la cappella sprofondarle dentro in un attimo, senti la compattezza dei suoi glutei palpitanti aderire al tuo pube con la precisione dell'incastro di un puzzle, senti il petto e l'addome incollarsi al suo corpo mentre ti sostieni lievemente sulle palme delle mani per non pesarle troppo addosso. Inizi subito a coprirla dolcemente, baciandola di continuo sulla nuca e sul collo, non smetti mai di muoverti piano nel suo ventre e puoi sentirla accennare deboli colpetti con le chiappe per accrescere la stimolazione del suo godimento, percepisci sui testicoli il contatto setoso delle sue cosce che si stringono l'una contro l'altra per mantenerti pi fermamente la verga nella vagina. La senti molto presto sciogliersi in un orgasmo liquido e rovente, percepisci con chiarezza ogni singolo fremito attraverso i muscoli del tuo corpo schiacciato pesantemente contro il suo, seguiti a coprirla con lentezza finch non avverti ogni spasmo della schiena esaurirsi completamente e non la senti rilassarsi del tutto sotto di te. Infine le smonti da sopra, ti rialzi su un gomito e rimani perduto per un istante in contemplazione di tanta bellezza. Il grande fascino di cui ampiamente dotata si direbbe aumentare orgasmo dopo orgasmo in modo esponenziale e la Ragazza non mai stata cos bella come adesso! Se vuoi tentare una variante, vai al 498. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 564. .433. Non riesci a venire! Se non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 580.

Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .434. "Ma non so fare". "Almeno provaci". "No, dico sul serio, questa sera non mi va". "E dai, non farti pregare". "Su fa' la brava, siediti e non insistere". Un po' delusa torna a sedersi ma risulta evidente che non capace di restare incupita per pi di pochissimo perch il suo sguardo si rasserena immediatamente alla prima occasione. "Sar per un'altra volta, te lo giuro... una promessa che ti faccio, una promessa che intendo assolutamente mantenere.". Intrecci le dita di una mano con quelle delicate delle sue e l'ombra di un sorriso subito le passa sul viso radioso e grazioso. Le sorridi di rimando; l'affinit che vi accomuna ha qualcosa di straordinario! Uno inizia un pensiero e l'altra subito lo intuisce. Uno dei due comincia una frase e l'altro istintivamente la porta a termine. Pertanto dopo solo pochi minuti di nuove chiacchiere si instaura tra voi un legame altamente confidenziale che sfocia in quell'intimit profonda che spesso nemmeno con molti anni di amicizia possibile consolidare in modo del tutto permanente. La nottata si protrae piacevolmente ancora a lungo ma si sta attardando pericolosamente, quando decidi che giunto il momento di arrivare al dunque. Se vuoi comportarti da gentleman, vai al 449. Se vuoi concludere facendo dello spirito, vai al 459. Se vuoi tentare in un approccio discreto, vai al 469. .435. Sordo ormai a tutto il chiasso che rimbomba fuori dagli altoparlanti raggiri la pista da ballo e ti avvicini al palchetto cubico del Disc Jockey che ti scorge e si gira dalla tua parte accennando un saluto che pu solamente significare: se mi aspetti appena posso scendo per un paio di minuti! Stappi e bevi un altro sorso d'acqua minerale dalla semplice bottiglietta che tieni in mano e che sembra sottoscrivere a lettere cubitali e lampeggianti: NON BEVO, NON FUMO, NON MI DROGO E CERCO SOLO PARTNER DI PARI REQUISITI; qualche volta ti capitato anche di attirare l'attenzione di un gay, ma sempre stato meglio scambiare quattro chiacchiere con una persona possibilmente intelligente, piuttosto che perdere del tempo con una ragazza scivolosa e mezza rimbambita dall'alcool. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 455. Se esce un numero dispari, vai al 465. .436. La sedia comoda, l'aperitivo buono, la musica piacevole, gli zampilli illusoriamente colorati della fontana donano al tutto un non so che di irreale e la vista spettacolosa. Continuate a studiarvi reciprocamente ancora a lungo, l'uno bevendo e l'altra mangiando, quando senza preavviso tutte le sue amiche si innalzano in volo come uno stormo di anatre selvatiche e starnazzando rumorosamente se la trascinano via. Indeciso sul da farsi abbassi lo sguardo sul tuo Beverone alla frutta, che ormai vuoto per tre quarti, mentre la sua coppa gelato che non stata intaccata neanche per met se ne resta abbandonata sul tavolo. Rialzi gli occhi; la intravvedi allungare il collo nel tentativo di guardarsi indietro ma le doppie porte della discoteca si aprono e la inghiottono troppo in fretta. Avresti dovuto scattare in

piedi e cercare di separarla dal gruppo per trattenerla in qualsiasi modo possibile per sei stato colto alla sprovvista e hai reagito con lentezza: farlo ora sarebbe inutile. Per quanto tu lo voglia sai gi che non riuscirai a ritrovarla in mezzo alla folla che si aggira nella sala principale. Finisci con calma la tua consumazione, aspettando e sperando vanamente che la Ragazza possa far ritorno sui propri passi, ma nulla sembra mai significativamente cambiare in quello strano posto e dopo qualche altro minuto di attesa la troppa tranquillit comincia a stancare. Decidi infine di andartene e ti rigetti nel caos e nella penombra. Se non hai ancora gironzolato al pianterreno, puoi farlo andando al 267. Se non hai ancora vagabondato ai piani superiori, puoi farlo andando al 293. Altrimenti vai al 345. .437. Meno male che Aurora si sta divertendo, perch tu al contrario ti metteresti a gridare per la frustrazione e la rabbia. Pazienza! Strattonando il volante e sussultando sul sedile fai raggiungere alla macchina il posteggio di un distributore poco distante per sfruttarne tutta quanta l'illuminazione possibile. Negli ultimi tempi ti accaduto di forare un po' troppo spesso e ormai dovresti essere diventato praticamente un esperto in materia. Scendi dall'auto e recuperi in fretta il cric e la ruota di scorta. Raccogli i pensieri e ti rimbocchi la maglietta bianca nei jeans. La luce buona e quindi senza perdere altro tempo sostituisci velocemente la gomma bucata. "Sei nero persino sulla fronte!". Vai al 457. .438. Scosti una sedia dal tavolo e la fai accomodare. Apri lo sportello del lavandino, butti il profilattico nella pattumiera, ti risciacqui le mani sotto il getto dell'acqua fredda e metti su il caff. Prepari cucchiaini, zucchero e tazzine a portata di mano, ti volgi e la raggiungi. Sposti una sedia e ti accomodi a capo del tavolo. Il chiarore dell'alba filtra gi da un pezzo attraverso i vetri delle finestre. Aurora rimane seduta alla tua sinistra e la luce che sembra irradiarsi dal biondo dei suoi capelli si direbbe giocare deliziosamente sui lineamenti radiosi del suo bel visetto. Senza dubbio la Ragazza pi bella tra le pi belle di tutte le bellissime! Continuare perci a studiarla sopraffatto da un misto di dolcezza e reverenza risulta una tentazione irresistibile. Fisicamente perfetta in tutto, ma le sue caratteristiche principali restano comunque gli occhi, il sorriso e l'estrema adattabilit che mostra di possedere in qualsiasi situazione. Beato e rapito le parli sorridendo per tutto il tempo, non puoi assolutamente farne a meno. "Mi piace veramente dove vivi... un luogo a dir poco interessante.". Di tanto in tanto, incroci il suo sguardo e subito ti ricambia con un sorriso amabile. Chiacchierate per qualche altro minuto e ancora una volta ti stupisci di quanto sia facile instaurare una piacevole conversazione con lei. La sintonia che vi accomuna davvero strabiliante! Quando poi senti la caffettiera gorgogliare, Aurora si rialza in uno svolazzo di felpa e capelli per servire ad entrambi il caff. "Quanto zucchero?". "Uno pi che sufficiente.". Versa il caff e ci mette lo zucchero, torna a sedersi e ti posa davanti la tazzina dopo averla rimescolata per bene. "Buono!". "Te lo avevo detto... peccato che c' il trucco.". "Quale trucco?".

"Non posso dirlo; credimi, vorrei proprio farlo per un'amica piuttosto convincente mi ha fatto promettere di mantenere il segreto a tutti i costi". "Un'amica?". "Una Barista per la precisione". "Si tratta forse di quella del bar che sta qui sotto?". Non si vede traccia di gelosia nella sua voce disinvolta e perspicace, ma soltanto un pizzico di curiosit. "Gi, credo che ti piacerebbe... avete moltissimo in comune!". "E io vorrei conoscerla... pensi sul serio che possa accadere?". "Pu darsi... non vedo perch cos non debba essere.". Ti sorride e gli occhi le risplendono. Continuate a chiacchierare con grande leggerezza e finite tranquillamente di prendere il caff. Infine con la coda dell'occhio noti che il suo sguardo comincia a correre sempre pi spesso alle finestre e alle prime luci del nuovo giorno che sorge e ti sollevi in piedi per mettere rapidamente a bagno le tazzine nel lavello. "Se hai bisogno del bagno... io intanto chiamo un taxi, mi rivesto e poi se mi lasci soltanto un minuto ti riaccompagno pi che volentieri.". "Stavo pensando che vista l'ora tarda, tornare a casa sarebbe inutile e se mi permetti di fare una doccia veloce, per ci che mi riguarda ormai potrei anche rimanere.". Vai al 448. .439. Le accarezzi dolcemente la schiena flessibile e la stringi delicatamente fra le braccia. "Non vero... pi o meno tutto quello che conosco". "Non ti credo". Si puntella con i pugni sul petto e solleva lo sguardo per guardarti negli occhi. "Non m'inganni di nuovo". Una scintilla azzurra le passa negli occhi brillanti e meravigliosi. "Ma chi sei veramente?". Le sorridi. "Sono solo uno come tanti: vivo nella torre pi alta di un castello, lavoro dal luned al venerd e mi batto con spiriti, demoni e draghi durante il fine settimana.". "E io sono la Dea Greca dell'amore incarnata nel corpo di una fanciulla indifesa". "Lo sospettavo!". Scoppia a ridere vivacemente. Vai al 464. .440. Ti volgi a guardare Aurora per sapere cosa ne pensa, ma la Ragazza ti fa spallucce e ti rivolge uno dei suoi soliti sorrisi che potrebbero rasserenare lanima pi fredda e riscaldare il cuore pi duro, lasciandoti assoluta carta bianca in merito. "OK, vada per la terza classe!". Confabulate e perdete qualche minuto per stabilire come distribuirvi sulle macchine. Gli amici conoscono bene la destinazione e in quattro e quattr'otto vi ritrovate sotto casa tua. Li ringrazi vivamente, e pi per cortesia che per desiderio vero e proprio, chiedi loro se vogliono salire per prendere una tazza di caff o per fare un paio di chiacchiere veloci e volanti. "S, dai!". Esplode il Nuovo. "Vorrai scherzare?". Schizza il Secco.

"No, grazie". Interviene il Lungo. "Perch no?". Ribatte il Nuovo. "Perch si fatto un po' troppo tardi e siamo stanchini". Argomenta il Lungo. "Cosa cazzo... hai paura di restartene soletto o speri di ritrovarti in un'orgia?". Protesta il Secco. "Per se saliamo per non molto, possiamo scendere poi al bar qui davanti per fare colazione e chiudere cos in bellezza". Ragiona l'Amico e insiste il primo Rompiballe. "E dai... che vi costa?". Il Figo e il Bello comprendono immediatamente la situazione e scuotono la testa, l'uno impettito e l'altro silenziosamente sghignazzando, mentre il Bestia e il Merlo si limitano a grugnire e ridacchiare in disparte per tutto il tempo. "OK, OK... ma solo cinque minuti!". Si parcheggiano le automobili e tutti e dieci salite al tuo appartamento. Metti subito mano alla caffettiera e l'atmosfera si riscalda in fretta. Ammiri l'innata capacit di adattamento, non dissimile dalla tua, che Aurora mostra di possedere largamente; scherza, ride e partecipa alla conversazione come se facesse da sempre parte del gruppo e sembra divertirsi davvero. Le discussioni si intrattengono allegramente ancora a lungo e devi richiamare spesso il Nuovo Rompiballe a contenere un poco la voce per non svegliare il palazzo intero e quando infine gli amici salutano e se ne vanno il chiarore dell'alba filtra gi da un pezzo attraverso i vetri delle finestre. "Ti ringrazio per la piacevolissima serata, per sono veramente stanchissima e se mi chiami un taxi ormai me ne tornerei a casa". Vai al 450. .441. La fai inginocchiare sul pavimento tra il letto e l'armadio. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 486. Se esce un numero dispari, vai al 585. .442. Proprio non riesci a venire! Se non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 496. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .443. Le infili dentro due dita e continui a muoverle, ora lentamente, fin quando non la senti riscaldarsi per l'ennesima volta. Con il pollice cominci quindi a lisciarle il clitoride con estrema delicatezza mentre con la mano sinistra le vezzeggi alternativamente l'inguine, le cosce, i polpacci, le caviglie, i glutei, il monte di venere e la zona esterna delle grandi labbra con tenerezza. Acceleri impercettibilmente il ritmo dei movimenti senza smettere di frugare e sciaguattare con cautela e reverenza. Riprende a fremere e gemere, risolleva la testa e getta indietro i capelli, la schiena si incurva e la vedi e la senti irrigidirsi, le dita dei piedi contrarsi e il fuoco esploderle nel ventre.

Non possibile! La senti orgasmare pi e pi volte in successione rapida: non ti mai capitato di conoscere una sola altra ragazza capace di raggiungere tanti orgasmi a cos poca distanza gli uni dagli altri; durante le molteplici posizioni che avete tentato dal momento in cui te la sei ritrovata seminuda nel letto ne hai contati almeno una mezza dozzina prima di perderne il conto. Seguiti a muoverti piano con le dita nel suo corpo febbricitante finch non la senti ricadere in avanti e non la vedi giacere totalmente abbandonata distesa sul letto. Ti corichi al suo fianco e ti rialzi sui gomiti per osservarla mentre accaldata, disfatta e sfinita ti guarda con dolcezza: il suo fascino gi notevole aumentato enormemente. Le sorridi e lei spossata contraccambia di rimando. Si lascia rotolare sulla schiena e si scosta una ciocca luminosa dal viso ed i suoi occhi straordinariamente azzurri scintillano. Le sue mani sono incrociate sul cuore e il seno fantastico che Madre Natura le ha generosamente fornito si solleva e si riabbassa con affanno. Recupera il fiato e si rigira di lato, ti accarezza con amore il membro eretto ancora inguantato. Le confessi che non ce la fai a venire e le racconti brevemente che l'orgasmo che per un soffio non hai raggiunto in principio tra le sue labbra non era affatto il primo orgasmo della giornata. Ti sfila il profilattico e ti scappella distrattamente il cazzo mentre curiosa e divertita ti ascolta parlare con quel suo sorriso innocente dipinto sul faccino radioso. "Se dovessimo continuare probabile che mi resti in tiro per tutta la notte, ma non credo che riuscirei pi a ritrovare quell'apice di tensione necessaria per godere veramente". "Interessante". Vai al 406. .444. Le accarezzi dolcemente la schiena flessibile e la stringi delicatamente fra le braccia. "Non vero... pi o meno tutto quello che conosco". "Non ti credo". Si puntella con i pugni sul petto e solleva lo sguardo per guardarti negli occhi. "Non m'inganni di nuovo". Una scintilla azzurra le passa negli occhi brillanti e meravigliosi. "Ma chi sei veramente?". Le sorridi. "Sono solo uno come tanti: vivo nella torre pi alta di un castello, lavoro dal luned al venerd e mi batto con spiriti, demoni e draghi durante il fine settimana.". "E io sono la Dea Greca dell'amore incarnata nel corpo di una fanciulla indifesa". "Lo sospettavo!". Scoppia a ridere vivacemente. Vai al 488. .445. Sordo ormai a tutto il chiasso che rimbomba fuori dagli altoparlanti raggiri la pista da ballo e ti avvicini al palchetto cubico del Disc Jockey che per non sembra accorgersi della tua presenza. Pazienza! In fondo non che avessi poi tutta questa voglia di stare a sgolarti per scambiare un paio di parole, tanto pi che parlare con il DJ un po' come parlare con una lavanderia a gettoni americana e perci bisogna continuamente restarsene attenti ad interpretare quel che dice. Stappi e bevi un altro sorso d'acqua minerale dalla semplice bottiglietta che tieni in mano e che sembra sottoscrivere a lettere cubitali e lampeggianti: NON BEVO, NON FUMO, NON MI DROGO E CERCO SOLO PARTNER DI PARI REQUISITI; qualche volta ti capitato anche di attirare l'attenzione di un gay, ma sempre stato meglio scambiare quattro chiacchiere con una persona possibilmente intelligente, piuttosto che perdere del tempo con una ragazza scivolosa e mezza rimbambita dall'alcool.

Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 455. Se esce un numero dispari, vai al 465. .446. La sedia comoda, l'aperitivo buono, la musica piacevole, gli zampilli illusoriamente colorati della fontana donano al tutto un non so che di irreale e la vista spettacolosa. Continuate a studiarvi reciprocamente per qualche altro minuto, l'uno bevendo e l'altra mangiando, quando senza preavviso tutte le sue amiche si innalzano in volo come uno stormo di oche selvatiche e starnazzando rumorosamente se la trascinano via. Indeciso sul da farsi abbassi lo sguardo sul tuo Beverone alla frutta, che ancora pieno per tre quarti, mentre la sua coppa gelato stata a malapena intaccata e se ne resta abbandonata sul tavolo. Rialzi gli occhi; la intravvedi allungare il collo nel tentativo di guardarsi indietro ma le doppie porte della discoteca si aprono e la inghiottono troppo in fretta. Avresti dovuto scattare in piedi e cercare di separarla dal gruppo per trattenerla in qualsiasi modo possibile per sei stato colto alla sprovvista e hai reagito con lentezza: farlo ora sarebbe inutile. Per quanto tu lo voglia sai gi che non riuscirai a ritrovarla in mezzo alla folla che si aggira nella sala principale. Finisci con calma la tua consumazione, aspettando e sperando vanamente che la Ragazza possa far ritorno sui propri passi, ma nulla sembra mai significativamente cambiare in quello strano posto e dopo una lunga e paziente attesa la troppa tranquillit comincia a stancare. Decidi infine di andartene e ti rigetti nel caos e nella penombra. Se non hai ancora gironzolato al pianterreno, puoi farlo andando al 267. Se non hai ancora vagabondato ai piani superiori, puoi farlo andando al 293. Altrimenti vai al 345. .447. Meno male che Aurora si sta divertendo, perch tu al contrario ti metteresti a gridare per la frustrazione e la rabbia. Pazienza! Strattonando il volante e sussultando sul sedile fai raggiungere alla macchina il posteggio di una videoteca poco distante per sfruttarne tutta quanta l'illuminazione possibile. Negli ultimi tempi ti accaduto di forare un po' troppo spesso e ormai dovresti essere diventato praticamente un esperto in materia. Scendi dall'auto e recuperi in fretta il cric e la ruota di scorta. Raccogli i pensieri e ti rimbocchi la maglietta bianca nei jeans. La luce non il massimo e quindi non senza difficolt sostituisci velocemente la gomma bucata. "Sei nero persino sulla fronte!". Vai al 457. .448. Ti affacci nella sala e spegni del tutto la luce. Guidi la super Ragazza in camera e porti a zero anche il reostato della cucina. Apri la porta e la accompagni al bagno. "Uao...". Se vuoi saperne di pi sul bagno, vai al 453. Se non ti interessa, vai direttamente al 460. .449. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile.

"Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatto di sicuro molto tardi". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere. "Mi sa che dovrei proprio mettermi in cerca delle amiche, se non voglio rischiare di dover rincasare a piedi.". "Non ce n' bisogno". Vi fissate negli occhi. "Posso benissimo accompagnarti io!". Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 479. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 504. .450. Il giorno seguente torni a prendere la macchina insieme all'elettrauto e il problema si risolve in una sciocchezza da nulla, mentre il resto del week-end scorre pigro e tranquillo senza che accadano altri eventi significativi o comunque degni di nota. Vai al 555. .451. La sedia comoda, il gelato buono, la musica piacevole, gli zampilli illusoriamente colorati della fontana donano al tutto un non so che di irreale e la vista spettacolosa. Continuate a studiarvi reciprocamente ancora a lungo, l'uno mangiucchiando e l'altra spiluccando e succhiando, quando senza preavviso tutte le sue amiche si innalzano in volo come uno stormo di anatre selvatiche e starnazzando rumorosamente se la trascinano via. Indeciso sul da farsi abbassi lo sguardo sulla tua coppa di cristallo, che ormai vuota per tre quarti, mentre il suo aperitivo alla frutta che non stato intaccato neanche per met se ne resta abbandonato sul tavolo. Rialzi gli occhi; la intravvedi allungare il collo nel tentativo di guardarsi indietro ma le doppie porte della discoteca si aprono e la inghiottono troppo in fretta. Avresti dovuto scattare in piedi e cercare di separarla dal gruppo per trattenerla in qualsiasi modo possibile per sei stato colto alla sprovvista e hai reagito con lentezza: farlo ora sarebbe inutile. Per quanto tu lo voglia sai gi che non riuscirai a ritrovarla in mezzo alla folla che si aggira nella sala principale. Finisci con calma la tua grossa consumazione, aspettando e sperando vanamente che la Ragazza possa far ritorno sui propri passi, ma nulla sembra mai significativamente cambiare in quello strano posto e dopo qualche altro minuto di attesa la troppa tranquillit comincia a stancare. Decidi infine di andartene e ti rigetti nel caos e nella penombra. Se non hai ancora gironzolato al pianterreno, puoi farlo andando al 267. Se non hai ancora vagabondato ai piani superiori, puoi farlo andando al 293. Altrimenti vai al 345. .452. Non riesci proprio a venire!

Se non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 443. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .453. In effetti il bagno persino un po' troppo lussuoso se paragonato al resto dell'abitazione. D'altronde stata in pratica la vastit del bagno, che grande almeno quanto la cucina, a convincerti a prendere questo appartamento fra altri disponibili. Entrando dalla camera, sulla destra il lavabo se ne resta incassato in un lungo mobile che corre fin quasi in fondo, mentre sulla sinistra il water ed il bid si addossano alla parete che il bagno condivide con la cucina adiacente. Dalla parte opposta, addossate alla parete di fronte, collocate al di sotto di una bella finestra, la lavatrice e l'asciugatrice fanno angolo con il lungo mobile di prima e l nellangolo si trova anche il cestone dei panni sporchi. Nella specchiera appesa sopra il lavabo, si vede invece riflessa una delle due porte-finestre che si aprono sull'enorme terrazza che costeggia l'appartamento su due lati per tutta la sua lunghezza. Da una parte e dall'altra della portafinestra posta al centro del secondo, ampio e ultimo muro esterno, negli angoli rimasti ancora liberi del bagno, si trovano la doccia e la vasca ad angolo che sono grandi abbastanza da contenere comodamente ciascuna almeno quattro persone. Sono state proprio le dimensioni di questi ultimi impianti igienici a catturare la tua fantasia quando li hai visti per la prima volta e stai ancora aspettando di sfruttarli ambedue in modo pi che soddisfacente. Vai al 460. .454. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatto di sicuro molto tardi". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere. "Mi sa che dovrei proprio mettermi in cerca delle amiche, se non voglio rischiare di dover rincasare a piedi.". "Non ce n' bisogno". Vi fissate negli occhi. "Posso benissimo accompagnarti io!". Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 499. Se esce un numero dispari, vai al 504. .455. Ti appoggi al palchetto plastificato del Disc Jockey e tra un lampeggiamento e l'altro rimani incantato a guardare la silhouette perfetta di una ragazza intenta a ballare da sola in mezzo alla pista non troppo affollata: capelli biondi al vento, lunghi e brillanti, movenze sensualissime; di certo

potrebbe dare molto filo da torcere a una qualsiasi delle cubiste che si snocciolano ai margini dimenandosi con affanno sui propri piedistalli spigolosi e squadrati. Bevi ancora dalla bottiglietta e osservi pi attentamente quella visione divina. La ragazza alta, veste un tubino nero che le arriva a met coscia e s... ti sta fissando e studiando a sua volta con apparente interesse. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 475. Se esce un numero dispari, vai al 485. .456. La fai distendere lateralmente al centro del letto. Aurora flette un po' le ginocchia e una collinetta carnosissima compare immediatamente fra le sue cosce unite e serrate; il suo culetto una visione straordinaria, il fiorellino roseo dell'ano come un bulbo in procinto di schiudersi, il solco del suo sesso incarnato e brillante e sfavilla come al sole nell'intensa luce della camera. Risali con le dita sulla pelle calda, liscia, chiara, luminosa, splendente, limpida e setosa delle sue gambe sensualissime. Ti soffermi un istante ancora per ammirare quei glutei rotondeggianti e perfetti, e poi glieli divarichi appena: il suo bocciolo sembra ammiccare e palpitare, innocente ed indifeso, stretto e verginale, invitante e coraggioso. Sfiori con i polpastrelli la sua ninfa bagnatissima, ti poni dietro di lei per combaciare con i contorni del suo corpo flessuoso ed eccitante, le fai passare il gomito destro al di sopra della testa e dirigi con la mano sinistra il cazzo alla vulva per penetrarla. Ti puntelli sul braccio per baciarla sulla nuca e sul collo, le fai subito scivolare la mano sulle mammelle per accarezzarle, ma te la intercetta al volo e se la sospinge decisa sul clitoride. Incominci a muoverti piano nel suo ventre e la senti sospirare lievemente. Ti preme con forza le dita nella piega della sua figa, decidi allora di aumentare la velocit e la profondit di quelle penetrazioni tranquille e riposanti. Senti la pressione allentarsi sulle dita, immagini la sua mano ricadere sul copriletto, ti sollevi sulle palme delle mani per gravarle maggiormente contro la schiena. Continui a mordicchiarle il lobo di un orecchio, mentre il peso degli affondi si fa sempre pi forsennato ed i suoi gemiti diventano sempre pi rauchi e profondi. Getti uno sguardo allo specchio per catturare un'immagine fugace della sua seducente bellezza, distesa sul fianco destro e semi schiacciata sotto di te. La chioma bionda e rilucente dei suoi capelli rimane sparsa tutt'intorno alla testa, gli occhi sono chiusi, le labbra sono dolcemente aperte, il viso adagiato sulla guancia destra, il braccio sinistro le nasconde il seno, il gomito ripiegato e lavambraccio si allunga verso l'alto, la palma della sola mano visibile resta posata sul letto e le sue dita si direbbero contratte. All'improvviso inizia a scuotersi in fremiti violenti e non smetti di sbatterla finch non la senti rilassarsi completamente. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 591. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi concludere, vai al 462. .457. Getti la ruota bucata nel baule e una felpa di riserva sul sedile per non sporcarlo, ti ripulisci rapidamente le mani in uno straccio e rientrate in macchina. Le risatine cristalline di Aurora si direbbero inesauribili e in quattro e quattrotto vi ritrovate sotto casa tua. Un Furbone ha lasciato l'automobile davanti al portone che d accesso ai garage e perci siete costretti a parcheggiare sulla strada e la cosa risulta molto pi difficile del previsto. Vi aggirate come predatori in cerca di un

posteggio libero nei dintorni, ma sembra che tutti abbiano deciso di ritornare dalle ferie prima del tempo al solo scopo di complicarti l'esistenza. "Se mi vuoi aspettare qui". "Non preoccuparti". "Vedo se riesco a trovare un po' di spazio per la macchina pi avanti". Sorride. "Vengo anch'io!". Abbandonate la vettura in ci che sembra essere l'unico posto rimasto disponibile e impiegate quasi quindici minuti per far ritorno al punto di partenza. Il traffico risulta pressoch inesistente e vi incamminate sui bordi della strada, costeggiando il lato sinistro dei veicoli in sosta, perch i marciapiedi sono qua e l ingombrati dalle biciclette. Il debole chiarore dell'alba imminente si diffonde appena oltre i tetti laggi in fondo quando infine tornate sui vostri passi. Un dj vu subito ti trafigge il cervello e per poco non ti ritrovi lungo e disteso, supino e diritto sulla schiena. Porc... Istintivamente allarghi le braccia per mantenere l'equilibrio, schettinando come sul ghiaccio per non rovinare a terra, Aurora ti allunga le mani e le afferri al volo per non scivolare nel sudiciume. Accidenti a quell'Impicciona del piano terra e alla sua stramaledetta abitudine di gettare l'olio del fritto nel tombino in strada di fronte alla porta. "Mi spiace davvero che il tutto non stia esattamente andando per il meglio". Muovi lo sguardo per guardarla negli occhi e la Ragazza ti rivolge uno dei suoi soliti sorrisi che potrebbero rasserenare lanima pi fredda e riscaldare il cuore pi duro risollevandoti in parte il morale in un baleno. "Non dire sciocchezze". Risalite sul marciapiede e vi avvicinate alla porta del palazzo. "Le cose non vanno poi cos male". "Allora mi daresti un bacio di consolazione?". Estrai le chiavi mentre lei esplode in quella sua tipica risatina deliziosa. "Scordatelo... sei troppo sozzo!". Apri la porta e vai al 467. .458. Ti stendi sul dorso e la fai salire sul grembo. Aurora si raddrizza sulle ginocchia, si inarca all'indietro e si sostiene appoggiando la palma di una mano tra le tue gambe sul copriletto. Con due dita dell'altra si schiude la vulva e con il medio si titilla il clitoride. "Vuoi davvero che metta questo bel piccioncino nella figa al calduccio?". Un brivido ti scuote le ossa. "Se non lo fai succede che ti stupro sul serio!". Esplode in una risatina cristallina. Abbassa il bacino introducendo la punta della cappella nella sua ninfa e si risolleva immediatamente. Le grandi labbra sprofondano appena, il contatto morbido e caldissimo. I suoi occhi fiammeggiano, il suo uno sguardo di sfida allo stato puro. Senza porre nessuna resistenza incroci le mani dietro alla testa per lasciarti invece dominare: mostri di arrenderti alle sue condizioni e ti mostri del tutto impotente di fronte alle sue lusinghe e lei si rialza impalandosi su di te con il busto completamente eretto. Il cazzo sprofonda velocemente, il bagnato e il bollore del suo condotto ti accarezzano la verga abbracciandola per tutta la sua lunghezza. Chiude gli occhi e solleva il mento, ti posa le palme delle mani sul petto e sospinge indietro il sedere inarcando flessuosamente la schiena e sporgendo cos in avanti le tette. I suoi capelli in controluce sono vividi e brillanti come la luce solare al risveglio, i gioielli del suo seno scintillano di riflessi rosa-violetto. Comincia a dondolare i fianchi alla ricerca dei movimenti giusti per massimizzare il suo piacere, hai quasi la sensazione di sprofondare sino alle ginocchia. Le sfiori la pelle chiara e setosa delle braccia fino a raggiungere le sue spalle affusolate, le discendi poi piano sui suoi fantastici seni elastici. La Ragazza sembra trovare infine ci che cercava e inizia

a scivolarti sul grembo con piccoli movimenti profondi e struscianti. Senti il monte di venere dorato che si strofina energicamente contro il tuo pube, senti i succhi viscosi e bollenti della vagina che ti grondano abbondanti sulle palle e fra le cosce. Strizzi con tenerezza nelle mani le sue toniche mammelle, i capezzoli si sparano in avanti e il solco evidente del suo decolt gi mozzafiato si accentua ulteriormente. Il cervello ti si annebbia nello spazio di un istante e il calore e la morbidezza del suo seno ti risultano all'improvviso incomparabili. La agguanti per le anche sintonizzandoti al ritmo degli strusciamenti sempre pi febbrili mentre incomincia a gemere lievemente. Accelera il suo movimento dondolante e schiude la bocca nel gesto di un grido inespresso, la vedi irrigidirsi e la senti venire e sussultare a lungo sopra il tuo corpo. Non smetti di accennarle deboli colpetti di reni nel ventre da sotto finch non riapre gli occhi e non rilassa le dita contratte sul tuo petto. Se vuoi tentare qualche variante, vai al 601. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 570. .459. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatta di sicuro un'ora tardissima". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere: prendi fiato e la butti gi come per caso. "Ti va di venire a vedere la mia collezione di farfalle?". Vi fissate negli occhi. Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 484. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 514. .460. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 463. Se esce il numero 2, vai al 468. Se esce il numero 3, vai al 473. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra queste tre possibilit. .461.

La sedia comoda, il gelato buono, la musica piacevole, gli zampilli illusoriamente colorati della fontana donano al tutto un non so che di irreale e la vista spettacolosa. Continuate a studiarvi reciprocamente per qualche altro minuto, l'uno mangiucchiando e l'altra spiluccando e succhiando, quando senza preavviso tutte le sue amiche si innalzano in volo come uno stormo di oche selvatiche e starnazzando rumorosamente se la trascinano via. Indeciso sul da farsi abbassi lo sguardo sulla tua coppa di cristallo, che ancora piena per tre quarti, mentre il suo aperitivo alla frutta stato a malapena intaccato e se ne resta abbandonato sul tavolo. Rialzi gli occhi; la intravvedi allungare il collo nel tentativo di guardarsi indietro ma le doppie porte della discoteca si aprono e la inghiottono troppo in fretta. Avresti dovuto scattare in piedi e cercare di separarla dal gruppo per trattenerla in qualsiasi modo possibile per sei stato colto alla sprovvista e hai reagito con lentezza: farlo ora sarebbe inutile. Per quanto tu lo voglia sai gi che non riuscirai a ritrovarla in mezzo alla folla che si aggira nella sala principale. Finisci con calma la tua grossa consumazione, aspettando e sperando vanamente che la Ragazza possa far ritorno sui propri passi, ma nulla sembra mai significativamente cambiare in quello strano posto e dopo una lunga e paziente attesa la troppa tranquillit comincia a stancare. Decidi infine di andartene e ti rigetti nel caos e nella penombra. Se non hai ancora gironzolato al pianterreno, puoi farlo andando al 267. Se non hai ancora vagabondato ai piani superiori, puoi farlo andando al 293. Altrimenti vai al 345. .462. Sei ancora lontano dal riuscire a venire! Se proprio non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 482. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .463. Raggiungi l'abitacolo in muratura della doccia. Schiudi la porta di vetro smerigliato, apri l'acqua calda e regoli il getto in modo da ottenere una pioggerella a goccioloni grossi e pesanti. Aurora si gi liberata della felpa e si infila immediatamente sotto alla doccia. Ti snodi l'asciugamano, lo lanci sul muretto pi vicino della vasca da bagno e la segui in fretta. La assai pi che bellissima Ragazza se ne rimane sensualmente in piedi al centro della doccia, con le braccia strette al petto e il volto rigirato in alto per bearsi al contatto della pioggerella sul viso e ti volge le spalle con malizia. I suoi lunghi capelli sono biondi e le ricadono pesantemente sulle spalle e lungo la schiena, le curve eccitanti del suo fisico morbido sono perfette, il culetto sodo di fattura straordinaria, le gambe sono lunghe e snelle come in un sogno molto seducente. Il suo corpo una visione flessuosa che viene accarezzata con dolcezza dall'acqua in una fantasia parecchio erotica e piuttosto bagnata. Prendi una spugna alta, morbida e delicatissima, ci versi sopra una dose massiccia di bagnoschiuma e incominci ad insaponarle la schiena. Dischiude le labbra e resta immobile, finch la bocca non si riempie del tutto d'acqua gorgogliante e traboccante. La sputa fuori e si volta, riapre i suoi magnifici occhi cerulei e ti si stringe addosso sorridendo amabilmente. Si distacca dal tuo corpo e si allontana un poco, le insaponi i fantastici seni idilliaci dalle cime violette che le ingioiellano il busto sfavillando. Un rigagnolo serpeggiante di schiuma candida le discende sul ventre, le si raccoglie nella delizia dell'ombelico e si spande poi sul monte di venere dorato e delicato come un fiore sbocciato su un prato soleggiato, prima di diramarsi su quelle sue meravigliose cosce voluttuose ed esaltanti. Ti toglie la spugna dalle mani e ti insapona il petto, le braccia, i fianchi, l'addome, il pube... Stremato e ferito come un guerriero dopo una cruenta battaglia il tuo membro sussultante si inorgoglisce e lentamente si rialza. "Non dirmi che avresti il coraggio di continuare?!".

"Beh, pi forte di me... dopotutto se non pretendi per forza di farmi venire, un altro raund credo di poterlo anche sostenere.". Hai quasi l'impressione di vedere nuove fiamme avvamparle nel profondo delle pupille e nell'azzurro cielo delle iridi. "So benissimo che non necessario chiedere, ma te lo chiedo lo stesso: puoi garantirmi che questo bel piccioncino duro non porta malattie?". "Ci puoi scommettere!". La sua risatina melodiosa risuona appena al di sopra dello scroscio leggero dell'acqua e la sua espressione soave e radiosa si acuisce nel giro di qualche istante. "Vorresti forse coccolare ancora questa micina affettuosa che fa le fusa?". Si volge di nuovo e si aggrappa al corrimano che gira tutt'intorno alla doccia, mentre ti guarda e ti parla da dietro una spalla; inarca la vita sottilissima e solleva il sedere rotondeggiante, intanto con due dita si divarica dal basso le grandi labbra del sesso incarnato. Raccogli infine la spugna e ti avvicini. Gliela strizzi tra le scapole e un torrentello bianco e spumoso le scorre lungo la schiena, straripa sui fianchi e si insinua fra i suoi glutei chiari ed invitanti. L'acqua della doccia ti cade sulla testa e ti scivola sul corpo, le stesse gocce rade le scorrono pigramente sulla schiena e presto le lavano via la schiuma bianca pure dalle chiappe. Una piccola mano delicata ti cinge il cazzo e ti guida nell'accesso al suo talamo dell'amore. Penetri in lei con lentezza e la sua ninfa morbidissima, cremosa, soffice, succulenta, cedevole, calda, accogliente, scivolosa, caldissima, viscosa, bollente, oleosa, indifesa, ardente, rovente, succosa, grondante, untuosa, vorace, carnosissima, tumefatta, lubrificatissima. Puntelli meglio i piedi sul piatto antiscivolo della doccia e ti pieghi in avanti per accarezzarle le tette ed il clitoride. Si appoggia con la fronte al muro della doccia e con una mano ti afferra il fianco sinistro per condurti avanti e indietro in un ritmo febbrile e sempre pi veloce e profondo. "Ah s, picchia cos nella figa cattiva con quel grosso bastone violento che sfonda!". Il vapore che vi circonda si fatto ormai soffocante, quando inizia a fremere ed esclama in un suono rauco che risulta strozzato dallo scrosciare sonnolento della pioggerella costante che ricade nella doccia. La trattieni saldamente dal giro vita conturbante nel quale deciso affondi le dita e non smetti di infliggere nel suo ventre, sinch non si rilassa e non si lascia andare completamente nelle tue mani. Vai al 480. .464. Tornate a sedervi tenendovi per mano. L'affinit che vi accomuna ha qualcosa di straordinario! Uno inizia un pensiero e l'altra subito lo intuisce. Uno dei due comincia una frase e l'altro istintivamente la porta a termine. Pertanto dopo solo pochi minuti di nuove chiacchiere si instaura tra voi un legame altamente confidenziale che sfocia in quell'intimit profonda che spesso nemmeno con molti anni di amicizia possibile consolidare in modo del tutto permanente. La nottata si protrae piacevolmente ancora a lungo ma si sta attardando pericolosamente, quando decidi che giunto il momento di arrivare al dunque. Se vuoi comportarti da gentleman, vai al 493. Se vuoi concludere facendo dello spirito, vai al 503. Se vuoi tentare in un approccio discreto, vai al 513. .465. Ti appoggi al palchetto plastificato del Disc Jockey e tra un lampeggiamento e l'altro rimani incantato a guardare la silhouette perfetta di una ragazza che sta ballando da sola in mezzo alla pista non troppo affollata: capelli biondi al vento, lunghi e brillanti, movenze sensualissime; di certo potrebbe dare parecchio filo da torcere a una qualsiasi delle cubiste che si snocciolano ai margini

dimenandosi con affanno sui loro piedistalli spigolosi e squadrati. Bevi ancora dalla bottiglietta e osservi pi attentamente quella visione divina. La ragazza alta, veste un tubino nero che le arriva a met coscia e si muove disinvoltamente, come se il ritmo le scorresse nel sangue, ma sembra non sollevare mai lo sguardo nella tua direzione. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 495. Se esce un numero dispari, vai al 505. .466. La fai inginocchiare sul letto con la testa rivolta al muro. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 518. Se esce un numero dispari, vai al 589. .467. "Tu sali con l'ascensore, ultimo piano, io invece prendo le scale". Sussurri indicando le porte metalliche dell'ascensore nuovo di zecca. "Se ci metto piede sopra con queste scarpe mi uccidono!". "No, grazie". Ti dice sottovoce e si avvia verso le scale, muovendosi con grazia e disinvoltezza naturale, camminando lentamente e in punta di piedi per non far ticchettare in alcun modo le calzature; la segui immediatamente e non puoi resistere alla tentazione di ammirarle per tutto il tempo il fondoschiena perfetto. "Per me indifferente, ma non starai facendo pi danno facendo le scale?". "Probabilmente qualcuno cioccher comunque per gli scalini sono di marmo e si possono ripulire di sicuro, mentre per quell'affare sono stati spesi un sacco di soldi e non vorrei dover giustificare a nessuno qualche macchia difficile da togliere". Le rispondi sbrigativamente. "Tanto pi che non lo uso quasi mai e questo non aiuta la mia causa.". Aggredite le prime due rampe di scale in perfetta sintonia. Lei procedendo con calma per fare il meno rumore possibile, tu avanzando molto piano per non scivolare e cercando di prestare attenzione a non toccare nulla con le mani sporche. Aurora ti precede di diversi scalini e si intrattiene su ogni pianerottolo per aspettarti e mantenere accese le luci: ti senti persino un po' colpevole del fatto che non riesci a staccarle gli occhi dalle fantastiche rotondit del suo sedere, che ondeggia, che si contrae e si rilassa, che palpita e sembra respirare lievemente attraverso il tessuto aderente del vestito nero che la Ragazza indossa e che si trova a sola poca distanza dal tuo viso per la maggior parte del tempo se non tra una rampa e l'altra. "Dunque non scherzavi quando dicevi che vivi sulla cima di una torre". Soggiunge bisbigliando. "Non completamente". Lancia un dado: Se viene un numero pari, vai al 477. Se viene un numero dispari, vai al 487. .468.

Raggiungi l'abitacolo in muratura della doccia. Apri la porta di vetro smerigliato, schiudi il rubinetto dell'acqua calda e ne regoli il getto in modo da ottenere una pioggerella a goccioloni grossi e pesanti. Aurora che si gi liberata della tua felpa si infila immediatamente sotto alla doccia. Snodi l'asciugamano che ti cinge la vita, lo butti sul muretto pi vicino della vasca da bagno e la segui in fretta. La assai pi che bellissima Ragazza se ne rimane sensualmente in piedi al centro della doccia, con le braccia strette al petto e il volto rigirato in alto per bearsi al contatto della pioggerella sul viso e ti volge le spalle con malizia. I suoi lunghi capelli sono biondi e le ricadono pesantemente sulle spalle e lungo la schiena, le curve eccitanti del suo fisico morbido sono perfette, il culetto sodo di fattura straordinaria, le gambe sono lunghe e snelle come in un sogno molto seducente. Il suo corpo una visione flessuosa che viene accarezzata con dolcezza dall'acqua in una fantasia parecchio erotica e piuttosto bagnata. Prendi una spugna alta, morbida e delicatissima, ci versi sopra una dose massiccia di bagnoschiuma e incominci ad insaponarle la schiena. Dischiude le labbra e resta immobile, finch la bocca non si riempie del tutto d'acqua gorgogliante e traboccante. La sputa fuori e si volta, riapre i suoi magnifici occhi cerulei e ti si stringe addosso sorridendo amabilmente. Si distacca dal tuo corpo e si allontana un poco, le insaponi i fantastici seni idilliaci dalle cime violette che le ingioiellano il busto sfavillando. Un rigagnolo serpeggiante di schiuma candida le discende sul ventre, le si raccoglie nella delizia dell'ombelico e si spande poi sul monte di venere dorato e delicato come un fiore sbocciato su un prato soleggiato, prima di diramarsi su quelle sue meravigliose cosce voluttuose ed esaltanti. Ti toglie la spugna dalle mani e ti insapona il petto, le braccia, i fianchi, l'addome, il pube... Stremato e ferito come un guerriero dopo una cruenta battaglia il tuo membro sussultante si inorgoglisce e lentamente si rialza. "Non dirmi che avresti il coraggio di continuare?!". "Beh, pi forte di me... dopotutto se non pretendi per forza di farmi venire, un ultimo raund credo di poterlo anche sostenere.". Hai quasi l'impressione di vedere nuove fiamme avvamparle nel profondo delle pupille e nell'azzurro cielo delle iridi. "So benissimo che chiedere non sarebbe affatto sufficiente con chiunque altro, ma a te lo chiedo lo stesso: puoi garantirmi che questo bell'uccellino duro sano come un pesce?". "Ci puoi scommettere!". La sua risatina melodiosa risuona appena al di sopra dello scroscio leggero dell'acqua e la sua espressione soave e radiosa si acuisce nel giro di qualche istante. "Vorresti forse giocare ancora con questa micetta affettuosa che non smette di far le fusa?". Indietreggia e si aggrappa al corrimano che gira tutt'intorno alla doccia, mentre ti guarda e ti parla socchiudendo le palpebre; avanza con il bacino e allarga le gambe, intanto con due dita si divarica le grandi labbra del sesso incarnato. Raccogli infine la spugna e ti avvicini. Gliela strizzi tra i seni chiari ed invitanti, tonici e provocanti e un nuovo torrentello bianco e spumoso le scorre lungo il corpo conturbante. L'acqua della doccia ti cade sulla testa e sulle spalle, ti scivola sui fianchi e sulla schiena, le stesse gocce rade le scorrono pigramente sul busto e sulla pancia, sulle braccia e nell'inguine e presto le lavano via la schiuma bianca pure dalle cosce. Ti pieghi in avanti per mordicchiarle il collo, la sollevi agguantandola dai glutei compatti, le sue gambe ti si avvinghiano fermamente attorno alla vita, una piccola mano delicata ti cinge il cazzo e ti guida nell'accesso al suo talamo dell'amore. Penetri in lei con decisione e la sua ninfa morbidissima, cremosa, soffice, succulenta, cedevole, calda, accogliente, scivolosa, caldissima, viscosa, bollente, oleosa, disponibile, ardente, rovente, succosa, grondante, untuosa, vorace, carnosissima, tumefatta, lubrificatissima. Puntelli meglio i piedi sul piatto antiscivolo della doccia e ti chini per baciarla sulla bocca e sulla punta delle tette. Si appoggia con la nuca al muro della doccia e con le mani e con la voce ti incoraggia in un ritmo sempre pi febbricitante. "Ah s, spingi cos nella figa cattiva con quel grosso bastone violento che picchia!".

Il vapore che vi circonda si fatto ormai soffocante, quando inizia a fremere ed esclama in un suono rauco che risulta strozzato dallo scrosciare sonnolento della pioggerella costante che ricade nella doccia. Inarca la schiena e solleva il mento, la sostieni saldamente dal sedere rotondeggiante e per la vita sottilissima, non smetti per nulla di rintoccare energicamente nel suo ventre, sinch non si rilassa e non si lascia andare completamente nelle tue mani. Vai al 480. .469. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatto di sicuro molto tardi". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere: prendi fiato e la butti gi come per caso. "Posso avere il tuo numero di telefono?". Vi fissate negli occhi. Lancia 2 dadi: Se la loro somma, un numero pari, vai al 489. Se la loro somma, un numero dispari, vai al 524. .470. Unisci le ginocchia tra le sue cosce e la sollevi delicatamente dalle anche. Aurora si sostiene con la testa e con le gambe, arcuando la schiena e le reni per cambiare l'angolazione della vagina e permettere una penetrazione ottimale. Rigira il suo bel volto di lato e torna a chiudere gli occhi mentre inizi ad affondare nel suo corpo con sempre maggior vigore ed energia. La pelle della Ragazza chiara e splendente come una magnifica notte di luna piena, le sue braccia sono abbandonate sul letto nel gesto di una resa incondizionata, i seni le sobbalzano elasticamente di lato come al potente rintocco di una campana, stille bagnate e brillanti che ti gocciolano dai capelli le scivolano luccicando sul ventre e le si raccolgono nell'incavo divino dell'ombelico e in quello pi in basso della gola. Puoi sentire il glande affondare in profondit e farsi ritmicamente largo nella sua carne calda e scivolosa, puoi sentire nelle orecchie i gemiti affannosi che emette dalle labbra contratte, puoi sentire il contatto vellutato e soffice del suo monte di venere strofinato energicamente sul tuo pube, puoi sentire i movimenti convulsi della vita sottilissima che ti freme nelle palme delle mani, puoi sentire il palpito frenetico del suo cuore attraverso i polpastrelli delle dita, puoi sentire nelle tempie le pulsazioni incalzanti del suo respiro sempre pi eccitante e provocante. "Oh s, s, s!". Riapre gli occhi e l'espressione sconvolta che le affiora sul viso ferocemente carica di lussuria scatenata. Ti getta le braccia al collo e ti si incolla alla bocca. Ricadete sul letto ma non smetti di affondarle con impeto nel corpo. La senti orgasmare in un ansito prolungato. Continui a penetrarla con forza e decisione finch non si rilassa completamente.

Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 502. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 604. .471. .472. .473. Raggiungi l'abitacolo in muratura della doccia. Schiudi la porta di vetro smerigliato e regoli il getto dell'acqua calda in modo da ottenere una pioggerella a goccioloni diradati e pesanti. Aurora si gi liberata della felpa e si infila immediatamente sotto alla doccia. Ti snodi l'asciugamano che ti cinge la vita, lo butti sul muretto pi vicino della vasca da bagno e la segui in fretta. La assai pi che bellissima Ragazza se ne rimane sensualmente in piedi al centro della doccia, con le braccia strette al petto e il volto rigirato in alto per bearsi al contatto della pioggerella sul viso e ti volge le spalle con malizia. I suoi lunghi capelli sono biondi e le ricadono pesantemente sulle spalle e lungo la schiena, le curve eccitanti del suo fisico morbido sono perfette, il culetto sodo di fattura straordinaria, le gambe sono lunghe e snelle come in un sogno accattivante e molto seducente. Il suo corpo una visione flessuosa che viene accarezzata con dolcezza dall'acqua in una fantasia parecchio erotica e piuttosto bagnata. Prendi una spugna alta, morbida e delicatissima, ci versi sopra una dose massiccia di bagnoschiuma e incominci ad insaponarle la schiena. Dischiude le labbra e resta immobile, finch la bocca non si riempie del tutto d'acqua gorgogliante e traboccante. La sputa fuori e si volta, riapre i suoi magnifici occhi cerulei e ti si stringe addosso sorridendo amabilmente. Si distacca dal tuo corpo e si allontana un poco, le insaponi i fantastici seni idilliaci dalle cime violette che le ingioiellano il busto sfavillando. Un rigagnolo serpeggiante di schiuma candida le discende sul ventre, le si raccoglie nella delizia dell'ombelico e si spande poi sul monte di venere dorato e delicato come un fiore sbocciato su un prato soleggiato, prima di diramarsi su quelle sue meravigliose cosce voluttuose ed esaltanti. Ti toglie la spugna dalle mani e ti insapona il petto, le braccia, i fianchi, l'addome, il pube... Stremato e ferito come un guerriero dopo una cruenta battaglia il tuo membro sussultante si inorgoglisce e lentamente si rialza. "Non dirmi che avresti il coraggio di continuare?!". "Beh, pi forte di me... dopotutto se non pretendi per forza di farmi venire, un altro raund credo di poterlo anche sostenere.". Hai quasi l'impressione di vedere nuove fiamme avvamparle nel profondo delle pupille e nell'azzurro cielo delle iridi. "So benissimo che non necessario chiedere, ma te lo chiedo lo stesso: puoi garantirmi che questo bel pesciolino duro non porta malattie?". "Ci puoi scommettere!". La sua risatina melodiosa risuona appena al di sopra dello scroscio leggero dell'acqua e la sua espressione soave e radiosa si acuisce nel giro di qualche istante. "Vorresti forse assaggiare ancora questa fighetta golosa che ha voglia di coccole?". Indietreggia e si aggrappa al corrimano che gira tutt'intorno alla doccia, mentre ti guarda e ti parla socchiudendo le palpebre; allarga le gambe e sporge all'infuori il basso ventre, intanto con due dita si divarica le grandi labbra del sesso incarnato. Raccogli infine la spugna e ti avvicini. Gliela strizzi tra i seni chiari ed invitanti, tonici e provocanti e un nuovo torrentello bianco e spumoso le scorre lungo il corpo conturbante. L'acqua della doccia ti cade sulla testa e sulle spalle, ti scivola sui fianchi e sulla schiena, le stesse gocce rade le scorrono pigramente sul busto e sulla pancia, sulle braccia e nell'inguine e presto le lavano via la schiuma bianca pure dalle cosce. Ti fa sedere sul

piatto antiscivolo della doccia, ti si siede sul grembo e ti si avvinghia alle reni incrociando strettamente le gambe attorno alla tua vita. Una piccola mano delicata ti cinge il cazzo e ti guida nell'accesso al suo talamo dell'amore. Penetri in lei fino alla radice del sesso. Prende ad ondulare il bacino, appoggi la schiena al muro e l'afferri e sostieni dai glutei compatti per facilitarla. La sua ninfa morbidissima, cremosa, soffice, succulenta, cedevole, calda, accogliente, scivolosa, caldissima, viscosa, bollente, oleosa, costrittiva, ardente, rovente, succosa, grondante, untuosa, vorace, carnosissima, tumefatta, lubrificatissima. Ti posa le mani sulle spalle e getta indietro la testa, ti chini in avanti per leccarle e succhiarle la punta delle tette. Si piega su di te per baciarti, si rialza in piedi e ne approfitti per accomodare le gambe, si volta dall'altra parte e ti si risiede subito sul cazzo. Inizia allora ad andare e venire verticalmente sostenendosi sulle mani e sulle gambe. La accompagni in ogni movimento sollevandola dai glutei e dalle cosce, il vapore della doccia si infittisce rapidamente. "Oh s, sfonda cos nella figa cattiva con quel grosso bastone violento che spacca!". La nebbiolina che vi circonda si fatta ormai soffocante, quando comincia a fremere ed esclama in un suono rauco che risulta strozzato dallo scrosciare sonnolento della pioggerella costante che ricade nella doccia. Inarca la vita sottilissima e solleva il mento, la reggi saldamente dal sedere rotondeggiante e non smetti per nulla di sollevarla e riabbassarla profondamente di peso sul cazzo, sinch non si rilassa e non si abbandona completamente nelle tue mani. Vai al 480. .474. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatta di sicuro un'ora tardissima". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere: prendi fiato e la butti gi come per caso. "Ti va di venire a vedere la mia collezione di farfalle?". Vi fissate negli occhi. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 509. Se esce un numero dispari, vai al 514. .475. Continuate a studiarvi reciprocamente ancora un pezzo, lei senza mai smettere di ballare sensualmente e tu limitandoti a sorseggiare con calma dalla tua bottiglietta, finch uno dei ripetuti flash psicadelici assai pi lungo di tutti gli altri illumina chiaramente per un istante la pista e la riconosci immediatamente: la Ragazza dagli occhi azzurri della sala esterna! Dubiti che il tempo a vostra disposizione possa essere sufficiente perch se ne accorga ma le sorridi lo stesso. Ti pieghi sulle ginocchia e appoggi sul pavimento la bottiglietta di acqua minerale. Fingi di raccogliere qualcosa da terra e ti rialzi in piedi. La Ragazza ti osserva con curiosit. Mimi il gesto di assemblare una canna da pesca, la ruoti sopra la testa ed effettui un impeccabile lancio nel mezzo

dei giovani che si dimenano sulla pista da ballo. La Ragazza sembra non capire, e rallenta il ritmo dei suoi movimenti seducenti. Arretri di un passo e incominci a rifar su la lenza del tuo mulinello immaginario; lei pare comprendere all'improvviso la situazione e riprende a ballare avanzando lentamente verso di te, sfilandosi un poco alla volta dalla discreta folla che la attornia strettamente da vicino. Eccellente! Un pesciolino molto grosso ha infine abboccato all'amo: puntelli un piede in avanti e inclini indietro la canna iniziando a far su con foga la lenza sin quando ripeschi del tutto la Ragazza al di fuori della pista e te la ritrovi di fronte. Vi guardate negli occhi e scoppiate a ridere. "Giuro che questa la prima volta che funziona davvero, di solito il massimo che riesco a pescare solamente un amico che si sente in vena di scherzi". Si asciuga una lacrima e ti porge la mano. "Aurora". "Bill". Naturalmente non il tuo vero nome per quest'oggi ti senti decisamente trasgressivo e Bill si direbbe calzare a pennello. Le prendi la mano e subito dopo aver recuperato la bottiglietta di plastica la conduci a sedersi sul primo divano libero che riuscite a trovare. Vai al 515. .476. La fai sdraiare supina al centro del letto. I capelli sfavillano, gli occhi sono chiusi, il seno la pi grande di tutte le opere d'arte, la fitta peluria sul monte di venere si direbbe valorizzata e cosparsa di brillantina, le gambe sono lunghe, snelle e distese, le braccia sono affusolate ed incrociate sopra alla testa. Ti accomodi al suo fianco e ti chini sul suo corpo per baciarle il naso, le labbra, il mento, il collo, la gola, il petto ed entrambe le punte delle mammelle elasticamente rilassate ai lati del busto. Le succhi il capezzolo destro che risulta dolce e salato contemporaneamente, le contieni in una mano la meraviglia sinistra e presti la stessa attenzione anche al secondo capezzolo. Scivoli con la mano destra sulla pelle lievemente sudata del suo ventre piatto, le fai scorrere le dita sul vello liscio e dorato, Aurora schiude appena le gambe e le sfiori con un polpastrello la superficie oleosa del clitoride per tutta la sua lunghezza. Contrai leggermente il dito medio arretrando in fretta con la mano e intingi dolcemente la punta della prima falange fra le sue grandi labbra internate e bagnatissime. Sospira e rigira di lato la testa, le raccogli le cosce con un braccio e come sempre mostra di capirti al volo, perch si afferra subito dietro alle ginocchia e se le stringe voluttuosamente contro il petto. Senza perdere altro tempo ti posizioni a T sotto di lei. Allunga in alto le gambe e una montagnola carnosissima spicca immediatamente tra le sue cosce. La punta del clitoride si intravvede a malapena, il taglio della vulva come una ferita profonda, le labbra del sesso sono serrate e lucidissime. Vi appoggi il glande e la montagnola pare ammaccarsi teneramente. Le fai scivolare la cappella lungo il solco e la sua fessura sembra aprirsi con innocenza. Le conficchi ripetutamente il paletto nel cuore, il pugnale nel petto, il gladio nello stomaco, il coltello nel burro, il cucchiaio nel dolce, la forchetta nella carne, lo spiedo nel pesce, lo scalpello nella roccia, il punteruolo nell'argilla, il rastrello nella sabbia, la falce nell'erba, la zappa nell'orto, la pala nel terreno, il chiodo nel muro, il dito nella piaga, la verga nel ventre... ruota progressivamente il bacino sul proprio asse mentre le accarezzi delicatamente le cosce. Ti ritrovi infine disteso sul fianco, con le sue ginocchia strette al petto, con il braccio sinistro abbarbicato alle sue gambe, con la mano destra impegnata a pasteggiare nel morbido delle sue tette. Non smetti di conficcarle il cazzo nel corpo finch non si scuote con violenza in gemiti prolungati che non la lasciano affatto pi stanca di prima. Quando vi risollevate sulle ginocchia, ricominciate subito a coccolarvi molto passionalmente. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 523. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458.

Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi concludere, vai al 462. .477. Continuate a salire su per le scale in accordo e armonia il pi in silenzio possibile. A met della terza rampa di scalini il tubino elasticizzato che la Ragazza guanta con innocenza inizia a ritrarsi lentamente sulle cosce affusolate e perfette. In cima alla quarta rampa l'orlo inferiore dell'abito nero arriva fino a sfiorarle le rotondit dei glutei palpitanti e puoi cos intravvedere per un istante balenare uno spicchio delle sue candide mutandine bianche. Giunta sul pianerottolo Aurora si riaggiusta il vestito e quell'interminabile agonia esasperante si ripete per tutta la durata dell'ascesa pi lunga e faticosa che riesci a ricordare. "Sei tutto rosso". Estrai le chiavi e le fai tintinnare distrattamente. "E mi sembri affaticato". Fai un lungo respiro profondo. "Sei certo di star bene?". Risalite intanto il corridoio e vi fermate davanti alla porta del tuo appartamento. "Sicuro, solo che ho fatto tutte le scale senza toccare n il muro n la ringhiera con un solo dito per non sporcare e mi sento un po' accaldato". Sorride maliziosamente mentre infili le chiavi nella serratura. Apri la porta di casa andando al 497. .478. Tira un dado: Se esce un numero pari, vai al 476. Se esce un numero dispari, vai al 578. .479. Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che ho solamente proposto di riaccompagnarti a casa". "Eh gi, certo, stavo pensando a qualcosa di meglio". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Perch invece non mi fai vedere dove abiti". Schietta, esplicita e diretta come sempre. "Sono veramente curiosa di entrare a far parte del tuo mondo.". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Ho capito bene?". Esita un istante solo e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo comunque avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!".

Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 412. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 402. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 407. .480. Terminate di lavarvi e risciacquarvi sotto il getto caldo e leggero della doccia. Procuri teli da bagno freschi e puliti per entrambi e finite di asciugarvi. Ti avvolgi un telo sul capo e le dai una rapida botta di phon sui capelli. Aurora si premura di riassettare un po' nei dintorni mentre ti passi l'asciugacapelli ancora pi in fretta sulla testa. La riconduci nella tua alcova, tirate velocemente il copriletto e lo lasciate ricadere per terra tra il letto e il divano, vi infilate fra le lenzuola e nonostante la luce del primo mattino che penetra dalle finestre e che inonda ormai la stanza crolli come un sasso in un sonno pesante e molto simile al coma profondo. Non ti risvegli che a mezzogiorno inoltrato. Vai al 540. .481. .482. La fai ridistendere al centro del letto e le monti sopra. Riprendi a muoverti dentro di lei, ora lentamente, fin quando non la senti riscaldarsi per l'ennesima volta. Ti pieghi in avanti per sfiorarle la bocca con un bacio estremamente carico di delicata passione. Acceleri impercettibilmente il ritmo dei movimenti senza smettere di penetrarla con tenerezza. La senti fremere e gemere e ti senti avviluppare con le braccia e con le gambe. Non possibile! La senti orgasmare pi e pi volte in successione rapida: non ti mai capitato di conoscere una sola altra ragazza capace di raggiungere tanti orgasmi a cos poca distanza gli uni dagli altri; durante le molteplici posizioni che avete tentato dal momento in cui te la sei ritrovata seminuda nel letto ne hai contati almeno una mezza dozzina prima di perderne il conto. Seguiti a muoverti piano nel suo corpo febbricitante finch non ti senti sciogliere dal groviglio abbarbicante di braccia e gambe e non la senti giacere totalmente abbandonata sotto il peso delle tue spintarelle. Rotoli infine sulla schiena e ti sollevi sui gomiti per osservarla mentre accaldata, disfatta e sfinita ti guarda con dolcezza: il suo fascino gi notevole aumentato enormemente. Le sorridi e lei spossata contraccambia di rimando. Si scosta una ciocca luminosa dal viso ed i suoi occhi straordinariamente azzurri scintillano. Le sue mani sono incrociate sul cuore e il seno fantastico che Madre Natura le ha generosamente fornito si solleva e si riabbassa con affanno. Recupera il fiato e si gira sul fianco, ti accarezza con amore il membro eretto ancora inguantato. Le confessi che non ce la fai a venire e le racconti brevemente che l'orgasmo che per un soffio non hai raggiunto in principio tra le sue labbra non era affatto il primo orgasmo della giornata. Ti sfila il profilattico e ti scappella distrattamente il cazzo mentre curiosa e divertita ti ascolta parlare con quel suo sorriso innocente dipinto sul faccino radioso. "Se dovessimo continuare probabile che mi resti in tiro per tutta la notte, ma non credo che riuscirei pi a ritrovare quell'apice di tensione necessaria per godere veramente". "Interessante". Vai al 406. .483.

.484. Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che davvero una gran bella collezione". "Eh gi, certo, ne sono sicura". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Ce l'hai veramente?". Esplicita, diretta e curiosa come sempre. "Non proprio, per possiedo una caffettiera e tengo apposta da parte una buona marca di caff per le grandi occasioni". "Quasi quasi mi sento tentata". "E poi ho la macchina e dopo posso riaccompagnarti a casa.". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Significa di s?". Esita un istante solo e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda opportunit per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 412. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 402. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 407. .485. Continuate a studiarvi reciprocamente ancora un pezzo, lei senza mai smettere di ballare sensualmente e tu limitandoti a sorseggiare con calma dalla tua bottiglietta, finch uno dei ripetuti flash psicadelici assai pi lungo di tutti gli altri illumina chiaramente per un istante la pista e la riconosci immediatamente: la Ragazza dagli occhi azzurri della sala esterna! Dubiti che il tempo a vostra disposizione possa essere sufficiente perch se ne accorga ma le sorridi lo stesso. Ti pieghi sulle ginocchia per appoggiare in un angolo sul pavimento la bottiglietta di acqua minerale; sai che non si dovrebbe abbandonare nulla in giro nella discoteca per in questo preciso momento non te ne pu assolutamente fregar di meno. Ti rialzi in piedi e la Ragazza ti osserva con curiosit. Simulando i movimenti di una rapida tarantella e spostandoti al ritmo frenetico del caos rintuonante che fuoriesce dagli altoparlanti ti lanci nel mezzo dei giovani che si dimenano sulla pista da ballo. La Ragazza rallenta l'andamento seducente del suo rintocco ipnotico e tu continui a saltellare scivolando da una parte all'altra, facendoti largo un poco alla volta fra la discreta folla di ragazzi che la attorniano strettamente da vicino sin quando giungi infine a ritrovartela di fronte. Concludi la tua ridicola performance mimando il gesto di battere un tamburello immaginario all'altezza della testa. Si porta le dita alla bocca, vi guardate negli occhi e scoppiate a ridere. "Giuro che non so fare nient'altro... ti andrebbe di venire a sederti altrove?". Si asciuga una lacrima, annuisce appena e ti porge la mano.

"Aurora". "Bill". Naturalmente non il tuo vero nome ma quest'oggi ti senti decisamente trasgressivo e Bill si direbbe calzare a pennello. Le prendi la mano e subito dopo aver recuperato la bottiglietta di plastica la conduci a sedersi sul primo divano libero che riuscite a trovare. Vai al 515. .486. Aurora si raddrizza cercando un comodo appoggio sul bordo del letto, chiude le cosce l'una contro l'altra, si inarca voluttuosamente sollevando e spingendo indietro il culetto: le fantastiche rotondit del sedere si direbbero perfette in assoluto, il forellino roseo dell'ano sembra un bocciolo in fiore. La sua ninfa rimane compressa tra le gambe e una cunetta carnosissima si spara all'infuori separata nel mezzo da un solco attraente e grondante. Ti rialzi diritto sulle ginocchia divaricate e la penetri da dietro. Ti chini lievemente su di lei per posarle il petto sulla schiena e per baciarle dolcemente le spalle, le fai scivolare le mani sull'addome per aderire maggiormente al suo corpo mentre inizia a muoversi da sola sul cazzo. Senti la punta del glande farsi largo nelle sue carni roventi, senti le pareti frontali della sua vulva strette sulla verga, senti il suo contatto setoso sulla pelle, senti i muscoli guizzare fra le dita, senti il tocco compatto dei suoi glutei premuti sul ventre; percepisci la morbidezza del monte di venere sui testicoli ogni volta che si strofina su e gi con il bacino. Sollevi la testa incrociando i suoi magnifici occhi azzurri nello specchio della parete opposta. Il suo visetto adorabile, il suo sguardo fiammeggia, le sue labbra sono piene, bellissime, lucide, sensuali, eccitanti e leggermente dischiuse. Riprendi con molta calma ad assecondare i suoi movimenti profondi senza mai staccare gli occhi dallo specchio. Le fai scorrere le dita sulle braccia e le cingi i seni elastici con le mani, le sue punte violette schizzano subito in avanti. Acceleri progressivamente la velocit della penetrazione e senti presto le chiappe schioccare e le tette sussultare nelle palme delle mani. Aumenti oltremodo il peso della tua percussione violenta continuando a fissarla negli occhi finch non distoglie per prima lo sguardo socchiudendolo. Improvvisamente la senti come contrarsi su se stessa, la vedi abbassare la testa, pare raccogliersi in meditazione, e poi gettare indietro i capelli ed esplodere in un'esclamazione rauca e soffocata. Smetti di percuoterla solo dopo averla vista accasciata sul letto smettere del tutto di tremare. Ti lasci ricadere sul pavimento e ti accomodi con le spalle all'armadio per recuperare in parte le forze, intanto con una mano ti afferri l'asta rigonfia per menarti l'uccello. La Ragazza si rialza infine sui gomiti e frattanto una gocciolina brillante le discende pigramente lungo una coscia. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 554. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 452. .487. Continuate a salire su per le scale in accordo e armonia il pi in silenzio possibile. A met della terza rampa di scalini il tubino elasticizzato che la Ragazza guanta con sensualit inizia a ritrarsi lentamente sulle gambe affusolate e perfette. In cima alla quarta rampa l'orlo inferiore dell'abito nero arriva sino a sfiorarle le rotondit del fondoschiena palpitante e puoi cos intravvedere per un istante balenare uno spicchio delle sue candide mutandine bianche. Giunta sul pianerottolo Aurora si riaggiusta il vestito ma l'indumento aderente non resiste al suo posto che per pochi gradini e a nemmeno un terzo della quinta scalata puoi distinguere chiaramente l'attaccatura dei suoi glutei

chiari, sodi e sussultanti e il candore sfavillante della biancheria intima che appare fulminea come un lampo e subito sparisce risprofondando nel mezzo della carne ad ogni sua singola contrazione muscolare. Si ricompone ancora un paio di volte e poi sembra darsi per vinta lasciando perdere e limitandosi semplicemente a riassettarsi l'abbigliamento sulle cosce soltanto una volta arrivata al termine di quell'interminabile e faticosa ascesa esasperante. "Sei tutto rosso". Estrai le chiavi e le fai tintinnare distrattamente. "E mi sembri affaticato". Fai un lungo respiro profondo. "Sei certo di star bene?". Risalite intanto il corridoio e vi fermate davanti alla porta del tuo appartamento. "Sicuro, solo che ho fatto tutte le scale senza toccare n il muro n la ringhiera con un solo dito per non sporcare e mi sento un po' accaldato". Sorride maliziosamente mentre infili le chiavi nella serratura. Apri la porta di casa andando al 497. .488. Tornate a sedere tenendovi per mano, mentre le doppie porte della discoteca si aprono e un gruppetto di giovani se ne va dalla sala schiamazzando: un brandello frastornante di caos allo stato puro dilaga immediatamente da quella ferita sanguinante come un fiume in piena e ti attraversa il cervello. "Proprio non ti piace la confusione...". "No, non molto". Sorride. "Perch dici?". "Ti si legge sulla faccia". "Cos'ha la mia faccia?". "Sembra che ti abbiano conficcato un punteruolo in mezzo agli occhi.". Beh, l'effetto quello! Vai al 490. .489. "E perch mai?". Sorride amabilmente. "Non sarai un Collezionista?". "No, non questo... solo che mi dispiacerebbe perderti di vista". Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che dicevo veramente". "Eh gi, certo, non ne dubito per niente". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Ma se sono proprio qui davanti". "Ci sei adesso, e non so per quanto ci potrai ancora essere prima di svanire nel nulla". "Dipende da ci che offri". Schietta e curiosa, esplicita e diretta come sempre. "Dunque vediamo: offro un giro in carrozza, una buona tazza di caff e una visita nella torre pi alta del castello in cui vivo". "Mi hai quasi convinta". "Un'avventura magica e un viaggio indimenticabile al centro del mondo che mi appartiene".

Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Ho capito bene?". Esita un istante e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 412. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 402. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 407. .490. L'affinit che vi accomuna ha qualcosa di straordinario! Uno inizia un pensiero e l'altra subito lo intuisce. Uno dei due comincia una frase e l'altro istintivamente la porta a termine. Pertanto dopo solo pochi minuti di nuove chiacchiere si instaura tra voi un legame altamente confidenziale che sfocia in quell'intimit profonda che spesso nemmeno con molti anni di amicizia possibile consolidare in modo del tutto permanente. La nottata si protrae piacevolmente ancora a lungo ma si sta attardando pericolosamente, quando decidi che giunto il momento di arrivare al dunque. Se vuoi comportarti da gentleman, vai al 493. Se vuoi concludere facendo dello spirito, vai al 503. Se vuoi tentare in un approccio discreto, vai al 513. .491. .492. Steso sulla schiena, la fai rialzare in piedi su di te e poi subito accucciare girata di spalle sul grembo. Aurora si guida la verga nella vagina e si inclina all'indietro appoggiandosi di peso sulle tue braccia. La figa che si dilata, il cazzo che vi sprofonda, il fuoco che si diffonde irradiandosi nell'inguine. Inizia immediatamente ad andare e venire verticalmente usando le gambe per muoversi mentre la sostieni dai fianchi per ricercare il giusto ritmo del piacere che la governa. Lei che cavalca da sopra, gli addominali che ti pulsano sfrenati fra le dita, le palle palpitanti che sobbalzano, tu che stantuffi con forza da sotto. I movimenti si fanno troppo rapidi e incontrollati assai prima di poter riuscire a sintonizzare gli sforzi di entrambi in modo adeguato e presto senti il glande scappare involontariamente fuori dal suo condotto rovente e cremoso. Senza perdere tempo si rialza e si impala di nuovo. Ritorna a inclinarsi maggiormente all'indietro fino a posarsi con le palme delle mani sul copriletto piuttosto stropicciato. La schiena che si inarca, le cosce che si contraggono, le ginocchia divaricate in alto, la testa che ricade mollemente. I suoi capelli sono come fili di luce dorata che ti solleticano sul viso stimolando in modo molto gradevole ed eccitante. Riprende a cavalcare, controllando meglio la profondit e la velocit della penetrazione, mentre tu riprendi a stantuffarle dentro con passione e vigore dal basso. La cappella che penetra tra le fiamme dell'inferno, le scapole che ti

sfiorano il petto, i suoi glutei che si spalmano sul tuo ventre irrigidito e contratto. Le fai scivolare le mani sulla pelle lievemente sudata, le accarezzi dolcemente i seni fantastici, non smetti mai di sprofondare nel suo corpo inseguendola e spronandola con colpi rabbiosi di reni sul letto alquanto disfatto. I gemiti che produce, i sospiri strozzati nelle labbra, i mugolii che le sfuggono dalla bocca, le parole confuse e strette fra i denti, gli schiocchi sonori delle chiappe, le doghe che scricchiolano pericolosamente, i rantoli sommessi e soffocati del suo respiro sempre pi ansante: il tutto ti risuona nelle orecchie come il coro angelico di un'orchestra divina e magistrale. Le strizzi appena i capezzoli tra il pollice e l'indice di ogni mano e la senti fremere e rabbrividire improvvisamente. Il galoppo si fatto febbrile e forsennato quando ricomincia a sussultare in preda a un orgasmo sfiancante per chiunque altro, ma la Ragazza ha gi ampiamente dimostrato di essere dotata di un'energia inesauribile e dopo esserti infine crollata addosso, dopo avere smesso di tremare convulsamente, dopo avere recuperato un minimo di fiato, ti affonda le dita nello stomaco e si raddrizza sul tuo cazzone come una candela infilata nel suo piattino e ricomincia a cavalcare muovendosi al passo per qualche minuto prima solo di accennare a smontare. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 602. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 422. .493. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatto di sicuro molto tardi". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere. "Mi sa che dovrei proprio mettermi in cerca delle amiche, se non voglio rischiare di dover rincasare a piedi.". "Non ce n' bisogno". Vi fissate negli occhi. "Posso benissimo accompagnarti io!". Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 504. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 510. .494. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno.

"Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatto di sicuro molto tardi". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere: prendi fiato e la butti gi come per caso. "Posso avere il tuo numero di telefono?". Vi fissate negli occhi. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 519. Se esce un numero dispari, vai al 524. .495. Finalmente solleva il mento e con interesse incrociate lo sguardo come calamite che si attraggono irresistibilmente. Continuate a studiarvi ancora per un pezzo, lei senza mai smettere di ballare sensualmente e tu limitandoti a sorseggiare con calma dalla tua bottiglietta, finch uno dei ripetuti flash psicadelici assai pi lungo di tutti gli altri illumina chiaramente per un istante la pista e la riconosci immediatamente: la Ragazza dagli occhi azzurri della sala esterna! Dubiti che il tempo a vostra disposizione possa essere sufficiente perch se ne accorga ma le sorridi lo stesso. Ti pieghi sulle ginocchia e appoggi sul pavimento la bottiglietta di acqua minerale. Fingi di raccogliere qualcosa da terra e ti rialzi in piedi. La Ragazza ti osserva con curiosit. Mimi il gesto di assemblare una canna da pesca, la ruoti sopra la testa ed effettui un impeccabile lancio nel mezzo dei giovani che si dimenano sulla pista da ballo. La Ragazza sembra non capire, e rallenta il ritmo dei suoi movimenti seducenti. Arretri di un passo e incominci a rifar su la lenza del tuo mulinello immaginario; lei pare comprendere all'improvviso la situazione e riprende a ballare avanzando lentamente verso di te, sfilandosi un poco alla volta dalla discreta folla che la attornia strettamente da vicino. Eccellente! Un pesciolino molto grosso ha infine abboccato all'amo: puntelli un piede in avanti e inclini indietro la canna iniziando a far su con foga la lenza sin quando ripeschi del tutto la Ragazza al di fuori della pista e te la ritrovi di fronte. Vi guardate negli occhi e scoppiate a ridere. "Giuro che questa la prima volta che funziona davvero, di solito il massimo che riesco a pescare solamente un amico che si sente in vena di scherzi". Si asciuga una lacrima e ti porge la mano. "Aurora". "Bill". Naturalmente non il tuo vero nome per quest'oggi ti senti decisamente trasgressivo e Bill si direbbe calzare a pennello. Le prendi la mano e subito dopo aver recuperato la bottiglietta di plastica la conduci a sedersi sul primo divano libero che riuscite a trovare. Vai al 515. .496. La afferri saldamente in vita e prestando grande attenzione per non farlo scivolare fuori le rotoli sopra con delicatezza. Riprendi a muoverti dentro di lei, lentamente, fin quando non la senti riscaldarsi per l'ennesima volta. Ti pieghi in avanti per sfiorarle la bocca con un bacio estremamente passionale e dolcissimo. Acceleri impercettibilmente il ritmo dei movimenti senza smettere di penetrarla con tenerezza. La senti fremere e gemere e ti senti avviluppare con le braccia e con le gambe.

Non possibile! La senti orgasmare pi e pi volte in successione rapida: non ti mai capitato di conoscere una sola altra ragazza capace di raggiungere tanti orgasmi a cos poca distanza gli uni dagli altri; durante le molteplici posizioni che avete tentato dal momento in cui te la sei ritrovata seminuda nel letto ne hai contati almeno una mezza dozzina prima di perderne il conto. Seguiti a muoverti piano nel suo corpo febbricitante finch non ti senti sciogliere dal groviglio abbarbicante di braccia e gambe e non la senti giacere totalmente abbandonata sotto il peso delle tue spintarelle. Ti corichi infine sulla schiena e ti sollevi sui gomiti per osservarla mentre accaldata, disfatta e sfinita ti guarda con dolcezza: il suo fascino gi notevole aumentato enormemente. Le sorridi e lei spossata contraccambia di rimando. Si scosta una ciocca luminosa dal viso ed i suoi occhi straordinariamente azzurri scintillano. Le sue mani sono incrociate sul cuore e il seno fantastico che Madre Natura le ha generosamente fornito si solleva e si riabbassa con affanno. Recupera il fiato e si gira sul fianco, ti accarezza con amore il membro eretto ancora inguantato. Le confessi che non ce la fai a venire e le racconti brevemente che l'orgasmo che per un soffio non hai raggiunto in principio tra le sue labbra non era affatto il primo orgasmo della giornata. Ti sfila il profilattico e ti scappella distrattamente il cazzo mentre curiosa e divertita ti ascolta parlare con quel suo sorriso innocente dipinto sul faccino radioso. "Se dovessimo continuare probabile che mi resti in tiro per tutta la notte, ma non credo che riuscirei pi a ritrovare quell'apice di tensione necessaria per godere veramente". "Interessante". Vai al 406. .497. Nel tuo appartamento non ci sono veri e propri lampadari ma soltanto plafoniere a muro e a soffitto, nonch svariate lampade alogene accuratamente posizionate in punti mirati e tutti gli interruttori installati in casa sono dotati di reostati per riuscire ad avere sempre e comunque l'atmosfera desiderata in ogni situazione possibile. Regoli quindi il reostato in modo da ottenere una luce morbida e confortevole nella stanza che funge anche da ingresso. Lasci cadere le chiavi sul tavolino alla tua destra, attraversi la sala invitandola ad entrare senza far troppi complimenti e raggiungi la porta scorrevole a scomparsa sulla parete opposta, la apri e ti affacci in cucina regolandone contemporaneamente l'illuminazione cos come la precedente. "L sopra c' la caffettiera e l dentro troverai il barattolo del caff". "OK, me la posso cavare". Ti scusi per la pessima accoglienza e ti sposti per farla passare. "Devo assolutamente ripulirmi e cambiarmi". "Va bene". "Mi faccio una doccia a tempo di record e ritorno in meno di cinque minuti". "Non preoccuparti". "Sei impareggiabile!". Sorride. "Su vai, spicciati che qui ci penso io.". Prendi una delle due porte che danno in camera da letto e accedi immediatamente al bagno. Ti spogli e getti i vestiti nel cestone dei panni sporchi. Entri ed esci dalla doccia in non pi di tre rapidissimi minuti. Ti frizioni velocemente i capelli bagnati, ti asciughi al volo e ti annodi l'asciugamano sul fianco rimboccandolo stretto intorno alla vita. Schiudi la porta per tornare in camera e ti rendi subito conto che qualcosa non esattamente come quando l'hai lasciata solamente pochissimo prima. Tira un dado: Se viene un numero pari, vai al 507.

Se viene un numero dispari, vai al 517. .498. Il viso pulito e radioso se ne resta fiduciosamente abbandonato sul letto con gli occhi chiusi, le mani sono posate sul copriletto poco al di sopra della testa ed i capelli fulgidi e rilucenti quanto l'astro celeste vi ricadono sopra; i gomiti sono lievemente schiusi all'infuori e la linea flessuosa della schiena seducente quanto e pi di una promessa sensualissima, la curva del sedere morbida e tondeggiante quanto e pi di un'incantevole bolla di sapone, le cosce sono perfette e le fattezze sublimi dei polpacci ti scatenano un fremito di desiderio che ti coglie fin nel profondo del midollo delle ossa. Aurora allarga le gambe, facendo teneramente le fusa e spingendo in alto il suo culetto come una gatta: una cunetta carnosissima compare subito tra le sue cosce e la fessura internata della sua ninfa luccicante si rivela con molta languidezza sfavillando al centro in tutto il suo splendore. Ti adagi comodamente fra le sue gambe appuntando in fretta il glande al taglio della vulva. Senti la cappella penetrarle dentro in un attimo, senti il contatto elastico dei suoi glutei sodi schiacciati sul tuo pube con la forza di un animale in calore, si solleva sui gomiti inarcando flessibilmente indietro la schiena sino al punto di aderirti al petto e di sfiorarti una guancia con la sua mentre ti puntelli sulle palme delle mani per non gravarle troppo addosso. Cominci immediatamente a montarla con vigore, mordicchiandola dolcemente sul collo, non smetti mai di sbatterla nel ventre e puoi sentirla ricambiare con piccoli colpetti delle chiappe per aumentare la stimolazione del proprio piacere, percepisci contro i testicoli il tocco soffice del suo monte di venere e puoi sentire a pochi centimetri dalle orecchie i gemiti rochi che emette dalla bocca. La senti prestissimo liquefarsi in un fiotto bollente, percepisci con chiarezza ogni singolo spasmo delle sue natiche nell'inguine, percepisci ogni brivido del suo corpo attraverso la pelle, seguiti a muoverti energicamente su di lei finch non la senti rilassarsi totalmente e non la vedi crollare di nuovo distesa sotto di te. Infine sfili la verga dalla sua vagina succosa e grondante, le smonti da sopra con le braccia doloranti e ti rialzi affaticato sul gomito sinistro rimanendo smarrito per un istante in contemplazione di tanta bellezza. Il grande fascino di cui la Ragazza dotata sembra aumentare smodatamente orgasmo dopo orgasmo e di sicuro non mai stata cos bella come adesso! Se vuoi tentare una variante, vai al 432. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 564. .499. Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che ho solamente proposto di riaccompagnarti a casa". "Eh gi, certo, stavo pensando a qualcosa di meglio". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Perch invece non mi fai vedere dove abiti". Schietta, esplicita e diretta come sempre. "Sono veramente curiosa di entrare a far parte del tuo mondo.". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Ho capito bene?".

Esita un istante solo e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo comunque avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 402. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 407. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 412. .500. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 470. Se esce il numero 2, vai al 528. Se esce il numero 4, vai al 556. Se esce il numero 5, vai al 594. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra le quattro possibilit sopra elencate. .501. .502. Tira un dado: Se esce il numero 2, vai al 528. Se esce il numero 3, vai al 431. Se esce il numero 4, vai al 556. Se esce il numero 5, vai al 594. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra le quattro possibilit sopra elencate. .503. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatta di sicuro un'ora tardissima". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere: prendi fiato e la butti gi come per caso. "Ti va di venire a vedere la mia collezione di farfalle?". Vi fissate negli occhi.

Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 514. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 520. .504. Scoppia in una risatina pi viva del solito. "Guarda che ho solo proposto di riaccompagnarti a casa". "Certo, come no... quasi che non sapessimo davvero in quale modo vanno poi a finire queste cose". "Giuro che non intendevo metterci malizia". "Ti credo sulla parola". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Ma non stasera! Sono veramente stanca e domattina non mi posso per niente riposare". Insiste per pagare a tutti i costi la sua parte delle ordinazioni, si rialza in piedi e ti ringrazia per la piacevolissima compagnia con un paio di tiepidi bacetti sulle guance, si gira e fa per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per chiederle come poterla rintracciare in futuro. "Se il caso lo vorr, ci ritroveremo sicuramente.". Esita un istante e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti frusta l'immaginazione come la scudisciata di un Gatto a nove code: infine si volge e se ne va. Vai al 549. .505. Finalmente solleva il mento e con interesse incrociate lo sguardo come calamite che si attraggono irresistibilmente. Continuate a studiarvi ancora per un pezzo, lei senza mai smettere di ballare sensualmente e tu limitandoti a sorseggiare con calma dalla tua bottiglietta, finch uno dei ripetuti flash psicadelici assai pi lungo di tutti gli altri illumina chiaramente per un istante la pista e la riconosci immediatamente: la Ragazza dagli occhi azzurri della sala esterna! Dubiti che il tempo a vostra disposizione possa essere sufficiente perch se ne accorga ma le sorridi lo stesso. Ti pieghi sulle ginocchia per appoggiare in un angolo sul pavimento la bottiglietta di acqua minerale; sai che non si dovrebbe abbandonare nulla in giro nella discoteca per in questo preciso momento non te ne pu assolutamente fregar di meno. Ti rialzi in piedi e la Ragazza ti osserva con curiosit. Simulando i movimenti di una rapida tarantella e spostandoti al ritmo frenetico del caos rintuonante che fuoriesce dagli altoparlanti ti lanci nel mezzo dei giovani che si dimenano sulla pista da ballo. La Ragazza rallenta l'andamento seducente del suo rintocco ipnotico e tu continui a saltellare scivolando da una parte all'altra, facendoti largo un poco alla volta fra la discreta folla di ragazzi che la attorniano strettamente da vicino sin quando giungi infine a ritrovartela di fronte. Concludi la tua ridicola performance mimando il gesto di battere un tamburello immaginario all'altezza della testa. Si porta le dita alla bocca, vi guardate negli occhi e scoppiate a ridere. "Giuro che non so fare nient'altro... ti andrebbe di venire a sederti altrove?". Si asciuga una lacrima, annuisce appena e ti porge la mano. "Aurora". "Bill".

Naturalmente non il tuo vero nome ma quest'oggi ti senti decisamente trasgressivo e Bill si direbbe calzare a pennello. Le prendi la mano e subito dopo aver recuperato la bottiglietta di plastica la conduci a sedersi sul primo divano libero che riuscite a trovare. Vai al 515. .506. Non ce la fai ancora a venire! Se non riesci a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 599. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .507. Le luci sono soffuse e qualcosa giace abbandonato sul letto. Getti la mano all'interruttore e ruoti il reostato in modo da illuminare la camera assai pi che a giorno. Una luce accecante si diffonde ovunque e le ombre si ritirano negli angoletti in un lampo fino a svanire del tutto. Il tubino nero che la Ragazza indossava con innocenza e sensualit se ne resta dimenticato sul divano appostato in fondo ai piedi del lettone matrimoniale, le scarpette sono state buttate tra l'armadio a muro che occupa tutta la parete opposta e la scrivania del computer accanto alle porte che danno in sala e in cucina, mentre una semplice biancheria intima di cotone bianco stata gettata disinvoltamente sul bracciolo del divano; Aurora semi rannicchiata al centro del grande letto a due piazze si solleva sul gomito destro e si porta per un attimo la mano sinistra davanti agli occhi: non veste altro che una delle tue moltissime magliette bianche e pulite, che sicuramente ha trovato ripiegate ed impilate nell'armadio. "Ah, non ci vedo!". Se vuoi riabbassare le luci, vai al 527. Se non vuoi riabbassare le luci, vai al 547. .508. .509. Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che davvero una gran bella collezione". "Eh gi, certo, ne sono sicura". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Ce l'hai veramente?". Esplicita, diretta e curiosa come sempre. "Non proprio, per possiedo una caffettiera e tengo apposta da parte una buona marca di caff per le grandi occasioni". "Quasi quasi mi sento tentata". "E poi ho la macchina e dopo posso riaccompagnarti a casa.". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Significa di s?". Esita un istante solo e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda opportunit per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code.

"Devo avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 402. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 407. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 412. .510. Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che ho solamente proposto di riaccompagnarti a casa". "Eh gi, certo, stavo pensando a qualcosa di meglio". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Perch invece non mi fai vedere dove abiti". Schietta, esplicita e diretta come sempre. "Sono veramente curiosa di entrare a far parte del tuo mondo.". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Ho capito bene?". Esita un istante solo e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo comunque avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 407. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 412. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 402. .511. Non ce la fai proprio a venire! Se non riesci a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 599. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .512. La fai coricare sulla schiena e ti distendi comodamente tra le sue gambe. Aurora allunga indietro le braccia, piegando appena le gambe e chiudendo gli occhi, abbandonandosi completamente nelle tue mani. Rimani incantato per un istante contemplando

dall'alto la visione spettacolare che ti offre alla vista: il suo corpo perfetto, il suo seno un qualcosa di eccelso, il suo viso bellissimo, i suoi capelli raccolti intorno alla testa sono come luce viva; con una mano ti sostieni su di lei, mentre con l'altra guidi il tuo membro verso la sua vagina invitante e succulenta. Allarga le cosce e solleva il bacino per facilitarti nel compito. Il contatto della cappella sulle sue grandi labbra risulta soffice e molto cedevole. La senti gemere impercettibilmente, lo senti sprofondare agevolmente. La sua vulva dorata calda, morbida, bagnatissima, accogliente e si direbbe calzare a pennello sul tuo cazzone drasticamente eretto dentro di lei. Puoi sentire il tocco leggero delle sue ginocchia che si stringono debolmente sui fianchi, inizi a muoverti con dolcezza nel suo ventre cremoso abbassandoti sui gomiti per baciarla ripetutamente con piccoli bacetti sulla bocca e sulla gola. La Ragazza risponde ai baci socchiudendo le palpebre e contraendosi per quanto possibile sul letto. Le passi la lingua sul lobo di un orecchio e percepisci subito le sue dita che si intrecciano fra i tuoi capelli ancora bagnati e semi grondanti. Le addenti teneramente quel nervone sensibilissimo che spicca in risalto tra il collo e la sua affusolata spalla destra e la senti fremere e mugolare immediatamente sotto il tuo peso. Risali con la lingua sulla gola e sul mento senza mai smettere di muoverti piano nella sua ninfa. Ti prende la testa e ti guida alla bocca, ti afferra la lingua fra le labbra e incomincia a succhiarla con entusiasmo. Ti raddrizzi infine sulle braccia e la fissi negli occhi. Se vuoi tentare qualche variante, vai al 559. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. .513. Continuate a chiacchierare intrappolati l'uno nelle parole dell'altra per un tempo che risulta indefinibile. "Che ore sono?". Ti guardi intorno. "Non saprei esattamente perch non porto orologi, ma a giudicare dal numero scarso di tavoli che sono rimasti occupati deve essersi fatto di sicuro molto tardi". Aurora volge subito in alto i suoi incredibili occhi azzurri e ne segui l'esempio. "Non troppo per da far spuntare il giorno". "No, sembra di no". Abbassi lo sguardo e ti perdi per un attimo nell'immensit raggiante di quei magnifici occhi azzurri come il cielo pi bello della primavera pi splendida cui ti mai capitato di assistere: prendi fiato e la butti gi come per caso. "Posso avere il tuo numero di telefono?". Vi fissate negli occhi. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 524. Se esce qualsiasi altro numero, vai al 530. .514. Scoppia in una risatina pi viva del solito. "Guarda che davvero una gran bella collezione". "Certo, come no... quasi non sapessimo entrambi benissimo di che cosa si tratta".

Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Tuttavia mi piacerebbe proprio vederla, ma non stasera! Sono veramente stanca e domattina non mi posso per niente riposare". Insiste per pagare a tutti i costi la sua parte delle ordinazioni, si rialza in piedi e ti ringrazia per la piacevolissima compagnia con un paio di tiepidi bacetti sulle guance, si gira e fa per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per chiederle come poterla rintracciare in futuro. "Se il caso lo vorr, ci ritroveremo sicuramente.". Esita un istante e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti frusta l'immaginazione come la scudisciata di un Gatto a nove code: infine si volge e se ne va. Vai al 549. .515. Trovate quasi immediatamente un divanetto non troppo distante dagli altoparlanti e il rimbombo che ne sprizza assordante, ma a lei non sembra dare particolarmente fastidio e perci ti puoi benissimo adattare. Se vuoi parlarle di sport, vai al 525. Se vuoi lasciarla parlare a ruota libera, vai al 535. Se vuoi invitarla a bere qualcosa alla prima occasione, vai al 545. .516. .517. Le luci sono soffuse e qualcosa giace abbandonato sul letto. Getti la mano all'interruttore e ruoti il reostato in modo da illuminare la camera assai pi che a giorno. Una luce accecante si diffonde ovunque e le ombre si ritirano negli angoletti in un lampo fino a svanire del tutto. Il tubino nero che la Ragazza indossava con innocenza e sensualit se ne resta dimenticato sul divano appostato in fondo ai piedi del lettone matrimoniale, le scarpette sono state disinvoltamente buttate tra l'armadio a muro che occupa tutta la parete opposta e la scrivania del computer accanto alle porte che danno in sala e in cucina, Aurora semi rannicchiata al centro del grande letto a due piazze si solleva sul gomito destro e si porta per un attimo la mano sinistra davanti agli occhi: non veste nient'altro che una semplicissima biancheria intima di cotone bianco. "Ah, non ci vedo!". Se vuoi riabbassare le luci, vai al 537. Se non vuoi riabbassare le luci, vai al 557. .518. Allarga le ginocchia e si puntella in avanti con le mani per stabilizzare meglio la posizione. Senza perdere tempo ti inginocchi tra le sue cosce con le spalle rivolte al divano, appoggi la punta del glande alla fessura della sua ninfa invitante e succosa e ti pieghi su di lei per prenderla senza indugio alla pecorina. Senti il cazzo sprofondare rapidamente nella crema bollente, la senti spingere indietro con le chiappe per aumentare la profondit della penetrazione, percepisci nettamente il contatto dei coglioni con le pareti frontali della sua figa caldissima. Incurva in alto la schiena e distende le braccia, la agguanti dai fianchi e la cingi da sotto per stringerla con forza al petto.

Prendi subito a montarla energicamente e la senti irrigidirsi nelle mani: hai come la sensazione di sbattere in fondo al suo condotto lubrificatissimo ad ogni colpo, ma la senti quasi stringere i denti e non dice nulla. Volgi lo sguardo a sinistra ed osservi l'immagine riflessa nel grande specchio che va dallo stipite della porta del bagno fino all'angolo della parete in cui si addossano il letto ed i comodini. I vostri corpi sono strettamente avvinghiati l'uno sull'altro come quelli di due bestie scatenate in un amplesso selvaggio. Tu abbarbicato di sopra che la monti con furia, lei che se ne resta rigidamente ingobbita e schiacciata a capo chino con le tette molleggianti che sobbalzano elasticamente sotto il peso dei tuoi contraccolpi, mentre una cascata di luce liquida le nasconde il volto. Le reni cominciano a pulsare dolorosamente ed i suoi gemiti si fanno rochi e profondi, quando di punto in bianco la vedi crollare sui gomiti in preda a sussulti incontrollati che si potrebbero scambiare per spasmi agonizzanti. Non ti distacchi dalla sua schiena e non smetti di montarla con foga finch il suo corpo non smette di tremare completamente. Ti lasci ricadere all'indietro, inginocchiato sul copriletto e l'occhio ti cade immediatamente sul fondoschiena straordinario che hai davanti. I suoi glutei sono incredibili quanto un paio di mezze lune splendide e perfette, l'anellino stretto del suo culetto sembra palpitare, la ferita aperta fra le sue gambe si direbbe sanguinare ed i suoi succhi si raccolgono nella piega del clitoride. Il soffice velluto dorato come un giorno luminoso del suo monte di venere sfolgora e sfavilla nella forte luce della camera come un praticello intriso di rugiada. Non puoi resistere a tanta meraviglia e ti pieghi ancora su di lei per accarezzarle e baciarle il sesso senza sosta. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 441. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 534. .519. "E perch mai?". Sorride amabilmente. "Non sarai un Collezionista?". "No, non questo... solo che mi dispiacerebbe perderti di vista". Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che dicevo veramente". "Eh gi, certo, non ne dubito per niente". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Ma se sono proprio qui davanti". "Ci sei adesso, e non so per quanto ci potrai ancora essere prima di svanire nel nulla". "Dipende da ci che offri". Schietta e curiosa, esplicita e diretta come sempre. "Dunque vediamo: offro un giro in carrozza, una buona tazza di caff e una visita nella torre pi alta del castello in cui vivo". "Mi hai quasi convinta". "Un'avventura magica e un viaggio indimenticabile al centro del mondo che mi appartiene". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Ho capito bene?".

Esita un istante e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 402. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 407. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 412. .520. Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che davvero una gran bella collezione". "Eh gi, certo, ne sono sicura". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Ce l'hai veramente?". Esplicita, diretta e curiosa come sempre. "Non proprio, per possiedo una caffettiera e tengo apposta da parte una buona marca di caff per le grandi occasioni". "Quasi quasi mi sento tentata". "E poi ho la macchina e dopo posso riaccompagnarti a casa.". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Significa di s?". Esita un istante solo e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda opportunit per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 407. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 412. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 402. .521. .522.

Questo orgasmo ti ormai sfuggito! Se non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 496. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .523. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 551. Se esce il numero 2, vai al 456. Se esce il numero 3, vai al 592. Se esce il numero 4, vai al 478. Se esce qualsiasi altro numero, nel caso in cui il dado che si sta utilizzando dovesse avere almeno sei facce, allora scegli liberamente fra le prime quattro possibilit. .524. "E perch mai?". Sorride amabilmente. "Non sarai un Collezionista?". "No, non questo... solo che mi dispiacerebbe perderti di vista". Scoppia in una risatina pi viva del solito. "Guarda che dicevo davvero". "Non ne dubito". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Credi nel destino?". Si ricompone e ti fissa nuovamente negli occhi. "S, e no". "Se stato scritto che dobbiamo rivederci, vedrai che sar impossibile evitarlo". Questa precaria teoria non suona affatto convincente e tuttavia non trovi nulla da ribattere. "Adesso per dimmi quanto ti devo, perch sono veramente stanca e domattina non mi posso per niente riposare". Insiste per pagare a tutti i costi la sua parte delle ordinazioni, si rialza in piedi e ti ringrazia per la piacevolissima compagnia con un paio di tiepidi bacetti sulle guance, si gira e fa per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per chiederle come poterla rintracciare in futuro. "Se il caso lo vorr, ci ritroveremo sicuramente.". Esita un istante solo e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti frusta l'immaginazione come la scudisciata di un Gatto a nove code: infine si volge e se ne va. Vai al 549. .525. Cominciate subito a chiacchierare e rapidamente si stabilisce tra voi un'intesa molto confidenziale. Dirotti il discorso sullo sport e dapprima sembra prestare grande attenzione alle argomentazioni, ma pare annoiarsi in fretta e dopo solo qualche minuto finge di intravvedere un'amica e si rialza in piedi. "Mi spiace, per devo proprio lasciarti!".

Si gira e si allontana; fai ritorno dagli amici e come sempre ti intrattieni a parlare di cose pi o meno stupide, allungando di tanto in tanto il collo nella speranza di scorgere Aurora per poterla riavvicinare, ma questo non succede e devi infine andartene dalla discoteca con la coda fra le gambe e un pensiero assillante che ti ronza nella testa: forse non era il caso di trascinarla in un dibattito sportivo. Vai al 555. .526. .527. Riabbassi leggermente le luci e le ombre tornano ad allungarsi nella stanza. Aurora schiude appenaappena le dita e ti sbircia di sottecchi. "E cos ti piace la luce". "Mi piace molto la luce". "Proprio come a un bambino viziato.". "Molto viziato!". Cerca a tentoni il reostato dietro la schiena e regola nuovamente al massimo l'illuminazione. Qualsiasi ombra ritorna a svanire in un istante dalla camera. Chiude gli occhi di scatto e si protegge una seconda volta la vista con la mano sinistra. "Allora vieni qui Bambino Molto Viziato...". Vai al 547. .528. Ti inginocchi sul pavimento e la trascini sul bordo del letto. Sdraiata sulla schiena, Aurora si solleva sui gomiti e si lecca le labbra dischiudendo appena le gambe. Le risali i polpacci con le mani accarezzandole la pelle setosa e forzandola ad aprire maggiormente le cosce. La sua vulva fresca e fragrante quanto la Dea Greca delle acque e dei boschi. Vi intingi subito un dito e lo ruoti delicatamente per palpeggiarle le pareti della vagina con il polpastrello del medio. Hai come la sensazione di sprofondare nella melassa e l'interno del suo corpo scivoloso e caldissimo. Lei getta indietro la testa e si lascia ricadere sospirando distesa sul copriletto stropicciato. Estrai il dito medio dal suo ventre viscoso e con le mani corri a cingerle i seni elastici mentre ti chini in avanti per assaggiare di nuovo il suo nettare dolcissimo. La senti mugolare di piacere o di impazienza. Ti rialzi di scatto tra le sue cosce, afferri il cazzo e lo mantieni parallelo all'asse della figa, prendi per bene la mira e ti lanci in una rapida stoccata. Senti il glande sprofondare nella carne, senti l'asta affilarsi nel condotto, senti i testicoli sobbalzarle in mezzo ai glutei. Arretri con calma e ti esibisci in una seconda e in una terza stoccata. I capelli le sono schizzati in tutte le direzioni, la sua testa si gira da una parte e dall'altra, i lineamenti del viso le si sono contratti, gli occhi sono serrati; ti senti cingere con le gambe e il sangue avvampare nelle vene. Ti pieghi in avanti e la prendi con forza dai fianchi per favorire l'allineamento orizzontale e incominci a stoccarle violentemente dentro come un forsennato. Con le dita saggia i muscoli delle braccia e ti agguanta per le spalle. La sua bocca che si apre e si richiude in grida mute e silenziose, i nervi rigonfi che spiccano sul suo collo, la testa che si dibatte, le mani che ti spingono, i piedi che ti traggono, i gemiti che emette al ritmo brutale di ogni singola stoccata: la senti giungere in ultimo ad un orgasmo esplosivo e non smetti di stoccare velocemente con la verga nella sua ninfa fino a che non rilassa la stretta dei polpacci sulle reni e delle ginocchia aggrappate intorno alla tua vita. Le scivoli fuori e ti accasci seduto sui talloni giusto il tempo indispensabile per riprendere fiato. La Ragazza riapre due occhi fiammeggianti, si risolleva sui gomiti, arretra sino al centro del grande letto matrimoniale e ti richiama su di s.

Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 600. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 584. .529. .530. "E perch mai?". Sorride amabilmente. "Non sarai un Collezionista?". "No, non questo... solo che mi dispiacerebbe perderti di vista". Scoppia in una risatina innocente assai pi viva del solito. "Guarda che dicevo veramente". "Eh gi, certo, non ne dubito per niente". Si asciuga una lacrimuccia luccicante dall'angolo di un occhio meravigliosamente azzurro prima di continuare. "Ma se sono proprio qui davanti". "Ci sei adesso, e non so per quanto ci potrai ancora essere prima di svanire nel nulla". "Dipende da ci che offri". Schietta e curiosa, esplicita e diretta come sempre. "Dunque vediamo: offro un giro in carrozza, una buona tazza di caff e una visita nella torre pi alta del castello in cui vivo". "Mi hai quasi convinta". "Un'avventura magica e un viaggio indimenticabile al centro del mondo che mi appartiene". Ti prende una mano e si rialza in piedi, ti d un bacino frettoloso sulla punta delle labbra e fa subito per avviarsi verso le doppie porte di vetro smerigliato ma la trattieni ancora un momento per evitare equivoci di qualunque genere. "Ho capito bene?". Esita un istante e ti d un ultimo bacio degno del nome radioso che veste, hai cos una seconda occasione per stringere a te quel corpo flessuoso e perfetto; riesci persino a percepire il calore e la morbidezza del suo seno fantastico stretto fortemente al tuo petto anche attraverso gli indumenti e la cosa ti eccita l'immaginazione come la frustata di un Gatto a nove code. "Devo avvertire le amiche che non torno con loro". Si distacca e si allontana dal tuo corpo incredulo. "Facciamo che ci ritroviamo all'entrata.". "Ok!". Si gira e se ne va. Tira 2 dadi: SE la somma dei 2 lanci, un numero pari, vai al 407. SE la somma dei 2 lanci, un numero dispari, vai al 412. Se fuoriescono 2 numeri uguali, indipendentemente dalla somma, vai al 402. .531. .532.

.533. Ti fa scivolare le palme delle mani sul petto e sul ventre, si afferra per i piedi e si spingola all'indietro inarcando la schiena flessibile fino a posare la testa fra le tue caviglie sul letto. Le tue dita scorrono dolcemente sulle sue cosce mentre si inclina, sollevi il capo per capire cosa sta combinando. Caspita che panoramica! La sua vulva si in gran parte sfilata dal tuo cazzone che sfavilla del tutto lucido dei suoi umori brillanti e rimane ora schiusa sulla tua cappella. Le grandi labbra sono rivolte all'interno, il clitoride assai ben visibile se ne resta indifeso e si mostra adesso in tutta la sua delicatezza. Lo raggiungi con il pollice per stimolarlo manualmente, con le altre quattro dita della stessa mano invece le pettini il liscio cespuglio dorato che si annida fittamente sul suo monte di venere vellutato, intanto con la seconda mano le accarezzi l'interno di una coscia. Incomincia ad alzare e riabbassare appena il bacino, la agguanti dalle gambe per agevolarla. Puoi vedere l'asta affondare e riemergere leggermente, vedi le piccole labbra rosa della figa affiorare e sprofondare agilmente, scorgi un paio di volte persino la corona del glande e puoi sentire i suoi glutei palpitanti contrarsi sui testicoli. Lasci ricadere indietro la testa per godere di quelle nuove sensazioni cercando allo stesso tempo di penetrarla maggiormente con faticosi colpi di reni dal basso ma la posizione passiva in cui ti ritrovi non lo permette pi di tanto, e dopo qualche disordinato tentativo lo senti uscire accidentalmente dalla vulva. Aurora si rialza diritta come un fuso e si impala nuovamente. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 569. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 442. .534. Non ce la fai a venire! Se proprio non riesci a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 443. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .535. Comprendi subito dopo le prime chiacchiere che la Ragazza dotata di un'anima affine alla tua. Senza dubbio una grande sognatrice e non per niente timida, anche se talvolta lo pu sembrare come tutti. Le piace ridere, scherzare e divertirsi, ma non una stupida e non ha molta pazienza con gli sciocchi. Ama uscire dalla solita routine, ama fare cambiamenti all'ultimo minuto, ama tutto ci che rappresenta una novit, per non le piacciono in particolar modo le sorprese, specialmente quando queste giungono inaspettate. "Ti faccio un esempio: dobbiamo uscire a mangiare insieme, mi chiedi dove voglio andare e ti rispondo di farmi una sorpresa... significa che va bene tutto, tanto una pizza quanto il pesce, qualunque sia la scelta sar comunque una sorpresa gradita; ma se invece decidiamo per una pizza e invece mi porti al ristorante... questa una sorpresa inaspettata e pertanto non mi piace. Non che il ristorante non vada bene, puoi anche non averne pi voglia e possiamo cambiare idea in qualsiasi momento, per quanto mi riguarda pu andar bene persino un panino al cinema o un hamburger al centro commerciale, per non farmi aspettare una cosa e presentarmene un'altra pensandomi contenta perch non funziona cos.". Posi la bottiglietta sul tavolino e te ne dimentichi. "Capisco...".

Vai al 545. .536. .537. Riabbassi leggermente le luci e le ombre tornano ad allungarsi nella stanza. Aurora schiude appenaappena le dita e ti sbircia di sottecchi. "E cos ti piace la luce". "Mi piace molto la luce". "Proprio come a un bambino viziato.". "Molto viziato!". Cerca a tentoni il reostato dietro la schiena e regola nuovamente al massimo l'illuminazione. Qualsiasi ombra ritorna a svanire in un istante dalla camera. Chiude gli occhi di scatto e si protegge una seconda volta la vista con la mano sinistra. "Allora vieni qui Bambino Molto Viziato...". Vai al 557. .538. .539. .540. Qui finisce la seconda parte del racconto ed anche il primo dei libri che contengono tutta la storia di questa Sexy Avventura. Molte, moltissime ragazze devono ancora essere incontrate e ciascuna di quelle soltanto menzionate verranno ritrovate in seguito. Ad esempio l'Impicciona, l'Amica Speciale, le Domestiche, le Studentesse, la Cugina, la Zia, la Zietta e persino a tempo debito tutte quante le ragazze del Video Poker. A questo punto della storia non si pu che avere appena grattato la superficie dell'erotismo che si intende racchiudere nel Libro, quindi qualunque ragazza gi conosciuta andr ricercata in seguito per approfondirne meglio la conoscenza, perch le cose che possono ancora accadere sono numerosissime e il tutto deve degenerare ancora a dir poco di parecchio. La terza parte della narrazione sar resa disponibile prossimamente, sempre nello stesso modo, sempre gratuitamente, sempre su internet. La si potr facilmente riconoscere dalla diversa copertina e dalla sigla (PSTP). Nel frattempo se volete scrivermi la vostra opinione potete farlo all'indirizzo che ho riportato di seguito. I ritratti di ogni nuova ragazza saranno disponibili sul Sito a mano a mano che lo scritto si apprester ad ognuna di esse. Lindirizzo al quale posso essere contattato: ruferidian@alice.it Il Sito dal quale possibile scaricare il Libro e gli eventuali aggiornamenti: http://xoomer.alice.it/ruferidian .541. .542. .543. .544.

.545. Ascolti Aurora parlare per qualche altro minuto e presto si stabilisce tra voi un'intesa molto sottile e di notevole complicit, quasi come se vi conosceste da sempre. "Scusa se ti interrompo, ma non che ti andrebbe di andare fuori a bere qualcosa?". Accenni con la testa alla sala esterna. "S, per a una sola condizione". "Che sarebbe?". "Ognuno paga per s!". "Ti assicuro che non era mia intenzione scroccare nulla.". Incroci le braccia sul petto con aria compunta e lei scoppia in una risatina innocente. "D'accordo, dai vieni saputello.". Si alza in piedi e ti prende per mano, ti precede sino alle doppie porte di spesso vetro smerigliato che isolano per quanto possibile acusticamente l'una dall'altra entrambe le sale al piano terra della discoteca. Vai al 393. .546. .547. Scosta la mano e ti fissa negli occhi. I suoi lunghi capelli fluenti risplendono di un biondo brillante come la luce del sole al mattino; sono separati sulla testa da una profonda scriminatura centrale e le ricadono con morbidezza sulle spalle, discendendole poi spontaneamente sulla schiena e sul petto come una cascata liscia e sfavillante. Il suo viso innocente e pulito, radioso e grazioso, risulta ovale e bellissimo, appena lievemente truccato dalla matita e dal lucidalabbra. La fronte distesa e levigata, ciglia e sopracciglia luccicano come pagliuzze dorate, gli occhi sono straordinariamente cerulei, il nasino delicato e squisito, le guance sono dolci e soavi, la bocca piena e perfetta, il mento e il collo sono sottili, la sua pelle chiara e splendente, assai limpida e luminosa. La tua maglietta le sta larga e la infagotta fin sotto alle ginocchia. Senza indugiare oltre ti avvicini al letto. Se vuoi prendere l'iniziativa, vai al 567. Se non vuoi prendere l'iniziativa, vai al 573. .548. .549. Lasci la discoteca alquanto eccitato e deluso allo stesso tempo mentre il resto del week-end scorre pigro e tranquillo senza che accadono altri eventi significativi o comunque degni di nota. Vai al 555. .550. .551. Intimamente abbracciati vi coricate entrambi girati di lato al centro del letto. Un suo gomito ti passa sotto alla testa e una mano ti trae dalla spalla destra per non interrompere in nessun modo il contatto. Il tuo braccio sinistro rimane invece schiacciato sotto di lei e con la mano non puoi far altro che cingerla dal fianco, mentre con le dita dell'altra cerchi di guidare il cazzo tra le sue cosce. Aurora dischiude le gambe per agevolarti e riapre gli occhi per guardarti e per baciarti dolcemente.

Ritrovi le porte del suo piacere sconfinato, le fai scorrere la cappella lungo la fessura lubrificatissima. Senti la sua lingua entrarti nella bocca, senti la sua schiena inarcarsi all'indietro, senti il suo bacino incurvarsi in avanti. Il tocco setoso del suo corpo premuto contro la tua pelle morbido e caldissimo. Appunti la punta della verga all'ingresso dorato della sua ninfa e spingi leggermente con le reni. Senti il glande penetrare appena, senti le sue grandi labbra schiudersi senza porre resistenza al tuo passaggio. Con la mano libera la agguanti dal culetto per penetrarla maggiormente, con il braccio intrappolato la stringi forte al petto per avvicinarti il pi possibile. Socchiudete le palpebre per abbandonarvi completamente l'uno nelle labbra dell'altra. Ti muovi dapprima piano nell'imboccatura del suo condotto per non rischiar di scivolarle fuori e la senti rispondere con piccoli movimenti regolari del bacino, ma assai presto acquistate troppa confidenza e senti la testa del cazzo scapparle inavvertitamente fuori dalle labbra del ventre a causa di un solo colpetto scoordinato. Vi ritrovate comunque gi partiti per la tangente e potete ormai soltanto tentare di rimediare alla meglio. Senti la sua lingua frullarti lasciva nella bocca, senti le unghie di una mano graffiarti i muscoli della spalla, senti le punte delle sue tette pungere e grattare ossessive sulla pelle, senti la folta e soffice peluria del suo monticello di venere solleticarti sull'addome, senti la seta delle sue cosce aderire e strofinarti sulle gambe, senti le sue dita chiudersi sull'asta e menarti in fretta l'uccello; le infili due dita nella figa e le frughi dentro finch non la senti disfarsi in fremiti febbrili e sussultanti. Quando infine recuperate il controllo vi risollevate a sedere sul letto senza smettere di baciarvi con entusiasmo. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 523. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi concludere, vai al 462. .552. .553. .554. La fai rialzare dal pavimento e posizionare in piedi nel piccolo spazio che corre tra il letto ed il divano. Ti porti dietro alle sue spalle e l'attiri verso di te incominciando ad accarezzarle con deferenza i capelli e le braccia. Aurora si inclina completamente in avanti e si appoggia sul copriletto con una mano, ti guida dal basso con l'altra il cazzo sul sentiero della sua intimit prendendo nuovamente a penetrarsi da sola. La cingi dai fianchi per aggiustarti meglio in un ritmo lento e tranquillo. Abbassi gli occhi su di lei per studiarla dall'alto. I suoi capelli sono biondi e brillanti come raggi solari, la schiena flessibile, elastica, pieghevole, agile, cedevole, duttile, flessuosa; il culetto spettacolare, il buchetto posteriore delizioso e sembra messo l apposta per essere violentato. Misuri continuamente pochi piccoli colpetti superficiali, prima di arretrare per lanciarti in successive botte insistenti e profondissime. La senti irrigidirsi e squillare ad ogni singola trapanata ma non chiede affatto di smettere. Giri a sinistra la testa per guardare per intero l'immagine che lo specchio vi rimanda sullo sfondo di un sipario caldo e color noce: il suo corpo piegato a novanta gradi come un sogno magnifico e molto eccitante. Le sue mani sono sprofondate nel copriletto stropicciato, le braccia sono distese in avanti, affusolate, forti e sottili, le mammelle molleggiano ed i suoi pendoli violetti oscillano scintillando vistosamente. La sua gamba destra contratta, allungata e diritta, invece quella sinistra sensualmente appena flessa e il ginocchio sfiora con leggerezza il bordo del grande letto matrimoniale che se ne resta addossato al muro tra i comodini e le finestre. I polpacci sono

incantevoli e l'unica coscia che puoi scorgere chiaramente una visione sublime ed esaltante. Volge il viso allo specchio e ti fissa negli occhi. Continui a trapanare in profondit, alternando affondi lievissimi a penetrazioni violente e brutali, mentre fiamme azzurre sempre pi alte le lampeggiano nello sguardo, finch non socchiude le palpebre per disciogliersi in brividi sussultanti che finiscono con il trascinare entrambi bocconi sul letto. La lasci andare e smetti di trapanarla, solo quando non la senti pi reagire in nessun modo, ti rialzi allora e ti lasci ricadere seduto sul divano per riprendere il fiato. Dopo meno di un minuto si solleva per carponi e ti raggiunge, si inginocchia ai tuoi piedi e si risucchia in bocca un testicolo, ci giocherella un poco e poi ci soffia sopra un venticello fresco quanto una brezza invernale che ti fa rabbrividire sin nel pi profondo della morale e dell'anima. Risale con la punta della lingua per tutta la lunghezza dell'asta e con la punta della lingua ti stuzzica la punta della cappella. "Cosa ne pensa quest'uccellino duro se me lo mangiassi?". Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 466. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 588. .555. Il tuo fine settimana incredibile termina qui! A questo punto della storia le ragazze da conoscere sono ancora numerosissime, mentre quelle che hai gi conosciuto vanno ricercate in seguito perch non puoi con esse che avere a malapena scalfito la superficie dell'erotismo racchiuso nel Libro. Se vuoi tentare di proseguire nel racconto non ti resta che ricominciarlo daccapo, magari compiendo diverse scelte o sperando in maggior fortuna, dato che ci che ti ha condotto sino a questo prematuro finale sicuramente non ti stato di alcun aiuto per continuare nell'avventura. Se ritieni di avere esplorato a sufficienza la prima parte del Libro e vuoi ricominciare dall'arrivo in discoteca, puoi farlo andando al 75. .556. Le passi le braccia sotto alle ginocchia e ti ridistendi su di lei. La sua ninfa dei boschi rimane completamente offerta alle tue attenzioni. Aurora gira di lato la testa per offrirti il collo da baciare; senti il glande affondare nel suo bollore viscoso, senti il cazzo sprofondare sino in fondo al suo condotto accogliente, senti il pube imbattersi sul suo monte di venere soffice, senti i testicoli adagiarsi comodamente fra le sue natiche rotondeggianti. Le baci il collo e le mordicchi la gola, con la punta della lingua le vezzeggi una guancia e con la bocca torni a solleticarle il lobo di un orecchio. Volge immediatamente il viso dall'altra parte e intercetti al volo le sue labbra. Estrae la lingua e prendi a succhiarla selvaggiamente. Senti le sue cosce che si scostano dal busto, senti le sue mani infilarsi tra le braccia, senti le sue dita appoggiarsi sui tuoi glutei per aumentare la pressione al livello del bacino. Incomincia a dondolare appena avanti e indietro le gambe, inizi a muoverti in modo animalesco nel suo corpo, percepisci confusamente la base della verga strofinare sul clitoride e le ghiande del suo seno strofinare contro i muscoli del petto. Recupera l'uso della lingua e ti incita a continuare. "Ah s, non smettere... muovi cos l'asta dura in questa figa imburrata che scotta!". L'idea di fermarti non ti sfiora neppure il cervello. Perlomeno non finch ti regge il respiro o non ti scoppia il cuore. Puntelli meglio le palme delle mani sul letto e riprendi a baciarla con estrema foga, mentre persisti a muoverti bestialmente nel suo ventre caldissimo e ben lubrificato. Arretri con fare

frettoloso di soli pochi centimetri, prima di risbatterlo subito dentro di lei. Ormai le reni si sono trasformate in una pulsazione dolorosa e costante, quando la senti irrigidirsi e la vedi spalancare le fauci come un animale rabbioso e gettare indietro la testa emettendo uno strano verso gutturale. La addenti superficialmente per il mento aggraziato e sottile, che sporge all'ins, seguitando a penetrarla a lungo e senza interruzione. Infine ti rialzi e le liberi le gambe. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 419. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 506. .557. Scosta la mano e ti fissa negli occhi. I suoi lunghi capelli fluenti risplendono di un biondo brillante come la luce del sole al mattino; sono separati sulla testa da una profonda scriminatura centrale e le ricadono con morbidezza sulle spalle, discendendole poi spontaneamente sulla schiena e sul petto come una cascata liscia e sfavillante. Il suo viso innocente e pulito, radioso e grazioso, risulta ovale e bellissimo, appena lievemente truccato dalla matita e dal lucidalabbra. La fronte distesa e levigata, ciglia e sopracciglia luccicano come pagliuzze dorate, gli occhi sono straordinariamente cerulei, il nasino delicato e squisito, le guance sono dolci e soavi, la bocca piena e perfetta, il mento e il collo sono sottili, la sua pelle chiara e splendente, assai limpida e luminosa. Le curve del suo corpo messe in risalto dalla biancheria intima sono molto pi che flessuose e sublimi. Senza indugiare oltre ti avvicini al letto. Se vuoi prendere l'iniziativa, vai al 577. Se non vuoi prendere l'iniziativa, vai al 583. .558. .559. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 470. Se esce il numero 2, vai al 528. Se esce il numero 3, vai al 431. Se esce il numero 4, vai al 556. Se esce il numero 5, vai al 594. Se esce il numero 6, o qualsiasi altro numero nel caso in cui il dado che si sta utilizzando dovesse avere pi di sei facce, allora scegli liberamente fra le prime cinque possibilit. .560. .561. La fai stendere sulla pancia. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 432. Se esce un numero dispari, vai al 498.

.562. .563. .564. Non riesci ancora a venire! Se non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 590. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .565. .566. .567. Ti pieghi su di lei e le sfiori la fronte, la punta del naso e le labbra con un bacio leggerissimo. Aurora solleva il mento e si mette a sedere incrociando le gambe sul letto e ti aiuta a sfilarsi di dosso la maglietta. Che... meraviglia?! Non riesci a trovare parole migliori per classificare lo spettacolo che ti si presenta agli occhi; il suo seno una vera e propria opera d'arte: volume ideale, gonfio e grosso quanto basta per essere contenuto nella tua mano ma non troppo da traboccarne eccessivamente fuori. Le areole sono due circoletti simmetrici e perfetti, che vanno dal rosa carico ai bordi al rossiccio vivo al centro ed i capezzoli sfumano dal vermiglio scuro della base al violetto intenso del loro vertice. Trattieni il respiro e getti distrattamente la maglietta sul bracciolo ancora libero del divano. Le sfiori con infinita delicatezza le guance e le spalle e la sua pelle calda e setosa sotto i polpastrelli. Scendi con le mani sui suoi seni fantastici, chiudi indice e pollice sul capezzolo destro e le baci la gola mentre continui a palpeggiarle il seno sinistro con l'altra mano. Le sue tette sono toniche, sode, compatte, eppure morbide, soffici e cedevoli al tatto. Le gemme in fiore che spiccano erette nel mezzo di tanto splendore risultano turgide e rigonfie, dure e gommose nello stesso momento al tocco. La Ragazza risponde immediatamente alle tue sollecitazioni socchiudendo le palpebre e lasciandosi adagiare distesa di traverso sul letto. Cacchiarola! Si rivela assolutamente pi che splendida: la schiena flessibile inarcata, le braccia sono allungate all'indietro, la vita sottilissima, i fianchi sono flessuosi, il ventre piatto e levigato e l'ombelico si direbbe la coppa del nettare degli Dei. Il corpo di una fanciulla per il quale un sovrano potrebbe perdere il suo regno. Ti ci fiondi sopra e ne percorri con le labbra umide tutta la superficie sensualissima, fino ad intingere la lingua in quel recipiente dolcemente divino, e la senti rabbrividire immediatamente. Sollevi la testa, affondi il naso nel folto nido dorato sul suo monte di venere vellutato aspirandone il profumo inebriante. La fitta peluria che le ingioiella il pube finissima, liscia e luminosa come i primi raggi del chiarore dell'alba del primo di tutti i giorni. Le accarezzi ogni centimetro quadrato della sua nudit sin quando non arrivi alle cosce affusolate e perfettamente tornite che ti si schiudono davanti e non esiti ad inginocchiarti tra esse. La sua vulva ha dell'illibato e il forellino roseo dell'ano del bocciolo tenerissimo. Le grandi labbra sono incarnate nella pelle, il clitoride quasi timidamente vi si nasconde perlopi all'interno, il buchetto posteriore sembra indifeso, pare ammiccare e strizzarti l'occhiolino forte di mille promesse. Gli ormoni assopiti nel profondo stanno ricominciando a dar battaglia ribollendo nervosamente nelle vene. Con le unghie di una mano le pettini i peletti naturalmente biondi come i capelli, con la seconda le massaggi la zona pi sensibile nella parte interna di una coscia, intanto con la bocca non smetti di vezzeggiarle la parte interna dell'altra gamba e con la lingua inizi a disegnarle paesaggi immaginari sulla pelle avvicinandoti poco a poco all'anellino stretto che ha fra le gambe. Aurora incomincia presto a gemere sommessamente e a farsi decisamente impaziente.

Con due dita le schiudi la fessura morbidissima e con la punta della lingua le stimoli la cintura anale, senti subito il suo bocciolo contrarsi e palpitare; torni a cercarle le mammelle mentre prendi a succhiarla e leccarla laddove le cosce si congiungono alla figa. Strofini il viso sul suo cespuglio liscio di fili d'oro, inalandone a pieni polmoni l'odore caldo, le passi le labbra sul solco bagnato senza per farti prendere dall'entusiasmo per non rischiare di premere con troppa foga. Lei si muove irrequieta sul letto, si afferra con le mani sotto alle ginocchia, allargando di pi le gambe e avvicinandoti ulteriormente la vagina alla bocca. Le appoggi le labbra sulla vulva, la baci con dolcezza, separi le grandi labbra con la lingua e con la lingua corri lungo la fessura entrandovi di tanto in tanto con la punta viperina. Inumidisci appena un paio di falangi e la penetri delicatamente, prima con un dito, poi anche con l'altro, iniziando a fotterla ritmicamente, ascoltando il suo respiro per aumentare in proporzione l'andirivieni delle dita. Accompagni sempre con pi decisione le penetrazioni con la lingua e con la coda dell'occhio la vedi piegarsi lievemente in avanti e senti le sue mani intrecciarsi dietro alla nuca. Con la lingua entri nella piega della sua ninfa cremosa per assaggiarne il clitoride adesso indurito e lo succhi teneramente. Reagisce con un gemito di piacere, premi allora la bocca al suo corpo e succhi pi forte; percepisci con chiarezza la forza con cui ti trae a s: apri leggermente le labbra, separi le sue labbra e appoggi la lingua sotto il clitoride. Un fremito la coglie all'improvviso e non tardi a riconoscere i nitidi segnali del preorgasmo. Le mani che ti traggono, i gemiti che emette, gli occhi che si strizzano, le cosce che si stringono, la testa che si getta all'indietro, il corpo che sussulta, i muscoli che si contraggono, il bacino che si alza convulsamente. Atteggi le labbra ad O e succhi ancora pi forte incollando la bocca al suo clitoride. "Oh s, ancora, ancora... non ti fermare". La senti agitarsi e venire nella bocca ma non smetti affatto di succhiare e di chiavarla con le dita. L'odore del suo sesso travolgente e il sapore del suo nettare vagamente asprigno, per sei talmente eccitato che lo potresti facilmente confondere con miele ai fiori d'arancio. Mantieni il labbro superiore appoggiato sul clitoride, muovendole dentro la lingua e le dita ora con tenerezza, la senti andare in deliquescenza una seconda volta in successione rapida e non ti distacchi dalla sua ninfa dorata finch non la senti rilassare e calmarsi. Infine ti rialzi in piedi e la osservi rossa in viso mentre si solleva sui gomiti con le fiamme azzurre che le lampeggiano nello sguardo. Vai al 587. .568. .569. Si lancia al galoppo in una piccola serie di lunghe falcate prima di smontare, girarsi su se stessa, passarti un ginocchio sulla testa e rimettersi a cavalcioni sopra di te a mo' di 69: comprendi immediatamente le sue intenzioni e allunghi indietro le braccia per non restare imprigionato sotto di lei. L'interno delle cosce umido e luccicante, il profumo del suo sesso eccitato e pregno di umori, che si trova ora a meno di una spanna dal tuo naso, sconvolgente! Aggiusta la posizione e lo prende subito in bocca. Senti le fiamme della gola avvolgersi intorno al glande. Le strizzi appena con la punta delle dita le mammelle elastiche e le passi con deferenza le palme delle mani sulla schiena. La senti subito inarcarsi al contatto dei polpastrelli. Raggiungi il fondoschiena perfetto e vi adagi sopra con delicatezza le dieci dita delle mani. Senti il cazzo entrare e uscire ripetutamente dalla gola e percepisci il tocco di una mano che gioca coi testicoli mentre le posi i pollici ai lati della vulva. Le divarichi le natiche e con i pollici le schiudi la vagina. Vedi la sua ninfa sbocciare completamente e il tunnel dell'amore spalancarsi davanti agli occhi. La sua pelle calda e luminosa, le sue grandi labbra sono cedevoli e bagnatissime... anche i petali delle piccole labbra si aprono e l'interno del suo corpo rosso e scintillante, i suoi glutei sono sodi e rotondeggianti, il suo bocciolo

rosa e tenerissimo. Sollevi la testa e cerchi di forzarle il fiorellino dell'ano con la punta della lingua, ma la senti irrigidirsi e contrarsi per un istante e decidi di lasciar perdere per adesso. Percorri i margini di quella bocca spalancata con la punta della lingua, la senti sospirare di piacere e te lo senti ingoiare un'altra volta. Appoggi il labbro superiore dentro alla sua figa e premi il centro della tua lingua sul clitoride. Individui immediatamente l'odore pi pungente del profilattico in mezzo a quello fragrante del suo godimento e il sapore un po' aspro del suo nettare ti riempie il palato, per non ti sogni nemmeno di fare lo schizzinoso dal momento che a lei non sembra importare e che ti sta ingoiando la cappella come se fosse un'ostrica di notevole prelibatezza. Le fai scorrere una mano nel solco delle chiappe, sino ad insinuarti comodamente tra esse, e le infili un pollice nel condotto scivoloso. Muovi con garbo la lingua e incominci a succhiarle il clitoride tumido e rigonfio. La senti allora gemere e mugolare con la bocca piena affannosamente. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 428. Se esce il numero 2, vai al 492. Se esce il numero 3, vai al 596. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra queste tre possibilit. .570. Ancora non riesci a venire! Se non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 496. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .571. .572. .573. Ti slega l'asciugamano dal fianco con una mano mentre con l'altra ti massaggia il membro duro attraverso la spugna umida del telo colorato. Lo lancia sulla testiera del divano e il tuo cazzone si inalbera immediatamente come un vessillo di guerra che sbatte rabbioso al vento. Te l'afferra e l'accarezza con le sue dita morbide e delicate, soffiando sulla cappella. La sensazione che ne scaturisce straordinaria e un brivido ti risale dai coglioni fino in gola raggelandoti. "Bel cazzo, bello davvero, ti piacerebbe se te lo succhiassi?". Gli occhioni azzurri le luccicano. "S, assolutamente". Mormori. "S... vuoi che te lo lecchi e te lo succhi sino a farti venire nella mia bocca?". Sorridi. Anche se la tentazione fortissima, sai di non essere esattamente in astinenza da una settimana o pi e sai che farti venire non sar cos semplice. Annuisci perci quasi sfidandola. "Ci puoi sempre provare!". Si lecca le labbra. Ti guarda e ti sorride. La sua lingua scivola fuori dalle labbra lucide e d una lunga leccata al glande mentre la mano continua a menare l'asta. Gemi al tocco lascivo della lingua. Apre le labbra e prende la cappella dentro la sua bocca dolcissima. Succhia soltanto la punta e con la lingua vi ruota intorno.

Le sue labbra sono piene e sensuali, calde e morbidissime, soffici e sorprendenti: come hanno sfiorato il glande, hai sentito come se ti accarezzassero l'anima; tutto con il movimento delle sole labbra. Lo estrae dalla bocca. Ci soffia sopra. Appena la cappella si raffredda lo infila di nuovo nella sua bocca calda. Lo prende appena un po' pi in profondit, la lingua e le labbra accarezzano un po' pi in basso. Tutti i suoi movimenti sono lenti, molto curati. Ancora lo estrae, soffia e lo infila nella sua bocca che al confronto sembra bollente. Accelera il ritmo, la testa oscilla mentre lo succhia senza lasciarlo pi. Ogni colpo leggermente pi profondo. Passa poi a leccare l'esterno, la lingua che tocca la cappella. La sua bocca si direbbe fatta apposta per succhiare. Non che ti senti un vero Casanova, per di pompini ne hai ricevuti in buona misura e senti di poter asserire con sicurezza che questa esperienza sta ridefinendo i normali parametri dell'arte della fellatio. La sua bocca calda, perfetta sembra una macchina disegnata apposta per questo. Percepisci le carezze e il suo calore lungo tutta l'asta. Come ti sente fremere, lei raggiunge la base. La sua gola come fuoco ardente. I colpi si fanno intensi. Non sei pi tanto certo di riuscire a resisterle. Con una mano ti manipola lo scroto, con un dito ti stuzzica il foro dell'ano. Smette di menarti il cazzo. Le sue unghie ti graffiano la pelle sul petto. Due dita ti pizzicano un capezzolo mentre i suoi dentini bianchissimi mordicchiano la cappella rigonfia. La punta della lingua che sfiora appena la pellicina del filetto. Ci soffia sopra. Si risucchia in bocca un testicolo e lo senti ballonzolare nella sua bocca. La lingua che ci gioca. All'improvviso riprende il glande in bocca, senti le unghie delle sue mani affondare nei glutei contratti. Le labbra arrivano fino a toccare la base del cazzo. Fuoco nella gola! Ruota la testa. Questo ti fa giungere ad un nuovo livello di stimolazione. Senti le palle formicolare. Lei lo estrae e ti sorride con gli occhi che luccicano. Solo una mano regge ora il tuo membro. "Vuoi venire veramente?". Chiede, con la testa piegata e un'aria innocente sul visetto adorabile. "S, dai". Dici. Il tuo cazzo vibra per la tensione, per il bisogno di spruzzare. Lei te lo mena abbastanza per tenerlo duro, ma non per farti venire. Provi a muovere i fianchi per farglielo menare pi forte, ma lei rallenta per annullare l'effetto dei contraccolpi. "Sicuro?". Chiede lei con un sorrisetto soddisfatto sulla faccia. "Non vuoi prima scoparmi, farmi scivolare quest'asta dura dentro la figa bagnata che aspetta?". Il suo linguaggio ti fa impazzire. Vuoi solo venire. Ora. "Dopo, adesso succhiamelo, fammi venire". "Non posso aspettare di sentirti venire nella mia bocca, facendomi scaldare tutta la gola come lo ingoio... Lo voglio sentire dentro!". Vai al 593. .574. .575.

.576. .577. Ti pieghi su di lei e le sfiori la fronte, la punta del naso e le labbra con un bacio leggerissimo. Aurora solleva il mento e si mette a sedere sul letto incrociando le gambe e si slaccia il semplice reggipetto che veste per aiutarti a toglierselo di dosso. Che... meraviglia?! Non riesci a trovare parole migliori per classificare lo spettacolo che ti si presenta agli occhi; il suo seno una vera e propria opera d'arte: volume ideale, gonfio e grosso quanto basta per essere contenuto nella tua mano ma non troppo da traboccarne eccessivamente fuori. Le areole sono due circoletti simmetrici e perfetti, che vanno dal rosa carico ai bordi al rossiccio vivo al centro ed i capezzoli sfumano dal vermiglio scuro della base al violetto intenso del loro vertice. Trattieni il respiro e getti distrattamente l'indumento intimo sul bracciolo l vicino del divano. Le sfiori con infinita delicatezza le guance e le spalle e la sua pelle calda e setosa sotto i polpastrelli. Scendi con le mani sui suoi seni fantastici, chiudi indice e pollice sul capezzolo destro e le baci la gola mentre continui a palpeggiarle il seno sinistro con l'altra mano. Le sue tette sono toniche, sode, compatte, eppure morbide, soffici e cedevoli al tatto. Le gemme in fiore che spiccano erette nel mezzo di tanto splendore risultano turgide e rigonfie, dure e gommose nello stesso momento al tocco. La Ragazza risponde immediatamente alle tue sollecitazioni socchiudendo le palpebre e lasciandosi adagiare distesa di traverso sul letto. Cacchiarola! Si rivela assolutamente pi che splendida: la schiena flessibile inarcata, le braccia sono allungate all'indietro, la vita sottilissima, i fianchi sono flessuosi, il ventre piatto e levigato e l'ombelico si direbbe la coppa del nettare degli Dei. Il corpo di una fanciulla per il quale un sovrano potrebbe perdere il suo regno. Ti ci fiondi sopra e ne percorri con le labbra umide tutta la superficie sensualissima, fino ad intingere la lingua in quel recipiente dolcemente divino, e la senti rabbrividire immediatamente. Sollevi la testa, le sfili dalle natiche le mutandine di cotone bianco che ancora indossa e le fai volare sul bracciolo rimasto libero del divano. Affondi il naso nel folto nido dorato sul suo monte di venere vellutato aspirandone il profumo inebriante. La fitta peluria che le ingioiella il pube finissima, liscia e luminosa come i primi raggi del chiarore dell'alba del primo di tutti i giorni. Le accarezzi ogni centimetro quadrato della sua nudit sin quando non arrivi alle cosce affusolate e perfettamente tornite che ti si schiudono davanti e non esiti ad inginocchiarti tra esse. La sua vulva ha dell'illibato e il forellino roseo dell'ano del bocciolo tenerissimo. Le grandi labbra sono incarnate nella pelle, il clitoride quasi timidamente vi si nasconde perlopi all'interno, il buchetto posteriore sembra indifeso, pare ammiccare e strizzarti l'occhiolino forte di mille promesse. Gli ormoni assopiti nel profondo stanno ricominciando a dar battaglia ribollendo nervosamente nelle vene. Con le unghie di una mano le pettini i peletti naturalmente biondi come i capelli, con la seconda le massaggi la zona pi sensibile nella parte interna di una coscia, intanto con la bocca non smetti di vezzeggiarle la parte interna dell'altra gamba e con la lingua inizi a disegnarle paesaggi immaginari sulla pelle avvicinandoti poco a poco all'anellino stretto che ha fra le gambe. Aurora incomincia presto a gemere sommessamente e a farsi decisamente impaziente. Con due dita le schiudi la fessura morbidissima e con la punta della lingua le stimoli la cintura anale, senti subito il suo bocciolo contrarsi e palpitare; torni a cercarle le mammelle mentre prendi a succhiarla e leccarla laddove le cosce si congiungono alla figa. Strofini il viso sul suo cespuglio liscio di fili d'oro, inalandone a pieni polmoni l'odore caldo, le passi le labbra sul solco bagnato senza per farti prendere dall'entusiasmo per non rischiare di premere con troppa foga. Lei si muove irrequieta sul letto, si afferra con le mani sotto alle ginocchia, allargando di pi le gambe e avvicinandoti ulteriormente la vagina alla bocca. Le appoggi le labbra sulla vulva, la baci con dolcezza, separi le grandi labbra con la lingua e con la lingua corri lungo la fessura entrandovi di tanto in tanto con la punta viperina. Inumidisci appena un paio di falangi e la penetri delicatamente, prima con un dito, poi anche con l'altro, iniziando a

fotterla ritmicamente, ascoltando il suo respiro per aumentare in proporzione l'andirivieni delle dita. Accompagni sempre con pi decisione le penetrazioni con la lingua e con la coda dell'occhio la vedi piegarsi lievemente in avanti e senti le sue mani intrecciarsi dietro alla nuca. Con la lingua entri nella piega della sua ninfa cremosa per assaggiarne il clitoride adesso indurito e lo succhi teneramente. Reagisce con un gemito di piacere, premi allora la bocca al suo corpo e succhi pi forte; percepisci con chiarezza la forza con cui ti trae a s: apri leggermente le labbra, separi le sue labbra e appoggi la lingua sotto il clitoride. Un fremito la coglie all'improvviso e non tardi a riconoscere i nitidi segnali del preorgasmo. Le mani che ti traggono, i gemiti che emette, gli occhi che si strizzano, le cosce che si stringono, la testa che si getta all'indietro, il corpo che sussulta, i muscoli che si contraggono, il bacino che si alza convulsamente. Atteggi le labbra ad O e succhi ancora pi forte incollando la bocca al suo clitoride. "Oh s, ancora, ancora... non ti fermare". La senti agitarsi e venire nella bocca ma non smetti affatto di succhiare e di chiavarla con le dita. L'odore del suo sesso travolgente e il sapore del suo nettare vagamente asprigno, per sei talmente eccitato che lo potresti facilmente confondere con miele ai fiori d'arancio. Mantieni il labbro superiore appoggiato sul clitoride, muovendole dentro la lingua e le dita ora con tenerezza, la senti andare in deliquescenza una seconda volta in successione rapida e non ti distacchi dalla sua ninfa dorata finch non la senti rilassare e calmarsi. Infine ti rialzi in piedi e la osservi rossa in viso mentre si solleva sui gomiti con le fiamme azzurre che le lampeggiano nello sguardo. Vai al 597. .578. La fai stendere sulla schiena con la pancia all'ins al centro del letto. I capelli sfavillano, gli occhi sono chiusi, il seno la pi grande di tutte le opere d'arte, la fitta peluria sul monte di venere sembrerebbe valorizzata e cosparsa di brillantina, le gambe sono lunghe, snelle e distese, le braccia sono affusolate e allungate sopra alla testa. Ti accomodi al suo fianco e ti chini sul suo corpo per baciarle il naso, le labbra, il mento, il collo, la gola, il petto ed entrambe le punte delle mammelle elasticamente rilassate ai lati del busto. Le ciucci il capezzolo destro che risulta dolce e salato contemporaneamente, le contieni in una mano la meraviglia sinistra e presti la stessa attenzione anche al secondo capezzolo. Scivoli con la mano destra sulla pelle leggermente sudata del suo ventre levigato, le fai scorrere le dita sul vello liscio e dorato, Aurora schiude appena le cosce e le sfiori con un polpastrello la superficie oleosa del clitoride per tutta la sua lunghezza. Contrai lievemente il dito medio arretrando in fretta con la mano, intingendo delicatamente la punta della prima falange fra le sue grandi labbra incarnate e bagnatissime. Sospira e rigira di lato la testa, le raccogli le gambe con un braccio e come sempre mostra di capirti al volo, perch si afferra subito dietro alle ginocchia e se le stringe languidamente contro il petto. Senza perdere altro tempo ti posizioni a T sotto di lei. Allarga le cosce e una montagnola morbidissima le fiorisce immediatamente tra le gambe. Il pube scintilla come un pomeriggio d'estate, il taglio della vulva come una ferita semiaperta, il delicatissimo clitoride si rivela con molta timidezza, le piccole labbra si intravvedono a malapena, la piega del suo sesso rivolta in dentro ed lucidissima. Le fai scivolare la punta del glande lungo la fessura e il solco si direbbe aprirsi teneramente. Le conficchi il paletto nel cuore, il pugnale nel petto, la spada nello stomaco, il coltello nel burro, il cucchiaio nel budino, la forchetta nella torta, lo spiedo nella carne, il punteruolo nella creta, il rastrello nel prato, la falce nel grano, la zappa nell'orto, il badile nella terra, lo scalpello nel legno, il chiodo nel muro, il dito nella piaga, la verga nel ventre... inizia ad ancheggiare con piccoli movimenti del bacino mentre le accarezzi dolcemente le cosce. Ti ritrovi infine steso sul fianco, con il suo ginocchio destro stretto al petto, con il braccio sinistro abbarbicato alla sua gamba, con la mano libera impegnata a destreggiarsi fra il morbido delle sue tette, la seta delle cosce divaricate e il velluto del suo monticello di venere soffice. Non smetti di tempestarla di colpi, ora lievi e superficiali, ora violenti e profondi, finch non la senti

squassarsi in gemiti prolungati che non la lasciano affatto pi stanca di prima. Quando vi rialzate sul letto, riprendete subito a mordicchiarvi e baciarvi sulla bocca e sul collo con trasporto ed entusiasmo. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 523. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi concludere, vai al 581. .579. .580. Continui a muovere le dita dentro di lei, lentamente, fin quando non la senti riscaldarsi per l'ennesima volta. Con il pollice cominci quindi a lisciarle il clitoride con estrema delicatezza mentre con la mano sinistra le vezzeggi alternativamente l'inguine, le cosce, i polpacci, le caviglie, i glutei, il monte di venere e la zona esterna delle grandi labbra con tenerezza. Acceleri impercettibilmente il ritmo dei movimenti senza smettere di frugare e sciaguattare con cautela e reverenza. Riprende a fremere e gemere, risolleva la testa e getta indietro i capelli, la schiena si incurva e la vedi e la senti irrigidirsi, le dita dei piedi contrarsi e il fuoco esploderle nel ventre. Non possibile! La senti orgasmare pi e pi volte in successione rapida: non ti mai capitato di conoscere una sola altra ragazza capace di raggiungere tanti orgasmi a cos poca distanza gli uni dagli altri; durante le molteplici posizioni che avete tentato dal momento in cui te la sei ritrovata seminuda nel letto ne hai contati almeno una mezza dozzina prima di perderne il conto. Seguiti a muoverti piano con le dita nel suo corpo febbricitante finch non la senti ricadere in avanti e non la vedi giacere totalmente abbandonata distesa sul letto. Ti corichi al suo fianco e ti rialzi sui gomiti per osservarla mentre accaldata, disfatta e sfinita ti guarda con dolcezza: il suo fascino gi notevole aumentato enormemente. Le sorridi e lei spossata contraccambia di rimando. Si lascia rotolare sulla schiena e si scosta una ciocca luminosa dal viso ed i suoi occhi straordinariamente azzurri scintillano. Le sue mani sono incrociate sul cuore e il seno fantastico che Madre Natura le ha generosamente fornito si solleva e si riabbassa con affanno. Recupera il fiato e si rigira di lato, ti accarezza con amore il membro eretto ancora inguantato. Le confessi che non ce la fai a venire e le racconti brevemente che l'orgasmo che per un soffio non hai raggiunto in principio tra le sue labbra non era affatto il primo orgasmo della giornata. Ti sfila il profilattico e ti scappella distrattamente il cazzo mentre curiosa e divertita ti ascolta parlare con quel suo sorriso innocente dipinto sul faccino radioso. "Se dovessimo continuare probabile che mi resti in tiro per tutta la notte, ma non credo che riuscirei pi a ritrovare quell'apice di tensione necessaria per godere veramente". "Interessante". Vai al 406. .581. Ti ritrovi ancora lontano dal riuscire a venire! Se proprio non ce la fai a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 482. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .582. Non ce la fai a venire!

Se non riesci a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 599. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .583. Ti slega l'asciugamano dal fianco con una mano mentre con l'altra ti massaggia il membro duro attraverso la spugna umida del telo colorato. Lo lancia sulla testiera del divano e il tuo cazzone si inalbera immediatamente come un vessillo di guerra che sbatte rabbioso al vento. Te l'afferra e l'accarezza con le sue dita morbide e delicate, soffiando sulla cappella. La sensazione che ne scaturisce straordinaria e un brivido ti risale dai coglioni fino in gola raggelandoti. "Bel cazzo, bello davvero, ti piacerebbe se te lo succhiassi?". Gli occhioni azzurri le luccicano. "S, assolutamente". Mormori. "S... vuoi che te lo lecchi e te lo succhi sino a farti venire nella mia bocca?". Sorridi. Anche se la tentazione fortissima, sai di non essere esattamente in astinenza da una settimana o pi e sai che farti venire non sar cos semplice. Annuisci perci quasi sfidandola. "Ci puoi sempre provare!". Si lecca le labbra. Ti guarda e ti sorride. La sua lingua scivola fuori dalle labbra lucide e d una lunga leccata al glande mentre la mano continua a menare l'asta. Gemi al tocco lascivo della lingua. Apre le labbra e prende la cappella dentro la sua bocca dolcissima. Succhia soltanto la punta e con la lingua vi ruota intorno. Le sue labbra sono piene e sensuali, calde e morbidissime, soffici e sorprendenti: come hanno sfiorato il glande, hai sentito come se ti accarezzassero l'anima; tutto con il movimento delle sole labbra. Lo estrae dalla bocca. Ci soffia sopra. Appena la cappella si raffredda lo infila di nuovo nella sua bocca calda. Lo prende appena un po' pi in profondit, la lingua e le labbra accarezzano un po' pi in basso. Tutti i suoi movimenti sono lenti, molto curati. Ancora lo estrae, soffia e lo infila nella sua bocca che al confronto sembra bollente. Accelera il ritmo, la testa oscilla mentre lo succhia senza lasciarlo pi. Ogni colpo leggermente pi profondo. Passa poi a leccare l'esterno, la lingua che tocca la cappella. La sua bocca si direbbe fatta apposta per succhiare. Non che ti senti un vero Casanova, per di pompini ne hai ricevuti in buona misura e senti di poter asserire con sicurezza che questa esperienza sta ridefinendo i normali parametri dell'arte della fellatio. La sua bocca calda, perfetta sembra una macchina disegnata apposta per questo. Percepisci le carezze e il suo calore lungo tutta l'asta. Come ti sente fremere, lei raggiunge la base. La sua gola come fuoco ardente. I colpi si fanno intensi. Non sei pi tanto certo di riuscire a resisterle. Con una mano ti manipola lo scroto, con un dito ti stuzzica il foro dell'ano. Smette di menarti il cazzo. Le sue unghie ti graffiano la pelle sul petto. Due dita ti pizzicano un capezzolo mentre i suoi dentini bianchissimi mordicchiano la cappella rigonfia. La punta della lingua che sfiora appena la pellicina del filetto. Ci soffia sopra. Si risucchia in bocca un testicolo e lo senti ballonzolare nella sua bocca. La lingua che ci gioca.

All'improvviso riprende il glande in bocca, senti le unghie delle sue mani affondare nei glutei contratti. Le labbra arrivano fino a toccare la base del cazzo. Fuoco nella gola! Ruota la testa. Questo ti fa giungere ad un nuovo livello di stimolazione. Senti le palle formicolare. Lei lo estrae e ti sorride con gli occhi che luccicano. Solo una mano regge ora il tuo membro. "Vuoi venire veramente?". Chiede, con la testa piegata e un'aria innocente sul visetto adorabile. "S, dai". Dici. Il tuo cazzo vibra per la tensione, per il bisogno di spruzzare. Lei te lo mena abbastanza per tenerlo duro, ma non per farti venire. Provi a muovere i fianchi per farglielo menare pi forte, ma lei rallenta per annullare l'effetto dei contraccolpi. "Sicuro?". Chiede lei con un sorrisetto soddisfatto sulla faccia. "Non vuoi prima scoparmi, farmi scivolare quest'asta dura dentro la figa bagnata che aspetta?". Il suo linguaggio ti fa impazzire. Vuoi solo venire. Ora. "Dopo, adesso succhiamelo, fammi venire". "Non posso aspettare di sentirti venire nella mia bocca, facendomi scaldare tutta la gola come lo ingoio... Lo voglio sentire dentro!". Vai al 603. .584. Proprio non ce la fai a venire! Se non riesci a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 599. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .585. Aurora si raddrizza cercando un comodo appoggio sul bordo del letto, divarica le cosce per offrirti un'apertura vaginale massima, si inarca voluttuosamente sollevando e spingendo indietro il culetto: le fantastiche rotondit del sedere sono in assoluto perfette, il forellino roseo dell'ano si direbbe un bocciolo in fiore. La sua ninfa dorata rimane del tutto esposta alla vista e una collinetta fiorita si rivela divisa nel mezzo da un solco attraente e grondante. Ti rialzi tra le sue gambe diritto sulle ginocchia e la penetri da dietro. Ti chini lievemente su di lei per posarle il petto sulla schiena e per baciarle dolcemente le spalle, le fai scivolare le mani sull'addome per aderire maggiormente al suo corpo mentre inizia a muoversi da sola sul cazzo. Senti la punta del glande farsi comodamente spazio nelle sue carni roventi, senti le pareti frontali della sua vulva scivolare sulla verga, senti il suo contatto setoso sulla pelle, senti i muscoli guizzare fra le dita, senti il tocco compatto dei suoi glutei premuti sul ventre; percepisci il solletico del monte di venere sui testicoli ogni volta che si strofina su e gi con il bacino. Sollevi la testa incrociando i suoi magnifici occhi azzurri nello specchio della parete opposta. Il suo visetto adorabile, il suo sguardo fiammeggia, le sue labbra sono piene, bellissime, lucide, sensuali, eccitanti e leggermente dischiuse. Riprendi con molta calma ad assecondare i suoi movimenti strofinanti senza mai staccare gli occhi dallo specchio. Le fai scorrere i polpastrelli sul pube e le accarezzi la peluria liscia e sottile, l'immagine riflessa dei seni elastici un'opera d'arte coronata da gemme violette che oscillano mollemente. Con le mani le divarichi le grandi labbra della figa, con due dita le sfiori il cicciolino untuoso e morbidissimo del clitoride. Acceleri progressivamente la velocit della penetrazione e senti presto le chiappe schioccare e vedi le tette sussultare e molleggiare. Aumenti oltremodo il peso della tua percussione continuando a fissarla negli occhi finch non distoglie per prima lo sguardo socchiudendolo.

Improvvisamente la senti come contrarsi su se stessa, la vedi abbassare la testa, pare raccogliersi in preghiera, e poi gettare indietro i capelli ed esplodere in un'esclamazione rauca e strozzata. Smetti di percuoterla con violenza solo dopo averla vista accasciata sul letto smettere completamente di tremare. Ti lasci ricadere sul pavimento e ti accomodi con le spalle all'armadio per recuperare in parte le forze, intanto con una mano ti afferri l'asta rigonfia per menarti l'uccello. La Ragazza si rialza infine sui gomiti e nel frattempo una gocciolina brillante le discende pigramente sull'interno di una coscia. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 554. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 452. .586. .587. Ti slega l'asciugamano dal fianco con una mano mentre con l'altra ti massaggia il membro duro attraverso la spugna umida del telo colorato. Lo lancia sulla testiera del divano e il tuo cazzone si inalbera immediatamente come un vessillo di guerra che sbatte rabbioso al vento. Te l'afferra e l'accarezza con le sue dita morbide e delicate, soffiando sulla cappella. La sensazione che ne scaturisce straordinaria e un brivido ti risale dai coglioni fino in gola raggelandoti. "Bel cazzo, bello davvero, ti piacerebbe se te lo succhiassi?". Gli occhioni azzurri le scintillano. "S, assolutamente". Mormori. "S... vuoi che te lo lecchi e te lo succhi sino a farti venire nella mia bocca?". Sorridi. Anche se la tentazione fortissima, sai di non essere esattamente in astinenza da una settimana o pi e sai che farti venire non sar cos semplice. Annuisci perci quasi sfidandola. "Ci puoi sempre provare!". Si lecca le labbra. Ti guarda e ti sorride. La sua lingua scivola fuori dalle labbra lucide e d una lunga leccata al glande mentre la mano continua a menare l'asta. Gemi al tocco lascivo della lingua. Apre le labbra e prende la cappella dentro la sua bocca dolcissima. Succhia soltanto la punta e con la lingua vi ruota intorno. Le sue labbra sono piene e sensuali, calde e morbidissime, soffici e sorprendenti: come hanno sfiorato il glande, hai sentito come se ti accarezzassero l'anima; tutto con il movimento delle sole labbra. Lo estrae dalla bocca. Ci soffia sopra. Appena la cappella si raffredda lo infila di nuovo nella sua bocca calda. Lo prende appena un po' pi in profondit, la lingua e le labbra accarezzano un po' pi in basso. Tutti i suoi movimenti sono lenti, molto curati. Ancora lo estrae, soffia e lo infila nella sua bocca che al confronto sembra bollente. Accelera il ritmo, la testa oscilla mentre lo succhia senza lasciarlo pi. Ogni colpo leggermente pi profondo. Passa poi a leccare l'esterno, la lingua che tocca la cappella. La sua bocca si direbbe fatta apposta per succhiare.

Non che ti senti un vero Casanova, per di pompini ne hai ricevuti in buona misura e senti di poter asserire con sicurezza che questa esperienza sta ridefinendo i normali parametri dell'arte della fellatio. La sua bocca calda, perfetta sembra una macchina disegnata apposta per questo. Percepisci le carezze e il suo calore lungo tutta l'asta. Come ti sente fremere, lei raggiunge la base. La sua gola come fuoco ardente. I colpi si fanno intensi. Non sei pi tanto certo di riuscire a resisterle. Con una mano ti manipola lo scroto, con un dito ti stuzzica il foro dell'ano. Smette di menarti il cazzo. Le sue unghie ti graffiano la pelle sul petto. Due dita ti pizzicano un capezzolo mentre i suoi dentini bianchissimi mordicchiano la cappella rigonfia. La punta della lingua che sfiora appena la pellicina del filetto. Ci soffia sopra. Si risucchia in bocca un testicolo e lo senti ballonzolare nella sua bocca. La lingua che ci gioca. All'improvviso riprende il glande in bocca, senti le unghie delle sue mani affondare nei glutei contratti. Le labbra arrivano fino a toccare la base del cazzo. Fuoco nella gola! Ruota la testa. Questo ti fa giungere ad un nuovo livello di stimolazione. Senti le palle formicolare. Lei lo estrae e ti sorride con gli occhi che scintillano. Solo una mano regge ora il tuo membro. "Vuoi venire veramente?". Chiede, con la testa piegata e un'aria innocente sul visetto adorabile. "S, dai". Dici. Il tuo cazzo vibra per la tensione, per il bisogno di spruzzare. Lei te lo mena abbastanza per tenerlo duro, ma non per farti venire. Provi a muovere i fianchi per farglielo menare pi forte, ma lei rallenta per annullare l'effetto dei contraccolpi. "Sicuro?". Chiede lei con un sorrisetto soddisfatto sulla faccia. "Non vuoi prima scoparmi, farmi scivolare quest'asta dura dentro la figa bagnata che aspetta?". Il suo linguaggio ti fa impazzire. Vuoi solo venire. Ora. "Dopo, adesso succhiamelo, fammi venire". "Non posso aspettare di sentirti venire nella mia bocca, facendomi scaldare tutta la gola come lo ingoio... Lo voglio sentire dentro!". Vai al 394. .588. Nonostante tutto, non ce la fai a venire! Se non riesci a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 482. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405. .589. Schiude le ginocchia e si allunga in avanti per appoggiarsi languidamente sui gomiti. Senza perdere un solo momento ti inginocchi tra le sue gambe con le spalle rivolte alle porte che danno in sala e in cucina, appunti il glande alla sua ninfa invitante e succosa e l'afferri dai fianchi per ficcarglielo dentro come un animale. Senti il cazzo sprofondare velocemente nella carne bollente, la senti scivolare in avanti per alleggerire la profondit della penetrazione, percepisci comunque con chiarezza il tocco dei coglioni contro le pareti frontali della sua figa caldissima. Inarca la vita e solleva il sedere, abbassi lo sguardo per ammirare quel fondoschiena palpitante spalmato sul tuo addome.

Prendi a pistonarle energicamente nel ventre e la senti irrigidirsi per un attimo nelle mani: hai come la certezza di sbatterle in fondo al condotto lubrificatissimo ad ogni colpo, ma puoi sentirla quasi stringere i denti e non si lamenta. Puoi vedere dall'alto l'asta fuoriuscire lucida dal suo corpo, puoi sentire la cappella riaffondare molto in fretta tra le fiamme pi calde del girone pi profondo dell'inferno di Dante; volgi gli occhi a sinistra per studiare nel grande specchio l'immagine riflessa dei vostri corpi che spiccano e risaltano in netto contrasto sullo sfondo color noce dell'armadio. Tu inginocchiato e diritto che la pistoni con foga da dietro, lei che se ne rimane piegata a quattro zampe con la fronte tra gli avambracci posata sul copriletto e le tette molleggianti che le sobbalzano elasticamente sotto il peso dei contraccolpi. Una cascata di capelli lucenti le nasconde il volto per tutto il tempo. Le reni iniziano a pulsare dolorosamente ed i suoi gemiti si fanno insistenti e penetranti, quando all'improvviso si rialza, scatta indietro con la testa e spalanca rigidamente la bocca per sfogarsi in un lungo grido silenzioso, prima di crollare di nuovo in avanti preda di spasmi incontrollati che si potrebbero scambiare per agonia. Non distacchi le mani dai suoi fianchi e non smetti di pistonarla furiosamente finch non smette di tremare completamente. Ti lasci ricadere esausto sui talloni e l'occhio ti cade subito sulle chiappe straordinarie che hai davanti. I suoi glutei sono splendidi quanto un paio di magnifici globi di cristallo, l'anellino stretto del suo culetto sembra palpitare, la fessura che ha fra le cosce si direbbe piangere e le sue lacrime si raccolgono nella piega del clitoride. Il soffice velluto dorato come un pomeriggio luminoso del monte di venere sfolgora e sfavilla nella forte luce della camera come un praticello cosparso di brina scintillante. Non puoi resistere alla tentazione e ti pieghi ancora su di lei per baciarla ripetutamente e per lambirle il nettare dalla vulva. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 441. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 534. .590. Le accarezzi dolcemente i capelli e la schiena con la mano destra. Ti accomodi meglio e le percorri gentilmente le natiche e le cosce con i polpastrelli delle dita. Le fai scorrere di nuovo la mano sulle chiappe insinuandola profondamente tra esse. Ti pieghi su di lei per sfiorarle appena la pelle con le labbra. Sondi leggermente l'imboccatura cremosa del suo condotto caldissimo e le infili dentro due dita con delicatezza. Continui a muovere le dita nel suo corpo, lentamente, fin quando non la senti riscaldarsi per l'ennesima volta. Con la punta della lingua cominci quindi a lambirle la colonna vertebrale mentre con la mano sinistra le massaggi successivamente le scapole, le spalle, il collo, le braccia, i polsi e le mani con estrema deferenza. Acceleri impercettibilmente il ritmo dei movimenti della destra senza smettere di frugare e sciaguattare con tenerezza e reverenza. Riprende a fremere e gemere, risolleva la testa e getta indietro i capelli, la schiena si incurva e la vedi e la senti irrigidirsi, le dita dei piedi contrarsi e il fuoco esploderle nel ventre. Impossibile! La senti orgasmare pi e pi volte in successione rapida: non ti mai capitato di conoscere una sola altra ragazza capace di raggiungere tanti orgasmi a cos poca distanza gli uni dagli altri; durante le molteplici posizioni che avete tentato dal momento in cui te la sei ritrovata seminuda nel letto ne hai contati almeno una mezza dozzina prima di perderne il conto. Seguiti a muoverti piano con le dita nel suo corpo febbricitante finch non la senti ricadere in avanti e non la vedi giacere totalmente abbandonata distesa sul letto. Ti corichi al suo fianco e ti rialzi sui gomiti per osservarla mentre accaldata, disfatta e sfinita ti guarda con dolcezza: il suo fascino gi notevole aumentato enormemente. Le sorridi e lei spossata

contraccambia di rimando. Si lascia rotolare sulla schiena e si scosta una ciocca luminosa dal viso ed i suoi occhi straordinariamente azzurri scintillano. Le sue mani sono incrociate sul cuore e il seno fantastico che Madre Natura le ha generosamente fornito si solleva e si riabbassa con affanno. Recupera il fiato e si rigira di lato, ti accarezza con amore il membro eretto ancora inguantato. Le confessi che non ce la fai a venire e le racconti brevemente che l'orgasmo che per un soffio non hai raggiunto in principio tra le sue labbra non era affatto il primo orgasmo della giornata. Ti sfila il profilattico e ti scappella distrattamente il cazzo mentre curiosa e divertita ti ascolta parlare con quel suo sorriso innocente dipinto sul faccino radioso. "Se dovessimo continuare probabile che mi resti in tiro per tutta la notte, ma non credo che riuscirei pi a ritrovare quell'apice di tensione necessaria per godere veramente". "Interessante". Vai al 406. .591. Ti risollevi a sedere al centro del letto. Aurora rimane girata di spalle, abbandonata sul copriletto, semi accucciolata davanti alle tue ginocchia. Abbassi lo sguardo sul suo corpo del tutto nudo, perfetto, flessuoso, sensuale, morbido, sublime, magnifico, erotico, molto eccitante, dolcissimo e lievemente lucido e sudato. Le accarezzi le cosce ed il culetto, ti pieghi su di lei per risalirle con la lingua dall'anca fin sulla spalla sinistra e la senti rabbrividire non appena giunto a met strada. Riapre gli occhi e si risolleva a sua volta, si volge nella tua direzione per fissarti con uno sguardo azzurro che si direbbe sempre pi fiammeggiante. Estrae la punta della lingua e si lecca le labbra, ti sospinge indietro per farti coricare sul dorso ma ti rigiri di lato e le esprimi le tue intenzioni abbassando gli occhi sul suo sesso. Sorride maliziosamente e sembra capirti benissimo, perch si stende sul fianco dalla parte opposta rispetto alla tua testa. Vi ritrovate cos stretti in un comodo 69 laterale. Le infili il braccio sinistro sotto alle gambe, la vezzeggi sulla schiena e sulle natiche con la mano destra e ti sollevi sul gomito. Senti il tocco lascivo della sua lingua sull'asta, senti un dito che ti stuzzica il foro dell'ano, senti un soffio fresco sui testicoli e subito dopo il bollore umido della sua bocca. Un brivido gelido ti fa immediatamente rizzare i peletti sulle braccia e sulle gambe. Allarga le ginocchia, le divarichi da dietro le chiappe. La vulva si schiude teneramente, il clitoride si mostra con timidezza, le piccole labbra che si distaccano dal prepuzio si separano simili a due alette rosee e luccicanti, quasi in procinto di spiccare leggermente il volo. Senti il fuoco della sua gola profonda diffondersi dalla punta del cazzo, ti pieghi tra le sue cosce e affondi la bocca nelle sue labbra succosissime. Il pensiero ti si confonde nello spazio di un attimo e da quel momento in poi la senti mugolare e gorgogliare di continuo e sempre pi da lontano. Muovi la lingua nel peccato di forma oculare del suo condotto inebriante, percorri i margini sottili delle sue delicatissime ali interne con la punta della lingua, percepisci il contatto del suo labbro inferiore sul pube, ruota e non smette affatto di spingersi in avanti con la testa; una scarica di adrenalina ti spappola il cervello: appoggi il labbro superiore dentro alla sua figa e cominci a succhiare. I glutei le si contraggono, i muscoli delle gambe le si irrigidiscono, il respiro le diventa affannoso, il bacino inizia a dondolare ritmicamente per spalmare il clitoride sul piatto della tua lingua. La senti contrarsi in un godimento convulsivo, senti la cappella annaspare nella sua gola, trattieni il fiato e non smetti di succhiarla finch non rilassa la stretta delle cosce. Quando infine recuperate il controllo vi rialzate in ginocchio sul letto e riprendete le coccole da dove le avete interrotte. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 523. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561.

Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi concludere, vai al 588. .592. Vi stendete entrambi voltati sul fianco al centro del letto. Ti accoccoli immediatamente tra le sue cosce, intrecciate molto intimamente le braccia e le gambe: il tuo braccio sinistro rimane imprigionato sotto di lei e con la mano le cingi il capo per baciarla, l'altro braccio invece resta bloccato fra i vostri corpi nel tentativo di continuare a palpeggiarle i seni con le dita; il suo gomito destro ti passa sopra alla testa e con l'avambraccio ti trattiene da dietro per baciarti, mentre con la mano sinistra ti guida il cazzo verso il baratro del suo peccato accogliente e bagnatissimo. Ti stringe la vita tra le cosce forti e voluttuose, pieghi in avanti le ginocchia per rendere pi facile la penetrazione. Ti fa scivolare la mano sinistra sulla schiena e ti afferra dalla nuca per accostarsi maggiormente al tuo corpo, svincoli la mano destra dal mezzo di voi per agguantarla subito dal culetto ripiegando ulteriormente le ginocchia per penetrarla il pi a fondo possibile. Inizia a rollare appena avanti e indietro con il bacino, incominci a beccheggiare piano nel suo ventre vorace e caldissimo. Srotola la sua lingua dalla tua e prende a mordicchiarti il mento e le labbra, acceleri impercettibilmente il ritmo del tuo beccheggiamento ancora lento e tranquillo. La senti sospirare di soddisfazione e di piacere, cominciate a succhiarvi e mordicchiarvi vicendevolmente sul collo. La pelle ti si accappona nel giro di un istante e l'intenso effetto raggelante deve essere stato reciproco perch senti ogni centimetro del suo corpo spalmato contro il tuo rabbrividire e contrarsi nello stesso momento. Torni a cercarle la bocca con la bocca, la trovi e decidi di aumentare oltremodo il rollio della tua verga nella sua vulva, agevolando ogni spinta delle reni con un contraccolpo energico della mano che preme con forza sul suo fantastico sedere rotondeggiante e palpitante. I suoi glutei che ti pulsano tra le dita, il suo sapore che ti riempie la bocca, la sua figa che sciaguatta, il calore e la morbidezza del suo seno piacevolmente schiacciato sul tuo petto... la senti presto scatenarsi in fremiti violenti e sussultanti che parrebbero non avere mai fine. Quando in ultimo si rilassa completamente vi rialzate seduti sul letto, bocca nella bocca, l'uno stretto e infiammato nelle braccia dell'altro. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 523. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi concludere, vai al 581. .593. Ti pieghi su di lei e le sfiori la fronte, la punta del naso e le labbra con un bacio leggerissimo. Aurora solleva il mento e si mette a sedere incrociando le gambe sul letto e ti aiuta a sfilarsi di dosso la maglietta. Che... meraviglia?! Non riesci a trovare parole migliori per classificare lo spettacolo che ti si presenta agli occhi; il suo seno una vera e propria opera d'arte: volume ideale, gonfio e grosso quanto basta per essere contenuto nella tua mano ma non troppo da traboccarne eccessivamente fuori. Le areole sono due circoletti simmetrici e perfetti, che vanno dal rosa carico ai bordi al rossiccio vivo al centro ed i capezzoli sfumano dal vermiglio scuro della base al violetto intenso del loro vertice. Trattieni il respiro e getti distrattamente la maglietta sul bracciolo ancora libero del divano. Le sfiori con infinita delicatezza le guance e le spalle e la sua pelle calda e setosa sotto i polpastrelli. Scendi con le mani sui suoi seni fantastici, chiudi indice e pollice sul capezzolo destro e le baci la gola mentre continui a palpeggiarle il seno sinistro con l'altra mano. Le sue tette sono toniche, sode, compatte, eppure morbide, soffici e cedevoli al tatto. Le gemme in fiore che spiccano

erette nel mezzo di tanto splendore risultano turgide e rigonfie, dure e gommose nello stesso momento al tocco. La Ragazza risponde immediatamente alle tue sollecitazioni socchiudendo le palpebre e lasciandosi adagiare distesa di traverso sul letto. Cacchiarola! Si rivela assolutamente pi che splendida: la schiena flessibile inarcata, le braccia sono allungate all'indietro, la vita sottilissima, i fianchi sono flessuosi, il ventre piatto e levigato e l'ombelico si direbbe la coppa del nettare degli Dei. Il corpo di una fanciulla per il quale un sovrano potrebbe perdere il suo regno. Ti ci fiondi sopra e ne percorri con le labbra umide tutta la superficie sensualissima, fino ad intingere la lingua in quel recipiente dolcemente divino, e la senti rabbrividire immediatamente. Sollevi la testa, affondi il naso nel folto nido dorato sul suo monte di venere vellutato aspirandone il profumo inebriante. La fitta peluria che le ingioiella il pube finissima, liscia e luminosa come i primi raggi del chiarore dell'alba del primo di tutti i giorni. Le accarezzi ogni centimetro quadrato della sua nudit sin quando non arrivi alle cosce affusolate e perfettamente tornite che ti si schiudono davanti e non esiti ad inginocchiarti tra esse. La sua vulva ha dell'illibato e il forellino roseo dell'ano del bocciolo tenerissimo. Le grandi labbra sono incarnate nella pelle, il clitoride quasi timidamente vi si nasconde perlopi all'interno, il buchetto posteriore sembra indifeso, pare ammiccare e strizzarti l'occhiolino forte di mille promesse. Gli ormoni gi sbattuti nel profondo stanno ricominciando a dar battaglia ribollendo nervosamente nelle vene. Con le unghie di una mano le pettini i peletti naturalmente biondi come i capelli, con la seconda le massaggi la zona pi sensibile nella parte interna di una coscia, intanto con la bocca non smetti di vezzeggiarle la parte interna dell'altra gamba e con la lingua inizi a disegnarle paesaggi immaginari sulla pelle avvicinandoti poco a poco all'anellino stretto che ha fra le gambe. Aurora incomincia presto a gemere sommessamente e a farsi decisamente impaziente. Con due dita le schiudi la fessura morbidissima e con la punta della lingua le stimoli la cintura anale, senti subito il suo bocciolo contrarsi e palpitare; torni a cercarle le mammelle mentre prendi a succhiarla e leccarla laddove le cosce si congiungono alla figa. Strofini il viso sul suo cespuglio liscio di fili d'oro, inalandone a pieni polmoni l'odore caldo, le passi le labbra sul solco bagnato senza per farti prendere dall'entusiasmo per non rischiare di premere con troppa foga. Lei si muove irrequieta sul letto, si afferra con le mani sotto alle ginocchia, allargando di pi le gambe e avvicinandoti ulteriormente la vagina alla bocca. Le appoggi le labbra sulla vulva, la baci con dolcezza, separi le grandi labbra con la lingua e con la lingua corri lungo la fessura entrandovi di tanto in tanto con la punta viperina. Inumidisci appena un paio di falangi e la penetri delicatamente, prima con un dito, poi anche con l'altro, iniziando a fotterla ritmicamente, ascoltando il suo respiro per aumentare in proporzione l'andirivieni delle dita. Accompagni sempre con pi decisione le penetrazioni con la lingua e con la coda dell'occhio la vedi piegarsi lievemente in avanti e senti le sue mani intrecciarsi dietro alla nuca. Con la lingua entri nella piega della sua ninfa cremosa per assaggiarne il clitoride adesso indurito e lo succhi teneramente. Reagisce con un gemito di piacere, premi allora la bocca al suo corpo e succhi pi forte; percepisci con chiarezza la forza con cui ti trae a s: apri leggermente le labbra, separi le sue labbra e appoggi la lingua sotto il clitoride. Un fremito la coglie all'improvviso e non tardi a riconoscere i nitidi segnali del preorgasmo. Le mani che ti traggono, i gemiti che emette, gli occhi che si strizzano, le cosce che si stringono, la testa che si getta all'indietro, il corpo che sussulta, i muscoli che si contraggono, il bacino che si alza convulsamente. Atteggi le labbra ad O e succhi ancora pi forte incollando la bocca al suo clitoride. "Oh s, ancora, ancora... non ti fermare". La senti agitarsi e venire nella bocca ma non smetti affatto di succhiare e di chiavarla con le dita. L'odore del suo sesso travolgente e il sapore del suo nettare vagamente asprigno, per sei talmente eccitato che lo potresti facilmente confondere con miele ai fiori d'arancio. Mantieni il labbro superiore appoggiato sul clitoride, muovendole dentro la lingua e le dita ora con tenerezza, la senti andare in deliquescenza una seconda volta in successione rapida e non ti distacchi dalla sua ninfa dorata finch non la senti rilassare e calmarsi. Infine ti rialzi in piedi e la osservi rossa in viso mentre si solleva sui gomiti con le fiamme azzurre che le lampeggiano nello sguardo.

Vai al 394. .594. Stesa sul dorso, Aurora piega le cosce contro il tuo ventre. Avanzi allargando le ginocchia sino a porti in stretto contatto coi suoi glutei. L'uccello gi dentro e la sua vulva caldissima. Le raccogli le gambe e la osservi abbandonarsi totalmente alle tue voglie. La testa che rimane adagiata sul giaciglio di fili di luce brillante si volge di lato, gli occhi meravigliosi si chiudono, la bocca piena si rilassa, le braccia si distendono, le palme delle mani sono girate verso l'alto, le nocche delle dita si portano sui suoi capelli morbidi e lucenti. Stille di sudore le imperlano la fronte e i gioielli sul suo seno sfavillano come granati perfetti. Riaggiusti la posizione e le imprimi un andamento ampio e profondo. Con le braccia le trattieni le caviglie sui fianchi e con le mani le sfiori la pelle setosa delle gambe mentre ti sporgi in avanti puntellandoti sul letto con le ginocchia. La Ragazza con la R maiuscola riapre gli occhi e ti studia con lo stesso interesse che tu le hai riservato. Con la punta delle dita ti accarezza i muscoli del petto e delle spalle, risale sul viso e ti pieghi un po' su di lei per assecondarla, ti infila le mani fra i capelli ancora assai pi che umidi e ti fissa con lo sguardo fiammeggiante. Glielo estrai quasi del tutto dal corpo fremente e glielo riaffondi quasi del tutto con metodo e calcolo misurato. Schiude la bocca e ti incoraggia sussurrando in un crescendo ininterrotto e molto stimolante. "Dai, dai, dai, dai, dai...". La tieni dalle ginocchia e utilizzi le sue cosce come un supporto per facilitare il movimento di va e vieni e conservare un ritmo regolare. Ti contieni giusto quel tanto che basta per non sprofondare troppo e farle male. Senti le grandi labbra della vagina compresse sulla verga e i piedi solleticarti i lombi. Insisti in una lunga successione di lunghi e cadenzati affondi altalenando avanti e indietro e dentro e fuori dalla sua ninfa. La penetri ritmicamente e le tette le sobbalzano vistosamente al termine di ogni contraccolpo. Smette di cantilenare e la vedi e la senti gemere in un orgasmo spasmodico che la lascia senza fiato per qualche minuto. Le lasci andare le gambe e le passi una mano tra i fantastici seni ansanti. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 595. Se vuoi prenderla a smorzacandela, vai al 458. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 511. .595. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 470. Se esce il numero 2, vai al 528. Se esce il numero 3, vai al 431. Se esce il numero 4, vai al 556. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra le quattro possibilit sopra elencate. .596. Ti siedi sul bordo del divano. Aurora ti volta le spalle e allarga un poco le gambe, prima di sedersi sulle tue cosce. Senti il glande sprofondare di nuovo tra le sue labbra caldissime. Si inclina allora in avanti per raggiungere una posizione di equilibrio e bilanciarsi lungo la verga. Per stabilizzare meglio la posizione si appoggia con le mani sulle tue ginocchia mentre la mantieni piacevolmente dai seni per aiutarla.

Incomincia a stantuffare sull'asta con notevole impegno e alacrit: con la mano destra le scendi sul ventre per aumentare la profondit dello stantuffamento, con la mano sinistra scendi pi in basso per accarezzarle il monte di venere e per stimolarle il clitoride stretto tra le labbra della vulva. Il suo ventre piatto, sodo e levigato... il vello sul suo pube liscio, soffice e vellutato... il suo baccello caldo, scivoloso e morbidissimo! Inarca la schiena per aderire al tuo petto e getta indietro la testa, abbassi il mento per baciarla nell'incavo di una spalla delicata e sottile come la neve appena caduta. Instancabile e perseverante come ormai sai che soltanto lei pu davvero essere continua intanto a stantuffarsi verticalmente sul cazzo sempre pi alacremente. Senti le pareti della sua vagina lisciarsi con volutt sul tuo cazzone, senti la punta della cappella farsi profondamente largo nella sua ninfa, senti il suo culetto sbattere e schioccare sulle cosce al termine di ogni singola stantuffata, senti il calore del suo corpo strofinato energicamente contro il tuo, senti il contatto solleticante dei suoi capelli sulla spalla sinistra, senti il sapore lievemente salato della sua pelle fra le labbra, senti il tocco leggero delle sue mani sulle ginocchia, senti gli ansiti e i grugniti che emette rimbombare nelle orecchie, senti il bagnato della sua figa grondante scorrere sotto i polpastrelli delle dita; un formicolio lontano torna a farsi sentire nei testicoli compressi e sbatacchiati impudentemente, ma la Ragazza inizia troppo presto a contrarsi e a sussultare in spasmi violenti e infine crolla in avanti con la fronte posata sul copriletto e le natiche in alto esposte all'aria respirando molto affannosamente. Ti afferri subito l'uccello per menartelo e le infili due dita nella fessura tumefatta frugandovi dentro per qualche minuto. Se vuoi tentare qualche altra variante, vai al 602. Se vuoi prenderla nel modo pi classico, vai al 512. Se vuoi prenderla da sopra, vai al 561. Se vuoi prenderla da dietro, vai al 466. Se vuoi prenderla dal fianco, vai al 413. Se vuoi concludere, vai al 433. .597. Ti slega l'asciugamano dal fianco con una mano mentre con l'altra ti massaggia il membro duro attraverso la spugna umida del telo colorato. Lo lancia sulla testiera del divano e il tuo cazzone si inalbera immediatamente come un vessillo di guerra che sbatte rabbioso al vento. Te l'afferra e l'accarezza con le sue dita morbide e delicate, soffiando sulla cappella. La sensazione che ne scaturisce straordinaria e un brivido ti risale dai coglioni fino in gola raggelandoti. "Bel cazzo, bello davvero, ti piacerebbe se te lo succhiassi?". Gli occhioni azzurri le scintillano. "S, assolutamente". Mormori. "S... vuoi che te lo lecchi e te lo succhi sino a farti venire nella mia bocca?". Sorridi. Anche se la tentazione fortissima, sai di non essere esattamente in astinenza da una settimana o pi e sai che farti venire non sar cos semplice. Annuisci perci quasi sfidandola. "Ci puoi sempre provare!". Si lecca le labbra. Ti guarda e ti sorride. La sua lingua scivola fuori dalle labbra lucide e d una lunga leccata al glande mentre la mano continua a menare l'asta. Gemi al tocco lascivo della lingua. Apre le labbra e prende la cappella dentro la sua bocca dolcissima. Succhia soltanto la punta e con la lingua vi ruota intorno. Le sue labbra sono piene e sensuali, calde e morbidissime, soffici e sorprendenti: come hanno sfiorato il glande, hai sentito come se ti accarezzassero l'anima; tutto con il movimento delle sole labbra. Lo estrae dalla bocca.

Ci soffia sopra. Appena la cappella si raffredda lo infila di nuovo nella sua bocca calda. Lo prende appena un po' pi in profondit, la lingua e le labbra accarezzano un po' pi in basso. Tutti i suoi movimenti sono lenti, molto curati. Ancora lo estrae, soffia e lo infila nella sua bocca che al confronto sembra bollente. Accelera il ritmo, la testa oscilla mentre lo succhia senza lasciarlo pi. Ogni colpo leggermente pi profondo. Passa poi a leccare l'esterno, la lingua che tocca la cappella. La sua bocca si direbbe fatta apposta per succhiare. Non che ti senti un vero Casanova, per di pompini ne hai ricevuti in buona misura e senti di poter asserire con sicurezza che questa esperienza sta ridefinendo i normali parametri dell'arte della fellatio. La sua bocca calda, perfetta sembra una macchina disegnata apposta per questo. Percepisci le carezze e il suo calore lungo tutta l'asta. Come ti sente fremere, lei raggiunge la base. La sua gola come fuoco ardente. I colpi si fanno intensi. Non sei pi tanto certo di riuscire a resisterle. Con una mano ti manipola lo scroto, con un dito ti stuzzica il foro dell'ano. Smette di menarti il cazzo. Le sue unghie ti graffiano la pelle sul petto. Due dita ti pizzicano un capezzolo mentre i suoi dentini bianchissimi mordicchiano la cappella rigonfia. La punta della lingua che sfiora appena la pellicina del filetto. Ci soffia sopra. Si risucchia in bocca un testicolo e lo senti ballonzolare nella sua bocca. La lingua che ci gioca. All'improvviso riprende il glande in bocca, senti le unghie delle sue mani affondare nei glutei contratti. Le labbra arrivano fino a toccare la base del cazzo. Fuoco nella gola! Ruota la testa. Questo ti fa giungere ad un nuovo livello di stimolazione. Senti le palle formicolare. Lei lo estrae e ti sorride con gli occhi che scintillano. Solo una mano regge ora il tuo membro. "Vuoi venire veramente?". Chiede, con la testa piegata e un'aria innocente sul visetto adorabile. "S, dai". Dici. Il tuo cazzo vibra per la tensione, per il bisogno di spruzzare. Lei te lo mena abbastanza per tenerlo duro, ma non per farti venire. Provi a muovere i fianchi per farglielo menare pi forte, ma lei rallenta per annullare l'effetto dei contraccolpi. "Sicuro?". Chiede lei con un sorrisetto soddisfatto sulla faccia. "Non vuoi prima scoparmi, farmi scivolare quest'asta dura dentro la figa bagnata che aspetta?". Il suo linguaggio ti fa impazzire. Vuoi solo venire. Ora. "Dopo, adesso succhiamelo, fammi venire". "Non posso aspettare di sentirti venire nella mia bocca, facendomi scaldare tutta la gola come lo ingoio... Lo voglio sentire dentro!". Vai al 394. .598. .599. Riprendi a muoverti dentro di lei, ora lentamente, fin quando non la senti riscaldarsi per l'ennesima volta. Ti pieghi in avanti per sfiorarle la bocca con un bacio estremamente carico di delicata passione. Acceleri impercettibilmente il ritmo dei movimenti senza smettere di penetrarla con tenerezza. La senti fremere e gemere e ti senti avviluppare con le braccia e con le gambe.

Impossibile! La senti orgasmare pi e pi volte in successione rapida: non ti mai capitato di conoscere una sola altra ragazza capace di raggiungere tanti orgasmi a cos poca distanza gli uni dagli altri; durante le molteplici posizioni che avete tentato dal momento in cui te la sei ritrovata seminuda nel letto ne hai contati almeno una mezza dozzina prima di perderne il conto. Seguiti a muoverti piano nel suo corpo febbricitante finch non ti senti sciogliere dal groviglio abbarbicante di braccia e gambe e non la senti giacere totalmente abbandonata sotto il peso delle tue spintarelle. Rotoli infine sulla schiena e ti sollevi sui gomiti per osservarla mentre accaldata, disfatta e sfinita ti guarda con dolcezza: il suo fascino gi notevole aumentato enormemente. Le sorridi e lei spossata contraccambia di rimando. Si scosta una ciocca luminosa dal viso ed i suoi occhi straordinariamente azzurri scintillano. Le sue mani sono incrociate sul cuore e il seno fantastico che Madre Natura le ha generosamente fornito si solleva e si riabbassa con affanno. Recupera il fiato e si gira sul fianco, ti accarezza con amore il membro eretto ancora inguantato. Le confessi che non ce la fai a venire e le racconti brevemente che l'orgasmo che per un soffio non hai raggiunto in principio tra le sue labbra non era affatto il primo orgasmo della giornata. Ti sfila il profilattico e ti scappella distrattamente il cazzo mentre curiosa e divertita ti ascolta parlare con quel suo sorriso innocente dipinto sul faccino radioso. "Se dovessimo continuare probabile che mi resti in tiro per tutta la notte, ma non credo che riuscirei pi a ritrovare quell'apice di tensione necessaria per godere veramente". "Interessante". Vai al 406. .600. Tira un dado: Se esce il numero 1, vai al 470. Se esce il numero 3, vai al 431. Se esce il numero 4, vai al 556. Se esce il numero 5, vai al 594. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra le quattro possibilit sopra elencate. .601. Lancia un dado: Se esce un numero pari, vai al 421. Se esce un numero dispari, vai al 533. .602. Lancia un dado: Se esce il numero 1, vai al 428. Se esce il numero 2, vai al 492. Se esce il numero 3, vai al 596. Se esce qualsiasi altro numero, scegli liberamente fra queste tre possibilit. .603. Ti pieghi su di lei e le sfiori la fronte, la punta del naso e le labbra con un bacio leggerissimo. Aurora solleva il mento e si mette a sedere sul letto incrociando le gambe e si slaccia il semplice reggipetto che veste per aiutarti a toglierselo di dosso. Che... meraviglia?! Non riesci a trovare parole migliori per classificare lo spettacolo che ti si presenta agli occhi; il suo seno una vera e

propria opera d'arte: volume ideale, gonfio e grosso quanto basta per essere contenuto nella tua mano ma non troppo da traboccarne eccessivamente fuori. Le areole sono due circoletti simmetrici e perfetti, che vanno dal rosa carico ai bordi al rossiccio vivo al centro ed i capezzoli sfumano dal vermiglio scuro della base al violetto intenso del loro vertice. Trattieni il respiro e getti distrattamente l'indumento intimo sul bracciolo l vicino del divano. Le sfiori con infinita delicatezza le guance e le spalle e la sua pelle calda e setosa sotto i polpastrelli. Scendi con le mani sui suoi seni fantastici, chiudi indice e pollice sul capezzolo destro e le baci la gola mentre continui a palpeggiarle il seno sinistro con l'altra mano. Le sue tette sono toniche, sode, compatte, eppure morbide, soffici e cedevoli al tatto. Le gemme in fiore che spiccano erette nel mezzo di tanto splendore risultano turgide e rigonfie, dure e gommose nello stesso momento al tocco. La Ragazza risponde immediatamente alle tue sollecitazioni socchiudendo le palpebre e lasciandosi adagiare distesa di traverso sul letto. Cacchiarola! Si rivela assolutamente pi che splendida: la schiena flessibile inarcata, le braccia sono allungate all'indietro, la vita sottilissima, i fianchi sono flessuosi, il ventre piatto e levigato e l'ombelico si direbbe la coppa del nettare degli Dei. Il corpo di una fanciulla per il quale un sovrano potrebbe perdere il suo regno. Ti ci fiondi sopra e ne percorri con le labbra umide tutta la superficie sensualissima, fino ad intingere la lingua in quel recipiente dolcemente divino, e la senti rabbrividire immediatamente. Sollevi la testa, le sfili dalle natiche le mutandine di cotone bianco che ancora indossa e le fai volare sul bracciolo rimasto libero del divano. Affondi il naso nel folto nido dorato sul suo monte di venere vellutato aspirandone il profumo inebriante. La fitta peluria che le ingioiella il pube finissima, liscia e luminosa come i primi raggi del chiarore dell'alba del primo di tutti i giorni. Le accarezzi ogni centimetro quadrato della sua nudit sin quando non arrivi alle cosce affusolate e perfettamente tornite che ti si schiudono davanti e non esiti ad inginocchiarti tra esse. La sua vulva ha dell'illibato e il forellino roseo dell'ano del bocciolo tenerissimo. Le grandi labbra sono incarnate nella pelle, il clitoride quasi timidamente vi si nasconde perlopi all'interno, il buchetto posteriore sembra indifeso, pare ammiccare e strizzarti l'occhiolino forte di mille promesse. Gli ormoni gi sbattuti nel profondo stanno ricominciando a dar battaglia ribollendo nervosamente nelle vene. Con le unghie di una mano le pettini i peletti naturalmente biondi come i capelli, con la seconda le massaggi la zona pi sensibile nella parte interna di una coscia, intanto con la bocca non smetti di vezzeggiarle la parte interna dell'altra gamba e con la lingua inizi a disegnarle paesaggi immaginari sulla pelle avvicinandoti poco a poco all'anellino stretto che ha fra le gambe. Aurora incomincia presto a gemere sommessamente e a farsi decisamente impaziente. Con due dita le schiudi la fessura morbidissima e con la punta della lingua le stimoli la cintura anale, senti subito il suo bocciolo contrarsi e palpitare; torni a cercarle le mammelle mentre prendi a succhiarla e leccarla laddove le cosce si congiungono alla figa. Strofini il viso sul suo cespuglio liscio di fili d'oro, inalandone a pieni polmoni l'odore caldo, le passi le labbra sul solco bagnato senza per farti prendere dall'entusiasmo per non rischiare di premere con troppa foga. Lei si muove irrequieta sul letto, si afferra con le mani sotto alle ginocchia, allargando di pi le gambe e avvicinandoti ulteriormente la vagina alla bocca. Le appoggi le labbra sulla vulva, la baci con dolcezza, separi le grandi labbra con la lingua e con la lingua corri lungo la fessura entrandovi di tanto in tanto con la punta viperina. Inumidisci appena un paio di falangi e la penetri delicatamente, prima con un dito, poi anche con l'altro, iniziando a fotterla ritmicamente, ascoltando il suo respiro per aumentare in proporzione l'andirivieni delle dita. Accompagni sempre con pi decisione le penetrazioni con la lingua e con la coda dell'occhio la vedi piegarsi lievemente in avanti e senti le sue mani intrecciarsi dietro alla nuca. Con la lingua entri nella piega della sua ninfa cremosa per assaggiarne il clitoride adesso indurito e lo succhi teneramente. Reagisce con un gemito di piacere, premi allora la bocca al suo corpo e succhi pi forte; percepisci con chiarezza la forza con cui ti trae a s: apri leggermente le labbra, separi le sue labbra e appoggi la lingua sotto il clitoride. Un fremito la coglie all'improvviso e non tardi a riconoscere i nitidi segnali del preorgasmo. Le mani che ti traggono, i gemiti che emette, gli occhi

che si strizzano, le cosce che si stringono, la testa che si getta all'indietro, il corpo che sussulta, i muscoli che si contraggono, il bacino che si alza convulsamente. Atteggi le labbra ad O e succhi ancora pi forte incollando la bocca al suo clitoride. "Oh s, ancora, ancora... non ti fermare". La senti agitarsi e venire nella bocca ma non smetti affatto di succhiare e di chiavarla con le dita. L'odore del suo sesso travolgente e il sapore del suo nettare vagamente asprigno, per sei talmente eccitato che lo potresti facilmente confondere con miele ai fiori d'arancio. Mantieni il labbro superiore appoggiato sul clitoride, muovendole dentro la lingua e le dita ora con tenerezza, la senti andare in deliquescenza una seconda volta in successione rapida e non ti distacchi dalla sua ninfa dorata finch non la senti rilassare e calmarsi. Infine ti rialzi in piedi e la osservi rossa in viso mentre si solleva sui gomiti con le fiamme azzurre che le lampeggiano nello sguardo. Vai al 394. .604. Ancora non ce la fai a venire! Se non riesci a superare questo labirinto sessuale e vuoi arrenderti, vai al 599. Se invece vuoi riprovarci, torna al 405.

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