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Nel corso del 2011, nellambito dei lavori di recupero funzionale delle reti idriche nell'area urbana di Taranto, per conto dallAcquedotto Pugliese, lattivit di sorveglianza archeologica ha consentito lindividuazione di numerose evidenze archeologiche oggetto di saggi di scavo stratigrafico. Numerose le sepolture rinvenute - riconducibili ad epoche e tipologie diverse - spesso, purtroppo, violate da scavi clandestini o danneggiate da interventi moderni. Ad et arcaica si attribuisce una sepoltura a fossa rinvenuta in via Icco. Essa ha restituito i resti di tre individui (2), il primo deposto in posizione supina, i restanti due ridotti e ammassati nella parte settentrionale della fossa, insieme ai resti del corredo, riferibile a queste ultime e databile alla prima met del VI secolo a.C. Esso era composto da una lekythos samia, un lydion, due aryballoi (1) ed un amphoriskos corinzi. La sepoltura fu riutilizzata nel corso del V secolo, come lascia supporre l'assenza di corredo associato alla deposizione primaria, forse in osservanza delle leggi che vietavano lostentazione del lusso nei corredi funerari. Allo stesso periodo va assegnata una sepoltura (3) rinvenuta in via Pio XII, anchessa a fossa scavata nel banco roccioso, con un unico lastrone di copertura e nessun elemento di corredo. Nellambito del IV secolo si data un limitato settore di necropoli messa in luce in via Plinio (4a-b), dove sono emerse tre sepolture, a sarcofago, a cappuccina e a fossa semplice. Interessante il rinvenimento, nello strato soprastante la tomba a fossa - riferibile ad una deposizione femminile - di un rilievo in pietra (5), forse parte della metopa di un naiskos, sul quale raffigurata una figura femminile che afferra un cervo per la zampa anteriore (Artemide potnia theron?). Infine, un ulteriore gruppo di sepolture emerso in via Marche, dove sono state indagate sei sepolture inquadrabili in un ampio arco cronologico compreso tra V e II secolo a.C. In particolare, si segnalano la sepoltura di un neonato, deposto fra due coppi (6a-b) e privo di elementi di corredo, ed una sepoltura femminile, segnalata dalla presenza del lebete - allusivo allo stato di nubilato della defunta - e che, insieme agli unguentari fusiformi proposti in numero reiterato, consente di ipotizzare una datazione nellambito del II secolo a.C.

Via Icco. Corredo della tomba di et arcaica, con ceramica di importazione. Via Icco. Tomba a fossa con tre deposizioni, in fase di scavo. Via Pio XII. Tomba a fossa, in fase di scavo. Via Plinio. Tomba con copertura di tegole Resti dellinumato. Via Plinio. Frammento di metopa in pietra. Via Marche. Deposizione infantile fra coppi. Resti del piccolo individuo inumato

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4a 4b

6a 6b

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Progettazione ed esecuzione delle attivit archeologiche: Museion Societ Cooperativa Taranto (coordinamento Paola Iacovazzo) Archeologi: Paola Iacovazzo, Cristina Ancona, Danilo Lupo, Stefania Trizza, Francesco DElia Committente: Acquedotto Pugliese SpA Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia Direzione scientifica: Antonietta DellAglio; Assistenza tecnica: Piero Angotti

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