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Ulteriori annotazioni sugli "Ultimi discorsi" di Adolf Hitler

Scritto da Adriana NEGRONI e Mario MARLETTA

A compimento della sua esperienza terrena, dopo aver lottato per trent'anni contro il CORRUTTORE DI TUTTI I POPOLI, Adolf Hitler, Fuehrer del Terzo Reich Nazionalsocialista, ritenne di potere approvare che si immortalassero talune conversazioni tenute coi suoi gerarchi ( ... quei pochi privilegiati , come li definisce il Genoud). Ad oltre un ventennio dalla pubblicazione dell'opera curata da Maurizio Lattanzio per i tipi di Ar, e pubblicata col titolo "ULTIMI DISCORSI" (testo italiano che funge da integrazione ai s detti Bormann Vermerke ), eventi politici di portata epocale suggeriscono una rilettura di quegli stessi discorsi per attualizzarne taluni contenuti. Ai rari che non avessero compreso la grandezza dell'evento, diciamo che l'apparizione sulla scena politica di Adolf Hitler fin il risultato di un'ispirazione maturata in tanti secoli: Le nature superiori hanno la loro origine infinitamente pi indietro; per arrivare ad esse si dovuto raccogliere, risparmiare, accumulare come per nessun altro. I grandi individui sono pi vecchi... (1). Bisogna anche ammettere che ci che egli ha compiuto non paragonabile ad alcuna realizzazione portata a termine da qualsiasi altro uomo nel corso dell'intera storia... Altre rivoluzioni hanno regolarmente divorato le loro creature. Solo Hitler ha sempre divorato gli altri senza mai esserne divorato. Egli stato il Rousseau, il Mirabeau, il Robespierre e il Napoleone della sua rivoluzione (2). E non solo, aggiungeremmo: egli fu il von Bismarck, il von Metternich, l'Ungern von Sternberg nella misura in cui la sua RIVOLUZIONE dall'originario stadio pangermanico crebbe fino a divenire paneuropea e, infine, eurasiatica.

Ogni uomo, in quanto semplice volont incarnata, per sopravvivere deve continuamente superare la resistenza di tutti gli altri individui, ognuno dei quali -e in diverso grado- crede d'essere il centro nevralgico dell'universo. Tuttavia, basta oltrepassare la seduzione dei sensi per rendersi conto dell'inanit di questo stato. Date siffatte premesse, la Weltanschauung hitleriana, al pari di quella platonico-spartana, appare come il perfetto opposto dell'istinto egoistico capitalista: la seconda guerra mondiale, dunque, va osservata alla stregua di una specie di SCONTRO MANICHEO, nella misura in cui si affrontarono due visioni del mondo assolutamente antitetiche : una altruistica, socialista nel senso pi nobile del termine; l'altra egoistica, sfruttatrice e dissipatrice. Nello Stato nazionalsocialista, infatti, prendersi cura degli altre equivale a superare la gabbia dell'io. Ma l'IO, per esplicita ammissione di tutte le dottrine tradizionali, rappresenta il PUNTO OSCURO DELLA COSCIENZA. su questa premessa filosofica che poggia lo Stato platonico per eccellenza; ed questa l'intima essenza della virt, cio del perfetto opposto dell'egoismo. Ecco spiegato perch il vincitore di quello scontro fece, del Vinto, tabula rasa , anzitutto dal punto di vista ideologico:

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Il nemico ha raccolto tutte le proprie forze in vista dell'assalto finale. Essi non vogliono soltanto vincere, vogliono schiacciarci, vogliono distruggere il nostro Reich, cancellare la nostra Weltanschauung, asservire il popolo tedesco per punirlo a causa della sua fede nazionalsocialista (3). Questo spiega anche la ragione della strumentale invenzione olocaustica, la quale va inquadrata non solo in quanto pretesto per giustificare l'invasione della Palestina, la sua distruzione e la sua sostituzione con un anti-Stato sclerotico e usurpatore, ma, sopra tutto, in quanto damnatio perennis del Nemico par excellence - dell'istinto affaristico giudaico: l'ETHOS TEUTONICO.

Guerreggiare con l'America, anche se inevitabile, fu la grande sciagura di quel conflitto. Prima regola del codice d'onore: MAI BATTERSI CON UN AVVERSARIO CHE NON SIA DI PARI DIGNITA'! Presupposto irrinunciabile di ogni duello leale. Infatti, se si disprezza non si pu fare la guerra. Se si vede qualcosa al di sotto di s, non si deve fare la guerra (4). Chi pu, dunque, bersi la frottola che le plutocrazie occidentali fossero un degno nemico del Nazionalsocialismo? Quale uomo sano di mente potrebbe credere che il Nazionalsocialismo avesse interesse a guerreggiare con l'Occidente giudeizzato? Piuttosto, vero il contrario: la rancune talmudica rifugiatasi oltre Atlantico e potenziatasi a dismisura -col contributo del meticciato universale- aveva tutto l'interesse a guerreggiare e ad abbattere il suo antico Signore. Il Nazionalsocialismo ha posto il problema giudaico sul piano dei fatti: denunciando la volont di dominio mondiale degli Ebrei... Gli Ebrei si sono resi subito conto del pericolo -e questa la ragione che li ha spinti ad ingaggiare un duello mortale contro di noi. Bisognava distruggere il Nazionalsocialismo a qualunque prezzo, anche se il pianeta intero dovesse essere distrutto (5). Non risponde al vero che io, o chiunque altro in Germania, abbia voluto,nel 1939, la guerra. Essa stata voluta ed stata provocata esclusivamente da uomini di Stato internazionali di origine ebraica o al servizio degli interessi ebraici (6). questa la causa causarum della sciagura abbattutasi sull'Europa; , questo, un problema che possiede radici assai lontane nel tempo.

con Bismarck, in particolare -il quale, per certi aspetti, sembra essere stato l'antitesi di Hitler-,

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che iniziano, nella Germania unificata sotto l'egida prussiana, talune piaghe sociali tipicamente moderne: l'esplosione demografica, la grande concentrazione di capitali, la sovrapproduzione e il colonialismo (fenomeno che la Germania, per sua fortuna, sfior solamente). L'esplosione demografica, sopra tutto, i cui effetti estremi sono oggi divenuti visibili anche a un cieco, rappresenta il capolavoro delle forze poste al servizio della Sovversione. Che la grande usura, dopo averle suscitate in vita, desiderasse spinger le masse d'Europa verso Occidente, al di l del mare, scoraggiando la naturale migrazione dei popoli verso le disabitate terre orientali (com'era normalmente accaduto fin dall'epoca di Ottone il Grande), facilmente spiegabile -e sul piano del semplice essoterico, e su quello meno visibile alla coscienza comune-.Se si studia la storia moderna, a partire dall'implosione del mondo feudale, ci si accorge che l'intera Europa viene come sopraffatta da questa specie di maniacale spinta verso Occidente (ma anche verso i territori orientali d'oltremare, e al solo scopo del profitto). Non solo le oligarchie protestanti in combutta con la massoneria ebraizzata, come l'Olanda e l'Inghilterra, ma pure le monarchie cattoliche sembrano esser pervase da questa irresistibile frenesia coloniale. Talassocrazia, nell'etimo: dominio imperniato sul controllo delle rotte marine, il potere in divenire per eccellenza, il potere del capitale senza-terra, il perfetto oppositum dell'ARISTOCRAZIA TERRIERA. Sembra evidente che un siffatto istinto sia il parto di menti razzialmente inclini al nomadismo. All'opposto: IRAN e AIRYANA sono termini che derivano dal medesimo archetipo semantico-semiologico. Il lemma ARYA (derivato dalla radice indoeuropea AR), che indica simultaneamente il SIGNORE e l'ARATORE, dimostra anche sul piano lessicale la natura sinonimica dei termini ARISTOCRAZIA e TERRA. Un popolo che desideri la prosperit deve restare legato alla sua terra. Un uomo non deve mai perdere il contatto con il suolo sul quale ha avuto il privilegio di nascere... Questo bisogno di radicamento... penso rappresenti una verit soprattutto per i Tedeschi. Per questo noi non abbiamo mai avuto una vera vocazione coloniale (7). Domanda: perch le masse d'Europa (i reietti di tutte le nazioni), a partire dal XVI secolo, anzich cominciare a sciamare verso Oriente, avanzando attraverso la terra ferma, coltivandola con l'aratro e difendendola con la spada , iniziarono a cercar l'avventura a Occidente andando a devastare paradisi incontaminati, che tali sarebbero dovuti rimanere)? Risposta: perch dietro la politica di quasi tutte le compagini d'Europa, uno solo era l'OCCULTO MANOVRATORE DI CAPITALI. Gi all'epoca di Bismarck, infatti... l'eccesso di popolazione avrebbe potuto riversarsi lentamente verso la Russia, dato che i governi di essa, allora, non ostacolavano ma anzi invogliavano un movimento del genere. Ci non avrebbe nemmeno significato la perdita, per la Germania, di elementi tedeschi, dovendosi logicamente attendere che la Russia, per tal via, divenisse una zona di penetrazione germanica: gli emigrati tedeschi colonizzatori del vuoto moscovita avrebbero avuto, in un certo modo, la parte di pionieri dell'influenza germanica. D'altronde, colonie tedesche pullulavano gi nell'impero degli zar ed erano fiorenti: se ne trovavano fino al Volga (8). Hitler persegu questa stessa visione: civilizzare le spopolate e fertili pianure orientali, creare una nuova ARISTOCRAZIA TERRIERA tesa a contrastare l'esplosione demografica dell'uomo-massa, cio di quel nefando meticciato artefice del solo olocausto conosciuto: quello degli INDIANI d'America. Per questa serie di motivi possibile affermare che tutta la storia del '900 la storia della GRANDE RIVINCITA dello schiavo sui suoi antichi Signori: la prima guerra mondiale, sopra tutto, e l'instaurazione del bubbone bolscevico nel ventre dell'Impero della

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Terza Roma furono le necessarie premesse per la definitiva conquista d'EURASIA, fenomeno ancora oggi in fieri . Se il barone Ungern von Sternberg, nel tentativo di arginare la propagazione dell'infezione ebraico-bolscevica (guidata dal generale Blucher), in Asia, contatt carismatici esponenti della tradizione ind, nipponica e, sopra tutto, islamica, significa solamente ch'egli ebbe ben chiaro il problema da affrontare. Ora, se si esamina la ferocia con la quale il giudeo-bolscevismo si impossess di questi immensi territori, e nel breve volgere di pochi anni; se si riflette sul destino toccato ai territori sacri del Tibet; se si pensa a cosa siano ridotti, oggi, Cina e Giappone, ben si comprende la provvidenziale venuta di Adolf Hitler, ultima speranza non solo d'Europa, ma dell'intera EURASIA. Solo la ripugnante ignoranza storiografica attuale, completamente addomesticata alla causa iperliberista giudaica (la quale osa mettere sullo stesso piano la malattia e la cura ), pu impudentemente equiparare il Nazionalsocialismo al bolscevismo. Solo oggi risalta il modo in cui, in quelle tristi giornate del '45, si stesse per redigere l'atto di morte di una MILLENARIA CIVILT; fu quello il torno d'anni durante il quale l'Europa (il cui accerchiamento era cominciato da oltre un secolo), in quanto territorio guardiano estremo occidentale della Tradizione, cessava di esistere, per essere trasformata in affastellamento di colonie e satrapie asservite alle due pi funeste forme di imperialismo materialistico: il capitalismo burocratico bolscevico e l'iperliberismo americano -entrambi manovrati dal GIUDEO.

II fatto che la politica coloniale non sia una vocazione tedesca, rappresenta una ragione sufficiente affinch la Germania non manifesti solidariet alcuna nei confronti dei paesi che applicano questa politica, astenendosi in qualsiasi circostanza di fornire il proprio appoggio a questo scopo (9). Dati siffatta presupposti, la Dottrina nazionalsocialista non avrebbe potuto mai tollerare che culture inferiori, come -per esempio- quella inglese o francese, avanzassero pretese egemoniche su altre, infinitamente superiori ad esse: Nei continenti abitati il fallimento stato ancora pi evidente. Qui i bianchi si sono imposti unicamente con la forza, mentre la loro influenza sugli abitanti stata praticamente nulla. Gli Ind sono rimasti Ind, i Cinesi sono rimasti Cinesi, i Mussulmani sono rimasti Mussulmani (10). Non ho mai pensato che un Cinese o un Giapponese fossero inferiori a noi. Essi appartengono ad antiche civilt, e ammetto pure che il loro passato sia superiore al nostro. Hanno ragione di esserne fieri cos come noi siamo fieri della civilt alla quale apparteniamo. Penso pure che quanto pi i Cinesi e i Giapponesi saranno fieri della propria razza, tanto pi mi sar facile intendermi con loro (11). Pu, questo, essere il discorso di un barbaro genocida capace di pianificare e mettere in atto, per mezzo di ordini impartiti esclusivamente a voce, ovvero, ancor pi inspiegabilmente,taciti ordini, il sistematico sterminio di milioni di individui? Mi si dica che la colonizzazione abbia fatto aumentare il numero dei cristiani nel mondo! Dove sono le conversioni d massa che hanno determinato l'affermazione dell'Islam? Io vedo, qua e l,

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isolotti di cristiani, per altro pi di nome che di fatto. Ecco il grande successo di questa magnifica religione cristiana detentrice della suprema verit (12). La stessa alleanza con l'Italia fascista si rivel controproducente per un popolo intrinsecamente ostile all'imperialismo ultramarino. L'alleato italiano ci ha intralciato quasi dappertutto. Ci ha impedito, per esempio, di sviluppare una politica rivoluzionaria nell'Africa del Nord... Soli, noi, avremmo potuto liberare i paesi musulmani dominati dalla Francia. Il fenomeno avrebbe avuto una ripercussione enorme in Egitto e nel Medio Oriente asserviti agli Inglesi... Tutto l'Islam vibrava all'annuncio delle nostre vittorie... La presenza degli Italiani accanto a noi ci paralizzava e creava malessere presso i nostri amici Islamici (13). A sessantasei anni da quegli eventi, lo scenario politico internazionale che ci si para dinanzi, (sopra tutto quello posteriore al famigerato 11 settembre) rappresenta l'inevitabile appendice di quel conflitto. Quasi sette decenni di imperialistiche nefandezze -imposte col ferro e col fuoco dalla talassocrazia usuraia anglo-giudaica a tutti i popoli liberi della Terrafurono puntualmente preconizzati dal Genio hitleriano. Una sola LUCE ha rischiarato questa pi che sessantennale tenebra: la RIVOLUZIONE ISLAMICA IRANIANA. Ora, quale prezzolato pennivendolo asservito al sistema potrebbe confutare siffatta verit? Chi potrebbe smentirci, quando osserviamo che, dopo la GERMANIA NAZIONALSOCIALISTA, solo l'IRAN attuale pu fregiarsi del titolo di ULTIMA ROCCAFORTE DEL.LA TRADIZIONE? Una conseguenza importante della nostra azione risiede nel fatto che abbiamo reso aggressivo l'Ebreo. Ora, l'Ebreo meno pericoloso in questo stato che non quando sornione... Se perdo questa guerra ci non assicurer il loro trionfo -perch perderanno la testa-. Gli Ebrei spingeranno la loro arroganza ad un punto tale che essa si rivolger contro di loro (14). Per rimanere nel solo mbito della Palestina occupata, da Deir Yassin a Tantura, da Dawayama a Sabra e Chatila e Jenin, fino a giungere ai recenti massacri di Gaza (Operazione piombo fuso) e all'aggressione al convoglio denominato Freedom Flotilla : quali ulteriori prove sarebbero necessarie per comprendere la lungimiranza del pi perfetto esempio di platonica simultaneit di COMANDO POLITICO ed INTELLETTO FILOSOFICO mai apparso nella storia contemporanea?

Note: 1. Friedrich Nietzsche: Ecce Homo. Edizioni Adelphi; Milano, 1981. 2. Maurizio Lattanzio: citazione di Hugh Redwald Trevor Roper tratta dall'introduzione all'opera ULTIMI DISCORSI. Edizioni di Ar; Padova, 1988. 3. Adolf Hitler: ULTIMI DISCORSI; discorso del 6 febbraio 1945. 4. Friedrich Nietzsche: opera citata. 5. Adolf Hitler: opera citata; discorso del 13 febbraio 1945. 6. Adolf Hitler: Testamento politico. 7. Adolf Hitler: ibidem; discorso del 7 febbraio 1945. 8. Emmanuel Malynski: La Guerra occulta. Edizioni -Arkos- Oggero; Carmagnola - Torino,

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1988. 9. Adolf Hitler: ibidem; discorso del 7 febbraio 1945. 10. Adolf Hitler: ibidem; discorso del 7 febbraio 1945. 11. Adolf Hitler: ibidem; discorso del 13 febbraio 1945. 12. Adolf Hitler: ibidem; discorso del 7 febbraio 1945. 13. Adolf Hitler: ibidem; discorso del 17 febbraio 1945. 14. Adolf Hitler: ibidem; discorso del 13 febbraio 1945.

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