it 2008
Le Nostre Guide - Tutorial Panoramiche 02/08
Immagini panoramiche
Le immagini panoramiche sono immagini aventi un rapporto tra i lati superiore al canonico 3:2. Dunque la forma dell'immagine pi che l'angolo di campo abbracciato a definire un'immagine come panoramica. Esistono panoramiche in orizzontale o in verticale, fatte col grandangolo per coprire angoli sino a 360, o con il tele per avere una visione super dettagliata di una porzione di paesaggio. Le fotografie panoramiche di cui parleremo sono sempre ottenute unendo una serie di singoli scatti; non considero pertanto il caso di foto fatte con le specifiche camere ad obiettivo rotante e similari. Il vantaggio del digitale, inteso non tanto come ripresa ma come post produzione, infatti quello di poter unire pi scatti in una sola foto in modo semplice ed economico. Questo fatto di poter unire pi immagini in una sola consente un effetto strabiliante: la risoluzione e la nitidezza del tele unita all'angolo di campo del grandangolo. Le immagini di partenza possono essere sia digitali sia scatti eseguiti su pellicola; fatte con una reflex o anche con una compatta.
Sconsiglio di adottare risoluzioni di acquisizione elevatissime, dovendo poi unire pi immagini si dovrebbe lavorare con file pesantissimi. Per una diapositiva 24x36 ritengo sia inutile superare i 2400 dpi per questo scopo.
Focale da usare. Normalmente si considera un grandangolo. Altro mito da sfatare. L'angolo di campo orizzontale lo determina il numero di immagini della serie; quello verticale la focale, ma se scattate in verticale sempre abbastanza ampio. Morale: quasi sempre possibile scattare con focali poco grandangolari, ottenendo l'effetto anticipato dettaglio del tele, copertura del grandangolo. In pratica il sogno di ogni fotografo. Aggiungete il fatto che una panoramica di solito ha tra 15 e 60 megapixel ed otterrete una risoluzione incredibile. A video sempre impressionante l'effetto di visualizzare l'immagine intera e poi zoomare, non finisce mai e si vedono sempre nuovi dettagli sino a valori inimmaginabili. Se poi usate focali decisamente tele, tipo 135 o 200 mm, e di grande qualit, si possono avere delle foto iperdettagliate di parti di panorami. Una panoramica ottenuta unendo 4 o 5 foto fatte a 150 mm ha la risoluzione del 150 ma l'angolo di campo orizzontale circa di un 50 mm. In interni ed aree urbane le focali corte sono d'obbligo e la loro distorsione complica tutto. Soggetti in movimento. Da evitarsi come la peste. Se va bene vi trovate la stessa persona ripresa due volte in parti diverse della panoramica, se va male avete mezzo soggetto da una parte e mezzo dall'altra. In tal caso o vi tenete l'effetto comico o vi fate una post produzione non da ridere. In interni affollati la situazione veramente drammatica. L'unica tanta pazienza, treppiedi, doppia bolla, e nessuno tra i piedi. (come fare vedete voi: orario impossibile, mancia al custode, fialetta puzzolente, vi presentate e spiegate la situazione sperando nella pubblica clemenza ....). Riassumendo: se siete in paesaggi esterni macchina in verticale focale medio grandangolare o normale, tutto in manuale mano libera e ferma, click. In interni o architettura invece tutto va studiato e preparato con la massima cura. Filtri. L'uso del polarizzatore assolutamente sconsigliabile; infatti l'effetto disomogeneo e spesso comporta lo scurimento degli angoli, fatti che renderebbe difficile garantire l'uniformit dellunione tra scatti adiacenti. Stesso discorso con qualunque filtro che abbia un effetto non uniforme. Inoltre un certo effetto polarizzante spesso caratterizza le ottiche estremamente grandangolari anche in assenza di filtri, creando problemi. Questo motivo suggerisce di fare molta attenzione nell'usare grandangolari spinti in presenza di vaste aree di cielo; certamente bene chiudere il diaframma di un paio di stop per limitare la vignettatura e non sottoesporre oltre stop. Sono effetti che saturano i colori in modo gradevole nella singola foto ma che creano antiestetiche zone sfumate nelle parti di cielo unite.
dell'inquadratura per aiutarvi. Se scattate a mano libera fate attenzione a non perdere l'allineamento della serie, se usate il treppiede il motivo per cui ho detto di tenere libera la testa.
La schermata iniziale del programma. In alto i consueti men, al centro larea di lavoro, in basso i pulsanti di accesso rapido alle funzioni principali. Inoltre possibile richiamare alcune funzioni con combinazioni dirette di tasti, cosa molto comoda. Larea di lavoro
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La finestra di selezione dei file. Nella parte di sinistra si selezionano i file, poi li si sposta a destra col tasto add. I comandi al di sotto servono per ordinare la serie di immagini in senso crescente sort oppure invertito, con riverse. Dipende dal fatto che si sia scattato da sinistra a destra o viceversa. Le opzioni sono settate per panoramica bidimensionale e montaggio in orizzontale. Sono i casi di interesse fotografico. Le panoramiche tridimensionali servono per il web.
Selezionate le immagini le si ordina e si procede. Ordine in senso crescente se scattate da sinistra a destra, se no invertite.
Finestra principale con le immagini caricate. La barra sotto le foto consente di scorrere la sequenza.
Con quelle selezionate mantenete il blending che aiuta la fusione, fate tagliare automaticamente le parti non interamente ricoperte da immagine e accettate lautoallineamento delle immagini. Il fatto di tagliare le parti di immagine non totalmente ricoperte dipende dal fatto che il programma controdistorce le foto in base alla focale dellottica usata e poi le unisce. In questo modo le foto hanno una marcata distorsione a cuscinetto e unendole alcune aree sono vuote. Il taglio automatico toglie il problema ma rifila molto limmagine. Non applicandolo avrete delle immagini frastagliate che per potrete elaborare dopo, ricostruendo in post le parti mancanti. Si tratta di un lavoro oneroso ma che consente di ampliare considerevolmente laltezza della foto. La foto sottostante illustra il problema, se non volete tagliarla verticalmente dovete completare le parti mancanti in post. Non cosa semplice ma si fa; parecchie delle mie panoramiche inserite nel sito msc hanno subito questo trattamento, esso consente di guadagnare un bel po di altezza.
Ovviamente con soggetti di tipo paesaggistico il lavoro in post pi semplice, comprendendo di solito parti di cielo e di terreno. Ora dovete fare la scelta pi importante, comunicare al programma la focale impiegata. Il comando veloce Ctrl L, che apre una finestra di selezione della focale. Anche se possibile fare riconoscere al programma certe ottiche di fotocamere compatte o altre caratteristiche, ritengo sia sempre meglio ragionare in termini di mm di lunghezza focale. Quale focale usare, quella reale o quella equivalente? In generale la focale equivalente perch quella che determina il rapporto di ingrandimento dellottica. Per le distorsioni con i grandangoli estremi per aps hanno una distorsione che a met strada tra la focale vera e quella equivalente. Io suggerisco di provare inizialmente con la focale equivalente e poi eventualmente fare dei cambiamenti per aggiustare la controdistorsione. Per le panoramiche ottenute con focali tele di solito meglio eccedere nella focale per evitare di avere parti di orizzonte con diversa curvatura; il caso tipico il mare piatto. In foto architettoniche con grandangoli spinti per aps invece spesso conviene scendere a met strada tra la focale vera e quella equivalente. Provare a vedere leffetto la cosa migliore. Dovete ottenere un risultato globalmente credibile nella fase di anteprima, senza badare troppo ai piccoli dettagli che comunque andranno corretti in fase di post. Ricordate che impossibile avere una buona foto panoramica senza unadeguata post produzione. E se la lente non tra quelle in catalogo? La create.
La finestra di creazione di una nuova lente in base alla focale. Il programma accetta focali comprese tra 13 e 200 mm; se no dovete procedere con limpostazione di altri differenti parametri. Credo sia assai improbabile che si cada al di fuori di questo campo, se lo faceste dal lato tele oltre 200 mm non cambia nulla perch la distorsione quasi nulla. Sul fronte grandangolare estremo esiste solo il 12-24 sigma e vari fish eye. I fish eye rettangolari (180 sulla diagonale) sono riconducibili al 16 mm fish gi in catalogo nel software, mentre con quelli circolari ci fate montaggi di tipo diverso dalle foto panoramiche oggetto del tutorial. Nel caso voleste sperimentare usate le altre opzioni della finestra creazione lente.
Nel caso la focale quella equivalente di 120 mm. Il soggetto facile, nonch insignificante, un ponte ripreso attraverso una finestra chiusa. Esso presenta molti punti in comune tra le 3 foto da giuntare, il che rende le operazioni molto facili. Essendo le foto in orizzontale ora dovete semplicemente lanciare lanteprima dellunione: preview e vedere come si comporta il programma in automatico. Se le foto fossero state fatte in verticale, come ho ripetutamente suggerito di fare, le dovreste girare in blocco col comando Ctrl R. Nel caso di panoramica verticale consigliabile per comodit lavorare in orizzontale girando le singole foto e poi ruotare in post il risultato. Cosa che peraltro fa il programma se nella fase iniziale di selezione delle immagini avete scelto verticale.
Anteprima dellunione ottenuta in totale automatismo. Data la facilit del soggetto praticamente perfetta, ho attivato il crop delle aree non interamente coperte dallimmagine. In questo caso le parti tagliate sono piccolissime perch la focale tele ha comportato delle controdistorsioni di limitatissima entit. Con i grandangoli spinti la cosa molto diversa e le aree tagliate sono assai ampie. Vi suggerisco di non croppare e fare poi voi dopo durante la post produzione un bilanciamento tra zone perdibili e da tagliare e parti che invece utile ricostruire.
Chiudendo la finestra del preview si torna alla schermata principale. Ora le foto appaiono sovrapposte in base a quanto automaticamente fatto dal programma. Nel caso in esame lunione gi perfetta e si dovrebbe procedere subito con lunione definitiva. Ma un caso fortunato, di solito con altri soggetti si hanno meno punti di aggancio per unire le foto o le stesse sono pi distorte ed il programma da solo non riesce ad unirle in modo credibile. Bisogna allora aiutarlo riposizionando manualmente le foto.
Se loperazione di riposizionamento manuale semplice, perch ci sono degli evidenti punti di aggancio in comune tra foto adiacenti, basta prendere le foto col mouse e spostarle come nellimmagine. Siccome il programma ragiona sempre da sinistra a destra, se spostate una foto questa si trascina dietro tutte quelle alla sua destra. Gli spostamenti possibili sono sia in orizzontale che in verticale; le immagini scorrono come lucidi sovrapposti. Se invece non si riesce a cogliere a vista lesatto posizionamento allora si deve attivare la funzione di posizionamento di alta precisione.
Cliccando due volte su un immagine si accede alla modalit di posizionamento ad alta precisione. Le foto sono viste come due lucidi da sovrapporre, o come due layer. Muovete sino ad avere la corretta sovrapposizione, aiutandovi con elementi ben visibili nelle due immagini adiacenti. Vi sconsiglio di diventare pazzi cercando una coincidenza perfetta. Essa impossibile per le questioni della distorsione, per cui se in un punto tutto quadra molto probabile che in un altro non sia cos. Inoltre avendo abilitato la funzione di autoallineamento, in programma interpreta il vostro posizionamento come un suggerimento iniziale, e poi effettua in automatico la sovrapposizione affinando la vostra scelta. In casi in cui il programma da solo sbagli inizialmente in modo clamoroso, basta dargli un posizionamento abbastanza corretto e rilanciare il preview. Ora il software col vostro aiuto iniziale andr a colpo sicuro. Dopo aver effettuato un riposizionamento manuale rilanciate sempre il preview per valutarne gli effetti.
Se avete ottenuto un buon risultato nel posizionamento ed il preview soddisfacente, potete procedere con lo stich definitivo: stich image.
Il programma lavora per un certo tempo. La durata delloperazione cresce in modo sensibile al crescere delle immagini e della loro dimensione in megapixel. Alla fine compare una nuova finestra col risultato.
La finestra di salvataggio offre la sola opzione della qualit, usate quella alta. A tagliare siete sempre in tempo dopo in fase di post. Se avete altre panoramiche da fare il gioco si ripete, se no passate alla fase di post produzione.
Post produzione
L'immagine panoramica ottenuta deve obbligatoriamente passare per una successiva fase di post produzione; in parte perch ancora migliorabile nelle sue caratteristiche fotografiche, ma soprattutto per correggere le inevitabili imperfezioni di montaggio. Ribadisco il fatto che nessuna immagine panoramica, appena prodotta, immune da difetti. Pertanto la fase di post si articola in due: la ricerca e correzione delle imperfezioni e una successiva ottimizzazione. L'ottimizzazione assolutamente analoga a quella che si farebbe per un'immagine normale: livelli, colore, maschera di contrasto eccetera. Siccome tali ottimizzazioni non sono state fatte sulle immagini che compongono la panoramica, vanno fatte sul risultato giuntato e corretto. Ovviamente operando su un file di grandissime dimensioni i tempi di elaborazione sono lunghi.
La correzione dei difetti di giunzione concettualmente semplice ma operativamente noiosa. Si deve osservare a zoom sufficientemente elevato l'immagine unita per evidenziare i punti di errore. Li si corregge usando il timbro clone, con tanta pazienza. In caso di panorami di solito gli errori principali sono collocati sulla skyline, e l li si deve cercare. Per panorami cittadini o di interni invece i problemi sono legati al parallelismo o alle distorsioni dei lati e degli spigoli degli edifici. In questo caso le correzioni sono molto pi complesse. Si deve fare estrema attenzione in fase di scatto e poi di montaggio per ridurre al minimo questi errori, la cui correzione estremamente difficile. Si opera comunque sempre con gli strumenti di clonazione, del tipo del timbro o del pi recente fuoco prospettico, per sostituire le parti non perfettamente unite con altre in modo da ricostruire un'immagine credibile. Come precedentemente spiegato se avete optato per non croppare le aree non interamente coperte da immagine, ora dovete decidere cosa fare: tagliare tutto, ricostruire tutto in post o una via di mezzo. Qualunque cosa decidiate di fare gli strumenti sono sempre i soliti di tipo timbro clone ed affini. Se la foto scattata con forti grandangoli e magari su soggetti architettonici e volete procedere con il completamento integrale delle parti incomplete preparatevi ad un bel lavoro, vi faccio i miei auguri e complimenti.
Altri software
Il software impiegato per il tutorial Photovista. La scelta caduta su questo software perch, dopo averne provati anche altri, ho ritenuto che fosse quello pi completo, semplice da usare e in grado di fornire un risultato che, gi in automatico si presenta di buona qualit, minimizzando la fase di correzione delle imperfezioni. Esistono molti altri software che effettuano l'unione panoramica. Una semplice ricerca in internet ne mostrer numerosi. In particolare anche photoshop, nelle ultime versioni, offre la possibilit di creare immagini panoramiche, e nelle immagini seguenti illustro brevemente le modalit di gestione con photoshop. Secondo me per meglio usare software specifici, che sono ottimizzati per questo scopo e che considerano al meglio il tipo di lente utilizzata ai fini dell'unione degli scatti. Non ho citato il metodo pi banale, fare tutto a mano. In effetti se le foto non presentano un'eccessiva distorsione dovuta all'uso di focali ultragrandangolari, o se le si corregge a parte, l'unione anche possibile lavorando con i livelli di photoshop o altro programma di fotoritocco. Possibile si, comodo no, consigliabile mai. Le immagini seguenti illustrano lunione delle stesse immagini con photoshop elements 3. La stessa funzione presente anche nelle versioni CS, in maniera del tutto simile, il comando photomerge.
Il risultato come giunzione non spregevole, ma si deve considerare che lesempio particolarmente facile. In casi pi complessi la differenza sarebbe notevole. E comunque si noti la pessima gestione delle aree di cielo, nonostante si sia adottata la modalit avanzata di fusione. Esistono delle ulteriori opzioni avanzate ma, secondo me, il risultato resta lontano da quello ottenibile con un software dedicato.
Link
http://www.iseephotovista.com/products/panorama/product_info.html Per vedere ulteriori esempi basta cercare in rete o vedere le numerose immagini nella gallery e nei reportage di msc Gian Paolo Passera
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