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Claudia Colacitti

Classe L4

Alchimia
Editoria Digitale DOL T09_P

Indice

Alchimia ........................................................................................................................ 4 Introduzione................................................................................................................... 5 Processo alchemico ........................................................................................................ 6 Il concetto di sulphur et mercurius ............................................................................... 6 Simboli alchemici ........................................................................................................... 6 Simboli animali............................................................................................................... 7 Simboli astrologici.......................................................................................................... 7 Breve storia dell'Alchimia .............................................................................................. 9 Alchimia Ermetica o Metallurgica .............................................................................. 10 Alchimia Cinese............................................................................................................ 13 Alchimia Greco-Alessandrina ..................................................................................... 14 Alchimia Indiana .......................................................................................................... 14 Alchimia nellantico Egitto ......................................................................................... 14 ALCHIMIA SPECULATIVA......................................................................................... 16 LALCHIMIA FARMACOLOGICA E LISLAM .......................................................... 17 Geber ............................................................................................................................. 18 Lalchimia Mistica ......................................................................................................... 19 L ALCHIMIA EUROPEA: crepuscolo del medioevo e fucina del rinascimento ....... 20 Il declino dellalchimia occidentale ............................................................................ 22 Fonti .............................................................................................................................23 Database........................................................................................................................23 Approfondimenti multimediali ...................................................................................23 Copertina ......................................................................................................................23

Alchimia

Alchimia
Lalchimia un antico sistema filosofico che si espresse attraverso il linguaggio di svariate discipline, come la chimica, la fisica, lastrologia, la metallurgia e la medicina, lasciando numerose tracce nella storia dellarte. Il pensiero alchemico altres considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della nascita del metodo scientifico. Diversi sono i grandi obiettivi che si proponevano gli alchimisti: o conquistare lonniscienza o creare la panacea universale, un rimedio cio per curare tutte le malattie, per generare e prolungare indefinitamente la vita o la trasmutazione delle sostanze e dei metalli. o la ricerca della pietra filosofale. In realt, per, nessun alchimista ha mai dichiarato quali fossero le finalit dellalchimia: secondo alcuni lo scopo era mistico e lesercizio di un filosofia (scienza, in termini moderni) era propedeutico al raggiungimento di uno stato Fig. 1 L'Alchimia metafisico di conoscenza. Per una interpretazione pi grossolana e popolare, la creazione della pietra filosofale, sostanza di tipo etereo, era considerata il fine dellalchimia. ma anche qui il termine sembra pi metaforico che reale. Lalchimia, oltre ad essere una disciplina fisica e chimica, implicava unesperienza di crescita o, meglio, un processo di liberazione spirituale delloperatore. In questottica la scienza alchemica viene a rappresentare una conoscenza metafisica e filosofica, assumendo connotati mistici e soteriologici, nel senso che i processi e i simboli alchemici, oltre al significato materiale, relativo alla trasformazione fisica, possiedono un significato interiore, relativo allo sviluppo spirituale. Ad esempio, la comune interpretazione che vede nel piombo e nelloro nientaltro che i corrispettivi materiali da considerarsi un equivoco assolutamente riduttivo. Il termine alchimia deriva dallarabo al-kimiyah, al-kimiy o al-khimiyah ( o ), composto dellarticolo al- e della parola kimiy che significa pietra filosofale e che a sua volta, sembrerebbe discendere dal termine greco khymeia () che significa fondere, colare insieme, saldare, allegare, ecc. (da khumatos, che stato colato, un lingotto). Unaltra etimologia collega la parola con Al Kemi, che significa larte egizia, dato che gli antichi Egiziani chiamavano la loro terra Kemi ed erano considerati potenti maghi in tutto il mondo antico. Il vocabolo potrebbe anche derivare da kimiya, termine cinese che significa succo per fare loro.

Introduzione
Lalchimia una scienza esoterica il cui primo fine era trasformare il piombo, ovvero ci che negativo, in oro, ovvero ci che positivo nelluomo, per fargli riscoprire la sua vera natura interna, il proprio Dio. Gli alchimisti dovevano nascondersi, rendersi occulti usando allegorie, per non per subire le reazioni della chiesa. Per comprendere lalchimia, bisogna considerare come la conversione di una sostanza in unaltra, che form la base della metallurgia fin dal suo apparire verso la fine del Neolitico, appariva, in una cultura senza alcuna conoscenza formale di fisica o chimica, come unopera magica. Nei tempi remoti, una fisica priva di una componente metafisica sarebbe stata parziale ed incompleta al pari di una metafisica sprovvista di manifestazione fisica. Pertanto, per gli alchimisti non vi fu ragione alcuna di separare la dimensione materiale da quella Fig. 2 La Pietra Filosofale simbolica o filosofica. Lalchimista di Pieter Bruegel il Vecchio La trasmutazione dei metalli di base in oro (ad esempio con la pietra filosofale o grande elisir o quintessenza o pietra dei filosofi o tintura rossa) simboleggia un tentativo di arrivare alla perfezione e superare gli ultimi confini dellesistenza. Gli alchimisti credevano che lintero universo stesse tendendo verso uno stato di perfezione, e loro, per la sua intrinseca natura di incorruttibilit, era considerato la sostanza che pi si avvicinava alla perfezione. Era anche logico pensare che riuscendo a svelare il segreto dellimmutabilit delloro si sarebbe ottenuta la chiave per vincere le malattie ed il decadimento organico; da ci lintrecciarsi di tematiche chimiche, spirituali ed astrologi che che furono caratteristiche dellalchimia medievale. La scienza dellalchimia ebbe inoltre una notevole evoluzione nel tempo, iniziando quasi come unappendice metallurgico-medicinale della religione, maturando in un ricco coacervo di studi, trasformandosi nel misticismo ed alla fine fornendo alcune delle fondamentali conoscenze empiriche nel campo della chimica e della medicina moderne. Fino al XVIII secolo, lalchimia era considerata una scienza seria in Europa; per esempio, Isaac Newton dedic molto pi tempo allo studio dellalchimia piuttosto che a quello dellottica o della fisica per le quali divenne famoso. Tuttavia Newton mantenne sempre un notevole riserbo intorno ai suoi studi alchemici, e non pubblic mai opere sullargomento. Fu leconomista John Maynard Keynes che nel 1936 rese pubblici manoscritti newtoniani sullalchimia, dei quali era entrato in possesso ad unasta. Altri eminenti alchimisti del mondo occidentale furono Ruggero Bacone, il Parmigianino, Thomas Browne, e non ultimo Cagliostro. Si interessarono di alchimia anche San Tommaso dAquino e Giordano Bruno. Il declino dellalchimia inizi nel XVIII secolo con la nascita della chimica moderna, che forn una pi precisa e concreta struttura per comprendere le trasmutazioni della materia, e la medicina, con un nuovo grande disegno delluniverso basato sul materialismo razionale. La storia dellalchimia diventata un prolifico campo per speculazioni accademiche. Via via che

lermetico linguaggio degli alchimisti andava gradatamente decifrato, gli storici hanno cominciato a trovare connessioni intellettuali tra quella disciplina ed altre componenti della storia culturale occidentale, come le societ mistiche, del tipo di quella dei Rosacroce, la stregoneria e naturalmente levoluzione della scienza e della filosofia.

Processo alchemico Lalchimista in cerca della Pietra Filosofale (1771) di Joseph Wright of Derby (Derby Museum and Art Gallery, Derby, Regno Unito). Lopus alchemicum per ottenere la pietra filosofale avveniva mediante sette
procedimenti, divisi in quattro operazioni, Putrefazione, Calcinazione, Distillazione e Sublimazione, e tre fasi, Soluzione, Coagulazione e Tintura. Attraverso queste operazioni la materia prima, mescolata con lo zolfo ed il mercurio e scaldata nella fornace (atanor), si trasformerebbe gradualmente, passando attraverso vari stadi, contraddistinti dal colore assunto dalla materia durante la trasmutazione. Il numero di queste fasi, variabile da tre a dodici a seconda degli autori di trattati alchimistici, legato al significato magico dei numeri. I tre stadi fondamentali sono: Nigredo o opera al nero, in cui la materia si dissolve, putrefacendosi; Albedo o opera al bianco, durante la quale la sostanza si purifica, sublimandosi; Rubedo o opera al rosso, che rappresenta lo stadio in cui si ricompone, fissandosi;

Il concetto di sulphur et mercurius


Si tratta, letteralmente, di zolfo e mercurio, cio, nel linguaggio simbolico dellalchimia, di due essenze primordiali visti nel quadro di un sistema dualistico che ritiene qualsiasi materiale come miscela di questi due componenti, vale a dire di un elemento in combustione (zolfo) e di uno volatile (mercurio), dotati di gradi diversi di purezza e in un diverso rapporto di mescolanza tra loro. Da Paracelso (1493-1541) venne poi aggiunto un terzo elemento, il sal (il sale), che doveva costituire la tangibilit: quando il legno in combustione, la fiamma prende origine dal sulphur, il mercurius trapassa in evaporazione, mentre il sal ne la cenere residua.

Simboli alchemici
Luniverso alchemico pervaso di simboli, che, intrecciandosi in mutue relazioni, permeano le varie operazioni e gli ingredienti costitutivi del processo per ottenere la pietra filosofale. Cos per esempio loro e largento acquisiscono nelliconografia alchemica i tratti simbolici del Sole e della Luna, della luce e delle tenebre e del principio maschile e femminile, che si uniscono (sizigia) nella coniunctio oppositorum della Grande Opera (Rebis).

Multimedia 2A "I segreti dell'Alchimia" (storia, simboli e processo alchemico)

Multimedia 1 "Trasmutazione dei metalli" (esperimento sulle leghe metalliche)

Simboli astrologici
Gli elementi cosmici avevano grande importanza non solo per la loro influenza sui processi alchemici, ma anche per il parallelismo che li legava agli elementi naturali, in base alla credenza che ci che sta in basso come ci che sta in alto. Tradizionalmente, ognuno dei sette corpi celesti del sistema solare conosciuti dagli antichi era associato con un determinato metallo La lista del dominio dei corpi celesti sui metalli la seguente: Il Sole governa lOro La Luna connessa con lArgento Mercurio, Mercurio Venere, Rame Marte, Ferro Giove, Stagno Saturno, Piombo Sia i metalli che i corpi celesti erano in relazione con lanatomia umana e le sette viscere delluomo.

Fig. 3 Simboli astrologici

Simboli animali
Luroboro in unincisione di Lucas Jennis nel trattato alchemico De Lapide Philisophico. Nelle illustrazioni dei trattati medievali e di epoca rinascimentale compaiono spesso figure animali e fantastiche. I tre principali stadi attraverso i quali la materia si trasformava, la nigredo, lalbedo e la rubedo erano rispettivamente simboleggiati dal corvo, dal cigno e dalla fenice. Questultima, per la sua capacit di rinascere dalle proprie ceneri, incarna il principio del nulla si crea e nulla si distrugge, tema centrale della speculazione alchimistica. Inoltre, era sempre la fenice a deporre luovo cosmico, che a sua volta raffigurava il contenitore in cui era posta la sostanza da trasformare. Anche il serpente ouroboros, che si mangia la coda, ricorre spesso nelle raffigurazioni delle opere alchemiche, in quanto simbolo della ciclicit del tempo e dellUno il Tutto (En to Pan).

fig. 4 Le tavole smeraldine

Storia dellAlchimia

Breve storia dell'Alchimia


LAlchimia stata una cultura di antichissima formazione. Gi si conoscono tracce del pensiero alchemico fin dalla et del ferro ed in particolare dalla antica cultura della Cina. LAlchimia Cinese si fond sulla base della alternanza di due principi complementari detti YANG-YIN - che generavano una unione di opposti YANG (Cielo - Sole - Maschio) (YIN -Terra- Luna -Femmina), capaci di realizzare tra di loro inversione di propriet attive e passive generalmente simbolizzata da un cerchio in cui una doppia spirale a rotazione inversa genera un polo nero in un semi-campo bianco e viceversa un polo bianco nellaltro semicampo nero.

Fig. 5 Il simbolo Ying e Yang

Alchimia Ermetica o Metallurgica


Nella cultura Mediterranea venne considerato fondatore dellAlchimia Ermete Trimegisto (nome che significa il Re tre volte Grande) una figura probabilmente immaginaria a cui furono attribuite numerose scritture; allepoca dellantico Egitto, Ermete fu spesso identificato con una divinit che possiede la conoscenza di tutte le arti e le scienze sacre e segrete della mummificazione dei corpi. La parola Alchimia pure incerta si ritiene infatti che la etimologia venga da Al ( = il in arabo), e Kimia (la terra del Kamel = il cammello, cio lodierno Egitto; oppure il suolo del Kem -it, che significa nero, e che quindi si riferisce allaspetto scuro della terra fertile dellEgitto, altri ritengono invece che Alchimia possa derivare dal vocabolo greco chyma (che significa : scioglimento -fusione). Gi gli alchimisti egiziani avevano notato che la terra nera nel Nilo doveva la sua fertilit all humus , residuo della macerazione di foglie alberi ed animali morti. Avevano anche capito che le piante veni vano mangiate dagli animali erbivori e che i carnivori mangiavano gli erbivori e cio che luomo apparteneva a questa catena alimentare biologica, dove ogni essere vivente, quando si decomponeva ritornava in ciclo. Pertanto al fine di evitare la reincarnazione dei resti umani in seguito a trasmutazioni periodiche dellhumus, essi svilupparono la Alchimia per mummificare i corpi dei morti, in modo che il corpo mummificato alchemicamente rimanesse inalterato dopo la morte; gli egizi chiusero infatti le mummie in tombe serrate ermeticamente (vocabolo questultimo che deriva da Ermes). Per dimostrare tendenza alla purezza solare dei loro re, gli egiziani fecero costruire le piramidi sopra le tombe dove i re vennero sepolti. Il quadrato, ottenuto combinando i quattro triangoli equilateri che simboleggiano i quattro elementi, rappresentava la base della piramide mentre i lati che correlano la base al vertice in direzione del sole, rappresentarono la rettificazione, cio il simbolo della purificazi one espressa come tendenza alla elevazione della terra. Pi il re era potente e di valore, pi elevata doveva essere la sua piramide. I miti ed i simboli della alchimia sono stati sempre correlati principalmente alla purificazione dei metalli seguendo il principio detto del Solve e Coagula (dissolvi e solidifica), utile anche per la produzione di coloranti di profumi e di medicamenti; artigianali gi sviluppate allepoca delle antiche popolazioni Assiro-Babilonesi. Il simbolismo di ogni trasformazione alchemica fu concepito nellambito della idea che luomo, che parte della natura, proponendosi il ruolo di ordinatore del tempo dello sviluppo naturale, potesse aiutare, la natura ad accelerare i tempi di evoluzione prestabiliti dagli influenze celesti. L opus Alchemico sintetizzato nella frase pensa agendo ed agisci pensando, fu infatti considerato come la levatrice delle trasformazioni vitali della natura proprio in quanto gli alchimisti ermetici ritennero che qualora venisse scoperto il segreto, detto della Pietra Filosofale o principio di purificazione di tutte le qualit, ci avrebbe permesso di trasmutare tutti i metalli in oro puro a partire dallo stato di materia imperfetta. Infatti le sostanze che compongono luniverso vennero considerate, potenzialmente oro, ma temporalmente esistenti in varie fasi della loro purificazione che, naturalmente senza lintervento dellOpus Alchemica, si sarebbe realizzata in tempi indefiniti. La Pietra Filosofale stata quindi considerata il mistero da scoprire, che di fatto quello della intelligenza della natura, da assecondare per accelerare i ritmi temporali della trasmutazione verso la perfezione.

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Si disse pertanto negli scritti Alchemici nessun uomo allinterno di una barca pu ostinarsi a svuotare il mare, volendo indicare come luomo armato di sola ragione impotente di fronte al mistero occulto della purificazione alchemica, proprio in quanto il pensiero razionale non in grado di cogliere lessenza intelligente della propria natura ovvero della Pietra Filosofale. Lintuizione Alchemica di base risiede in una prospettiva cosmologica globale che correla i metalli al cielo ed ai pianeti; pertanto ogni trasformazione, al di l delle apparenze, non di natura caotica e casuale in quanto favorita dagli influssi intelligenti (energheja) del cielo sulla terra. Pertanto nella tradizione della Alchimia Metallifera piombo, ferro, stagno, rame, mercurio, sono soggetti alla corruzione, mentre due, (argento, oro) sono incorruttibili, cio rispettivamente meno e non soggetti al decadimento fisico prodotto dal tempo. La maggiore o minore perfezione gli alchimisti Fig. 6 Il forno alchemico ritennero che dipendesse dallo stato di maturit qualitativamente raggiunto. Solo loro sarebbe il risultato ultimo di una scala di perfezione che tutti i metalli potevano raggiungere in seguito a trasmutazioni. Si pens inizialmente che le trasmutazioni sarebbero state il risultato di un gran numero di trasformazioni progressive frutto del miglioramento cognitivo dell Opus Alchemica nonch dallinflusso benevolo degli astri nel cielo. Nel Libro dei sette capitoli, attribuito ad Ermete le fasi di ciascuna trasformazione sono descritte come fasi di transizione che vennero associate alle influenze del sole, della luna e dei cinque pianeti visibili ad occhio nudo. La fase iniziale di ogni trasformazione venne considerata protetta da Mercurio (Argento vivo) che fu considerato il solvente per eccellenza. Infatti si sapeva che il mercurio scioglie anche loro e largento formando con tali metalli delle amalgame liquide. Si ricorda che gli antichi artigiani alchimisti purificavano loro e largento sciogliendoli con mercurio dalla terra impura e poi con il fuoco allontanavano il mercurio estraendo oro ed argento puri, da impurit ed anche dalle leghe con altri metalli. Proprio sulla base di tali procedimenti sperimentali gi da vari secoli a.C. si conosceva che il Mercurio (principio passivo Femminile perch senza forma) scioglie lo zolfo giallo (considerato come principio maschile o fuoco solido), dando origine al cinabro (di colore rosso - detto sangue matriciale; Mercuro e Solfo si imparentavano nel cos detto matrimonio Alchemico) Alla fase iniziale di ogni trasformazione che serviva a dissolvere la sostanza allo stato embrionale in materia prima, succedevano tre fasi dette di espansione; la prima, protetta da Saturno, (pianeta correlato al Piombo), che veniva detta fase di NIGREDO, cio dello scioglimento o della macerazione apparentemente caotica; protegge la seconda fase (detta di RUBEDO per la temperatura del calor rosso raggiunta dai metalli riscaldati dal fuoco nel forno Alchemico), il pianeta Giove (associato allo Stagno); la terza fase detta ALBEDO corrisponde al massimo del calore e della lucentezza del metallo ed

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aveva la protezione della Luna (associata allArgento). Poi succedevano altre tre fasi di contrazione e raffreddamento, che furono considerate rispettivamente sotto la protezione di Venere (Rame), di Ma rte (Ferro) e infine del Sole (Oro e/o solfo). Da questa teoria delle trasformazioni osservata sperimentalmente gli Alchimisti conclusero che la maggiore o minore perfezione della materia dipendeva dallo stato di maturit da essa raggiunto. La alchimia fu pertanto considerata larte di distruggere i composti che la natura ha formato in modo imperfetto al fine di migliorare la loro natura purificandoli modificandone le propriet temporanee al fine ultimo di raggiungere la perfezione assoluta. importante considerare alcuni elementi della saggezza Alchemica, che hanno condotto questo particolare atteggiamento mentale a sopravvivere, con pi o meno elevata fortuna, in tutte le epoche nellimmaginario collettivo umano, traversando civilt cos profondamente diverse delloriente e delloccidente. Hanno contribuito a tale longevit del pensiero Alchemico : a) la dimensione bipolare, complementare, interattiva, di ogni concetto, fondata sul modello primitivo della coppia YIN-YANG; in tal modo lAlchimia distinse come complementari i concetti interpretativi del divenire, non separando mai le relazioni tra qualit e quantit, tra forma e sostanza o tra spirito e materia. b) La fiducia della creativit delluomo nel forzare i segreti della natura al fine di far precipitare i ritmi temporali per il raggiungimento della perfezione a-temporale. c) Il contesto evolutivo cosmologico e globale che si attua in un tempo irreversibile, in cui tutto cambia eccetto il mutamento, in modo guidato da una natura complessivamente intelligente di cui luomo integralmente partecipe. d) Lidea cosciente della necessit di conoscere sia esteriormente che interiormente alluomo per penetrare nella scoperta progressiva del mistero della natura, cos da realizzare levolu zione delle conoscenze umane, in seguito al miglioramento delle due componenti dell EGO interiore delluomo, la cui intelligenza correlata a due fattori; 1) l intuito che simbolizzato dal sole e dalla rarit e purezza delloro; 2) la ragione, questultima ha come simboli alchemici Saturno ed il Piombo. Pertanto gli alchimisti non fidandosi della ragione fondata sulle conoscenze gi acquisite, ritennero che i simboli fossero fortemente espressivi in quanto trascendono la parola e sti molano lintuito, pertanto apprezzarono il ricorso a processi intuitivi come la Cabala, proprio in quanto essi considerarono pi importante la attivit sperimentale, che quella cognitiva; giudicarono infatti come ,Brucia Carboni i saputelli capaci di sfoggiare cognizioni, che allatto pratico non promuovevano nulla di nuovo, sperimentalmente utile. Per le peculiari caratteristiche sia di intuito e fantasia che di praticit, tra gli Alchimisti si annoverarono anche molte donne, tra esse famose nellantichit furono ad esempio, Cleopatra e Maria lEbrea (questultima rimasta rinomata per aver ottenuto vari nuovi prodotti regolando la temperatura di reazione in un bagno di acqua, infatti ancora oggi tale metodo di riscaldamento detto a bagno Maria). E da notare infine che gli Alchimisti considerarono i bambini pi puri nelle loro capacit intuitive dei grandi, proprio a causa delle lacune cognitive, evidenti nelle conoscenze umane qualora vengono commisurate con il fine di raggiungere la perfezione.

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Alchimia Cinese
Mentre quella occidentale fu pi concentrata sulla trasmutazione dei metalli, lalchimia cinese ebbe una maggiore connessione con la medicina. La pietra filosofale degli alchimisti europei pu essere comparata con lelisir dellimmortalit cercato dagli alchimisti cinesi. Comunque, da un punto di vista ermetico, questi due interessi non erano separati e la pietra dei filosofi era spesso equiparata allelisir di lunga vita. Testo attribuito a Ge Hong. La Cina appare il centro di una tradizione alchemica molto antica, risalente forse al IV-III secolo a.C., ma documentata con sicurezza per la prima volta nel Tsan Tung Chi, scritto verso il 142 a.C. da Wei Po-Yang, sotto forma di commentario allI-Ching, Libro delle Mutazioni. In questa opera, classico del Canone taoista, lautore afferma che i contenuti del Libro delle Mutazioni, delle dottrine taoiste e dei procedimenti alchemici siano variazioni di ununica materia sotto il travestimento di nomi diversi. Egli fonda il processo alchemico sulle dottrine dei cinque stati di mutamento, erroneamente chiamati elementi (acqua, fuoco, legno, metallo e terra) e dei due contrari ( yin e yang): di questi due, il primo associato alla luna ed il secondo al sole, e dalla loro dinamica si originano gli elementi. Ogni elemento combinato con yang differirebbe da quello combinato con yin, nel senso che il primo attivo e maschile, il secondo passivo e femminile. Il testo, di non facile interpretazione, per le sue interferenze con dottrine cosmologiche e magiche, presenta una concezione evolutiva dei metalli e il loro trasferimento su piani non sperimentali, ora psichici, ora cosmici. Nel IV secolo lalchimia ha un nuovo grande maestro in Ko Hung, detto Pao-pu-tzu, che aggiunge alle tecniche indicate alcuni particolari metodi taoisti destinati alla conquista dellimmortalit. Questo fu lavvio per una sempre pi stretta connessione con forme taoiste di medicina tradizionale cinese ed una ricca fioritura di opere fino al XIII secolo. Le scuole di alchimia cinese, pur avendo come obiettivo comune la ricerca dellimmortalit, si differenziavano per i metodi di ricerca: Gli alchimisti della scuola esterna si occupavano prevalentemente della ricerca dellelisir di lunga vita attraverso la produzione di rimedi, elisir e pillole dellimmortalit, le cui componenti erano in gran parte sostanze vegetali e in misura minore sostanze animali e minerali. Gli alchimisti della scuola interna, invece, ricercavano limmortalit attraverso lutilizzo di pratiche fisiche e mentali che provocassero una trasmutazione del corpo, consentendo al praticante di vivere indefinitamente. Il corpo stesso del praticante veniva concepito come un laboratorio alchemico e lelisir di lunga vita scaturiva teoricamente dalla distillazione di sostanze corporee, prodotte attraverso lutilizzo delle funzioni vitali (respirazione, circolazione, funzionamento endocrino, etc..) che venivano guidate dallalchimista. La medicina tradizionale cinese ha ereditato dallalchimia esterna le basi di farmacologia tradizionale e dallalchimia interna la parte relativa al qi gong ed alle ginnastiche mediche. Fig. 7 Testo attribuito a Ge Hong

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Alchimia Indiana
Lalchimia gioc un ruolo di spicco fin dalle origini del pensiero indiano. Gianluca Magi nota come: A questa prima fase soteriologica del pensiero alchemico indiano, ne segu una seconda descritta da al-Biruni, scienziato e viaggiatore persiano dellXI secolo , dovuta allinflusso musulmano, che port a numerose scoperte chimiche importanti. Poi, a partire dal XIV secolo: Il padre dellalchimia indiana considerato rman Ngrjuna (XIII secolo), figura semileggendaria, ritenuto lautore di alcuni testi alchemici quali il trattato di magia Kakapua Tantra, quello sul mercurio Rasendramangalam e il Susruta Samhita. Il migliore esempio di un testo basato su questa scienza il Vaishashik Darshana di Kanad (vissuto intorno al 600), che descrisse una teoria atomica circa un secolo prima di Democrito.

Alchimia nellantico Egitto


Ermete Trismegisto Gli alchimisti occidentali generalmente fanno risalire lorigine della loro arte allantico Egitto. Metallurgia e misticismo erano inesorabilmente legati insieme nel mondo antico, in cui una cosa come la trasformazione delloro grezzo in un metallo scintillante doveva sembrare un atto governato da regole misteriose. La citt di Alessandria in Egitto fu un centro di conoscenza alchemica, e conserv la propria preminenza fino al declino della cultura egiziana antica. Sfortunatamente non esistono documenti originali egizi sullalchimia. Questi scritti, qualora fossero esistiti, andarono perduti nellincendio della Biblioteca di Alessandria, nel 391. Lalchimia egiziana per lo pi conosciuta attraverso le opere di antichi filosofi greci, sopravvissute solamente in traduzioni islamiche. La leggenda vuole che il fondatore dellalchimia egiziana fosse il dio Thot, chiamato Ermes-Thoth o Ermes il tre volte grande (Ermes Trismegisto) dai Greci. Secondo la leggenda il dio avrebbe scritto i quarantadue libri della conoscenza, che avrebbero coperto tutti i cam pi dello scibile, fra cui anche lalchimia. Il simbolo di Ermes era il caduceo, che divenne uno dei principali simboli alchemici. La Tavola di Smeraldo di Ermes Trismegistus, che nota solamente attraverso traduzioni greche ed arabe, generalmente considerata la base per la pratica e la filosofia alchemica occidentale.

Mulmedia 3A"Alchimia oggi lezione 2" (simboli alchemici nellantico Egitto)

Alchimia Greco-Alessandrina
Le dottrine alchimistiche della scuola greca passarono attraverso tre fasi evolutive: lalchimia come tecnica, cio larte prechimica degli artigiani egizi, lalchimia come filosofia ed infine quella religiosa. I Greci si appropriarono delle dottrine ermetiche degli Egiziani, mescolandole, nellambiente sincretistico della cultura alessandrina, con le filosofie del Pitagorismo e della scuola ionica e successivamente dello Gnosticismo. La filosofia pitagorica consiste essenzialmente nella credenza che i numeri governino luniverso e che siano lessenza di tutte le cose, dal suono alle forme.

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La Tavola di Smeraldo - versione latina - dal De Alchimia, Norimberga 1541. Il pensiero della scuola ionica era basato sulla ricerca di un principio unico e originario per tutti i fenomeni naturali; questa filosofia, i cui esponenti principali furono Talete ed Anassimandro, fu poi sviluppata da Platone ed Aristotele, le cui opere finirono per diventare parte integrante dellalchimia. Si delinea, come base della nuova scienza, la nozione di una materia prima che forma luniverso, e che pu essere spiegata solamente attraverso attente esplorazioni filosofiche. Un concetto molto importante, introdotto in quel tempo da Empedocle, che tutte le cose nelluniverso erano formate solamente da quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco. A questi elementi Aristotele aggiunge letere, la materia di cui sono formati i cieli e che viene denominata quintessenza. La terza fase si differenzia dalla precedente di speculazione filosofica per le caratteristiche di una religione esoterica, per labbondanza di rituali misteriosi e per il linguaggio. Nei primi secoli dellet imperiale, in et ellenistica, si svilupp una letteratura di carattere filosofico-soteriologicoreligiosa, di vario carattere, accomunata dalla pretesa rivelazione da parte del dio Thot-Ermete, da cui il nome di letteratura ermetica. Il supporto dottrinale di questa letteratura una forma di metafisica che si rif al Neoplatonismo ed al Neopitagorismo. Nel II secolo sarebbero stati scritti anche gli Oracoli caldaici, dei quali sono pervenuti solo frammenti, che presentano molte analogie con gli scritti ermetici. In questo momento storico, quindi, si sarebbe operata una fusione tra il patrimonio filosofico greco e la gnosi ermetica, nella quale la grande opera assume connotati di tecnica tesa alla realizzazione in senso interiore e cosmico. Tra gli alchimisti ellenistici vanno citati la figura storica-leggendaria di Maria lebrea e quelle di Bolo di Mende e Zosimo di Panopoli, il primo autore che abbia scritto opere alchemiche in modo sistematico e firmando la propria creazione. Fig. 8 Ermete Trimegisto

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Alchimia Speculativa
Durante il periodo dello sviluppo del pensiero scientifico al epoca della Magna Grecia, la alchimia perse quel carattere di attivit esoterica correlata strettamente a le concezioni astrologiche e pur mantenendo i principi della antica alchimia ermetica quali, la correlazione tradizionale tra astri ed elementi ed il principio comune alla alchimia di ogni epoca della ricerca della perfezione e della purezza della materia contemporaneamente a quella del pensiero. In questepoca lalchimia svilupp la sua dimensione speculativa interagendo con la cultura scientifica e filosofica della Magna Grecia e pertanto lalchimia accett la concezione dei Quattro elementi (FuocoAcqua-Aria e Terra), come fondamento della composizione di tutti i corpi, ma gli alchimisti correlarono le propriet di Estensione e Contrazione dellaria e della Terra ai principi attivi del Fuoco e dellAcqua. Si ritenne pertanto che i quattro elementi non esistessero puri, in quanto tutte le sostanze venivano ad essere combinazioni di tali propriet elementari che ancora che tendevano a svilupparsi verso la purezza delloro; genuinit che nel campo del pensiero cognitivo fu oggettivamente associata allidea della scoperta della Pietra Filosofale. Questultima stata interpretata come la chiave della comprensione della via della purezza, che pu essere raggiunta tramite salti di livello intuitivo detti visio (cio di immaginazione o di rivelazione divina). Il simbolismo attribuito ai Quattro Elementi fu il seguente: FUOCO- Triangolo rivolto verso lalto per indicare la propriet di salire verso il cielo ACQUA- Triangolo rivolto verso il basso per indicare la propriet di discendere verso la terra tagliato da un segmento, per indicare la capacit spontanea di estensione ARIA- Triangolo rivolto verso lalto tagliato da un segmento, per indicare la capacit spontanea di estensione TERRA- Triangolo rivolto verso il basso per indicare la capacit di cadere verso il basso.

Acqua

Terra

Aria

Fuoco

Fig. 9 I quattro elementi

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LAlchimia Farmacologica e lIslam


Si deve agli alchimisti Arabi un grande sviluppo delle tecniche di distillazione con gli alambicchi che utilizzarono perseguendo lidea di tentare di estrarre lo spirito (il respiro vitale emesso dal Sole che d vita alle cose), che si riteneva esercitasse la funzione di legame per tenere assieme gli elementi terreni e i frutti della terra. Lalcool distillato dal vino e dalla frutta fu ad esempio ritenuto un elixir magico, in quanto medicamento capace di curare dalle infezioni delle ferite ed anche vari altri mali. Grande sviluppo ebbe la Alchimia araba al tramonto dellimpero romano. Lalchimia Islamica fior sviluppando la cos detta via umida ( detta cos a differenza delle via secca che utilizza il fuoco per fondere sostanze omogenee e separarle da quelle eterogenee). Le nuove tecniche alchemiche condussero a scoprire molti acidi ed alcali e nuovi sali nonch liquori medicamentosi utili a rendere pi perfette le attivit dellessere umano. La finalit della via umida fu quella di ricercare l Elixir di lunga vita, ovvero Oro-Liquido oppure la Medicina Vera ed Universale, come estremo obbiettivo del perfezionamento della vita terrena. Contemporaneamente a Bagdad lalchimia, libera da condanne e pregiudizi religiosi, inizi a prendere sviluppo come scienza e tecnica separando la propria cultura dalla magia. Il pi famoso alchimista arabo fu Giabin ibn Hayyan, che visse durante la seconda met del VII sec. d.C. e perfezion il processo di distillazione costruendo nuovi tipi di alambicchi con cui ottenne moltissimi altri elixir e tinture a base di alcool ed anche lacqua distillata quale solvente esente da impurezze. La preparazione dellalcool ( la cui etimologia deriva da al -ghul, che significa spirito del demonio), fu permessa per uso medicinale nonostante che lassunzione di bevande alcoliche fosse proibita e punita con fermezza dal Corano. LAlchimia Araba svilupp processi tecnici artigianali di grande rilevanza, tra essi la produzione della carta secondo metodi importati dalla alchimia cinese. Gi dal 793 d.C. fu realizzata a Bagdad la prima cartiera nella quale si ottenne una produzione semi-industriale della carta da una pasta di fibre di canapa e di gelso, mescolate ad allume e colla, che veniva levigata e ridotta a foglio e fatta seccare al sole. La produzione della carta si diffuse rapidamente nel mondo islamico portando un forte contributo alla stessa diffusione della cultura.

Fig. 10 Distillazione con alambicco

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Antichi Alchimisti Arabi


University of Illinois at Urbana-Champaign Rare Book Room Exhibit

GEBER [Jabir Ibn Hayyan]. Alchemiae Gebri. Bern, 1545. Rare and early illustrated edition of the alchemical tracts ascribed to Geber, representing the amount of Arabic chemical knowledge made available to Latin reading people toward the end of the 13th century .. the best Latin knowledge of chemistry in that period. We find in them [Gebers writings] remarkably sound views on methods of chemical research; a theory of metals (the six metals differ essentially because of different proportions of sulfur and mercury in them); preparation of various substances (e.g., basic lead carbonate; arsenic and antimony from their sulfides). Geber deals also with various applications, e.g., refinement of metals, preparation of steel, dyeing of cloth and leather, varnishes to water-proof cloth and to protect iron, use of manganese dioxide in glass-making, use of iron pyrites for writing in gold, distillation of vinegar to concentrate acetic acid. He observed the imponderability of magnetic force. The study of the manuscripts and printed texts of Geber suggests that the corpus of the writings attributed to Geber is not the work of a single man but, rather, that of a school. In addition to the Latin alchemical writings, which appeared in the thirteenth and fourteenth centuries, there are older works from the tenth century written in Arabic under the name of Geber. The author of these Arabic writings, however, was not the same as the author of the Latin. Martayan Lan 25, 109; DSB. Fig. 11 Copertina del libro di Geber

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Lalchimia Mistica
Alcuni alchimisti medievali in campo cristiano pensarono che la possibile tramutazione dei metalli vili in oro era essenzialmente funzione della scoperta della Pietra Filosofale e cio delle capacit creative dellingegno umano. Pertanto essi intesero lAlchimia come lagente di perfezione parallelo alle indicazioni di purezza spirituale proposte da Cristo. LUomo fu quindi considerato per analogia il Forno filosofico in cui si compie lelaborazione del pensiero capace di scoprire le capacit di trasmutazione che conducono alla purezza. Secondo gli alchimisti mistici il Cristianesimo fondato sulla Chiesa si propone di salvare luomo, ma non la natura a cui luomo appartiene, mentre per essi il Cristo il salvatore delluniverso nella sua totalit e non solo dellanima umana. Pertanto Fig. 12 L'Uroboro rifacendosi, secondo la secolare tradizione alchemica alla inseparabilit delle concezioni apparentemente in contrapposizione quali spirito e materia, sostennero il principio della coincidenza oppositorum, che diceva che ogni manifestazione del pensiero ha due componenti: una manifesta ed una occulta di indole spirituale,che non sono mai separabili. Tale coicidenza tra azione spitituale e materiale fu simbolicamente rappresentata dall uroboro (il serpente che si morde la coda). In considerazione di ci venne detto che: Se tu vuoi realizzare la nostra Pietra, sii senza peccato, realizza una vita dedita alla perfezione del mistero dello spirito. La leggenda della Santo Graal (Calice che aveva contenuto il sangue di Cristo in Croce ), fu interpretata come la ricerca della parola perduta cio di una verit rivelata da ricercare dalla quale trarre la saggezza necessaria per attuare la scoperta della Pietra Filosofale. Inoltre, per ridurre i quattro elementi a una trinit di funzioni, gli alchimisti mistici ritennero che: Acqua + Aria = Creavano il Principio del Mercurio Aria + Fuoco = Creavano il Principio dello Zolfo Fuoco + Terra = Creavano il Principio il Principio del Sale Ed i tre principi furono associati come elementi terreni opposti ma coincidenti con il Padre il Figlio ed lo Spirito Santo. Gli alchimisti medioevali mistici, furono perseguitati dalla Chiesa di Roma, principalmente in quanto tentarono in modo ritenuto blasfemo di unire con analogie e metafore, la Trinit dellUnit divina a Trinit ed Unit terrene, l dove vennero a volte equiparati, Spirito, Anima e Corpo, a Zolfo (Fuoco solido) , Mercurio (Acqua permanente) e Sale (capacit di unione del Padreterno).

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L Alchimia Europea: crepuscolo del medioevo e fucina del rinascimento


Lalchimia metallica (via secca) e quella degli Elixir o Quintessenze (via umida) fu riscoperta nelloccidente europeo nel tardo medioevo, in gran parte dalle traduzioni della Alchimia dellera della Magna Grecia e dalle tradizioni scientifiche arabe introdotte in Sicilia ed in Spagna. Ancora per motivi religiosi dovuti alla difficolt di integrazione con le concezioni sviluppate nellIslam, gli studi alchemici furono proibiti dalla chiesa cristiana e gli alchimisti perseguitati e condannati dalla sacra inquisizione. Solo nel periodo del tardo medioevo in europa, in alcuni casi rimasti famosi, gli studi alchemici furono approfonditi da personaggi potenti sia tra la nobilt che nella sfera ecclesiastica, tra essi Alberto Magno (1193-1280), Ruggero Bacone (1214-1294), e lo stesso Tommaso DAquino (1226-1274). Cecco dAscoli autore del libro alchemico LAcerba, non essendo un potente, fu messo al rogo a Firenze il 17 Luglio del 1327. Raimondo Lullo ( Ramon Llull di Palma de Majorca 1232-1315) discendente di un antico casato aristocratico e pertanto vicino alle leve del potere, fu uno tra i pi famosi alchimisti europei; egli tent una interessante giustificazione della Alchimia in relazione al concetto di libero arbitrio delluomo, cos da farla accettare nellambito della teologia della chiesa cristiana. Nel Liber de segretis naturae seu de quinta essentia il ragionamento di Lullo in favore dellAlchimia fu allincirca il seguente: Dio non pu fare quello che vuole, perch Egli pu esercitare solo il bene Luomo invece pu incorrere nel male perch ha a disposizione solo il calore del fuoco, per portare a purezza le cose terrene, ma con laiuto dei principi essenziali e con la fede potr in futuro concepire e realizzare delle trasmutazioni naturali come gi in grado di compire utili trasformazioni artificiali degli elementi naturali. Perci la Alchimia, che la vera arte nel promuovere il sapere, non pu essere condannata dalla Chiesa, in quanto la scelta tra il bene ed il male appartiene al libero arbitrio delluomo; questul timo frutto della sua ignoranza, ma lignoranza umana stessa stata voluta dalla giustizia di Dio e quindi un bene dal punto di vista del Dio Padre Onnipotente. Quindi luomo pu sbagliare provando e riprovando nella ricerca della Purezza, mentre Di o non pu aver fatto assolutamente alcun errore n alcuna ingiustizia. Sulla base di tale ragionamento e convinzione Raimoldo Lullo rimasto famoso sia per la revisione di molti errori che egli attribu ad errate convinzioni alchimiche di alcuni suoi contemporanei e predecessori, sia per la sua tenacia nel difendere e divulgare gli studi alchemici. In seguito , pur lentamente gli studi alchemici sulla trasmutazione degli elementi, ottennero anche per il lavoro di difesa e di chiarezza impostato per primo da Raimondo Lullo, una profonda trasformazione concettuale che permise di realizzare in occidente lo sviluppo dellalchimia in scienza chimica. Firenze fu uno dei centri di sviluppo della Alchimia Rinascimentale proprio in quanto Cosimo I dei Medici (1517-1574) fece tradurre e diffuse prima in latino e poi in volgare il Corpus Alchemico di Ermete Trimegisto. Cosimo dei Medici volle cos importare a Firenze una nuova cultura in modo da rendere libera la Toscana dalle Fig. 13 Il laboratorio alchemico influenze del potere temporale dei Papi e quindi fu mecenate del rifiorire di una nuova cultura

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rinascimentale che ebbe origine da un processo di integrazione della antichissima cultura alchemica con la emergente capacit produttiva artigianale fiorentina nella fusione dei metalli, nella preparazione e la fissazione dei coloranti per le stoffe e gli arazzi e nella preparazione dei medicamenti in farmacia da parte della potente corporazione fiorentina degli speziali. Lalchimia fu vista dal casato d ei Medici come una cultura globale e quindi pi adatta a salvare il mondo perfezionandone la sua natura, ivi compresa quella umana, con una finalit non limitata alla salvezza delluomo, come richiedeva la tradizionale impostazione culturale dellalchimia di indole mistica; in tal senso la riscoperta della alchimia ermetica fu considerata a Firenze una utile componente di un processo di rinnovamento culturale capace di superare il medioevo. Il risultato pi evidente di un tale processo di integrazione cul turale, tra alchimia ermetica e arti e mestieri del rinascimento, fu infatti quello di iniziare a mettere in dubbio lutilit delle concezioni aristoteliche, che avevano rappresentato la cultura scientifica dominante nel medioevo, la quale si era perfettamente integrata nella tradizione cristiana ufficialmente accettata dalla Chiesa di Roma. Con il Rinascimento Fiorentino inizia una riflessione quanto mai prammatica sul concetto di trasmutazione in oro, che con ogni evidenza fino ad allora era risultato impossibile da sperimentare. Anzich ritenere colpevoli le conoscenze raggiunte, intelligenze del calibro di Leonardo Da Vinci (14521519), iniziarono a ritenere impossibile, il fatto che, le deboli forze messe in giuoco dal fuoco, quale agente di trasformazione, potessero condurre al raggiungimento di un puro stato di nigredo, capace di disciogliere qualsiasi sostanza e raggiungere lo stadio di materia prima, in quanto solo tale stato di perfezionamento della fase iniziale delle trasformazioni, avrebbe permesso di ricombinare la materia e raggiungere effettivamente la trasmutazione qualitativa degli elementi in oro. Piuttosto che approfondire tali critiche, che in seguito condussero a nuove forme di pensiero ed al recupero della teoria Atomistica ad iniziare dal libro di Robert Boyle (edito nel 1661), nella Firenze Medicea fu vincente la prassi delle Arti e Mestieri che, con Vannoccio Biringuccio - ( scrittore del Libro De La Pirotechnia -Siena 1540), Benvenuto Cellini e molti altri, favorirono in Toscana la crescita il Rinascimento Italiano creando una scuola di artigiani ed artisti famosi nel saper adoperare larte del fuoco per fabbricare vetri, fondere metalli, produrre nuovi coloranti, sperimentare nuovi medicamenti .. sviluppando gli insegnamenti della antica Alchimia.

Multimedia 3B "Antro Alchemico (simboli alchemici nellarte)

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Il declino dellalchimia occidentale


Il declino dellalchimia in Occidente fu causato dalla nascita della scienza moderna con i suoi richiami a rigorose sperimentazioni scientifiche ed al concetto di materialismo. Nel XVII secolo Robert Boyle (1627-1691) diede lavvio al metodo scientifico nelle investigazioni chimiche, alla base di un nuovo approccio alla comprensione della trasformazione della materia, che di fatto rivel la futilit delle ricerche alchemiche della pietra filosofale. Anche gli enormi passi avanti compiuti dalla medicina nel periodo seguente la iatrochimica di Paracelso, supportati dagli sviluppi paralleli della chimica organica, diedero un duro colpo alle speranze dellalchimia di reperire elisir miracolosi, mostrando linefficacia se non la tossicit dei suoi rimedi. Distillazione con un alambicco Ridotta ad astruso sistema filosofico, distante dalle pressanti faccende del mondo moderno, lArs magna sub il fato comune ad altre discipline esoteriche quali lastrologia e la cabala; esclusa dagli studi universitari, lalchimia venne banalizzata, ridotta ai suoi procedimenti materiali, e messa al bando dagli scienziati quale epitome della superstizione. A livello popolare, tuttavia, lalchimista era ancora considerato come il depositario di grandi saperi arcani. Facendo leva sulla credulit popolare, molti imbroglioni si attribuirono Fig. 14 Copertina de Il Chimico Scettico titoli di guaritore e per dimostrare effettive capacit produssero manuali manoscritti che imitavano, nel gergo e nelle illustrazioni, i trattati di famosi autori alchemici (in tal modo, nacquero anche i cosiddetti erbari dei falsi alchimisti che solo di recente hanno iniziato ad essere analizzati in modo attento dagli studiosi). Dopo aver goduto per millenni di un grande prestigio intellettuale e materiale, lalchimia scomparve in tal modo dalla gran parte del pensiero occidentale, per tornare, per, ad essere approfondita nelle opere di pensatori come lo psicanalista Carl Gustav Jung, oppure di insigni studiosi di occultismo come Julius Evola o Giuliano Kremmerz.

Multimedia 2B "Storia dell'Alchimia" (Storia e declino dellAlchimia)

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Fonti
http://it.wikipedia.org/wiki/Alchimia http://www.scs.illinois.edu/~mainzv/exhibit/geber.htm http://www.edscuola.it/archivio/lre/alchimia.html

Database
http://www.scs.illinois.edu/~mainzv/exhibit/

Approfondimenti multimediali su
1. Sperimentare: http://www.youtube.com/watch?v=Jmegt8KKGXM 2. documentari : a. http://www.youtube.com/watch?v=3A1q7mLLE-A b. http://www.youtube.com/watch?v=NhJadcqotLU 3. simboli alchemici nellarte:: a. http://www.youtube.com/watch?v=l2NnHp_Trv0 b. http://www.youtube.com/watch?v=KXXAZL0lZSw

Copertina
Il triangolo azzurro con la punta rivolta verso lalto tagliata da un segmento orizzontale, rappresentando, uno dei quattro elementi alchemici, laria, richiama i segni zodiacali ad essa connessi e raffigura simbolicamente lautrice della copertina (Claudia Colacitti).

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