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J^J|: * at;lMMr'TTgTir
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DIDASCALICA
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It
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A.
REICHA
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01
[OHIIiE
OSSIA
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TRATTATO COMPLETO
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RAGIONATO
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If
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lA' IGI
FELICK ROSSI
(a)
I
If
If If If
9.S062
ire 30.
If If
If
Pn.prieta
(le<li
prdiiori.
i
Deposto
norma
liei
Tulli
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#
If
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G.
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G.
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ijirc
LIBRARY
Brigham Young University
GIFT OF
B0L06NINI
BIBLIOTECA DIDASCALICA
D'ARMONIA PRATIGA
DI
ANTONIO REICHA
TRADUZIONE DAL FRANCESE, CON PREFAZIONE ED ANNOTAZIONI CRITICHE
DI
Lire
mpreso
Tutti
diritti delta
G.
MILANO
R CORD
I
C.
EDITORI-STAMPATORI
ROMA
NAPOLI
PALERMO - PARIQI
LONDRA
PREFAZIONE
<*i>>
Paragonando
secolo, vi si trova
la
musica moderna
colle
composizioni
il
diciottesimo
su combinazioni complicate ed
piuttosto
di
una scienza
astratta che
una
di
bell' arte
commuovere Tanima ed a
al gusto,
insegnamento
tale
all'imma-
ginazione, al sentimento, al genio; e sopra di esso fondavasi la maggior parte de' trattati sulla
le
opere
si
trovano incompiute e
scevra di freddi
la
musica moderna
la
quale
dev' essere
nelle
varieta
verita
ecc.
a'
ma, nonostante
il
mancano ancora
desidere-
La cagione
Basso scorretto;
2.
Una
teorica
i
istruttiva e
compiuta
delle modulazioni;
Le
leggi
che
la
Una teorica
II
quelle
mezzo
di creare
armoniche;
7.
6.
II
principle
quale
si
accordi;
vari
accompagnamenti
e
cui
suscettibile
una
scala;
8.
La
possibilita
9.
di
raddoppiare,
condizioni
triplicare
Le
da
osservare
nella
concatenazione
degli
accordi
per eccezione;
10.
L'arte di
rendere
I'armonia
coU'orchestra.
In conseguenza,
col
io
almeno ho potuto
agli
articoli
schiarimenti
desiderati; e
suac-
cennati,
ma
generalmente
utile,
ho creduto dover
istabilire
delle
la
dire,
principi
se
viene soccorso
dagli
esempi
io gli
ho
moltiplicati.
Attesa
1'
me
stesso,
s'
identiflchereb-
Mi
sembrato
piil di
altresl
pid
vantaggioso per
il
gli
allievi
il
necessita, gli
esempi a
uno o due
righi, ed
non moltiplicare
le chiavi oltre
bisogno.
98062
Pag.
140
Pag.
"
Delle ottave e quinte proibite, e di quelle che sono tollerate nella pratica
141
Tavola deglMntervalli
Degli accordi
10 13
152
17 19
.
De'
rivolti degli
accordi
coi loro rivolti usati
19
Formola Formola
20
21
ri-
163
168
174
Del Basso
Osservazioni importanti intorno alia quarta giusta per
spetto al basso
176
22 28
al diflopra del
basso
Delia concatenazione degli accordi perfetti Delia posizione degli accordi, ossia della distribueione delle
note fra le diverse parti
PARTE TERZA.
33 35
188
196 201
39 46
203
205
posBono raddoppiare
54 56
DelParmonia a
tre parti
ed otto parti
piii di
61
Imitazione dell'armonia a
cinque parti
62
67
71
Modo
da
....
. .
234
Modo
246
PARTE SBOONDA.
Delle note accidentali nell'armonia, ossia di quelle che eono
estranee agli accordi
Classificazione delle note accidentali
di
fiato
con
252
dell'or-
Modo
77
79
di trattare
chestra
Farmonia a
tre colle
Modo
di trattare
due
n^SM
riunite
253
255
261
Delle Appoggiature
93 98
102
117
Modo
Delle Sincopl
Dei Ritardi
262
Del Pedale
Delle anticipazioni
123
utilmente per
1'
263
Maniera
di esercitarai
265
cidentali
124 133
il
fiato
....
271
basso e I'armonia
273
138
Fuga esaminata
(*)
274
modo
di
Questo pezeo serve d' esempio al metodo di eaaminare con frutto le opere musicali, indicate alia pag. 140.
98062
PARTE PRIMA
DE'
II
SUONI E DEGL'INTERVALLI.
il
elastic!
e sonori ad un tempo.
immediatamente quelle oscillazioni, e come veicolo le comunica al nostro orecchio. Codesto movimento regolare dell' aria, provocato da un corpo sonoro, gli h quello che forma il suono propriamente detto, il quale non potrebbe esser distinto ne pur sentito senza quest' elemento. Prova ne sia la macchina pneuraatica, dentro cui,
i
corpi
il
piii
elastico)
riceve
sottratta l'aria,
non
v'6
La
inversa del
numero
pii&
il
delle vibrazioni; e
meno
fa, piil
vibrazioni fa in
il
un tempo
vibra-
determinate,
II
ne
suono h acuto.
un dipresso trentadue
zioni in
Do
seguente:
piu basso
Due ottave
ed
il
pill
al
Do
seguente;
suoni musical!
s!
due Do; e
si
grave e
due
piCl
acute gene-
ralmente non
!
suoni usat!
si
due
Do
seguenti:
V''
^
Le note sono
per esprimere
le
|
i
^1
state
suoni:
il
compositore
si
serve
(^i
queste
che sono
creare
la
trova,
si
chiama Intervallo.
Ma
poich^
il
medesimo
altri, egli
Quest! interval!!
come
si
numero
dei
Semituoni
cui e
composto ciascun
98062
CLASSIFICAZIONE DEGL'TNTERVALLI
(1)
r~
Cnisono
Minore
SECONDE
Haggiore
;
Eccedente
OSSERVAZIONE.
Non bisogna confondere due
Interval li
different!
t
Semfltuono
^rr
Due semituoni
Tre semituoni
che con-
tengono
di
la
medesima quantity
Semituoni.
TERZE
la
Terza minore
contiene
di cui
ciascuna
tuoni,
tre
semi-
^
^
'
Diminnita
I^Hinore
Haggiore
Eccedente
io:
5
Tre semftuoul
^Quattro semituoni
1f=
Due eemiiaoni
Cinque eemttuonl
composte
poichfe
la
medesimi suoni
Diminnita
QUARTE
Gittsta
Beeediente
Mi
laddove
seconda eccedente
6
ia:
Quatlro Bemtlooni
^
Ctnque semituoni
Sei
^
semitoonl
{Do- Re diesis)
una
disso-
nanza
(2).
gVINTE
ft sti
Perfetta
Eeeedente
differentissimi,
sul
I
Sei
*
semituoni
*oSette semituoni
Ie<Hto semituoni
rende
percid
la
differenza che
st!
SESTE
due Intervalli)
facciano
tasti.
sentire coi
medesimi
Affine di evitare
una
moltide-
nomi
Diminnita
Minore
Maggiore
per
Eccedente
in
n
Dieci semituoni
>^
otto semituoni
Sette semituoni
Nove semituoni
6 convenuto
di
riguardare
le
Seconde,
ze, ecc,
SETTIME
Diminnita
Minore
Maggiore
Ottava
quantunque
*o|5r
Nove semituoni
5oDieci semituoni
^ITndici semituoni
;
non
sia lo stesso.
Dodici semituoni
Partendo da un'altra nota qualunque, si puo riprodurre questa medesima Tavola. Gli allievi faranno cosa ecceilente usando di questo mezzo per rendersi pratici degl' Intervalli. (Reieha). (2) II ragionamento che I'Autore fa per dimostrare la non identita dei due Intervalli Do-Mi bemolle e Do-Re diesis e inconcludente. Invero ragionando in simil guisa, si dovrebbe inferire che, per esempio, gli Intervalli Fa-Si e Mi diesis-Si, perche ambi dissonanti (V. pag. 11), sono identici: il che non e. Quale sara dunque la ragione per cui due Intervalli di questo genere non sono identici? Se male non mi oppongo, sta nella diversa tendenza delle loro note omologhe. E pero io dico, che, siccome il Mi bemolle neirintervallo Do-Mi bemolle, o non iia tendenza veruna, o tende a discendere; e per contro, il Re diesis nell'lntervailt) Do-Re diesis, tonde a salire. questi due Intervalli, quamuiique sugli strumenti stabili vengano eseguiti co' medesim.i suoni, non sono identici. riof hanno quaiche coga di diversn nella loro natura. (Rossi).
(1)
<IR062
la
la
Vnisono
'.
Seconda
Terza
-o-
Qnarta
Quinta
Sta
'.
Settima
Ottava
I
ESPMPIO
-e- -o-
-e-
XT
XE
-o-
xt
--
XE
Ottava
Settima
Sesta
Qumta
Quarta
Terza
Seconda
Unisono
i
seguenti
3JL
jCT
XE TT
-e-
xr XT
AX
-o-
XE XT
XE
-e-
xc
^
coi
pud rappresentarlo
numeri
Gl'Intervalli
DIMINUITI
diventano Intervalli
ECCEDENTI.
2." I
a.**
MINORI
diventano
MAGGIORI.
MINORI.
DIMINUITI.
MAGGIORI
diventano
4." Gli
ECCEDENTI
diventano
La Quarta d^
Per indicare
esamineremo
I'esempio seguente:
N?l
XE
N?2.
]\?3.
XE
heI;
I
Tena
*o-
5ominore.
^ OSesta maggiore.
-&-
^m
(sua
IF Settima diminuita.
Seconda eccedente.
La Terza
hemolle h
di
h minore nel N.
perch^
Mi
hemolle h
piCl
vicino al
Do
che
Mi bequadro
bemolle
al
Numero
Mi
lontano da
Do
che
Mi bequadro
Mi
disopra
Do, impicciolisce
rivolto
Mi bequadro
La
la
posto al disopra
Do
piCl
lontano che
Mi
bemolle; e messo
ne 6
piil vicino.
stessa osservazione
3: si osservera
che
la
minimo
Seconda eccedente
{Si bemolle.
Do
diesis),
massimo
10
Seconda ma^iore
Seconda eccedente
Le Seconde nel
loro rivollo piodncono
*
I
''
^
Settima mag^iore
^T
Settima minore
1]
Settima diminuita
Settime
XE
=P XT
JlH
ro-
XE
trr
'>
Terza diminuita
Terza minore
Terza ma^^iore
Terza eccedente
Le Terze
producoDO
K
TH
(i)
9^
}
Sesta maggiore
^ OSesta minore
1f^
Sesta diminuita
Sesta eccedente
Seste
SH
XE
xt
ne-
^oQuarta giusta
IoQuarta eccedente
Quarta diminuita
Le QUARTE
producono
I *
eix
-e-
3X
Quinta perfetta
Ion
Quinta diminuita
Quinta eccedente
OUINTE
XE
~PTT
XE
XE
XE
IIX
(1) Se di tutti gl'Intervalli (tranne I'ottava) esistono nella scala naturale due specie, una piu grande, I'altra piu piccola; se per conseguente, come vi sono le Seconde, le Terze, le Seste e le Settime grandi e piccole, cosi grandi e piccole trovansi ancora le Quarte e le Quinte; se infine si e convenuto che gl'Intervalli grandi si chiamino maggiori, e minOri i piccoli, perche le Quarte e le Quinte, a vece di chiamarle anch'esse maggiori e minori, hannosi a chiamare, secondo il Reicha, I'Asioli e molti altri, perfette, naturali, giuste, eccedenti,-diminuite ? II signer Reicha risponde (pag. 12) che la Quarta giusta, la Quinta perfetta e I'Ottava si chiamano Consonanze
perfette,
perche la menonia alterazione in una delle due note che le compongono, le rende dissonanti laddove e la Sesta, che si chiamano Consonanze imperfette, possono essere maggiori o minori senza cessare d'essere consonanti. Ed il divider le consonanze in perfette ed imperfette arreca egli alcuna utilita in teorica od in pratica? II signor Reicha dice di si, perche senza cio non potrebbesi stabilire la regola della paginal41: Da una consonanza perfetta od imperfetta non deesi passare sopra una consonanza perfetta per moto retto; la quale intende a dire come si evitino le Quinte e le Ottave nascoste. Ragioniamo un momento su tutto questo. E in primo luogo, se il signor Reicha chiama perfetta la Quinta, perche chiama giusta la Quarta che n'e il rivolto? L'Asioli le ohiama amendue naturali, ed e percio piu conseguente; ma la Quarta Fa-5? e la Quinta Si-Fa non sono naturali anch'esse? non sono esse prodotte spontaneamente dalla scala naturale? E perche il Reicha che chiama giusta la Quarta, la dice poi consonanza /)er/e^^a^ come la Quinta e I'Ottava? La nomenclatura del Reicha e-dunque per lo meno incoerente. Andiamo avanti: la menoma alterazione, dice il Reicha, rende dissonanti la Quarta giusta e la Quinta perfetta. Ma questa parola Dissonanza e una parola oziosa, oppure ci serve essa a qualche cosa, a determinare, verbigrazia, il moto delle note dissonanti? Se e oziosa, eliminiamola; se serve al detto uso, mi si spieghi come la Quinta diminuita o il sue rivolto nella pagina 43 trovinsi risoluti in queste quattro maniere,
;
la
Terza
I^
IS
i
:&
^
o
^^
cioe:
il
s:
i
di Sol
^ ^
u
Quinta diminuita
Quiiita perfetta
Quinta eccedente
Le QuiNTE
prodacoDo
^OQuarta eccedente
^
Quarta ^iusta
I OQuarta diminuita
jrr
Ol'ARTE
XE
9^^
xc
*o-
I<^
Sesta eccedente
Sesta diminuita
Sesta minore
Le Seste
prodacoDO
1^
m
mc
io:
r^
Terza ma^^iore
1EC
T'^rza diminuita
Terza eccedente
Terza minore
Terze
E
^^o-
3X
lax
XE
ta:
XE
XX
Settima diminuita
Settima minore
l^o-
Settima mag^iore
Le Settime
producono
O-
I
Seconda eccedente
-S^
Seconda maggiure
iTo:
Seconde
^
!
Seconda minore
XE
<^^-
^-
XE
^-
consonant! sono:
!
La Terza minore
La Terza ma^giore
La Quarta
giusta
La Quinta perfetta
-O-
*O-
h^
XE
La Sesta minore
La Sesta maggiore
PCE
-e-e-
1' Ottava
in
-e-
XE
bequadro, al Mi bemolle, al Do, al La bemolle, e potrebbe anche andare al Sol (dell'accordo di Do) e al Fa; vale a dire su qualunque nota dell'accordo che gli vien dopo. Dunque la Quarta eccedente e la Quinta diminuita o non sono dissonanti, oppurc la qualita dissonante inerente ad una nota non include la regola di una Risoluzione determinata per la medesima, e quest'epiteto suona vano per esse: dunque, per questo, neppure la nomenclatura del Reicha ha una ragione fondata. Resta infine che senza la delta nomenclatura non si possa stabilire la regola della pagina 141. E che importa cio, se la regola, secondo il Reicha stesso, ha molte eccezioni, e richiede percio molte altre regole? E che importa, se, non potendo altrimenti, a quella regola in cui si parla di consonanze perfette ed imperfette, si pud sostituire I'altra dettata dal Reicha stesso dopo quella, vale a dire, che non si pub far discendere o satire nello stesso tempo, due parti che /anno gid tra di loro una Quinta, un'Ottava, una Terza, una Sesta od una Quarta,
del Reicha)
va
al
Mi
sopra una Quinta od un'Ottava? Vi sarebbero invero altre ragioni in favore del Reicha e consorti attinte all'indole della tonalita antica. Ma come ognun vede, quella tonalita non e la nostra. Allora, per non dir altro, solfeggiavasi ancora senza quel Si che fu uno de' segni piii appariscenti della rivoluzione a cui soggiacque il sistema tonale, e una delle principali sorgenti di controversie, fra le quali questa che abbiamo qui in campo. (Rossi).
98062
12
La Quarta
ch6
la
la
giusta, la
Quinta perfetta e
1'
Ottava
si
(1),
per-
menoma
Terza e
alterazione in
la Sestr.,
d'
una
si
delle
compongono,
le
dove
che
essere consonanti.
OSSERVAZIONE.
Si
chiamano
dolce,
Consonanze gV
di
Intervalli
che
producono su
di
noi
una sensazione
privi
si
piacein
vole
cui
1'
effetto
il
ci
soddiafa
totalmente od
parte di queste
qualita, e
un conseguente o
risoluzione,
chiamano Disso-
nanze
(2).
La causa
dissonanze
rienza
e
,
della
differenza
lo
che
esiste,
generalmente
a
diversi
parlando,
;
fra
il
le
consonanze
,
Je
fu
le
per
passato
fatte
a'
attribuita
fenomeni
,
ma
progresso
in
1'
espe-
scoperte
giorni
nostri
neW Acustica
nella
dei
provano
piil
modo
meno
per
soddisfa-
cente,
nella
che
quale
questa
si
differenza
le
non
esiste
che
proporzione
o
cosl
semplice
trovano
vibrazioni
rispettive
due
suoni;
esempio:
(1)
La questione
di cio
producono su
di noi le
consonanze
da parecchi
filosofi
ha reso
impressione pia-
recano
gli Intervalli,
Seconda minore (Si-Do) fosse piu piacevole di quello di Seconda eccedente (Do-Re diesis) appunto perch6 I'intervallo di Seconda minore viene rappresentato dal rapporto 15: 16, molto piii semplice del rapporto 64: 65, il quale rappresenta quello di Seconda eccedente. Ognuno
e in
grado
di verificare
se,percuotendo simultaneamente
il
.^i
ed
!
il
di
(Rossi).
Per definire
gl'
nella piacevo-
riguarda
1'
uno
in relazione
coll' altro
primo case
non ammetterebbe
consonanze, perche
suo
effetto
non
mente. Nel secondo caso la definizione stessa ammetterebbe come consonanti la Quinta eccedente, la Terza diminuita ed altri cotali Intervalli, quali duri per se medesimi, soddisfano pienamente I'orecchio nella loro
i
risoluzione.
La
penso
che
il
determinare
grado
di
piacevolezza di ciascun Intervallo giovi a poco piu che nulla, e che quel che ve-
ramente importa, si e il classificare da una parte gl' Intervalli naturali in cui una nota soggiace ad un andamento regolare determinate, e questi chiamarli Dissonanti; e dall'altra, quelli in cui le due note sarebbero
amendue
sarebbero
piu o
i
meno
libere, e questi
tal
modo
la
Seconda e
ho
la
Settima in genere
soli
fatto io altrove.
Se invece
di
consonanti e dissonanti,
Ma
gl' Intervalli
N6 I'uno ne
r altro rispondo.
maggiore e minore per la Quarta e la Quinta, non v' ha intervallo eccedente o diminuito, il quaie non contenga una nota alterata. Dunque riguardiamo in essi, per saperli usare in pratica, non la lore natura, consonante o dissonante, ma V alterazione che contengono. Questa annotazione serve ancora a mpttere in evidpnza la verita della precedente. (Rossi).
La
di
98(r,2
Ammessa
nomenclatura
13
il
rappofto fra
le
vibrazioni di
Do
e quelle di Mi\}
(f
^
le
consonanza,s*esprime con
5: 6, merit re
che
il
rapporto fra
vibrazioni di
Do
e quelle di
Rei
^
I
che,
75,
rapporto
rr
si
come
vede,e d'assai
piii
valli di Sesta
DEGLI ACCORDI
Gil Accordi
si
compongono
ACCORDI
di
TRE SUONI.
-o-
-&-
N^S.
-e-o!
N!'4.
^o-
p^3di
^ o-o-
5=F
di
Accordo perfetto
Accordo perfetto
Accordo
Quinta dimiiiuita,
Accordo
Quinta
maggiore
minore
eccedente
ACCORDI
di
N?5.
-- -o-e-odi 1? specie,
N."6
-o-
N?7.
-e-o-
]V?8.
QUATTRO SUONI
*o-
o-
-o-e-o-
te4odi 4? specie.
-o
di 2?specie.
Settima
Settima
Settima
di
3? specie.
Settima
o 7? do III in ante.
dell'accordo perfetto
(1)
i
dotti
da
L'ACUSTICA
di
e per la
si
musica
cio
La composizione
qnantita innumerevole
pratica
spinge infinitamente
lungi dell'
ACUSTICA:
il
la
prima mette
in
opera una
le
mezzi, che la seconda non spiega punto, no puo spiegare. Onde segue che
regole
CODICE
a parte,
di piii secoli.
trattati
composizione,
i>er
osser
lACUSTICA
piuttosto
una parte
di
trascura
Noi raccomandiaino alle porsone che desiderano musica, P ACUSTICA del CHLADNl, come T opera
piti
matematica della
14
ACCORDI
di
NV9.
-^-e-
-^
di
-&-
N?iO.
-o->-
-O-
-O-
>-(V
NONA
I
di
Accordo
Nona
nia^giore.
di
Accordo
Nona minore.
di
una tera^
ina|^.
Settima domlnante e
]\?.
N?i2.
jCSZ
N?43.
33:
-e-
CD
(2)
^;?^oi
di
5^
JOL
-&-
^rr
Accordo
Sesta
Accordo
di
Quarta e Sesta
XT
Accordo
di
Quinta
eccedente
eccedenti
OSSERVAZIONE.
Molti di questi accordi, presi isolatamente
coll'arte di coUocarli, si pu6,
,
ma
otte-
non solamente
far
ma
effetti eccellenti.
accordi, conviene esaminarli nella loro concatenazione con gli accordi perfetti, e conoscere le condizioni indispensabili, senza di cui
non
si
esito.
Siccome appare dalla Tavola precedente, nel nostro sistema musicale non
accordi;
vi
ma
piii
meno
alterati
da note che
note
di
passaggio, da appoggiature
si
mente ed a ritardare
il
progress
si
d^
il
nome
di
tema
di sbagliare,
(1)
Fra questi
1, 2,
meri
3, 5, 6, 7, 8,
accordi Numeri
4,
tredici accordi i primi due soli sono consonanti; gli altri sono piu o meno dissonanti. I Nu9 e 10 sono accordi fondamentali, tre dei quali alterati in parte, forniscono i quattro 11, 12 e 13, che noi chiameremo percio accordi alierati. V. la nota alia paginaseguente. (Reieha).
,
(2) Nell'arte didascalica il metodo seguito dal nostro autore lia talvolta, fra gli altri inconvenienti, anche questo, che neU'enumerazione delle parti che si mettono in disamina, facilmente s'incorre in omissioni. Inlatti chi ci assicura che, senza i tredici accordi qui enumerati, non ve ne siano altri praticabili? E non veggiamo tuttodi in tutte le guise rivoltati i Numeri 11, 12 e 13? E chi osera dire impraticabili i due che qui io contrassegno?
^^~~^
lt
^
i
g=?
31:
^
i
II primo dei quali sarebbe una settima di quinta specie comppsto dell' accordo di quinta eccedente con Settima maggiore; I'altro, una terza specie di accordo di Nona, composto di essa Settima di quinta specie con la Nona maggiore. E quest'altro ?
i
*
g=
3E
^
^
(Rossi).
98062
15
Per trovare
la
Nota fondamentale
degli accordi
rivoltati,
di
basta ordinare
le
Note
la
di
qaesti
medesimi accordi
bassa h sempre
la
in
modo che
faceiano
una progressione
Nota pid
fondamentale.
ESEMPIO
-o-
-(v
XE
-O:
!
--oAccordo perfetto
in posizione naturale.
-OSettinia dominante
-o-
-o-
1
'
Settima dominante
!n posizione naturale
.
'.
,'
(1)
il
vi
sono
4, I'll.",
il
12.
ed
il
13.*.
La natura,
indicheremo) permette:
che da I'aceordo N.
4,
!.
la
t.
3.
Di abbassare parimente d'un semituono la Quinta perfetta nell' accordo di Settima dominante, metal
12.
4."
A prima
puo
che
far sentire)
vista,
accordo N.
11
il
non
si
di piu vero.
quale consiste in
cif)
Basso fondamentale
dell'
accordo seguente,
una Quinta
inferiore (Sol-Do).
gli
Cosi tutti
di Do,
si
come
si
trovare
Basso fondamentale
:
di
un accordo dissoil
si
ora, se
il
Basso fon-
Basso fondaall'
Ritorniamo
accordo
e
Esso
il
si
Do
11,
maggiore,
i\
di cui
Do;
suo
percio
Basso fondamentale
accordo N.
il
Che
quest' accordo
il
Che
tutt'altra
In questo
secondo case,
unita.
principio mancherebbe
d'
Ma
perche, se
Sol e
il
Basso fondamentale
di quest'
accordo^ non lo
si
fa sentire
dell' alterazione.
il
Sol,
bisogna sopprimere
1'
il
La bemolle (perciocche
vi
sarebbe
di
accordo N.
Parimente
due accordi
si
Nona
si
Settima diminuita
bequadro - Re Si
Fa - La
gli
bemolle),
il
opporra che
accordi dissonanti
Nona minore privo del Basso fondamentale. possono anche risolversi in modo diverso da quello teste indicato,
ma
fa;
impercioc-
non
esiste, e fa
natura esige
si
(e
e procedere
di
quel che
camminera sempre
Questa sentenza del Reicha e troppo assoluta. V. ne' Partimenti ossia Bassi numerati
(Milano, presso Ricordi), la seconda annotazione della pag.
98062
55,
del
M. Fenaroli
58. {RossiJ.
16
Nella
espressi:
classificazione
ci6
precedente
il
Sol
la
nota
principale di
tutti
gli
altri
accordi
la la
ivi
chiaro
non che
altri
al
N. 13,
:
ai
quali
fondamentale h sottoposta.
principale
Ma
non
cosi
due
nell'
undecimo
Nota Nota
che
h soppressa
per conseguente
il
accordo
Sol
,
si
trova
rivoltato.
Per convincersi
abbassandolo
decimo,
al
quale
si
sopprime
il
Sol,
si
Re
al
basso,
di
un semituono.
^g^
I
II
-o-
^s^
di 9.*
-o-
-o-
-o-
k^
-orcr
-15.
Accordo
-^^
!>-
HXT
Re
!^ ^
o-
Ih,-
Accordo
minore.
Lo stesso accordo
8enza il Sol
Lo
stesso col
al basso
Lo stesso colla
alterazione
duodecimo accordo
dall'
si
accordo
di
Re,
abbassato di
un semituono,
trasporta
Basso.
5? Accordo
i2 Accordo
1*
ESEMPIO
-o-
-o-
-o-
-o-
XT
Settima dominante
-^
^
ba>8so
-o-
-O-
%XT
-o
^I
col
Lo
stesso accordo
Lo stesso
col
Re al
Re^
al basso
Quest'
altri
il
Sol
(1).
la
loro
Nota
Ciascuno
si
sistema musicale
perciocche
d'
La
medesima quantita di accordi. Cosi prendendo il trasportando la Tavola un tuono piu alto, si avra una seconda
essi
la
potrebbe parimenti riguardare la Settima di 3." specie Sol - Si bemolle - Re bemolle - Fa come I'origine dell' accordo di quarta e sesta eccedenti Re bemolle - Fa - Sol - Si bequadro, mettendo il primo di questi due accordi nei suo secondo rivolto, ed innalzando d'un semituono il Si bemolle. Sia che quest'accordo si riguardi come un'altorazione della Settima dominante^ o della Settima di terza
(1)
Si
suo Basso fondamentale e sempre il Sol, ed e cio che piu importa di sapere relativaraente alia concatenarione degli accordi. Del resto, le dispute che sono state fatte intorno all'origine di alcuni accordi, non hanno mai recato utilita all'arte: che monta infatti Tassegnare a questo od a quello Torigine di un accordo, purche si aappia bene usarlo? Egli e di cio, come delle discussioni intorno all'etimologia dei vocaboli; Poeti e gli Oratori, tosto che il vero significato e Tuso di tali vocaboli e conosciuto, cessano di prondervi parte.
specie, in ogni
il
i
modo
Circa
le
condizioni die ciascun accordo esige ner esser posto a suo luogo,
classificazione. (Reicho).
le
indicheremo piu
tardi,
i7
ESEMPIO
i.
XE
xc
XE
XE
TT
XT
5.
4.
XE XE
3X
XE
5.
ir XE
n:
XT
XL
Perfetto mag^iore
Perfetto minore
Diniinuitu
Quinta eccedente
Settima dominante
ussia di 1? specie
6.
.
_Q-
7.
XE
Settiina di 2 7 specie
XE XE
Settima
XE
XE
8.
XE
i >
** ^
IE
^
9.
XE XE EE
di 3? specie
Settima
di i
specie
Nona maggiore
XE XE XE XE
Nona minore
dO.
I..
a.
t O-ep-e-
n.
XE
43.
-O-
tOdi
XE
IX
-o-
rE
"^
di (iuinta
4 EE
i
di Sesta eccedente
eccedente
con Settima
Un
accordo
e rivoltato
la
(1>: cosi,
I'accordo
jS*?/,
non e la piu'bassu.
U
I
^
Accordo
di
-^-OJJ
Sol nel
II
XE
I
suo 1? rivoito
2? rivoito
rivolti
la natura di
sta ragione
i.
-e-
-o-
--
-&-
2.
-o-:
5.
-o-o-
4.
-o-o-
XT
Lo stesso nel suo
1? rivoito
xr
XE
Lo
-o-
-o-
-0-
Accordo
di
settima
dominante
2?
rivoito
3?
rivoito
Quando
la
e al
al
ottiene
Nota fondamen.
di
5? rivoito.
Quinta
di
di settiifia. Gli
rivolti. (2)
(1)
In eomposizione
si
chiama Basso
il
di
Soprano^u.
Basso. (Reieba),
si
nona
si
prtma
la
fondamentale e,iD certi cast, anche la sua terza, nel quarto rivoito ( T. il citato Fenaroli^, al
alterati poi si rivoltano egualmente in tutte le maniere, purche anche in essi si osservi la dovuta di>>po8izione neile note su.
98062
18
Ecco una terza Tayola della classlficazione di
di ciascuno di essi.
tutf i gli
TAVOLA
DEGLI ACCORDI COI LORO RIVOLTI USATI,
i.
2.
--G-xy-
1 i^
-o-
-o-
^^
"O"
Accordo perfetto
nia^glore senza rivolto
xy
1? rivolto
2.rlToIto
Accordo perfetto
5xy
IJ^
rivolto
2? rivolto
5.
io-
4.
Accordo dlminuito
senza rivolto
*otT5^
-o-
l^^a-
^
di
*
iPrivolto
1? rivolto
2? rivolto
Accordo
5"ecce-
F
9-
2? rivolto
5.
-o-o-o-
6.
xr
di
33: -oS.^rivolto
*3
-o-
-o^
Accordo
Settima
IV rivolto
2? rivolto
Settima
di
w
1? rivolto
9^^-
T3" 2?rivolto
3X -O^
3.**
rivolto
dominante,o88ia di 1?
specie, senza rivolto
2? specie
7.
5o- i.^
Settima
di
y^
3? specie
*o-o-rivolto
iot<3
2? rivolto
5i:
^m
<0.
8.
^ -^ h
XT
^^ p^
xs
2Privolto
1? rivolto
3?rivolto
Settima di 4f specie
1? rivolto
aPrlvolto
9.
-o-
-o--
-^
Accordo
Ul'
V
-I
W
xs:
!
U
3? rivolto
I
-o-
X5
Accordo
di
ur
3? rivolto
di
nona ma^g.
1."
2? rivolto
nona minore
1? rivolto
2? rivolto
txy
31:
di
ZEE
I
I
33:
fcCE
^
!l
i%
1^xr
^
TT
di
33:
Accordo
Sesta eccedente
1? rivolto(poco usato)
Accordo
Quarta e
'
Sesta eccedenti
^***^**
^
^
(l)
i^ei rivolti
iz.
EC
I
33:
1
.
P^
k>
rivolto
4? rivolto
?. a.tal
dei due accordi di Nona si sopprime qnasi sempre il Basso fondamentale. uopo I'esame di qnesti Hccordi alia Pag. 42 e 43. (Reieba).
98062
19
OSSERVAZIONI
SULLE SEMICADENZf: E SULLE CAJ)ENZE PERFETTE
(1)
chiama Semicadenza.Vn riposo sull'accordo del. laTonica si chiama Cadenza perfetta.(:i) Nel primo caso,l'accordo della Dominante e sempre mag^ore, 6 senza rivolto; nel secondo caso,l'accordo della Tonica e maggiore o minore,conformp al Tono in cui
riposo sull'accordo perfetto della dominante
si
si
Un
trova,e parimenti senza rivolto.Oltraccio quest'accordo dee indispensabilmente esser preceduto I'accordo della Dominante non rivoltato,al quale si aggiunge sovente la Settima.
daL
due ,cadenze,bisogna farla precedere da una certa quantita solo sentimento del compositore puo determinare.
di queste
di hattu.
ma
gli
accordi antecedenti
ESEMPI
FORMOLE DELLE SEMICADENZE
IN
DO MAGGIORE
INZ^ MINORE
Le cadenze
no MAGGIORE
^
1^
H
u
2^ 9i 99
95^
S
:a
"
s
2
^
<549
XE
^T
3X
s ^
3^
5^
mLA
MINORE
S ^^
u
?if!'6
n
1V?7
zr
N?4
{iNP5
II
S s
-o-
s g
-o-
S
i 9zx
n:
J
-
i o: 43-
m
->
m
^ rr
(1)
8i
? ^ fe
H s
-o-
3X
-e-
3a:
3X
--
-4^
-e-
4bbiarao creduto
di
il
servir.
degli accordi
(2) Id
an taooo qualunque, il
Mediante e Sol
la
Mi
la
in /)o,il
Do e la Tonica,
Sol-Si-Re. (Reieba).
98062
20
Le
so di
ei fa
.
il
sen.
ima
frase fa presentire
di evitarla,
allora
una Cadenza
rotte, che
rotta.
Le cadenze
con
altri
nomi
si
evitate e
Cadenze interrotte,so.
no moltou8ate,e sono quasi sempre d'uneffetto 8icuro,ove sieno.usate acconciamente. Esse man.
tengono I'attcnzione, e danno energia alle frasi che seguono.
Per rompere una cadenza perfetta, basterebbe rivoltarne I'ultlmo accordo,romperla in molti
altri
ma
si
puo ancora
modi. Noi abbiamo radunati quelli piu in uso nella tavola seguente.
2.
3.
IN
DO
HA66I0RE
^
--
W P
5 *
XL 3X
-O-
-O-
Og=g 9SC
-UL
XE
-O-
9-
-e-
g
-O-
IN
LA MINORE
i
i
ff
XE
XE XE
-O-
s
6.
XE XE
-9
Sr 9-
5
1
5.
'
8
-o-&-
i
i
A
-o(1)
A.
-e-
-o-
m
to -oxr
1 =8=
-o-
^-
4B:
Aft:
^
II fi
Ift --o-
^^i^ -exr
to -o-e-
=^CE
-e-
is
.
9.
t
-i>-
XE
-o-
-t>-
^ M
M
i2.
\>
i3.
12.
Q.
i
i
to: -e-
XE
-O-o-
^8l --o-
--
j8l
-o-o-
:^
1=^
IiX
o-
to
to --e-
to -o-
1^
^
si
rO-
to o-o-
4^
K'
una cadenza
e rotta: 1
si
quando
rivolta
uno o
tutti e
due
gli ul.
(1)
Da
98062
21
Poich^ non
si
egli 6 chiaro
che ogni
usati
in
Quanto
agli
accordi
DEL BASSO.
Ho
Basso;
g'lk fatto
le
deH'armonia,
rigata
si
chiama
il
cosi nel N.
degli
esempi seguenti
la
parte che
trova sulla
superiore, fa
piii
gravi deH'armonia.
ESEMPI
GANTO
S?
i.
w i^m m
m
.
(
D3
^
S
15
N? 2.
EEZ
f
si
^3
i
11
rivolti degli
cialmente se non
sa collocare acconciamente la
Basso ed
Non
l."
si
rivoltano
un
pezzo.
2.
3. I 4." II
di
d'
una cadenza
perfetta.
(2).
frasi.
cadenze.
al fine delle
3."
4."
cadenze
rotte.
(1) Bisogna farsi un'idea chiara circa la natura delle cadenze: Tuna 6 un riposo totals, e I'altra un riposo debole che esige una continuazione. La cadenza perfetta puo paragonarsi, in un discorso, ad un periodo compiuto, e la semicadenza alle frasi incompiute del periodo. Le formole che terminano una cadenza, o che Tinterrompono si pongono sovente nel corso delle frasi, ma talmente che passino quasi inosservate, e non interrompano la regolarita nella concatenazione degli accordi. (Reicfia). (2) Questa regola non ha che le eccezioni seguenti:
,
1?
2?
ffi
ZXXl
ff
3l
5? ffi
i1^
*
(BeteAa)
In qvesti tre esempi, la eadenxa viene interrotta dl gia snl pennltimo accordo.
98062
22
(1).
che
gli
quest' intervallo
s'
esiste
tra
il
Basso e
in-
una
delle parti
superior!,
producono un cattivo
ove non
segna a trattarh convenevolmente. Sapendo ben adoperare questa Quarta, ed osservando nello stesso
tempo
ci6
rivolti
degh accordi,
si
meno senza
Questa Quarta
-I?
j2_
2?
-i2-
5?
--
4?
-G~
5?
i ^^
eJ
-e'
9^~
i^
"C
Accordo di Sett i ma dominante
2? rivolto
"2?
9^
Accordo
di
-V
Accordo perfetto mill ore 2? rivolto.
^
Accordo
di 4?
Settima
di
Settima
di 2? specie
specie
2? rivolto.
2? rivolto.
il
Basso
fa
1"
intervallo
Quarta giusta.
Per rendere
piil
inielligibile
i
la
regola da seguirsi
nell'
uso di questa
fatto
Quarta
(2)
spieghe-
remo
gli
esempi seguenti,
quali, per
ESEinPIO
BnoDo
Oppure
Baono
-<^
->-
^
i
XE
-o-
XE --
due
intervalli di
cui
la
mune
(SolJ, la
qual nota
comune
lega
due
inter-
valli pill
razione della Quarta giusta per mezzo del Basso, appunto perch^
nel basso.
nota
comune
si
trova
(1) Molti scrittori riguardano la Quarta giusta come dissonanza, quando si trova fra il Basso ed una parte acuta, per la ragione che essa allora ha bisogno di preparazione. Se questa ragione fosse sufficiente, ne seguirebbe che la Seconda maggiore, la Seconda eccedente, la Quarta, ecc, la Quinta diminuita, la Sesta, ecc, la Settima diminuita, e la Settima minore sarebbero intervalli consonanti, perche possono darsi senza preparazione e ne risulterebbe questa strana conseguenza che la Quarta eccedente sarebbe una consonanza, mentre la Quarta giusta sarebbe una dissonanza, Del resto, poco imporla che la Quarta giusta sia riguardata come
sappia bene adoperarla in pratica. (Reieha). (2) Non bisogna perder di vi'sta che non si tratta che di quella Quarta giusta che si fa tra il Basso ed una parte acuta; non v' e osservazione a fare sulle Quarte, quando si fan no fra due parti superiori, e vengono accompagnate da una terza parte piu bassa. (Reieha).
si
98062
23
N?2
,
..''
Bnono
"*.
Oppure
ESFJHPIO
-3-
-o-
-^jCC
di
BnoDo
-O33:
due intervalli hanno una nota comune (7?^^ nella parte superiore. Noi chiameremo questo caso: Preparazione della Quarta per mezzo di una parte acuta, perche in queli
la parte
appunto
si
il
Basso per
?i?3.
Cattivo
]\?4.
33: --
ESEMPI
-o-
XE
-o-
Cattivo
-o33:
la
qual cosa
Buono
/'*
N. 6. BuoDo
Cattivo
'*..
ESE9IPI
-o-
3r
XE --
3!r -o-
h"iTT
Quarta, quantunque non preparata, non e quarta giusta.V. la Tavola degli intervalli.
II
mune
ed in
Quarta giusta con una nota coquest' ultimo caso, far salire o discendete il Basso
le
Una
formole:
SEMICADENZE
buono
[<,_^
g
-^ buono
rJ
;=:
buono
f"^^^
K_^
CADENZA PERFETTA
t
buono
j-j
r
^3
SX. -o-
XI. -oii^
XL
2Z
-o-
TJ
If-
-rr
bnono
.^bu.aofwf'
una nota comune;
la quale
Re -Sol non
e preparata da
imperfezione e notevole in quanto che essa fa maggiormente desiderare la cadenza e la rende piu decisiva; per questa ragione si tollera*
(1) II basso
pno ginngere
alia
intet'vallo,
ESEMPIO
^ ir
2.
*
r
* TT
f
9
4.
II
^\'
rj
"
98062
24
Poiche la Quarta giusta (fra il Basso ed una parte acuta) non si trova che nel secondo rivolto degli accordi N? 1-2-5-6 e $ della classificazione, noi daremo qui, per maggior chiarezza,g'lieseinpi segTienti di questo rivolto, con la preparazione necessaria.
-CL.
-0_
33: -o-
-^
VJ^
fi
^
"O"
jGL
XE
is -o^
~o
A.ccordo perfetto
minore.
s
-o-
-o-X3
s ^
"CT
-o-
-o-
-o-
#
Accordo
cr
di 7.
-h*
ffi
Accordo
It^ :S:
di 7"
di 2? specif.
di 4? specie
si
^^^%
Catlivo
I
-fl _a-i
|Q ^8
(1)
l
(1) Id quest' Hrticolo I'Antore e Bovercbiamente rigoroso. Per qoaoto io abbiu sperimentato la successiooe di qaesti dne accor-
di)
lo
posizione ristretta
^^
oppure
in
posizione lata e
e
picua
/
:nt
9F=S^
*
di
coDdiziODO pero cbe essi siaDo posti udo sqUh Quarta, e I'altro sulla Secooda del Too-
no. Se fossero posti sulla Tonica e Bulla fiesta, oppure dlstrtbniti Id posizione lata e non plena, non fanno piu lo stesBO effet-
meno
placevole. Nello stile odierno tnttavia ancbe simili difetti spariscono; e diro anzi cbe talvolta
reisrola
non priva
di grazia.
la
successione se^ente
i-J-^U
^^
il
gnato
le
-f
contro
pag. 49.
W* I
tra cb'egli
ammette
jj
1^8
i I
t^^g
|
98062
u
Si vede che nel
primo
non v'ha ne
il
Sol, ne
il
Be
il
ESEMPIO
buoDo
buono -o-o-
i
Fa
sale,
fre-
e^
a tre parti
^
il
zn
-O-
-o-
a quatti'o parti
si
raddoppia
Fa
mentre
I'altro discende di
prepara-
zione di questa Quarta, bisogna ancora osservare di evitare errori nel risolverla. Cio accadrebbe,
se le parti fra le quali
ha luogo (specialmente
il
seguente:
1?
lo stesso, o se la
damento
ESE9IPI0
nel quale
il
Basso fondamentale e
il
m w m
s r 3
n
-^
-^
XI. -o-
6
-o-Q-
-o-o-
-Q-
-o-
-o-
-o-
-o-
-o-
-&-
JQ--
-&-
_Q_ -O-
o
-O-
XI.
-O-o-
X3l -o-
XL
-o-
Xi_ --
1 331
--
XL
-o-
JBl
--
-o-
XT
iO
-o-
;ii
42
13
d4
oo
xi_
XJl --
oo
XL
-O-
:
1 -O-
-o-
s
^
-o"cr
XE
Tcr
-O-
5s
-o-
zo:
er
TT
31
-e-
XL
-e-
--
--
XL
XL
-o-
icr
XL
-o-
XL --
eecondo accordo de* quattro ultimi esempi e la nona Inag-giore e la nona minore
Sol-Si'Re~Fa~La
le
S^intende che intutti questi esempi la Quarta nel primo accordo debVessere prep^rata secondo
regole predette, ed
il
981D62
26
2? Se
i
il
Non potendo
Cosi
il
Basso fara:
i
\'
W' '
"^
:2
1,
15
L
14
^
\
1
in
K* 1
j6
.
t^ *^
I7i^
r^
L '
V W
Il>
1
r^
g"^
\tr\ \\y
i*
1 1 1
un accordo qualunque,purche
il
loro, e nel
secondo accordo
con una delle altre parti. Eccovi un gran numero di buoni esempi,
condo la successione d'accordi,o secondo la modulazione che
si
12.
;3.
;4.
;5.
-o-
6.
-o-
17.
-e^
\X5
w
^
\f\ Vr/
-O-
-O-
-o-
T5
1^
ttm
-o-
w^
-o-
-o-
E
VJ --
eo:
-o-
-^
\TS
\TS
--
\f\T^
\T5
-o-
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27
Quando
raentali
la
Nota
(ci6
del
clie
Basso
comune
il
ai
due accord!
appartenenti
a due
Note fonda-
diverse
accade spesso),
seguente
ESEIHPIO
2.
is.
4.
5.
6.
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la
Quarta
col
giungere
al
Quando
e
gli
quando
Nulladimeno ci6 che segue, 6 spesse volte usato, specialmente nella parte cantante:
i.
2.
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5.
4.
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6.
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lo
visto
costretto a
svolgere, per
si
omesso
e
di parlare della
preparazione
di
questa
gli
Quarta, e
Allievi
errori.
ci6 che
si
risoluzione
segreto
d'
un Basso senza
si
essi si
renderanno
contrappunto doppio, e
convince-
trattare
come dissonanza
la
28
I.
(1).
solo
mezzo
di rendersi
d' accordi,
consiste nell'
esame
la
delle loro
Note
principali, o fondamentali.
successione
2.
5.
'
4.
5.
6.
7.
8.
-o-
9.
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S
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XE
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-O-
31
-o-
non essendo
rivoltati,
hanno
le loro
Note fondamentali
nel
Basso.
Le
al
secondo
una Quinta
inferiore.
al terzo
al
al
Dal terzo
Dal quarto Dal quinto
quarto
quinto
al sesto al
Dal sesto
Dal settimo
Dall' ottavo.
settimo
air ottavo
al
nono
Quarta
Terza
inferiore.
Quarta superiore.
inferiore. inferiore. inferiore.
Terza
Terza
Quarta superiore.
collegano bene fra di loro, quando
le
La conseguenza
loro
di
una Quinta
inferiore.
Oppure
(cid
che torna
lo stesso)
L**
2."
3."
una Quarta
superiore.
(1)
suoni e
le sillabe e le
ne
al sentimento.
ma
in riguardo alia
mu-
sica
non
riluce della
medesima evidenza.
(Reieha).
980f}2
'
29
prima maniera di cercare la Nota fondamentale, e procederemo perTerza,Quar. ta e Quinta inferiori. Quando gli accbrdi sono rivoltati le Note fondamentali non sono poste al Basso. Questi livolti cambiano I'aspetto di im accordo, senza cambiarne la natura: e dunque evidenteche randamento delle Note fondamentali rimane sempre il medesimo.
^
Noi soguiremo
la
ESExlIPI
m
Basso,
il
g
Accordo di Do non rivolfafo.
il
&
2.
S
Accordo
di
3X
-^-
I
Sol
Do
Accordo
di
Basso fondamentale e
,
Do- Sol
e fa
una serie d' accord! gli uni rivoltati e gli cui andamento puo non sembrar regolare, e che pure e
(i).
cercano le Note
fonda-
G-
ESEIHP
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L-
Inoltre si
Note fondamentali, in modo Quinta inferiore, oppure due Terze ed una Quarta, due Quinte ed una Terza,ecc. uni e degli altri di questi tre intervalli e al tutto arbitrario
accordi nella quale s' introducono i tre diversi andamenti delle che quests Note facciano alternativamente una Terza,una Quarta, una
d'
II
numero degli
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qoellH cbe da
none ad an accordo
cbiamera
cbiamera
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SOL,
si
ACCORDO DI SOL,
98062
30
In una Scala determinata due accordi possono ancora procedere per seconda,
ma
soltanto nella
ma-
nicra seguente:
Dal primo al secondo,o dal secondo al primo grado della .Scala. T. Dal quarto al quinto, o dal quinto al quarto.
i?
5"
Dal quinto
Questi tre casi, che bisogna riguardare piuttosto come eccezioni, hanno luogo, per questa ragione, assai piu raramente che la successione diTerza, Quarta o Quinta inferiore.
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dal 5? al 4?
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dal 49 al 69
o 69 'dal 69
stesso esempio
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dal 6? al 69
dal 69 al 59
hanno
Itiogo
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3i
La
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feriore,
pare
noji si
concateni naturalmente.
Non
si
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suaQuin-
ta inferiore, in
modo che
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331
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grado
ancora un' eccezione che merita d' essere indicata cioe quella per cui
si
al quarto: la quale
ha luogo
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il
all'
orec-
all'
andamento diatonico
di ciascuna parte
primo
rivolto.
Ne' Tuoni minori s'usano gli accordi del quarto e del quinto grado colla 3"ora minore^oramaggiore. Cio nasce dalla necessita, in cui sovente si e, di alzare di
un semituono
la Sesta e la
Settima
nota del
Modo minore.
ESEinPI
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Posizione ristretta
Posiziooe meno ristretta
'
311
Posizi(>ne lata
31
Poeiziooe latissima
la posizione del
primo accordo e
affatto arbitraria,ma
non
quella del secondo, la quale debb' essere analoga a que 11a del primo. Cio da luogo alia regola seguen-
deW accordo
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Posizione lata
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medesima
Posizione latlsslma
La
loro
di Sesuoni, non impedisce di fare,di quando in quando,un salto di Terza, di Quarta, di Quinta sta in questa o quella parte, specialmente quando Tarmonia non progredisce che per accordi perfetti.
98062
34
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permettono assai di rado questi salti nelle parti. Siccome non sempre si puo conservare la stessa posizione d' accordi, cosi diviene essenziale il conoscere dove e come si puo cangiarla. Cio si puo fare: 1? Dopo una cadenza perfetta. 2? Dopo una semicadenza, ma piu raramente. 5? Nel corso d'una frase, quando due accordi simili si succedono; in questo terzo case bisogna aver cura di cangiar posizione sul secondo de' due accordi simili. 4^ Nel replicare una stessa frase.
Gli accordi dissonanti
ESEMPI
i
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L
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i
2
-^
i
I
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3JL
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Cadenza perfetta
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Primo cambiainento
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^
22
-G-
^ g
EE
^
P
3 3
XT
medesima frase.
Quarto cambiamento
di posizione ripetendo la
Questi sei numeri formano un pezzo non interrotto, e possono esser eseguiti di seguito. La stessa frase finisce spesso in una posizione d' accordi diversa di quella per cui e incominciata,
come
si
puo vedere nel N?i degli esempi precedenti. Cio dipende interamente
dall anda-
35
III.
il
medesimo suono,
ESEMPIO
2?
XE
XE
311
m
^^
jt
'
Medianfe questi tre moti, una parte puo fare successioni di note variate all'infinito. Questi tre moti si trovano talvolta riunit^iin una sola battuta:
ESEmPIO
Paragonando
il
moto
di
si
trovano
J
1^
7i)J
7i)
I
Moto parallel o:
^J
nel quale
f r f f
ognuna
delle parti
r ^^r
J
'|r
rimane
La
differenza nel valore delle note non cangia punto la natura di questo moto.
ESEMPIO
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^1
J
^-
J J J J
7i)J
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\
f
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r r
'
^Zf^TTT
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Moto obliquo
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J
E
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^
-^
TT
nel quale
I
una
delle parti
rimane
mentre
I'altra si
in qualsivoglia maniera.
J
,
^ttJ ^r r r
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5?
Moto
retto:
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nel quale
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^
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r^
'
rr
^ i
^y
^
r r
4
r
\^
'
rr
nel quale
una parte
mentre I'altra discende, e viceversa. Quando si compone a piu di due parti, bisogna sempre paragonare il moto d'una parte, non solamente con una seconda, ma ancora con unaterza,una quarta, ecc, senza di che si e esposti a commettere frequentemente degli errori. Si comprende di leggieri che una parte puo fare, nello stesso tempo, moto retto con una seconda parte, moto contrario con una terza, e moto obliquo o parallelo con una quarta.
sale,
98062
36
Non
delle
v'e osservazione
ma
di
di
il
moto
retto presenta
difficolta
Ottave
tanto mani-
come
nascoste.
Ma
e poiciie.si ^ costretti
a tollerare
a spiegarsi senza una previa nozione sulle Note accidentali e sugli aecordi arpeggiati, abbiamo creduto necessario di dedicare particolarmente a- questa
nella pratica
una quantita
di quest'opera.
segUito due Quinte o due Ottave manifeste per moto retto; e rispetto alle Quinte ed Ottave nascoste non facciansi leciti che i casi seguenti:
gli alhevi si
di
i.
2.
:5,
5.
(1)
:
W
II
1.,
3
Quinte nascoste
5
Lo
BtesBo
*
stesso
Lo stesso
Ottave nascoste
Lo
2."
3.
purche
che fra
la
il
saiga
4.
5.'*
non sono
tollerati
primo
procedere per moto retto da una Quinta perfetta o da qualsivoglia altro intarvallo, ad una Quinta diminuita ossia Quinta falsa.
KSEnPIO
Xi.
DISCENDENDO
-O-
-o-
XJl -o-
-o-
-^
Tollerato fra due parti qualunque
Tuttavia questi medesimi casi direngono piu duri e spiacevoli nel salire, e bisogna,per quanto si puo,
fra le
ESEIHPIO
SALENDO
3X XE
-O-O-
lE
-^-
-O--
IE
--
--
proibito
il
ESEIHPIO
,^
i
r
.
-Cattivo
Due Quinte
(1) Qaeste Qniote ed Ottave naflcoste dlverrebbero manifeste, se la parte inferiore di questi esempi progredisse priTdi cnngiuDti, invece di progredire per gradi disgiunti.
^
^ ^
^
'
ESEMPI
s
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'
f r
m
if
j
ri
(Eeieba)
Quinte nascoste
Quinte manifeste
t/r
^^^^^ nascoste
Ottave manifeste
98062
37
Una
parte pud fare un salto di Terza, Quarta, Quinta, Sesta, Ottava: pud, anzi, fare un
la
salto di
Settima, quando
al
possono
appartenere
medesimo accordo.
contemporaneamente un
salto per
2 Due
S.**
moto
retto o per
moto contrario.
Tre
quattro parti
il
non possono acconciamente fare insieme un salto per moto retto, medesimo accordo in diversa posizione; ma tre parti possono fare contemparti possono pari-
poraneamente un
quando due salgono o discendono e viceversa. Quattro mente saltare insieme, quando due salgono e due discendono.
salto,
le parti
questa regola
nel
-o-
^ mJZL
52:
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TCE -o-
f
a tre parti
^ ^
&
^
I'armonia sia di
tal
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2z:
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-o-
5?
E
di rado:
3X
a qaattro parti
maniera
di
scrivere
conviene che
siffatto
effetti
appartengono piut-
voci;
mente
al
moto
delle parti.
.o
A. Se due parti fanno
B. Se
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C.
il
a tre
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moto.
retto
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stesso grado,
le
altre
due
si
Se
contrario e
A''^.
Le
tre
parti
non
fuorche in
una progressione
di seste.
E8E9IPI0
i#
i
08062
-^
38
B,o
a quattro
parti.
A. Se tre parti fanno moto parallelo, la quarta sale o discende. B. Se due parti fanno moto parallelo, le altre due si muovono per moto retto o contrario. C. Se una parte rimane sul medesimo grado, due altre si muovono per moto retto e la quarta
per moto contrario. D. Se le quattro parti un tempo.
si
muovono contemporaneamente,
tutti
-Cambiando accordo, bisogna necessariamente che le parti facciano un moto qualuque I'una contro I'altra: egli e in questo caso che tre moti possono aver luogo nel medesimo tempo.
i
ESEinPIO
hrj--
3? parte
g""^-
R^ 4 par t e 77:
.
"-^1^
moto retto colla terza; queste due parti fanno moto contrario colla quarta, e queste tre parti fanno moto obliquo colla seconda. Accade che una nota, posta fra due diversi accord i, so venti volte viene alzata od abbassafa d'un semituono nel secondo accordo. i, d' uopo che questa alterazione si faccia nella medesima parte, senza di che si farebbe una falsa relazione, di cui parleremo parimente nella seconda parte.
parte fa
La prima
Questa regola basta per ora in riguardo AUievi. Convien dunque regolarsi cosi
all'
esercizio
da
farsi sulle
i
E
non
-Q_ 335
->-
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bnoDo
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Oppure
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in quest' altra
maniera erronea;
ja.
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Se la nota da alterarsi
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98(V>2
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39
IV.
nostra classificazione,
soli
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gli altri
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meno
il
dissonanti,
come abbiarao
gia notato.
musica,
bene spesso
numero
uni e
gli altri
sarebbe ideato.
gli
accordi
tutti e
I
1.''
9-G-
gg
I
I
Accordo dimfnuito
Esso
si
2 Non ha bisogno
3." Si risolve
(1).
di
settima dominante,
si
il
cui
Basso fondamentale
perfetto
di
una Quinta
inferiore.
L' accordo
risolve
suU'accordo
Do maggiore,
Do
Mi
Sol
Si hemolle.
Nelle cadenze pud risolversi sul secondo rivolto della Tonica, e nel precedente esempio sopra
-
Do
Fa -La
4.*"
bemolle.
si
si
di
una progressione
5.
Uno
de' suoi
impieghi
di
modulare
(3)
alia
Quarta inferiore
a
d'
un tuono minore.
L' accordo
diminuito
sovra esposto,
per esempio,
serve
Fa
rare
volte
nel
suo
secondo rivolto.
Eccovi un esempio nel quale questo accordo viene impiegato conforme I'indicazione
fatta.
(1) Rispetto aH'accordo diminuito, I'Autore usa un'espressione paradossale. Infatti: come mai concepire il collegamento di due qualita opposte in un medesimo accordo, quali sono che esso sia ad un tempo dissonante e dolcissimo? Tuttavia, se si osserva la definizione data da lui nella pag. 1, cioe che la dissonanza e quella il cui effetto esige un conseguente, una risoluzione, si vedra come questi due epiteti possano in qualche modo collegarsi insieme; perche di fatto, puo essere benissimo che un accordo esiga risoluzione, quantunque, per sua natura, dolce: tale, per esempio, e ancora I'accordo di settima dominante. (Rossi). (2) In una progressione il basso fondamentale precede per terza, quarta o quinta inferior!, oppure alterna regolarmente con due. di questi tre casi. (Reieha). (3) V. nella pagina 56 la definizione di questa parola. (Reieha).
98062
40
L'
impiego
dell'
^^m^ 1
IN
FA
Formola
dt
\&
S^
.^
.
.-J
XE
MINORE
cadeDza perfetta
^
-O-
^
331 -O-
-O-
t
-XT
f
f
j2
^S W<-O-
--
--
ST
3X
dl
ZJT'
Formola
Mmlcadenaa.
-o-
-Oxx:
P
*^,
.
J^^*%P & ^
Proi^ressione io
-^
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--
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3
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Id 81 1
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-o-
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XE
XE
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XE
331
mloore
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-o-
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Modnlazlone da 81
^ ^
^
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;^ izi
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^^
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32
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m{Dor
F4 minore
-o-
-o-
-9-
m
*
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'V^
86
JOr
-e>-
SH
(1)
^
3
xz
-Li
iS
xi_
1^77
f
in tutti
i
Xt
XE XE
Sara bene che gli Allievi trasportino quest* egempio noscere il vero impiego dell' accordo diminuito.
Bisogna guardarsi bene dal confondere questo accordo con quello di settima dominante privo della Nota fondamentale
Mi
wi *
9^9-
WI
perciocche questo
si risolve
sul-
Quando Taccordo Sol'Si^-Re\f proviene dalla Settima dominante, si e infallibilmente nel Tuono di Lg, t, e non in quello di Fa minore in questo caso si puo sempre aggiungemilM*b,ci6 che sarebbe impraticabile quando Sol-Si\f'Iie\f formassero un accordo diminuito come nel pezzo precedente.
:
I'accordo perfetto di
Xak
CD
In qett'aeeordo, qvantanqiie diBSonaote, grlova preparare la QTiarta(Rt*-&OL), a cagrione della sua analogia cogll
98062
4i
(i)
--
1
-
^ i. Quest'accordo occupa il posto piu importante nella musica: dopo Taccordo diminuito,eil piudolcedegliaccordi dissonant i; e determina il tuono al quale appartiene, in maniera da non la. sciare alcun dubbio. Non esige preparazione.
2.
La
si fa
nel
modo seguente:
P=
^W g
3X
s
~o-
XE
La Terza
La Quinta
(il
(il
Re)
La Settima
(il
in
Sol) discende d'una Quinta o sale d'una Quarta, quando e nel Basso; una parte acuta rimane ordinariamente sullo stesso grado come nota comune ai due accordi.
principale
5.
I
La Nota
rivolti di
medesimi principii.
ESEnPIO.
i
m
8:::::::t:::::::
O
-o-
H^
-&^
n&-
s
Oi'i;
> _ * *
to-
^o-
33:
s
la
-O'
S? rivolto.
Tsr.
1? riTolto.
2? rivolto.
biamo detto sopra: dove questa Quarta non potesse prepararsi, bisogna sopprimere la Nota principale deiraccordo, e raddoppiare il Fa od il Re. Questa modificazione da la risoluzione se guente
r
2.
La nota raddoppiata
puo salire o
discendere.
f'?.
j<i
\
-O332
331
^^
.-O-
-o^ xs:
nn
-&4&-
1
-GH
-o-
lJX
-&->
m:
3CE
si
salire
il
FA.
-o"TT
TH
-O-
-e^ 33:
XE
-^
^
->-
XE
^
33:
oppure.
m
(l)"
~G-
331
-&-
33:
a fre parti.
a quattro parti.
II
qnarto accordo, essendo alterato, verra posto in disamina insieme cogli altri accordi dello stesso genere:
J.
T. Pg- 61.
98062
42
AH'infuori
di
sono
soli
nei quali
il
Fa
pud congiusti-
venientemente
ficati
gli
settima dominante a tre parti, se ne pud sopprimere la Nota principale (Sol), ]a terza (Si), o la quinta (Re): non mai la settima (FaJ.
4.
Usando
la
i.
2.
-o-
3.
-O33:
-o-
s
IE
xi:
33:
33:
-o-
ESEMPI
3a:
xs: JCL
Senza
la quinta.
Senza la terza.
Senza
la
nota principale.
5."
La
settima dominante
delle
cadenze
perfette.
6.^
1'
si
vuol rompere
la
cadenza.
Daremo
qui
un esempio
di tutte le
quali
si
debbono riguar-
dare
come
altrettante eccezioni.
i.
]j
*J>
2.
-
5.
C\
I4.
^-^
5.
\j c> Kj
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6.
rf^ *-^
1
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V
11
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II
7.
-o-
Xi.
i ^
luzione
-o-
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8. -O^>-
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-o-
9. --o-
"TioT
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1^1
o13:
--
i5
i.
^
-o-
T12!
_CI_
^o-
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K^e-o-
xr XE 3X
xr
xi:
xr xr
-to-
xr XE
xr XE
^ xr
:xE
TT
XT
--
XE
raramente.
raramente.
raramente.
Nei N."
si
7-8-9-11
e 12, la settima
si
risolve salendo, in
lo
modo
irregolare;
ma
una
tal riso-
indica, per
effetto,
possono eziandio produrlo eccellente venendo poste opportunamente nel corso delle
il
servirsi
anche
Facendo uso
contenere
suoni nella
massima
buon
effetto
gli
mancanza
r
di
concatenazione fra
dell'
9806S
m SECONDA si>ECIE
43
-&-
*^-
I
(i)
i.
Quest' accordo
si
2.
5.
sulla
ESEMPI IN FA
Nota dissonante
-o^
MAGGIORE
Nota dissonante
-&
-o-
H
-oAccordo
preparatorlo.
xrr
--
TT
-JS31
g^
B
Accordo
preparatorio.
;
--
XT
^
di
;
EE
--
S
-oRisoluzione finale
;
~Tr
XE
di
;
Settima
Risuluzione
seiiiicadenza.
Settima
Risoluzione
sulla 7?
2? specie.
2? specie.
dom:
Cadenza
perletta.
Da
questi
esempi
si
vede che per usare questa Settima, occorre una serie di quattro, od almeno
di tre accordi.
4. S'usa in
tutti
suoi rivolti.
Daremo esempi
Ta: o-
--
-^
-O-
W -o^
,y
-V --
s
-O-
331
O-
S
--
xr
w.
g^ g*
XT XE
+
B
di
(O-
^
TJ
XE
nel suo
iPrivoIto.
^ O
di
XE XE
-O-
oFormola
di seniicadenza.
XE
Formola
-O-
XT
xr
Formola
cadenza perfetta.
cadenza perfetta.
4.
5.
22:
le:
i
S
1=
je:
iO-
nel suo
l?rivolto,
^
-o-
XE
-e-
XE
XE
nel suo 2yriYolto.
-O-
XE
-
XE
^SX
15:
XE
-O-
nel suo
3?rIvolto,
XE
-o-
XE
XE --
XE XE
-O-
-o-
-o^
7X5
In questo 2?rivolto (che s'usa pin raramente do|;li altri) bisogna aver cxira di preparare parimpnte la quarta giusta,cbe nasce fra 11 Bat>o ed una parte acuta.
k^
-^\. 'f^
ECCEZIONI
2.
3.
^
^
Semica. denza.
rj
rj
\^
-[0
t>
rH
-=f=
^
-0Cadenza
perfetta
K.y
PH
i>
=&=
*>
&-^ ytJ
(1)
(Reicha)
98062
o
44
^
IIV
9-^
tO-
Questo accordo si colloca ordinariamente sul secondo grado di una Scala minore, e s'usa nei Tuoni minori con le medesime condizioni assegnate al precedente pei Tuoni maggio. ri. Questi due accordi seguono esattamente gli stessi principii. Cosi, trasportando gli esempi precedenti da Fa maggiore in Fa minore, si otterra uno specchietto di tutti i casi usati per Timpiego della Settima di terza specie.
GLI STESSI ESEMPI
\.
FA MINORE
2.
i*
-o-
XE
-o-
5
Accordo
preparatorio.
-o-
Xt
-ohe-
s
-*-
^
XH
-O-
-0-
H
-^
Formula
di
::
zxc
XT
^
5.
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xn
semicadenza.
XT
Formola
di
xr
^!*
&>
4.
f /
0=8
nel suo
1? rjvolto.
xn
17T
rj
rj.
^
5.
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1^
-O-
XE
XE
-e-
XE
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-O-
XE
Cadenza perfetta.
r&.
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XE
XE
nel suo
gj'riyolto.
-O-
XE
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nel suo
riTolto.
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S
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ECCEZIONI
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5.
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P
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^
XT
XE
/
98062
45
^=^
una Scala minore, oppure sul quarto gra. do di una Scala maggiore. 2? Bisogna prepararne la Settima. 5? Si risolve il piu delle volte
suiraccordo di Settima di terza specie; in questo caso,la nota fondamentale fa una Quinta diminuita con quella dell'accordo seguente, e si termina coiraccordo perfetto minore. 4? S'usa in
tutti
i
suoi rivolti,
1^ J
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1
-o-
^ xn
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w
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rr^^-
m 3
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-o-
-!
31:
XE
-oI
-e>-
Settima dii Settima di! Settima iRisuluziune Accordo preparatorio. |4?specie. !3? specie.ldominante.; finale.
nel suo
iiH
--
:l?rivoIto.''
J22
rr^
T5
nel suu
^
Z5
I
551
#
-&-
2? riYolto.
-o-
3a:
XE
In questo rivolto, usato raramente) bisogna pure a'ver cura di prepa. rare la Quarta giusta, che nasce tra il Basso ed una parte acuta.
-O-
jcs:
^T5"
-O-
"Ki
"
iO-
^
XE
Risoluzione
JX
l?rivolto.
^
-o-
33!I
XE
-O-
-o-
Dominante
5/ minore.
'1.
di
^EE
e^ualmeute buona.
in Si. In
questa serie si passa dalla Settima di quarta specie (il piu dissonante degli accordi) alia Settima di terza specie che e meno dis8onante,e cosi per gradazione sino airaccoido perfetto; nel che consiste la vaghezza di questa serie.
Nei N?
e 5.,
si
modula necessariamente da Re
esempi precedenti abbiamo messo I'Armonia a cinque parti, affinche cia scun accordo fosse completo. Per farlo a quattro parti si puo sopprimere la Quinta del terzo
Nel N?
i. degli
ESEIHPIO
^^ i
-e'
i
-&-
^
-G-
33: --
XE
la serie
In questo
con un accordo perfetto di i?6? mag. Si minore), perche questo accordo prepara meglio la
98062
o
46
pud ancora osservare in quest'esempio (nel quale nessuno accordo ^ rivoltato) che il Basso fondamentale progredisce per Quinte inferiori, specialmente dalla Settima di 4.* specie in poi; condiSi
pu6
talvolta sopprimere la Settima nel terzo accordo di questa serie, e far risolvere la Set-
quarta specie sull'accordo diminuito della sua Quinta inferiore, siccome si scorge nel N. 5 suir accordo degli esempi precedents Quest' accordo si risolve eziandio, quantunque piii di rado perfetto maggiore della Quinta inferiore ed anche sopra un' altra Settima di quarta specie parimente della Quinta inferiore; ma in questi due casi, la Quinta inferiore debb'essere perfetta, come
tima
di
vedra nelParticolo seguente. Prima di passare agli accordi di Nona, indicheremo la maniera di formare d'accordi che si chiama Progressione di Settime.
si
la
successione
esaminare
quest' esempio.
8
IN
DO MAGGIORE
g ^
a cinque parti
^rrrr?:
zz:
-O-
XE
XT
:i=
m
7?
XE
dominante
i
xe:
-e-e-
XE
--
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1."
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XE
^^\
XE
W ^
^
-O-
--
XE
^
XE
-o-
w:
XE
-Oxe:
XE
--
XE
22
Lo
stesso esempio
jZ
Lo
stesso a tre parti.
--
XE
a quattro parti.
questa progressione. Si potrebbe anche incorainciare con una Settima di seconda specie o di quarta specie; ma bisognerebbe allora prepararne ii primo accordo dissonante. 2. L'ultimo accordo dissonante di questa progressione debb'essere sempre la Settima dominante. 3." Le note fondamentali degli accordi discendono di Quinta inferiore. Tale condizione 6
"
indispensabile.
4."
Le
gli
parti vi discendono per gradi congiunti sino alia risoluzione finale, all'infuori del Basso,
vede che in questa progressione la Terza di un accordo diventa la Settima di quello che lo segue, e che col mezzo di questa nota comune ai due accordi, la dissonanza si trova sempre preparata. In tal modo, il primo accordo prepara il secondo, questo
quando
accordi
non siano
rivoltati. Si
il
sono composti di note appartenenti ad una medesima Scala, cio6 a quella di Do maggiore. ] questa pure una condizione indispensabile nell' uso di queste progression!. Tuttavia del quintO accordo se ne sarebbe potuto fare una Settima dominante (aggiungendo un diesis al Sol), e terminare la progressione in La minore; parimente del settimo accordo se ne potrebbe fare una Settima dominante (aggiungendo un diesis al Fa), e terminare la progressione in Sol maggiore; tutto ci6 si potrebbe fare, perche i Tuoni di La minore e di Sol maggiore sono prossimi al Tuono di Do (1). 6.** La sovrascritta progressione ha ancora questo di particolare, che due accordi di Settima di quarta specie vi si ppssono succedere senza inconvenienti, come pure due o tre di seconda specie.
Tutti gli accordi di quest' esempio
(\) V.
Tnono prossimo.
(Reicha).
'
47
Queste progression! possono aver luogo egualmente nei loro rivoiti, ma siccome tutti gli accord! nella success!one d! questa progress!one non possono trovarsi !n pari tempo nel medesimo rivolto, la designazione sia del primo, sia del secondo o del terzo rivolto s' intende desunta dal primo accordo rivoltato.
ESEIHPI
N.
'N. L. Buono
e molto usato.
i
g
.
-Or
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-&-
^
s:
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TT
-O-
S^
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# EC
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^
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XI.
33:
;3?riv: i!^riv:'3?riv:'l9riv:'3?riv:'l?riv:'3?riv:'l?riv:
.^1 ..
.,
^tfriv: -SPriv:
I'.
tlT
-I
Senza effetto,e po.co usato a cagione delle qnarte frequenQ :N. O. ti(quantnnquepreparate)fra il Basso ed una parte acuta.
N.
4-.
la
1 medesima ragione.
i
i ^
n:
o-
12:
XE
-o-
-O-
XE
-O-
-O-
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33:
3X
-O-
TT
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^ ^=^^ ^
XE
33:
(1)
IE
(2)
J2L
XE
-&-
-e-
XE
'
fond:
XE
Nei due primi esempi il primo rivolto alterna col terzo; e nei due ultimi si h 1' accordo tondamentale che alterna col secondo rivolto. Le progression! di Settime sono talvolt^ brevissime quattro o cinque accord! bastano per fame una. Quel la che no! abbiarao dato per eserapio e a un dipresso la piil lunga che si possa usare. Esse possono egualmente aver luogo ne'Tuoni minor!; ma fa d' uopo osservare che nel corso di queste progression! non bisogna ma! alterare la sesta e la settima nota della Scala. Le progression! di Settime si fanno in minore come in maggiore senza alcuna alterazione, eccettuato 1' ultimo accordo dissonante, che sempre debb'essere la Settima dominante.
ESEMPI
IN
LA MINORE
i W s
N." 1;
s
-o-
^
--
o^
^
XE
^
33:
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^
53: -e^
^5^
S
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-o-
XE
g T^ W
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X^
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^
-O-
33O-
XE
^ 3
-O-
^
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v^
3CE
^
331
XE
-^
XE XE
xr
non punto usato il N." 2., perche il basso non sincopa. Userei piuttosto il N. 3, contro Favviso del Reicha; poco mi garba il N. 4. (Rossi). (2) Qui le Quarte che hanno luogo tra il Basso ed una parte acuta, quantunque preparate, producono un
(1)
Poco usato
il
effetto cattivo, o
per lo meno debole. lo credo di aver dimostrato (pag. 25) die in qualche caso queste medesimo Quarte, non preparate, non urtano menomamente: dunque questo fenomeno si rannoda ad un altro principio non peranco scoperto da' leorici. (Rossi).
i)80fi2
48
Cos"] qiicsta
La
min.)
e la
si fa
come
di
se
si
fosse in
Do magg.
miria a qual
mode
si
maniera
vcde cho noi abbiamo alterato it penultimo accordo per fame una Settima dominante di La minore, finire in qiiesto Tuono, che si suppone esser di gia fissatx) da cio che precede la progressione. 81 piio fare eziandio una successione di tre o quattro accordi di Settima dominante, le cui Note fondanientali progrediscono egualmente per Quinta inferiore; questa successione pud pariiiiente usarsi nei differenti rivolti.
ESEMPI
KnoDo
BuODO
a.
e=^ E^S
27"
?=^l y
?
s
-e>-
21
-oxj;
9-
XE
-O-
1^-4
;
i.
Fondamenfali.
l?rivoIfo.a?riTolto.l?rIv:
3?rW:
Buono
IHeno baono
IHeDO bnoQO
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9-
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ST
-^
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~&fond: 2?
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rW: fond: 2? rir:
-o-
121
:2?riT: fond:
2?riv:fond:
Si
1.
nicamente. 2.'' Che la Settima di questi Settima dominante. Bisogna ancora osservare che una successione di accordi per Quinte inferiori pud dare le tre combinazioni seguenti: 1. Gli accordi possono essere tutti di tre suoni soltanto (cioe gli accordi: perfetto maggiore, perfetto minore e diminuito). 2. Gli accordi possono essere tutti di Settima. '^ Gli accordi di Settima possono alternare con quelli di tre suoni. Abbiamo dati esempi per la seconrJa oombinazione: eccone per" la prima e per la terza.
Che due parti discendono cromaticamente e due diatoaccordi non si prepara, perch^ sono sempre accordi di
ESEMPI
m m
^
"~1
Accordi perfetti. Accordi
2=^
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XE
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5 Oppu
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fe
98062
49
3^
-Q-
un Tuono maggiore ben determinato, ma si usa quasi sempre senza la sua Nota principale; cio che rimane, in questo caso, rassomiglia ad un accordo di Settima di terza specie, col quale bisognapero guardarsidal confonderlo. Per togliere ogni equivoco bu tal proposito, daremo qui una Tavola comparativa dei due accordi.
IN
DO MAGGIORE
Non
-G-
IN
FA MINORE
Confie
Come nona
7?di 3? specie.
i.
si
prepara.
i? Bisogna prepararlo.
2? Si
5.
La Soh
sua
2? Si
Qa dom^ante).
La
n suo impiego non esige una serie d'aecordi. 4. LaNona La non puo collocarsiche al disopra
del i5i,-per conseguenza
accordi
4. 11 La (come tutte le altre note) puo collocarsi tanto al Basso, quanto nelle parti superior!.
5.
quesf accordo, non puo esser cangiato senza che la concatenazione del Tarmonia non se ne risenta.
5?
II
La in in SoU
La
ti
sua risoluzione
si fa nel
modo
seguente:
''#=^
&
1.
^Sr
debbono
salire, e le altre
rivolti.
al
modo
di servirsene.
g
IN
fi
--
^8^
T5~
^
9
jCL
XE
-O-
J i
XT
-O-
DO MAGGIORE
XE
221
sua Nota priDcipale. In questo caso, come si vede, bisogna collocare la Nota principale Sol in distanza di ana Nona o di una doppia Nona dal Li. Si puo, come in quest'esempio, mettre il Fa al Basso. Quest'accordo si pao ancora usare senza rivolto, e completo.
(4)
la
ESEMPIO
In
Do magfgiore.
F" 1
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\.J-
-Ji
Oppure.
(Beieba)
o
1
i
I
_o
'
''
'
98062
60
NONA MINORE
Quesfaccordo si usa quasi sempre senza la nota principale, ed in qaeeto caso si chiaxna Accordo diSettima diminuita; per conseguenza Taccordo di questo nome non e che qnello di Nona minore privo del suo Basso fondamentale; e per questa ragione non occupa un posto particolare nedia claa.
sificazione degli accordi.
^
XI. 331 -&-
J? Si usa
4.
r
il
piu delle volte ne' Tuoni minori, e qualehe volta anche ne*Tuoni maggiori.-2. Qua^
Non ha bisogno
di preparazione.
La
sua risoluzione
si fa
JY.
fc
IT
SI
3a:
Oppure
i
P
XE
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XE
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X5
Oppnre
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^
XE
m-
XT
Q.\,
XT
Nel
N?
4. di questi esempi
il
w^
CattiTo
perche
Basso farebbe unaQuarta giusta non preparata. Egli e per questa ragione che, per Tuso di questo rivolto,bisogna scegliere uno dei tre
il
secondo accordo
si
il
casi indicati al
N?4. II
Re puo
La?.
La Settima diminuita
nella seguente maniera:
IN
FA MINORE
IN
DO
k
MINORE
-o-
pjg
i^
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te 33:
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9-
S
-o-
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IN
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XE
--
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XH
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Lo-
3CE
1 1
Semfcadenza
z:
3 ?
I
gas
UQ.
Cadenzft perfetta
Oppure
rimente
FA MAG6I0RE
^ 5EE
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he-
S
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iE
H
XT
-^
exE
^
a:
--
XE
-o-
32
XE XT
Semfcadenza
Cadenza perfetta
Oppure
98062
'
Si pno ancors fare ana lerie di tre o qaattro acoordi di Settima dimlnuita.
6i
ESEHPI
^
I
rN?r \^
DI8CENDBNDO
N?.
I
8ALEND0
S^
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i-t*J-
'
to-
^
k
L'accordo diNona minore si pub anche usare completo; ma in questo caso la Nota fondamen. tale debKessere nel Basso, ed in distanza diNona almeno dalla sua quinta nota.
a^
.
.^
ESEIHPI
^^
^
J
-o-
w
si
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sulla
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XE
s^
^
XH
(i)
M Se
Uaccordo
di
XE
pub usare che
-o-
o-
Quest'accordo non e altro che Taccordo perfetto maggiore, reso dissonante oolTiimalzare d\m semi-
tuono la sua Quinta i? Si colloca sulla Tonica,e sulla dominante di un Tuono maggiore ben deter -
2? Si pub dare senza preparazione, ma riesce molto piii dolce se si fa precedere dall'accor_ do perfetto maggiore non alterato.-5? Pub aver luogo senza rivolto,e ne'suoi due rivolti4?La sua risoluzione si fa ordinariamente sull'accordo perfetto maggiore della sua Quinta inferiore.
minato.(2)
I
i.
[.
ig
'
TX
CSEIHPI.
IN
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XE
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SOL
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O- U-
3L
MAGGIORE
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fff
_Q-
-^
XE
Sulla tonica.
Sulla dominante.
Nel i? riYolto
della tonica.
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5.
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ANDANTE
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1
:
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X3L.
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Nel sue
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rlYolto.
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TTOOSSO
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1:
^iS p
^ffi^
sc
moderni, ch' potrei citare, provano che anche sulla Quinta del Modo ma(?giore puo darsl Paccordo di 9f minore con le sue cinque note. (Rossi) fosse prece _ (2) Le scale esercitano una grande influenza sugli accord! alcuni non sarebhero pratjtjabih, se it Tuono non accordo produce nn dentemente ben determinato. Onest'oaservazione e importante, in quanto che 89a fa sentire perehe on
e moiti altri di antori
:
baoo
98062
52
t ^F ^^
un semituono
nella
medesime condizioni del precedeiite:_4?Haluogx) sullatonL ca o sulla dominante d'un Tuono maggiore ben determinato._2?Si puo dare senza preparazione; ma riesce piu dolce facendone pr^cedere laQuinta eccedente dallaQninta perfetta. 5. Pub aver luogo senza rivoltamento, e nel suo i?e 3. rivolto.
non e praticabile (2) perche bisogna che il Fa e il Re^ facciano sempre unaSesta eccedente e non una Terza diminuita, intervallo proscritto dall'armonia. E dunque evidente ohe il Re^ non puo coUocarsi al di sotto del Fa, e per conseguente al Basso. 4.- Si risolve ordinaria _ mente suiraccordo perfetto maggiore della suaQninta inferiore.
U 2?
rivolto
IN
I
SOL MA6GI0RE
a.
jtJ
T.
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J
33:
3r
ESEIHPI
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33:
',
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XL
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L*-T*T<>l*o-J
XI
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m::^
--
P
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XI
!A-7iro'!?J
Sulla TonJca^
IrriTolto.;
3^
:xs -Nel l?rlT0lto Bensa eeeer precedutodaL; laQuinta perfetta.
I
^ S
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197
o^ IXE
15H9-
^ XT
t=
XL.
w^
Xi. --
m mm
xi_
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m
un composto
XL
-lAlfra risoluzione
\
^-
12:^
he-
XL
->-
--
9-
-OlOppure.;
per eccezione.
il
bqo
pofito.
(Beiehji)
(8) L'accordo di 6? eccedente con settima pnb ancfae darsi nel sno secondo rivolto; a condizione pero che ridtervallo di 3? diminuita sia posto in distania di 10?
ESEMPIO
P ^
ROSSINI
J=^U
(
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J
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3t
-nO-
^^ f=^
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^Sr
TTr -rr
Anci nella pag: 19 def libro 4? Maestro di eompoiimioae, I'Asioli ha l^esempio seguente:
A quanto pare, il Sig. Reicha proscrive assolutamente rintervallo di 3^ diminuita, non solamente in distanxa di 3., ma ben anco in distania di 10? Innumerevoli esempi, sanzionati daIl'orecchio,^anno prova del contrario; e fra gli altri i seguenti:
^m
^
jOZ
JOZ
IDEM
HEROLD
^
1
^^Js^J^^^E^^Ef f
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MM-M^
88062
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tr
^
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S:
53
ECCEOENTE
^^^^^M
ma
sempre
sul sesto
che volfa di un Tuono maggiore. S'usa del pari nelle cadeiize perfette,
gra-
de della Scala 2?
Non ha bisogno
di preparazione
La
sua risoluzione
mode
seguente:
1
f-2^
4* 3
IN
-o-
z: 13
^S~
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-
-O-
XE
Tls:
XE
FA MINORE
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XT
*:
Semicadenza.
XE XE
^
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iiS
Oppure.
S
195?=
5.
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XE
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^ O"
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PraticabUe in
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^
TX-O(e|x^
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qfueeto riTolto,ma
s
raranente.
--
M
I
ECCEDENTS
\>.
"
Quest' accordo e sempre d'un effetto dujo.se non si ha la precauzione di prepararne la Quarta.
Si usa per fare una semicadenza. Ecco la maniera d^impiegarlo:
IN
FA MINORB
ESEIHPI
TT
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\
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s
Oppure.
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XT
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Semicadenza.
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-Oppure.
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^ 3^
Semicadenza.
XE
-O-
ixE:
*^z_
XE
Rimane ad osserrare
98062
64
81
POSSONO RADDOPPIARE
SOPPRIMERR
Negli accordi perfetti h indifFerente il raddoppiare una qualunque delle note: 1. nel principio d'un pezzo; 2." nelr ultimo accordo di una cadenza perfetta, e talvolta ancora d'una semicadenza;
3. al principio di
un nuovo periodo.
frasi, la terza
dell'
;
accordo perfetto sovente non pud raddoppiarsi ed h nel caso in cui questa terza, diventando Nota sensibile delVaccordo seguente, esige una risoluzione determinata T accordo al quale essa appartiene pud essere riguardato come Settima dominante e diventare tale effettivamente se si volesse.
^
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E8ENPI0
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--
In quest' esompio le terze di tutti gli accordi perfetti, segnate con una (-|-), non possono essere raddoppiate, perchd sono altrettante note sensibili, le'quali, per risolvere, debbono salire d'un e per consesemituono. Non attenendosi a questo precetto si farebbe una doppia risoluzione guenza due ottave proibite; oppure, per evitare queste due ottave, si sarebbe costretti a dare alle parti una cattiva risoluzione; il che bisogna del pari evitare. Negli accordi perfetti si pud sopprimere la quinta, ma raramente la Nota principale o la terza. II medesimo principio si oserva per 1' accordo diminuito: si pud raddoppiarne la quinta (sebbene dissonante), oppure sopprimerla. In quanto agli altri accordi dissonanti (dal quarto al decimoterzo della classificazione), v'd una regola generale che proibisce di raddoppiare le note dissonanti, come pure tutte quelle che hanno una risoluzione determinata, per la ragione sopra indicata (1). Cosl neir accordo di Settima dominante non si raddoppia n^ la terza, nfe la settima, perch^ queste due note non hanno che una sola maniera di risolversi: ma si pud raddoppiarne la quinta, perch5 questa pud risolversi ad un tempo e col salire e col discendere: la Nota principale poi pud esscrc raddoppiata, triplicata ed anche quadruplicata, perchd essa pud, nel risolvere, rimanere sullo stesso grado come nota comune ai due accordi.
-&
ESEMPIO
-^ XT XE
m ^
33:
*
(1) Si
vedranno
pirt tftrdi le
eccezioni che
il
complesao
98062
di un'orchestra
puo permettere.
(Reicha).
55
I..
XE
^
^
3, collocando, come
si
vede in
f
non
si
puo raddoppiare alcuna nota, perche ie quattro note di cui e composto, non hanno che una maniera di risolyersi; ma mettendo il 5it inu_ na parte intermedia e al disotto del Miy si potrebbe raddoppiarne qaesto i(ft\ perche inqaestocaso^
11
quest' esempio,
ESEIPIO
(m
J?
iS-' "
-p"
si
^^
g a
il
H Qui Tarmonia e
a cinque parti
reali.
Appoggiando.
essere raddoppiate in
un accordo qualunque.
Talyolta e permesso di far progredire due parti per ottaye; questa specie di licenza e tQlle.
rata,
perche Tesperienza
lia
E8EBPI0
Ottare usafe nella musica libera,
(l)
*
iP
A
--
=^F=
--
XE
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j^
^ A
-o-
35
s
-o-
^
XI.
f^=
mai
fra
Queste
iion si
ma come
meno
esse non possono aver luogo che fra due parti acute e non
il
Basso.(2)
Sottraendo da un accordo una nota qualunque, bisogna aver cura che non sia quella che lo ca.
ratterizza, e la cui
altro
(l)
(S)
Daremo
a boo Inogo una spiegaiione della differensa fra la musica libera e la mosiea seirera. (Mt*ieh)
Zampa
si
trova
il
le
:;^
s;
i^.
8:^^
^'
k
p
mf
ij
^?
lo* per me
^
a rldire intorno a queste ottave;
k
le trovo belle. (Boaai)
nvo ho nulla
ami
9S068
56
Se per esempio,
si togliesse il
-^- ^^9-
Lnon
SI
po .
confonderebbe colFacsi
potrebbe soppri-
mereESEMPIO
i
2.
-&-
9^I
Negli accordi di
Nona
si
^ y-^
Re.
di
un
si
I
potranno sopprimere
il
Sol ed
il
ESEIHPIO
^
si
' '
32:
sopprime
la quinta,
servazioni sono specialmente applicabili agli accordi dissonanti. Quanto agli accordi perfetti,
regola e
meno
mina
ci
la natura.
2? Perche
Tonica e della
colpiscono talmente,che al
menomo
indizio si riconoscono.
rr n
ESENPIO
In
S:
2.
5.
-&-&_Q_
DO
4
del
-o-
xir
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XE
XE
^
Do^Mi
il
La Settima dominante
te,
N? i
dell'accordo seguen-
Dominante dell'accordo
per quanto e possibile.
Do,
nel quale si e.
DELLE MODULAZIONI.
Abbiamo detto come gli aoeordi si concatenino per produrre Tarmonia; importa ora conoscere il mezzo principale di coUegare le Scale, ossia di modulare; Imperciocche modulare altro non vuol dL
re che coUegare, unire, accoppiare successivamente diverse Scale o diversi
Tuoni
si
le
Questo mezzo e assai semplice, e consiste nella scelta di uno o piii accordi che Scale, e che noi, per questa ragione, chiameremo Accordi intermedi.
coUocano fra
ESBHPIO
r
Da
DO
ma^giore a
RE
minore.
^
iF
331
1
(concatenazioi e di Settlme)
i^
3a:
*^
1? accordo Intermedio.
8062
57
di loro
una relazione
cosl intima,
che
si
esempio
a
2.
3.
La minor e, Fa
maggiore,
all'altro
a Sol maggiore,
a
(alia (alia
quarta
infericJre).
quinta inferiore).
si
modula;
insi
non
si
ma
termedio,
quale h sempre
la
modula realmente.
Vedi r esempio seguente nel quale
1'
(-f).
m m
Da
jr
--
S
LA
mlnore.^
s
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fe JX
+
Sl-
S
Da
-o-
S
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--
XE XE
-O-
XL
a
XL
V
DO
DO
DO
SOL,
FA.
i
LA
-o-
s
--
^ 4 XC
+
-o-
xc -&-
m
+
minore a
--
XE
--
m
Da
xr
minore
ttn
FA.
Da LA minore a
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BE minore.
piii
prossimi quando
non
differiscono
per esempio
Do maggiore
sei
Do maggiore
Fa
note comuni.
Due Tuoni sono pure prossimi, quando il numero degli accidenti che hanno in chiave e il raedesimo, come p. e. Do maggiore e La minore oppure Re maggiore e Si minore; ed i due
Tuoni hanno
tutte le note comuni, salvo le alterazioni accidentali nel minore, nel quale
si
altera
REGOLA.
Si
pu6 modulare
in
ESEMPIO
H
Da
DO
XT
SOL
fe
stabile o
lo si
determinata, se
si
un
terzo, ecc.
In ambi
casi
si
pud procedere
mede-
68
Ecco un esempio dl modnlazioni passeggiere,Del qaale ciaBcun Tuono e prossimo
Ha Do
l>a
al sao antecedente.
a
min^'daXa
tH
-&-
^
XE
:
^o: 1 +
s
--
A, Ida A
Jf0atlii:,;daj|0
L4miu'.9>d*La
jr/mln:)>daJD
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XE
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i9o min:, Ida l>o
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-o-
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MiW.daMiV
LMW.daLa]^
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S
XT
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--
XE ^ XT
XE
*O-
XE
nn solo accordo iniennediccioe colla Settima dominante,u. rirolti. Ecco ancora nn esempio soilo stesso oggetto,nel qnale gli accoz.
Da Mi min:
Sol,
da Sol
Si min:,
da Si
S09
da
M0
i
i
i
5=
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Bi
31
^
M/
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Mi
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Mi
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inx
xt
^ 3X
-O.
XE :
^
accordi intermedi. Ecco tntte
le
XE
Abbian^o detto prima, potersi cambiar Tnono alia terxa,alla qnarta ed alia (jninta inferiore,8enza
Se
il
Do maggiore
l
La minorej: per
il
consegnenza
no e minore,
canAiamento
di
Tnono
minore. Se al contrario
primo Ibo.
Tnono
si
La
debbono essere magglori o minor i^senza di cbe non sarebbero prossimi. 5. Allaqninta inferiore.
Ambi
la stessa ragione.
59
Per canibiare Xuono in questa maniera, bisogna nmanere per qualche tempo nel nuovo Tuono: serza cid si cambiano gli accordi e non la Scala. il chiaro che nell'eseiApio seguente si rimane nello stesso Tuono, poich6 tutti gli accordi appartengono alia stessa Scala, e non si passa piinto da Do a La, a Fa, a Re, a Sol, ecc.
\l
__
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1
K r^^pfc
e
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p^?
c>
1
11
Per cambiare realmente il Tuono senza accordi intermedi, bisogna fare una frase od un periodo (1) intiero nel nuovo Tuono. CJosl per esempio, dopo un motivo in Do maggiore, si potrebbe fare un periodo in Sol maggiore^ in Fa maggiore od in La minore, e ritornare in seguiio al
Tuono
primitivo.
Si caDgia
ancora
il
Tuono, quantunque
piil di
Alia seconda
maggiore superiore,
il
il
secondo
minore.
^i'
f
ESEHPIO
^1
J J J J
iSE i
fe
^ =
i)
21
In queato caso non si potrebbe stare lungo tempo nel secondo Tuono; occorre ritornare in Do, oppure modulare in un altro Tuono prossimo. 2. Alia terza minore superiore, il primo Tuono non pud essere che minore ed il secondo sempre maggiore. Quest' ultimo cambiamento di Toono non si pratica se non allorquando un periodo termina in minore (come La minore); allora il 2. periodo comincia in maggiore il suo Tuono prossimo {Do maggiore). Cid ha luogo specialmente nel Rond6. Una terza modulazione di questa specie si fa ancora, cambiando Modo, senza cambiar Tuono: per esempio, da Do maggiore a Do minore, oppure da Do minore a Do maggiore. Si potrebbe parimente passare immediatamente da Do maggiore a Fa minore, quantunque questi due Tuoni non sieno prossimi, perch^ I'accordo di Do m,aggiore pud esser considerate come dominante di Fa. Del pari immediatamente dopo un accordo perfetto maggiore (per esempio Sol\ si pu6 passare al Tuono della sua seconda minore superiore {La hemolle)\ ma bisogna che r accordo maggiore di Sol sia la dominante di Do minore; in questo caso si modula da Do minore e La bemolle maggiore, i quali Tuoni sono prossimi, e non da Sol maggiore a La bemolle maggiore, i quali Tuoni non hanno fra di loro veruna relazione.
Noi chiamiamo periodo la frase musicale che termina con una cadenza perfetta; i\ che suppone una certa durata. Tutte le altre frasi che non terminano con una cadenza perfetta, non sono che merabri d' un
(1)
periodo. (Revehq).
liiopro
Halla
4.
alia
5."
\mw&
60
IN
DO
MINORE
i^^^Hi'
IN LA\f
cambia Tuono eziandio in guisa straordinaria, per produrre un gran contrasto; per esempio: 1." Da Re maggiore, tonica, a Aft hemolle maggiore. 2." Da Re maggiore, tonica, a Si hemolle maggiore. Cid non pud aver luogo che una sola volta in una composizione di una certa durata e quando questa forte transizione pud produrre un <5ffetto reale, come in una Scena drammatica, in un finale d' opera, in una Sinfonia, ecc. (1). In un finale, composto di diversi pezzi, si potrebbe terminarne uno in Re maggiore, e cominciar I'altro in Mi hemolle maggiore. Egli h sopratutto in questi casi che un simile contrasto pud produrre molto effetto, perch^ la situazione teatrale non solamente lo comporta, ma bene spesso lo esige. La prima parte di un Allegro di Sinfonia pud qualche volta terminare in Re maggiore e la seconda cominciare in Si hemolle maggiore. Questo contrasto inaspettato h ancora suscettibile di un eccellente effetto, quando le due parti abbiano un grande sviluppo. Air infuori di questi casi, bisogna sempre collegare le scale col mezzo di accordi intermedi. L' arte di ben modulare consiste nella Scelta di questi accordi intermedi. \. In alcuni casi basta un solo accordo intermedio (la Settima dominante). 2. In altri casi ne abbisognano almeno due. 3. In altri almeno tre. 4." In altri almeno quattro. Bisogna osservare che non v'hanno raodulazioni che un abile armonista non sia nel caso di
Talvolta
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B8EMPI
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Blodulazione da
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accordi intermedi.
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L'Autore restringe le modulazioni straordinaria ai soli casi in cui possono produrre un effetto energico; inoltre cio dee aver .luogo, secondo lui, una volta sola in una composizione di una certa lunghezza. Per verity in molte composizioni che tuttodi si sentono, un'economia di questa specie di modulazioni sarebbe a desiderarsi. Tuttavia la restrizione dell'Autore e soverchia, ed io dico che egli avrebbe dovuto in questo caso far distinzione de'generi di composizione. In generaie, pezzi di stile melodico e semplice, sopratutto se sono fondati sopra un motive corto, arioso e popolare, riprovano questa specie di modulazioni: ma ne' pezzi drammatici, ed in generaie in tutti i pezzi di stile puramente armonico, capriccioso, bizzarro, si ammettono parecchie volte: anzi in taluno, oserei dire, diventano parte essenziale. Coraunque sia pero, fa d'uopo avvertire che se classici non hanno seguito appuntino questo precetto del nostro Autore, d'assai poco se ne sono scostati, e che in ogni c^so giova aver presente il vecchio adagio Est modus in rebus, etc. (Rossi). (2) Quest' accordo rappresenta enarmonicamente una SESTA ECCEDENTE, come si vedra pii'i iB.v6i. (Reicha).
i i
:
8068
e\
IWodnlazione ia.Sol
ma|g:a 8^ magg:,8ufflGlentemente
svolta.
La stessa modulazione
piu ristretta
Le modulazioni
che esigono almeno due accordi intermedi, sono quelle nelle quali
di loro di due accidenti in chiave,come
si
collega.
Re minore
Mi minqre.d)
ESEIPI
DI
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331
da
Mi
-Omin: a Fa magg:
Tuoni non ha che un accidents in chiave; ma il bemolle essendo opposto al diesis, ne segue che la diflferenza fra queste due scale e realmente di due accidenti: per convincersene, basta traspcrtare la modulazione di RE min. un tuono piu alto, e si avr^ quella da MI min. a FA diesis min., oppure un tuono pii'i basso si avra quella da DO min. a RE min. (Reieha).
(1)
Ognuno
di questi
98002
63
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5^
-efe:
H
xc
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1.
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XT
-&-
XE
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minorv. Questa modulazlone e gia troppo aspra. Sarebbe megUo faria cot Ire aceordi intermedi segttenlL
Da Fa ma^^^ore a Mi
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IE
^O-
altrimenti
altrimenti
sei
le
quali potrebbero
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importante
1'
indicare
il
menzione a'giorni
termina e
o
Un
un Tuono determinato
Per questo
primitivo,
in
lo
cui
si
inco-
mincia e
al
chiamererno
d,
Tuono primitivo
Tuono
maggiore o minore,
per
da cinque
PER ESEMPIO
Do maggiore
Re minore
......, ^ Mi minore Fa maggiore
1.
.,*.
2.
3."
Sol maggiore
4.
5.*
La minore
primitivo-
prossimo.
prossimo.
La minore Do maggiore
Re minore
1."
2."
prossimo.
prossimo.
Mi minore Fa maggiore
Sol maggiore
S.*
4.*
5.
prossima
primitivo.
prossimo.
prossimo.
prossimo. prossimo. prossimo.
Questi sei Tuoni offrono nella loro concatenazione settecentoventi combinazioni. Si vede quale
immensa
primitivo.
variety
di
modulazioni
dal
si
Tuono primitivo a ciascuno de'suoi prossimi, e da ciascun Tuono prossimo al suo primitivo, si fanno sempr^ modulazioni con due Tuoni che non differiscono tra di loro che d' un accidente o che hanno in chiave un egual numero d'accidenti. Un solo accordo
Modulando
tutti questi casi; di
98062
ESEHPI
63
Do magg.
Tuono primitiTO
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Do
min.
i.
Tuono primitivo
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2
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-^Ritorno
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XE
1
XE
I
-^
XE
Ritorno
dal 1? al 6?
Ritorno
dal 1? al 7?
Picco veiiti
di cui
quattordici con
solo
accordo intermcdio e
piil,
bene spesso
farsi
Accade di
frequente che
siano
^ modula
h prossimo al suo
cosi
antecedente, quantunque
ambedue
tali rispetto al
Re minore
Mi minore non
due accidenti.
Quando
il
Tuono primitivo
2.
3."
h raaggiore.
2.
Quando
il
Tuono primitivo
4."
5.
minore
Dal
Dal
grade
al
3.''
Dal
Dal
grade
>
al 5."
al 6."
al 4."
Dal
Dal
4."
2."
al 5."
al 5.
Dal
Dal
6."
4.
al 7."
al 7.*
vioevorsM.
e vicevcrsa.
98062
"
64
Si
di
ESEMPI
Da
Do
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Do magg;
Tuono primitivo
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XE
TT
fare in
modo
che
due
rannodino ad un Tuono primitivo comune che gia sia stato ben determinato, come negli
{if)
Basso fonpoo pneora aver Inogo eotto due condiiioni: 1 bisogna che il dal Basso fonda. damentale di questo accordo sla lo stesflo dl qnello del precedente; 8 convlene che qnesta Nota, partendo Qnesta regola e ap mentalp dell'accordo precedente, discenda per grade congtanto^e risolva parimente per grado congiunto.
In quMt'accordo, la 7*
RK non
e preparata. Essa
(ReiebM)
8062
66
esempi precodenti; poiche in questo caso soltanto una simile modulazione pud
temente. lo posso facilmente modulare da Sol magg. a
farsi
convenien-
La
un pezzo quando
il
di
musica,
il
cui
Tuono
fosse
primitivo
o
Tuono primitivo
Re magg.
altro,
Do magg. o La mm.; ma nol potrei Mi min. Cosi, dunque, ci6 che h buono
le
egualmente
in
un
caso,
eppero tutte
non
si
potrebbcro usare
egualmente dappertutto.
in
un Tuono
pifi
meno
lontano,
si
possono
una
sola;
in
Fa,
si
di una.
La
minore
t o
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fa
>_^..tf
^^^^r|H^^^ tM rgftitfti
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Fa mag|:
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Con
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questo mezzo
si
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M' wm^^.%partendo
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Do magg:
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La.
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Abbiamo
te la scala
detto,
Do
magg.- in
di
Fa min: Ne segue
che,
partendo da
Do magg:^
si
puo modulare
in tutti
Tuoni prossimi
Fa min.
980 6ii
66
Modulazioni da
\,
Do maggiore
jt o_
a tutti
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Da Do
Da
tutti
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Po
min:
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a tutti
Modulazioni da
Do maggiore
Tuoni prossimi
di
Do minore.
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98062
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67
NeU'esempio che segue,
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il
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dominanti produce
il
non
dai
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che
si
uscirebbe
Tuoni prossimi.
LA MINORE
TUONO PRIMITIVO
^P
la
ESEMPIO
w
i
si
22
Oppure
tzz:
<5*
^
il
praticarsi
in
gusto e
lo
accompagna, ecc,
la
qual differenza
numero,
2."
quando
la
melodia
lo
permetta.
la
In una modulazione che esige pid accordi intermedi, quelli che precedono
scelti
Settima do-
per
modo che
V hanno
dei
pezzi
(la
d'
uscire dai
d' esercitarsi
Tuono
assai
primitivo
gli
esempi;
somma
perche
pill
si
puo servirsene
modulare
4." il
facile
ai
hemoUi, che a
quelli
che crescono in
in
diesis;
difficile
Do maggiore
La
maggiore,
mentre
passa facilmente da
Do maggiore
n
La
hem,olle maggiore.
984><2
68
Atteso che la prima di queste due modulazioni potrebbe confondere gli Allievi, ne daremo
qui
una
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I
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[TTPrfM
i^
^
1^
i i i i
si
vede che a questa modulazione bisogna dare la formola della cadenza perfetta, come se
volesse passare in
La
La
ma^^tore^e rimaneresuf.
(^)
Passando da un Tuono in un altro, si pone talvolia una corona, oppure si fa una lunga pausa fra i due Tuoni: la qual pausa cosi posta, ha una qualita notevole: essa coUega le scale che nonhan. no alcuna apparenza di affinita; piu questa pausa e lunga, piu il passaggio riesce dolce.
i8
ESEMPIO
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U ^^ i
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ecc:
La pausa
t' L unisono
posto fra due Tuoni molto disparati,ha parimente la proprieta di unirli senza accor.
di intermedi, specialmente
quando
si
fa
una corona.
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coitibinare
11
^^
n
98062
-O-
69
Qxiest'unisono e per lo piu la Dominante del
Modulazione da
Mi maggiore
Do | maggiore
;^5;
^\
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^
3
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m-'ri' f i H4 ^4 f f
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serie di unisoni
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Una
sparate.
^
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BSEMPIO
ecc.
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rappresentano
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2" ESEMPIO
^>1^
^
ESEMPIO
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maggiore.
* o-
f^r^ M^
s rr
Modulazione da So/
7?
Una
serie di
in manierain.
ANDANTE
80C8
70
Si collegano pure due scale disparatissime, coll'interrompere
una cadenza
perfetta.
ESEMPIO
P
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si
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fe^ ^^
S
di
^ p^
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te
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so in
Non
una medesima
Tuono continuamente; bisogna,al contrario,fermarsispes. ma, anche rimanendo nello stesso Tuono, si possono usarepiccole modu,
e
lazioni
momentanee
ESEMPIO
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M odulazione
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Ritorno.
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Ritorno a Do,
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^
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i*Jt_i
a.La.
a.
f^^=^ r Da La Ba-Do
Re.
Ritorno a Do.
^^
Queste modulazioni momentanee sono cosi brevi che I'orecchio non perde I'impressione del Tuono
il
vantaggio di rianimare una frase di canto che senza di esse, sarebbe bene spes .
so comune.
ALTRO ESEMPIO IN
LA
miNORE.
XE
-O-
9-6
3.
=^ f
*
:x:
rr
*
min:
-O-
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TSL
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^^
Da Ae
mini
Da La
Ritorno a
Xa
XJC
min:
A a mint
a l7o magg:
in
daccompagnamento. Con
un
sol Tuono*,
ma eziandioso.
pra un solo accordo w.Nell'esempio che segue, lesette prime battute rimangono nell'accordo di Sol,
(%!)
T. alia psf : i3 . an articolo bqI meiii di variare I'armonia sense nseire dai Tnono
(Beieba)
98068
M 4
Mr
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r^ i i
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I ^
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1^ ftiffrTT,
^
..ji
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-p-s-
^
tutti questi
i >:
r
$
f="
mezzi di collegamento nelle modulazioni h d' uopo nello stesso tempo consaltare il sentimento e I'orecchio. Una modulazione, quantunque ben fatta, pud perdere tutto Non v'ha regola a darsi sull' opportunity dell'uso di questa il suo eflfetto essendo mal collocata. quella modulazione, atteso che infinite sono le occasioni in cui si possono adoperarle con effetto, e quelle in cui si debbono schivarle. II fin qui detto h quanto v'ha di pid istruttivo e di piil utile circa Parte di raodulare. Non ci rimane a parlare che delle modulazioni enarmoniche. il cui uso ^ molto ristretto.
Impiegando
DELLE MODULAZIONI
La
parola
TRANSIZIONI ENARMONICHE.
viene dai Greci, presso i quali significava procedimento per quarti di Tuono. Noi chiamiamo enarmonia la successione di due note quasi simili all'orecchio, ma dici
Enarmonia
versamente
scritte e
si
medesimo
tasto.
ESEMPIO
Dovunque ha luogo una tale successione, sia negl'intervalli, sia negl'accordi, esiste Enarmonia, e basta perci6 che una sola nota d'un accordo soflfra questo cambiamento, come nella 5.* battuta
dell'esempio seguente. i.
^
3.
\>p
.1.
(1)
2.
i.
2.
V
ESE5IPI0
f
Procedendo
(1)
P ^ t
II
H-^
k if
Oppure
fe? I
^
COMMA
da un Tuono ad un
altro, si fa
una transizione^warmowica.
di
si
chiama
esprime colla frazione jgg (A). Ma in pratica, una di queste due note 6 bene spesso posta invece dell' altra, senza che I'orecchio ne venga sensibilmente ferito. La stessa differenza si trova fra Re diesis e Mi Oemolle, fra Fa diesis e Sol bemolle, fra Mi diesis e Fa bequadro; in una parola, ovunque due note diverse sono rappresentate dallo stesso tasto sulI'Organo e sul Pianoforte. (Reicha). (A) Nel nostro sisteina temperato, in generale parlando, la differenza detta dal Reicha non esiste, od almeno non ilovrebhe esistore quando tutti gli strumenti seguissero esattamente la stessa temperatura; i soli strumenti cosi detti alterabili, come il violino e gli altri della sua famiglia, Tammettono; ma chi nuo determinare s'ella
sia nella
ragione
125
di
:^^. pinttostn
fhe
72
i.
2
(1)
d.
~rr-e>-
ESBMPI
kr
1^
~e^
X
-6
^
j
'
E: ^
"
tl
b ^^ W
9-6
I
.tt
II
t^
Nel
N?
2. di questi esempi
si
potrebbe sopprimere
il
riamente supporre questo accordo, per giustificare la risoluzione immediata della Settima dominante (Do-Mi'Sol'Si\f) sul secondo rivolto deiraccordo perfetto Mi-Sol-Si^^,
Gli accordi che servono per fare queste transizioni,sono:i^
di
La
Sesta eccedente,
tali
di Sesta eccedente.
ESEMPIO
S3:
\^ -&-
3.
1i. ill
W
ill
^ti
1^
\'\^
\\
A.
2.
5.
k-
4.
ESEMPIO
i&EE
r> i o-
-o-
XE
rr
^
coi
\m'
Qualunque Settima diminuita puo venir rappresentata enarmonicamente da tre altre Settime diminuite.
j-jj-^
ESEHIPIO
^
si
|ji{
(\r
^^ ^m
33
medesimi
tasti; ciascuno di essi
Questi quattro ultimi accordi non ne fanno che uno solo suU'Organo o sul Pianoforte, perche
su questi due istrumenti non
trare invece degli altri tre.
puo suben.
La
N.
2,
stessa cosa
ha luogo per
N.5.
I
|)^^
Ne segue
che
si
i]tlP,o
M^^i
^^^
^
1
io:
^hv
\m>
ih:
cordo di Sesta eccedente. In questo caso,fa duopo che la Settima dominante non sia rivoltata.
N.
^.
ESEMPIO
i
-Cr
In quest'esempio,
il
cambiamento e
effettivo*
(1)
T.nf
(Reieha)
98062
73
Nell'esempio che segue,
r
il
N?2. K^
tl^P,
m
Za
b
^
TT
in
II
a Sol ma^giore.
Settima dominante.In
N?5.
^^
II
N?4.
^ ^
TT{
OPPURE
3X t
Ax\
maggiore
minore a La\f.
5 . Fare tre
N?5.
JP'A
m
TT^ VT
h :'^
i\
N?6.
OPPDEE
il
I
N?8.
:J!
^V BE
N": 7.
k 13:
4
I
OPPUBE
^
N?iO.
N?97
TF=fl
OPPURE.
1
-
I
Tutto
il
FORMOLA GENERALE
PER MEZZO
Si propone di
in
DI
cm
SI
ambi
\
.
casi),
prende:
Le
N?2.
^Hir^h^
Che formano
in questa parte
OPPURE.
-oi
V'
^' [EE
t
di
-O-
di
cadenza perfetta
N? i.), un accordo
di Settima
diminuita,(enelN?2)
^m
N?1.
N?2.
h
n
-O-e-
&
c^
#=S:
Idem.
S
-o-o-
08068
71
74
in ambi
giorijse
si
i
casi
sono
gli stessi,se
non che
in
il
secondo ed
il
quarto sono
mag-
modula
Solminore,
di questi
Ora niente
due esempi,
MODULAZIONI ENARMONICHE
PER PASSARE DADN TUONO QUALUNQUE IN QUEI/LO
DI SOI,
N?l.
V--
N?2. xr
--
f
3. tO-
--
i.
2.
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St V minore a Sol,
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22
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S
E
Da Do ^ maggiore a Sol,
Da
ma^giore a Sol,
Da Fa minore a Sol,
-e
10.
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w
^
minore a Sol .
;SI
t>
ma^giore a Sol,
Da Fa i| minore a Sol
a Sol, da
-o-
SoI,^b.
La&
Per terminare
tutti questi
9809%
76
Ne
Lamaggiore
o minore ,^axien^o
daunTuo.
no qualunque,si usera
^^ m
monicamente come
i
31:
^
Re
p^
i~zzi: I
e si
cerchera di collocare
||
(il
quale
Re
jj
Mi l>,e viceversa)
oppure Taccordo
Fa
siderato enarraonicaraente
N?d.
\
ESEMPI
^
i.
^
3X
-^-
4.
^S
XE 1
2..
N?2. V-
^
^
-e9-
t i:g
ZZZ33I:
1^
XE
di
-fe
XT XT
i
Con accordi
Sesta eccedente.
Lo
formola, applicabile a
Tuoni,ecomposta
al di sotto della
il
qua-
le si
-I?
modula. Oppure:
.
sul
il
quale
modula.
L' accordo della
2? Accordo.
4^AccoRDO. L'accordo
della tonica
non
rivoltato.
La Tefza
ma
ESEMPIO
XE
^
I
l)nella
^
r
m
1
(Bossi)
BSEitPIO
^
(1) Si
Iro:
1
n
^ rf
si
^
n
98062
76
Nell'uso dell'enarmonia
e che
si
che significa
''
oppure
I
^
&
^
(L
22:
&
\\\
"
"^^ "K"'""*
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1
II
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il
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che significa
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j
3X
il
I
che significa
]^
oppure
g^'
1)1
TRANSIZIONI
EMRMONICHE
2.
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3.
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-Ji
--
3^
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^ ^
4.
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-O-
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S P^ P W
i EE
EE
8.
t XT
i
O-^
i EE
EE
(1)
In generale le transizioni enarmoniche sono sorprese, di cui non conviene abusare. Esse possono talvolta riuscire d'effetto; ma bene spesso lo producono cattivo^ sono, per cosi dire, un'arma pericolosa fra le mani di coloro che non posseggono il vero sentimento dell' arte. Non diamo qui tavole delle modulazioni: esse sono inutili imperoech^ per preludiare comporre e assolutamente necessario di saper modulare, e quando si sa modulare, queste tavole non servono a nulla. It consultarle poi presenta un grande inconveniente: non vi si ritrova che una sola forraola di ciascuna modulazione, laddove la medesima modulazione pud e debb'essere niodificata in diverse maniere secondo la melodia secondo ci6 che precede e cid che segue; infine, secondo cid che si vuole esprimere.
: , ,
(1)
Qucsto Do
diesis
il
cambiamento non
si
scrixe. ('Reichn).
98068
77
PARTE SECONDA.
DELLE NOTE ACCIDENTALI NELL' ARMONIA.
Prima
di discutere
L'Arraonia
al
accordi
si
si
si
ponesse due o
dissonante appena
risolverlo.
di ritmo,
si
conosceva; non
sapeva n^ prepararlo, ne
il
Con
siffatta
Armonia non
accompagnava che
il
Canto fermo,
come segue:
^
-^^
3X
*
J2. zz:
2z:
^^
2Z
si
(^
:SL
^
s
3:
-jz.
^
r\
22:
/C\
^
attrattiva, di
E
fra
forse
non era ne
si
pura, n6
robusta.
di
fe
Armonia dovette
infine,
qualunque
qualunque interesse, ed
modo a
nei Cori
di
Giovanni di Muris,
quale
viveva nel
14.""*
secolo, gia se
di simili
ne doleva fortemente.
ornamenti
il
arbitrari,
varieremo qui
la parte superiore
dell'esempio
ma
pid corretta.
I ^ih^
^aa w^
-43-
rs
rs
P SS-crCCcrl
-o-
^^
ARMONIA A
t
^
-O
#
-o-o-
QmTTRO
PARTI.
JOl
3X
~rr~
88062
78
XE
^
n:
33:
^^
->-
^
p^
SA.
f'ffmfP m^f
/CS
-o-
u^^^-mtr
J^
i
^
XE
Egli 6 chiaro che non
si
s
-e-
^
.^^ XE
come
in quest* esempio,
potevano fare
di
rifioriture,
senza introdurre
accordi.
ha
un gran vantaggio
arte:
ha
fatto chiaro
estranee agli accordi potevano, sotto certe condizioni, unirsi ottimamente alle note
in poi
si
D' allora
6 incominciato, nei
trattati
di
ma
rimane tuttavia ancora molto a dire su questo argomento importante, che noi abbiamo cercato di svolgere, per quanto ci fu possibile, in quest' articolo.
NeH'Armonia
1."
si
distinguono dagli
altri.
Noi
le
chia-
meremo Note
2."
non
s'
usano
ammette
le
sull'
esperienza
la
quale
ci
ha insegnato che
ornarla o a
reale,
possono servire ad
rifiorirla.
lo si
trova circondato da
il
Fa
hequadro,
Fa
al
diesis,
La
si
bemolle,
La hequadro
(1).
quale
potrebbero
(1) Egli
6 importante d'aver sott'occhio che queste quattro Note fatino colla Nota reale:
maggiore
inferiore
minore minore
inferiore
( ( (
FA FA
LA LA
hequadro
diesis
superiore
superiore
bemolle
maggiore
hequadro
)
)
) )
(Reicha).
ft
9S062
79
Si potrebbe, per esempio, rappresentare colle figure seguenti
i.
2.
5.
4.
5.
6.
7.
8.
iMrJ
II
tJ^F^
*-
r
I I
F;!f
II
ui
feZ;
piii
Mi
bemolle,
ecc,
la possibility di
differenti.
Do
a Sol,
le altre
Note che
ESEIIIPIO
^^
La
di
bemolle e
La bequadro
fanno due Seconde inferiori col Do. Ecco parecchie maniere di legare
queste Note intermedie:
i.
2.
5.
4.
r
9.
I
5.
6.
^
7.
ppr
ri
rrr"
8.
rr^r
#
n.
'T
^^
\z.
a.
p
i>
^sf
u.
"r
f
\n.
"
^^
r
'
i
d6.
r
^C-: r
t^
Mr
8,
c^
le
I I
r^'
reali,
"
I
I
Fa d'uopo
ve
n'
ha quattro accidentali.
Avuto riguardo
diverse maniere
d'
impiegare
NOTE
di
PASSAGGIO.
2.*
3. 4.*
5."
6.''
APPOGGIATURE.
SINCOPI.
RITARDI.
PEDALI.
ANTICIPAZrONI.
98062
80
N.
1.
Le Note
di
passaggio riempiono
sola,
1'
una Nota
reale, tanto in
una parte
_Q_
quanto in
parti
#=F
-e^
s
-o-
-o-
33^ JLE
mo o
i:::
33:
^ ^
3X
ii
lb*
P ^
#=F
5^-^
-t^
I
#5#
fe
S
4h
4>
^y
^ ^ ^=ff
^
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di
^3P ^
ZZ
33:
^
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zz:
1
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s:
# Pt
m ^
rV
i
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^
le
Xt
tO-
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i^
33z:
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^ ^
+ +
33:
di
t +
*^
:^
t=M + +
zr
"O-
^
Note
J^
-O-
la le
m
+ ;
(il
Sopprimendo
_o_
non
zz:
frfJJL
(il
le quali tutte
sono
reali.
passaggio
Re)
si
trova fra
Do
Mi, o
che
seconda
Fa)
fra
il
Mi
ed
Sol, ecc.
un'altra, cio^
Note
dj
passaggio non
Le Note
di
passaggio hanno luogo ordinariamente sui tempi deboli della battuta, oppure
al
Basso;
ma
pronunziato colle
Note
reali,
siccome
v'
si
pud verificare
di
esempio precedente.
possono
3. Pill
spesso
(\)
Le Note
di
9802
?r
81
4'.'
3V Quando
fanno contemporaneamente in due parti, esse progrediscono per terza o per eesta o
ESENPIO
^
XT"
di alterare
^m TTZLU rnw-e*z
-*-
uir^'
:&si
6"?
gli accordi3
fuor di proposito
le
Tua
degli esempi:
iP
Cattivo
i;
XX.
Buono
&.
-^
9-.
Ji
ffi
Qui U Mt\\ nun puo aver luogo, perche
nell'accordo v'ha un ilffb che bisogna con.
serrare inalierato.
1^^-
i,J
m
Mi ^
Nota
m
r
in
_Q_
ii s
,
\
XL.
^iii
s
(1)
Cattivo (2)
Buono
-
^eil
fi
e caftiTo> perche queeta nuta
m
come grado congiunto,
-&-
&
Qui
a cagiune
del.
e percio
NOTE
01
PAS
SAGGIO. (Eeieba)
(2) Quest'esempio non mi pare cattivo, perche
il
Mll
puo
ess'ere
considerato
Re>Faj|-La-Du-lIi[>.
Nella pagina che segue, I'Autore da per buono quest' altro esempio;
SM t ^s m
s
ta,
:joc
30:
In sostanza questi due esempi sono la medesima cosa, se non che in quest' ultimo la 2? eccedente e rivoltata in 7? diminni.
eppercio
il
poiche laccordo di 9? minore (Ann.l? peg. 51.) puo aver luogo esiandio sulla Quints del Modo maggiore,
ambedue qw^f
98062
H'l
IN
DO
MAGGIORE
Cattivo
St:micadenza
^m
II Si\>
!.<
m
e cattivo, perche iion fa parte
di
lie
della sea.
Quantunque
re, qui e
il
dt
Do
Magglo.
la,
ne dell'accordo
Do
Ma^giore.
di passaggio; convien
sempre appoggiarla,
risolverla
^ ^
BnoDo
Buono
^ XE
xr
XL
1
rrrrfr
Cattivo perche
il
il
Si,
Nota accidentale,
t^^^m
-O.
^
*>: _
DOD
riisolve.
NeU'esempio seguente
il
^
IN
Bnono
MINORE
4'Ll!
Buono
^
f
-o-
g^ u
XE -^
Buono
XE
-*-
^
II
Bnoiu)
rzzi
I
di
XE
di
Sol-SiSe-Fa-La
Nona mlnore
nel secondo
98062
83
8? Un passo non vuol esser mai incominciato con una Nota di passaggioj cio spetta soltanto poggiature
alle
ap^
9? Le Note
di passaggio
ma in
il
movimento
sia
alquanto vivace.
ESEMPIO
+
c,
+
'
.
y p V P
?^
y K y
t)yhhV' y r
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WVA\ y^ ^V
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iLTBO ESEHPIO
u yI
ri
y f r
yu yL
S:
"m
* ^
^ ^ ^^
t=t^
rivelarsi
i
l-H-^
dO. Nell'uso delle Note di passaggio bisogna aver riguardo al movimento ed al valore deIleNote;ptT-
un movimento
lenti.
vivo^
puo
movimenti
Ciononostante
le
la
voglia movimento.
II
Note
il
possono aver
Do
del 1? e 5? es., ed
il
ed anche quadruplicati:
di 7*
che non
si
r\
+
*>
A
~\,
-/ ^ yj^ ^ J
^
In
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i> M~^ 13
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+
*
Mn^
-*P
1
-w-O
djnjLwJ
della Tonloa.
.'
Del resto^
le
Note
di passaggio
di vdlori.
98062
'
P ^ ^ ^^ ^ ^^
*
i.
++,
1.
^l^J^^'^ W^ j^ mfun f
*
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^
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3
#-^
#-&#
-6-
33: -CV
^m
i
fra le
qs:
3X
passi
Note di passaggio.
9f)062
m
^ f^^Lrjfidf
^^m
^ ^^ ^
5.
^^ ^^
7.
I t=t
^^m
^P
E^t^dt
l
di
^
9.
Note
i w
6?
eccedefite
^
^
33:
di
passa^gio euiraccordo
XL 3X
^
t?
m
'
r r
r;
40.
td^^M^
il U
f
JL
m :^
08062
^ u
g
2:
Quando una Scala cromatica incomincia e termina colla medesimaNota(per esempio rendo tutti i semituoni intermedin si puo accompagnarla con molti accordi diversi.
col Z?o)percor_
ESEMPIO
-*^
si
af-
finche cio sia praticabile, bisogna osservare che la prima e I'ultima Nota di essa Scala siano Note integral! o reali di ciascun accordo.
88062
87
di
difficolta nel
7?
grado.
(i)
buone o
cattive.
IN
LA MINORE
Alterate
nel sal ire.
II
69 ed
il
7? grado
due Note, e
di.
come
di
Bceiidendu,
una
sola;
11
perehe discen.
il
apparfenente allaccordo
9?
dendu, va meglio
Fa^ che
Fa j(.
minore
w
Idem.
ta,
il
^^
In quest'accordo
non
il
si
Fa\ una Nota reale Sol% non potrebbe essere Nota di paa.
perche essendo
saggio.
m^
P
il
^H
Per la
il
stefisa ragionej
il
non
ei
puo alterare ne
Fa
si
ne
Sol, sibbenevolendolO)iI
il
Do nel sali-
reali delfac
re. Uiscendendov
Sf l> non
di
"k
permesso perche
cordo
di
9? minore.
non
ho, Minore
Le Note
il
tuono in cui
si
e> e secondo
l^accordo che
BSEMPI
;fi
cxfttflffl'ttfl'
m DO
MAGGIORE.
In
od in
MINORE FA MAGOIORE.
BE
In
RE
MAGGIORE.
In SOIj
MINORE.
#
sempre queste due Note con ana
(-I-)
W
V
-O-
-V
(Beicba)
98062
88
g
IN S/b
t'-
-G-
\l
bile,
^
il il
IN
MI MINORE
'ctf
I>o Nof a reale, e percfo inalfera_
fa
tij
Essendo
Be si
iiel
salire perche
di
B.e % dopo
pasa^gio.
3
7.
s
t
IN
ft
-#
SOL MINORE
Essendo
cordo)
61
il
M\\> ed
il
Biso^na prendere Si
te a questo Tuono.
come appartenen_
grande errore
il
canibiando
Mi
1>
in
J^fii],
od
Fa%
in F<n
P
Una Scala sulP accordo
di
s w
Sesta eccedente non puo aver luogo che nella seguente maniera
bisogna fare
il
Si\>,e
non
.Si
I],
si
puo
fare:
ALTRI ESEMPI
SI
LLE NOTE
1)1
PASSAGGIO
II
quinto esempio
si
pub
rischiare in
vendo cura
di collocare nel
Basso
le
89
Le stesse Note di passaggio possono ancora essere variate con ogni sorta Ecco cinque note, delle quali due di passaggio, variate in dieci maniere.
di Figure.
SOGGETTO
^ ^
I? VARIAZIONE
^
i^fczuc
^^
^r
rr
2?
5?
^
^
*
^^
#=H
i^
js:
? P
4t
a-^
5f
6f
7f
'^
^^"Cn
^ ^
8f
9f
iO?
4
BASSO
#;^
r,r,rr
rr i^r^^^
^ ^
r
f
98062
D^ACCOMPAGNAMENTO
mezzo
esercizio col prendere delle frasi armoniche piu o
90
In generale, qualunque armonia semplice e suscettibile di essere variata in piu maniere col
delle Note di passaggio.
Anzi
si
fara
un ecoeUente
Ecco su
il
secondo a quattro.
N?l.
i
SOGGETTO
i^ VAR?
2f
^ m
-Sr
p ^
^
w~f-
^
i
m
^
3
^
m
I
xr
^
^
-#^^^
O.
It
BASSO
^^^ ^^
i ^
^ s^Cj-ctiir^^-
4* VAR?
3 ?^'
6. VAR?
i
S
^ S ^ ^S ^S ^m ^m ^M ^P ^^
^
5. VAR?
si
3X
7,
VAR?
f p ry
ti
rr rri"^^[;^[cr
ffi
JMi)^
ir
8* VAR?
W'iJ!^^
P
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y-i
^^f^::[5^
ofVAR?
^^^^^^
y=3TO^
^ ^^^^ ^^^^^ ^^
P
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98062
^ t
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9i
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i.^
--
22:
xr
:S:
SOGGETTO
m ^
VAR? NELLA PARTE
A.
33:
XE
JQ_ 33:
i
131
jO-
SITPERIORE
1$ <^rr
^
--
^
33:
^
xr
jol
32:
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32:
f
-0-
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-o-
-o-
-o-
33:
-o^
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i
ir
--
^
"V
XE
-v
-o-
3X
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2fvAR?
TJEL 2V VIOLINO
^^ ^ ^m
33:
tS^
-&-
22:
1^
33:
^=j=s
^ ^
i?
iz:
^^
l9-
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1
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331
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PARTE DELLA
VIOLA POSTA ALL' ACUTO
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Si^
XX
96062
95
II.
DELLE APPOGGIATURE
Le Appoggiature
(1)
Con
le
piccole note
^^
si
A ^7^
si
g
ESEnPIO
-G
m
J-r-sJ
^
.^
J
Nel secondo caso bisogna eseguirle col Talore prescritto dal Compositore.
te
Le appoggiature si pongono ordinariamente sul tempo forte della battuta, o sulla parte for. del tempo. Una delle loro proprieta distintive e, che si puo senza inconveniente unirlecolle Nol
1?
i it oppure t
'
^
i
tS^-^
-et-
oppure
oppure
t^-l
^
r
^
I
hanno luogo principalmente nella melodia, e sopra tutto nella parte superiore.TalvoL ta si pongono ancora nelle parti intermedie^ ed anche nel Basso> ma con moltacircospezione;per_ che esse potrebbero bene spesso sfigurare gli accordi e renderli duri ed incerti. 5? Si risolvono discendendo o salendo pergradi congiunti. Nel primo caso si fanno coUe note
2? Esse
si
ESEnPIO
<'
i
Uiscendendo
4
Salendo
T
J
di
J.
Uf
Salendu
Di&cendendo
^
le
si
(1)
Un
pregiudizio inveterate
si
ci
ha
fatto
mantenere I'uso
di scrivere
le
quali percio
nr>p?jte
ma
V hanno
poggiano, e ve
e
le
ha
di
hanno un valore fisso e proporzionato a quelle della nota su cui s' apquelle che hanno un valore indeterminato, o, a vero dire, ne hanno uno brevissirtxj,
piii
quali
Napolitani chianiano
danno
con
le figure
proprie ad indicarne
al
il
ben
fare,
Appoggiatura
la
dove
ci
un' Appoggiatura, a
danno
di
Un
mezzo semplicissimo
Appog-
uso per
del
le sole
Acciaccature. Le
contrario, sono
la lettura e
tutto
musica e ne agevola
tempo I'esecuzione.
e le precedenti
CRoesiJ.
ma
98062
94
contemporaneamente
in
due parti
ESEHIPIO
i
rf
^
~:
i
^^^
4^
5^
^r
^T^
Per Terze
^
331
-* IX
Per Seste
fff
ff
f ^-
331
is:
i
ma
xe:
cpome o semicrome). potrebbe essere aire, a quattro od a piu parti, puo successivamente usare le Appoggiature e leNote di passaggio in un medesimopasso.(i)
ESEIHPIO
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331
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i^rrtfiirF^iAii*
XV
i
3X
-^
ALTRO ESEMPIO
DI
APPOGGIATURE
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i
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i.
^
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XT
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una (+). (Reicba)
98062
96
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(B)
(1)
^4 ^
.
5
+
i i
j^
^P^7h7^7
h^-^^
(^)
II
rappresentarsi
come
modo seguente:
vede che non solamente le Note sono precedute da Appoggiature.
Si (/))
reali,
ma
anche
le
Note
di passaggio,
segnate cosi
(ess),
V hanno
si
98062
96
Quando rAppoggiaturadovra avere una lunga durata sara bene
di
I'ac.
cordo spoglio di note estranee. Questa regola riesce injportante, sopra tutto quando
Appoggiature si
^
xt
m ^
f
XE
ESEMPIO
s s
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33:
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4.
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J I
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^
E 9^^
JS
$ P ?
te ^^\Q]^
Nei due ultimi esempi
^jjSP ^^3^^
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-I-
le
Quando
si
vogliono fare Appoggiature in una parte intermedia/ bisogna aver cura di allontanareletre
altre parti.
ESEIPIO
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t
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9-
BnoDo
m
V
98062
Meno bnono
97
Possooo
anche introdursi negll Accordi arpeggiati,
ESEMPIO
6.
Accordi complessiii)
33:
^
Gli stessi
f
Accordi arpeggiati
^
-zP^
3 ZI
I
^
*<L* j:
^
7.
fFT?+
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* J
1]
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i
i
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8
Gli stessi
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4-
3
^ #
#
#'^
^tt ;;^
^^=i
XT
XE
certi abbellimenti melodici,
-^
non che
-O-
3CE
V'hanno
giatura.
con Appog-
Ma non
bisogna credere che queste piccole note sieno tutte vere Appoggiature: sono bensl
passaggio e di Appoggiature.
un misto
ESEMPIO
i.
'^. r^
40.
^ ^m &
?--CT.
4.r-n
.w- ^^
5.
'ip.
6.
"-rn:. E^
^^
l^p
-^
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9.
il
j^f?
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02,
'';
fm,
''
-2.
T
\
CADEISZA
(1) II testo dice Accords plaques. II vocabolo Plaque, preso nel senso letterale, suona applicato, soprapposto. attacrato, incrostato; e pi'e?o nel senso tecnico, significa quella maniera di percuotere un accordo, facendono sentiie insieme tutti suoni che lo compongono, a differenza dell' arpeggiato, i di cui suoni si percuotono sucr-essivainento, uno dopo I'altro. In quest' ultimo senso non ha vocabolo italiano che gU corrisponda. lo ho trai
11
meno improprio
V
si
annette. THoss/;.
98062
98
Abbiamo
detto dianzi che le Appoggiature, risolvendosi col salire, fanno
un semituono con
le lore
^^^
a
4
N?i.
xs:
Id quest* Esempio,
uaLajff dopo
UFa^
canterebbe male,per.
cio e
meglio fareZ^lj.
i>
^
di
^ ^
Mit
:^ii
i.
preparata, vale
!si
dire, percossa
come
una cadenza
perfetta.
si
pub
In Francia le Appoggiature
si
chiamano Note
appunto
il
gusto che ne dirige I'uso, specialmente quando sono poste nella Melodia.
Ill
DELLE
Le Sincopi sono
piccoli ritardi di note reali,
SINCOPI.
di note di
non che
passaggio e
di
appoggiature.
l'e_
Parleremo qui soltanto delle Sincopi che racchiudono suoni estranei agli accordi; perciocche
reali?
^
^
-^-
n-H-f
Le Sincopi
dentale.
di cui
1=1= =!
ESEMPIO
g
meta diventa nota
acci.
abbiamo a ragionare,sono
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f=f^
m
II
i>
t#^^ W=^
B
IL
-i^
''^llj
j)J
r
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^
f
modo
seguente:
LO STESSO ESEMPIO
4-
98062
99
Si Tede che la
(+) e
in.
frappostO) e che
Isi
nota buona di questo medesimo accordo non succede che in appresso. Questo
la
c' in-
duce ad avvertire che la seconda meta della nota sincopata rappresenta sempre
citato
esempio
la
Mi rappresenta
il
^Stjla
Do, e
far
cosi di seguito.
le ISincopi
incominciare ciascuna nota sincopata la meta del suo valore piiipresioye percuoterlasull'accordostesL
so ai quale appartiene
^^ ^H
f
i=U TWf
f=F=f
m ^^
In
^
le
un movimento accelerato
:t^ ii
fif
possono avere
il
V
m
^
ESEMPIO
Jij-^
-^
^ s
di
S'usano quasi esclusivamente nella sola Melodia^raramente nelle parti intermedie, e piu
cora nel Basso j non ne sono tuttavia escluse.
rado an-
^
L
lu ^^ ^
V
i
zz
Xi. -&-
XT
^ ^
M062
9
--
iOO
Siccome
sta
le Sincopi si
di
nonren.
Le Sincopi possono
essere ad
un tempo note
di
passaggio od appoggiature.
ESENPI
Note
di
passaggio sincopate.
^^ ^m
^ Ei i ^
Doppie
^^ mm
Semplici.
m m
bub
^ S
w^^
IBT
3X
Appoggiature sincopate.
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m
*
i H
z
Appoggiature doppie
^
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Ecco
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2.
1^
j=AV^ttJ
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^
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3
Esempi piu
estesi su questo soggetto.
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98062
In un movimenta moderato le Sincopi del valore seguente non possono farsi che nella parte superiore.
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^
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Sincopi contemporanee in tre parti. Debbono sempre procedere per gradi congiunti.
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>
^J
^^
la battuta, diverrebbe
Una
serie di Sincopi nel Basso, lungo quanto quelle de'due ultimi esempi,
se non sul Pianoforte o sull' Arpa. Altrimenti, e sopratutto nell'Orchestra.riescirebbe troppo difficUe,
penoso aU'uditore.
98062
103
IV.
DEI RITARDI.
Di tutte
le
Ritardi sono le
le
piii
notevoli, le piil
Un
seguenti condizioni:
II
2.")
Dee cadere
3.")
4.)
Dee
risolversi
Preparazioiie
Ritardo
Risoluzione
i ^ w f
La Preparazione
accidentale.
e
la
Tempo
forte
Tempo
debole
g
debbono sempre essere note
reali:
il
Risoluzione
dei quali
primo per
la
la
Pre-
parazione,
fa la
la
Risoluzione.
si
II
Ritardo rappresenta
il
vogiia sopprimere
il
Ritardo, poter
mettere in sua
vece
risoluzione;
Ritardo e cattivo.
Ritardo medesimo;
ma
il
Risoluzione. Ne' tempi ternari non pertanto accade bene spesso che la Preparazione
di
ha un valore minore
una tavola
nella quale
un
si
( - )
il
tempo
possono fare
Ritardi, e con
un (*)
quali
pud
I'isolverli.
4
Q
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ao
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I
(VB-c^-q^-a^-a^
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-
^^
CK
OP
^rn^n^:>m^=n
Raramente
H
98062
103
II
il
si
fa sul
primo
tempo
quali
non
si
ritarda che
una
sola
nota in una parte qualunque, e non esigono che una sola preparazione.
quali
si
parti, e
doppia preparazione.
Abbiamo
detto
non ha guari che per usare un Ritardo erano necessari almeno due
d'
accordi.
al
impiegarne
tre,
il
alia
Preparazione,
i
il
secondo
A norma
22
Ritardi.
r.) In Ritardi
351
2?) In Ritardi
semplici a tre accordi 2ordi
-^
^ S
?
j'-|--3
r)
=^
-o-
m
5?) In Ritardi
A Ad ^ f
-N
doppi
a,
due accordi
i
2
1.* la
4^) In Ritardi
22 2Z doppi a tre accordi
lF=i=
:5=3t
12
33! 3a:
m
~
2." la
u
terza negli
di
4.''
In generate
accordi di
7.*
si
ritarda:
3.* la
accordi di
7.*
diminuita, di
si
6.*'
eccedente,
e 6.* questi
eccedenti, ed
accordi,
si
in generale in
gli accordi
i
dove essa
trova.
Le
altre note, in
tutti
ritardano raramente ed
casi
se
Ne
il
indiohiamo qui
la piil
od una
4.*, 6.*
7."
o 9.*
La
Quarta, la Settima e la
Nona sono
I Ritardi semplici
seguente guisa:
La Terza
sulla
Seconda
$^
.M Jq H \-L^
-0^
'
3x:
I
=^ ^f
3 ^
33
]^
H3-
La
Quinti
sulla Quart?
La
sulla
Sesta
--
Quinta
La Settima
sulla Sesta
P r^
La Nona
I
sull'
Ottava
4-3, 5-4,
6'h
7-6, 9-8.
98062
104
Atteso che tutti questi Ritardi (salvo quelle di 9*suir 8^)possono esser rivoltati, mettendo nel Basso, e la nota del Basso in una parte acuta, essi presentano la tavola seguente:
-il
Ritardd
La
n?^pv
^
-6f-
La
ffl)
f
_Q_
f
<
-r-e-
33: -o-
f
331
i3L XE I--
La 5_4
diventa
4.
-5-^
-O-
PB
i?
^
25
^ [La
-O->-
P
S
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-O(1)
La
F^Tf
II
perche
si
percuote sotto
il
stanza di nona(2).
Esemp ioW
J-^J f f
il
DO
ritardato da RE.
J
1
f
4^^
^77
^ff
'^
Basso
^A
^ ^
331 -&-
Esempio ^5
2? Perche esso non e rivoltabile tabile COS! in nessun caso si puo fare :(3)
-^
Cattivo
i T
Diamo
XE
-^
Cattivo
T^r
qui
T^T
K o
Ritardi di 4-5, 7.6 e 9.8 sono eziandio notevollssimi, perche possono risolversi sul rivoltodel.
una
4.5.
^
-G-
-3SL
-O-
*-*
f
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p
II
^
t5>-
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JCE
^ ^y rr
-^-
TV
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[fr^s^
*-^.
-^
i XE S
-6-
6. Sesta eccedente.
4.3
^
g
p fe^
'^
7.6.
i JT^ 8
f
(1) Questo Ritardo e appena pruticabile nfl Basso; senza cid,es8o e consbnante e perde percio totto I'effetto di questa specie
precetto dl porre !a nota ritardata in distanza di nona, nel ritardo 9-8, non e deltattoinviolabile.il celebre P.^BIaestPo
altri
lusa noa
di rade.
la
98062
oppure
7-6.
106
opp.
^31
r
j5.
r^
i
Jffl
-^ t8
opp
it
~rt-
g|
#
i>ii
7-5.
(^
JT^
^
*
-J
I
T
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opp.
Si.
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.ft
::
7-5.
Diminuita.
-&-
IP
^-
-o-o-
7-2.
1
33:
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m
-4='
9-3.
ii
^
^^jiiJiA.4?^ TT
P^
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T5
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s ^
9-5f Diminuita
^
^
^ 8^
1
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^r
f If
9-7f Diminuita
i^
2.
^^ raramente.
TT
9-2?Maggiore.
ffl
'
^VZ
fi
I
"
f f
5.
Nel Basso
ticarsi
i.
Ritardi a tre accordi sono rari: cio nonostante gli esempi seguenti possono pra.
con effetto.
d-
^ ^ 33:
3a:
fefck
J13L
Xt
-5
-5'-
^
Q-
4.
_CL
^
-iS*
^
B2z:
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33
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35: -o-
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nEc
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--
33:
^
jCC
22
XE
s i f
esempi,
d^ s
-o-
iff
-oopp.
d^
3:;
:^,
-(I
22
Xt
22==^
tutti gli
3
accordi della
'Esaminando attentamente
classificazione sono piu o
tutti questi
si
meno
due accordi
perfetti,
si
Taccordo
ritardache la 6;
Ritardo di
7-6),
si
usa
il
cordi, essendo gia per se stessi sufficientemente dissonanti,potrebbero, a cagione dei Ritardi, rimanere
troppo sfigurati.
9
98062
106
Ecco alcune progression! che importa conoacere, nelle
quali
i
XE
N.^d.
^
9
^-.^
9
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1.
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j
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i
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33:
33:
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2-3
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*^
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2
XE
^ ^
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^
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^
S
i
22I>|
^
4ji
4-3
^^=f
XE
^fe
nei quali
si
331
-t9-
ZZTEZ
-}
4-3
4-3
4-3
^ 3
3
-IS
-&"cr
NM.
Ecco due Esempi
potrebbe.
ro praticare Ritardi
nel
;(^
m
J.
r?
-&-
^
'^\ ^
N?2.
g^=^
jo:
modo
seguente:
1
zn
Ty
'^^
TJ"
^
S
Abbiamo
indicato quanto v'
^ ^^
s
--
33:
J f
ha
di
W. 4-7
meno
xr
S
si
--
3
i
7-5
far uso.
XT
maggiormente
usati ed
puo
In quanto
fare
ai
hanno un campo
1.
assai pii^
2.
ristretto.
Per
doppia Preparazione,
il
doppia Riso-
luzione.
Preparazione, percid
doppi non
si
(1)
di
Settima
Re
Fa
- La), col
quale
la serie d'accordi
per evitarp
108
La
risoluzione di
si
tern,
I'altro.
Ecco
degli
esempi
di Ritardi doppi
le
due note
si
^^
P
xn
Ie^
T=f
33: xx:
9 4
f=^
8
=.3
Quando
prima
re
si
i
XE
f f=r
XE
33:
^
Oppure
^
f
f^
3X
33:
^^
prima
Esempio:
^ T^
il
w r^
33:
(2?)
Risolvere
quando
le diie parti
tf m
si
^4=r^
33:
t
Oppure
uM
X3:
XT
XT
XE
XE
f^
^
ALTRO ESEMPIO
980S2
109
-&-
i
t 1
-^
i
^
-&^ 35:
j^
^
ii
8
6
^
i
-O-
33:
331
1.
^
jo:
^
97-
ZZ
8
97.
8 6
97-
97jci:
8 6
97-
8
-6
97-
8
6
^
Lo
^^
-&-
jOl
-&-
stesso esempio in
Tempo
22
^
"Z7
P
i /'
'g^
^
i
^
r9-*-
jlE
<5M-
i
-19-
ilin
ip ^
p
il
7-v
modo
di adoperare
1?
La Preparazione ed
il
Ritardo
P
m
m
6
4
^
i
2?
II
Ritardo e laRisoluzione
i ^^
^^ 5^5
a
F^
^
98062
110
si
triplice.
ESEMPIO.
^
\\r6
^S
-o-
m
salendo.
jis
Ul
-o-
jo: 33:
-^
si
m
n
N?i.
^
zz:
y ^
-&Opp.
i-i
-^ xr
7-8 "TT~
^
^
N?2.
:^
i 4
g:
f
-&-
f
33:
Ritardo doppio.
Ritardo seihplice.
5-6
XH
-e^
XE
33:
2-3
N?^5.
In quest' ultimo
Esempio
ii
Opp.
XT XE
9-
intero;
ma
m
in
3X
-0-
33:
XT
9-8
ne
si fa
ma
al loro effetto,
Diamo,a
Le Note che
la Preparazione,
il
ES&MPIO
f^^
9
^m m
e
xr
^^
[g [g
->-
Le note
reali del
Basso sono;
^
il
si
percuotono esat-
-<9
tamente sotto
la Preparazione,
Ritardo e la Risoluzione.
98062
ill
II
preparazione ben fatta.e sopratutto diuna eccellente risoluzione. Percuotendo una nota di passag.
gio precisamente sotto la Preparazione,
fetlo, e
il
Ritardo o la Risoluzione,
si
E
'2?
pertanto
fra
il
le
Bi che;!? fra la
Ritardo,
Ritardo e la Risoluzione,
dopo percosso
I'ac.
Ecco
degli
esempi
di note di
-J
--
-&-
r^
9
33:
-&-
^
-^
xn
^^
1
-o9 6 8
^
3
irr
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7
^
XT
^
-^f-
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77-
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e
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96
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98062
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f
2Z2
^ 5-6
^^
i
-rS^*
5-6
98062
~
113
I
Accordi
complessi'*^-^^
e legal i.
Gli stessi Accordi
fe
ynw
ESEMPIO
^^ -+
H-
^=30:
^-
arpeggiati.
$
^
^T#
^
Z2:
P
44-
iH^
myga
I
Paragonando
gli
Ritardi
La
si
Accade talyolta che un Ritardo passa per una nota intermedia prima
ESEIHPIO
i'
di risolversi.
Y
La
^A ^
2
2.
>
t^
d^ 1 22
I
3.
4.
JtJjJ
xj:
XT
^^ ^
il
qual nota intermedia appartiene ordinariamente all'accordo che vien posto sotto
e 4. Nel N!*3,
il
Ritar.
Si
un
caso di questo genere che bene spesso s'incontra nelle cadenze della musica di Chiesa.
In quest'
Esempio
il
il
La
posto fra
98062
414
I
^^^ ^ ^7r m ^
^.fi''^~^<L4VJ
"^
ma questo mezzo
un Esempio:
t
rf^
fe
'-^
1^ ^
^ fc
*^
^ ^^F
ijJjJ,
-O-
^^^P
fit
33:
Quando
dere
gli
si
passaggio ed appoggiature.come
s e veduto, e
un
intervallo qualunque;
il
ai Ritardi.
La Sin-
cope e sempre
I
di
breve durata:
Ritardi elevano Tarraonia, rendono soventi volte nuovo e gustoso cio che era antiquato ed insipiseguente progressione di Seste:
do.
1.
La
^^
^=3 -^
^ 1 f
^
ij
2.
=:zz:=zii=z=:i=:
'
^'-
^'
jr
1^
5 ^
"rr
=22:
'
A-
che per se stessa ha pochissima attrattiva,pu6,col mezzo dei Ritardi, diventare interessantissima.
ESEMPI
m^
m
-^
-o-
E o-
i
is:
^
^
XE
-&-
ZT
--
m
-o-
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XE
^
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^ T
^ I m
sn
-O-
XE
XE
-o-
^
XE
0,
-o-
3a:
XE
98062
xr:
-&-
XE
te
115
Ecco ancora alcuni esempi su questo soggetto importante^pel quale non se ne darebberomaiab,
bastanza.
i=^ -^
-&-
33:
-&
I?
m
%
Note
di
^^
-o-
^
f^
-^-
?
f-+ J:tbF *=#
^
^
fj
^^ ^H'
fc^
Note
5.
JTr.J
^-4^
?^
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^
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^
t
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i
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m #F^ err
4.
XT
.^^
27
^
a
--
zz
zz
:i5:
75
dominanti ritardate.
7.
#^^
*)
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S ^
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i.
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98062
^
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^^
^
^I
1
-&
H6
Kitardi
tiel
solo Basso.
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i f^*?=f r
i 4 ^E^
I
J.
^
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^
1.
fi
i_^
i ^
^
ir
^^^^^^
Quii Ritardi
terzo;il
^ ^j^^iftrr'f
^
ri
i ^, J,^4^-^.> fof4^rf^i[j
^^
si
si
risolvono sul
^
il
^i
bisogna scegliere
il
dm
A.
^ii A
?
di Ritardi,
gli accordi in
a fornire la pre.
Basso fondamentale
ESEMPIO
*
il
xr
5==^
ecc.
i^
si
Ma
La
puo sempre
usarli.
successione per terza superiore non da che un Ritardo inusitato, salvo che I'accordo sul
fa,
quale si
non
sia gia
ESEMPIO
^
3ar
-d-
^
33:
XE
331
i
ESEMPIO
XE
-&-
^m
s
-& 8062
-ii-j^r^
TT
g
XE
T
-&-
^ff
-O-
_^
XE
XX
XE
&
If
il7
V.
DEL PEDAL E.
II
Pedale e
una nota
piii
o meno_ prolungata
nel
si
pone una
serie
di
BSEMPIO
w
51? S
Qui
la
H
jai
^
+
ICE
piil
1'
\
XJZ
s
3X
nota
Do
).
Per conseguente
il
Do,
rispetto
a questi due accordi, e nota accidentale, mentre e nota reale rispetto agli
II
altri due.
ma
soltanto
il
Do
ZSSl
SI
t
L
ciascun
2.
XE
xz:
zxr
:4,U^
Dominante
d'un
II
Tuono maggiore
minore. S'impiega
Tuono
Tuono prossimo.
Dee sempre essere nota principale o fondamentale
degli accordi che lo incominciano e
rivoltati (1).
che
lo
3.
La
parte che
si
al
di
a un dipresso, come se dovesse essere un buon Basso ; tuttavia questa regola ha qualche eccezione
neir uso degli accordi rivoltati.
4. II
miglior
Pedale e quello che diventa quasi tante volte nota reale, quante nota accii
quali
si
trova.
Tutti gli accordi, presi nella stessa scala, possono aver luogo sul Pedale.
BEETHOTEN.
(1)
:^^
ff
^^ ^^ T^
^
^
zxn
^^ ^^ ^
HETtO
W=^'^
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i
-
m
12*-
^m
Qaestl due esAmpi provano cb4
il
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*=F
9
8062
r
418
Sul Pedale
sul
si
ESEMPI
IN
^
J
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^
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o
IN
0O
MAGGIORE
Pedale sallaTonica.
IX
IN
DO
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AGGIORB
^ ^ ^ P^W
ns
Snlla Tonica
le parti sia.
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4.
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98062
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"^S^T^
"^^W^
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fibfffjLj!^
^^
r
g^
tutti gli
ii9
Quando
ii
Basso
forma di ArpeggiOy queste note debhono sempre degli accordi sovrapposti per Esempio:
fa col Pedale altre note in
;
I\
RE
IAGGIORE.
3r
^g^ 33
^^
9.
^
i
MltNORE.
K ^
^
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^ ^ ^ ^f
In quest' Esempio
fici,
le
il
^mci/i^win/ ^3 B^ ow ^S
I
^ ^^
22
22
-oJDE
Basso
fa due af.
note superior! vi
fti^
formano ana parte intermedia, seuza di cui gli accordi sarebbero troppo
:^
Pedale.
fe f
%
li
iO.
IN
RE
33:
^
^ f
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P
m i
r
I
r f
ft
>^rj.;3jij
f^
^
g
li
Vi possono essere dei Pedali brevissimi, talvolta duna sola battuta; noi
regolare. Ecco una frase con tre Pedali passeggieri, la quale puo servire
IN
d'
chianieremo Peda.
passeggieri. Essi possono aver luogo su ciascuna nuova tonica introdotta da una modulazione
^ ^M ^W
DO
MAGGIORE.
Esempio.
ii:^-^
J.
:^
cE^'to
^-1^
RE
la If
5i
-o
LD7
^P
"^
*'
i
xj:
J.
i>
^^
A
-&~
Pedale passeggiero
sulla Totlica di
P^
9
^
-&-
^Itjllj
si
pone che
98062
no
e,
S'incontra talvoltauna prolungazione della toiiica della dominante nello stesso tempo. Cio non
come
si
il
vero pedale; la
si
suc-
un Esempio:
DO MAGGIORE
i
m
m
A
r
^^z:
^=f
jT-Tl
f
s r) ^K
rr^ t=T
23:
J-lJ
i
J
A
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3 3 -
i
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i
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T~^
S
S
^
$
fff^ ffpff^
^ f^ f^
r
i-M
In questo caso si potrebbe quadruplicare, quintuplicare la dominante nelle diverse Ottave. Esempio:
II
Pedale
si
Puo tuttavia trovarvisi con molto effetto come in qualsiyoglia altro sito; soltanto bisogna farvi un grand' uso di accordi arpeggiati; perciocche, non potendosi con una sola nota per. cuotere ad un tempo tutte le note degli accordi, conviene almeno farle sentire successivamenteJBcco un Esempio:
nei duetti.
mai
;^ps ^^
^^ ^ f
\
It
mm ^m r
>k
ia
VB
^ 4
J"
#-
1^-<9
#r
-e
^G-
0-
4 a
98062
A2i
Abbiamo detto
guentij
teste che
i\
soli taJlerabili
che talvolta
Pedale.
(i)
Gli
Kaccordo contrassegnato
che
le tre parti inferior!
.
(+) in
quest^
E.
di congiunti
(1)
A mio
parere,
il
dire che la nota del Pedaje e accidental^ relativamente ad alcuni degli accordi che la
accoinpagnano
Pedale, Pag.
117),
ed
il
accompagnano
jl
vare la non esistenza del Pedale acute ed interno, mi sembra piu speciosa che solida.
proprio di quello di Accordi di passaggio, darebbe I'Autore agli accordi estranei
D'altra parte, rivoltando
al
nome
piu
Pedale che
ammette ?
Tarmonia
di
uno
degli
121 e 122 e
la
nota prolunPedale
casi di
acute od interno
poich6 ne hanno
si
meno
le
Norma
di
BELLINI,
il
quale
il
ml pare acconcio
a mettere
in
evidenza I'errere
tali
ammette che
pur
il
canto.
PO&UOHB
Nor
_
i
ma
co
_
g~^
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^
fa
PIANO -FORTE
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tJ^^-'S'tff rTI
98062
^feS
PI P
Tnttavia giova osservare cbe simili Pedali non sono usabili lodevolmente se non nel caso di an' espressione dara, pari all'accennata. (Rossi)
122
m
m
frV^
_
m
^
^tE :^
f
ZT.
5r
^
"Or
331
w IN MI MINORE
:2i
^
fi
"\7^
i f
K accordo
contrassegnato
(+)
e una Set.
m
Lo
ii
tima di quarta specie^ la quale si risolve per eccezionCj atteso che essa non ha la
sua serie d^accordi prescritta.
stesso
Esempio
altrimenti disposto
i
gfei
i
fe*
z:
-o-
"S
-e-o-
XE
=1=
alia tonica.
Abbiamo
/^ ^
^jt
Ij^
(--):
nota reale e comune a tutti gli accordi^ coi quali la si accompagna^ puo essere prolungata a volonta^ e trovarsi in una parte qualunque. Ecco un esempio curioso e rarissimo d'u. na nota di questo genere^ la quale diventa comune a dodici accordi diversi^ che possono regolar mente succedersi:
Ma una
^ $ ^^m
7.
i.
2.
3.
4.
5.
^
12.
6.
L
8.
t=
m ^ ^ M
*5
^
4i.
'
w
*
1-
9.
iO.
fi
^-
m
*
fe
88062
p
*
423
VT.
DELLE ANTICIPAZIONI.
II
solo
nome
come
le
sincopi
le
il
meno
esteso,
il
un piccolo numero
possono
usare convenientemente.
un mezzo
e che
bisogna, anzi,
non produrre
degli effetti di
essa anticipa.
2."
Non pud
Non ne
ma
approvati
croce.
dall'
esperienza.
.i-J.J ^ XE
Jlr^
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1
fe^
fif
o .
^d^^MM m
p
^S m ^
1"
o
--
f-^Ij
2Z
f
r
y ^
Queste Anticipazioni sono buone soltanto nella melodiaj e sopratut. to nella parte superiore.
3r
98062
124
In quest^Esempio si trova anticipate l^accordo intero.
^
g^
tutti
i
i
9
4a:
g
If^
^
i*
LU
fr
m
il
successivamente in
che
il
si
puo fare
1? Kipetendo sempre
ESEMPIO
v'^'i.^^
r r r
s
1
i.
se
XE
33:
^^
^
.vs^i.^^
lEL
^^
31:
ffi^
w=^
ISl
ISL
f
t *I|J J
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Tuono prlncipale
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mettendo
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Si vede che
canto
trova ripetuto sette volte^ due volte, cioe, nel Tuono principale,
Si puo fare la stessa cosa
ed una volta in ciascun Tuono prossimo una delle tre altre parti.
II
canto in
CANTO DATO
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Canto sempre nella parte superiore sino alle cinque ultimo battute.
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Esempi
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Quando
la Viola si
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In quest! due
le
modulazioni
fan.
no senza accordi intermedt. Affinche cio possa aver luogo, conviene classif icare i diversi Tuoni
prossimi in
modo che
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127
CANTO DATO
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NeirEsempio seguente
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Tuoni prossimi^ pare tuttavia che non s^esca dal Tuono principale.
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allora si chiama.
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no Accordi complessi
come
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Ed
allora si
chiama.
no Accordi arpeggiati.
Questa seconda modificazione e notevole in quanto una sola parte basta per far sentire cio che per la prima ne vorrebbe quattro. Questo mezzo dimostra la possibilita di eseguire delTarmonia
anche con un solo istrumento Gli Accordi arpeggiati occupano un posto importante nella musica moderna, nella quale s'u. sano non solamente colle note reali^ ma eziandio colle note accidentali. Le note di passaggioj le appoggiature, e i ritardi e perfino il pedale possono aver luogo negli Accordi arpeggiati.
Ecco Esempi^
nei quali
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ALTRO ESEmPIO
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Paragonando attentamente
debbono essere trattati aun dipresso come i complessi. Nell^uso de^li uni e degli altri fa d^uopo egualmente preparare e risolvere i ritardi secondo le regole, non che le altre dissonanze che Yogliono preparazione e risoluzione. Conviene eziandio aver cura di non lasciar sospese le note
di passaggio e le appoggiature, le quali, siccome
98062
136
REGOLA GENERALE
Per trattare convenientemente gli Accordi arpeggiatij bisogna rappresentarlico.
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se fossero complessi.
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Quando una melodia fosse correttamente accompagnata da Accordi complessi, lo sarebbe parimenti quando questi accordi si arpeggiassero, quantunque da cio ne dovesse seguire che
alcune note della melodia s^incontrassero con quelle deirarmoniaj e
volta due ottave^ due quinte, due settime o due seconde di seguito.
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accordi arpeggiati. Poich^ I'accompagnamento del primo Eserapio d buono, buono deve pur essere
quello del secondo.
del N.
1,
Pj
notevole che
sia scritta a
l'
ricca,
quanto quella
quantunque
due
Se
si
abbiamo detto
un buon Basso,
si
proposi-
zioni seguenti
1.
Trovare
il
Basso e
coll*
1'
2.
Accompagnare
3.
Esaminare un pezzo
musica
le
di
armonia, e rendersene
quale ciascuna nota accidentale appartiene, fissarne la quantity degli accordi col mezzo delle note
fondamentali, e dimostrare la specie di ognuno di questi accordi.
98062
138
Una
buone; un'altra
pud
offrire
molte
molto a sottoporle un
di
Basso giusto ed un' armonia naturale e corretta. Egli d in quest' ultimo caso che importa
conoscere I'uso delle note accidental!, di cui
la
ben
mente quando h
considerate
quali
il
rifiorita.
Quando
si
in
una melodia
come
accidental,
perciocch^
v'
hanno
piil
delle
melodic nelle
loro
numero eccede
d'assai quello
piii
1'
note
reali.
Quante
note accidentali
il
una
degli
numero
II.
Per accompagnare
alle
coll'
fare
attenzione
Non
si
ma
di quelli
almeno qualche
frase melodica;
di quelli, in
una
ad
Ne diamo N?i.
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pud prenderc a
tale
uopo quaeffetto
quel genera
rifiorito
III.
Ecco
il
agli allievi
le
prodii-
pezzo che
reali.
si
vorr^ esaminare
si
spoglieri di tutte
le
le sole
2."
note
si
porranno
il
le
3." Si
paragoner^ in seguito
note reali
i
indi
si
vedere
come
si
concatenino
diversi accordi.
Quest' esercizio, reiterato, presenta agli allievi una quantity di casi notevoH in ordine alia con-
ai
non
che
fine di quest'
opera
si
98062
141
due Quinte
di seguito,
effetto;
potere
;
fisico
che
la successione
tal
de' suoni,
sull'
orecchio
ma
essendo un
potere
ci
Torgano
pud benissimo
sentire nell'armonia
le
orecchio.
Le Ottave non
i
casi nei
une
e le altre
producono un cattivo
I'armonia, la
Per non
ci
inccppare inutilmente
Nei
trattati,
proecrivendo
il
le
Quinte e
le
Ottave
cattivo effetto;
percid,
quando
orecchio, la proibizione
Le
successioni seguenti
si
QUINTE NASCOSTE
2.
OTTAVE NASCOSTE
5.
2.
^ T
m
Cattivo
5.
&zn
2:
Puna
quinte o
retto.
ESEffPIO
Idem
Idem
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Per
si
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K.ti
K.ta 6.*
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Uu'
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^
I
r
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evitarle si h
stabilito questa
Regola:
Da una consonanza
fanno
una consonanza
pud
far
tra di
loro
Ottava,
una Quinta od
un'Ottava.
egli 6 impossibile di
come
mezzi
lo
comprovano evidentemente
i
le
opere di
tutti
di evitare
veri errori,
ho stimato necessario
di
ecce-
zioni permesse.
98002
ui
10
Da una
i
il
w
I
Si
fondamentali de'due accordi fanno una Quarta inferiore. Questa eccezione puo aver luogocosifra
Basso.
\.
z.
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12.
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quali
osservano
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si
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che un
abbelli.
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Pi ceo la
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il
salire,e
mentali fanno una Quarta superiore, Bisognainoltre che i due accordi siano senza rivoltamento.
ESEMPI
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A
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Cattivo
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XL.
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+
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Idem
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A
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Idem
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(Mom)
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(l) lo
non mi sento
il
98062
il
443
Allorquando
scoste o reali.
la
melodia varia la nota che faterza col Basso, bihogna evitare di far due ottave Aa.
ESEMPI
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Tollerato
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Idem
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'
[*
Cattivo
*
I
Idem
II
ivi si varia,
il
accordi non
si
puo sempre far salire o discendere a volonta tale o tal'altra parte, perche accadespes-
so che I'estensione delle voci o de^li strumenti nol permette. Nei trattati e sempre facile schivare
\e ottave nascoste,
2"
r
cord! fanno una Quarta inferiore.
il
i f
di questi
La successione
due intervalli
pratica egualmentefra
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ESEDIPI
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Se
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Buono
# t Buono
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un salto
d'una
se.
Cattivo
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Cattivo
KSEHPI
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retto.
Da una
sesta ad
una
per moto
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Cattivo
(l) Eccettuato
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APPOGGIATURA.
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(Reicba)
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f
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Da una
quinta ad un'ottaya:
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non
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due accordi
sia.
una Quinta
inferiore.
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cattivi,
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33: -o^ -o-
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Ilcontrario e cattivo:
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fetta
un'appoggiatura,
tollerano;
+ +
Do,nnta dipa66aggio
i
Fa. appo^iatura.
^^=4
Oppare.
S^
Fa,appoggiatura.
^
N?5.
^
i ^^
zz:
F=#
V
^
+
+-
lir^ E
N?4.
si i^
f
^ y^ f^ ^
r
'
f'
Io:
Oppnre.
^^
77^
i
U
98062
^
U
m ^m y^ ^ f ^
la:
^-k
^^
f
445
Nella successione da una ad im' altra quinta,
il
non
toglie Terrore.
ESEMPIO
XE
"O^
^^
A
seconda quinta e nota aceidentaley che tiene luogo del Sol; dunque le due quinte esistono. Nell' Esempio seguente
questa
il
tm n
-o-
medesima nota
nota reale.
CatliTo
M ?
xn 3r
^
-o-
Qui
la nota prolungata
La
rivolto; percio
^
m
^
Duono
quattro parti.
-CL
o-
31:
^^ w
JDl
* i l^
3r
^^ & e
i^ ^ ^
XC =^^
fe
fS^O-
ALTRO ESEMPIO
TT
XE
^2
fiC
^ ^
A?
TT
TKT
Da
M
r
^ f
11
e sol.
che
si fe
mente
il
ESEMPIO
^ W^
Baono
Fra
il
^
"ST
i
BaoDo
-4^
+
rj-
^^ e
Idem
# w
m
U
-O-
XC
Oi^ure.
3E
33:
Baefio
98062
146
Gli Esempi seguenti sono
catfivi,
Catlivo
f
Due o piu
ottave di seguito possono aver luogo;
r
ma
in questo caso conviene che si lasci facilmen.
t^
^^^
^
^
=i
^
]^
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*
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^
i
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il
^
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ALTRO ESEMPIO
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^^
St
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^
^
(l) Eccettuato
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1^^
zm
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\
I
Jtzzzz;
S
il
S P P f f P
1-4
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1 1
^"-1
pqe
S S
-rr^
^
jz
casu in ch}
il
ESEMPIO
^J Hi Mij
98062
,]
^^ m
''\
I
(H^<^')
r Buono
Buono
U7
l^qs:
s
Ph"=P
t
mjtmm Wom:
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mmmmmfkJLM.
#
y^
-^
^i** ^^
^
P
1-77-
^^ ^ i
^
tffffff
XT
imm^
izz:
-O-
tR^
Quando si accompagna una melodia predominante, per esempio un' Aria,un Solo d'istrumen. to, una Rom^nza ecc.,e permesso di fare delle ottave reali o nascoste fra questa melodia ele parti d*accompagnamento, purche non si facciano col Basso. Le parti d'accompagnamentofradilorodeb.
bono essere correttamente scritte.
ESEMPIO
M$h
tE
g
"27
a:^:
a
-:
< a. a o
iE 5
"3^
^^
XE
^
HE
1E 1^
ttt:
^nc
^ w~r.
IP
F>^^
^<*
7
m
r
ii
I
j
"f
J T
JLLTRO ESEmPIO
#^'
-9-
^^
J
rj
+
^-
f^
r
r
t
U
98062
14S
OSSERYAZIONI PARTICOLARI.
in cui si
per
come
in questi Esempi:
(A)
i?"
$
^
^ n&: ^
33:
XL. -o-
()
o
Principio d'un
^ ^
31:
Fine d'un periodo.
XE XC
Principio d'un
mo
+
3a:
-e-
XE XT
J.
ZE
2? Ripetendo il medesimo
accordo in un'altra posizione:
^^
f
i i
m
5? Ripetendo la medesima
frase sia in un'altra ottava,sia
f^
^
h^
(C)
r"r-r
La
fetesea
^
i
8
8
X 1 f
^
^=g=^
frase ail'ottava.
conun'altra distribuzione
parti,
di
od in un altro Tuono:
(B)
* rrr f
a
s
3^
ij
f^^
^
P
ili ^
^^^
4? Impiegando
gli
-^
^ ^ f^
Si
xr
frr
*
La
tffl
^^
MELODIA
accordi
Accordi complessi
arpeggiati,purche I'armonia
sia corretta
come se
questi ac_
o
xs:
Accordi arpe^iati.
8
5
m
s
8062
149
(B)
m
30^:
5 5
^^^
!_
sg^g
^
S:
mm
55
-o-
aJ^
XE
ffl
ffit:!^:
8
ft
8
858
>-ff
-jjj-j jj
m
l
JEjS
mm
55
58
MM
sa.
le
jif mi
XL.
-8-
Cattivo
me le
note, si avrebbe:
M:| ^
8
8
=&
quando queste medesime ottave si fanno tra la melodia ed una parte intermedia, sonotoL lerate, conforme a quanto teste abbiamo detto circa Paccompagnamento delle melodic predominant!. Cosi, r Esempio seguente sarebbe buono:
Ma
s
8
b
8
s-
P^
o
BnoDO
BUODO
di^du oLials
^^
^^
-8
Oppure
Neir Esempio che segue, in apparenza vi sono ottave nascoste; ma esse sono evitate,poiche posizione del 1f,3?e 5. accordo si cambia parzialmente prima della loro risoluzione.
^
*
la
?
8
^
^
^
El
-O-
8-
i f
?
jSz
la
8
8
-o-
S
6
33:
^B
8
6
i
8
m
U
98062
xr:
In quest*Esempio abbiamo indicate le ottave apparent! con 8-8, e gP interval!! che le evitano con 6-8,
450
Catlivo
5
CaUi>o
5
^s
^O6-
^^Cio torna
a:
i
^
II
>
BE
5
bono affattovi.
33:
io:
Cattivo
5
3x:
fc
sibili.
&
t
m
^O-
I ^XE
fro^
Oche torna a:
iEC
if m
jiE
^5^ i
-o^
5
3S1
te
sono buoni:
ESEinPIO
Pi^^
mM.
me
^^
m
33: 3s:
Lo
stesso
Esempio
corretto:
iM*^ f T^=T
j^y^
Oppure:
^^
3r
^^
s
U
i f
?^3=^
m^
Ve
a mm f ^
Buono
m
Oppure
Buono
'^
t
zz:
:/_
^ ^3^
Buono
^^"^^^
:^^^
u
98062
^ ^
Oppure
sempre modo
451
si
Bisogna sopratutto badare alle quinte ed alle ottave, quando succedono per seconda superiore od inferiore, per Esempio:
CattiYo
le
Tr
--
Note fondamentali.
i W w
3E
O
5
Cattivo
_o_ -5
3!:
9E0NDA SUPERIORS
XE
-O-
w W
Bnono
-O3X1
1.
3a:
SECONDA SUPERIORE
-^-
XE
Per evitare le due quinte in questa successione, bisogna;i? far discendere k Ouinte del primo accordo; 2? pervenire suUa quinta o sulla hota principale del s^condo accordo per moto contra. rio. Questa regola e infallibile.
BUODO
3X1
:CL
S^
Gli stessi
-O-
^ F=^
Esempi
rettificati:
m
Bisogna altresi evitare
Cattivo
di
XT
w
a:
Ul
TE
--
^^
I
^
Questo passaggio equivaJe
.Ji
r r
^s
r
-e-
X5r
'r
xr
bene spesso difficile di evitare le ottave nascoste e proibite; ma un armonista abile ne tfova quasi sempre il modo. Ecco un Esempio nel quale una tale difficoltasipre. senta ed in cui queste ottave vengono indicate con + +.
Accompagnando
la melodia, e
i
Cambiando
la
J^=F^=fi
s
}
^1,
^^^ ^^ g ^^^^^
5_fi_ %
7
nota del Basso nel primo accordo della terza battuta, sara facile evitare le due otta. ve nascoste. Ma se in quest' Esempio si vuol conservare questa medesima nota nel Basso, nonv'hache a modificare I'armonia nella seconda battuta; il che non e praticabile se non come segue:
^-^
.^=n
^m w
^
U
i
7
^
98062
r=f=r
U
162
la si alza o si
nella
medesima
p^trte,
(J)
Catlivo
Idem
()
Idem
ESEMPI.
i
(*)
'
II
j i/l lij
(c)
m
si altera.
i TT
il
|J
^^Vj
in
^
j
m
d
JQ-o-
rr
I
quale e facile a correggersi col solo conservare nella stessa parte la nota che
ESEiHPIO. .
'
""\
BUODO
i |
"
alterata nell ultimo.
La
i
BuODO
XI.
E*:
s
la
il
\><
#
Buono
U #
XatthoT
nota che
si
Cattho
vuole alterare
si
doppia alterazione risulterebbero due ottaveproibite,bisogna far progredire le due parti per moto con_ trario e far discendere Tuna di esse per gradi congiunti.
ESEmPI.
^ ^M fy m
i-
Oppure
2.
31:
5.
33: 3a:
W
le
TSL
-^-
^
'
flf
XT :&
W^ J-i W
--
iMl
1^
.
I
4
JQ-
g!
^^
^-
:&^
XE
Baono
Bnono
le
Buono
^^ f
BaoDO
i-^
xc
*j:
^ H
Buono
3s:
i
Quando
note hanno una certa durata, si puo evitare la cattiva relazione colPintrodurre InunadeL
1'
alterazione.
Nota introdotta.
BSRMN.
Nutaintrc introdotta.
* i
an
J-O-
^ f
u
8062^
J XE
rr
i^
Bnono
r'lff-^T
^
w
453
I
_
l-^T
Questo caso e tollerato, perche le note contrassegnate (+) vengono considerate come appoggiatu. re, senza delle quali la frase sarebbe come segue;
m
,
A
_
^ r
3r
g^
ta.
Tollei-ato
p^
^
s
jss:
-e-
Quest' Esempio puo aver luogo quando la cattiya relazione succede tra
Basso ed una parte acu. Sarebbe cattivo se awenisse fra due parti acute, oppure tra una parte acuta ed il Basso.
il
22:
s
-O-
3!=5t
^
SI. 31:
^ fryCattivo
Cattivo
ESEMPI
-o-
dd
7^
l^ft
:.
TT
^
Hii>n Cattivo
I
-o-
i
P-
35:
;c5
^ ^
^ ^
N?3.
il
XE
33l
1^ i^
Tollerato
^ ^ ^^
i
di
fe^ r
P
ncr -o-
-e-
N?5. sia tollerato, io non consiglio verlo in quest' altro modo, cambiandone I'armonia.
Quantunque
fame
m ^W W m W m ^#
M
Oppare
J.
4;
l*
a
u
5
98062
iii rf
liA
'
i
r'r^^
154
La
primo
di
un
altro.
i
ESEMPIO
m
i
icte ji
'^S
T-fif
ecc.
a
Un
-<9-
'9-
B-
t
La ma^g:
regolarmente quando
la
ESEMPIO
t
N.^S.
si
N?5.
sr
t
modi
V \
^
come nel
N?
i.
N? 2.
Nl* 5.
Una Seconda maggiore superiore. Sol-La, Una Terza minore inferiore. Sol -Mi. Una Seconda minore superiore. Sol-La k
ma bisogna farle
cordo, vale a dire, bisogna che le parti, risolvendosi, salgano o discendano solamente
citato
Esempio.Tuttavia, essendovi delle note comuni ai due accordi, possono cambiare di posi_
^
s
XE
\.
=^ OIlSiedilRe,ri_
solvendobi, possono
^s^
xy
xs:
fc
^
3
? n:
3.
33:
TiO-
TT
iEE
io:
dtn:
im
Ma
in tutti questi
la 7?
il
Sol
98062
155
senza di
es_
isolati
non
litti
a prodiirre armonia.
Non
tntti gli
accordi
7."
dimi_
nuita sono quelli, fra essi, che ne offrono maggiormente. Noi ne abbiamo gia dato degli e_
di quest' opera,
N?l
Settima di secon. da specie, contrassegnato (+)
di
N?2.
Accordo
*
-eo-
xr
^^ o-XSL
^
Eccezione.
S
Semicadenza.
-O-
i
?
op
vy
5bP=
m
N?5.
m
P
-e-
i
so:
=^o-
5
Semicadenza.
--
xr
_Q.
=^ -
*
Eccezione.
T5"
^
Cadenza perfetta.
Eccezione.
^
NV.4.
^
ioEE
-O-
+
jCL.
N!>5.
jql
ja_
^
XE
s
XE
s
Eccezione.
JOL
^
Cadenza perfetta.
#
gd s
Xt
"Tf"
33:
^
Eccezione.
^
XH
SEE
-^
XE
+
fc:
XL.
Accordo
di
Settima
^
XE
XE
XE
te XE
i
^
XE
+
tfi:
XE
^
IE
te xe:
->-
di terza specie.
-&-
Eccezione.
Eccezione.
XE
--
*:k_^ P
N?5.
XE
N?5.
N?4.
^ m
XT
XE
it Tier
--
^s? o-
^ela
O-
=g^
Eccezione.
Eccezione.
XE
SE
rf
c>
--
XE
-e-
-e?
Igs
Eccezione.
W
-O-
--
XE
XE
98062
456
]V?1
Ni'S.
Accordo
di
di
Settima
*
zsn:
^B^
35:
quarta specie.
Eccezfone.
F
JD-
-O33:
^
31:
*^
N?l
33:
-e-
^^
efe
Eccezione.
Qneste due eccezioni non sodo tollerate se non col passare dalla dominante alia tonica.
Accordo
di
Nona
maggiore.
i m
&
.1.
-o33:
A
--
3r
Eccezlone.
m
N?2.
ft
Eccezfone.
_Q_
^^
XI.
31:
N?l
-Q-
^
ST
te xi:
^
3X
Cfc
Accordo
di Sesta
Ecceziune.
eccedente.
5? 2.
t^=^
31:
sx.
XL
*^
1.
1^
ffi
t5
N?3.
X3L
Xi20:
Xi_
t^
ffl
^5=
Eccezione.
Eccezione.
^ 5
-^
S
te=
fcnr
I1&
3x:
non
offre neppure
all* in.
di Sesta eccedente.
ESEMPIO.
iw m
-&-
i SDC
EEC
m
-o-
ois
31.
^-
-o-
Le
eccezioni praticabili nella risoluzione dell' accordo diminuito, dell' accordo di quinta ec.
cedente e dell' accordo di quinta eccedente con settima, sono indicate nell'esame che abbiamo
fatto di questi accordi.
Tutte queste eccezioni, quantunque buone per se stesse, possono tuttavia produrre un cat.
tivo effetto,
il
sentimento musicale.
8e6e
157
ACCORM PERFETT&.
Poiche gli accordi perfetti non esigono risoluzione come gli accordi dissonanti, il loro imu piego e piu fecondo di mezTi; perciocche qualunque accordo della classificazione puolorosuc.
cedere immediatamente. Abbiamo detto nella prima parte in qual
ro, ci
modo
si
coUeghinafradilo.
Tutti gli accordi dissonanti possoco succedere ad on accordo perfetto maggiore e noye sola,
1'
BSBflPI
i9 Partendo
(A)
Accordo diaiinuito.
(1)
Accordo di 5? eccedente.
(C)
is
fp)
;
i-
^
;
;
Settlma domlnante.
-GL 331
4^
XE XT
g
fj^
Xi_
XE :
TT
;
&
Settima dl 3? specie.
4^
^
9? maggiore.
&
#V iXE
m
*J
I
Settima
dl 4* specie.;
~rr~
1s
(I)
^-
is
i^:
t;
9? minore.
^.
Accordo dl 69
I
ZHE
331
XE
Accordo
m
41 4?
XE
5
^
M
'
Sg
A
di 6? ecced.
XSE
(K)
e 6? eeoedentL
lift
lo
XE
^O"
M^
XE
^-
Accordo
con settim*.
XE
-i
&
^i
s
m
i
fc
1^
Accordo diminulto.
Settima domlnante.
Settima di Q? specie.*
XE
^
;
ss
I^
E
XE XE
XE
TE XE
;
^
XT
i^ ^
;
k XL XE
P
XE
^
XE
!
Settima di 3? specie.
Settimadi4? speefe.
e-
F^
9? minore.
iIE
XE
^3P^
edi 6? ecced.
^
o-
m^
O
XE
Accordo
9? maggiore.'
f,
Dl
s
:i:
k XE
XE
S r
di iW
TV
*o-
w
e 6?eccedenti.
ti=. a
:
XE
^
u
;'
Accordo
S^ o98062
i58
Trovandosi ogni accordo dodici volte nel nostro sistema (vale a dire su ciascuno dei dodici
semitoni della scala)
,
e chiaro che non tutti gli accordi sono atti a succedere adunostessoac.
fame
scelta.
dodici accordi di settima di quarta specie) non ve n'e talvolta che uno solo chepos_
sa seguire un accordo perfetto determinato, menlre che, fra quelli di un'altra specie,veneso-
no
atti
a se.
come
h3iDO
FA.
3i: 31:
DaPO
#
m
s s
-o-
-e-
^
XE
SOL.
DI>0
LA.
^^
^ll
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-o-
ift
xs: 31:
\r xc XE
^^
Da DO
a
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5^^
XE
SE
*o-
o-
TT
XE
XE
^ XT
medesimo Tuono.
m
Da
XE
m
DO
XE
^O-
Note fondamentall di questi accordi, ma, che In ipiesto caao, non bieogna percuotere colle altre parti.
Rimanendo
nel
t
5F s
s
--
s
-O-
DO XE
BE iuin:
--
Da
XE
MI min: XE
-eo-
^E
t
XE
XE
5
-O-
XE
XE
XE
m
Da
.
m
a
XE
Note fondamentali.
FAmin.
DO
Da.
DO
*'
Da
DO
-o-
5/k
-O-
S W
--o-
XE XE
-o-
ps
i
& XT
*^
'
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t# H
XT
t XE
xr
g ^ XE
k
XE xr
s ^ XE
s
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-o-
p ? XE
a
-e-
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BDC
s
^
XE
E XE
-e-
Note fondamentali.
?yr
XE
^
T5-^
i ^
IL
t^
XE
Da i>0
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fi^
Da Z>0
ii;k
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iB:
XE
XE
^
XE
:fe^
^o9^-
SE
^aE
XE
-o-
S1^
le
-O-
m
si
Raramente.
XE
Note fondamentali.
98062
159
i?
Qualunque cadenza perfetta puo venir cambiata in semicadenza. Per operare questo
il
ESEMPIO.
!E3 i m
^ XT
31:
^
XE
^ O
Semicadenza.
t>
Cadenza perfetta.
HZ
2? La Semicadenza puo
non
rivoltato.
ESEIPIO
rl^=^
J^
^^
Cadenza perfetta.
interrotta, se le si rivolta o le si
XE
-O-
33:
Semicadenza.
cambia I'accordo
fina.
siccome
si
e gia dimostrato.
(B)
(1)
fC)
i c
fe i:
iz
-^l-
31: -o-
^ 2 ?^ i
f
Cadenza perfetta.
jg
H t *
-o-
jDL 33:
Cadenza perfetta.
f=^
Cadenza perfetta.
22:
ZZ
3r
Termlnazione per.
fetta,
XE
XE
Termlnazione Tie piu
indebolita dalla parte su.
perche la par.
te superiore
termlna
suUa Tonica.
(1) Queste due ultime cadenze perfette possono adopcrarsi ne' period! intermedi, Ne' period! final! si 6chi>ano, a
meoo rhe
980^
i60
il
ESEMPI
i^
th
S
Accordo perfetto ma^gio. re della sottodominante.
^
JtE
31:
XE
g
Accordo perfetto mine, re della sottodominante.
^
3j:
331
m
la
zss:
Cadenza plagale.
-XT
Cadenza pla|ale.
A* giorni nostri questa Cadenza e usata quasi unicamente nella musica di Chiesa e dopo
^
m
denza;
i^ W
3x:
m
rzt
r:\
r\ IE
=
v^TV
noL
-yOt-
Cadeitsa perfetta.
Cadenza pla^ale.
la
denza perfetta preceda questo pedale, che, in questo caso, non e che una prolungazione della Ca_
ma si
mo do
seguente:
3
Formola della Cadenza perfetta.
Ibi
S
sul
22
^
XE
^ ^
XE
Cadenza rotta
i5>-
^
perfetta termina sempre
,
U-4
^^ ^ ^
-
351
ir
xi:
31
La Cadenza
interromperla.
il
periodo musicale. Se
si
volesse prolungarlo,
il
che
Un periodo
si
98062
46i
Sovente
si
puo prolungare
la
Semicadenza.
ESEnPIO
IN
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S^
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fPrincipio d'una
nuova frase.
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Partendo da
DO MAGGIORE
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33:
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nuova frase in
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niinure.
-unuT
Modulazione in
ALTRO ESEMPIO
Modulazione
Partendo da
Re minore
DO
MAGG.
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Pf ft
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11
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'
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fTW^ mstHn
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di questo
jEEHi
Principio d'una
g^ ^
Modulazione
Partendo da
in Sol e
Dominante
di
RE
'v.
jEunz
4LTR0 ESEMPIO
prolungazione della Semicadenza sulla Dominante
DO
MAGG.
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98062
o
^"W
^
WTTT
Principio d\ina
nuova frase in
Sol maggiore.
"CTTiTT
Quest'ultimo Esempio e
pezzi divisi in due parti,
come
162
Poiche rarmonia non e soverchiamente ricca in formole
letreseguenti formole;
di
2.
5.
g
TSL
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sempre coll'ac-
soppressa.
2.
5.
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(1)
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XE
XE
98068
163
uno diminuito.
ESEHPIO
'l?ACCORDO
2?
-eMinore
5?
3i:
Minore
4?
-oMa^^iore
5?
6?
7."
XT
Ma^^iore
xn
Ma^glore
Minore
Diminuito
piii
usati
il
sono
il
1."
sulla
tonica,
il
5.*'
sulla
dominante,
il
il
4/
sulla
2."
ed
6..
II 3." sulla
mediante h rarissimo, ed
7.
non
modulando momentaneamente
La
si
minore siccome
h osservato nell'
esame
di
ESE8IPI0
SU
di
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XE
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XE
;:
Xt
9.*ma|g:
;;
-O-
Settima
4f specie
di
2^ specie
di
2f
specie
4f specie
7? dorain:
7*di 2* specie
di
3f specie
'.
la
la
Settima
Nona maggiore, ma
Cosi
il
numero
d'
accordi
pud continuamente
Tuono maggiore,
h di otto.
ESEMPIO
XE
-O-
-^-
-e-
XE
XE
XE
gli
altri,
noi
li
presenteremo nelil
primo
s'
usa
piCl
secondo
piil
del
_5
fi
XE
-o-O-
-e-
XT
-^-
XE
-o-
rivolti,
si
ha
piil
vasto
campo per
variare
164
Col mezzo
di questi rivolti,il
sullame.
ESENPIO
6
6 4
Jl.
XE
XH
33:
-o-
--
:R3J3I
-o-
-o-
-oProveniente dalla9?magg:
4
6
3
m
A.
xi:
6 S
XE
Raramente
-O-
-^-
-O-
--
-OProveniente dalla9?ma^^:
XC
6 4
XE
XT
Raramente
6 5
-e-
j2
Q_
Raramente
Poiche
il
Basso puo ricevere piu accordi sul medesimo grado della Scala, non
si
si
pub
anticipa_
Ma gli
e certo
il
2? Quando questa quarta giusta non sara risoluta convenientemente suU'accordo che segue.
5? Quando la Settima sul seeondo grado, in qualunque rivolto essa sia,non sara preparata. 4? Quando un accordo dissonante non potra avere la dovuta risoluzione.(i)
In generale,bisogna evitare d'impiegare inutilmente
il
il
2.
-oi
4
2
5.
4
2
4.
6 4
6 4
-o-
-OCattivo
i
-Cattivo
-o-
-O-
-&-
_2_
I
nieDo cattivo
il
medesi.
mo accordu Pertanto
si
il
6?e dal 2? grado della Scala (fuori del caso N?4.) Tnentre
si
do,peresempio:
S
Non
daU'esperienza.
i.
%
XT
-O-
5. 5
XE
--
4. 6
-O-O-
-e-
Bnono
bisogna tuttavia dimenticare che
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il
m
(1)
_6
XE
Cattivo
-i^
^
XE
Pessimo
-O-
la
ma una
spiegazione su
tal proposito ci
condurrebbe a
9H04!2
A6S
.
IN
5.
DO MAGGIORE
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(o
I
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4.
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^
1^
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Ecco
A.
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la
6
maniera
di servirsene:
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3X
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3X
-e-
XE
-o-
XE
I o-
33=
XE
-O-
Cio che abbiamo detto degli accordi presi inun Tuono maggiore, s'applica ziandio,conc[uaL
che eccezione, ai Tuoni minori. Gli accordi di tre suoni, di cui
si
Tuoni ininori,sono:
IRaramente ma^giore; Raramente minore
;
INX^ MINORE
XE
-o-
-o-
XE
-e-
;;
-o-
XE
Gli accordi perfetti del 3?e del 7.**grado nel Tuono minore V'
fare una modulazione passeggiera in
/*
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Do
XE
-o-
4
3
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-O-
o-
^
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Z\i
Piu di rado
^
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3
Tutti gli altri accordi dissonanti che sitrovano in questa Scala, non possono servire che per mo.
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2
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XE
XE
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-O-
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M.
m
5
!l
Raramente
98ff62
166
piil
allievi
le loro
modificazioni per
mezzo
de' rivolti)
su ciascun grado
d'
senza che nessuno di questi accordi sia estraneo alia medesima Scala
nella pratica del Contrappunto doppio, della fuga, del
difficili
ad accompagnarsi
6
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DO MAGGIORE
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XE
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T
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Hh -1
-1
(1) (2)
Ed
alterata. CReiehaJ.
Nona maggiore,
di cui
il
LA
debb' essere
indicato col
(3)
numero
'
12,
atteso che
(Reicha).
E ancora un
rivolto della
Nona maggiore,
LA
s'
10,
Reicha).
167
6
_ '^
t_
X4
II
sui 7?
II
,
Q
(1)
II
si
tratta
che
di
cercare ognuno di
d'
come nota
integrante,
accordi pos-
su ciascun grado
(2).
(1)
3.'
specie (SI
parte,
pag.
(2)
Dalla maniera di esprimersi del signor Reicha in questa e nella seguente pagina,
gli
lo
ivi
variforrae del Basso. Se ne guardi, e a tal uopo consulti detto nelle tre pagine precedent!. Quindi
consideri che
altri,
il
di
essi
accordi non
le
progressioni
parecchi
come
6
,
6 quelli di 4
di quelli di 4
sempre o aggiungere,
altri infine,
come
quello di
suoi rivolti,
non s'usano
7. di
passaggio, salvo che quello della Quarta non fosse un derivato dall' accordo
tal
Nona
sulla Seconda;
il
quale in
all'
accordo
di
Nona, e
in cui
bene spesso
la terza dell'accordo
Che se
Reicha ha
fatto
vedere in pratica,
pagina
168,
Tuso
di pres-
soch^
della tavola,
il
il
ma
ben anco
la
Melodia
di
un pezzo
di
ma
piij
omogenea
piii
coll'
indole
seguire
1'
nelle
compo-
non avesse.tutto
,
stile,
Dissi
piil
riprese
che dal metodo abbracciato dal nostro Autore seguono de' gravi inconvenienti.
II
se
gli
Accordi e poi
sistema tonale, e riuscito finalmente a partorire la tavola della pagina 166, nella
si
quale poco
Dopo
ci6
non e meraviglia,
ch' ei consideri
come un nonnulla
98062
168
che da
le
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98062
174
Per
la Scala
nel Basso
esiste
una formola
d'
il
nome
di
Regola
dell'
Ottava.
ESEMPIO
Modo Maggiore
fi
JL
-e-
SCALA
ASCENDENTE
-e-
XE
lE
XI-
SCALA WSCENDENTE
m
m
3i
XE
6#
XE
O-
XE
-O-
XE
IKodo Minore
31.
--
6 5
SCALA ASCENDENTE
XE
-O-
lE
1^
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-o-
-O-
EE
aL
ho-
SCALA DISCENDENTE
xn
-o-
XE
<V
la
XE I
di
Questa formola h talmente povera nella composizione pratica, che non vale
discussa
in
pena
il
essere
quest' opera.
Basso fosse
costretto a
discendenti, e quando
non
vi
fosse
modo
di
prendere
accordi diversi su di
uno
stesso grado.
dunque conoscere
confusa quando
accordi
1'
ci6
complessi, con
il
cadrebbe in questo
gli si
difetto,
perch^
r orecchio avrebbe
cid
tempo
che rende
1.0
1'
armonia oscura,
^:
Una grande
La
2.*
accordi che
si
succedono con
Due
diversi
movimenti simultanei
si
collegano
facilmente;
sono gi^ nuocere alia ehiarezza, se non sono ben combinati fra di
sopratutto se non
dall' altro.
si
bada
di fare
alia
distanza di
Ma
con
175
"t
dunque
dell'
fatica
sprecata lo
stillarsi
il
cervello
alio
scopo
di
parte
modo
caos.
di trattare
una
tale
massa
d'
istrumenti
non servirebbe a
nemmeno
per dipingere
il
Non
e,
nel
L'armonia a
confuse che
1'
tre, e
meno
soggette a
riuscire
armonia a
percid bisogna
fame un uso
Insomma,
chiamente
i
noi
raccomandiamo
raggiungere
;
la chiarezza, di
movimenti simultanei
delle
parti
di
non
istrozzare
le
raodulazioni,
di diffidare di
una successione
alle
evitare
gli
accompagnamenti complicati
istante.
e pretenziosi
melodie predominant!;
e di
non
cambiare
di
Tuono ad ogni
nell'
Oltre la chiarezza
di
Ma
Termineremo
coll'osser-
vazione seguente:
Un
menti
certi
movi-
le
leggi,
non presentera
immaginazione n^
i
debbono imitare
grandi poeti,
sempre puri ed
intelligibili,
qualunque
In
in
tal
sia
hanno messo
mai
dalle
campo
dipinto le situazioni
si no a'
piil
leggi deir
armonia poetica
infine,
da Omero
di nostri,
non
v'
stato
tempestosi ed
tormenti deirinferno,
ma
senza di che
le
tempeste,
le strida
selvaggie e gli urli feroci saranno ancora preferibili ai vostri quadri, perch^ conformi alia natura.
98062
COL MEZZO
Ludovico Viadana fu rarmonia. II suo metodo
dussero vari cambiamenti,
il
1)E'
IL BASSO.
numerare
il
Da
intro-
quali poi
dunque
metodo primitivo e
di tutti
i i
il
piil
generale, ed
solo
con cui
possono accompagnare
Bassi nu-
merati
Si
usano
talvolta ancora
di altrettanti
1,
ma
soltanto
in qualche caso
intervalli: 2 significa
una
numeri,
-p^
XE
2
XE
XH
n
XE
sovente due:
in
qualun-^^
XE
altro, e
XE
conseguenza
il
Ma
3,
per esempio,
significa
cosi, 3, e
un accordo
5
dunque suppone
in pari
tempo
Per alterare
al
adoprano
diesis,
bemolli, e hequadri,
quali
si
scrivono vicino
5,
numero, prima o dopo, nel modo seguente: h diesis, ibemolle, & bequadro, oppure diesis
4,
bemolle
abbassa
il
bequadro 6
ai
(1).
Ognuno
il
la
quale 6
Spesso, invece
di
mettere
diesis
accanto
numeri, s'indica
ir, jgr;
il
la
medesima
alterazione
taglio, nel
modo seguente:^,
numeri
(2).
che
equivale a i diesis,
5 diesis, Q diesis.
non
si
Le
bequadro;
ma
h con-
3,
posto
solo
al
disopra
del
Basso, indica
accordo diminuito.
(1)
Metteteli
sempre prima,
tra le
o,
se
meglio
vi
piace,
delle
in-
certezze. (Rossi).
cui era I'arte della numerica al che forte si dubita primieramente, so, secolo, pi'incipio del riguardo al sistema armonico il Viadana essere I'inventore del Basso continuo; in secondo luogo, che, avuto 1' almeno, quanto al 4, 5 e 6 de' dal Reicha, uso tagli accennati assolutamente di quel tempi, si puo negare che forse si tagliava il Jr per indicare la 5. falsa, usata talvolta, ma a que' tempi ancora reputata Diabolus in musica. L' invenzione di tagliare altri numeri al certo deesi attribuire a tempi piu a noi vicini, a quelli cioe in cui taluno immagino d'introdurre il razionalismo nella scrittura della musica. Se fossero cotestoro male avvisati non 6 a dire: perocche e cosa troppo evidente che, nella musica da eseguirsi nell'atto che si legge anche per la prima volta, tanto meglio e rapidamente saranno percepiti e intesi i segni grafici, quanto piu sono riconoscibili per solo intuito, senza dover ricorrere ad un raziocinio, ancorche semplice, che ne tagli ai numeri includano il raziocinio si dimostra agevolmente con un semplice dichiari ii valore. Che
(2) lo
non ho
17."
mani alcun documento che dimostri lo stato quando fioriva il P. Viadana. Questo tuttavia io
V'
^\[
Sf
*}
'-
^^
-8-
Colla numerica
il
s'
esprimerebbe senza
tagli
col
taglio
y*
diesis:
=11
il
qnello,
ha da essere un Sol
ma
vedendo
^, io
177
Le
piccole
linee che
si
pongono
in
seguito ai
si
numeri, e che
si
L'esempio seguent
Le
parole Tasto solo significano che una frase (d'altra parte non numerata) debb'essere ese-
^
MODO
non
-<
note
fi
'
3X
j
debb'essere eseguito
^'
4
f
T
f I
"^
guita senza accordi, vale a dire, coUe sole note del Basso.
DI
ESEMPIO
|
S
I,
-o-
-e-
-O-
-e-
o-
8
3
-O-
-O-
i
8
5 3 8 5
6 3 5
m
Non
v'
-O-
-e-
-o-
-o^
differenti
maniere
la scelta
se,
ne 6 pressochfe
sempre determinata da
perfetto di
dopo un accordo
Do
V*
,t
=
in
si
m
si
33
f'
<i
perch^ I'alterazione
da maggiore
prescritta.
al
minore
si
fa alia terza, ed
in questo,
come
6
II
primo
numera con un
6,
oppure con
6
4.
3,
secondo
ii
caso.
II
numera sempre
Roicha debba rappresentare una Quinta eccedente e non semplicemente una5 c/iesis: altrimenti a che pro due segni per esprimere la stessa cosa?), ma c d'uopo ch'io ragioni di poi per trovare quale sia il Sol che occorre per fare una Quinta eccedente col Do. Mi si opporra che qualunque principiante in Armonia conosce a prima vista che la 5.' eccedente di Do e Sol diesis; ma io rispondo che ad ogni mode Toperazione del cervello nel sistema dei tagli 6 duplice, vale a dire vi s' include, comeche brevissimo e semplicissimo, un raziocinio, laddove nell'altro opera il -solo intuito. D'altra parte, l'esempio che ho citato, e ovvio; ma accadono molti casi in cui non si puo dire che qualunque principiante in Armonia, e talvolta gli stessi provetti, conoscano a prima vista quale sia la nota che dee formare tale o tal altro intervallo sopra una data altra. Peggio poi se da un solo numero tagliato ha da interpretarsi ed attuarsi un intero accordo. 11 fare poi come il Reicha, e come io stesso nella prima edizione del Fcnaroli, cioe mescere il sistema de' tagli con quello degli accidenti, mi par cosa che non torna ad alcun utilita. Io per me, mi atterro d'ora in poi sempre alia maggiore sempli6ita; i numeri rappresentano le note; le notr si modificano con gli Accidenti: cosi, dunque, anche pei numeri. {Rossi).
to credo, 6 inteso dallo stesso
98062
178
II.
DELL'ACCORDO DIMINUITO.
Abbiamo
detto dianzi che
5.
II
si
numera
6,
oppure 3:
il
secondo rivolto
nnmera
4,
come
AVVERTIMENTO.
Egli 6 chiaro che
questi
errore.
si
si
tutti
numeri
ovunque
accidenti saranno
Le
a mettere
assai piii
di cid
che diciamo:
ESEMPIO
N."!.
m
In quest' Escrapio
teria h abbassata
si
_6L_
XE XC E
xr
S A
%\>
-o-
5o:
M E.
II
niodula da
Do
il
Mi
hemollc.
la
sua
d'un semituono;
d'
terzo accordo h
Do - Mihemolle - Lahemolle,
esige I'aggiunzione di
cui
due
un semituono
ma
Mihemolle;
6;
il
il
quarto accordo h
Re-Fa-Sihemolle, che
un hemolle
al
numero
ESEMPIO
I
N?!2.
XE
-e>-
XE
-O-
i o-
JQ.
XE
8
t O9
<y-
10
ESAME.
In quest' Esempio bisogna con un diesis indicare che
giori,
il
quinto ed
il
Mi- Sol- Do
fa
d'
diesis, e
non
quadro.
V alterazione
6,
si
sesto accordo
non
uopo
indicarla,
numerate con un
diminuita non
suppone sempre
Do diesis,
e non mai
Do bequadro,
atteso che
terza
179
BSEMPIO
5 6
N!*5.
5
zz:
mE
2;
_3
1^
jcc
-o-
3X
ANALI
Sulla
1,* 2.*
I.
e 3/ nota di
quest'
Esempio
gli
vi
Perciocch^, se
il
6 nella
1.'
battuta
non
Per
5,
1'accompagnatore non farebbe che I'accordo indicate dal 6 (Do- Mi- La).
Mi
che
1'
accompagnatore farebbe
cosi:
m
In generale, numerando un Basso, fa
indovinare, ed, al contrario, risparmiare
necessity.
i
invece di fare;
T^
mtk
LA
quango non siano d'assoluta
d'
numeri e
gli altri
segni,
III.
quinta di questo accordo essendo sempre una nota alterata e presa fuori della scala in cui
6,
il
tuono.
m
I
^L_
KJ~
j
5i
i
6
l5^
rivolti in
que-
(a)
(B) , %\
st'accordo s'indicano:
J
IPRiyolto.
I
^
1'
(C)
()
XE
2?Rivolo.
\\
ST.
:;
l?RIvoIto.
II II
29 Rivolfo,
II
H_
II
Bequadro che 6
vengono
r accordo
accompagnatore
sia certo
rivolti del-
minore
di
Do
diesis,
Noi
altro,
480
IV.
MODO
il*
DI
NUMERARE
si
numerano con un
con
7,
numerax.o
5,
5 8.
rivolto,
con
con
3,
3.
6
4
2.
i
4? Nel
8,
, l>
Ij
la specie alia
11
3X
'
-^
1?
6l>
Xt
',
-OIf Specie
;
"O"
Specie
^
M
4-11ilf
6 5
JL
i.
i
:
^
!
2? Specie
1?
Specie
1?
Specie
S
.5
-<5>-
J8_
A.
A.
i
3f
i
Specie
H
',
?
-^
H^
Specie
^f'
Ilf
3X
I
If Specie
If
Specie
7
'
Specie
^^
r
6
_5_
ii
;lf
X
-o\
^
6
a.
\r^
G-
Specie
;lf
Specie
6 5
6 5
4
3
^?
-i^
r
:4f Sp:
;
ZH
3? Sp:; 2f Sp:
?
2fSp:;2fSp: ;lfSp:;
i
;2fSp:;2fSp:
1
n:
IfSp.
XE
;i?Specie;
Quando Paccordo
di Settima dominante si trova nel suo secondo rivolto, senza la nota fon.
6!|,o 6|t,
secondo
11
Tuono.
^
Seguendo
il
ESEMPIO
ill
-o-
JX
'
XE
7? di
prima Specie,
I*.
...................
sistema del T^a<fana,le quattro prime specie di Settime si numerano nella stessa
guisa; cio che deve guidare I'accompagnatorCjed impedirgli di confonderle,sono gli accidenti inohia.
7!*
sono
m
(l)
XaFA
!L
XE
;
-O;;
XE
;;
-O-
I
2f Specie 3f Specie
;;
If Specie
4f Specie
il
Parte I? (Beieba)
^^^^^
181
poich6:
I.*')
Sul quinto grado d'una Scala maggiore la Settima h naturalmente di Sul sesto grado, 6 di Sul settimo grado, di
l.
specie, ossia
dominante.
2.)
2.* specie.
3.*
3.)
4.')
specie.
si
l.
il
Fa
h diesis;
e,
se
si
volesse avere
scrivere 5
la
La
MODO
DI
NUMERARE
L'
tal
caso presenta
un accordo di Settima di terza specie, ne' suoi rivolti bisogna indicarlo in modo che r accompagnatore non possa confonderlo con questo, e che abbia a collocarne la Nona sempre
nella parte superiore.
ESEMPI.
12
Oppnre
-Oeenza
1? rivolto le la nota ^ond.
6 3
10 6
-^
-o-
10
m f
L'
t
-o-
^
DI
8^
-^
-o-
VL
MODO
E
DI
L'
NUMERARE
ACCORDO
NONA MINORE
6
-&-
ESEfiPIO
-o-
3? rivolto
senza la nota fond .
\ !
Se quest* accordo e dato in altri Tuoni, bisogna mettere accanto ai rnimeri per indicare le alterazioni.
segni necessari
ESEMPIO
4
S ^
*b
tL
-o-
I*
-->
^
Oppure
98062
en
-o-
^^ ^
A.
331
o:
Tl"
33Z
182
VII.
MODO
DI
NUMERARE
L'
ACCQRDO
Oppure
^
DI SESTA
ECCEDENTE.
ESEMPI
m
DI
I
Bxr
INI>0
-o-
#
IN
zm
IN Jf/t
X^
Tin
MODO
NUMERARE
J9r
L'
ACCORDO
4
3
DI
4?E
6*.*
ECCEDENTE.
3
4
3
ESEMPI
=511=
-^ OE
IN
trrr
tro"
iNJKJrlr
IN i?o
ra
IX.
MODO
DI
NUMERARE
ft
L'
ACCORDO
10 1) 6
zs:
-<9
DI
5**
ECCEDENTE CON
Ik 3X
12*
7."**
ESElBPr
^ =^
6 5 iz:
10 tf 6
Fondamentale
Fondamentale
MODO
1?
DI
pongono
sulla
11
e si tirano
delle linee sn tutte quelle note che si yogliono fare sentire sotto
medesiino accordo.
E8E1PI0.
^^s
i''rrr
if
^rcfi ru-^f
fr
ciif^
98062
1S5
le
un movimento
nnmera
cosi:
^^
3
8
3 3 3
3
(^
ax
f-
'
M
il
5654 3456 12 4
3
3
1
f-
xi:
33:
XT
xn
Le diseonanze che
le parti acute,
esi-
stessero.
ESEHPIO.
M5
6
^
6
M$
6 4
7
w
6
.4
f-Vr
<9
g ^
6-
?
Quando
le
&
numeri
sulle note
T accompagnatore
le
eseguisce nel
modo seguente:
P
\
*==#
w~
^=t
6
^3
^^
e
H
6 5
j
6 6
^ xr
I
^
^5
XT
i
6
2=3
^5h-g
zfc^
6 5
8
5 3
XE
i^
I
ha.
^r
I
^p
-^LQ
^B
3C
fe
S SB
mezzo
de* numeri.
98662
IS4
Neirarticolo sui ritardi abbiamo gia chiarito
soltanto per cio che riguarda
i
il
modo cod
il
ma
ritardo
medesimo^e
la rigolu-
zione di esso. Ora ci rimane ad indicare quali numeri fa d^uopo aggiungervi, per determi-
nare
il
il
si
^
N?
i.
T*
jSl
-^=i
:
In quest'
Esempio
il
ritardo e la risoluzio-
i
T
ne
si
-o-
N?
g m
2.
/SL
In quest'
Esempio
si
volto dell'accordo di
La minore*
Y
N?3
Togliendo
^ ^
-tf
Z&
s
-O-
In quest'
Esempio
il
ritardo si fa sull'acsull'
accordo di
il
Esempi
4
3
il
^
non
si fa
Ora^UBando
indispensabili,
il
i
ritardo,
reali,
quali sono
Cosi dunque, se
si
volesse ritardare
i
il
Do per
bisognerebbe aggiungervi
ritardo e la risoluzione
ESEflPIO
t
2z:
^
a
31
i
6b
I
5Il
^O-
3X
S6062
^5
QiiAiido
i
il
ie dell' accordo.
E8EMPI0.
$
m
iz.
--O5 2.
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4
6
2
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6k 4.27
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8 S
33:
i>
'
col
modo
di numerarli:
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^-^
7
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7
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8 6
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^ s
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133:
7
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-5.
31
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76
^ ^ ^ ^
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Ir-li
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3
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6-
648
8-
3_:4
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^4
6-
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J
121
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7-6
ll
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^
7-6
4-1^
?^=^
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7-6
^ ^
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7-6
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6
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M
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4-3-
19
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6
5
6.
^^^ ^
K^
\^
\i
d^4d
1^^^ i
twB
^wf
^|^
rmif-
4."
II
Modo
di
numerare
il
Pedale.
Pedale s'indica ordinariamente coUe parole Tasto solo. Secondo questa indicazione, Tacle
sole
tl
questo un
ma
tuttavia
facile
a correggersi
abbandoni I'armonia
r indicarla.
1^
dove essa diviene pid essenziale, e cid per la sola ragione che h
Oltre la nota che fa Pedale, la parte posta immediatamente al disopra di esso, viene consi-
derata
si
toglieranno tutte le
difficoltit
d'indicare
Tarmonia sopra
un Pedale.
ESEMPIO
7
Pedale
^O-
m
^
6
7
4
5
,g
,.6
,g
7_6
i
rr
tir fr^
\r
XE
98062
187
modo
seg^ente;
i R3Rr ^ i r
*>:
^
^
^
-G-
rr"
SS
r
^
'^
Ff^
J hJ
it^
xs:
0-d-G-
XE
-o-
O
5.
=
non
si
-^
-o-
-o-
Le
Anticipazioni
numerano.
genere fugato)
si
In
certi
desidera che
tali,
l'
sentire che due parti, e che inoltre queste due parti siano
positore.
Com-
^
tasto solo
JSr
1^
-eee.
Oppure
^X'lkU^M til
^P
?~
^ Hr^ r^Ty^pYf
I
tF^^~
peoe^
15^'
^ #^3E
Oppure
^^
di
pl?t|
**^
s^
m
tpE
d'
i
ecc.
8
6
ei;
y#T Hi
La
essere
sentite
il
J
integrita e nella
P^
al principio
*-
^1
5^
^
parti
i
debbono
parti, si
le
due
loro estensione.
Quando Tarmonia d a
tre
numera
Basso.
L'accennato metodo
per iscopo
d'
numerare
si
il
indicare
il
compone ciascun
quando
gli
accordo.
1'
accompagnatore conosca o no
genere
di accordi,
le
eseguisca
conforme
natura.
numeri rappresentano
note;
un accordo notato
o numerato esattamente debb' essere eseguito nello stesso modo, senza bisogno d'indagarne la
18S
PARTE TERZA
DELL A CREAZIONE DELLE PROGRESSION! ARMONICHE.
Si fa una progressione armonica ogni qualvolta si riprodtice armonicamente e regolarmente^
sia salentlo
Oppvre
Suppost(
*/
'
'
*/'
'
'
'
p^
le
^
La
77"
^
Modello
;
Oppure
*>:
fT
^ i
^
1^
ma
J.
Progressione
ESEMPI
con tre accordi.
^5F=
-e>-
^
!
XE
-^
zz:
-o-
XE
?
8f
Modello
1.
Progressione
^^
non
si tratta
il
-<I5^
XE
^
il
Da
queste osservazioni risulta che qualunque frase cOmposta di alcuni accordi, puo fornir?
che di conoscere
il
principio, seqondo
quale side-
ve connettere
il
primo accordo
Modello.
La
za,
primo
della Progressionaci)
ESEMPI.
Modello
:
1? Prpgressione
6
2f
5#
22
f
6? super! ore o 3? inferiore
f
idem
rV
fa
idem
(1)
le Prog^ressionl
armonicbe; perclo
aegU accordi
98062
i89
La
fiione,
maggiori o minori,
dall'
e del
orecchio
1.
Progress I one
ijsp 4>:
'^
^^
^=22
Idem
^
ly
I
2?
^
idem
inferiore, o
medesime
note.
ESEmPIO
^m
1f9-
i
idem
idem
BVa
le
eccezioni nella concatenazione degli accordi, ve n'ha una che si puo di frequente imac-
piegare con buon success nelle Progressioni armoniche; quella cioe che ha luogo fra due
cordi, ie cui note
ESEMPIO
ya<i
!'
12*
/T)
',
8?
S\* !
r3
'^
Vi.
i\.
""^
n r
_,
I
II
I ;
C
1^
a
;
1 f (1)
1
;2*8rtpe rt<)rel
..
1
idem
idem
e spesso suscettibile di
N?
i.
ESEinPI
r.i,
^^
II
,,6
^m
^-k
&=k
N!2eS.
N?2.^
J
I
[^
P^^
N?3.g
--
Questi tre ultimi esempi unitamente agli altri tre, formano sei Progressioni, che derivano
dai due soli accordi
V
di
(1) Poiche
non
si
pno progredire
eccezione in eccezione,
il
si
due ultimi accordi del Modello procedera esso medesimo per seconda.
?rf^
l
^f
r |fV
idem
:
\^,f
I
:
n
idem
|.^,f
|f^r
idem
Terra
inferiore
^m
idem
:
^
idem
i:
rf
f^
idem
Quarta
inferiore
Quinta
inft'riore
idem
32
idem
fMeieb*)
98062
490
ma
pud nulla-*'
meno
il
una
risoluzione esatta,
e per quanto
si
non e
la
Settima domi-
nante;
2." la
usati se
del Modello.
ESEflPI.
2
^^
^.
colla
7."
e che
da
le
Progression! seguenti:
4)(
^^
2
ii_
4
2
52=1
2
6
4#
4
6 2
6
IS.
fe*
Oppure
7f nel suo
^^
6
2
_2
1-
9^
"27
Mettendo T accordo di
\^
primo
rivolto, si avra:
% 5
6
fS^
y* J
'
^J
73
\r^=F
m ^=zz
Oppure
6
5
1^ "
5
1
4#
W^
f^
6
b ^
^-
Progressione
71.
4h 6
wJk^-^jn
71.
"l
Lo
I
stesso
Esem-
Ml
pi rivoltato. pio
5^ ^=d
f6
,0
5.
coll*
^ ^
6tt
Progressione
v'
^
f-
^^
V' ^J
9
A^.
rJ
98062
491
6
J
I*
3
l
71.
Progressione
f
In quest' Esempio
inferiore.
il
3[
l^i
<^
La minore
i?g
minora,
Pare
in conseguenza,
nel seguito
la
trasposizione da
Re minore
si
Re minore a iSo^,da Sol a Z>o, ecc, il che non h punto osservato, atteso che da passa a Do (alia seconda inferiore), e da Do a Sol (alia quarta inferiore). Queste
si fa
modificazioni speciali sono eziandio usato nella creazione dcUc Progrcssioni, ogniqualvolta la con-
con naturalezza.
Altra progreBsione
dello BteBSo genere:
-jj*^ '^
trotyarsi
1^
1^ p
32
7t>
^6
Un Modello
Biocome
si
di
i*
5?
Modello
dl sei accordi:
^/^
7
?
6
4lt
22
?
4ll
I
7
ESEMPIO
^
si
2
;:2^
It Progreeeione
^
J.
6
2ZZ
2?^
ProgresBione
Tntto
Ic
acccnnate progressioni
ibile creare
dissonante, senza
non
s'
Pro-
gression!
che
si
6.
Modello
di otto accordi:
^%
*^
it
m
A
rimangono
nello
::^^,^^k;,,^^i ^^\^^^i^ I
Abbiamo
alia Melodia,
all'
esponendo
Questo
ci fornir^ in pari
tempo
192
ESEMPI
2
^irrr ffrrir
i
rr^rmT/TP
^
6
Modello
1.
Progressione
crirrtr^
crJ.":^
1
w
id
^^
7
eG.
m~^-0-
ecc.
F
si
il
M r'^r'
V hanno
In ogni caso, h
^r
'
i
rlgi .'J'fTi
fTc
quando
ecc.
delle Progressioni
difficolt^,
vuole accom-
pagnarle regolarmente colle Progressioni armoniche, laddove alcune altre possono dar vita a delle
Progressioni armoniche nuove e leggiadre, che indarno
piii difficile
si
soccorso di esse.
senza soccorso alcuno di qualunque Melodia. Ecco un canto che contiene due Modelli differenti:
ModeUo
Progressione
MFodeHo
Progressione
idem
jtzai
tfr
if^
ir
IT
'
t^
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Ir
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La prima
(a)
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Poich^ qui si tratta delle frasi di canto, considerate da s6 sole, e non del principio o delta fine di un pezzo di musica, 6 indiflferente il cominciare o finire la Progressione con questo o queH'altro accordo, rivollato
(I)
non
rivoltato. (Reieha).
495
di
delle quaJi
La seconda Progressione
ricchezza.
melodica, che
ha per modello
le
tre
offre
uguale
la
si
deve fare
si
h di isaminare se
migliore.
Ne' pezzi
di
la
richiamata di fre-
conoscere e
1'
pagnamento, che
in tal caso
il
pure consultando
perverra ad accompagnare
le
Progressioni
melodiche.
Ogniqualvolta
il
dire, per
Terza,
si
Quarta o Quinta
inferiori, sari
ESAME.
Basso fondamentale precede per Terze e Quinte inferiori. L'armonia e la melodia rimaniiono nello stesso Tuono in (juosto caso la Progressione ar-
N.
1.
II
inonica piio aver luogo talvolta un Pedale, come nell' esempio che segue
soi)ra
N.
sul
2.
Progressione armoniea
Pedale.
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fondamentale N. 3. procede egualmente per Terze o Quinte inferiori.
II
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194
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N.
4.
la stessa Melodia.
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N.
5.
N.
6.
II
Basso fondamentale
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N.
7. In
questo esempio
bisogna
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considerare
come
appoggiature
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note contrassegnate
(1).
N. 8. In quest'esempio queste medesime note, contrassegnate -{-, vengono considerate come note reali, eppercio acconipagnate con altri accordi. II Basso fondamentale di questi due esempi fa ancora delle eccezioni caffionate dalla natnra del passo meIndiro.
,.
fifff l fir
N.
9.
II
ac-
.,
N.
10.
La prima nota
del Modello
melodico dell'esempio precedente puo ossere consideraia come APPOGGIATIJRA, percio I'armonia puo modifirarsi nella segnentp manifra.
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saper dividere, in queste Progression!, le note della Progressione melodica in note reali ed accidental!. In alcuni casi le medesime note si possono considerare ora come reali, ora come accidental! (vale a dire, di passaggio ed appoggiatume), il che da luogo a due divers! accompagnamenti. ('/ieicAa^.
(1)
di
somma importanza
il
98062
195
11. La Progressione melodica quest'esempio e una di quelle che ammettono difficilmente una Progressione armonica regolare. Percio il Basso fondamentale e costretto a fare
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N.
12.
Una
a quella delTesempio precedente produce miglior effetto sul Pedale. Questa nota grave ed immobile riveste, per cosi dire, tutti gli accordi e li lega piu strettamente, richiamandoli incessantemente alia tonica.
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13. Altro mezzo di accompala Progressione precedente, il quale bene spesso e preferibile alle Progressioni armonicne regolari. Vi hanno nondimeno delle Progressioni
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melodiche die non ammettono questa semplicita d'accordi e che non si possono accompagnare senza ricorrere
alle Progressioni arraoniche.
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N.
14.
Quest'esempio ammette
dif-
si
del canto.
allievi di esercitarsi
variato
all'
infinite, si
Modello
melodico.
(a)
Modello armonico.
Progressione armonica rimanendo
(b)
Progressione
melodica
rimanendo
(b)
nello stesso
Tuono, o modulando.
98062
nel
196
nello stesso
armonia modula.
effetto
un mezzo
delicate del
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Qualunque Musica,
(1) Le parole Contrappunto ed Armonia sono sinonime: (a) percio le espressioni Contrappunto semplice, Contrappunto doppio, Contrappunto Jlorido, Contrappunto rigoroso sono le stesse che armonia semplice, armonia doppia, armonia rigorosa. (Reieha). (2) Egli e bene inteso che tale severita non puo estendersi aile masse dell' orchestra, quando bisogna raddoppiare o triplicare il complesso dell' armonia. (Reieha). (3) II contrappunto doppio, le imitazioni, i canoni, la fuga e il genere fugato formano la materia che si svolge nei trattati della fuga. (Reieha). (a) I vocaboli Armonia e Contrappunto non sono del tutto sinonimi. Per Armonia s'intende la scienza degli accordi, considerati rispetto alia loro costruzione ed alia loro successione; il contrappunto intende a dare a ciascuna npta degh accordi Tandamento che loro conviene. NelT Armonia si comprende lo studio della nnmerica; nel Contrappunto quello della distribuzione delle parti. Si dice pero comunemente s^Mrfiore V Armonia, Oppiire stuffinre il Contrappunto nello stesso significato. rRossi).
98062
202
Le produzioni
1.
2.*'
La maggior
La Fuga
ed
Canoni.
3."
La musica
scolastica o didascalica.
si
deve accuratamente
Si fa spesso
camminare due o
piii
parti all'unisono od
all'
ottava.
2."
3.*'
vi
predomina e
le altre si
limitano ad accompagnare.
il
Le Modulazioni
si
capriccio
tempo
nello stesso
Tuono;
il
Musica severa.
4." Gli
5.
accordi arpeggiati
ed
s'
Le appoggiature
il
La
momento
questii o
con queiraltra
si
riproducono
ad ogni istante.
8.
Vi
si
Le produzioni
Musica
libera sono:
le voci;
il
Concerto,
Soli,
le
Arie, la
Romanza,
2.
le
Canzonette
Rondo, ecc
Musica da camera ed
in generale la
La Musica
militare, la
Musica
teatrale.
alia
V'hanno
le Sinfonie,
Haydn,
libera.
ecc,
il
scuole
il
genere rigoroso
quale
i
tempo
in
cui
Fux
pubblicd
suo
suoi
Documenti armonici,
In quei tempi non
si
chiesa rigarosissimo.
alia
La composizione
ha
musicale,
come
sempre
loro perfezione,
immensi,
riprese, e
meno
feUci.
si
gusto
si
h cambiato a
piil
cui limiti
sono,
Musica drammatica,
Questi nuovi generi, formando virtuosi cantori e cantatrici celebri, de' quali
brillare
1'
ability, si
allontanarono a poco a poco dal genere rigoroso insegnato ne' corsi di com-
Musica
libera,
il
cui stile
ha
Si
ha dunque torto
di
non insegnare
nel
quali,
d'dl
sconcertati
essi sia
non sentire
all'opposto di
nella
quelle che
credono che
DELLE IMITAZIONI.
303
Quest' articolo 6 uno di quelli che s' inseriscono ordinariaraente nei trattati della Faga e del Contrappunto doppio. Ma una parte di questa materia appartiene alio studio deirArmonia, eppercid abbiamo creduto opportuno di farle posto qui. Le imitazioni si fanno ripetendo una rrase od un tratto di canto, oppure riproducendone il
d'
imitare
il
passo seguente
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il
prima
medesimo
Canto
ESEMPIO
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si
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dopo la quarta battuta, un'altra parte qualunque pud ripetere Tuono, sia in un Tuono prossimo.
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2.Accomp
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compagDaioento
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Canto
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Se, ripetendo in tal guisa il tratto di canto, il prime accompagnamento non potesse piCl servjre (1), se ne farebbe un secondo, come nell' esempio precedente. Questa specie d' Imitazione 6 la pi^ semplice e la pitl facile, e pu6 spesso venire impiegata con effetto nella Musica libera.
Quando I'Armonia
si
N?2. ESEMPIO
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A
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^Jt
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potesse farla incominciare ancor piCl presto, diverrebbe piii bella; per chiarirne la possibilita, bisogna cercare 1' Imitazione su qualche tempo forte, se la frase da imitarsi comincia sopra un tempo forte, o su qualche tempo debole, se essa comincia sopra un tempo debole; la qual ricerca si fa: inferiore o superiore. alia Seconda
Se
alia
alia alia
Settima airOttava
air
Unisono
si
ripete
sempre interamente
il
canto; basta
fame
sentire
una
parte.
ESEMPI
Nf5.
N?5.
]V?4.
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i-j)
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^f
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rari sono quel.
I
li
tratti di
ma
che non offrono la possibilita di una o due Imitazioni,per lo meno. Puo bene spesso accadere che il compositore giud[ichi a proposito di non servirsi di questo mezzo;
ma
dicevolmente.
Le produzioni che
le
come
Pezzi concertati,
melodica,come Arie^JRomanze,CanzoneUe,Cavatine,Bondd,ecc:..V^h3.nno tattayisi delle Imitazioni che non sono che Imitazioni di movimento, deWe quali si puo fare un uso piu esteso. Per effettuare questa
proposizione,
si
^ '^ffF f
nella quale
crome e due semiminime,e si ripete questa medesima frase, sia nella stessapar. col farla passare da una parte airaltra(in tutti i sensi possibili,) conservando sempre il medesi_
note.
mo valore di
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ESEMPIO
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^ ^
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lo stesso
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B che imita
il
tratto di canto dato e che serve nello stesso tempo daccomp. alia Mclodia della parteAl si
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205
esige
dagli
allievi;
essa ha
quattro
parti, attesoche la
efifetto
tutte le
produzioni
musicali di
ogni genere.
Siccome or ora
limitando
all'
si
vedra, neH'Armonia a 2
1'
si
possono praticare
soli intervalli
4,
tutti
gli
intervalli
usitati,
uso di
consonanti.
L'Armonia a 2
essendo
i)
ancora dell'Armonia a 3 ed a
gli errori.
isolata, lascia
facilmente scorgere
appunto
in
maggiori
di
seguito per
moto
retto possono,
talvolta,
i
Essendo
gressione
di
i
w 3
1'
in cui esiste
una
Do
e Sol diesis.
casi
difficile
il
prevenirli con
regole
successive per
moto
retto,
non
si
piii
due
parti,
perciocch^
^
Alcuni intervalli sono
a due parti;
tali
SE
-t>-
S
reali,
-o-
piii
specialmente
atti
nell'Armonia
sono
seguenti:
2
=^=zz=
8
^o
II
iO
ZL
-&-
w
-G-
n
J2.
-O;;
:^;22
;;
^ fe
;;
^
;;
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7Z.
b ^-
iSr
^9-
^h
;;
^^
;;
\^
;;
O7? min:
2?magg:
2? ecc:
3^ min:
8* ma^g:;; 4^ ecc:
5? dim;
\\
5*Perf:
;;
6* min:
6?magg:;; 7? dim:
Ottava:
I cinque intervalli
(in quality di
giore restrizione.
2
-G-
5s:
',',
JSl -&-
^
-G-
iI2L
6?ecc,d:
'.;
i^
-&-
2?'minore
4f|iusta
Succeed;
7*magg:
Fra
la
piti
Terza minore,
Terza maggiore,
s'
L'Unisono e
in
1'
Ottava
usano assai
rado
se ne
pu6
cadenze
finali, e di
quando
Nemmeno
e r Ottava,
la Quinta giusta
si
si
usa di frequente,
ma
percid
altri
sempre essere
206
ESEMPI INTORNO AlHODO D'USARE GL'INTERYALLI DISSOMNTI NELL'ARMOIVIA A DUE PARTI.
Seconda maggiore, proveniente dall'accordo Za-7?ojj-M'-<S'o/,nel i?eseTnpio, e da ZaMi'Soly nel 2?e 5?degli esempi seguenti;
Z^o 3-
fcJ
-r>-
f^
la
iXI^
f
Seconda maggiore, non che
la
di
i o:
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to alia
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TT
I
^
e
-O-
dalla
La-Po'^-Mi'Sol.\\
3X -diinin.
-O-
XE
fes W=^l'acc:
dall'acc; Mt\f^Sol-Si\f~Be\f. *-
-O-o-
^
I
J
I
^
2^
Settima
proveniente da
II
II
Sol'Si-Re-Fa.
S
il
1^^
o-
S
.7*Ma|giore;
-o-
7f mae-giore che ne e
ESEIHPI
"ii
i
13
^f?
^i
I I
(5
'us..
rcr
Semicadenza
T>
f^=^
^
^
Terza
ESEMPI
^=a
f %
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XE
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T~r
non s'usa se non dopo
la
ESEMPIO.
-o-
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JjjJ
.2
it
XE
-e-
rr
ne, la Sesta
si
Si
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-^y i w
i g
XE
-e-
XE
TT
^
5
che,
XE
^Sl
f
TT
ma bisogna
come note
come
piu usati.
XE
It
^U& ^^
5i
-^
f
o
XE *
-vr
XE
-o^
tre seguenti
98062
^TT
le
3X
^
o7
^ ^
4
'5
207
Cadenze
si
il
Duetto e
per due parti acute, come due Soprani, due Violini, due Clarinetti, due O5o2 ecc: nare le semicadenze conTerze e Seste,e le cadenze perfette con Seste.
possono terniL
t P -Tr
Semicad.
w=t
Semfcad. ocmtu^u.
-G
th
-oCad:perfj
2? Ma quando
bisogna che
le
il
Duetto e per due parti gravi, come due Tenori, due Violoncelli^dae FagoUi^ecc^
cadenze si facciano come in tutti gli altri casi,cioe cogli accordi non rivoltati.
il
Lo
ESEMPI
Semicad.
^
m
B.
is:
XE
Cad perf
:
m
-o-
m ^
Cad: perf:
Semicad,
g?
XE XE
^
DI
IP=^
XE
Questi quattro ultimi esempi possono, di quando in quando, venire usati eziandio nella terminazione del Duetti per due parti acute.
CAUENZE PERFETTE
^
E
jO^
Z2S
ry
c
3CE
-e-
fe
i_
C^
XE
J g
3
_J_
D
<><>
P=^
XE
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-o-
M ^
zz:
f^
3ZZZ:
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M
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^
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^ ^^^ '^^m^u^^^mm
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-O-
SEMICADENZE
^=^ -^
-e-O^
"
ff
o
rfft'"
""^
^r
-*^
.i
98062
208
possorio usare gli aecordi arpeggiati, 1* armonia acqiiista maggiore attrattiva, perche gli aecordi riescono piu completi per la successione delle loro proprie note. Ognuno sentira la diff'erenza che esiste fra i due esempi seguenti, il primo dei quali e accompagaato con aecordi arpeggiati
iiei
Quando
Diietti
si
]X?1.
^
E
f
r
>Aj
j^Aj
m
^
^
'
^^
-o-
]\?2.
-o-
T"T^
^^-f-Y-T
Duetto puo venire accompagnato o da un semplice Basso (1), o dall' Orchestra. In questo caso la regola vuole che 1' armonia del Duetto senza avere in conto Taccompa^namento, sia corretta e pura quanto quella dei Duetti non aocompagnati. Gli arraonisti mediocri peccano freqr.^ntemente contro questa regola, specialmente ne' Duetti d' Opera, in cui tutto cid che rifletlo !a scena, occupa interamente I'attenzione delFuditore, e deve percio tendere verso la perfeziono per quanto e possibile. Un" Armonia semplice a due parti pu6, col mezzo delle note di passaggio, delle appoggianiio, delle sincopi e dei ritardi, essere variata in parecchi modi. Esempio:
Un
TENA
f
3?VAR?
f
Iter
I
l"VAR?
2?VAR
^^ ^
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1,
^
i
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'irrli^.^^1
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te Ills -kiix
^
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Lp^
^
5^VAR
6VAR?r-N
^ ^
B
7."VAR
^^^
10**VAR
'
cltEf^
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fr
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9?VAR?
n^^ff
*
r^Trr-btr^r'r^
^^^^
T
sull'
Per terminare quest' articolo, aggiungeremo qui afJinchc sei'Yano di modello agli allievi:
gli
esempi seguenti
Armonia k due
parti,
(1) Fra un Terzetto ed un Duetto accompagnato da un Basso v'ha una diff'erenza notevolissima; nel primo ogni parte e ugualmente importante, perche 1' attrattiva del pezzo deve consistere nelT Armonia a tre; nel secondo 1' attrattiva non e che nelT Armonia a due, ed il Basso non fa che una parte secondaria, di cui alTuopo deve potersi fare a raeno. (Reicha). ^^ 98062 o
N?>1.
!209
4i f^ ^^ ^^
5.
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33:
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J^u^
V
XE
I
'r
!'
'
r r
98062
210
Una
coll' I'
nota prolungata per piil battuke non potrebbe aver luogo nell'una delte due parti, se arpeargiare ffli accorai nell'altra. Esempio: arpeggiare gli
noa
lfrrf
rr
;'rr
i^ iiin|i,"rifrr^rir^r
parti
Bisogna parimente usare gli accordi arpeggiati quando 1' una deile due dominante e concepito separatamente dalla seconda parte. Esempio:
ha un canto pre-
^
':s
nft
'
i-^t|^
^^^ r^^
f!
f^r rfr^ ^r r ^y r ^
^^
'
^^Wm^^p^^ppyi ^
yttr
rr r
p* 1
Poich6 la parte superiore, cattivandosi tutta 1' attenzione, si rende isolata dalla seconda, questa pertanto deve assumersi, per cosl dire, tutto il peso dell' armonia, la quale sarebbe troppo vaga e troppo povera senza gli accordi arpeggiati. Col mezzo degli accordi arpeggiati si pud fare in un Duetto delle modulazioni di ogni genere, e peraino delle modulazioni enarmoniche.
Oa Ra Mag^iore
a Af ( Ma^gtore
!>
pTTT^^
i'
r^ I
^
I'
P ^jYr r'r-Yri
^
5:
^
*
il
I
L*Armonia a due parti pud adoperarsi dovunque con eflfetto, nel Terzetto, nel Quartetto, nel Quintetto e neW Orchestra, dove si pud raddoppiare e triplicare ciascuna parte all'Ottava superiore ed inferiore. Esempi:
i rf ^ ^
Duetto setnplice
#=F
t^
ZL
1^#^
E=i
W^
-(^
aynp
3
ZC
^
:fjtzi.
La medesima armonia
raddoppiata
^ ^
O-^
i
A
a9-^
^
-rr^
M
? ^
3:
1^
T
17"
^
*
^rn? ^
Questa maniera di raddoppiare e triplicare 1' armonia colla massa dell' orchestra pud produrre Trattato il Dili grande effetto. Noi consigliamo agli allievi di leggere, oltre quest'articolo, il piccolo appunto composto abbiamo che violoncello violino dell' Armonia a due, annesso ai Duetti per e (1) per far conoscere i mezzi di cui pud disporre quest' armonia.
DELL'
L'
ARMONIA
TRE PARTI.
Armonia a tre sta fra quella a due ed a quattro. In cssa le cadenze si fanno re^olarmente come neir Armonia a quattro, vale a dire, senza rivoltamento degli accordi deila tonica e della
(1)
M.**
44. (Reieha).
di
alia soppressione di
una
composti
di piii
che nell'Armonia a tre non possono aver luogo altrimenti che incompleti.
Sovente, anzi,
si
Parecchie Progressioni armoniche riescono meglio a tre che a quattro parti; in esse
parte sarebbe incomoda e talvolta forzata.
in quella a quattro;
quarta
NeH'Armonia a
ad evitarsi.
che
ma
sono anche
piii
facili
Quando una delle tre parti fa una melodia predominante, conviene che una delle rimanenti faccia, quando cid h possibile, degli accordi arpeggiati, onde ne derivi un'armonia piii plena e
completa. Esempio:
^ m
IE
?
#
^^ i
i^"*
w
3X
.?
i
w
ix:
mif.
^m^ ^M^
w
Qualche volta
si
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\^9
^^
m ^
i
i
^^^
^^^
puo in un Terzetto raddoppiare all'Ottava un tratto di canto con una delle tre
ma
ESEMPIO
Nel Terzetto
il
m ^^
?z:
^
i
XE
pedale non puo aver luogo se non sotto una buona Armonia a due. Esempio:
JnDO
^m
m
'
w
re
tfp;
S
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00
I
IE
m ^M ^^ rf
m m
IX
IjL
^
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-^-
-^
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xc
m
P
XE
XE
XE
XE
XE
xe^s
LTArmonia a
tre
puo usarsi dovunque, nel Quartetto, nel QuintettOy nei Cori e neWOrchestra,
dove si puo raddoppiare ogni parte airottava, purche I'incontro di due Quinte di seguito prodotte
si
opponga. Esempio:
La
<5>-
stessa
Armonia raddoppiata.
1^^ U
i
pf
^ m
fi^-
rj*
HP* g
f9-*-
iuI
xc
U ^
*
^
g
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XE
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t
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XE
^i f
o
#Jv2
^^9-
IZSJE
980G2
212
interessante
non v'ha
artifizio
si
possa
base di
L'Armonia a quattro
Come accomi
pagnamento
di
in
generale in tutti
Soli
genere
facile.
2."*
Come mezzo
qui che
per
lo
ha
la
Haydn
e di
lo stile fugato.
massimo
sua eccellenza.
3."
Come mezzo
masse
dell'
or-
Ciascuno
derli
1'
di questi
coll' altro.
di
uno
In un pezzo
di
di
non
parti.
La
variety, che c
tre,
coH'Armonia a
specialmente
nell' orchestra.
piil
ad una posizione
meno
ristretta si fa succedere
una posizione
piii
meno
lata e viceversa.
efFetto.
Questo espediente cosi seniplice ed in apparenza poco importante, produce tuttavia molto
Egli h evidente che un'Armonia racchiusa incessantemente fra
-^
XE
-^^
^^^
L'Armonia a quattro, quando serve d'accompagnamento ad una melodia predominante, debb'esser trattata con molta semplicit^; la quale
gli
accordi per lo
in
piil
e seguiti da
monia consiste
melodia
diversi
lo
un leggiero movimento
una o
piil
parti
d'accompagnamento. Talvolta, se
brillanti, ripetuti
tratti* di
canto pid o
meno
a pid riprese in
Tuoni o sopra
conviene.
tali
sono
le
Opere
di
Cimarosa,
Mozart.
il
lo
non
cito
primo posto
fra quelli
altro
brilla
eminentemente per
detto,
la ricchezza e
non e una
sola
all'
parte
che deve
emergere a spese
efFetto totale; le
combinazioni delicate e
il
espedienti dell'arte vi
le
vero scopo.
II
contrappunto doppio,
hanno
quivi
imitazioni,
canoni,
il
un posto appropriato.
Quanto
di
la
agli
Violoncello
non
fosse ad
un tempo buon
21^
predominante, o per passaggi brillanti, il primo Violino pare si renda isolato dalle altre parti; aliora bisogna introdurre nelT accompagnamento maggior chiarezza, maggior delicatezza, dare un risalto piil nuovo all'armonia, e toccare i movimenti con maggior cura che nei Soli ordinari. In generale, nei Quartetti le idee comuni si schivano, il ed ove s' usa una progressione armonica alquanto vieta, bisogna saperla mascherare che e sempre possibile. Cosi, per esempio, una serie di Seste, che certamente b tutt' altro che nuova, puo diventare interessante, se le si aggiunge una quarta parte, a un dipresso nella seguente guisa:
di
;
Accade
TO
i
33:
^m 3 gi
^ m
i^s
^
i
3a:
J]J^f
s^=
r r
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E
-ti.
ft
m
i
^s
-19-
:^
m^
33:
:&=
Quest'altra progressione, che parimente e antiquata,puo essere mascherata, aggiungendovi una quarta
^
DELL'ARMONIA A Pit DI QUATTRO PARTI.
Per ben capire quest'articolo, conviene rammentarsi che I'Armonia a eseg guita nello stesso tempo da 5, 6, 7 ed 8 istrumenti diversi, senza che a 5, 6, 7 od 8 parti.
2,
1'
^^ ^
L' Armenia a quattro parti s' usa dovunque si scrive per piCi di tre voci, o di tre istrumenti: ne' Pez2i concertati, nei Cori, nei Quartetti, Quintetti, Sestetti, ecc, ed in qualunque musica d' orchestra, c con accompagnamento d' orchestra. Si usa eziandio nelle opere per Pianoforte, per Arpa e per Organo. Quanto at modo di trattare I'Arraonia a quattro parti nella Sinfonia, ne parleremo pid tardi nell'articolo sull' Orchestra.
armonia
sia
realmente
m
I
fff r .
.
e=^ W-r
3:
*
i
"
a:
a=i
I 3
-9-
zr
a:
\\
Armonia a
Armonia a^attro, colla parte superiore triplicata,e col 2? violino ed! il Basso raddopp.
\
QSOAt
214
In
tutti questi casi
la
si
si
considera che
come
se ibsse
una
Conviene eziandio rammentarsi che quando I'Armonia a quattro accompagna una melodia predominante, e questa
fa delle
non e a
cinque, bensi rimane a quattro. Imperciocch^ questa melodia non e riguardata che
di preludio fatto
come
una specie
Questa 6
la
lo
o quattro parti
nell'
orchestra,
quantunque
piii di
quanto
le
Quinte proibite. Bisogna che ogni strumento, ogni voce sia trattata come
parte essenziale. Premessa quest' osservazione generate, passeremo in rivista la proprieta di cia-
scuna Armenia a
chiara.
piil di
piil
accordi
di
(eccettuati
due accordi
di
di rado s'
usano colle loro cinque note), bisogna sapere quali sono quelle che in
1."*
possono raddoppiare.
(1);
Negli accordi
la
ed anche triplicata
allora esige
se
ne eccettua
fi
xe:
::
^r-^^
XE
w
il
-o-o-
^I
bisognerebbe fare due volte
Si scorge facilmente
che
il
Do
diesis qui
di
un semituono,
Do
diesis
si
'
Re, e per conseguenza due Ottave proibite. Nell' accordo diminuito Si -Reil
Fa
he-
qu'udro
raddoppia ordinariamente
Si ed
il
csEnpio
te oo
-osi
^
Re,
di
rado
Fa
bequadro.
oo
-e-
m
una
hanno nina
I
raddoppia ne
la
Percid
nell'
accordo seguente
il
solo
Mi
raddoppiabile,
perche
le
risoluzione determinata:
jti
fw
I
a 4 parti
XE Vl'*!
a S parti
(1) Quantunque ebbiamo precedentemente parlato del raddoppio delle note negli accordi, abbiamo creduto essenziale di riparlarne qui per compiere quanto riraaneva a dire intorno aU'Armonia a cinque parti. (Reicha).
Ma
come nell'esempio
seg-uente:
215
-^
^^
?E XE
la stessa
3X
^o-
^^I
-o-
f
XE
e-o-^-
xi: -o-
-o-e-
xx
-o-
xt
armonia
si rifiorisce,allora
te
sonanti,atte80 la facolta di cambiare queste stesse note prima della lore xisoluzione.
^Hff
IE
-e-
Sgf
XE
^-o-
rrl
-&-
te
piu
Qnest'annotazione prova ad un tempo che I'armonia fatta con accordi complessi e spesso
difficile dell'armonia rifiorita,specialmente
quando
si scrive
H g
:&^
iJ
--
N?i.
XE
XE
^S ^ ^
-O3Z
,;^
ii.
p.
^
JQ-O-e-
XE XE
7~m
XE XE
-o-o-O-
XIL
-O-
xr XT
-&- XI.
=
(1)
XE
XL.
XE
--
XT
XT
N. 5.
XE XE
Accordi di rfdominanti.
fl
I
Segoito di /.dominanti
N?2.
iT"^
--
^ s
o"
--
s
--
:g3
O-
xr ^
xr
XE
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-e-
-o-
te H XE XT
I o^-
i i
it
&
:^
^
N."4.
-o-
XE
XE XE
-e-
11
iEE
ix
xr
Settime di 2. specie.
NTS.
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Settime di 3f specie.
^
u
r
il
P= sr-y
H ^
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H ^
XE
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^
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2 yj XT ^
s
XE
p^~p
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Settime di 4? specie.
N."6.
P
^
i
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-o-
-^
Opp.
^
I
^
SL disccnde sqI Mi. (Eeieba)
*
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^
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(1)
II
Sol rimane;
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i
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I-A ^^-i^^J
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N?7.
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Successione
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XT
33:
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i
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Progresslone
N?9.
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N?40.
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-^
Settime.
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Accordo
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M^ -O33:
^
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Accordo
di
g s?
Lo
-o-
33:
-O-
fondamentale
N?i2.
Accordo
di
Quinta eccedente.
nel seguente
modo,
NU.
m
ii_ ^*i \
te 33:
H
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Opp.
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1a:
Opp.
te
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33: --
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si
^
9
0pp.
XE
^^
L'Armonia a cinque
in
complicata
di
un pezzo
di
a 3 ed anche a due
parti;
ma non
parti.
due
Armenia a 3
od a 2
Quella a 3
parti all'ottava.
y;77J],-flj3n],yJ7J7]
ESEMPIO
ii jl^:
td
l
Si
parti,
raddoppiando I'una
Per rendere
le
1'
Armenia a
4,
se ne raddoppier^
una
sola.
Questa
modificazioni seguenti:
Armenia a
2, 3,
eseguita da due,
tre,
quattro
cinque strumenti.
2."
Armenia a
Armenia a
eseguita da
tre,
quattro
cinque strumenti.
3."
4.
4,
5.
eseguita da quattro
cinque strumenti.
Armenia a
Fra I'Armonia a
I'Armonia a
pienezza,
5,
5,
le tre
altre eseguite
gli
da cinque strumenti,
tutte le
v'
accordi con
lore note,
una complicazione
2,
Essendo I'Armonia a
si
a 3 ed anche a 4 parti
il
meno
degli
piil
chiara,
pu6, impiegandola
senza dimiuuire
1'
numero
Quintetto una
varieta che
non scema
effetto
L'Armonia a
Cori
5 s'usa ne' pezzi concertati, a cinque voci, nei Quintetti a cinque strumenti, nei
parti,
a cinque
Si scrivono
Pianoforte.
8092
218
NOTA.
Ho
i
creduto necessario di far luogo qui ad alcune riflessioni intorno alia maniera
di
considerare
denominazione
di
Duetti, Terzetti,
gli
espe-
ma non
bisogna inferirne
che
il
fare
un Duetto, che
difficolta
offre
abbon-
danza
de'
mezzi da luogo ad
di effetti,
la
la difficolta.
i
La
melodia,
l'
armonia,
le
sue combinazioni ed
suoi mezzi ed
infine la riunione di
amendue
pifi
musicale.
La
meno
grandi, secondo la quantita delle parti che vi s'impiegano; ora, la creazione deHa melodia
difficile in
la
un Quartetto che
in
aumenta
in proporzione le difficolta. Si
Ciascun genere ha
le
chiedeva ad
egli
avesse
composto Quintetti;
il
grand'
il
uomo
rispose
ingenuamente che
Sarebbe ridicolo
e sul
modo
di
occupan-
Armonia a
quattro,
un Terzetto
a farsi che
le
un Quartetto,
perchfe,
il
mancando
compensi e
ricchezze dell'altro;
che b impossibile.
DELL' ARMONIA A
Affinche TArmonia a
SEI,
piii di
Quinte,
ma
ben
anco
le
Certi
sono inamissibili
nell'
Armonia a
sei,
sette od otto
parti, perciocche e
impossi-
bile risolverli
Gli
perfetti
accordi
atti,
anzi
soli
atti
alP armonia a
i
sei,
sette od
otto parti
sono
gli
accordi
Fra
s'
usano che
le
note di passaggio,
difficolta
ritardi
ed
il
pedale.
Prima
di
si
presentano nella
di
Armonia a pid
cinque parti:
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Ottave ritardate
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Ottave nascoste
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II
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si
risolva in due
maniere diverse
per esempio:
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Tutte queste licenze sono quasi inevitabili, specialmente nelle modulazioni e nelle successio
ni d'accordi analoghe alle seguenti:
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Quest Dltimo esempio non e praticabile che fra fra le parti extreme. (Beieba).
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980B2
220
Serie d'accordi perfetti a sette parti.
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XE
y=ff XE XE
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Tiitti questi
loro rivolti.
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98062
221
SERIE
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DI
ACCORDI
DI
2*^
SETTIMA.
non rivoltati
in accordi rivoltati.
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allievi di fare in
modo die
il
numero
delle
di
numero
di
non piu
di tre parti
faranno note
di passaggio, e nel-
I'Armonia a 8 non
piii
di quattro.
L'Armonia a
h dignitoso; essa
6, 7
essa non
ammette che
cid
che
cammina,
I
ma non
corre.
Una
movimenti troppo
celeri,
soli
gansi.
Le note
e
di
valore
non
e
piil
breve
di
quello delle
crome
nel
Moderato
neW Andante,
Largo
wqW Adagio.
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(1) Per Don moitiplicare le chiavi^in tntti qnesti esempi ne abbiamo nsato tre sole; qui non Bitara delle voci o degli strnmenti^ bensi dell''armoiiia senza altre condizioni. (Reicba),
X
98062
224
1 ritardi piil
atti, o,
soli
atti nelle
accordi perfetti
non
si
la
fondamentale e
terza, e
non
si
ritarda che
rarissime volte
si
di
fame a meno.
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al di sotto e
non mai
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sopra, ne risulta
una nuova
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nella quale
Per
tal
ragione
ritardi doppi
sono
rari
neH'Armonia a
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si
gli
Minori
e Diminuiti) ed
numero
renderle gradite, atteso che colle modulazioni acquistano una sempre rinascente freschezza.
L'Armonia a
1.0
6,
7 ed 8 parti
va soggetta
agli inconvenient!
che seguono:
alle vibrazioni deile voci e
Le
parti sono
il
che nuoce
soflfocano a vicenda.
La
il
3."
La grande complicazione
capirsi.
parti, e restringerne
almeno quadrupiicata;
Dal
fin
difficolta di
creare I'Armonia a
fatica inutile
6,
7 ed 8 parti,
si
scorge age-
il
numero
Abbiamo
nell'evitare
la
grande
difficolta
dell'Armonia a piu
6, 7
di
le
ed 8 parti
non
sarsi
gran
6, 7
a trattarsi
di quella
a 4 od a
5,
ma
od 8
parti.
piii di
parti, h
meno
ristretta, piil
pifl
si
possono introdurre
tutti
gli
maggiormente
la posizione.
L'esame
del pezzo
la proprieta di tale
armonia.
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232
La base
II
rArmonia a quattro
di
in accordi complessi.
resto
Le
tre
1."
Coro
acute del
Coro.
II
Basso del
due
cori h
il
del
primo
si
e,
Esaminando
coro separatamente,
trovano
in
Armonia
Col solo Coro in contrappunto rigoroso. Col solo Coro in contrappunto florido. Coi due Cori riuniti.
2." 3.
L'organo che accompagna questo pezzo, e una seconda variazione della stessa armonia. Aggiungendovi
iin
accompagnamento^d'orchestra,
si
come
si
la
Armonia a
quattro.
piCl
conduce immediatamente
L'
trattare
1'
I'abitudine, dall'esperienza, dalla cognizione particolare di tutti gli strumenti, dal genio, ed dal capriccio del compositore. Egli
anche
dunque impossibile
Se trenta
di
modo
di
mettere un pezzo in
partitura.
abili
le
armonisti esprimessero
le
stesse idee
mente buone;
maneggiare
1'
ma
questa grande varieta non impedisce di dare dei principi generali sull'arte di
i
orchestra e d'indicare
di iavoro.
OSSERVAZIONI PRELIMINARI.
L" Delle orchestre ve n'ha
sonatori.
2.**
di
V'hanno
delle
orchestre complete e delle incomplete, cioe orchestre che hanno tutti gli
di questi stessi strumenti.
V hanno
meno
si
delle
sono molto
valenti.
Quando
scrive per
La grande
orchestra completa, e natural mente destinata ad una vasta sala, consiste in: Violini,
Tromboni
Timpani.
98062
233
La musica
nelle parti,
note,
un movimento
assai
rapido
di
Tanima
si
compositore
e possibile.
tratti
d'unisono;
ben rilevata;
di questa
parte;
le
fracasso;
infine tutto
ci6
che h notevole e
suo
effetto.
Quando
si
un piccolo ambiente
(1),
le
Trombe,
Tromboni ed
Timpani.
gli altri
strumenti a corde, che nelle orchestre debbono sempre predominare, verrebbero da quelli indula
fiato: infatti
inutile
le
il
gli
stru-
menti che
II
mancano.
propor-
compositore deve ancora aver riguardo alia qualita deH'orchcstra per cui scrive e
Un'orchestra completa
ed in istrumenti a fiato
si
(2).
La
pill
importante
di
il
corpo
dell'orchestra, e
Quartetto.
(1)
fatto
in
La grandezza del luogo in cui si eseguisce la musica vuol essere tenuta che v'ha una gran diflferenza fra una musica eseguita in un luogo piccolo
lo
in
e la stessa
chie
uno vasto.
in
ma
al contrario, la
musica che
fa effetto in
un luogo
sono
pu6
ancora fame
massa. (Reicha).
II
Abbiamo
Flautino, le Trombe,
Tromboni
Timpani non s' usano se non per accrescere 1' effetto nel Forte. Poiche questi strumenti, come quelli che non entrando che per ben poco nelle combinazioni armoniche, non sono di prima necessita, noi non li consideriamo qui come parti della massa degli strumenti a fiato eppercio ne parleremo piu tardi separataed
i
;
men te.
(ReichaJ.
98062
234
L'Armonia a 4
a 3 e con
parti h la base
diun' orchestra;
ma
2,
tratti all'unisono.
la
maggiore
il
loro.
strunienti
spesso
I'accompagnamento
degli
tal
strumenti
caso non
2,
fiato.
pezzi
abbiamo
ed a 4
osservazioni a
fare,
a 3
parti.
Ma
dall'aggiunzione degli strumenti a fiato a questo Quartetto risulta una quantity di combinai
1'
orchestra offre
al
com-
MODO
un
DI
(1).
Si prenda
solo
strumento a
fiato,
si
unisca al Quartetto. Se
questo Fagotto non deve servire che a variare alquanto col diverso colore del suo suono quello
degli strumenti a corde,
si
(2).
Se poi
delle
che
si
fa col
mezzo
Se
il
suoner^ un solo
piil
meno
questo accompagnamento
cui
nascono
le
combi-
Duetto:
(1)
Non
si
si
di
quando
in
quando
questo
quell'
istrumento per
dar
vaghezza
alia
musica
coi
vari
colori
dei
suoni. (Beichc)i:
(2)
Una
parte
si
dell' istru-
mento
98062
235
2.**
Terzetto:
Fagotto coi primi e second! Violini. Fagotto oolle Viole ed una parte
di Violino.
le Viole,
oppure
coi Bassi ed
una
Quartetto
Viole ed
una parte
di Violino.
le
due
parti di Violino.
Quintetto
di
strumenti a corde
si
gnamenti
Violoncelli soli, ed
si
Contrabassi
soli,
Clarinetto, I'Oboe,
Flauto
Corno,
il
si
otterranno
il
le
gli
rOboe,
Clarinetto,
Flauto,
Bassi dell'Orchestra.
Quartetto
rigo superiore di questi esempi rappresenta uno di questi cinque istrumenti a fiato, cio^:
il
Flauto, rOboe,
Clarinetto,
il
Corno od
il
Fagotto.
i? Violino raddoppiato.
NM.
Istrumento a fiato.
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Istrumento a
fiato.
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Istrumento a fiato.
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Due parti
a piacere
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del Quartetto.
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A QUARTETTO,
N?7.
Istrumento a fiato^ solo
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A QUINTETTO.
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il
quattro.
meno
pleto: tutto cio e a volonta del compositorej purche riesca sempre chiaro.
Si puo altresi
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N?10.
Istrumento a fiato^ solo.
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Istrumenti d^arco
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airunisono.
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^
qtiadrnplicare
t
il
il
raddoppiare^
fl
an canto
ma
fltesso
tempo. (Beieia)
M
98062
238
Accompagnando un istrumento a
compagnamento
si
fiato grave,
il
per esempio,
il
Fagotto coi
canto sia ad un
Bassi
dell'
orchestra.
Questo modo
al di
d'
accompagnare un
ma
d'altra parte
volesse
accompagnare
cosl
canto precedente,
s'
incontrerebbe
una notevole
necessario
la
difRcolta.
un riposo sull'accordo
la
dominante {Re
il
Fa
diesis
La)\
il
nota
Re od almeno
nota
il
Fa
diesis, perciocch^
La
al contrario
distruggerebbe
dell'
Come
fare?
Far
entrare,, in
il
questo
canto;
caso,
Bassi
orchestra colla
nota Re,
posta al disotto
del
La
che termina
per esempio.
TERZETTO.
N?4i.
Fagotto solo.
In pari
tempo buon
Basso deirarmonia
Violini deirorchestra che accompagnano il canto al di sopra di esse.
fvr
*
Bassi dell^orchestra.
m Mm ^^ Ua U-1 ii:^ ^ ^ r^ m ^^
crcti;
le parti
l'
Cid
si
pud fare
i
altresi
dell'
a Quartetto, se
Qualora
Bassi
accompagnamento
di
un canto
facile;
per esempio:
Of
98062
239
fra
il
canto e
il
le parti
d'accompagnaraento (tranne
il
Basso), le
Quartetto h completo.
si
Ma
quando
si
accompagna
N."
evitano, siccome
si
pu6 vedere
5, 6, 7,
10 e 11.
Talvolta
il
od inferiore, secondo
II
fiato.
Violoncello,
il
cui suono
gli
ha un colore che
lo distingue,
si
tratta
talvolta
1.
come
il
Fagotto e
si
pud fare
in
due modi:
-ed
i
in tal
Contrabassi fanno
2.
Basso dell'orchestra.
i
lo piil si pratica.
Cosi,
mettendo
N."
11 e 12, questi
servire d'esempio.
Ecco tutte
a
fiato.
le
il
Quegte medesime combinazioni possono eziandio aver luogo nell'accompagnare una voce
Quartetto dell'orchestra
(1).
col
si
pud fare
coll'
aggiunzione
di
un solo strumento a
fiato
esamineremo
le
fiato
due strumenti a
fiato
possono essere della medesima specie, come due Oboi o due Corni,
oppure
di specie diversa,
REGOLA GENERALE.
I
due strumenti a
fiato,
lasciando da parte
il
Poich^ questi due istrumenti (a cagione della grande differenza nei colore del loro suono)
sentire con forza
risulta
fanno
frammezzo
agli
l'
attenzione
dell' uditore,
ne
che se
il
I'orecchio,
non ostante
Quest' osservazione
voci fanno
importante h applicabile a
tre,
tutti
pi^
il
istrumenti a
piii
armonia a due,
o quattro parti.
tre,
Per
ragione
Quartetto dell'orchestra
fiato
o quattro
parti,
Le persone poco pratiche dell'orchestra, sono spesso sorprese che un solo strumento a fiato, od una voce si faccia sentire frammezzo la massa degli strumenti a corde, il cui numero 6 talvolta da 30 a 50. Quest' effetto sorprendente appartiene unicamente alia differenza della qualita de'suoni; imperciocche una voce si fa sentire non solamente frammezzo questo numero d' istrumenti a corde, ma anche frammezzo 1' intera orchestra, purche tuttavia non si suoni troppo forte: e si che I' orchestra alcune volte e composta di 300 o 400 suonatori, quando a Vienna od a Londra si eseguiscono gli Orator!. Tale 6 il potere di questa differenza
(1)
98062
2A0
Accade
talvolta che
due strumenti a
tiato
presentano altre combinazioni col Quartette, fuorche quelle che risultano dall'uso di uno
due strumenti a
fiato,
Duetto pu6,
di
quando
'
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r-p
^."p:^ ^r rr
l
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Questo Duetto, coH'aggiungergli una delle parti del Quartetto pud diventare Terzetto; per esempio:
N?2.
Flauto e Corno.
Una
delle parti del Quartetto^
e
oppure tuttc
qnattro all^Qnisono^
come Basso
del Duetto.
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i)
j.^;:j^,i^jj,ijj^
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i
si
3=^^ r=f^ f
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Se
il
Duetto
si
facesse con
volesse
di Violino,
piil cantant-e,
TERZETTO.
N?3.
Due Fagotti.
Parte di Violino al di sopra del Daetto.
m
i
ij
In questo caso
jg3N
^j^
i
&
potrebbe rinforzare
^ ^^
di
Sendo che
il
gli
accompagnamenti
una
non servirsene
la
nell'esporla.
come intermedia
fra
I'unae
I'altra
parte
TERZETTO.
N?4.
Istrumento a fiato
$
\f
f^=f^ f
*
'
Parte di Violino.
rf-p^ pirr r^
98062
Ui
II
Duetto puo ridursi a Quartette, dandogli due parti delV orchestra per accompagnamento.
k
QUARTETTO.
N?5.
Istrumenti a fiato.
#-4^
m^n
-&
Due
parti deU'orchestra,
gli
^^
m
A
if
JkJ
i\
oppure tutti
istrumenti
d*arco a Duetto.
>
^
stesso esempio altrimenti disposto:
Lo
OUARTETTO.
N?6.
Fiauto.
it
il
-^
Fagotto.
^^"TTl
Parte
le
^
m A
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i
^
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^
W7
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Basso.
-n J^
xt
nt
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ma
II
si
OlINTETTO.
N?7.
Due
istrumenti a fiato.
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I'
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^
-^
ir
Tre parti
i
del Quartetto,
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-o-
&
frpr
^
I
^^r-i^i
al
e
980G2
.^^u ^^f3 r
Violini
possono sovrastare
plici, e,
242
Altro esempio, nel quale
il
N? 8.
Due istrumenti a
fiato.
Tre parti
del Quartette.
II
raddoppiamento puo aver luogo in piu modi; basta soltanto badare che la seconda parte
del Duetto
non diventi
la piu acuta
il
carattere del.
modi:
A)
Istrumenti a fiato.
all'ottavainferiore.
m
i
Istrumenti d'arco.
j=u
^
il'
i'
/ i
i-idS
ii
a^lil'
B) all'unisono
Istrumenti a fiato.
rtfteT^g ^^
\^-u^\ i:f
C) all'ottava superiore.
J^:^
Istrumenti d'arco.
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_
,
m
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I
Istrumenti a fiato.
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^
D)
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Istrumenti d'arco.
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Flauto.
Fagotto.
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5
Violino.
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Flauto e Corno.
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Violino.
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5
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Viola.
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SESTETTO.
i)
N?9.
Due istrumenti a
fiato
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i.
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1:
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si
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c6
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une dalle
il
altre,e
SESTETTO.
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i
Due istrumenti
a fiato
i.
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If
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^U^ rr ^
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^
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22
ii-
^
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S
^
98062
244
Se
le
i
tratti di
dell'esempio precedente,
Duetto nel
modo
seguente,do-
ISESTETTO.
MODE R AT
Flauto.
Corno
in fa.
^
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Z2:
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^^ t^ ^7
t
g^
#^lfy
245
In quest' ultimo esempio
gli
Aggiungendo
al
Quartetto
tre o
piii
di
due strumenti a
fiato soli, le
combinazioni diventano
meno
numerose; perciocche
quattro
i
parti, fatta
fiato.
o
1-^
re
^^
A
intermedia, nel
^
si
t
i
"^
i g
od
i
LAI
--
^B
2.*^'
s
come
parte
possono aggiungere
1."'
Violini,
oppure
le
Viole
modo seguente
N?
1.
da aggiungersi
al
da aggiungersi al N?
2.
i'fWm
Si possono ancora raddoppiare gli
i?
f'i^i^m
.m^^
all'
fosse concepita in
strumenti a corde
all'
^ ^ i^^
i
'y-^
ij]^$F^ji}jm^:)i.^
^
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j
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g
a^
1
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u ^
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^w
^^
il
il
t
i
Bassi dell
^ orchestra, oppure
it
tufti gli
iW
a:
1'
di pitl
nell' or-
questo
il
modo
di adoperarli
la qualita,
vaghezza aH'armonia;
dell'
ma
segreto dell'artc
fiato.
8062
246
Abbiamo
Clarinetti,
fiato,
quali suo-
nando
tutti
istrumenti a corde.
uniscano, tratteremo
Ma
prima
di
dimostrare come
massa
Q'uesti dieci
-^^
I.
gmnge
rr
Quindi
la
cid
v'
che fa
massa
(1).
Fra
le
due masse
ha una
difFerenza notevole (indipendentemente dalla qualitsi de'suoni); ed e questa, che quella degli stru-
fa
ordinaiiamente piu
dieci.
di
pu6 fame
Ne segue
vedrA, negli
Per ben capire il seguito di quest' articolo, e essenziale di conoscere la differenza delle Posizioni che I'armonia puo avere nell' orchestra. Si chiama Posizione la maggiore o minore distanza delle parti tra di loro Di cio abbiamo gia fatto parola alia pag. 33: qui ne parleremo relativamente all' orchestra. Una Posizione e ristretta quando le parti sono a un dipresso racchiuse in una sola ottava. E lata quando le parti si allontanano per piil di tre ottave. Noi chiameremo Posizione approssimata quella che tiene il mezzo fra le due precedenti. La Pozizione latissima e quella che abbraccia la maggior estensione possibile. Una posizione e nello stesso tempo lata e plena, quando le ottave racchiuse nella sua estensione sono riempite di note intermedie; per esempio:
(1)
XL
-O-
~cr
:& -<-
O
Posizlune lata.
-o-
\ede da quest' esempio che quattro istrumenti bastano per render lata la posizione, ma che ne abbisognano 8, 10 o 12 per renderla in pari tempo lata e piena. Da questa osservazione risulta che nell' orchestra la distribuzione delle parti (relativamente alia posizione) puo essere indicata nel modo seguente: 1. Gli strumenti a corde eseguiscono tutte le posizioni, fuorche quelle che sono ad un tempo late e piene. 2. Gli strumenti a fiato possono eseguire tutte le posizioni, niuna eccettuata. 3.0 La posizione lata degli strumenti a corde puo diventare nello stesso tempo piena col soccorso degli strumenti a flato. 4. Und posizione qualunque degli strumenti a corde puo dall'aggiunzione degli strumenti a fiato, venir modificata in molte maniere. Essendo che queste modificazioni chiariscono sensibilmente le gradazioni degli effetti dell' orchestra, e di somma importanza il conoscerle a fondo, e percio studiarne tutte le combinazioni. (Reicha).
Si
98062
247
Flauti
^
t
J
zz:
u
Armonia a
2 in
SL
ti:z
:-fjt
^M.
^
una posiziune lata e plena
2 Oboi all'iinisono.
Istriimenti all'uiiisono
Oboi
W~ir
2 Clariuelti
Conii
Fagotti
^ ^ ^^
rf ^ i
ML.
rr
W^ fj^ ^
larinetti all'unisono
(1)
XE
f f
XE
--
-o-o-
^ ^^
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f f
3
m
=ra
Se
si
Flauti ed Oboi
all'unisonu.
i
"s
xj:
^
ristretta.
-(9
Armenia a 2
una posizione
modo che
ni(2):
Con
Clar. e Fagotti
all'
unisono.
m
33:
-O-
4=^
i ^
Flauti ed Oboi.
Tuttavia
Corni (quali
^m
,.
al
Clar.e Fagotti.
precedente,perche dannoun
m
^;'
.-f^^-
^ i
XI
33:
^
f
Le note
del Corni
quali I'istrumen.
to ie produce!
331
f r fff
A
2 Flauti.
Oboi.
Duetto
si
trova triplicato
2 Clarinetti
^m. ^^
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^
j^- ;?^
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ii
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Corni.
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\
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--
-^
-o-
Fagotti.
P ^^ f*f
si
f f
f^
eseguire una delle parti del
i
(1)
Qui
si
puo
fargli
Duetto. (Reichq).
Essendo il Corno un istrumento grave, eseguisce le note sempre piu basso d: quel che sono scritte. suoi tuoni, per non esporsi Kgli e dunque importante il conoscere la tessitura di questo strumento in tutti ad assegnargli per awentura una parte piu grave di quelia del Basso deH'armonia, invece d'una parte intermedia: Vedi r estensione e il luogo del Corno pag. 267 (Reieha).
(2)
98062
248
2 Flaufi.
Quando
gli
2 Obol.
si
vogliono
fiato in
usare tutti
m S
Armonia a
3.
&
^
Posiziohe lata
z-
m w
Sl
:
strumenti a
un'Armonia
2 Clarinetti
tre, fa d'liopo
doppiare o triplicare
le parti, affine di
ugualmente
forza ad
altre.
una
di esse,
2 Fagotti
^
si
^
^
^
I
il
-0-
^
Basso h
i
CQ
t
tale
h costretti a sopprimere
non forniscono
le
abbisogna. Del resto, I'importanza di questa regola dimiunisce a quella degli strumenti a
fiato.
Armonia a
Una
delle parti
deirarmonia esedi-
sx tr
Flauti.
quale
il
compositore
col rinforzare
La parte cantante
di quest' esempio
non
vi riuscira se
non
questa parte con una quantita d' istrumenti piii che sufficiente, e per modo che essa predomini su tutte
lo altre,
Oboi e
Clarinetti.
Qucst'effetto corrisponde a
tuata
di
la fif^ura
principale, tutte le
Corni.
Lo
Flauti ed
Obol.
tratto di canto
^
3 in
Z2L
EE
-e*-
g==|
quadruplicate,
ma
in
Clarinetti.
^^
Armonia a g
ii
2z:
f rfrf
* EJ
e plena.
Corni.
Fagotti.
fyrf^^
9
98062
lU^i
Flauli.
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(y^f4^
331
IT
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J
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249
i
i
canto
Ob(i.
i^i?;^ ^-^
Jl
fe
verse ottave.
Clarinetfi.
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fW^
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^
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^
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irat
Corni.
$
\h,
^
1=3^
-*.".
12
di effetti,
si
presti naturalmente, e
canto un po'distinto.
V'hanno
delle frasi
di
rivolti di parti,
perche ne risulterebbe
una successione
Quinte e
Armenia a
superiori non
u^ y^ ^ i
jj:
i^=F^
possono rivoltar^.
rTf r ^=M^
ii
V
/
^
r r
h:
Flauti.
doppiando o triplicando,
evitare di porre la parte
Oboi
i
$
V
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i^ii
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i
U^ ^^^ ^i^-a
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intermedia. Esempio:
Clariuetti.
Fagotti.
m MM
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E
5L
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Flauti.
i
$ i
9
il
Basso non
e raddoppiato da
Oboi.
U:^.
-
Fagotti.
m
98062
i^
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#-
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g:
'"^^
ar
260
DELL'
PRODOTTA COLLA
ARMONIA A QUATTRO
WilSSil
DBGLI STRUIBNTI
FIATO.
delle frasichia.
^
V
2
i=M
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i
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massa
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Flauti,
i
t
i
?
M-L.
i5>-
Ciascuna parte del Quartetto viene eseguita da due istrumenti dello stesso gener^.
2 Oboi
^
LJ
i
2 Clariiietti.
2 Fagotti.
m ^
4
#=^^
2-
i
t
m
^
-O-
^=f
del Quartettu sonu esegulte
,
Le parti intermedie
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ISZ
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P
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-&
S
ZZL
1
9
98062
251
Se
si
vogliono aggiungere
le
Corni a
tutti gli
esempi
come
segue, perche
questo Quartetto.(i)
$
Flauti.
96
'
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^
in cui
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Buono
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I
I
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12.
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J.
A-
Le tre parti acute del Quartetto sono rlvol tate, il Che da una posizione piu lata
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Oboi.
f
I
Clarinetti.
Fagotti,
^
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J) 22
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i f
al.
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^ ^^ i rr r^
Tutte le parti dell' armonia sono raddoppiate l'ottava,il che da una posizione lata e plena.
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Qui
la parte cantante
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J:
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e
da un Trombone.
(1)
hanno tutta la Scala cromatica: onde non vanno piu soggetti a simili restrizioni. E poiche ci cade in acconcio, noteremo che dappoiche il nostro Autore pubblico la presente opera, le condizioni nella struttura degli strumenti a fiato in ottone sonosi notabilmente mutate, cosi come d'altra parte nelle musiche militari sono stati introdotti varii di quelli strumenti allora non peranco inventati. II darne ragguaglio qui e opera la cui prolissita non e adeguata al profitto che lo scolaro puo ritrarne. lo sono d'avviso pertanto che questi debba studiarne praticamente uno qualunque sia sino al punto di conoscere perfettamente il meccanismo; imperciocche, essendo questo quasi perfettamente lo stesso in tutti, col solo informarsi del Tuono in cui ogni altro e piantato, de'ritorti che vi si possono usare, de'Iimiti in cui e racchiusa la loro estensione, egli verra a eapo di conoscerli tutti assai meglio e in piii breve tempo che non
Oggi
i
Corni, cosi
come
(Rossi).
98062
Quando
il
tratto di canto
*"**""
^ nel Basso,
pio seguente,
come nell'esemsi
i
i
i
\
k
ffi
evita
quasi
*'''"*
sempre
di
raddoppiaiio colla
:
parte snperiore
farlo
lo si
ma se si vuole
fe
^^
s
:
brillare
maggiormente,
termedif.
Fagutti.
il^ Ui
^^ ff=f
colla
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strumenti a
fiato,
^ ^
JS2_
Tiitti questi
modi
di
trattare
TArmonia a quattro
massa
degli
sono
eccellenti: essi
servono a cangiare
la posizione dell'armonia, e
produce
effetto particolare.
le
si
un mezzo potente
fiato,
di variare I'armonia,
strumenti a
Nient'altro
ci
MODO
DI
Ne'grandi concepimenti
del
Duetto
alia
massa
degli strumenti a
di que-
due parti
i ms
fe
f^
i
II
^ 1 ^S
non
vi
si
(i
oppono.
Si
pu6 assegnare
la
fiato, e
la
frase e
scritta in
contrappunto doppio
(1);
siccome
contrabassi
quali eseguiscono
suoni
gravissimi dell'orchestra) fanno parte della massa degli strumenti a corde, cosi bisogna necessa-
riamente che
la
II
appunto essa e
contrappunto doppio,
che
s'
incontra talvolta
senza cercarlo.
(1) Si
9R0fi2
253
FlautI,
Obol e
7 jg
llesempio precedente,
eseguito a Duetto dalle
ciarinetti.
mr
L
,
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rF
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1
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i.
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due masse.
Corni e
Fagotti.
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Istrumenti
a corde.
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Con
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i
mezzo
si
hanno due
il
Flauti,
Armonia a
due, resa
^. Clariiietti.
***'"*
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ft-
fF
^E^ ^^i
12:^
completa da ciascuna
^
^ #
2Z
%
t
massa.
Fagotti.
m
\
E
\
Curni aggiunti
a Duetto.
I.
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Jn e
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Violini.
zz.
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zx
^E**
Viole e
Bassi.
a
intiera
tiL
2:
MODO
Abbiamo
DI
TRATTARE
L'
una
solo strumento.
Da
cid
si
modo, cioc:
del Terzetto cogli strunienti a fiato, e la terza parte, cioe
(1).
il
Le due
parti acute
Basso ed una delle parti acute del Terzetto cogli strumenti a corde, e
strumenti a
I'altra
parte
acuta cogli strumenti a fiato all'unisono, quando quest' ultima fa un canto distinto.
3.
Le
strumenti a corde ad
un tempo.
(1)
Questa distribuzione e
un tratto
di
canto
un
980<{2
!254
BSEMPI
Armonla a
3,
N?
1.
Armonia a 3,N?2.
P
w^ \
Flauti
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5##ee
*?
*^ Istrumenti
a fiato a Duetto
Oboi e
Clariuefti.
iE^
Posizione lata.
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^m
Posizione lata.
* i=^ ^rH
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Corni
ag^iunti.
Fagotti.
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Due
parti di Violino.
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1)
&
il
Le Viole
nne i
-<
33:
^^^
5#
Negli esempi che seguono, questi due Terzetti vengono eseguiti dalle due masse separate;
che rende completa I'armonia in ciascuna massa.
Flauti ed
:&
Oboi.
^ ^#^
I
il.
Ikfl^
in
\m f e
ie>
Fagotti, (l)
Clarinetti,
Corni.
Fagotti.
Violini.
T-
W?
w I ate
'm
127
i
il
i
a fiato da loro
i
fannn
Fagotti cantano,giovera
98062
155
MODO
Le
Dl
diverse, com binazioni di cui quest' armonia e suscettibile colle dile masse, sono le seguenti: \ Le tre parti acute eseguite a Terzetto dagli strumenti a fiato, e la quarta parte, cio^ il Basso, dagli strumenti a corde aH'unisono. 2 Una parte acuta eseguita dagli strumenti a fiato all'unisono (1) e le tre altre dagli strumenti a corde a Terzetto. 3. Due parti da^li strumenti a fiato, e due dagli strumenti a corde, avendo cura di porre nella massa di questi ultimi la parte piii grave dell'armonia, accid essa venga eseguita dai Contrabassi. 4. Le quattro parti eseguite da ognuna
delle
il
Quartetto separatamente.
33Z
90-
ESEMPI
Sf
1*
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1^
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alia
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^ HDx U
I
CUOIBINAZIUNE.
-Miu h
\\
1\,1
^m
2? COHBITf AZfONE
COMBINAZIONE.
9-
2? COMBINAZIONE.
Flauti.
^
Flauti^Oboi e Clarinetti.
Oboi.
H
Gli strumenti
U^P
a
fiato
o.
Corni ag^iunti.
a Terzetto.
C/ Vy
^
Fagotti aU^unisono cogU altri strumenti
IV Violino
larinetfi
^^
i
^^=g
:!!
JHT"
Posizione lata.
^E^^fe ^^ f=f f
g
K
a fiato.
Co mi
aggiunti
-9
33:
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\^
Violino.
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^
^
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Fagotti
it
u:
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ai
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(1)
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dell'
^
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1^
Bassi.
l|J|>J ||Jl;
^
piu
e
s
Egli 6 chiaro che per far spiccare questa parte con tanta forza, conviene che essa sia capace di attrarrp^ atlenzione. (Reicha).
(2)
Le
si
parti
acute
armonia,
rivol-
siccome
tate
massa
Flauti. Corni.
puo fare
^.
.
^m
^
4 J
98062
ffi
quando queste
Se non
si
parti
accordi complessi ed
^
J
J
J)
preferibile
-o-
col quale
sono presentate,
farebbe
Fagotti.
ax
Ji-
per
evitare
le
Quinteproibite.
Fagotti,
un cattivo Basso
quali in questo caso non possono che raddoppiare una delle parti acute dell'armonia, danno alia, massa degli strumenti a fiato. Questo raddoppiamento non si puo fare se non quando
tutti gli strumenti a corde eseguiscono aH'unisono la parte piu grave dell'armonia, perche allora questa parte acquista una forza piu che bastante da poter servire di Basso alia massa degli strumenti a fiato. (Reicha).
^56
La
terza
effetto, se
in
ciascuna massa
o capace di (ina
buona Armenia e
2,
La
Armoniaper servire
^
Se
b s
^
f
*.
alia
3^ COMBINAZIONE.
8*
S
3L#
Oboi e Clariuetti.
fe
I;
CO
i
i)
ft
fee
ii
Fagotti.
^ JM J-^ ^ m^
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fl i
t^A^^
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1^
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^
k
l!
e 2! Viollni.
* W*
^
letrumenti
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a corde.
^=S H
|JltJ_j^
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fia
"V
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in ciascuna
i
massa,
fiato
^^
si
#S#
^
gli
8^ superlore
"^h
modo
*
l
le
parti dell'armonia
a 4
indicate dianzi,
si
degli
strumenli a
agli
presi
separatamente, in
tal
caso non
massa
Si
pu5
porre con effetto in tutta la massa degli strumenti a fiato all'unisono, una
2,
3 e 4 parti;
ma
questa Armonia non pud essere che I'accordo della tonica e quello della dominante:
ESEMPIO
raddoppiano
il
di
una
TENUTA
di tutti gli
quali
SOL
dieci volte in
Flauti
^
i"*
Oboi e
Clariuetti.
Corni e
Fagotti.
33C
ZSSl
'
t>
TTT
Violini.
#-0-
^
i
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'
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Viole.
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^
Fagotto e del
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^
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g
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-*
le
Trombe,
Tromboni
effetto
Timpani,
si
che produrrebbe un
straordinario.
II
Sol del
2.
i
Corno non
e,
come pare
i
monia. perche
Violonoelli.
257
L BSEMPIO SEGUENTE PIO SERVIRB IN UN CASO STRIORDINARIO.
Braiio di canto negli strumenti a
t'iato
Flauti
Oboi e
Clariiietti.
Fagotti.
Vlolini.
Viole.
Bassi.
L'
i!
armonia
II
sul pedale si
puo fare
in due
pedale puo essere collocato nella massa degli strumenti a corde airunisono,
I'armonia
eseguita dalla
massa
E8EMPI0
^
Flauti.
^^
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s 33
Armonia a
4,
Oboi.
^
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Clarinetti.
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Fagotti.
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II
pedale puo essere collocato negli strumenti piu gravi delle due niasse all'unisono.c I'armo.
nia eseguita dagli strumenti acuti delle due masse; per eserapio:
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98062
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Clariiiefti.
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Fagotti.
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^
^
JL
^
pedale,
SI
2:
3
il
Corni e
Trombonl.
Questi strumenti sono necessari per rinforzare potrebbe easere troppo debole
il
Timpani.
t J 1^
Violini.
VIole.
Violoncelli.
1 3^fe^
V
-o-
^^^^^^ ^^ ^^ ^ ^ m ^ ^^ ^
i
*=^
^
i f/'
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kJd=ii
kf
_o_ -o-
331
-0_
Coiitrabassi.
^
e
?
della quantita de'suoni che tutti gli strumenti di un' orchestra fornisco.
tre righi,
solamente
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31
-o-
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t^
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5
4*
;3
mi
&
=g=
j^
Poiche
massa
di suoni,
in accordi complessi, si
puo giudicare del cattivo effetto che produrrebbe la medesima massa con
e naturale.
98U62
259
Quando
leri,
gli
strumenti a corde fanno Crome, Terzine o Semicrome, specialmente nei movimenti ce.
gli
conviene che
ESEIPIO
^
Flauti.
_L. 3ce:
0.a
1|#
Q|
a
a
a.
Oboi
-o-
^ -^
^
a:
Clarinetti.
iO:
^
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-o-
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Coriii in
DO.
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P
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ift.
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Fagotti.
v.*
Violino.
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1
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2? Violino.
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Viole.
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Bassi.
301
^
permesso
di
i
^ ^ ^ ^
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ZEE
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f-^-^ff^n
^^
^E?
Nulladimeno
raddoppiare
gli
vando
lo stesso
movimento
non
e_
seguito.
i
Per
tal
i
modo
Flauti, gli
*2!
Oboi od
Violini;
Clarinetti od
Fagotti, coi
Violini; oppure
Clarinetti od
Fagotti,colle Viole;
tutto questo potendosi fare all'unisono oppure all'ottava superiore od inferiore, secondo I'estensione
si
no ed
.nel
in parte all'ottava.
Cosi.neU'esempio precedente,
2!
Violini
aU'iinisuno.
aH'K^ inferiore.
all
unisono.
all'8?' inferiore.
*^-^te^^f fir!f
^
I
P^fE
md^
g
|g^to4^;
ecc.
98062
2G0
nell'
fiato,
non hanno
altro scopo
che quelle
di
Le masse
delle Arie
trioritali,
orchestra
riiinite
ballabili, nelle
marcie
forti;
ed infine dovunque
immagini
ma
pill
mono Innghe:
8,
16 o 24 battute di
di
si
almcno
che ne risulterebbe.
la
Queste osservazioni
e di
far uso delle
dimostrano che
maniera
piil
svantaggiosa
facendo,
si
tutti
mezzi, 3
e
si
allora tutti
pezzi
hanno
lo stesso colorito,
non ostante
1 Cori
rassomigliano.
coll'
orchestra completa,
si
hanno
tre
Quando
il
Coro non h all'unisono, deve sempre fare buona Armonia a due, tre o quattro
dall'
parti,
indipendentemente
altre masse.
alle
il
pagnato se non da una delle due masse, ed e ordinariamente quella degli strumenti a corde, che
si
sceglie a preferenza per quest' oggetto, specialmente ne' pezzi tranquilli e dolci.
coi soli
strumenti a
la
fiato,
bisogna che
riuscire
in sul finire,
dove tutta
massa pud
si
si
talvolta costretti a servirsene nelle produzioni di questo genere, bisogna in tal caso:
1.*
2."
Non
possibile.
3.
fiato.
4.
mezzo- forte
piuttosto che
il
forte.
98062
26i
si
ammettono comunemente
altri
Trombe,
Tromboni,
Flautino ed
Timpani. Gli
pei
luoghi aperti e
alia musica.
Flautino e sovente troppo penetrante a cagione de'suoi suoni acuti, coi quali sovrasta a tutti
gli altri
strumenti
di
rado quanto
pill
si
pu6;
e colorirne le masse. I
Tromboni
ed
Timpani
s'
Questi strumenti
ma
che
essi
ESEMPIO
/.
JlH
-&-
-&-
-OAriiionia a
4.
-&-
-o-
IIT
-O-O-
-&-&-
o
-o-e-
_Q_
ECU
-O-&-
^
JJL --
_o_ -O-&-
--^
Xl_
-&-
-O-o-
La
Troiube In
quale
si
distribuira nel
mode
seguente:
lo:
DO
i
4
-&-
-&-
--
-&-
-^-
IT
Cornl In
SOL
-&-
Tromboni
Timpani
w m
costretti
--
2X51
-^-
I O-
jni
sr
ir.
--
-&-
-&-
-&-
-&-
le
Quinte e
di
le
ad osservare unicamente
non usare
note, se
strumenti possont)
perfezione.
fare, e
ad evitare quelle die non hanno, o che non possono eseguire colla dovuta
98062
2G2
frequente.
Quando
facendo
si
ad
Tarmonia,
la
di pienezza.
soli
strumenti a corde.
L' unisono coi soli strumenti a fiato. L' unisono cogli strumenti a corde ed a fiato, riuniti. L' unisono variato in diverse guise,
3.
4.
1.
Unisono sincopato.
i? UnisoDo sincopato
*
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fe
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4
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si!
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w^ ^g
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88062
263
tl
COMPOSTA
jL'
ORCHESTRA.
quali
si
mezzi degli
strumenti pei
si
vuol
comporre;
gli e
trascurarsi.
Invano
spera
si
di
attingere queste
col
cognizioni dai
libri;
infine, esse
sono
il
dunque, sono ben lontano dal voler dare qui una teorica
ciascuno di
essi.
D'altra parte
questa materia non appartiene ad un trattato d'armonia. Mi restringerd dunque ad indicare I'estensione, ossia la quantita de'suoni di ciascun istrumento usato nell' orchestra,
aggiungendovi qualche
osservazione importante.
(1).
~
I
DELVIOLINO.
o
Nell' orchestra
(2)
$
II
non
piii alto
che
i^s:
XT
di
o
ciascun istrumento, quando suona col suo primo,
si
secondo
scrive
sal.
DELLA YiOLA
ig
Z5
-^ %
TT
*J
DELTIOLONCELLO.
IlMoloncello ha
le stesse
ma
La
S
Nei Tutti dell 'orchestra
(1)
iF m
Nei Solt dell'orchestra
||.*>-
lllB
VM
Nel Concerto
Allorch6 indico questa estensione colle sole due note estreme, intendo che
i
1'
istrumento e fornito
di
suoni acutissimi
di
quasi
strumenti sono
di
esecuzione
difficile
e richiedono percio
molta
abilita.
d'
Per
tale ragione I'estensione degli strumenti e piu limitata nell' orchestra che nel concerto.
di
La musica
concerto
si
studia. (Reicha).
0H0()?
264
Quando
indicarlo
nell' orchestra
Violoncelli
debbono suonare
soli,
con
la
Quando
i
Contrabassi deb-
bono
riunirsi ai Violoncelli,
si
Quando
DEL CONTRABASSO.
y
di quel
'
^=
-escritti.
si
piii
bassi
che sono
II
mente
farsi
quando questa
talvolta
i
note non
si
Ma
Vio-
hanno Scale
oppure passi
che
il
talvolta
ancora hanno
un istrumento
cello e di
ma
il
semplificare una
parie, togliendone
precisamente
note necessarie ed
II
suonatore
Contrabasso per
digiuno
di
armonia, dovendo
tempo a
lo
riflettere e
Tocca
di
dunque
agli autori
il
non
di
V hanno dei
al
ma
al
V*
-o-
quando
si
scrive
quelli a
3 corde.
S
le
NB. Quando
si
si
impiegano sovente
2, 3,
fa
perflno 4 suoni ad
un tempo. Sar^
bene
di scrivere se
non quando
si
266
$
/k
non e
le
dell' orchestra.
DELL' OBOE.
~
I
ma
nell' orchestra
non
si
| il
Do^
seguente -^ \
artisti
no trascurato di procurarselo col mezzo di una chiave di cui fe facile munirlo. di loro I'hanno digia adottato, giova sperare che I'uso ne diverra generale.
Ma
DEL CLARINETTO.
fe
i
Le note che
si
ma
I
nell' orchestra
non piu
di v?
si
chiamano
col
Le note racchiuse
fra
I
Le
.^,..-
Za,
in Si\>
di Clarinetti, cioe: in
le
note
come sono
scritte? cioe
senza trasportare. Quelle in Siv suona una seconda maggiore piu basso di
SI
.....^.^,..,.,.,..^....i
I"
tuoni, anche fra i pill usati, che sarebbero impraticabili sul Clarinetto quando non esistesse che quelle in Do (1); tali sono, per esempio, i tuoni che portano piu di due diesis o piii di due bemolli in chiave; il Clarinetto in Si bemolle, il quale trasporta a'un tuono intiero, suona per conseguenza in Fa, quando il pezzo e in Mi hemolle; quello in La, il quale trasporta d' una terza minore, suona per conseguenza in Do, quando il pezzo h in maggiore. II Clarinetto in Si hemolle serve dunque a diminuire il numero dei bemolli, e quello in a diminuire il numero dei diesis. .
del
V hanno
La
La
in cui I'Autore pubblico questo Trattato, I'arte del suonare il Clarinetto non era perfelo conosco in Italia pi piu d'un suonatore, il quale eseguisce con un solo Clarinetto (p. e. con quello in Si bemolle) la musica in qualsivoglia tuono, e poco manca, colla medesima facilita, precisicne ed intonazione con cui suonerebbe nel tuono di Si bemclle. (liossi).
.
(1)
Forse
al
tempo
98062
!i66
II
secondo iltuono
(di
in cui
il
posto, e cerca con questa scelta di non avere che un solo accidente il tuono del pezzo ne esiga tre o quattro per altri strumenti
ECCO UNA
TAVOU
A QIIEST'OGGETTO.
In I)o.(i)
Tuono
del
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^^
Clarinetto in
^
Bo,
,
In Sol.
In
Be
g^^ t
t-
Clar. in
Do.
Clar. in
Za.
Genere
del Clarinetto
^
^
In
Wi
?
InM.
La.
Clar. in
La.
Clar. in
La.
^
In
Fa.
Clar. in
Do
oppnre in Si7.
s:
In Si\>.
In
?
Mk
S
Clar. in
/Ik,
J
J
"^
^
Si 7^
Clar. in -Si
m^
clar. in
In
La 7.
Si
Note usate
nell' orchestra.
^
O
TT
in
in in
DELCORNO.
-o-
^^-
XE
-O-
< >
rL
I
-o-
Le
Do.
Re.
2? Di una settima
col
Corno
Mi9.
MiVi.
Fa.
Sol.
La.
in
in
98062
!i67
II
al
3X
k
I
ed
il
al
sA acuto,
non bisogna
specialmente
il
secondo Cor-
no j
e ne'tuoni bassi
non bisogna
farli
primo Corno.
Quando
le
note seguenti
^I
^
II
te
k>
^s
J
-*-
"11
Vrr '^
'''^
i
note che seguono:
/jC
"^
f^
l^
J[^
si
effetto.
Parimente
le
l^*^
iquantunque
deboli,
di
quando
in
quando,
ma
Ne' Soli
Corni fanno molte altre note, che sichiamano note chiuse^ siccome
le quali
si
scala
il
soccorso della
mano
nella
campana.
ho <>^<>^^\ ^y
u. ^ .. ^il
ooH4^^k^
1
Espsteli^^
le sei
contrassegnate * sono cattive e non possono farsi che alia sfuggita: e quasi im.
bene
di posta.
In
un movimento
lento,
il
le
m
^
:|
ma
Mi?, Miu.
Fa.
ti
g ^3
iVCol ritortoinMi
^S
^
^'^
l,i
4
V
d-
"^
98062
268
2? Col
ritorto in
Mi \
^
^
"cr
\4
i
\^-^
XT
5V Col ritorto in
Fa
w
11
!|i-
II
basso dell'armonia
si
Spesso
ritorto,
mentre
il
pratica
Be minorejperesempiojsipuopren.
Be
e I'altro in Fa.
DEL FAGOTTO.
[><
^
ti
La nota seguente
gli
manca
affatto
"'
1
(a)
Ip
altre note
^
Quando
il
I
coUa chiave
i
si
scrive
di
di Bas.
Bassi dell'orchestra.
g
I
KT
al Sol.
Non
si
si
(l)
T'hanno> analogamente
a cib
ma
nelle orchestre
I'Ot.
tavino.
li
La sua estensione
totale
le
A
V
^^
"
(fl)
88062
269
DELLA TROMBA.
-o-
-o-
*o-
:ii:
-o-
XE
-4B*-
_o_
Le Trombe per
solito
in
Do,
in
Re
ed in
M bemoUe.
si
usano per
rinforj^are la niassn
Le Trombe
molle
la
in
Re danno
le
Trombe
in
Mihe-
danno
alia terza
si
minore superiore.
La Fanfara non
due accordi
Trombe
e Timpani.
dominantc.
OSSERVAZIONE SULL'
Non hanno
che due suoni,
la
ITSO DE'
TIMPANI
possono essere trasportati
in vari
Tonica e
la
Dominante;
ma
Do.
'
\xiRe.
-&~
InMk
XE I
4.
\\iMi\.
\\i
Fa.
-OJS.
"
6.
^
UFa.
I
I
II.
lu Sol.
-oU
<:%-
CT-
Is.
al
^^ 9.^
In
La.
In
Si 7.
-e>-
10.^ ^ooppure
XT
so
i
oppure
compositori indicano
fossero
il
tuono
principio del
come
Timpani
sempre
dei
in
Do.
reali dell'armonia.
Le due note
Timpani s'usano e
il
Piano
e specialmente
rullo dei
pedale.
tr^.....^^^...^^.^.^^., o colla parola
Tremolo
ma quando
e di corta durata,
s'
n^
980fi2
^'^
di
^ ^
un
I Clarinetti,
vip.ne in tal caso
il
Corni, le
Trombe ed
pczzo: con-
aver cura di dar loro una pausa di un certo numero di battute, accioccho abbiano questo cambiamr^nto.
tempo
di fare
270
DE'TROl^BOM.
Trombone Basso.
Trombone Tenore.
m
I
m
masse
io tutti i tuoni
Trombone Contralto.
m
si
ii
-cr
i
special mente a
riii.
Tromboni suonano
scrivono
come
Bassi,
Fagotti, le
La sua
la
not a
i^^^^
Ordinariamente e suonato da chi suoria I'Oboej eppercio sara bene di scriverlo sempre una qumta so.
pra
il
suo reale
sito.
Tuono
del
peszo
i i^
#
m ^m t^
I
?
s
ut
'^m
fe f
m
fe
^
^
accade sempre
m
tempera
de' suoni in
^
,
f
s'usano due Corni Inglesi,
m
ma cio
come
modo
271
DI ALCUNI
La musica
un
introducono. Alcuni
di
prima comprende
strumenti d'armonia,
1'
estensione.
Sono
Flautini,
piccoli Clarinetti in
Mi bemoUe
ed in Fa, ed
il
Serpentone
classe
(1).
La seconda
nelle
comprende
gli
strumenti fragorosi,
il
suono
de' quali
combinazioni dell'armonia, e che s'usano per accrescere I'energia e per determinare con
il
Triangolo,
il
Tamhurino,
la
Gran
Cassa,
Tamburi
^)'
ed
il
Padiglione Chinese.
Si scrivono nel
modo seguente:
6
i?GRAN(JASSA
"
i>
j^
"
[>
|V
J
I
^^Tl
29
PADIGLIONE CHINESE.
jq:
?z:
22:
33:
5?
TRIANGOLO
^
')
3X
33:
Oppure
XE
RuUu
"TT
XI
4? TAMBURO
n}i\ff
-pL
JH
lOL
iE
XE i
5?
TAMRITIINO
ZL
XE
rrr
'
ESTENSIONE DE'TRE STRUMENTI D'ARMONIA QUALI NON SONO USATI CHE NELLA MUSICA MILITARE
DEL FLAITINO INi?^k
La sua
Suona
estensione e
t
il
-XT
"^
m
al
XE
quando
il
pezzo e in
M ^con_
si
note indicate.
(1)
Oggi,8opratatto ne'bassi^
I
la
muMCu
il
Reicha;
Serpentone
sono so.
tttituiti
Bombardon!
Pelittoni. (Rossi)
98062
17'i
IN
Mi k
SI
La sua
estensione e
-I
il
che corrisponde a
^5
Fa
La
Suona
in Re,
quando
il
note indicate.
alto che
il
La sua
estensione e
il
che corrisponde a
^r
XT
Suona
in
Do, quando
il
le
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INMk
il
Clarinetto in Do.
I.
o
i
La
sua estensione e
I
il
che corrisponde a
^s
o
le
o
Suona
in
Do, quando
il
note indicate.
DEL SERPENTONE.
Si.
Fra
le
mani
di
un
artista abile
ha
I'estensione seguente
J'
in
Suona come
scritte.
il
le
9S062
273
SOPRAINO.
i
\>
-&-
L
I
CONTRALTO.
ff
<>
TENORE.
m
^^
1^
t
RASSO
BARITONO.
-o-
Bisogna impiegare
le
no I'estensione seguente:
f
Quando
si
--
33:
Soprano
m
le voci
_CJL
xszze^
Contralto
-3lE Tenore
~&- jo:
Basso
1
si
obbligano
a cantare spesso
inferiori
al
stancano e
Le corde
sono prive
le parti
ad un tempo.
le veci, e
che
si
derive
in sostanza
salire,
il
maggior forza
di
quella
ma
che ha pure
1'
Soprano.
piii:
1^
IX 1.^
I
le
Le
persone che
fanno professione
Servono comunemente
difficili,
ai
estesa.
si
Su queste ultime
chi ne ha delle
pifl
voci nulla
basse; e chi pud riunire quest! due vantaggi. Tocca al compositore ad infordi
ognuna
quah
egli sorive
quando ha I'intenzione
98062
374
(1).
FUGA
Per
il
Pianoforte.
N.
2.
La
le
stessa
Fuga
ridotta alia
sua
di
piii
tutte
N.
Note
principali
3.
degli
accordi,
ossia
Basso fondamentale.
mm ^ &^
^m
-hf-kf
#
4V-P i
CJ
'
7-
N.
I
4.
il
numeri
di
ge-
numero
5
il
2 sise-
quinto di
di
^ s^^
^ m^
^
f
5
m
m
N.
5.
Questo rigo dimostra come s'avrebbe dovuto fare, ove si avesse voluto evitare le eccezioni nella concatenazione degli accordi
perfetti e nella risoluzione degli accordi dissonanti. Le semicrome suppongono un valore di note piu grande, perciocche quivi la successione degli accordi
sarebbe troppo
rapida.
N.
II
6.
secondo rigo di questo Numero presenta un Basso numerato della stessa fuga e ridotto a maggior semplicita. II rigo superiore contiene I'esecuzione di questi stessi numeri. Questo numero deve servire a chi vuole esercitarsi a numerare e ad eseguire
^^
Pr^^
6
Lf-il
43
armonie complicate.
^m
(1)
^
V
un pezzo musica
^
di
il
modo
di
esaminare con
profltto
relativa-
mente aH'armonia.
9!>02
276
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