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Capitolo ficiali e di incaricati di pubblico


cussione, la corruzione, l'abuso lfficio, l'interruzione di pubblico
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~
ELEMENTI DI ETICA

mfranti della Pubblica Amminisciplinare e della responsabilit lasce quando l'amministrazione to dal dipendente: si tratta della sponsabilit nasce un procedil

Cortedei Conti.

I concetti

LE PAROLE IN GIOCO
--~ ~ ---

Figura 3.1 Le parole in gioco.

ETICA Il termine deriva dal greco ethos e il suo significato "condotta", "carattere", "consuetudine". L'etica una branca della filosofia che approfondisce gli elementi che consentono di discernere i comportamenti umani giusti, buoni, leciti da quelli non buoni, non giusti e non leciti e quindi non appropriati. l
MORALE

Questo termine deriva dal latino moraJja e il suo significato equivalente a quello descritto per il termine etica. Anch'esso indica il modo di agire e di comportarsi dell'uomo in uno specifico tempo e in uno specifico luogo2 Infatti, i due termini vengono impiegati indifferentemente pur esistendo tra loro una modesta differenza di accezione.

2 Peroni A., Etica e deontologia - QUOSS, Quaderni p.6. .

www.wikipedia.org/wiki/Etica.

dell'operatore

socio-sanitario,

McCraw-Hill,

Milano,

2002,

PARTE: PRIMA

Area socio-culturale istituzionale e legislativa

BIOETICA Il termine deriva dal latino bios, vita ed ethos, etica. una disciplina relativamente recente che studia e approfondisce la hceit degh interventi umani sull'uomo in relazione alla rapida evolu_ zione della ricerca medica e biologica3
DEONTOLOGIA

Questo termine deriva dal greco deon, "dovere", e da logos, "scienza", "discorso"4 quah una specifica categoria professionale cui attua l'esercizio professionale.5

In ambito pro-

fessionale quindi la deontologia riguarda l'insieme di doveri, diritti, regole comportamentah alle
si deve attenere in ogni momento e in ogni ambito in

I PRINCIPI ETICI FONDAMENTALI Capire quando un comportamento buono o non lo , quando giusto o meno non facile. Non sono definite e codificate regole precise che prescrivono come una persona si deve comportare e in quah circostanze deve assumere un comportamento piuttosto che un altro. In ogni persona, infatti, vi sono la capacit e la hbert di adottare il comportamento ritenuto pi corretto, mighore, pi giusto Questa libert, nel senso pi ampio, sottende la facolt delluomo in quanto tale, di agire e di pensare in piena autonomia e quindi in funzione delle proprie scelte6 A orientare la persona e nello specifico, nel contesto assistenziale, gli operatori professionali e di supporto nella comprensione della giustezza del loro comportamento sono i principi etici. Essi rappresentano tutti quegh elementi con i quah, in ogni momento del loro agire, gh operatori si possono confrontare per assumere comportamenti che possano essere considerati eticamente corretti. I principi etici sono numerosi ma quelli citati e descritti da molti autori e per questo, ritenuti fondamentah, sono:

il principio di autonomia: questo principio afferma l'obbligo per l'operatore di rispettare la hbert di ogni persona di decidere per s; il principio di beneficenza: esprime l'obbhgo per l'operatore di fare ci che finahzzato al bene della persona. Ancora, ci che ognuno ritiene sia un bene per s e, quindi, in altri termini, l'obbhgo di non fare male (principio di non maleficenza); il principio di giustizia: questo principio sancisce l'obbhgo per l'operatore di trattare le per. sone nel modo giusto e di non discriminare.

L'apphcazione sistematica dei principi etici nell'agire quotidiano pu essere facihtata se collocata all'interno di un percorso mentale al quale ciascun operatore pu in ogni circostanza far riferimento per operare la scelta mighore in uno specifico momento temporale e in uno specifico contesto.

-' www.wikipedia.org/wikilBioetica, peroni A, Etica e deontologia, cit., p. 7. www.wikipedia.org/wiki/Deontologia. wwwwikipedia.org.

4 Elementi di etica CAPITOLO

3ciplina relativamente recente che >mo in relazione alla rapida evolu_

Questo percorso si realizza in fasi consecutive che si sovrappongono a quelle che caratterizdei problemi conosciuto come problem 501\'i/][5 O il Processo di .risoluzione zan 7

:ienza", "discorso"4 In ambito projiritti, regole comportamentali alle ogni momento e in ogni ambito in

Sitratta di otto .aS1: \. il riconoscimento del problema: per l'operatore significa capire se nella situazione in cui si trova ad agire il suo mandato coinvolto anche l'aspetto etico; 2. la raccolta di dati sulla situazione ogni situazione unica e quindi si caratterizza e si diversificada altre anche se simili; 3. l'identificazione dei valori che sono in gioco: comprendere quale il bene che deve essere tUtelato; 4. ilconfronto del problema con le norme: in altri termini ci equivale a verificare la presenza

f'

diindicazioni formalizzate- norme, regole che orientano l'operatore verso l'adozione di un


-

5.
) giusto o meno non facile. Non e una persona si deve comportare .osto che un altro. In ogni persona, ~nto ritenuto pi corretto, migliore, Il'uomo in quanto tale, di agire e di ~scelte6 :enziale, gli operatori professionali nportamento sono i principi etici. li momento del loro agire, gli opehe possano essere considerati eti-

6. 7. 8.

preciso comportamento; l'analisi del problema in base ai principi etici: per l'operatore ci signitca identificare quale/ qualitra i principi etici fondamentali /sono quello/i coinvolti e quindi quale/quali deve/devono orientare l'assunzione del comportamento eticamente pi corretto; la decisione secondo coscienza: in altre parole, assumere la decisione migliore; l'azione: realizzare quanto deciso; la riflessione su ci che stato fatto: fondamentale riflettere sempre sulle scelte fatte e sui comportamenti assunti per comprendere se gli stessi sono stati del tutto, in parte o meno appropriati e hanno o no generato quanto atteso. L'OPERATORE SOCIO-SANITARIO E I PRINCIPI ETICI FONDAMENTALI
------

L'operativit__

l molti autori e per questo, ritenuti ligo per l'operatore di rispettare la tore di fare ci che finalizzato al I bene per s e, quindi, in altri terenza); o per l'operatore di trattare le peridiano pu essere facilitata se col~ratore pu in ogni circostanza far nento temporale e in uno specifico

__
IL PRINCIPIO

DI AUTONOMIA

Svolgere attivit finalizzate all'espletamento

delle funzioni fisiologiche

~
i,

La signora Luisa ha 66 anni; da circa tre settimane degente presso I'unit operativa di Recupero e Rieducazione Funzionale per effettuare la riabilitazione agli arti inferiore e superiore destro la cui funzionalit ridotta in seguito a un recente ictus. La signora molto contenta perch vede che gradualmente ma progressivamente sta migliorando e riacquistando la sua autonomia nelle attivit di vita quotidiana. Tutte le mattine allE'ore 9.30 la signora Luisa, dopo essere stata aiutata nell'effettuazione delle attivit di igiene quotidiana, viene accompagnata in palestra per la seduta riabilitativa come da programma. Una mattina ad aiutarla c' Rosanna, un'operatrice socio-sanitaria che da pochi mesI ha concluso il percorso formativo. Mentre la signora Luisa si sta vestendo con l'aiuto di Rosanna, chiede a quest'ultima di metterle un pannolonemutandina perch cos in palestra si sente pi sicura. Durante la seduta del giorno prima, mentre stava facendo un esercizio che richiedeva un discreto sforzo da parte sua, ha perso qualche goccia di urina, ha bagnato, anche se poco, la biancheria intima e i pantaloni della tuta e questo l'ha fatta sentire molto a disagio.
..

isa Il caso della Signora LU

7 Peroni A, Etica e deontologia,

cit., pp. 77-80.

PARTE PRIMA

Area socio-culturale istituzionale e legislativa

Rosanna riflette un po' sulla richiesta della signora Luisa e conclude che mettere il pannolone-mutandina nOn una buona idea. Cerca quindi di spiegare alla signora che il pannolonl'-mutandina ingombrante e la limi. . terebbe nei movimenti. La signora Luisa esprime le sue perplessit e rillilova la richiesta, Rosanna insiste Un po' per convincerla. Nel frattempo arriva l'operatore dedicato ad accompdgnare i pazienti in palestra. Non c' pi tempo, l'ora della seduta riabilitativa, la signora Luisa va in palestr.l senza il pannolone-mutandina.

__
IL PRINCIPIO

DI BENEFICENZA

Controllare

e assistere la somministrazione

delle diete

Il caso del signor Giacomo


ha 74 anni. All'et di 60 anni gli stato diagnosticato un diabete mellito. Per

Il signor Giacomo

questa malattia assume farmaci specifici - gli ipoglicemiu,lIlti - che gli permettono di contrai. lare i livelli di glucosio nel sangue. Oltre a dover assumere Il'golarmente i farmaci - ogni tanto si dimentica di farlo - il signor Giacomo deve seguire una dietd preparata per lui dalla dietista del
centro antidiabetico presso il quale seguito ormai da tempo. Il signor Giacomo, oltre a dimenticarsi di assumere i farmaci, non rigoroso nel rispetto della dieta e assume gli alimenti che pi gli piacciono e in quantit a volte eccessive. Tra questi, i dolci in particolare seguiti dalla frutta secca di cui dice di essere molto goloso, pasta ripiena, pasta condita con sughi grassi e pane dei quali afferma di non poter fare a meno. Per questi frequenti "strappi alla regola", come lui li definisce, e per la non continua assunzione della terapia come prescritto, i livelli di glucosio nel sangue del signor Giacomo, in Iwticolare nell'ultimo periodo, hanno raggiunto valori, oltre che piuttosto elevati, anche difficili da controllare. per questo motivo che ora si trova degente presso l'unit operativa di Medicina generale. Bruno l'operatore socio-sanitario che, insieme a Fabrizio, l'infermiere, dssiste il signor Giacomo. Durante la distribuzione del pranzo, Bruno viene avvicinato dal signor Giacomo che gli chiede cortesemente di avere una porzione di pasta pi abbondante dei giorni precedenti e due panini anzich uno perch ha molta fame. Bruno ricorda al signor Giacomo che ha una dieta molto precisa da seguire ma quest'ultimo lo incalza simpaticamente, ma in modo deciso, dicendo che se non gli viene dato ci che chiede andr ai distributori automatici del piano terra a prendere qualche "dolcetto" per "calmare la fame" e saziarsi. Bruno ci pensa un attimo e poi soddisfa le richieste del signor Giacomo.

__

IL PRINCIPIO DI GIUSTIZIA Svolgere attivit finalizzate all'aiuto nella deambulazione, all'uso corretto di presidi, ausili e attrevature, all'apprendimento e al mantenimento di posture corrette

Il caso della signora Gabriella

e della signora Regina

La signora Gabriella e la signora Regina sono degenti presso l'unit operativa di Geriatria da circa una settimana; la prima per scompenso cardiaco, la seconda per anemia. Oltre al problema clinico acuto che ha reso necessario il ricovero, entrambe le signore hanno anche una significativa difficolt nella deambulazione. Per essere autonome negli spostamenti dalla stanza di degenza al bagno e all'interno dell'unit operativa necessitano entrambe dell'ausilio di un girello. La signora Gabriella, per il suo modo di porsi con i componenti dell'quipe assistenziale ha guadagnato la simpatia di tutti gli operatori. Lei non si lamenta mai, sempre sorridente. Quando deve fare qualche richiesta quasi si scusa e non finisce mai di ringraziare. Non ha mai fretta; le sue richieste sono sempre precedute da frasi quali "Quando potete... con calma... se avete tempo...". Per questo, gli operatori cercano di soddisfarle sempre tempestivamente.

4 Elementi di etica CAPITOLO

~ mettere i I pannolone-mutandina le-mutandina ingombrante nnova la richiesta, pagnare i pazienti

non e la limi_

Rosanna insiste Un in palestra. Non c'

ra senza il pannolone-mutandina.

Regina, al contrario, sempre molto scontrosa, si irrita facilmente, brusca nelle richieste che vuole La i nora soddisfatte subito. Quando questo non possibile e gli operatori cercano di motivare il ritardo o l'imve~e~e ssibilit di essere immediati nelle risposte, la signora non vuole sentire ragione. Si arrabbia addirittura e "mi~~ccia" ogni pi sospinto di recarsi presso l'ufficio Relazioni con il Pubblico per segnalare tutti quelli che lei 'tiene disservizi che a suo dire sono moltI. ~na mattina la signora Regina, apparentemente pi arrabbiata degli altri giorni, chidilla a gran voce l'operare socio-sanitario perch vuole subito il girello per recarsi all'ingresso dell'unit operativa dove ad atten~~rla c' una sua amica che la vuole salutare. L'operatore Luca che per in quel momento sta accompanando un'altra signora al tavolo per il pranzo e quindi invita la signora Regina ad altendere qualche minuto.

te

ra signora non vuole sentire ragione e comincia

a lamentarsi usando termini poco convenienti. la stanza con la signora G,lbriella

Luca raggiunge e offre a quest'ul-

la stanza di degenza della signora Regina che condivide . diagnosticato un diabete mellito. Per

tima il girello, in quel momento non usato da nessuno, per passeggiare un po' nel mrridoio. La signora Gabriella ricorda a Luca che la signora Regina molto arrabbiata perch da un po' che lo chiede e nessuno le d ascolto e sottolinea che lei pu anche aspettare, non ha fretta. Luca sembra non cogliere le parole della signora Gabriella, le fa un gran sorriso e dopo averi a aiutata a mettere la vestaglia, le porge il girello.

zanti - che gli permettono di controlregolarmente i farmaci - ogni tanto si


eta preparata per lui dalla dietista del

}roso nel rispetto della dieta e assume esti, i dolci in particolare seguiti dalla dita con sughi grassi e pane dei quali lon continua }articolare assunzione della terapia hanno

nell'ultimo

periodo,

~. per questo motivo

che ora 'i trova Durante la

assiste il signor Giacomo.

,
i-I

L'OPERATORE SOCIO-SANITARIO E IL PERCORSO PER OPERARE LA SCELTA MIGLIORE

MENTALE

caso del signor Fausto 111Fausto un anziano signore di

86 anni degente presso l'unit operativa

di Medicina

generale da

circa quattro giorni. Non mai stato ricoverato prima d'ora in ospedale e per questo si guarda sempre intorno con fare circospetto e si interroga su tutto quello che vede, incalzando di domande, anche se molto simpaticamente, ogni operatore che incrocia il suo sguardo.

"gli chiede cortesemente di avere una ch uno perch ha molta fame. Bruno na quest'ultimo aZlarsl. lo incalza simpaticaautomatici hiede andr ai distributori

Una mattina, nel letto accanto al suo viene ricoverato il signor Giulio, un uomo di 44 dnni dall'aspetto molto emaciato, per effettuare degli accertamenti perch da parecchi giorni presenta una iebbre resistente a qualsiasi farmaco. il signor Giulio ha avuto nel passato una storia importante nota i segni sugli arti di Giulio di tossicodipendenza della quale molto fisotporta evidenti segni sulle braccia e sulle gambe. Il signor Fausto, acuto osservatore, all'operatrice mentre si sta spoglidndo. l'operatrice sottolnaccio
110il

Ritenendoli

stranie associandoli anche all'aspetto generale - il signor Giulio molto provato e sotferente - chiede subito
che l'ha accompagnato in stanza di poterle parlare. Margherita, socio-sanitaria, nel corridoio, la droga?" nisce di aiutare il paziente e raggiunge il signor Fausto che, accompagnandola che fare. Dove nascondo ora il portafoglio?

tovoce le dice: "Ma quell'uomo l drogato? Non per niente, ma io con quelli li
Margherita cerca di rassicurare il signor Fausto ma non sa cosa rispondere.

voglio avere niente a

Non che mi porta via i soldi per comprarsi relativamente

ione, all'uso corretto di presidi, nento di pasture corrette ~gma

1.

Il riconoscimento gnor Giulio.

del problema.

Il signor Fausto chiede notizie che la domanda

dllo stato di salute del si-

Margherita

deve essere consapevole

posta dal signm Fausto sottende un pro-

2. operativa di Geriatria da circa

blema etico e deve assumere un comportamento la raccolta di dati sulla situazione. Margherita

in cui la componente etica dell' agire molto importante. deve capire in quale misura le preoccupazioni e le paure e sulla convivenza con il signor GiuIn quealla risono

, l'unit

manifestate dal signor Fausto possono riflettersi sul suo stato d'animo lio per il periodo della degenza. 3. l'identificazione dei valori coinvolti. sta situazione 4. Margherita deve riconoscere

Ja per anemia. Oltre al problema cli;ignore hanno anche una significativa postamenti dalla stanza di degenza al ha guadagnato la simrichiesta o di un girello. )e assistenziale Quando

quali sono i valori da tutelare. deve vedere rispettato clell'unit il diritto

in gioco il rispetto delle persone. Il signor Giulio

servatezza, il signor Fausto, invece, il diritto a essere compreso nel suo disagio. Il confronto del problema con le norme. Margherita deve verificare se all'interno

operativa
-

deve fare qualche

presenti indicazioni formalizzate


possono orientare devono riguardare verso l'adozione Il signor Fausto ha sicuramente

norme, regole generali tradotte in comportamenti operativi


del comportamento pi corretto.

che la
non ma

~ richieste sono sempre precedute da o, gli operatori cercano di soddisfarle

bisogno di essere informato

per essere rassicurato ma le informazioni Margherita deve IIlformare il paziente

lo storia clinica o lo stato di salute di Giulio.

1
PARTE PRIMA.Area socio-culturale istituzionale e legislativa

il livello e il limite delle informazioni quindi, 5. L'analisi alcune informazioni del problema situazione dovranno i principi

riguardano

le attivit previste d,li suo profilo. deve idc'ntificare

In questa circostanza, etici coinvolti.

essere date a Fausto da altri professionisti. etici. Margherita i principi che devono essere tutelati nei confronti sor10 sicuramente il principio In di benefi_ "non da lei

in base ai principi

questa specifica

cenza e quello di giustizia:

"bisogna fare ci che bene" per Fausto e "ci che bene" per Giulio; discriminazioni" tranquillizzare di Giulio. ritenuto nel contempo deve decidere di assumere il comportamento il signor Fausto faccndosi po"ono che, per competenza,

bisogna operare e permettere migliore.

6. La decisione secondo coscienza. Margherita


In questo caso potrebbe tare le sue preoccupazioni ai professionisti

carico di por-

meglio gestire le informazioni

da dare al signor Fausto per risolvere il suo disagio.

7.
8.

L'azione.

Margherita

deve porre in essere il comportamento il migliore.

che ha dl'l iso di assumere in quanto ritenuto,

tra diversi possibili, La riflessione

su ci che stato fatto. Margherita

deve ripensare alle scelte operate e al comportamento a ci che si aspettav,1 e quindi alla riservatezza Margherita eli Ciulio. se hanno consentito di riIn altri termini, se i principi lo

adottato per capire se questi sono stati conformi solvere il disagio di Fausto nel rispetto del diritto etici in gioco sono stati tutelati per entrambe Riflettere su quanto fatto consente all'operatore, stesso comportamento con altri professionisti. in circostanze

le persone. in questo caso, di "recuperare se neccssario, e riadattare" anche attraverso il confronto

simili o di ripensarlo,

I concetti
,---.

IL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE E AL CONSENSO DELLA PERSONA ASSISTITA


__o

--..

---

.,--~.

La tutela dei principi etici fondamentali e la conseguente adozione di comportamenti che possano essere considerati frutto della scelta migliore non possono prescindere dal rispetto del di-

ritto all'informazione e dal diritto al consenso, due dei quattordici diritti sanciti dalla Carta eu-

ropea dei diritti del malato (Tab 3.1).


Questa carta, presentata a Bruxelles il 15 novembre 2002, stata recepita anche nel nostro
paese e adottata, oltre che dalle strutture sanitarie anche da diverse organizzazioni dei cittadini

(Tribunale dei diritti del malato, Cittadinanzattiva e altre ancora) La lettura dei diritti del malato evidenzia come le modalit dell'agire quotidiano realizzate dagli operatori in relazione alle loro competenze ne rispecchiano o meno il loro rispetto e come e perch, di conseguenza, i comportamenti che ne derivano possono essere o meno definiti adeguati anche dal punto di vista etico. Il diritto all'informazione e il diritto al consenso, in particolare influenzano in modo trasversale ogni attivit effettuata dall'operatore e ne riflettono la bontil o meno non solo dal punto di
vista tecnico. Il diritto all'informazione esprime il diritto della persona assistita di essere sempre informata su tutto ci che la riguarda. Le informazioni che alla persona vengono fornite devono essere "confezionate" tenendo sempre conto della sua individualit e quindi di specificit quali, per esempio, religione, etnia, lingua ecc.. Tutte le informazioni devono essere facilmente accessibili e a tal fine tutti gli ostacoli burocratici devono essere per quanto possibile rimossi e superati. La persona assistita ha il diritto di fare domande relativamente a ci che la riguarda e l'operatore ha il preciso dovere di rispondere relativamente a ci che attiene la sua competenza. L'informazione non pu essere saltuaria e concretizzarsi solo quando sollecitata dalla persona interessata ma deve essere continua, accurata e caratterizzare, precedere, accompagnare e concludere ogni azione realizzata dagli operatori professionali e non.

4 Elementi di etica CAPITOLO

dal suo profilo. In questa circostanza " i professionisti. ' dentificare i principi etici coinvolti. In )no sicuramente il principio di benefi. to e "ci che bene" per Giulio; "nOn llio. Imere il comportamento ritenuto da lei 'acendosi nel contempo carico di por. )ossono meglio gestire le informazioni
deciso di assumere in quanto ritenuto, Ile scelte operate e al comportamento ava e quindi di Giulio. se hanno consentito In altri termini, di rise i principi

, ~

1. Diritto
a misure preventive

.
~

Ogni individuo hadiritto a serviziappropriatia prevenirela malattia.


--------.-.---.----..---.

2.

Diritto all'accesso

Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sallitari che il suo stato di salute richiede. I servizi sanitari devono garantire l'guale accesso a ognuno, senza discriminazioni di residenza, sulla base delle risorse finanziarie, del luogo del tipo di malattia o del momento
------------.

di accesso al servizio.

3. Diritto
all'informazione

Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi eli informazione che riguardano il suo stato di salute e i servizi sanitari e come utilizzarli, nonch a tutti quelli che la ricerca scientifica e l'inllOvazione tecnologica rendono disponibili.
-~~--

4. :to caso, di "recuperare :essario, e riadattare" lo i I confronto anche attraverso

Diritto

al consenso

Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le intormazioni che lo possono mettere in grado di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute. Queste informazioni sono Ull prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la partecipalitme alla ricerca scientifica.
Ogni individuo ed erogatori ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti procedure

E AL CONSENSO
~----

5. Diritto

alla libera scelta

di trattamenti

sanitari sulla base di adeguate informazioni. (segue)

zione di comportamenti che pos10 prescindere dal rispetto del di'dicidirittisanciti dalla Carta eu stata recepita anche nel nostro verse organizzazioni dei cittadini ra). 3 dell'agire quotidiano realizzate no o meno il loro rispetto e come 3sono essere o meno definiti adeare influenzano in modo trasver1t o meno non solo dal punto di assistita di essere sempre infor;ona vengono fornite devono est e quindi di specificit quali, per e a tal fine tutti gli ostacoli buro,a persona assistita ha il diritto di ha il preciso dovere di rispondere ~ione non pu essere saltuaria e ta ma deve essere continua, acogni azione realizzata dagli ope-

Fonte: www.activecitizenship.net.

Carta europea dei diritti del malato, Parte seconda: i 14 diritti del paziente. In questel parte vengono proclamati 14 diritti del paziente. Tutti questi diritti mirano a garantire un "alto livello di protezione della salute umana" (articolo35 della Cartadei diritti fondamentali)assicurandol'alta qualit l!i servizi erogati dai diversi sistemi sanitari nazionali. Essi devono essere protetti in tutto il territorio della Unione europea. Riguardo ai 14 diritti, necessario fare alcune premesse: la definizione dei diritti implica che sia i cittadini che gli altri attori della sanit ilssumano le proprie responsabilit. I diritti sono infatti correlati sia con i doveri che con le responsabili t:\;
la Carta si applica a tutti gli individui, riconoscendo il fatto che le differenze, come l'et, il genere, la religione, lo status socio-economico, il livello di alfabetizzazione ecc, possono influenzare i bisogni individuali di assistenza sanitaria; la Carta non intende prendere posizione su questioni di tipo etico; la Carta definisce diritti che sono validi negli attu(11; sistemi sanitari europei. ES5d potr essere quindi rivista e modificata per tenere conto della loro evoluzione, nonch dello sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica; i quattordici diritti sono una concretizzazione di diritti fondamentali e, come tali, devono essere riconosciuti e rispettati indipendentemente da limitazioni finanziarie, economiche o politiche, tenendo conto dei criteri di appropriatezza; il rispetto di questi diritti implica il soddisfacimento sia di requisiti tecnici e orgal1lzzativi, sia di modelli comportamentali e professionali. Questi diritti, perci, richiedono una riforma globale dei modi in cui operano i sistemi sanitari nazionali; ogni articolo della Carta si riferisce a un diritto e lo definisce e illustra, senza la pretesa di prevedere tutte le possibili situazioni a cui esso si riferisce. Nella tabella vengono riportati solo i diritti e non la loro descrizione. Per una loro lettura completa si rimanda

alla consultazione della Carta nella sua interezza. (N.d.A)

r
PARTE PRIMA

-Area socio-culturale istituzionale e legislativa


,

~)

lo

j I

I
delle informazioni di

6. Diritto alla privacy e alla confidenzialit

Ogni individuo

ha il diritto

alla confidenmlit

carattere personale, le possibili procedure protezione visite specialistiche

incluse quelle che rigu,lrdano diagnostiche e trattamenti o terapcutiche, medico-chirurgici

il suo stato di salute e cos come ha diritto alla di esami diagnostici, in generale. sanitari in un

della sua privacy durante l'attu,1zione

---..------------

7.

Diritto al rispetto dei tempi del paziente

Ogni individuo

ha diritto

a ricevere i necessari trattamenti

periodo di tempo veloce e predeterminatu. fase del trattamento.

Questo diritto si applica a ogni

8.

Diritto al rispetto di standard di qualit Diritto alla sicurezza

Ogni individuo ha il diritto di accedere,1 servizi sanitari di alta qualit, sulla base della definizione e del rispetto di precisi standard.
Ogni individuo funzionamento ha il diritto di essere liberu da danni derivanti dei servizi sanitari, dalla malpractice dal cattivo

9.

e dagli errori medici,

e ha il diritto di accesso a servizi e trattallll'nti elevati standard di sicurezza.


--~ ~-

sanitari che garantiscano

10. Diritto alla innovazione

Ogni individuo ha il dil itto all'accesso a procedure innovative, incluse quelle diagnostiche, secondo gli stalldarcl internazionali e indipendentemente da considerazioni economiche o finanziarie. Ogni individuo ha il diritto di evitare qu,lIlla pi sofferenza possibile,
in ogni fase della sua malattia.

-~--

11. Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessario 12. Diritto a un trattamento personalizzato 13. Diritto al reclamo
-------------

Ogni individuo ha il diritto a programmi diagnostici o terapeutici quanto pi possibile adatti alle sue persollJli esigenze. Ogni individuo ha il diritto di reclamare ogni qual volta abbia sofferto un danno e ha il diritto a ricevere una risposta o un altro tipo di reazione.
Ogni individuo ha il diritto di ricevere Ull sufficiente risarcimento in un

14. Diritto al risarcimento

tempo ragionevolmente servizio sanitario.

breve ogni qual volta abbia sofferto un danno causa tu da un trattamento


'li.

fisico ovvero morale e psicologico

di un

Il diritto

al consenso esprime,invece,il dirittodellaperson\assistita ad accedere a tutte le

informazioni che possono permetterle di prendere o non prendere decisioni relativamente a se stessa e quindi consentirle di partecipare a pieno alla gestione del proprio "percorso di salute" in modo attivo. L'esercizio di questo diritto da parte della persona assistita non mai disgiunto dal diritto di informazione in quanto quest'ultima e deve necessariamente essere un prerequisito per qualsiasi tipo di procedura, di trattamento, di attivit. Ogni operatore, per quanto di sua competenza, deve dare alla persona assistita con sufficiente anticipo tutte le informazioni relative a ci che dovrebbe essere fatto in quanto necessario alla soddisfazione di un bisogno specifico. Queste informazioni devono comprendere quindi

la

4 Elementi di etica CAPITOLO

:. idenzialit terapeutiche, l'attuazione :Jico-chirurgici ------. delle informazioni di le riguardano i I suo stato di salute e cos come ha diritto alla di esami diagnostici, in generale. sanitari in un

ne di una ZIO sistematico e non saltuano a informaZIOnI complete e tempestive connota Il COInL' ccesso vero della persona assistita in ci che la riguarda e consente alla stessa di esprimere l '~ento cambiare idea rifiutando la ~~;~enso o dissenso relativame~te a quanto proposto o, anco~a, .~i conclusione di una procedura, dI un trattamento o dl un'attlvlta gIa iniZiata.

. effetti desiderati e no~, le eventuali alternative e i disagi connessi all'effettuaI 'schi, i possibili specifica procedura, attlvita o dI uno speCt~tco trattamento.. ..

necessari trattamenti

linato. Questo diritto si applica a ogni

rativit Lop~_~re a servizi sanitari di alta qualit, letto di precisi standard.


~--------------

AlI

L'OPERATORE SOCIO-SANITARIO E___ IL___ DIRITTO ALL'INFORMAZIONE E AL CONSENSO 00


---.-

libero da danni derivanti lila malpractice attamenti

dal cattivo

e dagli errori medici,

sanitari che garantiscano

.0 a procedure li economiche

innovative, e o finanziarie.

incluse

dard internazionali

L'operatore socio-sanitario non pu esimersi dal rispetto di questi diritti nel suo esercizio quotidiano. Questo significa che tenuto a informare in modo adeguato, e a ottenere il consenso ed eventualmente rispettare il dissenso della persona assistita, per quanto di sua competenza (previsto quindi dal profilo) o per quanto pone in essere su indicazione dell'operatore professionista responsabile del processo di assistenza o in autonomia. Nel caso di dissenso, sia esso sotteso al comportamento espresso dalla persona assistita e quindi intuibile, sia esso palese e quindi manifesto, l'operatore socio-sanitario, nell'ottica del lavoro multiprofessionale, deve, accanto al rispetto contingente di quanto rilevato, riporta me i contenuti alla discussione con gli operatori professionali responsabili dell'assistenza per individuare e definire con loro possibili alternative da proporre alla persona interessa ta.

quanta pi sofferenza

possibile,

lmi diagnostici o terapeutici ~rsonali esigenze.


are ogni qual volta abbia sofferto l risposta o un altro tipo di reazione. e un sufficiente risarcimento in un

__ :- . (

IL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE Aiutare nella preparazione alle prestazioni sanitarie

Il caso del signor Mario


presso l'unit operativa di Chirurgia perch deve esprevisto di all'addome. Prima di essere sottoposto all'intervento, indagini diagnostiche. li a tre giorni, il signor Mario deve effettuare alcune Tra quelle prescritte socio-sanitario as-

Mario, un signore di 78 anni, ricoverato sere sottoposto a un intervento

ual volta abbia sofferto un danno usato da un trattamento di un

c' anche una colonscopia La mattina in cui deve essere effettuata sunto da poco pi di un anno. Quella mattina, particolarmente alle prestazioni sanitarie. caotica

gi programmata. la colonscopia in turno c' Stefano, un opel,ltore perch accanto agli ingressi programmati

sono state accolte

anche

cinque persone inviate dal pronto soccorso, Stefano d::ve aiutare l'infermiere

nella preparazione

dei pazienti

)na

assistita ad accedere a tutte le

1dere decisioni relativamente a se le del proprio "percorso di salute" :Inon mai disgiunto dal diritto di .e essere un prerequisito per qual-

Come programmato, alle ore 10 il signor Mario deve essere accompagnato al servizio eli endoscopia digestiva per effettuare la colonscopia. Mentre sta riaccompagnando un altro paziente in radiologia, Stefano si affaccia sulla porta della stanza del signor Mario che si sta alzando qualche minuto vengo a prenderla. per andare in bagno a lavarsi e molto frettolosavia? Tra e ha mente, perch ha poco tempo e molte cose da fare, gli dice: "Signor Mario si prepara che andiamo Faccia presto perch siamo in ritardo". dell'esame comunicata la sera prima dall'infermiere Mario, che non si ricorda pi l'ora di effettuazione

anche qualcheproblemaall'udito - quella mattinanon ha ancoramessol'apparecchioacustico- non capisce bene quello che dice Stefano e chiede: "Cosa ha detto? Cosa devo fare?". Stefano non sente le domande sposta, borbottando del signor Mario perch si gi allontanato e Mario, non avendo alcuna ri-

e alla persona assistita con suffiJe essere fatto in quanto necessazioni devono comprendere quindi

tra s e ~ si alza e fa quello che aveva pensato di fare: va in bagno a lavarsi.

PARTE PRIMA

Area socio-culturale istituzionale e legislativa

Quando Stefano ritorna di l a pochi minuti, non trova pi il signor Mario in stanza, lo chiama, lo cerca, non lo trova, si innervosisce; sono le dieci passate, ha gi avuto un sollecito eldlservizio di endoscopia digestiva e si domanda come far ad arrivare alla fine di quella mattina viste tutte le cose che deve ancora fare. Dopo un po' il signor Mario esce dal bagno e, tornato al suo letto, si mette l'apparecchio acustico, si acca. moda sulla sedia e inizia a leggere il giornale del giorno prima nell'attesa eli quello nuovo. Nel frattempo, tra. felato torna Stefano che, vedendo il signor Mario con il giornale in mano, trattiene a stento un'imprecazione e con tutta la calma di cui capace dice: "Ma signor Mario oltre mezz'ora che la cerco, ma non lo sa che deve andare a fare la colonscopia; gliel'ho detto prima che dovevamo amicHe via e che doveva prepararsi in fretta". Molto seraficamente il signor Mario risponde a Stefano: "(aro giovanotto se non so le cose non le posso fare e io prima le ho detto che non ho capito niente di quello che ha detto!".

IL DIRITTO AL CONSENSO

Svolgere attivit finalizzate

all'igiene personale

signora Natalia La signora Natalia ha 95 anni. Da una settimana degente presso l'unit operativa di Geriatria per una broncopolmonite bilaterale. Ora comincia a stare n'H'glio ma ha trascorso molti giorni a letto con la febbre alta. Ha sudato molto e la biancheria ha potuto esserle cambiata solo poche volte perch i parenti abitano in un paese a circa 50 chilometri dall'ospedale. La signora Natalia molto riservata e non gradisce che, cor le dice lei, "tutti le mettano le mani addosso". A casa, ha sempre vissuto da sola, era abituata a fare il bagno una volta la sc'ttimana e non capisce quindi perch ora che in ospedale ogni giorno, se non addirittura pi volte In un giorno, qualcuno le propone di la. varsi e di cambiarsi. Un pomeriggio Roberta, un'operatrice socio-sanitaria, vedendo che la signora Natalia molto sudata le propone un bagno garantendole un sicuro e indiscutibile benessere. La signora Natalia, piuttosto seccata perch per l'ennesima volta le viene proposto qualcosa che lei non ha chiesto, liquida Roberta con un sonoro no. Roberta un po' stanca dei continui rifiuti della signora Natalia e ritenendoli ormai inaccettabili e immotivati si confronta con Alessandra, un'altra operatrice socio-sanitaria, e insieme decidono di "imporre" il bagno alla

Il caso della

signora Natalia riconducendo tale necessit a disposizioni precise della cuordinatrice dell'unit operativa dettate da esigenze di carattere igienico-sanitario. La signora Natalia seppur molto arrabbiata, di fronte a presunte disposizioni della coordinatrice, accetta, ma non di buon grado, di fare il bagno. Mentre Roberta l'accompagna nella stdllza da bagno per dice: "Ma per. ch devo per forza fare quello che volete voi e non fate voi quello che chiedo io?".

I concetti
------

_~-.-!RA~J-1E_RA

LA DIMENSIONE ETICA DELLA COLLABORAZIONE


::rORI DELL'QUIPE ASSIST~f>J~I,l\LI::____

L'quipe assistenziale, quando vi integrazione e sinergia tra i suoi componenti, rappresenta una risorsa indispensabile all'erogazione di una "buona" assistenza sia in termini di adeguatezza. dal punto di vista tecnico e relazionale, sia in termini di corretteua etica. All'interno dell'quipe assistenziale le professionalit sono numerose e diversificate cos come lo sono le competenze specifiche di ciascuno. L'integrazione tra i componenti pu definirsi efficace quando da ognuno vengono adottati atteggiamenti definiti facilitanti.

4 Elementi di etica CAPITOLO

rio in stanza, lo chiama, lo cerca, no dal servizio di endoscopia digestiv: e le cose che deve ancora fare. llette l' apparecch io acustico, si acco_ ,a di quello nuovo. Nel frattempo, tralO, trattiene a stento un'imprecazione zz'ora che la cerco, ma non lo sa che andare via e che doveva prepararsi in to se non so le cose non le posso fare .,

delle specificit e delle competenze?1 ogni profilo professionale;.

Tali atteggiamenti sono o riguardano:9 deIIe diverse professionalit: il rispetto

per potersi realizzare,

necessaria
.

la conoscenza
.

la coIIaborazione: collaborare signitIca contnbUlre con altn alla realizzillone dI un progetto, partecipare a un'attivit comune, dare il proprio contributo e: ancora, lavorare insieme; la negoziazione: questo atteggIamento presuppone capacIta dI co~fronto, analisI e dIscussione costruttiva e positIva contmUl da parte dI ognI componente l'eqUlpe assIstenZIale. Laddove l'integrazione si realizza il lavoro pu essere davvero considerato d'quipe e l'assistenza erogata rispondente ai reali bisogni della persona assistita e quindi caratterizzata da:

una'attenzjone vera nei confronti della persona; un'jn!ormazjone costante e conUnua relativamente al progetto di assistenza; una valodzzazjone dell'jndMduaJjt di ogni persona assistita; una partecipazjonc aWva della persona al progetto assistenziale. Perch tutto questo avvenga fondamentale la comunicazione all'interno del gruppo di lavoro.

e presso l'unit operativa di Geriatria meglio ma ha trascorso molti giorni a a potuto esseri e cambiata solo poche netri dall'ospedale. "tutti le mettano le mani addosso". A 1 settimana e non capisce quindi perin giorno, qualcuno [e propone di la,ignora Natalia molto sudata le prone proposto qualcosa che lei non ha Idoli ormai inaccettabili e immotivati e decidono di "imporre" il bagno alla =oordinatrice dell'unit operativa detzioni della coordinatrice, accetta, ma stanza da bagno per dice: "Ma per=hiedo io?".

L'~erativit

L'OPERATORE SOCIO-SANITARIO E LAVORO D'QUIPE


----------~-----~---

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caso della sigoora Lucilla


una signora di 50 anni degente presso ['unit operativa di Neurol')gia. stata accolta per

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Lucilla

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centemente.

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e, in p,1itlcolare,

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Da qualche tempo, infatti, la signora Lucilla fatica a camminare dere le scale rappresenta per lei un vero tormento. spone d i ascensore. Questa mattina ha effettuato la puntura di rimanere a letto fino all'indomani scino basso perch la posizione nica e Carla, l'infermiera

salire e scenche non di-

Lei abita al secondo piano di una palazzina

lombare al termine della quale il medico che Iha eseguita le ha detto se possibile posizionarle almeno un cuL'inferMo-

mattina. Dopo qualche ora la signora Lucilla, un po' stanca di stare in pole ha procurato un fastidioso dolore al collo. nell'aiuto

sizione supina senza cuscino sotto la testa chiede a un'infermiera supina senza cuscino socio-sanitaria miera risponde in modo affermativo e l'operatrice e le mette un cuscino

sotto [a testa. Di l a poco in slanza arrivano nella soddisfazione

che quella mattina sono impeglute

nelle atti-

vit di igiene e cura personale delle persone assistite che non sono autonome

di questo bi-

)LLABORAZIONE )SISTENZIALE

sogno. Carla vede il cuscino sotto la testa della signora Lucilla e lo fa notare a Monica chiedellCiole o tolto. Monica non chiede alla signora chi [o ha posizionato e, limitandosi se andava lasciato che per evia dire a qucst'ultima

i suoi componenti, rappresenta nza sia in termini di adeguatezza ezza etica. o numerose e diversificate cos do da ognuno vengono adottati

tare un possibile mal di testa meglio stare senza, gliela toglie. La signora Lucilla si Illostra un po' perplessa ma non dice nulla.

9 Peroni A, EUca e deontologia,

ci!, pp 111-114.

75

PARTE PRIMA

Area socio-culturale istituzionale e legislativa

., ,,>;!
i
1

Poco dopo la signora ha la necessit di urinare e chiede a un medico (he sta visitando la signora del letto ac. canto se si pu alzare per qualche minuto per andare in bagno anche se il medico che le ha fatto la puntura lombare le ha detto di stare a letto 24 ore. Il medico le risponde in modo affermativo invitandola per a non stare alzata molto. Mentre esce dal bagno la signora Lucilla incrocia il medico che ha eileltuato l'esame, il quale, vedendola in piedi, la rimbrotta un po' sottolineando quanto le aveva indicato poche ore prima. La signora si giustifica di. cendo che aveva chiesto di potersi alzare per andare in bagno a un altro medico e di aver ottenuto da questi il consenso. Arriva l'ora di pranzo, Marisa, l'operatrice socio-sanitaria addetta alle! distribuzione dei pasti, ricorda alla si. gnora Lucilla che deve assumere una dieta leggera e le posiziona sull',1pposito tavolino un vassoio contenente un primo piatto, una minestrina, e un secondo piatto, una mozzarelld e della verdura cotta. Niente pane e niente frutta. Maristella, un'altra operatrice socio-sanitaria che arriva in stanza per diutare una signora ad assumere il cibo vede che alla signora Lucilla manca il pane e [a frutta e glieli va a prendere. La signora cerca di avvertire Ma. ristella che la sua collega le aveva appena detto che per quel giorno deve assumere una dieta leggera ma non riesce a farsi sentire. Quando Maristella torna con frutta e pane la signora Lucil!a, un po' eSe!)perata, le dice: "La sua collega mi dice che non posso prendere la frutta e il pane, lei me lo porta; un medico mi dice che meglio che non mi alzi, l'altro mi dice che, seppur per poco, posso; chiedo un cuscino sotto [,1testa, un'infermiera me [o mette e l'al. tra me lo toglie? Ma vi parlate tra di voil".

I concetti

Il

ASPETII ETICI NELL'APPROCCIO ALLA PERSONA ASSISTITA


~-

Tutte le volte che una persona si trova in una "condizione di bisogno" che richiede l'intervento da parte di altri, gli operatori dei servizi sanitari e sociali in questo specifico contesto, deve inevitabilmente far fronte anche a una situazione di disagio e di stress che pu essere anche significativamente influente sui risultati della risposta assistenziale L'accesso a una struttura sanitaria o sociale, sia esso temporaneo o permanente, cos come anche l'accesso degli operatori dei servizi sanitari e sociali ai domicilio della persona equivalgono per quest'ultima a un cambiamento delle abitudini di vita, dei ritmi, dei tempi, delle modalit di risposta ai propri bisogni, delle relazioni, delle interazioni con il proprio nucleo familiare e amicale. Per queste motivazioni, qui espresse sinteticamente, una Casefondamentale dell'intero pro. cesso di assistenza rappresentata dal momento dell'accoglimento. Un buono o un cattivo ae. coglimento pu favorire o precludere in parte o del tutto la bont della risposta assistenziale. Si tratta di una fase importante che, se caratterizzata da una comunicazione eticamente efficacee i cui contenuti riflettono le compc~enze di ciascun componente l'quipe assistenziale, pone le basi per la realizzazione di un processo assistenziale costruito nel rispetto dell'individualit della persona assistita. Tra gli atteggiamenti che caratterizzano una comunicazione eticamente efficace sono da sot.
tolineare: IO

.
lO

l'atteggiamento empatico: essere empatici significa conoscere e comprendere l'altro senza avere un atteggiamento giudicante;

Op. cit, pp. 94-98

fa

4 Elementi di etica CAPITOLO

che sta visitando la signora


se i I medico " lodo affermativo ffettuato invitandola

del lettoac.
per a noo

che le ha fatto la puntura

l'esame, il quale, vedendola io he ore prima. La signora si giustifica di. ltro medico e di aver ottenuto da questi

l'atteggiamento autentico: essere se stessi e quindi spontanei molto importante nella relazione con l'altro; la capacit di ascolto; l'interesse per la persona. Accanto a quanto fino ad ora descritto a connotare la buona conduzione della fase dell'accoglimentovi il rispetto dei diritti di ogni individuo, rispetto che deve essere il punto di partenza e non di arnvo m un approccIo alla persona che possa essere consIderato adeguato dal punto di vista etico oltre che dal punto dI vIsta teCnICo.
Diseguito, al solo scopo esemplificativo vengono riportate alcune enunciazioni di diritti delle persone in fasi e condizioni particolari della vita, quale esplicitazione di busi di avvio di un approccio etico alla persona, declmate e adottate da strutture sanItane e socwll.

3 distribuzione dei pasti, ricorda alla si. 3pposito tavolino un vassoio contenente la e della verdura aiutare cotta. Niente pane e

una signora ad assumere il cibu

ndere. La signora cerca di avvertire Ma. leve assumere una dieta leggera ma noo lsperata, le dice: "La sua collega mi dice ) mi dice che meglio che non mi alzi, a testa, un'infermiera me lo mette e l'al.

La Carta dei diritti


1. Il diritto alla salute
L'azienda favorito per i servizi sanitari si impegna

del bambino

11

alla promozione

della salute del bambillO l'allattamento

fin dall'epoca

pre-

natale,con interventi educativi e di assistenza


il sereno inserimento

durante gravidanza, parto e primi lTlesi di vita in cui sar


e promosso riguardo naturale. Saranno atfinalizzati anche a pree alla Saa nutrizione, igiene personale e ambienin tutte le fasi d'et, dalla e in comunit accesso ai servizi.

del neonato nella famiglia sanitaria con particolare

) ALLA PERSONA

ASSISTITA

tuati interventi di educazione tale, prevenzione venire patologie croniche nascita all'adolescenza, progressiva autonomia ranno svolti interventi psichico e sociale. 2. Il diritto a un'assistenza

di malattie infettive e incidenti

e per favorire

stili di vita salubri

bisogno" che richiede l'intervento uesto specifico contesto, deve ine. stress che pu essere anche signie. lporaneo o permanente, casi come 31domicilio della persona equivalta, dei ritmi, dei tempi, delle modaioni con il proprio nucleo familiare

nella vita adulta. Sar infiw dei giovani,

posta grande attenzione, all'inserimento

alla tutela della salute mentale, e maturazione di educazione

scolastico

che andranno

favoriti nel libero

sanitaria anche per la prevenzione

delle dipendenze

e del disagio

"globale" dei problemi del bambino e operele comunit e tutte le strutture sanitarie. sociali ed educati ve

Tutti gli operatori terranno conto del contesto di vita e della globalit ranno in sintonia tra loro, con la famiglia, esistenti nel territorio.

fase fondamentale dell'intero proimento. Un buono o un cattivo ac::mt della risposta assistenziale. Si municazione eticamente efficace e :nte l'quipe assistenziale, pone le ) nel rispetto dell'individualit della ne eticamente efficace sono da
sot-

3. Il diritto

alla qualit delle cure


permanente delle proprie competenze scientifiche tecniche, sanitarie e culda soe su linee gUida consigliate

Il personale si impegna all'aggiornamento ciet scientifiche tari indirizzare nazionali la famiglia e internazionali.

turali e a fornire cure fondate sulle pi recenti evidenze

Nel caso le risorse non consentano di far fronte a particolari esigenze


presso altre strutture con competenze

del bambino sar dovere dei sani-

adeguate. legale, sociale o sanitaria del bam-

Sonogarantite

le migliori

prestazioni

sanitarie

possibili

a tutti i minori, senza alcuna distinzione di sesso,


anzi

razza, colore, lingua, religione,

opinione

politica,

reddito, condizione

bino o dei suoi genitori. Particolare attenzione verr

prestata a tutti i bambini con problemi com-

oscere e comprendere l'altro senza

piessi e/o difficile

e sporadico

accesso ai servizi socio-sanitari. (segue)

lI

Fonte: www.ass6.sanita.fvgit.

PARTE

pRIMA. Area socio-culturale

istituzionale

e legislativa

(continua)
r 4. Il diritto tologia...) alla propria identit e alla privacy con il proprio nome (llOn con un numero o la propria pae riservatel za con particolare attenzione so-

Ogni bambino

ha il diritto di essere identificato

e al rispetto del pudore e della propria sensibilit professionali la privacy.

prattutto verso gli adolescenti. Il personale rispetter gli obblighi mento dei dati sensibili 5. Il diritto concernenti e di legge riguardanti il segreto professionale e il tratta_

di essere ascoltati instaureranno

e partecipi con il bambino dei problemi e la famiglia rapporti improntati sul rispetto, la collabo_ devono ogni aspetto della salute e delle cure. Tempo e spazi adeguati di bambini e famiglie.

Tutti gli operatori essere predisposti

razione e l'informazione

riguardo

per l'ascolto

La Carta dei diritti


-~_.,---------

della persona anziana12


--

La persona anziana ha: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. Diritto al rispetto come individuo, ad essere chiamato con il proplio nome e con il "lei" e non con come supporto inte-

il "tu" o con eufemismi tipo "nonno", "nonnino" ecc. Diritto alla presenza costante, in mancanza di autosufficienza, grativo al compito assistenziale. Diritto ad un'assistenza ordinata che rispetti il silenzio

di un familiare,

in orari di riposo. lo consentono, ed in orari non ogni qualvolta

Diritto a consumare i pasti seduto ad un tavolo, quando le condizioni lontani dalle abitudini consuete. Diritto all'assistenza . . sia necessario. tempestiva per i bisogni fisiologici

ed al cambio della biancheria motoril". sul suo corpo (iniezioni,

Diritto ad usare i servizi igienici

anche in caso di difficolt

Diritto ad essere informata sulle procedure che si compiono lavaggio) ed a non essere "sballottato" in silenzio. Diritto a ricevere sempre una risposta ai quesiti che pone. Diritto all'esecuzione Diritto all'aiuto Diritto bile", "catorcio", esatta e puntuale pudore. la pulizia della terapia. Diritto al rispetto del proprio

medicazioni,

Diritto ad essere ascoltata anche quando ha deficit di espressione.

per ['alimentazione,

personale e la molJilit. "arteriusclerotico", inabile. il recupero della funzione "cronico irrecupera-

a non essere etichettata

a priori come "demente", una "persona". involuta

ma ad essere considerata

Diritto a non essere derisa se psichicamente Diritto di conservare Diritto lesa. Diritto di vivere con chi desidera. di essere accudita

o fisicamente

la libert di scegliere dove vivere. e curata nell'ambiente che meglio g,\lJntisce

(segue!

'a
I continua)

Elementi di etica.

CAPITOLO

(non con un numero o la propria paatezza con particolare attenzione sonti il segreto professionale e il tratta_

18. Diritto di avere una vita di relazione. 19. Diritto di essere messa in condizione

di esprimere

le proprie attitudini

personali,

la propria origina-

lit e creativit. 2O Diritto di essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e/o morale, 2 1. Diritto di essere messa in condizione di godere e di conservare la propria dignit e il proprio valore,

anche in casi di perdita parziale o totale della propria autonomia

ed autosufficlenza.

rti improntati sul rispetto, la collabo:ure. Tempo e spazi adeguati devono La Carta dei diritti
~---_.._-

degli utenti con disagio psichico

Il

1. Diritto ad essere informato sul disturbo mentale, sulle prospettive, sui trattamenti, sulle eventuali alternative e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate. L'informazione deve essere espressa in modo semplice e chiaro, adeguato alla situazione, tale da essere facilmente comprensibile, al fine di promuo-

lZiana

12

vere la massima adesione al trattamento. L'informazione a terzi ammessa solo COl1 il consenso esplicitamente espresso dall'utente e i dati personali devono essere tutelati in relazione alla disciplina della privacy.introdotta con la legge 675 del 1996.

mprio nome e con il "lei" e non con


di un familiare, come supporto inte-

2. Diritto al consenso personale al trattamento


pevole e attuale. Si pu prescindere casi di trattamento

che deve essere dato in mod(' libero, spontaneo, consadal consenso solo quando previsto dalla leggI', ed in particolare nei di Salute Mentale deve adottare la carta dei servizi con sulle prestazioni erogate e sulle modalit e pI'I il monitoraggio pi aggiornate di acdella ed ai dei segnali di disservizio

sanitario obbl igatorio e di stato di necessit.

3. Diritto alla carta dei servizi Ogni Dipartimento


cesso, e con l'indicazione soddisfazione degli utenti. per la raccolta e l'analisi

di riposo. jizioni lo consentono, ed in orari non


1mb io della biancheria ogni qualvolta

l'impegno di attuare un efficace sistema di informazione

4. Diritto al trattamento

migliore possibile in relazione alle conoscenze scientifiche


obiettivo tutela della salute mentale. L'approccio

servizi previsti dal progetto

alla persona con disagio sociale e

mentale deve essere globale e, ove necessario, con interventi

integrati di carattere psicologico,

torie. ul suo corpo (iniezioni, medicazioni, )ne.

biologico.
5. Diritto a non essere contenuto e a non subire azioni lesive della propria integrit fisica e della propria
dignit,

6. Diritto a non essere istituzionalizzato


psichiatriche pubbliche zione tra il territorio dicatori di qualit e progetti individualizzati. e l'ospedale,

La logica manicomiale Il Dipartimento

deve essere superata in tutte le strutture idonei inl'integra-

e private e a tal fine devono essere adottati strumenti di mcmitoraggio, di Salute Mentale deve realizzare con centralit del centro di salute mentale e limit,jzione

dei posti letto

lobilit, :eriosclerotico", "cronico irrecuperalente inabile. garantisce il recupero della funzione

ospedalieri.

7. Diritto alla cittadinanza


cooperazione sociale.

essenziali ed in primo luogo ad uno spazio abitativo

le persone con disagio mentale devono avere accesso a tutti i servizi 'sociali e ad un inserimento lavorati\(), utilizzando anche la

secondo precise e specifiche modalit delle associazioni dei familiari, degli utenti, dei cittadini, del volontariato e delle altre forme associative impegnate nella tutela del diritto alla salute mentale, nelle attivit relative alla programmazione, al controllo e alla valutazione dei servizi psichiatrici sia a livello rl'gionale che aziendale.
-

8. Diritto alla partecipazione le regioni devono garantire la partecipazione

(segue)

13

Fonte: wwwpsichiatriabrescia.it

~
r

_,:.i'-'

PARTEPRIMA-Area socio~ulturale

isttuzionale

e legislatva

la Carta dei diritti del malato cronico in evoluzione della malattia (rev. 3/99)14
Ho il diritto di:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Essere considerato Essere sollevato Attendermi del conforto. Ricevere interventi terapeutico. Essere preso in cura da persone competenti, miei bisogni, aiutandomi sino alla fine. alla mia p(;rsona dopo aver ricevuto tutte le sensibili, affettuose, disponibili a comprendere tutti i proporzionati alla mia situazione clinica, senZd dccanimento e senza abbandono come persona e con la mia dignit riconosciuld alle mie domande. anchc' quando la finalit sia solo quella fino al termine della mia vita.

dal dolore fisico e da altri tipi di sofferenza.

Ricevere risposte veritiere

tutte le necessarie cure mediche e infermieristiche,

Partecipare alle decisioni che riguardano l'assistenza informazioni e le spiegazioni che richiedo. Riflettere e approfondire Esprimere apertamente le mie esperienze i miei sentimenti affinch

religiose e spirituali, e le mie emozioni

anche con l'aiuto di chi mi circonda. della morte. della mia religione, nel

Conservare sempre la speranza di essere curato da chi possa dare Ull senso di speranza. per l'dvvicinarsi i principi Avere aiuto per i miei familiari possano affrontare ed acc ('Ilare la mia morte.

Non essere lasciato solo e di morire in pace, con dignit, secondo luogo a me familiare.

la Carta dei diritti

alla comunicazionel5

Ogni persona, indipendentemente dal grado di disabilit, ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita. Oltre a questo diritto di base, devono essere garantiti i seguenti diritti specifici: 1. 2. Il diritto di chiedere oggetti, azioni, persone e di esprimere preferc'nze e sentimenti. Il diritto di scegliere tra alternative diverse. Il diritto di rifiutareoggetti,situazioni,azioni non desiderate e di Ilun accettaretutte le scelteproposte. Il diritto di chiedere e ottenere attenzione e di avere scambi con altre persone. Il diritto di richiedere informazioni riguardo oggetti, persone, situcI!loni o fatti che interessano. Il diritto di attivare tutti gli interventi che rendano loro possibile comunicare messaggi in qualsiasi. modo e nella maniera pi efficace IIldipendentemente dal grado di disabilit. Il diritto di avere riconosciuto comunque il proprio atto comunic.ltivo e di ottenere una risposta anche nel caso in cui non sia possibile soddisfare la richiesta.
(segue)

3.
4. 5. 6. 7.

14

Fonte: www.webprd.rm.unicattit-

La carta riportata originata dalLllacolt

di Medicina e Chirurgia "A.

Gemelli" dell'Universit Cattolica del Sacro Cuore da una iniziale esigenza dell'Unit di cura continuativa dell'associazione "Romanici" la quale si confrontata con l'istituto di Hloetica e successivamente ha avuto l'apporto dell'Unit di terapia domiciliare per i malati di AIDS. 15 Fonte: www.associazionefutura.org.

8Q

a
I 14

Elementi

4 di etica CAPITOLO

lella malattia (rev. 3/99)

continua)

8.

il diritto di avere accesso in qualsiasi momento mentativa, che faciliti e migliori la comunicazione condizioni di funzionamento.

ad ogni necessario ausilio di comunicazione aue il diritto di averlo sempr' ,lggiornato e in buone di ogni altra persona, ai conambiente di vita. di e lin-

iuta fino

al termine

della mia vita.

9.

li diritto a partecipare come partner comunicativo, con gli stessi diritti testi, interazioni e opportunit della vita di ogni giorno. riguardo

10. Il diritto di essere informato lChe quando la finalit sia solo quella

a persone, cose e fatti relativi al proprio

11. li diritto di ricevere informazioni per poter partecipare vita, nel rispetto della dignit della persona disabile. 12. li diritto di ricevere messaggi in modo comprensibile guistico.

ai discorsi che avvengono

nell'ambiente

e appropriato

dal punto di vista culturale

lza accanimento

e senza abbandono

se, disponibili

a comprendere tutti i

persona dopo aver ricevuto tutte le anche con l'aiuto di chi mi circonda. Jre un senso di speranza. l'avvicinarsi della morte. ccettare la mia morte. Ido i principi della mia religione, nel

ione15
to fondamentale di influenzare, meto diritto di base, devono essere ga-

:erenze e sentimenti. Ji non accettare n altre persone. tuazioni o fatti che interessano. messaggi in qualsiasi le comunicare o di disabilit. icativo e di ottenere una risposta antutte le scelte propo-

(segue)

,lla Facolt di Medicina e Chirurgia "A. igenza dell'Unit di cura continuativa i Bioetica e successivamente ha avuto

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PARTE PRIMA

Area socio-culturale istituzonale e legislativa

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IL CASO DI DANIELA

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Daniela un'operatrice socio-sanitaria che da dodici anni lavora presso l'unii,) operativa di Medicina generale" Negli ultimi mesi il carico di lavoro assistenziale molto aumentato, com c accade ormai sempre nei mesi invernali. Il turnover molto elevato. I posti letto sembrano non bastare mai; ogni giorno vengono accolte, inviate dal pronto soccorso, almeno tre persone per broncopolmonite o per la riacutizzazione di problemi respiratori" Si tratta perlopi di persone anziane di et superiore a 70 anni; anche l'unit operativa di Geriatria ha raggiunto la saturazione dei posti letto" Un pomeriggio in cui Daniela in servizio, vengono accolte, inviate dal pronto soccorso due persone, en. trambe con la diagnosi di broncopolmonite. La prima, la signora Armida di 7B anni, la seconda, la signora Hamina, una donna musulmana di 76 anni, di origine marocchina da poco piLI di sei mesi in Italia ospitata dal figlio che lavora e vive nel nostro paese da oltre cinque anni. La signora Hamina non parla l'italiano, capisce solo qualche vocabolo. Da qualche giorno lamenta tosse stizzosa, febbre alta e una lieve difficolt a respirare durante uno sforzo anche minimo. La signora viene accompagnata in stanza da Daniela che, con l'aiuto del figlio, cerca di spiegarle le caratteristiche dell'unit letto, le fa vedere dove il bagno e infine, dove il suo armadio e la invita a indossare il pigiama o la camicia da notte e a mettersi a letto per consentire al medico di stanza di visitarla. Quando qualcuno le rivolge la parola la signora Hamina abbozza un timido sorriso e fa cenni di assenso con il capo. Pare, quindi, avere capito quando indicato da Daniela e comincia a sistemare i suoi effetti personali nel comodino e nell'armadio. Di l a poco, Daniela, che si era allontanata qualche minuto per accompagnare il figlio della signora e dargli ancora qualche informazione di carattere generale, rif il suo ingresso nella stanza e trova la signora Hamina vestita come prima e seduta, quasi sospesa, sulla sedia. Daniela cerca di ridurre il disagio che coglie nell'atteggiamento della signora r,1SSicurandola, ma nel contempo cerca di farle capire che si deve togliere gli abiti che indossa, mettere un pigiama o quello che preferisce e mettersi a letto perch deve arrivare il medico per la visita. La signora Hamina guarda Daniela le fa un altro cenno di assenso con il capo ma non si muove dalla sedia. Daniela che ritiene di non avere pi tempo a disposizione per aiutare la signora a prepararsi per la visita medica chiede l'aiuto a una sua collega e dopo avere preso dall'armadio, senza dire o chiedere nulla alla signora Hamina, un indumento che secondo lei pi si avvicinava alle caratteristiche possedute da un pigiama, inizia a spogliare la signora. Quest'ultima si irrigidisce sulla sedia e cerca di opporsi; non vuole farsi togliere gli abiti. Pi Daniela e la sua collega insistono, pi lei si incaponisce finch alla fine le due operatrici riescono nel loro intento proprio mentre fa il suo ingresso in stanza il medico per la visita. La signora Hamina scoppia in un pianto dirotto e assumendo una posizione di chiusura - si rannicchiata e coperta fino al collo - esprime, tra il disperato e l'arrabbiato, qualcosa di incompeensibile nella sua lingua.
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! Domande per l'approfondimento e la discussione

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Che cosa ha sbagliato


Che cosa hanno

Daniela?
Daniela e la sua collega?

5.

sbagliato

6.
7.

Quali sono i principi etici in gioco? Quali diritti non sono stati o sono stati solo in parte rispettati?

Che cosa avrebbe potuto fare Daniela? Che cosa avrebbero potuto fare Daniela e la sua collega? Che cosa sarebbe eticamente corretto fare in situazioni simili?

4 Elementi di etica CAPITOLO

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SOCIALE

Il CASO DI ROMINA
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Romina un'operatrice

socio-sanitaria

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nitari, ha deciso di cambiare completamente contesto operativo e da circa un anno lavora in un centro educativo occupazionale diurno (CEOD) frequentato da persone di et compresa tra 1i3 e 35 anni con disabilit media. Franco ha ventidue quattro anni. anni, ha una sindrome di Down ed uno degli utenti del centro; lo frequenta da

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di 78 anni, la seconda, la signora Ha:0 pi di sei mesi in Italia ospitata dal


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AI centro, Franco ha assunto quasi il ruolo di leader informale; quando arriva, infatti, tutti gli altri ragazzi lo salutano quasi con riverenza e lui, felice di questa quasi notoriet, ricambia i saluti con un sorriso sempre smagliante. A lui piace molto essere protagonista della vita del centro e non perde occasione per esprimere la sua opinione ed elargire simpatici suggerimenti a tutti, anche quando non richiesti. Il ruolo che Franco ha assunto gli riconosciuto dagli altri utenti tanto che nelle occasioni, e indicazioni, le stesse gli vengono richieste e sollecitate. peraltro poche, in cui lui non esterna considerazioni

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Ad accompagnarlo al centro e a riaccompagnarlo a casa sempre la madre, una donna con la personalit molto forte che tende sempre, quando qualcuno parla con Franco e lei presente, a rispondere per lui. Quando questo succede, gli operatori che solitamente non ha. del centro colgono immediatamente il disagio di Franco che si manifesta con un e con un'aggressivit verbale tamburellare delle dita della mano destra su un tavolo o qualsiasi altra superficie

Una mattina alle nove quando, come di consueto, giunge al centro ad accoglierlo C'l" Romina che, dopo aver scambiato alcuni convenevoli con la madre, comincia a parlare con Franco per programmare con lui alcune attivit per quella giornata. La madre comincia a inserirsi nel dialogo tra Franco e Romina interrompendo Franco a ogni suo tentativo di risposta alle richieste di suggerimenti da parte di Romina. Dopo qualche tentativo di riportare e mantenere il

ma nel contempo che preferisce e le fa un altro

o quello

guarda Daniela

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come altri suoi colleghi all'incalzare dendo completamente spazIo. suggerito la tua mamma. della madre si ritrova suo malgrado a parlare solo con quest'ultima nonostante i suoi continui tentativi di riprendere escluil suo Franco dalla conversazione, dialogare,

signora a prepararsi per la visita me-

"nza dire o chiedere nulla alla signora tiche possedute da un pigiama, inizia porsi; non vuole farsi togliere gli abiti. ine le due operatrici riescono nel loro in un ita. La signora Hamina 3 e coperta fino al collo scoppia
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AI termine di questo insolito

Romina invita Franco a seguirla dicendo:

"Oggi facciamo

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Che dici?".

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Domande per l'approfondimento e la discussione


Romina? etici in gioco?

1. Che cosa ha sbagliato

Ione
avrebbe potuto fare Daniela? avrebbero potuto fare Daniela e la sa? sarebbe eticamente i simili?

2. Quali sono i principi

3. Quali diritti non sono stati o lo sono stati solo in parte rispettati? 4. Che cosa avrebbe potuto fare Romina? 5. Che cosa sarebbe eticamente corretto fare in situazioni simili?

corretto fare in

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